Nuova statale, l'anno della svolta · remake del suo film: ... Sconti per arabi al Museo Egizio...

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Ladatanonèancorauffi- ciale. Ma stando alle ultime comu- nicazioni si può quasi iniziare il conto alla rovescia. I lavori per nuova strada statale 38 , la cosiddetta variante di Mor- begno, in particolare il tratto che dallo svincolo dallo svincolo di Co- sio Valtellino porta allo svincolo di Tartano saranno terminati alla fine di marzo. E dopo, secondo il crono programma, sono previste “le ne- cessarie verifiche e collaudi” che si dovrebbero completare fra il mese di aprile e maggio. «Si è conclusa l’esecuzione dei rilevati con la messa in opera del materiale (proveniente dagli scavi delle gallerie e poi frantumato). Manca il terzo strato della pavi- La storia Gaggi, la tradizione scolpita nella pietra Pittore, artista della pietra ollare, Silvio Gaggi di Chiesa Valmalenco a 78 anni ha deciso di aprirsi al mondo digitale per scoprire, conoscere e imparare a usare internet, ma anche per lasciare testimonianza ai familiari oltreché a coloro che si avvicineran- no alle sue opere di tutto quanto concerne la sua storia, le sue opere, la filosofia di vita e il modo di vedere il mondo, soprattutto la valle che più ama. ROVERSI A PAGINA 14 Sondrio Impianti sportivi L’impegno del Comune BETTINI A PAGINA 11 Il caso Piazza Cavour, fioriere contro i “furbetti” SERVIZIO A PAGINA 13 Teglio Più sicurezza con il Grande fratello CASTOLDI A PAGINA 16 Delebio Imu più bassa per le seconde case ACQUISTAPACE A PAGINA 18 Gallivaggio, due milioni non bastano Dalla Regione sono arri- vati due milioni, ma per mettere in sicurezza l’intero versante si- nistro della Vallespluga sopra il santuario di Gallivaggio di San Giacomo Filippo ne serviranno molti più. La giunta esecutiva della Co- munità Montana Valchiavenna ha approvato il progetto prelimi- nare delle opere necessarie a mettere in sicurezza il santuario, le case della zona e la Statale 36, a rischio per la potenziale caduta di massi dalla sponda sovrastan- te. Un allarme più volte ripetutosi fino all’episodio grave della tarda primavera scorsa. Il progetto prevede una spesa complessiva di 3,2 milioni di eu- ro. Ben più, quindi, del finanzia- mento del Pirellone. Il progetto sarà diviso a lotti an- che perché le risorse per comple- tare tutto non ci sono. La prima parte riguarda le opere in parete e la realizzazione di una nuova opera di difesa appena sopra il fondovalle. Interventi accessori arriveranno più tardi. PRATI A PAGINA 19 Il sogno di Nicolas ha spiccato il volo È comandante di elicot- tero, ha preso a Latina il brevetto di pilota civile e ora, a Pozzuoli, è entrato come Allievo Ufficiale Pilota nel corso Vulcano V che in cinque anni lo formerà con un percorso al termine del quale sarà poi destinato alle scuole di volo. Il corso che segue Nicolas Vi- scardi, 21 anni, della Selvetta, prende nome, come da tradizio- ne, da un personaggio mitologico Ecco quindi il dio romano Vulca- no, il dio del fuoco «che simbo- leggia – spiega Nicolas i - la pri- VIOLA A PAGINA 12 migenia forza del fuoco come elemento naturale che coniuga forza e calore, il fuoco che ci de- vono contraddistinguere nella vita di tutti i giorni». Ora si sta godendo qualche gior- no di vacanza ma a breve ritorne- rà a Pozzuoli. «La vita è molto impegnativa:Studio, studio e an- cora studio; tempo libero dispo- nibile molto poco, in libera uscita praticamente dalle 20,45 alle 22, ma condizionata da eventuali punizioni maturate nel corso della giornata». Ciclocross La sfida numero due Bertolini-Fontana vale il titolo italiano Campionato italiano di ciclo- cross: il talamonese Gioele Bertolini, attuale campione, ritrova il rivale Marco Aurelio Fontana. CIAPONI A PAGINA 35 Gioele Bertolini Nicolas Viscardi 9 771590 588032 80105 Lanzada Ambulatorio medico dedicato a Negrini medico dei malenchi SERVIZIO A PAGINA 12 mentazione previsto nella stagio- ne favorevole » spiega Francesco Bongio consulente tecnico del Co- mune di Morbegno. GHELFI A PAGINA 17 Filo di Seta Verdone ha pronto il remake del suo film: “Un sacchetto bello” di BEPPE FACCHETTI L a competizione tra Grillo e Berlusconi su chi promette più reddito garantito agli elettori di marzo ha già provocato l’accusa di plagio al leader di Forza italia da parte di Di Maio, che rivendica la sua primazia. C’è solo da augurarsi che le altre forze politiche non vogliano emularli, applicando la tecnica del +1 come in un’asta irresponsabile. Ma, propaganda a parte, proviamo a prendere sul serio, per un momento, questo CONTINUA A PAGINA 7 I RISCHI DEL REDDITO DI BASE PER TUTTI di ANDREA FERRARI N oi italiani siamo abbastanza abituati all’avvio rumoroso e zoppicante delle campagne elettorali: già nella prima Repubblica i partiti si dilaniavano nelle baruffe sulle liste, le alleanze, le candidature e le firme per presentarsi alla competizione. Di queste contorsioni i radicali sono stati più volte protagonisti, regolarmente chiedendo agli altri partiti, all’opinione pubblica, a chissà chi altro, un qualche aiuto per consentire a loro di stare in partita. Lo facevano già prima degli anni ’90, con tanto di scioperi della fame pannelliani e proteste contro “il regime”, e per le politiche 2018 non si sono smentiti: un CONTINUA A PAGINA 7 IL DIBATTITO La ricetta di Bassola per la Valle Gianluca Bassola, classe ‘77, sta portando avanti con risultati positivi l’insegna del ristorante Trippi di Montagna in Valtellina. La sua ricetta per rilanciare la ristorazione di valle è semplice: «Bisogna dire sempre la verità, raccontare un territorio con piatti tipici e concetti più veri ed essere onesti con noi stessi» BORMOLINI A PAGINA 9 ANNO 127 . NUMERO 4 • www.laprovinciadisondrio.it VENERDÌ 5 GENNAIO 2018 • EURO 1,30 Nuova statale, l’anno della svolta Conto alla rovescia per la fine delle code sulla 38 - Lavori ultimati a marzo, poi i collaudi SARÀ UN PD MOLTO SOLO NELLA SFIDA ELETTORALE /ygjpah1i0H0mvdG7JrOmlLpnIivRy9Gm/WEJTvRT1g=

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La data non è ancora uffi-ciale. Ma stando alle ultime comu-nicazioni si può quasi iniziare il conto alla rovescia.

I lavori per nuova strada statale

38 , la cosiddetta variante di Mor-begno, in particolare il tratto che dallo svincolo dallo svincolo di Co-sio Valtellino porta allo svincolo diTartano saranno terminati alla fine

di marzo. E dopo, secondo il cronoprogramma, sono previste “le ne-cessarie verifiche e collaudi” che sidovrebbero completare fra il mesedi aprile e maggio.

«Si è conclusa l’esecuzione deirilevati con la messa in opera del materiale (proveniente dagli scavidelle gallerie e poi frantumato). Manca il terzo strato della pavi-

La storiaGaggi, la tradizionescolpita nella pietra

Pittore, artista della pietra ollare, Silvio Gaggi di Chiesa Valmalenco a 78 anni ha

deciso di aprirsi al mondo digitale per scoprire, conoscere e imparare a usare internet,

ma anche per lasciare testimonianza ai familiari oltreché a coloro che si avvicineran-

no alle sue opere di tutto quanto concerne la sua storia, le sue opere, la filosofia di vita

e il modo di vedere il mondo, soprattutto la valle che più ama. ROVERSI A PAGINA 14

SondrioImpianti sportiviL’impegno del ComuneBETTINI A PAGINA 11

Il casoPiazza Cavour, fiorierecontro i “furbetti”SERVIZIO A PAGINA 13

TeglioPiù sicurezzacon il Grande fratelloCASTOLDI A PAGINA 16

DelebioImu più bassaper le seconde caseACQUISTAPACE A PAGINA 18

Gallivaggio, due milioni non bastanoDalla Regione sono arri-

vati due milioni, ma per metterein sicurezza l’intero versante si-nistro della Vallespluga sopra ilsantuario di Gallivaggio di SanGiacomo Filippo ne servirannomolti più.

La giunta esecutiva della Co-munità Montana Valchiavennaha approvato il progetto prelimi-nare delle opere necessarie amettere in sicurezza il santuario,le case della zona e la Statale 36,a rischio per la potenziale caduta

di massi dalla sponda sovrastan-te. Un allarme più volte ripetutosifino all’episodio grave della tardaprimavera scorsa.

Il progetto prevede una spesacomplessiva di 3,2 milioni di eu-ro. Ben più, quindi, del finanzia-

mento del Pirellone.Il progetto sarà diviso a lotti an-che perché le risorse per comple-tare tutto non ci sono. La primaparte riguarda le opere in paretee la realizzazione di una nuovaopera di difesa appena sopra ilfondovalle. Interventi accessoriarriveranno più tardi.PRATI A PAGINA 19

Il sogno di Nicolas ha spiccato il voloÈ comandante di elicot-

tero, ha preso a Latina il brevettodi pilota civile e ora, a Pozzuoli,è entrato come Allievo UfficialePilota nel corso Vulcano V che incinque anni lo formerà con unpercorso al termine del qualesarà poi destinato alle scuole divolo.

Il corso che segue Nicolas Vi-scardi, 21 anni, della Selvetta,prende nome, come da tradizio-ne, da un personaggio mitologico Ecco quindi il dio romano Vulca-no, il dio del fuoco «che simbo-leggia – spiega Nicolas i - la pri- VIOLA A PAGINA 12

migenia forza del fuoco comeelemento naturale che coniugaforza e calore, il fuoco che ci de-vono contraddistinguere nellavita di tutti i giorni».Ora si sta godendo qualche gior-no di vacanza ma a breve ritorne-rà a Pozzuoli. «La vita è moltoimpegnativa:Studio, studio e an-cora studio; tempo libero dispo-nibile molto poco, in libera uscitapraticamente dalle 20,45 alle 22,ma condizionata da eventualipunizioni maturate nel corsodella giornata».

CiclocrossLa sfida numero dueBertolini-Fontanavale il titolo italiano

Campionato italiano di ciclo-cross: il talamonese GioeleBertolini, attuale campione,ritrova il rivale Marco AurelioFontana. CIAPONI A PAGINA 35

Gioele Bertolini

Nicolas Viscardi 9771590

588032

80105

LanzadaAmbulatorio medicodedicato a Negrinimedico dei malenchiSERVIZIO A PAGINA 12

mentazione previsto nella stagio-ne favorevole » spiega FrancescoBongio consulente tecnico del Co-mune di Morbegno. GHELFI A PAGINA 17

Filo di Seta

Verdone ha pronto il remake del suo film: “Un sacchetto bello”

di BEPPE FACCHETTI

La competizione tra Grilloe Berlusconi su chi promette più redditogarantito agli elettori di

marzo ha già provocato l’accusa di plagio al leader di Forza italia da parte di Di Maio, che rivendica la sua primazia. C’è solo da augurarsi che le altre forze politiche non vogliano emularli, applicando la tecnica del +1 come in un’asta irresponsabile.

Ma, propaganda a parte, proviamo a prendere sul serio, per un momento, questo CONTINUA A PAGINA 7

I RISCHIDEL REDDITODI BASEPER TUTTI

di ANDREA FERRARI

Noi italiani siamoabbastanza abituatiall’avvio rumoroso ezoppicante delle

campagne elettorali: già nella prima Repubblica i partiti si dilaniavano nelle baruffe sulle liste, le alleanze, le candidature e le firme per presentarsi alla competizione. Di queste contorsioni i radicali sono stati più volte protagonisti, regolarmente chiedendo agli altri partiti, all’opinione pubblica, a chissà chi altro, un qualche aiuto per consentire a loro di stare in partita. Lo facevano già prima degli anni ’90, con tanto di scioperi della fame pannelliani e proteste contro “il regime”, e per le politiche 2018 non si sono smentiti: un CONTINUA A PAGINA 7

IL DIBATTITO

La ricetta di Bassola per la Valle Gianluca Bassola, classe ‘77, sta portando avanti con risultati positivi l’insegna

del ristorante Trippi di Montagna in Valtellina. La sua ricetta per rilanciare

la ristorazione di valle è semplice: «Bisogna dire sempre la verità, raccontare

un territorio con piatti tipici e concetti più veri ed essere onesti con noi stessi»

BORMOLINI A PAGINA 9

ANNO 127 . NUMERO 4 • www.laprovinciadisondrio.it VENERDÌ 5 GENNAIO 2018 • EURO 1,30

Nuova statale, l’anno della svoltaConto alla rovescia per la fine delle code sulla 38 - Lavori ultimati a marzo, poi i collaudi

SARÀ UN PDMOLTO SOLONELLA SFIDAELETTORALE

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2 LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Il fatto del giorno Verso le elezioni

Torino

Sconti per arabi al Museo EgizioFdI: discriminano gli italiani

ROMA

Chiusa la fase delle au-tocandidature, il M5S inizia orail percorso per la scrematura dei candidati che si presente-ranno al voto degli iscritti M5S che decideranno chi, tra gli aspiranti parlamentari, potrà ambire a finire nei listini delle politiche 2018. Migliaia e passa di autocandidature per correre con la forza politica che aspira agovernare l’Italia e punta ad es-sere il primo partito nel nuovo Parlamento. Il «tilt» imposto mercoledì dalla rete agli aspi-ranti parlamentari M5S «dimo-stra che siamo l’ultimo argine all’apatia politica e all’astensio-nismo» esulta il capo politico del Movimento che tuttavia av-verte: «Ora faremo le opportu-ne verifiche: il M5S non è un ta-xi che ti porta in Parlamento».

I candidati comunque perpresentarsi hanno dovuto sot-toscrivere l’adesione alla nuovaassociazione M5S, aderire al nuovo Statuto ed essere in pos-sesso di una serie di prerequisi-ti come quelli sull’assenza di condanne o la militanza in altripartiti «a far data dal 4 ottobre 2009», anno di nascita del M5S.Per i candidati destinati a finirenel listino uninominale sarà in-vece il «capo politico», ovvero Luigi Di Maio, in accordo con il garante a decidere.

È quanto prevedono le nuo-ve regole del M5S che conse-gnano in ultima istanza al can-didato premier la facoltà di va-

Il candidato premier dei Cinque

stelle Luigi Di Maio qui con il

sindaco di Roma Virginia Raggi

in una foto d’archivio ANSA

Il Museo Egizio di Torino rilan-

cia l’iniziativa per i visitatori di

lingua araba, due ingressi al

costo di un biglietto, e Fratelli

d’Italia e Lega Nord insorgono,

chiedendo di sospendere la

campagna, che ritengono discri-

minatoria nei confronti degli

italiani. La promozione, già

sperimentata nel dicembre 2016

e ora supportata da una campa-

gna di comunicazione sui mezzi

pubblici torinesi, prevede un

biglietto gratis per gli arabi che

si presentano alle casse in

coppia. «Un’operazione di

marketing culturale, non certo

politica - spiega la portavoce

dell’ente museale - mirata a

raggiungere le migliaia di per-

sone in lingua araba che risiedo-

no a Torino e provincia». Non la

vedono così gli esponenti di

Fratelli d’Italia. «È un’iniziativa

assurda, ingiustificabile, discri-

minatoria nei confronti di chi

non è arabo e anche offensiva

nei confronti delle donne», per

la presenza di una signora con il

velo, è l’attacco di Augusta

Montaruli, dell’esecutivo nazio-

nale di FdI.

Boom candidati M5SL’altolà di Di Maio«Non siamo un taxi»

lutare entro il 29 gennaio l’ac-cettazione delle autocandida-ture e, tra queste (o meglio an-che tra queste) la possibilità di individuare chi mettere nei col-legi uninominali.

«Virginia sa quello che deve fare», sentenzia poi Luigi Di Maio sul caso Roma. «La sinda-ca Raggi ha chiesto di andare al giudizio immediato – dice il candidato premier M5S –. Non ci sono commenti da fare per-ché questo è un Paese dove co-me fai sbagli: se non lo avesse fatto, sarebbe stato un proble-ma, l’ha fatto ed è un problema.Io sono molto tranquillo su questo: sa cosa deve fare». La prima dichiarazione di peso as-soluto del Movimento sulla mossa dell’avvocatessa nel pro-cesso per le nomine in Campi-doglio – chiedere il giudizio im-mediato – arriva all’indomani della notizia e punta a fare chia-rezza su quello che potrebbe es-sere il futuro di Virginia Raggi: si dimetterà in caso di condan-na? Ciò che appare certo è che larichiesta di rito immediato, sal-tando l’udienza preliminare del9 gennaio, dovrebbe permette-re al sindaco di Roma di non se-dere sul banco degli imputati prima del 4 marzo, data delle elezioni politiche. Togliendo così, in teoria, un argomento polemico forte agli avversari di Di Maio.Sulla decisione di chie-dere il giudizio immediato alcu-ni consiglieri in Campidoglio vorrebbero chiarimenti, anche

se il capogruppo M5S Paolo Ferrara smentisce seccamente di aver convocato una riunione di maggioranza per discuterne. «Non c’è bisogno di alcun chia-rimento su una decisione moti-vata e opportuna – dice Ferrara–. La prossima settimana ci riu-niremo». Poi la frecciata: «Nel caso in cui riuscissimo a rita-gliarci un po’ di tempo per fare una pausa, i giornalisti potran-no trovarci a parlare di Giusep-pe Sala, sindaco di Milano, volu-tamente “dimenticato” dai me-dia». Sala è indagato per falso materiale e ideologico e ha chiesto anch’egli il rito imme-diato.In caso di condanna per l’accusa di falso, Raggi – come

ha detto anche in passato – si at-terrà al codice etico M5S. Ossia sarebbe pronta anche a lascia-re.Attualmente il codice dei pentastellati a riguardo recita: «È considerata grave ed incom-patibile con il mantenimento diuna carica elettiva quale porta-voce del Movimento 5 Stelle la condanna, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato com-messo con dolo». Sarebbero queste parole il faro per il Cam-pidoglio, sempre se il codice non venisse nel frattempo ag-giornato. Tale eventualità vieneesclusa da fonti autorevoli nel Movimento. L’ultima parola potrebbe però spettare al capo politico Di Maio.

nLe richieste arrivate dal web verranno valutate entro il 29 gennaio

n nLa sindaca ha chiesto il giudizio immediato. Cosa poteva fare d’altro?»

Centrodestra versoil vertice sui nomiIl nodo Quarta gamba

Il giorno non è ancora stato fissato, si parla dell’inizio della settimana (forse martedì) ma la cosa certa è che Silvio Ber-lusconi, Giorgia Meloni e Mat-teo Salvini nei prossimi giorni sisiederanno intorno al tavolo perdiscutere del programma della coalizione, ma soprattutto di co-me dividere le candidature in modo da arrivare a quel 40% che

consentirebbe al centrodestra di poter governare in autono-mia.

Argomenti che saranno ap-profonditi nella riunione ma che il Cavaliere ha anticipato in un colloquio telefonico alla pre-sidente di Fratelli d’Italia. Dopo aver sentito mercoledì Salvini, illeader di Forza Italia ha parlato con la Meloni concordando di

approfondire meglio i dettagli inuna riunione ad hoc.

