Nuove tecnologie e turismo: itinerario multimediale tra le ville storiche della provincia di Milano

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA Facoltà di Sociologia Corso di Laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO: PROGETTAZIONE DI UN ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA PROVINCIA DI MILANO Relatore: Prof. Cesare A. Massarenti Tesi di Laurea di: Aurora RIPAMONTI Matr. N. 711781 Anno Accademico 2009-2010

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA

Facoltà di Sociologia

Corso di Laurea in Scienze del Turismo e Comunità Locale

NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO: PROGETTAZIONE DI UN

ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA

PROVINCIA DI MILANO

Relatore: Prof. Cesare A. Massarenti

Tesi di Laurea di:

Aurora RIPAMONTI

Matr. N. 711781

Anno Accademico 2009-2010

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INDICE

INTRODUZIONE 5

Capitolo 1 DIGITALIZZAZIONE E NUOVI MEDIA 7

1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale 8

1.2 Le caratteristiche dei nuovi media 10

1.3 L’interfaccia e la possibilità di scegliere 10

1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale 11

1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali 13

1.5.1 Televisione digitale 13

1.5.2 Telefonia mobile 15

1.5.3 Radio digitale 18

1.5.4 Libri elettronici 19

1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento 21

1.7 e-display a impatto zero 23

Capitolo 2 NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO 24

2.1 Internet: il turismo fai-da-te 25

2.2 Il turismo mobile 28

2.3 Gli obiettivi da raggiungere 29

2.4 Tutte le guide in un solo media 30

2.5 Strumenti necessari e il QR: una “risposta rapida” alle richieste del turista 31

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2.6 L’audio guida per smartphone 32

2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet 33

2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring editore 34

2.9 GPS e smartphones 35

2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone 36

2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphones 37

2.12 Lo SmartMuseum 37

CAPITOLO 3: ITINERARIO MULTIMEDIALE TRA LE VILLE STORICHE DELLA

PROVINCIA DI MILANO 39

3.1 Creazione dell’itinerario 41

3.1.1 Visita off-site 41

3.1.2 Visita on-site 41

3.2 Gli obiettivi da raggiungere 42

3.3 Strumenti 43

3.4 Prima tappa: Villa Burba 45

3.4.1 Brevi cenni storici 45

3.4.2 Proposta 46

3.5 Seconda tappa: Villa Litta 46

3.5.1 Brevi cenni storici 46

3.5.2 Proposta 47

3.6 Terza tappa: Villa la “Valera” 48

3.6.1 Brevi cenni storici 48

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3.6.2 Proposta 48

3.7 Quarta tappa: Villa Arconati 49

3.7.1 Brevi cenni storici 49

3.7.2 Proposta 50

3.8 Soggetti interessati 50

CONCLUSIONI 51

BIBLIOGRAFIA 53

 

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INTRODUZIONE  

Questo lavoro intende sottolineare come le nuove tecnologie stiano cambiando il modo di fare

turismo.

Nella prima parte vengono delineati i cambiamenti causati dal fenomeno di digitalizzazione: uno

dei risultati è la nascita dei nuovi media con i quali interagiamo quotidianamente, dall’invio di un

sms alla risposta ad una mail.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie è, infatti, dovuto al cambiamento della società la quale chiede

sempre più dettagli, qualità, rapidità nella trasmissione di informazioni e possibilità di scelta; tali

aspetti possono essere garantiti dai nuovi media. Ed è proprio per questo motivo che anche i media

tradizionali, la televisione, il telefono mobile, la radio ed il libro elettronico, sono stati interessati

dal fenomeno di digitalizzazione. In particolar modo mi soffermo sullo sviluppo della telefonia

mobile in quanto, come si vedrà nel secondo capitolo, sta giocando un ruolo fondamentale

nell’affermarsi del turismo fai-da-te, una tendenza in continua crescita.

Inoltre la possibilità di interagire con il mondo digitale, di poter modificare le informazioni secondo

i propri gusti, di poter scambiare opinioni anche con altri utenti, si stanno rivelando essere molto

utili a fini turistici, non solo per il turista ma anche per l’operatore turistico stesso.

In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise viene mostrato come

sempre più crescente è la fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche. Altri

dati mostrano l’aumento dell’accesso ad Internet tramite gli smartphones o altri terminali mobili,

strumenti per i quali sono state create numerose applicazioni in ambito turistico. La società odierna

è infatti sempre più mobile, esempio lampante è il fenomeno del pendolarismo, e la mobilità è di

significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo. Inoltre in un solo device convergono

numerose funzioni svolte tipicamente da più guide o diversi strumenti: la guida cartacea e la cartina

ad esempio.

Nella terza parte dell’elaborato, mi occupo della progettazione di un itinerario multimediale nella

provincia di Milano, creando un percorso che ha come tappe Villa Burba a Rho, Villa Litta a

Lainate, Villa “la Valera” ad Arese, Villa Arconati a Castellazzo di Bollate. La scelta di questa zona

come banco di prova per l’utilizzo delle nuove tecnologie mobili in campo turistico, è dovuta in

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primo luogo alla vicinanza del nuovo polo fieristico di Milano, che ha sede appunto a Rho. Infatti il

turismo che interessa il capoluogo lombardo è prevalentemente di tipo business e, con

l’inaugurazione della nuova Fiera nel 2005, gran parte di questo flusso si è spostato nella zona nord

ovest dell’hinterland.

L‘intento è anche quello di raggiungere obiettivi quali:

la promozione di luoghi sconosciuti

l’incontro tra turista e comunità locale

pubblicizzare attività e business tipici

riqualificare il territorio.

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CAPITOLO 1: DIGITALIZZAZIONE e NUOVI MEDIA  

 

Nel 1989 la Fondazione americana Markle dichiarò nel suo Rapporto annuale : ” La convergenza

dei media ha trasformato le comunicazioni […] Con l’odierna ampia disponibilità di nuovi servizi,

cambiano i modi in cui viviamo e lavoriamo, e mutano le nostre percezioni, le nostre convinzioni e

le nostre istituzioni. E’ essenziale che capiamo questi effetti, per poter sviluppare le nostre risorse

elettroniche a beneficio della società”.

La digitalizzazione, la quale ha generato a sua volta la tendenza nota come fenomeno della

convergenza, rappresenta infatti uno dei fenomeni maggiormente caratterizzanti gli ultimi cinquanta

- sessant’anni, tanto da far parlare di rivoluzione digitale, digital revolution, e cultura digitale,

digital culture.

Il fenomeno di digitalizzazione ha portato alla nascita dei cosiddetti New Media, nuovi media,

definiti come l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella

codifica delle informazioni.

Sono sempre più le tecnologie che si stanno convertendo al digitale: si pensi alla televisione e ai

telefoni cellulari, i libri elettronici ed internet. Aspetto ancor più rilevante è il progressivo

adattamento alle nuove tecnologie che compaiono sul mercato da parte della società: vi è, infatti,

una continua offerta di nuove tecnologie sul mercato con le quali, oggigiorno, interagiamo

abitualmente per esempio rispondendo ad una mail, inviando un sms, ascoltando la musica con

l’mp3 o guardando una partita sul digitale terrestre.

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1.1 Dalla comunicazione faccia-a-faccia al digitale

Si parta dalla definizione di medium: con questo termine si intende ogni strumento, artefatto, in

grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia-a-faccia, la

situazione interattiva più naturale. Giuseppe Riva nel testo da lui curato “Psicologia dei nuovi

media” delinea tre punti caratterizzanti il tipo di comunicazione faccia-a-faccia:

Una contiguità spaziotemporale: i diversi soggetti interagenti sono necessariamente presenti

all’interno dello stesso sistema di riferimento spaziotemporale.

Una struttura dialogica: attraverso un flusso comunicativo bidirezionale il soggetto

ricevente può rispondere al soggetto emittente diventando a sua volta emittente.

Una molteplicità di canali comunicativi: il soggetto emittente e quello ricevente utilizzano

nella trasmissione e nell’interpretazione del messaggio differenti canali comunicativi:

verbale, paralinguistico, extralinguistico e comunicazione cinesica.

I media, definibili come dispositivi di mediazione, rompono i vincoli imposti dal faccia-a-faccia,

l’essere cioè obbligatoriamente contigui sia spazialmente che temporalmente, facilitando il processo

di comunicazione.

I microprocessori che costituiscono il cuore dei nuovi media sono in grado di elaborare

informazioni di tipo binario, con valore compreso tra 0 e 1 bit, ed è per questo che

un’informazione, per essere trasmessa, deve essere digitalizzata; questo processo corrisponde, dal

punto di vista tecnologico, alla trasformazione di qualsiasi tipo di comunicazione dal formato

analogico a quello digitale . Meduini [2007] sottolinea che prima dei nuovi media ogni medium era

caratterizzato da una propria tecnologia: acustica ed elettronica per la radio, ottico-acustica ed

elettronica per la televisione, ottico-chimica e meccanica per la fotografia e il cinema, tipografica

per i giornali e i libri. Con i nuovi media abbiamo una sola tecnologia: digitale.

Lo strumento utilizzato per trasformare in formato digitale delle immagini statiche è lo scanner, di

cui ne esistono diversi tipi. L’immagine, appoggiata sul piano di vetro dello scanner, viene

illuminata e “letta” da una testina scorrevole. Vi è una sovrapposizione ideale di una griglia

sull’immagine in grado di leggere il colore che si trova in ogni cella della griglia, il pixel, sulla base

della palette di colori da lui riconosciuta. Lo scanner acquisisce così l’immagine e trasmette al

computer a cui è collegato la serie di 0 e 1, risultato del processo di digitalizzazione. Il computer,

quindi, elabora l’immagine attraverso programmi predisposti.

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Ormai vi è la tendenza ad acquisire le immagini direttamente in formato digitale evitando quindi lo

stadio analogico; ad esempio dalla macchina fotografica digitale, che salva direttamente l’immagine

su un supporto quale la scheda di memoria rimovibile.

Per quanto riguarda i testi il metodo più comune per digitalizzarli è la scrittura tramite tastiera. Se si

vuole copiare un intero testo e se la qualità di stampa è buona, lo si copia attraverso scanner

associato a un programma di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR, Optical Character

Recognition), programma senza il quale lo scanner non potrebbe riconoscere che l’oggetto che sta

“leggendo” è composto da un testo. Vi è un terzo modo per digitalizzare un testo: leggerlo ad alta

voce al computer. Per far questo necessitano un buon microfono e un programma in grado di

riconoscere le singole lettere e le singole parole.

Per convertire i suoni in formato digitale si utilizza una scheda di acquisizione sonora. Quest’ultima

è in grado di digitalizzare in tempo reale il suono proveniente dal microfono o lo strumento

collegato al computer. L’acquisizione in formato digitale dei suoni può avvenire anche attraverso

registratori digitali, utilizzando la tecnologia DAT (Digital Audio Tape).

Per quanto riguarda i video, la conversione da analogico a digitale avverrà tramite una scheda di

acquisizione video collegata direttamente all’apparato video tradizionale: il televisore, il registratore

o la cinepresa. Si stanno però vendendo sempre più videocamere digitali, attraverso le quali è

possibile acquisire direttamente il video in formato digitale.

La digitalizzazione delinea quindi un contesto di omogeneità in cui, ad esempio, testo verbale e

sequenza musicale o audiovisiva sono tradotti nello stesso tipo di bit. Questa omogeneità costituisce

uno dei fattori che contribuiscono al processo di convergenza dei media, dato che la differenza tra

tipologie di segnali non risulta più pertinente rispetto alla scelta dei canali di trasmissione o dei

supporti di memorizzazione. In altre parole la digitalizzazione rende uguali informazioni

provenienti da canali comunicativi differenti facilitandone l’integrazione: fenomeno questo che

prende il nome di multimedialità. Inoltre vi è una più semplice memorizzazione dell’informazione

poiché questa può essere compressa in modo da occupare meno spazio; il successo di formati di

codifica digitale come il formato audio mp3 e i formati video MPEG4 è legato proprio a questa

possibilità. Altro vantaggio che si presenta con le informazioni digitali è la possibilità di

manipolarle: esse possono essere modificate e, poiché vi è il vantaggio di poterle tradurre in

numeri, possono essere copiate semplicemente utilizzando formule matematiche.

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1.2 Le caratteristiche dei nuovi media

Alcune caratteristiche importanti dei nuovi media, conseguenti al processo di digitalizzazione, sono:

Modularità: la possibilità di scomporre il contenuto di un nuovo medium- un’immagine, un

suono, un video- in una serie di elementi discreti, i moduli. Ad esempio una pagina web, pur

presentandosi come un insieme omogeneo, è composta da più elementi modificabili

singolarmente.

Interattività: la possibilità di fruire il contenuto dei nuovi media per mezzo della navigazione

tra una serie di nodi – immagini, suoni o video- collegati tra loro. Ad esempio la possibilità

di visitare un sito internet e navigare al suo interno attraverso collegamenti ipermediali. Con

il termine ipermediale ci si riferisce ad ogni contenuto di un nuovo medium collegato e

recuperato mediante i link, i collegamenti. Si parla invece di ipertesti quando l’informazione

è esclusivamente di tipo testuale. Ipermedia, invece, include immagini, suoni e animazioni.

Multimedialità: la compresenza e interazione di più mezzi di comunicazione in uno stesso

supporto o contesto informativo. Ci si avvale di molti media diversi: immagini in

movimento, immagini statiche, musica e testo.

Automazione: la possibilità dei nuovi media di svolgere in modo automatico e invisibile

all’utente una serie di operazioni sui propri contenuti. Le fotocamere digitali, per esempio,

correggono automaticamente il livello di luminosità di un’immagine.

Variabilità: la possibilità di riutilizzare e modificare il contenuto dei nuovi media

producendo molte versioni diverse dello stesso oggetto. Una fotografia scattata con il

cellulare la si può modificare ritagliandola o aggiungendo cornici e effetti.

