OBJEKTREPORTREGIONALE

TRENTINO - ALTO AdIGE

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Una nuova sede di valore storico per il Museo civico di Merano

Sistema Creteo®Confaltper pavimentazioni semirigide

ad alta resistenza

Termeno, il risparmio energetico e l’estetica più moderna fanno Scuola

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Creteo®Gala CC 608 rapid è la soluzione più tecnica e specifica di ultima generazione per la riparazione veloce e a lunga durata dei buchi nell’asfalto, un prodotto brevettato (costituito da cemento, ghiaia ammantata di bitume e addittivi che ne migliorano la lavorazione), che combina le doti di flessibilità e di continuità dell’asfalto con la resistenza a compressione e altre caratteristiche positive del calcestruzzo.

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torniamo con grande piacere a raccontare l’edilizia ambientata in Trentino-Alto Adige, secondo la nostra idea di edilizia al servizio delle persone che utilizzano e godono attivamente le strutture costruite, restaurate, riqualificate.Una gamma di prodotti estesa e collaudata, ci permette di intervenire nelle più diverse situazioni, dal rifacimento di un manto stradale alla nuova costruzione, dal restauro di edifici di valore storico alla riqualificazione dell’esistente.

Questa è la nostra forza: semplici, flessibili, originali e all’avanguardia, ci occupiamo di edilizia da moltissimi anni, con passione ed esperienza, partendo in primo luogo dalle vostre esigenze.

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2.1

proprietà RÖFIX SpAvia Venosta 7039020 Parcines - BZ

direttore responsabileWolfgang Brenner

progetto graficodesignverliebt.com

stampaG. A. Service GmbHNussdorferstraße 5a5020 Salzburg

editoreRÖFIX SpAvia Venosta 7039020 Parcines - BZtel. +39 0473 966100

iscrizione al tribunale di Leccon° 1/03 del 9/01/03

sedi

RÖFIX SpAvia Venosta 7039020 Parcines - BZtel. +39 0473 966100fax +39 0473 966150office.partschins@roefix.com

RÖFIX SpAvia delle Tecnologie 2433074 Fontanafredda - PNtel. +39 0434 599100fax +39 0434 599150office.fontanafredda@roefix.com

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RÖFIX SpAvia Bongiasca 136421020 Comabbio - VAtel. +39 0332 962000fax +39 0332 961056office.comabbio@roefix.com

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Seminario xClima Ripristino del calcestruzzo secondo EN 1504-3, 03.10.2013 Relatore: Thomas Schönweger

Seminario xClima RÖFIX SismaCalce: il sistema integrato per la prote-zione antisismica e l’isolamento termico integraleRelatore: Ing. Raffaele Molteni

Seminario xClimaIl pacchetto di pavimentoRelatore: Thomas Schönweger

2.2

I N D I C E

www.roefix.com

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Speciale texture di pavimentazione alla Cappella di San Vittore nell‘Abbazia di Novacella

Una nuova sede di valore storico per il Museo civico di Merano

RÖFIX Belit, restauro ad alta resistenza per il Camposanto militare di Spondigna (BZ)

Risanamento della Galleria della SS238 di Passo Palade a Tesimo (BZ) con il sistema CreteoRepair CC 194 M e Armomesh

Sistema Creteo®Confalt per pavimen-tazioni semirigide ad alta resistenza

Riparazione di buchi nell’asfalto veloce e a lunga durata per Autostrada del Bren-nero con Creteo®Gala CC 608 rapid

Termeno, il risparmio energetico e l’este-tica più moderna fanno Scuola

La casa di cura polispecialistica SOLA-TRIX di Rovereto (TN): qualità ed efficien-za anche dell’involucro

RÖFIX e Renovo, collaborazione per la migliore edilizia al servizio del cliente

8

17

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2.3

L’Abbazia di Novacella, a pochi chilometri da Bressanone, è una delle perle dell‘Alto Adige, inserita in un paesaggio bucolico di boschi prati e vigneti. Fondata nel 1140 dall‘allora Vescovo di Bressanone il Beato Hart-mann, l‘Abbazia è gestita ancora oggi dalla comunità di Canonici Agostiniani di Novacella.

I Canonici di Novacella vedono a loro affidate più di 20 parrocchie, oltre che il Convitto per i giovani e il Centro Convegni Abbazia di Novacella. Un altro aspetto di grande successo so-stenuto dai Canonici è la coltivazione e la vendita di prodotti agricoli come erbe aromatiche e frutta, insieme con la realizzazione di vini di successo nazionale e internazionale.

Tra le Abbazie di maggiore esten-sione di tutto il Tirolo, a Novacella si trovano edifici di diverse epoche e stili che si accostano in armonia. L’attuale disposizione è in parte equivalente a quella originaria del XII secolo, con uno scostamento che risale alla ricostruzione del 1190 quando, a causa di un incendio, l’abbazia venne ricostruita quasi completamente.Del periodo romanico sono la torre, alta 40 m, la cappella di San Vittore, rivisi-

S p e c i a l e t e x t u re d i p a v i m e n t a z i o n e a l l a C a p p e l l a d i S a n V i t t o re n e l l ‘ A b b a z i a d i N o v a c e l l a

Il progetto

2.4

tata nel XVI secolo e il chiostro, questi ultimi decorati con affreschi e volte.È invece risalente al periodo rinasci-mentale il “pozzo delle meraviglie”, un pozzo situato nel grande cortile cen-trale, sul quale sono state raffigurate le sette meraviglie del mondo (1673). La nuova progettazione della basilica datata intorno al ‚700 rispecchia inve-ce il gusto del periodo barocco, con i suoi fasti e la sua luminosità.Proprio uno degli elementi del pe-riodo romanico, la celebre Cappella di San Vittore, è stata recentemente oggetto di un attento intervento di restauro, curato dall‘Arch. Simon Wellenzohn ed eseguito dallo Studio di restauro Kaiser & Wolf, esperti nel restauro di edifici sacri.

