Oltreconfine 7

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili Poste Italiane SpA - Sped. in Abbonamento Postale - 70% Roma Aut. n. C/RM/70/2011 numero 7 | Settembre - Ottobre 2012 | euro 7,90 Rivista di spiritualità arte e letteratura A www.oltre-confine.com incontri Mauro Biglino universo olistico Cristalloterapia speciale Sri Aurobindo arte Paul Klee punti di vista Giuliano Kremmerz

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N.7 Settembre/Ottobre 2012 Rivista di spiritualità, arte e letteratura che si rivolge a tutte le persone desiderose di ampliare i propri confini e di intraprendere nuovi percorsi di ricerca spirituale e di crescita personale.

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili

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numero 7 | Settembre - Ottobre 2012 | euro 7,90

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

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universo olisticoCristalloterapia

specialeSri Aurobindo

artePaul Klee

punti di vistaGiuliano Kremmerz

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9 788897 864035

isbn 978-88-97864-03-5

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(E.M. Cioran)

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Ciò che non si può tradurre

non merita di essere

vissuto.

in termini di mistica

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Mistico deriva dalla parola greca mystikòs, che significa “misterioso”, “arcano”, che a sua volta proviene dal verbo myein, che vuol dire “chiudere”, “tacere”. Prendendo alla lettera la perentoria esortazione del filosofo e pensa-tore rumeno Emile Cioran – Ciò che non si può tradurre in termini di mistica non merita di esse-re vissuto – potremmo allora dire che qualun-que esperienza che non sia mistica, qualunque esperienza che non si immerga nel mistero dell’esistenza dell’uomo, frugandone i recessi più pericolosi e inaccessibili, non è una vera esperienza. Per di più questa esperienza – che si tradurrà a un certo punto in verità spirituale – va preservata e sottaciuta, tenuta in qualche modo nascosta, al riparo dalla realtà e dalle opinioni. Solo quando avremo sperimentato a lungo quell’esperienza mistica di verità, solo quando l’avremo integrata pienamente nel nostro essere, incidendola sulla nostra pelle e conficcandola nella nostra carne, solo quando saremo diventati un tutt’uno con essa, avremo modo di parlarne al mondo in un modo che non suoni falso o incomprensibile.Ma chi è dunque il mistico?Istintivamente pensiamo ai santi, ai guru, agli sciamani... a tutti quegli uomini, dotati di una sensibilità affinatissima e raffinatissima, in grado di percepire realtà diverse – superiori o sovrapposte alla nostra – e di raggiungere le vette scoscese e sublimi dell’estasi. In questo senso, però, la mistica, il misticismo, l’esse-re mistici, appare come qualcosa di riservato a pochi eletti, scelti dagli dei, di cui l’uomo co-mune, assorbito dal tran tran del duro vivere

quotidiano, non può fare esperienza.Emile Cioran – l’ateo-credente, come è stato definito – la pensa diversamente. Tutto ciò che non è mistico è qualcosa di poco conto, che ad-dirittura non merita di essere vissuto, e nelle sue opere metafisiche, impregnate di amore, disperazione e ironia, ci ricorda che l’espe-rienza mistica è alla portata di tutti.Come? Con il dolore e la sofferenza, strumenti evolutivi irrinunciabili, sebbene filosofica-mente assurdi ed eticamente inaccettabili.Il mistico per Cioran è chi riesce a essere con-temporaneamente nel mondo del dolore e nel mondo della gioia, riscoprendoli come un uni-co mondo. È chi si accorge che non c’è alcuna differenza tra la vita ordinaria – con tutte le sue tortuosità e devastazioni – e la vita spirituale, il partecipare in Dio. Mistico è chi riesce a com-prendere la doppia natura di Dio – Dio come mostro e Dio come salvezza – scoprendo poi che l’ultima, risolutiva salvezza è il mostro. Il vero mistico è chi è riuscito realmente a fare i conti con la propria ombra. Il mistico non è colui che percepisce stati di coscienza superiori, ha vi-sioni profetiche o assiste a prodigi e miracoli. Il mistico è colui che è stato istigato a soffrire, come Cristo sulla croce. Il mistico, in realtà, si istiga da solo: spinge se stesso, consapevolmente, verso una condizio-ne di dolore all’interno del quale c’è l’estasi. Perché è nel più profondo dolore, nell’assenza di Dio, che è possibile ritrovare Dio. È l’assen-za di Dio – un’assenza che fa male, malissimo – che rende presente e manifesto il divino den-tro e fuori di noi. Q

editoriale

CronaChe dai mondi visibili e invisibili

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

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SommarioUAnno II • Numero 7 • settembre/ottobre 2012

6 la porta d’oro Precario di Salvatore Brizzi

8 healing through writing • Guarire con la scrittura Psicologia energetica: una scorciatoia per la libertà? di Kieron Devlin

10 spiritualità pratica e strumenti della coscienza Sul desiderare di Andrea Panatta

12 dalla tana del bianconiglio Posta metafisica: dubbi, incognite, riflessioni di Carlo Dorofatti

incontri14 Mauro Biglino. Alieno troppo alieno di Andrea Colamedici

speciale>sriaurobindo20 Sri Aurobindo. Il prossimo passo evolutivo di Paola De Paolis

24 Vita e opere di Sri Aurobindo25 Auroville26 Scritti di Sri Aurobindo28 Dal fronte aurovilliano Intervista a Georges Van Vrekhem

di libro in libro Libri e lettori a confronto

32 Bibliointervista > Elisabetta Racci34 Novità editoriali Libera il tuo potere interiore di Neville Goddard Psicologia esoterica di Douglas Baker36 Le Porte della Percezione Libri_esperienze_suggestioni

20

38 Professione: Editore > Armenia40 Nel Tempio dei Libri> Libreria Aseq, Roma

simposio Corsi, seminari, conferenze

Reportage Cronache_resoconti_testimonianze

42 Io respiro dunque sono44 Seminario La tempesta prima della calma Luoghi dello Spirito 46 Centro Zen L’Arco, Roma Intervista a Dario Girolami a cura di Silvia Nosenzo

50 riflessioni su un corso in miracoli Tu vivi di simboli a cura di Patrizia Terreno

52 ordinari frammenti di quarta via Sono io di Andrea Colamedici

55 il mio spazio sacro • Tutto è viaggio verso l’anima Sincronicità di Paola Germani

56 segnali dalla rete Riflessioni.it – Dove il Web Riflette! Intervista a Ivo Nardi a cura di Andrea Colamedici

60 oltrefrontiera Bolivia/Perù > Dalle Ande agli spiriti della foresta di Giacomo Belcari

universo olistico Terapie alternative e percorsi di guarigione

64 L’Arcobaleno della Luce. Le virtù terapeutiche e ispirative dei cristalli di Satvat Sergio Della Puppa

70 astrologia umanistica Venere e Marte: desiderio e conquista di Lidia Fassio

72 feng shui & naturopatia I Diagrammi fondamentali del Feng Shui di Omar Discepoli

punti di vista74 Giuliano Kremmerz. L’Uomo, il Maestro, il Mago di Stefano Mayorca