Queste consentono lo sviluppo di applicazioni e di esperienze comunicative totalmente nuove che

comportano di conseguenza il continuo adattamento alle nuove situazioni che si creano da parte

degli utenti.

1.3 L’interfaccia: la possibilità di scegliere

In particolare, grazie alla digitalizzazione, i nuovi media sono caratterizzati da un’interfaccia che si

pone tra l’utente e il medium e determina la capacità di filtrare le informazioni consentendo

all’utente di trovare e fruire ciò a cui è interessato. Essa consiste in una finestra contenente un alto

numero di informazioni tra le quali l’utente può navigare analizzandole e selezionandole;

l’interfaccia rende visibili gli elementi digitali contenuti nel nuovo media e ne facilita l’utilizzo

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mediante un’operazione di filtro e di selezione. L’efficacia di un medium si misura in relazione alla

capacità di supportare le azioni e le intenzioni dell’utente. Nel secondo capitolo si vedrà infatti che

la possibilità della scelta da parte del turista è una caratteristica importantissima: i New Media

offrono la capacità di scegliere, scegliere cosa leggere, cosa guardare, cosa ascoltare, scegliere cosa

cercare e cosa scrivere. Questa capacità di scelta e la responsabilità che ne deriva influenza il

concetto stesso di informazione ed il modo in cui questa viene trovata, comunicata, consumata e

diffusa.

Da qui si può intuire come il termine interfaccia sia divenuto ormai una sorta di termine “ombrello”

che definisce il complesso degli strumenti tecnologici che mediano la comunicazione a distanza tra

due o più soggetti. Infatti , come sostiene Fausto Colombo, l’evoluzione dell’interfaccia si colloca

all’intersezione di tre diversi processi:

Lo sviluppo tecnologico dei media digitali

L’evoluzione delle dinamiche di consumo delle tecnologie

Le forme della loro rappresentazione sociale

A tal proposito lo sviluppo della grafica digitale, l’introduzione del mouse e la diffusione del

personal computer dagli anni ottanta, si accompagnano al paradigma della manipolazione. Il

monitor del computer rappresenta la finestra di cui si è parlato prima; esso rappresenta il luogo di

lavoro dentro al quale ci si può muovere. L’interfaccia assume così un ruolo centrale in quanto

rappresenta lo spazio che racchiude un mondo modulabile da parte dell’utente, che deve rispondere

alle necessità dello stesso. Funzione ancor più consolidata con la nascita e lo sviluppo del web che,

a partire dagli anni ’90, introduce il paradigma della navigazione. Si torna quindi al concetto di

interattività: la fruizione del contenuto è lasciata libera all’utente mediante l’interazione.

In ultimo bisogna sottolineare come oggi sia esplosa la touchscreen mania: schermi sempre più

grandi e risoluzioni migliori stanno migliorando la qualità delle nuove tecnologie rendendole

facilmente utilizzabili anche ai meno esperti in materia. iPhone e iPad, nonché tutti gli smartphones

con touchscreen, stanno infatti riscuotendo sempre più successo.

1.4 Internet: lo sviluppo, i vantaggi e il futuro del New Medium principale

Il principale nuovo medium è Internet, nato alla fine degli anni ’60 su iniziativa del dipartimento

della Difesa USA: una rete di computer che potesse continuare a comunicare tra loro anche se una

parte fosse stata danneggiata da malfunzionamenti, siano stati essi casuali o deliberati. Tale rete

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prese il nome di ARPAnet ( Advanced Research Agency Network). Presentato nel 1967 da L.

Roberts, il modello di ARPAnet si basava sulle ricerche condotte da P. Baran della Rand

Corporation, il cui compito era quello di costruire un modello di rete in grado di funzionare anche

in caso di guasto o malfunzionamento di uno o più nodi della rete stessa. Infatti, come ARPAnet,

anche internet è priva di un nodo centrale.

E’ possibile identificare tre fasi nello sviluppo di questo medium:

1 Fase testuale : questa fase è caratterizzata dallo sviluppo di interfacce basate sul testo, i

media testuali. Vi è la possibilità di comunicare a distanza e di creare comunità virtuali

svincolate da limiti spaziotemporali. Di questa fase fanno parte la posta elettronica e la chat.

2 Fase del web: il world-wide-web è l’interfaccia grafica che permette di esplorare in maniera

ipermediale i contenuti dei server che formano la Rete. E’ consentito l’accesso a

informazioni specifiche e multimediali all’interno di grandi quantità di dati. Ne fanno parte i

siti di ricerca, i portali e la messaggistica istantanea.

3 Fase del web 2.0: attraverso una serie di applicazioni innovative, rese possibili

dall’emergere di nuovi linguaggi e nuove interfacce, gli utenti possono creare e condividere

con facilità contenuti multimediali. Ad esempio fanno parte di questa fase i social network e

i blog.

Vengono create sempre più opportunità per l’utente. Inoltre la possibilità data da internet di trovare

un numero crescente di informazioni ha aumentato la presenza degli utenti facendo emergere nuove

applicazioni. Con il web 2.0 in particolar modo viene data la possibilità di essere inseriti in un

“luogo digitale”, così da poter interagire con gli altri utenti anche per fini commerciali.

La posta elettronica offre vantaggi quali la gratuità del servizio, la velocità della comunicazione ed

è chiaro esempio di come il vincolo spaziotemporale imposto, come suddetto, dalla comunicazione

faccia-a-faccia, venga oltrepassato. Internet inoltre rende disponibili numerosi servizi distribuiti in

siti orientativi, siti informativi, siti comunicativi e siti strumentali e , con l’avvento del web 2.0,

viene offerta la possibilità di creare o condividere propri contenuti, come ad esempio nei blog, di

collaborare con altri utenti e relazionarsi con questi. La possibilità di modificare le informazioni

offerte dai nuovi media, è anche causa dell’aumento di lettori di giornali online: in Italia i primi

giornali online sono comparsi nel 1996. La Repubblica, in particolar modo, ha da subito fruito delle

possibilità concesse dai nuovi strumenti: aggiornamento in tempo reale, integrazione di spazi di e-

commerce, la vendita di spazi pubblicitari ma soprattutto, dal punto di vista dell’offerta informativa,

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l’aggiunta di link, documentazioni fotografiche e spazi di interattività. Attraverso i weblog, inseriti

appunto nella versione online delle grandi testate , ad esempio The Guardian e La Repubblica, i

lettori vengono chiamati ad interagire commentando o segnalando delle notizie.

Il portale assume un ruolo essenziale nel web. Esso è definibile come un gruppo di siti che hanno

come obiettivo quello di essere un punto privilegiato di accesso al web svolgendo funzioni di

ricerca, informazione, ricerca commerciale e comunità virtuale. Unisce tutte le funzioni di cui un

utente ha bisogno per soddisfare necessità di ogni tipo, facilitando la navigazione all’interno della

finestra sul mondo digitale. La ricerca è semplificata in quanto vi è una catalogazione di parole

chiave, vi sono scelte editoriali, vengono offerti servizi di compravendita e, inoltre, è agevolata la

comunicazione tra i propri utenti. Un portale deve essere in grado dapprima di attrarre l’interesse

del pubblico generale e , secondariamente, di offrire servizi utili e significativi per il singolo utente.

1.5 La digitalizzazione dei media tradizionali

I nuovi media, caratterizzati dall’elaborazione digitale dell’informazione e di conseguenza dalla

modularità, l’interattività, l’automazione e la variabilità, sono continuamente sottoposti ad un

processo di cambiamento ed evoluzione così come a cambiare e ad evolversi sono i bisogni della

società. L’utente dei nuovi media esige più qualità, più dettagli, rapidità nello scambio di

informazioni e disponibilità di una varietà di informazioni diverse. Si instaura così un rapporto di

fiducia tra lettore e nuovo media, che tenta di avvicinarsi sempre più alle aspettative dell’audience.

Aspetto rilevante della nuova società è la mobilità, conseguenza della crescente dispersione

territoriale dei nuclei familiari e del necessario pendolarismo quotidiano verso il luogo di lavoro.

Vedremo quindi come mezzi fissi, quali il computer o la televisione interattiva, siano stati

incorporati ai telefoni cellulari, accessorio fondamentale per la maggior parte della società. Per

adattarsi quindi ai cambiamenti sociali ecco che il processo di digitalizzazione sta prendendo il

sopravvento sui media tradizionali.

1.5.1 Televisione digitale

Il libro bianco sulla televisione digitale terrestre pubblicato dall’autorità per le garanzie nella

comunicazione sottolinea che “La trasmissione digitale […] rappresenta il passaggio essenziale

verso la convergenza di informatica e telecomunicazioni e consente di trasformare l’apparecchio

televisivo in una piattaforma per lo sviluppo dei servizi interattivi, che si aggiungono così alla

funzione tradizionale di diffusione circolare dei segnali.”

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Il cuore della televisione digitale è lo standard di codifica video MPEG nelle sue varie evoluzioni.

MPEG è l’acronimo per Moving Pictures Express Group, un gruppo di ricerca creato all’interno

dell’International Organization for Standardization. Il Moving Pictures Express Group ha preso

vita nel 1988, all’interno del progetto Eureka, finanziato dall’Unione Europea e attivo tra il 1987 e

il 1994. Scopo del gruppo è mettere a punto degli standard per la codifica digitale di contenuti

audiovisivi.

Tuttavia uno standard di codifica video non è sufficiente per realizzare la televisione digitale.

Vanno anche definiti degli standard adeguati per la trasmissione del segnale video. Si possono

elencare diverse tipologie di televisione digitale poiché vengono adottate diverse modalità di

trasmissione:

1. Mediante internet: IPTV (Internet Protocol Television), WEB TV, P2P TV

2. Mediante altri media: televisione digitale terrestre (DVB-T), televisione digitale via cavo

(DVB-C), televisione digitale satellitare (DVB-S), televisione mobile (DVB-H)

Tra i vantaggi che offre la televisione digitale si possono elencare:

Il miglioramento della qualità di trasmissione: viene offerta una qualità visiva e sonora

migliore rispetto alla televisione analogica.

L’aumento del numero di canali disponibili: la possibilità di compressione offerta dalla

televisione digitale consente di trasmettere da quattro a sei canali per ogni frequenza,

sistema che prende il nome di multiplex televisivo.

L’introduzione di modalità di trasmissione e di ricezione del segnale completamente nuove:

vi è una varietà di formati digitali i quali consentono molteplici possibilità di distribuzione e

di fruizione di contenuti a differenza della televisione tradizionali.

La possibilità di interagire con i contenuti trasmessi: poter ottenere informazione ed

approfondimenti riguardanti il programma scelto ad esempio.

La possibilità di integrare segnali audiovisivi con altri tipi di contenuti: la possibilità di

affiancare al programma i commenti testuali ricevuti in tempo reale dagli spettatori.

In Italia la versione più diffusa di televisione digitale è quella satellitare: perché sia visibile bisogna

munirsi di decoder digitale, un’antenna parabolica e , in quanto molti programmi sono in formato

criptato, è richiesto il pagamento di un abbonamento per poter essere visti.

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1.5.2 Telefonia mobile

“Se consideriamo il grande futuro del telefono mobile […] possiamo dire col senno di poi che i più

preveggenti sono stati quegli esperti di comunicazione che si sono concentrati sulla mobilità.” Così

esordiscono Ana Briggs e Peter Burke nel testo “Storia sociale dei media” da loro curato. Con il

termine telefonia mobile si intende infatti l’insieme di tecnologie e servizi che consentono di

telefonare senza usare il cavo telefonico.

Il telefonino, chiamato anche cellulare poiché la copertura telefonica si ottiene suddividendo l’area

di servizio in zone chiamate, appunto, celle, è l’elemento centrale delle tecnologie della telefonia

mobile. Le celle vengono servite da una stazione radio cui il terminale mobile in transito si

connette.

Esistono diversi standard di telefonia mobile digitale: in Italia viene utilizzato lo standard GSM,

Global System for Mobile Communication. Il cuore di questo sistema è la SIM, Subscriber Identity

Module, una smartcard contenente un microprocessore protetto da codice segreto, il PIN. Essa

contiene una serie di dati : numero di telefono, i dati del gestore della telefonia cellulare e l’agenda

con memorizzati i numeri telefonici dei contatti dell’utente. I dati contenuti in essa possono essere

trasferiti su altri strumenti digitali, ad esempio sul computer.

Il GSM ha un limite: la bassa velocità di trasmissione di dati. Per questo motivo è stato creato un

nuovo standard, il GPRS, General Packet-Radio Service. I dati da trasmettere vengono suddivisi in

pacchetti, ognuno dei quali contiene le informazioni sulla propria destinazione. Questa operazione,

che prende il nome di commutazione di pacchetto, permette la divisione delle risorse di rete tra

diversi utenti. Per aumentare le capacità di trasmissione del GSM la Ericsson ha creato l’EDGE, un

nuovo standard di trasmissione con velocità che diventa cinque volte superiore (da 40 kbit/s del

GPRS a 200 kbit/s). L’UMTS, Universal Mobile Telecommunication Standard, lo standard di terza

generazione, utilizza anch’esso la commutazione a pacchetto, ma si differenzia per una maggiore

ampiezza di banda e un interfaccia radio evoluta. La sua velocità di trasmissione infatti è molto alta

e arriva ai 2 Mbit/s sebbene la velocità di trasmissione raggiungibile durante il trasferimento di dati

sia più bassa fermandosi ai 384 kbit/s in condizioni di alta mobilità. Per questo si vuole aumentare

la capacità di trasmissione e per raggiungere tale obiettivo è stato creato l’High Speed

Upload/Dowlink Packet Access (HSUPA/HSDPA), in grado di aumentare la larghezza di banda

nelle reti. Numerose società stanno lavorando per migliorare ulteriormente la trasmissione di dati al

fine di renderla più veloce.

