Ontologie UNIVERSITA DI CAMERINO Corso di laurea in Informatica Barbara Re [email protected] Anno...
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OntologieOntologie
UNIVERSITA’ DI CAMERINOCorso di laurea in Informatica
Barbara [email protected]
Anno Accademico 2006-07
Barbara Re 2
Agenda
Gestione della conoscenza Metadati Ontologie
Barbara Re 3
Dati Informazione Conoscenza
Il DATOè un rozzo numero o fatto
es: la matricola è un dato di tipo integer L’INFORMAZIONE
è il dato contestualizzatoes: dimensione storico-geografica e curriculum dello studente
La CONOSCENZAè l’informazione che è stata autenticata e assunta essere vera
es: percezione soggettiva delle qualità della persona
Barbara Re 4
Dati – informazione - Conoscenza - Saggezza
«L’informazione diventaconoscenza solo dopo esserestata processata dalla mente diun individuo»
CONOSCENZA ESPLICITA Può essere catturata e
codificata nei manuali, nelle procedure e nelle regole e quindi è facile da diffondere
CONOSCENZA TACITA Non può essere facilmente
articolata e quindi esiste solo nelle mani e nella mente degli individui
Barbara Re 5
Conoscenza Tacita ed Esplicita
Barbara Re 6
Processi coinvolti
Barbara Re 7
Modello di Nonaka
Barbara Re 8
La gestione della conoscenza
CONDIVISIONEIl macro processo che consente il mantenimento dei fluissi informativi su cui si basa la gestione della conoscenza, attraverso il supporto strutturato ai processi di comunicazione ed all’agire del sistema sociale
ACQUISIZIONEIl macro processo che consente l’esplicitazione della conoscenza tacita ed implicita (come le razionalità soggiacenti ai comportamenti degli attori), a partire da dati, informazioni e rappresentazioni
ORGANIZZAZIONEIl macro processo che consente la gestione della memoria della conoscenza, sotto forma di rappresentazioni trattabili attraverso strumenti informatici.
ACCESSOIl macro processo che consente il recupero della conoscenza attraverso modalità di ricerca svolte o assistite da elaboratore
SUPPORTOIl macro processo che migliora le condizioni di esercizio dei processi cognitivi in situazione attraverso un uso mirato delle tecnologie digitali
Barbara Re 9
KMS: cos’è?
Cos’è un KMS?
“Un KMS è un ambiente integrato che utilizza le tecnologie di supporto ai processi di gestione della conoscenza per permettere alle organizzazioni di sfruttarne i vantaggi”
KMS o portale?Un portale è un’applicazione web- based che offre un singolo punto d’accesso a informazioni distribuite Un portale è solo il livello più esterno di una struttura che prevede quattro strati funzionali
Barbara Re 10
KMS: funzionalità
Barbara Re 11
Cosa sono i metadati e le ontologie!!
Cosa sono i metadati“Data about data” ?Descrizioni Descrizioni di una risorsa ?Relazioni tra risorse ?Catturano informazione
presente nella risorsa ma non elaborabile in automatico ?presente nel contesto in cui la risorsa è inserita ?
Cosa sono le Cosa sono le ontologie ontologie ontologieontologie??
Specifica di un Specifica di un vocabolario condiviso vocabolario condiviso dei termini utilizzati dei termini utilizzati in in un dominio un dominio applicativo ?applicativo ?
Collezioni di definizioni Collezioni di definizioni di di termini e relazioni termini e relazioni fra questi ?fra questi ?
Schema che cattura il Schema che cattura il significato significato dell’informazione dell’informazione contenuta in un contenuta in un sottostante archivio ?sottostante archivio ?
Barbara Re 12
METADATI: Alcune semplici definizioni …
Machine-understandable information about Web resources or other things.
Tim Berners-Lee, W3C, 1997
Data associated with objects which relieves their potential users of having to have full advance knowledge of their existence or characteristics. A user might be a program or a person.
