OLTRE - Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Pg 6 - Il lavoro La magia del vetro Pg 22 - Musica Cinema Bianchini Pg 28 - Museo Il sogno di Icaro Pg 34 - L’inserto The town of the ride Pg 50 - Tecnica Fotografia ad alta velocità ( II° parte) Pg 55 - La Fotografia Milo Poletti Pg 63 - Lo scatto A walk to Paradise garden Pg 60 - Il Libro Venezia momenti senza tempo Pg 64 - L’ evento Camponogara Fotografia Marco Sabadin OLTRE - Rivista di Storie e Fotografia - Anno 1 N°1 - Dicembre 2014 - Università Popolare di Camponogara Organo di Informazione dell’Università Popolare di Camponogara Direttore Responsabile: Michele Gregolin oltre OLTRE - Rivista di Storie e Fotografia - Anno 2 N° 2 - Gennaio 2015 Pg 66 - Appuntamenti Mostre, concorsi Pg 16 - Sport La boxe - Metafora di vita

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Rivista di Storie e Fotografia, Università Popolare di Camponogara (VE)

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Page 1: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

Pg 6 - Il lavoroLa magia del vetro

Pg 22 - MusicaCinema Bianchini

Pg 28 - Museo

Il sogno di Icaro

Pg 34 - Lrsquoinserto

The town of the ride

Pg 50 - TecnicaFotografia ad alta velocitagrave ( IIdeg parte)

Pg 55 - La Fotografia

Milo Poletti

Pg 63 - Lo scattoA walk to Paradise

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Pg 60 - Il Libro

Venezia momenti senzatempo

Pg 64 - Lrsquo evento Camponogara Fotografia

Marco Sabadin

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Organo di Informazione dellrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara

Direttore Responsabile Michele Gregolin

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Pg 66 - AppuntamentiMostre concorsi

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oltre il saluto

Viviamo da tempo nel mondo dellrsquoimmagine ma paradossalmente a differenza del recente passato crsquoegrave sempre meno attenzione per la fo-tografia per lrsquoimmagine di qualitagrave Chiunque oggi egrave in grado di scattare una foto soprattutto dopo lrsquoavvento di massa degli smar-tphone e siamo ormai sommersi da immagini (e video) improvvisate da scatti di dilettanti allo sbaraglio Gli stessi mezzi di comunicazione si sono adattati lrsquoimportante egrave avere unrsquoimmagi-ne non importa qualeMa non egrave cosigrave Per catturare un istante e render-lo unico per fare in modo che quello scatto sia in grado di raccontare una storia di lanciare un messaggio di trasmettere unrsquoemozione non ci si puograve improvvisare Ersquo necessario possedere la tecnica egrave indispensabile avere ldquoocchiordquo come si dice in gergo In parte egrave una dote naturale un ldquogeniordquo che soltanto alcuni di noi possiedo-no in parte egrave qualcosa che necessita di studio di applicazione Per fortuna in questa grande marmellata allrsquoinsegna dallo scatto ldquofai da terdquo del selfie imperante crsquoegrave ancora qualcuno che ci tiene a curare lrsquoimmagine a restituirle impor-

tanza e valore attraverso la sacralitagrave di uno scatto studiato non casualeBen venga dunque lrsquoiniziativa di Michele Gre-golin grande fotogiornalista che ha deciso di impegnarsi nellrsquoinsegnamento e che per valo-rizzare lrsquoimportante lavoro che sta svolgendo a Camponogara ha dato vita a questa rivista online ldquoOLTRErdquo uno spazio nel quale raccon-tare storie Con le parole e soprattutto attra-verso le immagini Un racconto che inizia nei laboratori di fotografia da lui organizzati se-guiti da decine di appassionati giovani e meno giovani prosegue nelle conferenze che attirano ogni anno i nomi piugrave importanti della fotografia nazionale impegnati a raccontare il loro lavoro le loro esperienze si concretizza in idee in pro-getti fotografici che riguardano anche il foto-giornalismo Nel tentativo di riportare lrsquoatten-zione sul valore dellrsquoimmagine della fotografia

Gianluca AmadoriPresidente Ordine dei Giornalistidel Veneto

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oltreeditoriale

Tenere a battesimo un nuovo progetto edito-riale egrave sempre unrsquo emozione incredibile lrsquouscita del primo numero della rivista ha coinciso con un momento di festa e auguri che ci ha fatto riflettere sullrsquoimportanza del lavoro che piano piano mettiamo quotidianamente in cantiere

OLTRE come avete potuto apprezzare fin dal primo numero vuole essere una rivista per tutti fatta da persone non professioniste del settore Persone che si inventano redattori giornalisti fotografi e grafici con una volontagrave e una presa di coscienza che proprio il non sapere diventa il motivo vincente per conoscere ed amplificare una cultura che egrave la chiave della struttura che ci ospita

Il non professionismo non deve dare lrsquoillusione di poca serietagrave e pressapochismo poicheacute come avete visto nel primo numero i servizi sono sta-ti trattati con la massima serietagrave e strano a dirsi ldquoprofessionalitagraverdquo

Presentiamo il secondo numero di una rivista che sta prendendo i nostri momenti piugrave belli della giornata e che con grande umiltagrave siamo pronti a condividere con i nostri lettori Siamo fiduciosi che OLTRE diventi un piccolo appun-tamento non solo nella vostra bacheca ma so-prattutto nel vostro cuore condividendolo con noi che raccontiamo storie fatte di persone de-stinate alle persone Siamo a chiedere il vostro aiuto attraverso segnalazioni racconti che pos-

sano aiutarci a far conoscere meglio una realtagrave che in alternativa rimarrebbe nascosta da quel muro dellrsquoindifferenza

Anche in questo numero abbiamo cercato di entrare nel vivo cercando di approfondire aspetti piugrave o meno conosciuti del nostro terri-torio un territorio che pullula di ldquostorierdquo e che per questo a nostro avviso meritano non solo di essere ascoltate ma raccontate

Sono ancora i temi come il lavoro la musica lo sport a tenere alta la nostra attenzione con la speranza che la curiositagrave nel sapere nel cono-scere non sia mai paga e non si spenga nem-meno quando i riflettori della notizia mordi e fuggi hanno spento la loro luce saremo allora li ad accendere la nostra luce per raccontare con le immagini i fatti che ci circondano

Citando Roberto Saviano ldquoLa libertagrave di stam-pa egrave anche la serenitagrave di lavorare di racconta-re senza ritorsioni senza che il proprio privato sia utilizzato come unrsquoarma per far tacererdquo de-cidiamo quindi di aderire allrsquoiniziativa ldquoJe suis Charlierdquo convinti che una stampa libera nel rispetto delle idee esuli dallrsquoutilizzo di armi e violenza che non hanno mai portato alla risolu-zione dei problemi

Michele GregolinDirettore Responsabile

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardoi Vincenzi

i l lavorooltreMagie del vetroTesto e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

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La magia del vetro

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

La lavorazione del vetro a Venezia egrave unrsquoattivitagrave molto antica le cui origini si perdono nel tem-po Le prime testimonianze storiche risalgono alla fine del X secolo Lrsquoattivitagrave diventograve fiorente dal XIII sec quando migliorograve anche la quali-tagrave del prodotto finito Da questo periodo Ve-nezia divenne uno dei centri piugrave importanti in Europa per la produzione vetraria Nel 1224 i vetrai veneziani erano giagrave riuniti in corporazio-ni Nel 1291 un decreto del Maggior Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia stabiligrave che tutte le vetrerie fossero trasferite nellrsquoisola di Murano (lrsquoantica Amurianum) Tale decisio-ne venne presa in seguito ai numerosi incendi causati dalle fornaci nel centro storico I forni erano infatti alimentati a legna ed il ripetersi di questi episodi procurava numerosi danni anche alle case e ai palazzi vicini La concentrazione della produzione vetraria a Murano consenti-va inoltre un maggior controllo da parte dello Stato su tale attivitagrave divenuta di grande inte-resse economico La tradizione della complessa lavorazione si tramandava gelosamente di pa-

dre in figlio senza svelare ad altri i suoi segreti Il libretto delle ricette per le composizioni ve-trarie con i quantitativi dei vari componenti le modalitagrave drsquouso e di fusione chiamato ldquolibretto de le partigraveerdquo veniva infatti gelosamente con-servato al fine di impedire ai concorrenti di copiare procedimenti e colori I ldquomastrirdquo vetrai erano obbligati a risiedere nellrsquoisola e potevano allontanarsi solo grazie ad un permesso specia-le Godevano tuttavia di grande prestigio in-fatti erano gli unici tra i non nobili che poteva-no sposare le figlie dei PatriziI cicli di lavorazione erano e sono rimasti tutto-ra diversificati a seconda del tipo di prodotto vasi bicchieri specchi murrine perle lampa-dari sculture e piccoli oggetti Le tecniche di lavorazione e gli stessi attrezzi sono rimasti pra-ticamente invariati nel tempo Le innovazioni tecnologiche sono state applicate solamente in alcuni settori specifici quali il controllo automa-tico dei forni il materiale degli imballaggi (si egrave passati dalla carta e paglia al polistirolo espan-so infine ai sistemi sottovuoto)

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gli impianti elettrici nei prodotti per lrsquoillumina-zione Le figure piugrave rilevanti nel ciclo produt-tivo sono rimaste quelle del maestro vetraio e quella del compositore colui che si occupa della miscelazione delle materie prime neces-sarie per la fusione del vetro Una tipologia di lavorazione tradizionale che permette anche di realizzare le opere piugrave complesse egrave quella della fornace con lrsquoutilizzo della tecnica di soffiatura Questa permette di creare vari oggetti di uso quotidiano dallrsquoarredamento allrsquoilluminazione Per osservare da vicino tale lavorazione abbia-mo contattato la vetreria ldquoSignoretto Lampa-

darirdquo una realtagrave produttiva dellrsquoisola di Mura-no dal 1990 che ci ha gentilmente ospitato La ditta egrave specializzata nella produzione di lampa-dari in stile classico veneziano anche se negli ultimi anni per stare al passo con i tempi ha aggiunto modelli in stile moderno alla sua colle-zione Nellrsquoazienda lavorano dodici persone di cui cinque fanno parte della famiglia Signoret-to Il padre Gianni maestro vetraio di grande esperienza e fondatore dellrsquoazienda ha iniziato a lavorare in fornace sin da bambino ed ha col-laborato con noti maestri vetrai affinando cosigrave la sua vena creativa

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 2: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltre il saluto

Viviamo da tempo nel mondo dellrsquoimmagine ma paradossalmente a differenza del recente passato crsquoegrave sempre meno attenzione per la fo-tografia per lrsquoimmagine di qualitagrave Chiunque oggi egrave in grado di scattare una foto soprattutto dopo lrsquoavvento di massa degli smar-tphone e siamo ormai sommersi da immagini (e video) improvvisate da scatti di dilettanti allo sbaraglio Gli stessi mezzi di comunicazione si sono adattati lrsquoimportante egrave avere unrsquoimmagi-ne non importa qualeMa non egrave cosigrave Per catturare un istante e render-lo unico per fare in modo che quello scatto sia in grado di raccontare una storia di lanciare un messaggio di trasmettere unrsquoemozione non ci si puograve improvvisare Ersquo necessario possedere la tecnica egrave indispensabile avere ldquoocchiordquo come si dice in gergo In parte egrave una dote naturale un ldquogeniordquo che soltanto alcuni di noi possiedo-no in parte egrave qualcosa che necessita di studio di applicazione Per fortuna in questa grande marmellata allrsquoinsegna dallo scatto ldquofai da terdquo del selfie imperante crsquoegrave ancora qualcuno che ci tiene a curare lrsquoimmagine a restituirle impor-

tanza e valore attraverso la sacralitagrave di uno scatto studiato non casualeBen venga dunque lrsquoiniziativa di Michele Gre-golin grande fotogiornalista che ha deciso di impegnarsi nellrsquoinsegnamento e che per valo-rizzare lrsquoimportante lavoro che sta svolgendo a Camponogara ha dato vita a questa rivista online ldquoOLTRErdquo uno spazio nel quale raccon-tare storie Con le parole e soprattutto attra-verso le immagini Un racconto che inizia nei laboratori di fotografia da lui organizzati se-guiti da decine di appassionati giovani e meno giovani prosegue nelle conferenze che attirano ogni anno i nomi piugrave importanti della fotografia nazionale impegnati a raccontare il loro lavoro le loro esperienze si concretizza in idee in pro-getti fotografici che riguardano anche il foto-giornalismo Nel tentativo di riportare lrsquoatten-zione sul valore dellrsquoimmagine della fotografia

Gianluca AmadoriPresidente Ordine dei Giornalistidel Veneto

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oltreeditoriale

Tenere a battesimo un nuovo progetto edito-riale egrave sempre unrsquo emozione incredibile lrsquouscita del primo numero della rivista ha coinciso con un momento di festa e auguri che ci ha fatto riflettere sullrsquoimportanza del lavoro che piano piano mettiamo quotidianamente in cantiere

