Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo...

10
Firmate ora! Maggiori informazioni: www.iniziativa-multinazionali.ch Stampato su carta PlanoSpeed FSC per una gestione forestale sostenibile | Concetto e design: Oliver Gemperle Sagl, Zurigo Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengono l’iniziativa per multinazionali responsabili. Associazione «Iniziativa per multinazionali responsabili» Casella postale 8609 | 3001 Berna [email protected] P olitica di svilu p p o S i n d a c a ti D i r i t t i d e l l e d o n n e C h i e s e I n v e s t i r e e t i c a m e n t e A m b ie n te D iritti u m a n i A ltre Opuscolo informativo Iniziativa popolare federale «Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente» Chiunque si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera il risultato della raccolta delle firme è punibile secondo l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. Il comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora diritto di voto: Baumann Michael, Pane per tutti, Alter Aargauerstalden 32, 3006 Berna | Bühlmann Cécile, Greenpeace, Guggistrasse 17, 6005 Lucerna | Calmy-Rey Micheline, già consigliera federale, Rue du Général-Dufour 24, 1211 Ginevra 4 | Herkenrath Marc, Alliance Sud, Agnesstrasse 25, 8004 Zurigo | Holenstein Anne-Marie, esperta della politica di sviluppo, Krokusweg 7, 8057 Zurigo | Karagounis Ion, WWF, Nelkenstrasse 3, 8245 Feuerthalen | Kurmann Anton, Jesuiten weltweit, Hirschengraben 74, 8001 Zurigo | Marty Dick, già consigliere agli Stati, Righizzolo, 6938 Fescoggia | Missbach Andreas, Dichiarazione di Berna, Hönggerstrasse 137, 8037 Zurigo | Morel Caroline, Swissaid, Rebbergstrasse 31, 8037 Zurigo | Nay Giusep, già giudice federale, Voa Tgiern seura 19, 7077 Valbella | Niggli Peter, Esperto della politica di sviluppo, Clausiusstrasse 39, 8006 Zurigo | Palazzo Guido, professore di etica degli affari, Rue Beau-Séjour 9b, 1003 Losanna | Pittet Jean-Luc, Terre des Hommes Suisse, Rue de la Faïencerie 2, 1227 Carouge | Rieger Andreas, USS/Unia, Bahnhofstrasse 24, 8800 alwil | Roth Monika, Prof. Dr. iur., Im Roggenacker 18, 4102 Binningen | Schick Manon, Amnesty International, Chemin de Montolivet 26, 1006 Losanna | Simoneschi-Cortesi Chiara, già consigliera nazionale, Via Nasora 16, 6949 Comano | Sommaruga Cornelio, presidente onorario CAUX, Crêts-de-Champel 16, 1206 Ginevra | Sottas Eric, Sacrificio Quaresimale, Route de Grenand 5, 1285 Athenaz | von Graffenried Alec, già consigliere nazionale, Murifeldweg 66, 3006 Berna | Wettstein Florian, professore di etica economica, Wartstrasse 39, 8400 Winter- thur | Zwahlen Jacques, già direttore d’impresa, Avenue Louis-Ruchonnet 41, 1003 Losanna. Sulla presente lista possono firmare solo aventi diritto di voto al livello federale nel Comune indicato. Chi appoggia la domanda deve firmarla personalmente. Cantone NAP Comune politico Si attesta che i summenzionati (numero) firmatari dell’iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel Comune summenzionato. Il funzionario attestatore (firma autografa e qualità ufficiale) Luogo Data Firma autografa Qualità ufficiale Termine per la raccolta delle firme: 21 ottobre 2016 | Da riempire da parte dell’autorità competente: Pubblicata nel Foglio federale il 21 aprile 2015. I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 68segg.) che: Cognome, Nome (di proprio pugno e possibilmente in stampatello) Data di nascita (giorno| mese | anno) Indirizzo (Via e n°) Firma autografa 1 | | 2 | | 3 | | Controllo (lasciare in bianco) 00 Bollo ufficiale La Costituzione federale è modificata come segue: Art. 101a Responsabilità delle imprese 1 La Confederazione prende provvedimenti per rafforzare il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente da parte dell’economia. 2 La legge disciplina gli obblighi delle imprese che hanno la loro sede statutaria, l’amministrazione centrale o il centro d’attività principale in Svizzera secondo i seguenti principi: a. le imprese sono tenute a rispettare anche all’estero i diritti umani riconosciuti a livello internazionale e le norme ambientali internazionali; esse devono provvedere affinché tali diritti e tali norme siano rispettati anche dalle imprese da esse controllate; i rapporti effettivi determinano se un’impresa ne controlla un’altra; il controllo può risultare di fatto anche dall’esercizio di un potere economico; b. le imprese sono tenute a usare la dovuta diligenza; in particolare, devono individuare le ripercussioni effettive e potenziali sui diritti umani riconosciuti a livello internazionale e sull’ambiente, adottare misure idonee a preve- nire le violazioni dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale e delle norme ambientali internazionali, porre fine alle violazioni esistenti e rendere conto delle misure adottate; questi obblighi si applicano alle imprese controllate e a tutte le relazioni d’affari; la portata della dovuta diligenza dipende dai rischi in materia di diritti umani e di ambiente; nel disciplinare l’obbligo della dovuta diligenza, il legislatore tiene conto delle esigenze delle piccole e medie imprese che presentano rischi limitati in tali ambiti; c. le imprese rispondono anche del danno che le imprese da esse controllate cagionano nell’esercizio delle loro incombenze d’affari, violando diritti umani riconosciuti a livello internazionale o norme ambientali internazionali; non ne rispondono secondo la presente disposizione se dimostrano di aver usato tutta la diligenza richiesta secondo la lettera b per prevenire il danno o che il danno si sarebbe verificato anche usando tale diligenza; d. le disposizioni emanate in virtù dei principi sanciti alle lettere a–c si applicano indipendentemente dal diritto richiamato dal diritto internazionale privato.

Transcript of Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo...

Page 1: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Firmate ora!

