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INSERTO di DICEMBRE 2012 - N. 2 L’ATTIVITA’ DELL’ARCHEOCLUB A SAN BENEDETTO DEL TRONTO La Sede Sambenedettese, promossa e costitui- ta dal giornalista pubblicista Novemi Traini, ebbe lo scopo di propiziare una rilettura stori- ca del territorio sambenedettese nel contesto dell’antico agro truentino, che, a ridosso della costa, era racchiuso tra i corsi d’acqua della Vibrata e del Tesino. Primo passo fu quello di raccogliere notizie storiche sui testi di autori latini, di insigni sto- riografi piceni ed aprutini nonché degli scrit- tori di storia patria. L’inaugurazione della sede ebbe luogo il 27 gennaio 1979, con il patrocinio del Sindaco Bernardo Speca e dell’Assessore alla cultura Ariano Micucci. Vi partecipò una delegazione della sede cen- trale composta dal prof. Enrico Acquaro (docente di archeologia fenicio-punica dell’Università di Bologna), dott. Francesco Berni (dirigente del Centro di Documentazione e Promozione Archeologica dell’Archeoclub d’Italia), prof.ssa Mariastella Macchiarella (docente di storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma), prof. Francesco Panvini Rosati (docente di numi- smatica all’Università di Palermo). Dopo una iniziale dirigenza di Novemi Traini, assunse la presidenza il prof. William Pasqualetti (vice presidente prof.ssa Giuseppina Bruni) che mantenne la carica fino al 1980. Nel triennio 1981-82-83 fu presidente l’Insegnante Antonio Erica (vice presidente il dott. Vinicio Capriotti). Tra i soci più benemeriti, lo storiografo Francesco Palestini, che, ad una solida cultura classica, abbinava un pluridecennale lavoro di ricerca negli archivi vaticani e piceni ed una vasta e profonda cultura storica. Risalgono a questo periodo le prime pubblica- zioni dell’Archeoclub tra cui il primo quader- no di toponomastica storia “Albula” dello stesso Francesco Palestini. Ed ancora: “Borumpadaro e Ragnola” dello stesso autore; “ La chiesetta di S. Lucia”, di Enrico Liburdi; “Vecchie contrade sambene- dettesi”, di Umberto Poliandri. Alla fine degli anni ottanta esce il periodico “ARCHEO- TRUENTO” e viene stampato anche “La terza pagina” di Francesco Palestini: una pregevole raccolta di scritti pubblicati in “La voce di S. Benedetto del Tronto” di Mario Buttafuoco. Notevole fu la partecipazione del pubblico, in quel periodo, alle conferenze tenute da Gabriele Nepi, Pompilio Bonvicini, Francesco Palestini, Joyce Lussu. Risale al 30 novembre 1982, auspici Speca (sindaco) e Micucci (assessore), il Deposito Comunale dei Beni Culturali (ora Antiquarium Truentino). San Benedetto ed Ascoli, dall’8 all’11 settem- bre del 1983 ospitarono il secondo convegno nazionale degli Archeoclub d’Italia (cinquecen- to partecipanti circa sul tema: “Beni culturali e comunità locali: un diverso futuro per il nostro patrimonio storico ed arti- stico nel decentramento delle attribuzioni”). Triennio 1984 - 85 - 86: Presidente prof. Giuseppe Lupi (vice presidente Francesco Palestini). Proseguono con rinnovato successo i cicli di cultura storica nei quali si alternano grossi nomi del mondo universitario e storio- grafico: Nereo Alfieri, Sergio Anselmi, Francesco Bonasera, Antonio De Santis, Bruno Egidi. Tra le maggiori manifestazioni: Prima mostra fotoarcheologica del territorio di San Benedetto del Tronto. Retrospettiva dei pittori sambenedettesi del Primo Novecento (Tavernier, Chatelain, De Carolis, L. Sciocchetti, Leti, Landi, Pauri, Meyer) e omaggio a Sanzio Giovannelli. Primo concorso di cultura storica per gli stu- denti delle scuole medie superiori (traduzione di brani di autori latini con riferimenti a vicen- de o luoghi truentini) e premiazione di 32 con- correnti (gita a Perugia per l’anno degli Etruschi e al Lago di Trasimeno). Convegno regionale sui beni culturali minori (gli Atti del convegno pubblicati nel numero 4-5 di Antiqua, ottobre 1988). Intense le attività escursionistiche, con rinveni- menti di luoghi e testimonianze archeologiche. Proseguiva nel triennio 1987 - 88 - 89 la pre- sidenza del prof. Giuseppe Lupi (vice presi- denti Gabriele Cavezzi e dott. Giovanni Perotti). Il 1987 fu l’anno di importanti ritrovamenti archeologici (che attendono però il supporto di un organico contesto scientifico) ad opera di un bel gruppo di ricercatori Novemi Traini, Gabriele Cavezzi, Riccardo Narcisi, Francesco Palestini, Giovanni Ciarrocchi, don Nicola Spina: la costruzione tardo romana a base circolare di S. Maria delle Grazie, il frammento di bassorilievo di Fosso dei Galli, il deposito di anfore romane e Monte Renzo, i resti di villa rustica romana a Ragnola, le tom- be del periodo paleocristiano di S. Lucia Alta, gli elementi architettonici nelle mura