OLTRE come avete potuto apprezzare fin dal primo numero vuole essere una rivista per tutti fatta da persone non professioniste del settore Persone che si inventano redattori giornalisti fotografi e grafici con una volontagrave e una presa di coscienza che proprio il non sapere diventa il motivo vincente per conoscere ed amplificare una cultura che egrave la chiave della struttura che ci ospita

Il non professionismo non deve dare lrsquoillusione di poca serietagrave e pressapochismo poicheacute come avete visto nel primo numero i servizi sono sta-ti trattati con la massima serietagrave e strano a dirsi ldquoprofessionalitagraverdquo

Presentiamo il secondo numero di una rivista che sta prendendo i nostri momenti piugrave belli della giornata e che con grande umiltagrave siamo pronti a condividere con i nostri lettori Siamo fiduciosi che OLTRE diventi un piccolo appun-tamento non solo nella vostra bacheca ma so-prattutto nel vostro cuore condividendolo con noi che raccontiamo storie fatte di persone de-stinate alle persone Siamo a chiedere il vostro aiuto attraverso segnalazioni racconti che pos-

sano aiutarci a far conoscere meglio una realtagrave che in alternativa rimarrebbe nascosta da quel muro dellrsquoindifferenza

Anche in questo numero abbiamo cercato di entrare nel vivo cercando di approfondire aspetti piugrave o meno conosciuti del nostro terri-torio un territorio che pullula di ldquostorierdquo e che per questo a nostro avviso meritano non solo di essere ascoltate ma raccontate

Sono ancora i temi come il lavoro la musica lo sport a tenere alta la nostra attenzione con la speranza che la curiositagrave nel sapere nel cono-scere non sia mai paga e non si spenga nem-meno quando i riflettori della notizia mordi e fuggi hanno spento la loro luce saremo allora li ad accendere la nostra luce per raccontare con le immagini i fatti che ci circondano

Citando Roberto Saviano ldquoLa libertagrave di stam-pa egrave anche la serenitagrave di lavorare di racconta-re senza ritorsioni senza che il proprio privato sia utilizzato come unrsquoarma per far tacererdquo de-cidiamo quindi di aderire allrsquoiniziativa ldquoJe suis Charlierdquo convinti che una stampa libera nel rispetto delle idee esuli dallrsquoutilizzo di armi e violenza che non hanno mai portato alla risolu-zione dei problemi

Michele GregolinDirettore Responsabile

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i l lavorooltreMagie del vetroTesto e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

La lavorazione del vetro a Venezia egrave unrsquoattivitagrave molto antica le cui origini si perdono nel tem-po Le prime testimonianze storiche risalgono alla fine del X secolo Lrsquoattivitagrave diventograve fiorente dal XIII sec quando migliorograve anche la quali-tagrave del prodotto finito Da questo periodo Ve-nezia divenne uno dei centri piugrave importanti in Europa per la produzione vetraria Nel 1224 i vetrai veneziani erano giagrave riuniti in corporazio-ni Nel 1291 un decreto del Maggior Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia stabiligrave che tutte le vetrerie fossero trasferite nellrsquoisola di Murano (lrsquoantica Amurianum) Tale decisio-ne venne presa in seguito ai numerosi incendi causati dalle fornaci nel centro storico I forni erano infatti alimentati a legna ed il ripetersi di questi episodi procurava numerosi danni anche alle case e ai palazzi vicini La concentrazione della produzione vetraria a Murano consenti-va inoltre un maggior controllo da parte dello Stato su tale attivitagrave divenuta di grande inte-resse economico La tradizione della complessa lavorazione si tramandava gelosamente di pa-

dre in figlio senza svelare ad altri i suoi segreti Il libretto delle ricette per le composizioni ve-trarie con i quantitativi dei vari componenti le modalitagrave drsquouso e di fusione chiamato ldquolibretto de le partigraveerdquo veniva infatti gelosamente con-servato al fine di impedire ai concorrenti di copiare procedimenti e colori I ldquomastrirdquo vetrai erano obbligati a risiedere nellrsquoisola e potevano allontanarsi solo grazie ad un permesso specia-le Godevano tuttavia di grande prestigio in-fatti erano gli unici tra i non nobili che poteva-no sposare le figlie dei PatriziI cicli di lavorazione erano e sono rimasti tutto-ra diversificati a seconda del tipo di prodotto vasi bicchieri specchi murrine perle lampa-dari sculture e piccoli oggetti Le tecniche di lavorazione e gli stessi attrezzi sono rimasti pra-ticamente invariati nel tempo Le innovazioni tecnologiche sono state applicate solamente in alcuni settori specifici quali il controllo automa-tico dei forni il materiale degli imballaggi (si egrave passati dalla carta e paglia al polistirolo espan-so infine ai sistemi sottovuoto)

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gli impianti elettrici nei prodotti per lrsquoillumina-zione Le figure piugrave rilevanti nel ciclo produt-tivo sono rimaste quelle del maestro vetraio e quella del compositore colui che si occupa della miscelazione delle materie prime neces-sarie per la fusione del vetro Una tipologia di lavorazione tradizionale che permette anche di realizzare le opere piugrave complesse egrave quella della fornace con lrsquoutilizzo della tecnica di soffiatura Questa permette di creare vari oggetti di uso quotidiano dallrsquoarredamento allrsquoilluminazione Per osservare da vicino tale lavorazione abbia-mo contattato la vetreria ldquoSignoretto Lampa-

darirdquo una realtagrave produttiva dellrsquoisola di Mura-no dal 1990 che ci ha gentilmente ospitato La ditta egrave specializzata nella produzione di lampa-dari in stile classico veneziano anche se negli ultimi anni per stare al passo con i tempi ha aggiunto modelli in stile moderno alla sua colle-zione Nellrsquoazienda lavorano dodici persone di cui cinque fanno parte della famiglia Signoret-to Il padre Gianni maestro vetraio di grande esperienza e fondatore dellrsquoazienda ha iniziato a lavorare in fornace sin da bambino ed ha col-laborato con noti maestri vetrai affinando cosigrave la sua vena creativa

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 3: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltreeditoriale

Tenere a battesimo un nuovo progetto edito-riale egrave sempre unrsquo emozione incredibile lrsquouscita del primo numero della rivista ha coinciso con un momento di festa e auguri che ci ha fatto riflettere sullrsquoimportanza del lavoro che piano piano mettiamo quotidianamente in cantiere

OLTRE come avete potuto apprezzare fin dal primo numero vuole essere una rivista per tutti fatta da persone non professioniste del settore Persone che si inventano redattori giornalisti fotografi e grafici con una volontagrave e una presa di coscienza che proprio il non sapere diventa il motivo vincente per conoscere ed amplificare una cultura che egrave la chiave della struttura che ci ospita

Il non professionismo non deve dare lrsquoillusione di poca serietagrave e pressapochismo poicheacute come avete visto nel primo numero i servizi sono sta-ti trattati con la massima serietagrave e strano a dirsi ldquoprofessionalitagraverdquo

Presentiamo il secondo numero di una rivista che sta prendendo i nostri momenti piugrave belli della giornata e che con grande umiltagrave siamo pronti a condividere con i nostri lettori Siamo fiduciosi che OLTRE diventi un piccolo appun-tamento non solo nella vostra bacheca ma so-prattutto nel vostro cuore condividendolo con noi che raccontiamo storie fatte di persone de-stinate alle persone Siamo a chiedere il vostro aiuto attraverso segnalazioni racconti che pos-

sano aiutarci a far conoscere meglio una realtagrave che in alternativa rimarrebbe nascosta da quel muro dellrsquoindifferenza

Anche in questo numero abbiamo cercato di entrare nel vivo cercando di approfondire aspetti piugrave o meno conosciuti del nostro terri-torio un territorio che pullula di ldquostorierdquo e che per questo a nostro avviso meritano non solo di essere ascoltate ma raccontate

Sono ancora i temi come il lavoro la musica lo sport a tenere alta la nostra attenzione con la speranza che la curiositagrave nel sapere nel cono-scere non sia mai paga e non si spenga nem-meno quando i riflettori della notizia mordi e fuggi hanno spento la loro luce saremo allora li ad accendere la nostra luce per raccontare con le immagini i fatti che ci circondano

Citando Roberto Saviano ldquoLa libertagrave di stam-pa egrave anche la serenitagrave di lavorare di racconta-re senza ritorsioni senza che il proprio privato sia utilizzato come unrsquoarma per far tacererdquo de-cidiamo quindi di aderire allrsquoiniziativa ldquoJe suis Charlierdquo convinti che una stampa libera nel rispetto delle idee esuli dallrsquoutilizzo di armi e violenza che non hanno mai portato alla risolu-zione dei problemi

Michele GregolinDirettore Responsabile

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardoi Vincenzi

i l lavorooltreMagie del vetroTesto e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

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La magia del vetro

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

La lavorazione del vetro a Venezia egrave unrsquoattivitagrave molto antica le cui origini si perdono nel tem-po Le prime testimonianze storiche risalgono alla fine del X secolo Lrsquoattivitagrave diventograve fiorente dal XIII sec quando migliorograve anche la quali-tagrave del prodotto finito Da questo periodo Ve-nezia divenne uno dei centri piugrave importanti in Europa per la produzione vetraria Nel 1224 i vetrai veneziani erano giagrave riuniti in corporazio-ni Nel 1291 un decreto del Maggior Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia stabiligrave che tutte le vetrerie fossero trasferite nellrsquoisola di Murano (lrsquoantica Amurianum) Tale decisio-ne venne presa in seguito ai numerosi incendi causati dalle fornaci nel centro storico I forni erano infatti alimentati a legna ed il ripetersi di questi episodi procurava numerosi danni anche alle case e ai palazzi vicini La concentrazione della produzione vetraria a Murano consenti-va inoltre un maggior controllo da parte dello Stato su tale attivitagrave divenuta di grande inte-resse economico La tradizione della complessa lavorazione si tramandava gelosamente di pa-

dre in figlio senza svelare ad altri i suoi segreti Il libretto delle ricette per le composizioni ve-trarie con i quantitativi dei vari componenti le modalitagrave drsquouso e di fusione chiamato ldquolibretto de le partigraveerdquo veniva infatti gelosamente con-servato al fine di impedire ai concorrenti di copiare procedimenti e colori I ldquomastrirdquo vetrai erano obbligati a risiedere nellrsquoisola e potevano allontanarsi solo grazie ad un permesso specia-le Godevano tuttavia di grande prestigio in-fatti erano gli unici tra i non nobili che poteva-no sposare le figlie dei PatriziI cicli di lavorazione erano e sono rimasti tutto-ra diversificati a seconda del tipo di prodotto vasi bicchieri specchi murrine perle lampa-dari sculture e piccoli oggetti Le tecniche di lavorazione e gli stessi attrezzi sono rimasti pra-ticamente invariati nel tempo Le innovazioni tecnologiche sono state applicate solamente in alcuni settori specifici quali il controllo automa-tico dei forni il materiale degli imballaggi (si egrave passati dalla carta e paglia al polistirolo espan-so infine ai sistemi sottovuoto)

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gli impianti elettrici nei prodotti per lrsquoillumina-zione Le figure piugrave rilevanti nel ciclo produt-tivo sono rimaste quelle del maestro vetraio e quella del compositore colui che si occupa della miscelazione delle materie prime neces-sarie per la fusione del vetro Una tipologia di lavorazione tradizionale che permette anche di realizzare le opere piugrave complesse egrave quella della fornace con lrsquoutilizzo della tecnica di soffiatura Questa permette di creare vari oggetti di uso quotidiano dallrsquoarredamento allrsquoilluminazione Per osservare da vicino tale lavorazione abbia-mo contattato la vetreria ldquoSignoretto Lampa-

darirdquo una realtagrave produttiva dellrsquoisola di Mura-no dal 1990 che ci ha gentilmente ospitato La ditta egrave specializzata nella produzione di lampa-dari in stile classico veneziano anche se negli ultimi anni per stare al passo con i tempi ha aggiunto modelli in stile moderno alla sua colle-zione Nellrsquoazienda lavorano dodici persone di cui cinque fanno parte della famiglia Signoret-to Il padre Gianni maestro vetraio di grande esperienza e fondatore dellrsquoazienda ha iniziato a lavorare in fornace sin da bambino ed ha col-laborato con noti maestri vetrai affinando cosigrave la sua vena creativa

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 4: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardoi Vincenzi

i l lavorooltreMagie del vetroTesto e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

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La magia del vetro

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Testo e Foto di Lucia Finotello Luisella Golfetto Mirka Rallo Riccardo Vincenzi