La Cappella di San Vittore è uno dei luoghi più interessanti, al centro di una leggenda tradizionale che vor-rebbe già presente nei boschi prima della fondazione del monastero una cappella dedicata a San Vittore dei Boschi, un luogo sacro in cui sarebbe avvenuto un miracolo. Al di là della tradizione, alcuni aspetti potrebbero fare pensare che la Cappella fosse un edificio separato rispetto al monaste-ro, forse sotto la giurisdizione di una frazione diversa.

Della presenza di splendidi affreschi della cappella abbiamo già testimo-nianza alla metà del 1400. Le tema-tiche sono quelle evangeliche della natività e la vita di Cristo. La tecnica

2.5

utilizzata è mista, a fresco e a secco. I contorni sono stati dipinti in gesso bagnato e sono pertanto ben conser-vati. La colorazione era più o meno “a secco”, con i singoli colori dello strato d’intonaco che hanno resistito meglio di altri, che sono stati assorbiti dai più scuri.

All‘interno della Cappella di San Vit-tore il recente intervento ha coinvolto il rifacimento del massetto della pa-vimentazione, la cui superficie aveva perso in planarità e presentava delle imperfezioni. Si è dunque procedu-to con l‘applicazione di RÖFIX 973 Massetto cementizio rapido CT C20 F4-SE7 in una variante con cemento bianco, con la possibilità di mantenere il colore a vista. Il fissativo RÖFIX PP 301 HYDRO LF Fissa-tivo Hydrosol è stato applicato in superficie, per uniformare la superfi-cie stessa e rispondere all‘esigenza di una pavimentazione lucente, non ruvida ma leggermente satinata.

2.6

SCHEDA CANTIERE

Direttore responsabile: Arch. Simon Wellenzohn, studio W2Architekten, Bolzano (BZ)Ditta di restauro: Kaiser & Wolf srl, Dobbiaco (BZ)Proprietà: Abbazia di Novacella, Varna (BZ)

2.7

Inaugurato nell’ottobre del 1900, il Museo di Merano nasce con il lascito del medico meranese Franz Innerho-fer, la cui intenzione era creare una collezione di rilevanza regionale, con pezzi dell’arte tirolese di epoca me-dievale e barocca. Successivamente furono inseriti oggetti d’interesse storico e patriottico, strumenti d’uso, costumi tipici e molto altro.

Il Museo necessitava di un’area espo-sitiva più ampia, per questo recente-mente è stato trasferito nell’edificio “Museo Steiner”, situato in Piazza del Duomo a Merano e sotto tutela dei Beni Culturali. L’edificio che ospi-ta il Museo civico (Lotto 3) è stato opportunamente e attentamente sottoposto a un intervento di restauro che ha conservato l’aspetto esterno

del fabbricato, ad eccezione del lato nord, dove sono state demolite le costruzioni annesse ripristinando la forma originaria del fabbricato. Il progetto, concordato con la Soprin-tendenza per i Beni Culturali, prevede che nei singoli piani saranno tolte le tramezze erette nel corso degli anni, di modo che gli ambienti possano tornare a essere utilizzati nella loro ampiezza e disposizione originaria; il piano interrato viene invece imposta-to come sala multimediale e spazio per le scolaresche.Nuovo spazio è stato ottenuto dall’annessione di un nuovo corpo di tre piani alla costruzione esisten-te, con struttura in calcestruzzo e acciaio, caratterizzata da vetrate e delimitata ai lati da un muro pieno. L’accesso verticale avviene tramite il

giroscala esistente con passerelle di collegamento, che funge in tal modo da elemento di unione e di passaggio dal vecchio al nuovo. Sul lato est si trova un ascensore. Sul lato a ridosso del monte i piani si allungano a gradi-no, dal tetto a vetrata la luce giunge anche al primo piano.

Il restauro dell’edificio ha toccato le opere presenti in pietra naturale e la pavimentazione del terrazzo, oltre che il consolidamento, l’intonacatura e la tinteggiatura delle facciate, insieme con ringhiere, balconi e inferriate.Tutti questi lavori sono stati eseguiti sotto stretto controllo della Soprinten-denza ai Beni Culturali dopo un’ana-lisi accurata della situazione esistente e la rimozione e l’asporto di elementi ammalorati. Le pareti all’interno si

U n a n u o v a s e d e d i v a l o re s t o r i c o p e r i l M u s e o c i v i c o d i M e r a n o

2.8

2.9

presentavano, infatti, non in ottimo stato: alcune murature erano forte-mente degradate, soprattutto quelle al piano terra che, a causa dell’umi-dità di risalita erano completamente disincrostate e contenenti una grossa quantità di sali. Di conseguenza, al piano terra è stata eseguita la pulizia delle murature con rimozione dei sali, e successivamente è stato applicato RÖFIX CalceClima® Rinzaffo in sistema con l’Intonaco da risanamen-to a base di calce idraulica naturale NHL5 RÖFIX CalceClima® Zocco-latura e con RÖFIX CalceClima® Fino I, sempre a base calce idraulica naturale NHL5.I materiali della Linea CalceClima®, a base di calce idraulica naturale NHL5 e specifici per il restauro e la realizza-

zione di un clima interno sano, sono stati scelti dopo un’accurata visione delle pareti da parte della Sovrinten-denza e della Direzione Lavori, oltre che dopo indagini volte all’analisi dei diversi strati.

