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Il Manuale di buona pratica per la viticoltura sostenibile elaborato da Tergeo è ormai giunto alle ulti- me fasi di elaborazione. La versione completata sino a oggi, riguarda il vigneto, ma tra breve sarà realizzata anche la parte di cantina. Il lavoro, coordinato dal professor Osvaldo Failla dell’Università di Mi- lano è stato complesso e articolato e si è protratto per diversi mesi. Ora gli ultimi capitoli sono all’esame degli esperti e alla prossima riunio- ne del Comitato, in programma in occasione di Enovitis in Campo (il 22 giugno, ndr) saranno discussi e approvati in modo definitivo. Subito dopo il Manuale sarà pubblicato e reso disponibile per le aziende viti- vinicole aderenti al progetto Tergeo. Il Manuale - diviso in capitoli dedicati alle singole fasi della pro- duzione dell’uva, dall’impianto del vigneto sino al trasporto e alla con- segna in cantina (vedi box con indi- ce generale a pag. II) - è una guida che consente alle aziende vitivini- cole di stabilire le proprie regole e strategie di produzione. Per fare un esempio, non indica gli agrofarmaci da impiegare ma stabilisce le norme grazie alle quali si riducono i rischi di inquinamento ambientale, di in- tossicazione dei lavoratori e di con- taminazione dell’uva e del vino. In pratica si tratta di una griglia all’interno della quale ciascuna azienda potrà compiere le proprie scelte, individuando una sorta di percorso ideale in conformità alle proprie esigenze (forme di alleva- mento dei vigneti, dotazioni di mac- chine, tipologia di prodotto che si intende realizzare ecc.). Grazie alla definizione e al rispetto di queste norme l’azienda potrà attenersi alle indicazioni delle leggi vigenti (con- dizione di base obbligatoria) ma an- che fornire garanzie di “sostenibili- tà” ai clienti e, più in generale, alla comunità. Il Manuale si inquadra quindi nel percorso di rafforzamento e conso- lidamento dell’azienda vitivinicola e intende proseguire nel solco di tutte le iniziative già in atto per il miglioramento della qualità e sa- lubrità delle uve come base per il miglioramento della qualità e salu- brità dei vini, per il miglioramento della sicurezza del lavoro degli ad- detti di vigneto e per la riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla conduzione dei vigneti, così IL PROGETTO TERGEO CRESCE Gli insetti impollinatori sono cruciali per molti habitat naturali e per la produtti- vità della maggioranza delle colture ali- mentari. Più dell’80% delle coltivazioni europee dipende direttamente dall’atti- vità di questi insetti. Per fare un esem- pio, l’impollinazione favorita dagli insetti vale circa 5 miliardi di euro l’anno per gli agricoltori europei. Il valore degli impol- linatori a livello di ecosistema globale si aggira intorno ai 90 miliardi di euro l’an- no. Le popolazioni di insetti impollinatori sono però diminuite significativamente negli ultimi anni in Europa a causa della riduzione di siti dove nutrirsi, della perdi- ta di siti dove insediarsi, del calo di aree dove riprodursi. In quest’ottica il progetto Operation Pollinator, basandosi su ricerche scien- tifiche indipendenti, ha evidenziato in- crementi nella biodiversità in particolar modo per gli insetti impollinatori. L’ini- ziativa è stata adattata a habitat e biso- gni specifici degli insetti, su una vasta gamma di aziende agricole e tipi di suo- lo, insieme alle normali pratiche agricole aziendali. In concreto, Operation Pollinator si pro- pone dunque di offrire soluzioni pratiche per aiutare gli agricoltori a creare habitat adeguati per favorire il ritorno e la diffu- sione degli insetti impollinatori all’inter- no degli areali agricoli, al fine di: - proteggere e migliorare la biodiversità; - migliorare rese e qualità del raccolto; - garantire un’agricoltura sostenibile e compatibile con l’ambiente. In particolare vengono proposti 4 siti Operation Pollinator in aziende viti-vini- cole rappresentative della realtà italiana nel corso della stagione 2012. LE ATTIVITà Il Manuale di buona pratica a cura del Comitato tecnico-scientifico Pag. I-II LE CANTINE Perché aderire a Tergeo: Cantina di Castelnuovo e Cantine Due Palme Pag. IV Il manuale di buona pratica di coltivazione sostenibile, il codice di sostenibilità, la valutazione dei programmi di formazione e sperimentazione proposti dalle aziende partner e dalle istituzioni di ricerca Nuovi partner tecnologici (nelle prossime pagine il profilo delle ultime tre new entries), aumentano le aziende vinicole che decidono di entrare a farne parte - sono ormai quasi 150 in tutta Italia - si arricchisce il numero di applicativi proposti e approvati per essere sperimentati in campo. E proprio il prossimo 22 giugno, in occasione di Enovitis in Campo, si terrà la prossima riunione del Comitato tecnico-scientifico per la valutazione di nuovi applicativi Il punto sulle attività del Comitato tecnico- scientifico NUOVI APPLICATIVI APPROVATI UN’OFFERTA DI SOLUZIONI PRATICHE PER AIUTARE GLI AGRICOLTORI A CREARE HABITAT ADEGUATI PER FAVORIRE IL RITORNO E LA DIFFUSIONE DEGLI INSETTI IMPOLLINATORI ALL’INTERNO DEGLI AREALI AGRICOLI, AL FINE DI PROTEGGERE E MIGLIORARE LA BIODIVERSITà, MIGLIORARE LE RESE E LA QUALITà DEL RACCOLTO, GARANTIRE UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE E COMPATIBILE CON L’AMBIENTE (a cura di Syngenta) Operation pollinator Le aziende partner del progetto Tergeo BAYER CROPSCIENCE www.bayercropscience.it HAIFA www.haifa-group.com LALLEMAND www.lallemandwine.com MONSANTO www.monsanto.it SYNGENTA www.syngenta.it Sul sito di Tergeo si può trovare il catalogo dei progetti sino a oggi approvati e disponibili per le aziende vitivinicole. Le aziende interessate trovano accanto a ogni progetto anche il modulo per l’iscrizione e per la domanda di realizzazione presso le loro strutture. www.tergeo.it VERSO UNA DEFINIZIONE DELLE BUONE PRATICHE DI PRODUZIONE 1. Manuale di buona pratica di GIOVANNI RIZZOTTI, responsabile Sviluppo progetto Tergeo IL CORRIERE VINICOLO N. 22 4 Giugno 2012 I VISTI DA VICINO I partner di Tergeo. Bayer CropScience, Haifa e Lallemand si raccontano Pag. III S P E C I A L E T E R G E O a pagina II

