O Maria, insegnaci ad amare, a sperare Festa! e a mettere … Morricone – Gabriel’s oboe...

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Sagra 2011 via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625 www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected] L’ argomento “Festa”, insieme al “Lavoro”, è stato scelto in quest’anno pastorale dalla nostra Chiesa locale e ci interessa particolarmente, come comunità di S. Faustino, già in occasione della nostra sagra della Beata Vergine del Rosario. Riguardo alla festa la tentazione è sempre quella di limitarsi a partecipare alle tante attività predisposte: ludiche, culinarie, musicali, culturali, organizzate anche con lodevole fatica e dispendio di energie. Non accontentiamoci della parte spettacolare e folcloristica, ma, andando oltre, cerchiamo di dare impulso alla nostra vita spirituale. Il divertimento rumoroso e allegro non tolga spazio alla preghiera sia personale (con momenti di silenzio e di adorazione), sia comunitaria come la celebrazione eucaristica partecipata, segno di vera comunione tra famiglie, giovani, anziani. La stessa processione con la statua della Madonna sia una vera testimonianza di fede e di amore dell’intera comunità. All’interno Il programma della sagra con tutti gli appuntamenti da vivere in parrocchia dall’1 al 9 ottobre O Maria, insegnaci ad amare, a sperare e a mettere la nostra vita a servizio di Dio e degli altri segue a pagina 2 Festa ! Parrocchia S.S. Faustino e Giovita Modena 134 Sagra 2011 8-9 Ottobre Sagra della Beata Vergine del Rosario

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Page 1: O Maria, insegnaci ad amare, a sperare Festa! e a mettere … Morricone – Gabriel’s oboe (trascrizione M.Cecilia Vaccari) Ore 17.45 Partenza della processione con l’immagine

Sagra 2011via Giardini, 231 - 41124 Modena - tel. 059 350.266 - fax 059 29.22.625

www.parrocchiasanfaustino.it - [email protected]

L’argomento “Festa”, insieme al “Lavoro”, è stato scelto in quest’anno pastorale dalla

nostra Chiesa locale e ci interessa particolarmente, come comunità di S. Faustino, già in occasione della nostra sagra della Beata Vergine del Rosario.Riguardo alla festa la tentazione è sempre quella di limitarsi a partecipare alle tante attività

predisposte: ludiche, culinarie, musicali, culturali, organizzate anche con lodevole fatica e dispendio di energie.Non accontentiamoci della parte spettacolare e folcloristica, ma, andando oltre, cerchiamo di dare impulso alla nostra vita spirituale. Il divertimento rumoroso e allegro non tolga spazio alla preghiera sia personale (con momenti di silenzio

e di adorazione), sia comunitaria come la celebrazione eucaristica partecipata, segno di vera comunione tra famiglie, giovani, anziani. La stessa processione con la statua della Madonna sia una vera testimonianza di fede e di amore dell’intera comunità.

All’interno

Il programma della sagra con tutti gli appuntamentida vivere in parrocchiadall’1 al 9 ottobre

O Maria, insegnaci ad amare, a speraree a mettere la nostra vita a servizio di Dio e degli altri

segue a pagina 2

Festa!

ParrocchiaS.S. Faustino e Giovita

Modena

134 Sagra 20118-9 Ottobre

Sagra della Beata Vergine del Rosario

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PREPARAZIONE SPIRITUALESabato 1 ottobre Alle ore 21 in chiesa avrà luogo il Recital “Magnificat”, sulla figura di Maria, con musichee canti proposto dalla parrocchia di Soliera(vedi box in basso)

Ogni giorno da Lunedì 3 ottobre a venerdì 8 ottobreOre 9.00 celebrazione eucaristica Santo Rosario ore 18.30Ore 19.00 celebrazione eucaristica Nelle omelie dei giorni feriali brevi riflessioni,tenute da un diacono, sulla lettera pastoraledel nostro Arcivescovo, Mons. Antonio Lanfranchi “Sei giorni lavorerai, ma il settimo giornoè in onore del Signore, tuo Dio”

Mercoledì 5 ottobre45° anniversario della dedicazionedella nostra chiesa parrocchialeOre 21 Mons. Antonio Lanfranchi, nostro Arcivescovo, presenta la sua Lettera pastorale

Venerdì 7 ottobrePrimo venerdì del meseOre 8.30 adorazione eucaristicaOre 21 adorazione eucaristica e possibilità di celebrare il sacramento della Penitenza (saranno presenti diversi sacerdoti confessori) per adulti

Sabato 8 ottobreOre 8.40 Lodi mattutineOre 9.00 Celebrazione eucaristicaOre 10-12.30 e 15.30-18.30 confessioni Ore 18.00 Santo RosarioOre 18.30 Primi vespri della Festa della Madonna del RosarioOre 19.00 Celebrazione eucaristica

Domenica 9 ottobreGIORNO DELLA FESTACelebrazioni eucaristiche ore 8.30; 10.00; 11.30; 19.00In chiesa, a partire dalle ore 16.30, i giovani organisti Michele Gaddi e Lorenzo Piccinini eseguiranno brani d’organo di German, Bach, Young, Caudana, Boellmann.Ore 17.00 Santo Rosario Durante la recita del Santo Rosario la Piccola Orchestra Mutinae Plectri, composta da:primo mandolino e direzione, M. Cecilia Vaccari; secondi mandolini, Paolo Toffanetti e Marco Pisa; mandole, Giampaolo Parmeggiani e Davide Pancetti; chitarre, Corrado Barbieri e Piergiorgio Pecorari, eseguirà alcuni brani sacri: Ortolani Incontro con Chiara (dal film “Fratello Sole, Sorella Luna”)Bach/Gounod Ave Maria (melodia di CharlesGounod sopra al preludio n.1 dal “Clavicembaloben temperato” in Do maggiore di Johann Sebastian Bach)Johann Pachelbel Canone in RECarlo Munier PreghieraSor/Ferrari Ave Maria (melodia di Romolo Ferrari sopra allo studio op.29 n.13 in Sib maggioredi Fernando Sor)Wolfgang Amadeus Mozart – Ave Verum(trascrizione M. Cecilia Vaccari) Ennio Morricone – Gabriel’s oboe(trascrizione M.Cecilia Vaccari)Ore 17.45 Partenza della processione con l’immagine della Beata Vergine del Rosario per le

vie Giardini, della Pace, Pillio da Medicina, Venturi, Guarini, Bondigli, Pillio da Medicina, Buonarroti, Giardini.Al termine della processione esposizione del Santissimo Sacramento, adorazione e solenne benedizione eucaristica.