Al piano terra, al primo piano e al secondo piano, le murature decorate da affreschi e gli stucchi di pregio sono stati sottoposti a un intervento di pulizia e restauro conservativo. All’ultimo piano, in cui è stato ricavato un sottotetto, le murature, in parte di nuova costruzione, sono state intonacate con RÖFIX CalceClima® Ambiente e finite con RÖFIX Calce-Clima® Fino I.Anche le facciate esterne, in par-ticolare quella frontale, sono state

pulite e ritoccate in alcuni punti dei cornicioni e della zoccolatura. È stata inoltre applicata una leggera velatura a calce con del grassello e sabbia molto fine preparata in cantiere. La facciata verso la roccia invece è stata completamente rifinita con RÖFIX CalceClima® Fino E cui è stata so-vrapposta la pittura alla calce RÖFIX CalceClima® Pittura alla calce, la cui nuance è stata selezionata dopo aver effettuato 5/6 campioni di colore dal bianco al panna per visione da parte della soprintendenza.A completamento delle lavorazioni sopra elencate sono stati eseguiti piccoli lavori di finitura delle pavimen-tazioni e ritocchi generali, prima della consegna all’amministrazione.

SCHEDA CANTIERE

Committente: Comune di MeranoResponsabile lavori: Ing. Andrea Tedesco, Merano (BZ)Coordinatore in fase di proget-tazione e di esecuzione: Ing. Hansjörg Fischer, Merano (BZ)Capocantiere: Arch. Lorenzo Fasolo, SACAIM srl, Venezia (VE) Progettista: Arch. Dott. Walter Gadner, Studio Arch. Dott. Gadner & Associati, Merano (BZ)

2.10

R Ö F I X B e l i t , r e s t a u ro a d a l t a r e s i s t e n z a p e r i l C a m p o s a n t o m i l i t a r e d i S p o n d i g n a ( B Z )

Il cimitero militare di Spondigna, frazione di Sluderno in provincia di Bolzano, raccoglie nella cappella mortuaria le spoglie di soldati caduti sul fronte dell‘Ortles durante la Prima Guerra Mondiale. All’ingresso del camposanto, le due colonne ai lati dell’accesso portano l’iscrizione “Ho combattuto una buona battaglia”.Il luogo di riposo è situato a circa 900 metri di altezza sul livello del mare e subisce il degrado causato dalla neve che cade copiosa nella stagio-ne invernale e dalla vicinanza con la montagna, fattori che concorrono a un’esposizione particolarmente inten-sa delle murature perimetrali all’umidi-tà e ai sali.L’intervento di restauro si è dunque focalizzato sulla risoluzione di questi

problemi, rimuovendo inizialmente l’intonaco esistente e procedendo con la pulizia della muratura, che è stata poi consolidata sfruttando le ca-ratteristiche della malta RÖFIX 954, a base di calce idraulica.È stato inoltre applicato RÖFIX 696 Intonaco per restauro a base cal-ce idraulica naturale NHL5, finito a frattazzo e pitturato con una pittura ai silicati.

Le lapidi a memoria dei caduti sono state restaurate una per una nella copertura: viste le condizioni atmo-sferiche particolari cui il camposanto di Spondigna è sottoposto, è stato necessario selezionare un materiale che garantisse la migliore resistenza alle intemperie, al freddo e al gelo,

oltre che agli sbalzi termici. Grazie ad una prova su un manufatto, trattato e poi lasciato all’interno del cimitero per un anno intero, RÖFIX Belit si è dimostrato il prodotto più adatto per il restauro della copertura delle lapidi, poiché, dopo questo lasso di tempo, il manufatto non presentava alcun segno di degrado.

RÖFIX Belit deve il suo nome alla denominazione mineralogica del disili-cato di calcio, fase primaria di legante di tutte le calci idrauliche nonché dei prodotti RÖFIX Belit. Il legante, cotto a max. 1100 °C in forno a tino corrisponde allo storico „Roman Ce-ment“ o „calce romana“, che attorno al 1900, è stato impiegato su faccia-te, statue e monumenti d‘Europa e

SCHEDA CANTIERE

Ditta esecutrice: Tscholl Reinhold, Oris (BZCustode: Tschenett Adalbert, Cengles, Lasa (BZ)

2.11

2.12

d’America, prima di essere sostituito dal cemento Portland.Una volta applicato RÖFIX Belit sulle lapidi come copertura, il prodotto è stato lasciato a vista, senza alcuna

successiva pittura: dunque le lapidi mostrano la tinta tradizionale del cemento Romano, dorato tendente al marrone.

2.13

Percorso tra i più impegnativi dei tratti di montagna del Giro d’Italia, la strada statale 238 di Passo Palade collega l’alta Valle dell’Adige con la Val di Non, partendo da Fondo (TN) e snodandosi, passando dal passo omonimo, fino a Merano (BZ).

Recentemente, la galleria posta sulla strada statale di Passo Palade, km 26+290 nel territorio di competenza del comune di Tesimo, è stata sotto-posta a un intervento di risanamento che ha coinvolto il miglioramento dei rivestimenti e la revisione dell’im-pianto d’illuminazione della galleria, insieme con una nuova asfaltatura che tenga conto, per tecnologia e

materiali, delle caratteristiche speci-fiche della zona e dei livelli di traffico che la coinvolgono.Alla luce di attente valutazioni pre-liminari, è stato scelto di risanare la galleria a Tesimo con l’applicazione del sistema Armomesh, basato sulla combinazione di una griglia in carbo-nio e il calcestruzzo CreteoRepair CC 194 M, pensato per rinforzare strutturalmente le sezioni in cemento armato esistenti.

