Olivier Jousson Centro Interdipartimentale per la Biologia ......Sin da prima che Charles Darwin...

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EvoDevo: pochi geni per miriadi di forme Olivier Jousson Centro Interdipartimentale per la Biologia Integrata (CIBIO) Università di Trento

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  • EvoDevo: pochi geni per miriadi di forme

    Olivier Jousson

    Centro Interdipartimentale per la Biologia Integrata (CIBIO)

    Università di Trento

  • Sin da prima che Charles Darwin pubblicasse la prima

    edizione de L’origine delle specie, le posizioni degli

    studiosi erano divise in due grandi correnti di

    pensiero che vedevano, da un lato

    -una natura dinamica ed in continuo cambiamento

    dall'altro

    -una natura sostanzialmente immutabile (il Systema

    Naturae di Linneo).

    Carl Nilsson Linnaeus è considerato il padre della moderna

    classificazione scientifica degli organismi viventi. l suo merito

    maggiore fu la definizione e l'introduzione nel 1735 della

    nomenclatura binomiale: a ciascun organismo sono attribuiti due

    nomi:

    -il primo si riferisce al genere di appartenenza dell'organismo stesso

    ed è uguale per tutte le specie che condividono alcuni caratteri

    principali ;

    -il secondo termine, designa la specie propriamente detta (nome

    triviale o nome specifico).

  • Le osservazioni di Darwin che sono alla base della teoria dell'evoluzione delle specie animali e

    vegetali per selezione naturale di mutazioni casuali

    1. Se tutti gli individui di una specie si riproducessero con successo, le popolazioni di questa specie

    aumenterebbero in modo incontrollabile

    2. Le popolazioni tendono a rimanere della stessa dimensione generazione dopo generazione

    3. Le risorse dell’ambiente sono limitate

    4. No ci sono 2 individui identici in una detta specie

    5. Questa variazione viene trasmessa alla progenie

    Variabilità

    Selezione

    Ereditabilità

  • L'evoluzione biologica è il fenomeno

    del cambiamento, non

    necessariamente migliorativo, del

    fenotipo, espressione visibile e

    diretta del genotipo degli individui di

    una specie

    Più precisamente:

    L’evoluzione: una definizione

    “Evolution is a process that results in

    heritable changes in a population

    spread over many generations”

    ““Evolution can be defined as any

    change in the frequency of alleles

    within a gene pool from one

    generation to the next."

  • Il Neodarwinismo deriva dall'integrazione tra:

    -la teoria dell'evoluzione delle specie per selezione naturale di Darwin;

    -la teoria dell'ereditarietà di Gregor Mendel sulle basi dell'eredità

    biologica, considerando le mutazioni genetiche casuali come sorgente

    della variazione.

  • The “Tree of Life”

  • The Tree of Life

    Superkingdom Eukarya

  • Animals (Metazoa)

  • Bilateria

  • Deuterostomia

  • Chordata

  • Vertebrata

  • Gnathostoma

  • Sarcopterygii

  • Amniota

  • Mammalia

  • Eutheria

  • Primates

  • Catarrhini

  • Hominidae

  • Homo sapiens

    Eukaryota; Fungi/Metazoa group; Metazoa; Eumetazoa; Bilateria;

    Coelomata; Deuterostomia; Chordata; Craniata; Vertebrata;

    Gnathostomata; Teleostomi; Euteleostomi; Sarcopterygii;

    Tetrapoda; Amniota; Mammalia; Theria; Eutheria;

    Euarchontoglires; Primates; Haplorrhini; Simiiformes; Catarrhini;

    Hominoidea; Hominidae; Homo; Homo sapiens

  • Individuals carrying allele “A”

    Individuals carrying allele “a”

    A, a: alleles (alternate forms of the same gene)

    Individual

    The gene pool (A, a) of the population

    changed over time

    Population at t=0

    Frequency A=8/14=57.1%

    Meccanismi e processi evolutivi

    changed over time

    or

    the frequency of alleles “A” and “a”

    changed

    This is, by definition, evolutionPopulation at t=1

    Frequency A=4/14=28.6%

  • Peppered moth: more than 98% of the B. pepularia

    population in Manchester area before 1848.

    Dark moth: more than 95% of the B. pepularia

    population in Manchester area in 1898.