Gli sherpa sono al lavoro datempo per arrivare ad una sinte-si di punti programmatici da portare al tavolo dei leader per ilvia libera finale. Più complessa èinvece la spartizione delle can-didature. Già perché nel risiko tra Fi-Lega-Fdi incide anche la cosiddetta Quarta gamba. «Noi per l’Italia» la formazione pre-sieduta da Raffaele Fitto a cui si èaggiunta l’Udc di Lorenzo Cesa (mentre Vittorio Sgarbi si è chiamato fuori) non ha nessuna intenzione di essere tenuta fuo-ri dai giochi: se si fanno riunioni – è l’avvertimento – noi dobbia-mo essere a quel tavolo perché facciamo parte come gli altri della coalizione. La linea tenuta

dai vertici della vasta area cen-trista è quella di non replicare al-le «provocazioni» (così vengonobollate) che arrivano soprattut-to dal segretario della Lega da sempre indisponibile ad allearsicon quelli che definisce «ricicla-ti». Una presa di posizione che non preoccupa i diritti interes-sati: senza di noi - è il ragiona-mento - in molte regioni del Sudil centrodestra rischierebbe di non prendere nemmeno un col-legio. Una previsione, che se-condo i diretti interessati, può valere anche per le 4 regioni chiamate al voto (Lombardia, Lazio, Friuli e Molise). Un ragio-namento che ad Arcore cono-scono perfettamente, ecco per-chè il Cavaliere è stato tra i mag-giori sponsor dell’operazione.Giorgia Meloni, presidente dei Fratelli d’Italia ANSA

Le nuove regole. Sui collegi ultima parola al leader che difende la Raggi: «Virginia sa bene cosa fare»

Volti nuovi

Ci provanoDe Falco, Carellie Paragone

Cinque anni fa erano tutti illustri

sconosciuti. Era l’epoca di «uno

vale uno» e del divieto di andare in

televisione. Oggi che i tempi sono

cambiati e che il movimento non

ha più la sindrome della contami-

nazione con gli altri partiti, le liste

dei Cinque Stelle cambiano pelle.

Di volti noti ce ne sono in abbon-

danza. E sono anche cadute certe

ostilità come quella verso i giorna-

listi e gli ex politici. Alle parlamen-

tarie si è presentato Emilio Carelli,

già vice direttore di Tg Studio

Aperto su Mediaset e del tg di Sky.

Ma c’è anche Gianluigi Paragone,

ex vice direttore del Tg2 e ora su

La7 con il suo talk show «La gab-

bia». Allo stesso modo aver indos-

sato un’altra casacca politica non

sarà un ostacolo: in lista potrebbe

esserci alcuni ex dell’ Idv: Elio

Lannutti, attuale presidente del-

l’Adusbef e l’ex deputato Pierfelice

Zazzera. Tra gli autocandidati

anche Gregorio De Falco, il capita-

no della guardia costiero diventa-

to una star per quella frase («torni

a bordo, c....!») urlata al comandan-

te della Costa Concordia Schettino

che abbandonava la nave.

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LA PROVINCIA 3VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

po lo abbiamo arato bene, il no-stro lavoro sta dando buoni frut-ti...».

Anche Emma Bonino è rag-giante. Definisce quello di Tabac-ci, un «gesto generoso e autono-mo coerente con lo spirito euro-peista che ci connota» che con-sentirà alla lista +Europa «di es-sere presente alle elezioni politi-che per offrire agli italiani un’op-zione seria, diversa da tutte le altre, per la crescita civile, socialeed economica del nostro Paese».Tuttavia, prima dell’exploit «ta-bacciano», la leader radicale nonera stata per nulla tenera nei con-fronti del Rosatellum, definito «una trappola per la democra-zia», annunciando contro la leggericorsi in ogni sede, nazionale eanche europea. Frasi dure che lasciano presagire che non saràfacile riallacciare il dialogo in questi giorni con il Nazareno, do-po la tensione dei giorni scorsi sulnodo delle firme. Lo stesso Ta-bacci, lasciando la sede della stampa estera, decisamente eu-forico, lascia intendere che tuttele opzioni sono sul tavolo, com-presa quella di tentare la sfida perraggiungere la soglia del 3%. «Oraè chiaro che si naviga in mare aperto. Sentirò Giuliano Pisapia.Comunque – aggiunge sornione– chi voleva fregarci rischia di rimanere fregato...». «La legge –aggiunge Bonino – non parla dicoalizioni politiche, ma di appa-rentamenti tecnici che non ne-cessitano né di un programma politico comune, né di un capo digoverno comune». Ottimista, in-vece, Piero Fassino, il dirigentePd a cui Matteo Renzi ha affidatola soluzione del rebus delle alle-anze: «L’intesa Tabacci-Boninoè un passo positivo. Il Pd – osser-va l’ex segretario Ds – ribadiscel’interesse a una intesa in nomedi quell’europeismo che ispira lalista Bonino ed è nel Dna del Pd».Nel frattempo, aspettando il 13,la mossa di ieri rimette in movi-mento molte dinamiche nell’am-bito alla coalizione del centrosi-nistra: basti pensare a ciò che accade all’interno di quello chefu Campo progressista, oggi divi-so in tre tronconi. I «tabacciani»con +Europa, il gruppo vicino aCiccio Ferrara con Laura Boldri-ni in Liberi e Uguali. E infine AreaProgressista di Michele Ragosta.

ROMA

Bruno Tabacci, demo-cristiano doc mai pentito, «salva»la lista +Europa di Emma Bonino.Così il prossimo 4 marzo, alle elezioni, si presenterà anche l’inedita alleanza tra esponenticattolici e radicali. Con una mos-sa a sorpresa degna della storiadella Prima Repubblica, l’ex as-sessore del Bilancio della GiuntaPisapia, concedendo il suo sim-bolo, aggira la grana della raccol-ta delle firme e permette a EmmaBonino di presentarsi alle urne.Se da soli o alleati con il Pd lo stabilirà un’assemblea convocatail prossimo 13 gennaio, atto di nascita della nuova lista. «Sare-mo parte del centrosinistra, sulcome lo vedremo», osserva paca-to.

Lo stratagemma è semplice elo annuncia lo stesso Tabacci, intervenendo a sorpresa accantoalla leader radicale, in un’attesoincontro nelle sede della stampaestera. «Ho maturato in questeore la decisione di mettere a di-sposizione il simbolo di CentroDemocratico», annuncia Tabac-ci. «Consideriamolo un atto di servizio alla democrazia. Se nonci fosse stata la lista di Emma Bonino saremmo stati tutti piùpoveri», spiega. Il Rosatellum permette infatti a un deputato come Tabacci, eletto nel 2013 conil proprio simbolo nella coalizio-ne «Bene Comune», di presen-tarsi alle elezioni senza dover raccogliere alcuna firma. E per estensione, concedendo il suo simbolo, lo stesso possono fare appunto i Radicali, che non sonoin Parlamento con una lista auto-noma dal 1992. In platea gongolaAngelo Sanza, anche lui sosteni-tore di quello che fu Campo Pro-gressista. «Si vede che quel cam-

L’intesa. Il democristiano si allea coi radicali: insieme in Centro democraticoNon c’è più bisogno di raccogliere firme. Sulle alleanze si decide il 13 gennaio

Tante svolte prima dell’appoggio ad Emma

Da De Mita a Pisapiale mille vite di «Bruno il tedesco»

Tabacci «salva» la Bonino:alle urne con il suo simbolo

Bruno Tabacci è in continuo movi-

mento. E anche ora continua a

spiazzare chi segue le sue tracce. È

partito democristiano (era definito

«Bruno il tedesco» per i suoi modi

spicci) , da ieri sta con i radicali. È

passato da Ciriaco De Mita a Pier-

ferdinando Casini a Emma Bonino.

Come dire, dal cuore della prima

repubblica agli eredi di chi combat-

teva la partitocrazia: e nel mezzo

una sfilza interminabile di passag-

gi. Questo settantenne mantova-

no, laureato in Economia e amante

della bicicletta, passato indenne

(due assoluzioni con formula

piena) dal ciclone Tangentopoli,

ora è l’eroe dei radicali. Ma fino a

qualche settimana fa aiutava

Giuliano Pisapia a rimettere in

piedi il centrosinistra. L’impreve-

dibile Tabacci, da 25 anni in Parla-

mento, è stato presidente della

regione Lombardia alla fine degli

anni ’80, luogotenente di Ciriaco De

Mita a Milano. Poi ha stazionato

qualche anno nel centrodestra

(deputato Ccd) per poi passare nel

centrosinistra rutelliano prima di

fondare il Centro democratico,

contiguo al Pd bersaniano alle

elezioni di cinque anni fa.

Palermo

Gruppo di ribelli Pd«Niente diktat»Firmeranno a breve un documento

che poi renderanno pubblico un

nutrito gruppo di parlamentari, ex

deputati, amministratori locali e

dirigenti del Pd che lanciano l’av-

vertimento – nella sede del partito

– al partito: «Non siamo Forza Italia

dove c’è un padrone che decide, le

scelte dei candidati alle politiche

devono essere condivise dai terri-

tori. Questa battaglia che abbiamo

intrapreso vede insieme esponenti

delle aree Orlando, Martina, Emi-

liano e tanti renziani».

La leader radicale Emma Bonino con il democristiano doc Bruno Tabacci ANSA

«Margherita» contesa

Rutelli diffidama Lorenzintira dritto

La coppia Dellai-Lorenzin non

molla e oggi presenterà ufficial-

mente la nuova lista «Civica

popolare» con il simbolo della

Margherita. Ma non quello ben

più famoso legato alla figura di

Francesco Rutelli, bensì quello

della lista civica Margherita per il

Trentino, fondata nel 1998 dallo

stesso Dellai. Si passa così allo

scontro frontale in nome della

Margherita, sempre più fiore

della discordia in una politica che

sembra affezionatissima alle

icone del passato. E il passaggio

alle carte bollate potrebbe essere

alle porte. Non è bastata la duris-

sima presa di posizione di Fran-

cesco Rutelli a fermare Beatrice

Lorenzin che dovrebbe guidare

la nuova formazione centrista

sotto l’ala del Pd. E a rispolverare

la Margherita non poteva che

essere uno dei suoi maggiori

interpreti, Lorenzo Dellai, poten-

te «principe di Trento» per più di

vent’anni. Il parlamentare di

Democrazia solidale ha confer-

mato che «l’intesa è fatta». Francesco Rutelli ANSA

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4 Cronache LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

PalermoMovimentata caccia dentro un istituto comprensivo. Ferito un custode. Un tiratore scelto della Forestale l’ha ucciso

Una movimentata «caccia al cinghiale» in una scuola di Palermo ha impegnatoieri mattina, per circa due ore, leforze dell’ordine. La vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi, con la decisione di abbattere l’animale che aveva già ferito una persona. Il compito è stato affidato ad un tiratore scelto del-la Forestale che già in altre occa-sioni era stato costretto a inter-venire per risolvere situazioni analoghe sulle montagne delle Madonie. Ma questa volta l’im-provvisato safari si è svolto in piena città. Quando il personale scolastico lo ha avvistato, il cin-ghiale era già dentro il giardino dell’Istituto comprensivo «An-tonino Caponnetto» che si trovanella borgata di Tommaso Nata-le. Già in passato alcuni residen-ti del quartiere avevano fotogra-fato i grossi suini che cercavano cibo tra i cassonetti. È la prima volta però che si spingono fin dentro la scuola, fortunatamen-te senza alunni a causa delle va-canze. I bidelli e gli insegnanti che erano dentro l’istituto in servizio di vigilanza hanno avu-to appena il tempo di barricarsi all’interno. Pensavano di essere in salvo. Invece il grosso animalesi è scagliato contro la vetrata fi-no a sfondarla. Quando il cin-ghiale ha fatto irruzione nei lo-cali della scuola si è scatenato il panico.

MILANO

Dopo 24 ore di preoc-cupazione appare rientrata l’emergenza (si era parlato in primo tempo anche di una nu-be tossica, ipotesi per fortuna senza fondamento) dell’enne-simo incendio che, in Lombar-dia, ha riguardato un capanno-ne riempito di rifiuti industria-li e poi dato alle fiamme. I primidati sulle analisi dell’aria, infat-ti, non farebbero emergere «dati preoccupanti», mentre gli accertamenti sulla dinamicaporterebbero ancora una volta alla pista dell’azione dolosa.

È questo il bilancio dell’in-cendio divampato la notte tra mercoledì e ieri intorno alle 19.30 a Corteolona e Genzone, nella Bassa Pavese, che ha coin-volto un’area dismessa di circa 2 mila metri quadrati creando timori tra gli abitanti della zo-na, per fortuna abbastanza iso-lata, per i fumi irritanti che poi,per via del vento, si sono diffusiverso la provincia di Lodi. I vi-gili del fuoco, arrivati dalle pro-vince di Pavia, Milano e Lodi hanno lavorato per tutta la not-te per domare l’incendio, ma dovranno continuare a lavora-re per le operazioni di «smassa-mento», ovvero di rimozione dei materiali carbonizzati.

La Regione Lombardia si fa-rà carico dei costi di bonifica. Ilcapannone poi probabilmente

Vigili del fuoco in azione nel capannone di rifiuti industriali abusivi tra Corteolona e Genzone ANSA

Cinghialesfonda vetratadi una scuola:abbattuto

Il capannone di rifiuti abusivi in fiammeGli investigatori: «La pista è dolosa»Emergenza rientrata. Nessuna nube tossica. L’Arpa: dati inquinamento non preoccupantiIl sito era diventato una discarica illegale. La Regione sosterrà i costi della bonifica

dovrà essere demolito perché pericolante. La sua anima in ac-ciaio svetta tra i campi, con il tetto squassato dalle tempera-ture roventi, mentre tutto in-torno tonnellate di montagnet-te nere nascondono rifiuti ignoti, stoccati abusivamente dato che l’area non dispone di alcuna autorizzazione. Una delle tante discariche abusive presenti in Lombardia, insom-ma, sulle quali le inchieste delleDirezione distrettuale antima-fia hanno messo a nudo gli inte-ressi della criminalità organiz-zata.

Tra i casi più recenti edegualmente poco chiari quello del 5 settembre scorso, quandoandò a fuoco lo stabilimento della ditta «Eredi Bertè» a Mor-tara, quello del 25 luglio a Bruz-zano, a Milano, e quello di otto-bre a Cinisello Balsamo (Mila-no). La pista dell’azione volon-taria è stata imboccata da subi-to dato che l’assenza di elettri-cità, che nel capannone era staccata da tempo, non lascia molte possibilità circa le cause del rogo. Il periodo invernale, infatti, con temperature che di notte vanno sotto lo zero, portaa escludere un’autocombustio-ne.

Al momento i carabinieri e iforestali del comando provin-ciale di Pavia stanno compien-do accertamenti sia sulla pro-

prietà sia sentendo possibili te-stimoni. Il capannone, di pro-prietà di una persona fisica, erastato dato in gestione a una so-cietà immobiliare per essere af-fittato. Ora bisognerà risalire a chi vi abbia operato, anche se, come in questi casi accade spesso, è probabile che i titola-ri, di Milano, dichiarino di non sapere nulla. La presenza di ca-mion «sospetti» era stata se-

gnalata. Ma in quella zona gli autoarticolati sono all’ordine del giorno. In più l’area era chiusa solo su due lati, il che non aiuterà a circoscrivere eventuali responsabilità. Il prefetto di Pavia, Attilio Vi-sconti, ha precisato che il sito «non era noto alle autorità competenti al rilascio delle ne-cessarie autorizzazioni am-bientali».

n L’incendio ha coinvolto un’area dismessa creando timori ai pochi abitanti della zona

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LA PROVINCIA

Mondo 5VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

WASHINGTON

La guerra fra Donald Trump e il suo ex stratega Steve Bannon è un vero terremoto perla Casa Bianca, con effetti poten-zialmente devastanti sul Rus-siagate e sulle elezioni di mi-dterm a fine anno. A scatenarla sono state le rivelazioni imba-razzanti o accusatorie di Ban-non al giornalista Michael Wolffper il suo libro «Fire and fury, in-side the Trump White House»: un ritratto impietoso con oltre 200 fonti anche interne del caosche regna alla Casa Bianca, del-l’ambiziosa famiglia del tycoon edi un presidente inadeguato, di-sinformato, deriso alle spalle daisuoi stessi consiglieri che lo di-pingono come un «idiota cir-condato da clown». Non solo. Nel libro viene svelato che Mela-nia e il marito, ai ferri corti, dor-mirebbero in camere separate, eviene riportato il giudizio tut-t’altro che lusinghiero ancora di Bannon sulla figlia prediletta, Ivanka: «Stupida come un mat-tone», eppure con mire presi-denziali.

Per questo i legali di DonaldTrump hanno scritto all’autore e all’editore del volume, chie-dendo di bloccarne l’imminentepubblicazione sotto la minaccia di una causa per diffamazione.

La diffida è contro «qualsiasiulteriore pubblicazione, distri-buzione e diffusione del libro» o di ogni estratto. Gli avvocati del presidente hanno diffidato an-che Bannon per aver violato un accordo svelando a Wolff infor-

La furia del presidente Usa Donald Trump ANSA

mazioni confidenziali. Mosse intimidatorie che nascondono una certa preoccupazione e che qualcuno legge come una tacita ammissione che qualcosa di ve-ro in quel libro c’è. «Con lui non parlo più», ha detto ai giornalistiil tycoon riferendosi a Bannon, dopo averlo ripudiato mercole-dì pubblicamente con una du-rezza mai usata prima da un pre-sidente nei confronti di un suo alto consigliere. In sintesi, il tycoon ha rinnegato il regista delsuo successo come uno «staffer»che «ha perso la testa», uno che non ha niente a che fare con lui, con la sua presidenza e la sua ba-se, uno che ha poco a che fare conla sua vittoria e tutto a che fare con la perdita di un seggio al Se-nato in Alabama per oltre 30 an-ni dei repubblicani. Apparente-mente ironica la risposta di Ban-non: «Il presidente è un grande uomo, lo sapete, lo sostengo ognigiorno», ha commentato alla trasmissione «Breibart News Tonight», legata all’omonimo si-to di ultradestra che dirige, sen-za rettificare nulla di quanto an-ticipato dai media. Le sue di-chiarazioni sono pesanti, so-prattutto sul fronte Russiagate. Bannon ha infatti definito come«sovversivo» e «antipatriotti-co» l’incontro tra il primogenitodi Donald Trump, il genero Ja-red Kushner e l’allora capo della campagna Paul Manafort con un gruppo di russi alla Trump Tower durante la campagna elettorale per screditare Hillary Clinton.

Interferenze «grottesche», tweet

«assurdi», violate le regole di

«condotta civile»: Teheran punta il

dito contro il presidente america-

no Donald Trump, mentre l’eco

delle vaste proteste dei giorni

scorsi in Iran va scemando e, anzi,

ora la strada è ormai tornata

dominio di manifestanti che mar-

ciano per mostrare sostegno alle

autorità. E esortazioni arrivano

anche da Mosca, che chiede agli

Usa di non «interferire negli affari

interni della Repubblica islamica

dell’Iran». La Tv di Stato iraniana

ha trasmesso immagini di manife-

stazioni pro-regime ad Ardabil,

Mashhad, Shiraz, Birjand e Isfahan;

mentre il procuratore generale

Jafar Montazeri ha affermato che

dietro le violente manifestazioni

c’è un complotto ordito da Usa,

Israele e Arabia Saudita. E mentre i

servizi internet rimangono ancora

ampiamente bloccati, il rappresen-

tante dell’Iran all’Onu, Gholamali

Khoshroo, accusa l’amministrazio-

ne Usa di aver «incitato» i manife-

stanti e aver «aumentato gli inter-

venti in modo grottesco negli

affari interni iraniani».

Pro-regime in piazza

J’accuse Iran«Interferenzeassurde»

L’ex stratega presidenziale Steve Bannon ANSA

Nuova presidenzaAl via il semestre che la vede

alla guida dell’Unione.

Sofia soddisfatta: siamo

un fattore di stabilità

La Bulgaria, entrata nell’Ue con tanto entusiasmo ed enfasi retorica il primo gen-naio 2007, ha assunto all’inizio dell’anno, per la prima volta, la presidenza di turno del Consi-glio Ue. Oggigiorno, nonostantela mancanza di esperienza, gli umori delle autorità sono quellidi undici anni fa. La cerimonia dell’apertura ufficiale del seme-stre bulgaro si svolgerà, tra grandi fanfare ed eccezionali misure di sicurezza, nella capi-tale Sofia l’11 e il 12 gennaio. Sot-to lo slogan «L’Unione fa la for-za», la Bulgaria intende concen-trarsi su quattro priorità princi-pali: il futuro dell’Europa e dei giovani, la sicurezza e la stabili-tà, l’economia digitale e i Balca-ni occidentali. La «ciliegina sul-la torta» della presidenza bulga-ra dovrebbe essere proprio il vertice, previsto per il 17 maggioprossimo, dei leader Ue con quelli dei paesi dei Balcani occi-dentali, dedicato alla prospetti-va europea della regione.

