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NUOVI ACCERTAMENTI CLINICI SUL MEDIUM DELL'E}I1IIT.NA* C. Piancastelli-G. Taesi Prem,essa La relazione che segue costituisce un ulteriore studio sull'unico medium che da ben 45 anni si sottopone a ricerca scientifica. Rimasto anonimo per sua volontà fino ad aprile 1991, corrado Piancastelli, napoletano di nascita e di residenza, è noto in Italia per una straordinaria trance ad incorporazione che produce voce denominata "Entità A", diventata ormai mitica negli ambienti della parapsicologia per I'altissimo contenuto socio-filosofico del suo messaggio (circa 3000 ore di sedute registrate e almeno 10.000 pagine trascritte: un archivio in continuo accrescimento). L'anonimato, durato dal 1945 (epoca d'inizio della medianita - il medium è nato nel 1930) è cessato con il libro "Il sorríso di Giano" in cui I'autore, appunto Piancastelli, rivela di essere il famoso e anonimo medium dell'Entità A. Attualmente Piancastelli è presidente della Fondazione ISUP (Istituto di Socio-psicologiaumanistica e Psicoterapia), ha fondato la scuola superiore di Parapsicologia umanistica, ha diretto per 20 anni una prestigiosa rivista letteraria ed una rivista di psicoanalisi, è autore di una dozzina di libri, ha ricevuto premi letterari e per due volte il Premio cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. * Relazione tenuta al Convegno del C.S.P. l'8 Maggio 1993 6

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NUOVIACCERTAMENTI CLINICI SUL MEDIUM DELL'E}I1IIT.N A*

C. Piancastelli-G. Taesi

Prem,essa

La relazione che segue costituisce un ulteriore studio sull'unico

medium che da ben 45 anni si sottopone a ricerca scientifica.

Rimasto anonimo per sua volontà fino ad aprile 1991, corrado

Piancastelli, napoletano di nascita e di residenza, è noto in Italia per

una straordinaria trance ad incorporazione che produce voce denominata"Entità A", diventata ormai mitica negli ambienti della parapsicologia

per I'altissimo contenuto socio-filosofico del suo messaggio (circa 3000

ore di sedute registrate e almeno 10.000 pagine trascritte: un archivio

in continuo accrescimento).

L'anonimato, durato dal 1945 (epoca d'inizio della medianita - il

medium è nato nel 1930) è cessato con il libro "Il sorríso di Giano" in

cui I'autore, appunto Piancastelli, rivela di essere il famoso e anonimo

medium dell'Entità A.

Attualmente Piancastelli è presidente della Fondazione ISUP (Istituto

di Socio-psicologia umanistica e Psicoterapia), ha fondato la scuola

superiore di Parapsicologia umanistica, ha diretto per 20 anni una

prestigiosa rivista letteraria ed una rivista di psicoanalisi, è autore di

una dozzina di libri, ha ricevuto premi letterari e per due volte il Premio

cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

* Relazione tenuta al Convegno del C.S.P. l'8 Maggio 1993

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Ora è anche presidente del CIP-Centro Italiano di Parapsicologia: è

giornalista, poeta ed ha un lungo curriculum come psicoterapeuta e

operatore nell'ambito del disagio giovanile e delle tossicodipendenze.

L'attività del Piancastelli deve essere sottolineata perché in tal modo

si capisce come la trance non costituisce una risposta a frustrazioni né

tealizza compensazioni, dal momento che se I'anonimato, volutamente e

pervicacemente perseguito, ha impedito a Piancastelli per quasi cin-

quant'anni di grandissima medianità qualsiasi forma di gratifrcazione

nell'ambito parapsicologico, ne ha consentito altre nel campo psicologico-

letterario.Non c'è quindi alcun dubbio che, in queste molteplici direzioni e tenuto

conto della personalità sociale del soggetto, la medianità di Piancastelli

è sicuramente tra le più importanti del secolo non solo per i contenuti

del messaggio, ma perché il Piancastelli è l'unico medium ad essersi

sottoposto a ripetute indagini scientifrche.

E'da precisare che Corrado Piancastelli si autoinduce uno speciale

stato di "trance profonda" seguita da totale amnesia rispetto a tutto

quanto accade durante la trance. Questa dura dai 60 ai 120 minuti ed

è preceduta da intensa polipnea. Alla frne della trance il Piancastelli si

sveglia come da un sonno normale e awerte una moderata astenia,

nonostante I'evidente lungo stress.

Questo fenomeno si ripete dal 1945 ad oggi, sempre con le stesse

caratteristiche, e in tutti questi anni senza alcuna variante del compor-

tamento di trance e di voce.

E'opportuno aggiungere che la durata o anche l'intensità dello strese- rrr& non la qualitù della comunicazione uerbale dell'Entità A - è

dipendente dalla qualità dei presenti (numero, persone nuove, tensione

nel gruppo, stanchezza di qualche partecipante) e cessa appena subentra

la voce, completamente diversa da quella del medium, che sin dal 1945

si è autodefinita come "Andrea" o più brevemente come '4".

Inoltre dopo la voce dell'Entità A si possono manifestare anche altre

voci, tutte diverse tra loro, ciascuna delle quali egualmente precedute da

nuove crisi respiratorie.

Questa "Entità A" o Andrea, appellata, tra I'altro, come 'rinaestro", si

caratteizza per l'alto contenuto frlosofico-concettuale della sua dottrina

che supera qualitativamente la logica del medium e quella dei presenti.

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Ne deriva che lo studio si trova a dover esaminare due aspetti insitinello stesso fenomeno: quello puramente fisico e quello dei contenuti chetuttavia non attiene a questa commissione.

Sotto il profìlo psicologico è necessario aggiungere che CorradoPiancastelli è una persona stabile ed equilibrata, priva dei più comunisintomi nevrotici ed esente da patologie cerebrali così come è statoconfermato dal test di Rorschach.

A questo punto è necessaria una digressione, forse non peregrinabenché anomala per una ricerca scientifica, per trasmettere a chi leggelo stato d'animo della commissione nel corso dell'analisi del casoPiancastelli, con la necessità di chiarire anche a noi stessi il rapporto traciò che ci è noto in quanto medici e il reperto in atto. Questa relazionesul particolarissimo stato modificato di coscienza chiamato "trance adincorporazione" ha avuto, finanche nello stendere la relazione, unagestazione travagliata

Nata in un primo tempo con l'intento di rilevare esclusivanente ilcomportamento cardio-pressorio del medium nelle varie fasi (statoinduttivo, stato dialogico, risoluzione, ecc.) e completare, così, le ricerchegià effettuate su Piancastelli negli anni passati, abbiamo invece trovatorelazioni e connessioni così ampie da confrgurare una fenomenologia chelascia dubbiosi se assegnarla alla fisiologia o alla frsiopatologia.

Ossia, dati certi parametri (che in altre condizioni fenomenologichepotrebbero essere contrastanti ed indicativi di disreattività ormonica omentale) qui si delinea un quadro che è probabilmente indicativo di ungruppo di fenomeni a se stanti e significativi.

Tra I'altro la perfetta lucidità e la complessità della risposta (cioè lavoce e i contenuti dell'Entità A), nonché la perfetta salute mentale delmedium, fanno ritenere che tutto quanto si verifrca debba assegnarsiall'area della normalità proprio nel senso di non ritenere il fenomeno inatto come un prodotto patologico, almeno per come noi intendiamo, nellascienza medica, la "patologia".

Le connessioni a cui si fa riferimento sono neurologiche, umorali,biochimiche, elettroencefalografrche, nonché mentali ed emotive chetuttavia, in questa sede, non prendiamo in considerazione.

Si è invece preso in considerazione lo stato alterato della trance adincorporazione, intendendo con ciò un fenomeno che, almeno riferito a

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Piancastelli, si ripete con modalita costanti da molti decenni, così dapoterne descrivere a chiunque il controllo e la constatazione.

I parametri esaminati sono, peraltro, difficilmente collocabili in unascala virtuale di valori descrittivi.

Tuttavia, sia per la formazione culturale che per contingenza, si èpreferito partire da considerazioni biofunzionali e neurofrsiologiche, Iepiù facilmente osservabili.

La trance tout-court è un fenomeno storico e ubiquitario antichissimo.Antropologicamente non ci risulta che esista cultura senza tale

fenomeno.

Questo è il primo inoppugnabile elemento a disposizione, descritto dastorici, religiosi, poeti, filosofi e anche da ricercatori.

Ciò costituisce un dato consistente e granitico anche in senso mate-matico: vale a dire che non corre I'obbligo di dimostrare I'esistenza,essendo la trance un fenomeno statisticamente accertato, benché vadadimostrata ogni singola mediaiútà a cui si riconnette la trance.

Il secondo dato inoppugnabile che emerge dalla bio-comparazione è ilseguente: nessuna specie animale superiore presenta la trance nel proprio

bagaglio naturale.Le specie che possiedono il meccanismo della letargia vanno incontro

ad un rallentamento del loro stato di veglia naturale, non ad un'alte-razione. Al contrario, nella trance, molti fenomeni ed elementi psichicivengono accentuati, con andamento costante riguardante la totalità degliindividui e non solo il caso sporadico.