La lavorazione del vetro a Venezia egrave unrsquoattivitagrave molto antica le cui origini si perdono nel tem-po Le prime testimonianze storiche risalgono alla fine del X secolo Lrsquoattivitagrave diventograve fiorente dal XIII sec quando migliorograve anche la quali-tagrave del prodotto finito Da questo periodo Ve-nezia divenne uno dei centri piugrave importanti in Europa per la produzione vetraria Nel 1224 i vetrai veneziani erano giagrave riuniti in corporazio-ni Nel 1291 un decreto del Maggior Consiglio della Serenissima Repubblica di Venezia stabiligrave che tutte le vetrerie fossero trasferite nellrsquoisola di Murano (lrsquoantica Amurianum) Tale decisio-ne venne presa in seguito ai numerosi incendi causati dalle fornaci nel centro storico I forni erano infatti alimentati a legna ed il ripetersi di questi episodi procurava numerosi danni anche alle case e ai palazzi vicini La concentrazione della produzione vetraria a Murano consenti-va inoltre un maggior controllo da parte dello Stato su tale attivitagrave divenuta di grande inte-resse economico La tradizione della complessa lavorazione si tramandava gelosamente di pa-

dre in figlio senza svelare ad altri i suoi segreti Il libretto delle ricette per le composizioni ve-trarie con i quantitativi dei vari componenti le modalitagrave drsquouso e di fusione chiamato ldquolibretto de le partigraveerdquo veniva infatti gelosamente con-servato al fine di impedire ai concorrenti di copiare procedimenti e colori I ldquomastrirdquo vetrai erano obbligati a risiedere nellrsquoisola e potevano allontanarsi solo grazie ad un permesso specia-le Godevano tuttavia di grande prestigio in-fatti erano gli unici tra i non nobili che poteva-no sposare le figlie dei PatriziI cicli di lavorazione erano e sono rimasti tutto-ra diversificati a seconda del tipo di prodotto vasi bicchieri specchi murrine perle lampa-dari sculture e piccoli oggetti Le tecniche di lavorazione e gli stessi attrezzi sono rimasti pra-ticamente invariati nel tempo Le innovazioni tecnologiche sono state applicate solamente in alcuni settori specifici quali il controllo automa-tico dei forni il materiale degli imballaggi (si egrave passati dalla carta e paglia al polistirolo espan-so infine ai sistemi sottovuoto)

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gli impianti elettrici nei prodotti per lrsquoillumina-zione Le figure piugrave rilevanti nel ciclo produt-tivo sono rimaste quelle del maestro vetraio e quella del compositore colui che si occupa della miscelazione delle materie prime neces-sarie per la fusione del vetro Una tipologia di lavorazione tradizionale che permette anche di realizzare le opere piugrave complesse egrave quella della fornace con lrsquoutilizzo della tecnica di soffiatura Questa permette di creare vari oggetti di uso quotidiano dallrsquoarredamento allrsquoilluminazione Per osservare da vicino tale lavorazione abbia-mo contattato la vetreria ldquoSignoretto Lampa-

darirdquo una realtagrave produttiva dellrsquoisola di Mura-no dal 1990 che ci ha gentilmente ospitato La ditta egrave specializzata nella produzione di lampa-dari in stile classico veneziano anche se negli ultimi anni per stare al passo con i tempi ha aggiunto modelli in stile moderno alla sua colle-zione Nellrsquoazienda lavorano dodici persone di cui cinque fanno parte della famiglia Signoret-to Il padre Gianni maestro vetraio di grande esperienza e fondatore dellrsquoazienda ha iniziato a lavorare in fornace sin da bambino ed ha col-laborato con noti maestri vetrai affinando cosigrave la sua vena creativa

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 5: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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gli impianti elettrici nei prodotti per lrsquoillumina-zione Le figure piugrave rilevanti nel ciclo produt-tivo sono rimaste quelle del maestro vetraio e quella del compositore colui che si occupa della miscelazione delle materie prime neces-sarie per la fusione del vetro Una tipologia di lavorazione tradizionale che permette anche di realizzare le opere piugrave complesse egrave quella della fornace con lrsquoutilizzo della tecnica di soffiatura Questa permette di creare vari oggetti di uso quotidiano dallrsquoarredamento allrsquoilluminazione Per osservare da vicino tale lavorazione abbia-mo contattato la vetreria ldquoSignoretto Lampa-

darirdquo una realtagrave produttiva dellrsquoisola di Mura-no dal 1990 che ci ha gentilmente ospitato La ditta egrave specializzata nella produzione di lampa-dari in stile classico veneziano anche se negli ultimi anni per stare al passo con i tempi ha aggiunto modelli in stile moderno alla sua colle-zione Nellrsquoazienda lavorano dodici persone di cui cinque fanno parte della famiglia Signoret-to Il padre Gianni maestro vetraio di grande esperienza e fondatore dellrsquoazienda ha iniziato a lavorare in fornace sin da bambino ed ha col-laborato con noti maestri vetrai affinando cosigrave la sua vena creativa

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 6: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 7: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 8: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 9: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 10: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 11: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 12: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

oltre

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

oltreil libro

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 13: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Egli ha coinvolto nellrsquoattivitagrave il figlio Loris ma-estro vetraio la moglie Valeria ed i figli Omar e Thomas in qualitagrave di responsabili del reparto imballaggio montaggio e marketing Allrsquoinizio dellrsquoattivitagrave lrsquoazienda lavorava principalmen-te per conto terzi produceva cioegrave oggetti su disegno ed indicazioni di altre ditte Succes-sivamente anche per contrastare la crisi eco-nomica hanno creato inoltre propri modelli ed un proprio catalogo facendosi cosigrave conoscere come realtagrave produttiva sia in Italia sia allrsquoeste-ro Recentemente hanno fatto unrsquoimportante donazione di sette chandelier creati in esclusi-va per la nuova ala espositiva del museo dellrsquoEr-mitage di S Pietroburgo Il disegno ideato da Omar richiama il fiore della calla simbolo della bellezza e dellrsquoeternitagrave Allrsquointerno della forna-ce abbiamo potuto osservare lrsquoevoluzione del processo produttivo che si suddivide in due fasi la lavorazione a caldo e la lavorazione a freddo La prima comprende la fusione della pasta vitrea la sua successiva lavorazione ed il raffreddamento lento in forno dellrsquoopera re-alizzata (processo denominato ldquotemperardquo) Il gruppo di lavoro che esegue la lavorazione a caldo prende il nome di ldquopiazzardquo ed egrave costituito da quattro o cinque persone garzoni e serventi coordinati dal maestro vetraio Questi lavora-no in perfetta sintonia e sincronismo quasi da far sembrare la fase di lavorazione una continua danza La seconda fase comprende invece la molatura dei pezzi eseguita in acqua per evita-re il surriscaldamento degli stessi il montaggio e lrsquoimballaggio La figura del maestro egrave di diffi-cile formazione in quanto deve saper coniugare alle capacitagrave manuali anche talento gusto ed estro artistico per riuscire a dare corpo alle idee e alle figure astratte immaginate A ciograve si sommano le difficoltagrave derivate dalle varie tipologie di lavorazione Al giorno drsquoog-gi sono pochi i giovani disposti a lavorare nelle fornaci per i disagi e le difficoltagrave che ciograve com-porta

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

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In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 14: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Nel palasport di Prozzolo di Camponogara dove si allena la Asd Boxe Riviera del Brenta lo spazio destinato al pugilato egrave in una sorta di loggione affacciato sul campo da basketLa palestra egrave un lungo rettangolo di lucido par-quet affiancato da una ringhiera che corre la-teralmente a delimitare il vuoto Allrsquoestremitagrave crsquoegrave un ring incassato ad angolo Grandi e vecchi specchi lungo la parete Sacchi da boxe appesi in tutta la lunghezza aspettano di essere colpitiQuando arriviamo gli atleti stanno facendo ri-scaldamento sotto la guida di un uomo dallo sguardo vigile e vagamente diffidentePaolo Bettini lrsquoallenatore egrave stato un pugileDa ragazzino aveva la passione per gli sport po-veri quegli sport mitici che richiedono molto spirito di sacrificio come il ciclismo e la boxe

Il suo destino sportivo sembrava segnato fin dalla nascita suo padre per festeggiare il lie-to evento con gli amici al bar disse ldquoCavicchi ha perso il titolo europeo ma oggi egrave nato un altro grande campionerdquo A 14 anni gli furono regalati i guantoni da pugilato E cominciare ad allenarsi fu inevitabileUna carriera da dilettante e da professionista ricca di soddisfazioni e di ottimi risultati 101 incontri 63 vinti 10 pareggiati e 28 persiLa boxe non egrave uno sport violento ci dice Ersquo una disciplina che rispetta lrsquoavversario e che richiede preparazione fisica concentrazione sacrificio costanza Ma ogni pugile ha sempre addosso la paura di salire sul ring La paura egrave necessaria stimola fa ragionare Bettini ha lasciato lo sport professionista a 32 anni Per un breve periodo

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Testo e Foto di Omar ArgentinStefano Lunardi Martina Pandrin

La boxe metafora di vita

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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Page 15: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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dopo aver appeso i guantoni al chiodo si egrave dedicato allrsquoequitazione Uno sport che nella sua essenza egrave molto simile alla boxe Quando cadi devi rialzarti Sia sul ring sia quando il ca-vallo ti scalza dalla sella Rovini a terra ma devi tenere duro e rimetterti in piediErsquo la metafora della vitaMa non egrave rimasto a lungo lontano dalla passio-ne che ha accompagnato la sua esistenza Viene chiamato da una societagrave pugilistica a fare il dirigente ma egrave un ruolo che non si adat-ta al suo temperamento dinamico Si avvicina di nuovo alla boxe riprende a seguire i match e decide di diventare allenatoreErsquo la strada giusta per lui la sua vocazione la sua passio-neMentre parliamo lrsquoallenamento prosegue Il gruppo egrave abbastanza eterogeneo Ragazzi giovani e adultiTirano di boxe Veloci e concentrati Ogni tan-to Bettini interrompe la conversazione per dare consigli Ha sempre lrsquoocchio vigile in dire-zione della palestra Freme a non poter stare con i suoi ragazzi Essere allenatore non signi-fica solo preparare fisicamente e tecnicamente i ragazzi Significa anche essere il loro psicolo-go Bettini dice di non avere questa capacitagrave ma si capisce chiaramente dal modo in cui ci racconta la sua esperienza da allenatore che il suo ruolo va ben oltre la preparazione tecnica e fisicaLo sforzo e lrsquoimpegno sono ripagati dallrsquoe-mozione di vedere crescere i ragazzi nella di-sciplina della boxe Accompagnarli nel duro percorso di avvicinamento al ring Insegnare ed educare Si vede subito se un ragazzo ha stoffa ci dice Se ci sono le potenzialitagrave fisi-che per poter praticare la boxe ad alti livelli Ma soprattutto se crsquoegrave la testa per affrontare il combattimento Non tutti sono adatti al ring La boxe richiede un totale coinvolgimento di mente e corpo Agilitagrave velocitagrave e riflessi che partono dalle gambe e si concretizzano in col-pi precisi e potenti da sferrare allrsquoavversario E poi la concentrazione la luciditagrave e lrsquoattenzio-

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 16: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 17: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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ne date dalla preparazione mentale Ci incuriosisce capire chi si avvicina a questa disciplina sportiva ricca di storia ma assolutamente lontana dalle mode da chi egrave costituito quel gruppo di ragazzi che si sta allenan-do Bettini sorride con lo sguardo di uno che conosce bene lrsquoambiente in cui lavora Sono ragazzi che han-no voglia di rivincita ci dice Spes-so egrave una tradizione di famiglia Ma sicuramente non egrave uno sport per ragazzini viziati I ragazzi delle nuo-ve generazioni ci dice non senza un sincero rammarico sono pigri e trop-po protetti Ride divertito mentre ci racconta che chi sta tutto il giorno davanti al computer spesso in pa-lestra non egrave coordinato I ragazzini vivaci invece che vivono la strada hanno stimoli e attitudine per questo sport La disciplina della boxe inca-nala lrsquoenergia e lrsquoaggressivitagrave verso lrsquoequilibrio fisico e mentale Il sacri-ficio accompagna lrsquoesplorazione dei limiti della resistenza umana Bettini

parla spesso di disciplinaDisciplina e autostima per arrivare a dei risultati La boxe non egrave lo scontro con lrsquoavver-sario Ma una sfida con se stessi nel rispetto di regole ben precise Per i non professionisti egrave importante ri-manere integri fisicamente Lrsquoobietti-vo non egrave vincere il singolo incontro ma realizzare lrsquointero percorso ar-rivare alle competizioni provinciali regionali nazionali Ci racconta la storia di uno dei suoi ragazzi Loren-zo Zaniboni Un atleta che arriva alla boxe a 28 anni relativamente tardi Molto dotato fisicamente mancino e caparbio Al secondo match della sua carriera va a ko Ma non molla La sua carriera poteva finire in quel momento ancora prima di iniziare ma riprende subito gli allenamenti e i risultati arrivano Nel 2008 diventa campione triveneto e arriva in semifi-nale al campionato italiano 50 match in due anni e mezzo e poi il passag-gio al professionismo In palestra crsquoegrave ancora il suo armadietto