«La Bulgaria sarà un partneraffidabile e stabile in Europa anche alla luce della presidenzadi turno del Consiglio Ue, poi-ché il nostro Paese ha ottenuto il riconoscimento dei leader mondiali come fattore di stabi-lità nella regione balcanica», hadetto il premier conservatore Boyko Borissov, a capo del suo terzo governo di coalizione con i nazionalisti del blocco Patriotiuniti. Sono in agenda, inoltre, circa 300 riunioni ufficiali dellequali sei a livello parlamentare. D’altro canto, il governo di Sofiain diverse occasioni ha dichia-rato che intende far leva, nei prossimi sei mesi, sugli altri Stati membri dell’Ue per entra-re a pieno titolo nell’area Schen-gen e avvicinarsi all’eurozona.

La Bulgariaal timone Ue«Euro nostroobiettivo»

Trump alla guerra«Non pubblicareil libro di Wolff» Il nuovo fronte. L’autore ha raccolto le confidenze dell’ex stratega Bannon e le pesanti accuse su RussiagateLa diffida dei legali. Donald: «Di Steve non parlo più»

«No alla marijuana»

Altro schiaffoa Obamasulla droga

Il presidente americano Donald

Trump lancia una nuova crociata,

questa volta prendendo di mira

la legalizzazione della marijuana.

L’ennesimo schiaffo all’eredità

del suo predecessore, Barack

Obama. Pochi giorni dopo il via

libera all’uso della cannabis a

scopo ricreativo in California,

l’amministrazione Usa, attraver-

so il ministro della Giustizia, Jeff

Sessions, ha annunciato la fine

della politica dell’era Obama di

scoraggiare i procuratori federali

dal perseguire reati legati alla

marijuana negli Stati che l’hanno

legalizzata. Ora, invece, avranno

maggiori margini di manovra per

far rispettare le leggi sulla canna-

bis come meglio credono nei loro

distretti. La mossa rappresenta

una vera dichiarazione di guerra

contro la legalizzazione della

marijuana, di cui le leggi federali

vietano la vendita, l’acquisto e il

possesso. Sessions, d’altronde,

non ha mai fatto mistero del suo

disprezzo per la sostanza, né

della sua contrarietà alla legaliz-

zazione. Sino ad ora sono sei gli

Stati che consentono l’uso della

cannabis a livello ricreativo:

Colorado, Washington, Oregon,

Alaska, Nevada e California.

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Tradizioni di gennaio: Carate Brianza, la magia sul Lambro.

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6 Cronache LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

gle per Android e gli altri suoiprodotti. Questi aggiornamen-ti proteggono gli utenti, ma po-trebbero rallentare i compu-ter. Secondo alcuni esperti iprocessori sarebbero dal 5 al30% più lenti, ma anche in que-sto caso i produttori di chip ri-dimensionano, parlando di unimpatto «non significativo».

Nel dettaglio, i ricercatorihanno scoperto due falle diver-se. La prima, battezzata «Mel-tdown», interessa Intel, men-tre la seconda, «Spectre», hadue varianti e coinvolge ancheAmd e Arm.

non prendono la questione allaleggera. Per Raoul Chiesa, gurudella cybersecurity, «la vulne-rabilità è probabilmente la piùgrave di questi ultimi anni» epotrebbe avere conseguenzemaggiori di quelle ipotizzate fi-nora. La falla, infatti, interessaquasi tutti i microprocessoriprodotti negli ultimi vent’annie dà modo agli hacker di legge-re la memoria del dispositivo ele informazioni sensibili che visono memorizzate. Windows,Apple e Linux hanno rilasciatoaggiornamenti che rattoppanola falla, così come ha fatto Goo-

il potenziale di corrompere,modificare o eliminare dati».Fa però discutere il caso del suoCeo, Brian Krzanich, che nelnovembre scorso ha vendutoazioni di Intel per 24 milioni didollari. All’epoca era a cono-scenza della falla, ma la societànega che ci siano correlazioni.

Amd, dal canto suo, si diceconvinta che il rischio per isuoi processori sia «quasi ze-ro», mentre Arm fa sapere diessere al lavoro e assicura che isuoi chip usati negli oggetticonnessi a internet non sonocoinvolti. Gli esperti, tuttavia,

ROMA

Una falla di sicurezza,rivelata dalla stampa america-na e confermata dai ricercato-ri, mette virtualmente a rischiotutti i computer, gli smartpho-ne e i tablet in circolazione, in-sieme ad altri prodotti comesmart tv, console per videogio-chi e auto connesse. La vulne-rabilità è infatti presente nellaquasi totalità dei microproces-sori prodotti negli ultimi ven-t’anni dai tre colossi del settore- Intel, Arm e Amd - e secondogli esperti espone gli utenti alfurto di password e altri datisensibili da parte di hacker.

A scoprire la falla, l’annoscorso, sono stati i ricercatoridel Google Project Zero, chehanno subito informato i co-struttori di chip e gli sviluppa-tori dei sistemi operativi (Mi-crosoft, Apple e Linux) per farlicorrere ai ripari. La notizia,spiega Google in un post, dove-va essere resa pubblica il pros-simo 9 gennaio, insieme agliaggiornamenti di sicurezzamessi a punto dalle aziende eche ora sono stati distribuitiagli utenti. Un’indiscrezioneriportata dal sito Register, e su-bito rimbalzata sui media, haperò fatto anticipare i tempi.

Intel, la società al centrodell’affaire e quella che più pa-ga pegno in Borsa, in una notaha minimizzato i rischi per gliutenti: la vulnerabilità «non ha

Pc e smartphone sono a rischioScoperta una falla nei processori

La stampa Usa ha rivelato una falla di sicurezza che mette a rischio pc, smartphone, tablet e smart tv ANSA

mattina. Al «La Guardia» sono invece rimasti a terra il 95% dei voli e il 75% al «Newark Liber-ty», in New Jersey. Mentre American Airlines ha sospeso tutte le partenze da Boston. Più di 77 mila utenti inoltre sono ri-masti senza elettricità in diversi Stati, in particolare in Virginia, Nord Carolina e Georgia. Il Wea-ther Service è particolarmente preoccupato per la possibilità diblackout nel New England, dovealla bufera seguiranno tempera-ture artiche. Nella Grande Mela,così come in moltissime altre città della regione, inclusa Bo-ston, le scuole sono rimaste chiuse, e le autorità hanno invi-tato i cittadini a non mettersi al volante se non necessario, ma a utilizzare i mezzi pubblici.

L’emergenzaCancellati migliaia di voli sulla

costa est, chiuso Jfk a New

York per la tempesta di neve

e freddo che investe gli States

Neve, gelo e venti con velocità da uragano: è il «ciclonebomba», la tempesta che si sta abbattendo in queste ore sulla costa orientale degli Stati Uniti, già da quasi una settimana nella morsa del freddo (che ha causa-to 17 morti in tutto il Paese). In tredici Stati, dalla South Caroli-na al Maine, è stata emessa l’al-lerta per la bufera, e i governato-ri di Georgia, North Carolina e Virginia hanno dichiarato lo sta-to di emergenza. Mentre il go-vernatore di New York, Andrew Cuomo, ha proclamato l’emer-genza nella zona meridionale dello Stato, inclusa la contea di Westchester, New York City e Long Island. Gli americani inte-ressati sono oltre 58 milioni e più di 13 milioni sono sotto l’al-larme per la tempesta.

In tilt gli aeroporti nel nord-est, con già oltre 3.600 voli can-cellati, secondo FlightAware. Molte altre cancellazioni sono attese nelle prossime ore. Allo scalo internazionale «Jfk» di New York sono stati sospesi tuttii voli: ieri l’aeroporto è stato chiuso per ore a partire da metà

«Ciclone bomba»sugli Usa: gelo polaree aeroporti in tilt

In bici sulla neve a New York ANSA

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LA PROVINCIA 9VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

MONTAGNA IN VALTELLINA

MARCO BORMOLINI

“Stasera Ghe pensi mi”. Il titolo del menù degusta-zione che ogni sabato sera Gianluca Bassola propone al ri-storante Trippi con i migliori prodotti lavorati al momento rappresenta un segnale.

In Valtellina il movimentodella ristorazione si sta muo-vendo, sulla scena l’arrivo negliultimi anni di alcuni giovani con un comune denominatore:passione per la cucina, utilizzo di ottime materie prime e il fat-to di avere nel proprio bagaglioesperienze fuori provincia, magari anche non strettamen-te legate al settore.

Come nel caso di GianlucaBassola, classe ‘77, che sta por-tando avanti con risultati posi-tivi l’insegna del ristorante Trippi di Montagna in Valtelli-na.

«Avevo due grandi passioni:le costruzioni, attività che ho svolto qualche anno dopo la laurea in ingegneria - racconta -. Prima di provare a fare sul se-rio con la cucina, sino a quel

Gianluca Bassola nel suo ristorante Trippi a Montagna in Valtellina

La ricetta di Bassola«Piatti tipici, verie onestà col cliente»Il dibattito. Il gestore del ristorante Trippi a Montagnaracconta la sua esperienza e indica la strada da seguire«Noto ancora una mentalità legata troppo al passato»

momento solo un gioco». Dopol’esordio sulla piazza di Morbe-gno con una gastronomia, è ar-rivata l’occasione giusta nel po-sto giusto.

Un libro di cucina in mano

«Da sondriese ho sempre pen-sato al ristorante Trippi come al massimo, una bella location, sotto a un simbolo della Valtel-lina come il Grumello, tutto quello che potevo desiderare per provare a esprimere la mia cucina - la considerazione di Gianluca -. Una proposta mol-to semplice, non ho inventato niente, ho solo cercato di por-tare nel mio ristorante una sin-tesi dell’esperienza vissuta ne-gli anni universitari a Pavia e ilperiodo lavorativo passato tra Piemonte e Lombardia, dove ho sempre girato incuriosito e appena avevo un attimo libero mi trovavo con un libro di cuci-na in mano».

Il ristorante ideale, nel qualesi ha voglia di entrare per tro-vare le migliori espressioni di un bellissimo territorio. «Ho cercato di portare nel mio ri-storante alcuni prodotti del nostro territorio che sono dellevere chicche, dallo storico ri-belle alla coltivazione di farine particolari, ai cereali, abbiamo la fortuna di avere degli ortaggiche crescono in maniera fanta-stica».

Una ricetta quella di Basso-la, che parte dal territorio rein-

terpretato e valorizzato. «Ben vengano contaminazioni da fuori, la nostra missione è ri-progettare il territorio e dire laverità a un cliente sempre più serio e preparato. Non sempre è cosi semplice, ma più che le idee molte volte credo che manchi la passione per questo mestiere, se c’è passione credo che avremo davanti almeno vent’anni di grande successo per la nostra ristorazione da costruire attorno al fenomeno del vino valtellinese».

Ingrediente fondamentale

Il vino sembra essere un ingre-diente fondamentale per la crescita della ristorazione val-tellinese secondo Bassola, ma non tutti lo hanno ancora capi-to.

«Appena arrivato al Trippinon ho aspettato che venisseroa propormi delle bottiglie i rap-presentanti - ricorda Bassola -,noto ancora una mentalità le-gata al passato in cui la ristora-zione locale non sempre ha chiaro il valore e il patrimonio del nebbiolo valtellinese. Dob-biamo pensare ai viticoltori co-me dei colleghi che hanno lo stesso nostro scopo, far cresce-re la nostra zona dal punto di vista enogastronomico».

Nel futuro si profila uno sce-nario positivo secondo il vice-presidente del Gruppo ristora-tori dell’Unione del Commer-cio del Turismo dei servizi del-

n Più che le ideesecondo il sondriesemanca la passioneconsiderando il vinoil punto di partenza

la provincia di Sondrio, con stupendi paesaggi per i turisti, cambiamenti climatici, che pongono anche una modifica della ricettività alberghiera.

«In termini di cultura del-l’accoglienza stanno nascendo dei Bed and breakfast interes-santi, la generazione che ci ha preceduto probabilmente oggi deve capire che dobbiamo tor-nare e essere più ristoratori con una certa serietà senza compromessi. Se ho finito la fa-rina particolare che utilizzo, posso stare senza pizzoccheri nel menù. Bisogna dire semprela verità, raccontare un territo-rio con piatti tipici e concetti più veri e onesti con noi stessi».

«La ricetta vincente è tuttalì, altre vie non ce ne sono e nemmeno scorciatoie, vent’an-ni fa non si conosceva la produ-zione di eccellenza dei prodottilocali - prosegue -. Oggi conoscitutto, hai solo il problema che devi spendere dei soldi, inve-stire sulle materie prime».

Bassola è uno degli interpre-ti della nuova ristorazione val-tellinese, mentre iniziano ad arrivare riconoscimenti im-portanti. «Sono associato a Slow Food da vent’anni- con-clude Gianluca -, per me è statoquasi naturale iniziare a impo-stare il mio lavoro con quel tipodi filosofia lavorando con i Pre-sìdi (progetto Slow food per il

recupero e la salvaguardia di piccole produzioni di eccellen-za gastronomica minacciate dall’agricoltura industriale, daldegrado ambientale, dall’omo-logazione)».

«Quando ho visto il mio ri-storante entrare nella Guida Osterie d’Italia, è stato un rega-lo enorme, una grande soddi-sfazione che ci vede presenti con il simbolo locale del buon formaggio. Mi piacerebbe rice-vere la chiocciola in futuro, il riconoscimento simbolo. Sono entrato anche nell’Alleanza Slow Food dei cuochi, una rete di 1.000 chef che difende la bio-diversità alimentare in tutto il mondo».

costi ingenti che scoraggereb-bero chiunque. L’olivo rappre-senta un investimento sul futu-ro dei terrazzamenti: per la pro-duzione di olio, il mantenimen-to e un’eventuale riconversione.«Questa pianta può portare sol-tanto benefici al nostro territo-rio - conclude il presidente -, perquesto intendiamo sostenere in maniera concreta la scelta degli operatori agevolando l’acquisto delle piante e garantendo for-mazione e assistenza tecnica grazie alla Fondazione Fojanini con la quale sottoscriveremo un’apposita convenzione». Il bando per l’acquisto a prezzo agevolato delle piantine di olivo sarà lanciato entro poche setti-mane. S.Ghe.

ni sono sempre di più i proprie-tari di fondi, agricoltori o no, chescelgono l’olivo, una pianta che ben si adatta ai terreni sabbiosi, con una forte insolazione e scar-sità di acqua dei nostri terrazza-menti, per le scarse cure che ri-chiede e per le opportunità sul fronte della produzione di olio.

La larga partecipazione aimomenti formativi organizzati con i tecnici della Fondazione Fojanini conferma l’interesse nei confronti dell’olivo anche daparte dei giovani. La messa a di-mora delle piante sulle aree ter-razzate incolte consente di arre-stare l’avanzata del bosco e pre-servare i terreni anche in vista diun ritorno alla vite. Riconvertir-li una volta invasi dalla vegeta-zione spontanea implicherebbe

ricadute positive sul sistema idrogeologico e sul turismo. I terreni di mezza costa coltivati garantiscono la manutenzione del territorio, la prevenzione deirischi e preservano la bellezza del paesaggio».

Come avviene per le barba-telle sarà la Fondazione Fojani-ni, che dagli anni Novanta speri-menta le diverse varietà di olivo sul nostro territorio, a indivi-duare quelle più adatte ai nostri terrazzamenti. Negli ultimi an-

stretta collaborazione con la Fondazione Fojanini. «Stiamo definendo il bando che ricalche-rà quello che proponiamo ogni anno per le barbatelle - spiega il presidente Christian Borromini-, conterrà una serie di requisiti necessari per l’acquisto di pian-tine di olivo a prezzo agevolato. Sosterremo le sole azioni fina-lizzate al recupero dei terrazza-menti, poiché l’iniziativa s’inse-risce nel più articolato program-ma della tutela del territorio con

L’iniziativaVendita a prezzo agevolato

da parte dell’ente montano

delle piantine più adatte

a fermare l’avanzata boschiva

La Comunità montanapunta sull’olivo per il nuovo an-no con la vendita a prezzo agevo-lato di piantine per i terrazza-menti.

Due i punti fermi: il recuperodi terreni di mezza costa e la

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10 Sondrio economiaLA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

luzione dei mercati valutari in un arco temporale ancor più lungo, tant’è che una tabella prende in considerazione cento anni di cambi in Italia dal 1917 al2017.

A questo si aggiungono leschede in merito ai rapporti di conversione fra lire-euro e un buon numero di monete mon-

Il fascicoloDati statistici elaboratidal servizio internazionalecon anche prospetti e graficioltre a schede su lira ed euro

Come da tradizione, la Banca Popolare di Sondrio ha realizzato il fascicolo “Cambi e Tassi 2017”.

L’opuscolo contiene un’arti-colata selezione di dati statistici elaborati dal servizio interna-zionale della “Popolare” relativi ai mercati valutari e finanziari.

La pubblicazione offre un’in-formativa sull’andamento dei cambi di tutte le principali divi-se, nonché anche di molte “mi-nori”, con rilevazioni a cadenza mensile. Inoltre riporta signifi-cativi prospetti e grafici sull’evo-

La Banca Popolare di Sondrio

sono significative anche per il commercio elettronico. Lo conferma una recente classifi-ca elaborata da Amazon.it, l’azienda di commercio elettro-nico statunitense con sede a Seattle nello stato di Washin-gton, che da vari anni è la più grande internet company al mondo.

Delle undici regioni presentinella graduatoria degli articoli acquistati pro capite 2017, il Piemonte è la prima con quasi 60 dei primi 100 più piccoli Co-muni italiani per abitanti presiin esame.

Seguono Lombardia, Abruz-zo e Liguria. Cuneo si posizionasul gradino più alto del podio tra le province con 30 comuni, seguita da Vercelli e Pavia. Il borgo cuneese di Marmora,

La classificaL’azienda di commerciostatunitense Amazon.itha stilato una graduatoriasugli acquisti pro capite

C’era una volta il digi-tal divide, il divario digitale chepenalizzava pesantemente la periferia lombarda rispetto allametropoli nell’accesso al web.

Una dinamica che storica-mente ha condizionato pesan-temente l’utilizzo di internet con tutti i servizi e le opportu-nità della rete, compreso lo shopping online.

Ora con le connessioni suglismartphone, i tablet, il collega-mento Adsl anche nei Comuni montani, il problema si è ridi-mensionato. Le conseguenze

diali non ricomprese fra quelle più comuni.

Le rilevazioni sui cambi ven-gono successivamente arricchi-te da dati che illustrano le serie storiche di tassi interbancari e direndimenti di titoli pubblici; gli scostamenti registrati dagli in-dici dei maggiori mercati borsi-stici internazionali; l’andamen-to delle commodities (prezzi fu-tures sulle principali merci) e dei metalli preziosi, l’evoluzionedegli indicatori economici e fi-nanziari relativi ai Paesi più svi-luppati. La pagina degli indici Istat permette di calcolare il va-lore di acquisto della lira o del-l’euro negli anni: dal 1861 al 2016.

L’opuscolo “Cambi & Tassi2017”, che costituisce un valido punto di riferimento sia per gli operatori che per coloro che de-siderino approfondire la cono-scenza dei mercati valutari e fi-nanziari, può essere richiesto direttamente al Servizio Inter-nazionale della Banca Popolare di Sondrio, oppure ritirato gra-tuitamente presso tutte le di-pendenze della stessa. I dati del fascicolo saranno disponibili nel sito della Popolare all’indi-rizzo: http://popso.it/estero.

“Cambi e tassi 2017”Opuscolo sui mercatirealizzato dalla Bps

con i suoi 62 abitanti suddivisi nelle 16 frazioni, si conferma per la seconda volta il Comune più attivo negli acquisti online della classifica stilata da Ama-zon.it.

Al secondo posto si attestaCursolo-Orasso, borgo della provincia di Verbano-Cusio-Ossola che si erpica nella Valle Cannobina e conta 90 abitanti,mentre al terzo si posiziona Maccastorna, che con i suoi 73 abitanti è il comune lodigiano sulle rive dell’Adda meno abita-to in tutta la provincia lombar-da.