Il terzo dato costante, già precedentemente accennato, è costituitodall'irnpossibilità da parte di un agente esterno, di provocare stati alteratidi coscienza senza ricorrere all'azione meccanica (nei casi traumatici) oall'ipnosi (nei casi di trance ipnotica). In quest'ultima forma, poi,conosciamo il limite qualitativo della trance stessa. Infatti il soggettoípnotizzato parla di sé, cede Ia propria volontà di superficie senza maiviolentare quella ontologica ed etica di profondità.

Questa forma è poi sui generis anche per altri aspetti, per cui dowebbeessere relegata, come poi di fatto accade, ad un capitolo autonomo deglistati alterati di coscierrza e nessuna analogia può essere fatta con latrance cosiddetta medianica, specialmente con il caso in esame. Si desi-dera solo accennare che, ad esempio, Chertok (3) fa notare che I'amnesia

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nella trance ipnotica è un elemento variabile (esistono trance profonde

senza amnesia) ed è constatabile solo aI risveglio del soggetto.

Inoltre I'amnesia non è completa e può essere rimossa con l'intervento

del terapeuta.Bernheim (1) ha messo in evidenza tale variabilità dell'amnesia e

d'altra parte fu proprio questa constatazione a far concepire a Freud (9)

la manipolazione del ricordo in modo da riportare alla coscienza fatti e

rapporti dimenticati. Non c'è nulla di simile nella trance ad incorporazione

di cui, peraltro, è impossibile qualsiasi manipolazione da parte dello

sperimentatore o dei presenti.

Ci sembra di poter dire che i tre punti sopracitati comportino le

condizioni comuni.Per iI resto ogni stato alterato di coscienza svolge una funzione sua

propria con caratteristiche peculiari. Per esempio, nella trance superiore

di Piancastelli, che è poi il tipo di trance che qui esaminiamo, abbiamo

un fenomeno intellettivo imponente, per cui gli aspetti frsiologici cam-

minano simultaneamente a quelli intellettivi in una simbiosi asso-

lutamente nuova nella stessa storia sia della psicologia che della

parapsicologia, benché ciò sia sicuramente accaduto anche per altri grandi

fenomeni medianici o negli stati modificati di coscienza del passato, sia

di tipo mistico che profetico.

T\rttavia, è questa la prima volta che una Commissione scientifica

costituita esclusivamente da medici e quindi valida anche sotto il profilo

professionale e giuridico (oltre al fatto di essere stata nominata da una

Fondazione Ia quale è un Ente giuridicamente riconosciuto) esamina

una medianità ad incorporazione che possiede le caratteristiche di

esplicare, ad alto livello intellettivo, contenuti apparentemente rivelatori

in contemporanea a fenomeni di stato modifrcato di coscienza. Infatti,

l'originalità dell'aspetto intellettivo della trance di Piancastelli consiste

nel fatto che questa Entità A parla con voce diversa dalla sua, come

altro da sé e, superando qualitativamente la propria logica e quella dei

presenti, sembra giungere nell'essenza dove la metafisica si concretizza

in una trama logica fino a coincidere con una condizione reale.

A questo proposito ogni dubbio sembra però superato da un'analisi

assolutamente originale nel campo parapsicologico.

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Nel 1984, due specialisti fiorentini, l'Ing. Carlo Traina (già Direttoredel comitato Scientifico dell'AISP, Associazione Italiana Studi Psicofonici)e la Dr.ssa Loredana Angelucci (psicopedagoga facente parte della stessaAISP), esaminarono il linguaggio dell'Entità A comparativamente conquello di Corrado Piancastelli, di Giorgio di Simone e, come modelloistituzionale, dello scrittore Alessandro Manzoni.

L'introduzione, nel test linguistico, di Giorgio di Simone fu motivatadalla continua vicinanza con Piancastelli, dal momento che il di Simoneè stato per trent'anni Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia di

Napoli (dove si sono svolte le "trance" di Piancastelli ed effettuato lo

studio del caso dell'Entità A).Poiché qualcuno aveva avanzato I'ipotesi o di uno scambio telepatico

fra Piancastelli e di Simone o di una influenza di quest'ultimo nel corsodella seduta (ma smentita dal fatto che "A" comunica sin dal 1946 e,successivamente, anche in assenza del di Simone), sembrò utile all'Ing.Traina e alla Dr.ssa Angelucci coinvolgere nell'analisi il di Simone stessoe altre "entità" dei maggiori centri italiani, nonché 9 scrittori diparapsicologia in modo da ottenere una campionatura comparativamentemolto estesa.

Il risultato del sondaggio linguistico comparativo eseguito secondo imetodi della linguistica matematica evidenzia una estrema differen-ziazione tra I'Entità A, il medium, Giorgio di Simone e gli altri oggettiin esame.

Differenziazioni fortemente superiori a quelle medie, per cui i duespecialisti conclusero escludendo "che I'Entità A rappresenti una perso-

nalità secondaria del suo presunto mediurn, (vedere allegato C)".Resta da dire, al proposito, che l'analisi linguistica ha lo stesso valore

delle impronte digitali e le individuazioni, comparazioni ed esclusionihanno valore matematico.

Abbiamo intrapreso questa ricerca nella ferma convinzione che soloattraverso particolari stati di coscienza si esprime la capacità dell'uomodi sowertire I'ordine costituito di natura e produrre Ia Storia, ma soprat-tutto giungere alla negazione di sé per concretizzare quegli scopi. E'come se nell'uomo vivesse un'altra natura che lo separa dalle altre formeviventi in modo da permettergli la funzione creativa attraverso le breccedella coscienza alterandone la consistenza.

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Pertanto, si deve convenire senza pregiudizio, che questi soggettisupernorrnali oltre che paranormali hanno una doppia natura così comeprobabilmente l'ha qualsiasi altro vivente anche se non la manifestatangibilmente come nei medium autentici.

La frsiologia, frno ad oggi, ha cercato di precisare i meccanismi biologicidella prima natura.

II nostro compito è ora quello di analizzare i possibili co-fattori dellaseconda natura, senza venir meno (almeno finché è possibile) alle regoledella comunità scientifrca, ma anche senza eccessivamente restare invi-schiati nel metodo, qualora esso mostri la propria insufficienza aprocedere oltre.

LO SPECIFICO DEL CASO PIANCASTELLI

Introduzione

Nei primi anni del 1970, su richiesta dell'allora presidente del CIP -

Centro di Parapsicologia di Napoli Prof. Giorgio di Simone, il Dr. MassimoMorlino, oggi medico psichiatra, coordinò una ricerca elettroence-falografica durante la trance di Piancastelli.

Il tracciato EEG fu eseguito nella Clinica per le Malattie Nervose eMentali del 2o Policlinico dell'Università di Napoli, alla presenza di altriclinici e precisamente del Direttore dell'Istituto Prof. Buscaino, del Prof.A. D'Errico, della Dr.ssa M. Vittoria Turra, del Dr. Striano e dei tecnicidell'Università, degli stessi Dr. Morlino e Prof. di Simone.

Il Dr. Morlino, estensore della relazione pubblicata sulla Rivista delCIP "Informazioni di Parapsicologia" divise I'intera trance in quattrofasi:

1! fase o prodronica caratterizzata da rilascianento muscolarecompleto e da un probabile stato di vuoto mentale;

20 fase o di induzione caratterizzata da un'accentuata iperpneae da un'imponente attività motoria;

3-a fase o della trance comunicante vera e propria;

4e fase del ritorno della coscienza.

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Lo studio elettroencefalografrco di queste fasi ha evidenziato la

presenza di onde alfa, tipiche del sonno, nella fase di trance parlante.

Ciò è incompatibile con lo stato di veglia attiva in cui si trova il medium,

che parla a voce alta esprimendo complesse costruzioni filosofiche con

precisione espressiva semantica e linguistica.

Tale osservazione ha posto un quesito di difficile risoluzione, soprat-

tutto se riferito alle attuali conoscenze sui meccanismi che regolano la

fisiologia del Sistema Nervoso Centrale.Come è possibile che una struttura logico-fonetica quale è quella

dell'Entità A, registrata e documentata con gli oscillogrammi, non segua

la solita via prestabilita del sistema nervoso centrale?

Come mai non abbiamo il "fenorneno di Berger", cioè I'intermzione

deil'onda alfa?E'forse, questo complesso logico-fonetico, una struttura aliena?

Probabilmente siamo in possesso del 2' dato che depone per questa

ipotesi.Si tenga presente, comunque, che non possediamo elementi che

confermino, di norma, la presenza di alfa durante I'attività mentale.

Anzi, le registrazioni di controllo effettuate prima della trance, confer-

mano I'assenza dell'Alfa prima della trance stessa.

E che Alfa sia un'onda di riposo lo si deduce anche dalla sua comparsa

nel tracciato durante il sonno paradosso.

La presenza dell'onda Alfa nel caso di Piancastelli non è l'unico aspetto

paradossale dei vari momenti della trance ad incorporazione durante la

fase dialogica.Infatti, si è constatata anche la formalizzazione verbale con caratteri

fonetici peculiari e distinti.In pratica, la voce che si manifesta durante la trance è diversa da

quella di Piancastelli.Perché e come accada è un enigma!Varrebbe forse Ia pena di tranalizzate questa secondavoce a distanza

di anni (1971 e L972) dall'accertamento eseguito su campioni della voce

dell'Entità A e di Piancastelli, tenuto conto delle modifiche strutturali,

anatomiche e di invecchiamento dell'apparato fonetico del medium.