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colophon

OltreConfine Anno II S Numero 7 S settembre/ottobre 2012Periodico Bimestrale S euro 7,90Registrazione presso il tribunale di Roma n. 217/2011 del 6 luglio 2011Numero ROC 21635issn 977-2239-9941isbn 978-88-97864-03-5

direttore responsabileGiuseppe Di Maula

direttore editorialeGiovanni Picozza S [email protected]

vicedirettoreAndrea Panatta S [email protected]

direttore creativoSilvia Tusi S [email protected]

redazioneLaura Cinti, Andrea Colamedici, Maura Gancitano,Silvia Nosenzo, Mario Picozza, Mariavittoria [email protected] S tel./fax 06.90160288Via Vincenzo Coronelli, 4600176 Roma

progetto & realizzazione graficaFrancesco Pandolfi S [email protected]

copertinaStefano Magnani, I maestri di Babilonia

hanno collaboratoGiacomo Belcari, Salvatore Brizzi, Sebastiano B. Brocchi, Paola De Paolis, Kieron Devlin, Massimo Di Nocera, Valentina Di Serio, Omar Discepoli, Carlo Dorofatti,Lidia Fassio, Paola Germani, Elisabetta Giavagnoni,Maria Rosaria Giordano, Stefano Magnani, Stefano Mayorca, Isabella Popani, Satvat Sergio Della Puppa, Patrizia Terreno

si ringrazianoMauro Biglino e Uno Editori; Georges Van Vrekhem; Elisabetta Racci; Bis Edizioni; Edizioni Crisalide;Giovanni Armenia e il Gruppo Editoriale Armenia;Edoardo Quarantelli e Luca Nerazzini della Libreria Aseq; Dario Girolami del Centro Zen L’Arco; Ivo Nardi di Riflessioni.it; Parvathy Baul; Marco Cesati Cassin; Massimo Teodorani; Galafro Conti e L’Albero delle Farfalle

editoreSpazio Interiore Soc. Coop.Via Nazionale, 243 • 00184 Roma

stampaCSR Centro Stampa e Riproduzione srlVia di Pietralata, 157 • 00158 Roma

[email protected]

ufficio stampaMaura Gancitano - tel. [email protected]

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Copyright ©2012 Spazio Interiore Soc. Coop.

Tutti i diritti sono riservati; nessuna parte della rivista può es-sere riprodotta in qualsiasi forma (per fotocopia, microfilm o qualsiasi altro procedimento), o rielaborata con l’uso di sistemi elettronici, o riprodotta, o diffusa, senza l’autorizzazione scrit-ta dell’editore. Ogni articolo firmato esprime il punto di vista dell’autore che se ne assume la completa responsabilità. Gli arti-coli, pubblicati o meno, salvo quando diversamente concordato, non vengono retribuiti. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. L’editore ha soddisfatto tutti i crediti fotografici. Nel caso gli aventi diritto siano stati irreperi-bili questi è a disposizione per eventuali spettanze. Q

TArte & LetteraturaU arte & consapevolezza Esperienze creative e itinerari della coscienza

82 Paul Klee. L’arte e la scienza pittografica delle piccole parti di Satvat Sergio Della Puppa

88 Parvathy Baul. Songs of the Great Soul di Maura Gancitano

92 ArtEnergy. L’energia dell’atto creativo di Valentina Di Serio

94 le sorgenti del mito La scorporazione del pensiero di Sebastiano B. Brocchi

96 spazio creativo > Stefano Magnani

100 spazio autori > Massimo Di Nocera

letteratura & psiche Antiche saggezze e nuovi scenari

104 Sincronicità. Il linguaggio della coscienza Intervista a Massimo Teodorani Intervista a Marco Cesati Cassin di Mariavittoria Spina

112 Dentro la mia stanza di Emily Dickinson113 Emily Dickinson. L’angelo custode di Silvia Nosenzo

114 spazio onlus L’Albero delle Farfalle di Galafro Conti

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incontri

lieno, dal greco allos, è semplicemente l’altro, in ogni sua forma. È l’Altro da me, l’Altro che io stesso sono,

nell’alterità come condizione naturale dell’esistenza. Da un’intervista a Emmanuel Lévinas, filosofo lituano: «L’altro uomo non mi è indifferente, l’altro uomo mi con-cerne, mi riguarda nei due sensi della parola “riguardare”. In francese si dice che “mi riguarda” qualcosa di cui mi occupo, ma “regarder” significa anche “guardare in faccia” qualcosa, per prenderla in considerazione. [...] Il fatto che

l’uno si occupa dell’altro è il solo momento in cui c’è un’al-terità totale, un’alterità che non rientra nell’ordine che io controllo, che non diventa mia. Anche il mio schiavo, in quanto uomo, mi sfugge e perciò è assolutamente altro. Trovo che nel momento in cui sento questa alterità come ordine muto, come comandamento, non dico che sia di Dio, ma certo non c’è parola più forte».Si potrebbe obiettare che Lévinas parli di un altro uomo e non di un alieno: ma il termine uomo deriva da humus, terra, e l’umano non è altro che un terrestre, quindi. Un extra-terrestre non sarebbe soltanto un fuori dall’uomo perché, come un’idea che si libra da una mente a un’altra senza appartenere a nessuno, così una forma di vita ester-na si naturalizza nel mondo che la ospita. L’extra-terrestre diventa così intra-terrestre: è un appiglio sull’infinito, la porta d’oro che si apre sulla fraternità come concetto car-dine della vita. L’etica è, per Lévinas, la responsabilità per l’altro. Io sono questa responsabilità, prima ancora di es-sere me stesso. Vedo il soggetto come me-voici, perché io sono l’eccomi. Ancora Lévinas: «È l’accusativo che ha il primato, non il nominativo: io non sono più io, sono ecco-mi». Nell’Antico Testamento Mauro Biglino ha riscontrato tutt’altro atteggiamento da parte di Yahweh, in cui non c’è alterità, non c’è eccomi, ma soltanto io. Seguiamo Biglino come si segue un sacré tricheur, un imbroglione sacro: sen-za imporgli il dovere della verità, ma offrendo al mondo la possibilità della bellezza.

Padre Funes, direttore della Specola Vaticana, si mostra possibilista sull’esistenza di «fratelli extraterrestri». Prima di lui monsignor Corrado Balducci, il celebre teo-logo e demonologo, riteneva innegabile l’esistenza degli alieni e dei dischi volanti. È proprio dal Vaticano che si aprono questi incredibili spiragli sull’ufologia: perché?

mauro biglinoalieno troppo alieno_____________

di Andrea Colamedici

Dopo aver tradotto diciassette libri dell’Antico Testamento per le Edizioni San Paolo, Mauro Biglino viene allon-tanato dalla nota casa editrice cattolica in seguito alla pubblicazione delle sue scoperte di matrice ufologica, che contengono una radicale riconsiderazione del rapporto tra Dio e l’Uomo all’interno della Bibbia. In un percorso a ritroso tra mutazioni genetiche, astronavi, giganti e accampamenti alieni, si scorge un po’ più vicina la possibilità di riflettere seriamente sull’essere umano, al di là del proprio bene e dell’altrui male.