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Il Manuale di buona pratica per la viticoltura sostenibile elaborato da Tergeo è ormai giunto alle ulti-me fasi di elaborazione. La versione completata sino a oggi, riguarda il vigneto, ma tra breve sarà realizzata anche la parte di cantina.

Il lavoro, coordinato dal professor Osvaldo Failla dell’Università di Mi-lano è stato complesso e articolato e si è protratto per diversi mesi. Ora gli ultimi capitoli sono all’esame degli esperti e alla prossima riunio-ne del Comitato, in programma in occasione di Enovitis in Campo (il 22 giugno, ndr) saranno discussi e

approvati in modo definitivo. Subito dopo il Manuale sarà pubblicato e reso disponibile per le aziende viti-vinicole aderenti al progetto Tergeo.

Il Manuale - diviso in capitoli dedicati alle singole fasi della pro-duzione dell’uva, dall’impianto del vigneto sino al trasporto e alla con-segna in cantina (vedi box con indi-ce generale a pag. II) - è una guida che consente alle aziende vitivini-cole di stabilire le proprie regole e strategie di produzione. Per fare un esempio, non indica gli agrofarmaci da impiegare ma stabilisce le norme grazie alle quali si riducono i rischi

di inquinamento ambientale, di in-tossicazione dei lavoratori e di con-taminazione dell’uva e del vino.

In pratica si tratta di una griglia all’interno della quale ciascuna azienda potrà compiere le proprie scelte, individuando una sorta di percorso ideale in conformità alle proprie esigenze (forme di alleva-mento dei vigneti, dotazioni di mac-chine, tipologia di prodotto che si intende realizzare ecc.). Grazie alla definizione e al rispetto di queste norme l’azienda potrà attenersi alle indicazioni delle leggi vigenti (con-dizione di base obbligatoria) ma an-

che fornire garanzie di “sostenibili-tà” ai clienti e, più in generale, alla comunità.

Il Manuale si inquadra quindi nel percorso di rafforzamento e conso-lidamento dell’azienda vitivinicola e intende proseguire nel solco di tutte le iniziative già in atto per il miglioramento della qualità e sa-lubrità delle uve come base per il miglioramento della qualità e salu-brità dei vini, per il miglioramento della sicurezza del lavoro degli ad-detti di vigneto e per la riduzione dell’impatto ambientale derivante dalla conduzione dei vigneti, così

IL PROGETTO TERGEOCRESCE

Gli insetti impollinatori sono cruciali per molti habitat naturali e per la produtti-vità della maggioranza delle colture ali-mentari. Più dell’80% delle coltivazioni europee dipende direttamente dall’atti-vità di questi insetti. Per fare un esem-pio, l’impollinazione favorita dagli insetti vale circa 5 miliardi di euro l’anno per gli agricoltori europei. Il valore degli impol-linatori a livello di ecosistema globale si aggira intorno ai 90 miliardi di euro l’an-no. Le popolazioni di insetti impollinatori sono però diminuite significativamente negli ultimi anni in Europa a causa della riduzione di siti dove nutrirsi, della perdi-ta di siti dove insediarsi, del calo di aree dove riprodursi.In quest’ottica il progetto Operation Pollinator, basandosi su ricerche scien-tifiche indipendenti, ha evidenziato in-crementi nella biodiversità in particolar modo per gli insetti impollinatori. L’ini-ziativa è stata adattata a habitat e biso-gni specifici degli insetti, su una vasta gamma di aziende agricole e tipi di suo-lo, insieme alle normali pratiche agricole aziendali.In concreto, Operation Pollinator si pro-pone dunque di offrire soluzioni pratiche per aiutare gli agricoltori a creare habitat adeguati per favorire il ritorno e la diffu-sione degli insetti impollinatori all’inter-no degli areali agricoli, al fine di:- proteggere e migliorare la biodiversità;- migliorare rese e qualità del raccolto;- garantire un’agricoltura sostenibilee compatibile con l’ambiente.In particolare vengono proposti 4 siti Operation Pollinator in aziende viti-vini-cole rappresentative della realtà italiana nel corso della stagione 2012.

