Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

56
Sine Nomine Politecnico di Milano Facoltà del Design Design della Comunicazione Laboratorio di Progetto della Comunicazione Visiva Docenti: Marisa Galbiati, Luigi Bellavita Cultore della materia: Gabriele Carbone Valentina Donini Michela Galbiati Mara Giurgola Maria Jesus Navarro Baleriola Cecilia Andrea Nuñez 760802 761310 761600 780453 763240

Transcript of Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Page 1: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Sine Nomine

Politecnico di MilanoFacoltà del DesignDesign della ComunicazioneLaboratorio di Progetto della Comunicazione VisivaDocenti: Marisa Galbiati, Luigi BellavitaCultore della materia: Gabriele Carbone

Valentina DoniniMichela Galbiati

Mara GiurgolaMaria Jesus Navarro Baleriola

Cecilia Andrea Nuñez

760802761310761600780453763240

Page 2: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 3: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Indice

Copy Strategy

Brand Character

Obiettivo di Comunicazione

Analisi del Target

Main Promise

Campagna Pubblicitaria

Progetto

Idea Creativa

Realizzazione

Crediti

Page 4: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 5: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Copy StrategyBrand Character

Obiettivo di ComunicazioneAnalisi del Target

Main PromiseCampagna Pubblicitaria

Page 6: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 7: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

Mission dell’azienda:Garantire pulizia e vivibilità a Milano.Progettazione e innovazione attraverso mezzi e strumenti adeguati e soprattutto rispettosi dell’ambiente.

Chi è:AMSA (Azienda Municipalizzata Servizi Ambientali) è presente sul territorio milanese da lungo tempo e per questo è ben radicata. Nel 1985 avviene la trasformazione da A.M.N.U (Azienda Municipale Nettezza Urbana) in A.M.S.A. (Azienda Municipalizzata Servizi Ambientali). Il colore degli automezzi cambia da arancione a verde (ancora prima era stato bianco).La “nuova politica” consiste nello spingere il più possibile il recupero reale dei materiali iniziando le attività di raccolta differenziata e nello smaltire con l’incenerimento quanto non riciclabile (il vetro è il primo materiale riciclabile seguono poi carta, lattine e alluminio).Per seguire questa nuova linea di condotta vengono messi in esercizio campane di vetro per la raccolta. e si studia il design del termovalorizzatore Silla 2 per minimizzare l’impatto ambientale di interimento nel territorio, sia attraverso il controllo dei parametri ambientali (emissioni in atmosfera e rumore), sia rispettando i rapporti cromatici del paesaggio.AMSA svolge servizi di pulizia per quanto riguarda il territorio di Milano e da maggio 2007, si occupa anche della cura dei parchi e dei giardini.E' impegnata in tema di sostenibilità: dal 2001 utilizza impianti e mezzi eco-sostenibili (alimentazione a metano e costruzione di un impianto di distribuzione del metano per auto-trazione dei mezzi). Ha inoltre brevettato di Sweepy Jet per la pulizia della strade senza lo spostamento delle auto.

L’azienda

7

Page 8: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

Monopolio, notorietà, qualità, ef�cienza, innovazione, tecnologia

Attenzione per l'ambiente, recupero dei materiali

Dif�coltà di comunicazione

Maggiore sensibilità del cittadino: Milano pulita con l'aiuto del cittadino

Contribuire costantemente alla formazione civica dei cittadini

Disponibilità di mezzi

Calo di attenzione al tema

Comportamento giovani

Campagne Pubblicitarie

Il cambiamento delle campagne di sensibilizzazione è passato da una comunicazione indiretta, basata principalmente sulle af�ssioni e sulla diramazione di informazione agli abitanti di Milano in forma scritta, al coinvolgimento diretto del cittadino. Gli obiettivi di comunicazione di AMSA sono i seguenti:cercare di contribuire costantemente alla formazione civica dei cittadini su un aspetto, quello dei ri�uti urbani, spesso sottovalutato;dare valore e visibilità a questo servizio che è parte integrante della vita quotidiana del cittadino.

