OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI OBIETTIVO - comune.bergamo.it · Slide OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI Prof....

Consigli di Circoscrizione, Decentramento e Partecipazione

Slide OLTRE LE CIRCOSCRIZIONIProf. Francesco Benigni, Consigliere incaricato Decentramento, Partecipazione e Circoscrizioni

Bergamo, 5 maggio 2012

Incontro con le realtà associative di partecipazione del Comune di Bergamo sul temaX

OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI

Comune di Bergamo - Consigli di Circoscrizione, Decentramento e Partecipazione . OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI 5 maggio 2012

Analisi preliminare per l’istituzione di organismi di partecipazione su base territoriale a seguito dell’abrogazione

delle Circoscrizioni

Consigli di Circoscrizione, Decentramento e Partecipazione


OBIETTIVO

Comune di Bergamo - Consigli di Circoscrizione, Decentramento e Partecipazione . OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI 5 maggio 2012

� ANNI ‘60 – ’70 NASCITA DELLA PARTECIPAZIONE

PARTECIPAZIONE COME MAGGIOR COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI NEL GOVERNO DELLA CITTÀX

NASCITA DEI COMITATI DI QUARTIERE

POLITICIZZAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE

ISTITUZIONALIZZAZIONE DELLA PARTECIPAZIONE: NASCONO LE CIRCOSCRIZIONI (Legge 8 aprile 1976, n. 278)

� ANNI ’80 – ’90 L’AMMINISTRAZIONE DECENTRATA

ELEZIONE DIRETTA DEI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI

LE FASI STORICHE DELLA PARTECIPAZIONE


TRASFERIMENTO DI COMPETENZE DELIBERATIVE AI CONSIGLI CIRCOSCRIZIONALI

DECENTRAMENTO DI SERVIZI (anagrafe, polizia locale, assistenza sociale, biblioteche)

GESTIONE SERVIZI DI BASE TRASFERITA ALLE CIRCOSCRIZIONI

� ANNI ’90 – PARTECIPAZIONE PROCEDIMENTALE

CRISI DEL PARADIGMA DELLA PARTECIPAZIONE

NASCONO GLI STATUTI COMUNALI: NUOVE REGOLE PER FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE; POSSIBILITÀ PER I CITTADINI DI PRESENTARE PETIZIONI, PROPOSTE DI DELIBERA, DI RICHIEDERE UN REFERENDUM COMUNALE, E DI ACCEDERE AGLI ATTI

NASCE, COME CONSEGUENZA, IL REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE

ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO

Comune di Bergamo - consigli di circoscrizione, decentramento e partecipazione . OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI 5 maggio 2012

1

Legge 8 aprile 1976 n. 278 sul Decentramento e la partecipazione dei cittadini

nell'amministrazione della cosa pubblica

� Fu la risposta dello Stato alle istanze partecipative e spontanee di democrazia diretta;

� colmò il vuoto normativo in cui erano maturate le esperienze partecipative;


� fu data facoltà ai comuni di suddividere il loro territorio in circoscrizioni, stabilendo una stretta connessione tra la modalità di elezione dei rispettivi Consigli e i poteri ad essi attribuiti:

a) elezione a suffragio diretto nei comuni con più di 40.000 abitanti---> poteri consultivi e deliberativi

b) elezione indiretta da parte del Consiglio comunale ---> solo poteri consultivi


2

POTERI AFFIDATI ALLE CIRCOSCRIZIONI DALLA LEGGE 278

L'ambito operativo affidato alle Circoscrizioni riguardava le seguenti materie:

� lavori pubblici sul proprio territorio;

� servizi comunali di ambito circoscrizionale;


� servizi comunali di ambito circoscrizionale;

� opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

� uso e gestione di beni e servizi destinati ad attività socio assistenziali, sanitarie, culturali, scolastiche, sportive e ricreative.

Le Circoscrizioni non avevano funzioni deliberative "proprie“: potevano deliberare solo su materie delegate dall'Amministrazione centrale.