Maggiori informazioni: www.iniziativa-multinazionali.ch

Stam

pato

su

cart

a Pl

anoS

peed

FSC

per

una

ges

tion

e fo

rest

ale

sost

enib

ile |

Con

cett

o e

desi

gn: O

liver

Gem

perl

e Sa

gl, Z

urig

o

Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa per multinazionali responsabili.

Associazione «Iniziativa per multinazionali responsabili»Casella postale 8609 | 3001 [email protected]

Politica di sviluppo

Sindacati D

iritti delle donne Chiese

In

vest

ire

etic

amen

te

A

mbi

ente

Diritti umani

Altr

e

Opuscolo informativo

Iniz

iati

va p

opol

are

fede

rale

«P

er im

pres

e re

spon

sabi

li –

a tu

tela

del

l’ess

ere

uman

o e

dell

’am

bien

te»

Chi

unqu

e si

rend

e co

lpev

ole

di c

orru

zion

e at

tiva

o p

assi

va o

ppur

e al

tera

il ri

sult

ato

della

racc

olta

del

le fi

rme

è pu

nibi

le s

econ

do l’

arti

colo

281

e ri

spet

tiva

men

te 2

82 d

el C

odic

e pe

nale

.

Il c

omit

ato

d’in

izia

tiva,

com

post

o de

i seg

uent

i pro

mot

ori,

è au

tori

zzat

o a

riti

rare

la p

rese

nte

iniz

iati

va c

on d

ecis

ione

pre

sa d

alla

mag

gior

anza

ass

olut

a de

i suo

i mem

bri a

vent

i anc

ora

diri

tto

di v

oto:

Bau

man

n M

icha

el, P

ane

per t

utti

, A

lter

Aar

gaue

rsta

lden

32,

300

6 Be

rna

| Büh

lman

n C

écile

, Gre

enpe

ace,

Gug

gist

rass

e 17

, 600

5 Lu

cern

a | C

alm

y-R

ey M

iche

line,

già

con

sigl

iera

fede

rale

, Rue

du

Gén

éral

-Duf

our

24, 1

211

Gin

evra

4 |

Her

kenr

ath

Mar

c, A

llian

ce S

ud,

Agn

esst

rass

e 25

, 800

4 Zu

rigo

| Hol

enst

ein

Ann

e-M

arie

, esp

erta

del

la p

olit

ica

di sv

ilupp

o, K

roku

sweg

7, 8

057

Zuri

go | K

arag

ouni

s Io

n, W

WF,

Nel

kens

tras

se 3

, 824

5 Fe

uert

hale

n | K

urm

ann

Ant

on, J

esui

ten

wel

twei

t, H

irsc

heng

rabe

n 74

, 80

01 Z

urig

o | M

arty

Dic

k, g

ià c

onsi

glie

re a

gli S

tati

, Rig

hizz

olo,

693

8 Fe

scog

gia

| Mis

sbac

h A

ndre

as, D

ichi

araz

ione

di B

erna

, Hön

gger

stra

sse

137,

8037

Zur

igo

| Mor

el C

arol

ine,

Sw

issa

id, R

ebbe

rgst

rass

e 31

, 803

7 Zu

rigo

| N

ay G

iuse

p,

già

giud

ice

fede

rale

, Voa

Tgi

ern

seur

a 19

, 707

7 V

albe

lla |

Nig

gli P

eter

, Esp

erto

del

la p

olit

ica

di s

vilu

ppo,

Cla

usiu

sstr

asse

39,

800

6 Zu

rigo

| Pa

lazz

o G

uido

, pro

fess

ore

di e

tica

deg

li aff

ari,

Rue

Bea

u-Sé

jour

9b,

100

3 Lo

sann

a | P

itte

t Je

an-L

uc, T

erre

des

Hom

mes

Sui

sse,

Rue

de

la F

aïen

ceri

e 2,

122

7 C

arou

ge |

Rie

ger

And

reas

, USS

/Uni

a, B

ahnh

ofst

rass

e 24

, 880

0 Th

alw

il | R

oth

Mon

ika,

Pro

f. D

r. iu

r., Im

Rog

gena

cker

18,

410

2 Bi

nnin

gen

| Sch

ick

Man

on, A

mne

sty

Inte

rnat

iona

l, C

hem

in d

e M

onto

livet

26,

100

6 Lo

sann

a | S

imon

esch

i-Cor

tesi

Chi

ara,

già

con

sigl

iera

naz

iona

le, V

ia N

asor

a 16

, 694

9 C

oman

o | S

omm

arug

a C

orne

lio, p

resi

dent

e on

orar

io C

AU

X, C

rêts

-de-

Cha

mpe

l 16,

120

6 G

inev

ra |

Sott

as E

ric,

Sac

rific

io Q

uare

sim

ale,

Rou

te d

e G

rena

nd 5

, 128

5 A

then

az |

von

Gra

ffen

ried

Ale

c, g

ià c

onsi

glie

re n

azio

nale

, Mur

ifeld

weg

66,

300

6 Be

rna

| Wet

tste

in F

lori

an, p

rofe

ssor

e di

eti

ca e

cono

mic

a, W

arts

tras

se 3

9, 8

400

Win

ter-

th

ur |

Zwah

len

Jacq

ues,

già

dir

etto

re d

’impr

esa,

Ave

nue

Loui

s-R

ucho

nnet

41,

100

3 Lo

sann

a.

Sulla

pre

sent

e lis

ta p

osso

no fi

rmar

e so

lo a

vent

i dir

itto

di v

oto

al li

vello

fede

rale

nel

Com

une

indi

cato

. Chi

app

oggi

a la

dom

anda

dev

e fir

mar

la p

erso

nalm

ente

.

Can

tone

NA

P

C

omun

e po

liti

co

Si a

ttes

ta c

he i

sum

men

zion

ati

(n

umer

o) fi

rmat

ari d

ell’i

nizi

ativ

a po

pola

re h

anno

dir

itto

di v

oto

in m

ater

ia fe

dera

le e

d es

erci

tano

i di

ritt

i pol

itic

i ne

l Com

une

sum

men

zion

ato.