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Sebbene gli SMS, Short Message System, protocollo che consente di ricevere brevi messaggi di

testo, rivestano ancora un ruolo preponderante, il 45 % degli italiani infatti lo utilizza come mezzo

per comunicare, servizi quali gli MMS e nuove applicazioni, come ad esempio fotocamera o

touchscreen integrati, sono sempre più richiesti. E’ inoltre in continua crescita l’utilizzo di telefoni

cellulari in grado di connettersi ad internet; i telefoni cellulari con connessione ad internet e dotati

di tecnologie a banda larga, riflettono l’aspetto della mobilità che caratterizza, come già

evidenziato, la nuova società. La connessione ad internet è possibile grazie alla connessione

wireless, senza filo, sfruttata dalle tecnologie che, appunto come i telefoni cellulari, si servono di

emissioni ad onde. Oltre al Wi-fi, Wireless Fidelity, la telefonia mobile si serve anche del Bluetooth

come mezzo per trasmettere i dati. La tecnologia Bluetooth permette a due o più terminali di

collegarsi fra di loro, oppure di collegare una determinata interfaccia ad un terminale predisposto:

perché venga trasmessa l’informazione, le distanze devono essere modeste.

Tornando alla possibilità di connettersi ad internet, inizialmente si è pensato di creare due standard,

WAP (Wireless Application Protocol) e I-mode (Information Mode), che permettessero di

visualizzare pagine web realizzate appositamente per il monitor del cellulare. Sempre più cellulari

però sono dotati di sistemi operativi (Symbian, Windows Mobile o Mac Os) e browser (Safari o

Opera Mini) in grado di far visualizzare le pagine web tradizionali. Ma, a causa delle ridotte

dimensioni dell’interfaccia, non è permessa una buona interazione: il successo di iPhone fa intuire

come una buona interfaccia faccia la differenza, rendendo soddisfatto l’utente, facilitato dalla

dimensione dello schermo. Secondo i dati diffusi da Google, il possessore di un iPhone visita il

motore di ricerca dieci volte di più dei possessori di qualsiasi altro telefono.

Tutti i telefoni in commercio sono sostanzialmente piccoli computer con un sistema operativo e

funzionalità di comunicazione. Si tratta quindi di telefoni intelligenti, telefoni smart. Da qui il

termine smartphone: chattare, navigare in rete, scaricare e inviare foto, leggere e-mail, accedere al

proprio conto bancario sono diventate attività gestibili con un unico strumento, ovunque e in

qualsiasi ora della giornata. Il primo smartphone, chiamato Simon, è stato progettato nel 1992 dalla

IBM e commercializzato nel 1993 dalla BellSouth. Oltre alle normali funzioni di telefono,

incorporava calendario, rubrica, orologio, calcolatore, blocco note, e-mail e giochi. Era dotato di

una penna per scrivere direttamente sullo schermo. Nel corso degli anni ci sono state numerose

innovazioni in grado di soddisfare sempre più le esigenze del consumatore: da qui la possibilità di

connessione GSM, GPRS, EDGE, UMTS, HSDPA, HSUPA e l’utilizzo di tecnologie Bluetooth e

Wi-Fi per le comunicazioni con altri dispositivi. Da sottolineare il GPS, Global Positioning System

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sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal

dipartimento della difesa statunitense, integrato negli ultimissimi modelli di smartphone, ad

esempio l’iPhone.

Lo smartphone rappresenta un concentrato di tecnologia che assicura una completa connettività e

l’accesso a un’infinità di servizi online impensabili fino a pochi anni fa. La caratteristica più

interessante degli smartphone è infatti la possibilità di installarvi ulteriori programmi applicativi,

che aggiungono nuove funzionalità. Questi programmi possono essere sviluppati dal produttore

dello smartphone, dallo stesso utilizzatore, o da parti terze. Chiaro esempio di quel fenomeno già

citato che prende il nome di convergenza digitale.

Audio, video, informazione, relazioni sociali: tutto passa oggi attraverso un device di pochi

centimetri che segna l’evoluzione e l’integrazione di due dispositivi che in poco tempo hanno

vissuto una rivoluzione totale. Da un lato il palmare ha ampliato le sue funzioni trasformandosi in

un telefono cellulare in grado di svolgere numerose operazioni; dall’altra il cellulare, che da

semplice telefono ha via via conquistato il campo della multimedialità, un tempo appannaggio di

sistemi più potenti e performanti come i pc. Grazie a una maggiore autonomia delle batterie, il

telefono cellulare ha potuto implementare hardware e software in grado di trasformarlo in una sorta

di ufficio viaggiante: la soluzione ideale per il manager che vuole mantenere un’operatività

pressoché completa, anche durante gli spostamenti di lavoro.

A questo punto aprirei una breve parentesi sulle modifiche apportate ai computer: anch’essi da

portatili sono stati ridotti ulteriormente di dimensione, facilitando quindi lo spostamento. Anche se i

nuovi tablet, iPad primo fra tutti, si rivelano essere molto più funzionali.

Un successo sempre crescente lo ha l’iPhone, che grazie alle numerose funzioni e la possibilità di

interagire, come già visto, attraverso il touchscreen in modo semplice, riesce a soddisfare al meglio

le necessità dell’utente. Uno studio effettuato dalla rinomata J.D. Power and Associates ha rilevato

che gli utenti più soddisfatti del proprio smartphone sono proprio quelli che possiedono un iPhone

(800 su 1000), seguiti dagli utenti Motorola (791 su 1000) e HTC (781 su 1000). 1

                                                            1 L’indagine è stata condotta su un campionario di oltre 6500 possessori di smartphones, nel periodo che va da gennaio

a giugno 2010.

 

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Il successo di iPhone sta causando il declino, inevitabilmente, dei concorrenti che di conseguenza

puntano al rinnovo: Nokia, sempre leader mondiale, 36,4% del mercato secondo Gartner, è pronta a

lanciare la nuova versione di Symbian, sistema operativo leader tra gli smartphone con il 46,9% del

mercato, e si è alleata con Intel per dar vita alla piattaforma MeeGo. I canadesi di RIM sviluppano i

loro BlackBerry sulla strada della multimedialità per catturare anche il pubblico extra-aziendale.

Samsung punta sui display Super-Amoled, luminosissimi, e sul nuovo sistema operativo Bada.

Motorola e Sony Ericsson si rilanciano con nuovi potenti smartphones, come al passo stanno Lg,

Htc e Acer che propongono novità a getto continuo. Una buona parte di questi cellulari gira grazie

ad Android, il sistema sviluppato da Google che rappresenta la principale minaccia a Apple. Anche

Microsoft ha saputo stupire presentando la versione 7 del suo Windows Mobile.

1.5.3 Radio digitale

Così come la televisione e il telefono cellulare, anche la radio è sottoposta alla spinta del digitale.

Giuseppe Riva elenca quattro vantaggi che la radio digitale può offrire:

1. Qualità del suono migliore

2. La frequenza utilizzata da una radio viene mantenuta costante su tutto il territorio nazionale

3. Un maggior numero e un migliore sfruttamento delle frequenze disponibili.

4. La possibilità di trasmettere strisce di dati di vario genere permette l’ampliamento dei servizi

radiofonici proposti agli ascoltatori che possono ad esempio avere maggiori informazioni su

cantanti e brani musicali, possono usufruire di giornali elettronici e consultare mappe

stradali e satellitari.

Non essendoci però uno standard di riferimento condiviso da tutti gli operatori ed essendo i costi

elevati, la radio digitale è un passo indietro rispetto allo sviluppo degli altri media.

Lo standard di riferimento sarebbe il Digital Audio Broadcasting (DAB), sviluppato a fine anni ’80

dal progetto Eureka, basato sui sistemi di compressione già accennati MPEG mentre il nuovo

standard introdotto, DAB +, non compatibile con lo standard precedente, utilizza il sistema di

compressione MPEG-4. Il ripiego sul satellite come sistema alternativo di trasmissione ha avuto la

meglio, in particolar modo negli Stati Uniti, in quanto vi è stata una dura opposizione agli elevati

costi richiesti agli operatori radiofonici.

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19 

 

1.5.4 Libri elettronici

Anche conosciuti come e-book, contrazione di Electronic Book, il libro elettronico consiste in

un’opera letteraria monografica pubblicata in forma digitale e consultabile mediante appositi

dispositivi informatici. In realtà la disponibilità di opere in formato digitale non rappresenta una

novità nel mondo dei nuovi media: come evidenzia Fausto Colombo il progetto Gutenberg, il più

noto archivio testuale presente su internet, trova le sue origini nel 1971. Verso la metà degli anni

’80 inoltre, l’editoria elettronica commerciale vede le sue prime pubblicazioni su supporto

elettronico, floppy disk e cd-rom, mentre il lancio dei primi e-book si manifesta verso la fine del

1998. Il libro digitale grazie alle sue potenzialità, versatilità della fruizione, ecologia, riduzione dei

costi di produzione e vendita, si prospetta come strumento ottimale per la consultazione di opere di

riferimento e per la didattica.

La diffusione dell’e-book inizialmente era alquanto limitata. Tra le cause di questo insuccesso vi

sono:

I prezzi di vendita degli e-book e degli hardware di lettura elevati

Autonomia limitata a poche ore

Inesistenza al momento di uno standard di visualizzazione condiviso: Adobe e Microsoft si

stanno contendendo la supremazia nel settore

Risolto il primo ostacolo, quello dei prezzi, l’e-book sta sempre più diventando parte integrante

dell’industria editoriale. I recenti sviluppi tecnologici infatti hanno permesso di orientarsi verso

modelli di business che garantissero la riduzione dei prezzi dei contenuti editoriali e dei dispositivi

hardware di lettura. Nel corso del 2003 le vendite di libri elettronici a livello internazionale sono

aumentate a più di 8 milioni di euro.

I principali canali di distribuzione sono i grandi rivenditori di libri online, come Amazon, e le stesse

case editrici. Vengono investite grande somme ma lo si fa con l’intento di rimanere a passo con i

tempi sfruttando le nuove tecnologie per rispondere alle nuove attese che si vengono a creare da

parte degli utenti. In particolare per gli autori esordienti, l’e-book rappresenta un ottimo strumento

promozionale; lo stesso per le case editrici che utilizzano internet come mezzo per pubblicizzare le

novità permettendo talvolta la vendita diretta dell’opera.

È importante osservare come la maggior parte degli operatori del settore siano concordi

sull’affermare che la rapida consultazione consentita dagli e-book agevola la fruizione di dizionari o

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letteratura per la documentazione tecnica su argomenti scientifici o turistici piuttosto che per la

narrativa e la saggistica leggera, per le quali il medium preferenziale resta e resterà il libro cartaceo.

L'Amazon Kindle, o Kindle è un lettore di libri elettronici commercializzato da Amazon.com.

Inizialmente destinato al mercato statunitense, è stato poi lanciato in tutto il mondo a partire dallo

ottobre 2009, ma solo nella versione in lingua inglese. Amazon è la più grande libreria online al

mondo in lingua inglese, una piattaforma a cui lo strumento ha libero accesso senza necessità di

pagare il traffico dati.

In America si è verificato il sorpasso degli e-book sui libri di carta “Negli ultimi tre mesi, per ogni

100 libri rilegati venduti, Amazon.com ne ha venduti 143 in versione digitale sul lettore Kindle”, ha

reso noto la società, precisando che il dato riguarda soltanto le nuove pubblicazioni. Lo

scavalcamento è stato favorito dalla nuova politica dei prezzi di Kindle: Amazon lo ha abbassato di

recente a 189 dollari per far fronte alla concorrenza con la popolare tavoletta iPad della Apple.

Infatti quest’ultima è in grado di svolgere, tra le altre, la funzione di lettore di libri elettronici.

La prima piattaforma italiana dedicata esclusivamente alla distribuzione degli e-book è Edigita,

promosso da tre tra i maggiori gruppi editoriali italiani, Feltrinelli, Messaggerie Italiane con Gems e

Rcs Libri, che insieme raggruppano oltre quaranta sigle editoriali. Il progetto è mettere gli editori

italiani in condizione di offrire le proprie edizioni anche in formato e-book attraverso i più popolari

device presenti e futuri (Kindle, Ipad ecc.), agendo come fornitore di servizi sia per le librerie

online (ibs.it, LibreriaRizzoli.it e laFeltrinelli.it in primo luogo) che per i siti di e-commerce

stranieri (come Amazon.com o iBooks.com). Edigita prevede che il mercato italiano possa

raggiungere almeno i 60-70 milioni di euro nel 2015 con una quota non inferiore al 4-5%.

Mondadori e Telecom hanno lanciato il portale Biblet Store. Vengono proposti milleduecento titoli

Mondadori, Einaudi, Sperling & Kupfer e Piemme, quattrocento dei quali sono novità. Biblet Store

venderà presto online anche i lettori infatti tra qualche mese saranno in commercio gli eReader

targati Telecom e Olivetti. I libri venduti su Biblet Store saranno tutti in formato ePub e PDF, cioè

scaricabili e leggibili su ogni tipo di tavoletta o lettore, oltre che sul computer, con il software

gratuito Adobe Digital Editions. Gli eBook saranno protetti da un sistema Digital Rights

Management (DRM), a tutela dei i diritti degli autori. 2

                                                            2 Il lancio di Edigita è avvenuto il 18 ottobre 2010; il lancio di Biblet Store l’8 ottobre 2010

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1.6 iPhone e iPad: tutto in un solo strumento.

