NUOVA STRAGE DI MIGRANTI IN GRECIA - CRI Altipiani · 2016. 2. 6. · Si tratta di circa il 62% dei...

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1 Gennaio2016 Continuano incessantemente gli arrivi sulle coste italiane e degli altri paesi del Mediterraneo, continuano i problemi, le tragedie umane ma per fortuna anche le storie a lieto fine e soprattutto la speranza in un futuro migliore. In tutto questo noi della CRI ci siamo e ci saremo sempre, in prima linea sulle coste ma anche nelle retrovie, nei campi di accoglienza, nelle nostre comunità, cercando di farci promotori dell’integrazione, del dialogo, di una pacata cultura dell’ascolto e della solidarietà. Facciamo un po’ il punto della situazione raccontando ancora storie, drammi e rinascite. NUOVA STRAGE DI MIGRANTI IN GRECIA Trenta vittime di cui dieci sono bambini È di 30 vittime il bilancio del viaggio della disperazione dello scorso 28 gennaio: 24 corpi di migranti sono stati recuperati dalla Guardia costiera greca al largo dell'isola di Samo, altri sei dalla Marina Militare al largo della Libia. Nel primo naufragio, tra i cadaveri del barcone rovesciato, secondo le autorità di Atene, ci sono quelli di 10 bambini. Secondo i racconti dei sopravvissuti, la barca si è rovesciata vicino alle coste settentrionali di Samo, davanti alle coste occidentali turche, da mesi porta d'ingresso di centinaia di migliaia di profughi che cercano di arrivare sulle coste europee. La Marina Militare nel corso di un'operazione di soccorso al largo della Libia ha recuperato sei cadaveri. I migranti erano a bordo di un gommone che, quando sono giunti i soccorsi, stava già affondando. I militari, a bordo della nave Aliseo, sono riusciti a salvare complessivamente 290 persone, 74 delle quali a bordo del gommone che è affondato e le altre su altri due mezzi. Il giorno prima il naufragio al largo dell'isola di Kos, sempre nel mar Egeo, aveva causato la morte di 7 persone, tra cui due bambini, mentre il venerdì precedente altri 45 migranti erano morti nell'affondamento del loro barcone al largo dell'isola di Kalolimnos. Malgrado le condizioni invernali e le restrizioni imposte in alcuni Paesi europei che hanno rispristinato i controlli alle frontiere per impedire il flusso migratorio, gli arrivi proseguono. Secondo l'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni, dal primo gennaio gli arrivi dal Mediterraneo hanno raggiunto quota 40.240. E mentre la Svezia ha annunciato che espellerà 80mila profughi arrivati nel Paese nel 2015, la Macedonia ha riaperto a migranti e profughi la frontiera meridionale con la Grecia, rimasta chiusa per alcune ore da ieri pomeriggio. A indurre le autorità di Skopje a chiudere temporaneamente il confine sarebbero state difficoltà a catena nel sistema dei trasporto dei migranti lungo la direttrice della rotta balcanica, e l'eccessivo affollamento dei campi e dei centri di accoglienza nei vari Paesi lungo tale rotta. E' la terza volta negli ultimi due mesi che la Macedonia chiude temporaneamente ai profughi la sua frontiera con la Grecia. Anche la Finlandia ha annunciato di voler espellere circa 20mila tra i 32mila migranti che hanno presentato domanda di asilo nel 2015. "Al momento si stima che saranno espulsi circa 20mila persone, ma il numero dei richiedenti asilo che decidono di tornare volontariamente potrebbero cambiare", ha spiegato il segretario permanente Paivi Nerg. Si tratta di circa il 62% dei richiedenti asilo in Finlandia, rispetto al 56% nel 2014, quando le domande erano 3.651. http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/28/news/migranti_nuova_strage_in_grecia_12_vittime_otto_sono_bambini-132200467/

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    Gennaio2016

    Continuano incessantemente gli arrivi sulle coste italiane e degli altri paesi del Mediterraneo, continuano i problemi, le tragedie umane ma per fortuna anche le storie a lieto fine e soprattutto la speranza in un futuro migliore. In tutto questo noi della CRI ci siamo e ci saremo sempre, in prima linea sulle coste ma anche nelle retrovie, nei campi di accoglienza, nelle nostre comunità, cercando di farci promotori dell’integrazione, del dialogo, di una pacata cultura dell’ascolto e della solidarietà. Facciamo un po’ il punto della situazione raccontando ancora storie, drammi e rinascite.

    NUOVA STRAGE DI MIGRANTI IN GRECIA Trenta vittime di cui dieci sono bambini

    È di 30 vittime il bilancio del viaggio della disperazione dello scorso 28 gennaio: 24 corpi di migranti sono stati recuperati dalla Guardia costiera greca al largo dell'isola di Samo, altri sei dalla Marina Militare al largo della Libia. Nel primo naufragio, tra i cadaveri del barcone rovesciato, secondo le autorità di Atene, ci sono quelli di 10 bambini.

    Secondo i racconti dei sopravvissuti, la barca si è rovesciata vicino alle coste settentrionali di Samo, davanti alle coste occidentali turche, da mesi porta d'ingresso di centinaia di migliaia di profughi che cercano di arrivare sulle coste europee. La Marina Militare nel corso di un'operazione di soccorso al largo della Libia ha recuperato sei cadaveri. I migranti erano a bordo di un gommone che, quando sono giunti i soccorsi, stava già affondando. I militari, a bordo della nave Aliseo, sono riusciti a salvare complessivamente 290 persone, 74 delle quali a bordo del gommone che è affondato e le altre su altri due mezzi. Il giorno prima il naufragio al largo dell'isola di Kos, sempre nel mar Egeo, aveva causato la morte di 7 persone, tra cui due bambini, mentre il venerdì precedente altri 45 migranti erano morti nell'affondamento del loro barcone al largo dell'isola di Kalolimnos. Malgrado le condizioni invernali e le restrizioni

    imposte in alcuni Paesi europei che hanno rispristinato i controlli alle frontiere per impedire il flusso migratorio, gli arrivi proseguono. Secondo l'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni, dal primo gennaio gli arrivi dal Mediterraneo hanno raggiunto quota 40.240. E mentre la Svezia ha annunciato che espellerà 80mila profughi arrivati nel Paese nel 2015, la Macedonia ha riaperto a migranti e profughi la frontiera meridionale con la Grecia, rimasta chiusa per alcune ore da ieri pomeriggio. A indurre le autorità di Skopje a chiudere temporaneamente il confine sarebbero state difficoltà a catena nel sistema dei trasporto dei migranti lungo la direttrice della rotta balcanica, e l'eccessivo affollamento dei campi e dei centri di accoglienza nei vari Paesi lungo tale rotta. E' la terza volta negli ultimi due mesi che la Macedonia chiude temporaneamente ai profughi la sua frontiera con la Grecia. Anche la Finlandia ha annunciato di voler espellere circa 20mila tra i 32mila migranti che hanno presentato domanda di asilo nel 2015. "Al momento si stima che saranno espulsi circa 20mila persone, ma il numero dei richiedenti asilo che decidono di tornare volontariamente potrebbero cambiare", ha spiegato il segretario permanente Paivi Nerg. Si tratta di circa il 62% dei richiedenti asilo in Finlandia, rispetto al 56% nel 2014, quando le domande erano 3.651. http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/28/news/migranti_nuova_strage_in_grecia_12_vittime_otto_sono_bambini-132200467/

    http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/01/28/news/migranti_affonda_gommone_al_largo_della_libia_sei_morti-132225476/http://www.repubblica.it/esteri/2016/01/28/news/la_svezia_espellera_80_mila_profughi_arrivati_nel_2015-132190386/?ref=HRER1-1