di un edificio ottocentesco del Paese Alto, la stele funeraria paleocristiana del quartiere Castello. Non meno importante sotto questo profilo il 1988 (anno che si è aperto con il Convegno degli Archeoclub Piceni) parte di epigrafe romana e frammenti di vasi del Bronzo Finale, ciotole ed anse della stessa epoca, villa rustica romana nella valle dell’Albula, frammenti ceramici in Contrada Sgariglia e neo-neolitici a colle Valle. Recente una suggestiva serie di vasi in discreto stato di conservazione, del periodo piceno. Il 1988 è l’anno del bilancio decennale, che, indubbiamente, dimostra che il nostro sodali- zio, nonostante alcuni dubbi operativi, deri- vanti da apporti esterni non sempre commisu- rati al lavoro ed alle finalità culturali, ha rag- giunto ugualmente gli obiettivi primari delle sue attività, tra cui la rilettura storica del nostro territorio mediante una documentazio- ne archeologica di assoluto rilievo, quali l’Antiquarium Truentino e il fotolibro S. Benedetto del Tronto: alla riscoperta stori- ca del territorio ( edito dal Lions Club e pub- blicato a cura del nostro Archeoclub ) e un vasto archivio fotografico. Altri avvenimenti, di spicco: il secondo con- corso di cultura storica per studenti della Media Superiore, la gita culturale alla mostra dei fenici a Venezia, la mostra del francobollo archeologico in collaborazione con il locale circolo filatelico. Largo gradimento ottennero la nuova serie di conferenze di cultura storica (prof. Gianfranco Paci dell’Università di Macerata e Gabriele Cavezzi) e la serie degli incontri del lunedì con le conversazioni di Lucio Tomei, Umberto Poliandri, Gabriele Cavezzi, Ugo Marinangeli, Giovanni Ciarrocchi. La decisione del Dr. Giovanni Perotti di dona- re la sua collezione di anfore alla città è stato uno dei momenti più significativi della storia culturale di San Benedetto del Tronto. I preziosi cimeli, da lui e dalla consorte amo- revolmente raccolti e conservati nella propria abitazione nei corso di lunghi anni, frutto di generose donazioni dei pescatori sambenedet- tesi, rappresentavano uno dei patrimoni più ricchi di testimonianze archeologiche subac- quee di tutto il Mediterraneo. Dopo la scomparsa della consorte e le amiche- voli esortazioni di alcuni amici, il Dr. Perotti aveva deciso di donare quei cimeli alla città, ma per farlo riteneva indispensabile redigere un’accurata classificazione ed inventariazione. Per una migliore e maggiore conoscenza il Dr. Perotti e la moglie si recavano in visita al museo di Oneglia accompagnato dal Dr. Spinozzi, ed ammiravano l’esposizione com- piuta su basi scientifiche e più ricca di dati. Guidati dal Dr. Perotti, gli amici Traini Novemi, Dr. Nazzareno Spinozzi e Gabriele Cavezzi, si trovavano nell’abitazione di viale Triste per procedere alla progettata inventaria- zione. Notavano tra i diversi reperti, non senza una certa sorpresa l‘immagine del concittadino Liberati, detto Mafò, in fase di esplorazione nella veste di palombaro, per conto della spe- dizione guidata dallo studioso Lamboglia nel recupero dei reperti di una nave affondata nel Golfo di Genova. Dal quel momento iniziavano le operazioni auspicate e preventivate. Un lavoro ancora più accurato era quello del rilevamento dimensionale dei diversi parame- tri (bocca, ventre, piede, collo, altezza, ecc.). Di questi dati complessivi fu stilato un inven- tario, di cui purtroppo si sono perse le tracce, redatto dalla figlia di Cavezzi, Paola, e del quale si sono avvalsi sia la dr.ssa De Filippo- Balestrazzi, dell’Università di Padova, che altri studiosi nella redazione di libri su quelle anfore. Cavezzi e Traini, collaboravano fattivamente con l’Amministrazione Comunale nella rea- lizzazione delle esposizioni accolte nel piano inferiore del Liceo Scientifico di Viale De La costituzione dell’Archeoclub d’Italia, sede di San Benedetto del Tronto, risale al 4 settembre 1978. Roma, 16 settembre 1978 Chiar.mo Soprintendente al Beni artistici e storici per la Marche Piazza Duca Federico 61029 URBINO (Pesaro) Illustre Soprintendente abbiamo il piacere di comunicarLe che in San Benedetto del Tronto (AP) è stata ufficialmente costituita una nuova sezione locale dell' Archeoclub d' Italia denominata “Archeoclub di S. Benedetto del Tronto”, ventiduesima delle Marche. Nell' inviarLe tale comunicazione, unita all' elenco dei soci fondatori del Club, vogliamo rinnovare, anche a nome della nuova sezione, la nostra offerta di collaborazione con la Soprintendenza da Lei diretta mentre La preghiamo di accogliere i nostri migliori saluti. IL SEGRETARIO GENERALE (dr, Francesco Berni) Il preside Giuseppe Lupi riceve il Premio Truentum 2006 dal Sindaco Giovanni Gaspari Dr. Giovanni Perotti

