Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio ... · “ Ognuno sta solo sul cuor...

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All’amico Giorgio Incerti, primo Presidente di Residenza Formigine Srl “ Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera ”

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All’amico Giorgio Incerti, primo Presidente di Residenza Formigine Srl

“ Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera ”

A cura di:Stefano GozziLuigi Ottani

Hanno collaborato:Arch. Daniele CarrariArch. Alessandro MalavoltiIng. Laura Reggiani

Progetto grafico:DoYou | Tiziano Marchetti

Reportage fotografico:Luigi Ottani

Stampa:Golinelli S.p.a.

Edizione:Golinelli S.p.a.

Con il contributo di:

Dorio SilingardiPresidente Residenza Formigine Srl

Massimo SecondoAlberto Ruggeri

Cenni storici:Giancarlo Abati

Per la disponibilità dimostrata in occasione del reportage fotografico si ringraziano ospiti, familiari, personale e direzione delle strutture:

Opera Pia Castiglioni | FormigineOpera Pia Ing. Carlo Stradi | MaranelloResidenza Formigine S.r.l. | Formigine

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l’ex ospedale di Formigine diventa Residenza Sanitaria Assistenziale

fotografie di Luigi Ottani

Dorio Silingardi Presidente Residenza Formigine Srl

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La Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A.) ha origine per volontà delle Amministrazioni comunali di Formigine, Fiorano, Maranello e Sassuolo, nonché dell’Azienda Usl del Distretto, come riconversione dell’ex ospedale di Formigine e con il preciso obiettivo di non alienare l’area, ma di recuperarla al servizio della comunità.

Residenza Formigine Srl, originariamente società di progetto, nasce su iniziativa di Segesta Srl di Carpi e Codess Sociale Società Cooperativa Onlus di Mestre. Successivamente si è consolidata con l’ingresso del socio di maggioranza Punto Service Coop. Sociale a responsabilità limitata di Caresanablot (Vercelli), che ha poi passato il testimone a Laetitia Spa, rafforzando la struttura societaria con l’apporto di ulteriori mezzi economici, esperienza organizzativa e competenze specifiche del settore.

La società si è quindi così strutturata per la “mission” del project e per la gestione della residenza per 23 anni in convenzione con le Amministrazioni comunali di Formigine, Sassuolo, Maranello, Fiorano, e con il Distretto dell’Azienda Usl.

Numerosi e diversi sono stati i contributi edilizi ed architettonici raccolti nel corso del tempo, tutti accomunati da un unico obiettivo. Quello di realizzare un’opera capace di coniugare l’esigenza di un ambiente a misura d’uomo con la qualità dei servizi offerti. Anche il luogo prescelto risponde alla duplice esigenza di mantenere un contatto con il territorio: il centro del paese rappresenta infatti la memoria

storica della comunità formiginese, mentre la nuova costruzione vuole significare la continuità della nuova R.S.A., con un luogo tradizionalmente dedicato alla cura e alla salute della sua gente.

Nel maggio 2004 l’Amministrazione comunale di Formigine ha proceduto all’aggiudicazione del project finance e due anni più tardi, si è giunti alla stipula della convenzione tra la stessa Amministrazione e la Società Residenza Formigine Srl, concessionaria della struttura, la quale ha individuato nel socio Codess Sociale, la società alla quale affidare la gestione della R.S.A..

E’ stato così creato un modello operativo basato sulla co-progettazione, sulla collaborazione con la Pubblica Amministrazione, sulla responsabilità sociale, sulla soddisfazione degli ospiti e delle più complesse esigenze di cura ed assistenza. Il fine ultimo dell’operato di Residenza Formigine srl è la soddisfazione dell’utente che non è percepito come una figura neutra e impersonale, ma come l’interlocutore principale del quale è necessario comprendere stati d’animo e esigenze. I nostri operatori sono donne e uomini di valore che abbinano professionalità e esperienza, qualità necessarie per portare avanti una relazione ricca di valori: sensibilità, amore per il proprio ruolo, disponibilità a comprendere e assistere chi ha bisogno. La centralità dell’ospite è di primaria importanza e il personale è impegnato a mantenere vivo l’interscambio tra la Residenza e la realtà esterna ad essa.