Nel giugno del 2007 il capo esecutivo della Apple, Steven P. Jobes, introdusse l’iPhone, affermando

«Questo è il telefono che ha cambiato il telefono per sempre». L'iPhone è quad-band e utilizza

tecnologie GSM EDGE, ma è dotato anche di connettività Wi-Fi e bluetooth. Le funzionalità

relative alla telefonia sono quelle classiche di uno smartphone, e comprendono anche la possibilità

di effettuare un'audioconferenza unendo più telefonate; durante la presentazione del prodotto, Steve

Jobs ha utilizzato una conferenza a tre, ma il telefono supporta fino a 5 partecipanti, lasciando

comunque disponibile una seconda linea per le chiamate in entrata. Le funzioni di palmare

comprendono il multitasking, animazioni e multimedialità, schermo tattile evoluto, denominato

dalla stessa Apple Inc. Multi-touch, ampia connettività, navigazione Web mediante browser Safari,

sincronizzazione con il computer, sia sistemi Windows che Mac, tramite iTunes con il connettore

dock utilizzato dagli iPod, lettura dei file di testo, documenti in formato PDF, RTF solo on-line,

Microsoft Office, iWork, immagini e filmati allegati alle e-mail o collegati a una pagina web.

Le funzioni del dispositivo, a parte alcune svolte ancora attraverso i tasti, sono accessibili mediate il

Multi-touch, che occupa tutto il lato frontale del dispositivo e non necessita di pennino ma si

utilizza direttamente con le dita e permette di gestire il tocco di più dita contemporaneamente.

Questa caratteristica permette di implementare le cosiddette gesture, ovvero combinazioni di gesti,

movimenti di più dita, che permettono di controllare l'interfaccia del dispositivo.

Grazie al modulo A-GPS integrato, consente il geotagging delle foto, ovvero la possibilità di

salvare informazioni quali latitudine e longitudine del luogo in cui è stata scattata la foto.

iPhone OS, una versione leggera del sistema operativo Mac OS X, mediante touchscreen, permette

di svolgere attività quali, ad esempio, vedere video di YouTube.

Fra le applicazioni native presenti, oltre quelle necessarie alla riproduzione audio/video e alle

funzionalità telefoniche, ci sono naturalmente quelle che permettono di accedere alle funzionalità di

agenda, calendario, calcolatrice, blocco note, bussola, foto e videocamera e impostazioni, più un

client di posta elettronica che utilizza protocolli IMAP e POP3 mediante il quale si gestisce anche

un servizio di segreteria telefonica via e-mail, Visualvoicemail. Il browser derivato da Safari per la

navigazione web permette di accedere rapidamente a Google Maps, oltre a due applicazioni che

permettono di avere in tempo reale le quotazioni della borsa e le previsioni meteo.

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22 

 

Tre anni dopo compare sul mercato l’iPhone 4, presentato ufficialmente il 7 giugno 2010 al

WWDC, il quale offre una qualità e nitidezza di immagine altissime, grazie al numero di pixel

quattro volte superiore ai modelli di iPhone precedenti. Il numero di pixel per pollice è stato

aumento a 326, con risoluzione del display 960×640 pixel, contrasto 400:1 e tecnologia IPS che

garantisce colori più nitidi e profondi, con un angolo di visualizzazione più ampio. I dettagli delle

immagini sono quindi precisi e nitidi. Aspetto questo che va a sommarsi alle qualità che concorrono

a consolidare questa nuova tecnologia come protagonista nella scena di numerosi settori, in

particolare, come mostrerò nel corso del secondo capitolo, nel settore turistico.

Sempre nel 2010, presentato il 27 gennaio, compare sul mercato il prodotto Apple che sta

rivoluzionando il mondo digitale: si parla della tavoletta iPad. Cinquemilioni di tablet venduti nel

primo semestre del 2010, trentacinquemilioni di download in due mesi dallo store di Apple, il

negozio online. Questi dati fanno intuire il successo immediato della tavoletta prodotta da Apple.

Cifre destinate a crescere, non solo per le vendite super del tablet e delle sue applicazioni software

molte delle quali gratuite, dalla qualità della risoluzione e dalla facilità di utilizzo, come per

l' iPhone, ma anche per il mercato degli accessori. L' iPad è infatti uno strumento modulare, ovvero

può essere arricchito e plasmato dai più disparati accessori. Come sistemi per guardare la tv

digitale in viaggio, collegare lettori di dvd e blue-ray, connettere via bluetooth la tavoletta a volanti

o cloche per giocare. Per quanto riguarda i sistemi di scrittura è stato prodotto Apple iPad

Keyboard Dock, una dock station con tastiera incorporata che trasforma la tavoletta in un sistema di

scrittura avanzato. Basta collegare l' iPad al connettore posteriore della dock e si ha la sensazione di

lavorare con un computer con una vera tastiera, più veloce, precisa e completa di quella virtuale del

sistema. È già sul mercato Camera Connection Kit, un piccolo adattatore fotografico per importare

le immagini e i video da una videocamera digitale sia con il connettore Usb sia direttamente da una

scheda di memoria del tipo Sd Card. È utile durante i viaggi per guardare le foto, selezionare le

migliori e magari memorizzarle su Internet o spedirle via mail.

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1.7 E-display a impatto zero

“L' e-display a colori che funziona a energia zero”: così recita il titolo di un articolo de Il Corriere

della Sera del 12 ottobre 2010. Negli Stati Uniti è stato sviluppato nel corso di 7 anni uno schermo a

colori e ad alta risoluzione paragonabile allo schermo dell’iPad e dai consumi più bassi rispetto a

Kindle. Vi è la possibilità di processare le informazioni in modo veloce, dimostrato dalla rapidità

dello scorrimento delle foto, senza consumo di batteria: l’e-display funziona ad energia zero.

Caratteristica questa in grado di rivoluzionare il mondo dei tablet e degli smartphones. Altro

vantaggio dato dall’e-display è la possibilità di leggere senza problemi sotto al sole, così come

accade con gli schermi retroilluminati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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24 

 

CAPITOLO 2: NUOVE TECNOLOGIE E TURISMO  

La prima parte della tesi evidenzia alcuni tra i più importanti cambiamenti apportati al mondo dei

media negli ultimi anni, cambiamenti avvenuti soprattutto con la diffusione continua di nuove

tecnologie in grado di migliorare numerose funzioni di base dei media stessi. Tali sviluppi sono nati

dalla necessità di appagare i bisogni dei consumatori che richiedono più qualità, più rapidità nello

scambio di informazioni e la possibilità di usufruire dei servizi anche in movimento; qualità

migliorata grazie alla varietà di informazioni che i nuovi media mettono a disposizione degli utenti,

i quali a loro volta selezionano ciò a cui realmente interessati o qualsiasi cosa che venga reputata

essere in grado di soddisfare i bisogni dello stesso utente; le informazioni vengono scambiate in

modo sempre più rapido e, come nel caso della messaggistica istantanea, in modo gratuito.

Come sottolineato più volte nel primo capitolo, oggi ci troviamo in una società che è mobile: si

pensi al fenomeno del pendolarismo. Per questo motivo la digitalizzazione ha investito anche media

quali il telefono cellulare o il libro elettronico. Mezzi questi che vengono sempre più adottati nel

settore turistico: la mobilità è infatti di significativa rilevanza nel concetto stesso di turismo.

Mi accingo quindi a descrivere strumenti e applicazioni che vengono sempre più utilizzate nel

settore turistico. Inoltre le nuove tecnologie risultano essere il mezzo migliore per i turisti che

ripiegano al “turismo fai-da-te”. Nelle nuove frontiere del turismo fai-da-te i turisti creano

autonomamente i propri percorsi usando le mappe rintracciabili su Internet, basando la scelta

talvolta sul giudizio che altri utenti hanno espresso nei commenti da loro inseriti. Smartphones e

Internet assemblati creano uno strumento che si sta rivelando essere un accessorio sempre più di

fondamentale importanza nell’equipaggiamento di un turista!

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25 

 

2.1 Internet: il turismo fai-da-te.

Internet è il principale nuovo medium e offre opportunità che vengono sfruttate anche nel settore

turistico. In rete, infatti, si trovano tutte le informazioni sulle destinazioni, sui diversi servizi offerti

come trasporti, ristoranti, autonoleggio, alberghi e via dicendo, nonché la possibilità di prenotare

on-line i servizi appena elencati e richiedere assistenza via mail.

In particolare da una ricerca effettuata nel febbraio del 2010 da Hitwise3, società che offre

monitoraggio e analisi gestendo un portafoglio di oltre 100.000 clienti in 65 paesi del mondo, viene

mostrato come dall’analisi dei flussi di traffico online legati al turismo sempre più crescente è la

fruizione delle mappe e delle informazioni stradali e geografiche.

Per quanto concerne il mercato americano, sul quale si è concentrata la ricerca da parte di Hitwise,

all'interno della Top 20 dei Most Visited Travel related Web sites , i siti più visitati di argomento

viaggi, le mappe e gli strumenti che contengono informazioni stradali occupano quattro importanti

posizioni. Google Maps (1°), MapQuest (2°), Yahoo! Maps (8°) e Bing Maps (11°) si trovano a

competere con gli altri giganti del settore.

1 Top 20 dei "Most Visited Travel related Web sites ", Hitwise 

                                                            3 Hitwise effettua il suo monitoraggio su circa 1 milione di siti unici su base giornaliera, includendo i sub-domini dei più grandi 

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26 

 

Nella classifica ci sono siti di booking online, guide e pubblicazioni, agenzie di viaggio, tour

operator, informazioni legate ai trasporti pubblici, ma anche particolari destinazioni e resort.

Nelle prime venti posizioni troviamo Expedia, Southwest Airlines, Travelocity, Priceline,

TripAdvisor, Orbitz, Delta Air Lines, Cheapoair e molti altri.

La raccolta di dati prevede la categorizzazione dei siti sulla base dell'argomento che trattano e dei

loro contenuti, la propensione al mercato e la collocazione all'interno di un contesto di forte

competitività e concorrenza.

Per quanto riguarda i siti che offrono mappe stradali e itinerari, Google Maps et similia, pur non

essendo stati previsti come strumenti per effettuare le prenotazioni online, dispongono di una

pluralità di servizi aggiuntivi legati al mondo dei viaggi, come il geotagging e tutto ciò che permette

di trovare informazioni di interesse storico-culturale o commerciale attraverso l'esplorazione

spaziale. E’ importante per una struttura ricettiva essere ben visibile e capace di sfruttare un mezzo

come Google Maps.

L’industria dei viaggi online durante il periodo analizzato da Hitwise, che risale a febbraio 2010,

ha ricevuto una media del 38,78% del traffico direttamente dai motori di ricerca.

Le keywords più gettonate sui search engine americani sono:

1. mapquest 2.98%

2. mapquest driving directions 1.52%

3. google maps 1.17%

4. maps 0.87%

5. southwest airlines 0.82%

6. google earth 0.58%

7. map quest 0.58%

8. expedia 0.49%

9. cheap flights 0.48%

10. travelocity 0.47%

Questi risultati dimostrano come la tendenza a progettare le proprie vacanze autonomamente stia

crescendo. Come in America così in Europa. A confermarlo vi è, tra gli altri, un articolo apparso tra

le pagine del quotidiano americano The New York Times il 2 aprile 2005. “More Europeans go

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27 

 

online for vacation”4, questo il titolo scelto dal giornalista Kevin O’Brien. Dall’articolo risulta che

nel febbraio dello stesso anno il sito più visitato, sempre parlando in ambiti turistici, sia stato

Expedia. Inoltre Simon Breakwell , capo esecutivo della IAC’s European travel division

intervistato da O’Brien, fa intuire come il turismo online già cinque anni fa si stava continuamente

sviluppando. Egli afferma “Online tourism is definitely the future. In 10 to 15 years, there will be

almost nobody who doesn't book their travel over the Internet." 5

Le previsioni di Simon Breakwall si stanno effettivamente verificando, a partire dalle numerose

prenotazioni online per voli, alberghi e via dicendo. Più scelta per un target allargato e quindi in

grado di soddisfare bisogni differenti convince sempre più persone ad utilizzare Internet come

mezzo per informarsi per poi organizzare e prenotare le proprie vacanze.

Sempre prendendo in esame l’Europa dal 2010 al 2012, la crescita del segmento online continuerà a

tassi di circa l`11,4% per raggiungere un valore di circa 91 miliardi di euro, mentre l`offline

continuerà la discesa con tassi negativi del 3,9%, 1,2% e 1,6% e assestarsi su circa 182 miliardi di

euro nel 2012. Questi sono i primi dati della ricerca di Simon Carkeek, direttore esecutivo di

Eyefortravel, istituto di ricerca inglese, specializzato in Travel Intelligence.

La Stampa il 18 novembre 2009 prende in esame la situazione del Belpaese, mettendola a confronto

con quella relativa agli altri stati europei :“ La Gran Bretagna è di gran lunga il primo mercato

europeo per l`online, con un 29,6% del totale, seguito dalla Germania, con un 18,2% e dalla

Francia, con un 14,4%. L`Italia rappresenta il 5,4%, una percentuale ancora ridotta rispetto ai key

market, ma con tassi di crescita stimati intorno al 13,9% rispetto all`11,4% del totale Europa”

Inoltre, ricollegandoci al concetto di mobilità più volte citato, il quotidiano aggiunge :”[…]c`è un

fattore che può rappresentare la chiave di volta nell`espansione del turismo online in Italia: grazie

all`altissima diffusione dei mobile device e alla disponibilità della banda larga, la crescita

dell`online business potrebbe "saltare" direttamente dal pc al telefonino.

Infatti nel 2008, l`abitudine di navigare in Internet dal cellulare è cresciuta del 56,7% e in

particolare l`utilizzo di servizi web o sms per il turismo è cresciuto del 54,2%. “.

                                                            4 “Sempre più europei  ripiegano ad internet per decidere le vacanze.” 