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INSERTOdi DICEMBRE 2012 - N. 2L’ATTIVITA’ DELL’ARCHEOCLUB

A SAN BENEDETTO DEL TRONTO

La Sede Sambenedettese, promossa e costitui-ta dal giornalista pubblicista Novemi Traini,ebbe lo scopo di propiziare una rilettura stori-ca del territorio sambenedettese nel contestodell’antico agro truentino, che, a ridosso dellacosta, era racchiuso tra i corsi d’acqua dellaVibrata e del Tesino.

Primo passo fu quello di raccogliere notiziestoriche sui testi di autori latini, di insigni sto-riografi piceni ed aprutini nonché degli scrit-tori di storia patria.L’inaugurazione della sede ebbe luogo il 27gennaio 1979, con il patrocinio del SindacoBernardo Speca e dell’Assessore alla culturaAriano Micucci.Vi partecipò una delegazione della sede cen-

trale composta dal prof. Enrico Acquaro(docente di archeologia fenicio-punicadell’Università di Bologna), dott. FrancescoBerni (dirigente del Centro diDocumentazione e Promozione Archeologicadell’Archeoclub d’Italia), prof.ssa MariastellaMacchiarella (docente di storia dell’Arteall’Accademia di Belle Arti di Roma), prof.Francesco Panvini Rosati (docente di numi-smatica all’Università di Palermo).Dopo una iniziale dirigenza di Novemi Traini,assunse la presidenza il prof. WilliamPasqualetti (vice presidente prof.ssaGiuseppina Bruni) che mantenne la carica finoal 1980.Nel triennio 1981-82-83 fu presidentel’Insegnante Antonio Erica (vice presidente ildott. Vinicio Capriotti).Tra i soci più benemeriti, lo storiografoFrancesco Palestini, che, ad una solida culturaclassica, abbinava un pluridecennale lavoro diricerca negli archivi vaticani e piceni ed unavasta e profonda cultura storica.Risalgono a questo periodo le prime pubblica-zioni dell’Archeoclub tra cui il primo quader-no di toponomastica storia “Albula” dellostesso Francesco Palestini.Ed ancora: “Borumpadaro e Ragnola” dellostesso autore; “ La chiesetta di S. Lucia”, diEnrico Liburdi; “Vecchie contrade sambene-dettesi”, di Umberto Poliandri. Alla fine deglianni ottanta esce il periodico “ARCHEO-TRUENTO” e viene stampato anche “La terzapagina” di Francesco Palestini: una pregevoleraccolta di scritti pubblicati in “La voce di S.Benedetto del Tronto” di Mario Buttafuoco.Notevole fu la partecipazione del pubblico, inquel periodo, alle conferenze tenute daGabriele Nepi, Pompilio Bonvicini, FrancescoPalestini, Joyce Lussu. Risale al 30 novembre1982, auspici Speca (sindaco) e Micucci(assessore), il Deposito Comunale dei BeniCulturali (ora Antiquarium Truentino).San Benedetto ed Ascoli, dall’8 all’11 settem-bre del 1983 ospitarono il secondo convegnonazionale degli Archeoclub d’Italia (cinquecen-to partecipanti circa sul tema: “Beni culturali e comunità locali: un diversofuturo per il nostro patrimonio storico ed arti-stico nel decentramento delle attribuzioni”).Triennio 1984 - 85 - 86: Presidente prof.Giuseppe Lupi (vice presidente FrancescoPalestini). Proseguono con rinnovato successoi cicli di cultura storica nei quali si alternanogrossi nomi del mondo universitario e storio-grafico: Nereo Alfieri, Sergio Anselmi,Francesco Bonasera, Antonio De Santis,Bruno Egidi.Tra le maggiori manifestazioni:Prima mostra fotoarcheologica del territorio diSan Benedetto del Tronto.Retrospettiva dei pittori sambenedettesi delPrimo Novecento (Tavernier, Chatelain, DeCarolis, L. Sciocchetti, Leti, Landi, Pauri,Meyer) e omaggio a Sanzio Giovannelli.Primo concorso di cultura storica per gli stu-denti delle scuole medie superiori (traduzionedi brani di autori latini con riferimenti a vicen-de o luoghi truentini) e premiazione di 32 con-

correnti (gita a Perugia per l’anno degliEtruschi e al Lago di Trasimeno).Convegno regionale sui beni culturali minori(gli Atti del convegno pubblicati nel numero4-5 di Antiqua, ottobre 1988).Intense le attività escursionistiche, con rinveni-menti di luoghi e testimonianze archeologiche. Proseguiva nel triennio 1987 - 88 - 89 la pre-sidenza del prof. Giuseppe Lupi (vice presi-denti Gabriele Cavezzi e dott. GiovanniPerotti).

Il 1987 fu l’anno di importanti ritrovamentiarcheologici (che attendono però il supportodi un organico contesto scientifico) ad operadi un bel gruppo di ricercatori Novemi Traini,Gabriele Cavezzi, Riccardo Narcisi,Francesco Palestini, Giovanni Ciarrocchi, donNicola Spina: la costruzione tardo romana abase circolare di S. Maria delle Grazie, ilframmento di bassorilievo di Fosso dei Galli,il deposito di anfore romane e Monte Renzo, iresti di villa rustica romana a Ragnola, le tom-be del periodo paleocristiano di S. Lucia Alta,gli elementi architettonici nelle mura di unedificio ottocentesco del Paese Alto, la stelefuneraria paleocristiana del quartiere Castello.Non meno importante sotto questo profilo il1988 (anno che si è aperto con il Convegnodegli Archeoclub Piceni) parte di epigraferomana e frammenti di vasi del Bronzo Finale,ciotole ed anse della stessa epoca, villa rusticaromana nella valle dell’Albula, frammenticeramici in Contrada Sgariglia e neo-neoliticia colle Valle.Recente una suggestiva serie di vasi in discretostato di conservazione, del periodo piceno.Il 1988 è l’anno del bilancio decennale, che,indubbiamente, dimostra che il nostro sodali-zio, nonostante alcuni dubbi operativi, deri-vanti da apporti esterni non sempre commisu-rati al lavoro ed alle finalità culturali, ha rag-giunto ugualmente gli obiettivi primari dellesue attività, tra cui la rilettura storica delnostro territorio mediante una documentazio-ne archeologica di assoluto rilievo, qualil’Antiquarium Truentino e il fotolibro S.Benedetto del Tronto: alla riscoperta stori-ca del territorio ( edito dal Lions Club e pub-blicato a cura del nostro Archeoclub ) e unvasto archivio fotografico.Altri avvenimenti, di spicco: il secondo con-corso di cultura storica per studenti dellaMedia Superiore, la gita culturale alla mostradei fenici a Venezia, la mostra del francobolloarcheologico in collaborazione con il localecircolo filatelico.

Largo gradimento ottennero la nuova serie diconferenze di cultura storica (prof. GianfrancoPaci dell’Università di Macerata e GabrieleCavezzi) e la serie degli incontri del lunedìcon le conversazioni di Lucio Tomei, UmbertoPoliandri, Gabriele Cavezzi, UgoMarinangeli, Giovanni Ciarrocchi.

La decisione del Dr. Giovanni Perotti di dona-re la sua collezione di anfore alla città è statouno dei momenti più significativi della storiaculturale di San Benedetto del Tronto.I preziosi cimeli, da lui e dalla consorte amo-revolmente raccolti e conservati nella propriaabitazione nei corso di lunghi anni, frutto digenerose donazioni dei pescatori sambenedet-tesi, rappresentavano uno dei patrimoni piùricchi di testimonianze archeologiche subac-quee di tutto il Mediterraneo.Dopo la scomparsa della consorte e le amiche-voli esortazioni di alcuni amici, il Dr. Perottiaveva deciso di donare quei cimeli alla città,ma per farlo riteneva indispensabile redigereun’accurata classificazione ed inventariazione.

