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90 Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966 Venerdì 15 ottobre 2010 www.nuovasesto.net n.16 30.000 copie Distribuzione gratuita nuova s esto Società coop. edificatrice Nuova torretta Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G. Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728 SETTIMANA di festa: dal 16 al 24 ottobre tanti eventi e dibattiti a Spazio Arte per parlare della partecipazione attiva in città Cooperazione e sviluppo: tutti “si mettono in gioco” Finalmente liberi i minatori dopo 66 giorni di prigionia FRANCA ANDREONI 5 agosto 2010: il mondo ha conosciuto la miniera San Josè, deserto di Atacama, Cile. 13 ottobre 2010: il mondo segue con ansia la liberazione dei 33 mi- natori di San Josè. Sono stati 65 giorni in cui le spe- ranze di tutti, a cominciare dagli stessi minatori, avevano come pensiero unico quello di un epilogo a lieto fine; so- no stati 65 giorni dove abbiamo visto mogli, fidanzate, so- relle, figli al campo in terra battuta ribattezzato Esperan- za, sopra la loro casa-prigione. Le parole dei primi uomini salvati sono state: “Non trattateci da star della televisione, ma continuate a trattarci come lavoratori, minatori” e an- cora, “Viva il Cile, ma questo Paese deve capire che ci vo- gliono cambiamenti nel mondo del lavoro”. Parole sagge in una società mediatica dove tutto ha valore solo se ripreso dai mass-media. Mezzi che ci fanno capire il bisogno di rielaborare nel privato esperienze estreme e ritrovare nella quotidianità il senso della vita. È forte la richiesta di maggior sicurezza nel mondo del lavoro, di annullare i numeri sugli infortuni sul lavoro, dal Cile all’Italia. Certo è che mentre questi minatori lot- tavano per la vita, abbiamo sentito parole sconsiderate: “La legge sul lavoro è un lusso che non ci possiamo per- mettere”. POLITICA L’apprendistato inizia a 15 anni in Lombardia L’applicazione dell’art.48 della Leg- ge Biagi diventa realtà in Lombar- dia. A 15 anni si potrà entrare in un’azienda come apprendista. Un provvedimento che - secondo la con- sigliera regionale Sara Valmaggi - non considera attentamente forma- zione professionale e istruzione. pagina 3 VITA CITTADINA Noseda all’Arcimboldi: ci sono ancora biglietti In occasione dell’iniziativa “Bene Comune”, il maestro d’orchestra Gianandrea Noseda terrà il 20 otto- bre un concerto al Teatro Arcimbol- di. I ricavati saranno devoluti alla ri- qualificazione dei giardini di Villa Zorn e Villa Mylius. pagina 6 CULTURA Autori sestesi in uscita con due nuovi romanzi Marisa Forestiere e Luca Ducceschi sono nelle librerie con le loro ultime fatiche letterarie. Un horror e un ro- manzo d’introspezione sono le storie “made in Sesto” proposte al pubblico. pagina 20 SPORT Nuoto: è gemellaggio tra Geas e Malaspina Le due società di nuoto agonistiche di Sesto e Peschiera Borromeo si fan- no più vicine. Il gemellaggio tra Geas Nuoto e Malaspina Sporting Club ha tutti i presupposti per creare una squadra ambiziosa. pagina 23 APPUNTAMENTO Appassionare la cittadinanza alla cultura scientifica. Questo lo scopo che sta all’origine del progetto dei giardini astronomici, uno strumen- to che servirà a diffondere le cono- scenze base dell’astronomia. La cit- tà è invitata giovedì 21 ottobre in Sala consiliare, piazza della Resi- stenza, per seguire il seminario “Il cielo in terra”, organizzato dal setto- re educazione di GiocheriaLabora- tori. Tra i relatori personalità del mondo universitario, dell’Osserva- torio di Brera e del Planetario di Mi- lano. L’appuntamento è alle ore 15.

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90Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966

Venerdì 15 ottobre 2010 www.nuovasesto.net n.16 30.000 copieDistribuzione gratuita

nuovasesto Società coop. edificatriceNuova torretta

Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G.Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728

SETTIMANA di festa: dal 16 al 24 ottobre tanti eventi e dibattitia Spazio Arte per parlare della partecipazione attiva in città

Cooperazione e sviluppo:tutti “si mettono in gioco”

Finalmente liberi i minatoridopo 66 giorni di prigionia

FRANCA ANDREONI

5agosto 2010: il mondo ha conosciuto la minieraSan Josè, deserto di Atacama, Cile. 13 ottobre 2010:il mondo segue con ansia la liberazione dei 33 mi-natori di San Josè. Sono stati 65 giorni in cui le spe-

ranze di tutti, a cominciare dagli stessi minatori, avevanocome pensiero unico quello di un epilogo a lieto fine; so-no stati 65 giorni dove abbiamo visto mogli, fidanzate, so-relle, figli al campo in terra battuta ribattezzato Esperan-

za, sopra la loro casa-prigione. Le parole dei primi uominisalvati sono state: “Non trattateci da star della televisione,ma continuate a trattarci come lavoratori, minatori” e an-cora, “Viva il Cile, ma questo Paese deve capire che ci vo-gliono cambiamenti nel mondo del lavoro”.Parole sagge in una società mediatica dove tutto ha valoresolo se ripreso dai mass-media. Mezzi che ci fanno capireil bisogno di rielaborare nel privato esperienze estreme eritrovare nella quotidianità il senso della vita.È forte la richiesta di maggior sicurezza nel mondo dellavoro, di annullare i numeri sugli infortuni sul lavoro,dal Cile all’Italia. Certo è che mentre questi minatori lot-tavano per la vita, abbiamo sentito parole sconsiderate:“La legge sul lavoro è un lusso che non ci possiamo per-mettere”.

POLITICAL’apprendistato iniziaa 15 anni in LombardiaL’applicazione dell’art.48 della Leg-ge Biagi diventa realtà in Lombar-dia. A 15 anni si potrà entrare inun’azienda come apprendista. Unprovvedimento che - secondo la con-sigliera regionale Sara Valmaggi -non considera attentamente forma-zione professionale e istruzione.

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VITA CITTADINANoseda all’Arcimboldi:ci sono ancora bigliettiIn occasione dell’iniziativa “BeneComune”, il maestro d’orchestraGianandrea Noseda terrà il 20 otto-bre un concerto al Teatro Arcimbol-di. I ricavati saranno devoluti alla ri-qualificazione dei giardini di VillaZorn e Villa Mylius.

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CULTURAAutori sestesi in uscitacon due nuovi romanziMarisa Forestiere e Luca Ducceschisono nelle librerie con le loro ultimefatiche letterarie. Un horror e un ro-manzo d’introspezione sono le storie“made in Sesto” proposte al pubblico.

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SPORTNuoto: è gemellaggiotra Geas e MalaspinaLe due società di nuoto agonistichedi Sesto e Peschiera Borromeo si fan-no più vicine. Il gemellaggio traGeas Nuoto e Malaspina SportingClub ha tutti i presupposti per creareuna squadra ambiziosa.

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APPUNTAMENTOAppassionare la cittadinanza allacultura scientifica. Questo lo scopoche sta all’origine del progetto deigiardini astronomici, uno strumen-to che servirà a diffondere le cono-scenze base dell’astronomia. La cit-tà è invitata giovedì 21 ottobre inSala consiliare, piazza della Resi-stenza, per seguire il seminario “Ilcielo in terra”, organizzato dal setto-re educazione di GiocheriaLabora-tori. Tra i relatori personalità delmondo universitario, dell’Osserva-torio di Brera e del Planetario di Mi-lano. L’appuntamento è alle ore 15.

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VISTI PER VOI

Il centrosinistrava “nel pallone”ma la solidarietàfa il risultato

PAOLO ADANI

Clamoroso al San Giovanni Bo-sco! Il Centrosinistra è uscitoinfatti con le ossa rotte dopo ilconfronto (calcistico) con il

centrodestra, che lo scorso 9 ottobreha avuto decisamente la meglio sulcampetto diSesto Marelli. Il punteg-gio parla chiaro: 14 a 2, con una mag-gioranza, in divisa biancorossa, che èstata in partita solo nel primo tempoquando le “proiezioni” davano gliavversari (vestiti di nerazzurro) invantaggio “solo” per 4-1. Decisamen-te più in palla la formazione neraz-zurra, che schierava in porta il consi-gliere Antonio Lamiranda, talmentepoco impegnato che ha avuto il tem-po di scrivere quattro interrogazionida presentare in Consiglio comunale.Ad affiancarlo i suoi omologhi DiCristo, Di Stefano, Senzamici (tra imigliori dei suoi) e Nicosia, e i consi-glieri di quartiere Coccetti, Pellitta eRicupero, particolarmente incitatodai tifosi giovanissimi. Allenatore ilconsigliere Roberto Vaini. Per il cen-trosinistra, a difendere – nei limiti delpossibile – la porta dall’assalto deglialfieri avversari (e non solo, perché ibiancorossi hanno collezionato benquattro autoreti), il consigliere An-drea Scacchi. Per la compagine alle-nata dall’assessore Vincenzo Amatoin campo il vicesindaco DemetrioMorabito (senza dubbio il migliore incampo per i biancorossi), l’assessoreClaudio Zucchi e i consiglieri Gianco-la, La Corte (Silvio), Torraco, Leo eNossa. Arbitro in divisa casual il sin-daco Giorgio Oldrini. “C’è stata qual-che incomprensione con i giocatori –ha dichiarato mister Amato alla finedel match – forse non era chiaro inquale porta dovessero segnare”, “Fa-te le primarie per trovare un portie-re”, suggeriscono dal pubblico. Se lasconfitta è stata cocente, almeno peruna volta destra e sinistra sono statesoltanto le fasce di gioco. Ed è mera-viglia tra gli organizzatori: “Alla finesiamo riusciti a raggiungere il doppioscopo per cui avevamo organizzatola partita – dichiara il consigliere e di-fensore in campo Umberto Leo -: al-leggerire la tensione politica con unoscontro in campo e compiere un pic-colo gesto di solidarietà”. Anche Ro-berto Vaini a fine match ha elogiatol’iniziativa: “A vincere è stata la soli-darietà”. Visto il successo dell’esor-dio, già si pensa alla replica in altricampi della città.

215 ottobre 2010 n.16

politica

GIONA SALVATI

Botta e risposta al vetriolo traPD ePdl a suon di comunicatistampa per la questione ri-guardante l’Expo 2015 e le

aree ex-Falck. Tutto ha avuto inizio il5 ottobre quando i consiglieri PdlFranca Landucci e Antonio Lamiran-da, insieme a Alberto Velati e SilviaSardone, coordinatori sestesi del par-tito, propongono di utilizzare le areedismesse come luogo alternativo perla manifestazione internazionale chevedrà protagonista Milano.Il ragionamento è pertinente dal mo-mento che Risanamento, la societàproprietaria della zona ex-Falck, ver-sa in gravi problemi economici e difatto i terreni di oltre un milione dimetri quadri di estensione apparten-gono alle banche. Si tratta inoltre diun’area ben servita dalle rete ferro-viaria, metropolitana e autostradale,in un’ottima posizione rispetto agliaeroporti e a due passi dal capoluogolombardo. In due parole l’ideale a ospitare lestrutture di Expo 2015 se non fosseche Letizia Moratti, il sindaco di Mi-lano, nello stesso giorno del comuni-cato stampa del Pdl ha annunciato diaver trovato un’intesa per realizzarel’intervento nelle aree private dellazona Fiera di Milano-Rho. Un tempi-smo perfetto, come non manca di sot-tolineare Rifondazione comunistache, oltre alla palese assenza di dialo-go tra le sedi cittadine del Pdl milane-se e sestese, denuncia la mancanza dicollegialità del primo cittadino mene-ghino, che ha scelto di valorizzare

aree private invece che allargare ilconfronto strategico con i Comunidell’hinterland come Sesto.Mirko Mejetta - segretario del Pd se-stese - prova a mettere un po’ d’ordi-ne: “Credo che, nella fretta di far po-lemica, il Pdl abbia confuso la funzio-ne plenipotenziaria del sindaco Mo-ratti nel progetto Expo 2015 con la re-sponsabilità di regolazione urbanisti-ca del sindaco Oldrini e del consigliocomunale su di un’area di proprietà einiziativa privata come la Falck”.Quelle parole non sono altro che“l’ennesima provocazione - continua

Mejetta - di un centrodestra sesteseche fatica a trovare il passo di una op-posizione politica costruttiva”.Sul progetto in corso di realizzazioneil commento è laconico :“Moratti, checonsidero il peggior amministratoreche Milano abbia avuto nella sua sto-ria recente, - conclude il segretario cit-tadino del Pd - sta portando l’Expoverso un fallimento storico. Le deci-sioni stentano, crescono le divisionidel centrodestra lombardo, l’inopera-tività è cronica”. Il futuro è dietrol’angolo e le previsioni per il 2015non sono per niente rosee.