5 “Il turismo online è definitivamente il futuro. Tra 10 o 15 anni non ci  sarà più nessuno che organizzerà i suoi viaggi se 

non su Internet” 

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28 

 

Sono infatti sempre più i produttori di smartphones che migliorano la qualità dei loro prodotti

aggiungendo applicazioni utili a fini turistici. La società Deloitte Consulting prevede che nel 2010

si venderanno 400 milioni di smartphones, arrivando a uno storico sorpasso sui personal computer.

Un boom segnato soprattutto dalla possibilità di accedere ai servizi Internet in mobilità. Alberto

Donato, Partner di Deloitte e Responsabile del settore Telecommunications, ha dichiarato per il

Corriere della Sera: «Entro fine anno la funzionalità di ricerca mobile sarà una della cinque

applicazioni più usate, insieme a chiamate, sms, agenda e navigazione». Insomma, si effettueranno

ricerche su Google più con il telefonino che con il computer, grazie anche agli abbonamenti “flat”

per cellulari sempre più diffusi; con il termine flat si intende una connessione ad Internet con la

particolarità che il costo del collegamento non è calcolato in base al tempo di connessione, ma in

base ad un canone mensile predeterminato .

Sono due le tendenze principali nel mondo degli smartphone. Da una parte, abbiamo apparecchi

sempre più vicini ai computer, per potenza e applicazioni utilizzabili. Dall'altra, al contrario di

quanto succedeva negli anni Novanta, gli schermi diventano sempre più grandi e i terminali sono

sempre meno “tascabili”.

2.2 Il turismo mobile

La possibilità di portare Internet sempre con sé è la caratteristica che maggiormente ha portato

numerosi smartphones, ad essere utilizzati anche nel settore turistico. Come il boom iniziale di

Internet ha cambiato il modo in cui i turisti effettuano prenotazioni negli hotel, acquistano servizi,

creano itinerari, rimangono in contatto con gli amici, così questa nuova estensione del web

provvederà agli stessi scopi. Il turismo diventa sempre meno “cartaceo” e sempre più digitale.

Il progressivo passaggio dal turismo “analogico” a quello “digitale” è stato spinto dagli stessi tour

operator, dagli editori di guide e perfino dalle compagnie aeree, che hanno iniziato a produrre e

distribuire tutta una serie di informazioni e utilità, dedicate al viaggiatore, accessibili da lettore

Mp3, tramite Podcasting, da Pda o cellulare, spesso sfruttando Internet. Questo ha permesso loro di

stare al passo coi tempi e personalizzare i servizi offerti in base alle caratteristiche e alle esigenze di

ciascun soggetto che si stanno via via modificando: come specificato precedentemente, rapidità,

maggiore qualità e più dettagli vengono sempre più richiesti da parte dall’utente, in questo caso dal

turista, e Internet è il media che meglio degli altri può garantire il soddisfacimento completo da tutti

i punti di vista.

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29 

 

Con poche e semplici mosse è possibile scaricare itinerari predefiniti o la mappa del luogo

interessato per seguirli direttamente dal proprio dispositivo wireless; mobilità ancora maggiore è

consentita dagli apparecchi dotati di sistemi di navigazione Gps, in grado di calcolare in tempo reale

qualsiasi itinerario pedonale o automobilistico, fornendo inoltre informazioni quali la distanza dal

prossimo distributore di carburante, le postazioni degli autovelox, la recensione di un ristorante

segnalato dalle principali guide internazionali o l'ubicazione di un museo. E proprio lungo le vie

delle città d'arte e all'interno dei musei la tecnologia mobile torna a rivelarsi di grande utilità per il

turista senza filo, che sempre attraverso podcasting e altri programmi scaricati sul proprio

dispositivo ha la possibilità di ascoltare la storia di luoghi, fatti e persone. Ecco quindi il sorpasso

dell’audioguida tradizionale con l’incorporamento di questa nei nuovi dispositivi mobili.

Chi volesse approfondire la propria conoscenza di Venezia per esempio, potrebbe rivolgersi

all'indirizzo del progetto sperimentale History Unwired del MIT Massachusetts Institute of

Technology e approfittare della guida multimediale dedicata al sestiere di Castello, lungo le cui

calli sono stati collocati degli hotspot Bluetooth: così, chiunque disponga di smartphone o palmare

dotati della tecnologia Bluetooth potrà ottenere informazioni di vario tipo, utilità, storia, folklore,

descrizioni di quadri e sculture e via dicendo, relativamente a quella specifica zona, proprio mentre

la sta visitando.

2.3 Gli obiettivi da raggiungere

Non solo i contenuti multimediali potranno essere veicolati attraverso tecnologie mobili, ma

l’informazione potrà essere filtrata per la localizzazione dell’utente. “Dove si trova il ristorante più

vicino?”, “A quale palazzo mi trovo di fronte?”: a queste domande si potrà ricevere risposta

immediata attraverso le tecnologie mobili. Il promotore turistico deve infatti progettare possibili

applicazioni cercando di riflettere su come queste tecnologie possano essere usate per promuovere

alcuni comportamenti desiderati da parte del turista, come ad esempio:

Sviluppare le applicazioni in modo tale da influenzare l’escursionista a fermarsi una notte in

più nella zona.

Promuovere itinerari meno conosciuti, per esempio nella provincia di Milano.

Pubblicizzare attività e business tipici; alberghi, ristoranti, boutique.

Avvicinare il turista al cittadino locale, rendendo possibile, attraverso la rete, uno scambio di

conoscenze di interesse comune.

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30 

 

Riqualificare il territorio.

2.4 Tutte le guide in un solo media

In un solo strumento convergono numerose informazioni riguardanti:

Trasporto: orari, tariffe, linee ed eventualmente la presenza di shuttle che effettuano

collegamenti con l’aeroporto. Notizie utili anche per i locali.

Eventi collaterali: voler vivere appieno il luogo visitato. Non c’è modo migliore per avere

informazioni aggiornate e precise se non attraverso Internet. È inoltre possibile filtrare la

ricerca a seconda del tipo di evento che si sta ricercando: musicale, mostra d’arte,

fotografia…

Itinerari: come più volte evidenziato, la mappa sul proprio cellulare è di enorme utilità. È

precisa ed è possibile consultarla in modo più semplice rispetto alla cartina tradizionale. È

infatti possibile vedere la propria posizione sulla mappa stessa.

Lingua: su molti smartphones è già installato il dizionario, altrimenti vi è la possibilità di

aggiungerlo come applicazione. In ambito turistico è molto importante: più rapido da

consultare e sicuramente meno ingombrante!

Ricordi: la fotocamera è ormai una prerogativa di numerosi mobile device. Foto, video,

anche in HD, come nel caso dell’iPhone 4, potranno essere scattate con un unico strumento

e, se lo si desidera, caricate su social networks.

Luoghi “sconosciuti”: come verrà illustrato nella terza parte, la provincia di Milano, per

esempio, è ricca di possibili risorse turistiche non sfruttate. Attraverso il proprio smartphone

o libro elettronico vi è la possibilità di conoscere luoghi caratteristici e, servendosi della

propria mappa digitale, vi è l’opportunità di creare un itinerario che conduca al posto

desiderato.

Acquisto online: i biglietti di musei, trasporti, alloggi direttamente acquistabili nel momento

in cui se ne ha bisogno. Evitando talvolta code, come nel caso del museo, quindi

invogliando ancor di più il turista ad effettuare la visita.

Interagire con la comunità virtuale: i social networks, già citati, hanno un ruolo

importantissimo nel settore turistico. Si tratta infatti di un luogo dove confrontare i pareri,

vedere le foto o i video altrui e caricare i propri. Farsi dare consigli su luoghi già visitati o

sconsigliarne di altri. Dal punto di vista delle strutture ricettive, su siti predisposti, è

possibile mettere foto e descrizioni e consentire ai clienti di commentare: questo può

Page 31: Nuove tecnologie e turismo: itinerario multimediale tra le ville storiche della provincia di Milano

31 

 

rappresentare sia vantaggi che svantaggi dal momento che i pareri possono risultare essere

sia positivi che negativi.

Selezionare l’informazione: come spiegato nel primo capitolo, le nuove tecnologie

permettono di interagire con il media, filtrando le informazioni e selezionando quelle

necessarie. Si evita così perdita di tempo e nervosismo.

2.5 Strumenti necessari e il Qr : una “risposta rapida” alle richieste del turista

Smartphones, computer portatili, oggi anche di dimensioni ridotte, audio guide e libri elettronici

sono gli strumenti che meglio svolgono le funzioni sopra elencate. In particolar modo, come

evidenziato, lo smartphone. L’iPhone per esempio è in grado di contenere tutte le funzioni dei

quattro strumenti elencati. È maneggevole e semplice da usare: perfetto come strumento di viaggio!

Rete wireless, GPS, bluetooth, infrarossi rappresentano le tecnologie di trasmissione dati.

Sempre più utilizzato è anche il Qr, quick response, l’erede del codice a barre [figura 1]. Il Qr è una

sorta di trait d’union tra il mondo cartaceo e quello multimediale di Internet. Una porta d’accesso a

contenuti aggiuntivi che per la loro natura digitale non troverebbero spazio sulla carta e che invece

arrivano, via web, direttamente sullo schermo del telefonino. Se si inquadra con l’obiettivo del

cellulare il codice Qr sul display vengono proiettati video e pagine internet preparate ad hoc per

approfondire l’argomento a cui è legato.

Figura 1 QR Code 

In Giappone, patria della corporation Denso-Wave che lo ha inventato, il codice Qr è approdato

praticamente ovunque: se ne vedono gigantesche riproduzioni sulle facciate dei grattacieli,

compaiono sui prodotti al supermercato e al posto della foto sulle lapidi al cimitero. Se si compra un

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32 

 

cheeseburger al McDonald’s di Tokyo, sulla carta che lo avvolge si può inquadrare il codice Qr che

svela quante sono le calorie e quali gli ingredienti del panino che si sta per addentare.

A Londra i grandi magazzini Harrods ne hanno affisso uno di 3 metri sulla facciata, si trovano sulle

pubblicità in metropolitana, ma anche sui muri di Camden Town e Soho dove vengono affissi

volantini che riportano codici Qr con le indicazioni per feste underground.

Il codice Qr può contenere fino a 4.296 caratteri di testo. Non sempre conduce, quindi, a un video o

a una pagina web. Sul display del cellulare compaiono, talvolta, solo una serie di informazioni

testuali. Per questo molte aziende come l’americana Google hanno cominciato a stamparlo sui

biglietti da visita dei dipendenti; basta un clic con il telefonino per memorizzare tutte le

informazioni nella rubrica del cellulare e anche in quella del computer. Dove questo codice è già

diventato di uso comune, come in Svezia e Danimarca, lo si trova in vetrina accanto ai prezzi.

Le prime a cogliere l’opportunità offerta da questo codice sono state le multinazionali: l’Ikea, per

esempio, negli Stati Uniti lo pubblica sui volantini pubblicitari e chi lo fotografa ottiene un coupon

di sconto. La Pepsi, in Danimarca, ha stampato il Qr code sulle lattine e chi lo inquadra ottiene una

bibita gratis e le informazioni sui concerti che Pepsi sponsorizza a Copenaghen.

È quindi evidente come possa essere utilizzato anche a fine turistico: in tal senso la Ibm, per il

Comune di Venezia, ha disseminato i codici Qr sui monumenti della città e con un clic del

cellulare i turisti possono sapere dove si trovano e che monumento stanno ammirando.

Rapidità ancora una volta garantita con l’utilizzo delle nuove tecnologie.

2.6 L’audio guida per smartphone

Passeggiare per la città e ascoltare la storia tramite auricolari interagendo con l’ambiente

circostante: questo l’obiettivo, raggiunto, di Soundwalk.

Creato a New York da Stephan Crasneanscki agli inizi del 2000, Soundwalk si occupa della

creazione di audio guide di diverse città da utilizzare su iPod, iPhone e iPod Touch. Utilizzando e

plasmando i suoni, assicura un senso di partecipazione alla realtà che si sta visitando, catapultando

il turista anche nel passato. Creando un viaggio nella storia, Soundwalk porta il visitatore a scoprire

luoghi “nascosti” all’interno della città.

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33 

 

Partendo dalla creazione dell’audio guida per New York, la squadra di Stephan Crazneanscki ha

prodotto audio guide anche per Parigi, Londra, Ibiza, Berlino, Beijing, Hong Kong ,Shangai e

Varanasi. La prima audio guida per New York è stata creata su Cd, ma anche Soundtrack si è

adeguata ai cambiamenti creando dapprima le guide MP3 scaricabili dal sito Soundwalk.com,

secondariamente le applicazioni per iPhone e iPod, come nel caso di Parigi nel 2009. I tour durano

un’ora e la voce narrante è di attrici o personaggi famosi originari della città descritta: per Beijing

l’attrice Gong Li, per Hong Kong l’attrice Shu Qi, per Shangai l’attrice Joan Chen. A guidare per le

strade di Ibiza sarà invece Paz Vega, mentre Florence Loiret-Caille, Isild Le Besco, Helene

Fillieres, Lou Doillon, Virginie Ledoyen, Jean Reno guideranno per le strade di Parigi, musei

compresi. Altra curiosità riguardante Soundwalk, è la collaborazione di questa con Puma e Adidas

nella creazione di itinerari da percorrere correndo: una visita alternativa della città! Un modo di

vivere la città alternativo e divertente. Così come grande successo riscuotono i tour a tema

sviluppati per New York: Hip-Hop Walk, nel Bronx accompagnati dalla voce di Jazzy Jay, e il

Baseball Walk, nello Yankee Stadium con la voce di Tony Morante sono due esempi.

Ancora itinerari americani a disposizione del giramondo tecnologico su Talkingstreet.com , dove le

audio-guide di alcune città americane sono raccontate dalle voci di personaggi celebri: chi volesse

recarsi a Boston sarebbe infatti accompagnato dalla descrizione del luogo narrata dal cantante degli

Aerosmith, Steven Tyler, mentre l'attrice di Alien Sigourney Weaver, fa da cicerone ai turisti in

visita a New York.