Nella top ten non ci sono lo-calità della provincia di Son-drio, che secondo alcune re-centi statistiche è la prima in Italia per acquisti pro capite. Ma fra i primi cento ci sono trecomuni: Bema (con circa 120 abitanti) al sessantaquattresi-mo posto, Spriana all’ottanta-seiesimo (con 116 cittadini) e Pedesina (con circa 40 abitan-ti) in novantaduesima posizio-ne. Presenze sulle quali riflet-tere, come emerso anche in al-cune recenti iniziative dei commercianti. S.Bar.

Commercio on lineTre comuni di vallefra i primi cento

BELLINZONA

MARCO PALUMBO

Solo il tempo potrà di-re se la decisione di pigiare sul-l’acceleratore da parte del Go-verno di Berna - che ha decisodi dar corso ad una versione“light” del referendum control’immigrazione di massa (votatoa livello federale il 9 febbraio2014) - si sarà rivelata azzeccata.

L’eco del “via libera” federaleha raggiunto il Canton Ticino,dove la sempre attenta Aiti (As-sociazione industrie ticinesi) hainviato a tutti gli associati unvolantino informativo che, inbuona sostanza, rappresenta un“vademecum” per ciò che avver-rà dopo l’1 luglio 2018. Data incui l’ordinanza attuativa dell’ar-ticolo costituzionale sull’immi-grazione di massa sarà piena-mente operativa.

Il ritardo

Ordinanza che, ad onor del ve-ro, sarebbe dovuta entrare invigore a partire dal 1° gennaio.E questa la dice lunga su quantosia stato travagliato l’iter di que-sta modifica costituzionale. Inbuona sostanza, i datori di lavo-ro saranno obbligati ad annun-

Prima gli svizzerinelle assunzioniArriva la riformaConfine. Dall’1 luglio gli imprenditori saranno chiamati a segnalare agli Uffici di collocamento i posti vacantiProvvedimento “light”: poche ricadute sui frontalieri

ciare agli uffici regionali di col-locamento (Urc) tutti i posti dilavoro liberi, a partire dal mo-mento in cui il tasso di disoccu-pazione - comparto per com-parto - sarà pari all’8% in unaprima fase ed al 5% dal 1° genna-io 2020.

Nella nota, l’Aiti spiega che«ci sarà un periodo di transizio-ne in cui sarà possibile consoli-dare la collaborazione tra i dato-ri di lavoro e i Cantoni nonchéle necessarie procedure e risor-se».

Come a dire: fatta la modificacostituzionale, ora andrà adat-tata alle varie situazioni in esse-re.

D’altronde ogni Cantone hale proprie peculiarità soprattut-to in un mercato flessibile comequello del lavoro. Ma l’Associa-zione delle industrie ticinesi èandata oltre, analizzando neldettaglio le ricadute dell’impor-tante (sebbene depotenziato ri-spetto alla versione pensata eproposta nel 2014) provvedi-mento. Scrive l’Aiti che «l’obbli-go di annuncio dei posti vacantiscatterà in caso di disoccupazio-ne pari o superiore all’8% finoal 31 dicembre 2019 e del 5% apartire dal 1° gennaio 2020, inogni singolo genere di profes-sione. Con un valore soglia del5% si dovranno prevedere circa218 mila annunci obbligatori.Oggi sono annunciati spontane-amente 38 mila posti, quindi cisarà un incremento di circa 180mila annunci».

Numeri importanti, senza di-

menticare che anche i lavorato-ri frontalieri possono accedereai servizi degli Uffici regionalidi collocamento. Resta da capirese ora Berna deciderà di toglieredai cassetti anche il faldone re-lativo alla consultazione - tuttaticinese - “Prima i nostri!”, chepone ben altre condizioni - al-meno nel vicino Cantone - ri-spetto a questa modifica costi-tuzionale “light”.

I controlli

Di certo, i controlli sui vari terri-tori saranno rigorosi. Insomma,nessuno potrà tentare di farfreccia tra le strette maglie degliUffici di collocamento. Questoperché «sono previste sanzioniin caso di violazione dell’obbligodi annuncio di posti vacanti odell’obbligo di condurre un col-loquio di assunzione o un testdi attitudine professionale. Chiviola intenzionalmente questiobblighi è punito con una multafino a 40 mila franchi».

Insomma, ad oggi la rottasembra tracciata. Certo, biso-gnerà capire quando questa mo-difica costituzionale potrà esse-re pienamente applicabile, con-siderato che in molti Cantoni lasoglia di disoccupazione del-l’8% è una sorta di miraggio. Ladisoccupazione in Svizzera siattesta attorno al 4%, percen-tuale che ben si adatta alla realtàdel Canton Ticino, ma non aquella - ad esempio - dei Grigio-ni, dove il tasso di disoccupazio-ne è inchiodato da tempo sottoil 2%.

Dall’Aiti il vademecum alle aziende sulla nuova normativa

La politica

La Legadei ticinesi«Servivapiù rigore»

La decisione del Governo di Berna

di dare attuazione all’articolo

costituzionale sull’immigrazione

di massa - votato dal popolo

svizzero il 9 febbraio 2014 - è stata

subito bocciata, senza alcun diritto

di replica, dalla Lega dei Ticinesi.

«Un’iniziativa che prevedeva la

preferenza indigena e i contingen-

ti per l’immigrazione è stata

trasformata nell’obbligo di annun-

cio agli Uffici regionali di Colloca-

mento - ai quali possono iscriversi

pure i frontalieri, mentre gli sviz-

zeri in assistenza in genere non

sono iscritti - dei posti di lavoro

vacanti - ha affermato in un lungo

post al vetriolo il consigliere

nazionale del partito di via Monte

Boglia, Lorenzo Quadri -. Per i

cittadini non cambia assolutamen-

te nulla». Il consigliere leghista ha

poi fatto notare che l’annuncio

ovvero la comunicazione agli

Uffici regionali di collocamento

sarà effettuato «solo quando la

disoccupazione in un determinato

settore supera una certa percen-

tuale calcolata su base nazionale».

«In pratica - ha aggiunto Lorenzo

Quadri - il voto del 9 febbraio è

stato azzerato e trasformato in

una triste farsa. La decisione

assunta dal Consiglio federale non

farà diminuire l’immigrazione ed il

frontalierato nemmeno di un’uni-

tà».

n L’obbligoscatteràsolo con un tassodi disoccupazionesuperiore all’8%

Da oggiL’assessore Paroliniin vista del periododegli sconti«Buoni presupposti»

«Per i saldi confidia-mo in una buona partecipa-zione sia sul fronte della do-manda interna, sia di quellainternazionale espressa daituristi dello shopping attrattidall’unicità dei prodotti Ma-de in Italy, dalle nostre cittàd’arte e dall’eccellenzaespressa dai nostri commer-cianti». Lo ha detto MauroParolini, assessore allo Svi-luppo economico di RegioneLombardia, alla vigilia deisaldi invernali, che partiran-no oggi.

«Durante il periodo natali-zio - ha aggiunto Parolini - sisono registrati alcuni inte-ressanti segnali di dinami-smo negli acquisti, che speroproprio si possano consolida-re nei prossimi giorni. L’au-spicio è infatti che questa sta-gione possa contribuire a se-gnare la ripartenza del mer-cato interno, con una nuovafiducia da parte dei consuma-tori e una rinnovata occasio-ne per i commercianti di co-gliere gli incoraggianti segna-li di ripresa che vengono dalmercato». L’assessore Paroli-ni, in qualità di presidente delComitato regionale per la tu-tela dei diritti dei consumato-ri e degli utenti, ha inoltresottolineato che «i saldi devo-no costituire una sana oppor-tunità per il rilancio della do-manda in un rapporto colla-borativo tra esercenti e clien-ti, che deve essere impronta-to alla trasparenza. In questaprospettiva di legalità e ri-spetto della concorrenza lea-le rivestono un ruolo moltoimportante i Comuni, chehanno il compito di control-lare e di verificare il rispettodelle regole».

Saldi invernaliL’assessore«Speriamonei turisti»

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LA PROVINCIA 11VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

FRANCESCA BETTINI

Oltre mezzo milionedi euro di spese, poco più di87mila euro di introiti dall’uti-lizzo degli impianti da parte diassociazioni e cittadini. Si leg-ge in queste cifre l’impegnodel Comune a sostegno dellapratica sportiva in città, se-condo l’assessore OmobonoMeneghini: numeri che nonderivano da uno scarso utiliz-zo delle strutture, ha rimarca-to, ma dalla scelta di «far paga-re poco gli impianti», ai ragaz-zi ma anche ai cittadini.

«Le entrate coprono menodel 16% di quanto il Comunespende per garantire il funzio-namento di palestre e struttu-re – ha rimarcato - e questa èun’azione concreta di soste-gno allo sport, a beneficio del-la cittadinanza e oltre vistoche Sondrio applica le medesi-me tariffe a prescindere dallaresidenza. Senza dimenticarel’uso gratuito da parte dellescuole».

Un impegno importante

È uno degli aspetti che l’asses-sore ha rimarcato in consigliocomunale illustrando i pro-grammi 2018 del suo settore,in una relazione impostata co-me risposta alla domanda “co-sa fa il Comune per lo sport?”in cui ha annunciato la confer-ma delle voci di bilancio prin-cipali ormai consolidate negli Il PalaScieghiPini sempre più sede di allenamenti e partite per diverse squadre del capoluogo ARCHIVIO

«Impianti sportivi accessibili a tutti»Bilancio e prospettive. L’assessore Meneghini: «Costi per oltre mezzo milione e solo 87mila euro di entrate»Strutture gratis per le scuole e a prezzi agevolati per i residenti in Valle. Investimenti sul PalaMerizzi e al Tennis club

ultimi anni. Sul fronte dellespese, ha spiegato l’assessore,le uscite principali riguardanole convenzioni che il Comuneha siglato con associazioni esocietà sportive per la gestio-ne di diversi impianti: dalcampo Coni alla struttura ditiro con l’arco a Ponchiera,passando per il campo dirugby e il campetto di Triangiacon l’annesso parco giochi,dalla palestra di arrampicataalla Sassella – al centro di unconsistente intervento di am-pliamento, come noto, ormaiin fase conclusiva – ai campet-ti vicino all’oratorio SacroCuore, alla palestra dei vigilidel fuoco.

«Come contributo annualeper la gestione della piscinastanziamo circa 196mila euro– ha ricordato Meneghini -,anche qui con politiche tarif-farie concordate con il Comu-ne, che consentono l’ingressoa 3 euro per i ragazzi sotto i 16anni e per gli over 65, e il bi-glietto da 5,5 euro per gli altri

nuotatori».Anche per il prossimo anno,

poi, l’assessorato avrà a dispo-sizione un budget di poche mi-gliaia di euro per l’organizza-zione di manifestazioni spor-tive, ha spiegato Meneghini:«Nel 2017 siamo riusciti a pro-porre 29 iniziative in tutto –ha sottolineato -, grazie allapositiva collaborazione congruppi e associazioni e al coin-volgimento di tante realtà pri-vate, quindi si potrà continua-re su questa strada».

Un nuovo campo

Per gli sportivi sondriesi, co-munque, il prossimo annoporterà novità importanti, an-che se l’attuazione richiederàun po’ di tempo: nel 2018 in-fatti il Comune ha inserito nelpiano delle opere pubbliche larealizzazione di un nuovocampo coperto multifunzio-nale al Tennis club, in grado diospitare tornei e manifesta-zioni di livello grazie alle gra-dinate, ha ricordato l’assesso-re, e il rifacimento del palaz-zetto di piazzale Merizzi,chiuso ormai da anni per pro-blemi strutturali.

Investimenti che non rien-trano direttamente nei contidell’assessorato, ha rimarcatoMeneghini, ma che consenti-ranno di ampliare gli impiantia disposizione di associazioni,gruppi e cittadini.

n In consiglio comunalel’assessoreha tracciato un bilancio esaustivo

cio Citterio e un altro panetto-ne speciale donato dal dottor Francesco Venosta. La cena sarà preparata dai detenuti che saranno gli assoluti protagonistidel momento conviviale visto che anche la pasta del Pastificio 1908, realizzata per persone ce-liache, è prodotta all’interno della casa circondariale. Al ter-mine della cena i partecipanti potranno peraltro lasciare

tesse raggiungere anche la casa circondariale e quest’anno è sta-to possibile grazie alla loro soli-darietà e grazie alla preziosa di-sponibilità del suo presidente Aurelio Benetti».

Al termine del concerto icomponenti del coro e i detenuticeneranno insieme gustando la pasta del Pastificio 1908, il vino fornito dalle cantine Nera, i pa-nettoni donati da don Ferruc-

L’appuntamentoDi scena la solidarietà

questa sera alla casa

circondariale di Sondrio

con il concerto per i detenuti

L’appuntamento - in programma dalle 20 alle 20,45 - è stato reso possibile grazie alla grande disponibilità del presi-dente del Coro Cai Aurelio Be-netti e di tutti i 42 elementi del corso stesso che hanno accetta-to con entusiasmo di prendere parte a questa iniziativa.

«Si tratta di un momento perstare insieme, per portare una voce positiva e armoniosa all’in-terno dell’istituto. Un momentodi condivisione che sono certa arricchirà tutti. - ha spiegato la direttrice della casa circonda-riale di Sondrio Stefania Mus-sio - Da tempo desideravo che il coro con i suoi 42 elementi po-

Il Coro Cai di Sondrio è nato nel 1964

un’offerta che andrà a contribui-re a tutte le attività realizzate al-l’interno del carcere del capo-luogo.

Un paio di settimane fa all’in-terno della casa circondariale di Sondrio si è tenuto un altro con-certo davvero molto apprezzato dai detenuti e cioè quello del co-ro dell’istituto “Piazzi-Perpen-ti”: gli studenti hanno cantato alcuni dei successi della musica italiana e internazionale degli ultimi anni e hanno poi distribu-ito ai detenuti stessi i doni acqui-stati grazie alla generosità dei cittadini sondriesi e destinati ai figli degli “ospiti” proprio del carcere del capoluogo. Anche in quell’occasione l’appuntamen-to musicale è stato poi seguito daun pasto che ha unito i detenuti egli studenti che a pranzo hanno gustato la pizza preparata pro-prio dai detenuti.

Tornando, invece, al Coro Caidi Sondrio, quest’ultimo si è co-stituito nel 1964, dal 2000 è di-retto dal maestro Michele Franzina e da sempre è attento al volontariato culturale ed è molto legato alla propria terra d’origine. Giuseppe Maiorana

Il coro Cai entra in carcereAuguri in musica e poi la cena

tenza con un abbigliamento adeguato all’occasione e quindiindossando fazzoletto, grem-biule, scialle e scarponi, indu-menti tipici con i quali da sem-pre viene raffigurata la Befana.

Al termine della corsa ver-ranno premiati il partecipante più giovane, quello più anzianoe, soprattutto quello che ha af-frontato la corsa della Befana con il travestimento più riusci-to.

Al termine della corsa dellaBefana domani pomeriggio è inprogramma anche la premia-zione del concorso “Presepe in famiglia”, indetto dall’ammini-strazione comunale con l’obiet-tivo di mantenere vivo e attua-le, nelle case e nelle vie del pae-se, il piacere di allestire il prese-pe. Per l’edizione di quest’anno il concorso ha visto anche la na-scita di una sezione, denomina-ta “Il Presepe della nostra vi-ta”. G. Mai.

ChiuroPer partecipare è necessario

presentarsi con una scopa

Al termine la premiazione

del concorso sui presepi

Divertente appunta-mento domani a Castionetto dove, nel pomeriggio proprio inprogramma la quinta edizione della “Corsa della Befana”, ker-messe podistica non competiti-va.

Il ritrovo dei partecipanti èfissato alle 14,15 al Dosso di via Grande e, dopo la registrazionee l’iscrizione di ognuno di essi, la partenza della corsa, che si snoderà su un percorso di un chilometro, avverrà alle 14,30.

Per prendere parte all’inizia-tiva (l’iscrizione è aperta a tutti,anche agli amici a quattro zam-pe) è obbligatorio presentarsi con la scopa, preferibilmente insaggina, ed è fortemente consi-gliato arrivare sulla linea di par-

La Befana va di corsaPartenza da Castionetto

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

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12 SondrioLA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Un sogno da inseguireNicolas, dalla Selvettaalla cabina di un aereo

Il pilota Nicola Viscardi, dalla Selvetta all’Accademia Aeronautica Militare

Il compianto dottor Gugliel-mo Negrini ha lasciato ilsegno in Valmalenco e colo-ro che abitano in quelle zo-

ne sono persone che conosconoil significato del termine grati-tudine.

Per questa ragione le asso-ciazioni di volontariato del ter-ritorio - Aido, Admo e Avis -hanno proposto all’ammini-strazione comunale di intitola-re l’ambulatorio medico di Lan-zada proprio al dottor Gugliel-mo Negrini, «per quarant’annimedico condotto in Valmalenco- si legge in una nota diffusaproprio da parte dei sodalizicoinvolti in questa iniziativa -,conosciuto per aver svolto lasua attività con passione, dedi-zione e con una particolare at-tenzione ai più bisognosi».

Questa la sintesi della notaallegata alla delibera - tratta dalvolume a lui dedicato “Gugliel-mo Negrini, il medico della gen-te”, curata da Andrea Scala -,presentata dal vice sindaco Se-rafino Bardea e deliberata al-l’unanimità.

«Ovviamente - ha specificatoil sindaco Marco Negrini - laproposta fa davvero piacere atutta la mia famiglia, ma trat-tandosi di mio padre non hopartecipato alla discussione diquesto punto».

Guglielmo Negrini nacque aCaspoggio in contrada Negriniil 19 gennaio 1931. Nella secon-da metà degli anni Quaranta siavvicinò al mondo dei missio-nari comboniani, insieme al suopiù caro amico dell’epoca GuidoMiotti, oggi padre comboniano,missionario in Uganda.

Frequentarono la scuola me-dia a Rebbio, in provincia diComo, successivamente il gin-nasio a Brescia. Una malattia aipolmoni lo aveva costretto amesi di ricovero prima in To-scana a Fiesole e in seguito aMorbegno. Ma non lasciò maigli studi, frequentando comesalesiano il liceo classico a Son-drio.

Nel 1952 si iscrisse all’Uni-versità degli studi di Milano esi laureò in Medicina e Chirur-gia il 17 novembre 1959. Iniziò

la professione di medico comeassistente, prima all’ospedaledi Desio e successivamente inquello di Sondrio nel repartomedicina generale, sotto la gui-da dell’allora primario Giancar-lo Torri.

Il 3 ottobre 1963 sostituì ildottor Tullio Binda come medi-co condotto di Lanzada; dopoqualche anno la condotta venneestesa anche a Caspoggio.

Nel 1965 con gli amici e colle-ghi Francesco Calabrese - me-dico campano in servizio a Tor-re di Santa Maria -, Franco DelFrate e Angelo Monguzzi (me-dici a Chiesa e Caspoggio) pro-posero e concretizzarono il pri-mo servizio di guardia medicanotturno e festivo in Valmalen-co.

Furono anche gli anni in cuiil dottor Negrini, oltre ai proprimutuati e numerosi turisti chefrequentavano la Valmalenco,curò le centinaia di operai ad-detti alla costruzione degli im-pianti idroelettrici di CampoMoro e Alpe Gera, facendo an-che ambulatorio in cantiere.

Appassionatosi allo sci, neglianni Sessanta svolse serviziomedico per le gare che si svolge-vano sulle piste di Caspoggio edel Palù.

Medico dei bambini in unarealtà territoriale dove non eraancora consolidata la figura delpediatra, a ogni incontro anchecasuale con un bambino ne con-trollava con un gesto diventatofamiliare la cosiddetta fonta-nella, quelle zone non ossificateche si trovano nel punto di con-giunzione delle varie ossa delcranio del neonato.