le attività Il Manualedi buona praticaa cura del Comitatotecnico-scientificoPag. i-ii

le cantinePerché aderire

a Tergeo: Cantina di Castelnuovo e

Cantine Due Palme Pag. iv

Il manuale di buona praticadi coltivazione sostenibile,

il codice di sostenibilità,la valutazione dei programmi

di formazione e sperimentazione proposti dalle aziende partner

e dalle istituzioni di ricerca

Nuovi partner tecnologici (nelle prossime pagine il profilo delle ultime tre new entries),aumentano le aziende vinicole che decidono di entrare a farne parte - sono ormai quasi150 in tutta Italia - si arricchisce il numero di applicativi proposti e approvati per essere sperimentatiin campo. E proprio il prossimo 22 giugno, in occasione di Enovitis in Campo, si terrà la prossima riunionedel Comitato tecnico-scientifico per la valutazione di nuovi applicativi

Il punto sulle attività del Comitato tecnico-

scientifico

nuovi applicativi approvati

Un’offertadi solUzioni pratiche

per aiUtare gli agricoltori a creare

habitat adegUatiper favorire il ritorno

e la diffUsione degli insetti impollinatori

all’interno degli areali agricoli,

al fine di proteggeree migliorare

la biodiversità, migliorare le rese

e la qUalità del raccolto, garantire

Un’agricoltUra sostenibile

e compatibilecon l’ambiente

(a cura di Syngenta)

Operationpollinator

Le aziende partner del progetto Tergeo

baYer cropsciencewww.bayercropscience.it

haifawww.haifa-group.com

lallemandwww.lallemandwine.com

monsantowww.monsanto.it

sYngentawww.syngenta.it

Sul sito di Tergeo si può trovareil catalogo dei progetti sino a oggi

approvati e disponibili per le aziende vitivinicole. Le aziende interessate trovano

accanto a ogni progetto anche il modulo per l’iscrizione e per la domanda di

realizzazione presso le loro strutture.www.tergeo.it

VersO una definiziOnedelle buOne pratiche di prOduziOne

1. Manuale di buona pratica

di giovanni rizzotti, responsabile Sviluppo progetto Tergeo

il corriere vinicolo n. 224 Giugno 2012 i

visti da vicinoI partner di Tergeo.Bayer CropScience,

Haifa e Lallemandsi raccontano

Pag. iii

s p e c i a l e t e r g e o

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s p e c i a l e t e r g e oil corriere vinicolo n. 224 Giugno 2012ii

Mauale di buona pratica

come fortemente richiesto dalle vigenti normative e dalla pubblica opinione.

I riferimenti legislativiIl Manuale contiene informazio-

ni necessarie che sono intese come opportunità di miglioramento. Ci si concentra in particolar modo su:

▶ informazioni sui principali pe-ricoli e rischi che la conduzione del vigneto presenta nei confronti della salubrità delle uve, della sicurezza degli operatori del vigneto e dell’am-biente, in termini di inquinamento;

▶ indicazioni, denominate “buone pratiche”, per minimizzare i rischi, per ottemperare in toto ai requisiti di legge, e per agevolare l’azienda vitivinicola nello svolgimento delle attività.

I riferimenti legislativi principali del Manuale si ispirano a quanto ri-portato nel box qui sotto.

Valutazione dei rischie loro contenimentoIn tema di sicurezza, anche per

l’azienda agricola sono ormai in vi-gore da anni norme consolidate, sia per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro che l’individuazione e il con-tenimento dei rischi per la salute umana connessi ai prodotti colti-

2. codice di sostenibilità

vati. Al di là degli obblighi di legge, dai quali non si può prescindere, le aziende vitivinicole che aderiscono a Tergeo debbono raggiungere la convinzione che la buona riuscita del progetto risieda nella sensibilità degli addetti al vigneto e nella vo-lontà di collaborazione per un fine che vede nel miglioramento delle condizioni e pratiche di lavoro le basi per il successo.

Per facilitare l’individuazione dei rischi connessi alla produzione del-le uve e, conseguentemente, le buo-ne pratiche volte a contenerli, il Ma-nuale analizza quindi ciascuna fase produttiva della coltivazione del vigneto e dei materiali che possono essere impiegati.

I rischi sono stati divisi in:▶ rischi per la qualità delle uve;▶ rischi per la salubrità delle uve;▶ rischi per l’ambiente;▶ rischi per la sicurezzadell’operatore.A fronte dei rischi individuati

sono indicati dei provvedimenti da attuare volti all’eliminazione o con-tenimento del rischio (“buone prati-che”). Spesso si tratta di semplici ac-corgimenti o di interventi intuitivi e di buon senso, di cui si è comunque ritenuto utile fornirne una raccolta ad uso degli addetti di vigneto.

È stato costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di elaborare una pro-posta concreta di contenuti per un futuro Codice di sostenibilità delle produ-zioni vitivinicole, che potrà essere utile per valutare gli applicativi proposti dai partner e dal mondo della ricerca

Il gruppo di lavoro si propone innanzitutto di realizzare una “Dichiarazione di intenti” che ogni partner e azienda vitivinicola dovrà sottoscrivere, al momento della domanda di adesione a Tergeo

Inoltre verranno definiti gli obiettivi generali di sostenibilità, utilizzando come base documen-ti ufficiali (Nazioni Unite, Comunità Europea, Oiv ecc.) in cui si fa riferimento ai temi della sosteni-bilità. Si procederà quindi a realizzare una prima bozza di Codice di sostenibilità, all’inizio impo-stato solo sulla parte riguardante il vigneto, e suc-cessivamente esteso alla cantina

Per fare questo si è suddivisa l’operatività in vigneto in alcuni ambiti lungo la filiera di produ-zione, riguardo ai quali dovranno essere esplicita-ti gli impatti rispetto ad alcune risorse. Ad esem-pio, per l’ambito di gestione degli agrofarmaci

bisognerebbe valutarne l’impatto sulla risorsa suolo e sulla risorsa acqua in termini di inquinamento, ma considerando anche gli aspetti economici delle diverse linee di trattamento, quali ad esempio il costo dell’intervento, l’effica-cia e i possibili miglioramenti o cali produttivi/qualitativi.