Due esempi quelli appena citati che fanno intuire come i nuovi media interagiscano tra loro al fine

di creare un prodotto nato dalla creatività e l’innovazione che soddisfi appieno l’utente, dando

talvolta più di quanto si aspetterebbe.

2.7 Le guide cartacee diventano digitali: Lonely Planet

La compagnia aerea di Richard Branson, la Virgin Atlantic, ha pensato bene di mettere a

disposizione dei viaggiatori un catalogo di podcast che forniscano informazioni su una grandissima

varietà di destinazioni turistiche, aiutando il cliente a pianificare al meglio le proprie vacanze e a

gestire in modo ottimale il tempo da dedicare alle escursioni. Anche la Lonely Planet, una tra le più

autorevoli guide di tutto il mondo, nonostante rifiuti categoricamente l'idea che un giorno i suoi libri

possano passare di moda ed essere definitivamente sostituiti da un cicerone digitale, ha comunque

messo a disposizione dei suoi lettori dei podcast gratuiti a complemento delle informazioni cartacee.

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34 

 

Inoltre da agosto 2010 la Lonely Planet è disponibile in formato e-book: Italia, Spagna, Francia,

Gran Bretagna e Irlanda i primi Paesi a poter essere esplorati per via digitale. Ogni guida contiene

oltre trecento link e può essere acquistata sull'iBookstores di Apple.

Specificamente pensata per l'iPad, la Lonely Planet digitale può essere consultata anche sugli

iPhone con sistema operativo iOS 4.0. Dopo i primi cinque titoli elettronici, toccherà anche a

Giappone, Thailandia e Australia. Secondo John Boris, vicepresidente esecutivo del gruppo, le

guide in formato e-book consentiranno ai lettori di programmare le loro vacanze, inserendo al

contempo segnalibri, prendendo appunti e selezionando punti d'interesse: «E' per chiunque voglia

raggiungere il cuore di una località e scovare tutti i luoghi imperdibili […] Rispondiamo alla nostra

missione di sempre di pubblicare una guida il più perfetta possibile. E la tecnologia è un grande

alleato».

2.8 Dalla carta all’iPad: le scelte di Touring Editore

Il navigatore satellitare è sempre stato di grande aiuto e con i recenti sviluppi si sta rivelando essere

utile per fini turistici. Esso è diventato, come le altre tecnologie mobili, uno strumento molto

utilizzato dai turisti e la tendenza al turismo fai-da-te incrementa senza dubbio questa evoluzione.

Ecco infatti che dalla collaborazione tra AvMap, azienda italiana nel settore GPS, e Touring Editore

il navigatore diventa anche guida turistica multimediale. L’AvMap G6 Touring è infatti un

navigatore satellitare per auto e una guida multimediale portatile: contiene informazioni su tragitti

turistici, luoghi di ristoro e luoghi di pernottamento e presenta all’utente circa 6 mila convenzioni

con alberghi, esercizi commerciali e ristoranti dedicate ai soci Touring Club. Touring Editore ha

fornito circa 20.000 punti di interesse da aggiungere ai 318 mila già presenti nel database di

AvMap. Il navigatore-guida è in grado di fornire informazioni e immagini dei punti di interesse

turistico, nome, descrizione, tipologia, classificazione, indirizzo, mail, sito web, modalità di visita e

di pagamento, facilitazioni e servizi accessori, ed è in grado di guidare l’utente nelle proprie visite,

suggerendo itinerari turistici e fornendone dettagli relativi a lunghezza del percorso e a tappe

effettuabili. Grazie alla tecnologia di sintesi vocale “text-to-spech” della Loquendo, il G6 Touring,

è in grado anche di fornire all’utente una lettura vocale delle descrizioni presenti.

Inoltre Touring Editore ha scelto la trentesima edizione della Borsa Internazionale del Turismo per

presentare tre novità in ambito multimediale: le guide per iPhone, su Kindle e il nuovo sito internet

www.touringclub.com. Dopo le audio guide e i navigatori satellitari ecco dunque la prima guida

Touring per iPhone: è Roma a inaugurare la collana, ma nel corso del 2010 si aggiungeranno

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35 

 

Firenze, Venezia, Torino, Milano, Napoli, tutte in italiano e inglese e tutte acquistabili unicamente

su iTunes. L'applicazione permette una personalizzazione grafica ed offre la possibilità di

geolocalizzare i punti di interesse sulla mappa Touring offline senza costi aggiuntivi oltre che sulle

mappe Google online. La classica Guida Rossa di Roma e la Guida Gialla della Lombardia, sono

invece i volumi scaricabili sul Kindle. Il nuovo sito www.touringclub.com si propone invece il

nuovo punto di riferimento per i viaggiatori in termini di informazioni turistiche e servizi correlati.

È stato impostato per garantire una navigazione rapida, minimizzando il numero di clic necessari

per arrivare ai contenuti e alle informazioni di interesse per l'utente. Nell'homepage è stato aggiunto

anche lo spazio community per condividere le esperienze di viaggio, la sezione prenota attraverso la

quale grazie alla collaborazione con Expedia è possibile acquistare voli, alberghi, servizi e lo store

dove acquistare le pubblicazioni Touring. Touring rappresenta dunque un ottimo esempio di come il

settore turistico stia trovando vantaggiosa la digitalizzazione al fine di promuovere e vendere i

propri servizi.

2.9 GPS e smartphones

Con la diffusione capillare dei sistemi GPS, e il conseguente abbattimento dei costi dei ricevitori,

molti produttori di telefoni cellulari hanno cercato di inserire un modulo GPS all'interno dei loro

prodotti, aprendosi quindi al nuovo mercato dei servizi LBS, Location Based Service, servizi basati

sul posizionamento. Tali servizi vengono sempre più sfruttati per offrire anche sul web dei servizi

molto utili. Tuttavia, la relativa lentezza con cui un terminale GPS acquisisce la propria posizione al

momento dell'accensione, dovuta alla necessità di cercare i satelliti in vista, ed il conseguente

notevole impegno di risorse hardware ed energetiche, ha frenato in un primo momento questo tipo

di abbinamento. Negli ultimi anni è stato introdotto in questo tipo di telefoni il sistema Assisted

GPS, A-GPS, con cui è possibile ovviare a tali problemi: si fanno pervenire al terminale GPS,

attraverso la rete di telefonia mobile, le informazioni sui satelliti visibili dalla cella a cui l'utente è

agganciato. In questo modo un telefono A-GPS può in pochi secondi ricavare la propria posizione

iniziale, in quanto si assume che i satelliti in vista dalla cella siano gli stessi visibili dai terminali

sotto la sua copertura radio. Così, anche le case produttrici di navigatori satellitari, ad esempio

l’olandese Tom Tom, stanno perfezionando applicazioni per iPhone: Tom Tom ha infatti

sviluppato un programma text-to-speech, con la possibilità di controllare la musica proveniente

dall’iPod.

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36 

 

Ora è possibile anche essere guidati all’interno di edifici: sempre più innovazioni facilitano la visita

all’interno di musei, ma anche l’orientamento dentro centri congresso e centri commerciali.

2.10 Visitare i musei di New York con l’iPhone

Negli ultimi mesi sono state realizzate delle applicazioni da svariati musei: Museum of Modern Art

e American Museum of Natural History, a New York; il Los Angeles Museum of the Holocaust; e il

San Francisco Museum of Modern Art , che ha creato un’applicazione anche per Android. Le nuove

tecnologie aiutano un visitatore a vivere il museo in una maniera nuova e appagante. Inoltre,

scherza Bob Tedeschi, autore dell’articolo comparso su nytimes.com l’8 settembre del 2010, i

servizi si trovano in fretta! D’altronde anche quello dei servizi è sempre stato un problema per molti

nelle grandi strutture e le tecnologie sono evidentemente utili anche per questo tipo di ricerche.

The Museum of Natural History Explorer, arrivato in luglio, aiuta i visitatori a trovare più

facilmente esibizioni e servizi offerti dal museo rispetto alle mappe cartacee. All’interno

dell’applicazione è possibile scegliere il proprio tipo di tour nell’apposita sezione. Informa riguardo

ad attrazioni situate nelle vicinanze e rende visibili sulla mappa punti d’interesse quali l’uscita, i

servizi, bar o boutique. L’applicazione è gratuita.

Applicazione simile è stata creata anche per il MoMA, Museum of Modern Art; lo sviluppatore

Spencer Kiser ha sottolineato che è in corso il perfezionamento per l’applicazione per Android e si

pensa sarà possibile anche per altri device, quali il Blackberry.

La mappa creata per l’iPhone è un ottima guida e dispone di un elenco delle esibizioni floor-by-

floor. Inoltre l’applicazione permette all’iPhone di diventare l’audio guida che assicura una

piacevole visita e accurate descrizioni di alcune opere presenti nel museo, facendo evitare così code

per ritirare l’audio guida messa a disposizione dal museo stesso. Con la stessa applicazione è

possibile inviare un’istantanea via mail con il marchio MoMA sulla stessa.

L’iPhone è inoltre d’aiuto per trovare musei e esibizioni in New York, essendo presente le

applicazioni Museum Guide, di cui The New York Art è rivale.

Chi possiede un iPad può inoltre scaricare la nuova applicazione Diana Curran, che consiste in un

libro interattivo che raccoglie le foto scattate durante la visita al museo Ms. Curran.

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37 

 

Il turista viene immerso completamente, attraverso la tecnologia digitale, all’interno del museo. La

qualità della visita risulta migliore, agevolata anche dal risparmio di tempo e la possibilità di girare

per il museo guidati dal proprio smartphone.

2.11 In Italia: monumenti e musei a portata di smartphone

Anche l’Italia si sta muovendo in direzione “turismo mobile”. Con l’applicazione i-MiBAC – Top

40 è possibile infatti vedere la mappa del Colosseo, prenotare un biglietto per visitare il Foro

Romano, calcolare l'itinerario per arrivare a un museo o avere informazioni dettagliate sul

monumento che si ha di fronte. Il tutto utilizzando solo il proprio smartphone. Questa applicazione,

messa a disposizione dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali dal 1° luglio del 2010, è la prima

di una serie di applicazioni per telefonia mobile rilasciata ufficialmente da un ministero italiano. È

scaricabile gratuitamente dall’AppStore e dai siti web istituzionali, inizialmente solo su iPhone,

iPod Touch e iPad, ma presto anche con tutti gli smartphones, anche in lingua inglese. Il progetto

ruota attorno ai 40 musei e aree archeologiche più visitati d’Italia. Ogni luogo dei 40 contenuti

nell'applicazione è descritto attraverso una scheda con le informazioni generali di accesso e una

ricca galleria iconografica. Sono presenti poi numerose sezioni che implementano l’utilità

dell’applicazione: la sezione «Mappa», con i percorsi culturali connessi, quella «Percorsi», con

georeferenziazione dei luoghi, immagini e brevi schede storiche degli stessi, quella «Morphing» sui

restauri delle opere d'arte. C'è poi una sezione «Top Secret» che contiene video e gallerie

fotografiche dei luoghi nei pressi dei Top 40 meno accessibili al pubblico e anche una sezione

«Tickets» che consente di prenotare e acquistare il biglietto per i siti MiBAC direttamente dal

proprio telefono, fino a 24 ore prima dell’ingresso.

Altro caso italiano è l’applicazione “When in Rome” che si propone come guida turistica per

visitare Roma con il proprio iPhone. Infatti grazie al GPS integrato nel telefono l’applicazione

fornirà un elenco di tutti i locali richiesti divisi anche per categoria e in ordine di prossimità.

2.12 Lo SmartMuseum

Scegliere un museo o un itinerario turistico secondo i propri interessi, le proprie disponibilità

economiche e di tempo, con la possibilità di variarlo sul momento se qualcosa di imprevisto attrae

l’attenzione sarà possibile con «SmartMuseum», la nuova tecnologia applicabile agli smartphones

di ultima generazione che diventeranno così video guide per musei e città con un profilo che sarà

stabilito e personalizzato dal fruitore che avrà dato una serie di indicazioni preventivamente.

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38 

 

«SmartMuseum» è stato presentato a Firenze ad alcuni addetti ai lavori da Marco Berni, un

architetto fiorentino di 49 anni che ha affermato che la nuova tecnologia consiste nella possibilità

per ogni visitatore, di creare il proprio profilo e di poterlo modificare durante la visita grazie ad un

sistema di voti che l’utente può esprimere in diretta su un quadro, su un museo o su un oggetto che

lo attrae più di altri. I voti serviranno per le visite future: quando il fruitore chiederà un nuovo

profilo, il sistema ne terrà conto guidandolo verso destinazioni che combaciano col profilo che si è

venuto a creare. Grazie alle indicazioni ricevute dall’utente, «SmartMuseum è in grado di scegliere

le sue preferenze culturali, capire la finalità della visita e anche il tempo che si vuol dedicare ad un

certo luogo, sia esso un museo o una piazza». L’obiettivo è creare, grazie alle nuove tecnologie, un

rapporto inedito e organizzato tra istituzioni culturali e utenza, ovvero una piattaforma digitale

capace di offrire servizi avanzati e personalizzati.

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39 

 

CAPITOLO 3: Itinerario multimediale tra le ville storiche della provincia di Milano 

 

 

Parallelamente all’incremento dell’utilizzo delle tecnologie cresce il fenomeno del turismo “su

misura”: si assiste all’affermazione della soggettività attraverso esperienze sempre meno

preconfezionate, costruite dal singolo su misura al fine di rispondere a bisogni ben specifici. Si va

diffondendo la ricerca di vacanze personalizzate rispetto alla meta, alle modalità di viaggio, allo

sviluppo dello stesso magari in itinere. Come abbiamo visto internet facilita questo processo: i

turisti in procinto di organizzare il proprio viaggio vengono facilitati nell’organizzazione della

propria esperienza turistica.