...E PER DIVERTIRCI INSIEME...Sabato 8 ottobre Ore 21 Spettacolo di gruppi musicali giovanili

Domenica 9 ottobre Ore 13 Pranzo assieme sul piazzale della chiesa (prenotarsi in ufficio parrocchiale entro il 7 ottobre)Dalle ore 15 alle ore 17 Grande gioco e merenda per i bambini Ore 21 Spettacolo presentato dei giovani della Parrocchia dal titolo “Rapunzel e la torre di Sanfa”

Per tutta la durata della Sagra (sabato sera, domenica mattina, pomeriggio e sera) Saranno attive le mostre nel sottochiesa, la pesca, i vari stands ed il ristorante

Programma dellaSagra Parrocchiale

Momenti di riflessione, di preghiera e di allegria

Un programma fitto di celebrazioni ed eventi: un’occasione da non perdere!2

Giovedì 6 ottobreOre 17.00 per ragazzi di V elementareOre 18.00 per ragazzi di II media

Venerdì 7 ottobreOre 17.00 per ragazzi di IV elementare Ore 18.00 per ragazzi di I media

Sabato 8 ottobreOre 10-12.30 e 15.30-18.30 per ragazzi delle Superiori, Universitari e Scout, giovani e adulti

Le Confessioni

Grazie!Un grazie sentito a coloro che vorranno mettersi a

disposizione per l’allestimento e lo svolgimento della Sagra e a quanti contribuiranno con le loro offerte. Pinnacolone

della SagraIl torneo mensile di pinnacolo di beneficenza, apertoa parrocchiani e non,si svolgerà giovedì6 ottobre alle 20,30 all’interno della palestra parrocchiale.Come sempre il montepremi si presenta ricco:due city bike uomo/donna, due prosciutti e un assortimento di salumi. Sono poi previsti numerosi altri premi in prodotti alimentari.Le iscrizioni si ricevono recandosi in ufficio parrocchiale o telefonando allo 059 350266 dalle 9,30 alle 11,30 dei giorni feriali, chiamando o mandando un sms al 392 2998804, o via mail scrivendo a [email protected].

Sabato 1 ottobre alle 21, in chiesa

Magnificat, il recitalSotto la regia di Lucia Mustone, alcuni giovani della Parrocchia di Soliera ,con la collaborazione dei maestri: Roberto Penta al pianoforte e Valentina Marroccolo al flauto e la partecipazione della Corale Madonna delle Grazie di Soliera viene proposto quest’ omaggio a Maria, dal titolo Magnificat, un concerto meditazione, un percorso di musica, danza, prosa per creare spunti di meditazione sulla figura di Maria, Vergine dall’Annunciazione, donna dell’attesa, Maria ai piedi della croce, donna del dolore, Maria nella gloria del Figlio, donna della Resurrezione.Aiutati in questo dai versi poetici di Alda Merini, poetessa recentemente scomparsa, con lei scopriamo una donna ancora smarrita davanti a un destino sconvolgente, che la vuole al contempo vergine e madre, creatura umana eppure così vicina a Dio. Così la scrittrice illustra il proprio lavoro: “Magnificat è il mio grazie al Signore. E’ la poesia di tutte le madri. Sono convinta che ogni bambino viene mandato da Dio ed ogni madre dovrebbe viverlo come un miracolo”.

La nostra devozione a Ma-ria non può comunque ri-dursi a qualche circostan-za, ma deve costituire un comportamento perma-nente della condotta cri-stiana, mediante la pratica dei sacramenti e l’esercizio di opere di carità.Maria è infatti modello di lavoro – è dedita alla fami-glia con Giuseppe e per 30 anni con Gesù -, e modello di festa – va al tempio e pre-ga. E’ modello di preghiera e di ascolto della parola e della volontà di Dio. Maria riflette su quanto avvie-ne in se stessa, sui misteri della vita di suo figlio: il Rosario che noi recitiamo è appunto preghiera di me-ditazione dei misteri della vita di Cristo.Maria intercede per noi presso Dio, ci porta a Cri-sto, presenza viva da amare e da accogliere in mezzo a noi. Maria ci insegna l’im-portanza di trovare, nelle nostre giornate, momenti per raccoglierci in silenzio e pensare a quanto il Si-gnore ci vuole insegnare, su come è presente nel mondo e nella nostra vita.La sagra è inoltre un mo-mento di incontro, di gioia, di buone relazioni interper-sonali, di comunione con

Festa! Sagra della BeataVergine del Rosario

segue dalla prima

O Maria, insegnaciad amare, a speraree a mettere la nostra vita a servizio di Dioe degli altri.

Tu che ci mostri Cristo, portaci ad incontrarlo come Persona,come amico e dacci il coraggio di essere suoi testimoni in famiglia, nella scuola,nei luoghi di lavoro.

Vergine del Rosario, fa’ che la nostra comunità sia accogliente versole famiglie in difficoltà, chi è senza lavoro,i malati nel corpoe nello spirito, i giovani che cercano il voltodi Cristo, gli immigrati che hanno bisognodi aiuto.

Fa’ che la nostra FESTA sia celebrare la domenica, giorno del Signore, in comunione con i fratelli.

le persone, di scambio di saluti e di esperienze con amici e conoscenti che hanno piacere di riascolta-re un annuncio di fede e di speranza.

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Meditazioni, una professione perpetua e un graditissimo dono...3

C’è oggi lavoro per tutti? Non ce n’è forse troppo per alcuni, troppo poco o mancante per chi è disoccupato, precario,

in cerca di occupazione?E che significato ha il lavoro e quale il suo rapporto con la festa? Cosa c’entra la famiglia?È importante porsi questi interrogativi perché l’uomo:è chiamato da Dio a collaborare alla sua opera creativa = voca-zione; “soggiogate la terra..” (Gn), che vuol dire “fatene un uso responsabile”;deve procurarsi dignitosamente il sostentamento per sé e la fa-miglia, averne cura attraverso buone relazioni e adempiere la missione educativa;Il lavoro:va vissuto bene, ha un valore positivo, anche se faticoso e non sempre reca soddisfazione;è anche servizio, relazione con gli altri;se manca, la famiglia entra in crisi; si ritardano i matrimoni, non si generano figli; c’è poca speranza, pochi progetti;non deve compromettere la salute, provocare stress, rovinare i

rapporti familiari con orari disumani e viaggi logoranti.Le coppie sarebbero più felici se il co-niuge rientrasse in orari compatibili e non protratti fino a sera inoltrata o sta-biliti di domenica.A volte sono le imprese che pretendo-no troppa disponibilità, più ore di lavo-ro per un maggior profitto; dovrebbero invece concepire i rapporti di lavoro in vista anche del bene delle famiglie,

tenendo presente che, se le relazioni familiari sono serene, ne trae vantaggio anche il lavoro e il rendimento; offrire il lavoro a più persone rispetterebbe il giusto principio, di fonte sindacale “lavorare meno per lavorare tutti”.Altre volte è il lavoratore costretto ad un super lavoro per la precaria condizione economica della sua famiglia. Spesso però è principalmente la cultura consumistica e relativistica che im-pone comportamenti e stili di vita che rendono difficile concilia-re lavoro e famiglia, con gravi conseguenze anche nel campo sociale, tali da mettere in crisi il modello di sviluppo della nostra società che deve essere solidale e sostenibile.Ritornare tutti (famiglie, aziende, comunità ecclesiali, associazio-ni, partiti), ad uno stile di vita più sobrio, più solidale, portato a tralasciare beni superflui non più necessari, permetterebbe di impegnare risorse educative per i figli, salvaguardare il creato,