Per una migliore e maggiore conoscenza il Dr.Perotti e la moglie si recavano in visita almuseo di Oneglia accompagnato dal Dr.Spinozzi, ed ammiravano l’esposizione com-piuta su basi scientifiche e più ricca di dati. Guidati dal Dr. Perotti, gli amici TrainiNovemi, Dr. Nazzareno Spinozzi e GabrieleCavezzi, si trovavano nell’abitazione di vialeTriste per procedere alla progettata inventaria-zione.Notavano tra i diversi reperti, non senza unacerta sorpresa l‘immagine del concittadinoLiberati, detto Mafò, in fase di esplorazionenella veste di palombaro, per conto della spe-dizione guidata dallo studioso Lamboglia nelrecupero dei reperti di una nave affondata nelGolfo di Genova.Dal quel momento iniziavano le operazioniauspicate e preventivate.Un lavoro ancora più accurato era quello delrilevamento dimensionale dei diversi parame-tri (bocca, ventre, piede, collo, altezza, ecc.).Di questi dati complessivi fu stilato un inven-tario, di cui purtroppo si sono perse le tracce,redatto dalla figlia di Cavezzi, Paola, e delquale si sono avvalsi sia la dr.ssa De Filippo-Balestrazzi, dell’Università di Padova, chealtri studiosi nella redazione di libri su quelleanfore.Cavezzi e Traini, collaboravano fattivamentecon l’Amministrazione Comunale nella rea-lizzazione delle esposizioni accolte nel pianoinferiore del Liceo Scientifico di Viale De

La costituzione dell’Archeoclubd’Italia, sede di San Benedetto delTronto, risale al 4 settembre 1978.

Roma, 16 settembre 1978

Chiar.mo

Soprintendente al Beni artistici e storici perla MarchePiazza Duca Federico61029 URBINO (Pesaro)

Illustre Soprintendenteabbiamo il piacere di comunicarLe che inSan Benedetto del Tronto (AP) è stata ufficialmente costituita una nuovasezione locale dell' Archeoclub d' Italiadenominata “Archeoclub di S. Benedetto del Tronto”, ventiduesimadelle Marche.

Nell' inviarLe tale comunicazione, unitaall' elenco dei soci fondatoridel Club, vogliamo rinnovare, anche a nome dellanuova sezione, la nostra offerta di collaborazione con la Soprintendenzada Lei diretta mentre La preghiamo diaccogliere i nostri migliori saluti.

IL SEGRETARIO GENERALE

(dr, Francesco Berni)

Il preside Giuseppe Lupi riceve il Premio Truentum 2006 dal

Sindaco Giovanni Gaspari

Dr. Giovanni Perotti

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Gasperi, insieme ai reperti dell’archeologialocale della Civiltà Marinara.Sia Cavezzi che Traini, si prodigarono perquasi un ventennio a diffondere la fruizione ela valorizzazione dei reperti esposti, anche seNovemi alla fine, per motivi di salute, dovetteabbandonare.La locale sede dell’Archeoclub il 1° febbraio1990 sollecitava l’AmministrazioneComunale a compiere il formale passaggiodell’Antiquarium Truentino dall’Archeocluballa Civica Amministrazione, e si proponevala costituzione di una Commissione scientifi-ca dell’Antiquarium Truentino per la quale siindicava quale coordinatore Novemi Traini efra i componenti, oltre ad alcuni docenti uni-versitari, Riccardo Narcisi autodidatta edautore delle maggiori scoperte archeologichesambenedettesi, che in modo instancabile hacompiuto per moltissimi anni continue ecostanti ricerche e ritrovamenti nel pur vastoterritorio del nostro hinterland.

Nel 1990 assumeva la presidenza NovemiTraini che proseguiva ed intensificava l’attivi-tà e la presenza dell’Archeoclub nelle variemanifestazioni cittadine con incontri culturalie pubblicazioni. Di particolare importanza larealizzazione della giornata di studio del 3ottobre 1993, con la collaborazionedell’Università di Macerata e la direzione delprof. Gianfranco Paci, sul tema “Archeologianell’area del Basso Tronto” e la successivapubblicazione degli Atti - (settembre 1995).Nel settembre 1994 venivano pubblicati “LaPieve e il Castello di San Benedetto del

Tronto in Albula” di Gabriele Cavezzi,Maurizio Mauro, Pietro Pompei, “CholeraMorbus” di Gabriele Cavezzi, ed il 5 maggio1997 veniva presentato il libro di Isa TassiMarinangeli “Donne Sambenedettesi”; relatri-ce la prof.ssa Maria Grazia Bianco; nel 2001. “Poesia Dialettale SambenedetteseImpressioni e Riflessioni” di Giulia LatiniMastrangelo. Il presidente dell’Archeoclub d’Italia, avvoca-to Walter Mazzini, inviava il 22 maggio 2001la seguente lettera: “Ho il piacere di informarti chel’Associazione ha deciso ai attribuire a te, maanche alla tua sede, un riconoscimento spe-ciale per premiare il lungo ed infaticabileimpegno non solo al presidente Novemi Trainiper l’azione di difesa e di valorizzazione delpatrimonio culturale, ma soprattutto per lasignificativa ed importante realizzazione delMuseo San Benedetto del Tronto che esprimee sintetizza nel migliore dei modi la filosofia ela portata della nostra politica culturale sulpiano territoriale.Il premio ti sarà consegnate nel corso dellaserata del 26 maggio p.v. dedicata alla cele-brazione del xxx anniversario della fondazio-ne di Archeoclub d’Italia”.“Colgo l’occasione per esprimere a te e a tut-ti i soci delle sede il mio personale e sinceroringraziamento per quanto è stato fatto finoad oggi in favore della nostra Associazione eper lo sviluppo culturale del territorio”.La cerimonia si svolgerà nell’aula magnadell’Università “La Sapienza”.Alla cerimonia,oltre a Novemi Traini, parteci-parono dirigenti e soci.Dopo un periodo di malattia, il 2 marzo 2002decedeva il Presidente Novemi Traini tra ilrimpianto sincero e sentito degli amici e deinumerosi estimatori.Bisognava colmare il vuoto creatosi ed il 15aprile 2002 si riuniva un comitato straordina-rio, costituito da Pietro Oddo, NazzarenoSpinozzi, Otello Bizzarri, Ilaria Narcisi eStefano Traini, che decideva la convocazionedell’Assemblea dei Soci per il 18 maggio perl’elezione del Consiglio Direttivo e l’imposta-zione di un programma di realizzazioni.All’unanimità venivano eletti: RiccardoNarcisi, Pierfrancesco Ciaralli, Stefano Traini,Ugo Marinangeli e Nazzareno Spinozzi.Il Consiglio direttivo, riunitosi subito dopol’Assemblea, eleggeva all’unanimità presi-dente il dott. Nazzareno Spinozzi e tesoriereStefano Traini.La prima azione del neo Presidente Spinozzisi manifestava con una costante e fattivamediazione tra l’Amministrazione Comunalee la Sovrintendenza per i Beni Archeologicidelle Marche con colloqui in Ancona ed inAscoli Piceno con il dott. Giuliano De MarinisSovrintendente, e la dott.ssa Nora Lucentini el’Assessore Comunale dott. Bruno Gabrielli