L’archeologia industriale sestese in TriennaleLe aree Falck sono in mostra (dal 15 al 17 ottobre) alla Triennale diMilano all’interno della rassegna Riprogettare l’archeologia. Il meri-to è di Milena Prada, studentessa del Politecnico che con il suo pro-getto di tesi intitolato “Concerto di luoghi. Un progetto per le areeex-Falck di Sesto San Giovanni” ha avanzato tra le altre idee, quelladi trasformare il T3 in un museo di arte contemporanea.

Da qualche settimana il centrosi-nistra si interroga su chi saràcandidato alla poltrona di primocittadino nel 2012. Nelle segre-

tissime riunioni preliminari, su giornali esiti web circola insistentemente il “Toto-sindaco”, e tutti gli addetti ai lavori sistanno scatenando per capire chi possaessere questo famigerato “Toto”.Scartata l’ipotesi di Toto Cutugno, cheanni fa ha cantato a Sanremo di volerandare a vivere in campagna e chequindi sarebbe inadatto agli annosi

problemi di una città moderna, e dellaband americana dei “Toto”, troppo lon-tani dall’Italia, i più arguti hanno mobili-tato l’ingegno e compreso che non diun “Toto” si tratterà, ma di un “Totò”.Pertanto, il campo si può restringere atutti gli esseri umani maggiorenni dinome o soprannome Totò.Ma qui sorge un ulteriore problema:“Totò” può essere infatti diminutivo di“Antonio”, così come di “Salvatore”.Nel primo caso, si potrebbe sfruttarel’immagine di Antonio De Curtis, il Totò

per eccellenza, e lo slogan “VotAnto-nio” del celeberrimo film “Gli onorevo-li”; nel secondo, ci sarebbe spazio perlo sguardo di Salvatore Schillaci, ilbomber azzurro ai mondiali di “Italia‘90”, reso celebre dalle doti realizzativee dagli occhi che sembrano dire “Ma ioche ci sto a fare qui?”.I più fini analisti propendono per oraper la seconda ipotesi, in quanto“Salvatore”, molto più di “Antonio”, èun nome in grado di attrarre il votocattolico.

IL VERNACOLIERE - COSE DELL’ALTRASESTO

Totosindaco

L’OPPOSIZIONE promuove le aree Falck a sede alternativa

EXPO 2015 a Sesto? Il Pdl provocae Milano non si cura dell’hinterland

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti

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Tenere alta l’attenzione sugli incidenti sul posto di lavoro. Un grave pro-blema che ancora affligge l’Italia. Questo l’obiettivo principale del corteoe delle cerimonie organizzate dall’Anmil la scorsa domenica nell’ambitodella 60° Giornata nazionale delle vittime di infortuni sul lavoro.

FRANCA ANDREONI

L’applicazione dell’articolo 48della legge Biagi sull’occupa-zione e sul mercato del lavoro,in Lombardia è diventata real-

tà dopo l’intesa tra i ministeri del La-voro, delle Politiche sociali, del-l’Istruzione e la Regione.In concreto: i quindicenni possonoconseguire il loro diritto-dovered’istruzione e formazione tramitel’apprendistato che è finalizzato alconseguimento di una qualifica pro-fessionale con un percorso di 1200ore in tre anni. Così in Lombardia, esolo in Lombardia, l’apprendistatoinizia un anno prima.“Più ombre che luci - ci dice la consi-

gliera regionale del Pd Sara Valmaggi,che si occupa di scuola-. Intesa discu-

tibile anche nel metodo, perchè sca-valcando la conferenza Stato-Regioni,

Formigoni ha preferito un accordo alribasso senza focalizzare le competen-ze in materia di istruzione professio-nale e formazione”. Poi entra nel me-rito: “In questo percorso – aggiungeValmaggi - non si capisce bene se leore per l’apprendistato sono in capoalla formazione o all’istruzione e aparte qualche vaga eccezione le scuolenon avranno un ruolo attivo; inoltrec’è il rischio che al primo anno di ap-prendistato non ci sia formazione, masolo lavoro non riconosciuto economi-camente. Infine avremmo voluto chel’apprendistato fosse svolto dopo l’as-solvimento dell’obbligo scolastico”.Punto ripreso anche da Antonio Va-lentino, dirigente della scuola secon-daria Itis Spinelli. Che va oltre: dovevanno a finire strategie e percorsi diistruzione per la crescita dello stu-dente, le competenze chiave e la cul-tura di base? E si domanda ancora:“Come non vedere un parziale falli-mento della scuola nell’insuccessoscolastico, nel fenomeno degli ab-bandoni nei primi anni della supe-riore? Il tutto a fronte di scarso inve-stimento sulla formazione professio-nale”. Per ora registriamo la perples-sità che con questa intesa si vada alavorare a 15 anni.

ALESSIO GIAQUINTO

Mancano meno di tre mesi.È fissata per il 31 dicembreinfatti la data di chiusuradell’Unità operativa delle

malattie trasmissibili sessualmente(Uomts). Il comune e il Pd locale lehanno provate tutte per cercare diannullare il verdetto dell’Asl di Mila-no. Lo scorso luglio la senatrice PdFiorenza Bassoli, aveva scritto al di-rettore dell’Asl milanese Walter Lo-catelli per chiedere le ragioni di que-sta chiusura. “L‘Uomts, da anni sioccupa di curare e prevenire le ma-lattie infettive e quelle trasmissibilisessualmente – denuncia la senatricenella lettera -. La sua chiusura sareb-be un fatto grave per gli 800 pazientidel territorio che si troverebbero sen-za assistenza”. A oggi nessuna rispo-sta. Sempre in estate, la consiglieraregionale Sara Valmaggi in un’inter-rogazione all’assessore alla Sanità diRegione Lombardia, Luciano Bre-sciani, poneva la stessa questione.“Come chiudere un centro, dotato diuna equipe qualificata che offre unservizio completo e gratuito aun’utenza fragile come quella affetta

di Hiv?”. Qualche giorno fa la repli-ca. “Gli utenti dell’Uomts sarannoaccolti per le cure dagli ospedali Ni-guarda e San Raffaele, invece per ri-cevere informazioni dal centro Mtsdi viale Jenner”. Una soluzione chenon convince affatto l’amministra-zione. Perchè come spiega l’assessoreai servizi alla persona AlessandroPozzi non si fa altro che “frammenta-re l’offerta dell’Uomts e ospedalizza-re il servizio”.

BASSOLI: 800 utenti senza assistenza

Chiusura dell’Uomts: il no di Comune e Pd Crescere i figli è il mestiere più difficile del mondo. Il dipartimento di sa-

lute mentale (Dsm) dell’azienda ospedaliera ICP, insieme al comune diSesto e all’Associazione mondiale per la riabilitazione sociale ha orga-nizzato per venerdì 15 ottobre all’Auditorium Campari il convegno “I

figli dimenticati: fragilità genitoriale e disagio, una sfida tra prevenzione e cu-ra”. L’iniziativa si rivolge ai professionisti dell’area sanitaria, sociale ed edu-cativa e prende spunto da due progetti portati avanti rispettivamente dal cen-tro di Salute mentale di Sesto e da quello di Niguarda. Scopo del convegno èanalizzare sotto diversi punti di vista un tema, quello della genitorialità e deldisagio dei figli, molto sentito sia socialmente che culturalmente e affrontarele strategie e gli interventi più adeguati per la prevenzione e per la cura. Ap-puntamento alle ore 9.

Convegno sulla fragilità

315 ottobre 2010 n.16

politica

INTESA coi ministeri del Lavoro, Politiche sociali e IstruzioneVALMAGGI: non si focalizzano le competenze professionali

L’apprendistato a 15 anni:in Lombardia s’inizia prima

L’Uomts di viale Matteotti

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Lunedì 18 ottobre, ore 21.00 Spazio Arte, via Maestri del Lavoro, Sesto S. Giovanni All’interno dell’undicesima edizione delladella Settimana della Cooperazione Sesteseche si svolge da sabato 16 a domenica 24 ottobre

Il Teatro della Cooperativa presenta����� ������������adattamento e regia di Renato SartiLiberamente tratto dalle scene degli artigiani de “Il sogno di unanotte di mezza estate” di William Shakespeare. Ma le cinquedonne sul palco suggeriscono che i mestieri dell’età elisabet-tiana sono stati sostituiti da una realtà professionale più attuale:una cooperativa di pulizie composta solo da donne, metà dellequali straniere. Quello che resta immutato è l’impegno e il risul-tato con cui ognuna delle aspiranti attrici si cimenta col perso-naggio che deve rappresentare. Più cerca di far bene, più l’ef-fetto diventa comico. L’impegno si tramuta in goffaggine. Lospettacolo sul palco fa fiasco ma in platea si ride di gusto.

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MARCO DAMIAN

Continua la storia infinita delleex aree Falck. Dopo la notiziadel rinvio a data da definirsidel contratto definitivo che

sancirà il passaggio delle aree alla Se-sto Immobiliare Spa guidata da Davi-de Bizzi, nei giorni scorsi l’Ansa habattuto la notizia che la causa sia l’al-lontanamento di Alessandro Profu-mo dal vertice di UniCredit. L’istitutobancario, ora guidato da FedericoGhizzoni, è una delle tre banche, in-sieme a Intesa San Paolo e Bpm, cre-ditrici di Risanamento di Zunino cheora dovrebbero diventare partnerdella Sesto Immobiliare spa con unimpegno complessivo di circa 60 mi-lioni di euro. La firma del contratto

definitivo era subordinata al via libe-ra delle banche, e ora bisognerà atten-dere che UniCredit nomini il nuovoDirettore generale, prima che possadeliberare l’investimento. Intanto siva definendo l’assetto finale dellacordata guidata da Bizzi che control-

lerà il 90% della società Sesto Immo-biliare Holding, il 10% alla coreanaHonua, e si tratta per cedere un altro10% al gruppo americano Vector, at-tivo nell’industria del tabacco. Que-sta holding controllerebbe l’80% dellaSesto Immobiliare spa che raggruppatutti gli altri investitori e che divente-rebbe l’effettiva proprietaria dellearee Falck. “L’advisor finanziario - di-chiara Risanamento in una nota - del-la società ha confermato la sostenibi-lità del piano finanziario e industrialedel Gruppo Risanamento approvatoin data 2 settembre 2009 anche man-tenendo la previsione originaria divendita dell’ex area Falck entro il2012 e, quindi, indipendentementedalla cessione della stessa entro il2010”.

515 ottobre 2010 n.16

economia

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La Sala degli specchi a VillaGhirlanda a Cinisello non èriuscita a contenere tutte lepersone accorse per assistere

alla nascita di una delle più grandicooperative di abitanti a livello na-zionale. Grazie alla fusione dellaCooperativa Auprema di Cinisello,con oltre 12.500 soci e della CamagniOlmini di Sesto San Giovanni con ol-tre 5500 soci il nuovo soggetto puòcontare su 2.800 alloggi a proprietàindivisa e oltre 1.000 abitazioni, giàin costruzione e in programma direalizzazione, da assegnare in vendi-ta e un patrimonio netto di 295 mi-lioni. Le due cooperative stavano giàcollaborando da oltre due anni con-dividendo ambiziosi progetti edilizicome la riqualificazione dell’areaBergamella a Cascina Gatti di Sestoe l’intervento residenziale in area Bi-cocca a Milano. Il sindaco di Cinisel-lo, Daniela Gasparini, ha ricordato ilruolo fondamentale delle cooperati-ve per garantire il diritto alla casa atutti, mentre il sindaco di Sesto,

Giorgio Oldrini, ha sottolineato il co-raggio di un’iniziativa come questache dimostra la centralità del siste-ma cooperativo per uscire dalla crisiche attenaglia il nostro paese. Lacooperativo ha come obiettivo quel-lo di fornire una risposta abitativa diqualità alle migliori condizioni pos-sibili e di favorire l’integrazione so-ciale attraverso strutture e servizidedicati.

