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I N QUE S TO NUMERO
LAMPADA PER I MIEI PASSI -‐ Luglio p. 2 -‐ Agosto p. 6 -‐ Settembre p. 10
CON GESÙ NEL GETSEMANI -‐ Luglio p. 19 -‐ Agosto p. 24 -‐ Settembre p. 28
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI p. 14
Bimestrale • numero 4/2018 • luglio/agosto 2018
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dall’orecchio, al cuore, alla vita
Preghiera di adorazione Signore Gesù, con gioia ci prostriamo in adorazione presso il tuo santo altare. Con te, o Gesù, tutto è merito di vita eterna, tutto è luce che rischiara la vita, tutto aiuta a proseguire il cammino, tutto è dolcezza... anche il dolore! Tu sei fonte copiosa di purissima gioia. Gioia che cominciamo a gustare qui, nella valle del pianto, e che sarà piena quando ci svelerà la tua gloria: al gaudio della fede subentrerà quello della visione. Signore Gesù, tu, pane vivo disceso dal cielo, ci basti. Non abbiamo bisogno di altri. Tu sei la nostra vita. Tu sei la nostra gioia. Tu sei il nostro tutto. Ci affidiamo a te: nostro conforto, nostro gaudio, nostra pace. (B. Paolo VI) La parola
Giovanni 20, 24-‐29 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signo-‐re!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in
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casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signo-‐re e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tuhai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» Medito Lo ricordiamo tutti come l’Apostolo incredulo, come colui che volle met-‐tere la mano al posto della ferita della lancia e il dito al posto dei chiodi. Egli volle così attingere la fede piena alla fonte stessa dell’amore. È im-‐portante credere alla altrui testimonianza, ma non possiamo assoluta-‐mente condannare chi vuole comprendere il prezzo dell’amore e toccare i segni della grazia. Molto probabilmente San Tommaso, più degli altri era rimasto salutarmene scosso dalle parole che il suo Gesù aveva pronuncia-‐to non molti giorni prima, nella sera dell’ultima cena: “questo è il mio corpo, questo è il mio sangue sparso per voi”. Ora Tommaso vuole comprendere fino in fondo, per quanto è possibile alla fragilità umana, il significato pieno di quel dono. Volendo toccare il corpo di Cristo con i segni della sua passione, egli vuole stabilire una in-‐tensa ed indefettibile comunione con Cristo. Egli vuole riconoscere quel corpo, che non aveva visto inchiodato alla croce, ma che desidera legare e fondere con il suo, per essergli poi fedele fino alla morte. I segni dei chio-‐di e le ferite del costato che egli tocca gli consentono di salire con il suo maestro fino al Calvario, fino alla croce, per poi godere nel vederlo vivo e risorto, lì presente dinanzi a lui, ancora pronto a fugare ogni dubbio. L’intensità dell’amore talvolta supplisce alla debolezza della fede. Vedia-‐mo infatti nella storia di Tommaso l’esplosione simultanea della fede e dell’amore quando dichiara che Cristo è il suo Signore e il suo Dio: «Mio Signore e mio Dio!». E, tutto considerato, è un bel percorso quello che Tommaso compie; egli volge lo sguardo e poi tocca Colui che hanno tra-‐fitto. Ci porge un invito che tutti possiamo raccogliere: guardare il croci-‐fisso per immergerci in Cristo, per imprimere nel nostro cuore i germi fe-‐condi della gratitudine della fede e dell’amore. Riflessione personale -‐ Davanti all’Eucaristia posso contemplare Gesù, realmente presente. Come vivo il momento dell’adorazione eucaristica?
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-‐ Contemplo Gesù vivo e vero….lascio che nel cuore fiorisca la gratitudi-‐ne per questo dono. -‐ Posso “toccare” Gesù nel fratello che soffre, nel vicino di casa che è so-‐lo, donandogli compagnia, nell’ascoltare e nell’accogliere l’altro. Come colgo queste opportunità nel contesto della parrocchia in cui vivo? Salmo di Contemplazione
Salmo 27 Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò timore? Il Signore è rifugio della mia vita, di chi avrò paura?
Una sola cosa ho chiesto al Signore, questa io cerco: abitare nella casa del Signore per tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e vegliare nel suo tempio.
Sì, egli mi nasconderà nella sua capanna, nel giorno della sventura; mi proteggerà nel nascondiglio della sua tenda, sopra una roccia mi solleverà.
E ora si rialzi la mia testa sui miei nemici che mi circondano. E offrirò nella sua tenda sacrifici di esultanza, canterò e suonerò in onore del Signore.
Ascolta, o Signore, la mia voce! Io grido: “Sii propizio con me e rispondimi!”