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 18: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 19: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Bettini ci indica con orgoglio un punto impre-cisato nella fila di armadietti in metallo che si trova nel lato corto della palestra Ci piace la storia di questo atleta La boxe ancora come metafora della vita Si cade e ci si rialza Ter-minata la nostra conversazione Bettini torna dai suoi ragazzi A fare lrsquoallenatore Allrsquouscita incrociamo uno degli atleti piugrave giovani visti in palestra Gli chiediamo percheacute ha scelto questo sport ldquoMio nonno faceva pugilatordquo ci dice e ho voluto provare anche ioPassa di generazione in generazione la passio-ne per questa nobile disciplina

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

oltreil libro

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 20: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltre la musica Cinema BianchiniTesti e Foto di Martina Pandrin Marta Toso

Abbiamo incontrato i Cinema Bianchini la pri-ma volta in una piccola osteria di Piove di Sac-co (PD) dove si sono esibiti in acustico in una performance davvero suggestiva grazie anche alla partecipazione del pubblico e allrsquoatmosfera intima del locale

I Cinema Bianchini iniziano a suonare insieme nel 2005 da giovanissimi conoscendosi per motivi di lavoro o vicinanza di casa Tutti au-todidatti uniscono cosigrave la loro passione per la musica e le differenti influenze e gusti musicali per una produzione di brani e testi propri che inizialmente egrave in inglese e poi pian piano passa allrsquoitaliano per una maggiore coerenza con il nome scelto per la band mantenendo comun-que il sound di origine La loro attivitagrave prevede negli anni la parteci-pazione a festival musicali concorsi per band emergenti ed esibizioni live prevalentemente nel padovano e la produzione di demo e al-bum autoprodottiIn questo momento lrsquoattivitagrave live egrave meno fre-quente percheacute dopo ldquoLrsquoORBITA EPrdquo e ldquoQUAL-CHE SANTO SARArsquordquo i Cinema Bianchini stanno lavorando al loro nuovo album autoprodotto

Inizialmente come per molte altre band crsquoera un garagehellip ma poi la passione egrave aumentata e con la passione lrsquoimpegno e con lrsquoimpegno lo spazio a lui dedicato e cosigrave il garage diventa esclusivamente il luogo in cui comporre e suo-nare e poi con lrsquoaumentare di spazi e attrezza-ture diventa anche il luogo in cui registrare Ersquo qui che li incontriamo la volta successiva in quello che egrave diventato una sala prove e studio di registrazione Un posto incredibile in cui trovano posto gli strumenti dei musicisti am-plificatori nuovi e drsquoepoca pedaliere tastiere mixer sintetizzatori vari microfoni cuffie ma anche poster e soprammobili vintage e memo-rabilia di vario genere Crsquoegrave qualcosa che va ol-tre allo studio di registrazione e che ha a che

fare con il collezionismo e con la passione che poi scopriamo appartenere ad Alessandro il batterista di circondarsi di oggetti che hanno a che fare con il mondo musicale di oggi e di ieri

E qui sul divano che rappresenta la zona relax e certamente la destinazione di molte serate tra amici che parlano di musica e di vita che anche noi parliamo con loro di musica e di vitahellip del loro rifiuto per i talent show che ritengono non adatti alle band del loro sogno ldquocoi piedi per terrardquo ovvero non necessariamente di sfonda-re come super star internazionali ma un sogno ben piugrave realistico come quello di diventare band di supporto ad un gruppo affermato e di seguirlo in un tour Di come sia difficile in una realtagrave come la pro-vincia Piove di Sacco appunto emergere ed es-sere ascoltati di come nel nostro paese sia piugrave difficile che in altri trasformare questa passione in un lavoro Ma proprio la provincia la ldquocam-pagnardquo offre loro il punto di partenza come ci spiega Loris chitarrista e cantante da una par-te per il fascino che ispira i personaggi strani che la popolano e le situazioni originali che qui avvengono dallrsquoaltra per la spinta che i giova-ni sentono ad andare oltre a cercare qualcosa di piugrave ampio respiro a sognare di iniziare tutto daccapo a Londra in America o in una qualsiasi grande cittagrave dove la musica puograve essere un lavo-ro come un altro altrove

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 21: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 22: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

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In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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Page 23: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 24: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

oltre

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

oltreil libro

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

oltre

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 25: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 26: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Testi e Foto di Stefano BertoMirka Rallo

Il sogno di Icaro

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 27: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Situato nel comune di Due Carrare in provincia di Padova a pochi chilo-metri dalle famose Terme euganee nella distesa pianura ai piedi dei col-li Euganei si erge il Castello di San Pelagio chiamato castello per via della presenza della torre trecente-sca (costruita nel 1340 come siste-ma difensivo dei Carraresi) situata al centro della struttura Quello che viene chiamato castello nasce in re-altagrave come azienda agricola una pri-ma parte costruita alla fine del lsquo600 ed una seconda parte nel 1793 (data certa in quanto scritta dallrsquoantenato degli attuali eredi) Nel 1975 nasce lrsquoidea di trasformare questo luogo in Museo per due fon-damentali motivi il primo per pre-servare la tenuta in quanto forte de-siderio degli antenati e degli attuali eredi ed in secondo luogo per ricor-dare il famoso ldquoVolo su Viennardquo lrsquoim-portante impresa storica in pieno conflitto mondiale compiuta da Ga-briele Drsquoannunzio che partigrave proprio dal campo volo adiacente al castello il 9 agosto 1918 con la squadriglia ldquoLa serenissimardquo Da qui lrsquodea di ri-costruire la storia del volo che allora non era stata narrata da nessunoNel 1980 ultimati i lavori apre Il Museo dellrsquoAria struttura caratte-rizzata da un patrimonio architetto-nico ambientale e storico culturale Architettonico in quanto si tratta di costruzione medievale ambienta-le percheacute il parco allrsquoesterno della struttura ben curato contribuisce anchrsquoesso a dare testimonianze sto-riche con la presenza di aerei e veli-voli bellici e non ma soprattutto per la storia e lrsquoidentitagrave fornita ad ogni singola pianta ivi presente e del la-birinto che racconta la nascita del volo con la famosa impresa di Icaro

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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Page 28: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Inoltre importantissime sono le testimonianze allrsquointerno del Castello date dallrsquo esposizione di oggetti cimeli documenti scritti e ricostruzioni fedeli di modelli storici di aeroplani con lrsquointen-to di raccontare la storia del volo e dare testi-monianza di vicende accadute imprese e sfide affrontate da piloti e vita di personaggi famosi come Gabriele drsquoAnnunzio Il valore di questo museo come ci racconta la direttrice Sigra Avesani noncheacute erede e proprietaria non sta tanto nel valore economico dei singoli oggetti esposti (seppur storici) ma dalla storia che essi raccontano nel loro insieme Piugrave passa il tempo

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e piugrave egrave la storia a dare valore a questi oggetti insieme La stessa direttrice ci spiega che il mu-seo egrave in continua evoluzione in quanto lrsquoarrivo di nuovi cimeli vanno a sostituire o integrare (se ritenuti piugrave interessanti) gli altri giagrave esposti per dare una visione piugrave completa della storia che vogliono raccontareAllrsquointerno del Castello il tempo sembra quasi essersi fermato Si egrave completamente circondati da un ambiente in cui tutto appartiene a tem-pi e vicende ormai passati dai pavimenti irre-golari i soffitti a volte e le pareti con dipinti e raffigurazioni di epoche ormai trascorse Torni

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 29: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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manuali e vecchie macchine per cucire testimo-niano il ldquofatto a manordquo ormai in disuso e richia-mano lrsquoattenzione sui componenti di motori le eliche in legno ed i paracaduti di tela con le loro imperfezioni ed irregolaritagrave ma che li fan-no sembrare quasi opere drsquoarte in confronto al tutto uguale e costruito in serie dai macchinari moderni e tecnologiciIl Museo sopravvissuto alle vicende storiche e belliche ha dovuto fare i conti lrsquoottobre scorso con un violento nubifragio che ha seriamente danneggiato il parco provocando ingenti dan-ni economici Nonostante tutto resiste anche

alla crisi dei nostri giorni malgrado la difficol-tagrave a reperire fondi grazie alla forte volontagrave e determinazione della direttrice che con nuove idee e nuovi progetti rende questo importante frammento di storia sempre piugrave appetibile ed interessante anche per chi non egrave appassiona-to o collezionista ma semplicemente un turista curioso E credete il patrimonio storico-cultu-rale che esso racchiude vale veramente la pena di essere visitato e conosciuto

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 30: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

oltreappuntamenti

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

Org

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niversitagrave Popolare d

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pagina facebook OLTRE online

Page 31: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 32: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

oltre The town of the rideTesto e Foto di Massimo Bonutto Enrico Gubbati Paola Poletto Roberto Tacchetto

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 33: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

oltre la tecnica

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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Page 34: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Tutti grandi e piccini almeno una volta nella vita siamo stati ipnotizzati con il naso allrsquoinsugrave a guardare affascinati le colorate e stravaganti attrazioni che sfrecciano veloci nei parchi diver-timento Tutti noi almeno una volta da bambi-ni abbiamo pianto e battuto i piedi a terra per fare un giro nel carosello dei cavallihellipo delle macchinineMa vi siete mai chiesti dove nasce il divertimen-to Per scoprirlo siamo andati a Bergantino un piccolo paese in provincia di Rovigo comune-mente conosciuto come ldquoThe town of the riderdquo dove la maggior parte dei suoi abitanti viene impiegata professionalmente nella produzione del ldquodivertimentordquo Qui veniamo accolti dal sig Sergio il direttore tecnico della Fabbri Group una delle principali aziende che progetta e costruisce questo tipo

di attrazioni Il gruppo Fabbri viene fondato dal signor Romolo Fabbri nel secondo dopoguer-ra Tornato dal Canada Romolo si rende conto della necessitagrave di affiancare allrsquoagricoltura (dal-la quale si ricavavano degli introiti a raccolto avvenuto e una sola volta lrsquoanno in novembre) una diversa attivitagrave nella quale investire e che producesse un reddito continuo nel corso di tutto lrsquoanno ha cosigrave la fantastica idea di con-vertire il materiale residuo bellico in ldquoun nuo-vo mezzo produttivo che potrebbe dare nuova gioia e speranza per il futurordquo (per esempio il meccanismo utilizzato dal carro armato ameri-cano Sherman per far ruotare la torretta viene reimpiegato per far girare lrsquoottovolante) Nel 1950 Romolo immette nel mercato la sua prima creazione il ldquoAviordquo (Aeroplane Ride) con vei-coli che si innalzano nellrsquoaria progettato nello specifico per un parco divertimenti itinerante

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 35: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Negli anni rsquo70 il figlio Licino assume la direzio-ne dellrsquoazienda mentre il signor Romolo Fab-bri continua attivamente con la creazione e la progettazione di nuove attrazioni aumentando e migliorando costantemente la produzione di nuove giostre le vendite aumentano non solo in Italia ma anche in tutta Europa e raggiun-gono pure il mercato mondiale nel 1980 An-cora oggi i loro prodotti vengono esportati in Canada Stati Uniti drsquoAmerica America Latina Turchia Estremo Oriente Asiahellip e installati sia nei luna park itineranti che nei grandi parchi te-matici Nel 1999 con lrsquoespandersi del mercato e lrsquoau-mento della domanda la famiglia Fabbri decide di non concentrare piugrave tutta la produzione nel suo unico impianto ma di creare unrsquoassociazione tra tutte le aziende coinvolte dando vita cosigrave al Gruppo Fabbri Le diverse fasi lavorative ven-gono affidate a specifiche ditte specializzate e a societagrave affiliate situate nelle vicinanze ciascu-

na specializzata in un determinato settore della catena produttiva Nella casa madre vengono realizzati principalmente i calcoli necessari alla progettazione dellrsquoattrazione commissionata poi a ditte esterne mantenendo comunque monitorati i costi Diverse aziende esterne co-struiscono i singoli pezzi li verniciano li assem-blano e montano le luci Tutti i componenti della giostra vengono infine spediti al committente accompagnati da una squadra specializzata di tecnici ed elettricisti che dovranno montare il tutto nella destinazione finaleParticolare attenzione viene data alla qualitagrave del prodotto e nelle singole aziende Una commis-sione composta da ingegneri (uno dellrsquoazienda e uno del Comune) Vigili del Fuoco e Ulss ha il compito di collaudare le attrazioni destinate al mercato italiano Per quanto riguarda lrsquoespor-tazione allrsquoestero la procedura varia in base alla nazione di destinazione ma il Gruppo Fabbri sceglie la certificazione TUumlV (acronimo di Tech-

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 36: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