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    SGOMENTO DELLA FICR PER LA MORTE

    DI TRE MIGRANTI IN GRECIA PER IL FREDDO

    Un bambino di 5 anni e due donne sono morti per ipotermia a Lesvos dopo un viaggio estenuante attraverso il Mar Egeo. Il responsabile della FICR in Grecia, Karen Bjørnestad, ha detto che “centinaia di persone sono arrivate mercoledì scorso bagnate fradicie, tremando per il freddo pungente dopo aver sfidato il mare agitato e il gelo sulla rotta dalla Turchia. I medici hanno lottato per salvare tre di loro, tra cui un bambino di 5 anni, da una grave ipotermia ma all’arrivo in Grecia sono morti”. Più di 18 barche, ognuna delle quali trasportava almeno 45 migranti, sono approdate sull’isola mercoledì. Le squadre di primo soccorso della Croce Rossa ellenica, presenti per aiutare le persone a mettersi al sicuro e per trattare altri casi di

    ipotermia, sono riuscite a salvare la vita di un'altra donna e a stabilizzarla. La Federazione ha espresso la propria condanna per queste morti e ha esortato i politici a stabilire come priorità percorsi sicuri e legali di asilo per le persone in fuga da violenza e persecuzioni. “Queste morti inutili sono vergognose – ha detto Bjørnestad -. Dobbiamo definire modi più sicuri per le persone che fuggono da conflitti, persecuzioni e povertà. La morte non dovrebbe essere il risultato del desiderio umano di base di vivere in sicurezza e trovare un futuro”. La Croce Rossa ellenica ha fornito sostegno ad almeno 188.000 persone dal 2015 a Kos, Samos, Chios e Lesvos attraverso la distribuzione di beni di prima necessità, attività di primo soccorso e di supporto psico-sociale per le persone colpite da traumi.

    CHIMIARY ED EMMANUEL La fuga dalle violenze e dal terrore, poi l'Italia e il

    nuovo inizio: a Fermo si celebra la loro promessa

    di matrimonio

    Il 6 gennaio 2016, Chimiary ed Emmanuel si sono giurati fedeltà, con una singolare liturgia cristiana priva di effetti civili, la coppia infatti non possedeva i documenti necessari a contrarre un matrimonio regolare. A officiare il rito, nella Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo, Don Vinicio Albanesi, nella doppia veste di parroco e di Presidente della Fondazione che gestisce la struttura di accoglienza dove sono ospitati i due richiedenti asilo. Lo scambio degli anelli ha consacrato un legame che è stato capace di resistere alle bombe e di sfuggire mille volte a un destino avverso. Eppure le parole e gli sguardi delicati di Chimiary ed Emmanuel esprimono con semplicità disarmante i desideri di ogni giovane coppia: vogliono lavorare, vogliono avere dei figli. Hanno voluto ricominciare da qui, e questo momento solenne l'hanno voluto, fortemente. Una bella festa per la comunità dei migranti, per le Piccole Sorelle Jesus Caritas, per i Volontari della Croce Rossa Italiana e per tutti coloro che si prendono cura di questi ragazzi, e che hanno voluto essere presenti. E un messaggio di speranza e di integrazione, che emerge in un clima scandito ora dalle note dell'Ave Maria, ora dai canti africani, tra momenti di allegria e passaggi di sincera commozione. Dovevano sposarsi nel loro Paese, tra la loro gente, Chimiary ed Emmanuel. Poi le persecuzioni, gli scontri, gli attacchi – sempre più gravi – perpetrati dai terroristi di

    Boko Haram. Le famiglie decimate, le case distrutte dalle bombe. La loro casa che non c'è più. Aspettano un figlio, e si convincono definitivamente che la Nigeria non sia il posto più sicuro dove metterlo al mondo. Due settimane prima delle nozze, Chimiary ed Emmanuel scelgono di mettersi in viaggio, seguendo l'esempio di migliaia di loro connazionali, e inseguendo la possibilità di un futuro migliore, che poi è semplicemente un luogo in cui la sopravvivenza stessa non sia quotidianamente minacciata. Con il coraggio degli ultimi, i due si mettono su una delle rotte umane più pericolose: la lunga via del deserto e del mare, che attraversa il Niger e la Libia, fino a scorgere la Terra Promessa oltre il Mediterraneo. Migliaia di chilometri, e ancora soprusi, ancora violenze: il viaggio della vita chiede un pedaggio altissimo, in denaro e sofferenze, ed è popolato da milizie regolari e irregolari, predoni, sfruttatori, trafficanti di uomini. Chimiary perderà il bambino proprio

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    in seguito alle percosse subite in uno di quei lager dove i migranti restano parcheggiati alla mercé di aguzzini senza scrupoli, in attesa di prendere il largo a bordo di un barcone. Non tutti ce la fanno; ma questo non fa paura agli afflitti, poiché per loro morire una volta è pur meglio che morire tutti i giorni. E se le navi della Guardia Costiera li intercettano in mare aperto allora sono salvi, sono vivi; sono in un altro Continente. Il destino di Chimiary ed Emmanuel era quello di salvarsi, entrambi. Raggiungono la Sicilia, e da qui sono trasferiti nelle Marche, a Fermo, nella struttura di accoglienza gestita dalla Fondazione Caritas in Veritate. Dopo un esilio durato molti mesi, la giovane coppia può ricominciare a vivere, e il nuovo inizio ha l'aspetto di una comunità pacifica e solidale, il calore di una casa e di una grande famiglia. Nei locali del Seminario Arcivescovile ci si ritrova fratelli: i ragazzi venuti dai confini del mondo, le Piccole Sorelle Jesus Caritas e i Volontari di Croce Rossa, che a loro si dedicano con umanità.

    NON SOLO SBARCHI

    A Catania nasce un “Safe Point” per i

    migranti senza protezione e senza fissa

    dimora di Alessia Lai Abdel è seduto sulla panca e attorno al tavolo da campo sistemato sotto il gazebo della Croce Rossa parla con i ragazzi arrivati alla spicciolata. Spiega cosa ci fa, lì, a due passi dalla stazione di Catania, un presidio della Croce Rossa. Abdel è un mediatore culturale della CRI catanese, un “ponte” linguistico (ma non solo) tra le esigenze dei migranti e la volontà di dare loro un aiuto. Catania, come tutta la Sicilia, non è infatti solo un punto di sbarco: sono in tanti quelli che per forza di cose restano sull'Isola, perché destinatari di un respingimento, in attesa di un ricorso per la richiesta d'asilo o perché non sono ancora riusciti a spostarsi verso la destinazione che si erano prefissati di raggiungere. Dopo avere affrontato lunghi e pericolosi viaggi attraverso il deserto e il mare, in gran numero si trovano così sul territorio senza fissa dimora. La situazione normativa, in continuo cambiamento, sta aggravando questa condizione: il numero delle persone in transito e di quelle che restano in Sicilia senza alcuna protezione sta drammaticamente aumentando. Sono ormai tanti i migranti che a Catania dormono all'aperto, soprattutto nella zona della stazione centrale. Numerose associazioni riescono a offrire pasti caldi, assistenza legale, la possibilità di lavarsi, ma non basta. Spesso queste persone non hanno punti di riferimento, non sanno a chi rivolgersi per avere un aiuto. Karim ha bisogno di andare in Questura, Abubakr di una giacca calda e un