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Mauro Biglino

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speciale > sri aurobindo

lla cerniera di due ere, quella dei Pesci e quella dell’Acquario, Sri Aurobindo, come osservò Jacques

Masui, «è l’uomo del passaggio, il riconciliatore necessa-rio, prima della rimessa in marcia d’un tempo umano riac-cordato al tempo cosmico»1. Se in lui Oriente e Occidente s’incontrano per completarsi in un’armonia più alta, non è solo una grandiosa sintesi quella ch’egli ha operato, ma l’apertura di un orizzonte nuovo. La riscoperta del segreto dei Veda, che è il suo contributo alla storia umana, non avvenne nel campo mentale delle idee frequentato dai filosofi o esegeti, ma esperienzial-

mente, come solo dalla sua personale esperienza egli tras-se tutto il materiale delle sue opere. Intellettuali di punta del suo tempo, come P. Buck, G. Mistral e R. Rolland (tutti premi Nobel), captarono in qualche modo la novità ch’egli rappresentava, ma fu Rabindranath Tagore, il poeta india-no che grazie alla fama conferitagli dal premio Nobel aveva all’improvviso aperto l’India all’Occidente, a coglierne fra i primi l’immensa portata. E quando Tagore, simbolo della tradizione culturale e spirituale dell’India, si recò a Pondi-cherry per incontrarlo, tra i due avvenne come un passag-gio di consegne, registrato ormai negli archivi della storia. «Ho sentito che la parola degli antichi Rishi era espressa da lui», scrisse Tagore al suo ritorno da quell’incontro, «e quella equanimità che dà all’anima umana la libertà di ac-cedere nel Tutto. Gli dissi: “Voi possedete la Parola e noi accettiamo di riceverla da Voi. L’India parlerà al mondo at-traverso la Vostra voce”»2.Sri Aurobindo possedeva il dono della visione, come gli an-tichi Rishi, i leggendari poeti-veggenti3 dell’India di 8000 anni fa, che avevano cantato negli Inni vedici, velato dal-le splendide metafore della loro poesia, il segreto destino dell’essere umano e del mondo. Un destino decifrabile oggi nelle Sacre Scritture di tutte le tradizioni poiché, col matu-rare dei tempi, si sgretolano gli ostacoli rappresentati da tra-duzioni ignoranti e interpretazioni mentali dogmatizzate.«Il segreto di questo mondo visibile e apparente», scri-veva Sri Aurobindo, «è l’involuzione di uno Spirito su-percosciente nella Materia incosciente e la parola-chiave di quest’enigma terrestre è l’evoluzione di questo Spirito

sri aurobindoil prossimo passo evolutivo_____________

di Paola De Paolis

La riscoperta del segreto dei Veda. una soluzione più difficile, ma integrale, nel cuore stesso della Materia. il processo evolutivo della Coscienza. La fine dell’era mentale. La sovramente e la supermente, o Coscienza-di-Verità: la coscienza dell’unità del Molteplice. Yoga tradizionali e Yoga integrale: la meta dei primi (il silenzio) diventa, nel secondo, solo l’inizio. il messaggio di sri aurobindo in Savitri, il suo capolavoro poetico: savitri e la vittoria sulla Morte.

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46 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

simposio

«Il nostro intendimento del buddhismo non è meramen-te intellettuale. Il retto intendimento è la pratica effettiva stessa». Questa frase di Shunryu Suzuki Roshi, fondatore dello storico Zen Center di San Francisco, riassume perfet-tamente il pensiero che sta alla base dell’attività del centro zen L’Arco, associazione culturale dedicata alla pratica de-gli insegnamenti della scuola Soto, che sorge a piazza Dan-te, nel cuore della Roma multietnica. La volontà del centro, infatti, è quella di attualizzare la pratica meditativa seduta o zazen, senza però tradire la tradizione: si vuole cioè tentare di tradurre l’essenza dello Zen in termini più comprensibili a un uomo del XXI secolo, fornendo a ognuno gli strumenti per poter trasformare la propria vita quotidiana in una pra-tica meditativa informale e liberante.Abbiamo parlato dell’attività del centro con il suo fondato-re, Dario Doshin Girolami, che è stato ordinato monaco zen

da Zenkei Blanche Hartmann, badessa del San Francisco Zen Center. Oltre a essere una persona estremamente af-fabile e di grande carisma, Dario ha anche una profondissi-ma conoscenza dello Zen ed è stato per noi un piacere farci trasportare dalle sue parole, capaci di infondere un senso di quiete e di pace. Prima di raccontarvi ciò che ci siamo detti, però, vorrei citare un aneddoto riportato da lui stesso in un’altra occasione, a proposito del suo primo incontro con Reb Anderson al monastero di Green Gulch, vicino a San Francisco. «Entrò silenzioso nella sala gremita di praticanti zen pro-venienti da tutto il mondo – racconta Dario – si inchinò profondamente alla statua del Buddha e si mise seduto sul seggio dell’insegnamento. I suoi occhi luminosi e pe-netranti sembravano guardare il cuore di ognuno di noi. “Una volta c’era un fiume” disse, “ma il fiume divenne una strada”. Poi si alzò dal seggio è uscì dalla sala. “Cosa?”, pensai. “Tutto qui? Ho attraversato il mondo per sentirmi dire queste quattro parole?” Il giorno seguente il maestro riprese il discorso. Ci spiegò che il giorno prima aveva citato l’incipit del romanzo di Ben Okri La via della fame e pian piano cominciò a spiegarne il senso profondo, le connessioni con il Dharma e con la nostra pratica. Dipa-nò quella frase così breve ed enigmatica come un bozzolo di seta e, nel corso dei giorni, riuscì a tessere una mera-vigliosa, impalpabile tela fatta di Dharma con la quale ci avvolse tutti. Effettivamente lo spirito di ognuno di noi è, in origine, come un fiume: fluido, capace di prendere ogni forma, pieno di forza e che naturalmente scorre verso la foce, verso il nostro pieno sviluppo spirituale. Ma troppo spesso ce lo dimentichiamo, e ci irrigidiamo. Perdiamo la nostra originaria freschezza, ci inaridiamo, fino a diven-tare come una strada asfaltata, bruciata dal sole, e che non scorre più liberamente verso il grande oceano della sag-gezza. Il Dharma del Buddha è questo. È proprio davanti ai nostri occhi, a ogni istante, solo che non ce ne accorgia-mo, perché accecati dalle nostre proiezioni mentali. Per-ché non siamo più un fiume, ma una strada asfaltata. L’in-segnamento del Buddha ci risveglia a questa visione». Il centro zen L’Arco continua proprio su questa strada, of-frendo un prezioso strumento a tutti coloro che stanno cer-cando se stessi in questo meraviglioso mondo.