valorizzare la festa, evitando i troppi sprechi.Tutto ciò per motivazioni umane, sociali, cristiane. Per i cristiani lo stile di vita deve essere conforme al Vangelo; se si prescinde da esso è come se Dio non esistesse o come non interessasse la sua presenza, perché lo scopo della vita diventa il benessere, il guadagno facile, il successo. Serve questo cambiamento del tenore di vita per affrontare la grave crisi economica e sociale; esso non compromette affatto il rilancio della crescita economica, che ha bisogno di investimen-ti, innovazione, sviluppo.La famiglia deve ritornare ad essere il centro dello stato sociale, per svolgere le sue funzioni di cura e di sostegno, così da favo-rire la crescita delle nascite, conciliando maternità e lavoro. Quale il rapporto lavoro, festa e famiglia?Dalla fatica del lavoro si deve passare al giusto riposo: “dona, Signore, alle stanche membra la gioia del riposo” (dalla litur-gia delle ore). Constatiamo però che il riposo settimanale, coincidente con la festa domenicale, è oggi stravolto e vissuto come tempo di: evasione, assuefazione a visite ed acquisti a supermercati e centri commerciali, aperti per troppe domeniche all’anno, in seguito alla liberalizzazione degli orari dei negozi, uso esagerato dell’ automobile, dovuto anche ad una eccessiva mobilità delle persone per i più svariati motivi, compresi quelli familiari.La festa non deve perdere il suo vero significato, umano, socia-le, di fede, che è invece:innanzitutto giorno del Signore risorto, consacrato al Signore, celebrato con la partecipazione all’Eucarestia, dove il lavoro dell’uomo, con le fatiche di ogni giorno, viene santificato e pre-sentato a Dio Padre nei segni del pane e del vino offerti; qui l’uomo partecipa all’azione creativa e redentrice di Dio e vive con Cristo un vero legame di amore;giorno della famiglia per favorire l’unità, il ritrovarsi insieme;incontro della comunità ecclesiale nella S. Messa, perché siamo popolo di Dio, valore da recuperare contro ogni egoismo e pri-vatismo;giorno da dedicare ai servizi di carità, sia in famiglia che ai mala-ti, ai poveri e sofferenti.A proposito dello stile di vita nel giorno di festa, vanno evitati gli eccessi - siamo un popolo di festaioli -, gli sprechi soprattutto alimentari, gli sballi, le fatiche inutili; va coltivato invece uno stile di semplicità e solidarietà.Va ricercato soprattutto l’incontro col Signore e col prossimo, favorendo la formazione spirituale e le opere di carità, il tutto in un clima di vera gioia e serenità.

Lavoro... Festa... FamigliaCome dovrebbe essere il nostro rapporto con il giorno da dedicare a Dio

Soprattutto nella festa domenicale dobbiamo ricercare l’incontro col Signore e col prossimo

Carissimi/e, sono trascorsi quasi dieci anni da quando, gettate le mie reti sulla Parola del Signore che mi invitava a seguirlo più da vicino, ho lasciato la comunità parrocchiale di S.Faustino e ho iniziato il cammino della vita religiosa nelle Suore Francescane Alcantarine. In questi anni, il Signore, fedele alla Sua promessa di Vita piena, mi ha coinvolta in una storia di salvezza meravigliosa nella quale ho potuto sperimentare sempre più profondamente che “eterna è la sua misericordia” e che il Suo amore è per sempre. Con tanta gioia e gratitudine nel cuore vi invito a partecipare alla grazia della mia professione perpetua, con la quale potrò accogliere e vivere per tutta la vita il dono della consacrazione religiosa al Signore. Desidero ringraziare la comunità parrocchiale, i miei catechisti, le famiglie, gli amici e le tante persone che in questi anni hanno sostenuto e incoraggiato il mio cammino nel bene e nella preghiera fedele; un grazie specialissimo a don Mauro e don Alberto. A tutti assicuro la mia preghiera, affidando alla misericordia di Dio le tante necessità della parrocchia. Vi aspetto ad Assisi, terra

di pace e di grazia, benedetta da S. Francesco prima di morire e profeticamente annunciata come la città in cui molti uomini avrebbero incontrato la salvezza e il volto del Signore. E così sia.“Il Signore sia sempre con voi ed Egli faccia che voi siate sempre con Lui” (S. Chiara).Nell’unico, vero e sommo Bene, Sr Valeria Pasquali

Suor Valeria, in ottobre la professione perpetuaLunedì 31 ottobre nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli ad Assisi la celebrazione assieme alle Suore Francescane Alcantarine

“Ti basta la mia grazia”(2 Cor 12,9)

A sinistra,Suor Valeria (al centro) sorridente come sempre, insieme alle consorelle.A destra, è con un gruppo di ragazzi in uno dei tanti campeggi estivi

Ho accolto con grande gioia l’incarico affidatomi dall’Arcivescovo di collaborare con la parrocchia dei santi Faustino e Giovita e di coordinare la pastorale giovanile dell’unità pastorale di san Faustino e san Giovanni Bosco, in primo luogo per l’amicizia con don Alberto, mio conterraneo maranellese e vicerettore in seminario durante i miei anni di formazione, iniziati nel 1998 dopo la laurea in ingegneria, poi per la grande ricchezza umana e cristiana di queste due comunità, di don Mauro e don Angelo; inoltre per l’opportunità che viene donata a tutti noi di crescere nello spirito ecclesiale e di collaborazione e a me di tornare finalmente a lavorare attivamente nella vigna del Signore. Negli ultimi tre anni, infatti, ho vissuto a Roma per specializzarmi in teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana (Pontificia Università Lateranense) conseguendo la licenza e iniziando il percorso di dottorato che dovrò concludere con la stesura della tesi nei prossimi anni di servizio a Modena e che mi vedranno anche iniziare l’attività di docenza del corso di Bioetica presso l’ISSR Contardo Ferrini. È un ritorno a quella vita pastorale che fin dalla mia giovinezza mi ha affascinato e che ho potuto sperimentare subito dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 2004, durante i primi quattro anni di ministero in cui sono stato cappellano a Vignola, realtà complessa e affascinante che mi ha fatto gustare la gioia del camminare con i giovani e con la comunità. Di tutto questo ringrazio il Signore e lo prego per tutti noi affinché ci doni la forza e la coerenza per mettere sempre al centro la sua presenza e la sua Parola.