    paio di scarpe, Ceesay non sa come andare in ospedale a farsi medicare una ferita. È per venire incontro ai loro bisogni che è nato il progetto “Safe Point”: un piccolo “luogo sicuro” nel quale trovare un po' di ristoro e soprattutto un aiuto per orientarsi in una città che per chi vive ai margini diventa inevitabilmente difficile. Quel che serve sono soprattutto informazioni di orientamento sanitario e sociale, ma al “Safe Point” i migranti trovano anche i kit igienici, vestiario e coperte. E soprattutto trovano qualcuno che li ascolta e che grazie alla mediazione culturale è in grado di riconoscere le loro esigenze immediate, ciò di cui hanno bisogno per affrontare la condizione disagiata in cui si trovano.

    “L'esperienza maturata negli sbarchi ci ha permesso di coniugare il nostro supporto in un modo nuovo e complementare. L'aiuto che Croce Rossa porta alle persone migranti, infatti, oggi non si esaurisce allo sbarco: con il progetto Safe Point continuiamo a essere di supporto laddove non riescono ad arrivare le istituzioni e gli altri soggetti coinvolti nell'assistenza”, afferma Stefano Principato, il Presidente del Comitato Provinciale CRI di Catania. Il progetto è partito da pochi giorni ma il gazebo CRI è già diventato un punto di riferimento per i migranti che vivono sul lungomare catanese nei pressi della Stazione. Quelli che per primi si sono avvicinati lo hanno fatto con discrezione e curiosità. Ma la voce è girata rapidamente e ora chi si siede sulle panche protette dal gazebo della Croce Rossa scopre un gruppo di persone, volontari e operatori, che oltre a mettere a disposizione abbigliamento caldo per affrontare il clima invernale, cibo, acqua e kit igienici, danno informazioni utili per ricorrere ai servizi sociosanitari del territorio, si occupano di accompagnarli in questi luoghi, li informano che esiste il servizio Rfl della Croce Rossa grazie al quale possono cercare di contattare familiari dei quali hanno perso le tracce. Ora sanno che per due giorni a settimana, il martedì e il giovedì, sul lungomare di Catania c'è un luogo in cui possono essere ascoltati e aiutati.

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    ASSEMBLEA DI COMITATO

    Il 26 gennaio scorso si è chiuso un ciclo tra bilanci e progetti per il

    futuro Martedì scorso a Carbonare erano una sessantina i volontari presenti per l’assemblea di comitato che chiude non

    solo il 2015, l’anno della privatizzazione, ma un ciclo importante che ha portato la CRI Altipiani a raggiungere grandi

    risultati dal 2007, quando si è costituita, fino ad oggi.

    Ripercorriamo con la memoria la serata riportando a tutti voi lettori, e soprattutto a chi non c’era quella sera, i

    contenuti di un incontro importante.

    Mara Mittempergher, il Presidente, ha aperto la serata con un intervento ricco di storia, di risultati e di progetti

    realizzati, elogiando ripetutamente i volontari, vero motore insostituibile della Croce Rossa. Il suo intervento è

    iniziato proprio così, “Cari Volontari”. “Un’ assemblea attesa da tutti da parecchio tempo” – così ha definito l’appuntamento, dicendo che l’occasione non era nata prima non per mancanza di volontà ma per le mille vicissitudini che negli ultimi due anni hanno costretto il comitato a rincorrere tutti i cambiamenti repentini di rotta imposti da Roma. Mara ha ripercorso così quasi dieci anni di storia del Comitato Altipiani:

    “Il 2014 è stato l’anno dell’incertezza sul futuro. Il Comitato Altipiani, quello della Val di Fassa e il provinciale di Trento erano rimasti l’ unica realtà pubblica in una Italia che vedeva tutta la croce rossa trasformata in associazione privata. Il 2015 finalmente, anche noi abbiamo cambiato identità e da ente pubblico siamo diventati associazione privata. Il passaggio ha richiesto molto lavoro burocratico che inevitabilmente è ricaduto solo su alcune persone; tutto è cambiato, dalle regole contabili e fiscali alla gestione del personale, dal cambio di partita IVA alle relazioni con clienti e fornitori, dall’attivazione di collaborazioni esterne, alla ricerca di un Direttore, di una Segretaria di Comitato, di un Direttore Sanitario. Nonostante questo, le assemblee le abbiamo fatte, anche se separate nelle due sedi territoriali; inoltre InformaCRI è stato uno strumento che ci aiutava ad informarvi costantemente sulla situazione anche in quei tanti passaggi in cui, nostro malgrado,

    anche noi brancolavamo nel buio, affrontando una materia nuova, complessa e determinante per il futuro. Ora finalmente è giunto il tempo di ricompattarci e riunirci in un unico incontro per un confronto congiunto e aperto a tutti. Questa è la mia ultima assemblea che presiedo da Presidente. Tra un mese andremo ad elezioni, andremo a votare una nuova squadra, un gruppo di persone che si metterà in gioco chiedendo la nostra fiducia. Quindi oggi si conclude una fase importante del nostro Comitato, una fase che dalle sue origini nel 2007 ha portato importanti e significativi cambiamenti nella nostra associazione che voglio ricordare perché in un mondo frenetico quale è in nostro ogni tanto la memoria può farci difetto.” Sicuramente la scelta di unirci è stata una scelta non facile, non da tutti condivisa ma che ha portato alla nostra associazione, ma soprattutto alla nostra Comunità dei vantaggi in termini di servizi altrimenti impossibili. Brevemente, senza la pretesa di ricordare tutto, gli obiettivi a mio giudizio più significativi:

    AUTOSANITARIA Siamo partiti da soli perché eravamo convinti del progetto e della sua necessità. Prima in forma sperimentale a totale carico nostro, sia organizzativo che economico, poi mettendo in convenzione il mezzo e utilizzando gli infermieri in libera professione, poi istituzionalizzando il servizio integrandolo appieno con Trentino Emergenza. Un servizio quotidiano in stagione e nei fine settimana per il resto dell’anno, che finalmente dallo scorso anno ha anche una nuova sede presso il Centro Civico di Carbonare. Ad oggi in Trentino rimane ancora l’unica sperimentazione tra personale APSS e volontari in un servizio specifico di emergenza. Oltre al servizio di emergenza in supporto alle nostre ambulanze, voglio sottolineare anche il progetto formativo che grazie alla presenza degli infermieri è stato proposto in questi anni, un progetto di qualità unico in Trentino, che vede appuntamenti settimanali di aggiornamento e approfondimento FORMAZIONE