Il fu

nzio

nari

o at

test

ator

e (fi

rma

auto

graf

a e

qual

ità

uffici

ale)

Luog

o

D

ata

Firm

a au

togr

afa

Qua

lità

uffici

ale

Term

ine

per l

a ra

ccol

ta d

elle

firm

e: 2

1 ot

tobr

e 20

16 |

Da

riem

pire

da

part

e de

ll’au

tori

tà c

ompe

tent

e:

Pubb

licat

a ne

l Fog

lio fe

dera

le il

21

apri

le 2

015.

I ci

ttad

ini e

le c

itta

dine

svi

zzer

i sot

tosc

ritt

i ave

nti d

irit

to d

i vot

o ch

iedo

no, i

n vi

rtù

degl

i art

icol

i 34,

136

, 139

e 1

94 d

ella

Cos

titu

zion

e fe

dera

le e

con

form

emen

te a

lla le

gge

fede

rale

de

l 17

dice

mbr

e 19

76 s

ui d

irit

ti p

olit

ici (

art.

68se

gg.)

che:

Co

gnom

e, N

ome

(d

i pro

prio

pug

no e

pos

sibi

lmen

te in

sta

mpa

tello

)D

ata

di n

asci

ta(g

iorn

o| m

ese |

anno

)In

diri

zzo

(Via

e n

°)Fi

rma

auto

graf

a

1|

|

2|

|

3|

|

Controllo(lasciare in bianco)

00

Bol

lo u

ffici

ale

La C

osti

tuzi

one

fede

rale

è m

odifi

cata

com

e se

gue:

Art

. 101

a R

espo

nsab

ilit

à de

lle im

pres

e1

La C

onfe

dera

zion

e pr

ende

pro

vved

imen

ti p

er ra

ffor

zare

il ri

spet

to d

ei d

irit

ti u

man

i e d

ell’a

mbi

ente

da

part

e de

ll’ec

onom

ia.

2 La

legg

e di

scip

lina

gli o

bblig

hi d

elle

impr

ese

che

hann

o la

loro

sed

e st

atut

aria

, l’a

mm

inis

traz

ione

cen

tral

e o

il ce

ntro

d’a

ttiv

ità

prin

cipa

le in

Svi

zzer

a se

cond

o i s

egue

nti p

rinc

ipi:

a.

le im

pres

e so

no te

nute

a ri

spet

tare

anc

he a

ll’es

tero

i di

ritt

i um

ani r

icon

osci

uti a

live

llo in

tern

azio

nale

e le

nor

me

ambi

enta

li in

tern

azio

nali;

ess

e de

vono

pro

vved

ere

affinc

hé ta

li di

ritt

i e ta

li no

rme

sian

o ri

spet

tati

anc

he d

alle

im

pres

e da

ess

e co

ntro

llate

; i ra

ppor

ti e

ffet

tivi d

eter

min

ano

se u

n’im

pres

a ne

con

trol

la u

n’al

tra;

il c

ontr

ollo

può

risu

ltar

e di

fatt

o an

che

dall’

eser

cizi

o di

un

pote

re e

cono

mic

o;b.

le

impr

ese

sono

tenu

te a

usa

re la

dov

uta

dilig

enza

; in

part

icol

are,

dev

ono

indi

vidu

are

le ri

perc

ussi

oni e

ffet

tive

e p

oten

zial

i sui

dir

itti

um

ani r

icon

osci

uti a

live

llo in

tern

azio

nale

e s

ull’a

mbi

ente

, ado

ttar

e m

isur

e id

onee

a p

reve

-ni

re le

vio

lazi

oni d

ei d

irit

ti u

man

i ric

onos

ciut

i a li

vello

inte

rnaz

iona

le e

del

le n

orm

e am

bien

tali

inte

rnaz

iona

li, p

orre

fine

alle

vio

lazi

oni e

sist

enti

e re

nder

e co

nto

delle

mis

ure

adot

tate

; que

sti o

bblig

hi s

i app

lican

o al

le im

pres

e co

ntro

llate

e a

tutt

e le

rel

azio

ni d

’aff

ari;

la p

orta

ta d

ella

dov

uta

dilig

enza

dip

ende

dai

ris

chi i

n m

ater

ia d

i dir

itti

um

ani e

di a

mbi

ente

; nel

dis

cipl

inar

e l’o

bblig

o de

lla d

ovut

a di

ligen

za, i

l leg

isla

tore

tien

e co

nto

delle

esi

genz

e de

lle p

icco

le e

med

ie im

pres

e ch

e pr

esen

tano

risc

hi li

mit

ati i

n ta

li am

biti

;c.

le

impr

ese

risp

ondo

no a

nche

del

dan

no c

he le

impr

ese

da e

sse

cont

rolla

te c

agio

nano

nel

l’ese

rciz

io d

elle

loro

inco

mbe

nze

d’aff

ari,

viol

ando

dir

itti

um

ani r

icon

osci

uti a

live

llo in

tern

azio

nale

o n

orm

e am

bien

tali

inte

rnaz

iona

li;

non

ne ri

spon

dono

sec

ondo

la p

rese

nte

disp

osiz

ione

se

dim

ostr

ano

di a

ver u

sato

tutt

a la

dili

genz

a ri

chie

sta

seco

ndo

la le

tter

a b

per p

reve

nire

il d

anno

o c

he il

dan

no s

i sar

ebbe

ver

ifica

to a

nche

usa

ndo

tale

dili

genz

a;d.

le

dis

posi

zion

i em

anat

e in

vir

tù d

ei p

rinc

ipi s

anci

ti a

lle le

tter

e a–

c si

app

lican

o in

dipe

nden

tem

ente

dal

dir

itto

rich

iam

ato

dal d

irit

to in

tern

azio

nale

pri

vato

.

Page 2: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 3

Iniziativa per multinazionali responsabili –a tutela dell’essere umano e dell’ambiente

Le multinazionali svizzere sono regolarmente implicate nelle violazioni dei diritti umani o nei danni all’ambiente. Per porvi fine, un’ampia coalizione di organizzazioni di politica di sviluppo, di difesa dell’ambiente e dei diritti umani ha lanciato, nel 2011, la petizione «Diritto senza frontiere». Lo scopo di questa campagna era incitare il Parlamento ed il Consiglio federale ad adottare misure affinché le imprese domiciliate in Svizzera siano tenute a rispettare i diritti umani e l’ambiente ovunque nel mondo.