L’azienda

8

Page 9: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

Campagne Pubblicitarie

Esempio di un tipo di comunicazione informale e coinvolgente è “Pulimilano” (unico format per creare un legame forte e di �ducia con il cittadino e dare visibilità alle attività operative svolte dall’azienda sul territorio). Una comunicazione più diretta ai cittadini per cercare di coinvolgerli di più nel tenere la città pulita.Anche "Milano pulita, che spettacolo!" del 2001 viene particolarmente apprezzata.Segue poi la campagna "I Lav Milan" del 2006.

9

Page 10: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

10

Page 11: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

Nel 2007 c’è stato un restyling gra�co dell’azienda.Per contribuire a migliorare l’impatto visivo dei mezzi che si muovono sul territorio, l’azienda ha scelto un nuovo “abbigliamento” per il proprio parco automezzi destinato alla raccolta dei ri�uti ed alla pulizia delle strade, che sono stati decorati con tutte le immagini delle quattro stagioni. Con lo stessa tema sono stati ricoperti tutti i cestini di medie dimensioni in giro per Milano, oltre alle campane destinate alla raccolta di carta e vetro.

Come Amsa comunica sé stessa

11

Page 12: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Brand Character

Nell’autunno del 2005 viene istituito il “Progetto Scuola” destinato ai ragazzi delle scuole materne, primarie e secondarie che ha come obiettivo quello di far apprendere al bambino, in modo divertente, il valore ed il rispetto dell’ambiente (utilizzo scuola del fumetto con personaggi animati).

Progetto cestone Expo per una riquali�cazione dell’arredo urbano. Scopo: rendere gli ogetti omogenei e consoni all’architettura dei luoghi, prevede la progettazione dei dehors dei bar e dei ristoranti della Galleria Vittorio Emanuele, nonché dei chiostri nel centro storico.

Il Centro Ambientale Mobile (CAM) è una stazione mobile itinerante per la raccolta dei ri�uti solidi urbani. È una nuova modalità di conferimento dei ri�uti che si af�anca ai servizi tradizionali. Il CAM è stato pensato con criteri di sostenibilità: l’energia elettrica necessaria al funzionamento è fornita da pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto del container.L’isola ecologica mobile è composta da due parti principali: un container mobile su ruote che può essere trasportato facilmente e un “totem” informatizzato multimediale che permette l’acquisizione di dati signi�cativi al �ne di conoscere e registrare la quintità e la tipologia dei ri�uti e materiali conferiti (con un massimo di 200 conferimenti).

Progetti

La percezione di Amsa per 68 ragazzi intervistati di età compresa tra i 16 e i 24 anni

Conosci Amsa?

Si 59%

No 28%

Pensi sia utile?Svolge un buon lavoro?

Conosci le attività svolte da Amsa?

Altro 44%

Si 53%

No 3%

Altro 40%

Si 24%No 37%

Altro 40%

12

Page 13: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Obiettivo di Comunicazione

Sensibilizzare i giovani a non lasciare le bottiglie di birra fuori dai bar alla sera e di notte poichè costituiscono un pericolo per la popolazione e un problema per la raccolta del vetro che deve avvenire manualmente poichè molti dei posti sono inaccessibili ai mezzi per la raccolta AMSA.

A Milano ci sono molti "punti caldi": Colonne, zona Arco della pace, Brera, Navigli...

Brief

13

Page 14: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Obiettivo di Comunicazione

14

Page 15: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Obiettivo di Comunicazione

Luoghi a RischioSempione

Colonne

Navigli

Brera

15

Page 16: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Obiettivo di Comunicazione

Cosa ne pensano i milanesi?Opinioni tratte da una discussione registrata sul forum del Corriere della Sera

Il vetro in stradaChe bello! Da un po' di tempo a questa parte i locali pubblici non ti danno più il bicchiere di birra nella pinta, ma in un bel bicchiere di plastica. Ma proprio tutti?No perchè il problema, per quanto più inquinante la plastica, è di sicurezza.Perchè tutti quei bicchieri che troviamo fuori dai locali notturni la mattina, sarebbero pinte e bottiglie di vetro o meglio i cocci di questi.Cocci che si spargono per il marciapiedi e devi tenere in braccio i bambini per poterci camminare.Dicevo che non tutti i locali fanno così. Sono molti che ti danno la bottiglietta, perchè fa �go bere a canna e lasciare la bottiglia sul gradino di un negozio... se poi cade e si rompe, il problema non è più di chi l'ha posata.

