ogni tre mesi a casa tua Anno 7 – N. 1 – Marzo 2011 Primavera Tramontana Marzo 2011... · prima...

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... ogni tre mesi a casa tua Anno 7 – N. 1 – Marzo 2011 Primavera Dir. Resp.: Dott. Daniele Marchetti Comitato di Redazione: Marianna Assoggiu, Daniele Marchetti, Cesare Passigni Co llabo rato ri: Aldo Bertozzi, Massimiliano Cia, Laura Giannini, Vania Lippi, Alessia Martini Stampa Tip. Gasperetti – Fornaci di Barga Aut. Trib. N. 814 del 18/02/05 www.latramontana.org Cyeza, Rwanda Gennaio 2011 Nel mese di Gennaio un gruppo di 11 volontari dell’associazione Amatafrica ha fatto un viaggio di solidarietà in Rwanda. Provengono da tutta la provincia di Lucca, uniti dalla volontà di portare solidarietà alle donne e agli uomini di questo piccolo stato africano. Il soggiorno presso le missioni di Cyeza, nel centro e di Muhura, nel nord del paese è stato ogni giorno animato dalla presenza di centinaia di bambini…alla scuola elementare di Cyeza, dove hanno costruito due aule scolastiche; lungo le strade…li hanno accompagnati verso la missione di ritorno dal cantiere e alla scuola materna…costruita tre anni fa dallo stesso gruppo di volontari. Quest’anno i piccolini della materna hanno ricevuto gratuitamente tutti l’uniforme e delle scarpine nuove per venire a scuola, un bel maglione blu per le mattine e le sere in cui a volte fa freddo, vivono a 1800 metri sul livello del mare e anche se siamo all’equatore....;avranno la mensa gratuita ogni giorno. I bambini sono tanti, due classi di 60- 70, ma tutto questo è stato possibile grazie alla generosità di chi ha voluto ricordare Stefano Lorenzi. Tra questi bambini ce n’era una grassottella….da 14 anni è la prima volta che succede e forse è il segno che qualcosa in questi anni è cambiato e che vale la pena di andare avanti. Da Costa Sara Da Costa Sara Da Costa Sara Da Costa Sara Per Associazione Amatafrica Onlus Per Associazione Amatafrica Onlus Per Associazione Amatafrica Onlus Per Associazione Amatafrica Onlus Vergemoli - Abbiamo voluto aprire questo numero primaverile del nostro giornalino in modo diverso dal solito; volevamo parlarvi di qualcosa di bello, di positivo, perché mai come in questo momento se ne sente il bisogno, e lo spunto ce lo ha dato la lettera aperta dell’amica Sara, scritta a nome di tutta l’associazione “Amatafrica” (www.amatafri- ca.net), che ha sede nel nostro piccolo comune. Il pretesto è stato quello di ricordare Stefano Lorenzi, una persona della quale il tempo che passa non fa che accrescerne la mancanza. È proprio in memoria di Stefano, e grazie alle offerte di quanti gli hanno voluto bene, che i bambini di Cyeza, in Rwanda, hanno avuto la loro scuola e il corredo per poterla frequentare dignitosamente… insomma, possono guardare al futuro con qualche ombra in meno. Anche il finale scritto da Sara sembra voler lasciare spazio alla speranza, ed è soprattutto un incorag- giamento per tutti coloro che credono in questa associazione e che, in questi anni, sono sempre stati in prima fila per sostenerla. Cambiando decisamente argomento, avrete notato che, con questo primo numero del 2011, siamo a chiedere il vostro aiuto per portare avanti il progetto de La Tramontana. Abbiamo ceduto, nonostante la nostra testardaggine, alle esigenze di bilanci comunali sempre più duri; per facilitarvi alleghiamo al giornalino un bollettino prestampato, confidando nella vostra consueta generosità. Infine, come molti di voi si saranno accorti, nel nostro calendario c’era un’imprecisione che riguardava gli ultimi quattro mesi: chi vuole può provvedere ad apporre gli adesivi che trovate insieme al giornalino, per rimediare al nostro errore di compilazione. Chiudiamo augurando a tutti i lettori una Buona Pasqua.

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... ogni tre mesi a casa tua Anno 7 – N. 1 – Marzo 2011 Primavera

Dir. Resp.: Dott. Daniele Marchetti Comitato di Redazione: Marianna Assoggiu, Daniele Marchetti, Cesare Passigni Collaboratori: Aldo Bertozzi, Massimiliano Cia, Laura Giannini, Vania Lippi, Alessia Martini

Stampa Tip. Gasperetti – Fornaci di Barga Aut. Trib. N. 814 del 18/02/05 www.latramontana.org

Cyeza, Rwanda Gennaio 2011

Nel mese di Gennaio un gruppo di 11 volontari dell’associazione

Amatafrica ha fatto un viaggio di solidarietà in Rwanda.