3

ASPETTI POSITIVI DELLA LEGGE 278

� Istituì organi decentrati democraticamente rappresentativi ai quali sono andati compiti operativi concreti nella gestione politico-amministrativa del Comune;


� contribuì, attraverso la partecipazione e il decentramento, ad integrare le comunità urbane nei diversi strati sociali e nelle diverse categorie;

� avvicinò all'impegno civico amministrativo un maggior numero di cittadini, e tutti i quartieri vengono rappresentati all'interno della Pubblica Amministrazione;

� offrì la possibilità, attraverso la suddivisione territoriale del Comune, di decentrare alcuni importanti servizi al cittadino.


4

ASPETTI NEGATIVI EVIDENZIATI NEI PRIMI ANNI DELL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE 278

� Eccessiva politicizzazione partitica dei Consigli circoscrizionali che tendono a riprodurre in piccolo i Consigli comunali;


� rigidità delle strutture tecnico burocratiche del Comune poco inclini o impossibilitate a rispondere alle esigenze e competenze delle Circoscrizioni;

� difficoltà a coinvolgere in una partecipazione più attiva la popolazione del proprio territorio.


5

LA PARABOLA DELL’ISTITUZIONE CIRCOSCRIZIONALE NELLA NORMATIVA NAZIONALE

� Legge n. 278 – 8 aprile 1976: concede la facoltà ai Comuni con popolazione superiore ai 40.000 abitanti di istituire le circoscrizioni, lasciando ai comuni stessi la facoltà di stabilire le modalità di nomina dei Consigli circoscrizionali (nomina diretta o indiretta);

� Legge n. 3 – 3 gennaio 1978: prescrive la contestualità dell’elezione dei Consigli circoscrizionali con quella dei Consigli comunali;

� Legge n. 142 – 8 giugno 1990: rende obbligatorie le circoscrizioni nei Comuni con popolazione superiore ai 100.000 ab. e nelle città capoluogo di provincia, e dà la facoltà di istituirle nei comuni con popolazione compresa tra 30.000 e


a) FASE ASCENDENTE

capoluogo di provincia, e dà la facoltà di istituirle nei comuni con popolazione compresa tra 30.000 e 100.000 ab.;le circoscrizioni vengono riconosciute quali organi del Comune con poteri deliberativi autonomi;viene riconosciuto lo status giuridico dei consiglieri circoscrizionali, estendendo ad essi gli stessi diritti riconosciuti ai consiglieri comunali.

� D.L. n. 267 del 18 agosto 2000 (T.U. Ordinamenti Enti Locali): l’organo circoscrizionale trova la sua più completa definizione con l’individuazione delle sue funzioni e dei suoi poteri: x“I Comuni con popolazione superiore ai 100.000 ab. articolano il loro territorio per istituire le circoscrizioni di decentramento, quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione dei servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.L’organizzazione e le funzioni delle circoscrizioni sono disciplinate dalla statuto comunale e da apposito regolamento.Gli organi delle circoscrizioni rappresentano le esigenze della popolazione delle circoscrizioni nell’ambito dell’unità del Comune e sono eletti nella forma stabilita dallo Statuto del regolamento”.


6

LA PARABOLA DELL’ISTITUZIONE CIRCOSCRIZIONALE NELLA NORMATIVA NAZIONALE

� x� Legge n. 244 – 24 dicembre 2007 (finanziaria 2008 – governo Prodi): abolizione delle

circoscrizioni nei comuni (compresi anche i capoluoghi di provincia) con popolazione inferiore ai 100.000 ab.; rende facoltativa l’istituzione delle circoscrizioni nei comuni capoluoghi di provincia con popolazione compresa tra i 100.000 e i 250.000 ab; obbligatorie le circoscrizioni oltre i 250.000 ab; ogni circoscrizione deve avere una popolazione no inferiore ai 30.000 abitanti.


b) FASE DISCENDENTE

popolazione no inferiore ai 30.000 abitanti.

� Legge n. 191 – 23 dicembre 2009 (finanziaria 2009 – governo Berlusconi) : ha determinato, con decorrenza 2011, la soppressione delle circoscrizioni nelle città con popolazione inferiore ai 250.000 abitanti e l’eliminazione del gettone di presenza ai consiglieri circoscrizionali ancora in carica in quei comuni per i quali è prevista la soppressione delle Circoscrizioni.