Concordo con teLa plastica inquina, ma almeno nessuno si fa male, specialmente i bambini. Sinceramente non ho mai capito questa triste "mods" di usare le strade e i marciapiedi come cestini. Ma ci trovano gusto a buttare in terra di tutto? Forse un divertimento che la gente beneducata e rispettosa non capisce. Io provo una grande tristezza e basta!

Non c'è solo la bottiglia rotta per terra ma anche la splendida abitudine di porla sotto le ruote della macchina, grande segno di civiltà.A parte i miei educatissimi bassottini che si sono tagliati le zampette più volte, ora che arriva la bella stagione sarà una gioia camminare con i sandali sui vetri rotti, meno male che ho rifatto l'antitetanica l'anno scorso.

Il Problema

16

Page 17: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Analisi del Target

Target Primario

Liceale: 16 - 18 anniEsce un paio di sere alla settimana generalmente con amici, non ha luoghi di ritrovo preferiti: esce indifferentemente in Colonne, sui navigli, in zona Sempione...Cosuma principalmente birra, drink e alcolici in numero contenuto (da uno a tre a serata). La sua serata dura all'incirca tre ore, dalle 21.30/22.00 alle 23.30 circa.

17

Page 18: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Analisi del Target

Target Secondario

Studente universitario: 19 - 24 anni Esce circa quattro sere a settimana in compagnia di amici, segue gli eventi della città e dell'hinterland, per questo non ha luoghi di ritrovo preferitiNon ha preferenze neanche per quanto riguarda le consumazioni, infatti beve indifferentemente birra, drink e superalcolici (questi ultimi in minore quantità). La sua serata dura in media cinque ore, dalle 22.30 alle 02.00.

18

Page 19: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Analisi del Target

Giovane lavoratore: 20 - 24 anniEsce circa quattro sere a settimana e non ha preferenze né per quanto riguarda i luoghi di frequentazione né per quanto riguarda le consumazioni. La sua serata si svolge come quella degli studenti universitari, anche perchè, appartenendo alla stessa fascia d'età, le due categorie si ritrovano spesso ad uscire insieme.

Target Secondario

19

Page 20: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Analisi del Target

Persone fuori target interessate

Nella fase di analisi di target abbiamo individuato due categorie di persone che non sono comprese nel target ma che sono comunque coinvolte nel problema.

Under 16Ragazzi fuori target che però sono interessati dal problema perché escono la sera e bevono. Hanno abitudini simili a quelle dei liceali.

Over 24Individui fuori target che però sono presenti sul territorio e sono interessati dal problema. Hanno le stesse abitudini di universitari e lavoratori.

20

Page 21: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Analisi del Target

Percezione del problema

Tutte le tipologie del target sono omogenee per quanto riguarda il problema e la sua percezione, per questo l'impatto della nostra campagna sarà molto simile per le diverse categorie.Dai gra�ci che seguono si può notare come il target a cui facciamo riferimento sia consapevole del fatto che il problema esiste, ma nonostante questo non ci presta attenzione più di tanto: giovani e ragazzi lo ritengono un problema "lontano", che non li riguarda in prima persona.

Il nostro scopo è rendere i giovani consapevoli del problema: chi lo percepisce autonomamente, infatti, è già sensibile alla questione, mentre chi non lo sente non viene toccato dal problema.Ci sono però ancora molti soggetti indifferenti alla questione, soggetti che vogliamo rendere consapevoli e partecipi.La reazione che vogliamo ottenere è quella di trasformare l'indifferenza comune in coscienza collettiva. Vogliamo che giovani e ragazzi si rendino conto dell'effettiva "portata" del problema, e del fatto che il problema li riguarda da vicino: può partire da loro, e a loro può ritornare, come un boomerang. Da qui vogliamo far partire un cambiamento di abitudini.