CENTRO ZEN L’ARCORoma_____________ a cura di Silvia Nosenzo

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Suzuki Roshi, 1965

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60 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

boliviaAmo i salti nel buio, ma soltanto quelli che mi fanno sentire quell’inquietudine eccitante mista alla paura. Sono sempre stato convinto che esistesse dentro di me un sistema de-cisionale impostato su una logica a me ignota, finalizzata a certi specifici obiettivi di cui venivo a conoscenza soltanto dopo il loro raggiungimento. Se mi guardo indietro, molte sono state le scelte apparentemente insensate che ho pre-so nella mia vita e tutte hanno portato a risultati diversi da quelli che coscientemente immaginavo, ma coerenti a una linea evolutiva che ora si profila sempre più chiara. Non era in programma di andare in Perù, avevo stabilito che sarei rimasto due mesi in Bolivia facendo il giro delle principali città, per osservare e contribuire al lavoro di chi si occupa di garantire ai bambini un futuro migliore. Dopo essere atterrato a Santa Cruz de la Sierra, ultima città boli-viana a essere immersa nel clima tropicale, ho cominciato il viaggio che mi avrebbe condotto verso i centri più alti, in cui avrei superato i quattromila metri di altitudine. Sucre, la capitale, Potosi, la città dei minatori, Uyuni, adiacente allo sconfinato deserto di sale e infine La Paz, il formicaio umano più alto del mondo. Volevo piangere. Questa è stata

l’unica vera esigenza che mi ha portato a scegliere di partire e a prendere contatti con associazioni e centri di assistenza già dall’Italia. Volevo emozionarmi ascoltando le storie di chi aveva scelto di cambiare vita per dedicarsi al prossimo, e volevo conoscere il prossimo per apprezzarne la diversità. Non ero nuovo a questo tipo di viaggi e cercavo quell’arric-chimento che avvertivo ogni volta che mi confrontavo col mio senso di adattamento, con parti di me sopite che in-tervengono soltanto quando esco dal mio habitat caotico e rassicurante. Per questo, quando qualcuno mi domandava perché stavo andando in Bolivia, io rispondevo: «Per pian-gere».Ho viaggiato in autobus antidiluviani agghindati con ogni sorta di amuleto e immagine sacra. In prossimità del con-ducente penzolava spesso un Cristo di notevoli dimensioni che a ogni sobbalzo minacciava di colpire i passeggeri del-le prime file. Una vergine con le labbra rosso sangue era invece sempre presente sul cruscotto. Scritte inneggianti Nostro Signore ricoprivano la carrozzeria esterna; alcune rasentavano il comico, a testimonianza del bisogno di esor-cizzare la più che reale possibilità di sventura stradale, date le condizioni dei mezzi su cui si viaggia, delle vie di comu-nicazione, impervie e quasi mai asfaltate, e del livello alco-lemico degli autisti. Dios me guía, un loco me conduce!Più salivo di quota e più il freddo aumentava. Gli spifferi dai finestrini non davano tregua e le persone attorno a me ap-parivano chiuse e poco disposte a parlare. Spesso ero l’uni-co europeo a viaggiare sulle corriere di linea. Col passare dei giorni il freddo mi era entrato nelle ossa. La gente mi guardava con sospetto, nelle locande non c’era acqua calda e figuriamoci il riscaldamento. Ho visto paesaggi mozza-fiato, strapiombi infinitamente profondi, crateri vulcani-ci fumanti, deserti abitati solo da cactus secolari, orme di dinosauri impresse in colate laviche preistoriche e cime innevate che sembravano toccare il cielo. Ciò nonostante, l’inospitalità delle persone mi rendeva triste, ero finito in una specie di purgatorio, dove chi ce la fa ce la fa e chi non ce la fa viene divorato da Pachamama, la grande Madre Terra. È stato quando ho imparato a conoscere il culto, la devozione e il timore che provano i nativi delle Ande ver-

oltrefrontiera

bolivia-per

u

dalle andeagli spiriti della foresta _____________ di Giacomo Belcari

Il confine tra Bolivia e Cile

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64 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

universo olistico • Terapie alternative e percorsi di guarigione

L’ARCOBALENODELLA LUCELe virtù terapeutiche e ispirative dei cristalli_____________

di Satvat Sergio Della Puppa

La cristalloterapia riflette, in senso moderno, quelle comprensioni dell’utilizzo terapeutico e spirituale dei cristalli che nell’antichità sono state presenti in tutte le Tradizioni, in ogni parte del mondo. È una disciplina che mira a riequilibrare e incrementare le nostre energie mediante le vibrazioni emanate naturalmente dai vari cristalli, favorendo la salute psico-fisica, l’ispirazione e l’evoluzione personale.

il mio incontro con i cristalliVerso la metà degli anni ’70, mentre stavo aspettando una svolta significativa del mio destino, mi trovai in un labo-ratorio orafo dove i banchi da lavoro erano costellati da pietre multicolori, pronte per essere montate. Fu un vero satori, la chiamata che stavo aspettando e che ancora mi ac-compagna. Ero già pittore e amavo viaggiare nei mondi del colore, così mi accorsi all’istante di quei colori palpitanti, vivi e luminescenti, che rendevano i cristalli simili a scrigni variopinti in cui la Natura Maestra aveva celato chissà quali segreti. Ne fui stregato, e da allora mi occupai di decifrare quel mistero. All’epoca mancava ancora un’esplorazione moderna e co-sciente della cristalloterapia, perciò non avevo a dispo-

sizione né libri né insegnanti; le uniche informazioni le trovai in biblioteca sugli antichi lapidari medioevali, molto folcloristici ma ben poco significativi. Ho dovuto quindi sperimentare di persona, procedendo per tentativi nel cer-care il mio modo originale per comprendere e liberare le segrete energie occluse nei cristalli. Nel far questo, appresi la prima importante lezione, ossia che è l’amore la chiave capace di aprire ogni mistero. Finché mi approcciai ai cri-stalli con la mia volontà maschile, sperimentando tecniche esoteriche più o meno ardite, questi non mi risposero af-fatto. Tuttavia, nonostante il mio senso di fallimento, essi continuarono a chiamarmi, esercitando sempre più, su di me, il loro fascino; finii così per innamorarmene davvero, traendo un puro piacere dalla loro vicinanza. In tale amore-vole rilassamento, che non cercava più di afferrare qualcosa, ma piuttosto si calava in un’empatica confidenza, i cristalli finalmente si rivelarono. Li sognavo la notte, e comincia-rono a parlarmi nell’intuizione; conoscendoli nell’intimità del sentire, divennero i miei compagni di meditazione. Nel frattempo apprendevo le tecniche antiche dell’arte orafa per poter narrare le storie e le visioni che essi mi trasmet-tevano. Da allora, lungo il mio percorso d’approfondimen-to spirituale, i cristalli sono stati degli alleati preziosi per aprire le porte della percezione, per amplificare l’energia, per viaggiare sulla via dei simboli, per curare. Quando, dopo qualche tempo, la cristalloterapia divenne di pubblico dominio – e quindi fu agevole trovare le infor-mazioni e i riscontri che all’inizio avevo fortemente cercato – scoprii che ero già stato investito della maestria dei cri-stalli, in virtù della mia totalità e dell’amore. Allora iniziai a insegnare la cristalloterapia per ampliare lo splenden-te cerchio dell’energia e molti amici iniziarono a venire a Heliotropio – il centro di meditazione che gestivo a Roma