Provengono da tutta la provincia di Lucca, uniti dalla volontà di

portare solidarietà alle donne e agli uomini di questo piccolo

stato africano. Il soggiorno presso le missioni di Cyeza, nel

centro e di Muhura, nel nord del paese è stato ogni giorno

animato dalla presenza di centinaia di bambini…alla scuola

elementare di Cyeza, dove hanno costruito due aule scolastiche;

lungo le strade…li hanno accompagnati verso la missione di

ritorno dal cantiere e alla scuola materna…costruita tre anni fa

dallo stesso gruppo di volontari. Quest’anno i piccolini della

materna hanno ricevuto gratuitamente tutti l’uniforme e delle

scarpine nuove per venire a scuola, un bel maglione blu per le

mattine e le sere in cui a volte fa freddo, vivono a 1800 metri sul

livello del mare e anche se siamo all’equatore....;avranno la

mensa gratuita ogni giorno. I bambini sono tanti, due classi di 60-

70, ma tutto questo è stato possibile grazie alla generosità di chi

ha voluto ricordare Stefano Lorenzi.

Tra questi bambini ce n’era una grassottella….da 14 anni è la

prima volta che succede e forse è il segno che qualcosa in questi

anni è cambiato e che vale la pena di andare avanti.

Da Costa SaraDa Costa SaraDa Costa SaraDa Costa Sara

Per Associazione Amatafrica OnlusPer Associazione Amatafrica OnlusPer Associazione Amatafrica OnlusPer Associazione Amatafrica Onlus

Vergemoli - Abbiamo voluto aprire questo numero primaverile del nostro giornalino in modo diverso dal solito; volevamo parlarvi di qualcosa di bello, di positivo, perché mai come in questo momento se ne sente il bisogno, e lo spunto ce lo ha dato la lettera aperta dell’amica Sara, scritta a nome di tutta l’associazione “Amatafrica” (www.amatafri-ca.net), che ha sede nel nostro piccolo comune. Il pretesto è stato quello di ricordare Stefano Lorenzi, una persona della quale il tempo che passa non fa che accrescerne la mancanza. È proprio in memoria di Stefano, e grazie alle offerte di quanti gli hanno voluto bene, che i bambini di Cyeza, in Rwanda, hanno avuto la lo ro scuola e il corredo per poterla frequentare dignitosamente… insomma, possono guardare al futuro con qualche ombra in meno. Anche il f inale scritto da Sara sembra voler lasciare spazio alla speranza, ed è soprattutto un incorag-giamento per tutti coloro che credono in questa associazione e che, in questi anni, sono sempre stati in prima fila per sostenerla. Cambiando decisamente argomento, avrete notato che, con questo primo numero del 2011, siamo a chiedere il vostro aiuto per portare avanti il progetto de La Tramontana. Abbiamo ceduto, nonostante la nostra testardaggine, alle esigenze di bilanci comunali sempre più duri; per facilitarv i alleghiamo al giornalino un bollettino prestampato, confidando nella vostra consueta generosità. Infine, come molti di voi si saranno accorti, nel nostro calendario c’era un’imprecisione che riguardava gli ultimi quattro mesi: chi vuole può provvedere ad apporre gli adesiv i che trovate insieme al giornalino, per rimediare al nostro errore di compilazione. Chiudiamo augurando a tutti i lettori una Buona Pasqua.

Mancavano pochi giorni al Natale quando all’ospedale di Pisa nasceva Matilde Andrea Vecoli. Figlia di Fabrizio e della calominese Daniela Carroni,

Matilde Andrea è nata il 21 dicembre del 2010, era una bella bambina di 3,630 kg. e 49 cm. di lunghezza. Le congratulazioni di tutta la Redazione ai genitori, allo zio Marco, alle zie Alessandra e Maria Carlotta e ai nonni Giuseppe e Cesarina, con la speranza di vedere presto la piccola Matilde Andrea a Calomini.

Il 15 febbraio scorso, all’ospedale di Barga, è nata

Gemma Giannini, figlia di Giorgio e di Erika Irmeni.

Gemma pesava 3 kg. ed ha fatto la gioia di tutta la

frazione di Fornovolasco, dove vive insieme ai genitori e alle sorelle Giulia e Gabriella. Gli auguri della redazione

de La Tramontana a Gemma e alla sua famiglia.

Buon compleanno alla piccola Maria Assoggiu, che il 5 marzo ha festeggiato a Vergemoli, insieme a parenti ed amici, il suo primo compleanno. Dalla redazione de La Tramontana tanti cari auguri alla piccola e ai genitori, Giovanni ed Irene.

Il 15 novembre 2010 all’ospedale di

Massa è nata Greta Bertellotti, figlia di Diego e Samantha Folini. Alla nonna

vergemolina Luciana, al nonno Angelo, alla bisnonna vergemolina Gioisiana Cecchi e al bisnonno Ivano tanti cari

auguri da tutta la redazione de La Tramontana.