La tecnologia Armomesh è stata sviluppata grazie alla collaborazione tra Tecnokraft e RÖFIX, due aziende leader presenti sul territorio dell’Alto Adige e in tutta l’area nazionale. Il

sistema Armomesh presenta nume-rosi vantaggi tra cui ridotti spessori rispetto ai normali rinforzi (riduzione di circa il 50%), maggiore sicurezza per tenuta alle sollecitazioni e diminu-zione del rischio sismico. La fibra di carbonio è inerte, non si corrode ed è resistente al calore fino a quatto volte di più rispetto a un nucleo in acciaio. La leggerezza della fibra in carbonio rende questa griglia di supporto un elemento di facile applicazione e di straordinarie prestazioni: questo materiale viene, infatti, sfruttato in più settori, tra cui quello aerospaziale, automobilistico sportivo e navale. RÖFIX lavora da decenni sullo svilup-po di alta tecnologia per soddisfare le

R i s a n a m e n t o d e l l a G a l l e r i a d e l l a S S 2 3 8 d i P a s s o P a l a d e a Te s i m o ( B Z ) c o n i l s i s t e m a C re t e o R e p a i r C C 1 9 4 M e A r m o m e s h

2.14

molteplici esigenze del mondo della costruzione: tra i prodotti di maggio-re successo la linea CreteoRepair raccoglie tutti i materiali pensati per la riparazione di elementi in cemento e in calcestruzzo. Tra questi, Creteo-Repair CC 194 M è il calcestruzzo a spruzzo per il risanamento, la pro-tezione e la riparazione di strutture portanti in calcestruzzo in conformità alla normativa EN 1504. Buona ade-sione, basso ritiro, resistenza all’u-midità permanente, al gelo e ai sali scongelanti, sono le principali caratte-ristiche di questo prodotto, costituito di cemento, sabbia calcarea pregiata e alcuni additivi che ne migliorano la lavorazione.

Questo speciale calcestruzzo RÖFIX si combina perfettamente aggrappan-dosi con la griglia in fibra di carbonio concepita da Tecnokraft per realiz-zare una struttura risanante efficiente e duratura anche nel caso di elevate sollecitazioni.

SCHEDA CANTIERE

Progetto: risanamento della Galleria 238G02 a Tesimo - Östlicher Tunnel km 26+290 SS238Committente: Servizio Strade 12 Provincia di BolzanoProgettista: Ing. Stefan StauderTratto di strada: SS 238 26+290 - 26+460 Ditta costruttrice: Klapfer Bau GmbH,Responsabile per Klapfer Bau:Geom. Albert Putzer

2.15

SCHEDA CANTIERENuova pavimentazione per il Cen-tro di riciclaggio di Bronzolo (BZ) con il sistema CONFALT

2.16

Le due aziende leader situate in Alto Adige, RÖFIX e Varesco s.r.l., presen-tano sul mercato un sistema speciale: Creteo®Confalt. Le pavimentazioni semirigide Creteo®Confalt sono costituite da un supporto legato con

bitume in cui gli spazi vuoti vengo-no poi riempiti con la malta fluida Creteo®Confalt in modo da ottenere uno strato compatto, che combi-na le caratteristiche della malta ad alta resistenza con la flessibilità del

S i s t e m a C re t e o ®C o n f a l t p e r p a v i m e n t a z i o n i s e m i r i g i d e a d a l t a r e s i s t e n z a

SCHEDA CANTIEREAsfaltatura della struttura operati-va di Varesco s.r.l. a Ora (BZ) con il sistema CONFALT

2.17

sistema bituminoso. Il tutto è realiz-zato con la posa di un supporto a base di asfalto con un contenuto di vuoti dell‘ordine del 25 - 30 % che in una fase successiva vengono riempiti spargendovi sopra una delle malte a elevata resistenza Creteo®Confalt. Le pavimentazioni semirigide sono quelle che offrono prestazioni miglio-ri per capannoni e officine, strade, aeroporti, zone portuali, ponti e simili. Creteo®Confalt sviluppata per questo scopo è a presa rapida e compensata contro il ritiro ecces-

sivo in modo da ridurre la tenden-za alla formazione di fessure sulla superficie del pavimento. Grazie alla struttura compatta i rivestimenti Creteo®Confalt offrono un’altissima resistenza all’usura e all’abrasione, oltre che una buona resistenza ad agenti aggressivi, gelo e sali scon-gelanti. La resistenza combinata alla flessibilità delle superfici di questa pa-vimentazione continua e senza giunti, sia all’interno sia all’estero, consente lunga durata ma anche stabilità nel caso di escursioni termiche, oltre che

impermeabilità ai liquidi.Ma non è tutto: il tempo di presa estremamente breve in combinazio-ne con il rapidissimo sviluppo della resistenza meccanica della malta Creteo®Confalt permette di utilizzare e caricare la superficie già dopo 12 -18 ore e riaprire le strade al transito dopo solo 24 ore.

2.18

VARESCO S.R.L.

Varesco s.r.l. fa parte, da anni, delle imprese leader in Alto Adige nell’edilizia del sottosuolo e stra-dale. Fulcro dell’attività è il settore dell’asfaltatura con sistemi parti-colarmente innovativi. L’azienda può contare sulla massima qualità grazie a personale qualificato e a processi di lavorazione a norma, studiati sulle esigenze del cliente, che vengono quotidianamente ve-rificate grazie al sistema di control-lo qualità ISO 9001:2000 e SOA.

SCHEDA CANTIEREAsfaltatura della struttura operati-va di RÖFIX SpA a Parcines (BZ) con il sistema CONFALT

Struttura di supporto a base di asfalto Creteo®Confalt - Rivestimento finito

2.19

R i p a r a z i o n e d i b u c h i n e l l ’ a s f a l t o v e l o c e e a l u n g a d u r a t a p e r A u t o s t r a d a d e l B re n n e ro c o n C re t e o ®G a l a C C 6 0 8 r a p i d

Tra i principali assi della rete autostra-dale italiana, l’Autostrada del Bren-nero collega le Alpi e l’Austria con la Pianura Padana, per un totale di 314 km in Italia che poi, dalla dogana di Brennero, si allungano in Austria e successivamente in Germania. Dato l’importante ruolo di collega-mento, l’Autostrada del Brennero è conosciuta, soprattutto durante la stagione estiva, quale via favorita per il turismo, che facilmente si riversa sul Lago di Garda e dalla Pianura Padana verso il mare. La cura per questa grande risorsa è soprattutto posta per la migliore messa a punto del manto stradale: ogni anno il gelo invernale può dare luogo a buche e irregolarità, compromettendo la sicurezza del traffico. La soluzione più diffusa e purtroppo poco efficace è riparare provvisoriamente con l’asfalto a freddo, aspettandosi nuovi problemi l’inverno successivo con costi di risa-

namento sempre più consistenti.Per la riparazione delle buche del tratto dell’autostrada nella zona di Ponticolo, km 8+500 della corsia sud, è stata scelta una soluzione più tecni-ca e specifica e di ultima generazione, cioè l’impiego del nuovo prodotto bre-vettato Creteo®Gala CC 608 rapid che combina le doti di flessibilità e di continuità dell’asfalto con la resisten-za a compressione e altre caratteristi-che positive del calcestruzzo.