    Un esempio di evoluzione “osservabile”

    Il colore della farfalla è determinato da un singolo gene.

    Il cambiamento della frequenza degli individui neri

    corrisponde ad un cambiamento della frequenza

    dell’allele “nero” nella popolazione: questo è

    evoluzione.

    L’aumento dell’abondanza del fenotipo nero è dovuto

    alla selezione naturale.

  • Processi di selezione

    Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    Selezione direzionale

    Selezione stabilizzante

    Selezione disruptiva

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    Processi di selezione

    Selezione disruptiva: anemia falciforma e malaria

    Selezione direzionale: resistenza ai pesticidi

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    La deriva genetica

    Popolazione

    piccola

    Popolazione

    grande

    Fissassione di un allele per deriva genetica

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    La deriva genetica

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    Cambiamento della dimensione della popolazione: effetto bottleneck

    Come il bottleneck cambia le frequenze alleliche

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche

    Cambiamento della dimensione della popolazione: effetto fondatore

  • Le forze che cambiano le frequenze alleliche: il flusso genico

    Come il flusso genico dovuto a migrazioni cambia le frequenze alleliche

  • Meccanismi di speciazione

    La speciazione occorre quando 2 popolazioni

    divergono fino a raggiungere

    l’incompatibilità riproduttiva

    A. Le pressioni selettive che isolano le

    popolazioni risultano in un cambiamento

    delle frequenze alleliche

    B. I “gene pool” diventano distinti ed in

    conseguenza gli incrocci non risultano più

    possibili

  • Speciazione allopatrica

    Scoiattoli del Grand Canyon

    Pesci dell’istmo di Panama

  • La speciazione simpatrica

    occorre senza isolamento geografico

    Pesci ciclidi del lago Victoria

  • La speciazione parapatrica

    occorre in zone geografiche adiacenti

    Creazione di una zone ibrida

  • Come viene mantenuto l’isolamento

    riproduttivo

  • Domande dell’ Evo–devo

    -Qualè l’origine dello sviluppo?

    -Come i processi dello sviluppo si sono

    evoluti?

    La biologia evolutiva dello sviluppo (evolutionary developmental biology) è

    un ambito della biologia che confronta i processi dello sviluppo di vari animali

    o piante per capire i rapporti ancestrali tra organismi e come i processi dello

    sviluppo si sono evoluti

    EVO-DEVO

    Domande dell’ Devo–evo

    -Come lo sviluppo influisce sulla variazione

    del fenotipo?

    -Come contribuisce lo sviluppo

    nell’insorgenza di nuove forme?

    Domande dell’Eco–evo–devo

    -Come interagisce l’ambiente con i processi

    dello sviluppo?

    -Come l’evoluzione dei processi dello sviluppo

    influisce sull’ambiente?

    nell’insorgenza di nuove forme?

  • Il concetto dell’esistenza di un rapporto tra sviluppo embrionale ed evoluzione non

    è un idea nuova: tuttavia, l’evo-devo è nato soltanto dalla scoperta recente di geni

    che controllano lo sviluppo

    L’evo-devo dimostra che, da

    una parte,

    -l’evoluzione modifica i

    processi dello sviluppo per

    creare nuove forme e creare nuove forme e

    strutture;

    D’altra parte,

    -l’evoluzione ha conservato

    un programma simile per lo

    sviluppo di alcune strutture

    come l’occhio dei molluschi,

    insetti e vertebrati

  • Un concetto centrale dell’Evo-devo è l’esistenza del cosidetto

    “developmental-genetic toolkit”, un piccolo numero di geni che

    controllano lo sviluppo. Questi geni sono estremamente conservati dagli

    insetti all’uomo.

  • Un altro aspetto importante è quello della modularità: gli esseri

    viventi sono composti da parti anatomiche distinte. Spesso questi

    elementi vengono ripetuti come le dita e le costole dell’uomo o i

    segmenti degli insetti e dei vermi.

    L’Evo-devo indaga sull’origine e l’evoluzione di questi moduli.