Il problema esiste? Presti attenzione al problema? Il problema ti da fastidio? Il problema è un pericolo?

Si 64%No 9% No 24%

No 3%

Si 30% Si 97%Non tanto 46%

Non ci faccio caso 27%

Non ci faccio caso 6%

Si 94%

Insight e Reazione

21

Page 22: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Target e Tone of Voice

Target primario:liceali, tra i 16 e i 18 anni: sono i destinatari "più a rischio", in quanto l’adolescenza è l’età della ribellione e dell’egoismo.Gli studenti universitari e i giovani lavoratori hanno un maggiore senso e rispetto dell’ambiente rispetto ai liceali.

Analizzata la giovane età si è pensato di strutturare la main promise evidenziando un bene�cio individuale: la sicurezza stradale.

Il linguaggio da utilizzare all'interno della campagna pubblicitaria sarà ironico con un taglio iperbolico. Questa scelta è stata fatta in base ad uno studio sulle abitudini e sui gusti del target, un questionario on-line che abbiamo sottoposto a circa 50 individui nella fascia d'età compresa tra i 16 e i 24 anni: il risultato ci ha portate a scegliere questo tone of voice in quanto è stato de�nito "l'unico in grado di colpire e di essere ricordato" dagli stessi intervistati.

Analisi del Target

22

Page 23: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Main Promise

La promessa principale su cui si baserà tutta la campagna pubblicitaria è stata individuata facendo leva sul bene�cio individuale: la sicurezza stradale. Per centrare il nervo sensibile dei giovani abbiamo individuato un target primario (principalmente individuabile con i ragazzi liceali) che è toccato molto da vicino: biciclette e motorini sono i mezzi di trasporto più utilizzati da essi.

Questi problemi interessano anche il target secondario, persone fuori target e malcapitati che si trovano a passare in strade piene di bottiglie e cocci taglienti.

Altre conseguenze ci possono essere per coloro che camminano con sandali e infradito o per i cani che potrebbero tagliarsi.

Ulteriori promesse che possono nascere, af�ancando quella principale, sono di tipo collettivo come la possibilità di rendere Milano, ed in piarticolare i luoghi d'incontro serale, più pulita e meno pericolosa e degradata.

23

Page 24: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

La campagna pubblicitaria prevede la realizzazione di uno spot di 30 secondi e l'integrazione dell'idea creativa su altri tre media: uno appartenente all’Above the Line (ATL) e gli altri due al Below the Line (BTL).

SpotLo spot si sviluppa attorno ad una bottiglia che viene abbandonata con noncuranza da un ragazzo; tale bottiglia, la vera protagonista dello spot, diventa causa di "incidenti e disgrazie" che vanno a colpire diversi soggetti, �no a tornare al ragazzo che inizialmente l'aveva abbandonata, provocando il tutto.Egli sceglierà poi di "fare la cosa giusta", regalando allo spot un happy ending.

Spot

1

2

3

1. Fase inziale di normalità

2. Disgrazie e incidenti, capovolgimento della situazione iniziale, che culmina con la presa di coscienza del protagonista

3. Soluzione del problema in seguito a una scelta del protagonista, lieto �ne

24

Page 25: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

ATLAbove the LinePer quanto riguarda i mezzi di comunicazione tradizionali abbiamo previsto la progettazione di una serie di af�ssioni in tutta la città di Milano che riprenda il linguaggio dello spot. Tali af�ssioni ripropongono infatti alcune scene positive e negative dello spot: ci mostrano il disastro da un lato e l'happy endig dall'altro.