Quali sono i vantaggi nell’utilizzo di questo prodotto? Hartmann Wurzer, responsabile dell’intervento di risana-mento, ci spiega: “Il vantaggio prin-cipale del nuovo prodotto sviluppato da RÖFIX consiste nella possibilità di riparare in modo rapido, semplice e durevole le buche in superfici asfal-tate o in calcestruzzo anche durante la stagione fredda, il tutto con tempi d’interruzione del transito estrema-

mente ridotti”.Tra le caratteristiche del prodotto spicca, infatti, la praticabilità della strada già dopo 5-10 minuti, secondo la temperatura, dall’applicazione, un aspetto non poco significativo nel caso del risanamento di un’autostra-da dall’importanza centrale come l’Autostrada del Brennero.Creteo®Gala CC 608 rapid è costi-tuito da cemento, ghiaia ammantata di bitume e additivi che ne migliorano la lavorazione: è inoltre resistente al gelo e ai sali scongelanti, è facile da lavorare e viene applicato direttamen-te dal contenitore senza preparazioni preliminari.Per scongiurare l’insorgere di nuove rotture l’anno successivo, la malta bituminosa Creteo®Gala CC 608 rapid ha un ripristino economico e duraturo, oltre che una resistenza alla compressione pari a quella del calcestruzzo e una flessibilità pari a quella dell‘asfalto. Non solo su strada: il prodotto è concepito per lavori di ri-parazione anche in parcheggi, accessi a garage, marciapiedi e superfici indu-striali transitabili. Inoltre Creteo®Gala CC 608 rapid è idoneo per chiudere la pavimentazione stradale dopo lavori di scavo.

Una soluzione di riparazione del man-to stradale ad alta tecnologia per una tra le principali tratte di collegamento italiano non può che significare alte prestazioni e sicurezza di viaggio.

2.20

SCHEDA CANTIERE

Committente: Autostrada Brennero A22Responsabile di cantiere e manutenzione: Sig. Wurzer Hartmann

2.21

Te r m e n o , i l r i s p a r m i o e n e r g e t i c o e l ’ e s t e t i c a p i ù m o d e r n a f a n n o S c u o l a

Nella splendida Termeno sulla Strada del Vino (BZ), famosa per il vino bianco aromatico locale, recente-mente è stata restaurata la sede della scuola secondaria di primo grado, un edificio situato nel centro del paese e che accoglie, insieme alla scuola secondaria di primo grado, anche la scuola primaria, la scuola di musica, tre palestre e la scuola materna.

Costruito negli anni ’70, l’edificio è stato fatto oggetto di un completo intervento di riqualificazione ispirato al disegno originale steso dagli architetti Heinz e Christian Plattner e anche agli ideali di risparmio energetico e sen-sibilità verso l’ambiente, a partire dai materiali sulle facciate e di quelli tipici

dell’epoca di costruzione (intonaco grezzo, alluminio, rete metallica), la cui presenza è stata fortemente rivista.Lo Studio Dell‘Agnolo – Kelderer si è occupato dell’intervento in toto, prodigandosi in particolare per un miglioramento sensibile della tenu-ta termica dell’edificio, che è stato opportunamente isolato nelle facciate e nel tetto e tutti i ponti termici sono stati trattati ed eliminati.Per l’isolamento delle facciate è stato scelto il sistema di isolamento a cappotto RÖFIX LIGHT con RÖFIX EPS-F 036 Pannello isolante per facciate in EPS con uno spessore di 18 cm, incollato e rasato con RÖFIX Unistar® LIGHT Collante e rasante. All’interno invece, sulle pareti è stato

applicato l’intonaco di fondo in calce/cemento RÖFIX 510, insieme con l’intonaco e rasante minerale RÖFIX Renoplus®. Gli accorgimenti posti nell’isolamen-to e nella riduzione dei ponti termici hanno portato al raggiungimento dei requisiti richiesti per una CasaClima in classe A.

L’impegno dello Studio Dell‘Agnolo – Kelderer è stato volto non solo alla riduzione dei consumi energetici ma complementarmente alla produzione di energia pulita, grazie all’installa-zione di un impianto fotovoltaico sul tetto dell’edificio. Porte e finestre sono state ripensate, così come la protezione solare.

2.22

SCHEDA CANTIERE

Volume totale: Riqualificazione: 12.000 m3 Costruzione: 2000 m3 - 3200 m3 sottosuolo e fuori terraCosti di costruzione:€ 6.500.000Progettazione: Studio Dell‘Agnolo – Kelderer, Bolzano

2.23

DivERsa TExTuRE DElla FACCIATA CON IL RIVESTI-MENTO MINERALE PREGIATO RÖFIX 750

Per il progetto di Termeno, sia all’esterno sia all’interno è stato scelto il rivestimento minerale RÖFIX 750 Rivestimento a cazzuola, adatto sia per interni sia per esterni su facciate into-nacate e sistemi di isolamentio termico. RÖFIX 750 è stato utiliz-zato in due granulometrie diverse al fine di ottenere una diversa texture della finitura e all’interno e all’esterno è stato steso il prodot-to con granulometria rispettiva-mente di 7-10 mm e 4-7 mm. A completamento, è stata stesa la pittura RÖFIX PE 419 ETICS®. idrorepellente per facciate a base di silossani con forte effetto idrofo-bizzante e ed elevatissima perme-abilità al vapore. Questa finitura è un componente collaudato dei sistemi di isolamento termico RÖFIX.