� Legge n. 214 – 22 dicembre 2011 (Finanziaria 2012 o Decreto salva Italia - governo Monti): vengono soppresse le indennità di funzione ai Presidenti di circoscrizione nei comuni sotto i 250.000 abitanti.


7

CONSEGUENZE ABOLIZIONE CIRCOSCRIZIONI

� L'Amministrazione comunale viene privata di importanti punti di riferimento per la gestione delle varie problematiche della città;

� viene meno un terminale naturale e di prossimità per tante istanze di cittadini singoli o associati;

� nell'ottica del principio di sussidiarietà sancito dalla legge, alle Circoscrizioni era stata demandata la gestione dei servizi di base: ora si torna ad una gestione centralizzata con possibile aumento delle spese per garantirne efficienza e


stata demandata la gestione dei servizi di base: ora si torna ad una gestione centralizzata con possibile aumento delle spese per garantirne efficienza e controllo;

� si rischia di disperdere il patrimonio, costruito nel tempo, di positivi rapporti con enti ed associazioni del territorio, coinvolti dalla Circoscrizione nella gestione dei servizi di base, nell'organizzazione di attività sociali, civiche, culturali, sportive e ricreative, nonché nell'individuazione e soluzione dei problemi del territorio;

� viene meno una valida palestra per l'avviamento all'impegno civico, amministrativo e politico di numerosi cittadini, con indubbio beneficio per la formazione di una classe di futuri amministratori comunali più responsabili e maggiormente consapevoli dell'importanza del compito loro affidato.


8

TESI VALORIALE: MAGGIOR DEMOCRATICITA’ DELLA DECISIONE

PERCHE’ CONTINUARE A PARTECIPARE OGGI?


TESI LEGITTIMAZIONE: MAGGIOR LEGITTIMAZIONE DEL PROCESSO

TESI EFFICIENZA: MINORI COSTI STRATEGICI


9

I LIMITI DEGLI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE ISTITUZIONALI ALTERNATIVI ALLE CIRCOSCRIZIONI

� Non hanno poteri direttamente individuati dalla legge;

� impossibilità di conferire ad essi poteri deliberativi


� impossibilità di conferire ad essi poteri deliberativi delegati dal Comune;

� non possono essere eletti contestualmente al Consiglio comunale alle elezioni amministrative.


10

LA NORMATIVA CHE FAVORISCE LA PARTECIPAZIONE

a) Costituzione Italiana

Art. 5: La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento. Riforma titolo V

Art. 114: stabilisce che la Repubblica è costituita dai Comuni, e che i Comuni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.

Art. 117: I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.

Art. 118: attribusce ai Comuni le funzioni amministrative sulla base dei principi di sussidarietà,e affida loro il compito di favorire l’autonoma iniziativa di cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.


favorire l’autonoma iniziativa di cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale.Art. 119: stabilisce che i Comuni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa.

b) Fonti comunitarie

Art. 4 della Carta Europea delle Autonomie Locali - 15 ottobre 1985, ratificata dall’Italia con legge n. 439 del 30 dicembre 1989: stabilisce che l’esercizio della potestà pubblica sia affidato all’organo istituzionale più vicino al cittadino.

c) Legislazione vigenteArt. 8 D. Lgs. 267/2000:I comuni, anche su base di quartiere o di frazione (…) promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. Art. 17 Bozza Nuovo Codice delle Autonomie:I Comuni con popolazione superiore a 100.000 e inferiore a 250.000 abitanti e i Comuni capoluogo di provincia possono prevedere forme di consultazione e di partecipazione senza spese o nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

d) Statuto comunale:

articoli n.60, 61, 62, 63, 64, 65.