A

Totem radiante • avventurina, eliotropio, rodonite,apofillite, argento, travertino

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elle compagini del tempo, racchiuso nello spirito sempre vivo di un’ancestrale Tradizione, è custodi-

to l’imperituro nume che sottende alle antiche iniziazioni sacerdotali. Ancora vivo, nonostante i secoli e la polvere che ne hanno occultato l’aureo bagliore, il Genius immor-tale riposa in attesa di essere nuovamente ridestato dal sonno senza tempo in cui giace. Lungo le impervie strade del sapere, vivide fiamme sapienziali segnano ancora oggi la Via maestra della Conoscenza, risvegliando e rinnovan-do la fulgida materia metafisica celata, salvandola dalle ingiurie della stagnazione temporale. Con essa vengono riaffermati i principi attivi della realizzazione alchimica e della trasmutazione insita nei processi di alchimia totale. I maestri, ridestati dal lungo letargo, rivivono nelle mani-festazioni operative che altri iniziati tengono vive allo sco-po di eternare e preservare il fulcro radiante della Grande Opera, rendendo immortali i dettami pratico-simbolici e proseguendo l’immane lavoro che da tempo immemore è stato intrapreso. Numerosi sono coloro che, sfidando la ra-gione volgare dei cosiddetti benpensanti, hanno varcato le soglie oscure – prive di luce, buie – dell’ignoto, travalican-do la comune esistenza umana. I loro nomi riecheggiano da sempre nel gran libro della ermetica sapienza: Giovanni

Battista Della Porta, autore della Magia naturalis; Giovanni d’Espagnet, anch’egli alchimista, autore dell’opera L’Arca-no di filosofia ermetica e dell’Enchiridio; Raimondo Lullo, il profeta dell’alchimia operativa, autore del celebre Trattato sulla Quintessenza; Paracelso, tra i cui scritti si possono ri-cordare gli undici trattati sull’origine, le cause, i segni e la cura delle singole malattie (1520), e ancora, La grande chi-rurgia (1536), Paramirum (1562-75) e Paragranum (1565). Come era solito affermare il grande medico-alchimista ed ermetista: «E chi dunque vorrà vedere e apprendere, dovrà cercare l’arte e solo allora risplenderà fulgido nella purezza del vero». Una menzione particolare merita Giuseppe Francesco Bor-ri il quale, perseguitato dalla Santa Sede, chiese ospitalità al marchese Massimiliano Palombara. Il marchese era un noto alchimista romano, proprietario di una villa sull’Esquilino, il Monte delle streghe cantato da Orazio, dove la strega Ca-nidia officiava i suoi incantesimi. Accolto fraternamente, si dice che nel corso della notte il Borri operò una trasmu-tazione alchimica ottenendo dalla materia vile l’Oro dei filosofi (si trattava del nobile metallo o di processi fisici connessi con la materia prima luminosa?). Questo prodi-gioso fenomeno si concretò all’interno del laboratorio del

74 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

GIULIANO KREMMERZL’uomo, il maestro, il mago_____________

di Stefano Mayorca

punti di vista

N

Tre grandi ermetisti del passato: Giovanni Battista Della Porta • Paracelso • Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro

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Arte & Letteratura

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Arte & Letteratura

arte&consapevolezza Esperienzecreativeeitineraridellacoscienza

82 Paul Klee. L’arte e la scienza pittografica delle piccole parti diSatvatSergioDellaPuppa

88 Parvathy Baul. Songs of the Great Soul diMauraGancitano

92 ArtEnergy. L’energia dell’atto creativo diValentinaDiSerio

94 lesorgentidelmito La scorporazione del pensiero diSebastianoB.Brocchi

96 spaziocreativo> Stefano Magnani

100 spazioautori> Massimo Di Nocera

letteratura&psiche Antichesaggezzeenuoviscenari

104 Sincronicità. Il linguaggio della coscienza108 Orizzonti scientifici non casuali Intervista a Massimo Teodorani

111 Sincronicità romanzesche Intervista a Marco Cesati Cassin diMariavittoriaSpina

112 Dentro la mia stanza di Emily Dickinson113 Emily Dickinson. L’angelo custode diSilviaNosenzo

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82 Oltreconfine | Cronachedaimondivisibilieinvisibili

aul Klee è nato in Sagittario nel 1879 presso Berna. Dal padre ereditò la passione per la musica e impa-

rò a suonare il violino. Nel 1900 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Monaco; lì incontrò Kandinsky, con il qua-le sviluppò nel tempo una significativa amicizia. Uomo di grande cultura, amava viaggiare e visitò in particolar modo l’Italia e il bacino del Mediterraneo, luoghi della storia an-tica che hanno formato l’anima europea. Il suo approccio alla pittura è stato intensamente voluto ma intimamente dubbioso, tanto da scrivere: «Talvolta pensavo di saper di-segnare, talvolta pensavo di non saper niente. [...] Non c’è che la musica a cui sono stato sempre fedele» (P. Klee, Dia-ri 1898-1918, Il Saggiatore 1960). Questo dubbio, sospinto

sino alla speculazione metafisica, è stato la cifra che ha se-gnato l’intera espressione pittorica di Klee, non arretrando nemmeno a fronte delle circa diecimila opere da lui pro-dotte. Tale non sentirsi pronto e capace non era però il sin-tomo di un orgoglio frustrato; al contrario, ha costituito una modestia produttiva che lo ha indotto a riflettere profonda-mente sulla natura essenziale delle proprie facoltà quanto sul compito filosofico dell’artista, in modo sincronico allo spirito d’investigazione interiore che stava agitando le co-scienze. Se, prima di allora, la pittura si era occupata del visibile, stabilendo una stretta connessione tra l’occhio che vede e la mano che riproduce, la rivoluzione filosofica del ‘900 sottolineava con forza il compito nuovo dell’arte: «L’arte non ripete le cose visibili, ma rende visibile» (P. Klee, Confessione creatrice e altri scritti, Abscondita 2004). Lo spettacolo mondano dell’ovvietà formale, assunto con i mezzi percettivi ordinari, veniva messo arditamente in discussione al fine di ricercare un contenuto propriamente esoterico, ovvero ciò che è dietro, prima e dopo la faccia-ta ingannevole della realtà. Gli artisti rifiutavano il mondo dell’apparenza per volgersi alla sfera sfuggente dell’essen-za. Essendosi spalancato, anche grazie all’avvento della psi-canalisi, l’abisso misterioso della psiche, la realtà doveva necessariamente essere letta più in profondità, giungendo nei recessi emozionali, soggettivi eppure universali (per-ché risonanti con le leggi della Creazione), immaginativi e catartici, che tendevano a evidenziare i nessi archetipici che originano la vita. L’arte sosteneva la sfida di oltrepas-sare ogni intendimento mimeticamente rappresentativo, e l’artista diveniva consapevole che il suo compito non era quello di generare una forma convincente, gradevolmente

paul kleel’arteelascienzapittograficadellepiccoleparti_____________

di Satvat Sergio Della Puppa

Rifiutando l’apparenza convenzionale della realtà, paul klee ha ricercato la preistoria del visibile sintetizzando e riducendo la forma, provando a ringiovanirla sino al tratto infantile nel tentativo di recuperare l’innocenza originaria. l’artista ha operato con materiali minimi, per piccole scansioni di segno e colore che non delineano un significato liberatorio o celebrativo, ma intendono purificare il pensiero per volgersi all’intimità del sentire.