Infatti, i vantaggi e le possibilità che scaturiscono dal turismo fai da te o su misura, come emerge

dagli esempi trattati nel secondo capitolo, sono molteplici: le informazioni, numerosissime,

vengono trasmesse con rapidità; l’utente può interagire col mondo digitale; più utenti interagiscono

tra loro scambiandosi informazioni e riportando esperienze personali di viaggio ad esempio, o

commentando una struttura ricettiva; l’utilizzo delle nuove tecnologie viene reso sempre più

semplice così da poter far usufruire di questi servizi anche utenti meno esperti.

Ecco perché le nuove tecnologie, soprattutto se si parla di quelle mobili, possono giocare un ruolo

importante nell’organizzazione di percorsi ed itinerari turistici che hanno come fini anche quelli di :

Promuovere percorsi meno conosciuti

Pubblicizzare attività e business tipici

Avvicinare il turista al cittadino locale

Riqualificare il territorio

La provincia di Milano costituisce una zona idonea a mettere in gioco questo nuovo modo di fare

turismo, un tipo di turismo che nel secondo capitolo ho voluto chiamare “mobile”. Ha ottimi

requisiti per essere utilizzata come zona pilota per lo sviluppo di questa recente proposta.

Infatti come banco di prova ho scelto un itinerario comprendente quattro ville storiche situate nella

provincia nord di Milano: Villa Burba a Rho, Villa la “Valera” situato nell’omonima frazione di

Arese, Villa Arconati con sede a Castellazzo, frazione di Bollate Milanese e Villa Litta a Lainate.

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40 

 

La villa di Arese e Castellazzo non sono sempre visitabili ma vantano di corti caratteristiche e

degne di visita.

“Il turismo - dichiara nel 2007 Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di

commercio di Milano - rappresenta per Milano un settore importante su cui occorre sempre di più

puntare per la crescita economica del nostro territorio e in vista dell’Expo 2015. Ecco perché il

coordinamento delle istituzioni deve rappresenta un punto di riferimento, di coordinamento

organizzativo, di promozione del territorio nel suo complesso.”

Per questo motivo ho scelto di svolgere la progettazione selezionando come tappe dell’itinerario

quattro ville dell’hinterland milanese: le ville le ho scelte in base alla vicinanza alla metropoli, tra i

5 e 10 km dalla città, facilmente raggiungibili in auto e con i mezzi pubblici ma al contempo

immerse in un ambiente che rappresenta la tipica campagna milanese.

Il turismo a Milano è un turismo prevalentemente di tipo business e d’affari.6 Il turismo d’affari,

che tende a concentrarsi a ridosso delle aree produttive, risente meno della variabile stagionale e

offre maggiore certezza economica, ma è caratterizzato da breve permanenza e da un turista molto

mobile.

Con l’inaugurazione nel 2005 del nuovo polo fieristico a Rho, anche la provincia nord ovest è stata

interessata dai flussi turistici milanesi. Propongo quindi un itinerario comprendente le 4 ville sopra

elencate in quanto poco distanti l’una dall’altra e con attrattive differenti. Uno degli obiettivi è

incentivare l’interesse dei visitatori delle fiere a conoscere la storia e la cultura milanese nonché

rendere servizi utili anche per la comunità locale.

                                                            6 Ricerca effettuata nel 2007 dalla Camera di Commercio in collaborazione con Fondazione Università Iulm: Turismo 

d’affari a Milano 72%, turismo leisure 20%, turismo congressuale 4%. Giorni di permanenza media: 2,13. 

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3.1 Creazione dell’itinerario

Definite le tappe dell’itinerario è bene renderlo visibile sia a visitatori “off-site”, per esempio da

casa attraverso il proprio computer, che ai visitatori “on-site”, ai quali vengono proposte

applicazioni in grado di rendere il loro smartphone o il loro e-book dei veri e propri strumenti di

viaggio.

3.1.1 Visita off-site

Per quanto riguarda il primo tipo di visitatori, bisognerebbe perfezionare i siti internet di ciascuna

villa: ad esempio Villa Burba è sprovvista di un proprio sito internet. All’interno di ciascuno

bisogna inserire tutte le informazioni necessarie al fine di soddisfare il maggior numero di richieste

e curiosità: come raggiungere la villa, gli orari di apertura, i contatti, la posizione geografica, la sua

storia, una galleria fotografica, un itinerario virtuale, eventi in villa, eventi collaterali, informazioni

riguardanti la città o la frazione in cui ha sede, strutture ricettive in zona, osterie tipiche e

quant’altro. È importante dedicare uno spazio nel quale gli utenti possano lasciare commenti e

suggerimenti ad altri visitatori con la possibilità di inserire immagini relative alla loro visita.

Informazioni queste che rendono possibile una “visita” della villa anche da casa o che permettano

l’organizzazione della visita vera e propria.

Perfezionati i siti internet, si crea un collegamento collocando all’interno delle diverse pagine dei

link ipermediali che rimandano ai siti delle altre ville facenti parte l’itinerario. All’interno dei siti

vengono pubblicizzate le applicazioni per smartphones grazie alle quali è possibile effettuare il

percorso consigliato.

3.1.2 Visita on-site

Come già evidenziato, la zona nord della provincia di Milano è interessata prevalentemente da un

flusso di turisti business. L’intento è però quello di creare strumenti utili anche per la comunità

locale, nonché per i turisti leisure. Proporre applicazioni per mobile device renderebbe più semplice

e “libera” la visita alle diverse ville in quanto, sebbene venga proposto un itinerario preciso, l’utente

può organizzare come meglio crede il proprio percorso.

In ogni villa deve essere quindi presente un’infrastruttura di rete in grado di garantire la

connessione ad internet tramite rete wi-fi: abbiamo già visto nel secondo capitolo come internet

risulti essere molto utile in ambito turistico. Un’altra idea è quella di istallare pannelli nelle aree

delle ville con codici QR relativi, come ad esempio è stato fatto a Venezia. Si tratta quindi di

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infrastrutture utili per i visitatori on-site che dispongono di strumenti quali smartphones, tablets o

libri elettronici.

3.2 Gli obiettivi da raggiungere

Promozione di una zona poco conosciuta: durante la raccolta di dati e informazioni riguardanti le

ville da me scelte, ho avuto la possibilità di intervistare un funzionario della biblioteca di Rho, con

sede in Villa Burba, il quale si occupa della sezione “Storia locale”. La villa, come mi ha spiegato,

viene visitata prevalentemente da gruppi scolastici. In passato accoglieva più visitatori in quanto ivi

si svolgevano mostre abbastanza note nella zona, come ad esempio la Mostra del Fumetto.

Purtroppo però la villa, oltre agli scolari, viene visitata da pochissimi turisti: così come Villa la

“Valera”, Villa Arconati e Villa Litta.

Tutte ospitano durante l’anno eventi musicali, convegni o mostre ma, nonostante ciò, non vengono

prese in considerazione come mezzi per promuovere la provincia di Milano, ricca di risorse in grado

di regalare soggiorni piacevoli. Creare un itinerario multimediale e sfruttare i turisti business

recatisi in Fiera, potrebbe essere il punto di partenza per aumentare l’interesse a visitare questa

zona. Come già spiegato infatti il turismo fai da te è in continuo sviluppo e dare la possibilità al

turista di visitare quattro ville storiche a pochi chilometri da Milano utilizzando il proprio cellulare,

utilizzando quindi nuove tecnologie, incentiverebbe la zona.

Pubblicizzare business tipici: basta spostarsi di pochi chilometri dal capoluogo lombardo per

immergersi nella campagna tipica milanese. Infatti visitando le ville e le corti adiacenti il turista

viene catapultato nel passato. Inoltre è possibile assaporare piatti tipici nelle osterie de nei locali

nelle vicinanze delle ville. L’itinerario multimediale verrebbe infatti arricchito con una lista

contenente tutti i locali tipici localizzandoli sulla mappa costruita ad hoc per l’itinerario rendendo

possibile all’utente di scegliere in base alla vicinanza o al tipo di locale proposto. Questa lista potrà

essere utile anche per gli abitanti della zona.

Avvicinare il turista alla comunità locale: il turista fai-da-te vuole vivere appieno la sua esperienza,

entrando in contatto anche con la comunità locale. La visita delle ville renderebbe possibile questo

incontro. Tutti gli edifici storici proposti sono infatti inseriti in un ambiente in cui è possibile vivere

la campagna milanese: la Villa la Valera sorge in una frazione che mantiene ancora intatti i caratteri

tipici delle corti del passato sebbene siano esse tutt’oggi vissute. Così come le corti di Castellazzo.

Villa Litta e Villa Burba sono immerse invece nella quotidianità delle due città; la prima ad esempio

è sede della biblioteca comunale di Rho.

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Riqualificare il territorio: come più volte evidenziato, il turismo che prevale nella zona milanese è

quello di business. Vista la vicinanza alla fiera, gran parte del flusso si è spostato proprio nella

provincia nord di Milano, dove sono situate appunto Arese, Rho, Bollate e Lainate. Creare un

itinerario multimediale non solo inviterebbe i turisti d’affari a soffermarsi nella zona, ma

costituirebbe una valida alternativa per i milanesi stessi per vivere un week end alternativo a pochi

minuti da casa. Ciò può influenzare il comportamento dei diversi comuni che, di conseguenza, si

impegnerebbero nella cura dei centri e degli edifici storici al fine di garantire una visita piacevole.

Questo atteggiamento avrebbe riflessi positivi anche sui business locali.

3.3 Strumenti

Tutti gli strumenti di viaggio tipici, partendo dalla cartina per arrivare alla guida cartacea,

convergono in un unico strumento mobile, sia esso smartphone, libro elettronico o tablet.

Per raggiungere gli obiettivi appena elencati, la strumentazione mobile risulta essere il mezzo

migliore anche per la creazione dell’itinerario nella provincia di Milano. Oltre alle strutture da

installare nelle diverse ville, infrastrutture di rete e pannelli per QR code, propongo la creazione di

un’applicazione, simile al i-MiBAC – Top 40 o per quella ideata per la visita al MoMA.

Prima di tutto l’applicazione deve disporre di una mappa sulla quale l’utente può geolocalizzare la

propria posizione rispetto al percorso da seguire. Sulla mappa vengono indicate anche strutture di

interesse, le stazioni ferroviarie vicine, le fermate degli autobus e via dicendo, rendendo possibile

attraverso un clic la visualizzazione di informazioni riferite ai mezzi di trasporto o ai servizi

desiderati.

L’applicazione inoltre deve contenere tutte le informazioni base, come ad esempio, orari, contatti,

localizzazione geografica, numeri di emergenza nonché informazioni quali mostre o eventi presenti

in Villa, eventi collaterali o musei adiacenti. Come nel caso di Arese: a pochi passi da Villa la

Valera è possibile visitare il museo dell’Alfa Romeo.

Bisogna evidenziare tutti i punti in cui sono stati installati i pannelli con il codice QR così da essere

facilmente rintracciabili. Lo stesso per i punti in cui vi è la connessione wi-fi.

Come suddetto, la Valera e Castellazzo non sono sempre aperte al pubblico ma spesso ospitano

eventi che ne permettono la visita. Bisogna quindi evidenziare un calendario contenente tutti gli

eventi o mostre.

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44 

 

Propongo la creazione di un’audioguida scaricabile sullo smartphone tradotta almeno in inglese:

come precedentemente più volte sottolineato, il flusso turistico che interessa la zona è

prevalentemente di tipo business, composto da uomini d’affari provenienti da ogni parte del mondo.

In questo caso l’ambiente circostante rappresenterebbe “una scenografia naturale” che viene

raccontata e animata musicalmente da una audio guida. Un racconto in grado di trasformare la

visita in un immersione nel passato. Si tratta di individuare i contenuti di maggiore interesse

turistico ma anche e soprattutto quelli più inediti sui quali sceneggiare e scrivere dei racconti che

testimonino i valori storici culturali dei luoghi visitati arricchiti musicalmente, allo scopo di

trasformare la visita in uno spettacolo.

Si tratta di suddividere ogni traccia audio a seconda della zona e della Villa a cui si riferisce

permettendo così all’utente di scegliere cosa ascoltare e quando.

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3.4 Prima tappa: Villa Burba

3.4.1 Brevi cenni storici

Villa Burba è una villa seicentesca ad architettura tipica lombarda, nata come residenza di

campagna. La sua raffinata bellezza è data da ornamenti tardo-barocchi. Di rilievo sono i balconi, i

cancelli, le ringhiere in ferro battuto e il salone centrale, caratterizzato dal camino in pietra.

All'esterno della villa vi è un parco con essenze pregiate.

Negli interni della villa, appartenuta ai marchesi Cornaggia Medici, è ospitata una mostra

permanente di oggetti, mobili e suppellettili che costituivano gli arredi originali della villa tra la fine

del 1700 e l'inizio del 1900, e che hanno permesso di ricreare alcuni ambienti originali come una

cucina, un salotto e una camera da letto. Una piccola collezione archeologica raccoglie reperti di

epoca romana rinvenuti nel corso di scavi in area locale. Nel 1966 la villa fu acquistata dal comune

di Rho ed è attualmente sede della biblioteca e di numerose attività culturali. Presso la biblioteca

trova spazio un'altra mostra permanente: quella delle opere dello scultore Franco Fossa, allievo di

Marini, Manzù e Messina. Nel 2006 uno splendido intervento di restauro ha recuperato i corpi

rustici, la scuderia, la stalla, il fienile, il filatoio, oltre che una parte del retrostante giardino.