MILLE case in costruzioni, 18mila soci,i numeri di Auprema e Camagni Olmini

Nasce UniAbita:nuovo modello di coop

“No eliporto”:il comitato localemonta in sellaalla protesta

Oltre 10mila firme, e adesso10mila pedalate. Che serva-no i grandi numeri alla batta-glia che cittadini, associazio-

ni del territorio e il gruppo Amicidel Parco Nord per scongiurare larealizzazione dell’eliporto nell’areaaeroportuale di Bresso, a ridosso delpolmone verde nel nord Milano. Domenica 17 i sostenitori di questacausa si troveranno alle 15 alla Ca-scina Centro Parco per fare insiemeuna biciclettata che attraverserà i co-muni in prima linea per questa bat-taglia in difesa del parco e delle suebellezze: Sesto San Giovanni, Cini-sello Balsamo, Bresso, Milano Bicoc-ca, Cusano Milanino e Cormano. Loscopo è far sentire la voce del comi-tato “No eliporto” e attirare l’atten-zione sul patrimonio naturale delParco Nord.All’arrivo grande castagnata per tut-ti ciclisti partecipanti.

MANCATO l’ok delle banche creditrici di RisanamentoVICENDA UniCredit dietro lo slittamento dell’accordo

Nuovo rinvio per la firma della vendita delle aree Falck

Il presidente Unicredit, Federico Ghizzoni

La cerimonia di fondazione di Uniabita

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LAURA CUSMÀ PICCIONE

Musica per rinverdire il cen-tro storico. Nell’ambitodell’iniziativa “Bene Co-mune”, l’amministrazio-

ne ha coinvolto nel suo progetto diriqualificazione dei giardini di VillaZorn e Villa Mylius un sestese doc: ildirettore del Teatro Regio di TorinoGianandrea Noseda. Il maestro, ilprossimo 20 ottobre al teatro Arcim-boldi, eseguirà “Alexander Nevsky”di Sergej Prokofiev e la Sinfonia nr. 2di Sergej Rachmaninoff in un con-certo il cui ricavato sarà devoluto al-la città di Sesto.Il maestro Noseda si è voluto rende-re testimone del progetto per dimo-

strare il suo amore per la città in cuiè nato e cresciuto e che ancora acco-glie la sua famiglia. La scelta di met-tere in scena due autori sovietici delNovecento deriva da un’affinità traProkofiev, Rachmaninoff e la città diSesto: il primo è stato un uomo cheha combattuto per non perdere lapropria libertà, il secondo è l’esem-pio di chi ha paura di cambiare, matrova il coraggio di farlo.Il Comune ha investito considerevol-mente nella promozione del territorioe ha tentato di coinvolgere anche lacittadinanza in un volontariato rivol-to a Sesto e alla sua rinascita: il citta-dino è invitato a mettere le proprie ri-sorse a disposizione della collettività,assumendosi la cura di un’area, diun’aiuola, di una rotonda, di un albe-ro, o di qualsiasi cosa abbia in mentericevendo in cambio la visibilità delproprio impegno. “La progettazionedel nuovo volto dei giardini storiciprocede – spiega l’assessore all’Am-biente Lella Brambilla – con la raccol-ta dei suggerimenti della soprinten-denza ai Beni Ambientali, in assolutacollaborazione”. Per le modalità di acquisto dei bi-glietti consultare il sito internetwww.sestosg.net.

615 ottobre 2010 n.16

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CONCERTO il 20 ottobre sul palcoscenico dell’Arcimboldi con la prestigiosa orchestra del Teatro Regio di Torino

Il maestro Gianandrea Noseda testimonial di “Bene Comune”

Gianandrea Noseda

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ALESSANDRO FUSO

L’Isec (Istituto per la storiadell’età contemporanea) ri-schia di cessare le sue attività.Mancano infatti i contributi

dei soci privati, utili soprattutto perretribuire i collaboratori della fonda-zione. Chiarisce la situazione LuigiGanapini, direttore dell’Isec.

Perché la situazione attuale dell’Isecè così grave?La Fondazione corre pericoli nonper i tagli degli enti pubblici (a parteil Comune di Sesto, non riceviamonulla da anni dal Comune di Mila-no, dalla Provincia e dalla Regione),ma dal venir meno dell’impegno deisoci privati. Il Comune, del resto, hagià fatto abbondantemente la suaparte assegnando all’Isec la proprie-tà dell’edificio di piazza La Marmo-ra e concedendo l’uso della VillaMylius. I contributi dei soci dellaFondazione servono per gli stipendidello staff: sei persone con contrattoa progetto. I collaboratori non sonopersone facilmente sostituibili per-ché hanno qualifiche ormai di alto li-vello, a cui non corrispondono nem-meno compensi adeguati, espostianche ai rischi connessi alla precarie-tà permanente.

La mancanzadei fondi cosacomportereb-be?Se venisseromeno i contri-buti privati, laconseguenzasarebbe la chiu-sura delle atti-vità ordinarie:dovremmo ri-nunciare allacatalogazionedelle carte d’ar-chivio e dei fon-di bibliotecari,non saremmopiù in grado digarantire laconsultazionedel materialearchivistico. Verrebbe meno anchel’attività di ricerca e saremmo infinecostretti a rinunciare a tutte le inizia-tive pubbliche, dalla presentazione dilibri a quegli eventi – come la giorna-ta della Memoria e il giorno del Ri-cordo – che rientrano nel campodell’“educazione civile” dei cittadini.Cala il silenzio infine sui convegni distudio e alla scuola di scrittura “I do-cumenti raccontano”, frequentatamoltissimo negli ultimi due anni.

715 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

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LUIGI GANAPINI, direttore dell’Isec, rilascia un’intervista“Sono terminati i soldi per pagare i nostri collaboratori”

Pochi i contributi dei privatiCosì l’Isec rischia di chiudere

Cani in passerella,sfilata a 4 zampein via Tevere

Pomeriggio di sfilate aigiardinetti di via Tevere.Domenica 17 ottobrecuccioli di ogni razza ed

età saranno i protagonisti del-l’iniziativa “Cani in Passerella”.L’associazione Laika & Balto, incollaborazione con la circoscri-zione 4, è l’organizzatore dellamanifestazione, diventata or-mai storica per il quartiere. Ca-ni di razza e meticci, giovani ecanuti avranno anch’essi il loroquarto d’ora di celebrità. E alpiù divertente e giocherellonesarà conferito il Premio Simpa-tia. Le iscrizioni alla competi-zione sono aperte esclusiva-mente domenica 17 dalle 14.30alle 15.30 ai giardini di via Te-vere. L’associazione sarà pre-sente con uno stand per sensi-bilizzare i partecipanti sui temidel randagismo. In caso di mal-tempo, l’iniziativa sarà rinviataa domenica 24. (r.v.)

Luigi Ganapini

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FEDERICO MAISENTI

Ecco che 24 associazioni prove-nienti da tutta Italia hanno il-lustrato le proprie attività epromosso la cultura del volon-

tariato con lo scopo di raccogliere socie invogliare nuove forze.Il Lions Club Sesto Centro ha orga-nizzato nei giorni scorsi insieme adaltre associazioni locali una giornatad’incontro e riflessioni sul tema dellapartecipazione volontaria dal titolo:“Volontariato, una ragione per conti-nuare a…”, iniziativa che s’inseriscenella cornice della manifestazione“Una società solidale è più forte”.Questo è senz’altro il primo passo,concordano i partecipanti alla mani-festazione, perché non c’è nulla dipiù solidale che donare un po’ delproprio tempo al servizio della co-munità, specialmente in un mondo incui i valori dell’individualismo impe-rante pervadono la società modernanel suo insieme. All’appuntamentonon sono mancate le istituzioni. Han-no partecipato al tavolo di discussio-

ne infatti il sottosegretario alla Presi-denza del Consiglio Carlo Giovanar-di, il presidente di Regione Lombar-dia, Roberto Formigoni, il presidentedella Provincia di Milano, Guido Po-destà e il sindaco di Sesto, GiorgioOldrini. “Abbiamo rivolto l’invito al-le istituzioni – spiega Giampaolo Ca-poni, presidente del Lions – affinchéascoltino i problemi e le esigenze de-gli operatori e perché vorremmo av-viare assieme a loro un nuovo percor-so di promozione della partecipazio-

ne a questo mondo da parte dei citta-dini”.Per misurare il grado di civiltà di unpopolo, infatti, esistono vari metodi:c’è chi guarda prettamente al rispettodelle leggi e chi, invece, si soffermasu aspetti più tecnici come il progres-so tecnologico e la performance eco-nomica. Queste classificazioni sonocertamente importanti, ma per com-prendere la bontà di una società biso-gna costruire un senso di comunità edi solidarietà.

815 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

Il bus della prevenzione

Oltre 500 le persone visitate dai medici a bordo del “Busdella prevenzione”. L’associazione Donne in Rete, in oc-casione della Giornata mondiale delle Malattie Reuma-tiche ha portato avanti una campagna sociale per fare

prevenzione e informazione sull’artrite reumatoide, una malat-tia infiammatoria cronica e debilitante che attacca le articolazio-ni. . In Italia sono affette circa 300mila persone. Alla “fermata”di piazza IV Novembre sono accorse soprattutto donne che han-no ricevuto materiale informativo. L’iniziativa ha ottenuto il pa-trocinio del Comune e della Provincia di Milano.

L’INCONTRO: 24 realtà del territorio hanno incontrato le istituzioni per rilanciare la partecipazione e il servizio

Le associazioni si raccontano

Il convegno sulla solidarietà orga-nizzato dai Lions Club SestoCentro è stato anche l’occasioneper le istituzioni locali per porre

l’accento sui crescenti problemi che iComuni di tutta Italia stanno affron-tando a causa dei tagli operati dalgoverno.Il sindaco Giorgio Oldrini ha conse-gnato al sottosegretario Carlo Giova-nardi una lettera aperta in cui si de-

nuncia il continuo e drammatico ca-lo di risorse che in due anni sta col-pendo la nostra regione e, dunque,anche la città di Sesto. “Purtroppo lamancanza di fondi – dichiara il pri-mo cittadino - si registra in settoridel sociale quali: i servizi alle fami-glie, ai non autosufficienti e allascuola, che rischiano di non averepiù copertura finanziaria ed essereaddirittura sospesi o erogati a paga-

mento, con gravi ripercussioni sullefasce meno abbienti”.Con i dati dell’Associazione naziona-le Comuni d’Italia alla mano, Oldrinifa ancora notare al sottosegretario co-me nel 2011 non saranno rinnovatioltre 700 milioni di euro di fondi de-stinati alle politiche per la famiglia,in palese contraddizione con gli at-teggiamenti sostenuti in pubblico dalgoverno nazionale ma non praticati.Infatti anche gli operatori si vedran-no decurtare molti di questi fondi,che servono a garantire il funziona-mento di diversi servizi sociali pre-senti sul territorio. Inutile aggiunge-re che oggi è grazie al contributo dicentinaia di volontari che possonooperare e rendere più dignitosa la vi-ta di molti cittadini. (f.m.)

SOCIALE: il settore risente dei tagli

Lettera aperta: Oldriniscrive al sottosegretario

Alberi, fontanellee nuovi locali, il Centro diurno di via Boccacciosi rifà il trucco

ROBERTO BRAMBILLA

Nuovi lavori in vista per ilCentro Diurno Disabili divia Boccaccio. La giunta co-munale ha infatti approvato

nei giorni scorsi il progetto perun’ulteriore riqualificazione e valo-rizzazione della struttura.Il disegno presentato il mese scorsopunta su un ripensamento degli spa-zi e degli arredi, con l’acquisto dinuove attrezzature, oltre che sulcompletamento delle opere nel giar-dino per cui è prevista la semina dinuovi alberi e un nuovo sistema diirrigazione automatico.Tra il 2008 e l’agosto 2010 il centro ègià stato oggetto di una serie di in-terventi per adeguare le infrastruttu-re e i locali alla vigente normativa re-gionale sui centri diurni per disabilie per consentire un ampliamento delnumero di persone ospitabili. Que-ste opere di ristrutturazione, chehanno riguardato sia l’interno chel’esterno della struttura, non sonostate però completate. Per portarle atermine l’amministrazione comuna-le, vista l’impossibilità di sostenereda sola le spese, ha partecipato albando di gara indetto dal Ministerodell’Interno. Il Viminale mette a di-sposizione di enti pubblici e privatifondi senza fini di lucro per un tota-le di 4 milioni di euro per interventia favore di persone in stato di biso-gno, in particolare disabili, anziani ebambini.Il bando, scaduto a fine settembre,consente, a fronte della presentazio-ne di un progetto dettagliato con in-dicazioni di tempi e costi, lo stanzia-mento di una somma massima di200mila euro per creare servizi so-cio-assistenziali, migliorare quelliesistenti o per dotare gli impianti dinuovi materiali. In particolare laproposta approvata in Giunta preve-de un costo totale di poco più 180mi-la euro di cui 40mila a carico del Co-mune, i restanti in capo al Ministerodegli Interni.“L’obbiettivo del progetto - spiegal’assessore ai Servizi sociali Alessan-dro Pozzi - è completare gli inter-venti portati a termine negli ultimidue anni, per adeguare completa-mente il Centro ai parametri regio-nali e migliorare ulteriormente il ser-vizio per i cittadini”. A novembreriaprirà il centro di via Boccaccio,dopo due anni di lavoro e due milio-ni di euro di spesa.