11

LE CONDIZIONI DI INTERVENTO

Possibilità di istituire organismi di consultazione e partecipazione alle seguenti condizioni:

x

� non deve esservi alcun tipo di onere in termini di gettone di presenza o indennità di funzione;


presenza o indennità di funzione; x

� va prevista tale possibilità nello Statuto e deve essere modificato il Regolamento della partecipazione; x

� l’elezione non può avvenire insieme alle elezioni amministrative del Sindaco e del Consiglio comunale


12

L’istituzione di un organismo di partecipazione alternativo dovrebbe:

� essere sostenuto da una proposta politica forte;

OBIETTIVO STRATEGICO


� non limitarsi a replicare l’esistente;

� attuare una democrazia partecipativa su temi specifici(democrazia rappresentativa);

� Promuovere la Cittadinanza attiva (volontariato, associazionismo di rete…).


13

LE POSSIBILI OPZIONI : NUMERO E CONFINI

1. I confini delle 3 Circoscrizioni attualmente esistenti

2. I confini delle 7 Circoscrizioni vigenti fino al 2009


2. I confini delle 7 Circoscrizioni vigenti fino al 2009

3. I confini delle 4 Circoscrizioni ipotizzate dalla passata Amministrazione prima della Legge 244 del 24/12/2007

4. I confini delle 9 Circoscrizioni istituite nel 1978


14

LE POSSIBILI OPZIONI : NUMERO E CONFINI


15

POSSIBILI CRITERI PER LA DELIMITAZIONE TERRITORIALE DELLE ZONE

1. Vincoli storici ed urbanistici dei borghi e dei quartieri;

2. Bacino d’utenza dei principali servizi di interesse pubblico (scuole e direzioni didattiche, servizi pubblici decentrati, parrocchie …)


(scuole e direzioni didattiche, servizi pubblici decentrati, parrocchie …)

3. Aggregazione di quartieri che presentano situazioni socio-economiche ed urbanistiche omogenee

4. Eterogeneità sociale (a garanzia contro lo sviluppo di interessi settoriali e corporativi)


16

LE POSSIBILI OPZIONI : LA COMPOSIZIONE

1. Di natura elettiva – rappresentativax

� Su base elettiva politica (più liste di partito o civiche)


� Su base elettiva politica (più liste di partito o civiche)� Su base territoriale (lista unica in base a auto candidature)

2. Nomina di secondo grado da parte del Consiglio comunale


17

LE POSSIBILI OPZIONI : L’INCLUSIONE

a) Elettorato attivo e/o passivo per maggiori di anni 16


a)

b) Elettorato attivo e/o passivo per extracomunitari residenti

da almeno 5 anni


18

LE POSSIBILI OPZIONI : LE COMPETENZE

FUNZIONI CONSULTIVE

� Pareri obbligatori su determinate materie.

� Pareri facoltativi su determinate materie.

FUNZIONI CONSULTIVE

� Pareri obbligatori su determinate materie.




FUNZIONI PROPOSITIVE

� Proposte di delibera a Giunta e Consiglio comunale su materie di loro competenza.

� Presentazione di mere proposte.


FUNZIONI PROPOSITIVE

� Proposte di delibera a Giunta e Consiglio comunale su materie di loro competenza.

� Presentazione di mere proposte.


19

� Assessore delegato per territorio


LE POSSIBILI OPZIONI : RAPPORTI CON GIUNTA E CONSIGLIO COMUNALE

� Consigliere delegato per territorio


20

Nelle città dove sono già state abolite le Circoscrizioni, i nuovi organismi di partecipazione hanno le seguenti denominazioni:�CONSIGLI di ZONA�CONSIGLI di QUARTIERE�CONSIGLI TERRITORIALI di PARTECIPAZIONE


QUALE DENOMINAZIONE PER I NUOVI ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE

�CONSIGLI TERRITORIALI di PARTECIPAZIONE�COMITATI di ZONA�COMMISSIONE di QUARTIERE�CONSIGLI di PARTECIPAZIONE (ZONA N.)�CONSULTE di ZONA�CONSULTE di QUARTIERE�CONSULTE TERRITORIALI (ZONA N.)�COMITATI di QUARTIERE�FORUM TERRITORIALI (FORUM STAKEHOLDER o portatore di interesse- Forum tematici)


21


LE SOLUZIONI ADOTTATE DA ALCUNE CITTÀ

PISA

Istituiti 6 Consigli Territoriali di Partecipazione nominati dal Consiglio Comunale (nomina indiretta), con ripartizione proporzionale di seggi in base ai risultati elettorali riportati nelle ultime amministrative nelle 6 zone di pertinenza dei consigli.