Di te ha detto il mio cuore: Cerca il suo volto! Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo. Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, o Dio della mia salvezza
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Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato ma il Signore mi ha accolto.
Mostrami, Signore, la tua via, guidami su un sentiero piano, a causa di coloro che mi spiano. Spera nel Signore, sii forte. Si rinfranchi il tuo cuore. Spera nel Signore! Preghiamo -‐ Signore Gesù, rendi il nostro cuore attento alle necessità dei fratelli, per poter testimoniare sempre il tuo amore per coloro che sono nella dif-‐ficoltà. -‐ Sei rimasto con noi, Signore, nel segno semplice del pane; fa’ che riu-‐sciamo ad essere attenti ai segni semplici della tua presenza accanto all’uomo. -‐ Rendici capaci di accoglienza, Signore, verso quei fratelli che le prove della vita hanno allontanato da te; che la nostra fraternità sincera sia se-‐gno del tuo amore per loro. -‐ L’ascolto della tua Parola e la partecipazione all’Eucaristia, Signore, sia il nutrimento del nostro spirito, per uniformarci sempre più a Te. Preghiera conclusiva Grazie, Signore, per l'immensa ge-‐nerosità della tua presenza eucari-‐stica! Grazie d'aver voluto, dopo il tempo tanto breve della tua vita umana accanto a noi, rimanere ancora più vicino a noi per sempre nel taber-‐nacolo! Grazie di metterti a nostra disposi-‐zione, di offrirti al nostro sguardo; di attenderci, di accoglierci senza mai respingerci, di ascoltarci e di esaudirci!
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dall’orecchio, al cuore, alla vita
Preghiera di adorazione Signore, mostrami il tuo volto, sempre di te il mio cuore cerca; gli occhi del mio spirito rischiara con la tua gloria. Signore, dammi di ascoltare la tua Parola di salvezza; nel tuo Figlio in cui tu ti compiaci nutri la mia fede. Signore, donaci la grazia, in te speriamo nostro Dio; dona a noi come ad Abramo la benedizione. Signore, spiega la tua forza dataci in Cristo Salvatore; la tua luce fai brillare in lui, luce increata. Signore, vieni nella nube, la tua ombra ci ricopra mentre contempliamo il Figlio tuo, Figlio prediletto. Signore, vinta è ormai la morte, splende il fulgore della vita, Cristo porta il sole del tuo amore dentro il suo corpo. Signore, bello è qui stare su questo monte a contemplarti; rischiarati dalla santa luce noi ti adoriamo. La Parola
Luca 9,28b-‐36 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uo-‐mini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e par-‐lavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, vi-‐dero la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si se-‐paravano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.
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Meditazione La scena della trasfigurazione segue lo schema delle manifestazioni bibli-‐che, come quella sul monte Sinai che ha come protagonista Mosè, al quale Dio consegna le tavole della legge. La rivelazione celeste sul Tabor rivela «Questi è il Figlio mio prediletto. Ascoltatelo». Al posto delle due tavole di pietra c’è una persona: Cristo, il Figlio prediletto, e la contemplazione del suo splendore ci aiuta ad ascoltarlo con attenzione e a seguirlo con docili-‐tà. Lui è la nuova legge: non più una norma divina scritta su tavole di pie-‐tra, ma una persona che dona il suo Spirito. Una persona che ci vuole be-‐ne, che dà la sua vita per noi, che dobbiamo ascoltare, sapendo che tutto ciò che Egli ci dirà sarà per il nostro bene, sarà per aiutarci a procedere speditamente sulla via dell’amore e ci renderà simili a Lui, trasfigurati a sua immagine. Questo è ora il compito dei discepoli: ascoltare il Signore Gesù Cristo, il Figlio amato del Padre per aderire in modo pieno al suo vo-‐lere. Si tratta di accogliere le sue parole e seguirlo anche sulla via della croce. La manifestazione luminosa nasce nella preghiera. Quale esperienza di dialogo con Dio Padre viviamo? Nella preghiera si approfondisce la co-‐munione con il Signore riconoscendoci davanti a lui figli bisognosi. Prega chi ha risposto la sua fiducia in Dio, chi ha occhi capaci di contemplare lo splendore del suo volto. È la preghiera il contesto in cui si accoglie la luce per compiere le scelte giuste orientate alla realizzazione piena della no-‐stra vocazione di discepole e alla missione che ci è affidata nella Chiesa e nel mondo. Ancora una volta la Parola di Dio ci chiama ad una verifica personale e comunitaria, da cui possono scaturire energie e propositi nuovi tesi a rinnovare la nostra vita spirituale e apostolica. Pietro vuole catturare l’aspetto glorioso della vicenda di Gesù. Noi tutti abbiamo la tentazione di mettere le nostre mani su Dio, per catturarlo dentro i nostri schemi e le nostre attese. Pietro vuole fare con le sue mani una tenda per Dio. Ma non è l’uomo che costruisce una casa a Dio; è Dio che si incammina sulle strade dell’uomo, che pone la sua dimora in mez-‐zo a noi. Dio abita solo dove l’uomo indietreggia per fargli posto. È la sua presenza dentro la storia che va colta e compresa attraverso le vicissitu-‐dini quotidiane che spesso non comprendiamo a causa della nostre resi-‐stenze e chiusure. Al discepolo che segue il Maestro è sufficiente un anti-‐cipo di gloria, un lampo che conferma il cammino, non la fuga dall’oscurità della croce.