Il 19 marzo ha compiuto i 18 anni Veronica Tamarri, raggiungendo questo importante traguardo. Assieme agli amici ha festeggiato il diciottesimo anno al Ristorante Il Bugno, di Fornaci di Barga. Alla ormai maggiorenne Veronica fanno i loro più cari auguri i genitori Germano e Claudia, il fratellino Daniele, la nonna Marisa e tutti i familiari. Anche la Redazione si unisce a questo pensiero e augura a Veronica un futuro brillante e gioioso.

Il Comune è aperto al pubblico:

MARTEDI’ E GIOVEDI’ 9.00 - 13.00

SABATO 9.00 - 12.00.

Per incontri con i Responsabili s i prega di prendere appunta-

mento (0583-764716)

Sono stati aggiudicati alla ditta Luti Giuliano Costruzioni Srl di Barga i lavori per la realizzazione

dell’Ufficio Informazioni ed Ac-coglienza Turistica presso Palazzo Roni, per un importo di circa 100.000 euro. A breve inizieranno i lavori. Il Comune di Vergemoli sta predisponendo un bando di gara per l’affidamento del servizio di

raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Nei giorni scorsi è stato effettuato l’inventario di tutti i cassonetti presenti sul territorio comunale. Sono stati aggiudicati i lavori per la sistemazione del movimento franoso che interessa la strada comunale Vergemoli-Calomini in loc. Le Capanne. La ditta vincitrice è la Cooperativa “Pania di Corfi-no”. I lavori consisteranno nella si-stemazione della viabilità attra-verso l’utilizzo delle tecniche della bioingegneria. L’Amministrazione comunale ha predisposto un progetto definitivo per la riqualificazione delle fra-

zioni di Calomini e Campolemisi. L’intervento, dell’importo com-plessivo di oltre 400.000 euro, consisterà, in breve sintesi, in lavori di sistemazione del tratto fognario, nella pavimentazione delle strade interne agli abitati e nell’interramento dei cavidotti presenti. Tale progetto è al mo-mento al vaglio degli enti preposti alla tutela dei vincoli. Sono terminati i lavori di messa in sicurezza della strada comunale

per Fornovolasco, sia nella loc. Foce Levigliese che nella loc. Col della Costa. Entrambi gli interventi, finanziati con il fondamentale contributo della Regione Toscana, riguardavano la

posa in opera di barriere paramassi e reti per la protezione della viabilità dalla caduta di sassi. I due interventi, realizzati dalle imprese Terra Uomini Ambiente e Pennacchi Inaco, hanno avuto un costo complessivo di oltre 450.000 euro. Sono iniziati i lavori per la messa

in sicurezza della parete rocciosa

a monte del ristorante “Il Tinello” di Fornovolasco. Tale intervento prevede la demolizione di un masso potenziamente perico-loso per la viabilità sottostante che si trova lungo la strada comunale che conduce a Stabbiato. È stato approvato il progetto preliminare del II lotto funzionale della messa in sicurezza del mo-vimento franoso di Campolemisi, per l’importo di 820.000 euro. Si avvisano i cittadini che Equitalia deposita, in caso non trovi nelle residenze i cittadini interessati, alcuni atti presso il palazzo comunale. I cittadini destinatari degli atti vengono poi avvisati tramite racco-mandata A.R. e devono recarsi in comune per ritirare l’atto o gli atti di competenza. Tali atti possono riguardare QUALSIASI tipo di tassa, multa, bollo dei veicoli e simili che ad Equitalia non risulta pagato. Gli interessati se hanno pagato e sono in possesso della ricevuta del pagamento devono recarsi presso una filiale Equitalia (ad esempio davanti alla piscine a Castelnuovo di Garfagnana) perché il COMU-NE NON HA NESSUN TIPO DI

COMPETENZA IN MERITO ANCHE SE SI TRATTA DELLA TASSA SUI RIFIUTI. Si specifica inoltre che i di-pendenti del comune NON pos-sono per NESSUN motivo aprire gli atti e leggerli telefonicamente e nemmeno portarli ai destinatari. Gli interessati devono recarsi pres-so gli uffici comunali o delegare qualcuno a farlo. La Regione Toscana ha finanziato l’importo di 260.000 euro per il

ripristino della strada San Pelle-

grinetto - Campolemisi. I lavori dovrebbero indicativamente parti-re nel mese di luglio. ____________________________ Il Sindaco e l’intera Amministrazione intendono salutare e ringraziare Giorgio

Forli che, come segnalato nello scorso numero, a fine anno è andato in pensione. Il S indaco Giannini, in particolare, ha condiviso con Giorgio undici anni, dei quali

i primi cinque nelle vesti di capogruppo di minoranza, e ne ha sempre apprezzato le

doti di professionalità ed efficienza.