A livello impiantistico, i sistemi termo-sanitari, quelli elettrici e di illuminazio-ne sono stati nuovamente sistemati in modo più efficiente, in contempora-nea con il rinnovo delle pavimentazio-ni e dei rivestimenti degli stessi.Non solo risparmio energetico: l’edi-ficio è stato adeguato alle normative vigenti in materia di sicurezza e di mi-sure antincendio, ed è stato predispo-sto per accogliere i diversamente abili.

Lo stabile ospita anche la Bibliote-ca comunale, trasferita nella nuova struttura durante la riqualificazione. Posta sul lato nord-ovest, preceden-temente occupato dall’Aula Magna del complesso scolastico, la biblio-teca è stata disegnata come una

struttura a due piani, in cui il piano terra è caratterizzato da vetrate che accentuano l’effetto di un edificio sospeso, internamente da un pozzo di luce verticale, collegamento tra i solidi e al contempo abbracciato dai volumi esistenti.Le facciate della biblioteca sono state tinteggiate in modo da creare un’ar-monia cromatica con l’edificio prin-cipale: questo ultimo si presenta alla vista e al tatto come una superficie intonacata ruvida, mentre la bibliote-ca è in un intonaco liscio nella stessa nuance. Il tetto è stato pensato come un tetto verde e piano. I seminterrati ospitano invece un impianto di riscal-damento per tutti gli edifici di proprie-tà del comune.

2.24

L’area sulla quale sorge la nuova casa di cura polispecialistica SOLATRIX è situata in zona collinare al limite nord del centro abitato di Rovereto (TN) con un orientamento lungo l’asse longitudinale sud/nord che consentirà di ridurre l’effetto dell’irraggiamento solare sulle facciate est/ovest, nella parte destinata alle degenze.L’analisi su quest’area, compati-bilmente con quanto già esposto costituisce la base sulla quale è stato scelto il modello tipologico adottato nella progettazione.Nella progettazione dell’intervento si sono, infatti, assunti come elementi fondamentali le caratteristiche del luogo e l’integrazione con il contesto.La complessità di tale progettazione

è legata alla necessità di coniugare lo specifico dell’architettura sia con le esigenze causate dalla continua evoluzione funzionale ed organizzati-va che con la necessità di assicurare la massima flessibilità ed elasticità all’organismo ospedaliero.Questa premessa porta alla conclu-sione che nella progettazione ospe-daliera non esiste un modello tipo-logico a cui fare riferimento a priori e la cui valenza sia esclusivamente funzionale.Esiste invece una scelta progettuale che porta alla definizione di una solu-zione che unisca le esigenze funzio-nali ed organizzative con la ricerca di una qualità architettonica che pro-duca qualità di spazi interni e risultati

apprezzabili per quanto in essi verrà svolto: in definitiva, qualità organizza-tiva e quindi economie di gestione.Si evidenzia, inoltre che la Casa di Cura deve, per assolvere alle richieste di sempre maggiore umanizzazione, ripensare profondamente al proprio ruolo trasformandosi sempre di più in uno spazio urbano nel quale la voca-zione sanitaria venga mediata da unaattenzione agli spazi di accoglienza e di relazione.Nel modello adottato si è cercato di collegare il blocco nord (ricostruito) con il blocco in ampliamento per un totale di 5.000 mq, rafforzando il collegamento tra le due parti con l’uti-lizzo di materiali quali alluminio e vetro per renderla più facilmente identifica-bile. Si è cercato, cioè di valorizzare il corpo centrale che diventerà il nuovo baricentro rispetto ai due corpi laterali e nel quale, al piano terra, sarà ubicata la reception mentre, ai piani superiori, saranno concentrati i vari servizi di reparto.La nuova struttura si sviluppa in un volume di sette piani dei quali due interrati e cinque fuori terra.

L’edificio ultimato è stato inserito con attenzione nei riguardi di tutte le realtà preesistenti e le sue forme e gli spazi distributivi hanno definizione nel rispetto dei vari dislivelli.Le scelte compositive e i materiali di finitura esterna sono tali da eviden-ziare l’intenzione di fondare l’espres-sione architettonica dell’ampliamento

L a c a s a d i c u r a p o l i s p e c i a l i s t i c a S O L AT R I X d i R o v e re t o ( T N ) : q u a l i t à e d e f f i c i e n z a a n c h e d e l l ’ i n v o l u c ro

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sul riferimento ad elementi tipici della tradizione costruttiva ed architettoni-ca di questi luoghi.Lo stile fortemente espressivo dell’e-dificio, l’uso dei materiali e l’esecuzio-ne curva del tetto (guscio protettivo) danno di questo edificio la sensazio-ne della qualità e dell’efficienza nel curare che è la ragion d’essere di questo luogo. Per quanto riguarda gli spazi interni la scelta è stata rivolta a materiali che garantiscano durata e capacità manutentiva.Contemporaneamente, all’interno, l’adozione di differenti finiture, l’ap-plicazione di una gamma selezionata di colori e la differenziazione delle soluzioni di funzione delle diverse esi-genze consentono di creare ambienti armoniosi e tali da dare la sensazione ai singoli di una fruizione soggettiva.