    Oltre al Progetto formativo messo in atto con gli infermieri dell’auto sanitaria voglio ricordare i corsi base svolti e i corsi TSSA svolti sempre a Carbonare, strategica e baricentrica sede per il nostro comitato. Inoltre è sempre stata garantita la formazione permanente con la possibilità per voi volontari di partecipare indistintamente nelle due sedi territoriali di Folgaria e Lavarone. Poi i vari progetti Cuore anticipando di molto sia la legge provinciale, sia il decreto Balduzzi. Guardia , Luserna , Centa S.Nicolo sono le realtà di paese dove sono presenti operatori DAE già formati dal

    nostro comitato, è inoltre partito da alcune settimane il progetto a Calliano e stiamo definendo il percorso anche con il comune di Terragnolo. Ad oggi, le modalità di allertamento attraverso una centralina che rilancia la chiamata della COP a

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    tutti gli operatori abilitati della zona, è ancora l’unica in vigore, testata e accettata da TE 118 e proposta da noi. Nell’ambito dei progetti PAD va ricordato il corso per gli operatori di Casa Laner e per i volontari del Soccorso Alpino. Ricordo inoltre i corsi di Primo soccorso per le scuole, le serate sulla disostruzione pediatrica, il corso di primo soccorso alle assistenti domiciliari ed alle badanti, i corsi annuali alla scuola italiana di Montain Bike, i corsi a tema proposti per i giovani imprenditori in collaborazione con l’APT. Per ultimo in ordine di data, e questo in collaborazione con il Centro Formazione Tononi, il corso per uno studio medico privato a Folgaria. Alcuni di questi corsi sono stati fatti a pagamento, mentre la grande maggioranza sono stati organizzati in forma assolutamente gratuita.

    SOCIALITA E ASSISTENZA Quando siamo partiti l’attività praticamente non esisteva, in parte perché per fortuna non vi erano situazioni particolarmente disagiate, in parte perché l’attività dei due gruppi era quasi esclusivamente improntata sull’emergenza sanitaria. Nel corso degli anni molte cose sono cambiate, l’aumento della popolazione anziana e sola, qualche disagio psichico, le nuove povertà che hanno cominciato ad affacciarsi ci hanno imposto di affrontare seriamente anche gli aspetti sociali delle nostre Comunità. Il nostro intervento è sempre stato coordinato con le istituzioni, mai al di sopra delle righe; le nostre proposte andavano a cogliere il disagio prima che diventasse un problema. Da questa scelta è nato il magazzino viveri con la consegna della spesa, la collaborazione con il banco alimentare, l’assegnazione dei viveri ex AGEA, da nostre intuizioni è nata la proposta del progetto Coccole e del fondo di solidarietà. Oggi stiamo lavorando, in collaborazione con l’Istituto Kessler ad un progetto innovativo sul telesoccorso rivolto agli anziani soli, utilizzando lo strumento principe e da loro conosciuto, la televisione.

    PROTEZIONE CIVILE Il PMA è stata una progetto realizzato molto importante del nostro Comitato. Ad oggi, dopo quello di Trento, è l’unico completamente operativo nella nostra Provincia. Utilizzato in via ordinaria per diverse manifestazioni sportive, ci è stato chiesto anche in alcuni casi di emergenza maggiore, compreso lo scoppio della casa a Mezzomonte o a scopo preventivo per il brillamento di una bomba a Rovereto nell’autunno scorso. Il Piano di protezione civile intercomunale approvato dai tre comuni sarà la futura sfida che, per la parte sanitaria, ci vedrà impegnati in futuro.

    SOLIDARIETA In questi anni non ci siamo mai dimenticati di chi sta peggio di noi, in Italia come in altre parti del mondo. In questi dieci anni abbiamo investito in progetti di solidarietà oltre 180.000 euro. Ricordiamo il centro sanitario mobile per la Colombia, l’intervento a sostegno della ristrutturazione di una scuola dopo il terremoto emiliano, il contributo di 30.000 euro per il Senegal, la formazione degli infermieri, le adozioni a distanza. Per ultimo il progetto che presenteremo a seguire e che riguarda il Nepal. Per quanto riguarda poi l’accoglienza ai migranti, sul nostro territorio siamo impegnati per un giorno alla settimana su due turni, al centro di accoglienza di Marco nei momenti di arrivo dai centri di smistamento. Sempre per i migranti abbiamo recentemente acquistato, in vista dell’inverno, cento giacche a vento nuove.

    INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE Lungo questi anni, la profonda trasformazione della CRI attraverso lo scioglimento delle componenti, la creazione delle aree di attività, la strategia 2020, ci hanno portato a riflettere sul nostro ruolo nei confronti delle Comunità in cui viviamo e operiamo. Una riflessione faticosa, talvolta difficile, che ha creato anche qualche incomprensione. Ma la strada era tracciata. Accanto al primo soccorso, che è e rimane la nostra attività primaria in termini di energie impegnate, dovevamo allargare la nostra opera verso le altre aree di intervento individuate dalla strategia 2020. Ci siamo quindi trovati a dover

    rispondere in maniera completa , senza pregiudizi e con competenza, alle nuove problematiche che la globalizzazione ci ha posto davanti, le migrazioni, le nuove povertà, la dipendenza da nuove droghe, i giovani, l’ambiente. Tutto questo non è stato facile da far capire e realizzare e per alcuni di noi forse non lo è ancora. Tutto ciò ha però anche aperto la possibilità ai tanti volontari che non volevano o non potevano fare soccorso, di concretizzare il loro impegno nella nostra associazione facendo altre attività, meno visibili ma altrettanto importanti se non di più. Era necessario però allargare il nostro orizzonte, proporre a noi e alla comunità occasioni di riflessione su tutte queste tematiche. Da qui sono nate le serate sulle devianze e le dipendenze, la mostra sulla Siria, gli spettacoli teatrali, le iniziative sul Natale, i filmati dell’area giovani. Da qui la creazione del sito web e l’InformaCRI che ad oggi rimane ancora uno strumento importante di divulgazione e di informazione per i nostri soci e non; tutto si può migliorare, e sarà uno degli obiettivi dei prossimi anni, ma intanto, per chi vuole approfondire, per chi vuole conoscere, rimane una costante fonte di informazioni. In Trentino solo il gruppo di Canal S.Bovo ha in atto una iniziativa analoga.

    VOLONTARI I volontari, tutti voi, tutti noi, sono stati, sono, e saranno sempre il vero motore della nostra associazione. In un mondo dove tutto si misura con il profitto, dove non c’è più tempo per riflettere, trovare ancora persone che dedicano tempo agli altri è un valore aggiunto incredibile; mettersi a disposizione, ritagliare del tempo per fare del lavoro gratuito, vincere le proprie paure, aggiornarsi per essere preparati, sono valori preziosi che rendono grande questa associazione. Sicuramente ognuno di noi

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    porta con se anche il proprio carattere, le proprie specificità, i propri difetti, e non sempre è facile la convivenza; ma quando il bisogno chiama si serrano le file e si risponde sempre uniti . Sono orgogliosa di voi volontari del nostro Comitato, per come siete e per come siete stati in questi anni, bravi anche nel sopportarmi.

    VOLONTARI ESTERNI Permettetemi di abbracciarli tutti! In questi anni a Folgaria e a Lavarone sono transitati quasi 800 volontari all’anno, il segno tangibile di questa grande generosa famiglia che è la Croce Rossa. Volontari che nelle loro ferie vengono ad aiutarci; qualcuno si è fermato ed ha fatto famiglia, qualcuno viene ogni anno da sempre, qualcuno è diventato un nostro socio, qualcuno lo abbiamo oggi tra i nostri dipendenti, tutti comunque indistintamente esempi di generosità concreta e di grande valore umano.