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Per la riflessione personale -‐ Ascoltare il Signore Gesù, questo dice il Padre. Come avviene per me questo ascolto? -‐ Lascio che la Parola penetri nel cuore? -‐ Quali segni di conversione diventano un concreto cambiamento nella mia vita? Salmo di contemplazione
Salmo 145 O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare.
Una generazione narra all'altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie.
Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua potenza e parlano della tua grandezza.
Diffondono il ricordo della tua bontà immensa, acclamano la tua giustizia.
Paziente e misericordioso è il Signore, lento all'ira e ricco di grazia.
Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
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e parlino della tua potenza,
per manifestare agli uomini i tuoi prodigi e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è regno di tutti i secoli, il tuo dominio si estende ad ogni generazione.
Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e tu provvedi loro il cibo a suo tempo.
Tu apri la tua mano e sazi la fame di ogni vivente.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie, santo in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a quanti lo invocano, a quanti lo cercano con cuore sincero. Preghiera dei Fedeli -‐ Rafforzaci nella fede, Signore, perché possiamo testimoniarti in modo credibile -‐ Concedici, o Padre, tu che ci chiami tuoi figli, di camminare nelle vie di un’autentica fraternità -‐ Rendi, o Signore, il nostro cuore aperto alla tua Parola, perché la con-‐versione che chiedi sia autentica e conforme al tuo vangelo -‐ La nostra vita, Signore, è custodita nelle tue mani; fa’ che questa con-‐sapevolezza si radichi nel nostro cuore e ci renda forti nella tentazione Preghiera di conclusione Tutti ti cercano, Signore, ogni uomo ha bisogno della tua salvezza, ogni uomo desidera la vita che tu doni. Tutti ti cercano e forte è il desiderio di di stare con te. Possiamo seguirti dove tu ci conduci, per andare verso ogni uomo ed essere tuoi testimoni fino ai confini del mondo. Amen.
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dall’orecchio, al cuore, alla vita
Preghiera di adorazione Mio Signore, unico Bene a cui anela la mia anima, tu mi hai attirata nella solitudine perché tutto il mio essere stia raccolto in te in silenzio di adorazione, in preghiera di lode e di supplica per tutti i tuoi figli, miei fratelli sparsi per le aspre vie del mondo. Il tuo tabernacolo d'amore sia la mia arca di salvezza in cui rimango sempre per attirare anche loro. Dammi lacrime di sincera compunzione per la mia miseria e i miei peccati, distendi sui miei occhi l'ombra della tua croce e distilla nel mio cuore il sangue preziosissimo che sgorga dal tuo costato. Veglia sui miei passi di giorno e sul mio riposo di notte; difendimi dal maligno e custodiscimi nella tua pace, affinché in questa povera creatura che io sono si possa manifestare agli smarriti di cuore la tua bontà smisurata verso tutti e la splendida gloria del tuo Amore. La Parola
Giovanni 3, 11-‐17 Disse Gesù a Nicodemo: 11In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non acco-‐gliete la nostra testimonianza. 12Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
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16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, in-‐fatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Medito Quando noi cristiani pensiamo alla croce, vediamo in essa soprattutto un legno che è strumento di esecuzione capitale, un supplizio che racconta tortura, sofferenza, morte. Questo, in effetti, è la croce della storia degli uomini, la croce che Cicerone e Tacito descrivono come “crudelissimo supplizio”, la croce di cui la Torah parla come luogo di morte riservato a chi è considerato nocivo per la società umana, dunque un maledetto da Dio e dagli uomini (“Maledetto chi è appeso al legno”: Gal 3,13; cf. Dt 21,23). Ebbene, dobbiamo confessare che nella storia tanti sono stati cro-‐cifissi, uccisi con violenza inaudita e sempre nuova, perché giudicati peri-‐colosi per la società da parte del potere religioso e politico, che in questi casi facilmente vanno a braccetto. Si pensi alla crocifissione inflitta agli schiavi dell’antichità, alla tortura nelle carceri delle diverse comunità po-‐litiche rette da ideologie e tiranni… Proprio per questo non sempre comprendiamo nella