All’interno di ogni ambito esistono poi differenti attività: ad esempio – re-stando sempre nell’ambito della gestione degli agro farmaci - monitoraggio malattie, scelta, preparazione, applicazione, stoccaggio, pulizia e taratura macchinari ecc. Sarebbe quindi da valutare l’impatto sulle risorse di ogni at-tività piuttosto che di ogni singolo ambito.

Il Codice di sostenibilità, una volta approvato, potrà essere utile per valuta-re gli applicativi proposti, dai partner e dal mondo della ricerca, che dovran-no esplicitare su quale ambito e su quale attività propongono di intervenire e su quali risorse avranno influenza.

Inoltre, dovrà essere costruito un sistema di valutazione delle performan-ce gestionali sulla base del Codice di sostenibilità, che preveda non solo una valutazione di massima dell’impatto sulle risorse ma possibilmente una quantificazione (tramite punteggi o indicatori) per confrontare differenti strategie di gestione.

Prosegue infine l’attività di valutazione di applicativi proposti dai partner, sia aziende private sia organismi di ricerca e sperimen-tazione.(Vedi box “Operation Pollinator” a pag. Ie “Tergeo a Enovitis in Campo”, qui sopra)

Anche a Enovitis in Campo sarà possibile prendere coscienza dei progetti di ricerca e degli strumenti applicativi attualmente in funzione presso un vasto numero di aziende vitivinicole che fanno parte del progetto Tergeo.In un’apposita area e presso le parcelle delle aziende partner, i visitatori potranno infatti ottenere preziose informazioni su come applicare anche presso le proprie imprese questi accorgimenti. Enovitis in Campo ospiteràil giorno 22 giugno, in apposito locale, la riunione del Comitato tecnico scientifico, che si esprimerà sullo statodi avanzamento dei singoli progetti già in corso e sulle proposte di nuovi applicativi.

tergeoa enovitisin campo

22 giugnoAppuntamentoa Predappio

(FC)

unO STruMEnTO PEr GESTIrE

La SOSTEnIBILITà

le buone PrAtiChe di Produzione

“Il presente documento è parte integrantedelle strategie adottate dalle Azienda XXXal fine di garantire:▶ la qualità delle ProPrie uve e dei ProPri vini e dei Processidi Produzione▶ la salute dei consumatori▶ il soddisfacimento delle richieste della clientela▶ la tutela dell’ambiente▶ la sicurezza dei lavoratoria tutti i livelli, sPecialmentedi coloro che oPerano nel vigneto”

Inizia così il Manuale di buone pratichedi coltivazione predisposto dal Comitatotecnico-scientifico Tergeo.Qui di seguito l’indice generale

1. Presentazione2. Introduzione e riferimenti legislativi3. Campo di applicazione 4. Il processo di produzione delle uve5. Analisi dei rischi e buone pratichedi produzione6. Impianto del vigneto: idoneità del sitoe sistemazioni superficiali7. Impianto del vigneto: scelta del vitignoe del clone8. Impianto del vigneto: scelta del portainnesto9. Impianto del vigneto: qualità del materiale vivaistico10. Impianto del vigneto: scelta della tipologia d’impianto11. Manutenzione annuale delle strutturedi sostegno del vigneto12. Potatura invernale e gestione in verde13. Diradamento dei grappoli 14. Gestione della fertilizzazione del vigneto15. Difesa fitosanitaria16. Gestione del suolo17. Gestione dell’irrigazione18. Vendemmia19. Trasporto delle uve alla cantina20. Pulizia dei contenitori per la raccoltaed il trasporto delle uve21 Applicazione delle buone pratichedi produzione22. Dichiarazione di conformità23. Documenti di riferimento

dosaggio delle soluzioni in

un vigneto sperimentale

tramite venturi

3. Valutazione degli applicativi

PrIncIPalI rIferImentIdI leggI e regolamentI

▶ Regolamento CE 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari▶ Reg. CE 178/2002 in materia di rintracciabilità dei prodotti alimentari; questo regolamento istituisce anche per la produzione primaria l’obbligo di concorrere alla rintracciabilità dei prodotti▶ Decreto legislativo 81/2008 in materia di sicurezza del lavoro▶ Norme collegate agli impatti ambientali, relative allo smaltimento dei residui e dei contenitori di agrofarmaci▶ Decreto legislativo 152/06 e successive modifiche prodotti fitosanitari per la tutela ambientale delle acque▶ Norme collegate alle denominazioni di origine▶ Decreto del Presidente della Repubblica 290/01 relativo alle disposizioni che regolano l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e successive modificazioni dovute al recepimento del Regolamento CE 1107/2009 e della Direttiva CE 128/2009▶ DM 27/08/04 e successive modifiche relativo ai limiti massimi di residui di prodotti fitosanitari▶ Regolamento CE 1881/06 relativo ai tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari▶ DM 185/03 relativo ai Valori limite acque reflue in uscita dall’impianto di recupero

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s p e c i a l e t e r g e oil corriere vinicolo n. 22