Questa rivendicazione è stata ampiamente sostenuta: oltre 135 000 persone hanno firmato la petizione «Diritto senza frontiere» ed affermato così che le misure volontarie delle imprese non bastano a proteggere i diritti umani e l’ambiente.

Il Consiglio federale ed il Parlamento tuttavia rifiutano ancora di andare oltre le iniziative volontarie. È per questo motivo che una nuova coalizione ha deciso di lanciare l’iniziativa per multinazionali responsabili – per lottare contro lo sfrutta-mento degli esseri umani e i danni all’ambiente da parte di imprese svizzere.

Il Comitato promotore dell’iniziativa | Baumann Michael, Pane per tutti, Alter Aargauerstalden 32, 3006 Berna | Bühlmann Cécile, Greenpeace, Guggistr. 17, 6005 Lucerna | Calmy-Rey Micheline, già consigliera federale, Université de Genève – Uni Dufour, rue du Général-Dufour 24, 1211 Ginevra 4 | Herkenrath Marc, Alliance Sud, Agnesstr. 25, 8004 Zurigo | Holenstein Anne-Marie, esperta della politica di sviluppo, Krokusweg 7, 8057 Zurigo | Karagounis Ion, WWF, Nelkenweg 3, 8245 Feuerthalen | Kurmann Anton, Jesuiten weltweit, Hirschengraben 74, 8001 Zurigo | Marty Dick, già consigliere agli Stati, Righizzolo, 6938 Fescoggia | Missbach Andreas, Dichiarazione di Berna, Hönggerstr. 137, 8037 Zurigo | Morel Caroline, Swissaid, Rebbergstr. 31, 8037 Zurigo | Nay Giusep, già giudice federale, Voa Tgiern seura 19, 7077 Valbella | Niggli Peter, Esperto della politica di sviluppo, Clausiusstr. 39, 8006 Zurigo | Palazzo Guido, professore di etica degli affari, Rue Beau-Séjour 9b, 1003 Losanna | Pittet Jean-Luc, Terre des Hommes Suisse, rue de la Faïencerie 2, 1227 Carouge | Rieger Andreas, USS/Unia, Bahnhofstr. 24, 8800 Thalwil | Roth Monika, Prof. Dr. iur., Im Roggenacker 18, 4102 Binningen | Schick Manon, Amnesty International, Chemin de Montolivet 26, 1006 Losanna | Simoneschi-Cortesi Chiara, già consigliera nazionale, via Nasora 16, 6949 Comano | Sommaruga Cornelio, presidente onorario CAUX, Crêts-de-Champel 16, 1206 Ginevra | Sottas Eric, Sacrificio Quaresimale, 5 route de Grenand, 1285 Athenaz | von Graffenried Alec, già consigliere nazionale, Murifeldweg 66, 3006 Berna | Wettstein Florian, professore di etica economica, Wartstr. 39, 8400 Winterthur | Zwahlen Jacques, già direttore d’impresa, Avenue Louis-Ruchonnet 41, 1003 Losanna.

Indice

Perché questa iniziativa è necessaria 4Un’iniziativa al momento giusto 6Gli scopi dell’iniziativa 8Spiegazione del testo dell’iniziativa 10Cosa cambierà l’iniziativa 12Sette ragioni per firmare l’iniziativa 14Controargomentazioni non pertinenti 16Formulario di firme della coalizione 20

Page 3: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

4 | Iniziativa multinazionali responsabili

Condizioni di lavoro disumane nelle fabbriche tessili, in Europa dell’Est o in Asia, lavoro dei bambini nelle piantagioni di cacao in Africa, emissioni mortali di anidride solforosa in Zambia: tutti esempi di violazioni dei diritti umani nelle quali sono implicate alcune società svizzere. La Svizzera è la ventesima potenza economica mondiale. Secondo uno studio recente dell’Università di Maastricht – basato su oltre 1800 casi – la Svizzera figura tuttavia al nono posto dei Paesi più frequentemente toccati dalle denunce di violazioni dei diritti umani commesse dalle imprese.

La protezione legale dei diritti umani e dell’ambiente non ha seguito il ritmo della mondializzazione. Le catene di produzione mondiali sono da molto tempo la regola in numerosi settori economici. In Paesi come la Svizzera, le leggi obbligano le imprese a rispettare i diritti umani

Perché questa iniziativa è necessaria

o a proteggere l’ambiente. Non è il caso in numerosi Paesi in sviluppo e, sul piano mondiale, gli standard minimi esistenti non sono vincolanti.

Alcuni passi sono stati compiuti nella buona direzione. Accettati all’unanimità dall’ONU nel 2011, le Linee guida relative alle imprese ed ai diritti umani esigono dalle imprese che adottino misure preventive per proteggere i diritti umani.

Anche gli Stati vengono posti davanti alle loro respon-sabilità: devono garantire che le imprese rispettino i diritti umani. Questo non tocca solo i Paesi esteri nei quali le imprese esercitano le loro attività, ma anche i Paesi nei quali sono domiciliate, e dai quali prendono le loro decisioni.

Nel maggio 2014, il Consiglio federale ha esplicitamen-te riconosciuto la particolare responsabilità della Svizzera in questo ambito. «Come sede di numerose imprese internazionali, la Svizzera ha una grande responsabilità in materia di rispetto dei diritti umani e di protezione dell’ambiente». Purtroppo, né il Consiglio federale né il Parlamento sono passati dalle parole ai fatti. È per questo che l’Iniziativa per multinazionali responsabili è necessaria.

I vestiti sono prodotti in cattive condizioni. Fino a quando le imprese tessili non saranno pronte ad assumersi le loro responsa­bilità sull’insieme della loro filiera, parteciperanno alla miseria delle sarte.