Don Maurizio Trevisan

Sacerdote dal 2004 e già cappellanoa Vignola,affiancheràdon Alberto nella formazione giovanile

Don Maurizio,un grande aiuto

LA FAMIGLIA DEVE RITORNARE

AD ESSERE IL CENTRO DELLO STATO SOCIALE, PER SVOLGERE

LE SUE FUNZIONI DI CURA E DI

SOSTEGNO

La parrocchia organizza un pullman per parteciparealla celebrazione del 31 ottobre alle ore 14,30 ad Assisi.Le iscrizioni si accettano presso l’ufficio parrocchiale.

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4 La seconda parte dell’Esortazione apostolica di Benedetto XVI “Verbum Domini”

Quest’anno, dal 3 all’11 agosto, abbiamo visitato i paesi Baltici ed Helsinki in Finlandia.Le “tre sorelle Baltiche” come spesso vengono chiamate hanno subito la stessa sorte storica: sottomissione e finalmente l’indipendenza nel 1991.Adesso la Lituania, con la sua splendida capitale Vilnius, è una repubblica cattolica e tranquilla.La Lettonia, con Riga, la capitale, è un caleidoscopio di stili architettonici, dal gotico allo splendido liberty. Tallin, in Estonia, dal 1997 è

stata dichiarata patrimonio dell’umanità.Helsinki è un mix di monumenti storici e elementi moderni, ma la cosa che più mi ha impressionato, è la Collina delle Croci, luogo di culto e fede del popolo lituano. Le Croci sono circa 56.000, alcune modeste, altre preziose. Anche Don Mauro ne ha comprata una e “piantata”a nome della parrocchia. Abbiamo pregato per tutta la comunità e sono certa che il Signore “la sta tenendo d’occhio!” . Anna Maria

Paesi BalticiLettonia, Lituania, Estonia e Finlandia, 3-11 agosto

24) Che relazione esiste fra la Parola e la Chie-sa?La Parola di Dio è presente a noi oggi in Cristo, che si fa con-temporaneo all’uomo di ogni tempo nel suo corpo che è la Chiesa, la Sposa, casa della Parola, comunità che ascolta e an-nuncia la Parola.L’ambito privilegiato in cui Dio parla a noi nel presente della nostra vita è la liturgia, dove la Parola è celebrata come attuale, vivente, efficace.Nell’azione liturgica la Parola si accompagna all’azione dello Spirito Santo che la rende operante nel cuore dei fedeli.Il Papa esorta i Pastori e gli operatori pastorali ad educare tutti i fedeli a gustare il senso profondo della Parola che si dispiega nella liturgia durante l’anno, mostrando i misteri fondamentali della fede.25) Quale legame tra Scrittura e Sacramento?E’ la stessa relazione che esiste tra ciò che Dio dice e ciò che opera, tra Parola e gesto umano: sono intimamente uniti.26) La Parola è Sacramento! Che significa?La Parola si rende percepibile alla fede attraverso il segno di parole e gesti umani, così il Cristo, Verbo di Dio, è riconoscibi-le attraverso i suoi gesti e le sue parole.Nella Parola proclamata nella liturgia Cristo è realmente pre-sente, come lo è nell’Eucarestia sotto le specie del pane e del vino.27) C’è unità anche tra Parola ed Eucarestia e gli altri Sacramenti?La Scrittura illumina e spiega il Mistero eucaristico, l’Eucarestia ci apre all’intelligenza della Scrittura.E’ necessario far riferimento, oggi trascurato, alla Parola nei Sacramenti della Riconciliazione e Unzione degli infermi.Essa illumina il fedele a riconoscere i propri peccati, lo chiama alla conversione. Si raccomanda pertanto che ci si prepari me-ditando un brano adatto e ad iniziare la confessione mediante la lettura di un testo biblico.28) Quali aspetti della celebrazione riguardanti il servizio della Parola ha richiamato il Sinodo?--- L’importanza del Lezionario, per la comprensione dell’unità del piano divino mediante la correlazione tra letture dell’ Anti-co e Nuovo Testamento, incentrata in Cristo e nel suo mistero pasquale;--- la maggior cura della proclamazione da parte del sacerdote o diacono e di lettori idonei e preparati all’arte del leggere in pubblico.29) Come migliorare la qualità dell’omelia?L’omelia ha il compito di favorire una più piena comprensione ed efficacia della Parola nella vita dei fedeli. Si devono evita-re omelie generiche ed astratte, inutili divagazioni, mettendo sempre al centro la persona di Gesù.Per questo il “predicatore” deve avere assiduo contatto con il testo sacro per lasciarsi interpellare dalla Parola, per poi an-nunciarla con convinzione e passione. Il Sinodo ritiene opportuno che venga predisposto un Diret-torio sull’omelia.30) Liturgia delle ore: da diffondere maggiormen-te?Specialmente la recita delle Lodi e dei Vespri tra il Popolo di Dio, per aumentare tra i fedeli la familiarità con la Parola di Dio. L’auspicio è che coloro che sono tenuti, per il proprio

Il valore della

Paroladi Dio

Pubblichiamo la seconda partedella sintesi dell’Esortazione Apostolica

di Papa Benedetto XVI “Verbum Domini” sul rapporto tra la Parola di Dio

e la Chiesa(la prima parte è stata pubblicata sul Bollettino

parrocchiale della scorsa Pasqua)

stato di vita, alla celebrazione di questa liturgia, vivano con fedeltà tale impegno a beneficio di tutta la Chiesa.31) Come usare il benedizionale?Nei riti di benedizioni, veri segni sacri, è opportuno inserire la proclamazione della Parola, per riaccendere nei fedeli la fame e la sete della Parola di Dio.32) Quali suggerimenti per l’animazione liturgica?Allo scopo di favorire nel Popolo di Dio una maggiore familia-rità con la Parola,--- si diffondano nelle comunità dei momenti di celebrazione della Parola, soprattutto dove, a causa della scarsità di sacer-doti, non è possibile celebrare la Messa festiva, ed anche in occasione di ritiri, pellegrinaggi, feste particolari;--- si educhi il Popolo al valore del silenzio in relazione alla Parola, per recepirla e riscoprire il senso del raccoglimento. Si esortano i Pastori a incoraggiare i momenti di raccoglimento affinché la Parola venga accolta nel cuore!Il silenzio, quando previsto, è da considerarsi parte della ce-lebrazione;--- si solennizzi, in ricorrenze rilevanti, la proclamazione del Vangelo utilizzando l’Evangeliario recato in processione dal diacono, per aiutare il Popolo a riconoscere che la lettura del Vangelo costituisce il culmine della liturgia della Parola;--- non si trascurino i mezzi che possono aiutare i fedeli ad una maggiore attenzione, quali l’acustica, l’ambone possibilmente fisso, in armonia estetica con l’altare, così da rappresentare il senso teologico della duplice mensa della Parola e dell’Euca-restia; la giusta collocazione del libro della Scrittura anche al di fuori della celebrazione.33) Perché l’animazione biblica deve riguarda-re l’intera pastorale e la formazione di tutti i