per consentire la riapertura del “ComplessoMuseale” della nostra città.Gli avvenimenti dell’anno 2002: 28 – 29Giugno: Partecipazione di una nostra“Delegazione Ufficiale” al Seminario di StudiMarche Archeologiche, tenuto pressol’Abbadia di Fiastra Tolentino (MC).Incontro con il Dirigente della Soprintendenzaai Beni Culturali delle Marche e conseguenteappuntamento in quel di Ancona per stabilirele modalità circa la riapertura del nostroMuseo.• 9 Luglio: Conferenza dell’emerito Prof:Mario Bucci sul tema “ Ritratti di Donne delRinascimento nella pittura e nella scultura “tenuta nel salone A.N.M.I. (g.c.) SanBenedetto del Tronto.

• 3 Agosto: Incontro, presso il MuseoArcheologico di Ascoli Piceno, della nostra“Delegazione Ufficiale” con la DottoressaNora Lucentini della Soprintendenza per iBeni Archeologici delle Marche per accordisulla riapertura del Museo e per programmarecon i nostri esperti un rapporto tecnico, conprestazione di volontariato, per le ricerchearcheologiche nel territorio sambenedettese.• 2 ottobre: Partecipazione al vertice conA.N.M.I., CIMBAS, CIRCOLO dei SAMBE-NEDETTESI e SOCIETA’ DANTE ALI-GHIERI per organizzare un organismo, deno-minato “Scuola di Alti Studi Sambenedettesi”,deputato ad un approfondimento scientificoculturale della storia della nostra Città con tut-te le sue peculiarità.• 8 Ottobre: Partecipazione di una“Delegazione Ufficiale” all’inaugurazionedella Mostra Lo sport nel Piceno Anticopresso la Soprintendenza per i BeniArcheologici delle Marche di Ancona.• 1’8 Novembre: Inaugurazione della “ Scuoladi Alti Studi Sambenedettesi “ per il primociclo di lezioni e di manifestazioni ( come daprogramma dettagliato in archivio ).• 11 Gennaio 2003: aveva luogo unaAssemblea dei Soci presso il Salone (g. c.)

dell’A.N.M.I. di San Benedetto del Tronto perdiscutere sul bilancio, sulle iniziative portate atermine e campagna-Soci.• 20 Febbraio: Partecipazione di una “Delegazione Ufficiale “ al Giovedì Culturaleorganizzato dai Lions Club di San Benedettodel Tronto su un’opera inedita di NicolaMonti “ La Pieve di San Benedetto Martire traStoria ed Arte “presso l’Abbazia di SanBenedetto Martire.• 1’8 Marzo: Inizio del secondo ciclo di lezio-ni della Scuola di Alti Studi Sambenedettesi,presso il Salone A.N.M.I. (g.c.) in vialeMarinai d’ Italia.• 28-30 Marzo: una “Delegazione Ufficiale”partecipava all’incontro di studio:Archeologia Italiana in Libia: Esperienza aconfronto, presso l’Auditorum di San Martinodi Fermo, ed il 7 Maggio 13 Giugno: “gli

Incontri di Primavera 2003 organizzati dal-la Soprintendenza per i Beni Archeologici del-le Marche presso il Museo Archeologico diAncona.• 11 Giugno: Conferenza dell’ emerito Prof.Mario Bucci sul tema Celebri luoghi di vil-leggiatura dall’800 al 900, nell’ Auditorium

della Bilioteca Comunale e consegna nellacircostanza del Premio “Archeoclub d’ Italia –Sede di San Benedetto del Tronto al DottorOtello Bizzarri per l’opera svolta nel passato.• 28 Giugno: Partecipazione di una“Delegazione Ufficiale” al ConvegnoNazionale Dirigenti e Soci dell’ Archeoclubd’Italia, presso il Centro turistico “SanColombo” di Barisciano (AQ).In precedenza il 13 febbraio 2003 l’Assembleadei Soci, su proposta del Presidente dott.Spinozzi, aveva deciso di istituire due borse distudio di 500,00 intitolate a Novemi Traini,da assegnare a due tesi di laurea riferite aglianni accademici dal 1998 - 99 al 2001 – 02distinte in due sezioni tematiche:

a) temi legati alla ricerca storica, let-teraria linguistica, artistica e socio–economica.

b) temi legati alla ricerca urbanistica,archeologica, geografica, naturalistica e scien-tifica, e comunque alle risorse della città diSan Benedetto del Tronto e del suo territorio.

Venivano costituite due Commissionipresiedute la prima dal prof. Emidio Diletti ela seconda dal prof. Vermiglio Ricci.

Al termine fissato per la presentazio-ne (14 giugno 2003) giungevano tre tesi per laprima sezione e quattro per la seconda.

Le due Commissioni, dopo attentoesame e le opportune valutazioni, comunica-vano le due tesi prescelte per merito:

1) Per la sezione a): “ Il sistema loca-le della pesca a San Benedetto del Tronto” diFABRIZIO FAVA.

2) Per la sezione b): “Evoluzione dellitorale marchigiano dal tratto di costa tra ilporto di San Benedetto del Tronto e la foce del

fiume Tronto: caratteristiche sedimentalogi-che, geomorfologiche e meteo-marine” diALESSANDRO MASCITTI.• 14-26 Luglio: Incarico dato ad un nostro esper-to a partecipare al “Campo Internazionale diRicerche Archeologiche” in località Colle diMarzio di Martinsicuro. (TE )• 21 Luglio: Partecipazione alla presentazionedel Progetto di allestimento del Museo delleAnfore presso l’Auditorium della BibliotecaComunale della Città di San Benedetto delTronto.• 12 Agosto: Partecipazione di una nostra“Delegazione Ufficiale” nella SalaConferenze del Municipio di MontaltoMarche per dibattere sul tema IncontriCulturali nella Immagine della MemoriaStorica, • il 28 agosto: al Convegno Internazionale di

Riccardo Narcisi osserva e trascrive

< Frammento di medaglionein travertino. Epoca TardoRomana – Fosso dei Galli

Fuseruola rinvenutaMonte Cretaccio

Dr. Nazzareno Spinozzi con Adriana Baldi in Traini

Dr. Nazzareno Spinozzi Dr. Otello Bizzari Professore Ugo Marinangeli

<

Schema teorico di stivaggio delle Anfore Ipotesi di ricostruzione di nave romana da carico

In piedi da sinistra: Nazzareno Spinozzi, Giuseppe Merlini - Vermiglio Ricci, Gianni Ceccarelli,Ugo Marinangeli, Maria Palestini, Riccardo Narcisi, Giovanni Ciarrocchi.