Le imprese del settore svizzero delle materie prime contribuiscono alla maledizione delle risorse. Mentre le società svizzere ed una piccola élite si arricchiscono, la popola­zione dei Paesi produttori paga un prezzo salato: condizioni di lavoro disumane e danni all’am­biente sono all’ordine del giorno.

© M

artin

Sas

se |

laif

© P

er-A

nder

s Pe

tter

sson

| la

if

Page 4: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 76 | Iniziativa multinazionali responsabili

Le violazioni dei diritti umani ed i danni all’ambiente commessi dalle multinazionali figurano regolarmente sulle prime pagine dei media. Sottoposte ad una crescente pressione, numerose imprese hanno reagito sviluppando strategie di responsabilità sociale d’impresa (RSI).

La valutazione delle iniziative di RSI pubblicate in questi ultimi anni mostra che queste ultime non bastano a prevenire le violazioni dei diritti umani ed i danni all’am-biente. Anche in seno alle imprese progressiste, l’impegno volontario porta sempre a scontrarsi con la logica del profitto e con il prezzo che i dirigenti e gli azionisti dovrebbero pagare per le attività economiche pulite. È per questo che le Linee guida dell’ONU raccomandano una «miscela valida» (smart mix) di misure volontarie e di regole giuridicamente vincolanti.

Un Consiglio federaleesitante

Un ruolo da pioniere per la Svizzera?

Le Linee guida dell’ONU hanno innescato una forte dinamica a livello mondiale. Organizzazioni internazio-nali, come l’OCSE, le hanno integrate ed oltre 25 Stati, tra cui i nostri vicini, lavorano attualmente all’elaborazione di piani d’azione nazionali destinati ad applicarli. Anche se il dibattito è stato lanciato in Svizzera, il Consiglio federale ha tuttavia indicato a più riprese la sua intenzione di confermare le misure volontarie. Il consigliere federale Schneider-Amman l’ha ribadito con chiarezza durante un dibattito parlamentare: «Non ci sarà né pilotaggio né influenza dello Stato, alcun obbligo d’informare né di chiedere il permesso.»

La dinamica internazionale non s’indebolirà: un numero crescente di Paesi avranno presto concretizzato in maniera convincente la «miscela valida» raccomandata dall’ONU. Se la Svizzera non agisce ora, rischia ancora una volta di attirare le imprese in cerca di spazi non regolati per continuare le loro attività dubbiose. Sede di numerose multinazionali ed istituzioni dell’ONU, la Svizzera ha la responsabilità e la possibilità di dare l’esempio.

Un’iniziativa al momento giusto

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 già lo enuncia: «Tutti gli individui e tutti gli organi della società» – quindi anche le imprese – hanno il dovere di rispettare i diritti umani. Alla fine del XX secolo, è diventato chiaro che gli Stati non erano più i soli attori della politica internazionale. La mondializzazione ha permesso ad un certo numero di imprese – le multinazionali – di ignorare la restrizione statale e le frontiere nazionali. Resta il fatto che queste imprese sono rimaste organi della nostra società.

All’inizio degli anni 2000, un primo tentativo dell’ONU di obbligare le multinazionali a rispettare i diritti umani è fallito sotto la pressione delle lobby economiche. Nel 2005, il Segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, ha nominato il professore americano John Ruggie rappresentante speciale incaricato della questione dei diritti umani,

delle imprese transnazionali e di altre imprese. I lavori di John Ruggie hanno portato alle Linee guida, adottate all’unanimità dal Consiglio dei diritti umani dell’ONU nel 2011, che si basano su tre pilastri:

1. Il dovere degli Stati di proteggere i diritti umani e di assicurarsi che le imprese non li violino.

2. La responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani. Per identificare i rischi ed impedire le violazioni, le imprese devono applicare procedure di obbligo di diligenza.

3. L’accesso alle vie legali efficaci per le vittime di violazioni di diritti umani da parte delle imprese. Questo dovere tocca le imprese e gli Stati.

Le Linee guida dell’ONU relative alle imprese ed ai diritti umani

Le misure volontarie non bastano

Page 5: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 98 | Iniziativa multinazionali responsabili

1. Dovere di diligenza

2. Il dovere di diligenza vale su scala mondiale e per l’insieme delle relazioni d’affari.

3. Se questo dovere di diligenza non viene rispettato, l’impresa risponde delle violazioni commesse dalle sue filiali.

valutare agire rendere conto

Le Linee guida dell’ONU relative alle imprese ed ai diritti umani chiedono l’instaurazione di un «dovere di diligenza ragionevole»: un’impresa deve assicurare di non violare i diritti umani o di non essere coinvolta in tali violazioni. In caso di danni, deve adottare le misure adeguate. Deve infine rendere conto in maniera trasparen-te dei problemi identificati e delle misure adottate. I bambini imparano molto presto ad attraversare la strada secondo tre parole chiave: «ascoltare, guardare, attraver-sare». In futuro, le imprese dovrebbero a loro volta conoscere a memoria la logica delle Linee guida: «valuta-re i rischi, agire di conseguenza, rendere conto».

Queste regole di comportamento figurano già nel diritto internazionale, ma nell’ottica della cosiddetta «legge mite» (soft law in inglese), alla quale manca un meccanismo vincolante d’applicazione. A questo riguardo l’ONU rinvia gli Stati membri alle loro responsabilità. È esattamente ciò che l’iniziativa per multinazionali responsabili intende fare, iscrivendo nella legislazione elvetica il dovere di diligenza prescritto dalle Linee guida, anche per la protezione dell’ambiente.

Perché le imprese avranno interesse ad applicare il loro dovere di diligenza? L’iniziativa stipula che in futuro le imprese svizzere dovranno anche rispondere delle violazioni di diritti umani o di standard ambientali commessi dalle loro filiali o dalle imprese che controllano

Gli scopi dell’iniziativa

Instaurare un doveredi diligenza

L’iniziativa per multinazionali responsabili chiede che le imprese siano tenute a proteggere i diritti umani e l’ambiente nell’insieme delle loro relazioni d’affari. Questo dovere di diligenza si applica anche alle loro attività all’estero.