sua verità la croce di Cristo: non è infatti la croce ad aver dato gloria a Gesù, ma è Gesù che ha vissuto anche la croce in modo da rendere questo strumento mortife-‐ro segno ed emblema di una vita offerta, spesa, perduta per amore, un amore vissuto “fino all’estremo” nei confronti degli uomini, anche dei suoi carnefici. Per far comprendere questa verità ai cristiani e per non confinare la croce all’interno di una visione dolorista, la chiesa ha sentito il bisogno di celebrarla anche in un giorno diverso dal venerdì santo, al fine di raccontare la gloria che, grazie a essa, Gesù ha mostrato: la gloria dell’amore. La croce gloriosa, la croce nella gloria: non uno strumento di morte può essere glorioso, ma ciò che è diventato come simbolo, ciò che Gesù ha vissuto sulla croce deve essere visto e sentito come glorioso. “Gloria” (kabod) è un termine che nell’Antico Testamento indica il peso, dunque la gloria di Dio è il suo peso nella storia, è la traccia della sua azione, del suo Regno. Gesù, che ha accettato questo supplizio da parte dell’impero totalitario romano istigato dal potere religioso giudaico, lo ha fatto mostrando tutta la sua gloria: gloria-‐peso del suo amore vissuto fino all’estremo. Sulla croce, certo, Gesù umanamente appare un reietto, un riprovato, un condannato sofferente e impotente, ma in verità egli mostra
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la gloria, il peso che Dio ha nella sua vita. Quel Dio Padre che sembrava averlo abbandonato, in realtà, essendo obbedito nella sua volontà di amore da parte di Gesù, mostra nella vita del Figlio tutta la sua gloria. L’orribile croce diventa così un segno luminoso; l’essere issato in alto, su un palo, racconta il regnare di Gesù, esaltato da la corona di spine sul ca-‐po di Gesù rivela la sua qualità di Re che serve quell’umanità che lo rifiu-‐ta; le sue ferite nelle mani, nei piedi e nel costato mostrano come Gesù ha accolto la violenza, senza vendetta né rivalsa, interrompendo così la ca-‐tena dell’odio, dell’inimicizia, della violenza. La croce gloriosa di Gesù è il segno di come Dio ci ha amati: suo Figlio è steso su un legno a braccia aperte, è un servo, è uno che ha offerto la vita e che vuole abbracciare tutti. Riflessione personale -‐ Contemplo il Pane di vita, dono ultimo che Gesù ha fatto di sé, prima dell’offerta totale sulla croce…adoro, ringrazio… -‐ La sofferenza di Gesù, accolta e offerta per amore, ha generato la sal-‐vezza dell’uomo. Come vivo i “momenti di croce” nella mia vita? -‐ La consapevolezza che le mie sofferenze, vissute in unione a Gesù, ac-‐quistano un valore redentivo, in quale maniera mi aiuta ad accogliere con amore le fatiche del quotidiano? Salmo di contemplazione
Salmo 100 Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza. Riconoscete che il Signore è Dio; egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome; poiché buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione.
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Preghiamo -‐ Per la santa Chiesa, perché in ogni suo gesto, parola, opera annunzi l'immenso amore del Padre, che ha il segno più eloquente nella croce del suo Figlio. -‐ Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi, perché siano servi e testimoni della sapienza dello Spirito, che scaturisce dalla croce. -‐ Per tutti i membri del popolo di Dio, perché nella vita di ogni giorno esprimano la realtà della Messa, memoriale perenne della morte e risur-‐rezione del Signore. -‐ Per i perseguitati a causa della fede e della giustizia, perché dalla croce di Cristo attingano la certezza della vittoria dell'amore sull'odio e del be-‐ne sul male. Preghiera conclusiva O Gesù benedetto, scenda la tua benedizione, apportatrice di pace e di amore, su quanti oggi ti hanno manifestato solennemente la loro adorazione. Scenda sulle famiglie ad impreziosirvi il dovere, a fecondarvi il dolore, a togliere quanto ti dispiace. Scenda la tua benedizione anche sui lontani, sugli indifferenti, sugli avversari: a far loro sentire la pungente nostalgia di un definitivo ritorno. O Signore Gesù, benedici in modo speciale la nostra città: suscita in essa un santo fervore di opere, un salutare rinnovamento del costume, un provvido rafforzamento della famiglia; chiama al tuo servizio eucaristico schiere sempre più numerose di apostoli, che come germogli di olivo circondino il tuo altare. E sii per tutti i cuori luce di soavità, balsamo di conforto, forza di buon proposito.