Trattandosi di edilizia ospedaliera, le ragioni imposte dalla peculiarità della destinazione hanno fortemente indi-rizzato le scelte progettuali in ordine ai materiali da impiegare, essenzial-mente quelli di finitura interna ed esterna. Le chiusure verticali traspa-renti sono in monoblocco di alluminio anodizzato costituito da un influsso interno con vetro-camera per avere il massimo contenimento delle dispo-sizioni termiche e da una tapparella esterna comandata elettricamente.La copertura, a volta, è realizzata con lamiera di rame le cui proprietà estetiche, nel corso del tempo dopo l’esposizione agli agenti atmosferici,

si ricoprirà dapprima di uno strato di ossido color bruno per assumere poi la tipica patina protettiva color verde stonalizzato che altro non è che solfa-to di rame la cui caratteristica è quella di renderla estremamente resistente alla corrosione.I parapetti delle terrazze ad ovest che sono state concepite come prolunga-mento delle stanze di degenza verso l’esterno, sono, per questo motivo, caratterizzati da una composizio-ne per moduli decrescenti dall’alto verso il basso per riprendere seppur con diversa inclinazione l’elemento strutturale caratteristico dell’edificio esistente.Le facciate, data la delicatezza del sito, dell’esposizione visiva e delle di-mensioni, sono state tinteggiate con colori tenui, per potersi innestare con garbo nel paesaggio naturale. Si è ot-tenuto così una struttura dove il ritmo dei balconi e delle lesene faranno sì che la dimensione orizzontale e verti-cale del nuovo complesso riescano a combinare una piacevole sintonia con fabbricato esistente.Per concludere, l’emanazione delle norme alle quali tutte le strutture sanitarie eroganti servizi sanitari devo-no adeguarsi richiede alle strutture edilizie la più alta flessibilità possibile specie in quelle destinate ad acco-gliere installazioni diagnostiche e terapeutiche.Pertanto, gli interventi di ampliamento e riorganizzazione interna, la ricerca di nuove soluzioni tecniche ed orga-

nizzative, la possibilità di assicurare alle tecnologie collocate una frequen-te rinnovabilità assieme al succedersi di razionali adeguamenti funzionali possono essere le condizioni de-terminanti per il raggiungimento dei migliori risultati.

Materiali utilizzati:Al fine di migliorare le prestazioni di isolamento termico e di risparmio energetico dell’edificio, è stato ap-plicato il sistema a cappotto RÖFIX LIGHT. Il cuore del sistema è il pannello isolante per facciate in EPs RÖFIX EPS-F 036 con spessore di 10 cm, (conduttività termica 0,036 W/mK), incollato con RÖFIX Uni-star® LIGHT Collante e rasante e fissato meccanicamente con tas-selli a percussione RÖFIX NDS-8Z (ISOFUX) Tassello con chiodo in acciaio. Come rivestimento, è stato scelto RÖFIX 715 Rivestimento minerale pregiato, prodotto certifi-cato natureplus, con granulometria di 1,5 mm, successivamente tinteggiato con pittura silossanica per esterni, per una elevata protezione agli agenti atmosferici all’esposizione conti-nuativa a condizioni atmosferiche svantaggiose, Con questo importante e consistente intervento di ristruttura-zione, la Casa di cura polispecialistica di Rovereto si trova così ad avere raddoppiato la propria disponibilità ad accogliere pazienti, con ampi spazi dotati di comfort e con migliori prestazioni dell’edificio.

2.26

SCHEDA CANTIERE

Committente: CASA DI CURA SOLATRIX S.P.A.Progettato: Ing. Loris Ravazzolo Geom. Anto-nello OrsiProgetto strutture: Ing. Alessandro DallemolleProgetto impianti: Ing. Riccardo Antoniazzi (studio Protecno)Direzione Lavori: Arch. Andrea DalzocchioDirezione Operativa: Geom. Antonello OrsiCoordinatore per la Sicurezza:Geom. Stefano EmanuelliImpresa costruttrice: NUOVA EDIL di Dorigatti Paolo - TNImpresa esecutrice interventi ROEFIX: EDILCOLOR di Larcher Fabrizio - TN

2.27

R Ö F I X e R e n o v o , c o l l a b o r a z i o n e p e r l a m i -g l i o r e e d i l i z i a a l s e r v i z i o d e l c l i e n t e

Dare soluzioni e un servizio finale di alta qualità: questo l’obiettivo della collaborazione tra RÖFIX e Renovo, l’azienda di servizi con sede a Bolza-no specializzata in networking, cioè nella creazione di una rete di servizi nel settore edile.Renovo fornisce interventi di risana-mento e ristrutturazione, ma anche nuova costruzione, chiavi in mano, sfruttando i vantaggi recati dall’a-zione coordinata di ditte di artigiani e fornitori di servizi. Queste risorse garantiscono, infatti, una preparazio-ne specifica in ogni singolo settore, fondata spesso su molti anni di espe-rienza nel settore coinvolto, senza incidere con costi aggiuntivi rispetto a un’organizzazione autonoma da parte del cliente.L’impegno di Renovo nel progetto è a 360°: dalla realizzazione, all’organiz-zazione e al controllo delle scadenze, toccando gli aspetti burocratici come l’acquisizione dei progetti esecutivi e le richieste di contributi e delle certifi-cazioni di sicurezza.Il metodo Renovo si fonda su 5 passaggi fondamentali: rilievo in loco, progettazione, offerta, finanziamento ed esecuzione del progetto chiavi in mano. I rilievi preliminari sono orientati alla valutazione dei limiti e delle possi-bilità di sviluppo della costruzione esistente, all’analisi delle prospettive di utilizzo secondo le esigenze del cliente, alla determinazione dei fattori di spesa e i vincoli del finanziamento

e infine allo studio delle possibilità ur-banistiche per la costruzione nuova o l’ampliamento di un edificio esistente.Alla luce dei dati emersi nella fase di rilievo, viene composto un team di progettazione, fermo restando che Renovo rimane l’unico referente per il cliente. Il gruppo diviene una propria rete di professionisti che lavora per un unico progetto.In base al piano stabilito viene prepa-rata un’offerta dettagliata, che com-prende tutti i costi da sostenere per una realizzazione del progetto chiavi in mano: tutti i progetti hanno un prezzo fisso, che viene garantito da un contratto stipulato con il cliente. All’occorrenza vengono valutati piani di finanziamento, tenendo conto di possibili contributi.In fase di realizzazione Renovo opera come coordinamento del progetto stesso, con una presenza attenta e costante in cantiere per garantire il migliore svolgimento dei lavori. Una volta terminato, Renovo consegna all’utente tutta la documentazione necessaria.