    DIPENDENTI La scelta di avvalerci della collaborazione di personale dipendente risale a prima della nascita del Comitato, una scelta comunque condivisa. Da due dipendenti per gruppo siamo passati agli attuali tredici. In questi anni sui dipendenti è successo di tutto e di più, anni di contratti precari, di continue proroghe, di contenziosi con Roma, anni senza poter dare alcuna prospettiva. Siamo anche stati condannati a pagare 600.000 euro tra arretrati, interessi e penalità per i premi incentivati non riconosciuti e questo contro la nostra volontà perché fin dall’inizio abbiamo sostenuto che il premio incentivante andava pagato. E quando contro Roma lo abbiamo fatto abbiamo dovuto fare marcia indietro e richiedere i soldi di ritorno salvo poi ridarli dopo sentenza di condanna con tutti gli interessi. Una brutta pagina di Croce Rossa in cui ci siamo trovati nostro malgrado dovendo tacitamente ubbidire alle direttive di Roma. In questi anni oltre 20 dipendenti sono transitati dal nostro Comitato, 5 di questi (e altri due a brevissimo) sono entrati nelle file del 118; credo sia una bella soddisfazione per loro ma anche per noi, perché da qui sono partiti e qui si sono formati e se non avessimo aperto ai dipendenti, accontentandoci di una sola macchina in convenzione, le cose sarebbero andate diversamente. Finalmente la privatizzazione è stata la vera svolta. Senza indugiare abbiamo promosso un contratto integrativo, e senza pensarci un attimo a tutti abbiamo assicurato un contratto a tempo indeterminato con un inquadramento tra i migliori a livello nazionale. Abbiamo la fortuna di avere dei dipendenti che vivono il lavoro con la generosità dei volontari, con la passione del primo giorno in cui sono entrati in Croce Rossa, prima Volontari con la V maiuscola e poi dipendenti, basta vedere le ore di volontariato che fanno per capire. Qualcuno sussurrava che con il contratto a tempo indeterminato si sarebbero seduti e invece sono ancora loro, volontari più che mai. Arrivo a concludere questo lungo riassunto di storia del nostro Comitato dicendo che alla fine di questo periodo consegniamo alla Comunità 13 posti di lavoro fissi, un parco macchine di 20 automezzi, la sede di Lavarone e dell’Auto sanitaria a Carbonare nuove, un bilancio solido e in attivo, una prospettiva di crescita. A chi gestirà il nostro Comitato dopo il 28 febbraio, imminente appuntamento elettorale, lasciamo quindi una eredità molto positiva. Qualcuno sostiene che la nostra è un Azienda, visti i numeri probabilmente si, ma è un azienda che ha un grande cuore, che non fa profitti, che costruisce , che investe in solidarietà e servizi, insomma è la Croce Rossa! I risultati positivi non sono certo merito della sottoscritta ma sono il risultato di un grande lavoro di squadra, un team che si è formato nel tempo, con dipendenti e volontari integrati e attivamente collaboranti. Sono soprattutto merito vostro, di tutti voi, del vostro lavoro che quotidianamente avete svolto, a volte con fatica, a volte rubando il tempo alle vostre attività, ai vostri familiari, alla vostra vita. Per capire quanto sia grande questo vostro impegno e quanto sia stato importante per la vita del comitato, vi elenco alcune cifre, come riferimento, prendendo ad esempio l'anno appena trascorso. 25.000 le ore fatte dai dipendenti, che unitamente alle ore di tutti i volontari, raggiungono un totale di 80.000 che ci hanno consentito di coprire la convenzione che ci vincola 24 ore su 24 ma che soprattutto garantisce un presidio costante per il servizio di urgenza-emergenza alle nostre comunità e per tutte le altre attività che abbiamo posto in essere. I servizi totali svolti nel 2015 sono stati 7595 con 309.632 chilometri percorsi, i pazienti trasportati in urgenza sono stati 1422, mentre in attività programmata 5221, 145 sono stati i servizi sportivi, molti dei quali sui nostri Altipiani in appoggio ad iniziative turistiche e sportive, 513 sono stati i servizi sociali.

    Le cifre economiche sono importanti ma mi preme valorizzare il bilancio sociale del nostro comitato di cui tutti noi dobbiamo andare orgogliosi indipendentemente da quanto abbiamo potuto o saputo dare. Non sempre essere autonomi, non chiedere contributi, non avere un bilancio in passivo è un vantaggio. Non sempre dire quello che si pensa, non avere santi in Paradiso è un vantaggio. Qualcuno ci chiede il perché di tanti dipendenti, di tanti mezzi e noi rispondiamo sempre che è per la nostra autonomia e indipendenza, autonomia che ci ha permesso e ci permette di fare scelte libere ispirate ai nostri principi e non a logiche

    localistiche che hanno il fiato corto e non portano da nessuna parte. Questa è l'eredità che lascio al futuro consiglio di amministrazione, lo dico con orgoglio. Ma l'orgoglio più grande è che tutto questo lo abbiamo realizzato grazie a voi tutti, a noi tutti e per questo non finirò mai di ringraziarvi, come non finirò mai di ringraziare chi a vari livelli si è reso parte attiva di tutta la gestione, dai delegati, ai referenti di sede, al Direttore Amministrativo al Direttore Sanitario, ai Dipendenti a partire da quello amministrativo fino a tutti gli altri, e a tutti quei

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    volontari che si sono assunti incarichi specifici. A tutti loro va il mio grazie per avermi supportata e aiutata nella gestione ordinaria e straordinaria e a tutti voi il mio grazie di cuore per quello che fate e farete. E un grazie sincero lo devo anche ai molti volontari esterni che sono venuti in nostro aiuto, perché senza di loro e solo con le nostre forze non avremmo raggiunto questi risultati. Al futuro e nuovo consiglio faccio il mio augurio sincero di prendere in mano questa eredità e di farla diventare ancora più solida, non dimenticando che al centro c'è prima di tutto l'uomo, che ci siete tutti voi, che ci siamo tutti noi, valore aggiunto inestimabile delle nostre comunità e del quale esserne fieri. Grazie a tutti.”

    Beh che dire, un lunghissimo racconto a cui abbiamo volutamente e doverosamente dato spazio e che decisamente non può che renderci orgogliosi, ma anche da un lato curiosi. In redazione abbiamo discusso sul tono del discorso di Mara, che sa tanto di relazione conclusiva di un ciclo, di consegna di un’eredità importante, del resto lo ha detto apertamente “questa è l’ultima assemblea che presiedo da Presidente”. E quindi ora cosa succederà? Mara ricandiderà o no? Ci sarà qualcun’altro che sta pensando di mettersi in gioco? E se nessuno lo volesse fare cosa succederà al nostro comitato? La redazione si sta organizzando per dare risposta a tutte queste domande e vi garantiamo che nel prossimo mese usciremo con almeno due numeri in cui daremo ampio spazio a nomi, programmi, interviste, idee di chi presenterà la propria candidatura Nel frattempo chiudiamo questa ampia pagina ancora con alcuni dati presentati all’assemblea prima di lasciare spazio allo speciale elezioni. BILANCIO 2015 Durante la serata è stata presentata una rendicontazione e non un vero e proprio bilancio e quindi non è stato sottoposto a votazione; si deve attendere il 30 aprile per chiudere tutti i sospesi ed avere una situazione definitiva. I dati comunque sono abbastanza vicini alla chiusura definitiva che ipotizziamo possa oscillare tra un +/- € 20.000.