Giorgio entra in Comune nel 1973 con la mansione di vigile urbano; passando poi

per il Servizio Ragioneria, approda all’U fficio Anagrafe, dove rimane fino al

momento della pensione. “Ho fa tto un po’ di tutto – ci dice – come è

giusto che sia in un Comune così piccolo.”

Ma, sollecitato da una nostra domanda, ci confessa che non sa ancora cosa farà

adesso che è in pensione, perché “non ci ho ancora fatto l’idea!”.

QUANTI SIAMO… al 28/02

frazione residenti famiglie

Vergemoli 149 85 Fornovolasco 75 41

Calomini 52 32 Campolemisi 37 22

S. Pellegrinetto 25 17

Totale 338 residenti (197 fam.)

NATI:

Gemma Giannini 15/02

MORTI:

Elisa Bertini 89 anni

È tempo di tornare alle attività quotidiane, alla routine lavorativa e allora cosa c’è di meglio che tornare indietro con la memoria ai giorni festosi delle vacanze natalizie? A Vergemoli i preparativi per allestire un presepe sono iniziati settimane prima quando, grazie alle donazioni di numerosi paesani, sono state raccolte delle offerte per acquistare le statuine. Un piccolo gruppo di persone ha poi allestito uno scenario

suggesti-vo per ricordare la nativi-tà sotto il loggiato

di Palaz-zo Roni, illumina-to ad arte e aperto alle visi-

te del pubblico. La notte di Natale una festosa processione di bambini con in mano piccole lanterne illuminate ha raggiunto il luogo dove era stato allestito il presepe e ha deposto tra le statuine in attesa quella del Bambino Gesù. Le donne del paese accompagnavano con canti natalizi questa processione e tutto il gruppo ha poi sostato in preghiera ricordando quella nascita tanto importante. In località Panicaglia, sempre nel comune di Vergemoli, è stato poi allestito un presepe molto particolare, ad opera dei due fratelli Simone ed Angelo Brondi, e di Mauro Lunardi. I due ragazzini hanno ripulito da erbacce e sterpaglie il campo sottostante la casa dei nonni paterni ed hanno realizzato un presepe, fatto da casine create da loro ed illuminate dal crepuscolo fino al mattino. Lo scenario che si godeva passando lungo la strada provinciale era davvero suggestivo e i ragazzini promettono che il

prossimo anno daranno vita a un presepe ancora più grande.

Trascorso il Natale, è stato organizzato il veglione di fine anno realizzato, dopo tanto tempo, nel teatrino parrocchiale del paese. È stata poi la volta della Befana, festività che in paese si realizza la sera della vigilia dell’Epifania, attraverso la caratteristica

questua ad opera di un gruppo di cantori, accom-pagnati dalla vecchietta più famosa d’Ita-lia: la Befana. Ogni anno vie-ne composta una poesia nuova ed attua-le, strutturata in strofe che poi vengono cantate ai pae-

sani che aprono le loro case. Una volta fatto il giro del paese, tutti si ritrovano al teatrino, per festeggiare insieme e per ballare fino a tarda notte, mentre la Befana sparisce, avvolta dal suo fascinoso mistero.

I nostri amici vergemolini, Franco Vanni e Maria Rosa, hanno raggiunto i cinquant’anni di matrimonio. Era il 5 febbraio 1961 quando i due giovani pronunciarono il loro sì nella chiesa di San Giuseppe a Torre del Lago Puccini. Ben 50 anni dopo gli sposi d’oro hanno ricordato una così importante ricorrenza circondati dall’affetto dei figli Simone e Samuele e delle loro famiglie. Con parenti ed amici Franco e Maria Rosa si sono ritrovati presso il ristorante Il Gabbiano di Viareggio e tra brindis i e ricordi ancora viv idi hanno condiv iso la loro grande gioia per questo anniversario tutto d’oro! Tutta la Redazione

augura alla coppia un futuro ancora ricco di sorprese e di gioia.

Un paese da sogno: Vergemoli

Vergemoli è un piccolo paese che si trova in Toscana e più precisamente in Garfagnana, ai piedi delle Alpi Apuane. Vergemoli non è un semplice paesino di montagna, ma è il mondo dei bambini! Quando mi sveglio al mattino non è perché suona la sveglia, bensì per Chicchirichì, il gallo a cui ho dato questo nome. Infatti è lui che mi sveglia ogni mattina alle 8:00 con il suo bel canto. Ma sapete perché è il mondo dei bambini? Perché si può andare in giro da soli senza preoccuparsi delle macchine, perché a Vergemoli si può circolare solo a piedi. Mi diverto molto perché mi sento libera e ho amiche fantastiche che mi portano in posti magic i. Ad esempio, siamo andate alle “Fontane Vecchie”. Lì le donne un tempo prendevano l’acqua, oggi invece è una meta divertente perché ci sono tre “bocche” da cui sgorgano gelide acque e noi ci divertiamo a schizzarci. E ora vi descrivo la mia casa. È grande, ma la cosa più bella è che è immersa nel verde. Vale a dire che ci sono api, vespe, grilli, lucertole e farfalle che si posano sui fiori dai mille colori. Con gli insetti più fastidiosi è come se avessimo fatto un patto, noi gli diamo il nostro giardino e loro non ci danno fastidio. Il “Cerageto”, questo è il nome del luogo, non è tutto su un piano; ci sono gradoni con alberi da frutta e ulivi, una zona pianeggiante con un piccolo orto dove raccogliamo la verdura che mangiamo e un piccolo boschetto dove c’è l’albero a cui abbiamo appeso l’altalena. È in questo posto che in autunno raccogliamo le olive per fare poi il nostro olio. Che fatica... ma quanto è bello! La casa è piuttosto grande con uno splendido terrazzo, dove la mattina facciamo colazione circondati da splendide montagne verdi che si stagliano nel cielo azzurro! Non vedo l’ora di ritornarci!!