4 Giugno 2012 iii

“Sostenibilità: noi vogliamo intenderla anche comeun percorso virtuoso verso l’aumento delle conoscenze da parte dei tecnicie degli imprenditori agricoli, così da veder applicati disciplinari di produzioneo semplici tecniche colturali sulla base di provatee razionali conoscenze”

“Un confronto attivo e vivo tra soggetti complementari, che porta a vagliare ideee progetti sperimentando in campo le proposte, con l’obiettivo unico di valorizzareil settore vino in modo sostenibile”

Visti da vicino: le aziende partner di tergeo

L a sostenibilità – declinata nelle sue dimensioni etico-

sociale, ambientaleed economica - è sempre più una priorità per un’azienda. come vi siete posti di fronte a questa tematica di attualità? che politiche avete adottato. Quale il percorso che avete fatto prima di arrivare ad aderire al progetto tergeo?“Science for a better life” (scien-za per una vita migliore) è il motto che accompagna ogni giorno noi di Bayer CropScien-ce, perché siamo convinti che l’innovazione può aiutare a vi-vere meglio e che operare bene nel presente può aiutarci ad

avere un futuro migliore. Ri-spondere ai requisiti di soste-nibilità per una azienda oggi forse più che mai deve essere una priorità e questa è anche la nostra. Sostenibilità nei fat-ti: economica, ambientale e sociale. Noi produciamo e di-stribuiamo agrofarmaci per la protezione delle colture con i quali affianchiamo ogni agri-coltore nel raggiungimento del suo obiettivo (fare reddito), come pure nel loro impiego sicuro e sostenibile; i nostri agrofarmaci sono altamente innovativi e sempre meno im-pattanti sia sull’operatore che sull’ambiente. Guardare avanti, apprezzando l’innovazione, è

indispensabile per garantire la competitività dell’agricoltura italiana di fronte a una globa-lizzazione crescente, per pre-servare le comunità locali, per contribuire alla gestione del territorio e per tutelare l’origine delle materie prime dei prodot-ti tipici italiani.

La vite è coltura strategica per l’Italia e le soluzioni che offria-mo contribuiscono a difendere la sanità delle uve salvaguar-dando quella biodiversità col-turale e quelle tradizioni che rendono unica e straordinaria la viticoltura del nostro Pae-se. Inoltre Bayer CropScience

collabora con il mondo della ricerca, le istituzioni e gli at-tori delle diverse filiere agroa-limentari, dai produttori agri-coli alla grande distribuzione, attraverso attività o progetti di filiera, formazione e comunica-zione.

Quale è stato l’aspettoo gli aspetti innovativiche vi hanno portato ad aderire al tergeo? Questa partecipazione è la lo-gica risposta a quanto ci chie-de chi lavora con noi: produrre sempre meglio portando le no-stre risposte innovative in pro-getti sulla sostenibilità, stimo-lando il dialogo costruttivo tra

le persone che operano lungo la filiera.

Quali finalità/obiettivi vi proponete di realizzare?Ci siamo posti l’obiettivo di por-tare la nostra innovazione al set-tore vitivinicolo per contribuire a una sempre maggiore tutela dell’ambiente sia attraverso lo sviluppo di agrofarmaci a più lunga durata d’azione, per ri-durre il numero degli interventi e con essi il consumo energetico e le emissioni, che mediante la valutazione di strumenti nuovi per la migliore gestione delle acque reflue provenienti da sca-richi o risciacqui delle botti per la distribuzione di agrofarmaci.

“Produrre sempre meglio portandole nostre risposte innovative in progetti

sulla sostenibilità, stimolandoil dialogo costruttivo tra

le persone che operano lungo la filiera”

1. Bayer CropScienceIntervista a gIovaNNI arCaNgELI

Business Development Manager

L a sostenibilità – declinata nellesue dimensioni etico-sociale, ambientale ed economica - è sempre

più una priorità per un’azienda. comevi siete posti di fronte a questa tematicadi attualità? che politiche avete adottato? Quale il percorso che avete fatto primadi arrivare ad aderire al progetto tergeo?La sostenibilità come strategia è da sempre sta-ta parte integrante del nostro operare, e Haifa si qualifica per aderire a vari percorsi di Controllo qualità e sicurezza che attestano e garantisco-no processi e prodotti (Iso 9001, Iso 14001, Ohsas

18001 ). In particolare, la fertirrigazione grazie ad Haifa è diventata una tecnica facilmente appli-cabile per ottenere produzioni genuine e sapide con l’utilizzo consapevole e informato dei mez-zi tecnici da parte dell’operatore (sostenibilità etico-sociale o per l’uomo), per attuare piani di concimazione in sintonia con le esigenze e ritmi fisiologici delle colture nel rispetto della fertilità naturale dei terreni (sostenibilità ambientale), per consentire il massimo reddito all’impren-ditore agricolo (sostenibilità economica). Que-sto è possibile grazie alla massima efficienza di utilizzo di acqua e concime in un contesto di risorse limitate, evitando nel contempo di avere un impatto negativo sulla fertilità del suolo vista come risorsa dai delicati equilibri. Con Haifa la fertirrigazione si è trasformata poi in Nutriga-tion (ottimale sinergismo della nutrizione idrica e della nutrizione minerale), cui si è aggiunta an-che una specifica tecnologia di ricopertura con resine semipermeabili dei tradizionali concimi granulari così da permettere un rilascio graduale e controllato nel tempo dei nutritivi (tecnologia MultiCoTech).Su queste basi, ci poniamo quindi in modo pro-attivo nei confronti di un mondo agricolo, e in particolare vitivinicolo, che richiede giustamen-te dei partner per la conduzione agronomica dei vigneti in un contesto sostenibile. Siamo lieti

che la sostenibilità sia diventata una “precondi-zione” nello sviluppo e realizzazione della tecni-ca colturale, e nel contempo argomento centrale della comunicazione tecnica e divulgativa: noi infatti vogliamo intenderla anche come un per-corso virtuoso verso l’aumento delle conoscenze da parte dei tecnici e degli imprenditori agricoli, così da veder applicati disciplinari di produzione o semplici tecniche colturali sulla base di provate e razionali conoscenze e non sulla base di mal ri-poste aspettative, suggestioni o pigrizie mentali.