La decisione e la competenzanell’estrazione dei denti e nellasutura di ferite anche gravi, il

BEPPE VIOLA

Nicolas Viscardi,21 anni, della Selvetta, co-mandante di elicottero. Supe-rate le selezioni per l’Accade-mia Aeronautica a Pozzuoli,preso il brevetto di pilota civi-le a Latina (al 70° Stormo del-l’Aeronautica Militare) que-sta estate. È rientrato a Poz-zuoli in ottobre e lì è entratocome Allievo Ufficiale Pilotaal Vulcano V che in cinque an-ni lo formerà con un percorsoal termine del quale sarà poidestinato alle scuole di volo.

Il nome mitologico

Vulcano V è il nome del corsoche ha iniziato a frequentareNicolas; corsi ai quali, gene-ralmente, si dà il nome di unpersonaggio mitologico.

Ecco quindi il dio romanoVulcano (Efesto il corrispon-dente greco), il dio del fuoco«che simboleggia – spiega Ni-colas Viscardi - la primigeniaforza del fuoco come elemen-to naturale che coniuga forzae calore; e difatti il nostromotto è “Ardens urit ardentebrucia“ e rappresenta, inestrema sintesi, la forza, il ca-

Forcola. È già comandante di elicottero e pilota civileOra frequenta il corso Vulcano per allievi ufficiali«Vita impegnativa. Studio, studio e ancora studio»

lore, il fuoco che ci devonocontraddistinguere nella vitadi tutti i giorni».

«Adesso sono in un mo-mento di pausa dopo i quattromesi passati lontano da casa ainseguire un sogno; vacanzenatalizie – continua Viscardi -in attesa di riprendere il miopercorso accademico. Perquanto riguarda il pilotaggiodei velivoli, a Latina, ero alleprime armi perché avevoesperienza solo sulla “rotan-te” (il ragazzo è comandantedi elicottero da oltre due anni,Nda) e quindi per me è statoun mondo nuovo. Superatocon successo (brevetto) e co-nosciuti i miei compagni dicorso che in totale sono 88».

«Il 7 gennaio ritorno a Poz-zuoli e il prossimo grande ap-puntamento sarà il giura-mento, previsto per marzo eche dovrebbe essere, circolavoce, in Piazza Plebiscito aNapoli. E in quella occasioneci sarà il sorvolo delle FrecceTricolori. Comunque già dametà ottobre, al ritorno a Poz-zuoli, la vita è diventata moltoimpegnativa; abbiamo co-minciato ad assaporare l’am-

biente militare. Studio, stu-dio e ancora studio; tempo li-bero disponibile molto poco,in libera uscita praticamentedalle 20,45 alle 22, ma condi-zionata da eventuali punizio-ni maturate nel corso dellagiornata».

La cerimonia

Nel frattempo, il 22 dicembrescorso, l’Accademia Aeronau-tica di Pozzuoli nel corso diuna cerimonia ha consegnatogli spadini agli allievi dellaprima classe dei corsi regola-ri, simbolo di appartenenzaad una scuola di formazionemilitare. Poi sono state con-segnate dal Comandante del70° Stormo di Latina, colon-nello Gianluca Gaetano Pic-colomini anche le Aquile diPilota d’aeroplano e NicolasViscardi era compreso traquegli allievi. Per un Nicolasche torna, una Valentina cheparte. Sua cugina ValentinaSpandri è pure lei al quintoanno (di sei) dell’AccademiaMilitare di Modena, sottote-nente dell’Esercito ed è appe-na ripartita . Che sia una tra-dizione di famiglia? Nicolas Viscardi festeggiato dal Club 105 Frecce Tricolori di Sondrio

LA STORIA GUGLIELMO NEGRINI

Ambulatorio intitolatoal medico dei malenchiAscoltate le associazioni

soccorso prestato a vittime diincidenti stradali oppure nelleminiere e cave della zona, levisite a domicilio in tutte lecontrade della Valmalenco, al-cune delle quali raggiunte soloa piedi, magari nel cuore dellanotte, fecero conoscere e ap-prezzare il dottor Negrini a tut-te le famiglie della Valmalenco.

È stato anche medico socialeper numerose associazioni so-ciali e sportive della sua valle,oltre che consigliere della loca-le azienda di promozione e turi-smo.

Nei primi anni sessanta conaltri caspoggini entrò a far par-te di un’associazione promotri-ce della realizzazione delle pi-ste e degli impianti di risalitadi Caspoggio.

Nel 1995 un infarto lo sor-prese in ambulatorio, ma ter-minò regolarmente le visite pri-ma di farsi visitare dal collegae amico Aldo Faggi.

Dopo l’applicazione di quat-tro by-pass, riprese i consuetiritmi di lavoro fino al 19 genna-io 2001 quando - al compimen-to dei settant’anni - raggiunsea malincuore la pensione.

Continua l’attività di medicoprivatamente, fino al 20 agosto2005, quando venne colpito daun ictus che fu causa della mor-te avvenuta il 30 dello stessomese.

Il 2 settembre sul sagratodella chiesa parrocchiale diLanzada si svolse il commossoe ultimo saluto al dottor Negri-ni da parte dei suoi numerosipazienti, che non vollero man-care all’appuntamento. Riccardo Roversi

Il compianto dottor Guglielmo Negrini

n Aido, Admo e Avishanno propostoall’amministrazionedi dare il suo nomea quella struttura

n Quarant’annimedico condottoha svolto l’attivitàcon passionee grande dedizione

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LA PROVINCIA

Sondrio 13VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

gno del biologico) di via Caimi,Claudia dà atto che: «per noi ilsacchettino è sempre stato bioe abbiamo sempre avuto clien-ti molto sensibili, che li utiliz-zavano con molto criterio, nonun frutto per sacchettino, maunendo anche molte referen-ze insieme. Ovvio ora si do-mandano perché adesso li de-vono pagare mentre prima no,però la sensibilizzazione sulproblema dei rifiuti c’è e la si-tuazione appare – sorrideClaudia – molto tranquilla,non ci sono problemi».

to 3), parere mio, è una cosagiusta salvaguardare la natu-ra, l’ambiente, coi sacchettibio-degradabili, ma gli altricontenitori già confezionaticontenenti frutta, verdura,carni stesso, ma anche biscottie quant’altro: sono anche lorobio? Non penso. Io penserei auna proroga per organizzarci,perché non penso di esserel’unico Punto in difficoltà» ecenni di assenso in tal sensosono arrivati anche dalleclienti presenti impegnatenella spesa. Al Natura Sì (il re-

ha concluso Massimiliano Do-na.

Perplessità è stata manife-stata da Stefania del PuntoCrai di via Trento. «La stiamovivendo come ci hanno obbli-gato a viverla. Dobbiamo prov-vedere a seguire quanto è statodeciso. Ma: punto 1) non ci so-no i sacchetti; il mio fornitoreancora non li ha; punto 2) ci èstato detto dall’oggi al domanisenza darci tempo di organiz-zarci, come invece era succes-so al tempo delle borse percontenere tutta la spesa; pun-

DOMANI

Le Befane giùdal campanile

Nasi all’insù domani pome-riggio in piazza Campello aSondrio. Le Befane scende-ranno dal campanile carichedi caramelle e dolcetti per tutti i bambini.L’appuntamento - a cura delCai e della scuola di alpini-smo e scialpinismo Bom-bardieri di Sondrio - pren-derà il via a partire dalle ore16. Le Befane del Cai pro-mettono dolci e... spettacolo.

LIVIGNO

Rischio valangheTunnel chiuso

Per pericolo valanghe dalle16 di ieri sono state chiuse lastrada svizzera H28 da Zer-nez a Tschierv e il tunnel Munt la Schera- Valico del Gallo di Livigno. Sulla stradaper il passo è anche cadutauna slavina.

FORCOLA

Slitta la camminataal chiaro di luna

A causa del maltempo la ri-salita in Val Fabiòlo (in co-mune di Forcola) in pro-gramma oggi è stata riman-data a sabato 13 gennaio. Peri già iscritti resta confermatala prenotazione per il 13 (sal-vo diverse indicazioni). Apertura iscrizioni proroga-ta fino a giovedì 11 gennaio.

Per pesare e prezzare le merci sfuse è obbligatorio usare soltanto i sacchetti biodegradabili a pagamento

I nuovi sacchetti bio?Sondriesi perplessi«L’ennesima tassa»

s’altro». Più “spietata” l’Unio-ne consumatori che ha pun-tualizzato: «I sacchetti vengo-no pagati anche se non sonopresi. La famosa foto circolatasu vari giornali e social con 4arance ed 1 scontrino appicci-cato sopra ogni arancia, è peri-colosissima. Il rischio, in quelcaso, è di pagare, infatti, 4 sac-chetti… mai presi» ha afferma-to Massimiliano Dona, pre-sidente dell’Unione Naziona-le Consumatori, in un comu-nicato stampa diffuso nellagiornata di ieri.. «Alle casse,infatti - continua il comunica-to --, non viene digitato a parteil sacchetto, ma il sovrapprez-zo scatta in automatico nelmomento stesso in cui vienepassato il codice a barre dellafrutta e della verdura. Insom-ma, dopo il danno, la beffa!»prosegue Dona. Nella fattispe-cie: quattro arance, quattrosacchetti addebitati.

Azioni legali

«Chiediamo di porre imme-diatamente rimedio a questasituazione assurda o scatte-ranno le denunce e le azioni le-gali a tutela dei consumatori»

la sua conclusione è stata unpo’ più pepata. I connotati di“tassa odiata sulla spesa” inmolti glieli hanno appioppati,come pure c’è chi ironizza sul-l’entità del “prelievo”, chi di-fende a spada tratta e chi de-molisce. Monica, con due bor-se della spesa “ricche” di fruttae verdura, subisce, patisce, manon estremizza: «Ci siamoabituati ai rincari dell’ultimodell’anno; nessuna novità ed èpure in buona compagnia que-sto... ennesimo prelievo (?).Nessuna novità, non è che milascia così scioccata. Forsenon guastava un po’ più di in-formativa a tempo giusto, manoi siamo sudditi, non cittadi-ni. Comunque mi sembra giu-sto che si debba pagare perchédeve essere tutto bio-degrada-bile, anzi: ancor più. Sarebbemeglio non lasciare alcunetraccia di noi sulla Terra. Sonoaltre le cifre che fanno trema-re “i polsi” e il borsellino. So-stanzialmente manca la fidu-cia in chi ci governa (anche sec’è sempre chi difende comun-que, a spada tratta, senza maivacillare) e abbiamo semprepaura che ci sia sotto qualco-

BEPPE VIOLA

Gira una simpaticavignetta che propone un per-sonaggio davanti a cinque por-te chiuse e può aprirne sola-mente una, che inciderà sulsuo futuro. Sono: soldi, fortu-na, amore, lavoro, sacchettidella frutta e verdura gratis.Indicativo del grande dilem-ma di inizio 2018: sacchetto sì,sacchetto no.

I commenti

«“Tassa” da pagare e basta, di-ventata di dominio pubblicosul finire dell’anno - si lasciaandare Antonio (e nulla più) -,mimetizzata tra i rincari di lu-ce, gas, treni, pedaggi auto-stradali (quelli per fortunanon li ho) e, per quel che miriguarda, anche in farmacia.Sempre meglio». Veramente

Le reazioni. Consumatori sensibili al tema ambientalema ancora diffidenti: «Non ci si fida di chi governaC’è sempre il sospetto che ci sia sotto qualcos’altro»

n Opinione pubblicadivisa sull’obbligodi utilizzarele confezioniecocompatibili

za si affacciano anche dei ga-rages.

Lo scorso anno sono statecomunque 200 le persone chesi sono ritrovate la contesta-zione sotto il parabrezza peraver lasciato la vettura nellazona di carico e scarico cheabitualmente viene utilizzatadai fornitori dei negozi. R. Son.

centro storico e multare i tra-sgressori e poiché non stiamoparlando di un esercito - cal-colando turni e riposi in servi-zio non ci sono mai più di 12agenti - per i residenti occor-rerà avere ancora un po’ di pa-zienza e sperare che le fiorie-re abbiano un effetto deter-rente, o quanto meno aiutinoa far capire che su quella piaz-

caso è finito sotto i riflettoridella cronaca, sono stati presiconcreti provvedimenti.

I primi, a quanto pare, per-chè altri ne seguiranno. Il Co-mune ha infatti intenzione diintensificare i controlli graziead una nuova telecamera.«Proprio così. Vorremmo po-sizionare anche su piazza Ca-vour - anticipa il comandantedella Polizia Locale MauroBradanini - una telecamerain grado di leggere le targhedelle auto per compararle conil data-base dei veicoli auto-rizzati ad entrare nella Ztl. Incaso di mancata corrispon-denza, verrebbe elevata in au-tomatico la sanzione, propriocome accade ora in via Del Ge-sù, dove un occhio elettronicoscova- e punisce - i trasgresso-ri “h24”. In ogni caso abbiamointensificato i pattugliamentiin quella zona». E a quanto pa-re sono state ben 700 le multerecapitate ad automobilistientrati di frodo nella Ztl nelcorso del 2017.

Fino a quando non verrà in-stallata la nuova telecamera,toccherà ai vigili pattugliare il

Dopo le protesteL’articolo apparsosu queste colonneha sortitol’effetto sperato

Due fioriere e un car-tello che indica chiaramentela presenza di un passo carra-bile e quindi il divieto di sostae di fermata. È stata immedia-ta la reazione del Comune do-po l’articolo apparso su que-ste colonne con il quale i resi-denti di piazza Cavour lamen-tavano l’impossibilità di acce-dere ai propri box a causa del-la presenza - di giorno e dinotte ma soprattutto la notte-di auto lasciate in sosta. Av-ventori di bar e ristoranti che- incuranti del disagio cheavrebbero potuto arrecare(basti pensare che nemmeno imezzi di soccorso avrebberoavuto accesso alle case che siaffacciano sulla piazza) -ostruivano con le loro autoogni accesso alla piazza.

E invano i privati si eranorivolti al Comune per ottene-re dei risultati. Poi, quando il

Piazza CavourCreato un varcoper i residenti

Le fioriere sono state posizionate due giorni fa

I mezzi privati hanno un varco per entrare e uscire dalla piazza

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14 LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

RICCARDO ROVERSI

Ci sono storie cheaiutano a vivere meglio, storieda raccontare, da prenderecome modello ed esempio, so-prattutto per coloro che pen-sano che in nome del progres-so, del futuro e del denaro sipossa calpestare qualunquecosa, anche antichi valori chesarebbe sempre opportuno ri-cordare.

Ci sono persone che primaconsiderano alcuni ritrovatimoderni come qualcosa da cuistare alla larga, in seguito ci ri-pensano e comprendono chealcune tecnologie, se usatecorrettamente - con criterio eparsimonia - non sono cosìmale. Come Silvio Gaggi, cherecentemente ha deciso disbarcare in rete con un sito in-ternet - www.silviogaggi.it - euna pagina Facebook che por-ta il suo nome.

«Così come nel mondo nonesistono cattivi mercati, macattivi mercanti - ci dice -, lostesso si può dire di internet:un universo dal quale possonouscire le cose peggiori, se uti-lizzato in maniera sbagliata;se usato bene però, è uno stru-mento utilissimo, specie perdiffondere cultura, bellezza econoscenza».

Silvio Gaggi è un artista eall’interno del suo sito chiun-que potrà scoprire e conosce-re la sua storia, le sue opere, lafilosofia di vita e il modo di ve-dere il mondo, soprattutto lavalle che più ama.

Due sono sempre stati glielementi caratteristici dellasua arte: la Valmalenco - dasempre preziosa fonte di ispi-razione per i suoi dipinti -,

nonché la pietra ollare, ossial’amica del cuore, la vera es-senza delle sue realizzazioni.Una materia inerte, da model-lare e plasmare per darle vita.

Nei suoi quadri predomi-nano il grigio e il verde: sono icolori della valle dove è nato ecresciuto. Sono i colori dellevette della Valmalenco, dellesue pinete, delle nevi, dei gra-nati verdi, dei lunghi e grigi in-verni. Sono i colori del mondodi Silvio Gaggi e in fondo an-che di quello di tutti i malen-chi e di tutti coloro che amanoquesta zona.

A scuola dal maestro

C’è tutta la bellezza della suavalle riprodotta nelle opere diGaggi. Silvio lavora la pietraollare dall’età di sette anni. Anove ha iniziato a vendere isuoi primi articoli, a dodici èandato a scuola dal maestroErminio Dioli per impararel’arte dello scolpire la pietra,intesa non solo come materiada cui trarre oggetti domesti-ci, ma anche blocco monoliti-co da cui estrarre figure arti-stiche.

«A nove anni ho iniziato adisegnare, ma sono anche an-dato a scuola - conferma Silvio-. Dal 1951 al 1963 ogni matti-na andavo fino a Costi (unacontrada di Chiesa, nda) aprendere lezioni private dalprofessore Erminio Dioli. Dalui ho imparato la tecnica del-l’incisione, della pittura e l’ar-te in genere. Al pomeriggio la-voravo con mio padre».

Proprio quell’Erminio Dio-li di cui ai tempi in paese lagente era solita dire come fos-se una persona strana da cuinon si poteva imparare nulla.

Ora di anni Silvio Gaggi neha 78 e ha deciso di aprirsi almondo digitale; per scoprire,conoscere e imparare a usareinternet. Parte del merito diquesta scelta va a Marco, 29anni, marito di Sara, una dellenipoti di Silvio.

Da sempre appassionato ditecnologia e informatica,Marco ama anche gli antichimestieri e le vecchie tradizio-ni, soprattutto quelle valtelli-nesi. Nel corso degli anni havoluto conoscere la storia e ilmondo del nonno di sua mo-glie e ha imparato ad amarlo.«I racconti di Silvio mi fannostare bene. Per chi, come me, è

nato negli anni ’90, sono coseche mi mancano, che non co-noscevo. Per questo ho pensa-to fosse giusto aumentare ilnumero dei fruitori delle sueopere, di farle conoscere aigiovani. Ho pensato che il mo-do migliore per farlo fossequello di creare un sito inter-net, aprire una pagina Face-book, entrare nel mondo deisocial».

«All’inizio Silvio non ne vo-leva sapere, ha sempre pensa-to che internet fosse un im-menso contenitore di bruttecose - racconta sempre Marco-. In seguito l’ho convinto chenel mondo c’è così tanta bel-lezza che sarebbe un peccatonon farla conoscere a un pub-blico più vasto. Gli ho spiegatoche il web, se usato corretta-mente con passione e criterio,è uno strumento prezioso perdivulgare l’arte, la cultura, leproprie opere e il proprio sa-pere».

Il lato buono

«Ho scoperto che su internetc’è il bianco e il nero - spiegal’artista della Valmalenco -, c’èil bello e c’è il brutto. Nei bloc-chi di pietra che scolpisco c’èsempre qualcosa di positivo,bisogna saperlo estrarre. Lostesso vale per il mondo digi-tale: occorre sapere dove è ri-posto il suo lato buono. La co-noscenza e le tradizioni sonole nostre radici e come le radi-ci, se sono lasciate a se stesse,muoiono. Per questo vannotramandate di generazione ingenerazione; è così che ci assi-curiamo l’eternità».

«Avere a disposizione unostrumento potenzialmente il-limitato come il web, dove ri-porre le mie opere, le mie co-noscenze, le mie memorie, imiei racconti è qualcosa chemi piace: vuol dire che saran-no sempre a disposizione diqualcuno».

Parlando con Silvio Gaggi -cantore d’umanità e della bel-lezza della natura, cultore edifensore della saggezza con-tadina -, si resta ammirati datutte le sue opere presenti nellaboratorio di via Roma: qua-dri, statue in pietra ollare, la-vecc, schegge, disegni a manolibera, progetti, cartoline, po-esie. C’è di tutto. È affascinan-te vederlo prendere unascheggia di pietra ollare vergi-

ne, disegnarci sopra qualcosacon un matita, ripassare queldisegno prima con uno scal-pellino e successivamentecon una specie di piccolo tra-pano; in pochi minuti su quel-la scheggia di pietra apparel’immagine di un cavallo sti-lizzato.

Pochi secondi prima qual-cosa è nato nella mente di Sil-vio e un attimo dopo si è mate-rializzata su ciò che ama dipiù: la pietra ollare della Val-malenco.