    Il passaggio da un bilancio pubblico dove si operava per capitoli a un bilancio di contabilità privata dove si opera per badget, non è stato semplice e ancora stiamo facendo fatica e ci stiamo rodando. Il nostro Direttore Paolo Soave ha passato una decina di giorni a Roma per definire debiti e crediti e quantificare cosa deve rientrare dal Comitato Centrale. Risultato, debiti zero mentre molti sono i crediti.

    Crediti da incassare su anticipo sentenze del premio incentivante e partiti assimilabili pari a € 654.395,00 e crediti per recuperare il saldo di tesoreria alla chiusura del giugno scorso pari a € 398.159, 00 per un totale di € 1.052.554,00. Il saldo liquidità del Comitato al 31 dicembre 2015 era di € 503.345,00. Il fatturato 2015 è stato di € 931.580,37, altre entrate tra donazioni, contributi, interessi bancari ecc. pari a € 28.471,81 per un totale di entrate pari a € 960.052,18. Le uscita per costi del personale di competenza 2015 e arretrati, sono state pari a € 397.035.57, gli acquisti direttamente riconducibili all’attività sono stati pari a € 289.346,59 mentre altri costi tra assicurazioni, spese bancarie ecc. pari a € 23.300,52 per un totale di uscite pari a € 709.682,68. PROPOSTE PER IL 2016 Sono state presentate alcune proposte suddivise per le varie aree di attività che si auspica possano essere portate avanti dal nuovo consiglio di amministrazione per continuità e risposta ai bisogni del territorio, oltre che per continua crescita. Area 1 Salute (Tutela e protezione della salute e la vita) Mantenimento degli attuali livelli di impegno in convenzione 118, completamento del Corso TSSA attivato, aggiornamento continuo dei volontari già attivi, realizzazione del Progetto CUORE a Calliano e Terragnolo, proposta di qualificazione di operatori DAE per strutture sportive (ottemperanza al decreto Balduzzi), sperimentazione delle nuove modalità di registrazione delle schede pazienti con il programma Woolunteering che stiamo testando da circa sei mesi e integrazione con il sistema Emmaweb della APSS. Area 2 Sociale (Favorire il supporto e l'inclusione sociale= Partecipazione attiva al fondo di solidarietà, prosecuzione della distribuzione viveri e inizio della sperimentazione del Progetto di Telesoccorso Area 3 Emergenze (Preparazione delle comunità e risposta a emergenze e disastri) Lavorare per il inserire in convenzione il PMA, richiesta al Comune di Folgaria di posizionare il PMA nell’ex casa cantoniera Anas a Carbonare per garantire la baricentricità del mezzo e l’attivazione di un corso OPEM in autunno Area 4 Principi e Valori (Disseminiazione del Diritto Internazionale Umanitario, dei Principi Fondamentali e dei Valori umanitari e cooperazione con gli altri membri del Movimento Internazionale) Collaborazione con l’Associazione Oskar for Langtang per la realizzazione del progetto di sostegno al Nepal nel post terremoto, proposta per l’accoglienza e la gestione dei profughi affidati al territorio, continuazione del servizio al centro di accoglienza migranti di Marco di Rovereto o Trento.

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    Area 5 Giovani (Promozione attiva dello sviluppo dei giovani e della cultura di una cittadinanza attiva Progetto di collaborazione con le scuole Area 6 Sviluppo (Agire con una struttura capillare, efficace e trasparente, facendo tesoro dell’opera del volontariato) Iniziative di raccolta fondi per le attività sociali (continuare con ceppi di Natale e Vaso della fortuna e studiare nuove iniziative), completare il lavoro di realizzazione del nuovo sito Comitato, proseguire la pubblicazione dell’InformaCRI come notiziario interno all’associazione e riprendere la pubblicazione di Senza Confini come canale di informazione rivolto alla comunità, partecipazione al progetto formativo di gestione associazioni con il Piano Giovani della Comunità di Valle e collaborare alla realizzazione di uno spettacolo teatrale sulla storia della Croce Rossa durante la prima guerra mondiale, coinvolgendo il Teatro civile di Marco Cortesi e Mara Moschini, progetto cofinanziato dalla fondazione Caritro. Investimenti Nel corso del 2016 è opportuno procedere con alcuni importanti investimenti. Per il Comitato valutare la necessità di sostituire l’Autosanitaria e proseguire la trattativa per l’acquisto della sede di Comitato, operazione in cui è coinvolta Trentino Sviluppo. Per la sede territoriale di Folgaria servono tre nuove ambulanze per sostituire le 23039, 23037 e 23038 tutte ampiamente oltre i 300mila chilometri, il pulmino sanitario normalmente utilizzato per i servizi di Iperbarica 23042 che è ormai inutilizzabile con motore rotto, acquisto di un secondo pulmino di riserva per Iperbarica e auto sanitaria e la conseguente alienazione dei un’autovettura Panda e dei due pulmini vecchi. Per la sede territoriale di Lavarone l’acquisto di un pulmino per trasporto persone. Progetto di solidarietà Come anticipato prima nel discorso del Presidente che abbiamo riportato, nel 2016 il Comitato si propone di sostenere come progetto di solidarietà, l'Associazione Oskar for Langtang. L’associazione prende il nome da Oskar Piazza, che è scomparso a fine aprile 2015 in Nepal, spazzato via da un'onda di morte prodotta dal violento terremoto, tra le montagne e la gente che amava, nei pressi del villaggio di Langtang. L’associazione in sua memoria non ha finalità di lucro e si propone di svolgere attività di utilità sociale, nei confronti degli associati e di terzi, nei settori del volontariato, dell’assistenza sanitaria, nella valorizzazione degli ambienti montani e nello sviluppo di forme di collaborazioni internazionali in particolare nei confronti della popolazione della valle del Langtang in Nepal gravemente colpita dal terremoto dell’aprile 2015. A tal fine l’Associazione organizza eventi per promuovere forme di collaborazioni con la popolazione nepalese, sviluppa forme di assistenza sanitaria e aiuto medico per le popolazioni del Langtang, raccoglie fondi e materiali utili per la ricostruzione di strutture mediche, logistiche e di utilità pubblica e promuove forme di collaborazioni internazionali per poter prestare aiuto alla popolazione nepalese in particolare nella valle del Langtang. L’associazione intende realizzare un centro polifunzionale antisismico, adibito a convitto con camere, sale mensa e cucine per ospitare 70 orfani della Valle del Langtang. Il costo dell’intervento è stimato in circa 130.000 euro e fino ad ora sono stati raccolti circa 72.000 euro. Per il momento si pensa di contribuire con l’importo di circa 15.000 euro che normalmente ogni anno utilizziamo per progetti di solidarietà.