cristiani?Si deve avere realmente a cuore l’incontro personale con Cri-sto, che si comunica a noi nella sua Parola; anche per far fronte a letture distorte e strumentali della Scrittura, ad es. da parte delle sette. E’ necessario provvedere ad una preparazione adeguata di sacerdoti e laici che possano istruire il Popolo di Dio nel genuino approccio alle scritture.Allo scopo si favorisca la diffusione di piccole comunità (for-mate da famiglie o radicate nelle parrocchie o legate ai mo-vimenti) in cui promuovere la formazione, la preghiera e la conoscenza della Bibbia, secondo la fede della Chiesa.34) Anche la catechesi deve essere animata bi-blicamente? L’attività catechetica implica sempre l’accostare le Scritture nella fede nella Tradizione della Chiesa, così che quelle parole siano percepite come vive, come è vivo Cristo oggi.35) Chi deve approfondire il rapporto con la Pa-rola?Anzitutto i Ministri ordinati, il Vescovo che prima di essere tra-smettitore, deve essere ascoltatore;il sacerdote, ministro della Parola, consacrato e mandato ad annunciare a tutti il Vangelo del Regno, per primo deve svilup-pare una grande familiarità personale con la Scrittura;il diacono, servo della Parola, chiamato ad essere autorevole annunciatore, “credendo ciò che proclama, insegnando ciò che crede, vivendo ciò che insegna”;i candidati all’ordine sacro, approfondendo la relazione tra lo studio biblico e il pregare con la Scrittura;i consacrati di vita attiva e contemplativa che fondano la pro-pria spiritualità sulla meditazione delle Scritture;i fedeli laici, in particolare gli sposi, sviluppando l’ascolto della Parola, attraverso la formazione di piccole comunità di fami-glie in cui coltivare la preghiera e la meditazione in comune di brani adatti delle Scritture;le donne, il cui compito in relazione alla Parola è indispensabi-le in quanto esse sanno suscitare l’ascolto della Parola, la rela-zione personale con Dio e comunicare il senso del perdono.36) Perché è tanto raccomandata la “lectio divi-na”?E’ una lettura, accompagnata dalla preghiera, sia personale che comunitaria, fatta nella comunione della Chiesa, che prepara, approfondisce quanto la Chiesa celebra con la proclamazione della Parola nella liturgia.Il Sinodo ha rivolto maggiore attenzione alla “lectio divina” perché essa è capace di creare l’incontro con Cristo, Parola divina vivente. Si ricordano i passi fondamentali:lettura del testo, che provoca la domanda: che cosa dice il te-sto biblico in sé?meditazione: cosa dice il testo a me, a noi?preghiera: cosa diciamo noi al Signore in risposta?contemplazione: quale conversione della mente, del cuore e della vita chiede a me, a noi il Signore, per una visione sapien-ziale della realtà, secondo Cristo?37) Il Rosario è preghiera biblica?I Padri sinodali invitano a promuovere tra i fedeli la recita per-sonale o comunitaria del Rosario, quale aiuto a meditare i santi misteri della vita di Cristo, narrati dalla Scrittura. Remo Feverati, diacono

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Anche quest’anno si e’ tenuto il Campo di Gioia per i ragazzi dalla II elementare alla I media in località Cimoncino di Fanano. Chi non vi ha mai preso parte sappia che si tratta di una esperienza che “lascia il segno”. Può succedere di doversi occupare delle più disparate mansioni e questo al di là di quello per cui si è stati preposti. Gli incarichi insomma vanno considerati in maniera molto “dinamica” e la variabile è sempre presente. Supportati da uno staff cucine impareggiabile e capace di organizzazioni gastronomiche che nulla hanno da invidiare al caro Bottura, in grado di far fronte alle

Campo di gioiacoronarie di alcune catechiste, ha “trascinato” in maniera entusiastica i ragazzi. Da elogiare il lavoro delle Catechiste che si sono prodigate affinché l’aspetto religioso del Campo fosse sempre in primo piano e questo sotto la guida impareggiabile ed insostituibile di Don Mauro che dei Campi di Gioia è da sempre l’artefice ed il sostenitore per antonomasia. Concludendo un sentito ringraziamento va anche a tutti gli adulti che hanno lavorato davanti e dietro le quinte per il buon esito del campo magari attaccando cerotti , disinfettando escoriazioni e togliendo fastidiose schegge o anche più semplicemente massacrandoci con un fastidiosissimo fischietto. Tutto è andato nel migliore dei modi, nulla è stato lasciato al caso ed è bello ricordandolo poter dire... io c’ero! Carla

Che bello, quest’estate sono andato per la prima volta al Campo di Gioia. E’ stata un’esperienza bellissima e mi sono divertito tanto. Abbiamo fatto tanti giochi, delle passeggiate nei boschi e sulle montagne, e abbiamo imparato a formare il carattere per diventare più bravi. Ci hanno aiutato don Mauro, don Alberto, le catechiste e gli animatori. C’erano anche dei bravissimi cuochi che ci hanno preparato tante cose buone! Consiglio a tutti i bambini che quest’anno non sono venuti, di partecipare l’anno prossimo. Tommaso, II elementare

richieste dei palati più esigenti, ma soprattutto dei più volubili “appetiti giovanili”. Rapidità e destrezza hanno contraddistinto coloro che servivano ai tavoli i quali, quando in cucina tacevano padelle e tegami ma risuonava il solo tranquillo cicaleccio delle cuoche, hanno sempre trovato per loro un gratificante pezzetto di dolce salame. Impossibile non ricordare l’organizzazione dei giovani e degli animatori che hanno dato il meglio di sé coinvolgendo i ragazzi in giochi ed attività che sicuramente hanno richiesto preparazione e studio accurato dei tempi e dei modi. E tutto questo sempre a discapito sicuramente del loro riposo peraltro frequentemente disturbato da incredibili “escursioni notturne , di carattere più o meno climatico accompagnate da altrettanto insidiosi attacchi di improbabili falene. Tutti ricorderanno per lungo tempo il gioco serale che, seppur minando le

Cimoncino - Fanano, 25 giugno/2 luglio

Dall’uomo vecchio all’uomo nuovoDa lunedì 29 agosto a domenica 4 settembre 2011 all’Hotel “Buona Stella” di Cimoncino (Fanano) si e svolto il campeggio dei ragazzi di 3ª media in preparazione al Sacramento della Cresima che verrà amministrato domenica 16 ottobre da Mons. Lino Pizzi Vescovo di Forlì. Il campeggio ha visto la partecipazione di 58 ragazzi accompagnati da don Alberto, dai catechisti, dagli animatori giovani e da alcuni genitori che, con molto buona volontà, si sono offerti per fare i “cambusieri”, con (sentiti i vari commenti) ottimi risultati. Il tema portante del campo è stato “l’uomo nuovo” che nasce da ogni uno di noi che si lascia plasmare dallo Spirito Santo che riceviamo nei Sacramenti e in modo sovrabbondante nella Cresima. Per scoprire cosa siamo diventati nel Battesimo, e in che cosa saremo confermati nella Cresima, si è riflettuto sul nostro essere uomini