In debito verso gli altri

«Vedi, proprio come questopiccolo disegno, la mia vita e lemie opere sono il frutto dellapietra; un frutto che nascesemplicemente dall’osserva-zione della natura della miavalle, dalla riflessione e dallameditazione. Dopo tanti annidi lavoro, mi sono sentito qua-si in obbligo verso la mia fami-glia; mi sono reso conto di es-sere in debito con chi mi hacresciuto con buon senso e

grande onestà. Ecco perchého pensato di lasciare qualco-sa di mio alla mia famiglia, almio maestro Dioli, a tutti co-loro che si interesseranno allemie opere. Internet è un belmezzo per avvicinare la genteall’arte; senza dimenticareperò che bisogna uscire di ca-sa e andare sul posto per vede-re di persona ciò che troviamoall’interno di una paginaweb».

«Non a caso ho in mente an-che un altro progetto: creareuna sorta museo, forse sareb-be meglio dire un archivio.Voglio lasciare alle mie tre ni-poti Sara, Stella e Danielal’onere e il piacere di portareavanti una storia tipicamentemalenca, che non finirà mai,che non deve finire: la storiadei Gaggi e dei Dioli, che è natadieci generazioni fa e che devecontinuare. Perché è il fruttodella nostra terra, della Val-malenco. Trasmettere la pro-pria passione è ciò che ci dà lacarica per andare avanti. È

qualcosa che stimola a faresempre qualcosa di nuovo. Iolavoro col concetto di accon-tentare me stesso: il mio labo-ratorio è un parco giochi, è lamia passione. Se un uomo nonè contento, non può renderecontenti gli altri; non è egoi-smo, semplicemente non rie-sco a trasmettere la mia ener-gia, se non sono felice».

Dopo aver conosciuto San-tina - sua moglie, con cui èsposato da 53 anni - si capisceche probabilmente Silvio haragione: il segreto per viverebene consiste nell’avere alproprio fianco un uomo - ouna donna - che capisce e as-seconda le nostre passioni,che non pone freni, che ci per-mette di fare quel che piùamiamo. Per Silvio Gaggi «ècosì che si diventa una perso-na migliore, contenta e sere-na. Ed è così che infonderemoserenità e felicità a tutti colo-ro che incontriamo - e incon-treremo - durante la nostraesistenza».

Storie e tradizioniFocus

SILVIO GAGGIL’ARTISTACHE DÀ VITAALLA PIETRAPittore, maestro, figura apprezzata in tutta la Vallea 78 anni ha deciso di aprirsi a internet«Avere a disposizione uno strumento illimitatodove riporre il mio lavoro è qualcosa che mi piace»

n Aveva sette anniquando ha iniziatocon la pietra ollare,a nove vendevai primi articoli

n Dal 1951 al 1963ha preso lezioniin contrada Costidal professoreErminio Dioli

Il maestro malenco in mezzo ad alcune dei suoi lavori che ne fanno un artista apprezzato

Una delle opere del maestro malenco Un altro lavoro di Gaggi

Silvio Gaggi mentre disegna un cavallo su una scheggia di pietra ollare

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16 LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

TEGLIO

CLARA CASTOLDI

Sono state installate nei giorni scorsi nel territorio comunale di Teglio le telecame-re per la lettura delle targhe e la videosorveglianza volute dalla Comunità montana di Tirano che, in tutto, ha speso 300mila euro per coprire i Comuni di Te-glio, Aprica, Bianzone, Villa, Ti-rano e Sernio.

«Controlli anche per gli immobili»

«Le telecamere sono state in-stallate sulle strade provinciali che da San Giacomo e da Tre-senda portano a Teglio alto e sul-la panoramica dei Castelli nella frazione di San Giovanni – di-chiara il sindaco, Elio Moretti -.Si tratta di un provvedimento che attendevamo innanzitutto per la protezione e l’ incolumità degli individui. Ma anche per la sicurezza urbana, l’ordine e la si-curezza pubblica, la prevenzio-ne, l’accertamento e la repres-sione dei reati. E per razionaliz-zare e migliorare i servizi al pub-blico e accrescere la sicurezza degli utenti. Con le telecamere sarà garantita anche la protezio-ne degli immobili di proprietà o in gestione dell’amministrazio-

Il sindaco di Teglio Elio Moretti

Teglio. Installate lungo le strade provinciali leggeranno anche le targhe dei mezzi in transitoDefinito il regolamento per il trattamento dei dati personali. L’impegno della Comunità Montana

ne comunale e la prevenzione diatti di vandalismo. Infine ci sa-ràun monitoraggio del traffico con i sistemi di lettura targhe. Nei giorni scorsi in consiglio co-munale abbiamo approvato, ap-punto, il regolamento che disci-plina il trattamento dei dati per-sonali con l’uso di impianti di vi-deosorveglianza cittadina».

Nel regolamento si precisache la conservazione dei dati è li-mitata a poche ore o, al massimoalle ventiquattro ore successive alla rilevazione, fatte salve spe-ciali esigenze di ulteriore con-servazione in relazione a festivi-

tà o a chiusura di uffici o esercizi,nonché nel caso in cui si dovesseaderire ad una richiesta investi-gativa dell’autorità giudiziaria o di polizia giudiziaria.

I controlli per la velocità

La gestione dell’impianto di vi-deosorveglianza è riservata agli organi di polizia locale che do-vranno dotarsi della strumenta-zione necessaria. I dati persona-li oggetto di trattamento sono custoditi all’ufficio di polizia lo-cale al quale può accedere solo ilpersonale in servizio.

Ora che sono state installatele telecamere, ci vorrà ancora qualche giorno prima che il si-stema entri a regime. A parte gli impianti di videosorveglianza dell’ente mandamentale, è in-tenzione del Comune di Teglio dotare il territorio di telecame-re. Sicuramente il primo luogo che sarà coperto da occhi elet-tronici è la nuova biblioteca co-munale a palazzo Piatti Reghen-zani con il relativo giardino pub-blico. Installate, infine, nei gior-ni scorsi due colonnine arancio-ni per la rilevazione della veloci-tà delle auto in via Tudori e via Roma che entreranno in funzio-ne a breve.

n nProvvedimentoche attendevamoCi sarà ancheun monitoraggiodel traffico

ta in comune. Martedì 16 gennaio – stes-

so luogo e stesso orario - pro-tagonista sarà la musica conl’esperto di operistica, Fran-co Clementi, presidente diUnitre, che tratterà dell’ope-ra comica Gianni Schicchi diGiacomo Puccini.

Quindi il 23 gennaio ap-puntamento con la storia:Biagio Natale, già docente discuola superiore, parlerà deiBarbone di Napoli per con-cludere il 31 gennaio con Gui-do Spini, figlio dell’autore estudioso Giulio Spini. Suquest’ultimo e sul “Diario diun parroco di montagna”verterà l’incontro. C.Cas.

TiranoIl primo appuntamento

martedì prossimo

sarà dedicato alla figura

di don Lorenzo Milani

Quattro appunta-menti chiuderanno la primaparte dell’anno accademico2017-2018 dell’Unitre di Ti-rano, anno dedicato al tema“Luce – armonia”.

Il ciclo di lezioni, dopo lapausa natalizia, riprenderàmartedì 9 gennaio con un in-contro aperto al pubblico enon solo ai soci dell’Univer-sità della terza età. Don Bat-tista Rinaldi, pedagogista eteologo, traccerà il profilodella figura di don LorenzoMilani che fu sacerdote, do-cente ed educatore.

La conferenza si terrà, co-me sempre, alle 15 nella saladella banca Creval in piazzaMarinoni e arriva a distran-zanza di due anni dopo la mo-stra fotografica, con oltre 150foto originali d’epoca, che si ètenuta a Tirano e ha ricostru-ito la vita di don Lorenzo dal-la sua giovinezza al semina-rio, all’arrivo a Barbiana finoagli sviluppi della scuola, conscene delle lezioni, delle di-scussioni, dei momenti di vi-

rà con i suoi colori Santa Per-petua. E poi ci sarà il momentoclou della manifestazione:quello atteso dai bambini, l’ar-rivo della befana sul sagrato.L’anziana signora facendosivarco fra la folla, distribuiràtante dolci caramelle. E percombattere il freddo, verran-no offerti anche vin-brulé ecioccolata, accompagnati dauna fetta di panettone.

Uno spettacolo decisamen-te affascinante che ogni annoattira molti tiranesi e non, cu-rato nei minimi particolari.Oggi partirà per le vie di Tira-no anche la “cerca” del Gabi-nat, che ogni anno appassionafrotte di bambini.

anno spettatori di tutte le età,affascinati davanti all’illumi-narsi del sentiero che scendeda Santa Perpetua fino al sa-grato. Una scenografia che glialpini cercano di variare, mache mantiene la caratteristicaprincipale: quella di illumina-re il percorso con disegni escritte, fra cui l’immancabileluna e la stella cometa a indi-care il percorso.

Si proseguirà con lo spetta-colo pirotecnico che illumine-

giare l’Epifania organizzatadalla sezione degli Alpini diMadonna. La manifestazione,capace di portare in piazzacentinaia di persone, sarà que-sta sera in piazza Basilica diMadonna di Tirano. Il ritrovoè fissato alle 20,30 sul sagratodel santuario quando la signo-ra con la scopa, partendo daSanta Perpetua, scenderà ac-compagnata da una suggestivafiaccolata di lucine. Il momen-to è molto gradito e attira ogni

TiranoQuesta sera l’appuntamento

nella piazza della Basilica

Caramelle e dolciumi

per tutti i bambini

Il calendario “Cuoredi Tirano” è agli sgoccioli e ri-serva per il gran finale una del-le manifestazioni che più piac-ciono ai bambini e ai tiranesi.Stiamo parlando di “Arriva laBefana”, la serata per festeg-

La Befana scende da Santa PerpetuaTra fuochi pirotecnici e la fiaccolata

Le lezioni dell’UnitreQuattro gli incontri

Franco Clementi

L’appuntamentoUn percorso a tappe

pensato per i bambini

E alla fine grande festa

al centro polifunzionale

Allegria assicurataper tutti i bambini oggi a Son-dalo. Torna, infatti, la tradi-zionale festa del Gabinàt,promossa dall’APT Tria Lilia,dal Comune e dalla Bibliote-ca Civica. «Una vera e propria“Caccia al Gabinat” - sottoli-neano gli organizzatori -at-tenderà i giovani partecipan-ti, lungo un percorso a tappe,dove i bambini raccoglieran-no i loro doni, dopo aver su-perato i giochi, per riempirela calza che verrà consegnataalla partenza».

Le soste saranno nei luo-ghi più cari ai bambini (comela biblioteca e l’oratorio) euna tappa speciale sarà nellacasa di riposo, per coinvolge-re anche gli ospiti della strut-tura in questa giornata di fe-sta. L’arrivo sarà alla sala riu-nioni del centro polifunzio-nale, dove le animatrici delgruppo Animando hanno or-ganizzato una grande festacon musica, giochi, baby dan-ce e merenda per tutti. Il ri-trovo e la consegna delle cal-ze sarà alle 14,45 nella piazzadel Comune, la partenza perla caccia sarà alle 15 e la festafinale sarà alle 16.

Più sicurezza con le nuove telecamere«Serviranno contro furti e vandalismi»

Tirano e Alta Valle

La cacciaal Gabinatè per le viedi Sondalo

In via Roma installata una colonnina per controllare la velocità

dei Magi. L’appuntamento èper oggi alle 17, nella chiesa delpaese per la messa e, a seguire,processione sino al boschettodi via Magliaga per la rappre-sentazione della Natività.

Domani alle 17, al museo ci-vico di Bormio, premiazionedel concorso presepi. Pensan-do alle befane, invece, per do-mani in calendario doppie ini-ziative in Valdidentro e in Val-furva. Nel primo caso il ritro-vo è dalle 14.30, allo snow parkdi Isolaccia, con intratteni-mento per bambini a cura delgruppo Animando. Alle 14, in-vece, al miniclub “La Fonte” aSanta Caterina, intratteni-mento e giochi per bambinicon la befana. D.Gur.

accattonaggio larvato, trave-stimenti nei pittoreschi co-stumi delle vallate e perfinosimulati incendi.

Si facevano anche impor-tanti scommesse». L’usanzadi vincere il gabinat è comunein tutto il Bormiese. A Cepinaed in Valfurva dicono gabinèt,a Semogo, in Valdidentro,ghebinèt, tradizione che traeorigine dalla Baviera ed è lega-ta alla notte dei doni. Ma c’èanche chi, come a Santa Cate-rina Valfurva, guarda ancoraal presepe vivente con l’arrivo

della Befana. A Bormio l’usan-za inizia in anticipo su tutto ilcomprensorio, ovvero dai ve-spri di oggi sino a quelli di do-mani. Obbiettivo prevenirechi si incontra con la parolagabinat ricevendo così incambio dolci e doni di ognisorta; in particolare, di rilievoquelli dei padrini e delle ma-drine di battesimo per i lorofigliocci. Glicerio Longa, neisuoi “Usi e costumi del Bor-miese”, descriveva gli strata-gemmi come «strani e genialiappostamenti, false malattie,

Alta ValleTanti gli appuntamenti

in questo fine settimana

Giochi e intrattenimenti

per i più piccini

Numerosi gli appun-tamenti in programma in AltaValle per il giorno dell’Epifa-nia. Le festività natalizie sichiudono con un doppio ap-puntamento: da un lato quellolegato alla tradizione del “ga-binat” e, dall’altro, quello piùmoderno, ancorato alla festa

I Re Magi arrivano a Santa CaterinaE a Bormio si premiano i presepi

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LA PROVINCIA 17VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

MORBEGNO

SABRINA GHELFI

Il 2018 sarà l’annodella più importante operaviabilistica della provincia, lanuova strada statale 38. A pri-mavera sarà, infatti, inaugu-rata la cosiddetta variante diMorbegno, in particolare iltratto che dallo svincolo dallosvincolo di Cosio Valtellinoporta allo svincolo di Tartano .

Iniziato il conto alla rovescia

Di date ufficiali ancora non cen’è, l’ultima comunicazioneistituzionale di Anas in occa-sione del collegio di vigilanzadello scorso ottobre parlavadella fine dei lavori entro il 31marzo, con data dell’aperturaal traffico “prolungata a tempisuccessivi per le necessarieverifiche e collaudi” che si do-vrebbero completare fra apri-le e maggio. I lavori in effetti sisarebbero già dovuti conclu-dere lo scorso dicembre, maper lo stop di oltre sei mesi ailavori nel cunicolo della galle-ria Selvapiana, la chiusura delcantiere, è slittata appunto aquesta primavera.

Un ritardo comunque con-tenuto rispetto alla prima fet-ta di nuova 38, il tratto Fuen-tes-Cosio Valtellino che dove-va essere pronto per il 31 ago-sto 2011 e che, invece, è statoaperto due anni dopo il 31 lu-

Morbegno e Bassa Valle

L’addio alle code regalo di primaveraMorbegno. La conclusione dei lavori sulla statale 38 prevista per la fine di marzo, poi le verifiche e i collaudiIl terzo strato della pavimentazione nei giorni più caldi. La galleria di Paniga è da considerarsi completata

glio 2013. In attesa del tagliodel nastro ufficiale dell’infra-struttura, incomincia il contoalla rovescia che parte innan-zitutto dall’andamento attua-le dei cantieri sui quali riferi-sce Francesco Bongio, con-sulente tecnico incaricato dalComune di Morbegno di se-guire lo stato di avanzamentodella strada che sta prenden-do forma in Bassa Valle.

Rispetto alle opere all’aper-to «si è conclusa l’esecuzionedei rilevati con la messa inopera del materiale (prove-niente dagli scavi delle galle-rie e poi frantumato). Manca ilterzo strato della pavimenta-zione previsto nella stagionefavorevole fra marzo e aprile»spiega Bongio. Sono poi incorso gli interventi di mitiga-zione ambientale degli spazi averde mentre la messa a dimo-ra delle essenze arbustive è ri-mandata alla primavera.

Sul fronte svincoli sia quel-lo di Cosio Valtellino che delTartano sono oramai comple-tati; proseguono invece i lavo-ri per la realizzazione del col-legamento con la provinciale30 Orobica e la nuova rotato-ria. Sono in fase di ultimazio-ne le opere di regimazione sultorrente Bitto alla confluenzacon il fiume Adda e il comple-tamento dei lavori è previstoentro la fine di gennaio men-tre le piantumazioni sullescarpate sono rimandate nellastagione primaverile.

Gli altri interventi

Sul fronte gallerie per la Sel-vapiana è stato completato ilrivestimento definitivo, leopere idrauliche e le fondazio-ni stradali sono eseguite al

Lavori di messa in sicurezza lungo

la strada provinciale per Buglio in

Monte. La Provincia ha affidato

nei giorni scorsi i lavori che ri-

guardano il tornante al chilome-

tro 2 del percorso che raggiunge il

paese. Qui è stata ravvisata la

necessità di sostituire le attuali

barriere di sicurezza stradale

oltre che di effettuare la manu-

tenzione del muro di sostegno

della strada. Il progetto è stato

predisposto dal servizio viabilità

della Provincia e diverse società

sono state invitate a formulare

un’offerta per l’aggiudicazione

delle opere il cui importo com-

plessivo è di circa 31mila euro.

bassa Valle, questa volta sulla

costiera dei Cech per la strada che

raggiunge Civo, nei giorni scorsi è

stato necessario l’intervento dei

vigili del fuoco del distaccamento

di Morbegno per il cedimento di

materiale che dal versante ha

invaso la carreggiata. Massi di

piccole dimensioni, segnalati da

chi transitava lungo la strada,

hanno imposto un momentaneo

restringimento della carreggiata

e l’intervento dei vigili del fuoco

che hanno verificato la condizio-

ne del versante sovrastante. Il

fatto si è verificato lungo il primo

chilometro della provinciale che

sale da Morbegno, in un tratto in

cui a monte il versante roccioso è

protetto in diversi punti da reti

paramassi proprio per evitare il

distacco di materiale sulla stra-

da. A.ACQ.

Nel dettaglio della cartina il tracciato della nuova statale 38 che sarà completata la prossima primavera

Sulla provinciale

Nuove barriere a BuglioUna spesa di 31mila euro

90% circa. È in corso l’ultima-zione dei nove by-pass che sipresume saranno realizzatidefinitivamente entro la finedi gennaio. Proseguono le at-tività all’imbocco ovest sino alviadotto Tovate e «dopo la ri-mozione delle strutture esi-stenti, programmata per leprossime settimane, si inter-verrà al collegamento pedo-nale del cunicolo d’emergenzacon la via Roma a Campovico.La galleria artificiale (lunga88 metri) sarà realizzata entroil mese di marzo ». La galleriadi Paniga è da considerarsi de-finitivamente completata. Cisono poi i cunicoli d’emergen-za: in quello di Selvapiana è incorso la sigillatura dei concicon ghiaia – cemento previstaentro febbraio. Mentre il cu-nicolo di Paniga è da conside-rarsi strutturalmente termi-nato.

I lavori sono stati affidati e saran-

no realizzati entro breve. Per la

stessa strada, sui territori comu-

nali di Ardenno e Buglio, sono in

programma da parte della Pro-

vincia interventi di asfaltatura

che rientrano in un pacchetto che

comprende anche i lavori a Son-

drio, Torre Santa Maria, Caspog-

gio e Chiesa in Valmalenco. L’im-

porto dei lavori a base d’asta è di

104mila euro oltre all’Iva e l’ap-

palto scadrà il primo febbraio

prossimo. Il tempo di esecuzione

previsto per i lavori è di 45 giorni

consecutivi che decorreranno

dalla data di consegna. Ancora

lungo le strade provinciali della

n Gli svincolidi Cosio e Tartanosono terminatiLe piantumazionitra qualche mese

all’illuminazione, anche il se-maforo a chiamata. Gli altri due riguardano gli incroci sempre lungo la statale ma nella frazio-ne di Regoledo. Per uno di que-sti, in corrispondenza con via Roncaletti, abbiamo ottenuto il finanziamento della Comunità montana che ha concesso

parte di un progetto che aveva-mo presentato ad Anas, la quale concedeva un anno di tempo perla realizzazione. Abbiamo deci-so di procedere, secondo le prio-rità assegnate, con i lavori che hanno interessato il passaggio all’altezza della stazione di Co-sio dove è stato realizzato, oltre

Cosio ValtellinoLe strategie per la viabilitàIl Comune userà anche i fondiche in origine erano destinatiad alcuni attraversamenti

Dalla messa in sicu-rezza degli attraversamenti pe-donali della statale 38 alla ripa-vimentazione delle strade.