Seduti: Giorgio Morelli, Alberto Pompei, Emidio Diletti

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Studi Farfensi in Santa Vittoria in Matenanoe quindi visita agli Scavi di Monte Rinaldo, (AP ). Ed il 5 Settembre: all’incontro con loscrittore Giorgio Calcagno nella Chiesa diSanta Maria in Castello in Cupramatittima. Edinfine il 6 Settembre: partecipazione allaConferenza-concerto Liszt nel Piceno, unsoggiorno tra riposo e meditazione, tenutasinel Teatro Luigi Mercantini in Ripatransone.• 1-5 Ottobre: Viene data delega a nostriRappresentanti di partecipare alla XXXVIIIRiunione Scientifica a Portonuovo di Anconaed Abbadia di Fiastra-Tolentino, promossadall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoriae dalla Soprintendenza per i BeniArcheologici delle Marche.• 4 Ottobre: Partecipazione di una“Delegazione Ufficiale” al 1° Convegno sultema “L’Islam e le Marche. Lepanto”, tenuto-si nella Biblioteca Comunale di PortoRecanati, ed• il 10 Ottobre: alla presentazione del volume“ Cupramarittima e il suo territorio negli annidella Grande Guerra “ di Luciano Bruni inCupramarittima.• 11 Ottobre: una bella manifestazionenell’Auditorium della Biblioteca Comunaleper la premiazione delle due Borse di Studio“Novemi Traini” con partecipazione di pub-blico e della Signora Adriana Baldi in Traini,e conferenza tenuta dall’emerito ProfessorEmidio Diletti sul tema: “Archeologi traScienza, Arte e Avventura”, successivamentepubblicata.

Il 24 aprile 2004 le due Sedi di Ripatransonee di San Benedetto del Tronto organizzavanoun incontro culturale presso il Teatro “LuigiMercantini” di Ripatransone con la conferen-za del prof. Pietro Pompei su “Le donne dellenostre contrade di una volta” e la relazione delprof. Emidio Diletti “Il Mercantini e i motiinsurrezionali dei popoli Europei”, poi pubbli-cata.• Il 28 giugno 2004 una delegazione sambene-dettese partecipava al Convegno NazionaleDirigenti e Soci Archeoclub tenutasi aBarisciano (AQ). • Il 10 luglio 2004, dopo lungo travagliato iterper l’assegnazione, con l’impegno costantedel Presidente dott. Nazzareno Spinozzi, veni-va inaugurata la nuova Sede dell’Archeoclubd’Italia Sede di San Benedetto del Trontopresso il Museo del Mare in Viale C. Colombon° 94, con la conferenza del prof. TitoPasqualetti sul tema: “L’Archeologia oggi”.• Il 25 giugno 2005 veniva convocatal’Assemblea dei Soci per il rinnovo delle cari-che sociali. Risultavano eletti dott. NazzarenoSpinozzi, Alberto Pompei, Vincenzo Perotti,dott. Igor Marco Travaglini e dott. FabrizioFava.

Il Direttivo si riuniva il 20 ottobre.poiché erano pervenute le dimissioni irrevoca-bili del dott. Nazzareno Spinozzi, per gravimotivi di salute. Dopo discussione esse veni-vano respinte e si istituiva una reggenza, con iVice Presidenti: Vincenzo Perotti ed AlbertoPompei.• Il 14 ottobre 2005 il dott. Spinozzi avevascritto ad Alberto Pompei una lettera in cui, fral’altro, circa l’attività da svolgere affermava:“Perciò ho pensato a Te perché da Vice presi-dente Tu possa svolgere in-toto le funzioni diPresidente fino a quando non avrò ripreso lemie forze, anche se in modo ridotto.E’ un impegno ed un onore non indifferenti,ma sono certo che la Tua decisa volontà, laTua dedizione per l’Archeoclub ed il Tuoaffetto per me Ti consentiranno di assolvere il

compito con amore, cultura e passione.Sono certo poi che avrai la collaborazione delConsiglio Direttivo, del prof. UgoMarinangeli, sempre disponibile, e diGiuseppe Merlini.” Il 28 gennaio 2006 l’Assemblea confermavala fiducia agli attuali consiglieri augurando alPresidente Dr. Nazzareno Spinozzi di riveder-lo presto in sede anche se si accettavano, noncontenti, le sue dimissioni.Il Direttivo, riunito il 17 giugno 2006, conconsenso unanime, nominava l’ing. AlbertoPompei nuovo Presidente della locale sededell’Archeoclub d’Italia, Vincenzo Perottivice Presidente, la profess. Maria Palestinisegretaria, il Dr. Fabrizio Fava tesoriere, il Dr.Igor Marco Travaglini consigliere.• Il 24 maggio 2007 presso l’Auditorium del-la Biblioteca Comunale veniva presentato ilvolume “Lo sviluppo dell’economia sambe-nedettese nella pubblicistica del secolo scorsoraccolta da Novemi Traini”, con la partecipa-zione del Presidente Alberto Pompei, di unnumeroso e qualificato pubblico. I professori Pietro Pompei e Ugo Marinangeliillustravano le tematiche riportate: turismo,pesca, ed attività ortofrutticola. • Il 9 febbraio 2008 veniva presentato il volu-me “Tipografi e Periodici Piceni tra ‘800 e‘900 – Stampa di mare del fondo Traini”, diGiuseppe Merlini presso l’AuditoriumComunale con la partecipazione di numerosoe qualificato pubblico.La pubblicazione è stata molto apprezzata erichiesta per la serietà e l’approfondita ricercacompiuta. Merlini proseguiva nella sua validacollaborazione con la Presidenza.Con delibera della Giunta Comunale n° 97 del15 aprile 2008 Ugo Marinangeli e AlbertoPompei stati nominati componenti delComitato Scientifico del Museo della CiviltàMarinara delle Marche ed hanno partecipatoalle varie riunioni svolte, dopo l’insediamen-to, avvenuto il 7 maggio 2008 con la presenzadell’Assessore comunale dott.ssa MargheritaSorge.