Applicazione con meccanismi di responsabilità civile

Quali sono le imprese coinvolte?

all’estero. Questo permetterà alle vittime di denunciarle in Svizzera per ottenere il risarcimento dei danni che hanno subito. Le imprese che agiscono in maniera irresponsabile nonostante l’obbligo di vigilanza dovranno risponderne davanti ai tribunali. L’iniziativa può così essere applicata senza burocrazia.

Le imprese verranno trattate in maniera equa: se un’impresa può dimostrare in maniera credibile di aver onorato i suoi doveri di diligenza con tutta la cura necessaria, e di aver preso ed applicato tutte le misure del caso, non avrà da temere il verdetto dei tribunali. L’iniziativa avrà quindi un effetto preventivo: le imprese saranno incitate ad agire correttamente.

Oggi, una gran parte delle imprese svizzere già si sforza di operare in maniera responsabile all’estero. Alcune tra di loro si basano in maniera volontaria sulle Linee guida. Restano tuttavia numerosi i casi in cui le imprese non si assumono le proprie responsabilità. È per questo che è imperativo stabilire una base comune di standard minimi in materia di diritti umani e di ambiente che tutte le imprese dovranno rispettare. Questo permetterà alla «qualità svizzera» di essere anche la garanzia di pratiche irreprensibili in termini di etica e di sostenibilità.

I meccanismi dell’iniziativa

valutare agire rendere conto

Page 6: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 11

La Costituzione federale è modificata come segue:

Art. 101a | Responsabilità delle imprese

1 | La Confederazione prende provvedimenti per rafforzare il rispetto dei diritti umani e dell’ambiente da parte dell’economia.

2 | La legge disciplina gli obblighi delle imprese che hanno la loro sede statutaria, l’ammi ni-strazione centrale o il centro d’attività prin-cipale in Svizzera secondo i seguenti principi:

a. le imprese sono tenute a rispettare anche all’estero i diritti umani riconosciuti a livello internazionale e le norme ambien-tali internazionali; esse devono provvedere affinché tali diritti e tali norme siano ris-pettati anche dalle imprese da esse control-late; i rapporti effettivi determinano se un’impresa ne controlla un’altra; il controllo può risultare di fatto anche dall’esercizio di un potere economico;

b. le imprese sono tenute a usare la dovuta di-ligenza; in particolare, devono individua-re le ripercussioni effettive e potenziali sui diritti umani riconosciuti a livello in-ternazionale e sull’ambiente, adottare mi-sure idonee a prevenire le violazioni dei diritti umani riconosciuti a livello inter-nazionale e delle norme ambientali in-ternazionali, porre fine alle violazioni esistenti e rendere conto delle misure adottate; questi obblighi si applicano alle imprese controllate e a tutte le relazioni d’affari; la portata della dovuta diligenza dipende dai rischi in materia di diritti uma-ni e di ambiente; nel disciplinare l’obbligo della dovuta diligenza, il legislatore tiene conto delle esigenze delle piccole e medie imprese che presentano rischi limitati in tali ambiti;

c. le imprese rispondono anche del danno che le imprese da esse controllate cagiona-no nell’esercizio delle loro incombenze d’affari, violando diritti umani riconosciuti a livello internazionale o norme ambientali internazionali; non ne rispondono secon-do la presente disposizione se dimostrano di aver usato tutta la diligenza richiesta secondo la lettera b per prevenire il danno o che il danno si sarebbe verificato anche usando tale diligenza;

d. le disposizioni emanate in virtù dei principi sanciti alle lettere a–c si applicano indipen-dentemente dal diritto richiamato dal dirit-to internazionale privato.

Si tratta del principio generale dell’iniziativa

Sono coinvolte tutte le imprese aventi di fatto un centro decisionale in Svizzera, anche se formalmente la loro sede giuridica è in un altro Stato.

Le attività delle imprese svizzere all’estero sono il cuore dell’iniziativa, che vuole obbligare le imprese svizzere a rispettare i diritti umani e gli standard ambientali riconosciuti su scala internazionale per l’insieme delle loro attività. L’iniziativa farà così in modo che le imprese svizzere non si comportino peggio all’estero che in Svizzera.

Le imprese controllate sono, per esempio, le filiali di multinazionali o le società che le imprese svizzere controllano di fatto.

Questa disposizione permette di evitare l’uso di strutture opache (p. es. società di comodo) per ignorare il dovere di diligenza.

Il modo in cui questo dovere di diligenza è definito nelle Linee guida dell’ONU serve da riferimento.

Le tre tappe di questo esame: valutare, agire, rendere conto.

La grande maggioranza delle PMI svizzere corre pochi rischi di commettere violazioni di diritti umani o di danneggiare l’ambiente. Di conseguenza, è poco coinvolta dall’applicazione dell’iniziativa.

Le vittime di violazioni di diritti umani o di danni ambientali possono chiedere un risarcimento all’impresa coinvolta davanti ad un tribunale civile elvetico.

Se un’impresa adempie correttamente il suo dovere di diligenza, la sua responsa­bilità decade. Le imprese hanno di conseguenza un interesse preponderante ad adempiere ai loro doveri, e l’iniziativa può essere applicata senza burocrazia.

Quando le attività all’estero di imprese svizzere sono oggetto di denuncia, può essere applicato anche il diritto estero.Questo paragrafo stabilisce che le disposizioni previste dall’iniziativa devono in ogni caso essere prese in consi­derazione dai tribunali svizzeri.