25

Page 26: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

ATL

26

Page 27: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

BTLBelow the LineLa declinazione nel segmento dei media Below the line è stata pensata in due modi:Una Guerrilla Marketing, che prevede la distribuzione di sagome in cartone (con la tipica forma della bottiglia di birra) su cui verranno ancora una volta riproposte le scende dello spot

27

Page 28: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

BTLBelow the LineL'organizzazione di un "grande gioco" in stile "Takeshi's Castle" o "Giochi senza Frontiere" durante il quale i giocatori dovranno destreggiarsi in un percorso senza farsi sopraffare da una gigante bottiglia (ovvimanete di polistirolo, e assolutamente non pericolosa!) impazzita e rotolante.

28

Page 29: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Campagna Pubblicitaria

Above the LineQueste af�ssioni statiche saranno principalmente cartelloni pubblicitari e consentiranno una ottima visibilità in punti strategici: stazioni ferroviarie, metropolitane, banchine di attesa di mezzi di trasporto urbani ed extraurbani, piazze (centro delle serate giovanili) e strade a basso scorrimento. Le dimensioni dei messaggi possono essere declinate dai 600x300 cm ai 70x100 e 100x140 cm.

Below the LineEntrambi gli strumenti cercano di avvicinarsi ad un linguaggio giovanile, mantenendo costantemente quella sottile ironia evidenziata nella copy stategy.

La Guerrilla Marketing verrà diffusa principalmente a livello locale ed in particolare sui mezzi di trasporto giovanili come bici, moto, scooter, ecc.

Attraverso un gioco reale si cerca di coinvolgere i giovani e gli si offre la possibilità di vivere una esperienza unica ed indimenticabile. Nonostante una partecipazione "contenuta", il gioco offre l'opportunità di creare un'onda virale (creata dal passaparola) e potrebbe sfruttare la rilevanza per creare un rapporto di complicità tra il giovane cittadino e l'azienda.Si può inoltre pensare di inserire questo nuovo "gioco della bottiglia" in un sistema più ampio di giochi organizzato da AMSA (magari con la collaborazione del Comune di Milano o della Regione Lombardia). Questa serie di giochi può rientrare in una proposta formativa e informativa del cittadino circa l'ambiente, il lavoro svolto da AMSA, il sistema della raccolta differenziata, la gestione dei parchi, il problema dei writers ed altro ancora: per ogni macrotema o argomento si prevede l'organizzazione di un gioco speci�co, ognuno dei quali concorre ad un risultato più "alto" (tipo prove per la caccia al tesoro). Per un evento di questo tipo si prevede la durata di un weekend; inoltre dovrà essere preceduto da un'attenta campagna di comunicazione.

29

Page 30: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 31: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

ProgettoIdea CreativaRealizzazione

Crediti

Page 32: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 33: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

33

Idea Creativa

Sicurezza stradaleQuesta è la promessa, l'idea di fondo, le parole da tenere sempre a mente.Bisogna inoltre tener conto del Tone of Voice prescelto, ironico ed esagerato... Il problema che riscontriamo da principio riguarda la comunicazione: come rendere una questione seria e impegnativa come la sicurezza stradale con un tono ironico e accattivante?

Attraverso il Brainstorming si da libero sfogo alle idee di ognuna di noi: parole, intuizioni, �ash, ispirazioni, ricordi, collegamenti... da cui si può partire per sviluppare qualcosa di strutturato e coerente con i paletti che ci siamo poste.

Prime Idee

Page 34: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

34

Idea Creativa

Bottiglia, pericolo, lasciare, travolgere, causare...Da qui viene fuori l'idea di fondo: una bottiglia lasciata da un ragazzo viene travolta da ingenui passanti, diventando la causa di situazioni pericolose, come incidenti, risse, cadute... una specie di effetto domino causato dalla noncuranza di un ragazzo come tanti.

Problema: la ripresa di cadute e incidenti reali; rendere tali avvenimenti in maniera realistica è molto dif�cile, e togliendo il realismo si perde l’impatto.

Soluzione: la soluzione più immediata a questo problema tecnico è quella di giocare con gli effetti sonori: nel video non verranno mostrati gli incidenti e tutte quelle situazioni che si presentano irrealizzabili, ma saranno af�date a suoni e rumori fuori campo, in modo che lo spettatore, pur non vedendo ciò che succede, riesca facilmente ad intuirlo.In questo modo, inoltre, l’attenzione sarà maggiormente concentrata sulla bottiglia e lo spettatore non sarà distratto dagli avvenimenti.