• 15 Ottobre: Visita alla mostra “Da Guercinoa Canova” in Grottammare. • 21 Ottobre: Partecipazione alla presentazio-ne della Mostra 2004 “Michelangelo” pressol’Auditorium della Biblioteca Comunale ed il• 26 Ottobre: all’incontro culturale regionalepresso il Teatro Romano di Urbisaglia, riser-vato a Soci e Simpatizzanti dell’ Archeoclubdi Macerata.Numerosa è stata la presenza di pubblico e deidirigenti e soci dell’Archeoclub all’inaugura-zione della nuova sede del Museo delle anfo-re (6 dicembre) per il quale nel passato i diri-genti del tempo avevano operato, con il dott.Giovanni Perotti, per l’inventario e l’idoneaclassificazione.Deve essere ricordata la presenza attiva diNovemi Traini e Gabriele Cavezzi, sempredisponibili per quasi un ventennio, nell’operadi illustrazione e valorizzazione dei varireperti a scolaresche, e cittadini.

• 20 Dicembre: Partecipazione di una“Delegazione Ufficiale” alla presentazionedel libro di Pietro Paolo Menzietti “I Raccontidei Pescatori” presso l’Aula Consiliare delComune di San Benedetto del Tronto. • 20 Dicembre: Partecipazione del Presidentealla manifestazione IL LUOGO DEI NATALI,opere di Pericle Fazzini, presso la Chiesa diSan Giovanni Battista-Museo Sistino inGrottammare.• 27 Dicembre: preso in esame l’incontro inquel di Senigallia per la manifestazioneACHEOLOGIA NELLE MARCHE (SENAGALLICA). Viene dato l’incarico per rappre-sentare la nostra Sede a Persone disponibili.L’Archeoclub ha collaborato per la realizza-zione della manifestazione “Musei in Festa”svoltasi nei giorni dal 13 al 20 dicembre 2008,che prevedeva il congresso “Il Mare e le sueStorie – i tesori sommersi e le esperienze vis-sute”, l’inaugurazione del presepe subacqueoe acquari permanenti. • Il 25 dicembre 2009 decedeva il Dr.Nazzareno Spinozzi, stimato presidente, ricor-dato per l’entusiastico e deciso impegno postonell’attività archeologica e per il progressoculturale cittadino.Fin dai primi mesi del 2012 la sede locale haseguito, con particolare attenzione la situazio-ne createsi nell’Archeoclub in sede nazionaleche si spera di superare con la soluzione cheviene studiata in campo regionale con diversiincontri ai quali partecipa sempre il presiden-te Pompei.Dopo tutti gli interventi in sede locale ed isti-tuzionali, compiuti nel passato anche recente,il 29 settembre 2012 ha avuto luogo in SANBENEDETTO DEL TRONTO l’inaugurazio-ne dell’ ANTIQUARIUM TRUENTINUM,risultato, occorre ripeterlo, dalle ricerche eritrovamenti effettuati da dirigentidell’Archeoclub in particolare dall’ottimoRiccardo Narcisi, instancabile ricercatore econoscitore, da Novemi Traini, GabrieleCavezzi, Francesco Palestini ed altri soci del-la Sede locale dell’Archeoclub.In tale maniera la Città di San Benedetto delTronto ha completato il MUSEO DEL MAREmostrando, con le sue cinque Sezioni: PINA-COTECA DEL MARE di Palazzo Piacentini,MUSEO ITTICO, MUSEO DELLE ANFO-RE, DELLA CIVILTA’ MARINARA EANTIQUARIUM TRUENTINUM, a ricerca-tori, studiosi, cittadini tutti un insieme di rac-colte degno di una CITTA’ che fa dell’opero-sità dei suoi figli un mezzo efficace per laconoscenza delle proprie origini e del progres-so realizzato nel corso dei secoli.I lavori relativi alla sistemazione del Museosono stati coordinati da Mara Miritello per laparte archeologica, dagli architetti AnnalisaSinatra e Gabriella Giliotti per la parte tecni-ca, dall’architetto Giovanna Gentile per il pro-getto illuminotecnico e da Gabriella Monaco eAntonio Foglia per la parte grafica.L’inaugurazione è avvenuta con numerosapartecipazione di pubblico, specie di alunni estudenti.Sono intervenuti il Sindaco Gaspari che haillustrato l’opera indicandola come espressio-ne di una decisa volontà culturaledell’Amministrazione Comunale e di tutta lacittadinanza e si è soffermato sugli ultimiritrovamenti al Paese Alto. La coordinatrice della manifestazione,l’Assessore alle politiche culturali MargheritaSorge, ha compiuto un rapido excursus sullericerche effettuate nel passato ponendo ilrisalto l’opera dei dirigenti della sede localedell’Archeoclub.Sono seguiti: due interventi magistrali di NoraLucentini, ff Soprintendente MarcheologoSoprintendenza Archeologica delle Marche, eElena Di Filippo, docente di archeologia clas-sica Università di Padova sull’archeologia equella picena in particolare con riferimentispecifici, quello dell’Assessore regionaleSandro Donati, che ha tenuto a precisare chela realizzazione del Museo è stata possibilecon l’utilizzo dei fondi europei, e quello dellostorico Gino Troli che ha fatto l’elogio dellarealizzazione compiuta.

Alla fine della bella manifestazionel’Assessore Margherita Sorge ha letto laseguen te mot ivaz ione de l l a i n t i t o l a -zione del Museo con i ringraziamentidell’Amministrazione Comunale e comericonoscimento dell’opera compiuta daidirigenti della Sede locale dell’ Archeoclubed in particolare del presidenteNOVEMI TRAINI:

A

Novemi Traini

con instancabile operosita’

profonda conoscenza archeologica

quale presidente della sezione

locale dell’Archeoclub d’Italia

operò

con continuo e costante impegno

coordinando la ricerca

di un gruppo di amici

nel recupero delle testimonianze

lapidarie e dei molti reperti

degli antichi insediamenti truentini

costituendo

con l’immediata collaborazione

ed il sollecito intervento

dell’Ammistrazione Comunale

una importante sezione museale

che parla dell’antica truentum

e consente alle nuove generazioni

la conoscenza delle origini

della nostra città

La presente relazione è il risultato di

precedenti sintesi dell’attività svolta

dalla Sede Sambenedettese

dell’Archeoclub, predisposte dai

presidenti, in particolare da

Novemi Traini, proseguita dal

dr. Nazzareno Spinozzi e completata

dal presidente Alberto Pompei.