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La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 37: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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nischer Uumlberwachungs-Verein ovvero Associa-zione di Controllo Tecnico societagrave di certifica-zione tedesche in ambito di sistemi di gestione sicurezza alimentare e ambientale e per la quali-tagrave del sistema di gestione aziendale)Il Gruppo Fabbri offre una vasta gamma di gio-stre per parchi luna park parchi tematici e aree ricreative Ma egrave noto soprattutto per la produ-zione di Booster dove i passeggeri sono seduti su seggiolini con le gambe a penzoloni alle estre-mitagrave di due lunghi bracci in grado di compiere una rotazione di 360 gradi a velocitagrave variabili Il Booster egrave una tra le piugrave sensazionali attrazioni che combina spettacolari movimenti visibile da lontano di grande impatto attira numerosi vi-sitatori e grazie alle sue dimensioni egrave adatta a qualsiasi tipo di parco Altre attrazioni del Grup-po Fabbri sono la Free Fall Tower una torre che simula la caduta libera a gravitagrave zero in assolu-ta sicurezza lrsquoInversium il Pandemoniumhellipe le enormi ruote panoramicheMa a Bergantino non nascono solamente le gran-di attrazioni qui vengono alla luce anche le gio-stre destinate ad un pubblico piugrave piccino e alle loro famiglie come per esempio al Park Ride Lamborghini azienda fondata nel 2000 da Da-vid Lamborghini e dal padre Alberto Grazie alla trentennale esperienza del padre e alla grande inventiva della famiglia al Park Ride vengono studiati continuamente nuovi progetti persona-lizzati sulla base delle richieste dei committenti secondo le loro esigenze e viene costantemente prodotta unrsquoampia gamma di prodotti destinati ai parchi di divertimento e shopping centre Una delle attrazioni prodotte in maggior quantitagrave egrave il carosello nella vecchia versione con i cavalli

La nostra ricerca nella culla del divertimento ci porta infine al Museo Storico della Giostra e del-lo Spettacolo Popolare di Bergantino nato nelle sale di Palazzo Strozzi per volontagrave del Comune nel 1999 e completamente rinnovato nel 2011 unico del suo genere nel conservare i veri testi-moni del mondo culturale e dello spettacolo po-polare di piazza Jessica e Donatella sono state esemplari nellrsquoaccompagnarci lungo tutto il per-corso espositivo spiegandoci ogni singolo e

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 38: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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curioso oggetto originale drsquoepoca dai burattini alle mario-nette ai modellini di giostre antiche e moderne perfetta-mente funzionanti eseguendo per noi alcuni pezzi sonori con i rari strumenti musicali da Fiera ottocenteschi illustran-doci pazientemente ogni singolo meccanismo Ersquo stato come fare un salto a ritroso nel tempo un viaggio immaginario lungo lrsquoevolversi del gioco dalla fiera medieva-le al parco divertimenti dellrsquoOttocento con i suoi tradizionali spettacoli itineranti attraversando la sala dedicata al Teatro delle maschere dei burattini e delle marionette a quella del circo al cinematografo ambulante alle prime giostre mosse a mano fino al Luna Park ipertecnologico di oggi con le sue vertiginose attrazioni Il museo non egrave una semplice colle-zione di documenti riguardanti il passato del territorio egrave un museo storico antropologico che racconta lrsquointera storia della Fiera si occupa della creativitagrave dellrsquouomo e del suo de-siderio di felicitagrave di sopravvivere superando le quotidiane difficoltagrave della vita Lrsquoallestimento museale egrave molto coinvolgente e immaginifi-co e sviluppa un percorso affascinante dove lo spettatore viene coinvolto anche attraverso moderni strumenti della comunicazione multimediale nello sviluppo delle attrazioni fieristiche dal mondo antico al medioevo al 1750hellipfino ad arrivare ai parchi divertimenti Ersquo un museo vivo che parla e soprattutto suona Egrave possibile infatti girare le manovelle de-gli strumenti meccanici per azionare gli organi da fiera ossia quelli strumenti che i suonatori ambulanti tiravano a mano su un carretto e facevano suonare per allietare la gente Se non avete mai visto un organo orchestrale un piano a cilin-dro un organetto tutti originali ottocenteschi qui potete non solo ammirarli ma sentirne ancora la melodia Una sala viene dedicata anche alla grande tradizione italiana di bu-rattini e marionette con una collezione di burattini originale dellrsquo lsquo800 Il percorso termina nelle sale al piano superiore dove viene ripercorsa la storia delle giostre dalla nascita allrsquoevoluzione delle moderne macchine da vertigine attraverso fotografie drsquoepoca e una serie di modelli di piccoli e grandi giostre perfettamente funzionanti costruiti da appassionati model-listi locali con materiali di recuperoBergantino egrave veramente la culla del divertimento di grandi e piccini

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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la tecnica

Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 40: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 41: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 42: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 43: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 44: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

oltre la tecnica

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

oltreappuntamenti

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 45: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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la tecnica

Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 46: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 47: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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la tecnica

Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

oltreappuntamenti

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 48: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

oltre la tecnica

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Fotografia ad alta velocitagrave(Seconda Parte)Testo e Foto di Roberto Tacchetto

Vediamo in questa seconda parte dellrsquoarticolo sulla fotografia ad alta velocitagrave come riuscire a ottenere immagini piugrave particolari di gocce che cadono e si scontranoPurtroppo la gestione manuale dello scatto con-sente di cogliere solo alcuni istanti delle colli-sioni Per avere il pieno controllo e la perfetta sincronizzazione tra scatto ed evento egrave indi-spensabile ricorrere allrsquoaiuto dellrsquoelettronicaDocumentandosi in internet troverete dei dispo-sitivi che collegati alla macchina fotografica o al flash permettono di fare questo enorme passo in avanti Eccovi alcune immagini ottenute che sono certamente piugrave spettacolari e soprattutto non sono visibili in condizioni normali allrsquoocchio umano

T1125 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2013

T1200 ndash f16 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza- Foto Roberto Tacchetto copy 2013

In commercio si trovano numerosi dispositivi elettronici piugrave o meno sofisticati adatti anche a neofiti che vogliono cimentarsi in questo tipo di fotografiaPer coloro che hanno piugrave dimestichezza con lrsquoelettronica e la programmazione esistono dei dispositivi da autocostruire e programmare come ad esempio Arduino unrsquo eccellenza italia-na conosciuta e usata in tutto il mondoArduino egrave una scheda elettronica di piccole di-mensioni con un microcontrollore e circuiteria di contorno utile per creare rapidamente pro-totipi per scopi hobbistici e didatticiIl nome della scheda deriva da quello di un bar di Ivrea (che richiama a sua volta il nome di Ar-duino drsquoIvrea Re drsquoItalia nel 1002) frequentato da alcuni dei fondatori del progetto

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la tecnica

Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

oltre

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

oltreappuntamenti

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 49: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

oltre

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la tecnica

Con Arduino si possono realizzare in maniera rapida e semplice piccoli dispositivi come con-trollori di luci di velocitagrave per motori sensori di luce temperatura e umiditagrave e molti altri pro-getti che utilizzano sensori attuatori e comuni-cazione con altri dispositiviEgrave fornito di un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione Tutto il software a corredo e gli schemi circui-tali distribuiti come hardware sono di libero uti-lizzo

Esistono poi numerosi dispositivi specifici per la cattura di eventi ldquovelocirdquo sempre reperibili in InternetSono apparati giagrave assemblati di piccole dimen-sioni e pronti allrsquousoQuesti dispositivi vengono venduti in kit che comprendono sensori per intercettare il mo-vimento il suono le vibrazioni le variazioni di luce le variazioni magnetiche ecc e tutti sin-cronizzano lrsquoevento con lo scatto della macchi-na fotografica o del flashVengono forniti i cavi di collegamento specifici per ogni marca di macchina fotografica e nor-malmente sono accompagnati da un manua-le (in inglese) per la gestione delle varie fasi Arduino opportunamente programmato per-mette di controllare- le elettrovalvole che dovranno rilasciare le

gocce - la macchina fotografica che dovragrave scattare nellrsquoattimo esatto- i flash che come abbiamo visto sono i veri ar-tefici del ldquocogli lrsquoattimordquo - ulteriori porte a cui egrave possibile collegare altri sensori (luce movimento vibrazione ecc)Eccovi alcune immagini che mostrano il rudi-mentale set usato per realizzare gli scattiCerto col tempo e con un porsquo di pazienza si puograve migliorare ma per cominciare va piugrave che benePer i sostegni dei vari componenti viene realiz-zato un telaio in legno nella cui parte superiore egrave appesa una bottiglietta di plastica opportu-namente modificata (Mariotte siphone) che ha la caratteristica di mantenere costante la pres-sione del liquido indipendentemente dalla sua quantitagrave

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

oltre

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

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t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 50: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

oltre la tecnica

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Il liquido scende verso una elettrovalvola co-mandata da un dispositivo elettronico che sin-cronizza il momento della caduta con lo scatto della reflex e del flash

Nella parte sottostante egrave posizionata invece la vaschetta riempita con acqua dentro alla quale finiscono le gocce rilasciate dallrsquo elettrovalvola

Le immagini che seguono mostrano il rudimen-tale set usato per realizzare alcuni scatti

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

oltreappuntamenti

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 51: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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la tecnicaDietro alla vaschetta egrave posizionata una lastra di plexiglass opaco (puograve andare bene anche un foglio di carta forno ben teso) che diffonde il lampo del flash posizionato ancora piugrave dietro e che permetteragrave di congelare lrsquoattimo della col-lisione Saragrave necessario effettuare alcune prove per posizionare il flash e ottenere lrsquoeffetto mi-gliore e desideratoIn sintesi lrsquointero processo egrave il seguente me-diante la pressione di un pulsante sul dispositivo elettronico viene dato lrsquoimpulso per lrsquoapertura dellrsquoelettrovalvola che lascia cadere le gocce Dopo un tempo prestabilito programmabile con una precisione al millesimo di secondo si genera un secondo impulso che fa scattare la reflex e il flash ad essa collegato cogliendo lrsquoattimo della collisione con la precisione de-siderata Ma quali sono i tempi da impostare sul dispositivo per sincronizzare eventi e scatti Facciamo una piccola digressione tecnica con piccoli rudimenti di fisica che ci permette di cal-colare con precisione il tempo che la goccia im-piega prima di infrangersiLa goccia in caduta libera egrave soggetta alla legge di gravitagrave e si muove di moto rettilineo unifor-memente accelerato quindi conoscendo la di-stanza dal punto di partenza al punto di impat-to basta applicare la seguente formula

dove t rappresenta il tempo di caduta in secon-di h la distanza in metri e g lrsquoaccelerazione di gravitagrave pari a 981 metri al secondo quadrato Se ad esempio una goccia cade da unrsquoaltezza di 30 centimetri impiega

(247 ms) quindi meno di tre decimi di secondo per raggiungere la superficie di impatto Il fenomeno di impatto cioegrave quello che interes-sa maggiormente dal punto di vista fotografi-

co dallrsquoinizio alla risoluzione dura circa 0050 secondi (50 ms)Nello scattare dovete tenere conto anche dellrsquoeventuale ritardo che sulla vostra macchina intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e lo scatto vero e proprioQuindi per cogliere una goccia che rimbalza da 30 cm lo scatto deve avvenire dopo il tempo di caduta (247 ms) + il tempo del rimbalzo(lt50 ms) + il tempo di ritardo della fotocamera (di-pendente da modello a modello)hellip non egrave diffi-cile e la strada della sperimentazione egrave ampia Le reflex digitali o dslr hanno un ritardo di scat-to praticamente nullo se perograve fosse presente andrebbe messo in contoQuesto egrave uno dei motivi principali per cui la stragrande maggioranza delle macchine digitali compatte non egrave adatta per questo tipo di foto-grafia un ritardo di 50-100 ms tra la pressione del pulsante e lo scatto vanificherebbe tutto il lavoro

Ultimo ma non meno importante aspetto egrave quello della colorazione dei liquidiSi possono percorrere due strade- la prima egrave quella di aggiungere al liquido (nor-malmente si usa dellrsquoacqua ma va bene anche latte) dei coloranti alimentari (aniline) che sono atossici inodori e insapori- la seconda egrave quella di interporre tra il flash e il plexiglass (o lo schermo di carta forno) dei filtri colorati Si possono usare dei lucidi colorati for-mato A4 reperibili in qualsiasi negozio di can-celleria ce ne sono di parecchi colori e possono essere anche usati combinati tra loro

Nel primo caso lrsquoaggiunta di coloranti potrebbe modificare la densitagrave del liquido costringendo-vi a modificare i parametri di rilascio delle goc-ce Lrsquouso di coloranti inoltre vi costringeragrave a pu-lire a fondo le elettrovalvole da tutti i residui per mantenerle efficienti per i successivi utilizziInfine dovrete pulire anche lrsquoambiente circo-stante dagli schizzi coloratiLrsquouso dei filtri risulta molto piugrave pratico percheacute non ha nessuno degli inconvenienti sopra citati

t= radic 2hg

t= radic (2 03) 981 = radic00611 = 0247 secondi

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 52: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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inoltre per variare colore non sarete costretti a svuotare la bottiglietta sospesa per sostituire il liquido colorato Concludendo questo articolo egrave bene ricordare che la foto alle gocce egrave solo una delle moltepli-ci sfacettature della fotografia ad alta velocitagrave Con gli strumenti descritti e applicando gli stes-si principi (uso del flash sfondi colorati ecc) si possono ottenere fotografie come queste

In internet alla voce ldquoHigh speed photographyrdquo troverete moltissime altre informazioni su tec-nica e strumenti per esplorare questo fantasti-co mondo