Spiegazione del testo dell’iniziativa

10 | Iniziativa multinazionali responsabili

Page 7: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

12 | Iniziativa multinazionali responsabili

Da una miniera di rame fuoriescono emissioni mortali

Le emissioni di anidride solforosa inquinano l’aria, facendo ammalare adulti e bambini. Hanno anche provocato la morte di persone indebolite. Le piogge acide corrodono i tetti di lamiera delle vicine bidonville, distruggono le piante dei giardini e le colture circostanti. Benvenuti a Mufulira, in Zambia! Là, dove nuvole tossi-che fuoriescono dalla fabbrica di trattamento del rame di Mopani, una miniera che appartiene maggioritariamente à Glencore, il gigante zughese delle materie prime. Il rilevamento di Mopani da parte di Glencore, nel 2000, ha portato ad un forte aumento della produzione, ma anche ad emissioni di anidride solforosa. Secondo le misurazioni realizzate dall’emissione Rundschau, della Televisione Svizzera di lingua tedesca, la media quotidiana più alta era 282 volte superiore ai valori limiti definiti dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Immaginiamo che il rilevamento della miniera di Mopani fosse avvenuto dopo l’adozione dell’iniziativa: a Baar (ZG) da dove la filiera del rame di Glencore è diretta, i dirigenti avrebbero avuto l’obbligo legale di applicare il loro dovere di diligenza. I rischi risultanti dalle emissioni di zolfo sarebbero stati, in quel caso, immediatamente identificati. Glencore avrebbe adottato alcune misure ed intrapreso il risanamento – tecnicamente realizzabile – del suo impianto prima di aumentare la sua produzione. In assenza di tali misure, i residenti di Mufulira avrebbero potuto chiedere risarcimento dei danni davanti ad un tribunale svizzero.

Lavoro minorile nelle piantagioni di cacao

Cosa sarebbe la Svizzera senza il suo cioccolato? Il nostro Paese non produce solamente il miglior cioccolato del mondo, ospita anche alcune delle più importanti società commerciali di cacao. Il cacao è prodotto altrove: il 70 % delle fave commercializzate nel mondo provengono dall’Africa occidentale. Oltre mezzo milione di bambini lavora nelle piantagioni, in condizioni miserabili. Le imprese del settore lo sanno da oltre dieci anni. Tuttavia non hanno intrapreso praticamente niente per rimediarvi.

Se l’iniziativa fosse adottata ed applicata, le imprese svizzere non potrebbero più chiudere gli occhi davanti a tali violazioni dei diritti umani. Le procedure di diligenza obbligherebbero i dirigenti a guardarle più da vicino e ad agire. Dovrebbero contribuire a migliorare le condizioni esistenziali e di lavoro delle famiglie di produttori di cacao ed assicurarsi che esse ricevano un reddito suffi-ciente per vivere, per lottare contro il lavoro abusivo dei bambini.

Cosa cambierà l’iniziativa

Oggi, senza responsabilitàdelle multinazionali

Oggi, senza responsabilitàdelle multinazionali

Se l’iniziativa fosse accettata

Se l’iniziativa fosse accettata

© M

einr

ad S

chad

e

© D

anie

l Ros

enth

al |

laif

Page 8: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 1514 | Iniziativa multinazionali responsabili

I polmoni degli zambiani sono diversi dai nostri? Invece di lavorare, i bambini dell’Africa occidentale, non vorreb-bero giocare e divertirsi come i nostri? I diritti umani sono universali ed il loro rispetto è la condizione di un’esistenza degna. Oggi, alcune imprese svizzere sono coinvolte nelle violazioni di diritti umani o nei danni ambientali. L’iniziativa avrà un effetto preventivo e spingerà le imprese a minimizzare i rischi legati alle loro attività.

Le violazioni dei diritti umani ed i danni all’ambiente non dovrebbero accadere. È per questo che l’Iniziativa per multinazionali responsabili si basa sul dovere di diligenza, uno strumento che ha un forte effetto preventivo.

Le imprese non devono poter ignorare il rispetto dei diritti umani o degli standard ambientali all’estero ed affermare, in caso di problemi, che ignoravano i rischi legati alle loro attività. L’iniziativa obbliga le imprese a conoscere questi rischi.

Oggi, ciò che vale per gli esseri umani, le «persone fisiche», non vale per le «persone giuridiche», le imprese. Se in seno alle multinazionali, gli utili passano naturalmente alla società madre, quest’ultima non si assume invece nessuna responsabilità per i comportamenti problematici delle sue filiali. L’iniziativa vuole colmare questa lacuna. Quando le filiali o le società controllate causano danni ambientali o violano i diritti umani all’estero, la società madre deve assumersi la sua responsabilità, a meno che quest’ultima non abbia applicato tutte le misure di diligenza necessarie.

L’Iniziativa per multinazionali responsabili non necessita la creazione di nessuna nuova autorità. L’allargamento della responsabilità delle imprese alle loro filiali ed alle società che controllano all’estero garantisce l’applicazione efficace del dovere di diligenza. La responsabilità civile delle imprese interviene solo quando la società non può dimostrare di aver esercitato correttamente il suo obbligo di diligenza. Questo inciterà fortemente le imprese ad adottare le misure necessarie.

Le imprese irrispettose dell’ambiente o dei diritti umani sono avvantaggiate sul piano competitivo rispetto ai loro concorrenti. In pratica, i comportamenti irresponsabili sono ricompensati finanziariamente! L’iniziativa crea maggiore equità tra le imprese all’avanguardia e quelle che non si interessano delle loro responsabilità, s’impegna affinché l’obbligo di diligenza in materia di diritti umani e di ambiente non resti una semplice questione di coscienza individuale, ma diventi una pratica comune.

Il nostro Paese ha la densità di multinazionali per abitante più alta del mondo. La Svizzera è dunque molto esposta sul piano internazionale. Abbiamo visto, in passato, come le pratiche problematiche di un settore – in questo caso la piazza finanziaria svizzera – possano macchiare permanentemente l’immagine del nostro Paese. La storia potrebbe ripetersi con il settore delle materie prime, un ambito nel quale la Svizzera occupa una posizione dominante a livello mondiale. Con questa iniziativa, la Svizzera manda un segnale chiaro: intende ospitare solo imprese che si comportano in maniera responsabile. Questo permetterà di evitare danni d’immagine per il nostro Paese e garantire che l’economia elvetica disponga di buone condizioni quadro a lungo termine.

Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Per proteggere l’ambiente ed i diritti umani, anche all’estero

L’iniziativa può essere applicata senza burocrazia

Anche le imprese «esemplari» ne beneficiano

L’iniziativa migliora le condizioni quadro dell’economia elvetica

Meglio prevenire che curare

Aprire gli occhi invece di coprirsi il viso

I genitori sono responsabili dei loro bambini

Page 9: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

Iniziativa multinazionali responsabili | 1716 | Iniziativa multinazionali responsabili

Controargomentazioni non pertinenti

L’iniziativa non chiede niente di estremo, e può essere applicata senza spese eccessive dalle imprese coinvolte. Non chiede niente di più del rispetto di uno standard internazionale esistente. Numerose multinazionali riconoscono già le Linee guida dell’ONU. Nessuna impresa sarà messa in pericolo se ha agito in maniera respon-sabile.