Non dowemmo aspettarci grosse variazioni e potremmo rilevare un

aspetto dissimile da quanto awiene nelle imitazioni.

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GIi imitatori, ad esempio, riescono a riprodurre la voce voluta conbuona approssimazione, ma sottoposti all'esame oscillografrco rivelano

sempre l'origine imitativa.Inoltre I'imitazione risente, nel tempo, delle modifiche che possono

intervenire nell'apparato fonetico dell'imitatore, per invecchiamento oper patologie.

Ma c'è da considerare un dettaglio non trascurabile: chi dovrebbeimitare I'Entità A dal momento che essa non ha mai affermato di esserequalcuno riconoscibile e identificabile?

In pratica questa voce non farebbe altro che imitare se stessa!L'esempio degli imitatori è portato a sostegno dell'assoluta originatta

della seconda voce della trance superiore che stiamo esaminando.Una originalità e autonomia che fa pensare a strutture anatomiche

diversificate da quelle del medium.n Prof. Gino Sacerdote, Direttore dellTstituto di Elettroacustica Galileo

Ferraris di Torino, che prima ha effettuato l'analisi spettrale esuccessivamente quella di voice print (il voice print viene utilizzato anchenelle perizie dei tribunali) delle due voci (di Piancastelli e dell'Entità A)ha rilevato che "nel ritmo e nella melodia esistono differenze significative".

Anche le vocali analizzate hanno dato gli stessi risultati, per cui il

Prof. Sacerdote concluse la sua relazione escludendo che le due vocipotessero appartenere alla stessa persona.

La ricerca successiva, che è stata compiuta da questa commissione,si è basata sui rilievi cardiopressori in condizioni abbastanza disomogeneetra di loro, ma sostanzialmente rispettose delle abitudini relative allaquotidianità e all'attività del medium, in modo da non aversi risultatiartificiosi e imposti.

Quando Piancastelli si proponeva di tenere una seduta, non si è maicercato di procedere secondo artifrciosità che potrebbero, in apparenza,rappresentare degli standards sperimentali, ma si è lasciato tutto allaspontaneità.

Seguendo questi criteri, i rilievi sono stati effettuati in sedi diversee gli stessi rilevatori (i medici della Commissione) si sono spostati nellelocalità dove il medium era portato dai suoi impegni.

Peraltro, gli spostamenti erano quelli consueti dove si trovano selezio-nati aderenti e simpatizzantí del Centro Italiano di Parapsicologia, am-

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messi alle sedute in numero limitato tenuto conto della loro anzianità

nel CIP e della loro partecipazione assidua e affettiva alla vita associativa.

E' stato così possibile constatare la non influenza della latitudine e

del clima. Influenza del tutto inesistente sia rispetto alle variazioni dellepersone presenti alla seduta (per numero, per sesso, per età o per qualità

fisiche e intellettuali) e sia rispetto alla produttività culturale della

cosiddetta Entita A, aspetto questo che fa parte di numerosi altri studi

che qui non vengono esaminati ...Siccome la Commissione non è intenrenuta con lTntento di provocare

condizionamenti, l'area su cui si è espletata la serie di rilievi è enorme

ed ha i suoi punti estremi nella città di Napoli da una parte e la citta

di Brescia dall'altra, inclusa la città di Bologna. Ciò viene riferito con

I'intenzione di fornire il maggior numero di dati utilizzabili per ulteriori

controlli.Si è operato con tali modalità anche perché la cosiddetta ripetibiliÈ

del metodo scientifrco è riduttiva rispetto alla ripetibilità di natura.

Questo, naturalmente, è un nostro corollario operativo che non intende

togliere nulla alla validità del sistema di laboratorio.

In realtà, se si vogliono conoscere i fenomeni naturali nella loro vera

dinamica, bisogna lasciarli al loro ritmo naturale che è già di per sé

ripetitivo.Aggiungasi il fatto che il fenomeno naturale non è mai solo ed obsoleto

e che isolarlo dal contesto rappresenta una scelta arbitraria e difficile.

Sarebbe come pretendere di studiare la testa della medusa esaminando

il solo corpo.T\rttavia la ripetitivita shndard di laboratorio si rende necessaria

per l'avanzamento e lo studio dell'artefatto tecnico-scientifico dove ilprodotto in questione è sottoposto alle leggi che scaturiscono dalla stessa

tecnologia scientifica.

Materiali e metodi

Come gia ampiamente discusso nell'introduzione, la trance ad incor-porazione di Corrado Piancastelli è stata studiata attraverso differenti sistemi

di ricerca, più o meno sofisticati, a distanza di tempo fra loro.

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Per quello che riguarda lo studio EEG effettuato dal Dr. M. Morlinopresso la Clinica delle Malattie Nervose e Mentali del II Policlinico diNapoli (Prof. G. Buscaino) si rimanda al testo originale allegato per

intero a questa relazione (Allegato A).Includiamo, inoltre (Allegato B) un estratto signifrcativo delle due

relazioni relative, rispettivamente, all'analisi spettrale e di "voce print"

delle voci del "medium" e dell'Entità A", compiute presso l'Istituto diElettroacustica G. Ferraris di Torino (Prof. G. Sacerdote).

Infine, in relazione alle più recenti ricerche effettuate sul medium,laCommissione Medica ha esaminato le modifrcazioni cardiopressoriedurante varie sedute medianiche, valutate in sedi e situazioni diverse.

All'inizio della ricerca Corrado Piancastelli è stato sottoposto a scinti-grafia miocardica durante test da sforzo, in cui ha dimostrato di tolleraredei valori pressori massimi di 230 mmHg.

In seguito, il Dr. L- Zamparelli e il Dr. A. Di Costanzo, hannosottoposto Piancastelli a ECG dinamico secondo Holter, per un periodo

di 48 ore durante il quale si è tenuta una seduta medianica.Precisiamo che il soggetto produce tale stato alterato di coscienza

quando, come e dove vuole, così che le variabili delle condizioni sonoassimilabili alle varianti relative aIIa costanza del fenomeno medianico.

Questa caratteristica potrebbe facilitare le ricerche di altri operatoriche volessero introdurre altre varianti e variabili da noi non prese inconsiderazione.

L'alterazione dello stato di coscienza che il soggetto è in grado diprodurre è stato esaminato da questa Commissione e suddiviso in quattro

fasi successive:

1) La prima fase, di completo rilassamento muscolare con apparenteregressione della coscienza, è di durata abbastanza costante. In questafase abbiamo tralasciato il controllo dei riflessi sensoriali oculari e cutanei.

Questi ultimi sono comunque parametri importantissimi che ci riserviamodi esaminare in successive ricerche.

2)La seeonda fase è caratteizzata da profondo stress respiratorio,la cui durata è di 3-5 minuti, anche se sembra variare in rapporto allasalute del medium.

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3) La terza fase è la più singolare per il contenuto e si carattenzzaper la variabilità di durata. E' sorprendente che, prescindendo da tuttele componenti del soggetto, essa sia una variabile non controllabile enon in funzione del soggetto, ma all'epifenomeno che si instaura. Insostanza si verifica un fenomeno fonetico a struttura logica e dialogicatra il soggetto-medium (Piancastelli) e i testimoni presenti alla seduta.Questa fase, entro certi limiti molto ampi, possiede durata non prede-terminata e non rapportabile né alla volontà del soggetto in questione,né ai presenti.

4) La quarta fase quella terminale, pure approssimativamentecostante, è in apparenza catatterizzata dal recupero lento della coscienzae dello stato di veglia del medium.

Si fa presente che questa suddivisione è autonoma rispetto a quelladel Dr. Massimo Morlino, operata 20 anni fa, ma sostanzialmente coinci-dente, a riprova ulteriore della costanza d,el fenomeno medianico in que-stione.

All'anamnesi e in riferimento al tipo di ricerca, Piancatelli aveva 60anni, normoteso, tendenzialmente bradicardico, affetto da arterite obli-terante di tipo burgeroide in misura rilevante i settori sovracarotidei.Attualmente (Agosto 1991), il Piancastelli soffre di una modicaipertensione essenziale.

Risultati

- Studio EEG (M. Morlino) vedi Allegato A- Analisi spettrale e di'Voice print, delle due voci (G. Sacer-

dote) vedi Allegato B- Studio delle variazioni pressorie:

In un campione di 6 diverse sedute medianiche, effettuate in tre cittàdiverse in un periodo complessivo di 18 mesi, sono stati rilevati i valoripressori minimi e massimi e la frequenza cardiaca (vedi tabella 1).

Di questo campione sono state calcolate medie e deviazioni standard(vedi tabella 2).

Analisi linguistico-rnatematica (Traina-Angelucci), vedi Allegato C.

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Discussione

Dai dati disponibili, relativi alla nuova ricerca da noi compiuta, sonoemerse situazioni sorprendenti, in particolare I'aumento, quasi costante,dei valori sistolici e diastolici nella fase che segue la dispnea.

I valori discordi con questo andamento generale sono una minoranzae perciò potrebbero costituire un errore di rilevamento.

Nel corso dello sforzo da trance i valori pressori minimi e massimiaumentano notevolmente frno a picchi di 140/190 per poi ricadere, colripristino della coscienza del medium, a valori addirittura inferiori aquelli iniziali (75/750). Nella fase della trance parlante i valori, dopo lostress iniziale, si attenuano leggermente ma sempre al di sopra di quelliiniziali.