L’idea di Fondo

Page 35: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

35

Idea Creativa

Una volta impostata l'idea bisogna pensare a darle forma e a concretizzarla.In questa fase sono essenziali gli Storyboard, ne faremo molti per presentare più soluzioni per quanto riguarda il problema degli incienti e per essere sempre più precise nella realizzazione e illustrazione della nostra idea creativa. Il primo è molto abbozzato, giusto un primo schizzo dell'idea; per ovviare al problema degli incidenti scegliamo di non mostrarli, ma di lavorare con l'audio.

Il secondo cambia un po' la storia: ogni volta che la bottiglia è causa di un incidente, è come se il ragazzo che l'aveva abbandonata ricevesse un colpo, come se gli tornasse come un boomerang tutto quello di cui è cusa.In questo modo non si vedono gli incidenti ma le reazioni del ragazzo.

Sviluppo dell’Idea

Page 36: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

36

Idea CreativaST

ORY

BOAR

D 1

Gruppo di amici che si allontana (hanno in mano bottiglie di birra)

Zoom sulla bottiglia

La bottiglia è rotta

Un passante dà un calcio alla bottiglia, che esce di campo e si rompe (sentiamo il rumore)

Zoom out sulla scena (campo totale)

Uno dei ragazzi abbandona la sua bottiglia per terra

Arriva un ragazzo in bicicletta (inquadratura in soggettiva)

Buio: il ragazzo è a terra, semisvenuto, e sente i rumori degli incidenti causati dalla bottiglia

Arriva AMSA, un’operatore raccoglie e butta via i cocci di bottiglia, e insieme ad essi le vittime della strage

Claim �naleMattino, il giorno dopo: campo totale sulla strage provocata dalla bottiglia

Il ragazzo cade (inquadratura in soggettiva)

1 2 3 4

5 6 7 8

9 10 11 12

Page 37: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

37

Idea CreativaST

ORY

BOAR

D 2

Primissimo piano del protagonista che beve

Zoom out: si vede il ragazzo con gli amici e l’ambiente circostante

Primo piano del ragazzo dolorante, ha preso una botta come se fosse caduto

Mezzo piano del ragazzo dolorante, ha preso una botta come se avesse fatto incidente

Piano americano del ragazzo dolorante, ha preso una botta come se avesse fatto incidente

Campo totale della tragedia seguito del claim

Un motorino, per evitare la bottiglia, fa incidente; si sente il sonoro

Un ciclista “prende dentro” la bottiglia e si sente la caduta

Il protagonista abbandona la bottiglia a terra

Un passante dà un calcio alla bottiglia

La bottiglia comincia a rotolare

Qualcuno ci inciampa e si sente la caduta

1 2 3 4

5 6 7 8

9 10 11 12

Page 38: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

38

Idea Creativa

Il terzo storyboard è una miglioria della prima idea sia per quanto riguarda lo studio delle inquadrature sia per de�nire ciò che verrà mostrato degli incidenti e in che modo.Scegliamo di far intuire ciò che succede con delle inquadrature che molto basse e concentrate sulla bottiglia; questa sarà sempre in campo, anche per sottolineare la sua centralità e la sua importanza.

Sviluppo dell’Idea

1 2 3 4 5 6

7 8 9 10 11 12

STO

RYBO

ARD

3

Page 39: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

39

Idea Creativa

L’idea viene approvata, ma il �nale è troppo apocalittico, fa perdere di ironia allo spot.Proviamo quindi ad immaginare possibili �nali alternativi.Viene scelto il primo.

Con l'idea completa possiamo costruire uno storyboard più dettagliato ed ef�cacie.

Sviluppo dell’Idea

Finale “iniziale”: strage di massa, la bottiglia rotola �no al cestino AMSA e si ferma. Lo spot termina così.