T 1250 ndash f8 ndash ISO 200 ndash cavalletto ndash flash 164 di potenza - Foto Roberto Tacchetto copy 2014

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 53: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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la fotografiaMilo PolettiIntervista di Mirka Rallo

Questa rubrica egrave dedicata a fotografi emergenti del nostro territorioMilo Poletti nasce a Dolo in provincia di Venezia il 26 dicembre del 1978 Fin da bambino dedica anima e corpo allo sci uno sport che lo ap-passiona e che con determinazione coltiva a livello agonistico ottenendo delle buone prestazioni Molto severo ed esigente con seacute stesso allrsquoetagrave di sedici anni abbandona la sua passione (avendo realizzato che a livello professionistico non sarebbe stato appagato dai risultati che avrebbe po-tuto ottenere) e sceglie di portare avanti con impegno gli studi classici iscrivendosi successivamente a Padova alla facoltagrave di giurisprudenza che frequenta per due anni con buoni risultati La passione per lo sport non lo abbandona mai e allrsquoetagrave di ventrsquoanni prende il sopravvento facendolo entrare nel mondo della pallavolo che frequenta a livello agonistico per molti anni Attualmente lavora a Dolo dove gestisce in proprio un nego-zio di articoli professionali da taglio e piccoli casalinghiFin da adolescente egrave affascinato dal mondo della fotografia senza mai perograve accostarsi in maniera decisa ma vivendola piugrave che altro da spetta-tore Solo in etagrave adulta questo fascino diventa un bisogno e una grande passione Quando hai incominciato a fotografare e ad appassionarti di fotogra-fia La passione per la fotografia nasce consequenzialmente allrsquoaltrettan-to grande passione per il cinemaIl film Rain Man fece scoccare la scintilla per lrsquoamore della fotografia Du-stin Hoffman nellrsquointerpretare magistralmente un malato autistico du-rante tutto il film con una macchina fotografica usa e getta scatta a caso le cose piugrave assurde ed impensate ed al termine quando durante i titoli di coda il regista ha pensato di far scorrere le foto realizzate ho colto un modo nuovo di vedere le cose e ho capito la forza espressiva di uno scatto Me ne sono innamorato Ho iniziato da profano nel 2005 durante

un viaggio in Cina dove mi sono reca-to con una compatta regalata ad un compleanno e pur essendo consape-vole di realizzare scatti mediocri avrograve scattato circa 10000 foto Un giorno a Zhouzhuang vicino a Shanghai ho scrutato una donna cinese che si pet-tinava nellrsquointimitagrave della sua casa e le ho fatto uno scatto un ritratto che non egrave riuscito come voluto Li egrave scat-tato qualcosa la voglia di imparare a realizzare una foto compositiva che contenesse unrsquoadeguata tecnica ma anche e soprattutto che potesse co-municare allrsquoepoca perograve la dedizio-ne per la pallavolo non lasciava ancora il tempo di accostarmi alla fotografia Solo 3 anni fa libero da impegni spor-tivi e solo dopo qualche mese che mi fu regalata la mia prima reflex deci-si di iscrivermi ad un piccolo corso a Padova Di seguito solo dopo qual-che mese bramoso di imparare ho frequentato dapprima un corso base e poi avanzato allrsquoUniversitagrave Popolare di Camponogara con il docente Mi-chele Gregolin e da allora la mia pas-sione ha preso forma e vita Quali sono i tuoi interessi come fo-tografo Non crsquoegrave un interesse eo un genere in particolare che mi piace Per me egrave importante quello che nella fotografia si vuole esprimere Per me egrave importante il progetto Da ragazzo amavo scrivere per esprimermi At-traverso le parole tentavo di descrive-re dei dipinti Una volta entrato nel mondo del lavoro ho perso per mo-tivi di tempo questo modo di espres-sione che per fortuna ho ritrovato e ritrovo appena posso uscendo con la mia macchina fotografica Qual egrave la foto che vorresti fareLa foto che vorrei fare egrave una foto dove nessuno si perde in parole inuti-li sia per i commenti sia per i compli-menti ma davanti alla quale ognuno possa tirar fuori qualcosa di seacute stesso e possa sentire unrsquoemozione Vorrei

oltre la fotografia

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

oltre

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 54: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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soprattutto che la gente si potesse riconoscere libera da ogni clichegrave attraverso la mia fotografiaCrsquoegrave uno scatto a cui sei particolarmente legato Se sigrave percheacute e che cosa hai voluto comunicareNon crsquoegrave uno scatto in particolare ma il progetto in toto che ho realizzato durante il corso di fotografia avanzato di Michele Gregolin e che poi ho presentato alla fine di quel percorso Il mio progetto tratta della consapevolezza che ho rag-giunto di potermi esprimere attraverso la fotografiaDalla sua nascita ad oggi questo lavoro ha subigraveto due fasi evolutive ma pur dividendosi in tre sezioni il suo titolo si addice perfettamente ad ogni singolo scatto che come un passo dopo lrsquoaltro mi hanno condotto a scoprire delle rivelazioni che ora penso siano certezze ldquoLo specchio della mia fotografiardquo nasce nel Novem-bre 2013 quando il nostro docente Michele Gregolin ci ha incaricato di presentare un progetto fotografico che sarebbe stato visionato e discusso in classe Il caso ha voluto che io fossi il primo quindi mi sono trovato a do-ver inventare un progetto in pochi giorni Inizialmente ho spulciato ed esaminato i miei scatti per cercare unrsquo idea uno spuntoDa questa analisi egrave emerso che i file in questione erano nullrsquoaltro che una serie di esercizi fatti per il corso del pri-mo anno ed altri che ho continuato a realizzare durante lrsquoestate per allenare la tecnica appresaUnrsquo illuminazione mi portograve a ricordare una serata della rassegna ldquoCamponogara Fotografiardquo dellrsquoanno prece-dente in cui il fotografo napoletano Mauro Fermariello presentograve il suo libro ldquoAcqua Fuocordquo Fermariello in questo libro in cui rappresenta la sua cittagrave natale ha affiancato due scatti in quasi ogni sua compo-sizione abbinando i colori del mare di Napoli al calore del Vesuvio Il fotografo partenopeo disse che aveva pre-so questa decisione per poter dare una nuova carica di significato grazie alla contrapposizione degli opposti a scatti che a lui sembravano ovvi trattandosi di una realtagrave che apparteneva da sempre ai suoi sguardi Io ho preso spunto da questa idea e visto che in quel periodo stavo studiando il bianco e nero nella fotografia ho pensato di rappresentare una foto che si riflette con se stessa ma in bianco e nero Da qui mi trovai davanti alla prima consapevolezza Fino ad allora non mi erano bastate le parole di Michele per capire che uno scatto in bianco e nero non egrave solo una ldquoruffianardquo miglioria di uno scatto a colori poco inte-ressante Ho dovuto sperimentare personalmente che al contrario un buon bianco e nero che possa emozionare chi lo vede quanto chi lo ha realizzato egrave migliore quando

oltre

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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la fotografia

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

oltre

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 55: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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la fotografia

la foto a colori egrave perfettaLa sera in cui ho esposto il mio progetto il mio maestro ed i miei compagni di corso notarono un particolare che non mi era sfuggito ma che sinceramente non aveva ancora assunto un peso di rilevante importanzaTra le composizioni proiettate sul muro destavano piugrave interesse quelle in cui le linee si intersecavano nel punto drsquounione delle due fotoPer mio piacere personale in seguito a quella sera ho continuato a realizzare questo genere di composizioni ed a ricercare nei miei scatti delle linee che specchiate in una dimensione in bianco e nero potessero generare interessanti forme e geometrieMi accorsi inoltre che molti degli scatti realizzati prima del progetto ricercati con prospettive particolari e tagli insoliti fino ad allora non avevano assunto alcun senso e non avrei mai scelto di stamparli ma con questa nuova composizione invece si rivelavano interessanti come se questa mia evoluzione latente stesse cercando di affio-rare prima che io ne prendessi consapevolezzaA questo punto stavo cercando di creare delle immagini che pur rappresentando la realtagrave nella loro composizio-ne finale se ne discostavano profondamenteE mi trovai innanzi ad un dubbioEro convinto di voler impadronirmi della tecnica della fotografia per cercare di cogliere lrsquo attimo con lo scat-to perfetto Al contempo perograve sono dellrsquoidea che uno scatto debba suscitare una gamma di emozioni ampia quanto sono variegate le tonalitagrave di grigio in essa Trovo magica la capacitagrave di alcuni professionisti ad emozio-nare e lasciar libero spazio alla fantasia dellrsquointerpreta-zione di chi osserva i loro scatti trasmettendo tutto il loro pensiero in ogni fotogramma Rimango affascina-to davanti alle foto di Luca Bruno non diversamente da quelle di Henri Cartier-Bresson Mi perdo nei miei pensieri quando osservo un bianco e nero mi sento li-bero di interpretarlo a mio modo mi emoziono quasi alla stessa maniera quando vedo una prima pagina di Alberto PizzoliNon essendo nemmeno lontanamente vicino alla possi-bilitagrave di realizzare scatti come alcuno dei professionisti sopracitati che sono capaci di unire la rigida perfezione alla piugrave rotonda emozione ho trovato in un compro-messo la soluzione alla mia ricerca di espressioneHo visto che i miei scatti fine a se stessi possono av-vicinarsi ad una corretta composizione ma specchiati riescono a dar vita a nuove immagini diverse dallrsquoorigi-nale frutto della semplice fantasia A malincuore devo dire che mi riesce piugrave facile creare con la fantasia che riu-scire a produrre unrsquoottima fotografia Ma ciograve che voglio

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 56: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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cercare di trasmettere sono le emozioni vorrei che chi osserva le mie fo-tografie si sentisse libero di reinventarle a suo pia-cimento cosigrave da condivi-dere il mio stato drsquoanimo relazionandomi con chi lo osserva da fuoriDa un punto di partenza normale io voglio vedere di piugrave trasmettere di piugrave Sono andato oltre alla semplice simmetria delle linee fino al raggiungi-mento della realizzazione

di una chiave che chiunque puograve utilizzare per uscire dallrsquoa-lienazione del quotidiano per fantasticare in un mondo che attraverso la meraviglia renda viva ogni personaOggi quando voglio scattare cerco sempre di vedere oltre a ciograve che si prospetta ai miei occhi cerco di immaginare in ogni diverso istante ciograve che piugrave mi piace e provo a realiz-zarlo Sono felice di questo percheacute finalmente ho trovato la possibilitagrave di esprimermi So perfettamente che quella che vedrete ora non egrave fotografia ma egrave la mia fotografia Che attrezzatura usi Attualmente uso una Canon Eos 5DMark III con obiettivo 24-70 f28 L USM II Fino ad ora ho usato una Canon Eos 7D con EF-S 18-135mm f35-56 IS Attualmente ami di piugrave scattare a colori o in bianco e nero Amo di piugrave scattare in bianco e nero lascia piugrave spazio allrsquoimmaginazione come dicevo prima Hai in mente qualche progetto per il futuro Il mio pros-simo progetto che penso si intitoleragrave ldquoMeravigliardquo lo vo-glio dedicare a mio figlio che nasceragrave tra qualche giorno Non saranno scatti di suoi ritratti Con le mie fotografie cercherograve di provare a far vedere alle persone il mondo dal suo punto di vista come immagino lo veda lui con i suoi occhi Quali sono i fotografi che ti hanno maggiormente ispirato o ti ispirano Luca Bruno e Alberto Pizzoli per la loro capacitagrave di raggiungere la perfezione in ogni singolo scatto Angelo Raffaele Turetta e Mario Giacomelli per avermi emozionato al punto di cercare di emularli Tre aggettivi per descriverti Testardo sensibile e creativo

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[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

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pagina facebook OLTRE online

Page 57: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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la fotografia

[ guarda il video ]

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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pagina facebook OLTRE online

Page 58: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

oltre il libro

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Testo di Michele Gregolin

ldquoVenezia momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni

ldquoVenezia Momenti senza tempordquo di Riccardo Roiter Rigoni formato 22x22 cm 127 facciate Editore Marcianum Press srl Maggio 2012