Franco Richeldi Sindaco di Formigine

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L’apertura della Residenza Sanitaria Assistita per anziani non autosufficienti è un traguardo davvero importante per tutti noi formiginesi, che segue la recente inaugurazione dei nuovi Poliambulatori e la ristrutturazione dell’Opera Pia Castiglioni.

Si tratta infatti di un’opera di fondamentale importanza, fortemente voluta da questa Amministrazione, a conferma dell’impegno assunto nei confronti della persone anziane e delle famiglie in difficoltà nell’assistenza ai loro cari. Proprio l’impegno per l’integrazione delle fasce più deboli e vulnerabili della popolazione, con particolare attenzione a chi si trova o vive di riflesso una condizione di disabilità e di non autosufficienza, promuove il progresso sociale della comunità e favorisce il diritto ad una consapevole “cittadinanza sociale”.

L’ubicazione della nuova R.S.A., che si colloca al centro del paese, garantisce inoltre agli ospiti, un contatto maggiore con la realtà e la vita sociale, e insieme ai nuovi Poliambulatori e al Centro Prelievi, costituisce un vero polo socio-sanitario.

Il costo complessivo dell’intervento è finanziato in parte dalle Amministrazioni comunali di Formigine, Fiorano, Maranello e Sassuolo, e per la maggiore entità attraverso l’utilizzo di capitali privati e di finanziamenti statali e regionali e di un importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, ai quali va un sincero ringraziamento.

Così come ringrazio la società Residenza Formigine, concessionaria della struttura, per l’elevata professionalità che ha permesso il rispetto dei tempi per la completa ristrutturazione dell’edificio. Un grazie che va allargato anche agli uffici tecnici, agli operatori ed alle maestranze che hanno profuso grande impegno durante il periodo dei lavori.

Andrea LandiPresidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

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In ambito sociale l’attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena si distingue per l’assistenza offerta alle categorie disagiate - soprattutto agli anziani, ai minori in difficoltà e ai disabili - mediante la costruzione di strutture protette e centri residenziali, ristrutturazioni di immobili con destinazione sociale, campagne di sensibilizzazione rivolte ai giovani e progetti educativi.

La realizzazione di una Residenza Sanitaria Assistita presso la sede dell’ex ospedale di Formigine rappresenta un intervento emblematico delle azioni di welfare promosse dal nostro ente. La ristrutturazione di un edificio situato nel centro della città, massimamente fruibile per la collettività e volto alla riqualificazione del tessuto urbano, si coniuga con una destinazione ad alto valore sociale, ovvero la trasformazione in un centro moderno e funzionale che consentirà di ospitare sino a 90 anziani non autosufficienti e bisognosi di assistenza, a regime diurno e stanziale.

La struttura servirà l’intero distretto di Formigine, Fiorano, Maranello e Sassuolo rispondendo così alle esigenze di numerose famiglie con anziani a carico.

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Un percorso lungo quasi un secolo.Dal testamento di Carlo Castiglioni fino alla realizzazione della Residenza Sanitaria Assistita per anziani non autosufficienti. Numerosi eventi hanno caratterizzato la storia dell’ex ospedale, una struttura nel cuore di Formigine che resta nel cuore dei formiginesi.

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Vista principale lato Via Giardini [anno 1929]

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La storia dell’ospedale di Formigine si configura nella persona di Carlo Castiglioni, discendente di una nobile famiglia genovese trapiantata in parte a Modena.