Pres. Alberto Bravi PompeiProfessore Ugo Marinangeli

Gabriele Cavezzi e Riccardo Narcisi

Premiazione: Dr. Fabrizio Fava Dr. NazzarenoSpinozzi Dr. Alessandro Mascitti Signora Adriana Baldi in Traini.

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I componenti il Consiglio Direttivo

Vincenzo Perotti

Diagnosta del RestauroGiovanna Mascaretti

Fabrizio Fava

Produzione: Regione costiera fra laPalestina e la Siria (odierno Libano).Rinvenimento: al largo delle coste delLibano (1928).Diffusione: Mediterraneo orientale(Palestina, Siria, Egitto, Grecia).Datazione: XV sec. a. C. - XII sec. a. C.Contenuto: vino, miele, olio d’oliva,incenso.

Produzione: Cartagine e costedell’Africa (attuale Tunisia).Rinvenimento: a sud di Siracusa (1938).Diffusione: Mediterraneo occidentale.Datazione: IV sec. a. C. - III sec. a. C.Contenuto: vino, olive, salse di pesce.

Anf

ora

puni

ca

MUSEO DELLE ANFORELa singolarità del Museo delleAnfore è quella di riunire anforediverse per tipologia e cronolo-gia, recuperate lungo tutto ilMediterraneo dalle reti deimotopescherecci della marine-ria di San Benedetto del Trontoche nel corso del ‘900 hannopraticato la pesca a strascico in

aree diverse, dall’Egeo allo Ionio,dal Tirreno al mare di Sicilia e,naturalmente, all’Adriatico.Queste anfore entrarono a farparte della collezione del dottorGiovanni Perotti che, nel 1988, ledonò al Comune, e sono giuntefino a noi per raccontare la stra-ordinaria storia del Mediterraneoe delle sue antiche civiltà.

Anf

ora

Can

anea

Orlo e collostretta imboccaturaper evitare di fareuscire il contenuto

Anserobusteper facilitarneil sollevamento

Corpocapiente pertrasportarepiù quantitàdi prodotto inuna sola volta

Puntalefondo terminantecon un peduncoloper meglio sovrapporleo per non farle scivolareuna volta appoggiate a terra

ELEMENTI TIPOLOGICI

L’anfora per il commercio marino era di soli-to costituita da parti diverse (orlo, collo, anse,corpo e puntale) che venivano realizzateseparatamente, per poi essere unite primadella cottura.

MUSEO DELLE ANFORE

Il castello di San Benedetto come appare nei manoscritti Rerum Firmanarum Scriptores sec. XVII

La vita degli animali nel mondodelle acque è stupenda e affasci-nante, degna di comune cono-scenza. Non poteva venir menoperciò l’interesse di alcuni socidella Pescasportiva “GiovanniPoloni” che nel marzo 1956intrapresero la raccolta e laconservazione di tutto ciò che ilmare era in grado di donarecostituendo, così, il Museo Ittico.Esso, intestato al Prof. AugustoCapriotti (1920-1970), ricerca-tore di fama mondiale nel cam-po della microbiologia e giàcollaboratore del premio NobelProf. Waksman, nel 1977 ebbe

il riconoscimento e la sede dalComune. Tale impulso è cre-sciuto via via grazie alla mari-neria locale che, ad ogni cam-pagna di pesca nelle acque di“casa nostra” e negli oceaniAtlantico ed Indo-Pacifico, neha arricchito e potenziato lecollezioni. Si possono ammira-re rari soggetti nei percorsi di:pesci, crostacei, molluschi.Altrettanto interessanti sono isettori di: selaci, cetacei, rettili,echinodermi, celenterati, coral-li, poriferi, policheti, tunicatied alghe. Non mancano acqua-ri e reperti archeologici.

Il percorso inizia con la cartaarcheologica del territorio diSan Benedetto del Tronto dovesono segnalati i luoghi del rin-venimento dei reperti esposti edelle emergenze archittettoni-che ancora visibili. I reperti in esposizione sonostati rinvenuti in un’area com-presa tra i fiumi Tesino a Nord,

Tronto a sud, parte dei territoridi Monteprandone, Acquavivae Ripatransone ad ovest ed ilmare Adriatico ad est e proven-gono in parte dal pluridecen-nale lavoro di raccolta di super-ficie del locale Archeoclub e inparte da scavi stratigrafici effet-tuati dalla SoprintendenzaArcheologica delle Marche.

MUSEO ITTICO

ANTIQUARIUM TRUENTINUM

È la raccolta di alcune opere dei pittori poste nelle rispettive sale:Chatalain Alfredo, De Carolies, Alfredo, Marchegiani Armando, Landi Angelo.

PINACOTECA DEL MARE

MUSEO DELLA CIVILTÀ MARINARA DELLE MARCHE

Il ricercatore Riccardo Narcisi ha dichiarato che nel-la zona di Monte Renzo riuscì a rinvenire una sostan-ziale quantità di materiale ed una eccezionale puntadi freccia in selce ben lavorata. Alle numerose testi-monianze archeologiche, in quel terreno, molti anniprima, venne rilevata una discreta quantità di ossaumane.

ANTIQUARIUM TRUENTINUM

Frammento di punta di freccia di età Neolitica rinvenuta a Monte Renzo

In altra zona Narcisi notòuna particolare zolla di ter-ra. Tornato a casa laimmerse in un recipientedi acqua ed attese. Dopoalcuni minuti riuscì a recu-perare un fantastico spillo-ne quasi intatto. La suadatazione è da attribuire alVII – VIII secolo a. C.

Spillone in bronzo di Epoca Preromana

Le notizie riportate in questa pagina relative ai musei, sono tratte dalle pubblicazione, a cura di Giuseppe Merlini,“Vista porto - Breve guida del Museo del Mare”, edita dal Comune di San Benedetto del Tronto.