Lorcan Dempsey & Rachel Heery, 1998
Structured data about resources that can be used to help support a wide range of operations
Michael Day, 2001
Structured data about data.Dublin Core Metadata Initiative FAQ, 2003
Barbara Re 13
Che informazioni contengono i metadati
I record di metadati possono includereDescrizione del materiale archiviatoRecord bibliografici appartenenti a cataloghi o ottenuti da servizi di indicizzazione e creazione di abstractRecord relativi ad oggetti contenuti nella documentazione del museoDescrizione di oggetti digitali (documenti, immagini, video software, …)Descrizione di collezioni di oggetti digitaliDescrizione di servizi in reteDescrizioni di record di metadati
Barbara Re 14
Modelli di metadati
I precursoriMARC – MAchine Readable Cataloguing record
metadati di applicazione generaleDublin Core (DC)Government Information Locator Service [now Global Information Locator Service] (GILS)Digital Object Identifier (DOI)
metadati per specifici domini disciplinariMPEG7Text Encoding Initiative (TEI)Encoded Archival Description (EAD)Consortium for the Interchange of Museum Information (CIMI)Visual Resources Association (VRA) Core CategoriesContent Standard for Digital Geospatial Metadata (CSDGM)Online Information Exchange (ONIX)Friend Of a Friend: metadati per descrivere reti sociali
Barbara Re 15
Modelli di metadati: MARC
Sviluppato alla fine degli anni 60 alla Library of Congress (USA) per promuovere la condivisione di cataloghi tra biblioteche. È diventato un formato quasi standard. Utilizza un sistema di numeri, lettere e simboli all’interno del record per individuare i diversi tipi di informazione
http://www.loc.gov/marc/umb/
Barbara Re 16
Modelli di Modelli di metadati: Dublin core
Un insieme di elementi descrittivi capaci di rappresentare qualsiasi risorsa di informazione accessibile in rete
http://www.dublincore.org
Format Identifier Source Language Relation Coverage Rights Title Creator Subject Description Publisher Contributor Date Type
Barbara Re 17
FOAF "Friend Of A Friend"
The Friend of a Friend (FOAF) project is about creating a Web of machinereadablehomepages describing people, the links between them and the things they create and do
http://www.foaf-project.org/
FOAF BasicsAgentPerson Name NickTitleHomepage Mboxmbox_sha1sumImgdepiction (depicts)Surnamefamily_nameGivennamefirstName
Per provare a scrivere il vostro FOAF [http://www.ldodds.com/foaf/foaf-a-matic.html]
Personal Info weblog knows interest currentProject pastProject plan based_near workplaceHomepage workInfoHomepage schoolHomepage topic_interest publications geekcode myersBriggs dnaChecksum
Barbara Re 18
Modelli di metadati: MPEG7
Standard sviluppato dall’MPEG (Moving Picture Expert Group)
http://www.chiariglione.org/mpeg/
Viene denominato “Multimedia content description interface” Fornisce una descrizione del contenuto di dati multimediali, estraibile attraverso la sua analisi ed elaborazione Strumento generico non finalizzato ad una applicazione specifica, ma adatto a supportare un ampio numero di applicazioni
Digital libraries Description generation Description consumption Description based training Image understanding Intelligent vision Smart cameras/VCRs Information retrieval Information filtering
Barbara Re 19
Caratteristiche dei metadati
Descrittiviper l'identificazione e il recupero degli oggetti digitali; sono costituiti da descrizioni normalizzate dei documenti digitali nativi, risiedono generalmente nelle basi dati dei sistemi di Information Retrieval all'esterno degli archivi degli oggetti digitali e sono collegati a questi ultimi tramite appositi link.
Amministrativi e gestionaliforniscono dati utili per la gestione della risorsa descritta, per le operazioni di gestione degli oggetti digitali all'interno dell'archivio.
Strutturalidescrivono la struttura interna fisica o logica dei documenti (es. introduzione, capitoli, sezioni, indice di un libro) e le loro relazioni fra le varie parti degli oggetti digitali.
Barbara Re 20
Metadati: embedded o esterni
Embeddedsono inclusi nell’oggetto,
Esternisono esterni all’oggetto ed archiviati a parte come link all’oggetto descritto.
Barbara Re 21
Funzioni
Gestire le risorse fornendo la loro l’identificazione a favore della loro presentazione e recupero
Consentire l’organizzazione, la localizzazione, la gestione e le statistiche
Favorire l’interoperabilità e l’integrazione di risorse simili
Facilitare l’archiviazione e la conservazione delle risorse
Barbara Re 22
Tool per la gestione dei metadati (1)
DC/DOT Questo servizio recupera pagine Web ed automaticamente genera metadati Dublin Core o come tag HTML o RDF/XML adatti per esser inseriti nella sezione head delle pagine. I metadati generati possono essere editati usando delle form specifiche che possono convertire i metadati in altri formati (USMARC, SOIF, IAFA/ROADS, TEI headers, GILS, IMS or RDF).