Ersquo di Riccardo Roiter Rigoni il libro fotografico che OLTRE presenta questo mese un racconto ed un omaggio alla bellezza ldquola bellezza egrave per definizione senza tempo Ne sfida lrsquousura e di generazione in generazione come una sorgente inesauribile disseta il desiderio di infinito che alberga nel cuore di ogni uomordquo scrive nella prefazione lrsquoArcivescovo Angelo Scola che con Riccardo ha un legame di amicizia Riccardo racconta fotograficamente le prime visite pastorali quando nel 2005 il Cardinale Scola era Patriarca di Venezia legato in maniera particolare ad una frase che gli rimane nel cuore ldquochi

cerca la veritagrave cerca Diordquo che potremo ampliare dicendo ldquochi cerca il bello cerca Dio cercando il positivo la luce ed il contrasto lrsquoequilibrio che sta dentro di noirdquoRiccardo giovane funzionario del Porto di Venezia con la passione per la fotografia alla sua seconda esperienza editoriale dopo ldquoVenezia sensationrdquo del 2008 ci propone ldquoVenezia senza tempordquo Manifesta una passione che nasce come ricerca interna nel volersi confrontare ma soprattutto nella necessitagrave di trovare una valvola di sfogo dal quotidianoIl racconto fotografico parte dal volo di una garzetta che potrebbe avere un carattere religioso raccontando la Genesi dove lo spirito di Dio aleggia sulle acque con una visione della garzetta che vola verso lrsquointerno del libro e finisce ancora con un volo della stessa nuovamente verso lrsquointerno egrave il racconto della cittagrave eterna in un susseguirsi di immagini come lui stesso le definiscehellip senza tempoPercheacute Venezia cittagrave fotografata in ogni luogo e modo Che cosa ci vuole raccontare di nuovo questo progetto Il progetto nasce da unrsquo idea della casa editrice che cercava di mettere sul mercato un libro su Venezia

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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con lrsquointento di non proporre delle foto ldquocartolinardquo ma che raccogliesse aspetti della quotidianitagrave sia del centro storico che delle isole Luoghi comuni raccontati con originalitagrave basandosi sui bei ricordi che spesso ti porti dentro e che rimangono sempre vivi un ricordo senza tempo come suggerisce il titolo del libro Chi visita Venezia e chi vive Venezia ha la possibilitagrave se sa guardare o cercare di vivere in ogni istante momenti indimenticabili godendo di visioni differenti solo spostando il punto di vista Un libro fatto di persone dove la presenza umana egrave fortemente radicata nelle pagine cogliendo gli aspetti quotidiani quasi a dire che a Venezia ci sei tu dove le persone fanno parte della cittagrave e si integrano con i palazzi e le calliUn motivo che si ripete nelle mani che creano le maschere che ricamano i merletti e lavorano il tombolo una manualitagrave che ricorda che la bellezza di Venezia egrave creata dallrsquouomoUn libro che racconta una prima parte in bianco e nero per poi passare ad una visione a colori la prima parte racconta il pensiero di Venezia il pensiero egrave il bianco e nero che descrive di piugrave lrsquoamore il colore descrive invece la realtagrave ovvero vivi la cittagrave solo se prima lrsquohai pensata e desiderata Solo quello che prima parte dallrsquoanima lo puoi vivere dopo con il corpoLe didascalie delle fotografie sono scritte in ben 10 lingue diciamo che

egrave stata una scelta editoriale che ho sposato e che mi ha trovato drsquo accordo fin dallrsquoinizio della realizzazione del progetto didascalie scritte in arabo cinese e turco quasi ad abbracciare tutte le lingue del pianeta sia per raccontare la multi culturalitagrave di Venezia sia per dire che Venezia appartiene al Mondo intero ribadendo che egrave talmente unica lo si vede nelle immagini che raccontano momenti unici ed intimi ho guardato di piugrave a ciograve che mi trasmetteva la fotografia piuttosto che alla spettacolaritagrave della stessaIn quanto tempo nasce questo progetto Il libro nasce rapidamente nellrsquo arco temporale di un paio di anni tra il 2008 e il 2010 Ci sono stati grandi fotografi come Ferruccio Leiss che hanno raccontato Venezia oppure uno dei piugrave importanti e conosciuti come Fulvio Roiter ti sei ispirato a loro nella tua ricerca delle immaginiParlando di Fulvio Roiter diciamo che ho aggiunto il secondo cognome quello di mia madre proprio per evitare ogni tipo di associazione alle due figure anche se lontane parentele potrebbero esserci essendo mio nonno nato a Meolo come Fulvio per quanto riguarda lrsquoispirazione o per meglio dire il fotografo che mi ha piugrave condizionato in senso buono egrave stato Italo Ballarin del circolo fotografico la Gondola che allrsquoinizio di questa mia passione mi ha detto ldquonon guardare

oltre il libro

altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

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Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

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altri fotografi per non farti condizionare ma fotografa con i tuoi occhi e con il tuo cuorerdquo successivamente ho guardato molti lavori di altri fotografi amando in modo particolare le immagini di Henry Cartier Bresson trovando sempre in ogni fotografia una composizione istantanea che fa la differenza in questa ricerca ho preso qualcosa di ognuno di loro La foto che piugrave amo egrave ldquoBruges Il postino al Beacuteguinagerdquo di Fulvio Roiter conferma la mia tesi che la fotografia egrave magia nel senso che quello che vedo io gli altri non lo vedono e viceversa Penso che una fotografia sia come un sacco pieno di lettere con molti destinatari diversi e alla fine chi fotografa egrave un postino che coglie qualcosa di suo ma porta qualcosa agli altri che non conosce poicheacute non sa il contenuto Riesce cosigrave in quellrsquoistante a fermare il tempo il desiderio che ha ognuno di noi

Cambierai mai il tuo lavoro da funzionario a fotografo Credo di no mi piace tenere la fotografia separata dalla vita di tutti i giorni usandola come via di fuga che mi serva come ricerca personale e come evasione dalla quotidianitagrave se diventasse lavoro non riuscirei piugrave a viverla cosigrave Mi piace pensare che per fare lrsquoartista non serva farlo a tempo pieno bensigrave ricavarsi piccoli spazi in modo che attraverso lrsquoarte la giornata possa cambiare continuamente Questo egrave quello che faccio scattando ogni giorno una foto scrivendo un verso o quel qualcosa che mi salvi la giornata dalla quotidianitagrave basta aprire gli occhi e raccontare qualcosa di te stessoSe incontri la bellezza la tua vita cambia cosigrave che anche tu sia portato a farla incontrare agli altri

Alcune foto tratte dal libro [guarda il video]

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Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

oltre

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levento

dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

oltre appuntamenti

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 61: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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oltrelo scatto

Testi di Michele Gregolin Alessandro Pagnin

A walk to Paradise Garden di Eugene Smith

Lrsquoimmagine scelta per questo numero egrave ldquoA walk to Paradise Gardenrdquo di Eugene Smith ( 1918 ndash 1978) La scelta egrave tuttrsquoaltro che bana-le e al contrario una scelta ricca di significati simbolici Corrispondente durante la seconda guerra mondiale nelle isole del Pacifico Smith il 23 maggio del 1945 viene ferito da una gra-nata a Okinawa Le conseguenze lo portano a due anni di inattivitagrave e 32 interventi chirurgici cosiccheacute lrsquoautore in questo periodo si interroga sullrsquoopportunitagrave o meno di riprendere in mano una macchina fotografica Quella che era stata una lontananza forzata a causa delle condizio-ni di salute si stava trasformando in un rifiuto mentale difficile da superare

Ancora convalescente per la prima volta dopo il ferimento prova a riprendere in mano una macchina fotografica e a trascinare il suo spi-rito creativo fuori dallrsquoesilio in cui si egrave chiuso

Davanti a lui i suoi due figli camminano sicuri attraverso la foresta Smith inquadra e scatta Ha il bisogno urgente di creare unrsquoimmagine che parli di serenitagrave che si opponga allrsquoorribi-le bestialitagrave della guerra suo ultimo detesta-to soggetto Il risultato egrave una delle piugrave famose foto di tutti i tempi Nei passi dei due bambini che si tengono per mano crsquoegrave lrsquoappassionato desiderio di un uomo di rinascere di girare le spalle allrsquooscuritagrave e camminare verso la luce in una composizione perfetta e non studiata ac-compagnata da una scrittura con una perfetta luminositagrave dalle tenebre alla piena luce Una suggestiva evocazione del viaggio dal paradiso perduto al paradiso ritrovato una speranza per seacute e per il proprio tempoWilliam Eugene Smith egrave stato un fotografo documentarista sta-tunitenseCominciograve a fotografare giovanissimo ma degli scatti dellrsquoallo-ra quattordicenne Smith non rimase traccia fu lui stesso a di-struggerli anni dopo giudicandoli troppo scarsi Qualche anno dopo iniziograve a collaborare con il giornale della sua cittadina e nel 1936 fu ammesso alla Notre Dame University dove un cor-so di fotografia fu istituito appositamente per il promettente giovane fotografoAbbandonata lrsquouniversitagrave inizio a collaborare con il settimanale Newsweek da cui fu allontanato per aver rifiutato di lavorare con le macchine Graphic 4x5Nel 1939 viene contattato dalla rivista Life con cui inizia una collaborazione che lo porteragrave nel corso degli anni successivi a coprire come fotografo di guerra il teatro bellico del Pacifi-co alcune delle immagini scattate durante queste operazioni divennero vere e proprie icone della seconda guerra mondia-le e dimostrarono la capacitagrave di Smith di raccontare la storia in fotografia Dopo il ferimento avvenuto nel 1945 torna a collaborare con Life e realizza alcuni dei reportage piugrave celebri pubblicati dalla rivista americana su tutti ldquoSpanish Villagerdquo in cui egrave raccontata una cittadina spagnola in pieno franchismo e ldquoCountry Doctorrdquo narrazione fotografica dellrsquoattivitagrave di un medico generico nella campagna americana

Il rapporto con Life finigrave per deteriorarsi e con esso - piugrave in generale - crollograve la fiducia di Smith verso il sistema dellrsquoinfor-mazione americano Nonostante questo nel 1971 realizzograve uno dei suoi reportage piugrave riusciti ldquoMinamatardquo in cui fotografograve i tragici effetti dellrsquoinquinamento da mercurio in GiapponeGrazie allrsquointeressamento di Ansel Adams ottenne nel 1976 una cattedra allrsquoUniversitagrave dellrsquoArizona ma una grave forma di diabete lo portograve prima al coma e successivamente alla morte che lo colse nel 1978

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

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Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

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La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

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Page 62: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Marco SabadinIntervista di Marta TosoFotografia di Massimo Bonutto

Trentrsquoanni di strada di pioggia di freddo di sole di incontri con persone di scatti di avve-nimentiErsquo un pomeriggio prenatalizio di dicembre In campo Santa Margherita a Venezia le persone sono meno dei gabbiani che disposti a semicer-chio intorno al banco del pescivendolo restano in vigile attesa che cada qualcosa per loro Mi fermo a fare qualche scatto a questa scena che sembra fuori dal tempo in unrsquoaltra dimensione A pochi metri da qui ha sede lrsquoagenzia fotogra-fica Vision che invece fuori dal tempo non egrave al contrario egrave totalmente immersa nel presente poicheacute il suo compito egrave quello di catturare le immagini che giorno dopo giorno ci rimandano attraverso i quotidiani la realtagrave di Venezia della cittagrave cosmopolita ricca di eventi mostre scan-dali politici fatti di cronaca e glamour Incontro Marco Sabadin proprio nella sede di Vision lrsquoagenzia fondata da Romano Baratella alla fine degli anni 80 ed ora da lui gestita insie-me al socio Andrea Pattaro Alcuni di noi seguono un proprio percorso det-tato dagli eventi e dai casi della vita Marco in-vece no lui egrave un fotoreporter percheacute ha sempre voluto fare questo fin da bambino ed ha inse-guito il suo obiettivo con tenacia e perseveran-za Ha iniziato proprio da bambino addirittura smontando e rimontando la prima macchina fo-tografica per capirne il funzionamento gli scatti per gli amici per divertimento per passione poi il primo incarico alla fine degli anni 70 per ldquoil

Diariordquo un quotidiano dellrsquoepoca e finalmente nel 1981 un lavoro per lrsquoagenzia Fotoattualitagrave del Gazzettino di Venezia La sua carriera prosegue in questa direzione il fotogiornalismo lavorando per i piugrave importanti quotidiani locali e continuan-do a farlo tuttora sempre a Venezia sempre se-guendo i tempi e i modi dettati dalla cronacaGuardando una carrellata delle sue foto si rima-ne impressionati da quanti avvenimenti si susse-guono in una cittagrave relativamente piccola come Venezia che molti chiamano ldquocittagrave museordquo e che invece offre uno scenario di eventi di rilevanza anche internazionale Andiamo dallrsquoacqua alta eccezionale alle biennali drsquoarte e tutti gli eventi culturali e mondani che ruotano intorno ad esse dalla laguna ghiacciata al festival del cinema star di hollywood attori attrici registi modelle starlette ecc anno dopo anno dai clandestini in stazione a tangentopoli e un servizio nelle carce-ri dal concerto dei Pink Floyd al Dalai Lama e personaggi politici italiani e stranieri consoli fa-miglie reali imprenditori dai turisti che campeg-giano in Piazza San Marco agli eventi di moda alle regate del Moro di Venezia dallrsquoomicidio per rapina ai festeggiamenti di carnevale dagli anni 80 ad oggi Molti servizi di questo genere seguiti nello stesso giorno su e giugrave per la cittagrave sempre di corsa percheacute la cronaca non aspetta e arrivare tardi vuol dire perdere il lavoro A fianco al fotogiornalismo crsquoegrave poi la fotografia commerciale dal materiale pubblicitario ai servizi per le lauree Lavori che servono per gli introiti per fare investimenti su materiale e attrezzatu-re al passo con le ultime tecnologie per tenere testa alla concorrenza ldquoNon crsquoegrave niente di male a fare fotografia per i soldi anche i grandi nomi della fotografia internazionale hanno lavorato o lavorano in ambito commerciale anche se non vengono ricordati per questo Percheacute se si fa il proprio lavoro con passione e con serietagrave si puograve trovare anche in queste foto lrsquooccasione per di-vertirsi con la creativitagrave cercando di non essere banali scegliendo una inquadratura particolare o sfruttando nel modo giusto la luce che filtra

