Oli Essenziali Yin Yang

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Oli essenziali e medicina cinese

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PERCHE' GLI OLI ESSENZIALI?

In un’epoca in cui le terapie alternative si stanno diffondendo sempre più è normale che anche gli oli essenziali utilizzati per l’aromaterapia si siano ritagliati un loro spazio importante. L’approccio agli oli essenziali deve però essere diverso da un normale approccio verso un “rimedio” che deve risolvere un sintomo. Se il loro ruolo fosse semplicemente questo sarebbe inevitabile domandarsi perché utilizzare un olio essenziale anziché un farmaco: il farmaco è infatti il più delle volte molto più efficace e risolutivo per eliminare il sintomo.

La differenza sta proprio in questo meccanismo. Il cosiddetto “sintomo” è un campanello d’allarme attivato dal nostro organismo per segnalare che qualcosa non va, che c’è qualcosa di disarmonico in noi che può avere una causa fisica, anche se non necessariamente legata al punto dove si manifesta il sintomo, oppure una causa psicologica.

Affannarsi ad eliminare il campanello d’allarme equivale ad avere un sollievo temporaneo ma non a risolvere la causa che, se persiste, si manifesterà diversamente, con un nuovo sintomo o con una recrudescenza dello stesso. E noi ci saremo magari avvelenati nel frattempo introducendo nel nostro organismo sostanze non prive di effetti collaterali.

Questo ragionamento è valido sia per interventi di tipo chimico (ad esempio i farmaci) sia per interventi di tipo naturale (ad esempio gli oli essenziali).

YIN e YANG

Spesso ci si chiede come mai un olio essenziale utilizzato per una persona non ha gli stessi effetti su un’altra che apparentemente manifesta gli stessi bisogni. Questo in effetti succede e la motivazione può essere compresa se si considera l’individuo nella sua complessità e la pianta da cui viene estratta l’essenza. La pianta è un organismo vivente, con peculiarità “caratteriali” (aggressiva, morbida, resistente oppure fragile) e una “storia”che viene racchiusa nel suo DNA e che ha le potenzialità di comunicare al soggetto che la utilizza.

Ci sono piante più simili ad un individuo piuttosto che ad un altro e la “comunicazione”, come succede fra due persone, avviene in maniera personalizzata: la pianta comunica più facilmente, e quindi in modo più efficace, con gli individui che le sono simili per temperamento e caratteristiche. Una persona solare, aperta ed estroversa, avrà una comunicazione migliore con piante che crescono al sole, che sono rigogliose e profumate (ad esempio l’arancio amaro, l’arancio dolce, il rosmarino). Un soggetto solitario e tendenzialmente introverso avrà una comunicazione migliore con piante che crescono isolate, magari in terreni aspri che richiedono tenacia e solidità (ad esempio il cipresso, l’eucalipto, il pino mugo).

Ma prima di addentrarsi nell’individuazione della specifica essenza, occorre fare una importante e preventiva distinzione fra la tipologia maschile (Yang) e femminile (Yin) che caratterizza sia le piante che gli individui. In questi termini i vocaboli maschile e

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femminile non hanno nulla a che vedere con il sesso della persona, ci sono uomini yin e donne yang, e viceversa naturalmente. Anche le piante possono essere ricondotte ad una prevalente tipologia Yin o Yang. La prima grande scrematura va fatta scegliendo una pianta che abbia tipologia opposta alla propria in modo che possa compensarne le carenze. Chi è Yin sceglierà dunque una pianta Yang, chi è Yang sceglierà una pianta Yin.Chi è di tipologia Yin morfologicamente è magro, con struttura piuttosto piccola, generalmente scuro di occhi e di capelli, con la pelle secca.Chi è di tipologia Yang morfologicamente è di struttura forte, energica, dotato di un buon tono muscolare, estroverso, caloroso, con la pelle grassa.

L’eventuale squilibrio si manifesta in un eccesso di queste caratteristiche, ad esempio timidezza e poca determinazione per la tipologia yin, collera ed egocentrismo per la tipologia yang.Spesso nei singoli individui vi è una mescolanza delle due tipologie; difficilmente una persona sarà solo Yin o solo Yang, ma è certo che il più delle volte si manifesterà una predominanza dell’uno o dell’altro tipo.

Qui sotto è riportata una tabella che attribuisce a ciascuna delle 42 piante di cui in negozio è disponibile l’olio essenziale la corrispondente tipologia:

Piante Yin Piante Yang

Arancio amaro Basilico linalolo

Arancio dolce Cannella

Bergamotto Cedro

Cajeput Citronella

Camomilla blu Coriandolo

Cipresso Elicriso

Eucalipto Finocchio dolce

Gelsomino Garofano (chiodi)

Geranio Ginepro (bacche)

Lavanda vera Incenso

Limone Mandarino

Mirto Menta piperita

Neroli Mirra

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Niaoulj Origano

Pompelmo Patchouli

Rosa damascena Pino mugo

Salvia officinalis Pino Silvestre

Salvia sclarea Rosmarino

Verbena Sandalo

Ylang ylang Tea tree

Zenzero Timo rosso

L’IMPORTANZA DELLA QUALITA'

A fronte di tutto ciò è evidente che l’olio essenziale deve essere naturale (ovvero estratto dalla pianta con le modalità più consone e meno invasive) e non derivato da una sintesi chimica. In questo caso infatti non avrebbe le caratteristiche di cui si è detto, non avrebbe storia né peculiarità e della pianta originale avrebbe soltanto il profumo. Non esistono in realtà metodi che possano stabilire l’autenticità di un olio a livello molecolare, ma esistono tuttavia numerosi sistemi per stabilire se l’olio nel suo insieme ha un’origine naturale oppure chimica; si tratta di prove diverse che, incrociate, danno la prova dell’autenticità e dell’origine naturale delle sostanze contenute (per citarne alcuni la gascromatografia, ovvero la velocità di uscita dei componenti quando l’olio è sottoposto a pressione, la densità, il flash point, ovvero la temperatura a cui l’olio prende fuoco).