Nordic project Questo servizio è fornito dal “Nordic Metadata Project” al fine di fornire un buon supporto per la creazione di metadati Dublin Core per la comunità “Nordic Net-publisher”.
Reggie L’editor di metadati Reggie fornisce un facile modo di creare metadati da un programma web configurabile. I metadati creati da Reggie possono essere mostrati e in alcuni casi esportati nei seguenti formati HTML 3.2, HTML 4.0 e RDF.
MKDoc MKDoc è un sistema per la gestione dei contenuti nei siti Web che può produrre metadati Dublin Core in formato HTML e RDF per ogni documento.
Editor-Converter Dublin Core metadata Si tratta di un programma on-line che può essere utilizzato per due scopi: come editor di metadati Dublin Core e come convertitore ad UNIMARC.
Barbara Re 23
Tool per la gestione dei metadati (2)
Photo RDF-Gen Questo tool genera RDF per descrivere immagini ed in particolar modo fotografie
DescribeThis Si tratta di un parser automatico ed al tempo stesso di generatore di metadati Dublin Core per le risorse on-line
Scorpion Il progetto “Scorpion Open Source” offre un software in grado di implementare un sistema per la classificazione automatica di documenti di testo accessibili dal Web. Esso viene usato per investigare sulla presenza di uno schema di classificazione o un thesaurus leggibile dalla macchina da incorporare nel sistema di classificazione automatica
Viewer-Generator Dublin Core metadata Rappresenta un form on-line per effetture un test su di un URL e valutare quindi la presenza di metadati Dublin Core. Al tempo stesso esso genera automaticamente metadati Dublin Core da una pagina che contiene tradizionali metadati HTML
Barbara Re 24
Cosa sono i metadati e le ontologie!!
Cosa sono i metadati“Data about data” ?Descrizioni Descrizioni di una risorsa ?Relazioni tra risorse ?Catturano informazione
presente nella risorsa ma non elaborabile in automatico ?presente nel contesto in cui la risorsa è inserita ?
Cosa sono le Cosa sono le ontologieontologie??Specifica di un Specifica di un vocabolario condiviso vocabolario condiviso dei termini utilizzati dei termini utilizzati in in un dominio un dominio applicativo ?applicativo ?
Collezioni di definizioni Collezioni di definizioni di di termini e relazioni termini e relazioni fra questi ?fra questi ?
Schema che cattura il Schema che cattura il significato significato dell’informazione dell’informazione contenuta in un contenuta in un sottostante archivio ?sottostante archivio ?
Barbara Re 25
Cos’è un’ontologia
In termini astratti Sul piano filosofico: area della metafisica che
studia come è realmente fatto l’universo che ci circonda
Sul piano informatico: area dell’intelligenza artificiale che studia i metodi per
rappresentare correttamente l’universo che ci circonda
In termini praticiSpecifica un vocabolario comune tra sistemi
differenti …… basandosi su una descrizione semantica del
dominio dei dati ……che agevoli la comunicazione sia tra agenti
software sia tra agenti software e esseri umani
Barbara Re 26
Definizioni
Philosophy (400BC)Systematic explanation of Existence
Neches (91)Ontology defines basic terms and relations comprising the vocabulary of a topic area as well as the rules for ombining terms and relations to define extensions to the vocabulary
Gruber (93)Explicit specification of a conceptualization
Borst (97)Formal specification of a shared conceptualization
Studer(98)Formal, explicit specification of a shared conceptualization Una specifica esplicita e formale di una concettualizzazione condivisa
Barbara Re 27
Cos’è un’ontologia
In termini formali…“Un’ontologia è una specificazione esplicita e formale di una
concettualizzazione condivisa”in cui si usa… CONCETTUALIZZAZIONE
perché ci si riferisce a modello astratto di fenomeno
CONDIVISA perché cattura conoscenza riconosciuta da un gruppo
FORMALE perché automaticamente decodificabile
ESPLICITA perché basata su strutture di immediata applicazione
Barbara Re 28
Formalmente (1)
Un insieme di concetti (detti anche classi) Le interconnessioni semantiche tra essi (dette relazioni