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Amici
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Giovedì 5 luglio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i giovani lavoratori: viva-‐no il loro impegno sempre come sequela del Signore che vive con loro ogni esperienza della vita.
Lettura della Parola di Dio Dalla Prima lettera di San Giovanni Apostolo (5,5-‐10a) 5E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'ac-‐qua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testi-‐monianza, perché lo Spirito è la verità. 7Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: 8lo Spirito, l'acqua e il sangue, e questi tre sono concordi. 9Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. 10Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ La testimonianza di Dio, la “traccia” per riconoscere Dio, il “segno” per eccellenza del suo passaggio e della sua presenza è l’amore: l’amore che è lo Spirito; l’amore che è l’acqua del battesimo che ci genera alla vita nuova di figli amati dal Pa-‐dre; l’amore del sangue di Cristo, Figlio di Dio e fratello nostro. Accoglia-‐mo ogni atto d’amore come presenza fedele di Dio alla storia e alla nostra vita. Viviamo l’amore come nostro contributo a questa testimonianza del-‐la presenza di Dio nel mondo.
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Preghiera comune o personale (ognuno dedica il tempo che può e che vuole, se possibile però mai meno di dieci minuti!)
Preghiera conclusiva -‐-‐ Padre nostro che sei nei cieli, Tu hai promesso di non lasciarci orfani. Continua ad essere presente in mezzo a noi nella per-‐sona dei tuoi ministri. Sia santificato il tuo nome mediante il ministero dei sacerdoti che, rivestiti del sacerdozio di Cristo, ti facciano conoscere ed amare da tutti i popoli. Venga il tuo regno di verità e di vita, di santità e di grazia, di giustizia, di amore e di pace, perché tutte le creature, liberate dalla schiavitù della corruzione, possano partecipare alla gloriosa libertà dei tuoi figli.
Giovedì 12 luglio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, donaci una rinnovata gioia pasquale, perché, liberi dall’oppressione della colpa, partecipiamo alla felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per i giovani affinché amino la vita della comunità civile, si impegnino nel sociale, siano testimoni dell’amore di Dio in questo mondo e per questo mondo.
Lettura della Parola di Dio Dalla Prima lettera di san Giovanni Apostolo (5,10b-‐13) Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimo-‐nianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio. 11E la testimonianza è questa: Dio ci ha donato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. 12Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 13Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Che bello quest’ultima fra-‐se di san Giovanni: “vi ho scritto questo perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio”. È una grande cosa
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questa consapevolezza: essa ci apre gli occhi, ci stupisce, ci aiuta a incon-‐trare Dio nel nostro cuore, ci sprona ad essergli accanto quando sceglia-‐mo cosa dire e cosa fare. Noi abbiamo la vita eterna che è Gesù stesso che abita in noi: “aiutaci Signore Gesù ad accoglierti e riconoscerti per vivere in te e con te!
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 19 luglio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che mostri agli erranti la luce della tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i giovani carcerati: possa-‐no capire i loro errori e accogliere il perdono di Dio, che è fonte di con-‐versione e di vita nuova secondo la giustizia e l’amore.
Lettura della Parola di Dio Dalla Prima lettera di san Giovanni Apostolo (5,14-‐15) 14E questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta. 15E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto ab-‐biamo chiesto.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Questa lettura sembra promettere “l’oro”, oppure sembra aprire la strada alla nostra delusione: sappiamo benissimo che non tutto ciò che chiediamo ci viene concesso o si avvera. Ma il perno di queste frasi è “chiedere secondo la sua volontà”. Cioè comprendere che la preghiera non è “piegare” la bontà di Dio ai no-‐stri desideri ma innalzare i nostri desideri affinché noi possiamo volere e desiderare le stesse cose che sono desiderate e volute da Dio. La preghie-‐ra è quindi sia momento di richiesta ma ancor prima essa è momento di comprensione della volontà di Dio, affinché io la riconosca, la faccia mia e
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chieda al Signore di seguirla e viverla. Vivere la volontà di Dio è frutto della preghiera e della grazia stessa di Dio che, nel tempo, ci fa crescere con lui e verso di lui nella via del suo amore.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 26 luglio
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti coloro che accompagnano i giovani nella loro crescita e nelle loro scelte.