paul klee nel suo studio a Weimar, 1925

ARTE & CONSAPEVOLEZZA • Esperienzecreativeeitineraridellacoscienza

A

P

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arte & consapevolezza

tradizione Baul è nata in India nel Medioevo e racchiude una vasta cerchia di cantori mistici

vaganti. Pur essendo induisti, i Baul non riconoscono il si-stema delle caste, professano l’uguaglianza di tutte le fedi e le religioni e sostengono che la divinità sia racchiusa nel cuore di ogni uomo. I loro testi, tramandati quasi esclusiva-mente per via orale, sono stati riscoperti nel Novecento da Rabindranath Tagore, straordinario poeta e Premio Nobel per la Letteratura. I Baul uniscono il canto, la musica, la re-citazione, la danza e la pittura, e i loro spettacoli sono an-cora oggi esempi straordinari di ciò che la creatività umana può essere. L’arte e le tecniche creative non sono per i Baul puro esercizio, ma rappresentano lo strumento della loro ricerca interiore. Che significa letteralmente Baul? Se lo chiedessimo a uno di questi cantori, otterremo ogni volta una risposta diversa: un folle di Dio; qualcuno che ama incondizionatamente; un

essere senza radici; pura aria. Qualcosa di molto simile a un profeta, quindi, o a un sufi. Quando si assiste a uno dei loro spettacoli, la sensazione è proprio quella di trovarsi di fron-te a qualcuno che, come i dervisci rotanti, sta mostrando allo spettatore un chiaro momento di profonda unione interna, di collegamento con la parte più spiritualizzata di sé. Per questa ragione, per diventare Baul bisogna attraver-sare un lungo e durissimo apprendistato. La conoscenza, trasmessa in genere da un guru, è lenta e graduale, e senza alcuna possibilità di schematizzazione. Il discepolo deve ascoltare con estrema attenzione il canto del guru e se-guirlo. Il guru insegna esclusivamente attraverso l’azione, l’esempio. La pronuncia esatta delle parole, la memoria, i movimenti del corpo, dei piedi, la danza, il silenzio, l’ab-bigliamento, sono tutti aspetti a cui il Baul deve dedicare la massima cura. Per questo, nell’ashram del proprio guru, l’apprendista imparerà varie tecniche di respirazione, Pra-nayama, Hata Yoga, oltre allo studio dei Vedanta e di altri testi di spiritualità.Parvathy è una delle Baul più conosciute al mondo e una delle pochissime donne che la tradizione ricordi. Nata a Cochbihar, nel West Bengal, nel 1976, Parvathy si definisce «cantante, cantastorie e ricercatrice spirituale» e da anni gira il mondo con i propri spettacoli che uniscono musica, danza, canto e pittura, e trasmettono il messaggio antico e nuovo dei maestri Baul.

intervistaaparvathybaul

Come sei diventata una Baul?Nella nostra cultura la musica e la danza sono due arti molto naturali che si imparano da piccoli. Così ho fatto io: fin da bambina ho ballato e cantato, senza stancarmi mai. L’in-contro vero e proprio con la tradizione Baul, però, è avve-nuto solo più tardi, a sedici anni, quando decisi di iscri-vermi al corso di pittura dell’università di Shantiniketan, fondata da Rabindranath Tagore. Durante il viaggio, sul treno, incontrai un Baul cieco. Le sue canzoni erano piene di visioni e di luce, e la sua voce mi trasportò in un regno nuovo, in una dimensione a me sconosciuta. L’energia Baul

paRVaTHY Baulsongsofthegreatsoul_____________

a cura di Maura Gancitano

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l

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104 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

un ponte verso l’infinito«Quante volte ci è capitato di pensare a un amico che non si vedeva da tempo e poco dopo, per caso, incontrarlo per strada? Quante volte abbiamo vissuto una serie di even-ti che accadevano proprio come dovevano accadere in una strana ed eccezionale coincidenza? E sempre ci si pone la domanda: ma esiste il caso? O forse esiste un principio scientifico ancora sconosciuto a far accadere gli eventi con tale sottile armonia?» Esordisce così Nitamo Federico Montecucco nel suo ar-ticolo dedicato alla sincronicità sull’enciclopedia olistica (www.enciclopediaolistica.com), ponendo cioè delle do-mande che tutti prima o poi ci siamo fatti, probabilmente senza mai trovare una risposta soddisfacente.Esiste un senso che unisce ogni cosa? Lasciando a ciascu-no il piacere di un approccio sistematico alla letteratura del fenomeno sincronicità e coincidenze significative, in que-ste poche pagine di voli pindarici (e qui seppur umilmente, mi appello al shakespeariano monito «c’è del metodo in

questa follia») vi presenterò le sfide e i viaggi intrapresi da alcuni pensatori che hanno osato squarciare il velo tra im-pensabile e possibile, aprendo così nuove strade all’umana comprensione, e gettando un altro ponte verso l’infinito.

definizioni, aneddoti e manualiNel suo Sincronicità, pur avendo presentato i copiosi ri-sultati di uno studio svolto in diversi ambiti, inclusi quello astrologico, l’I-Ching e i fenomeni esp, Carl Gustav Jung asserisce di non essere giunto ad alcuna conclusione certa; tuttavia la direzione della sua ricerca su questo fenomeno appare piuttosto chiara quando afferma che «la sincro-nicità possiede caratteristiche che possono contribuire a chiarire il problema corpo-anima». Ciò conduce infatti lo psichiatra svizzero a postulare «l’esistenza di un significato che sussiste di per se stesso» e a definire il contingente ma-nifestato dai fenomeni sincronici come «qualcosa che da un lato è generale ed esiste da sempre, e che dall’altro è la somma di molti atti individuali di creazione che si realizza-no nel tempo». La sincronicità sembra essere un fenomeno che trae origi-ne da qualcosa di increato, ancestrale, e tuttavia si manife-sta con caratteristiche e contenuti del tutto peculiari e con-tingenti nella vita di ciascuno, come se l’Intelligenza che sottende all’intero creato, o comunque vogliate chiamare quella forza ordinatrice omnipervasiva, in certi momenti ci incoraggiasse a esercitare la nostra facoltà di comprende-re i nessi profondi e le loro interconnessioni con la nostra stessa esistenza, facendo appello alle risorse soggettive del singolo individuo.

«Dio dorme nelle pietre, sogna nelle piante, si muove negli animali e si sveglia nell’uomo». (Proverbio sufi)

sincronicitàil linguaggio della coscienza

_____________di Mariavittoria Spina

Dall’antichità alle odierne ricerche di Massimo Teodorani, passando necessariamente per qualche utile pagina di narrativa, breve introduzione allo studio delle coincidenze significative, eventi che esulano dal principio di causa-effetto, la cui comprensione profonda potrebbe spalancare le porte al rinascimento dello spirito, portando le ragioni della coscienza onnipresente da oltre lo spazio e il tempo fino alla superficie della consapevolezza umana.