concettuali, o attributi semantici) Un eventuale livello logico che permetta di inferire nuovi fatti
a partire da quelli codificati all’interno della risorsa (ad esempio, un insieme di assiomi o micro-teorie)
Barbara Re 29
Formalmente (2)
Un’ontologia O può dunque essere definita come una tripla (C, R, A) dove
C è un insieme di concettiR è un insieme di relazioni concettuali tali che ogni relazione in R è definita su CCA è un insieme di assiomi (se A = l’ontologia non è assiomatizzata)
Barbara Re 30
Definizione formale di ontologia (3)
Si osservi che gli insiemi C ed R individuano un grafo G = (V, E) tale che
V CE = { (c1, c2) CC : S R : (c1, c2) S }
e una funzione di etichettatura : CC 2R tale che (c1, c2) = { S R : (c1, c2) S }
Barbara Re 31
Esempio
Un semplice esempio di ontologia è il seguente O’ = (C’, R’, A’) dove:
C’ = {Entità, Oggetto, Persona, Meccanico, Automobile, Motore}R’ = {è-un, ha-un, ripara}A’ = { “a Automobile m Meccanico : ripara(m, a)” })è-un = { (Oggetto, Entità), (Persona, Entità), (Meccanico, Persona), (Automobile, Oggetto), (Motore, Oggetto) }ha-un = { (Automobile, Motore) }ripara = { (Meccanico, Automobile) }
Barbara Re 32
I componenti di un’ontologia
Barbara Re 33
I componenti di un’ontologia
Un concetto……anche noto come classe, può
rappresentare un oggetto, una nozione o un’idea
…può essere astratto o concreto, elementare o composto, reale o fittizio…
…è caratterizzato da un termino o un simbolo, da una “estensione” e da una “intensione”
Barbara Re 34
I componenti di un’ontologia
Un assioma…è un affermazione sempre vera sul
modello
…serve per specificare la semantica dei concetti
…può essere usato per descrivere una relazione: il tipo, la cardinalità, le proprietà algebriche (simmetria, transitività), le proprietà concettuali (esclusività, genericità, identità)
Barbara Re 35
I componenti di un’ontologia
Una relazione…
…è una forma di interazione tra concetti del dominio del tipo R: C1xC2x…xCn
…è caratterizzata da un termine, da una intenzione e da una estensione…
…può essere, ad esempio, “genitore” che lega due concetti o due istanze
Barbara Re 36
I componenti di un’ontologia
Una funzione……è un tipo speciale di
relazione in cui l’n-esimo argomento dipende dagli altri, nella forma F: C1xC2x…xCn-1àCn
…può essere, ad esempio, “madre di”, calcolata a partire da un concetto “genitore” e dall’attributo “sesso”
Barbara Re 37
I componenti di un’ontologia
Un elemento aggiuntivo può essere…
…un’istanza rappresenta i singoli elementi del dominio
…un fatto rappresenta una relazione tra due istanze
…un individuo rappresenta qualsiasi elemento del dominio che non sia un concetto
…una claim rappresenta l’asserzione di un fatto tramite un’istanza
Barbara Re 38
I criteri della progettazione…
Chiarezza: il significato intenzionale deve essereoggettivo
Coerenza: si può inferire solo ciò che è consistente con le definizioni
Estendibilità: successive estensioni o specializzazionidevono essere monotone, senza richiedere revisione
Minima dipendenza dalla codifica: la concettualizzazione non deve dipendere da vincoli del linguaggio dirappresentazione
Minimo commitment ontologico: la conoscenza deveessere rappresentata col minor numero possibile didichiarazioni
Barbara Re 39
Il ciclo di vita della progettazione
Barbara Re 40
Processo di sviluppo di un’ontologia
Studio di Fattibilità
Studio di Fattibilità
Identificazione dominio e campo di applicazione
Identificazione dominio e campo di applicazione
CostruzioneCostruzione
ValutazioneValutazione
DocumentazioneDocumentazione
OntologiaUtenti, Esperti di dominio e Sviluppatori
MantenimentoMantenimento
1) Catturare l’ontologia2) Codificare l’ontologia3) Integrare con ontologie esistenti
• chiarezza• coerenza• estensibilità• min impegno ontologico• min dipendenza codice
Barbara Re 41
Ontologie: Problemi di ricerca
E’ un’area di ricerca che si è molto espansa nell’ultima decade
Ontologie
Costruzione
Traduzione
Aggiornamento
Riuso
Valutazione
Apprendimento