    SPECIALE ELEZIONI Ed eccoci al primo approfondimento che InformaCRI propone sulle imminenti elezioni. Chi può votare? Chi e come si può candidare? Quali sono i tempi e i metodi per la presentazione di liste e programmi. Eccovi alcune indicazioni in pillole e il sito dedicato dove potete approfondire la tematica e scaricare tutta la modulistica http://www.cri.it/elezioni2016

    Le elezioni per il rinnovo degli organi dei Comitati Locali sono state fissate, con ordinanza presidenziale nazionale nr 286 per domenica 28 febbraio 2016. I soci volontari attivi dell’associazione sono iscritti negli elenchi elettorali del Comitato di appartenenza. Gli elenchi sono due, l’elenco di Elettorato attivo, ovvero i soci aventi diritto al voto, che sono tutti i volontari con anzianità superiore ai 2 anni in regola con il pagamento della quota e l’elenco di Elettorato passivo, ovvero i soci che possono candidare, che sono tutti i volontari con anzianità di due anni, maggiorenni, che non abbiano procedimenti disciplinari in corso e che siano in regola con il pagamento della quota.

    In entrambi gli elenchi devono essere evidenziati i soci giovani ovvero tutti coloro che hanno meno di 31 anni (fino al compimento del 32° anno se compiuto dopo la data delle elezioni.

    http://www.cri.it/elezioni2016

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    Da entrambe le liste sono esclusi tutti i dipendenti e tutti coloro che percepiscono compensi da parte della CRI. I diritti elettorali sono sospesi per l’intera durata del rapporto oneroso. Il consiglio eletto sarà composto da un Presidente, tre consiglieri e un consigliere giovane eletto dai soci giovani. Il consiglio eletto resta in carica quattro anni e il Presidente può ricandidare una sola volta dopo la prima per garantire il ricambio. Tutti gli elettori riceveranno una scheda con indicato il/i candidato/i Presidente e i consiglieri collegati. Gli elettori giovani riceveranno una seconda scheda per l’elezione del candidato a consigliere giovane. Entro il 29 gennaio devono essere pubblicati gli elenchi agli albi del Comitato e delle sedi territoriali divisi per elettorato passivo e elettorato attivo con evidenza per entrambi dei volontari giovani. Il sistema elettorale diviso in due parti ovvero l’elezione del Presidente e dei tre consiglieri e l’elezione del candidato giovane. Per l’elezione del Presidente e dei tre consiglieri devono essere presentate le candidature entro il 13 febbraio (ovvero 15 giorni prima della data delle elezioni). Ogni candidato Presidente deve presentare al Comitato la sua candidatura con la propria lista di consiglieri in numero minimo di 3 e massimo di 10. Tra i candidati devono essere obbligatoriamente rappresentati entrambi i generi. Per essere valida la candidatura deve essere firmata dal Presidente, da tutti i candidati consiglieri e da almeno 20 soci aventi diritto al voto, quale supporto alla lista. Inoltre ogni candidato Presidente deve allegare alla propria candidatura il programma strategico che intende promuovere durante il suo mandato in caso di elezione. L’ufficio elettorale verifica la correttezza delle liste e provvede ad esporle agli albi del comitato, di tutte le sedi territoriali e sul sito internet del comitato. Viene eletto Presidente il candidato che prende più voti e con lui vengono eletti i tre candidati consiglieri della sua lista che hanno preso più preferenze mantenendo però la rappresentanza di entrambi i generi. Quindi se il consiglio eletto dovesse risultare composto da membri di un unico genere l’ultimo dei consiglieri eletti decade per lasciare il posto al primo della lista di genere diverso.

    Ogni elettore che vota per un candidato Presidente può esprimere al massimo tre preferenze tra i candidati consiglieri della sua lista se la lista prevede più di tre candidati, in caso contrario, ovvero se ci sono solo tre candidati non è possibile esprimere preferenze. Per l’elezione del Candidato dei Giovani, i soci maggiorenni fino a 31 anni (fino al compimento del 32°) possono presentare la propria candidatura a consigliere giovane nei termini previsti per la presentazione delle liste ovvero entro il 13 febbraio. Anche in questo caso i candidati devono presentare il proprio programma strategico. Nessun candidato può candidare per più liste; se un socio firma a sostegno di una lista non

    può firmare per un'altra lista; è istituito un seggio elettorale centrale e per il giorno delle elezioni un seggio nella sede territoriale di Lavarone; la candidatura completa di tutta la documentazione deve essere presentata presso la sede del Comitato nei tempi indicati. Tutte le informazioni in merito sono presenti sul sito http://www.cri.it/elezioni2016, all’interno del regolamento elettorale.

    Partita con ritmo serrato la formazione 2016 che come sempre alla base della nostra attività di volontari di Croce Rossa. Con questa assoluta certezza riteniamo opportuno sottolineare che la formazione e l’aggiornamento, prima di essere un’attività obbligatoria per il mantenimento delle abilitazioni, deve essere considerata da ognuno di noi volontari un dovere morale. Il programma formativo 2016 è vario e dislocato in diversi momenti della settimana e dell’anno. Riassumendo in modo schematico, i giorni fissati per le lezioni sono: - Presso la sede di FOLGARIA il PRIMO e il TERZO MARTEDI’ di ogni mese dalle ore 20.30 alle ore 22.30 - Nei mesi di APRILE, MAGGIO, OTTOBRE e NOVEMBRE, oltre ai due martedì si aggiunge anche una

    DOMENICA MATTINA (8.30 – 12.30 ) - Presso la sede di LAVARONE il SECONDO e il QUARTO MERCOLEDÌ di ogni mese dalle ore 20.15 alle ore

    22.15 - Presso la sede di CARBONARE nei mesi di APRILE, MAGGIO,GIUGNO, OTTOBRE e NOVEMBRE, tutti i

    sabati mattina con IP di Autosanitaria (riservati 3 posti per Folgaria e tre per Lavarone oltre all’autista in turno)

    http://www.cri.it/elezioni2016

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    Prosegue inoltre il corso TSSA tutti i LUNEDI’ e GIOVEDI’ presso il Centro Civico di Carbonare dalle ore 20.30 alle ore 22.30 le cui lezioni valgono anche quale aggiornamento per i volontari già abilitati. Nelle lezioni pratiche si dà comunque priorità agli aspiranti volontari che stanno frequentando il corso. Ecco il calendario delle lezioni che si svolgeranno da qui in avanti:

    Data Lezione Argomento 1-feb-16 B.L.S.D. Lezione pratica.

    4-feb-16 Epidemiologia, Igiene e prevenzione

    Definizione degli agenti infettivi e loro trasmissibilità. Cenni sulle principali malattie infettive

    (*). L'igiene personale in relazione all'attività di soccorso. La

    sanificazione dei presidi sanitari. Vaccinazioni e sieroprofilassi.

    8-feb-16 Politrauma Definizione di politraumatismo. Golden Hour. Trattamento del traumatizzato secondo le Linee Guida PhTC. Emorragie e controllo secondario.

    (*)

    11-feb-16 Quadri clinici del trauma Il trauma cranico ed i traumi vertebro-midollari. Il trauma addominale. Il trauma toracico.

    15-feb-16 Tecniche di immobilizzazione 1 Pronosupinazioni, collare cervicale, metodi di sollevamento.

    18-feb-16 Tecniche di immobilizzazione 2 Barella cucchiaio, materassino a depressione, steccobende.

    22-feb-16 Tecniche di immobilizzazione 3 Tavola spinale, rimozione del casco.

    25-feb-16 Tecniche di immobilizzazione 4 Tecniche di estricazione (*)

    2-mar-16 Avvelenamenti ed intossicazioni Nozioni di tossicologia. Segni e sintomi di intossicazione. Reazioni allergiche. Morsi e punture di animali.