Tenendo in evidenza la presenza dell'onda alfa del tracciato EEG nonsi spiega la prevalenza della regolazione simpatica periferica del sistemacardiocircolatorio con probabile prevalenza deltasso di catecolamine chelo sostengono; d'altra parte l'onda Alfa escluderebbe la corteccia nellafase parlante e ciò non trova spiegazione con le attuali conoscenze.

Infine, avendo tenuto sotto controllo l'apparato cardiocircolatorio diPiancastelli in condizioni normali anche per ore (Holter, 48 h) e tenutopresente i rilevamenti in seduta, si è propensi a ritenere che lo stressdella trance non sia patologico: in questi casi dovremmo attenderci unaiperproduzione di endorfine con funzionalità cardiaca regolare e pro-porzionata. II che si conformerebbe meglio con la presenza dell'onda Alfanel tracciato EEG: ma la frequenza elevata nel corso della trance deponeper una sowapproduzione di ACTH tipica degli stress patologici.

Questa seconda osservazione fa pensare di trovarsi di fronte ad unfenomeno sui generis poco affrontato nel campo di questi specifici statimodificati di coscienza (trance totale), in cui si manifesta una voce cheespone, contemporaneamente al suo manifestarsi, un eloquio fluente econcettualmente alto, raccolto in almeno 3000 ore di registrazioni sunastri, in oltre 10.000 pagine di archivio e in vari volumi di stampa.

se non si vogliono mettere in discussione le conoscenze scientificheacquisite in campo bio-medico che, relativamente alla loro incidenzagenerale, possiamo considerare valide, dobbiamo invocare una nuovaspiegazione che prescinda dalle apparenti contraddizioni: e cioè che il

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sistema nervoso centrale di Piancastelli (unico sensitivo nella casistica

nota studiato in maniera così completa), venga escluso durante la trance

e che una forza autonoma vi si sostituisca nella regolazione intellettiva

e biologica.In tal caso sembrerebbe del tutto dimostrato, nella circostanza delle

modificazioni basali fisiologicamente rilevate, anche l'inconsistenza

dell'ipotesi relative alle personalità alternanti.

Infrne la commissione, in una valutazione generale sia pure di tipo

medico, non può non tener presente la ricerca linguistica citata nella

premessa e poi riportata negli allegati, dal momento che l'analisi del

linguaggio ha valore matematico e dunque rientra a pieno titolo nell'orto-

dossia scientifica.

La commissione rileva che tali conclusioni non sono né eccessive, né

imbarazzanti.Anche perché qualsiasi altra interpretazione rimane più astrusa e

forse tendenziosa.In defrnitiva sembra trovarsi di ftonte a un fenomeno sui generis per

niente affrontato fino ad oggi, che va a ingrossare una categoria a sé di

fenomeni, non solo biologici, ma anche psicomentali e che probabilmente

costituiscono la porta di accesso a una società e civiltà nuove per le basi

che potrebbero fondare.

Conclusioni

La conclusione di questa relazione sugli stati alterati o modificati di

coscienza è solo indicativa per numerosi motivi, ma la commissione

medica si augura che in futuro i ricercatori affrontino gli stessi studi su

questa falsariga.

In ciò rendendo un gTosso senrizio all'istituto parapsicologico che ha

bisogno assoluto di premesse validanti le medianità. Il Piancastelli, per

I'offerta di collaborazione fornita a più riprese in vari anni, è dawero

impagabile, se si considera che i medium, in tutto il mondo, rifrutano

di sottoporsi frnanche alle più semplici verifrche scientifiche, in ciò ponen-

do grossi interrogativi da parte dei parapsicologi e, soprattutto, dei

denigratori.

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Si tratta di una collaborazione ehe non solo pone in luce il valore ela validità dello stato modificato di coscienza definito brevemente cometrance ad incorporazíorte, ma integra ricerche ormai riconosciute suglistati alterati di coscienza anche in altre situazioni sia terapeutiche chedi esplorazione dell'interno umano.

Non c'è alcuna intenzione, da parte della Commissione e del suorelatore, di contrapporsi all'istituzione scientifica: e come si potrebbe inuna circostanza di ricerca, tra I'altro abbastanza breve?

Ma poiché siamo partiti da molto lontano, cioè dall'incidenza che gli

stati alterati di coscienza (almeno quelli spontanei ed autoindotti) possono

avere nel rappresentare la chiave di lettura della storia dell'uomo e nelportare nuova luce sulle facoltà umane - ridimensionandone alcune erivalutandone altre - sarebbe opportuno allargare questo tipo di ricercaalle altre forme di stati alterati di coscienza ed esamìnare la loromanifestazione culturale e produttiva, nonché la fenomenologia tipica.

Anche perché, sullo scoglio dell'inquietante natura dell'uomo, si sonoarenate tutte Ie speculazioni storiche, filosofiche, teologiche.e scientifrche.

Credo che all'angolazione univoca di approccio sia anche da imputarsiil totale fallimento di alcune nostre concettualizzazíoni, specie poi quelleparapsicologiche.

E'un fallimento non solo di prospettiva ma anche di modalità logica.Si vuol dire che se si aggredisce il problema da punti multipli e diversi,ma usando Io stesso sistema logico di pensiero, non si approda in nessunluogo: è indispensabile, forse, che I'approccio multidisciplinare si awalgadi più sviluppi logici o, se si può dire, anche di logiche alternative aquelle fino ad oggi riconosciute.

Anche se dalla loro angolazione e dalla loro logica, hanno sempreavuto ragione i saggi di tutto il mondo e di tutti i tempi nel descriverela natura dell'uomo: così pure i poeti, i mistici, i filosofi e i profeti.

Ma avevano ed hanno ragione anche i materialisti con la loro tragicadignità: J. Monod (22), ad esempio, con la sua onestà e fterezzanell'affermarsi figlio del caso.

Oppure Prigogine (26) che, più serenamente di Monod, afferma cheIe otganizzazioni più complesse non sono un accidente della natura mala conclusione logica di processi coerenti.

Questo fenomeno di Piancastelli lo si è esaminato con la metodologia

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medico-scientifica e, specialmente - sia pure con metodologia medico-

scientifica e. specificatamente - sia pure con le correlazioni necessarie -

limitatamente alla componente cardiocircolatoria.

Bisogna anche tener presente che si tratta di un solo caso, appunto

quello del solo Corrado Piancastelli, di un medium cioè già sufficien-

temente collaudato e la ricerca non può e non deve essere genetalizzata

a tutti coloro che si professano medium, almenchè non si sottopongano

ai medesimi controlli.Tuttavia i risultati di queste ricerche si prestano ad un contesto di

riflessioni più generali che stanno in parallelo con i dati ricavati sperimen-

talmente e che costituiscono una premessa per un tentativo di inqua-

dramento globale degli stati variabili di coscienza.

Riflessioni che non vengono riportate per motivi di spazio e anche di

destinazione specializzata dello studio effettuato.

I pochi accenni riportati fin qui sono del tutto conseguenziali ai dati

che via via emergevano, per cui la Commissione può dichiarare di non

essere stata mai influenzata né dalle teorie esistenti, né dai contenuti

dottrinali e culturali che venivano ad essere esposti dall'Entità A, Pupossedendo ciascun medico del team opinioni personali.

Per cui il convincimento generale è consequenziale ai fatti, da cui si

desume che attraverso gli stati modificati di coscienza si possono rag-

grungere modalità di approccio alla conoscenza del mondo che tiene conto

del valore individuale dell'uomo.

Il lettore, se esperto in materia, abbia la compiacenza di segnalare le

incongruenze o le imprecisioni della ricerca effettuata.

Per quanto riguarda gli aspetti clinici, i dati sono facilmente control-

labili perché oggettivi.Infine la Commissione ammette che la trattazione è abbastanza

sommaria.T\rttavia ahche questo rientra nella procedura non rigidamente proto-

collare che tende ad evidenziare le idee senza proporre conclusioni

definitive, ma semplici valutazioni nella speranza dell'utilità comune'

Si deve anche aggiungere, doverosamente, che la Commissione ha

agito in piena libertà e che nessun condizionamento o limite interpretativo

è stato posto, né dal Centro Italiano di Parapsicologia, né dalla Fonda-

zione ISUP, né dallo stesso Piancastelli al quale deve andare il ringra-

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ziamento della comunita scientifica, specie dei parapsicologi impegnati,per la collaborazione disinteressata prestata in maniera esemplarmentedocile e collaborativa: particolari, questi, non trascurabili per una discipli-na in cui la scienza stenta a penetrare a causa della scarsa o nulla colla-borazione proprio dei maggiori soggetti che si dicono dotati di qualitàextrasensoriali.