A

letteratura & psiche • Antiche saggezze e nuovi scenari

L’I-Ching, oracolo sincronico per

eccellenza, venne studiato a fondo

anche da C. G. Jung

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letteratura & psiche

L’

orizzonti scientifici non casualiintervista a massimo teodorani

_____________di Mariavittoria Spina

approccio scientifico alla sincronicità porta inevita-bilmente ad aver a che fare con teorie estremamen-

te affascinanti e articolate che interessano il mondo della scienza sin dalle prime intuizioni di Albert Einstein. Chiare spiegazioni scientifiche di molti fenomeni connessi con le coincidenze significative, come il paradosso epr, l’inva-rianza di scala, le strutture della geometria frattale e l’effetto farfalla, sono contenute nei saggi segnalati tra i consigli di lettura. Per tentare di introdurre adeguatamente alcune delle teorie più stimolanti, abbiamo chiesto aiuto alla note-vole capacità esplicativa di Massimo Teodorani, astrofisico e divulgatore scientifico, autore di un saggio specifico sulla sincronicità, e impegnato da decenni nell’esplorazione e divulgazione delle nuove frontiere della scienza.

Come viene descritta in ambito scientifico la sincronici-tà e qual è la sua importanza?Il fenomeno in oggetto, derivando dagli studi condotti agli inizi del secolo scorso dallo psicologo analitico Carl Gustav Jung, con quella specifica denominazione riguarda la sfe-ra prettamente psicologica. La sincronicità avviene tra un pensiero e un evento, ed è un fenomeno empiricamente ben distinguibile dalla semplice coincidenza. Il connu-

bio avvenuto tra Jung e il fisico quantistico premio Nobel Wolfgang Pauli fu un tentativo di spiegare secondo i princi-pi della teoria quantistica le caratteristiche peculiari della sincronicità, che effettivamente (seppure sul piano psichi-co) mostrano una sorprendente analogia con il meccani-smo dell’entanglement quantistico, dove due o più particelle, essendo unite da un legame indissolubile, interagiscono tra loro in maniera non-locale come se fossero una sola par-ticella. Nonostante questa interdisciplinare collaborazione tra Jung e Pauli, che ebbe comunque il merito di sollevare la questione se effettivamente possa esistere una fenome-nologia di entanglement anche nello psichismo, non esiste ancora allo stato attuale delle conoscenze un vero modello di fisica teorica che spieghi la sincronicità e altri fenomeni simili, come ad esempio la telepatia. Il fisico premio Nobel Brian Josephson ritiene che alla radice di certi fenomeni psichici possa esistere una variante della teoria quantisti-ca che ha a che vedere con il fenomeno della Vita. Tuttavia, quantitativamente parlando, questo modello ancora non esiste. E quindi per il momento possiamo dire che, sì, la sincronicità è un fenomeno effettivamente verificabile sul piano empirico tanto quanto psicologicamente inter-pretabile secondo la teoria degli archetipi di Jung, cioè un fenomeno che si verifica realmente e ben al di fuori delle semplici coincidenze, ma di cui ancora non disponiamo di una solida teoria fisica che lo sostenga. Pertanto il proble-ma resta aperto, sperando che il futuro possa fornirci una risposta definitiva.

Dall’uscita del tuo libro dal titolo omonimo (Sincronici-tà. Il legame tra Fisica e Psiche da Pauli e Jung a Chopra) ci sono state delle ulteriori scoperte significative su que-sto fenomeno? Quali studiosi attualmente stanno otte-nendo i risultati più promettenti?A parte le speculazioni di Brian Josephson, il quale ritiene che la teoria quantistica stessa sia un regno ben più vasto di quanto si potesse prima sospettare (come se noi di essa vedessimo solo la punta di un iceberg), non mi risulta che

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114 Oltreconfine | Cronache dai mondi visibili e invisibili

L’associazione Onlus L’Albero delle Farfalle è nata il 17 di-cembre 2010 in ricordo di mio figlio, Tiziano Conti, e di tutte i ragazzi che come lui sono rimasti vittima del terre-moto de L’Aquila del 6 Aprile 2009. Fin da bambino, Tizia-no aveva una forte inclinazione verso la spiritualità, vedeva oltre: conosceva la Bibbia quasi a memoria e aveva letto le opere degli spiritualisti orientali da Osho a Yogananda, cosa straordinaria per un ragazzo di diciannove anni proveniente da una famiglia che non si occupava affatto di queste cose. L’iniziativa della Onlus è nata da un incontro casuale al convegno di Riccione tra i genitori degli studenti di Rieti e dell’Aquila che hanno perso la vita nella terribile scossa; l’appuntamento ha evidenziato l’esigenza di creare anche in questa zona qualche iniziativa che servisse a dare un aiuto e una speranza alle famiglie che avevano avuto gravi lutti. Le iniziative e le attività dell’associazione sono quindi rivol-te al sostegno delle persone che soffrono la perdita di una persona cara e che desiderano condividere aiuto, conforto e solidarietà con chi vive le stesse esperienze.L’associazione è rivolta anche a chiunque senta l’esigenza di una crescita interiore spirituale e che desideri compiere un cammino che porti a una maggiore conoscenza e consa-pevolezza, per una fede più profonda e autentica nella Vita oltre la Vita. Con le sue attività, L’Albero delle Farfalle vuole realizzare un percorso culturale e spirituale che nasca dai cuori, dalla condivisione, dalla fiducia in una via possibi-le, che attraverso la speranza entri nella nostra anima. Ci proponiamo inoltre di aiutare i giovani in difficoltà e le co-munità più svantaggiate sia in Italia che nel Terzo Mondo; il progetto più importante a cui abbiamo collaborato riguar-da la realizzazione di potabilizzatori in Cambogia insieme a un’associazione amica; al momento stiamo contribuendo anche alla costruzione di pozzi artesiani e di un dispensario in Zambia.In memoria di Tiziano Conti, l’associazione ha istituito una borsa di studio da assegnare ogni anno all’alunno più meri-tevole del 5° anno della sezione chimici dell’ itis. Lorenzo Allievi di Terni, e ha pubblicato il libro Il guerriero della leg-genda quale ricordo per i sui amici e compagni di scuola. Abbiamo poi istituito il memorial di karate Tiziano Conti, riservato ai ragazzi, e il memorial di calcio Enrico Savelli,

riservato alle squadre giovanili, affinché lo sport, la musica, la cultura e la solidarietà fungano da stimolo e strumento di condivisione per i giovani. Per fornire un contributo al disagio giovanile, offrendo supporto ai genitori e agli operatori didattici, abbiamo or-ganizzato due convegni, uno sul ruolo della famiglia e del-le istituzioni nella prevenzione del disagio in adolescen-za; l’altro sulla rete potenziale e le opportunità di crescita personale offerte da un uso informato e consapevole della rete internet. Tramite le nostre attività abbiamo avuto la possibilità di conoscere persone e giovani bisognosi di aiu-to, e in qualche caso siamo riusciti a fornirgli un aiuto con il contributo di Enrico Nicolò, psicologo e vicepresidente dell’associazione. Proprio in questi giorni abbiamo aperto la nostra sede uffi-ciale a Rieti, in via Di Mezzo 112, dove è possibile partecipa-re a incontri, riunioni e attività, incentrate soprattutto sul tema della spiritualità. Il nostro sogno nel cassetto, però, è sempre stato quello di organizzare un convegno annua-le sulla spiritualità a L’Aquila in memoria delle vittime del terremoto; per molto tempo abbiamo pensato che fosse al di sopra delle nostre possibilità, poi, all’improvviso, il so-gno è diventato realtà: l’associazione Al di Là del Tramonto ci ha chiesto di collaborare con loro per l’organizzazione di un convegno proprio a L’Aquila da tenersi il 26, 27 e 28 Ot-tobre 2012 sul tema La Vita oltre la Vita. Q