Mapping
Fusione
Gestione
Strumenti Strumenti
Metodologie Metodologie
Linguaggi Linguaggi
Barbara Re 42
I linguaggi per la rappresentazione della conoscenza
Si utilizzano logiche descrittive intese come una famiglia di formalismi utilizzati per rappresentare la conoscenza in un dominio di applicazione detto mondo
Più recentemente le logice descrittive sono state utilizzate come formalismo di base per lo sviluppo degli standard promossi dalla "Semantic Web initiative" del W3C
RDF che però non può essere considerato una logica descrittivaOWL (nato dalle ceneri dei progetti DAML e OIL)
Barbara Re 43
Linguaggi di rappresentazione
Barbara Re 44
RDF: come possibile approccio all’interoperabilità strutturale
RDF si propone come un’hub da usare per gestire i costrutti strutturali al posto di numerose integrazioni ad hoc
Source: Tim Berners Lee
http://www.w3.org/2002/Talks/09-lcs-sweb-tbl/Overview.html
Barbara Re 45
RDF mette a disposizione un modello di dati semplice
… e molto flessibile si possono codificare
Barbara Re 46
Che cos’è RDF
RDFCome HTML, permette di creare dei link tra risorse pubblicati sul WebAl contrario dei comuni ipertesti i link di RDF
Possono essere etichettati, al fine di indicare esplicitamente la relazione che intercorre tra gli oggettiSi riferiscono a oggetti tipizzati, nel senso che RDF standardizza la modalità con cui si assegna un significato alla risorsa
Barbara Re 47
Confronto HTML e RDF
Barbara Re 48
RDF: un esempio guida
Il modello RDF rende disponibile un meccanismo per descrivere in modo machine- processable risorse Web risorse Web, ad esempio, pagine Web
Esempio Immaginiamo di voler tener traccia del fatto
che qualcuno di nome Mario Rossi ha creato una certa pagina Web (http://www.example.org/index.html)
Se dovessimo descrivere questo fatto in linguaggio naturale potremmo utilizzare una semplice frase:
Barbara Re 49
RDF: un esempio guida
Alcune parti della frase sono sottolineate per identificare
ciò che si vuole descrivere (in questo caso la pagina) la specifica proprietà (autore) di ciò che si vuole descrivereciò che vogliamo utilizzare per assegnare un valorealla proprietà (chi è l’autore) di ciò che si vuole descrivere
Barbara Re 50
La terminologia
In RDF per identificareLa frase si usa il termine stantmentLa parte che identifica ciò di cui la frase parla si usa soggettoLa parte che identifica la proprietà del soggetto che la frase specifica si usa predicatoLa parte che identifica il valore assegnato dalla frase alla proprietà si usa oggetto
Barbara Re 51
Machine processability (1)
Delle frasi in linguaggio naturale possono servire uomini per comunicare, ma lo scopo di RDF è rendere queste frasi “machine-processable”
Per rendere frasi simili a quelle precedenti machine processable occorre
degli identificativi “machine-processable” che permettano di identificare il soggetto, l’oggetto e il predicato in una frase senza nessuna possibilità di confusione con un altro identificativo simile usato da qualcun altro sul Webun formato “machine-processable” per rappresentare e scambiare le frasi tra macchine
Barbara Re 52
Machine processability (2)
Il web di oggi dispone di entrambi i meccanismi
gli Uniform Resource Identifier (URI) rendono disponibile un modo per identificare qualunque cosa di cui si voglia parlare in uno statement RDF
Extensible Markup Language (XML) è il formato ideale per rappresentare e scambiare degli statement RDF
Barbara Re 53
Machine processability
Il web di oggi dispone di entrambi i meccanismi
gli Uniform Resource Identifier (URI) rendono disponibile un modo per identificare qualunque cosa di cui si voglia parlare in uno statement RDF
Extensible Markup Language (XML) è il formato ideale per rappresentare e scambiare degli statement RDF
Barbara Re 54
Tutto deve avere un URI
Per scrivere
Occorre assegnare un URI a tutte (o quasi) le parti sottolineate della frase
Nello stantment RDF di esempio:Il soggetto è già un URIIl valore (l’oggetto) “Mario Rossi” potrebbe essere identificato dall’URI URN:org:example:staffid:85740Per il predicato “autore” si può utilizzre l’URI http://purl.org/dc/element/1.1/creator