Bibliografia

1 - Bernheim, De Ia suggestion dans I'état hypnotique et dans l'état deueille, Octave doin, Paris, 1984

2 - Carrington H.: Bulletin 7" of Amcrican Psyehical Institute, t9F,}3 - Carrington H.: The inuisible World, N.Y. 19644 - CarringtonH.: History of the A.P.I. an strumcntal test of indcpendzne

of 'A spirit control", N.Y. 19325 - Chertok L.; L'Ipnosl, Mediterranee, Roma6 - Chertok L.: Sornmeil hypnotique Prolongè (à propos de la decouverte

de la methode cathartique), Masson, Paris, 19547 - Chertok L.: Hypnose et suggestion, in "Encyclopedie medico-

chirurgicale, vol. "De Psychiatrie"8 - Di Simone G:: Rapporto dalla dimensione X, Mediterranee, Roma,

1983 (8e edizione)9 - Eccles J.C.: La conoscenza del ceruello, Piccin, Padova, 1984

10 - Eccles J.C.: Euoluzione del ceruello e creazione dell'Io, Armando,1985

11 - Eccles J.C.: Il rnistero uorno,Il saggiatore, Milano, 199012 - Eccles J.C.- Robinson D.: La merauiglia di essere u.otrlo, Armando,

Roma, 198513 - Eccles J.C.- Popper K.: L'Io e il suo ceruello, vol. II14 - Frankl Y.: La logoterapia, Morcelliana, Brescia, 196615 - Freud S.: Ma uie et Ia psychanalyse, Gallimard, Paris, 194916 - Freud S.: Psychologie collectiue et analyse du moi, pag. 5, 75 in

"Essai de psychanalyse, Payot, Paris, 1951"17 - Freud S.: Introduction à la psychanalyse, Payot, Paris, 1947

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18 - Freud S.: Turnings in the ways of psychoanalitic therapy (Discours

inaugural du V Congres International de Psychanalyse, spet. 1918,

in "Collected Paper, vol. II, Hogart Press, London, 1950

19 - Freud S. - Breuer: Sedutes sur I'histerye, Pd 1956

20 - Hazeman P. - Masson M: ABC di Elettroencefalografia, Masson,

Paris, 1988

21 - Macchia E.: Patología Gennrale, Florio, Napoli, 1986

22 - Monod J.: Le hazard et Ia necessité, E,diz. italiana "il caso e la

necessità", Mondadori, Milano, 1970

23 - MorlinoM.: Correlati elettroencefalografici in un caso di otrance ad

incorporazione" in "Informazioni di Parapsicologia", Napoli, gugno

L97524 - Press R. e Coll.: in Rivista Medica "The Lancet",Marzo,1984

25 - Prigogine I.: Dall'essere al diuenire, Einaudi, Torino, 1986

26 - Prigogine T.: La nascita del tempo, Theorema, 1988

27 - Reich W.: L'analisi del carattere, Suga, Milano, 1978

28 - Reich W.: La riuoluzione sessuale, Feltrinelli, Milano, 1987

29 - Sacerdote G.: Relazioni sulle analisi spettrali e di voice print (1973)

30 - Taesi G.: Breue apologia di "Il sorriso di Giano", in "Percezione e

sub-percezione della soprawivenza", CIP-ISUP, Napoli, 1991-

31 - Traina C - Angelucci L.: Sondaggio linguistico comparativo su testi

normali e su testi presunti paranormali, Napoli, Informazioni di

Parapsicologia, (1985)

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Nlegato A

Correlati elettroeneefatografici.in un crlso d,i "trance ad. incorporazionc'(Dr. Massimo Morlino, 1975)

La storia della parapsicologia presenta fin dalle origini un quad.roestremamente multiforme di teorie e di tecniche sperimentali nel qualeè spesso difficile determinare la correttezza delle conclusione.

Già in passato sono stati effettuati molti esperimenti e le tappefondamentali del faticoso itinerario di questa disciplina si legano allaricerca di molti studiosi.

Si può ricordare lo psichiatra e antropologo Cesare Lombroso che siinteressò soprattutto di fenomeni psichici e di esperimenti di medianità,anche con il notissimo medium Eusapia Paladino, iI frsiologo premioNobel Charles Richet che fu sperimentatore per oltre un sessantennio ditutta la fenomenologia paranormale con i principali medium europei, eche è considerato uno dei principali fondatori della parapsicologia comescienza, insieme con William Crookes, e ancora con lo psichiatra AlbertSchrenck-Notzíng, e con lui molti altri famosi ricercatori frno alla para-psicologia quantitativa di Rhine e agli studi del Dr. Tenhaeff.

Oggi che è ampiamente riconosciuto il carattere scientifico dellaparapsicologia, il campo delle ricerche si va straordinariamente allargandodallo studio di laboratorio ad indagini di campo presso le società primitiveper studiarvi la fenomenologra a natura "spontanea" (etnoparapsicologia).Purtroppo, come è noto per la stessa varietà dei fenomeni paranormali,si è manifestata la grave difficoltà dí teoizzarli comprensivamente e distudiarli scientificamente. Diverse sono le difficoltà di un approcciosperimentale:

1) - L'impossibilità di tenere sotto controllo e misurazione direttafenomeni spesso fuggevoli e imprevedibili;

2) - Difficoltà nell'evitare I'intervento di variabili devianti (suggestionecollettiva, collaborazione psichica, eccetera);

3) - Difficoltà nell'allestimento di tecniche sperimentali e nellavalutazione e teorizzazione dei risultati ottenuti.

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Senza dubbio è di fondamentale interesse poter conoscere quali sonole reazioni e le attività psichiche degli individui in svariate situazioni.

Ma nell'ambito della parapsicologia non è più interesse, bensì corret-tezza scientifica I'esaminare il comportamento fisico e psichico di unindividuo in stato di trance medianica.

Si è pensato, quindi, di effettuare una ricerca sull'attivita elettricacerebrale del "Signor X", che si è cortesemente prestato agli esperimentitendenti a studiare il problema neurofisiologico in relazione ad un suostato di "trance ad incorporazione".

Questo tipo di esperimento (il primo in ltalia) su un soggetto a "trance

parlante" misura solo un aspetto del problema enorme dell'attività

cerebrale che è in gioco nella trance medianica.

Ora, passando alla ricerca, è necessario premettere che iI "signor )P,

in quei tempi il medium Corrado Piancastelli, conservava I'anonimato a

proposito della sua identità (N.d.R.. Fin dall'età di sedici anni presenta

fenomeni paranormali, di tipo telecinetico).

Dopo circa un anno iniziarono i fenomeni di trance medianica che

apparivano come totale trasformazione delle caratteristiche espressive

della personalità, del tono di voce (vedi analisi spettrale) e del compor-

tamento generale.

Questa trance iniziava dopo un periodo di concentrazione, in cui il

soggetto cercava di crearsi uno stato di "vuoto mentale" (come egli stesso

affermava), situazione che ci ricollega agli stati di meditazione Zen.

Dopo qualche minuto iniziava la prima fase consistente in una com-

plessa attività motoria, movimenti bruschi e rapidi a livello anche respi-

ratorio.Dopo pochi secondi il medium 'incorporava' una personalità total-

mente diversa a livello verbale e comportamentale cominciando a dialo-

gare con gli astanti.Dopo aver osseryato diverse volte il fenomeno ed essermi accertato

della sua genuinità, sono riuscito, grazie alla gentile collaborazione dei

professori della clinica Malattie Nervose e Mentali del II Policlinico di

Napoli, a organizzate una seduta particolare nell'Istituto stesso, in cui

abbiamo potuto effettuare una registrazione dell'attività elettrica prima,

durante e dopo la trance.

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Credo sia opportuno spiegare degli elementi molto semplici di

elettroencefalografia che ci consentano di comprendere il tracciato da

noi ottenuto.L'EEG registra su un foglio scorrevole l'attivita élettrica cerebrale

mediante I'applicazione sul cuoio capelluto di particolari elettrodi che

trasmettono degli impulsi all'elettroencefalografo che li traduce nei

novimenti di un pennino (oscillografo) su foglio scorrevole.

I diversi elettrodi vengono collegati, a coppia, con i cavi di entrata di

ciascun oscillografo dando così origine a otto linee (8 sono gli oscillografi).

Ciascuna linea esplora una regione del cervello che, a cominciare dall'alto,

sono la reg. fronto-centrale ds., fr.-centr. sx., centro-occipitale dx., centro-

occipitale dx., centr.-occ. sx., occipito-temporale d.x., occ-temP., sX.,

temporo-centrale dx., temp.-centr. sx. (vedi fig. 1).

Ora, nell'ambito delle variazioni dello stato di coscienza, tra quelle

che costituiscono le due condizioni maggiormente diverse, cioè la veglia

e il sonno, si colloca un universo di condizioni funzionali quali la trance

ipnotica ai suoi vari livelli,la trance medianica, gli stati di automatismo

mentale e di restringimento del campo coscienza di origine psicogena

con meccanismo emotivo, le condizioni scatenate dalle droghe psiche-

deliche e, ancora, gli stati di stanchezza e quelli che preludono e accom-

pagnano il passaggio dalla veglia al sonno che sono difficilmente differen-

ziabili in base a parametri psicofisiologici.

Questo è dovuto più alla scarsità dei dati e delle ricerche in proposito

che alla inaffrontabilità sperimentale di questo argomento.

Ciò è ancora più spiacevole se si pensa alla possibilità di trarre degli

interessanti rapporti tra questi stati e alcune condizioni che interessano

la patologia della mente.Comunque, nell'ambito della veglia la più grossolana differenziazione

fisiologica è quella tra la situazione in cui I'attenzione è diretta alla

percezione visiva attenta, con gli occhi aperti, al mondo esterno e quella

così detta di veglia rilasciata, ad occhi chiusi, con attenzione distratta o

prevalentemente occupata in attività fantastica.