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

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dalla finestra mentre un ragazzo discute la sua tesirdquo Facendo il fotoreporter da oltre 30 anni come hai visto cambiare questo mestiereSono cambiati i rapporti tra le persone tra il fotografo e i soggetti Trentrsquoanni fa si potevano incontrare registi o attori famosi seduti al bar e fotografarli con un 35mm o mettere del grano in mano ad un capo di Stato per fotografarlo in Piazza SMarco con i piccioni Ora tutti girano con enormi guardie del corpo per questione di privacy ma questa egrave una limitazione alla libertagrave per entrambi sia per il fotografo che non puograve fare il suo lavoro sia per il personaggio che non egrave libero di muoversi Anche i personaggi politici sono inavvicinabili e la loro sicurezza egrave sempre piugrave a rischio tanto che sarebbe difficile oggi fotografare ad esempio il Presidente della Re-pubblica se non con un ultra-teleobiettivo Come vedi la nuova tendenza dei quotidiani di farsi mandare le foto direttamente dai let-tori gratuitamenteNessun giornale si sognerebbe di pubblicare un articolo di cronaca inviato via facebook da un comune lettore molti invece pubblicano foto inviate dai lettori e fatte con il telefonino egrave il segnale che in Italia manca la cultura fotogra-fica ma soprattutto manca la cultura del bello Non riescono a capire la differenza tra queste foto e le foto fatte da un professionista Alla luce di ciograve come trovi gli stimoli per con-tinuare ad amare questo lavoroLa fotografia egrave una passione quindi a volte hai voglia di seguirla e a volte no Facendolo per lavoro devi trovare per forza degli stimoli e per me egrave uno stimolo proprio vedere lrsquoevoluzione della fotografia anche tecnologica Dalla came-ra oscura siamo arrivati alla fotografia digitale e poi i video i montaggi e ora lrsquoultima novitagrave il drone Ma nellrsquoutilizzare le ultime novitagrave tecno-logiche influisce tutta la conoscenza e la tecnica che ho imparato e utilizzato dallrsquoinizio del mio percorso fino ad ora Hai un progetto personale in corso

Trentrsquoanni di lavoro che mi hanno portato ad avere una azienda solida mi sembra un bel pro-getto poi se arrivano i libri le mostre sono sempre un bel riconoscimento Non penso che un fotografo debba necessariamente avere un progetto che sfocia in un libro o una mostra il mio progetto egrave il mio percorso che dura da 35 anni Nonostante i premi e i riconoscimenti che si possono ottenere con una foto o un servizio il riconoscimento piugrave importante per lui tra quelli ottenuti egrave il rispetto che le persone gli dimo-strano per il modo in cui da trentrsquoanni svolge il suo lavoroLa professione di fotoreporter puograve essere peri-colosa puograve portare molto lontano da casa per seguire ad esempio la cronaca di una guerra o la vita di una popolazione indigena drsquooltreoce-ano puograve significare girare il mondo per tutta la vita con i pro e contro che questo compor-ta Ma non esiste solo questo Marco Sabadin ci mostra che il fotoreporter puograve essere anche una professione da svolgere con passione sul proprio territorio puograve essere un lavoro con il quale mantenere la propria famiglia e dal quale di conseguenza ottenere la dignitagrave che procura un lavoro svolto con passione e dedizione

Una fotografia di Marco Sabadin realizzata con una fotocamerainstallata sul drone

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Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

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Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

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Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

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Rubrica a cura di Michele Gregolin

Mostra fotografica ldquo1944 15 x10rdquoldquo1944 15 x10rdquo nasce quasi per caso quan-do Guido Tosi un fo-toamatore di Milano compra per su ebay a meno di 1 euro una bobina da 100 feet di ANSCO SUPREME - 50 asa- di produzione america-na e scaduta nel 1944

Proseguono dopo la pausa festiva gli incontri di Utogravepya Fotografia come sempre al CRC Creativ Center di Abano Terme (Pd) in Via Donati 1 Le serate che iniziano alle ore 21 sono ad ingresso

Guido decide allora di donare a 15 fotografi spar-si per lrsquo Italia 10 scatti della sua preziosa pellicola Spedisce cosigrave i rullini a tutti e chiede solo che lo sviluppo venga fatto personalmente in base allrsquoe-sperienza di ognuno e che le foto siano ambientate come se fossero scattate negli anni lsquo40 Viene chie-sto a piugrave voci di portare i risultati di questo lavoro in giro per lrsquo Italia Nasce cosigrave il ldquoCollettivo 1944rdquo che si autofinanzia e decide di promuovere questa mostra 3 foto a testa ed una piccola descrizione sullrsquoautore e sulla tecnica di sviluppo egrave quello che si chiede ad ognuno Si raccolgono le stampe i soldi le idee le speranze e si decide di partire Il col-lettivo si muove per promuovere lrsquoinaugurazione e scopre che Bonomo di ldquoClassic Camerardquo giagrave segui-va lrsquoevento ed aveva deciso di fare unrsquoarticolo sul contest appunto di Classic Camera di gennaio con-tentissimo di partecipare allrsquoinaugurazione Anche Ryu Watanabe di New Old Camera egrave entusiasta e decide di promuove sul suo canale web una intervi-sta ospitando in bella vista la locandina dellrsquoevento Chiede a Gianni Berengo Gardin di partecipare per-cheacute aggiunge scherzosamente la pellicola ha quasi la sua etagrave Sono tanti i nomi della fotografia mila-nese che hanno poi aderito allrsquoinaugurazione della mostra che ha suscitato un notevole interesse pro-prio per la sua peculiaritagrave di ruotare intorno ad una pellicola e non alle foto come invece normalmente avviene Da qui lrsquo iniziativa di cercare a carico di ogni fotografo di portare la mostra nella propria zona Dal 30 gennaio 2015 per due settimane la mostra potragrave infatti essere visitata a Mestre nella bella cornice della Biblioteca Civica ldquoVEZrdquo in Piaz-zale Donatori di Sangue Lrsquo inaugurazione avverragrave venerdigrave 30 Gennaio 2015 alle ore 1800

libero e aperte a tutti Il primo appuntamento egrave giovedigrave 29 gennaio con Gianluca Sambo che presenta due diversi e originali lavori Il primo egrave ldquoColored Dropsrdquo un progetto tuttrsquoora in corso col quale Sambo indaga lrsquoinvisibile mondo creato dalla caduta di gocce colorate La rigorosa tecnica e lrsquoutilizzo di liquidi sempre piugrave particolari ha portato alla realizzazione di immagini di grande suggestione e qualitagrave Il secondo lavoro egrave un reportage su Cuba di particolare attualitagrave dopo la caduta dellrsquoembargo americano caduta che porteragrave in breve a un radicale cambiamento anche dellrsquoaspetto del Paese Giovedi 12 febbraio egrave poi la volta di un notissimo ed amato fotografo di natura Pierluigi Rizzato che presenteragrave una selezione dei suoi piugrave recenti reportage in Africa ma anche in altre lande incontaminate del pianeta Rizzato da oltre 30 anni si dedica con particolare passione e impegno alla fotografia naturalistica La realizzazione delle sue immagini coniuga una profonda conoscenza delle caratteristiche dei soggetti acquisita attraverso studi e ricerche ad una paziente osservazione sul campo Ha vinto numerosissimi premi a livello internazionale e pubblicato un volume fotografico con la prefazione dellrsquoetologo Giorgio CelliAncora in febbraio ma giovedigrave 26 lrsquoospite della serata egrave il fotografo Davide Rossi Lrsquo incontro con lrsquoartista rodigino ruoteragrave attorno alla sua sperimentazione incentrata sullrsquoutilizzo delle antiche tecniche ottocentesche Rossi che lavora come fotografo professionista soprattutto nella pubblicitagrave e nella moda ha dato nuova vita a procedimenti di ripresa e stampa quasi dimenticati come il cianotipo e lrsquoambrotipo la carta salata la stampa Van Dick e quella alla gomma Ma se pensate di vedere delle immagini di sapore ottocentesco vi sbagliate percheacute Davide Rossi realizza con queste tecniche fotografie di gusto assolutamente contemporaneoPer informazioni 3355954981 oppure inviare una mail a progettoutopyagmailcom

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

67

Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

Vicedirettori Alessandro Pagnin Roberto Tacchetto

Redazione Omar Argentin Stefano Ber-to Massimo Bonutto Andrea Collodel Francesco Dori Lucia Finotello Luisella Golfetto Enrico Gubbati Stefano Lunar-di Marika Napetti Martina Pandrin Paola Poletto Mirka Rallo Marta Toso Riccardo Vincenzi

mail oltrelabgmailcom

Foto di copertina copy Mirka Rallo

Impaginazione e grafica Michele Gregolin

ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

httpwwwunipopcamponogarait

oltre chi siamo

La rivista in pdf puograve essere scaricata gratuitamente collegandosi al sito

httpwwwunpocorsofotoblogspotit

Org

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Page 65: OLTRE -  Anno 2, N°2 Gennaio 2015

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Camponogara Fotografia Venerdigrave 6 Febbraio 2015 Sandro Santioli fotografia di viag-gio Aula Consiliare Comune di Camponogara ore 2040 Nato e residente in Toscana Sandro Santioli egrave uno dei fotografi italiani piursquo conosciuti e apprezzati nella fotografia di paesaggio e colore in genere Il suo lavoro spazia dal reportage alla foto ldquocreativardquo Col-labora spesso con riviste geografiche e di viaggi (National Geographic Geo Meridiani Belleuropa Bellitalia e altre) e le sue immagini sono pubblicate su quotidiani e magazines in Italia e allrsquoestero Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicita-rie e siti e pubblicate per la produzione di libri brochures calendari posters cartolineIl suo lavoro ersquo stato piursquo volte recensito su riviste di arte e fotografia Dal 1994 insegna regolarmente in photo workshops photo tours e corsi di fotografia in Italia e allrsquoestero In questo settore ersquo uno dei fotografi italiani piursquo apprezzati e stimati e collabora con organizzazioni private e istituzioni pubbliche

I prossimi appuntamenti della presentazione del libro fotogra-fico di Michele Gregolin ldquoLrsquouomo che raccoglieva le algherdquo sono previsti

Venerdigrave 23 Gennaio 2015 presso Circolo Fotografico La Bar-chessa di Limena presso Ristorante K2 New - Via del Santo Ndeg 68 - 35010 Limena (PD) ore 2100

Giovedigrave 29 Gennaio 2015 Foto Club Adria dalle ore 2115 pres-so lrsquoAula Magna CADA Piazza Casellati 2 - Adria (Rovigo)

Venerdi 30 Gennaio 2015 circolo Fotografico La Gondola pres-so la sede sociale alla Giudecca Centro Zitelle ldquocZ95rdquo

Venerdigrave 27 febbraio Centro Culturale Candiani Mestre Par-tecipano allrsquoincontro Gianluca Amadori e lrsquoautore sala semina-riale primo piano - ingresso libero ore 1800

Per informazioni Tel 0432821211 infovillamaninit - wwwvillamaninit

Circolo fotografico LrsquoObietti-vordquo di Dolo (VE) il giorno 19 gennaio proiezione delle foto dei soci a Noventa Vicentina al Fotoclub Il CampanileIl 29 Gennaio saragrave ospite con due sue proiezioni Pantanal e

Rush For Life Giorgio Disarograve fotografo natura-lista Gli atri giovedigrave sono dedicati alla presenta-zione di foto da parte dei soci mentre giovedigrave 22 Gennaio egrave in programma la visione del lavoro finale del Xdeg Palio del Ruzante avvenuto a Fiesso nel mese di Settembre 2014

IO AMO LrsquoITALIAFotografie di Leonard Freeda cura di Enrica Vi-ganograve In collaborazione con Associazione Culturale Ad-mira+ e Associazione Cultu-rale Civico CinqueDal 21 novembre 2014 al 1 febbraio 2015 orario dal mercoledigrave alla domenica 1600 - 2000 - ingresso in-tero 5 euro ndash ridotto 3 euro (Candiani Card Cinema Piugrave IMG Card studenti)Il servizio di biglietteria ter-mina mezzrsquoora prima della chiusura

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Concorso Fotografico Nazionale FIAF 2014 ldquoCir-cuito Fotografico Il Burchiello 2014 (scade il 31 Gennaio 2015) [Scarica il regolamento]

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ldquoOltrerdquo nasce come progetto editoriale da un Corso di Fotografia dellrsquoUniversitagrave Po-polare di Camponogara Laboratorio Foto-grafia amp Comunicazione

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Michele GregolinDocente di fotografia Direttore Responsabile

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