Quale è stato l’aspetto o gli aspetti innovativi che vi hanno portato ad aderire al tergeo?È una proposta concreta che può attivare una comunicazione interdisciplinare tra le varie pro-fessionalità che agiscono all’interno della filiera vitivinicola, attivandole su progetti applicativi sperimentabili “in campo”. In tal modo si ele-vano le competenze e le conoscenze tecniche di tutti gli operatori. L’obiettivo finale è una viticol-tura sostenibile e questo significa una migliore qualificazione e un continuo sviluppo della pro-duzione.

Quali finalità/obiettivi vi proponetedi realizzare?Poter contribuire alla definizione di una fertiliz-zazione efficiente e sostenibile che esalti la terri-

torialità delle produzioni viticole e le potenzialità dei singoli vitigni, avere vini espressione massi-ma dell’interazione vitigno - territorio. Questo vorrà dire prima di tutto mettere al centro della discussione tecniche e fertilizzanti che permet-tano di avere la massima efficienza nutrizionale con mirati piani di fertilizzazione per territorio, portainnesto, vitigno e obiettivo enologico. Per il raggiungimento di tali obiettivi, consideriamo importante valorizzare la fertirrigazione (Nutri-gation) e in modo complementare ad essa, o dove non vi sia possibilità di fare apporti idrici, l’im-piego anche di concimi granulari che permet-tano un rilascio graduale dei nutritivi (concimi ricoperti a cessione controllata).

L a sostenibilità – declinata nellesue dimensioni etico-sociale, ambientale ed economica - è sempre

più una priorità per un’azienda. comevi siete posti di fronte a questa tematicadi attualità? che politiche avete adottato? Quale il percorso che avete fatto primadi arrivare ad aderire al progetto tergeo?La cultura Lallemand contempla comportamenti etico-sociali e ambientali responsabili e l’aspetto sostenibilità è sicuramente una parte importan-te di questo approccio. Nel più grande impianto di produzione di proprietà Lallemand, sito a Gre-naa in Danimarca, i continui investimenti sulle migliori tecnologie disponibili sono finalizzati a un miglioramento continuo in termini di effi-cienza energetica e rispetto dell’ambiente (pro-getto “Grenaa goes green”). L’impianto di produ-zione viene infatti concepito come un “sistema chiuso” in cui ogni scarto di lavorazione viene ot-

timizzato per diventare una risorsa da re-immet-tere all’interno del processo. Ad esempio, il vapore utilizzato è generato con risorse rinnovabili dalla combustione di scarti del comparto agricolo e dal recupero di biogas prodotti dai processi fermen-tativi. Inoltre, l’acqua di condensazione generata durante il processo di evaporazione viene riuti-lizzata per la pulizia all’interno degli impianti e, per ridurre l’impatto ambientale, il trattamento delle acque reflue viene effettuato con processi biologici (trattamenti anaerobi e aerobi); i con-sumi energetici sono costantemente monitora-ti per valutare possibili miglioramenti alla luce delle tecnologie più moderne disponibili.Lallemand si è inoltre impegnata come part-ner dell’associazione di produttori Cofalec nella quantificazione del Carbon footprint dei lieviti enologici.

Quale è stato l’aspetto o gli aspetti innovativi

che vi hanno portato ad aderire al tergeo?La struttura e l’impostazione di Tergeo sono per noi interessanti in quanto si basano sulla costru-zione di una rete nazionale che sul tema della sostenibilità della filiera vitivinicola sta creando una sinergia di competenze assolutamente nuo-va in Italia. Soggetti complementari che spazia-no dal mondo accademico alla realtà produttiva si confrontano attivamente tra loro in Tergeo, analizzando problematiche, vagliando progetti e idee e sperimentando in campo le proposte, con l’obiettivo unico di valorizzare il settore vino in modo sostenibile.

Quali finalità/obiettivi vi proponetedi realizzare?Il progetto che Lallemand ha sottomesso a Tergeo si propone di valutare e quantificare il risparmio energetico derivante da una gestione “sosteni-bile” dei microrganismi in cantina, attenta cioè

a minimizzare la termoregolazione delle masse quando non necessaria.In particolare, nel primo dei due obiettivi pro-posti, si mira a valutare l’impatto energetico del coinoculo lieviti-batteri. Questa tecnica, che Lal-lemand propone da anni per i suoi effetti posi-tivi sul profilo sensoriale e sulla qualità dei vini, consente infatti di evitare il riscaldamento pro-lungato delle vasche durante l’autunno, grazie a fermentazioni malolattiche rapide. Il secondo filone proposto riguarda invece la gestione della temperatura nelle fermentazioni alcoliche in bianco: grazie a una scelta corretta del ceppo di lievito e della nutrizione azotata di quest’ultimo, è possibile evitare una eccessiva refrigerazione e al contempo raggiungere la mi-gliore espressione del potenziale aromatico dei vini, ottenendo così un risparmio energetico che Lallemand propone di quantificare con questo progetto.