Il convegno sul volontariato (FOTO EXPRESS)

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CLARA AMODEO

Per un’intera settimana Sestoparlerà la lingua della colla-borazione sociale: si apre in-fatti il 16 ottobre l’undicesima

edizione della Settimana della coope-razione sestese, dal titolo “Co-operia-mo?”. La manifestazione sarà terrenodi incontro e dibattito sul contributodelle cooperative allo sviluppo dellacittà. La festa, a ingresso gratuito, sisvolgerà a Spazio Arte, centro civico“Libero Biagi” di via Maestri del La-voro. La kermesse di appuntamentisi aprirà alle 18 di sabato 16 conl’inaugurazione degli stand e l’inter-vento del sindaco Giorgio Oldrini,dell’assessore alla cultura Monica

Chittò e dell’assessore alla Coopera-zione internazionale Giovanni Urro.L’evento dedicherà grande spazioall’aggregazione sociale e allo scam-bio di opinioni attraverso dibattiti te-matici, rappresentazioni teatrali, pro-iezioni di film, aperitivi, musica ebancarelle, senza scordare due im-portanti laboratori. Il primo si terràlunedì 18 a cura del Tavolo strategicodella cooperazione sestese, sarà unconfronto dal titolo “Il welfare, l’altrafaccio dello sviluppo” tra cooperatorie cittadinanza sul benessere e sul mo-dello di sviluppo. Il secondo appun-tamento è “Tocca anche a noi” che siterrà martedì 19 alle 10 ed è propostoda Coop Lombardia: l’intento è sen-sibilizzare le scuole primarie e secon-

darie di primo grado sui temi dellalegalità e della cittadinanza attiva.“Come ogni anno la risposta dellapopolazione è davvero soddisfacente– dice Antonio Ferrian, organizzatore– e grande merito di questo successova attribuito al Comune e a coloroche hanno sostenuto questo progetto.Per quest’anno, inoltre, abbiamo de-ciso di far partecipare un numeromaggiore di cooperative: molte diqueste sono nate da poco, segno del

fatto che soprattutto tra i giovani è al-ta l’attenzione verso i progetti di col-laborazione sociale. Il vero scopo ditutto questo nostro darci da fare,dunque, è quello di creare una rete dicooperazione (la cui sensibilizzazionedeve partire già dai bambini) per unmigliore futuro della città: Sesto ci staa cuore e sappiamo che con l’aiuto re-ciproco e il lavoro comune di più coo-perative potremo migliorare sempredi più la nostra città”.

915 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

Un corso per “Donne acrobate”

Le donne si sa, tra lavoro, casa e famiglia, spesso sono costrette a fare saltimortali. Il corso “Donne Acrobate: potenza l’autostima e fai tutto senzastress”sarà presentato giovedì 21 ottobre alle ore 21 al Cfp Achille Gran-di di viale Italia. L’iniziativa, promossa dal Comune e dalla Scuola di

Psicologia di Monza, sarà un’utile occasione per parlare delle patologie legateallo stress, come: ansia, attacchi di panico e depressione. Al convegno inter-verrà Ornella Convertino, psicologa psicoterapeuta, che esporrà una relazionedal titolo “Ansia, attacchi di panico e stress: come imparare a gestirli”, utile acapire quali sono i sintomi di queste patologie. Interverranno anche DonatellaBrambilla, che parlerà dell’applicazione dei trattamenti omeopatici, e MichelaChiappa, che presenterà il corso. Per partecipare alla conferenza, occorre scri-vere a: [email protected]. oppure a [email protected]. (a.f.)

Piccoli passi cerca volontari

Piccoli Passi cerca nuovi volontari. Agli interessati sarà richiesto un im-pegno di poche ore a settimana per prendersi cura dell’aiuola a SpazioArte curata dai bambini. Chi volesse rendersi utile nei progetti promos-si e gestiti dall’organizzazione può contattare il numero 02/24412450

o scrivere all’indirizzo mail [email protected], oppure rivolgersidirettamente alla sede in via Andrea Costa 37 a Sesto San Giovanni. Iscrittaall’Albo Regionale delle Organizzazioni di Volontariato dal 1997 e Associazio-ne di Solidarietà Familiare dal 2000, Piccoli Passi è impegnata in ambito socialee opera a sostegno di bambini da zero a tre anni e delle loro famiglie.

Metti una sera a cena a km zero

L’associazione Consumatori consapevoli e solidali con buona esperienzanegli acquisti collettivi organizza un simpatico banchetto per giovedì 20ottobre alle 20 al circolo Arci di via Bergomi: la “Cena a km zero”. Si pre-vede un menù a base di prodotti acquistati direttamente dai produttori

o attraverso la filiera corta dei grossisti, saltando tutti i vari passaggi commer-ciali. Un’occasione questa non soltanto per stare insieme, ma anche per cono-scere le attività dell’associazione e capire l’utilità dell’acquisto collettivo. Il co-sto della cena è di 15 euro per i soci e 20 per tutti gli altri. Per prenotare:www.amiqua.org o tel. al 02.36509161, cell: 338.1203545.

Tutti in un abbraccio,Amma al Palasesto

Ameno di un anno di distanza dall’ultima occasione, il Palasesto si ènuovamente vestito a festa per accogliere ancora Amma, la giuda spi-rituale indiana che fa dell’incontro con le persone il sale della propriaesperienza di vita e vocazione.

Per tre giorni, da martedì 12 a giovedì 14 ottobre, migliaia di devoti o sempli-cemente curiosi hanno fatto sin dal mattino presto lunghe file, e sopportato pa-zientemente l’attesa prima di rivedere (e offrire) il “Darshan”, l’abbraccio,l’esperienza dell’amore incondizionato con lei. Supportati da una struttura vo-lontaristica robusta e collaudata (quasi trecento persone di supporto a una ma-nifestazione che non conosce soste fino a sera), gli organizzatori dell’eventohanno ripetuto il successo del novembre 2009, in tre giornate fitte di silenzi edentusiasmi, momenti di profonda commozione e meditazioni dello spirito.Un’occasione di pace e riflessione importante per la nostra città. (m.m.)

DAL 16 AL 24 tanti appuntamenti,occasioni di confronto e divertimento

Co-operiamo? In festal’impegno nel sociale

L’edizione 2009 della Settimana della Cooperazione Sestese (FOTO MINA MELIS)

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RICCARDO VALENTINI

Un’occasione di verifica deiprimi cinque anni di gestionee di progettazione per il futu-ro, in previsione della sca-

denza della convenzione nel luglio2011, gli stati generali del Parco dellaMedia Valle del Lambro il prossimo20 ottobre per proseguire il 23.Punto chiave del futuro dell’areaverde la consapevolezza di essere unimportante cerniera strategica del-l’area metropolitana, che, insieme aiterreni della Cascinazza, il parco divia Adriano e il canale della Marte-sana, collega il centro di Monza conquello di Milano. Infatti, oltre ai Co-muni coinvolti - Sesto, Cologno eBrugherio - alle Province, alla Regio-

ne e ai principali attori territoriali,sono invitati all’evento anche i Co-muni del capoluogo meneghino ebrianzolo, per valutare la possibilitàe la volontà di parteciapre attiva-mente al progetto del Parco.Oltre a questo, prosegue l’attività dipromozione per rendere il parco piùnoto e frequentato dai cittadini. Gliattuali 40 ettari fruibili saranno este-si a 68 con gli interventi sulle areeex-Quarzo e Bergamella. “Il progetto– dichiara Luca Ceccattini, presiden-te del parco – ancor prima che essereurbanistico e ambientale, è di carat-tere sociale, perché è finalizzato al ri-scatto di un luogo che per decenni èstato sfruttato dai processi produtti-vi invasivi e che è stato un margineurbano”.

“Abbiamo un parco in comune” è loslogan dell’evento, che evidenzia lanecessità che tutti i protagonisti la-vorino per lo sviluppo e la definitivarealizzazione del progetto. “Il parco– afferma ancora Ceccattini – si com-prende solo unendo le mappe di tut-ti i Comuni. Nel momento in cui ciòavviene appare improvvisamenteun Central Park. Ancora non lo è di-ventato, ma lo potrà diventare ed èsu questa la scommessa che si basa-

no questi stati generali”.Ad anticipare l’evento è avvenutonel mese di settembre il giuramentodavanti al prefetto delle prime guar-die ecologiche volontarie. Sono sei,ma ne mancano altre cinque per rag-giungere in proporzione le risorse dicui dispone il Parco Nord. Coordina-te da Matteo Arrigoni e seppur an-cora senza divisa, che però arriveràpresto, sono già al lavoro nell’area,munite di bicicletta.

1015 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

STATI GENERALI il 20 e il 23 ottobree arrivano le prime guardie ecologiche

Il Parco Media Valleguarda al futuro

Il Parco della Media Valle del Lambro (FOTO EXPRESS)

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ERICA GUERINI

Un intervento a tempo di re-cord quello che lo scorso pri-mo ottobre ha visto i tecnicidel Comune e i vigili del fuo-

co rimuovere i calcinacci che eranocaduti nel sottopasso Campari. “Unesito – racconta l’assessore ai Lavoripubblici Vincenzo Amato – menoscontato di quanto si possa pensare,considerando che quel sottopasso èuna via di collegamento molto traffi-cata”. Infatti la via Zara è stata chiusaal traffico per quattro ore. “In realtàavrebbe potuto rimanere chiusa permolto più tempo, ma la tempestivitàdelle operazioni ha scongiurato ulte-riori disagi”. È stata la polizia locale atrovare i calcinacci distaccati nel sot-topasso e a chiamare subito i vigili

del fuoco. Poco dopo i lavori di siste-mazione sono entrati nel vivo e han-no comportato la chiusura del trattostradale solo dalle 19 alle 23, consen-tendo comunque ai mezzi pubblici eai taxi di circolare anche in quelle ore

e bloccando per poco solo il trafficodegli autoveicoli privati. “Ora ci im-pegniamo a garantire la totale rimo-zione dei residui rimasti entro unadecina di giorni al massimo”, aggiun-ge l’assessore.

Quello al sottopasso Campari non èche l’ultimo di una serie di lavoristradali avviati e conclusi nelle sta-gioni primaverile ed estiva di que-st’anno: lavorando con i fondi residuidell’anno 2009, che ammontavano acirca 250mila euro, sono stati comple-tate molte opere di asfaltatura e sonostati effettuati interventi particolaricome quello già realizzato in via Ce-sare Da Sesto, nonché quello che sista avviando ora al Villaggio Falck,che prevede il rialzo di via De Candiariqualificando l’area di attraversa-mento pedonale e rendendola agibileanche alle carrozzine. Il Comune haanche riguadagnato spazi per 40nuovi posti auto tra viale Italia e viaTonale e i lavori sono quasi terminati(manca soltanto la segnaletica oriz-zontale). Infine, è stato possibile av-viare lavori di ripristino del teleriscal-damento che comporta il rifacimentodi alcune strade: ad esempio via Fra-telli Bandiera, dove le opere sono giàstate realizzate, e prossimamente viaPisa, viale Rimembranze, la partecentrale di viale Italia, via Cantore evia Forlì. Prosegue Amato: “La miasoddisfazione è confermata anche daidati concreti: su un totale di 80 km distrade cittadine siamo infatti riuscitia rifarne quasi dieci nel 2010, supe-rando il 10% del totale percorribile”.