Alcuni esempi delle caratteristiche virtuose della strategia operativa di Renovo sono la ristrutturazione di un edificio tramite la realizzazione di una nuova abitazione a Bolzano, in cui si presentava la necessità di demolire il piano del sottotetto e ricavarne un nuovo appartamento. In tale progetto l’opera di Renovo ha toccato mol-teplici aspetti tra cui quello edilizio,

statico, idraulico, impiantistico; ma non solo, è stata curata anche la parte burocratica con la richiesta di contributi statali.

Una nuova abitazione è stata inve-ce costruita in luogo di un vecchio fienile: per Renovo è stato necessario coordinare le opere di movimento terra, i lavori edili e idraulici, insieme con la coibentazione esterna e le prestazioni di carpenteria e lattoneria. Tutta la costruzione ex novo è stata gestita dall’azienda, che ha curato ombreggiatura, serramenti, sanitari e la tinteggiatura interna, oltre che la realizzazione delle scale.

Di nuovo a Bolzano, Renovo ha avuto modo di presentare l’efficacia del proprio lavoro in un progetto di accorpamento e risanamento com-pleto di due appartamenti. Colpisce subito all’occhio la presenza di pre-ziosi elementi decorativi a tutto vetro, tinteggiature e piastrellature perfette abbinate. Renovo si è anche occupa-ta del coordinamento della sicurezza e dei necessari lavori edili, idraulici ed elettrici, oltre che degli elementi in gesso.

Il valorizzare l’efficacia di un approc-cio collaborativo è una caratteristica condivisa dalle due realtà altoatesine, RÖFIX e Renovo, entrambe punta-te verso lo sviluppo e l’incremento di un’edilizia su misura per l’utente finale.

2.28

Per saperne di più su Renovo intervistiamo con molto piacere Christoph Schmid, socio e re-sponsabile vendite, consulenza e networking strategico.

1. Vuole raccontarci brevemente come e perché è nata Renovo?La ditta Renovo S.r.l. è stata fondata dal Sig. Andreas Pircher nell’anno 2009. Egli avendo appena ristruttu-rato la sua abitazione si rese conto di come l’organizzazione dei lavori, attraverso la struttura di una ditta

predisposta alla realizzazione chiavi in mano dei lavori, avrebbe potuto age-volare e risolvere problemi in materia di scelta dei materiali, progettazione non che della parte burocratica e am-ministrativa. Con la sicurezza di una ditta così strutturata, al cliente rimane più tempo per il proprio lavoro.

2. Quali sono i vostri punti di forza?La presentazione al cliente di un’of-ferta dettagliata, chiara e comprensi-bile chiavi in mano. Che non si basa esclusivamente sui lavori edili ma che

riguarda tutto il processo costruttivo con la garanzia di un prezzo fisso.

3. Quali sono i criteri nella scelta dei partner?Per quanto riguarda la scelta dei partner, la ditta Renovo opta sempre per professionisti o ditte altamente referenziate. I requisiti che si richie-dono sono la qualità dei lavori e dei materiali, la capacità di lavorare in team e la disponibilità ad asseconda-re sempre le necessità e le richieste del cliente.

CHRISTOPH SCHMID, SOCIO

Nato nel 1980, residente ad Ap-piano / Monte, ha frequentato la facoltà di scienze dell‘economia. Dopo essere stato amministrato-re del Südtiroler Wirtschaftsring (Unione degli Operatori Econo-mici di lingua tedesca e ladina) è stato responsabile delle imprese associate dell’Agenzia CasaClima di Bolzano. Dal 2012 in Renovo, si occupa dei settori vendite, consu-lenza e networking strategico.

ING. NORBERT GRUBER, SOCIO

Nato nel 1968, residente ad Ap-piano, dopo aver studiato scienze ingegneristiche a Vienna ha lavo-rato dieci anni come ingegnere libero professionista. Dal 2010 è responsabile del ramo tecnico di Renovo. Le sue principali funzioni sono progettazione, realizzazione dei progetti, controllo e coordi-namento degli standard tecnici, direzione lavori, coordinamento della sicurezza, statica.

DR. ANDREAS PIRCHER, SOCIO AMMINISTRATORE E FONDATORE

Nato nel 1978 e residente a Na-turno. Dopo gli studi di economia aziendale a Innsbruck ha lavorato in diverse aziende del settore edile e dell’arredamento. Nel 2009 ha fondato la Renovo GmbH /srl e attualmente si occupa dei settori amministrazione, vendite e con-sulenza.

2.29

www.roefix.com

L‘assortimento dei prodotti della RÖFIX RenoFamilyRÖFIX Renostar®, RÖFIX Renoplus® e RÖFIX Renofinish® sono i tre prodotti della RenoFamily adatti come soluzione universale in cantiere. Grazie alla loro composizione minerale, ad elevato contenuto di calce e con effetto di permeabilità al vapore, i prodotti della RÖFIX RenoFamily possiedono ottime qualità di aderenza e facilità di lavorazione. Laddove fino a qualche tempo fa erano disponibili solo rasanti a base di leganti cementizi od organici, RÖFIX offre ora una nuova gamma di prodotti di impiego universale, sia per nuove costruzioni, che per ripristini e risanamenti.

RÖFIX RenoFamilyLa soluzione universale in cantiere.

Sistemi per costruire