L’Ing. Carlo, insignito del titolo di commendatore per meriti acquisiti e per i servizi resi alla Patria negli incarichi a livello ministeriale, nell’approssimarsi della vecchiaia, si sentiva sempre più attratto dal pensiero rivolto ai suoi concittadini coetanei, destinati ad una vita di stenti, di miseria e priva di sostentamento materiale e morale. Girando per Formigine Castiglioni parlava con le persone anziane e leggeva nei loro occhi la tristezza e lo sconforto, rimanendone turbato. Ogni giorno di ritorno a casa dopo la passeggiata e dopo quegli incontri da lui cercati, andava sempre più maturando una ricerca di pace, una ragione di vita alla sua grande sensibilità, nella convinzione di fare qualcosa per loro. Un grande e generoso pensiero lo portò durante un breve soggiorno a Roma a estendere in forma olografa il 16 dicembre 1915, un testamento con legato in favore ed in aiuto agli anziani di Formigine, inabili al lavoro.

A 5 anni dalla morte di Carlo Castiglioni, diventa operativa l’attività dell’Opera Pia e pertanto si realizza il suo desiderio tanto agognato. Si tratta di un vanto nel campo sociale per Formigine e la sua gente. Con il passare degli anni, nuove esigenze portano a cambiamenti sempre più incisivi nella gestione dell’ospizio, arricchendolo di una seconda struttura sanitaria, prima come infermeria, poi come ospedale.

Nel 1937 venne fondato l’Ospedale civile di Formigine, uno dei più attrezzati della provincia di Modena, per la generosa determinazione del Grand Ufficiale Remo Morandotti e di altri benefattori che hanno contribuito in quegli anni al suo ampliamento e potenziamento. La guerra purtroppo, cancellò l’opera di questi uomini, i loro sacrifici, il loro impegno. Ma la ricostruzione, dopo la fine del conflitto, fu solerte e immediata. L’ospedale fu dotato di efficienti attrezzature, furono edificati altri reparti che si aggiunsero a quelli già esistenti ormai insufficienti, fu aumentato il personale medico e paramedico. Formigine riesce così ad avere e mantenere, in campo sociale e sanitario, due strutture, ospizio ed ospedale, un vero vanto in campo provinciale.

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Nell’anno 1968 l’intervento governativo di riforma sanitaria prevede la fuoriuscita delle Opere Pie dalle strutture ospedaliere. A questo punto le due strutture vengono separate: l’ospedale resta laicizzato con una propria amministrazione e l’ospizio, poi Casa Albergo e infine Casa Protetta, con una sua amministrazione, mantiene la doppia veste laico-religiosa.

Negli anni ‘70 viene costruito il nuovo ospizio. Il trasferimento degli anziani avviene il 1° aprile 1975. La denominazione di Opera Pia Castiglioni resta, ma da quel momento l’ospizio diventa Casa Albergo e in seguito alla convenzione del dicembre 1987 con la U.S.L., verrà chiamata Casa Protetta. A sua volta l’ospedale così laicizzato segue un proprio percorso, segnato dalle volontà esterne, di carattere politico-economico, di ordine governativo e regionale. Con la soppressione nel 1980 degli enti autonomi ospedalieri, nasce l’U.S.L. n° 17 di Sassuolo che subentra nella gestione della sanità. Il presidio formiginese è dotato di una struttura che ospita medicina, chirurgia, ginecologia, ostetricia, pediatria, otorinolaringoiatria, radiologia, laboratorio di analisi, fisioterapia e altri servizi.

Il bilancio non presenta conti in rosso e vanta un apparato medico di prim’ordine. Si moltiplicano però le voci sulla costruzione di un nuovo ospedale a Sassuolo. Siamo a fine 1983. A maggio 1988 si profila la vendita dell’immobile al fine di realizzare il nuovo ospedale di Sassuolo. Dieci anni dopo, nel giugno del 1998, chiude l’ospedale ed inizia il confronto tecnico-politico che porterà alla nascita del nuovo ospedale di Baggiovara e alla definitiva riconversione dell’ex ospedale di Formigine in R.S.A..

A distanza dunque di quasi 80 anni, rimane inalterata la funzione sociale voluta dal benemerito Carlo Castiglioni.

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Sensibilità e rispetto dell’ospite. Questi i valori che hanno contrad-distinto i gestori della Residenza Sanitaria Assisitita per anziani non autosufficienti nella scelta qualificata del personale e degli arredi, per costruire un ambiente a “misura d’uomo”.

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