Lettura della Parola di Dio Dalla Prima lettera di san Giovanni Apostolo (5,16-‐17) 16Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C'è infatti un peccato che conduce alla morte; non di-‐co di pregare riguardo a questo peccato. 17Ogni iniquità è peccato, ma c'è il peccato che non conduce alla morte.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Il peccato che conduce alla morte lo si deve intendere non come una gravissima colpa che Dio non perdonerà mai. Bensì esso coincide con quell’atteggiamento di sfiducia e di rifiuto che può impedire a Dio di arrivare col suo amore ed il suo per-‐dono alla persona stessa. Qui comunque Giovanni ci invita a pregare per chi fa peccato, cosa non scontata. Spesso rischiamo di limitarci a biasima-‐re, rimproverare o, ancor peggio, giudicare e sparlare di chi sbaglia. Pro-‐viamo sempre più a passare dal giudizio e dal biasimo, alla preghiera fra-‐terna. Tutto ciò è più facile se pensiamo che anche noi sbagliamo e desi-‐dereremmo sapere che altri pregano per me e non solo constatino sem-‐plicemente il mio errore.
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Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 2 agosto
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e gui-‐dati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo perché tutti noi ci sentiamo sem-‐pre perdonati da Dio, in particolare lo facciamo in questo giorno in cui ri-‐cordiamo la grazia del “perdono di Assisi” concesso, attraverso san Fran-‐cesco, alla Chiesa.
Lettura della Parola di Dio Dalla Prima lettera di san Giovanni Apostolo (5,18-‐21) 18Sappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca. 19Noi sap-‐piamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo sta in potere del Maligno. 20Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna. 21Figlioli, guardatevi dai falsi dèi!
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Anche qui notiamo come il testo non parli tanto del peccato come azione malvagia (infatti tutti noi, nonostante il battesimo e la fede, continuiamo a peccare) ma di una lon-‐tananza e distanza da Dio che impedirebbe al Signore di salvarci. Noi siamo amati e generati da Dio e questa realtà continua, nonostante le no-‐stre inadempienze, fragilità e infedeltà, a inserirci ed a innestarci nell’amore di Dio e nella sua comunione.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
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Giovedì 9 agosto
(Santa Teresa Benedetta della croce)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dio dei nostri padri, donaci la scienza della Croce, di cui hai mirabilmente arricchito Santa Teresa Benedetta della Croce, nell’ora del martirio, e fa che per sua intercessione cerchiamo sempre te, Somma Verità, fedeli fino alla morte all’eterna alleanza d’amore, sigillata nel sangue del Tuo Figlio per la salvezza del mondo. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per i giovani della nostra diocesi impegnati nel pellegrinaggio da Rimini a La Verna a piedi, in preparazio-‐ne dell’incontro col Papa con tutti i giovani italiani di sabato e domenica prossimi.
Lettura della Parola di Dio Dalla seconda lettera di san Giovanni Apostolo (1-‐3) 1 Io, il Presbìtero, alla Signora eletta da Dio e ai suoi figli, che amo nella verità, e non io soltanto, ma tutti quelli che hanno conosciuto la verità, 2a causa della verità che rimane in noi e sarà con noi in eterno: 3grazia, mi-‐sericordia e pace saranno con noi da parte di Dio Padre e da parte di Ge-‐sù Cristo, Figlio del Padre, nella verità e nell'amore.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ È un saluto pieno di Dio, questo di Giovanni. Qui l’apostolo si presenta come il “presbitero” e chiama la comunità a cui indirizza questa lettera “Signora eletta da Dio”. Chiediamo il dono di poter vedere e interpretare le cose sempre più alla luce della nostra fede, chiediamo il dono di poter essere consapevoli che la verità che abita in noi sa mostrarci la verità presente attorno e noi e negli altri, che ci interpella e che ci attira.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
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Giovedì 16 agosto
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Dio onnipotente ed eterno, che ci dai il privilegio di chiamarti Padre, fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi, perché possiamo entrare nell’eredità che ci hai promesso. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i seminaristi, i novizi e le novizie e accompagnamo il loro discernimento con affetto e preghiera.
Lettura della Parola di Dio Dalla seconda lettera di san Giovanni apostolo (4-‐6) 4Mi sono molto rallegrato di aver trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 5E ora prego te, o Signora, non per darti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. 6Questo è l'amore: camminare secondo i suoi comandamenti. Il coman-‐damento che avete appreso da principio è questo: camminate nell'amore.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Ascoltiamo con fede e con rinnovata fiducia questo “comandamento nuovo”, che è nuovo nella mi-‐sura in cui, come appare alla fine di questo brano, noi camminiamo nel suo sentiero senza stancarci, senza darlo per scontato e senza temere che “amare” non porti frutti. Ascoltiamo questo comandamento sapendo so-‐prattutto che chi lo “ascolta” con fede, riceve la grazia di viverlo.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 23 agosto
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
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O Dio, che hai preparato beni invisibili per coloro che ti amano, infondi in noi la dolcezza del tuo amore, perché, amandoti in ogni cosa e sopra ogni cosa, otteniamo i beni da te promessi, che superano ogni desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Per tutti i fidanzati che stanno verificando la loro vocazione al matrimonio col proprio fidanzato o fidanzata: il Signore li illumini e li accompagni.