I candidati vengono indicati dai partiti rappresentati nei seggi assegnati.


22



CESENA

Istituiti 12 Consigli di quartiere eletti direttamente dai cittadini con un’unica tornata elettorale in un giorno festivo (entro 6 mesi dalle elezioni amministrative)

La base elettorale è ampliata ai sedicenni e agli extracomunitari residenti in città da almeno 3 anni.

I seggi sono gestiti da volontari (anche ex consiglieri) che affiancano l’ufficio elettorale composto da personale del Comune preposto alla partecipazione.Elezioni su più liste con sistema proporzionale.


23

Istituiti Consigli di quartiere composti da dieci Consiglieri comunali delegati appositamente dal Sindaco. Questi mini consigli:

� hanno sede presso i centri civici dove precedentemente erano insediati i consigli circoscrizionali;

� ricevono i cittadini in specifici orari di ricevimento;



UDINE

� svolgono funzioni di ascolto delle istanze singole e collettive del territorio con riferimento alle attività da svolgere nel territorio e alle opere pubbliche da inserire a bilancio;

� riportano agli Assessori competenti le necessità di interventi urgenti;

� facilitano la comunicazione con le comunità locali circa i programmi dall’amministrazione centrale;

� verificano gli standard di efficacia e di qualità dei servizi erogati nei quartieri;

� propongono l’organizzazione di pubbliche assemblee con Sindaco e/o Assessori, oppure incontri, dibattiti e riunioni informative presso i servizi circoscrizionali.


24

Istituiti 10 Consigli dei Quartieri composti da 11 Consiglieri eletti tramite una



PESARO

Istituiti 10 Consigli dei Quartieri composti da 11 Consiglieri eletti tramite una consultazione diretta che ha luogo entro 120 giorni dalle elezioni comunali. Il Consigliere anziano di ciascun Consiglio convoca gli altri eletti ad una riunione costitutiva durante la quale viene istituita l’Associazione “Consiglio dei

Quartieri”, di cui i consiglieri rappresentano i soci. Le Associazioni cosi costituite gestiscono i Consigli di quartiere nell’esercizio delle loro funzioni di organismi di partecipazione.

Al termine di ciascun mandato amministrativo le associazioni vengono sciolte.


25

Tra i compiti e le funzioni ad essi assegnati vi sono quelle di:

� esprimere pareri e fare proposte su temi quali l'urbanistica, il bilancio, gli atti di programmazione, i servizi comunali e i problemi del territorio in generale;

� proporre iniziative e interventi al Consiglio comunale per favorire


LE PRINCIPALI FUNZIONI ATTRIBUITE AI NUOVI ORGANISMI DAI COMUNI DOPO LE CIRCOSCRIZIONI

� proporre iniziative e interventi al Consiglio comunale per favorire l’aggregazione sociale e la partecipazione;

� richiedere una convocazione del Consiglio comunale, rivolgere interrogazioni al Sindaco, promuovere incontri con l'Amministrazione comunale sul territorio;

� chiedere agli assessori di riferimento di partecipare alle proprie sedute;

� collaborare con associazioni, enti, scuole attive sul territorio alla programmazione di attività di interesse sociale, culturale e sportivo.


26

� Maggio 2012 incontro responsabili associazioni di partecipazione della città;

� giugno 2012 - istituzione commissione di lavoro per la stesura di un progetto da sottoporre all’esame dell’Amministrazione comunale, unitamente alla bozza di un regolamento inerente le funzioni da attribuire al nuovo organismo di partecipazione;

� gennaio 2013- approvazione del progetta da parte della Giunta;


LE TAPPE DA COMPIERE

BERGAMO

� febbraio – marzo 2013 - presentazione progetto in assemblee circoscrizionali;

� maggio 2013 - espressione parere da parte dei Consigli circoscrizionali;

� giugno - luglio 2013 - espressione parere Commissione Statuto;

� settembre 2013 - approvazione progetto definitivo da parte della Giunta;

� ottobre 2013 - modifica conseguenziale dello Statuto comunale e relativi pareri di competenza;

� novembre 2013 - approvazione finale del progetto, ivi compresa la modifica dello Statuto, da parte del Consiglio comunale.