Le violazioni di diritti umani e la distruzione dell’ambiente fanno parte degli ingredienti del successo delle imprese elvetiche? No! Le poche imprese che a tal punto pre-ferirebbero lasciare la Svizzera anziché assumersi le loro responsabilità in materia di diritti umani e di ambiente non sono certamente quelle di cui possiamo essere fieri. D’altronde, le esigenze di applicazione di un obbligo di diligenza non sarebbero un’eccezione svizzera. Diversi Paesi limitrofi vanno nella stessa direzione.

Già oggi, una gran parte delle imprese svizzere si sforza di agire in maniera responsabile. Queste imprese conti-nueranno a farlo in futuro. D’altronde, numerose PMI sono poco coinvolte dall’iniziativa, perché le loro attività non rappresentano alcun rischio per gli esseri umani e l’ambiente. Contare sulle iniziative volontarie resta comunque insufficiente. Alcune imprese pongono la riuscita finanziaria a corto termine sopra ogni cosa. Queste imprese non rappresentano solamente una minaccia per i diritti umani e l’ambiente, nuocciono anche alla reputazione della Svizzera. È per questo che l’iniziativa introduce uno standard minimo chiaro, che tutte le imprese dovranno rispettare. Questo contribuirà anche a stabilire un contesto di concorrenza più equo.

L’iniziativa ha in primo luogo un effetto preventivo. L’obbligo di diligenza permette alle imprese d’identifi-care i rischi di violazioni di diritti umani e di norme ambientali e le obbliga a prendere le misure necessarie. Solo quelle che non adempiono questo dovere dovranno assumersi le proprie responsabilità. In questi casi, i tribunali civili svizzeri dovranno giudicare se un’impre-sa ha violato il suo dovere di vigilanza e se questa negligenza ha causato danni agli esseri umani o all’am-biente.

Non si tratta di applicare le leggi svizzere a persone giuridiche estere. Il dovere di diligenza riguarda solo le entità svizzere delle multinazionali – cioè i loro centri decisionali in Svizzera, che sono sottoposti al diritto svizzero. Se la filiale di un’impresa svizzera viola i diritti umani o causa danni ambientali in un Paese terzo, ci si potrà rivolgere alla giustizia elvetica per valutare se la società domiciliata in Svizzera ha compiuto il suo dovere di diligenza, come figura nella legge.

«L’Iniziativa per multinazionali responsabili distruggerà impieghi, ridurrà entrate fiscali e nuocerà alla popolazione.»

«L’iniziativa condurrà a montagne di denunce e le imprese svizzere si ritroveranno intrappolate in procedure giuridiche interminabili.»

«Una tale iniziativa sottomette altri Paesi all’assetto giuridico svizzero, e questo viola la loro sovranità.»

«L’iniziativa caccerà le multinazionali e danneggerà la piazza economica elvetica.»

«Le intenzioni sono buone, ma l’iniziativa è inutile perché le imprese svizzere si assumono già le loro responsabilità su una base volontaria.»

Page 10: Oltre 60 organizzazioni svizzere sostengonol’iniziativa ... · Spiegazione del testo dell’iniziativa 10 Cosa cambierà l’iniziativa 12 Sette ragioni per firmare l’iniziativa

18 | Iniziativa multinazionali responsabili

Firmate ora la nostra iniziativa. Grazie mille!

– Le multinazionali domiciliate in Svizzera non devono più sfruttare gli esseri umani né danneggiare l’ambiente.

– Le multinazionali e le loro filiali devono rispettare i diritti umani e gli standard ambientali ovunque nel mondo.

– Il dovere di diligenza ha un effetto preventivo e contribuisce ad evitare le violazioni dei diritti umani e i danni ambientali.

– L’iniziativa può essere applicata senza burocrazia.

«Nessuno vorrebbe che la circolazione stradalesi basi su principi volontari e sia dettata dalla legge del più forte. Allo stesso modo, leattività delle imprese all’estero devonoessere limitate da regole chiare»Dick Marty, già Consigliere agli Stati

Grazie di cuore per il suo impegno per multinazionali responsabili.Ulteriori informazioni sull’iniziativa ed altra documentazione della campagna su www.iniziativa-multinazionali.ch

Associazione Iniziativa per multinazionali responsabiliCasella postale 8609 | 3001 Berna | 031 390 93 36 | [email protected]

Impressum | Editrice Associazione Iniziativa per multinazionali responsabili | Carta PlanoSpeed FSC per una gestione forestale sostenibile | Stampa Druckerei Albisrieden AG, Zurigo | Concetto e design Oliver Gemperle Sagl, Zurigo

«Niente giustifica che le imprese svizzereviolino i diritti umani e gli standard ambientaliper i loro propri interessi»Monika Roth, Prof. Dr. Iur.

Associazione «Iniziativa per

multinazionali responsabili»

Casella postale 8609

3001 Berna

Gesch

äftsantw

ortsen

du

ng

In

vio co

mm

erciale rispo

staEn

voi co

mm

ercial-répo

nse

BN

icht frankierenN

e pas affranchirN

on affrancare

Affi

nché l’iniziativa per multinazionali responsabili abbia

successo, abbiamo bisogno del vostro aiuto. R

accogliete le fi

rme o rim

anete in contatto con noi. Ogni fi

rma conta!

Desidero ordinare

form

ulari per la raccolta firme

(con 3 righe)

Desidero ordinare

form

ulari per la raccolta firme

(con 10 righe)

Desidero ordinare

esem

plari dell’opuscolo informativo

Desidero collaborare attivam

ente alla raccolta di firme.

C

ontattetemi pf!

Cognom

e

Nom

e

Indirizzo

NPA

| Luogo

E-m ail