Figura 2 Ingresso Villa Burba 

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3.4.2 PROPOSTA

Villa Burba viene visitata prevalentemente da gruppi scolastici.7 L’utilizzo di supporti tecnologici

renderebbe possibile una maggiore visibilità alla villa, la quale non dispone di un proprio sito

internet. Le informazioni riguardanti la villa infatti sono contenute all’interno del sito del comune di

Rho in quanto, in essa, vi è la sede bibliotecaria.

Il primo passo verso una maggiore notorietà della villa può essere quello di creare un sito dedicato

esclusivamente ad essa. All’interno è possibile consultare informazioni quali: cenni storici della

villa, la posizione geografica con l’inserimento di una mappa, una galleria fotografica, un itinerario

virtuale, come raggiungere la villa, contatti, orari, il calendario degli eventi. Si tratta quindi di dare

la possibilità di “visitare” la villa anche da casa, off-site.

Se prendiamo in considerazione la visita on-site bisogna mettere a disposizione servizi e contenuti

accessibili dal turista, una volta sul posto, attraverso tecnologie mobili, senza fili: smartphones,

tablet, libri elettronici di proprietà dell’utente. La scelta della villa come prima tappa dell’itinerario

deriva dalla vicinanza con la stazione ferroviaria e la vicinanza con la stessa fiera. A tal proposito è

bene pubblicizzare l’esistenza dell’itinerario anche presso la Fiera stessa.

3.5 Seconda tappa: Villa Litta

3.5.1 Brevi cenni storici

Villa Borromeo Visconti Litta sorge nel territorio di Lainate ed occupa una superficie complessiva

di circa tre ettari. Ideatore dell'intero complesso fu Pirro I Visconti Borromeo che, ispirandosi alle

ville della Toscana medicea, verso il 1585 diede una funzione prevalentemente ludica al suo

possedimento lainatese sino ad allora destinato all'agricoltura. Oltre ai lavori di sistemazione

architettonica del palazzo, Pirro I impostò il giardino e fece costruire il Ninfeo. Questo edificio può

essere considerato uno degli esempi più importanti dell'Italia settentrionale per la ricchezza delle

decorazioni e la varietà dei giochi d'acqua. Il Catasto Teresiano del 1721 mostra come l'impianto

del complesso rimase sostanzialmente invariato fino a quella data. Il marchese Pompeo Litta

ereditò la Villa nel 1750 e attuò grandi lavori di sistemazione scenografica nei giardini,

moltiplicando gli effetti prospettici, creando quinte e fondali, costruendo ex novo la facciata del

Ninfeo. Ebbe allora inizio il periodo di massimo splendore della villa. Agli inizi del XIX secolo,

                                                            7 Il dato è risultato di un’intervista effettuata presso la Biblioteca di Villa Burba. 

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trasformata la parte nord/ovest in giardino all'inglese, ebbero grande sviluppo le sperimentazioni

botaniche in serra, fino a quando il declino della famiglia Litta, parte attiva nei moti per l'Unità

d'Italia, condusse alla cessione della Villa al Demanio dello Stato nel 1866. Il complesso

monumentale, dopo successivi passaggi di proprietà, nel 1932 venne acquistato da Alberto Toselli

che compì alcuni restauri e riattivò i giochi d'acqua. La seconda guerra mondiale segnò il

decadimento totale della Villa che si protrasse sino al 1971 quando venne acquistata

dall'Amministrazione Comunale di Lainate.

Figura 3 Giochi d'acqua, Villa Litta   

3.5.2 PROPOSTA

Villa Litta costituisce un’ottima attrattiva turistica. A differenza di Villa Burba essa dispone di un

proprio sito internet al quale aggiungerei, come proposto, il link di ogni sito dedicato alle altre ville

pubblicizzando dunque l’esistenza di queste e la possibilità di visitarle in poco tempo, vista la

vicinanza.

Per quanto riguarda l’itinerario multimediale, esso risulterebbe utile viste le numerose iniziative

ospitate nella Villa, a partire da mostre per arrivare a feste di paese. Ecco quindi che un turista in

visita a Milano può vivere la comunità locale della provincia milanese partecipando alle feste

elencate nella lista degli eventi consultabile grazie a questa applicazione.

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3.6 Terza tappa: Villa la “Valera”

3.6.1 Brevi cenni storici

Villa Lattuada-Settala-Marietti-Ricotti, comunemente conosciuta come La Valera, è un prestigioso

complesso architettonico del XVIII secolo, situato in Valera di Arese.

Intorno agli anni '50 del XVIII secolo, la proprietà di Valera passò dai Lattuada ai Settala, i quali

apportarono numerosi cambiamenti al borgo e probabilmente si deve a loro il progetto finale, e

attuale, della villa. Nel 1811 il borgo passò alla famiglia Marietti. Durante la seconda guerra

mondiale la villa divenne una base radio dell'esercito tedesco. Nei mesi di occupazione nazista, i

soldati, per riscaldarsi, usarono come legna da ardere l'antica mobilia e molti alberi, anche secolari,

del parco della villa, deturpando quasi tutto il patrimonio storico-artistico dell'allora Casa Marietti.

Nell'immediato dopoguerra fu acquistata, insieme a tutta la frazione e alle terre attigue, dalla

famiglia Ricotti, la quale ne è tutt'oggi proprietaria. Villa La Valera, nonostante alcune modifiche,

conserva le sue linee originarie.

Figura 4 Villa la Valera                                                    

Figura 5 Corte adiacente Villa Ricotti, frazione Valera, Arese 

Per una convenzione tra la famiglia Ricotti e il Comune di Arese, i cortili della villa vengono

utilizzati per manifestazioni culturali, come ad esempio i "Concerti in Villa" che vedono esibirsi

musicisti di fama internazionale.

3.6.2 PROPOSTA

Villa Valera costituisce un'importante testimonianza di insediamento signorile settecentesco tipico

lombardo. Inoltre anche la corte adiacente conserva i caratteri tipici della campagna milanese del

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passato. Questo essere catapultati nel passato può essere accentuato grazie alla creazione dell’audio

guida ideata proprio per l’itinerario, aggiungendo anche suoni particolari o curiosità riguardanti la

storia dell’edificio.

Per quanto riguarda la visita off-site, la Valera dispone di un proprio sito internet che può essere

migliorato aggiungendo, oltre alla galleria fotografia già esistente, anche un itinerario virtuale

nonché, come in tutti e quattro i casi, i collegamenti alle pagine dedicate alle altre ville.

Villa Valera rientra nel Parco delle Groane, così come il Castellazzo e Villa Litta. L’itinerario

multimediale che propongo costituirebbe dunque un invito alla visita anche del Parco delle Groane

e vista la tendenza a praticare un turismo improntato sempre più sulla sostenibilità ambientale,

proporre la visita ad edifici storici immersi in un parco naturale, richiamerebbe maggiore attenzione

non solo da parte dei turisti ma anche dai comuni e promotori turistici stessi.

3.7 Quarta tappa: Villa Arconati

3.7.1 Brevi cenni storici

Villa Arconati, una delle “Ville di Delizia” che caratterizzavano il territorio milanese, è sita in

territorio di Bollate, località Castellazzo. Costruita nel ‘600 attorno ad un nucleo precedente, trova

nel ‘700 ad opera dell’architetto Giovanni Ruggeri la configurazione planimetrica ed architettonica

che è giunta quasi inalterata sino a noi e che consta di tre elementi fondamentali: Giardino, Villa e

Borgo. L’ impianto scenografico del complesso inizia già dall’accesso costituito dal viale “dei

leoni”, così denominato per la presenza di scultore ferinomorfe site su due basamenti di pietra posti

all’inizio del viale. Decorazioni interne, sculture, arredi e raccolte di quadri e di libri, tra cui il

Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, impreziosivano la proprietà sino a collocarla tra le più

importanti dell’area del capoluogo lombardo, così da essere celebrata da Marcantonio Dal Re nelle

sue incisioni. Straordinario è il giardino; di impianto articolato, ricco di specie arboree, di elementi

decorativi, sculture e fontane, dei teatri di Diana e di Pompeo e della limonaia, esso costituisce

l’unico attuale elemento museale di Villa Arconati, definita “piccola Versailles” grazie proprio al

suo giardino, che è tra i pochi realizzati in Italia “alla francese” e certamente il più esteso in

Lombardia.

Inoltre Il progetto di recupero della Villa, del Borgo e del complesso delle Fornaci

è stato premiato dalla Provincia di Milano nell´ambito del bando Expo dei Territori- verso il 2015.

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Figura 5 Villa Arconati 

Figura 6 Corte adiacente Villa Arconati, frazione Castellazzo, Bollate 

3.7.2 PROPOSTA

Il giardino di Castellazzo è di impianto articolato, ricco di specie arboree, di elementi decorativi,

sculture e fontane, dei teatri di Diana e di Pompeo e della limonaia; esso costituisce l’unico attuale

elemento museale di Villa Arconati, definita “piccola Versailles” grazie proprio al suo giardino, che

è tra i pochi realizzati in Italia “alla francese” e certamente il più esteso in Lombardia.

Nell’itinerario multimediale evidenzierei le caratteristiche del parco sottolineando proprio il

soprannome “piccola Versailles” dato alla Villa, in quanto potrebbe incuriosire il potenziale

visitatore. Anche in questo caso darei molta importanza all’audio guida in quanto l’ambiente in cui

la villa è inserita mantiene tratti tipici della campagna milanese.

Anche il Castellazzo dispone di un proprio sito internet, il quale è abbastanza completo.

3.8 Soggetti interessati

Per creare e promuovere un progetto simile bisogna rivolgersi ai comuni di Arese, Bollate, Rho e

Lainate, all’Azienda di Promozione Turistica, alle agenzie di viaggio, al comune di Milano, al

Gruppo Fiera Milano, alle strutture ricettive vicine.

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CONCLUSIONI

Sulla base del lavoro svolto, si può intuire come le nuove tecnologie garantiscano un modo

alternativo di fare turismo risultando essere utili sia dal punto di vista del turista, sia dal punto di

vista degli operatori turistici.

Il turista fai-da-te, che diviene creatore della propria esperienza, utilizza le nuove tecnologie in

modo tale da poterla vivere ancor prima di effettuarla, attraverso la progettazione degli itinerari.

Il bisogno di autenticità che caratterizza il turista moderno viene soddisfatto grazie alla fruizione dei

mobile device: l’ascoltare, ad esempio, la storia del luogo accompagnata da un sottofondo musicale,

rende possibile l’immersione completa del turista nell’atmosfera storica.

Il turista viene posto sullo stesso livello della comunità locale in quanto ne condivide gli spazi

sociali vivendo alcune esperienze in prima persona.

La possibilità di proporre da parte dell’operatore turistico un viaggio basato su esperienze forti,

immerse nell’ambiente sociale desiderato, garantendo strumenti quali la mappa, direttamente

consultabili dal proprio cellulare, richiamerebbe anche il turista fai-da-te. Infatti l’itinerario

multimediale può essere manipolato dall’utente il quale può effettuare scelte in base ai propri gusti

e preferenze.

Se ben sfruttate le nuove tecnologie possono rappresentare lo strumento giusto al fine di ottenere

l’attenzione anche da parte dei comuni stessi: infatti sono molte le aree potenzialmente attraenti dal

punto di vista turistico che non vengono prese in considerazione. Il nostro Paese è infatti

particolarmente ricco di palazzi, ville, edifici e monumenti storici di incredibile bellezza, autentici

gioielli d’arte e di storia, spesso poco conosciuti e visitati e Villa Arconati rappresenta un esempio

lampante. Spesso sono edifici di proprietà di privati, che, pur apprezzandone il valore, non

dispongono dei fondi necessari per mantenerli e riportarli al loro antico splendore. Pertanto a volte

queste strutture di inestimabile valore corrono il rischio di cadere a pezzi o venire abbandonate. Le

nuove tecnologie rappresentano il giusto mezzo per far emergere il nome dell’edificio storico e di

conseguenza porterebbe ad una maggiore attenzione e cura del patrimonio storico e artistico da

parte di associazioni, comuni e i cittadini stessi.

Inoltre con l’aumento di turisti nella zona anche i business tipici ne trarrebbero vantaggi.

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In questo senso la provincia di Milano può rappresentare un buon esempio in quanto si sfrutterebbe

un tipo di turismo, quello business, che già trova spazio nella zona. La permanenza dei turisti

business è breve ma, proponendo un certo tipo di itinerario, si potrebbe invogliare l’uomo d’affari a

soffermarsi, magari con la propria famiglia, una notte in più nella zona mettendogli a disposizione,

oltre l’itinerario consigliato, luoghi storici o attività commerciali tipiche.

L’itinerario multimediale rende possibile una visita autentica e alternativa. Il visitatore viene

catapultato nella storia paradossalmente grazie alle nuove tecnologie le quali divengono vere e

proprie guide turistiche, audio guide, macchine fotografiche. Uno strumento essenziale per il turista

di oggi.

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BIBLIOGRAFIA

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F. Gatti, F.R. Puggelli: Nuove frontiere del turismo - Postmodernismo, psicologia

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D. McQuail: Sociologia dei media. il Mulino, Bologna, 2007

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SITOGRAFIA

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www.panorama.it

www.lastampa.it

www.nytimes.com

www.visitamilano.it

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www.comune.rho.mi.it

www.villarconati.it

www.lavalera.it

www.amicivillalitta.it

www.lombardiabeniculturali.it

www.provincia.milano.it

FONTI IMMAGINI

Ingresso Villa Burba; visitamilano.it, pag. 46

Giochi d’acqua, Villa Litta; danielawurdack.blogspot.com , pag. 47

Villa la Valera; fotografia scattata da Walter Ripamonti, pag. 48

Corte adiacente Villa Ricotti, frazione Valera, Arese; fotografia scattata da Walter Ripamonti, pag. 48

Villa Arconati; puntoelinea.leonardo.it, pag. 50

Corte adiacente Villa Arconati, frazione Castellazzo, Bollate; insiemegroane.it, pag. 50