Vogliamo farvi leggere il tema che ha scritto Susanna Vuolo, una bimba di 9 anni che abita a Varese, ma la cui famiglia è di origini vergemoline; la piccola ha raccontato con dovizia di particolari e con un lessico ricco e colorito la sua visione di Vergemoli, che spesso visita assieme a i genitori e ai nonni. I l disegno del paese è di Sebastian Baldi, che con i suoi occhi di bambino vede così il nostro piccolo borgo. Grazie a questi due bambini che con il loro linguaggio ci fanno capire quanto è bello e prezioso vivere nei nostri posti.

Il Carnevale quest’anno è arrivato a Fornovolasco. I bambini del territorio comunale si sono ritrovati in maschera nel piccolo borgo e assieme ai genitori e ai paesani intervenuti hanno riempito di allegria le stradine e le piazze del piccolo paese. Poi tutti insieme a festeggiare nel centro ricreativo di Fornovolasco, dove le mamme e i partecipanti avevano preparato squisitezze dolci e salate. E così, tra

coriandoli, stelle filanti, buona compagnia e voglia di stare insieme, una prima domenica quasi di primavera è trascorsa via allegra e spensierata.

Si svolgerà i prossimi 21 e 22 maggio la settima edizione del Raduno “Linea Gotica”.

Partenza la mattina di sabato 21 da Gallicano dove sarà presente un’esposizione didattica

per le scuole. Arrivo a Calomini con visita al paese. Nel pomeriggio i mezzi si sposteranno a

Fornovolasco. Domenica mattina visita al lago di Trombacco e al Parco del Levigliese, poi

nel pomeriggio trasferimento a Vergemoli dove verrà deposta una corona di alloro in

memoria dei caduti.

Proponiamo ai nostri lettori un assaggio di un articolo scritto da Davide Del Giudice sul nostro piccolo borgo nel periodo della seconda guerra mondiale. Chi fosse interessato a proseguire la lettura, può farlo chiedendo in prestito la copia dell’interessante articolo che è conservata alla Biblioteca Comunale di Vergemoli.

CALOMINI: UN PAESE SUL FRONTE DELLA GARFAGNANA

Nei mesi a cavallo del 1945, il paesino di Calomini, arroccato sulle balze scoscese della Valle del Serchio, si trovò ad

essere nel bel mezzo dei due schieramenti militari che si contendevano

il possesso della Linea Gotica. L’infelice posizione determinò ben presto lo sfollamento del paese e la distruzione o il danneggiamento di

molte case e proprietà. Calomini fu conteso e cambiò di mano così di

frequente che oggi è difficile sapere se in un determinato periodo, vi fossero gli americani o i militari della RSI. Il paese di Calomini dista

dal capoluogo Vergemoli circa tre chilometri ed è posto sul fianco

orientale della Pania Secca; esso è un paese antico, rammentato in un placito della contessa Matilde del 1105 con l’appellazione di

Calomini. Nei paraggi, protetto da un’impervia rupe, si trova il noto

eremo. A Calomini le uniche testimonianze di civili sugli eventi

bellici si fermano ai primi di gennaio 1945 quando i pochi abitanti rimasti sfollarono definitivamente. Ecco perché non ricordano del bombardamento aereo alleato sul paese

(avvenuto il 7 marzo 1945 e riportato sul diario del Battaglione “Uccelli”). E da quanto emerso, sembra che Calomini dopo il 6 febbraio 1945 non sia stato in mano agli americani fino alla fine, ma che fu perso e riconquistato più volte, con varie scaramucce. Sono registrati caduti in svariate date, sia della “San Marco” sia

dell’“Italia”. (n ella foto un posto di osservazione avanzato della Divisione Italia, sovrastante l’abitato di Calomini)

È nato ad Ittiri, in provin-cia di Sassari, il 4 aprile del 1941: raggiunge il bel traguardo dei 70 anni Giuseppe Carroni, oltretut-to portati in maniera splendida. Gli auguri più sinceri gli arrivano da tutta la famiglia, con in testa i nipotini Francesco e Matilde Andrea. Ovviamente è con grande piacere che tutta la reda-zione de La Tramontana si unisce nell’augurio.