1115 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

Noto con grande rammarico chela nostra società sta diventan-do sempre meno tollerante neiconfronti delle persone di cul-

ture diverse e, cosa più vergognosa egrave, aumenta l’intolleranza verso i di-versamente abili. E’ grave soprattuttoche le discriminazioni avvengano versodiritti ormai consolidati, come il dirittoallo studio. Altra cosa grave è che pro-vengono da chi ha un ruolo pubblico osociale. Il riferimento è ad un fatto dicronaca di poche settimane fa: Il “sig.”Giuseppe Pellegrino, assessore al-l’Istruzione di Chieri in Piemonte, a pro-posito dei bambini disabili ha dichiara-to: “Non serve a nulla insistere nell’in-tegrazione scolastica di alunni con di-sabilità psichica”. Queste affermazionifiniscono su Facebook, con le conse-guenti reazioni dei genitori di bambinicolpiti da quella disabilità. Come daprassi consolidata, pronta è arrivata lasmentita di Pellegrino, che non giustifi-ca la gravità delle sue affermazioni.La storia non finisce qui perché sull’ar-gomento, sempre sul social network,interviene Joanne Maria Pini, composi-

tore e docente di armonia al conserva-torio di Milano, che lancia quella che luidefinisce una provocazione, che però amio parere rasenta il delirio: “E se inve-ce fosse una cosa giusta? Già le classisono troppo disomogenee, oltre chenumerose. D’altronde la funzione dellascuola non è di infondere conoscenza,ma di standardizzare la testa della gen-te. Alla rupe Tarpea (la rupe dalla qualevenivano gettati i traditori nell’anticaRoma) bisognerebbe tornare. Stiamodecadendo geneticamente. Oggi unapseudo scienza autoreferenziale, senzabussole, fa campare organismi che nondovrebbero”. Queste affermazioni sicommentano da sole, con l’aggravantedel ruolo che ricopre Joanne Maria Pini.Un docente deve avere un’etica, deverispettare i diritti umani e quanto dice laCostituzione, altrimenti faccia un altrolavoro. Per persone come questa ci vorrebbeun rupe Tarpea, non certo per gettarle,ma per lasciarle lì a meditare, a farlerinsavire e rendersi conto che la poten-zialità dei nuovi mezzi di comunicazio-ne non deve essere usata a fini perso-

nali. Il mio disappunto è che questi at-tacchi siano rivolti alle persone più de-boli e indifese, come se queste potes-sero danneggiare i più fortunati. Già lanella Seconda guerra mondiale questefarneticazioni hanno avuto spazio, co-me potrete vedere alla mostra dedicataall’Olocausto delle persone con disabili-tà che verrà inaugurata a Sesto il pros-simo 27 gennaio.Vorrei citare un altro episodio che mi halasciato perplesso. Parlo della dichiara-zione del ministro Tremonti che, cito te-stualmente, dice: “La 626 è un lussoche non possiamo più permetterci”.Questa legge detta le regole per la si-curezza sul lavoro: è una dichiarazioneè a dir poco inaccettabile. Quella frasedovrebbe ripeterla alle famiglie dellemigliaia di operai che ogni anno muoio-no sul lavoro e ai milioni di operai cherestano infortunati in maniera perma-nente. Pensate cosa accadrebbe nellanostra città che si accinge ad una tra-sformazione del territorio dove a “bre-ve”, spero, sorgeranno centinaia dicantieri e la disgrazia sarà sempre al-l’erta. Manderei “lui” al ventesimo pia-

no su un ponteggio senza le norme disicurezza che prevede la legge. Forsedopo eviterebbe di dire cose che nonso come definire… Anzi lo saprei manon posso scriverlo sul giornale.

Saverio Valerio EberiniConsigliere Comunale

Partito Democratico

IL CONSIGLIO DEL PD a cura del Gruppo Consiliare del Partito Democratico

Il pericolo dell’intolleranzanella società delle comunicazioni

CHIUSURA temporanea della strada per consentire i lavoriL’ASSESSORE Amato: “Abbiamo ridotto al minimo i disagi”

Caduti calcinacci dal sottopasso,intervento lampo in via Zara

Sottopasso di via Zara (FOTO EXPRESS)

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Pagina a cura della Cooperativa Edificatrice “NUOVA TORRETTA” 8/2010

Il Dialogo nuovo

FILO DIRETTO CONLA COOPERATIVA NUOVA TORRETTATutti i giovedì dalle ore 21 alle 22.30, due con-siglieri saranno a disposizione dei soci e deicittadini nella sede di via dei Partigiani 84.

Telefono 02 2428775 - Fax 02 [email protected]@gmail.com

www.nuovatorretta.it

È stato approvato nel consigliocomunale di fine settembre ilpiano attuativo per il progettoabitativo Masaniello Tor 6.Questo è stato l’ultimopassaggio “istituzionale”necessario per realizzarel’edificio. La residenza,costituita da 52 appartamentidi varie metrature e da 79 box,sarà realizzata tra vialeCasiraghi e viale Fulvio Testi.L’intero stabile sarà dotato dimoderni comfort: dall’utilizzodel teleriscaldamento alla

connessione internet wi-fi.Intorno all’edificio saràpossibile passeggiare e“pedalare” su una pistaciclabile, collegata a quellapresente su Fulvio Testi.

Il progetto Masaniello Tor 6Qualità a costi accessibili

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L’APPUNTAMENTOLe cooperative si presentano ai cittadiniSiamo giunti all’undicesimaedizione della settimana dellacooperazione sestese, che siterrà a Spazio Arte dal 16 al 24ottobre. Si tratta di unappuntamento importante chevuole raccontare il contributodelle cooperative allo sviluppodella città. Anche la NuovaTorretta ha partecipato allarealizzazione dell’evento, insiemealle altre associazioni e perquesto desidero invitare i soci aessere presenti. Per raccontare lanostra storia e per conoscerequella degli altri.

Sergio Pignatelli presidente della cooperativa

Nuova Torretta

RICORDO DI GUGLIELMO LOCATI

Guglielmo ci ha lasciati. Vorremmoringraziarlo per l’attività e il suo im-pegno disinteressato per la coope-rativa. Siamo vicini alla sua fami-glia in questo momento di dolore. I soci della cooperativa Nuova Torretta

SETTIMANA DELLACOOPERAZIONE SESTESE

11° edizione

Co-operiamo?Il contributo delle cooperative allo sviluppo della città

Circoscrizione 3Isola del Bosco - delle Corti

SpazioArte Centro Civico “Libero Biagi”

via Maestri del Lavoro, Sesto San GiovanniINGRESSI GRATUITI

Da sabato 16a domenica 24

OTTOBRE 2010

Natura e qualitàMOSTRA MERCATO dei prodotti tipici regionalidi Friuli Venezia Giulia,Lombardia, Sardegna eVeneto e prodotti solidali

APERTA TUTTI I GIORNIdalle ore 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 20

MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA: Banca di Credito Cooperativo di Sesto San Giovanni, CoopLombardia comitato soci Sesto San Giovanni, Circoli cooperativi di Sesto San Giovanni; lecooperative di abitanti (Consorzio Cooperative Lavoratori, Edificatrice Nuova Torretta, IlCampanile, Uniabita); le cooperative sociali (Centro Assistenza Familiare Acli, Coopwork, DettoFatto, Icaro 2000, La Grande Casa, Lotta Contro l’emarginazione, Piccoli Passi, Zhubian); lecooperative di servizi culturali (Fuorischermo Cinema e dintorni, Presenza).

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DANIELE GRANATA

Entro il 2011 inizieranno i lavo-ri che nel giro di tre anni por-teranno alla costruzione di al-tre due stazioni metropolita-

ne della linea 1: Restellone e il nuovocapolinea Monza Bettola, interamen-te in territorio di Cinisello Balsamo.Il nuovo tratto sarà lungo circa 1.8km e il capolinea fungerà da polod’interscambio tra mezzo pubblico eprivato vista la vicinanza di A4, A52,SS36 e della nuova M5. L’ammini-strazione comunale, insieme ai rap-presentanti della MM, ha già avutoun incontro con gli abitanti della zo-na interessata ai lavori, che, pur con-vinti dell’utilità dell’opera, vogliono

conoscere i disagi che la realizzazio-ne comporterà. Oggi questo proget-to è pronto e in questi giorni la socie-tà Metropolitana Milanese Spa stachiudendo la gara d’appalto. Il sindaco Oldrini e i responsabilidell’azienda hanno rassicurato i cit-tadini dando delle garanzie sulla ge-stione dei lavori: la stabilità degliedifici e il contenimento dei rumoriverranno garantiti dall’utilizzo dinuove tecnologie, gli espropri saran-no limitati e riguarderanno solamen-te il sottosuolo, i turni di lavoro sa-ranno due, in modo da evitare lanotte. L’ amministrazione inoltre va-luterà la possibilità di trovare dellesistemazioni temporanee per i par-cheggi. Dalla stazione a largo Levri-

no gli scavi verranno effettuati a cie-lo aperto, nel tratto successivo sino aBettola avverranno sottoterra. I lavori obbligheranno la chiusuratemporanea di parte del viale Gram-sci con conseguente deviazione invia Gracchi. In un’area metropolitana quale quel-la costituita da Milano e comuni li-mitrofi la questione della mobilitàdelle persone si conferma di prima-ria importanza. In questi anni si èparlato molto della possibilità di co-struire nuove linee metropolitane edi estendere quelle già presenti an-che e soprattutto in occasione di Ex-po 2015. Tra queste la linea MM1 percui era previsto un prolungamentooltre Sesto Fs.

ALESSANDRO FUSO

Potenziare i giochi per i bambi-ni, aggiustare la fontanella, fa-re una recinzione, potare pe-riodicamente gli alberi, elimi-

nare il campo bocce ormai in disuso eaumentare la pulizia. Sono precise leindicazioni dei residenti del quartiere5 in merito alla riqualificazione deigiardini di via Forlì. A un anno dal

via, prosegue la progettazione parte-cipata al quartiere Parpagliona. Neigiorni scorsi, ai giardini di via Forlì, sisono tenuti due incontri con gli abi-tanti della zona per raccogliere idee esuggerimenti per la riqualificazionedell’area verde, oggi sottoutilizzata. Icittadini, accorsi numerosi, hannopresentato diverse proposte ai proget-tisti. L’idea più suggestiva provienedai giovani, che suggeriscono di con-

giungere il Centro culturale SergioValmaggi con l’area verde, in mododa aprire il centro agli abitanti delquartiere e offrire loro molteplici ini-ziative. In quest’ottica, i ragazzi pro-pongono di costruire un palco perma-nente per organizzare concerti e sera-te danzanti, tenendo conto della vici-nanza delle abitazioni. L’appunta-mento conclusivo si terrà il 28 ottobre,alle ore 21.00, nella sede della circo-scrizione 5 di via Campestre, dove sa-ranno sintetizzate le proposte degliabitanti per la stesura del progetto diriqualificazione definitivo. Il recupero di via Forlì fa parte del“Contratto di Quartiere”, un pro-gramma quadriennale del Comunecofinanziato dalla Regione che preve-de una serie d’interventi sugli stabili,le infrastrutture, i giardini, oltre cheuna serie di azioni sociali, per rivita-lizzare la zona compresa fra le vieMarzabotto, Pisa e General Cantore.

1315 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

Via Saint Denisin festa con stand,iniziative e giochi

La Commissione Cultura - Sporte Tempo Libero e la Commis-sione Scuola della Circoscrizio-ne 1 “Rondò-Torretta” in colla-

borazione con Alea di PasqualeD’Arienzo, organizzano per domeni-ca 24 ottobre “Quartiere 1 in Festa –Colori e sapori d’autunno”. Scopodella manifestazione è far rivivere viaSaint Denis animandola con unagiornata ricca di attività di vario ge-nere. Alle 10 sfileranno le majorettese il corpo bandistico. Nel pomeriggiol’associazione Passo Trotto Galoppoinviterà i più piccoli al Battesimo del-la sella mentre lo Sporting Club di Se-sto intratterrà i presenti con un’esibi-zione di Capoeira. Per tutta la giorna-ta ci saranno bancarelle, stand di as-sociazioni, giostre, gonfiabili e labo-ratori per bambini. (d.b.)

Caccia al Tesoro QT3:la vera ricchezzaè fare esperienzadi solidarietà

Sulle tracce della solidarietà. LaCaccia al Tesoro del quartiere3 accosta gioco e serietà, di-vertimento e riflessione. La

commissione Sport della Circoscri-zione 3 Isola del Bosco – Delle Corti,in collaborazione con l’oratorio SanGiovanni Bosco, ha organizzato perdomenica 24 ottobre alle 14 la terzaedizione della caccia al tesoro per levie del quartiere. Il sottotitolo idealepiù indicato sarebbe “Che Tesoro chesei!”: l‘idea infatti intende far capireattraverso il gioco che gli uni gli altripossiamo diventare “un tesoro” percoloro che hanno bisogno d’aiuto. Lesingole tappe sono uno sguardo ri-volto alla povertà, alla conoscenza diquelle realtà associative del territorioche si prestano servizio di soccorso eaiuto alle fasce più deboli della socie-tà. Il ricavato delle iscrizioni sarà in-fatti devoluto alla San Vincenzo de’Paoli Onlus, Conferenza SS. Redento-re e S. Francesco, che si occupa diportare aiuto ai poveri del territorio.Il concorso è aperto a squadre di 4componenti (di cui almeno uno mag-giorenne). Il modulistica va conse-gnata al bar dell’oratorio di via Mon-te San Michele 130 entro il 23 ottobre,la quota d’iscrizione è di 10 euro. An-che il gruppo degli Alpini “MonteOrtigara” sarà presente a Spazio Artedistribuendo caldarroste. Il ricavatodelle offerte andrà anch’esso alla SanVincenzo De’Paoli. Maggiori info sullemanifestazioni sono reperibili sul por-tale del Comune www.sestosg.net.