Campo Cresimacon le nostre caratteristiche, il nostro corpo, i nostri talenti e le nostre mancanze. Abbiamo capito che tutto ciò che facciamo e che viviamo deve essere ispirato dall’amore che rende tutto possibile, buono, vero, bello. Che il nostro corpo, la nostra mente, il cuore, il gusto, l’olfatto, la vista… tutto deve essere usato con amore e per amore perché noi siamo “Tempio dello Spirito Santo” e “membra del Corpo di Cristo” e con il Battesimo, e ancor di più confermati nella Cresima, siamo uomini e donne nuovi e di questo dobbiamo essere consapevoli e testimoni. Non sono mancati i giochi, le gite e le camminate tra i boschi, assistiti da un sole bellissimo e da un clima ottimo. Il campeggio si è concluso con la presenza dei genitori che la domenica hanno raggiunto i figli. Dopo una riflessione appropriata con il diacono Tiberio, e la Messa celebrata da don Alberto si è pranzato tutti insieme finendo in allegria una esperienza che desideriamo sia indimenticabile per i nostri ragazzi. Dopo i saluti e il rimpianto a lasciare il “campo “e gli amici, si è partiti dal Cimoncino per raggiungere l’afa della città con il desiderio, da parte dei ragazzi, di poter ripetere l’esperienza.

Cimoncino - Fanano, 29 agosto/4 settembre

Anche quest’anno non poteva mancare l’attesissimo campeggio estivo, che, per la prima volta nella storia di San Faustino, si è tenuto a Fano, al mare! La novità ci ha resi molto entusiasti anche se alcuni di noi erano preoccupati per l’unione dei gruppi. Però, dopo pochi giorni, ogni paura è scomparsa e siamo riusciti a creare un gruppo molto unito, dove non vi erano esclusioni e dove non si sentivano le differenze di età. Durante la settimana gli educatori ci hanno proposto, attraverso varie attività, alcuni temi che tutti abbiamo apprezzato molto, infatti ognuno di noi ha partecipato con interesse e anche durante le condivisioni, spesso temute dai più timidi, siamo riusciti veramente ad esprimerci. Anche se non eravamo in montagna non abbiamo rinunciato alla Grande Gita che ci ha condotto al Santuario di Loreto, dove Don Alberto ci ha fatto

Campo Superioricampeggio è stato veramente intenso e ha lasciato tutti contenti e desiderosi di condividere con gli altri un po’ di quello che avevano rovato, perciò mi limito a dire che la fine di questa bellissima esperienza sarà sicuramente l’inizio di un anno altrettanto ricco e piacevole. Chiara

da guida, rendendo la visita molto interessante per tutti. All’inizio il tempo non era dei migliori però siamo riusciti comunque ad andare in spiaggia e a fare anche qualche interminabile bagno. In conclusione riassumere tutte le emozioni e i momenti trascorsi in poche righe sarebbe impossibile perché questo

Fano, 23-30 luglio

I mille volti dei ragazzi che hanno preso parte ai campeggi estivi5

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6 Scout, sinonimo di avventura

In una radura tra i boschi di Castellaro, un paesino non troppo lontano da Modena, è stato fondato il villaggio di Wishyville. Grazie all’aiuto di tutti coloni, che hanno lavorato intensamente, in poco tempo sono stati edificati il portale di ingresso, le cucine, le tende sopraelevate, le docce e tutte le strutture di cui c’era bisogno. La vita del villaggio è poi proseguita per una decina di giorni ed è stata accompagnata da momenti di svago tra partite a roverino, sfide nel bosco e fuochi di bivacco serali, alternati a momenti di riflessione, preghiera e a diverse attività per conoscere gli abitanti del luogo che occupavamo e il territorio circostante.

Anche quest’anno i nostri valorosi lupetti del Branco della Rupe hanno affrontato mirabolanti avventure recandosi presso Silfanè in soccorso della grande quercia, a un passo dal parco dei Monti Sibillini. Nonostante la pioggia battente che li ha accompagnati durante tutta la settimana i nostri eroi sono riusciti ad affrontare le mille sfide che li hanno visti protagonisti di giorno e di notte. Dopo aver gareggiato per la costruzione del miglior castello di sabbia ottenendo il favore di Celestina Verdeacqua e avare fatto amicizia con il gatto Rossetto la fame era tanta che qualcuno ha perfino mangiato l’insalata. La settimana è passata all’insegna della scoperta della natura e dei suoi elementi accompagnati da Pino il folletto, Sylvanus, Annebel e il sindaco Leopoldo de Fabbris. L’avventura si è conclusa con la sconfitta del perfido Ramotar e dei suoi Rinnegati sventando il suo tentativo di creare una natura comoda e addomesticata che rinneghi le sue origini selvagge. VVLL (Vecchi Lupi)

Reparto Orione

Branco della Rupe

Castellaro - Sestola, 27 luglio/7 agosto

Silfanè - Monti Sibillini, 24-31 luglio

Quest’estate il Clan “Camilo Torres” si è cimentato con la difficile impresa di raggiungere Santiago di Compostela a piedi. Abbiamo affrontato dieci giorni di cammino, sole, pioggia, sveglie all’alba, poco cibo, ma alla fine siamo riusciti a raggiungere la città galiziana e celebrare la S.Messa del Pellegrino. Grazie a questo pellegrinaggio abbiamo potuto vivere alcuni momenti di preghiera e di incontro con persone da tutto il mondo.

Parto da questa bellissima frase di Gibran, perché in realtà non so dove partire. E come si fa a sapere come partire, quando mi chiedono di parlare di un’emozione? Già, perché la Gmg è stata dieci giorni di emozione pura, incontrollata, bella, tranquillizzante, seducente. Un’emozione che ha pervaso la Spagna, il nostro paesino di Montillana che ci ha accolti nel gemellaggio, il pullman di Sanfagreta, Madrid, Cuatro Vientos. Emozione come un filo argentato che è partito una notte dalla motorizzazione, si è dipanato per quattromila chilometri lungo l’autostrada, un filo che si è divertito a giocare e ballare nella calura di Montillana, è esploso di gioia a Madrid ed è ripartito, caldo e carico, per tornare a casa (con una piccola sosta a Savona per una impercettibile foratura…).Personalmente, l’emozione più grande l’ho vissuta a Cuatro Vientos, quando il maxischermo ha offerto, durante l’Adorazione, la prima panoramica dall’alto dell’aeroporto. Ripensare a quell’immagine, a quella folla immensa, mi fa ancora venire la pelle d’oca.Raccontare della Gmg è quindi raccontare di un ‘emozione, che è passata per le piscine di Montillana nell’ora della siesta. Nella Messa di Ferragosto celebrata sulle colline di Campotejar, in mezzo agli ulivi. Nei canti in metropolitana, a Madrid. Negli interminabili spostamenti in pullman, che sono diventati un dono e non un peso. Negli occhi, negli