È questa la scelta dell’ammi-nistrazione comunale di Cosio Valtellino che nella definizione del bilancio di previsione per il 2018 e del programma degli in-terventi ha deciso di spostare i fondi che erano stati accantona-ti per la sistemazione di due dei tre attraversamenti lungo la strada che taglia il paese.

«L’intervento sui tre punti dicollegamento nord sud del pae-se per i pedoni – ha spiegato il sindaco Alan Vaninetti all’ulti-mo consiglio comunale – faceva

La 38 a Regoledo: sarà realizzato un tratto di marciapiede ARCHIVIO

60mila euro a fondo perso che siaggiungono ai 40mila stanziati su fondi comunali per la realiz-zazione di un marciapiede in fregio alla statale 38 che supere-rà il problema di sicurezza».

I lavori riguardano la realiz-zazione di un tratto di marcia-piede lungo la statale 38 nella frazione di Regoledo e in parti-colare nel tratto tra l’intersezio-ne della statale con viale Campi Lunghi e via Streccia. La zona è in corrispondenza anche di un attraversamento pedonale dellastrada che si è dimostrata parti-colarmente pericolosa per i pe-doni. «Le risorse che avevamo accantonato per i lavori sui pas-saggi pedonali sono stati dirot-tati sulle asfaltature di diverse vie del paese – ha spiegato il sin-daco Vaninetti – sulle quali inve-stiremo 160mila euro. Rientra anche la sistemazione di un mu-ro lungo via Guasto ora transen-nato a seguito di un cedimento. Sulla stessa via sono previsti i la-vori di Secam per l’asfaltatura ditutta la strada. In via Adda, in ac-cordo con un privato, procede-remo all’allargamento di un tratto di percorso. A.Acq.

Nuovi asfalti per le vie del paese«Investiremo 160mila euro»

spetto della normativa vigente che impone, tra l’altro, il rispet-to del bilancio ecologico e del consumo di suolo».

Oltre alla valutazione dellaProvincia, i documenti del pgt sono stati visionati e approvati anche dalla Regione. Un pas-saggio imposto dall’interessa-mento del territorio comunale di Traona del tracciato della nuova statale 38, che sul suolo del paese della costiera dei Cechentra in galleria dopo aver su-perato l’Adda in comune di Co-sio Valtellino. «Nella seduta delconsiglio comunale– spiega Della Matera – sono state valu-tate le 25 osservazioni giunte entro i termini previsti dalla legge. Di queste, 23 sono risul-tate accoglibili. La variante mantiene sostanzialmente l’as-setto urbanistico attuale an-dando incontro alle esigenze avanzate riguardo in particola-re alle aree edificabili». A.Acq,

TraonaÈ stata approvatadal consiglio comunale«Così si va incontroalle esigenze dei cittadini»

Approvata dal consi-glio comunale di Traona la se-conda variante generale al pia-no di governo del territorio. Nell’ultima seduta convocata appositamente per la valutazio-ne dello strumento urbanistico,è stato dato il via definitivo alla variante che aveva già ricevuto tutte le autorizzazioni dagli entisuperiori.

«Con questa approvazioneraggiungiamo un risultato im-portante e atteso dai traonesi – afferma il sindaco del paese, Di-no Della Matera – si tratta del-la seconda variante allo stru-mento urbanistico vigente ed è stata definita anche per andare incontro alle esigenze degli abi-tanti, ovviamente nel pieno ri-

Aree edificabili a TraonaVia libera alla variante

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18 Morbegno e bassa valleLA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Magi rock” è dedicato alla can-zone d’autore italiana. «E alle contaminazioni – precisa Mi-chele – con la musica rock che si suonava, bene, in Italia negli an-ni ’70. Cantanti come De Andrè, Battisti, bravi con la voce e auto-ri di grandi ballate si ispiravano per gli arrangiamenti alle band più in voga qualificando ancora di più la musica italiana». Ad Ar-tesuono si impara tra gli stru-menti, a suonare, chitarra, bas-so, batteria, tastiere, pianoforte, clarinetto, sassofono. «Ci sono corsi di “propedeutica” – chiari-sce Rusmini – rivolti a bambini di 4, 5 anni, e facciamo musica diinsieme domenica presentere-mo 14 brani portati in scena da formazioni e gruppi». D. Roc.

rock” – ha affermato ieri per Ar-tesuono il docente Michele Ru-smini – questo evento musicalesarà alle 18 al Frassati, a Regole-do. Suoneranno insieme i nostriallievi e il gruppo di maestri e ci sarà un breve momento con al-tre formazioni».

«Sul palco salirà – precisa –come “special guest” il gruppo composto da alcuni utenti del centro diurno i Prati. La nostra scuola lavora anche lì garanten-do a giovani che frequentano la struttura svago e istruzione mu-sicale». Il programma di “Re

nei corsi dalla realtà didattica regoledese. Artesuono è un cen-tro di formazione musicale ab-bastanza singolare, non solo nel contesto di genere della Bassa Valle: nei corsi si offre la possibi-lità di suonare musica rock, soul,blues. Ci si prepara per formare band, si ospitano artisti e inter-preti del panorama internazio-nale. Anche l’appuntamento dell’Epifania viene proposto con queste chiavi stilistiche. «Domenica 7 gennaio propo-niamo per il quarto anno di se-guito, il programma “Re Magi

L’appuntamentoIl saggio di fine anno

sarà tutto dedicato

alla canzone d’autore italiana

Lo spettacolo al Frassati

Iniziative per l’Epifa-nia, arriva il concerto annuale diArtesuono. La scuola musicale “rock” di Cosio Valtellino con i circa 80 allievi, i dieci musicisti del corpo docente tiene dome-nica il saggio di fine anno. Saggioe spettacolo, come da tradizio-ne, che riassume il lavoro svolto

A Cosio i Re Magi diventano rockDomenica il concerto di Artesuono

attendeva a Filorera, alla casa delle guide, per essere poi trasfe-rito in ospedale a Sondrio. Il Soc-corso Alpino ha rinnovato la campagna di prevenzione “sicu-ri con la neve”, che prevede do-menica 21 gennaio una giornata nazionale di sensibilizzazione e prevenzione degli incidenti tipi-ci della stagione invernale . «Ci possono essere rischi non solo per gli appassionati di sci alpini-smo ma anche per chi ama sciarein neve fresca, fare escursioni con le ciaspole o su sentieri a vol-te ghiacciati. È fondamentale farcrescere la consapevolezza per-sonale accompagnata da un in-dispensabile bagaglio tecnico». A.Acq.

tato il Soccorso Alpino. Sono partite le squadre territoriali delle stazioni di Valmasino e di Morbegno, con i mezzi attrezza-ti e catene montate, adatti per percorrere terreni innevati. I soccorritori hanno raggiunto i ragazzi che si trovavano in loca-lità Sasso Bisòlo, a circa 1500 metri di quota. Il ragazzo ferito èstato assicurato sulla barella e portato fino all’ambulanza, che

così necessario l’intervento del Soccorso Alpino. I tecnici della settima delegazione Valtellina - Valchiavenna sono stati allertatiper aiutare alcuni ragazzi che stavano scendendo da una baita della zona. Lungo la strada del rientro uno di loro, un giovane del posto, è scivolato e ha ripor-tato la probabile frattura di una gamba. Gli amici hanno chiama-to il 118 che, a sua volta, ha aller-

Val MasinoEra insieme ad alcuni amici

in località Sasso Bisòlo

Trasportato su una barella

fino all’ambulanza

È scivolato mentre sta-va scendendo al termine di un’escursione con alcuni amici. E per aiutare un ragazzo, merco-ledì sera in Val Masino, è stato

Cade e si fa male a una gambaRagazzo soccorso sui monti

L’intervento di soccorso mercoledì sera in Val Masino

TartanoL’incendio ha distrutto

tre mezzi il primo gennaio

Forse il rogo provocato

da un corto circuito

Sono in corso da par-te delle forze dell’ordine le in-dagini sull’incendio che nellamattina del primo di gennaioha interessato tre automobilicustodite in un garage in ValTartano.

La località in cui è avvenutoil fatto è Corsuolo e sul posto,dopo la segnalazione dei pro-prietari del garage, sono inter-venuti i vigili del fuoco di Mor-begno. Dell’episodio sono statiinteressati anche i carabinieried è stata informata la Procu-ra. Ma cosa può avere provoca-to il rogo che ha investito le au-to distruggendole?

L’ipotesi per cui propendo-no i tecnici dei vigili del fuoco,che hanno effettuato l’inter-vento e le verifiche del caso, èquella di un evento colposo av-venuto forse a seguito del cor-tocircuito di una delle macchi-ne parcheggiate nell’autori-messa. Una eventualità chenon sarebbe insolita e che an-che in questo caso potrebbeaver causato l’incendio. Lefiamme, quindi, si sarebberopoi propagate anche alle altredue automobili parcheggiatelì vicino, distruggendole com-pletamente. Saranno le inda-gini dei carabinieri a comple-tare il quadro e chiarire le cau-se dell’incidente. A.Acq.

DELEBIO

ANNALISA ACQUISTAPACE

Scende l’Imu sulle se-conde case a Delebio, dove l’am-ministrazione comunale ha tro-vato gli spazi di bilancio per ri-durre l’aliquota che era fissata almassimo consentito dalla legge.L’ultimo consiglio comunale haapprovato il bilancio di previsio-ne per il 2018 e con esso le aliquo-te e tariffe delle diverse imposte.

Il gettito e le imposte

«Abbiamo deciso di abbassarel’aliquota da 10,6 a 10 per milleper le seconde case – ha detto ilvicesindaco e assessore al bilan-cio, Ilario Moretti – stabilendoa 9,6 quella sulle aree edificabilie mantenendo a 10,6 quella perle attività produttive. La riduzio-ne che va in favore dei cittadiniche pagheranno un’Imu più bas-sa si riflette sul bilancio con uncalo del gettito rispetto allo scor-so anno pari a 40mila euro».

«Questi si aggiungono ai20mila in meno degli anni scorsi.L’intenzione, in futuro, è quelladi poter riuscire a diminuire ul-teriormente l’aliquota, ovvia-mente sempre in base alle neces-sità di bilancio. Con questo ritoc-co, il gettito Imu complessivoche prevediamo in bilancio è di780mila euro».

Il consiglio comunale ha ap-provato anche la conferma del-l’addizionale comunale Irpef a

Il Comune di Delebio: dal consiglio è arrivato il via libera al bilancio di previsione

Auto in fiammein un garageOra indaganoi carabinieri

L’Imu per le seconde case sarà più bassaTari, ancora sconti per il compostaggioDelebio. Il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione e le diverse aliquoteI dati sulla raccolta dei rifiuti sono stabili, ma saranno previsti controlli a campione

0,65% con un gettito complessi-vo di 252mila euro, così come haconfermato la scelta di non ap-plicare la Tasi (tassa sui serviziindivisibili):«Abbiamo spostatoparte delle spese indivisibili incui rientra ad esempio l’illumi-nazione pubblica, nel capitolodella tassa sui rifiuti che gode diuna maggiore ripartizione sugliabitanti e quindi, secondo noi, èpiù equa».

Riguardo alla Tari, alle spesepreviste di 386mila euro si ag-giunge un più 4% alla Provinciache porta il totale a circa 400milaeuro di cui 84mila di costi fissi e301 mila di costi variabili. Le spe-se riguardano per 120mila eurola raccolta dei rifiuti, 147mila losmaltimento e 30mila euro laraccolta differenziata. L’inci-denza delle utenze domesticheè del 62% e la parte rimanenteriguarda le attività produttive.

I dati della raccolta

Anche per il prossimo anno, econ l’intenzione di rinnovarlopure nel 2019, l’amministrazionecomunale ha stabilito uno scon-to del 15% sulla Tari per i cittadi-ni che aderiscono al progetto dicompostaggio domestico.

I dati relativi ai rifiuti raccoltisegnano una complessiva stabi-lità rispetto al 2017 nei quantita-tivi prodotti, con un aumentoper inerti e ingombranti e uncalo dei rifiuti solidi urbani del

4%, imputabile probabilmenteproprio all’avvio del progetto peril compostaggio domestico cheha diminuito, seppur in piccolaparte, il peso del sacco nero sgra-vato dall’umido che da qualcheanno, visti i risultati poco positividella raccolta, non viene più dif-ferenziato in diversi comuni del

mandamento di Morbegno, trai quali anche Delebio.

Ad oggi le utenze domesticheche hanno aderito al progettosono 200 e l’amministrazione haprevisto di effettuare controlli acampione per verificare il cor-retto procedimento di compo-staggio.

n nConfermatal’addizionalecomunale Irpefe non saràapplicata la Tasi

ESTRAZIONI DEL LOTTOCONCORSO n. 2di giovedì 04/01/18

NumeroJolly

NumeroSuperstar

MONTEPREMI ESTRAZIONI

Nazionale

Bari

Cagliari

Firenze

Genova

Milano

Napoli

Palermo

Roma

Torino

Venezia

Punti 6

JackPot

Punti 5+1

Punti 5

Punti 4

Punti 3

Euro

5 stella

4 stella

3 stella

2 stella

1 stella

0 stella

100,00

10,00

5,00

28 82 58 19 18

1

36

171930

3234445051

5255596374

7582838689

43 5

Numero Oro 30

560.681,71

-

Punti 2

4.312.936,20

80.025.330,87

12.938,81

283,95

22,51

5,00

323.470,25

28.395,00

2.251,00

16

30

34

17

59

89

51

3

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50

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63

6

44

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32

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7

44

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33

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75

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63

39

21

7

37

75

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3

64

23

60

37

58

64

1

72

69

76

39

63

13

71

74

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LA PROVINCIA 19VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

SAN GIACOMO FILIPPO

DANIELE PRATI

Da Regione Lombar-dia sono arrivati due milioni dieuro, ma per l’intera operazio-ne di messa in sicurezza delversante sinistro della Valle-spluga sopra il santuario diGallivaggio di San Giacomo Fi-lippo ne serviranno molti più.La giunta esecutiva della Co-munità Montana Valchiaven-na ha approvato il progettopreliminare delle opere neces-sarie a mettere in sicurezza ilsantuario, le case della zona ela Statale 36, a rischio per lapotenziale caduta di massi dal-la sponda sovrastante. Un al-larme più volte ripetutosi ne-gli anni fino all’episodio gravedella tarda primavera scorsa.

Il progetto

Il progetto prevede una spesacomplessiva di 3,2 milioni dieuro. Ben più, quindi, del fi-nanziamento del Pirelloneche, con una convenzione, hadato mandato alla Cm di pro-gettare e realizzare l’interven-to. A giugno si è verificato uncrollo di alcuni massi dall’orlosuperiore della parete roccio-sa e alcune schegge, di dimen-

A ridosso del santuario di Gallivaggio è già stato costruito un vallo paramassi

L’intervento. È articolato in più lotti il progetto per la messa in sicurezza dell’area santuarioOregioni: «Coi fondi regionali il primo intervento, servono ancora un milione e 200mila euro»

sioni rilevanti, sono finite sul-l’area antistante il santuario,sulla strada e sugli edifici cir-costanti. É stato, quindi, rea-lizzato uno studio che ha evi-denziato il rischio di ulterioricrolli. Il vallo già presente nel-la zona non è sufficiente.

Lotti funzionali

Il progetto sarà diviso a lottifunzionali, anche perché at-tualmente le risorse per com-pletare tutto non ci sono: «Conle fasi progettuali successive –spiega il presidente della CmFlavio Oregioni – andremo acalibrare gli interventi, stral-ciando le parti immediata-mente essenziali dalle opereda quelle che, invece, hannoun’urgenza minore». In prati-ca il progetto sarà diviso in dueparti. La prima sarà quella ri-guardante le opere in parete ela realizzazione di una nuovaopera di difesa appena sopra ilfondovalle. Interventi acces-sori, dal costo preventivato di1,2 milioni con possibili ridu-zioni di spesa in fase d’appaltodei lavori, arriveranno even-tualmente più tardi.

Anche con tutta l’urgenzadel caso, e qualche preoccupa-

zione per la prossima prima-vera c’è visto che i periodi dimaggior rischio sono quelli deldisgelo e delle forti piogge,l’intervento non arriverà tan-to presto: «Teniamo conto –conclude Oregioni – che lecondizioni meteorologiche,neve e gelo, in questo caso so-no un grosso ostacolo. Ancheper la stesura delle ulteriori fa-si progettuali. Credo che riu-

n Per completare l’iter progettuale ci vorrà del tempoLavori al via solo nel 2019

collegamento tra la tensostrut-tura e gli spogliatoi mediante larealizzazione di una copertura della pavimentazione. Per l’in-tervento il Comune si rende di-sponibile a una compartecipa-zione delle spese per l’importo massimo di 700 euro. In orario extrascolastico l’affidatario po-trà liberamente organizzare la gestione e l’utilizzo degli im-pianti per associazioni e privaticoncordando le tariffe di utiliz-zo orario con il Comune. Nel ca-so di più proposte l’ammini-strazione nominerà una com-missione. Per ulteriori infor-mazioni chiamare in Comune oscrivere a: [email protected]. D. Pra.

di interesse per il centro sporti-vo entro le 12 di sabato 20 gen-naio. Il centro comprende pale-stra, spogliatoi, campetto da calcio con fondo sintetico e areedi pertinenza. La proposta di gestione va dalla fine del mese di gennaio di quest’anno a quel-la del 2020, rinnovabile, con la precisazione che gli impianti mantengono anche l’utilizzo scolastico. La manifestazione di interesse deve necessaria-mente prevedere interventi di sistemazione dello spazio di

Il bandoIl sindaco Tarabini invita

enti e associazioni

a manifestare il proprio

interesse entro il 20 gennaio

Invito destinato a enti,consorzi, associazioni, società esoggetti privati quello lanciato in questi giorni dall’ammini-strazione guidata dal sindaco Davide Tarabini. L’invito è quello di far pervenire in muni-cipio la propria manifestazione

Campo sportivo a PrataSi cerca nuovo gestore

sciremo a terminare l’iter du-rante il 2018 e partire con leopere nella primavera delprossimo anno». Come noto lasituazione della parete ha fat-to slittare un’altra operazioneche sembrava lanciata vistol’accordo raggiunto con Curiae Anas, cioè lo spostamentodella sede della Statale 36 neltratto sottostante il luogo diculto.

vo, dopo due rinunce dovute alfreddo ai piedi, problema co-stante dopo la spedizione alK2 del 2008, e al terremoto del2015.

Confortola è diventato fa-moso a livello mondiale in cir-costanze tragiche. Era sul K2,infatti, nel 2008, quando unaserie di incidenti tra il Collo diBottiglia e il Traverso portaro-no alla morte di 11 persone. Unepisodio rimasto molto con-troverso nella storia dell’alpi-nismo. La guida alpina valtel-linese se la cavò, ma subì l’am-putazione di tutte le dita deipiedi. La serata avrà inizio alle21 al cineteatro Victoria coningresso libero. D. Pra.