    7-mar-16 Ostetricia ed Emergenze ostetriche

    Cenni di anatomia dell'apparato riproduttivo femminile. Il parto: fasi e assistenza. Il parto precipitoso. Le prime cure al neonato e alla madre.

    10-mar-16 P.B.L.S.D. P.B.L.S.D. secondo le Linee Guida ERC 2010

    14-mar-16 Sistema di Emergenza-Urgenza TE 118

    Trentino Emergenza 118 e il servizio trasporto infermi. La Centrale Operativa. L'organizzazione del soccorso. Le comunicazioni con COP.

    17-mar-16 Etica e responsabilità del soccorritore

    La responsabilità del soccorritore. La figura giuridica dell'incaricato di pubblico servizio. Il trattamento dei dati sensibili. Etica comportamentale.

    21-mar-16 L'ambulanza Materiale sanitario in dotazione. La guida in relazione alle condizioni cliniche del paziente ed al codice della strada.

    24-mar-16 Il paziente psichiatrico e cenni sulle tossicodipendenze

    Cenni sulle principali patologie psichiatriche Il T.S.O. - A.S.O.. Aspetti comportamentali e relazionali con il paziente psichiatrico.

    31-mar-16 Antincendio e Prevenzione Infortuni

    Sistemi e materiali antincendio. Sistemi di auto-protezione (D.P.I) e normativa di riferimento.

    4-apr-16 Elisoccorso Aspetti sanitari dell'elisoccorso. Coordinamento con l'elisoccorso nell'ambito degli interventi di emergenza. Modalità di avvicinamento, segnalazione e comunicazione.

    7-apr-16 Aspetti relazionali del soccorso Acquisire le capacità di relazione e comportamentali con l'equipe sanitaria e con l'utenza.

    11-apr-16 Assistenza al medico e all'infermiere

    Materiale per accesso venoso, preparazione della flebo, cenni procedura di intubazione.

    14-apr-16 Radio e modulistica C.R.I. - 118 Le comunicazioni, gli apparati radio, la compilazione della modulistica CRI e 118.

    18-apr-16 Il paziente nefropatico ed emodializzato

    L'apparato urinario e renale: anatomia e fisiologia. Assistenza ai pazienti emodializzati, le problematiche più frequenti ed il comportamento del soccorritore volontario.

    21-apr-16 Ferite e lesioni cutanee Trattamento delle ferite, lesioni da caldo, freddo e ustioni.

    28-apr-16 Protezione Civile La P.C. in Italia ed in prov. di Trento. Ruolo della CRI. Evento maggiore. Il triage nelle maxi-emergenze. Il PMA ed il CME.

    Data da definire B.L.S.D. Lezione pratica.

    Data da definire P.B.L.S.D. Lezione pratica.

    A seguire il calendario delle lezioni in programma presso le sedi territoriali (al momento pubblichiamo il calendario delle lezioni che si terranno a Folgaria; appena disponibile pubblicheremo anche il calendario degli appuntamenti su Lavarone)

    Data Sede Argomento 2-feb-16 Martedì

    SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE RESPIRATORIE - TEORIA

    16-feb-16 Martedì

    SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE RESPIRATORIE – PRATICA

    1-mar-16 Martedì

    SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE CARDIACHE - TEORIA

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    Data Sede Argomento 15-mar-16 - Martedì SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE CARDIACHE - PRATICA 5-apr-16 - Martedì SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE NEUROLOGICHE-TEORIA

    12-apr-16 - Martedì SEDE FOLGARIA – 20.30.30 EMERGENZE MEDICHE NEUROLOGICHE-PRATICA

    17-apr-16 - Domenica SEDE FOLGARIA – 08.30-12.30 PHTC

    CORSO PER OPERATORI DEL SORRISO Abbiamo ricevuto un interessante messaggio dal gruppo Strappasorrisi, operatori del sorriso della CRI. E’ in previsione un corso che dovrebbe partire in primavera 2016 e i nostri amici ci lanciano un messaggio:

    Ciao a tutti, vi contattiamo per capire se qualcuno di voi vorrebbe fare

    l'esperienza di un viaggio all'interno del mondo clown a molti

    sconosciuto.

    Il piccolo gruppo clown Strappasorrisi del Basso Sarca fa attività

    presso la RSA di Arco e la RSA di Dro, nonché presso la pediatria

    dell'ospedale di Trento. Collaboriamo anche con il gruppo CRI Scuole

    durante l'anno scolastico.

    A primavera inizierà un corso articolato in due fine settimana

    residenziali (sabato e domenica) e una giornata finale. Per superare il corso si richiede di partecipare

    almeno al 90% delle ore.

    Il contenuto è generalmente segreto ma tocca emozioni per sondare l'empatia che si può raggiungere a

    contatto con le altre persone.

    Vi chiediamo di mettere da parte il pregiudizio o il vostro pensiero che non siete portati all'attività di

    operatore del sorriso perché non vi trovate "matti" a sufficienza, o perché vi vergognate delle vostre

    emozioni, o perché non sempre è carnevale, ma di pensare con il cuore perché all'interno di ognuno c'è

    sempre un piccolo clown che attende di potersi esprimere.

    Chi fosse interessato può contattare direttamente Stefano Ventura, volontario del nostro comitato

    presso la Sede di lavarone (e-mail:[email protected]) e di dare comunque comunicazione al proprio

    referente di sede.

    Un sorriso a tutti

    IL GRUPPO STRAPPASORRISI

    Puzzetta, Strapazza, Camomilla, Bollicina, Stellina, Scavezzacollo, Ruspa, Pippi e Ciri

    SIMULAZIONI ALLARGATE DI INTERVENTI ROUTINARI DI EMERGENZA SANITARIA Nell’ambito dell’addestramento permanente del personale di Trentino Emergenza 118, sono programmati per il 2016 una serie di incontri finalizzati al consolidamento delle competenze assistenziali, organizzatine e relazionali richieste negli interventi di emergenza sanitaria extraospedaliera. Gli incontri durano 4-5 ore, sono accreditati ECM e sono rivolti oltre che al personale di TE 118 anche al personale delle altre unità operative e dei servizi appartenenti al Dipartimento di Urgenza Emergenza (quindi anche ai volontari e dipendenti del nostro comitato). Gli incontri a numero chiuso si svolgeranno presso le aule dell’Ufficio Formazione in via Paolo Orsi nr 1 a Trento. Il calendario è il seguente:

    Data Sede Argomento 8-feb-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 PARTO IN EMERGENZA 7-mar-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 MALORE CON RITMI DI PERIARRESTO

    11-mar-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 POLITRAUMA ADULTO 23-mar-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 ACCESSO INTRAOSSEO E MASCHERA LARINGEA 11-apr-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 POLITRAUMA PEDIATRICO 10-mag-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 ACCESSO INTRAOSSEO E MASCHERA LARINGEA 19-mag-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 MALORE CON RITMI DI PERIARRESTO 15-giu-2016 Dalle 08.00 alle 12.00 VIOLENZA DOMESTICA

    Chi fosse interessato a partecipare contatti la propria segreteria di sede che darà poi comunicazione alla segreteria di Comitato per procedere con l’iscrizione.

    mailto:[email protected]