Finale alternativo n°2: strage di massa, ma i ragazzi a terra non sono morti bensì doloranti in maniera molto �nta (come nei cartoni animati).

Finale alternativo n°3: strage di massa interrotta da una frase tipo “Ok abbiamo �nito le riprese, tutti a casa” del regista. Finale scartato perchè rende tutto lo spot una �nzione.

Finale alternativo n°1:Il ragazzo vede la strage e raccoglie la bottiglia Rewind, si torna alla scena iniziale, in cui il ragazzo butta la bottiglia nel cestino.

1

23

FINAL

I ALT

ERN

ATIV

I

Page 40: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

40

Idea Creativa

Primo piano: un ragazzo beve una birra Zoom out o cambio inquadratura: il ragazzo è insieme ad altri amici

Il ragazzo lascia la bottiglia per terra

Inquadratura ravvicinata della bottiglia, in secondo piano si vede il ragazzo che si allontana

Inquadratura �ssa sulla bottiglia, fuori campo passi che si avvicinano, entra in campo il piede di un ragazzo che calcia la bottiglia facendola �nire fuori campo

La bottiglia urta la gamba di un ragazzo: rumori fuori campo di una lite tra il ragazzo che ha calciato la bottiglia e quello che è stato colpito

1 2 3

4 5 6

STO

RYBO

ARD

4

Page 41: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

41

Idea Creativa

Inquadratura della bottiglia che rotola, intanto rumori fuori scena della lite e rumore di una bici che si avvicina

La bicicletta prende la bottiglia e inizia a sbandare �nendo fuori campo mentre si sente il rumore della caduta

La bottiglia continua a rotolare, passi in avvicinamento fuori campo

Qualcuno inciampa sulla bottiglia e scivola, si sente la caduta mentre la bottiglia continua a rotolare

La bottiglia rotola mentre si sentono fuori campo voci doloranti per le varie cadute e un motorino che si avvicina

Il motorino schiva la bottiglia ma sbanda e si schianta (rumore fuori campo)

7 8 9

11 1210

STO

RYBO

ARD

4

Page 42: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

42

Idea Creativa

Zooom out: inquadratura della strada/piazza: la bottiglia rotola inesorabilmente e vengono mostrati i danni che ha causato, la gente a terra è dolorante

La bottiglia urta la gamba di un ragazzo e si fermaLa bottiglia rotola mentre si sentono fuori campo voci doloranti per le varie cadute

Il ragazzo afferra la bottiglia Inquadratura dal basso: il ragazzo che raccoglie la bottiglia è lo stesso che l’ha lasciata per terra dando il via alla strage, il ragazzo è sorpreso perché riconosce la bottiglia

Il ragazzo si guarda intorno stupito e dispiaciuto per tutti i guai causati dalla bottiglia ad altri ragazzi come lui

13 14 15

17 1816

STO

RYBO

ARD

4

Page 43: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

43

Idea CreativaST

ORY

BOAR

D 4

Il ragazzo guarda la bottiglia e la riconosce come causa di tutti i danni, solo in quel momento realizza che è lui che ha creato la situazione

Si torna al momento in cui il ragazzo stava per lasciare la bottiglia per terra

Il ragazzo butta la bottiglia nel cestino Zoom in/Inquadratura ravvicinata del cestino dell’Amsa, le vittime della bottiglia nella realtà parallela passano tranquillamente in secondo piano dietro il cestino

19 20 21

22 2321

Page 44: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

44

Idea CreativaST

ORY

BOAR

D 5

1 2 3 4 5 6

7 8 9 10 11 12

13 14 15 16 17 18

19 20 21 22 23 24

25 26 27 28 29 30

Page 45: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

45

Idea Creativa

A questo punto non ci manca che il Claim, quella frase �nale in cui si concentra il senso di tutto lo spot. Riprendiamo allora il brainstorming iniziale, e il claim viene da sè: "Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini"

Il Claim

Page 46: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

46

Realizzazione

Una volta de�niti accuratamente storia, inquadrature e claim si passa alla realizzazione vera a propria del video. Il lavoro che precede il momento della ripresa non è di poco conto: bisogna fare delle prove, trovare gli attori (amici disposti a dedicarci tempo ed energie), de�nire la location dove girare, reperire la videocamera e tutto il materiale tecnico necessario...