Lo scorso 22 marzo, all’ospedale di Pisa, è nato Edoardo Saba, figlio di Cristian e della calominese Claudia Cortesi. Al nuovo arrivato, così come ai genitori e ai nonni Emiliano e

Liriana , vanno le felicitazioni di tutta la nostra Redazione.

Lo scorso 16 dicembre, presso la

Facoltà di Lingue e Letterature

Straniere dell’Università di Pisa,

si è laureata la “nostra” Irene

Benelli, discutendo una tesi dal

titolo: “The Children’s Book di A.

S. Byatt: un libro dei bambini per

i grandi”.

Alla brava Irene vanno le felici-

tazioni di mamma Emiliana e del

fratello Giacomo, alle quali ci

uniamo noi de La Tramontana.

Nell’inverno, sempre a causa delle condizioni meteorologiche avverse, in località Cortevecchia (e con precisione presso il bivio che porta alle case) si è staccata una frana, successivamente arginata per ripristinare il traffico veicolare. Un

disagio, reso ancora più grande se si pensa che in quel periodo la strada in Cortevecchia era l’unica percorribile per chi doveva scendere da San Pellegrinetto; infatti il tratto di strada che congiungeva la frazione a Fornovolasco era

interrotto a sua volta da una frana. Questo primo intervento però non è servito a molto, forse il problema era stato sottovalutato, o probabilmente non era prevedibile, ma a distanza di poche settimane è franato un altro pezzo di monte, questa

volta più esteso. Ora sarà impossibile rimuovere semplicemente la frana, ci vorranno provvedimenti maggiori, e intanto la strada resta chiusa. Il fronte della frana è talmente grande che è impensabile poterlo attraversare a piedi, ed ha coinvolto terra, alberi e massi di notevoli dimensioni. La foto riporta la frana dal lato della strada di Campolemisi, con i pilastri che segnalano il primo arginamento. Visto i costi ingenti, verrà riaperta la strada?

Con le nevicate avvenute nel mese di novembre e

dicembre scorsi, alcuni alberi sono caduti

all’interno della carreggiata, non provocando

fortunatamente lesioni a cose o persone, ma interrompendo il traffico veicolare. Questo episodio

ha motivato il contenuto di un’ordinanza sindacale con la quale si chiedeva ai proprietari di terreni a

margine della strada di effettuare il taglio delle

piante, fino a cinque metri sopra e sotto il manto

stradale, con l’evidente scopo di evitare nuovi casi analoghi. I proprietari di questi terreni non hanno

ottemperato all’ordinanza e allo scadere del tempo massimo stabilito (fissato in dieci giorni

dall’emanazione dell’ordinanza) il sindaco ha proseguito con l’appalto per l’effettuazione del

taglio a ditte esterne. Nei mesi successivi è cominciato il taglio effettivo degli alberi, e il

legname abbattuto è stato usato dalle ditte come compenso, se i rispettivi proprietari non fossero

stati interessati a ricomprare il legname ad un prezzo fissato con la ditta. Alcuni proprietari di

questi terreni non sono stati d’accordo nel vedersi

tagliare alberi che per anni potavano e innestavano, traendone fonti di guadagno; tenevano così tanto ai

loro alberi da non preoccuparsi di eventuali danni che essi avrebbero potuto creare cadendo sulla

strada. Un malcontento generale si è sollevato un po’ da parte di tutta la cittadinanza non tanto per il

taglio degli alberi, quanto al disastro che le ditte

hanno lasciato a margine strada. Infa tti gli operai

hanno preso il legname più grosso da cui potevano trarre profitto maggiore, ed hanno lasciato a bordo

strada e sotto il guard-rail gli scarti poco convenienti… ma ingombranti. L’ordinanza non

trattava lo smaltimento del legname, ma sosteneva

soltanto che questo doveva costituire un risarcimen-

to per le ditte che avevano ottenuto l’appalto.

Alcune delle piante tagliate

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Il 17 marzo anche nel nostro Comune sono stati festeggiati i 150 anni dell’Unità di Italia. Alle 15.30 nonostante la pioggia i nostri bimbi sono andati in tutte le case del paese

consegnando ad ogni famiglia la bandiera tricolore. Dopo di che, nella sala consiliare del Comune, il Sindaco ha tenuto un discorso commemorativo della giornata, seguito poi da un contributo del parroco Don Felice del Carlo. Al termine, il Sindaco ha riunito

tutti i bimbi attorno al tavolo ed è arrivata una bellissima torta tricolore con le candeline con su il numero 150! Allora tutti insieme, bambini e intervenuti alla cerimonia, abbiamo cantato l’inno nazionale, con tanti applausi alla fine e con tanta partecipazione. È seguito un rinfresco

preparato dalle persone del paese, a base di torte dolci e salate e tante altre squisitezze. L’intera manifestazione è stata un bel momento di aggregazione e i bambini si sono divertiti moltissimo e hanno partecipato con entusiasmo ad ogni ini-ziativa. La giornata si è conclusa alle nove di sera, quan-

do tutti riuniti davanti al Comune abbiamo assistito allo spettacolare fuoco d’artificio tricolore, che ha concluso i festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità italiana. Un ringra-ziamento particolare a quanti hanno contribuito a fare gli addobbi e alla preparazione del rinfresco, tutto ottimamente riuscito.