27

Gli organi di partecipazione istituzionale non sono l’unico strumento che una pubblica amministrazione può mettere in campo per coinvolgere i cittadini nella gestione della cosa pubblica: le moderne tecnologie informatiche della comunicazione e dell’informazione consentono, infatti, di sperimentare nuove forme di partecipazione e consultazione diretta dei cittadini; si tratta, in definitiva, di introdurre anche nella nostra città la cosiddetta democrazia digitale o democrazia elettronica, nota anche


LA NUOVE TECNOLOGIE IN AIUTO DELLA PARTECIPAZIONE

nostra città la cosiddetta democrazia digitale o democrazia elettronica, nota anche con il sinonimo inglese di e-democracy, una forma di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini molto praticata nelle città europee, e positivamente attuata anche in alcune realtà cittadine italiane.Un accesso telematico non solo ai vari servizi forniti dal Comune, ma anche alle nuove forme di partecipazione e consultazione, e quindi ad un’informazione chiara, pertinente e tempestiva sull’attività delle istituzioni comunali, costituisce un presupposto indispensabile per una partecipazione consapevole e responsabile dei cittadini.


28




29

LA PARTECIPAZIONE “WE-GOV”




Come la partecipazione civica degli interessi

generali può essere favorita dal web 2.0x

Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare uno stato dell’evoluzione del world wide web, rispetto alla condizione precedente. Si tende a

indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte le applicazioni online che permettono uno spiccato livello di PARTECIPAZIONE tra il sito web e l'utente

(blog, forum, chat, wiki, flickr, youtube, facebook, myspace, twitter, google+, linkedin, wordpress, foursquare, ecc.). Da Wikipedia

30


Utilizzando i nuovi strumenti offerti dalla rete, i cittadini possono partecipare attivamente alla creazione di politiche pubbliche e gestione del proprio territorio tramite un PC con tutte le




31

gestione del proprio territorio tramite un PC con tutte le agevolazioni che questo comporta.

Wikicrazia, la democrazia che nasce sul web

Le nuove applicazioni web consentono la possibilità di segnalare e verificarne tempi e operato su:

� Segnalazione riparazione strade




� Presentazione proposte

� Contribuire a decisioni pubbliche

� Accesso ai dati delle Amministrazioni (trasparenza)(in parte esiste già)

� Sussidiarietà orizzontale


32

Riparare stradePresentare proposteContribuire alle decisioni pubblicheCustomer Satisfaction

OLTRE LE CIRCOSCRIZIONIAlcuni esempi:



social network che permette ai cittadini di interagire con la Pubblica Amministrazione segnalando disagi e disservizi presenti nel proprio Comune.

ePart - www.epart.it


33


Decoro Urbano - http://www.decorourbano.org

uno strumento partecipativo per la segnalazione del degrado cittadino. Un servizio gratuito per le Istituzioni e per il cittadino

Decoro Urbano è una piattaforma gratuita che grazie all’app dedicata per dispositivi iOS e Android (sono in fase di valutazione lo sviluppo delle app per Windows Phone 7, BlackBerry e Symbian) consente agli utenti di inviare segnalazioni in tempo reale riguardo alla gestione dei rifiuti, alla manutenzione e alla segnaletica stradale, al degrado nelle zone verdi, al vandalismo e alle affissioni abusive direttamente alle istituzioni interessate.


Alcuni esempi:


nelle zone verdi, al vandalismo e alle affissioni abusive direttamente alle istituzioni interessate.

Le segnalazioni possono essere fatte anche attraverso il sito web (previa registrazione) e saranno poi liberamente consultabili e condivisibili in rete.

Il servizio è rivolto agli utenti, in quanto linfa che alimenta il progetto attraverso le segnalazioni, ma principalmente anche alle amministrazioni pubbliche di tutti i comuni italiani.