Naturalmente il costo degli oli puri e naturali è più elevato degli oli di sintesi, occorre dunque diffidare di oli essenziali eccessivamente a buon mercato perché la loro convenienza spesso nasconde un’origine chimica o una materia prima di scarsa qualità. Sull’etichetta deve essere riportata l’esatta composizione.

Se è specificato che l’olio è “ricostituito” ciò significa che, pur essendo definito naturale (dicitura legalmente corretta), è in realtà composto da altri oli miscelati, ma magari privi dei principi attivi che possono essere stati preventivamente estratti per altri utilizzi (ad esempio l’olio di melissa ricostituito può essere composto da melissa e citronella senza citronellolo).

La definizione “rettificato” sta invece a significare che dall’olio sono stati estratti ed eliminati i principi attivi, anche in questo caso utilizzati per scopi diversi (come componenti di farmaci o per l’aromatizzazione di alimenti). Un caso tipico è la

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camomilla blu, che come dice il nome deve essere blu inchiostro e piuttosto densa, e non limpida e trasparente, cosa che indica che ne è stato estratto l’azulene.

La diluizione in oli vettore (ad esempio olio di ricino) dell’estratto puro non ha invece controindicazioni, fatto salvo che l’olio essenziale di partenza risponda alle caratteristiche qualitative di cui sopra. La differenza sta nel quantitativo da utilizzare: l’olio diluito richiede infatti di essere utilizzato in maggiori quantità per ottenere il medesimo effetto. Presenta però il vantaggio di essere migliore per l’utilizzo nei brucia aromi perché si “àncora” più facilmente all’acqua e produce un profumo più persistente. Gli oli puri sono invece caratterizzati da una estrema volatilità, tanto che spruzzati su un fazzoletto o su un foglio di carta non lasciano aloni.

Per quanto riguarda il profumo di un olio, è curioso notare come a volte un olio molto puro e in grandi quantità non venga percepito nella sua profumazione, che aumenta invece con la sua diluizione o con una riduzione della quantità. Ciò è dovuto ad un meccanismo del senso dell’olfatto per cui esiste una soglia di percezione oltre la quale (profumi molto intensi) il nostro naso non è più in grado di percepire odori.

LE TIPOLOGIE COMPORTAMENTALI

Negli individui esistono 7 tipologie comportamentali, con caratteristiche peculiari e precise modalità di espressione. Prendendo a prestito la simbologia astrologica le 7 tipologie possono essere così riassunte:

Tipologia solare (Sole)

Gli appartenenti a questa tipologia hanno un aspetto radioso ed un atteggiamento estroverso e caloroso. A volte iperattivi, possono chiedere troppo al proprio fisico.

Tipologia lunare (Luna)

Volubilità del carattere, tendenziale passività e grande sensibilità. Gonfiore serale, specie alle gambe.

Tipologia Mercuriale (Mercurio)

Vivaci, rapidi e sempre presenti i mercuriali sono a volte instabili. Sono predisposti a malesseri acuti ma non gravi, a infiammazioni e a brevi febbri.

Tipologia Venerea (Venere)

Altruisti, simpatici e disponibili, nascondono a volte una scarsa grinta che può portare a stress fisico, anemia e malattie infettive di origine batterica.

Tipologia Marziana (Marte)

Dotati di una innata tendenza alla competizione e allo scontro, possono eccedere in momenti di collera e di prevaricazione. Predisposti ad una eccessiva pressione arteriosa, vanno

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soggetti a dolori muscolari, allergie e patologie virali.

Tipologia Gioviale (Giove)

Tendenti a dominare pacificamente il contesto in cui si muovono, hanno energia in quantità e sono spinti ad accumulare tutto quanto è di loro interesse. Di qui una certa tendenza anche all’accumulo dei grassi e ai problemi metabolici.

Tipologia Saturnina (Saturno)

Rigidi e conservatori, possono cadere vittima di preconcetti che possono produrre atteggiamenti a volte arroganti. Tendenza alla sordità, fisica e psicologica, e agli irrigidimenti articolari.

Le piante possono anch’esse essere ricondotte ad una di queste famiglie. La tesi è che l’appartenenza allo stesso gruppo consenta un “dialogo” migliore e quindi una maggiore efficacia dell’olio rispetto a quello specifico individuo.Si può quindi tracciare una tabella che racchiude gli oli essenziali e la loro attribuzione alle diverse tipologie, definendo così l’olio che si trova in maggiore sinergia in base alla compensazione Yin e Yang:

Per chi è Yin (oli Yang) Per chi è Yang (oli Yin)

Sole Incenso, Patchouli, Rosmarino Arancio amaro, Arancio dolce, Bergamotto

Luna Mandarino Camomilla Blu, Gelsomino, Lavanda Vera, Neroli,Salvia sclarea

Mercurio Citronella, Finocchio dolce, Menta piperita

Cajeput, Limone, Niaoulj

Venere Elicriso, Garofano (chiodi) Geranio, Mirto, Rosa damascena, Ylang ylang

Marte Basilico, Cannella, Coriandolo, Pino silvestre, Timo rosso

Zenzero

Giove Cedro (legno), Sandalo, Tea tree Pompelmo, Salvia officinalis, Verbena

Saturno Ginepro (bacche), Mirra, Origano, Pino mugo

Cipresso, Eucalipto

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