Alcuni momenti della giornata e il fuoco d’artificio che ha chiuso la festa dell’Unità d’Italia

Ho parlato nello scorso numero delle frane verificatesi sulle nostre strade di San Pellegrinetto, esprimendo

l’augurio che venissero bonificate al più presto.

Purtroppo il quadro è molto peggiorato, in quanto nei giorni successivi all’uscita del nostro giornalino il

maltempo ha imperversato con forti e insistenti piogge,

che alla fine hanno causato l’aggravarsi della situazione già esistente. La strada per Fornovolasco è franata del

tutto, e l’intera sede stradale è scivolata per alcune

decine di metri; su quella di Campolemisi si è

distaccato un enorme smottamento che si è riversato

completamente sulla carreggiata, ostruendone il passaggio. Con queste due emergenze il paese è

rimasto isolato per alcuni giorni, nonostante il Comune si sia messo subito all’opera per permettere di riaprire

la viabilità di almeno una delle due strade. Gli

smottamenti erano però talmente vasti che non c’erano né i tempi, né i soldi necessari per poter fare un lavoro definitivo; quindi per ovviare all’urgenza è

stata fatta una strada nel bosco, per scavalcare la frana sulla strada di Fornovolasco, e permettere il

passaggio delle macchine per raggiungere il paese.

Tutto questo è avvenuto tra Natale e Capodanno, e proprio in quei giorni i vari TG nazionali di Rai e

Mediaset davano le notizie relative al maltempo di

tutta Italia, e in mezzo a queste notizie siamo finiti

anche noi, con servizi e interviste dedicati alla

nostra frazione. Noi abitanti siamo stati subito

flagellati di telefonate da parte di parenti ed amici,

che sentendo la notizia al telegiornale, ci chiede-vano se era proprio il nostro piccolo paese ad essere

isolato. Quando li rassicuravamo che tutti comun-

que stavamo bene, rimaneva il tempo per parlare della sorpresa di vederci in tutti i TG nazionali! Non capita tutti i giorni che un paesino delle nostre dimensioni sia oggetto di tanta attenzione! Adesso che la bella

stagione sta per arrivare, ci auguriamo che notizie di frane e smottamenti non ce ne siano più... a presto!

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LA REDAZIONE

AUGURA

A TUTTI

I LETTORI

BUONA PASQUA

di Aldo Bertozzidi Aldo Bertozzidi Aldo Bertozzidi Aldo Bertozzi

Se un forestiero fosse giunto a Vetriceto chiedendo di Amulio Pieri, nessuno avrebbe saputo dirgli chi fosse né dove abitasse, ma se avesse domandato del Velenoso, gli avrebbero saputo rispondere anche i sassi.

Simili situazioni in passato erano abbastanza frequenti in Garfagnana, quando

la gente aveva tutta un soprannome che, con il passar del tempo, aveva finito con

l’identificare le persone al posto del nome di battesimo, ormai dimenticato. Il curioso nomignolo attribuito ad Amulio derivava dal suo spirito caustico, cui

non di rado faceva ricorso, lasciandosi andare anche a battute sferzanti, spesso addirittura sarcastiche, ma sempre cariche di un sottile umorismo.

Era rimasta famosa la risposta da lui data al dottore la volta in cui, essendosi

sentito poco bene durante la notte ed avendo continuato ad accusare disturbi vari per tutta la mattinata, aveva mandato a chiamare il medico condotto per una visita di controllo.

Va detto che Amulio era un accanito bevitore e, forse, quella volta aveva un poco ecceduto con le libagioni, per cui il suo malessere non era probabilmente altro

che la conseguenza di una indigestione e della eccessiva assunzione di bevande alcoliche, ma il medico – scrupoloso ed attento e che pur conosceva la debolezza dell’

Amulio nei confronti del vino - prima di emettere la sua diagnosi e consigliare la terapia del caso, voleva sgomberare il campo da possibili interferenze di fattori estranei che fossero stati origine o concausa del disturbo avvertito dal suo paziente, che non era del tutto passato.

Così, dopo avergli misurato la febbre, auscultato torace, schiena ed addome, avergli guardato la lingua e i bulbi oculari ed avergli misurato la pressione, gli chiese se per caso il girono precedente si fosse lasciato andare a qualche intemperanza alimentare.