Nella prima situazione il tracciato è dominato da attività a basso

voltaggio di frequenza rapida, il cosiddetto tracciato desincronizzato,

nella seconda condizione domina invece I'attività alfa con onde tra gli 8

e gli 11 ciclilsec., sinusoidali, prevalenti nelle regioni postero laterali.

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Particolarrrente interessante è che nella eondizione di veglia rilasciata

ad occhi chiusi, basta che I'attenzione venga focalizzata su un problema(risolvere ad es. una operazione matematica) perché il ritmo alfa scom-paia, sostituito da un tracciato desincronizzato, cosa che awiene ancheaprendo gli occhi (reazione di arresto di Berger).

Riguardo I'esperimento, senza soffermarci su altri particolari tecnici,dirò solo che esso fu condotto in presenza di diverse persone, alcunedelle quali fungevano da interlocutori, mentre altre si occupavano delcontrollo strumentale dell'elettroencefalografo. Durante la seduta furonofatte delle domande a cui il "medium-entità" rispondeva con una abbon-dante verbalízzazione in modo che è stato possibile registrare l'attivitàelettrica cerebrale sia durante I'ascolto che durante il dialogo. Il tracciatoeffettuato prima della trance, in condizioni di base, è risultato normale(fie. 1).

Nella fase in cui il medium si sforza di raggiungere il vuoto mentale- che in quella occasione si è protratta per 4 minuti - I'EEG non si èdiscostato dalla situazione di controllo ad occhi chiusi, tranne che per

una diminuzione lieve di ampiezza dall'alfa per lunghi periodi.

Nella prima fase della trance I'attività motoria determina degli arte-fatti che rendono difficihnente leggibile il tracciato in cui comunque èugualmente possibile riconoscere la presenza di attività alfa.

Si entra così nella trance vera e propria.In frg. 3 è illustrata in maniera tipica la registrazione elettroence-

falografica corrispondente ad un periodo durante il quale il mediumascolta, owiamente con attenzione, il breve intervento di un interlocutoreseguito dalla risposta del medium: è palesemente riconoscibile, anchementre il medium ascolta attentamente I'interlocutore, la presenza diattività della banda alfa. Nel tracciato l'attività alfa è riconoscibile anchedurante il parlare del soggetto.

Questo fenomeno della presenza di alfa con gli occhi chiusi, èriscontrabile diffusamente in tutta la registrazione nel corso della trance,quando la presenza di frequenti artefatti, ovviamente inevitabili, damovimenti, non impediva il riconoscimento dell'attività elettrica di originecerebrale.

Questo tipo di attività alfa è simile per frequenza all'attività presente

in condizioni di base. di rilasciamento attentivo ad occhi chiusi. ma si

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differenzia da questi per la minore ampiezza e per la minore stabilih

con frequenti elisioni talora brusche, come accade nella classica reazione

di arresto e talora graduali nelle elisioni dell'alfa in condizioni di passag-

gio dalla veglia alle fasi iniziali dell'addormentamento.

Interessante è che non si è osservato attività rapida a voltaggio elevato,

né ritmi ad onde di frequenza inferiori a quelle dell'alfa.

Da quanto esposto nella descrizione delle osservazioni, ci pare che un

sommario conclusivo degli aspetti più importanti dei rilievi fatti debba

ricondursi ai seguenti punti:

1) il soggetto del nostro esperimento presenta in condizioni di controllo

un'attività elettrica ceiebrale con caratteristiche del tutto normali: ha

un'alfa dominante in condizione di rilassamento attentivo ad occhi chiusi

che presenta una netta reazione di arresto con elisione totale dell'alfa ad

occhi aperti;

2) nella fase di induzione, sia nel periodo di quiete motoria per

tealizzate "il vuoto mentale", che nel periodo animato da sforzo e

movimento preludente Ia trance, troviamo nel tracciato elettroence-

falografico caratteristiche più simili a quelle delle condizioni di controllo

a riposo con gli occhi chiusi, che a quelle di veglia attenta con presenza

di alfa di ampiezza più ridotta.

3) durante la trance vera e propria troviamo, e questo è forse il

reperto più interessante, la presenza di attività alfa di quantità e

ampiezza significativa anche in condizioni funzionalmente e compor-

tamentali descrivibili come di veglia attenta con attenzione chiaramente

focalizzata ad occhi aperti.

Poiché nella fase di induzione il soggetto tiene gli occhi chiusi, non

ci sorprende la presenza di alfa; l'ampiezza più bassa dell'attività alfa

rispetto alle condizioni di controllo di rilasciamento ad occhi chiusi, è

probabilmente riferibile all'ipotesi che l'impegno per il raggiungimento

del così detto vuoto mentale sia analogo ad uno sforzo di concentrazione

come awiene quando ci si concentra su una operazione aritmetica o si

facciano sforzi di rievocazione mnemonica, cose, queste ultime, che

possono portare anche ad una reazione di arresto.

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Tuttavia questa interpretazione è da considerarsi puramente ipotetica,in quanto non sappiamo con chiarezza né cosa si intende per vuotomentale, né se implichi condizioni di sforzo attentivo o se I'eventualesforzo sia paragonabile a quello associato a calcolo mentale o a rievoca-zione mnemonica; in particolare, I'ipotesi esplicativa sopra esposta appareindebolita in considerazione del fatto che la maggior parte delle situazioniin cui i soggetti tentano di realizzare condizioni da loro defrnite di "vuoto

mentale" e di distacco dalla concentrazione attentiva sul mondo esterno,sono tutte caratterízzate da presenza di attività alfa anche quando -

come nella meditazione Zen - iI vuoto mentale viene raggiunto ad occhiaperti.

Ritornando alle nostre ossenrazioni, dobbiamo sottolineare che di ladalla fase di induzione, e quindi durante la fase di trance vera e propria,ritroviamo la presenza di alfa anche ad occhi aperti ed in situazioni cheper tutti i parametri in descrizione di stato funzionale e comportamentaledobbiamo descrivere come di veglia attivamente attenta ed addiritturaattivamente impegnata in espressione comportamentale. Quegto trovaconsonanti le nostre osservazioni con quelle riportate, anche se in manierameno precisa e con metodologia strumentale meno raffrnata, da Evanse Osborn (1) e da Goldney (2) che sono gli unici, insieme aI Canavesio,che hanno condotto degli esperimenti analoghi.

Quest'ultimo però, citato dal Sudre (3), parla di tracciati non differen-ziabili dal sonno leggero, cosa che invece non trova conferma nel nostrotracciato.

A conclusione delle nostre osservazioni, la presenza di ritmo alfa,quando ci aspetteremmo un tracciato desincronizzato, non trova unasufiiciente spiegazione e questo può essere uno stimolo perché i nostristudi vengano ulteriormente approfonditi.

Bibliografia

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2 - Goldney K: An erarnination into physícological changes aileged to

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1938-39.

3 - Sudre R.: Trattato di Parapsicologia,Astrolabio, Roma, 1966, pag. 65

(Dr. canavesio, L',elettroencefalogtafia negli stati metapsichici,

rapporto n. 5? al Congresso di Utrecht).

Allegato B

"Istituto di Elettroacustica" di Torino, ota "Istituto Nazionale di

Elettrotecnica"

Analisi spettrale d,el suono d.ella "uoce" dell'Entitù A" e di quella dnl

med,ium. (Prof. G. sacerd.ote, 1971) e analisi con il "voice print" (1973)

Relazioni scientifi,che inuiate al Prof. Giorgio di Simone 'Presidente del

Centro ltaliano d.i Parapsicologia di Napoli all'epoca della ricerca:

entrambe del prof. Sacerdote, Direttore dell'Istituto'

"... L'esame del nastro magnetico che Ella mi ha inviato porta alle

seguenti conclusioni:

Sono registrati due brani: il primo "seguire in questo lavoro i fenomeni

relativi al processo ...." ed il secondo brano, dopo circa 40 secondi di

intervallo dal primo: "Il silenzio dowebbe essere fatto sempre ....o.

La registrazione risulta di buona qualità, la dizione molto chiara. si

richiedeva di indagare con mezzi tecnici circa la possibilità che le due

registrazioni fossero relative alla stessa voce.

In queste indagini si parla sempre di similitudine di voce, mai di

identità di persone, data la possibilità che esiste di alterazione e

simulazione della voce e dell'esistenza di persone con voci molto simili

fra loro.Normalmente è possibile unlndagine più approfondita nel confronto

di due registrazioni quando si presentano alcune parole o meglio brevi

frasi uguali: si può ricorrere allora al metodo del "voice print", largamente

usato in analisi di carattere giudiziario. Nel caso in esame non si può

ricorrere a questo metodo.

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Sono stati esaminati diversi aspetti generici: ritmo, melodia dellavoce e si sono riscontrate differenze significative.

Si sono analizzate diverse vocali ed anche per questo elemento si dascarsa probabilità che le due voci appartengano alla stessa persona.

Fra gli elementi caratteristici di differenziazione si è esaminato conparticolare accuratezza il comportamento fonetico della dentale "t": siallegano 4 oscillogrammi che dimostrano la significativa differenza dicomportamento.

Gli oscillogrammi n. I e n. 2 (numerazione in rosso scritta dietro glioscillogrammi) appartengono al primo soggetto registrato, mentre il 3 eil 4 sono ripresi dal secondo brano registrato.