Clan Torres

Giornata Mondiale della Gioventù

Cammino di Santiago, 31 luglio/8 agosto

Granada e Madrid, 10-22 agosto

sguardi, nelle chitarre, nelle bandiere, nei sorrisi di milioni di pellegrini venuti da tutto il mondo, e che Dio ci ha fatto sfiorare a Madrid, in plaza Cibeles, al Parque del Buen Retiro, a Cuatro Vientos. Nell’accoglienza della famiglie di Montillana, e nella paella che il mio papà spagnolo ci ha preparato per Ferragosto. Gibran ha

ragione: la Gmg mi ha aiutato a capire che magia e bellezza non sono fuori di me, sono dentro di me, e sono state dentro di noi, forti, a Madrid. Magia, bellezza e gioia. Questo è l’insegnamento che porto nel cuore da Madrid, assieme al vortice di suoni, colori, persone, preghiere, croci, e emozioni che ho vissuto, con milioni di miei fratelli, in quei giorni. Ma la Gmg non è finita. Adesso vive dentro di noi, pellegrini che abbiamo affrontato i 45 gradi di Cuatro Vientos, il temporale durante l’Adorazione, cantando sotto l’acqua, le docce dei bomberos che sparavano sulla folla con gli idranti, le dormite in pullman e le docce all’aperto nella nostra scuola a San Sebastian. La magia e la bellezza della Gmg sono dentro di noi, e noi dobbiamo regalarle ai nostri fratelli, così come sono state regalate a noi nei giorni di grazia della Gmg. E adesso tocca a noi fare vivere le nostre emozioni in un mondo che non vuole emozionarsi, se non per una vincita milionaria alla lotteria o per l’ennesimo colpo di testa (non calcistico) di Balotelli. L’emozione che abbiamo vissuto noi, pellegrini del Ventunesimo secolo, è molto di più, è avere incontrato Cristo in ognuno dei nostri fratelli, anche quelli che non ci volevano a Madrid, nei volontari, nei canti in piazza e negli abbracci con gente che ieri non sapevi chi fosse e domani non saprai se vi incontrerete di nuovo. La Gmg mi ha suscitato tutto questo, oltre a un immenso grazie, a tutte le persone che hanno camminato con me fino a Madrid, e a Dio che mi ha insegnato, ancora un volta, ad emozionarmi come un bambino. Lollo

L’aspettodelle cosevaria secondole emozioni,e così noi vediamo magiae bellezzain loro:ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.(Kahlil Gibran, Le Ali spezzate)

33 giovani di San Faustino hanno partecipato alla convocazione presieduta dal Papa

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7 Invicta e Acli Domus, tutte le iniziative in programma

Pronti… via! si riparte per una nuova stagione sportiva. L’obiettivo è quello di fare sempre meglio nella forma-zione dei nostri ragazzi e ragazze attraverso lo sport

della pallavolo: raggiunge-re traguardi sportivi ma non solo. Educare nello sport rap-presenta quindi il nostro tar-get e per l’Invicta una nuova stagione è sempre una nuo-va sfida. La stagione scorsa, come già avevamo dato no-tizia nel precedente numero di questo bolllettino, ha visto la squadra Under 16 maschile trionfare nel campionato pro-vinciale FIPAV facendosi poi onore nella fase regionale lottando alla pari con forma-zioni più blasonate; la squa-dra Under 18 maschile ha dominato il campionato CSI di categoria classificandosi seconda nella fase regionale. La stagione 2010-2011 si è poi conclusa il 22 maggio con la quarta edizione dell’INVIC-TAday, momento di incontro e riflessione sul significato e il valore dello sport in parroc-chia e con la grandiosa cena sociale il 28 maggio che ha riunito atleti, amici e familiari

di tutte le età conclusasi con le premiazioni del torneo. Il torneo misto di Sanfa ha avuto un grande successo di partecipazione e un grande seguito di pubblico merito anche di un ottimo livello tecnico di gioco. La stagione sportiva 2011-2012 è già in pieno svolgimento e vede l’Invicta presente nei cam-pionati giovanili sia femminili che maschili, con la prima divisione femminile, la serie D maschile, il gruppo misto “Over”. Grande importanza hanno i corsi di avviamento alla pallavolo per i più pic-coli dalla terza e quarta ele-mentare in su nella Palestra Barani di fianco alla chiesa. Prosegue anche l’attività per i piccolissimi di prima e secon-da elementare nella scuola parrocchiale San Faustino. Insomma ce n’è proprio per tutti. E allora…vieni a giocare con noi!!! Claudio Andreoli

Corsi di avviamento alla pallavolo (minivolley)Si tratta di un primo approccio alla pallavolo ed è rivolto a bambini e bambine di terza e quarta elementare.Si svolgerà ilmartedì e il giovedì dalle 17,00 alle 18,00 presso la Palestra Barani con ingresso da via della Pace.Informazioni e iscrizioni in palestra.

Sopa, un gruppo di atleti della nostra società pallavolistica in occasione dell’Invicta Day il 22 maggio scorso, alla quale ha partecipato un folto numero di persone. Durante questa grande festa del volley locale, si è parlato tra le altre cose, anche dell’importanza dei valori che trasmette lo sport

In concomitanza con la sagra parrocchiale il circolo ACLI Domus organizza un concorso fotografico giunto alla sua 22esima edizione. Il concorso è aperto a fotografi dilettanti e sarà allestito nei locali del sottochiesa nei giorni 8 e 9 Ottobre, col seguente orario d’apertura:Sabato 8 dalle ore 20.00 alle ore 23.00, e Domenica 9 dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 23.00, mentre la premiazione è fissata Domenica 9 Ottobre alle ore 11.00.Al concorso si può partecipare con fotografie a tema libero oppure seguendo il tema proposto: “Il volontariato. Uno sguardo attento intorno a noi”. Il circolo Domus ha voluto così valorizzare la scelta del Consiglio dell’Unione europea di proclamare il 2011 “Anno europeo

delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva”. Possiamo definire il volontariato come lo sviluppo pratico dell’attenzione che dedichiamo a quanto ci circonda, senza preoccuparci del nostro tornaconto personale, ma sostenendo il benessere dei singoli e di tutta la comunità. Una forma d’arte come la fotografia può “catturare” questo insieme di sentimenti e fornirci uno sguardo attento che sottolinei le buone pratiche connesse al volontariato: la vicinanza agli altri, l’attenzione alle persone in difficoltà, la cura dell’ ambiente e del territorio, il rispetto per i diritti, la ricerca della pace tra i popoli, lo sviluppo dei paese poveri, ecc. Per ulteriori informazioni potete contattare: Tonelli Massimo al 338.5203615 oppure [email protected].