“Beh”, rispose Amulio ”per la verità ieri sera ho bevuto qualche bicchierotto: sa il Luigino della Francesca ha trovato lavoro ed ha offerto da bere a tutti e poi, in

queste giornate così calde, il vino fresco è talmente gradevole…”. Il dottore ritenne allora che, prima di far sottoporre il suo paziente a più

accurati esami clinici, sarebbe stato forse opportuno effettuare un semplice

esperimento, certamente privo di controindicazioni, e disse ad Amulio: “Mio caro, prima di farti cavare il sangue per tutta una serie di esami e prima di

riempirti di medicine, penso sia meglio che facciamo una semplice prova: tu vedi di

stare almeno una settimana senza bere vino, così vediamo se migliori”.

Il Velenoso lo guardò perplesso ed un po’ sbigottito. Quella proposta non lo convinceva affatto. Così replicò con la massima calma,

ma con altrettanta convinzione: “Dottore, visto che lei mi sembra un po’ indeciso sia riguardo alla causa del

mio malessere che alla cura più opportuna per farmi guarire, facciamo così: anziché

smettere di bere per vedere se miglioro, io continuo tranquillamente a bere come prima, così potremo sapere se per caso peggioro; è d’accordo?

E subito dopo si rivolse alla moglie, che aveva assistito alla visita ed aveva

ascoltato allibita la proposta del marito, dicendole: Maria, paga il signor dottore per il suo disturbo!”

Il 19 novembre 2010 la città di Savona ha celebrato il

ricordo dell’Ammiraglio Enrico Roni, intitolandogli una piazza e una targa celebrativa a ricordo della giornata.

Enrico Roni nasce a Livorno nel 1899, ma aveva chiari legami con il nostro comune, infatti era da qui che la sua

famiglia proveniva. Nel 1914 Enrico entra in Accademia e nel 1818 partecipa alle azioni di guerra sulla “R. N.

Duilio” e su altre navi e sommergibili. Nel 1925 passa al Corpo delle Capitanerie di Porto, dove negli anni

percorre tutta la carriera militare da Capitano a Maggiore Generale (1957). Alla prima destinazione di Genova

seguono comandi a Rodi, nell’Egeo, dove nel 1939 è promosso Tenente Colonnello, e poi a Catania e Savona.

Ed è proprio nella città ligure che, tra l’8 e il 9 settembre del 1943, Roni si rende protagonista di un atto di

coraggio contro l’occupazione tedesca: la città era ormai in mano alle truppe germaniche quando egli ordina

l’allontanamento delle navi verso i porti del meridione e

l’autoaffondamento delle imbarcazioni non in grado di muovere verso altre mete. La decisione, seppur presa in

ottemperanza di ordini superiori, comportava molteplici rischi, con i tedeschi che ormai avevano il controllo della

città ed avrebbero potuto lasciarsi andare a ritorsioni, così come a gesti sconsiderati. Il 9 settembre, poi, Roni lascia

il servizio per non aderire alla Repubblica di Salò e comincia ad insegnare matematica presso l’Istituto

Nautico Leon Pancaldo di Savona. Il 25 aprile 1945 riprende il Comando del porto di Savona, confermato dal

competente Ministero. Percorre tutta la carriera militare nei porti di Cagliari, Catania, Napoli e Genova. Nel 1962

viene collocato a riposo e torna a vivere a Savona, dove nel 1992 muore.

Condividiamo con tutti voi l’orgoglio della famiglia per questo riconoscimento all’Ammiraglio Roni.

Picchetto militare in onore dell’Ammiraglio Roni La targa celebrativa

Ritratto di Enrico Roni Rappresentanza dei discendenti calominesi alla cerimonia

La chiesa che vogliamo farvi conoscere stavolta è quella di San Pellegrinetto. Il luogo si chiamava “l’Alpe di Trassilico”, poi diventò San Pellegrino il piccolo e poi San Pellegrinetto, per distinguerlo da quello sull’Appennino. Dopo il 1450 alcuni pastori di Trassilico vi fissarono le loro dimore. Date sui muri sono state trovate in diverse località: 1460, 1523, 1587, ma è nel 1680 che si ha la prima

notizia di un Oratorio. Dal 1721 e anni seguenti si hanno date sulle diverse parti della chiesa, che nel 1734 ha forma completa. Nel 1722 viene concesso il fonte battesimale. Nel 1741 diventa autonoma da Trassilico ed eretta in cura, mentre il campanile è del 1786. Elevata a parrocchia il 10 febbraio del 1947 e riconosciuta civilmente l’anno successivo. Al suo interno si trova una interessante Madonna con Bambino, che si distingue da statue analoghe in quanto opera di artigiani lucchesi, contrariamente alla maggior parte di queste che provengono dall’artigianato valdostano.

Veduta esterna della chiesa L’interno

Panoramica dall’altare

L’altare

La Madonna con Bambino di artigianato lucchese