L’ALBERO DELLE FARFALLE_____________

di Galafro Conti

spazio onlus

l’albero delle farfalle - associazione onlusVia Di Mezzo n. 112 - 02100 RietiTel. 347.8249511 ( Galafro Conti )// www.lalberodellefarfalle.blogspot.com //// [email protected] //

Page 19: Oltreconfine 7

abruzzolibreria naturistaVia Ancona, 66 - 64122 Pescara

calabrialibreria UbikVia Galliano, 4 - 87100 Cosenza

campaniaerboristeria natura amicaVia Torre della Catena, 133 82100 Beneventonaturamica.wordpress.com

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libreria la botteghina del libroVia Giorgio Regnoli, 48 - 47121 Forlì www.labotteghinadellibro.it

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libreria shantiVia dei Georgofili, 67 - 00147 Roma www.libreriashanti.it

CoccinellartVia Tuscolana, 1484 - 00174 Romawww.coccinellart.it

libreria europaVia Santamaura, 15 - 00192 Romawww.libreriaeuropa.it

associazione Forza vitaleVia Ragusa, 5/B - 00040 Ardea (RM) www.scuolataichi.it

Feel! Centro olisticoLungomare Lutazio Catulo, 14 - 00122 Ostia www.feelostia.org

la Grotta FatataVia delle Aleutine, 123 - 00121 Ostia (RM)

libreria la nuova CoscienzaVia Enrico Toti, 33 - 04100 Latina

libreria Piermario & Co.Via Armellini, 26 - 04100 Latina

lombardialibreria shesatVia San Bernardino, 15/C – 24122 Bergamowww.libreriashesat.net

libreria esoterica le Chat noirVia Pusterla,16/C - 25128 Bresciawww.lechatnoir.biz

libreria esoterica il velo di mayaVia Rodi, 73 - 25124 Bresciawww.ilvelodimaya.it

libreria la Porta nascostaVia Brambilla, 19 - 22100 Comowww.laportanascosta.com

libreria PrimordiaVia Piacenza, 20 - 20135 Milanowww.libreriaprimordia.it

libreria esotericaGalleria Unione, 1 - 20124 Milanowww.gruppoanima.it

libreria ecumenicaStazione MM1, P.zza San Babila20121 Milanowww.gruppoanima.it

libreria il CrogiuoloVia Imbonati, 3 - 21153 Milanowww.ilcrogiuolo.it

libreria natura UmanaVia Roma, 62/B20037 Paderno Dugnano (MI)

libreria il FaroVia De Simoni, 63 - 23100 Sondriowww.ilfaro.com

marchelibreria Tomo d’oroVia Flaminia, 557/B60015 Falconara Marittima (AN)

edicola della stazioneVia Litoranea, 5 - 61037 Marotta di Mondolfo (PU)

piemontelibreria esoterica Parola di PassoVia XX Settembre, 26 - 14100 Astiwww.paroladipasso.com

Cartolibreria CoppoVia Roma, 85 – 15033 Casale Monferrato (AL)

libreria JanusPiazza Europa, 24 - 12100 Cuneowww.libreriajanuscuneo.it

libreria la Terra di mezzoVia Santa Croce, 15 - 10024 Moncalieri (TO)

libreria UbikVia Manzoni, 18 – 28887 Omegna (VB)

libreria FeniceVia Porta Palatina, 2 - 10122 Torinowww.fenicetorino.it

libreria editrice PsicheVia Madama Cristina, 70 - 10126 Torinowww.psiche.info

libreria la Città del soleVia Luigi Cibrario, 46 – 10144 Torino

libreria esotericamenteVia Giuseppe Garibaldi, 18 – 10122 Torino

libreria ComunardiVia Bogino, 2 – 10123 Torino

sicilialibreria esoterica PizzimentoVia Aloi, 20 - 95129 Cataniawww.libreria-esoterica.com

libreria esoterica libri e PensieriVia Carcaci, 14 - 95131 Cataniawww.libriepensieri.com

libreria succaVia Grazia Deledda, 34 - 09127 Cataniawww.succa.it

Gommalacca associazione CulturaleVia XX Settembre91026 Mazara del Vallo (TP)

libreria voglia di leggereVia Pacinotti, 42 - 90145 Palermo

libreria sciutiVia Sciuti, 91/F - 90144 Palermo

sardegnail Tempio di astarteVia Carducci, 2/A - 08100 Nuorowww.iltempiodiastarte.com

toscanalibreria mysteriaVia Vittorio Veneto, 34 - 58023 Castiglione della Pescaia (GR)www.mysteriashop.com

libreria la Quarta dimensioneVia degli Alfani, 99/R - 50121 Firenze

libreria esoterica il monte analogoVia Guido Biagi, 14 - 50135 Firenzewww.monte-analogo.org

umbriaart&vitaVia Felice Cavallotti 5 - 05018 Orvieto (TR) www.satvat.it

libreria dell’animaStrada Trasimeno Ovest, Località Olmo06074 Perugiawww.animaperugia.it

meeting PointVia Cavour, 107 - 05100 Terni

valle d’aostalibreria omnibusVia Trottechien, 2 - 11100 Aosta

venetolibreria PantheumVia Galileo Galilei, 2 - 36057 Arcugnano (VI)www.pantheum.net

associazione Quinta dimensionePiazza Trento, 137030 Collognola ai Colli (VR)www.quintadimensione.net

libreria PavanelloPiazza Vittorio Emanuele II, 2 - 45100 Rovigo

libreria esoterica GiusymagicVia Carlo Cattaneo 27 - 37121 Veronawww.giusymagic.it

Cortina editriceVia Alberto Mario, 10 – 37121 Veronawww.libreriacortina.it

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macrolibrarsiwww.macrolibrarsi.it

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(E.M. Cioran)

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non merita di essere

vissuto.

in termini di mistica

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CronaChe dai mondi visibili e invisibili

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numero 7 | Settembre - Ottobre 2012 | euro 7,90

Rivista dispiritualitàarte e letteratura

Awww.oltre-confine.com

incontriMauro Biglino

universo olisticoCristalloterapia

specialeSri Aurobindo

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punti di vistaGiuliano Kremmerz

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7

9 788897 864035

isbn 978-88-97864-03-5