Lettura della Parola di Dio Dalla seconda lettera di san Giovanni apostolo (7-‐13) 7Sono apparsi infatti nel mondo molti seduttori, che non riconoscono Ge-‐sù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l'anticristo! 8Fate attenzione a voi stessi per non rovinare quello che abbiamo costruito e per ricevere una ricompensa piena. 9Chi va oltre e non rimane nella dottrina del Cri-‐sto, non possiede Dio. Chi invece rimane nella dottrina, possiede il Padre e il Figlio. 10Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo, 11perché chi lo saluta partecipa al-‐le sue opere malvagie. 12Molte cose avrei da scrivervi, ma non ho voluto farlo con carta e inchio-‐stro; spero tuttavia di venire da voi e di poter parlare a viva voce, perché la nostra gioia sia piena. 13Ti salutano i figli della tua sorella, l'eletta.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Troviamo in questo testo un invito straordinario alla fede nell’incarnazione: credere Gesù venuto nella carne. Probabilmente nessuno di noi dubita ormai che Gesù sia nato come uomo da Maria, tuttavia questa fede potremmo spesso contraddir-‐la: quando non crediamo che Egli vive in noi e che possa fare grandi ope-‐re in noi, quando non crediamo che possiamo diventare santi con Lui e grazie a Lui, è come se negassimo, inconsapevolmente, che Gesù è venuto nella carne, nella nostra carne e nella nostra umanità e quindi anche nella mia stessa vita per farmi camminare con lui.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
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Giovedì 30 agosto
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che unisci in un solo volere le menti dei fedeli, concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e desiderare ciò che prometti, perché fra le vicende del mondo là siano fissi i nostri cuori dove è la vera gioia. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Per tutti i giovani sposi: il Signore faccia splendere nelle loro vite l’amore di Cristo.
Lettura della Parola di Dio Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo (1-‐4) 1 Io, il Presbìtero, al carissimo Gaio, che amo nella verità. 2Carissimo, mi auguro che in tutto tu stia bene e sia in buona salute, come sta bene la tua anima. 3Mi sono molto rallegrato, infatti, quando sono giunti alcuni fratel-‐li e hanno testimoniato che tu, dal modo in cui cammini nella verità, sei veritiero. 4Non ho gioia più grande di questa: sapere che i miei figli cam-‐minano nella verità.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Molti genitori e nonni, mol-‐ti educatori ed educatrici, molti preti, consacrati e consacrate soffrono per il lasciar la via della fede dei propri ragazzi e ragazze. Questo è segno di amore ma non deve diventare sentimento di fallimento. Dall’altra par-‐te nulla ci dovrebbe essere di più bello di sapere che persone che abbia-‐mo accompagnato o che amiamo vivono uniti al Signore: Dio ci doni di avere, nella fede degli altri, la fonte della gioia più profonda. Sapere che gli altri sono in Dio, come noi ci sforziamo di essere, è garanzia di comu-‐nione profonda anche a distanza.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
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Giovedì 6 settembre
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore. Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Si-‐gnore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i lavoratori, affinchè esprimano nel lavoro e nell’impegno professionale, la loro vocazione di dono di sé e di servizio al vangelo.
Lettura della Parola di Dio Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo (5-‐8) 5Carissimo, tu ti comporti fedelmente in tutto ciò che fai in favore dei fra-‐telli, benché stranieri. 6Essi hanno dato testimonianza della tua carità da-‐vanti alla Chiesa; tu farai bene a provvedere loro il necessario per il viag-‐gio in modo degno di Dio. 7Per il suo nome, infatti, essi sono partiti senza accettare nulla dai pagani. 8Noi perciò dobbiamo accogliere tali persone per diventare collaboratori della verità.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Anche oggi è molto difficile accogliere gli stranieri come fratelli. Preghiamo il Signore affinchè, nono-‐stante l’esigenza di leggi e di collaborazioni internazionali capaci di far fronte alle grandi migrazioni di questi anni, in tutti noi possa mantenersi forte lo spirito evangelico della fraternità cristiana tra tutti e verso tutti gli esseri umani.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 13 settembre (san Giovanni Crisostomo)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore.
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Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, sostegno e forza di chi spera in te, che ci hai dato in san Giovanni Crisostomo un vescovo mirabile per l’eloquenza e per l’invitta costanza nelle persecuzioni, fa’ che il popolo cristiano, illuminato dalla sua dottrina, sappia imitare la sua fortezza evangelica. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i giovani immigrati: nono-‐stante le difficoltà e gli stenti, possano vivere la loro vita, secondo la loro religione, seguendo l’amore per i fratelli, così da vivere la vita sempre come una vocazione.