Barbara Re 55
Tutto deve avere un URI
Risultato
Barbara Re 56
Predicati come URI
http://purl.org/dc/elements/1.1/Creator
EtichettaCreatore
DefinizioneUn'entità che ha la responsabilità principale della produzione del contenuto della risorsa
DescrizioneEsempi di Creator includono una persona, un'organizzazione o un servizio. In particolare, il nome di un Creator dovrebbe essere usato per indicare l'entità
Barbara Re 57
Uso dei nemespace
E’ possibile abbreviare le URI facendo uso dei prefissi dei namespace di XML
EsempioLo stantment
Introducendo i seguenti prefissi per i tre namespace
diventa
Barbara Re 58
Oggetti come URI (1)
Ci sono molti vantaggi nell’utilizzare gli URI come semplice modalità di identificazione
Invece di Identificare l’autore come la stringa “Mario Rossi”Si può usare l’URI sid:85740
In questo caso1. Possiamo essere più precisi nella nostra idenficazione
dell’autore della paginaNon è una stringa “Mario Rossi” o qualcuna delle migliaia di persone che si chiamano “Mario Rossi”Ma in particolare “Mario Rossi” è associato all’URI
Barbara Re 59
Oggetti come URI (2)
2. Dal momento che l’autore della pagina ha un URI, è a tutti gli effetti una risorsa, e possiamo descriverla ulteriormente assegnandogli, ad esempio, il nome, l’eta, …
Barbara Re 60
Quasi tutto deve avere un URI
Il soggetto e il predicato di ogni stantment devono essere delle risorse, quindi devono avere un URI
L’oggetto può anche essere un valore La terminologia di RDF utilizza il termine Letterale (litteral)
Barbara Re 61
Tipizzare le risorse
Per tipizzare una risorsa si usa la proprietà rdf:type
Barbara Re 62
Machine processability
Il web di oggi dispone di entrambi i meccanismi
gli Uniform Resource Identifier (URI) rendono disponibile un modo per identificare qualunque cosa di cui si voglia parlare in uno statement RDF
Extensible Markup Language (XML) è il formato ideale per rappresentare e scambiare degli statement RDF
Barbara Re 63
Sintassi XML di RDF
L’idea di base prevede un elemento XML per ogni nodo (soggetto e oggetto) e arco (predicato)
Barbara Re 64
Sintassi XML di RDF
Una possibile abbreviazione prevede l’uso dell’attributo rdf:resource nei poperty element
Barbara Re 65
Sintassi XML di RDF
Altri stantment
Si possono serializzareSempre di seguito
Nel caso in cui si descriva l’oggetto del primo anche innestandoli
Barbara Re 66
Sintassi XML di RDF
Possibile abbreviazione per risorse tipizzate
Barbara Re 67
Sintassi XML di RDF
Barbara Re 68
Sintassi N-Triple di RDF
La sintassi XML di RDFÈ utile per far leva sui numerosi tool già sviluppati per XMLMa non è semplice distinguere i vari stantment e in particolare isolare soggetto, predicato e oggetto
Per scopi didattici, o in generale quando occorre leggere RDF, si può utilizzare la sintassi N-Triple
Ogni statment si scrive come una tripla
Barbara Re 69
Sintassi N-Triple di RDF: esempio
Es. l’esempio guida in N-triple
Fissando i prefissi
La tripla diventa
Barbara Re 70
Alcuni vocabolari
Barbara Re 71
RDF come Hub
RDF può essere utilizzato come “Hub”Abilita un buon grado di interoperabilità strutturale
Ovvero i vari sistemi informativi, che condividono lo stesso modello RDF, possono scegliere indipendentemente il formato più adatto all’informazione che intendono scambiare
È molto semplice fondere (merge) modelli RDF
Ovvero non ci sono ostacoli nel combinare informazione preveniente da sistemi differenti (quindi anche in formati diversi), purchè questi condividano lo stesso modello RDF
Barbara Re 72
Esempio di interoperabilità strutturale otttenuta via RDF
Barbara Re 73
Esempio di interoperabilità strutturale otttenuta via RDF
Barbara Re 74
Esempio di interoperabilità strutturale otttenuta via RDF
Barbara Re 75
Esempio di fusione (merge)
Barbara Re 76
Esempio di fusione (merge)
Barbara Re 77
Esempio di fusione (merge)
Barbara Re 78
Protegè
http://protege.stanford.edu/
Barbara Re 79
Ci sono domande?