PARPAGLIONA Contratto di quartiere,le proposte dei residenti prendono forma

“Più verde e un palco,via Forlì secondo noi”

PARCHEGGI temporanei e percorsi alternativi per i bus,queste le risposte ai disagi dei cantieri in viale Gramsci

Il prolungamento della linea 1è realtà, presentato il progetto

Viale Gramsci

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NICOLA LOMBARDO

L’istituto comprensivo Rovaniè alla ricerca di fondi per rea-lizzare le sue iniziative e atti-vità extra curriculari che, sino

allo scorso anno, erano finanziate inparte dallo stesso Ministero del-l’Istruzione. In particolare è a rischiola seconda edizione del progettoMusica “Proviamo insieme”, svoltoin collaborazione con l’associazione“Corale Ponchielli”. Il corso, rivoltosia ai genitori che agli alunni dellascuola media, consiste nell’avvia-mento all’apprendimento e alla pra-tica dell’uso del flauto dolce. Ma so-no anche altri i corsi che i tagli mini-steriali mettono a totale carico dellefamiglie, che prima gravavano per

una quota non superiore al 50%. Ildirigente dell’istituto Renato Rovet-ta ha deciso di chiedere ai singoli eagli operatori economici di fare dasponsor all’iniziativa per reperire lesomme necessarie. Per farlo, nelleprossime settimane, presenterà l’ini-ziativa con una serie di manifesta-zioni, tra cui anche un concerto rea-lizzato dai corsisti dello scorso anno.“La nostra ricerca di fondi - chiarisceRovetta - è rivolta anzitutto a tutti isoggetti che vivono e operano nelnostro quartiere, privati e pubblici,individuali e collettivi. A loro chie-diamo di investire sulla nostra e loroscuola, vivendola come risorsa perla crescita e lo sviluppo positivo del-le relazioni sociali nel nostro territo-rio”. Nell’organizzare la raccoltafondi, sono stati coinvolti anche iprincipali interlocutori istituzionali:la circoscrizione 1 “Rondò – Toretta”e l’Amministrazione comunale nellapersona dell’assessore alla Cultura eall’educazione Monica Chittò. Lostesso Rovetta precisa che “sarebbedavvero grave se il maggiore caricoeconomico del corso limitasse lapossibilità di partecipazione ai ra-gazzi, bisognosi di coltivare una pas-sione, quella per la musica, ricca digratificazioni e positività”.

1515 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

Se non evolvono le Persone nonevolverà nulla: né in famiglia,né nei luoghi di lavoro, né nel-la società. Sono momenti diffi-

cili, le Persone stanno facendo fatica(magari non tutte ma il numero au-menta) e di fronte alla fatica è natura-le cercare “fuori da sé” la soluzione,soprattutto se si presenta qualcuno,sorridente e disponibile, che ti dice“non ti preoccupare, ci penso io!”Ed è proprio quando ci dicono “non tipreoccupare” che dobbiamo pre-oc-cuparci, cioè occuparci prima: nondelegare ad altri la soluzione ma farciaiutare a costruirla.Ma come? Sto già facendo fatica e tumi proponi di farne ancora?

Può essere una proposta poco sedut-tiva ma per noi è l’unica che sta inpiedi: se rinforziamo i nostri “musco-li” reggiamo, altrimenti resteremoschiacciati: dagli altri, dai loro tentati-vi di stare al mondo, in qualche modo,anche “alla faccia nostra”.

Ecco l’unico progetto che ha sensoimmaginare, ecco l’unico sforzo cherappresenta un vero investimento:prendersi cura di sé, prendersi in cari-co, occuparsi di sé.

Per farlo occorre una premessa im-portante: ognuno deve autorizzarsi adarsi questo progetto, ognuno devepensare di essere importante per sé,considerarsi un valore.“Mi occupo di me perché sono unapersona preziosa e a me cara”, que-sto è ciò che dice chi si vuole bene.Nel numero scorso dicevamo cheavremmo preferito far parlare i clienti,ecco cosa scrive una di loro:

«Ricordo molto bene quando ho avutoper la prima volta la sensazione di ave-re bisogno di guardare alla mia vita [...]Mi rivolsi a te, Stefano, chiedendoti diaiutarmi [...], perché volevo mettere afuoco alcuni eventi che si succedevano[...] con ripetitività sorprendente ed al-larmante e che mi provocavano soffe-renza e frustrazione.Una brutta esperienza professionaledi 3 anni prima stava condizionato lamia relazione con il lavoro e con lepersone e contribuiva ad affossare lafiducia in me stessa e il mio liberoagire. [...]Ricordo altrettanto bene che all’iniziodefinivo ogni stato di disagio con iltermine ‘fastidio’, il capo che non sti-mavo era fastidio, il collega prevari-catore era fastidio, il dirigente che mi

aveva urlato in faccia era fastidio. Ungran calderone di emozioni e senti-menti che non riconoscevo e a cuinon riuscivo a dar voce, a dare un no-me, ma che si manifestavano inequi-vocabilmente nelle mie viscere men-tre io osservavo le mie reazioni impo-tente. La mia difficoltà di chiamare leemozioni per nome é stata una delleprime grandi scoperte, alla tua do-manda: ‘e questo come ti ha fattosentire?’ spesso non avevo risposta.O meglio, non avevo una risposta ver-bale, potevo invece esibire le mieguance rosso fuoco, gli aloni viola sulpetto oppure mostrare i muscoli irrigi-diti delle gambe. Solo più avanti sonoriuscita a dire, mi ricordo che puntavolo sguardo verso la finestra dello stu-dio, guardavo oltre le tende e i vetri,per sospendere i pensieri e “sentire”[cosa avevo provato].Dare una risposta a quella domanda èstata una conquista faticosa e prezio-sa, avevo il desiderio e il bisogno distare bene e questo è stato l’avvio.In più ricordo la mia incapacità di re-agire alle varie situazioni in cui mi pa-reva di essere immobile (come ungatto in mezzo alla strada paralizzatodai fari di un’auto), a commento diquesto stato di fermo dicevo spesso:

‘un tempo lo sapevo fare’ [...]. Solodopo ho capito che non si trattava delricordo di ‘saper fare’ ma della deboleintima percezione di avere una poten-zialità inespressa, un muscolo che miapparteneva, ma che non esercitavo.»

Questi sono i primi indizi per un buonprogetto: ascoltare il proprio bisognodi chiedere aiuto e sviluppare la com-petenza di ri-conoscere e accoglierecosa ci sta accadendo emotivamente.“Voglio essere aiutato a trovare le mieparole, per descrivere come mi fa sta-re, la vita che mi sta accadendo.”Questa è la premessa per poter pro-gettare con maggiore consapevolezzae intenzione ciò che mi accadrà…

Ci si “vede” il 12 novembre...

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evolve - parlare con Sesto

Se non evolvono le Persone…

L’APPELLO del dirigente scolastico al pubblico e al privato: “Aiutateci a sostenere il progetto artistico «Proviamo insieme»”

I tagli del Ministero spengonola musica all’istituto Rovani

La scuola Rovani (FOTO EXPRESS)

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1615 ottobre 2010 n.16

redazionale

Con il patrocinio di

Città di Sesto San GiovanniMedaglia d’Oro Al Valor Militare

Nino Berti Alberto Bonisolo Giorgio Buonavitacola Federico Cini Luciano Galli Guido Giuliani Alessandro MondainiFlavio Peserico Giuseppe Pisano Stefano Romanini Alessandro Zaghini Virgilio Zanardi Bruno Zoccoli

Il Convegno è organizzato dai seguenti professionisti:

Ore 18.00 - APERTURA CONVEGNO con i saluti del Sindaco GIORGIO OLDRINIINTERVERRANNO:

AVV. FRANCESCA SORBI - Presidente Ordine Avvocati di Monza“Tribunale di Monza - Il Contenzioso per i crediti condominiali”

AVV. LUCA SACCOMANI - Componente del Centro Studi ANACI di Milano“Strumenti giudiziari per la riscossione coattiva dei crediti del condominio”

AVV. GIANPAOLO CAPONI - Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Monza“Il fallimento del condominio: Conseguenze sugli oneri condominiali”

AVV. EUGENIO CORREALE - Direttore del Centro Studi ANACI di Milano“La posizione dell’acquirente e del venditore. Accenno sulle novità in materia di tabelle millesimali”

AL TERMINE DEGLI INTERVENTI SEGUIRÀ DIBATTITO SUL TEMA

La Cittadinanza è invitata

LA MOROSITÀ NEL CONDOMINIOSesto San Giovanni - TEATRO MANZONI - Piazza Petazzi

Lunedì 25 Ottobre 2010 ore 18,00

Un convegno per spiegare la morosità incondominio, ovvero i problemi che na-scono quando un condomino non pagale spese dello stabile. Si terrà il 25 otto-

bre alle 18 al Teatro Manzoni di piazza Petazzi.Ad organizzarlo sono stati dodici studi associatidi Sesto San Giovanni. Le ragioni? Informare icittadini della procedura che s’innesca per ilmancato pagamento delle spese condominiali.Un fenomeno che negli ultimi tre anni è in au-mento. “Fino al 2005 – spiega il geometra NinoBerti, dell’omonimo studio – la percentuale dimorosità negli stabili era pari allo 0,5%. Oggi lapercentuale è salita al 3-5%. Di fatto un au-mento del 300%”. Un aumento spiegabile inparte con l’arrivo della crisi economica. Ma co-sa innesca il mancato pagamento delle spesecondominiali? “Prima l’amministratore inter-viene con una raccomandata – racconta Berti –e si tenta di venire ad un accordo per un pianodi rientro del debito. Nel caso il condomino non

risponda a questa richiesta, c’è un’ulterioreraccomandata inviata da un legale. Infine sipassa al decreto ingiuntivo, disposto dal tribu-nale competente: la casa viene messa all’asta eil ricavato viene utilizzato per pagare i debitori”.Solitamente, però, il condominio deve attenderela liquidazione di quanto anticipato. “Il condo-minio – conferma Berti - non viene consideratotra i creditori principali, ma è l’ultimo dei credi-tori”. Solitamente la procedura dura due anni enel frattempo il debito accumulato dal condo-mino è a carico dello stabile, ovvero dei condo-mini. “Il convegno del 25 ottobre – conclude Berti -sarà l’occasione per gli amministratori di con-dominio e per i cittadini di comprendere meglioil fenomeno”. A parlarne, dopo il saluto d’aper-tura del sindaco, saranno quattro avvocati delTribunale di Monza e il presidente dell’Anaci,l’associazione nazionale amministratori condo-miniali e immobiliari.

Un convegno per spiegare le conseguenze sulla morosità in condominio

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SARA NIEDDU

La situazione tra i residenti del-la case Aler di via Livorno evia Carlo Marx e l’aziendalombarda d’edilizia residen-

ziale è giunta ormai ai ferri corti.L’Unione inquilini degli stabili in zo-na Cascina Gatti minaccia infatti lamobilitazione e azioni legali contro lasocietà se non verranno presi al piùpresto provvedimenti circa i tantidisservizi lamentati da tempo. Ungruppo di residenti si è trovato re-centemente per discutere e far cono-scere alla città quali sarebbero le ca-renze strutturali degli edifici Aler. “Siè di fronte a infiltrazioni sulle faccia-te - queste e molte altre sono le la-mentele che gli inquilini hanno, sia

verbalmente che in forma scritta, co-municato all’Aler - e nei singoli ap-partamenti (segnalati e mai riparati),ascensori con pannelli precari sul la-to della pulsantiera che si bloccanocontinuamente, luci di emergenza edi scala che non funzionano (favo-rendo, inoltre, gratuiti atti vandalici),portoni di ingresso rimossi e mai so-stituiti con i nuovi. L’incontro pubblico avviene all’in-domani di un incidente avvenuto inuna delle palazzine di via Livorno:un piccolo incendio accidentale che“si è trasformato in un rogo al nonopiano. Tutto ciò è potuto accaderepoiché nè le pompe antincendio suipiani, né quelle per la strada funzio-navano - denunciano gli inquilini -.Alla chiamata, quindi, i vigili del

fuoco si sono trovati di fronte a unasituazione in cui non potevano at-taccare i loro idranti ai bocchettoniesterni. Tutto ciò è stato verbalizzatodal 115”. Da parte dell’Unione inquilini, le se-gnalazioni sembra non siano manca-te. “Abbiamo richiesto più volte unincontro con i rappresentati Aler –denuncia Marco De Guio, tra i coor-

dinatori del gruppo – e sia a giugnoscorso, che nel 2009 abbiamo inviatosegnalazioni precise sui problemistrutturali delle nostre case”. L’ulti-ma ispezione dell’impianto antin-cendio è avvenuta nell’aprile 2008,come documentato dal foglio postoin una bacheca della sede dell’Unio-ne inquilini. Al momento Aler nonha risposto alle segnalazioni.