1. ... presenti vis ...2. ... notevole ...3. ... tu sempre ...4. ... esito di ...La dentale è rappresentata dalla parte di segnale di piccola ampiezza

nella parete centrale dell'oscillogramma.Si notano le seguenti e signifrcative differenze:-la"t" negli oscillogrammi 1 e 2 ha durata assai breve e si presenta

in forma vocalizzata, quasi fosse una "d";

- negli oscillogrammi 3 e 4e"T " ha durata notevolmente più lungae la componente vocalizzata è del tutto traseurabile.

Questo rilievo è stato ripetuto su diversi punti dei due brani registraticon risultato sempre analogo agli esempi allegati.

Questo elemento fonetico è particolarmente significativo e, tenutoctnto delle altre considerazioni e di altri rilievi, ritengo che le voci sianosuftìcientemente differenziate e, a meno di simulazione o voluta altera-zione, emesse da persone diverse.

Tale relazione è stata poi completata dalla parte sottostante per alcunichiarimenti. La frase incriminata: "a meno di simuiazione o voluta altera-zione" è una frase che prudenzialmente scrivo sempre nelle mie relazionisu quesiti riguardanti I'identificazione. Ciascuno di noi può alterare lapropria calligrafra, fare delle smorfie per alterare il proprio sembiantee via dicendo: nessun calcolatore elettronico potrà stabilire in modoinequivocabile che due scritti di una stessa persona che sono volutamentealterati, appartengano alla stessa persona.

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In ogni caso qui siamo in una situazione diversa da quella che Ellateme, ossia l'analisi stabilisce che le due voci sono diverse e presumi-

bilmente, con alto grado di probabilità appartengono a persone diverse.La mia frase prudenzíale si riferisce al fatto che due voci identificate

come diverse possono provenire dalla stessa persona.

Non siamo quindi nel caso che persone diverse risultino di voci afiini

od uguali per imitazione voluta o involontaria di una delle due.

D'altra parte, con riferimento alla mia dell'8 aprile 1971 e ad altri

scritti inviatile, ho sempre parlato di "elevate probabilità" ma non ho

mai parlato di sicura certezza come Ella desidera.La prego quindi di tener presente le mie considerazioni precedenti:

all'analisi le voci risultano diverse, ma un giudizio di assoluta certezzanon può essere pronunciato: tutta la letteratura seria che ho avutooccasione di consultare sul problema dell'identificazione della voce stabi

lisce dei limiti di probabilità.

Tenuto conto dei rilievi tecnici di cui Le ho inviato un campione,posso ribadire nel dare una probabilità molto elevata che Ie due vocisiano diverse.

Seconda indagine: metodo ouoice print' (Prof. G. Sacerdote 1973)

*allego alla presente alcuni rilievi eseguiti con lo spettrometroautomatico noto come "sonograph" o "visible speech" o "voice print".

Si tratta sempre dello stesso apparecchio che viene in molti casiulilizzato nei problemi di identificazione, anche se talvolta si ricorre ad

altn rnezzi tecnici.I rilievi con "sonograph" possono eseguirsi con modalità diverse: con

frltraggio ristretto (narrow filter) che mette in evidenza anche le variazionimelodiche della voce e con il metodo dei contorni del quale allego due

esempi.Ricordo brevemente che in questi diagrammi le ascisse indicano i

tempi e Ie ordinate le frequenze.Le scale sono le stesse per tutti i rilievi: gliele ho riportate sul rilievo

n. 2 "il principio è questo".

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I rilievi si riferiscono alla stessa frase ripetuta due volte all'inizio

della musicassetta: con uno indico la prima voce, con due la seconda.

Ho esaminato le seguenti parti:"il principio è questo""... cronologiche degli eventi e dei fatti"'... esse sono sempre perfette".

L'esame comparativo dimostra fra I'altro un ritmo di articolazione

molto più lento nella voce 2, un tessuto melodico più ricco in 2 che in 1,

una frequenza fondamentale notevole più in 2 che in 1, una frequenza

fondamentale notevole più elevata in 2 che in 1.

Dai due diagrammi di contorno si rileva, anche ad un esame super-

ficiale, una notevole differenza di comportamento: la differenza fra le

due voci risalta nella "s" di "questo"; nella voce 2 sono evidenti molte

componenti a frequenza da 2.000 a 3.000 Hz, che mancano completamente

nella voce 1.Ritengo tutti questi elementi suf;ficienti per stabilire una differenzia-

zione nelle due voci.

Allegato C

"A" e il suo mediunt: un sondaggio linguistico cornparatíuo, secondo i

rnetodi della linguistica rnatematica'

* La linguistica rnaternatica

E' un metodo di analisi della struttura linguistica, che conduce

I'indagine sul "significante" anziché sul significato.Vengono considerate oggetto di studio determinate caratteristiche

puramente formali (frequenze di lettere, di fonemi, di parole secondo la

lwghezza in sillabe, ecc.) che sono completamente indipendenti dal

significato. Esse si rivelano peculiari di una lingua, di un genere (poetico,

scientifico, ecc.) o di uno scrittore.Una lingua rappresenta, in tal modo, quel che in statistica si chiama

'universo statistico", formato da vari "sotto-universi", cioè i generi lette-rari: rispetto ai quali la struttura linguistica propria di un determinato

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scrittore si configura come "campione statisticoo con caratteristiche talida consentire la individuazione.

Pertanto gli scritti di due filosofi, poniamo, presenteranno in comunele caratteristiche della lingua e del genere filosofi.co, ma le loro strutturelingrristiche, in questo ambito, saranno differenziate dall'impronta perso-nale. I linguisti matematici ritengono possibile attribuire la paternità diuno scritto anonimo, mediante I'analisi statistica di numerose caratte-ristiche formali. Ben più semplice si presenta il problema negativo distabilire se due scritti d,ello stesso genere appartengano a due autoridiuersi: perché è sufficiente a risolverlo l'esame di un minor numero dicaratteristiche, al limite di una sola, che sia riconosciuta come sufficien-temente differenziante.

Analogamente, ad esempio,la sola caratteristica del gruppo sanguignonon è sufficiente per stabilire se due campioni di sangue appartenganoallo stesso individuo: tuttavia basta ad assicurarci che due campioni disangue diversi appartengono a due diverse persone.

** Sua applicazione in parapsicologia

La linguistica matematica costituisce una occasione metodologica assaipromettente, laddove è applicabile agli aspetti linguistici dei fenomeniparanormali. Discriminare autori diversi può costituire un primo passoverso una discriminazione fra ipotesi psicodinamica e ipotesi spiritica,laddove siano disponibili produzioni linguistiche (di sufficiente lunghezza)del medium e delle presunte Entità che si manifestano attraverso di lui.

E'evidente c}ne analizzando con tale metodo le lunghe dissertazioniche in vari cerchi medianici compaiono come prodotte attraverso lamedianità ad incorporazione da diverse sedicenti "entità", possiamoverificare se esista una sufficiente differenziazione di struttura linguisticache confermi o no la dichiarata diversità di origine.

Owiamente, dobbiamo scegliere testi dello stesso genere (proble-matiche analoghe, trattate allo stesso livello). Il grado di differen- ziazioneche basti ai nostri scopi può essere individuato per comparazione con ungruppo equivalente di scrittori diversi. Escluderemo intanto I'ipotesi difrode conscia e inconscia, ma non potremo senz'altro concludere che sitratti di autentiche "entità".

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Restano infatti almeno tre ipotesi alternative: quella delle cosiddette"personalità secondarie" del medium, quella di una sua attività creativa

inconscia, capace di produrre delle personificazioni e, infine quella della"immedesimazione" temporanea del medium in altre personalità reali.

Per la seconda ipotesi possiamo appellarci all'evidente parallelismo

con la creazione artistica, consapevole, di personaggi di un romanzo. La

stessa analisi può quindi essere applicata parallelamente ad "entità" di

uno stesso cerchio medianico, e a personaggr di uno stesso romanzo.Se il grado di differenziazione fra le presunte "entità" risulterà signifi-

cativamente superiore a quello fra personaggi, potremo ragionevolmenteescludere la seconda ipotesi.

E allora, di fronte all'ipotesi spiritica, non resteranno che le altredue: personalità secondarie o immedesimazioni.

*** Sondaggio statistico preliminare

Per questo sondaggio (pubblicato in ?arapsicologia di frontiera" diGiorgio di Simone) è stata prescelta, come caratteristica linguistica, la

distribuzione delle lunghezze di parole in sillabe.

E' stata valutata la differenziazione statistica:1 - fra testi di 9 scrittori parapsicologici;

2 - fta i testi di 9 presunte "entità";

3 - fra i testi di 4 personaggi dei "Promessi Sposi"4 - fua i testi di Giorgio di Simone e i testi di "Entita A';

5 - fra i testi di Alfredo Ferraro e i testi di 4 entità del Cerchio IFIOR

6 - Fra un testo descrittivo di Alessandro Manzoni e i dialoghi di 4personaggi dei "Promessi Sposi".

Sono state comparate fra loro le differenziazione statistiche:1 - degli scrittori parapsicologi e delle preisunte "entità"

2 - dei personaggi manzoniani e delle presunte "entità".