Per prima cosa ci dedichiamo alle prove delle riprese: è necessario capire che inquadrature è meglio usare, come rotola la bottiglia, come fare per la resa di certe scene etc.

Prove Video

Page 47: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

47

Realizzazione

Passiamo poi alla location: ci serve un luogo abbastanza isolato, dove si possano ricreare gli incidenti senza disturbare, che però rassomigli in maniera abbastaza realistica un luogo d'uscita serale. Per questo scegliamo Piazza San Giovanni Battista alla Creta a Milano: soddisfa tutte le caratteristiche che cerchiamo ed è fornita di cestini Amsa.

La Location

Page 48: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

48

Realizzazione

I materiali tecnici a nostra disposizione sono un paio di compatte, una re�ex che fa anche video, una videocamera... e poi tutto quello che il Lab Movie del Politecnico mette a disposizione. Decidiamo di utilizzare gli strumenti del Lab Movie e prenotiamo videocamera e cavalletto.Ora ci mancano gli attori, e parte la ricerca sfrenata di amici disponibili a fare il lavoro che abbiamo in mente... tra un ricatto e la promessa di una birra gratis riusciamo a mettere insieme un bel gruppetto: si può girare!

Ma la prima sessione di riprese non va come speravamo, il lavoro è più complicato di quello che ci aspettavamo: dobbiamo prendere con�denza con la videocamera (che usiamo per la prima volta), e nel complesso non riusciamo a concretizzare al meglio ciò che avevamo espresso nello storyboard �nale;inoltre abbiamo dei problemi causati dai cambi di luce troppo evidenti delle varie scene. Insomma, una volta visionate le riprese decidiamo di rigirare.

Materiale

Prime Riprese

Page 49: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 50: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

50

Realizzazione

Questa volta scegliamo di sfruttare il nostro materiale, e decidiamo anche di modi�care in parte il cast, ampliandolo, e assegnando a ognuno un ruolo preciso.Scegliamo di fare riprese �sse, senza zoom né movimenti, e utilizziamo una telecamera che riprende in HD.

Riprese De�nitive

Page 51: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 52: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

52

Realizzazione

Alle riprese segue poi la fase di post-produzione:nel montaggio teniamo le inquadrature migliori e scartiamo le altre, poi tagliamo i momenti di vuoto che non aggiungono niente al signi�cato e aggiunguiamo i suoni, tutte le operazioni di post produzione sono statse fatte con Premiere Pro, Illustrator e After Effects

Post-Produzione

Page 53: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

53

Crediti

Cast

Ringraziamenti

Enric

o C

aran

gelo

Dan

iele

di G

rego

rio

Vale

ntin

a D

onin

i

Car

ola

Gal

biat

i

Gio

rgio

Gal

biat

i

Mic

hela

Gal

biat

i

Vale

ntin

a M

azze

tto

Cec

ilia

Nuñ

ez

Fede

rico

Pozz

oni

Carlo BizRoberto GalbiatiLuca LusardiErica MagagnatoGiacono MelziFranco Cesare Zanetti

Enrico CarangeloDaniele di GregorioValentina DoniniCarola GalbiatiGiorgio GalbiatiMichela GalbiatiValentina MazzettoCecilia NuñezFederico Pozzoni

Page 54: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini
Page 55: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Sine Nomine

Valentina Donini760802

Michela Galbiati761310

Mara Giurgola761600

Maria Jesus Navarro Baleriola780453

Cecilia Andrea Nuñez763240

Page 56: Ogni azione lascia un segno. Usa i cestini

Politecnico di MilanoFacoltà del DesignDesign della ComunicazioneLaboratorio di Progetto della Comunicazione VisivaDocenti: Marisa Galbiati, Luigi BellavitaCultore della materia: Gabriele Carbone