Le istituzioni registrate, accederanno ad un pannello di controllo dedicato ed avranno sotto osservazione tutte le segnalazioni presenti nel territorio comunale; in questo modo potranno segnare lo stato di ciascuna come “in attesa”, “in carico” e “risolta” e i propri cittadini potranno rendersi conto dell’impegno dell’amministrazione.

Ogni utente può effettuare la segnalazione ovunque sul territorio nazionale, indipendentemente dal comune di residenza, e anche su comuni che per il momento non risultano attivi (le segnalazioni vengono comunque registrate).

Il servizio è ancora in fase beta, ma prossimamente verrà introdotto un sistema di sottoscrizione delle segnalazioni per aumentarne la priorità, nuove categorie di segnalazione

tratto da Wikiculture.it -la cultura che cambierà il mondo


34

Un esempio concreto

Io Partecipo è un nuovo progetto della Regione Emilia-Romagna ideato per fornire informazioni e dialogare con i propri cittadini.

Utilizza il kit dell'e-democracy open source sviluppato e già utilizzato da un


Alcuni esempi:



Utilizza il kit dell'e-democracy open source sviluppato e già utilizzato da un consorzio di enti della regione, nell'ambito del progetto Partecipa.net e offre molteplici servizi suddivisi per aree tematiche che sono prodotti dai diversi settori, uffici e servizi dell'Amministrazione regionale.

Una redazione centrale coordina il sistema nel suo complesso, mentre i singoli servizi di informazione monotematica sono gestiti da redazioni decentrate attivate presso diversi uffici dell'amministrazione.


35

Io Partecipo: obiettivi

� INFORMARE: iopartecipo.net eroga informazioni personalizzategli utenti hanno la possibilità di scegliere direttamente le informazioni di loro interesse.

� SUPPORTARE: iopartecipo.net offre un servizio di consulenze personalizzate.Esperti dei diversi temi rispondono direttamente e gratuitamente a quesiti specifici dei cittadini e, se di interesse generale, li pubblicano in rete.


Alcuni esempi:



� CONSULTARE: iopartecipo.net realizza sondaggi tematici.L'obiettivo è creare una relazione bidirezionale con l'utente basata su un concreto e costante interscambio di dati fra PA e cittadini.

� DIALOGARE: iopartecipo.net attiva periodicamente dei forum on-line.L’obiettivo è dialogare con i cittadini su temi e problemi di particolare interesse pubblico, per scambiare opinioni e arrivare a posizioni condivise.

� COLLABORARE: iopartecipo.net offre al cittadino l'opportunità di diventare redattore. Attraverso un apposito form, inviando notizie, segnalazioni e articoli alla redazione di Io Partecipo.


36




Conclusioni:


37

Grazie alla flessibilità delle applicazioni internet, le varie esperienze già attuate da alcune città, anche a livello europeo, possono essere coniugate e declinate in base alle specifiche esigenze dell’Amministrazione.




Nell’ipotesi di costruire un modello innovativo di gestione del territorio, a seguito dell’abrogazione degli attuali organismi circoscrizionali, un sistema informatizzato di dati e applicazioni web (in aggiunta ai tradizionali) consentirebbe di mantenere e rafforzare, per alcuni aspetti, il rapporto con le comunità locali.


38

Un possibile modello:

� potrebbe essere articolato sulla base di realtà territoriali specifiche (ad esempio, le precedenti Circoscrizioni o nuovi aggregati territoriali);




� potrebbe essere integrato con una banca dati open;

� andrebbe integrato con applicazioni georeferenziate per la semplice segnalazione di opere di manutenzione e disservizi riscontrati;

� andrebbe affiancato ad organismi/momenti pubblici di consultazione e partecipazione, per la condivisione con tutti i cittadini che non sono utenti di internet, mantenendo sul territorio le vecchie sedi circoscrizionali per farle diventare punto di riferimento delle nuove realtà partecipative.


39

OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI OBIETTIVO - comune.bergamo.it · Slide OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI Prof....

Documents

Transcript of OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI OBIETTIVO - comune.bergamo.it · Slide OLTRE LE CIRCOSCRIZIONI Prof....