Per ciascun testo sono stati calcolati numerosi parametri statistici,fra i quali è stato scelto come significativo il parametro M (lunghezza

media delle parole, in sillabe per parola) e numerosi parametri inerentialla teoria dell'informazione fra i quali è stato scelto come significativoil parametro H (entropia assoluta = bit per parola).

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In ordine alle comparazioni, per i parametri prescelti di cui sopra,sono state calcolate le differenze medie dei valori contigui.

**** Sond,aggio eomparatiuo fra "A' e il suo mediurn

Tenendo presente che dal sondaggio statistico preliminare sono emersii seguenti valori (fra scrittori e "entità") della:

1 - differenziazione media del parametro M, = 24 millesimi2 - differenziazione media del parametro H, + 25 millesimiper quanto riguarda la differenziazione (medium/entità A) si sono

trovati i valori 77 e 75, fortemente superiori alle differenziazioni mediedi cui sopra.

Ciò significa che, comparando i testi scritti dal medium e i testi di'4", le due strutture linguistiche appaiono estrernamente differenziate,assai più di quanto sia risultato nel sondaggio statistico prelirninare suscrittori e "entità'.

***** Conclusioni

Di fronte all'ipotesi spiritica restano in piedi, come abbiamo detto,altre due ipotesi.

Riguardo alla prima (personahta secondarie del medium), la psicologiainsegna che tali personalità si differenziano fra loro e dalla principalesul piano dei sentimenti, degli orientamenti ideologici, del patrimoniomnemonico, del comportamento e, infine, di determinate capacità (ad

esempio, suonare uno strumento o parlare una lingua ignota alla persona-Iità principale).

Ma gli automatismi inconsci, costruiti lungo la vita di una persona,sono unici e peculiari di quella persona medesima: ragion per cui perso-nalità secondarie e personalità create dalla fantasia li hanno necessaria-mente in comune e fra di loro e con Ia personalità principale.

I parametri linguistici prescelti in questa analisi vengono considerati,a livello scientifi.co, suflicienti per "fotograre'un autore. Dunque, nellamisura in cui possiamo includere detti parametri negli automatismi incon-scí, possiamo escludere che I'Entità A rappresenti una personalitù secon-daria del suo presunto medium.

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Resta I'ipotesi di una "immedesimazione" del medium con una persona

alla quale Ia struttura linguistica peculiare della Entità A appartiene.Potrebbe trattarsi di un "guru" ispiratore realmente vivente sul pianofisico, comunicante per via telepatica.

Resta in tal caso da chiedersi perché I'Entità A affermi di non trovarsisul piano fisico ...

Ing. Carlo Traina - Dott. Loredana AngelueciFirenze

N.B. Parti intere, stralci e rielaborazioni più complete sono in "Informazionidi Parapsicologia" (ott. 1985) e nel volume di G. di Simone "Parapsicologiadi frontiera" (Mediterranee, Roma, 1989); nonché presentate nel Congressodi Parapsicologia di Arezzo del 1984.

Segue Allegato C

Analisi statistica della struttura linguistica dzl rnedium del CIP di Napoli(C. Piancastelli) e osseruazioni comparatiue

Testo campione: stralcio di narrativa inviato dal Prof. Giorgio diSimone (20 pagine a stampa, 23 righe, 54 battute circa, totale 3649parole) e appartenente a Corrado Piancastelli, integralmente utilizzate.

Caratteristica prescelta: media sillabe per parola (M), valutata sudistribuzione di parole da 1 a 6 sillabe.

Metodo di valutazione di M: verifica di convergenza (aritmetica egrafica) di 3 campioni crescenti (A1, 81, A2) con sondaggio ogni 100monosillabi.

Parametri statistici calcolati: M, deviazione standard ( o ), coeffrciented i v a r i a z i o n e ( y ) .

Parametri inerenti alla teoria dell'informazione: entropia assoluta(H), massima (H'), relativa II/H'), ridondanza (R), efficienza (c),limite

superiore di inefficienza (c').

Parametri comparati: differenziazione di M ( A M e di H ( A H).Elaborato allegato.alla presente relazione: tabella 4" (comparazione).

non allegate ma disponibili: schede di rilievo dati, tabelle elaborazionedati, diagrammi verifiche dati.

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O s s eru az ioni cornp ar atiu e

1) la differenziazione medium-Entita A è fortemente superiore alladifferenziazione media, sia per il parametro M:

A M = 77 ben maggiore di 24che per il parametro H:A H = 75 ben maggiore di 252) L'ampiezza della fascia statistiea del medium (182) è foÉemente

inferiore a quella dell'Entità A (243), ma Ia prirna fascia è pressochéintegralmente contenuta nella seconda, come si evince dai diagrammi.

3) La differenziazione "Entità A-di Simone" è superiore nettamente aquella "medium-Entità A" per il parametro N ( A M=16g invece dne 77)e leggermente inferiore per il parametro H ( A H=20 anzídné 75).

4) Nonostante la differenza di stile e di contenuti, il genere narrativoavvicina suggestivamente la struttura linguistica del medium(Piancastelli) a quella di Alessandro Manzoni (vedere tabella 4" allegata):

MEDIUI\44{ANZONI: A H = 15 assai minore di 24 (media)

A H = 5 assai minore di 25 (media)

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Summary

The subject of this study is a new research carried out on themediumship of Corrado Piancastelli who since 1945 has effected theonly incorporative trance which, as far as is known, has been examinedand studied according to scientific methods.

The Author, a Physician, expresses the opinion of a medical Commis-sion (Dr. De Novellis, Dr. Iaccarino, Prof. Macchia and Dr. Sepe). At therequest of the "Department of Altered States and Interior States ofConsciousness" of the ISUP Foundation and of the Italian Institute odParapsycholory ("CIP", Naples), this Commission recently started a seriesof cardio-circulatory tests during Piancastelli's trance, correlating themwith previous frndings effected between 1970 and 1991.

This previous research showed that the EEG made during the trance(at a University Institute) reveals the presence of Alpha Waves, althoughat the same time a powerful verbalization is in process. This verbalexpression materializes through a voice (by now well known inparapsychological circles in Italy) named Entity 'A' which has beenmanifesting itself for nearly half a century through Corrado Piancastelli.As already known, the presence of Alpha Waves is incompatible withthe attentional state which is presupposed in an extremely elaborateand culturally elevated way of thinking which is expressed by the "voice

of Entity '.N". Moreover, in the same period this mysterious voice andthat of the medium have been submitted to a double, separate spectrumand "voice print" analysis (at the Institute of Electroacoustics in Turin).The results of these analyses showed an absolute inter-dependencebetween themselves, in the sense that the voice of this Entity differsfrom the voice of the medium.

Meanwhile a structural linguistic analysis on the language of Entity'A' in comparison with certain texts of Piancastelli, was performed byIng Traina and Dr. Angelucci in Florence. This analysis has shown thatthe linguistic structures used by the two personalities in question arevery different. Furthermore the Rorschach Test to which Piancastelliwas submitted, confrrmed his mental health.

After this brief introduction, the work of the scientific Commission isnow being discussed. The Commission, during its research which is now

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completed, examined the alterations of heart rate and blood pressure,

both in normal circumstances and under mediumistic stress (trance)

and obtained surprising results. In the course ofthe exertion induced by

the trance, the maximum and minimum pressure values increase

considerably, reaching peaks of 140/190 to drop back, when the medium

regains consciousness, to values that are even lower than the initial

ones (751150); in the talking stage of trance the values are reducing

after the initial stress, but they remain above the initial ones.

Keeping in mind the presence of the Alpha Waves of the EEG track,"there is no explanation for the preualence of the sympathetic peripheric

regulation of the cardio-circulatory systetn, accompanied by a high rate

of catecholamines which supports it"; on the other hand, the Alpha Waue

would blank out the cerebral cortex during the talking stage" and this

cannot be explained by our present knowledge. Therefore the scientifically

disconcerting hypothesis is that the case of Piancastelli (the only

sensisitive on record, as far as is known, to have been studied in such

a complete way) would reasonably lead one to presume that during the

trance his nervous system is being blanked out and that an autonomous

force (the so-called Entity 'A'?) controls the intellective and biological

regulation.In conclusion, as Piancastelli's cardio-circulatory apparatus was kept

under control in normal conditions also for hours (Holter-48/h) and

bearing in mind the test results obtained during séance, one is inclined

to think that the stress caused by the trance is neither pathological nor

salutary: "in these ccrses we should expect a hyperproduction of endorphine,

with a regular and proportioned heart function, which would conformrnore to the presence of Alpha Waues in the EEG track. But the high

frequency during the trance testifies to an ouerproduction of ACTH typical

of pathological stresses." This second observation makes one realize that

this is a phenomenon which has been sui generis little dealt with in the

field of these specifrc altered states of consciousness (total trance) in

which a voice manifests itself which, simultaneously with its mani-festation, exposes a fluent and conceptually lofty speech which has been

collected in at least 2000 hours of tape-recording, in more than 10,000pages placed on file and in various printed volumes. The recordings date

back from at least 1950 until to-dav and there have been no variations

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in content or form or in the technical modalities of the trance that giveshape to this disconcerting paranormal phenomenon which, as a studyof world literature of the last century will show, should be considered asrather unique, not only for the quality of the phenomenon itself, but alsobecause this medium has always offered and even promoted his co-operation, never denying himself to research.

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