1715 ottobre 2010 n.16

vita cittadina

AUT AUT dell’Unione inquilini: Occupatevidella manutenzione o adiremo a vie legali

Case Aler: affittuari,ora la mobilitazione

Stato di abbandono del giardino degli stabili Aler di via Livorno

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1815 ottobre 2010 n.16

lettere

Degrado dei servizicimiteriali Egregio direttore, una doverosa premessa, mi chiamo PieroMaurizio Zaffarano e mi occupo di ono-ranze funebri a Sesto San Giovanni e neicomuni limitrofi da 25 anni, dopo esseresubentrato a mio padre Enzo, che esercitòl’attività per un periodo di tempo altrettan-to lungo.Posso aggiungere di conoscere discreta-mente anche la normativa vigente delsettore. È quindi con enorme rammaricoche, dopo aver raffrontato le diverse re-altà di Sesto non solo con altre cittàgrandi e piccole in giro per l’Italia, maanche solo con comuni vicini quali Cini-sello Balsamo, Cologno Monzese, Monza,Milano, Bresso, Muggiò, devo denunciareun grave degrado dei servizi offerti allefamiglie dei dolenti sestesi e una situa-zione cimiteriale a dir poco indecorosa!Qualche esempio:

EPIGRAFI MURALI IN CITTA’A ogni lettore non sarà sfuggita l’enormenumero di epigrafi affisse nei luoghi piùdisparati: cabine ENEL, muri e cancellatedi abitazioni, recinzioni in legno e lamieradi cantieri, cassonetti. Ultimamente poi,tali epigrafi si notano più per gli enormi

marchi pubblicitari di alcune ditte di ono-ranze funebri, che per il nome del defunto.Perché questo è potuto accadere? Chi do-veva controllare, porre un freno, emanareun regolamento, irrogare sanzioni? La dit-ta che gestisce le affissioni del Comune,la DO.GRE di Taranto (!?), da anni nonprovvede alle epigrafi di lutto, e quindi taliaffissioni sono state lasciate libere al sen-so di autodisciplina e di correttezza delleimprese di onoranze funebri cittadine. Il risultato finale? La rincorsa delle impre-se a stampare sempre più epigrafi per ac-caparrarsi più posizioni nelle bacheche esui muri della città, e quindi più visibilitàper il proprio marchio.

IL “NUOVO” CIMITERO DI SESTOHo volutamente evidenziato “nuovo”,perché se si potessero qui elencare i di-fetti, gli errori di progettazione, di realiz-zazione e di manutenzione di questo no-stro povero cimitero, sembrerebbe averealmeno cento anni, invece che poco piùdi trenta! La copertura delle gallerie ipo-gee dalla A alla P sarà stata rifatta alme-no cinque volte, con relativo sbancamen-to della terra, rimozione e sostituzionedelle piante e impermeabilizzazione dellacopertura, con immaginabili disagi per lefamiglie che hanno i loro defunti in quellazona.

TARIFFE Altra nota dolente, che aggiunge oneri allutto. L’amministrazione comunale di Se-sto, questo sì con largo anticipo sui tempi,ha provveduto nel 2004 all’aumento del30% tariffe delle concessioni cimiteriali,portandole da un minimo di euro 2.393,00a un massimo di euro 5.687,00 (inclusodiritti di segreteria, valori bollati e lastrabianca obbligatoria), e rendendole di fattole più care di tutta la provincia di Milano.Con buona pace della tanto sbandieratavocazione sociale della nostra ammini-strazione si è, in tale occasione, ancheprovveduto alla riduzione del periodo diconcessione da 40 a 25 anni!Mi dispiace di essermi dilungato in quellache è solo una parziale elencazione deitanti problemi che attengono non solo allamia attività lavorativa in Sesto, ma anchecome cittadino e utente di questi servizimi sento ormai al limite di sopportazionedi questa indegna situazione. E se, comePericle sosteneva 2500 anni fa, “La civiltàdi un popolo si misura da come tratta isuoi morti”, allora forse, a Sesto San Gio-vanni, abbiamo qualche problema di civil-tà.Cordiali saluti

Piero Maurizio Zaffarano(estratto, per leggere la lettera completavisita il sito www.nuovasesto.net)

Complimenti alPronto soccorsoSpettabile redazione, mi chiamo Maria Silvia Martinelli, sono unapensionata e vi scrivo perché desidero rin-graziare pubblicamente tutto lo staff delPronto soccorso dell’Ospedale di Sesto SanGiovanni, dove mi è capitato di recarmi perun elettrocardiogramma d’urgenza, poichémi sentivo poco bene. Lo staff del Prontosoccorso è stato non solo gentilissimo, maanche tempestivo e meticoloso: mi hannosottoposta a una serie completa d’esami intempi rapidi e con grande professionalità.Mi sembrava dunque doveroso fare un en-comio a tutto il personale del Pronto soccor-so, a partire dalla dottoressa Mietta Meronisino ad arrivare a tutti gli infermieri e a tuttii membri dello staff, ringraziandoli ancoraper le premure avute per me.

Maria Silvia Martinelli

LETTERE ALLA REDAZIONE scrivi a: [email protected]

È recentemente mancata all’affetto dei suoi cari

Antonia Merlo Di Nicola Il Partito Democraticola ricorda con affetto

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LAURA CUSMÀ PICCIONE

Conclusasi lo scorso 2 ottobre lastagione estiva del Carropon-te, il Comune e l’Arci Milanogià espongono i loro progetti

per il futuro: per Natale il Carropontecercherà di diventare nuovamentepunto d’attrazione trasformandosi inun mercatino ricco di bancarelle conprodotti agricoli biologici, stand ga-stronomici, produzioni artigianali edi design. Per i più piccoli è previstauna pista di pattinaggio su ghiaccio,

realizzabile grazie alla collaborazionecon il Uisp di Milano (Unione Italia-na Sport Per Tutti) .Per la prossima estate Arci Milanoauspica una riorganizzazione deglispazi per sviluppare maggiore multi-disciplinarietà, offrendo un appunta-mento fisso con il teatro e mostre, vi-deoproiezioni, promozione di artistigiovani. L’associazione pensa a mi-gliorare anche i servizi correlati: per il2011 la ristorazione sarà accorta agliingredienti biologici e alle cucine in-ternazionali e la distribuzione gratui-

ta dell’acqua per ridurre lo spreco dicontenitori di plastica.L’attenzione all’ambiente sarà pro-mossa anche incentivando con premiun’accessibilità pulita al Carropontecoi mezzi pubblici e le biciclette.Straordinario il successo di questaestate: sul palco di questo splendidoesempio di architettura industriale, sisono esibiti artisti nazionali e interna-zionali di fama come Elio e Le StorieTese, Gogol Bordello, Afterhours,Yann Tiersen e band esordienti a cuiè stata offerta l’opportunità di avere

grande visibilità. In tempi strettissi-mi, il comune di Sesto e Arci Milano,con la collaborazione di Radio Popo-lare Network, ha organizzato 120concerti live (per la maggior parte adaccesso gratuito), 76 serate di musicalive, 60 djset. Meno certe le cifre deglispettatori, visto che molti eventi era-no gratuiti: l’Arci ha comunque sti-mato un totale di 100.000 presenze e -dato non meno interessante – regi-strato l’erogazione di 22mila litri dibirra! Se non bastassero le cifre, il suc-cesso è stato confermato anche dalMei, il Meeting degli Indipendenti,che ha assegnato al Carroponte il pre-mio per il migliore live club dell’an-no, vinto nel 2009 dal Circolo ArciMagnolia. Anche gli obiettivi prepo-sti sono stati raggiunti: l’amministra-zione comunale mirava alla promo-zione del territorio, recuperandol’area ex-Breda e dedicandola a pro-getti di cultura a tutto tondo; l’ArciMilano a dargli un’anima.

1915 ottobre 2010 n.16

cultura

ANDREA POLIANI

Le grandi pellicole del cinema ele sceneggiature più celebridel teatro irrompono a scuolaper diventare maestri. Conti-

nua anche quest’anno l’impegnodell’assessore alla Cultura MonicaChittò e del Rondinella per promuo-vere il cinema e il teatro nelle scuole

dell’infanzia, primarie e secondariedella città. Nell’ambito del cinema gli inse-gnanti potranno scegliere tra unasessantina di film selezionati secon-do età e argomenti e concordare conla direzione del Rondinella le dateper le proiezioni mattutine. Le pro-poste del Cinema Teatro Rondinellasi contraddistinguono per il partico-

lare interesse culturale, didattico eartistico e hanno suscitato l’attenzio-ne anche delle scuole dei Comuni li-mitrofi che sempre più spesso le uti-lizzano a fini didattici. Fiore all’occhiello è la rassegna tea-trale “La scuola a teatro”, giuntaalla sua undicesima edizione, cheinizierà l’11 e terminerà il 22 mar-zo 2011. L’iniziativa è realizzata incollaborazione con la compagniadel Teatro del Buratto di Milano,che da oltre 35 anni lavora in que-sto settore e vanta molteplici rico-noscimenti nazionali e internazio-nali. L’altro appuntamento è la rasse-gna “Un cinema per amico”. Tuttii sabato pomeriggio, fino al mesedi aprile 2011, il cinema Rondinellapropone più di 20 film per i bam-bini tra i 5 e i 9 anni.

Viaggio nel tempotra le antiche artidelle foto di Namias

ANTONELLA ZAMBELLONI

Non i soliti scatti alla Civicafototeca Tranquillo “Antichetecniche fotografiche” realiz-zate dal gruppo Namias è

un’occasione per fare un viaggio neltempo e scoprire come si faceva fo-tografia nel passato. Realizzata dalGruppo fotoamatori sestesi (Gfs) incollaborazione con la Federazioneitaliana associazioni fotografiche el’assessorato alla Cultura di Sesto, lamostra arricchisce il già fitto pro-gramma dell’ultimo anno attraversolo sguardo di vari fotografi su più te-mi. Non una personale dunque, maun momento di conoscenza con variartisti. Le stampe non sono le solite fotogra-fie. Le antiche tecniche sono molte-plici e sfruttano diversi processi: sipassa dalla gomma bicromata alprocesso a pigmenti, dalla carta sala-ta ai processi ai sali di ferro, a rigon-fiamento o a incisione su metalli eviraggi... L’effetto è suggestivo, vie-ne voglia di toccare le immagini percapire di cosa sono fatte. “Sono fotografie non commercialiche esplorano i confini dell’arte –commenta il presidente del Gfs An-drea Colleoni – Il fascino di questeopere sta nel fatto che ognuna è unpezzo quasi artigianale, materico, èl’arte che si fa corpo. Il gruppo esem-plifica la ricerca di nuove modalitàespressive, o come dicono loro, dinuove ricette. È un altro settore dellafotografia”. Per info visitare il sitowww.grupponamias.com.