  • Scheletro dell’arto anteriore degli

    antenati dei “tetrapodi”

    Dare un passato all’Evo-devo

    I fossili ci danno indicazioni su

    • Caratteristiche di specie estinte

    • Senso (polarità) dell’evoluzione

    • Tempi di comparsa,di divergenza e di estinzione

    • Tempi di comparsa di caratteristiche omologhe

    antenati dei “tetrapodi”

    La novità della mano compare in

    Acanthostega

  • Le analisi filogenetiche consentono di “mappare” i caratteri anatomici e di

    stimare quando e come sono comparsi/scomparsi in un gruppo di organismi

    Dare un passato all’Evo-devo

  • Come identificare i geni

    responsabili di un detto

    tratto morfologico

    Il confronto di genomi di

    vari organismi che

    hanno perso o no un

    detto “tratto” permette detto “tratto” permette

    di identificare un set di

    geni o di mutazioni

    potenzialmente

    associati al tratto

    d’interesse

  • Se i geni che controllano lo sviluppo sono così conservati, come fanno a

    produrre forme diverse?

    Nel 1961 Jacques Monod scoprì nel batterio E. coli che i geni possono

    essere “spenti” o “accesi”. Più tardi furono scoperti negli animali i geni

    Hox, che agiscono come “interuttori” di altri geni, e che vengono a loro

    volta regolati da altri geni…

  • Ci sono infatti numerosi e complessi livelli di regolazione che portano dal

    DNA alle proteine fino all’espressione di un fenotipo…

    L’esempio sotto mostra le molecole necessarie al trasporto del RNA fuori

    dal nucleo e alla sua “preparazione” per servire da matrice per la

    produzione di una proteina

  • Il differenziamento che si può osservare durante lo sviluppo embrionale di varie

    specie può essere maggiormente attribuito a variazioni del livello di espressione

    dei geni del “developmental-genetic toolkit”.

    Sembra quindi che i processi di differenziamento non siano maggiormente dovuti a

    differenze di contenuti dei geni, ma piuttosto a variazioni spazio-temporali

    dell’espressione di geni molto conservati…

  • Organizzazione dei geni Hox nei cordati e vertebrati

  • L’effetto delle mutazioniSe le mutazioni avvengono in una regione promotrice, queste possono cambiare il profilo di espressione

    del gene che si trova sotto il controllo del promotore mutato.

  • Come si fa per studiare e capire il ruolo di

    un detto gene?

    Organismi mutanti

  • Come si fa per studiare e capire il ruolo di un detto gene?

    Tecniche di ibridizzazione in situ

  • L’Evo-devo può anche essere “conservativa”

    La formazione di un ampia gamma di tipi d’occhio è controllata da un singolo

    gene; tutti i tipi si sono evoluti da un occhio prototipo presente in un antenato

    comune

  • Un esempio di microevoluzione: i fringuelli di Darwin

  • I geni che controllano lo sviluppo del becco dei fringuelli di Darwin

    La lunghezza e l’altezza/larghezza del becco vengono controllati da soltanto 2 geni, BMP4 e CaM

  • Organismi modello per

    studi di evo-devo

    I pattern delle ali di

    alcune farfalle

    rappresentano un

    interessante oggetto di

    studio perché:

    -sono immediatamente -sono immediatamente

    visibili e riconoscibili

    -hanno un valore adattivo

    (comunicazione visuale)

  • Plasticità fenotipica

    Cambiamenti stagionali o nell’ambiente portano gli individui a cambiare aspetto

    La plasticità fenotipica consente di indagare sui meccanismi di interazione tra ambiente ed

    espressione genica;

  • Il “piano di costruzione” dei pattern delle ali

    direzionalità e modularità

    I mutanti spontanei consentono

    di rintracciare i geni che

    controllano la formazione dei

    pattern

  • Espressione genica nell’eyespot

    d-f: Livelli di espressione di vari geni nell’eyespot dell’ala primordiale

  • La formazione di un “eyespot”

    - un gruppo centrale di cellule emette un

    segnale (S) che si diffonde con la formazione

    di un gradiente di concentrazione (linea

    verde)

    -le cellule adiacenti “sentono” il segnale, e,

    dipendendo della loro soglia di risposta (T)

    cominciano a sintetizzare un pigmento

    specificospecifico

    Quindi, I cambiamenti nella dimensione

    dell’eyespot dipendono dalla forza del

    segnale, mentre cambiamenti di colore

    dipendono dalla soglia di risposta

  • Grazie per l’attenzione!