Lettura della Parola di Dio Dalla terza lettera san Giovanni apostolo (9-‐11) 9Ho scritto qualche parola alla Chiesa, ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere. 10Per questo, se verrò, gli rinfacce-‐rò le cose che va facendo, sparlando di noi con discorsi maligni. Non con-‐tento di questo, non riceve i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa. 11Carissimo, non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene è da Dio; chi fa il male non ha veduto Dio.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Se da una parte questo brano ci ricorda che i conflitti e i peccati percorrono in ogni epoca il cammino dell’uomo e della comunità cristiana, veniamo anche esortati a radicare il bene da compiere non solo nella nostra buona volontà ma in Dio: è la visione di lui che ci permette di pensare al bene e di compierlo; è la lontananza da lui e l’incapacità di vederlo, che ci immette nella strada del male. La preghiera, la Parola di Dio ci fanno vedere Dio e purificano i nostri occhi affinchè possiamo vederlo.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 20 settembre
(Santi Andrea Kim, Paolo Chong e compagni)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore.
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Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti, che hai chiamato a far parte dell’unico popolo di adozione i figli della terra coreana e hai fecondato il germe della fede cattolica con il sangue dei santi martiri Andrea Kim, Paolo Chong e compagni, per il loro esempio e la loro intercessione, rinnova i prodigi del tuo Spirito e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte nella via dei tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per tutti i cristiani perseguitati nel mondo.
Lettura della Parola di Dio Dalla terza lettera di san Giovanni apostolo (12-‐15) 12A Demetrio tutti danno testimonianza, anche la stessa verità; anche noi gli diamo testimonianza e tu sai che la nostra testimonianza è veritiera. 13Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e pen-‐na. 14Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce. 15La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici a uno a uno.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ Queste conclusioni di lette-‐re ci mostrano la ferialità della vita della chiesa: ci sono volti e nomi, ci sono storie e caratteri personali, ci sono incontri e sentimenti. La chiesa vive nella nostra vita e attraverso la nostra vita, attraversando i secoli, accoglie e cerca di testimoniare e donare a tutti la verità di Dio, che è l’amore manifestato in Gesù per tutti gli uomini e le donne del mondo.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
Giovedì 27 settembre (san Vincenzo De Paoli)
Introduzione -‐-‐ Mettiamoci alla presenza del Signore: “Gesù siamo qui davanti a te!” Invochiamo lo Spirito Santo: ci guidi a conoscere il Signore.
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Chiediamo l’intercessione di Maria: ci insegni ad accogliere il Signore.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo de’ Paoli lo spirito degli Apostoli, fa’ che, animati dallo stesso fervore, amiamo ciò che egli ha amato e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Intenzione particolare -‐-‐ Preghiamo per Andrea Tommasoni che rice-‐verà il dono dell’ordinazione presbiterale domenica prossima in Duomo a Rimini: il Signore lo benedica e lo renda sempre più ad immagine del Cri-‐sto Buon Pastore.
Lettura della Parola di Dio Dalla lettera di Giuda (1-‐4) Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo, a coloro che sono predi-‐letti, amati in Dio Padre e custoditi da Gesù Cristo, 2a voi siano date in abbondanza misericordia, pace e carità. 3Carissimi, avendo un gran desi-‐derio di scrivervi riguardo alla nostra comune salvezza, sono stato co-‐stretto a farlo per esortarvi a combattere per la fede, che fu trasmessa ai santi una volta per sempre. 4Si sono infiltrati infatti in mezzo a voi alcuni individui, per i quali già da tempo sta scritta questa condanna, perché empi, che stravolgono la grazia del nostro Dio in dissolutezze e rinnegano il nostro unico padrone e signore Gesù Cristo.
Spunti per la meditazione e la preghiera -‐-‐ La fede è un dono che Dio ci ha fatto e che ci fa continuamente. Oltre alla gratitudine per un dono che non è mai frutto delle nostre capacità, dobbiamo anche tenere ben presente quanto tale dono sia segno di fiducia da parte di Dio: infatti “la fede fu trasmessa ai santi una volta per sempre” (v. 3). È innegabile il continuo aiuto di Dio nel vivere la fede e nel condividerla con gli altri uomini, tuttavia è importante che riconosciamo la vocazione speciale at-‐traverso la quale il Signore ci affida, secolo dopo secolo, di tramandare la grande notizia del Dio fatto uomo e che ama e salva ogni uomo che lo ac-‐coglie.
Preghiera comune o personale Preghiera conclusiva: pag. 20
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