FILM, oltre 60 pellicole a disposizionedegli insegnanti divise per argomento ed età

Rondinella e scuola:il cinema è maestro

COMUNE e Arci Milano tirano le somme di un’estate in musica e lanciano le nuove proposte per la stagione autunno-inverno

Grande successo per il Carropontepremiato miglior live club dell’anno

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ANTONELLA ZAMBELLONI

Due testi da non perdere, entrambi “made inSesto”. Il primo porta la firma Marisa Fo-restiere, sestese da oltre mezzo secolo cheha recentemente pubblicato per L’Albatros

Il Filo Editore “Due Vite all’opposto” (disponibilealla libreria Tarantola o su internet), un romanzoavvincente e appassionato: “È un documento sullamia vita che ho raccontato attraverso gli episodipiù importanti. Ho iniziato a scrivere dopo i fe-steggiamenti per le nozze d’oro, ritenendo, forseambiziosamente, che valesse proprio la pena rac-contarla. Ci ho impiegato più di un anno, fra ricer-che e il consulto delle documentazioni - confessal’autrice -. È il mio primo testo e narra della mia vi-ta che ho voluto inquadrare attraverso tutto il ‘900nel susseguirsi degli avvenimenti e nella mutazio-ne dei costumi a confronto con il vissuto di mia

madre (Due vite all’opposto)”. La seconda partedel romanzo è ambientata a Sesto, e si snoda attra-verso i luoghi, i fatti e le persone che ne hanno fat-to parte in quel frangente della vita dell’autrice.E anche Luca Ducceschi continua imperterrito lasua scalata al successo nell’editoria, fiero del nonessere mai entrato nella fitta schiera di “scrittoripaganti”. Autore prolifico e poliedrico, nel 2008 haesordito con il romanzo “Ci piacevano i Gansen-drosis” (Montag), presto seguito da “Gioco di vo-ci” (Creativa). Molti suoi racconti sono pubblicatisu diverse riviste e antologie. E oggi presenta lanuova raccolta horror: “In questo libro c’è il Dia-volo” (Montag), ispirata e influenzata da autoriquali King, Lovecraft, Barker, Lansdale .“Si trattadi racconti horror che trattano molti degli archetipitipici del genere: vampiri, fantasmi, streghe ecce-tera. Il fantastico non è però il fine ultimo dellascrittura, bensì lo strumento per raccontare situa-

zioni e personaggi sfruttando le possibilità di unpunto di vista diverso. Se un personaggio o una si-tuazione risultano intriganti nella vita reale posso-no diventarlo ancora di più oltre i confini della re-altà – spiega Ducceschi - . L’ambientazione dei rac-conti è perlopiù italiana. Una piacevole novità tut-ta da gustare”.

2015 ottobre 2010 n.16

cultura

NELLE LIBRERIE i nuovi racconti di Luca Ducceschie il debutto “autobiografico” di Marisa Forestiere

Horror e introspezione:due storie “made in Sesto”

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DAVIDE BARTOLUCCI

Dopo la vittoria di Patrizia Gi-belli nel campionato italianodi Muay thai le arti marzialiin città sono sempre più ro-

sa, suscitando sempre maggior inte-resse per i corsi o l’attività agonistica“Sono aumentati gli iscritti, con untrend italiano del 5% tra il 2008 e il2010” spiega Diego Calzolari, mae-stro e campione del mondo nel 2004in questa forma di lotta orientale.“Sono aumentate le donne – aggiun-ge ancora -. Inoltre sono sempre dipiù le persone che praticano agoni-smo. Su 200 iscritti ai corsi, il 20% lofa partecipando a competizioni”. Unpo’ diverso è lo scenario per le prati-

che più tradizionali. “Negli ultimianni non c’è stato un aumento so-stanziale degli iscritti ai corsi di artimarziali” afferma Giuseppe Meloni,presidente della palestra Bushido,che mette in evidenza che c’è un cer-to interesse femminile. “Nel corsoper i giovani da 12 a 16 anni pocopiù della metà sono ragazze”.“Negli ultimi anni i corsi di kung fue Shao Lin sono stati a prevalenzafemminile. Adesso c’è una sostan-ziale parità”, spiega l’istruttriceFrancesca Contini. “Per una donna èuno spazio che si prende rispetto al-la quotidianità - conclude Contini –ed in questo modo acquisisce mag-giore sicurezza”. In campo agonisti-co la situazione non cambia. “C’è

crisi di persone che lo praticano”spiega il maestro di judo AlessandroBison. Ma come nel caso della Gibel-li, i risultati migliori arrivano dallaparte femminile in questa disciplina.Quest’anno due giovani atlete seste-si hanno partecipato ai campionatinazionali. “Le ragazze sono più co-stanti nei risultati a dispetto dei ma-schi” conclude Bison.

2115 ottobre 2010 n.16

sport

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Daniele Todisco,campione italianodi marcia sui 4km

La scuola sestese della marcianon si smentisce mai, dopoaver prodotto campioni delcalibro di Raffaello Ducceschi

e Ivano Brugnetti, è tornata sullascena nazionale con un nuovo gio-vane campione italiano. L’impresa questa volta è stata fattada Daniele Todisco, che lo scorso 8ottobre, ha vinto a Cles il titolo na-zionale cadetti sulla distanza dei 4chilometri. Il tempo finale di 18 minuti e 29 se-condi racconta di una gara dura edemozionante e pone il giovane atletadel Geas tra i principali interpretidella specialità. Il merito, come ha ricordato lamamma di Daniele, è però da con-dividere con i compagni di allena-mento, che l’hanno sostenuto pertutta la prova, e con gli allenatoriMarco Corradini e Alessandro Gan-dellini, perché solo restando umilisarà possibile continuare a viveremomenti come questi.

FEDERICO MAISENTI

La Sesto Ice Skate si confermafucina di promettenti talentinon solo nell’ambito italiano,ma anche internazionale, do-

ve l’agonismo sul ghiaccio raggiun-ge alti livelli. A far parlare di sé que-sta volta è la coppia di artistico for-mata da Carolina Gillespie e LucaDematte, che ha gareggiato nellaquinta tappa del Grand Prix Junior(29 settembre - 3 ottobre a Sheffield).I due atleti sestesi, oltre ad essere an-cora molto giovani, hanno comincia-to a pattinare assieme solo lo scorsoanno e, nonostante la preparazionenon sia ancora al meglio, stanno mo-strando una promettente intesa, fon-damentale nella loro difficile disci-plina.Sulla pista inglese hanno dato provadi maturità agonistica con un eserci-zio ricco di difficoltà tecniche, comesollevamenti aerei di 5° livello e ad-dirittura un triplo Salchow lanciato,un salto impegnativo che non si ve-de spesso nelle competizioni junior.Anche i giudici si sono accorti dellaqualità della prestazione, conferen-

do loro molti bonus di esecuzionenei vari elementi. Il risultato totale,di 108,89 punti, è certamente buonoma indica che la coppia può crescereancora e quanto registrato in que-st’ultima prestazione lascia ben spe-rare per il loro futuro agonistico.

PATTINAGGIO di figura, 5° postoal Gran Prix Juniores dei sestesi

Gillespie – Demattecoppia di ghiaccio

DOPO LA VITTORIA di Patrizia Gibelli ai campionati italiani di Muay Thai

Le arti marziali sonosempre più in rosa

Carolina Gillespie e Luca Dematte

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SAMUELE TRAMONTANO

“Vogliamo riportare il nuotosestese al posto che gli com-pete. Un sogno che diventapossibile grazie all’organizza-

zione del Geas e di Malaspina”. Conqueste parole Salvatore Montella,presidente onorario del Geas nuotoe vicepresidente della Federazioneitaliana nuoto, “benedice” il matri-monio tra la società rossonera e ilMalaspina Sporting club di San Feli-ce, presentato al pubblico e allastampa nell’auditorium della Bcc diviale Gramsci nei giorni scorsi. Af-fiatamento e condivisione di intentialla base del gemellaggio tra le duesocietà: “L‘unione fa la forza. La no-stra logica è quella di crescere e didare maggiori chanches ai nostriatleti e ai più giovani” spiega Clau-

dio Cerioli, presidente di Malaspina,alle cui parole fanno eco quelle delpresidente del Geas nuoto Enrico

Battioli: “Al Geas, in tutte le sue par-ti, sono al centro le persone. Noi eMalaspina ci siamo trovati perché

abbiamo le stesse finalità” e gli stessiobiettivi, cioè la crescita del livellodel nuoto a Milano come a Sesto,puntando nel contempo alle prossi-me competizioni, tra le quali ci sonole Olimpiadi di Londra 2012. Le basidel progetto sono solide: le struttureall’avanguardia di Malaspina, la ri-qualificata piscina di via Saint Denis,consegnata ai cittadini e agli sportivinei tempi stabiliti (“ce l’abbiamo fat-ta e guai se non fosse stato così” sot-tolinea l’assessore allo Sport Giovan-ni Urro), e la risorsa principale, ossiagli atleti. Per la stessa bandiera nuoterà orauna squadra fortissima, presentatanel corso della conferenza e guidatadai due tecnici esperti come PompeoSposato e Piergiuseppe Longinotti.Tanti gli atleti di rilievo, tra i qualispiccano i quattro reduci dai recentiCampionati europei di Budapest: sitratta di Luca Angelo Dioli, nei gior-ni scorsi impegnato in nazionale conil “Progetto Londra”, Luca Leonardi,Stefano Mauro Pizzamiglio e An-drea Bondanini. Proprio Bondanini,settimo a Budapest nei 25 km, illu-stra la strada: “per quest’anno gliobiettivi sono i mondiali di Shangaie gli Europei di settembre. Tutti que-sti cambiamenti sono per noi moltopositivi e ci permetteranno di mi-gliorare ancora”.

2315 ottobre 2010 n.16

sport

nuovasesto90

Fondato nel 1966 - [email protected] -www.nuovasesto.net

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Rosy Vitale, Laura Rischitelli servizi fotografici: Fotoexpress

collaboratori: Clara Amodeo, Davide Bartolucci, RobertoBrambilla, Davide Caccia, Carolina Caracciolo, GiuseppeCatozzella, Marco Damian, Matteo Del Fabbro, GiulioFranceschi, Alessandro Fuso, Daniele Granata, EricaGuerini, Nicola Lombardo, Elena Lorusso, FedericoMaisenti, Davide Migliore, Marco Monguzzi, Andrea Poliani,Giona Salvati, Samuele Tramontano, Riccardo Valentini,Antonella ZambelloniSpedizione in abbonamento postale 70% - Filiale Milano.PROPRIETà EDITRICE: A. Boccaccini soc. coop. a r.l.-Iscritta al Registro società Tribunale di Monza n.41158 del3/3/1989. Iscritta al Registro stampa periodici Tribunale diMonza n.719 del 6/7/1989. REDAZIONE: via Fiorani 1, Se-sto San Giovanni, tel. 0222470558, fax 022428170. VIDE-OIMPAGINAZIONE e PuBBLICITà: Sercom s.r.l., vialeGramsci 1, Sesto San Giovanni, tel. 0226224651, fax0226225007. STAMPA: Litosud - Pessano con Bornago.Questo numero è stato chiuso in redazione alle ore 12 di gio-vedì 14 ottobre 2010.

SAMUELE TRAMONTANO

Si comincia a fare sul serio: con la presentazione al PalaFalck dello scorso10 ottobre, la stagione della prima squadra del Geas Basket è davveroai nastri di partenza. Tanti i tifosi accorsi sugli spalti della palestra se-stese per sostenere le nuove giocatrici e i volti noti del roaster rossonero

che sabato 16 ottobre (ore 20.30) a Faenza sfiderà Napoli nella prima partitaufficiale valida per la Coppa Italia. Tra i tifosi c’era anche il sindaco GiorgioOldrini, che si è dichiarato vicino a tutta la società Geas “e in particolare al ba-sket femminile, che ne è la punta di diamante e che in questi anni ha impostoun modo di fare sport un po’ diverso, trasmettendo sempre una immagine eun significato di grande civiltà”. Dopo Oldrini il presidente del basket rosso-nero Mario Mazzoleni ha parlato dei progetti per il futuro della società e hamanifestato l’entusiasmo per le sue giocatrici: “questa è davvero una squadrain tutto e per tutto – spiega Mazzoleni – e si conferma non solo dai risultatiraggiunti nel precampionato ma anche per il gioco espresso. Sono orgogliosodi loro”. La squadra di coach Walter Montini infatti ha mostrato un basket bril-lante in questa preparazione alla regoular season e, con la vittoria del 12 otto-bre nell’ultima amichevole contro Venezia (76 a 61), ha concluso senza sconfitteil suo ciclo di cinque amichevoli. L’appuntamento del PalaFalck è stato anche l’occasione per rendere il giustoriconoscimento alle Under15 del Geas, campionesse nazionali in carica, allequali è stato tributato un lunghissimo applauso. Grazie a loro sulla maglia ditutte le squadre del vivaio rossonero sarà cucita la “stella” che simboleggia idieci scudetti conquistati nella storia del settore giovanile. Mazzoleni, nell’offrire un mazzo di fiori ad Annamaria Carzaniga mogliedell’ex presidente del Geas scomparso pochi giorni prima della promozionein A1, ha voluto ricordare il passato: “Solo grazie a chi mi ha preceduto è statopossibile creare quello che siamo oggi. Tutto questo era il sogno di Natalino”.

PRESENTATE le formazioni 2010/2011

Basket, nuovo annocon una stella in più

NUOTO: c’è stato il gemellaggio tra le due società agonisticheTALENTI: tanti nella stessa squadra per la prossima stagione

Geas e Malaspina per crescerecon una squadra fortissima

Da sinistra: Piergiuseppe Longinotti, Andrea Bondanini e Luca Angelo Dioli

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