Durante la sagra parrocchiale il circolo sarà presente per illustrare le iniziative proprie e delle ACLI provinciali ed una di queste riguarda il turismo. Nelle ACLI di Modena opera da tempo un gruppo di amici (Centro Turistico Acli) che organizzano gite e viaggi, in Italia ed all’estero, in aereo, pullman ma anche...in bicicletta.Le iniziative turistiche prossime sono già organizzate ma siamo disponibili ad accogliere proposte per organizzarne di nuove. La crisi

economica sicuramente tocca anche un settore come quello del turismo, ma prima di rinunciare completamente al piacere di conoscere luoghi nuovi forse possiamo pensare ad una forma di turismo insieme ad altri, per ridurre i costi e per conoscere nuovi “compagni d’avventura”.Informazioni specifiche e dettagliate si possono trovare sul sitowww.aclimodena.it al link dedicato al Centro Turistico.

Il Circolo ACLI Domus, in collaborazione col Circolo ANSPI Parrocchiale, ha organizzato tra Aprile e Giugno scorso un corso di cucito per principianti. Durante le lezioni settimanali sono stati insegnati i lavori più semplici con uso di ago e filo: stringere o allargare abiti, fare orli, riparazioni, attaccare cerniere, ecc. L’interesse è stato tale che entro la fine di ottobre verrà programmato un corso avanzato, destinato a chi ha già partecipato al corso precedente oppure a chi

già conosce le basi del cucito. I circoli ACLI ed ANSPI ringraziano Anna Maria Santon, insegnante del corso, per la competenza messa a disposizione dei partecipanti e Norma Pongiluppi. Esiste comunque la possibilità di far partire un nuovo corso rivolto ai principianti, purchè ci sia un numero adeguato di richieste; ed anche se il gruppo precedente era formato solo da signore... c’è spazio anche per i signori! Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare Norma Pongiluppi, tel 333.4515813.

Preparate l’obiettivo!

Preparate la valigia!

Preparate ago e filo!

Notizie dal Circolo Acli Domus

Nel sottochiesa, in arrivo un concorso fotograficoin occasione della sagra. Tema: il volontariato

Dall’aereo al pullman alla bicicletta, sono tante le proposte turistiche. In Italia ma anche all’estero

Un corso di cucito avanzato per chi ha già preso parte al primo corso o chi ne conosce le basi

Invicta: si riparteI traguardi da raggiungere non sono solo sportivi, anzi...

Un anno da vivere intensamente in un ambiente sano

Mi chiamo Massimiliano Ferrarini, ho ventuno anni ed ho appena iniziato il terzo anno di teologia al seminario metropolitano di Modena, nel quale sono entrato subito dopo aver concluso le superiori non molto lontano da qui: all'Enrico Fermi. Sin da giugno, quando il rettore del Seminario mi ha comunicato che da

Benvenuto Max!quest'anno avrei condiviso questa parte del mio cammino con voi, ho atteso con trepidazione e, lo confesso, con anche un po' di timore, questo momento per me davvero significativo.Per la prima volta mi viene chiesto di lasciare la mia amata parrocchia di provincia nella quale sono cresciuto, Castelnuovo Rangone, per imparare a

considerare questa vostra bella comunità cittadina di San Faustino anche un po' mia. Don Alberto non avrebbe potuto riservarmi un'accoglienza migliore e con lui ringrazio il Signore

Un giovane seminarista a San Faustino

Condividerà il suo cammino con noi

per avermi dato, sin dai primi giorni, la possibilità di conoscere le vostre numerose e preziose qualità in diverse occasioni. Per

cui non potrei davvero partire con uno spirito più propizio: certo di ricevere da voi molto più di quel che sarò capace di darvi.

Colgo l'occasione allora per ringraziarvi fin d’ora e augurarci il miglior cammino possibile! Massimiliano Ferrarini

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8 Corsi e informazioni utili

Prima Comunione 8 maggio

Battesimi 23 aprile - Veglia pasquale

Prima confessione 15 maggio

Le celebrazioni dei Sacramenti

Giovedì 1° settembre tutto il personale dipendente ha ripreso regolare servizio

Catechismo,iniziazione cristiana

Scuola: un iniziocol sorriso

Si stanno svolgendo in questi giorni gli incontri dei genitori col Parroco in occasione delle iscrizioni al catechismo dei ragazzi dalla 2a elementare alla 2a media. Ricordiamo in particolare che i genitori dei bimbi di 2a elementare, che vogliono far partecipare i loro figli al catechismo, devono iscriverli in parrocchia mercoledì 28 settembre alle ore 21.

In quell’occasione il Parroco illustrerà le linee fondamentali del cammino di fede per i ragazzi e le loro famiglie.Mercoledì 12 ottobre alle ore 19 in chiesa per tutti ragazzi e i genitori sarà celebrata la S.Messa per la solenne inaugurazione dell’Anno Catechistico durante la quale verrà dato il mandato ai catechisti, agli educatori, agli allenatori e ai capi scout.

Cresima per giovani e adultiGiovedì 27 ottobre alle ore 21 in Parrocchia avrà inizio il Corso di preparazione alla Cresima per giovani e adulti.Chi fosse interessato può telefonare in Parrocchia (059350266) qualche giorno prima per informazioni più dettagliate e per iscriversi.

Lingua italiana per stranieriDa novembre avrà inizio nei locali del sottochiesa il Corso gratuito di lingua italiana riservato ad adulti stranieri e gestito da insegnanti volontari. Le iscrizioni si raccolgono presso il punto d’ascolto Caritas, nei locali del sottochiesa, al martedì dalle 10 alle ore 12.30.

DoposcuolaA partire da novembre inizierà in Oratorio l’attività di doposcuola per ragazzi delle scuole medie, gestita da insegnanti volontari. Per informazioni rivolgersi in Parrocchia, nella seconda metà di ottobre.

Corsi d’autunno

Al via il cammino di fede 2011/2012

Sono ricominciate a pieno ritmo le attività dell’Istituto scolastico parrocchiale “San Faustino”

Sono in corso le iscrizioni all’itinerario annuale di catechesi per i ragazzi fino alla 2a media

presso la nostra Scuola Parrocchiale. Martedì 6 don Alberto ha guidato

gli insegnanti e i volontari in un pellegrinaggio presso la Basilica di San Benedetto Po, ex monastero benedettino, dove è stata celebrata una santa Messa. Nel pomeriggio la visita è proseguita nella città di Sabbioneta.Infine martedì 13 don Alberto ha salutato tutti i genitori presenti a scuola. Successivamente i 239 bambini della Scuola, infanzia e primaria hanno salutato il primo giorno di scuola col tradizionale alzabandiera.

Sopra, don Alberto con il personale e i volontari in servizio presso la nostra Scuola parrocchiale Infanzia e Primaria “San Faustino” al completo in pellegrinaggio alla Basilica di San Benedetto Po, nel mantovano.Dopo la visita, il gruppo si è recato a Sabbioneta, città ideata da Vespasiano Gonzaga, testimonianza singolare di architettura del XVI secolo.A sinistra, il primo giorno di scuola con i ragazzi impegnati nel consueto rito dell’alzabandiera