2. Haifa Italia

3. Lallemand Italia

Intervista a Mauro SChIppaSales & marketing

Intervista a paoLa vagNoLIarea Manager Italia

fase del controllo qualità nel laboratorior&d haifa

Page 4: nuovi applicativi approvati CRESCE - Unione Italiana Vini · lallemand  monsanto  sYngenta  Sul sito di Tergeo si può trovare il catalogo dei progetti sino a oggi

sUperficie vitata: 250 soci viticoltoriper 1.100 ettari di vigneto

“Già dal 2007 la nostra azienda ha iniziato un percorso per portare i nostri associati, circa 250, a produrre uva ‘sostenibile’- dichiara angelo ceradini, tecnico di campagna della cantina -. Arrivare ad avere dei vigneti ecosostenibili è il nostro obiettivo e lo stiamo attuando attraverso tecniche che riducano l’apporto di fitofarmaci e diserbanti, che tutelino la biodiversità e che producano uve di ottima qualità”.

perché tergeo?La possibilità di confrontarsi all’interno di un gruppo che persegue la stessa finalità e non avanzare da soli è sicuramente l’aspetto che più ci ha attratto del progetto Tergeo, come pure l’aspetto organizzativo e metodologico impostato è senz’altro molto interessante. Tra gli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo percorso quello più importante è senz’altro l’arrivare a soddisfare le richieste di sostenibilità che vengono dal mondo che ci circonda.

CanTInadI CaSTELnuOvO

dEL GaRda(veneto)

“L’applicazione dei metodi di gestione tecnica innovativi ed ecosostenibili dei vigneti ha consentito il diffondersi di una nuova consapevolezza rispetto alle problematiche della tutela dell’ambiente e della salute - afferma nicola scarano, direttore tecnico e agronomico - e oggi i soci della cooperativa applicano sistemi che limitano fortemente l’impiego di sostanze chimiche nei vigneti, come nel caso del controllo della tignoletta della vite, l’unico parassita animale dannoso nella viticoltura salentina, effettuato mediante il sistema della confusione sessuale. Nei soli tre anni dall’introduzione di tale tecnica, si è passati dai 100 ettari del 2009 agli 800 del 2011 e l’ente certificatore Check Fruit ha già emesso un documento di ‘esenzione di insetticidi su una massa di vino di circa 80.000 hl’. Entro il 2014 quasi l’80% della superficie coltivata a vite sarà in confusione. Per il rispetto di questa politica ambientale, Cantine Due Palme investe € 120.000 ogni anno, riconoscendo al socio un contributo

a fondo perduto. La cantina si avvale poi di servizi di assistenza ai soci nell’ambito dei progetti finalizzati alla difesa integrata - in vigore già da dieci anni - con il supporto tecnico del Consorzio di difesa delle produzioni agricole della provincia di Brindisi; si è dotata di un sistema di alert fitosanitari via sms; attua un programma di monitoraggio dei parametri di maturazione delle uve. per la programmazione della vendemmia. Da ormai 4 anni – prosegue - abbiamo poi intrapreso la strada della tutela del patrimonio viticolo, in modo particolare del sistema di allevamento ad alberello pugliese, esclusivo del territorio salentino riconoscendo la somma di 250 € a ettaro a ogni socio che mantiene questa forma particolarissima di allevamento. Attualmente, nel patrimonio viticolo della cantina, ci sono 400 ettari ad alberello, per un investimento complessivo pari a 100.000 € annui”.

perché tergeo?Ci interessava poter trasmettere ai nostri soci le conoscenze delle tecniche più innovative nella gestione del vigneto. Il nostro obiettivo è di produrre uve e vini rispettosi dell’ambiente con sistemi innovativi di coltivazione della vite e vinificazione delle uve. Al progetto sono stati destinati 4 ettari di superficie e viene affiancato da altri programmi finalizzati alla difesa integrata, come dicevo prima.

CanTInE duE PaLmE (Puglia)

Piemonte1. azienda agricola negro angelo e figli

2. Batasiolo spa3. Casa sociale della Serra sca

4. Cantina sociale di Canelli5. Cantina Terre del Barolo Soc coop agr.

6. Casa Vinicola Morando Srl7. Fontanafredda Srl8. Maccario S.s.agr.

9. Marchesi di Barolo Spa10. Produttori di Govone

11. Tenuta roletto Sca12. V.n.P. Valsa nuova Perlino Spa

Emilia Romagna1. azienda agricola PodereGaiaschi sa2. Cantina Masone Campogalliano Sca3. Caviro4. Gruppo Cevico Soc.Coop.agricola5. Medici Ermete & figli Srl

Toscana1. altesino spa soc. agr.2. antinori società agricola a rl3. artimino spa4. az.agr. Bruni Paolo di Bruni Marco e Moreno5. az.agr. Lazzaretti Marco6. Banfi Società agricola Srl7. Barone ricasoli Spa agricola8. Camigliano srl9. Cantina Sociale Colline del Chianti10. Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano Sca11. Cantine Leonardo da Vinci12. Corte alla flora Spa soc. agr. 13. Fassati Montepulciano-Fazi Battaglia14. Fattoria della Tolosa sarl15. Fratelli Muratori16. Il Borro srl17. Il Greppio s.s. 18. S.M.T. Pile e Lamole Srl Soc.agr.19. Soc.agricola C.I.T.a.I. Spa20. Soc.agr.agricoltori del Chianti Geografico Soc. coop.21. Società agricola Capannelle22. Tenimenti angelini23. Tenimenti ruffino24. Tenuta di Capezzana

Lombardia1. az.agr. Fratelli Muratori

s.s “Società agricola”2. azienda agricola

Pinanta3. Casa Vinicola natale

Verga Spa4. La Versa Viticoltori

dal 1905 Spa5. Vinicola Decordi

del Borgo Imperiale Cortesole Spa

Veneto1. azienda agricola Santa Cristina2. azienda vinicola astoria3. Cantina Castelnuovo del Garda4. Casa Vinicola Sartori Spa5. Casa Vinicola Zonin Spa6. Colli Vicentini Sca7. Gruppo Italiano Vini8. Gruppo Santa Margherita9. Masi agricola Spa10. Zenato azienda Vitivinicola Srl

Trentino Alto Adige1. Mezzacorona

Abruzzo1. Cantina sociale Tollo Soc.coop.a.r.l.

Sardegna1. Sella & Mosca Spa

Marche1. Terre Cortesi Moncaro Soc.coop agricola

Umbria1. az. agr. Ciucci2. Cantina Cardeto sca

iv s p e c i a l e t e r g e oil corriere vinicolo n. 224 Giugno 2012

lE ImPrEsE ChE hannO adErITO a

Friuli Venezia Giulia1. Gruppo Vinicolo Fantinel Spa2. Tenuta Ca’ Bolanisocietà agricola semplice3. Viticultori Friulani La Delizia Sca

Basilicata1. azienda agricola biologica Pisani2. Cantine del notaio Soc. agr. a r.l.3. Casa Vinicola D’angelo Snc4. Terre dei re5. Vulcano & Vini Srl

Puglia1. azienda agricola racemi soc.agr.Srl2. azienda agricola rubino Luigi3. azienda Monaci Srl4. azienda Vitivinicola Incoronata5. Botromagno Società agricola a resp.limitata6. Cantina Coop. Vecchia Torre7. Cantina Due Palme8. Cantina ed oleificio sociale di Manduria Sca9. Cantina San Marzano10. Cantina Sociale cooperativa di San Donaci11. Cantina Sociale Lizzano Soc.coop.agr.12. Cantina Sociale San Severo Soc.coop. a r.l.13. Cantina Vignuolo14. Cantine della Bardulia Soc.agr.Coop15. Cantine Paolo Leo Srl16. Cantine Soloperto Srl17. Colli della Murgia s.s.a.18. Consorzio Produttori Vini e Mosti rossi Sca19. Eredi Cantore Luigi s.s. Soc. agricola20. G.r.G. Srl21. Grasso Sergio Lucio22. Latentia Winery spa23. Leone de Castris Srl24. Masseria altemura25. Mottura Vini del Salento26. rivera Spa27. Sun Land Spa28.Teanum Srl29. Terra Maiorum cooperativa lavorazione prodotti agricoli Sca30. Vigne e Vini Srl

Calabria1. Eco-agricola rinaldis Srl

2. ZitoV&F Snr

Lazio1. alma Vini Srl2. antica Cantina Leonardi3. Cantina Cerquetta di Vincenzo Ciuffa4. Cantina di Montefiascone Soc.coop.agr.5. Cantina San Marco Srl6. Cantina Sant’andrea7. Cantina Villa Gianna V.G. srl8. Casale del Giglio Srl9. Cincinnato Coop.agr a.r.l.10. Colle San Lorenzo Coop.agricola11. Cooperativa agricola andreassi Soc.coop. a r.l.12. Cortina azienda agricola Srl13. Femar Vini Srl14. Galassini Tullio15. Tenuta di Pietra Porzia Soc. agr. Srl16. Terre dei Pallavicini rsl17. Viticoltori dei Colli Cimini Soc. agr.soc.coop.18. Vitivinicola allegrini Scarl

Campania1. a.a. Fontanavecchia

2. az.agr. Ferrara Benito Di Ferrara Gabriella3. az.agr. La Casa dell’Orco

4. azienda Vitivinicola Bruno Maria Grazia5. Cantina Grotta del Sole

6. Cantina sociale Solopaca Soc.coop.agr7. Cantine degli astroni Srl

8. Cantine di Tufo Snc9. Ditta Sebastianelli Silvio

10. Feudi di San Gregorio aziende agricole Spa11. La Vinicola del Titerno

12. Marino Sabino13. Mastroberardino spa

14. Montesole srl15. Soc.agr. Palvin snc di Palumbo Paolo e C.

16. Terredora di Paolo società semplice agricola17. Vadiaperti

(Aggiornamento adesioni al 7 maggio)

presentiamo in questa sezione alcune aziende vinicole che hanno deciso di

partecipare al progetto Tergeo, mettendo in luce le loro posizioni rispetto a una

tematica di stretta attualità quale appunto la sostenibilità e i motivi che le hanno

convinte ad aderire all’iniziativa.

aderire a Tergeo:i perché di una scelta

Per maggiori informazionie per aderire al progetto tergeo:

[email protected]

sUperficie vitata:

890 soci viticoltori per 2.200 ettari

di vigneto

Sicilia1. Cantina sociale Paolini Soc. Coop. agr.2. Cantina soc. viticultori associati Soc. Coop. agricola3. Cantine Trapanesi riunite4. Casa Vinicola Calatrasi5. Tasca d’almerita6. Tenuta gorghi Tondi s.a.s.