L’incontroL’alpinista della Valfurva

ospite il 13 gennaio

della comunità pastorale

e della sezione Cai

Il suo decimo 8000.L’alpinista valtellinese MarcoConfortola sarà a Chiavennasabato 13 gennaio ospite dellaComunità Pastorale e della se-zione Cai di Chiavenna perraccontare la sua esperienzasul Dhalaugiri, vetta nepalese

Confortola a Chiavenna«Il mio decimo 8mila»

Ciapusci ancora in rianimazione

conquistata lo scorso mese dimaggio. La “Montagna Bian-ca” con i suoi 8167 metri è lasettima più alta del pianeta euna delle più complesse nontanto dal punto di vista tecni-co quanto per le condizionimeteorologiche imprevedibilie spesso tali da costringere glialpinisti alla rinuncia. Unamontagna che ha reso famosinomi fondamentali dell’alpi-nismo come Kurt Diembergere Jerzey Kukuczka. Conforto-la ci è riuscito al terzo tentati-

Samolaco. Resta in terapia intensiva conprognosi riservata, ma il quadro clinico apparein netto miglioramento. Sono meno gravi diquanto apparivano nelle ore seguenti l’inciden-te le condizioni di Renato Ciapusci, sessanten-ne imprenditore di Samolaco ricoverato al-l’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona.Parenti e amici dell’uomo possono tirare unsospiro di sollievo, anche se la situazione andràancora monitorata nei prossimi giorni. Ciapu-sci è il ferito più grave ricoverato all’ospedalegravedonese dopo il terribile incidente avvenu-to mercoledì pomeriggio sulla Statale 36, inlocalità Porettina di Prata Camportaccio. LaNissan Terraneo guidata da Ciapusci si è scon-trata in un frontale con una Skoda Octaviatargata Zurigo all’uscita da una curva. La dina-mica dell’incidente è chiara, anche se non sono

note le cause che hanno portato Ciapusci aperdere il controllo del veicolo e finire, dopoaver urtato entrambi i guard rail, sulla corsiaopposta dove stavano sopraggiungendo i citta-dini svizzeri. I tre passeggeri a bordo dellavettura sono anch’essi stati ricoverati a Grave-dona in condizioni non preoccupanti. Agli in-genti soccorsi arrivati sul posto dopo l’allarmeè apparso subito chiaro che la situazione piùgrave fosse quella del valchiavennasco. Per luisi è reso necessario il trasporto in ospedale conl’elicottero proveniente da Como. Ciapusci,titolare con i fratelli della Ediltrasporti, aziendasituata a pochi chilometri dal luogo dell’inci-dente sulla stessa Statale, è persona nota invalle. Sia per la sua attività imprenditoriale siaper essere fratello dell’ex sindaco di Samolacoe parlamentare Elena Ciapusci. D. Pra.

Strada del Malojachiusa a Sils Maria da ieri po-meriggio alle 18. Le autoritàcantonali dei Grigioni hannodeciso di interdire il passaggiodelle vetture sull’H3 almenofino a questa mattina alle 10.Uno stop determinato dal ri-schio di valanghe sulla strada.Un grosso problema per ifrontalieri, soprattutto quellidel settore turistico-alber-ghiero. Alcuni ieri non sonoriusciti a rientrare in Valle, op-tando per il pernottamentosul posto di lavoro o per il di-spendioso, in termini di tem-po, passaggio dalla Val Po-schiavo e, quindi, dalla Valtel-lina. Strada comunque di diffi-cile transitabilità per la pre-senza di neve durante tutta lagiornata. Molti hanno ingag-giato una vera lotta contro iltempo per riuscire a passareprima del blocco. Oggi proble-ma inverso per i lavoratori. Fi-no a nuovo ordine la strada ri-mane chiusa per chi deve sali-re e scendere. Gli altri tratti distrada che attraversano l’En-gadina sono regolarmenteaperti, seppur con l’obbligo dicatene. Compreso il passo Ju-lier. Utile strumento di infor-mazione in tempo reale rima-ne il sito strassen.gr.ch, che ri-porta, anche nella versione initaliano, lo stato delle strade ela loro transitabilità. D. Pra.

Per Gallivaggio in arrivo due milioni«Bastano solo per iniziare i lavori»

Valchiavenna

Chiude stradaper valangheFrontaliericaos e disagi

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LA PROVINCIA 21VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Lago

Bidone giallo, un esordio da incuboMandello. Primo giorno della nuova raccolta di carta e cartone, abbandonati in strada anche i sacchi violaIl sindaco: «Mi aspettavo qualche problema, ma non questo caos. Purtroppo le novità non sono state capite»

Tutto sommato i coli-chesi si sono comportati bene nel primo giorno ufficiale della nuova raccolta di carta e carto-ne; anche perché alle spalle c’erano state già due giornate dirodaggio a dicembre: il 7 ed il 21.

«Non ho avuto riscontri ne-

gativi dagli uffici - commenta ilsindaco Monica Gilardi – an-che se ho visto sui social le ri-mostranze di alcuni cittadini. Vedrò di verificare se si tratta disituazioni uniche o generali. Passando per il paese però ho visto un numero inferiore di

sacchi viola rispetto alle altre due volte, anche se c’erano già la sera prima. Bisogna capire sesi tratta solo di un errore per su-perficialità o se non è chiaro il meccanismo».

I cittadini si sono lamentatiperché durante la raccolta sonostati seminati pezzi di carta sul-la strada, perché in alcuni casi non sono state ritirate scatole messe fuori al posto del bidonegiallo e c’ stata pure una segna-lazione per un accumulo di sac-chi viola ad un incrocio perife-rico.

«Non è certo la situazione dipartenza – conclude Gilardi – Voglio vedere il bicchiere mez-

zo pieno perché non ho visto una grande confusione. Qual-cuno sta sbagliando ancora e potrà essere comunicato ai di-retti interessati. Facciamo in-vece appello a chi non ha anco-ra ritirato il bidoncino giallo. Ladistribuzione continua, abbia-mo raggiunto solo il 60% del-l’utenza».

A Bellano l’esordio della rac-colta è oggi e la cadenza sarà quindicinale, alternata al saccoviola.

Dervio inizia domani: inquesto caso c’è il passaggio dal sacco giallo, che sarà tollerato solo stavolta, al bidoncino. M.Vas.A Colico nel primo giorno di raccolta i disagi sono stati limitati

Un ammasso di rifiuti abbandonati in via Zucchi

IL RESTAURO AD ABBADIA

San Lorenzo ritrova il suo altare«Benedizione a Santa Apollonia»

L’altare ha ritrovato l’antico splendore

L’altare della chiesaparrocchiale di SanLorenzo è tornato acasa.

Restaurato nel laboratoriodi Aldo Broggi a Morbegno, ver-rà in occasione della festa di Santa Apollonia, domenica 11 febbraio.

«Inviterò il restauratore,

che spiegherà il lavoro eseguito»,fa sapere il parroco don Vittorio Bianchi.

La spesa complessiva è stata di9.760 euro.

Il lavoro di restauro conservati-vo è stato possibile grazie all’impe-gno del parroco ,che è riuscito a trovare un contributo della Fonda-zione comunitaria del lecchese : ha

coperto la metà della spesa per il restauro, mentre l’altra metà è arri-vata da offerte e contributi da partedei fedeli.

L’altare, col ciborio è alto 3,20metri, e presenta un gioco di tintetra l’azzurro e l’oro; sarebbe operadi Giulio Tencalla, che lo avrebberealizzato nel periodo a cavallo trail 1674 e il 1676.

Stando alle ricerche siglate dallostorico Angelo Borghi, l’altare ap-parterrebbe dunque alla secondametà del Seicento ed è simile ad altri che si trovano a Bellagio, Man-dello, a Crebbio di Abbadia e nellachiesa di San Martino ad Introzzoin Valvarrone.

All’epoca si trovava nella vec-chia chiesa parrocchiale, nella zo-na oggi detta di Chiesa Rotta, conla dismissione della vecchia chiesa,è stato poi trasferito in San Loren-zo.

«Il lavoro di restauro è stato ese-guito con maestria – spiega il par-roco – e il risultato è stato ottimo».Rinnovati i colori e sistemate alcu-ne parti rovinate. P.San.

di via Parodi sacchi viola colmi dimateriale non suddiviso e così invia degli Alpini, ma anche ad Ol-cio e nelle varie frazioni.

Attorno a 4 mila i bidoncinigialli distribuiti, che dovrebbero essere utilizzati solo per carta e

Francesco Silverij

«Un fallimentoE andrà peggio»

MANDELLO

PAOLA SANDIONIGI

Mandello invaso dai ri-fiuti. Il primo giorno di raccolta differenziata con il bidone giallo è stato un flop.

Molti non hanno seguito ilnuovo calendario della raccolta, e hanno posto fuori dall’uscio il sacco viola, che invece verrà riti-rato il prossimo giovedì. Sacchi su cui gli addetti di Silea hanno incollato l’adesivo giallo che indi-ca la “non idoneità”, e che sono rimasti fuori per tutto il giorno.

Con l’inizio dell’anno sonocambiate anche le regole per la raccolta del sacco trasparente, l’indifferenziata, che d’ora in poi verrà ritirato solo il lunedì e non più anche il giovedì come avveni-va fino ad una settimana fa.

Il primo cittadino

«Il caos del primo giorno me lo aspettavo; forse un po’ meno, mal’avevo messo in conto - com-menta il sindaco Riccardo Fa-soli - Purtroppo c’è stato chi non ha rispettato il nuovo calendario,o non ha ancora compreso le no-vità del bidone giallo, dove vannocarta e cartoni». Ovunque sacchi abbandonati, in centro paese a due passi dal Comune verso via Manzoni e via Zucchi cumuli di sacchetti. Lungo viale della Co-stituzione parecchi sacchi viola sono rimasti sul marciapiede. Nell’area dietro gli uffici postali Caos anche in viale Costituzione

cartone. I cartoni possono anchespaccati in pezzi, legati, e posizio-nati accanto al bidoncino.

«Con i bidoni gialli abbiamodistribuito il calendario con le nuove regole per la raccolta dif-ferenziata, ma a quanto pare c’è chi non lo ha letto, o non ha anco-ra capito che le regole sono cam-biate», prosegue il sindaco.

La nuova raccolta è iniziata lu-nedì 1 gennaio con il sacco tra-sparente, dell’umido e del vetro. Ieri il bidone giallo e l’umido. La prossima settimana, l’8 gennaio andranno esposti il sacco traspa-rente e l’umido, e giovedì prossi-mo il viola e l’umido. E così via a settimane alterne.

L’obiettivo

L’obiettivo è quello di abbassare la tassa sui rifiuti: «Speriamo di riuscirci dal 2019 - auspica Fasoli- quella di oggi (ieri per chi legge, ndr) è stata una prova generale che ha avuto qualche effetto ne-gativo: entro qualche settimana tutto andrà a regime. Nei mesi estivi i giri dell’indifferenziata torneranno ad essere due».

Fino allo scorso anno il costoper smaltire una tonnellata di ri-fiuti del sacco viola pesante con carta e cartone era di 77 euro. Oracon il bidoncino giallo, si scende a12 euro per una tonnellata di car-ta e cartone, e a 55 euro per i rifiu-ti del viola che diventa più legge-ro.

Colico senza traumiOggi si parte a Bellanodomani tocca a Dervio

Qui via Risorgimento

«La nuova raccolta dei rifiuti? Un

fallimento». La netta bocciatura ar-

riva da Francesco Silverij, della mi-

noranza “Mandello al centro”.

«Nei prossimi giorni la situazione è

destinata a peggiorare - profetizza -

visto che è stato tagliato un giro sul-

la del sacco trasparente, l’indiffe-

renziata, che ora verrà ritirato solo

al lunedì con grandi disagi per tutti».

I disagi, rimarca il consigliere, ri-

schiano di ripercuotersi anche sul

fronte dell’igiene: «È impensabile

tenere in casa, o sul terrazzo per

un’intera settimana i pannolini dei

bambini o i pannoloni degli anziani,

considerata anche la frequenza con

cui si cambiano. Sono fermamente

contrario a queste modifiche alla

raccolta dei rifiuti».

Quanto ai sacchi ammucchiati

ovunque «la colpa è anche dei citta-

dini che non rispettano le regole e

che se ne sono guardati dal ritirare il

loro sacco non a norma lasciandolo

per strada», conclude. P.SAN.

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22 LagoLA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Dervi

Chi ancora non l’ha fatto non può perdere l’ultima occasione per visitare oggi la mostra fotografica “Ritratti derviesi”.

È allestita nell’ex filanda diCorenno Plinio dove il certosi-no lavoro dello storico locale Roberto Pozzi ha riunito deci-ne di ritratti dei derviesi che hanno caratterizzato le tappe fondamentali della vita del pae-se durante la prima metà del se-colo scorso.

Sono suddivisi in diverse salededicate all’infanzia, alla gio-ventù, al periodo militare, all’etàadulta con la famiglia e poi an-cora a lavoro, sport e vecchiaia.

L’obiettivo è stato quello dirievocare i personaggi noti e meno noti e gli stili di vita di quegli anni.

Per arricchire la mostra,aperta dalle 14 alle 16, fanno da corredo evocativo e decorativo alcuni oggetti.

La visita a Corenno darà lapossibilità di vedere anche i ventidue presepi all’aperto che sono disposti in vari angoli del borgo medievale e partecipano alla dodicesima edizione di “Unpresèpi per ogni purtun” che si chiuderà domani alle 15.30 al ci-nema Paradise, con il concerto del Coro Nives di Premana e la simbolica premiazione di tutti etrenta gli iscritti alla manifesta-zione organizzata dai comuni diDervio e Dorio e dalla parroc-chia. M.Vas.

Avevo sull’auto la mia valigia dalavoro. Che scoccia è che sape-vamo che in zona avevano ruba-to qualche giorno fa, a Villatico,in appartamento, quindi erava-mo in allerta».

Se il furto è abbastanza cu-rioso, altrettanto curioso è quanto racconta il derubato: «Abbiamo già dato troppo ai la-dri - dice Valenti - Mi hanno ru-bato i camion due volte in Ve-treria, li hanno usato per altri colpi e poi sono stati ritrovati. Un’auto nuova me l’anno ruba-ta a Milano ed è stata ritrovata. Sempre a Milano un altro ca-mion, ma poi la moto a Saint Tropez qualche anno fa, e persi-no una bicicletta a Les Deux Al-pes». M.Vas.

per impadronirsi di una Daiha-tsu Terios e di una Range Rover.

È successo nella notte tramercoledì e giovedì: «A mezza-notte c’erano - racconta Valenti– Stamattina ho dormito un po’di più e me ne sono accorto alle10. Mi spiace perché avrei potu-to fare la denuncia un paio di ore prima. Intanto ho sospeso ilTelepass della Range Rover ed ho chiamato subito per chiede-re se avevano registrato il pas-saggio dell’auto da qualche par-te ma non mi hanno saputo direnulla. Speriamo di trovarle.

ColicoI ladri hanno scassinatoil garage di via al Torrentee se ne sono andaticon due fuoristrada

Doppio furto di auto aidanni della stessa famiglia: vit-time Mauro Valenti, dell’omo-nima Vetreria, e Laura Sivilot-ti titolare dell’agenzia di viaggi Legnone tours di Colico.

I ladri si sono introdotti in viaal Torrente, in zona centrale delpaese, scardinando il cancello

Doppio furto di autoalla stessa famiglia

l’ombra di uffici o sale riunioni».Gli ospiti che la Fondazione

ha accolto si trovano ben assisti-ti dal personale di assistenza, co-me rimarca Vitali, dopo il tram-busto creato dalla prima comu-nicazione che paventava la chiu-sura: «Anche loro sono in situa-zioni famigliari fragili con figli a carico e quindi un’eventuale perdita del posto di lavoro po-trebbe causare seri problemi – rimarca Vitali - quanto ai pasti per gli ospiti, e a domicilio nel territorio comunale di Dervio, chiarisco che sono distribuiti da una società in appalto alla Fon-dazione con personale adde-strato con corsi Haccp, perciò a norma di legge». M.Vas.

mosso l’iniziativa sociale resi-denziale per gli anziani di Der-vio, dove una struttura di tale va-lenza é sempre mancata a diffe-renza dei comuni limitrofi. Per rimarcare la portata sociale e non speculativa del progetto ab-biamo costituito un ente privatosenza scopo di lucro, la Fonda-zione, amministrata da un Cda formato da cinque persone. Pur-troppo nel corso degli anni ci siamo accorti che né il territoriocon le sue associazioni, né gli en-ti preposti percepivano la visio-ne ed il messaggio sociale che la Fondazione voleva trasmettere al territorio, facendo orecchie da mercante alle nostre conti-nue richieste di aiuto e collabo-razione. Tutto rimaneva nel-

mieristici. Purtroppo per la ti-pologia del territorio ed il poten-ziale bacino di utenza non è pos-sibile nel comune creare una ca-sa di riposo, ma va sostenuto l’unico progetto».

Oggi la struttura ospita ottopersone per le quali è garantita l’assistenza fino al 31 gennaio, inattesa di sviluppi.

«Ricordo – continua Vitali -che assieme a mio fratello Clau-dio alcuni anni fa abbiamo pro-

sce anche il vice presidente Giu-seppe Vitali.

«Sono in contatto con inve-stitori privati interessati a conti-nuare il progetto – afferma - rile-vando la gestione della Fonda-zione e completando i lavori allestrutture e ad iniziare un nuovo percorso sociale a favore della popolazione di Dervio inseren-do l’ambulatorio dei medici, un centro diurno, una comunità al-loggio per anziani e servizi infer-

DervioOggi la struttura ospitaotto persone per le qualiè garantita l’assistenzasolo fino al 31 gennaio

Le difficoltà finanzia-rie per proseguire il progetto so-ciale dei mini alloggi per anziani“Il Vigneto” di Dervio, gestito dalla Fondazione onlus Angiola Maria Paruzzi ci sono: lo ricono-

Mini alloggi, c’è speranza«Contatti con investitori»

La onlus “Il Vigneto”

BELLANO

MARIO VASSENA

BellanoTante novità nell’edizione

2018 della “Pesa vegia” che stase-ra richiamerà a Bellano la folla delle grandi occasioni

Fa l’esordio la casa del Podestàche è allestita nell’ex chiesa di San Nicolao con nuovi vestiti peri personaggi che si muoverannoa piedi fino alla carrozza in via Vittorio Veneto per poi andare almolo ad attendere l’arrivo dellagondola corriera.

Nell’atrio del municipio ci saràla casa delle guardie spagnole conle fiammanti armature in ferro.

Nel giardino del ristorante “Ilcavallo bianco” sarà posizionatal’oasi dei Re Magi che ospiterà anche un dromedario.

Da lì partirà quest’anno il cor-teo, non dalle scuole come nel passato.

Sciatt, pizzoccheri, vino e birra

Novità anche per la casa della Teresa di pom, allestita in stazio-ne: a fianco ci sarà l’osteria, rica-vata al piano terreno dello stabi-le, che dalle 12 a tarda notte offri-rà sciatt, pizzoccheri, vino e birrae dalle 22.30 il divertimento conil canto con Fabio Caccia.

Sul piazzale invece ci sarà unaccampamento con antichi me-stieri e combattimenti di spadac-cini.

La pira della Pesa Vegia è pronta: manca solo il fuoco SANDONINI

“Ritrattiderviesi”Ultimo giornoa Corenno

Pesa vegia 2018 fra tradizione e novitàNel castello di Erode c’è pure una zebraBellano. Fa il suo esordio anche la casa del Podestà, allestita nell’ex chiesa di San NicolaoLa kermesse partirà dalle 14.30, ma i festeggiamenti entreranno nel vivo solo dalle 22.30

Nel Castello di Re Erode, nel-l’ex cotonificio, un allestimentorinnovato ospiterà anche alcunianimali che arrivano da Asti co-me un dromedario, una zebra, uno gnu, un alpaca ed alcuni ra-paci.

Da Roma invece arrivano i trecammelli che prima di portare iRe Magi saranno nell’oasi ester-na al castello.

Anche il presepe di Puncia è inversione inedita, come vuole latradizione.

Il programma della manife-stazione, organizzata dal Comi-tato “Pesa vegia” presieduto daGiovanni Nogara prevede alle14.30 l’apertura dell’oasi dei Re

Magi mentre alle 16 si potrannovisitare il Presepe, il Castello, lecase del Podestà e della Teresa el’accampamento spagnolo.

Alle 21.30 il traino delle pese(sei o sette quelle annunciate) poi alle 22 arriverà il podestà almolo per attendere la gondola (Lucia) corriera.

Alle 22.30 dopo la lettura dellabenevola ordinanza dal balconedel municipio, “scoppierà” la fe-sta con la novità dei fuochi d’arti-ficio.

Il corteo dei Magi partirà alle23 ed una volta tornato davantial molo verrà acceso il falò, que-st’anno a forma di casetta.

L’Orrido e il “post”

L’Orrido sarà aperto dalle 11 alle22 ed alle 17 ci sarà la proiezionesulla roccia delle immagini stori-che della Pesa e da mezzogiornosi potranno trovare i tipici menùnei ristoranti aderenti.

Dalle 23 infine il “Post Pesaparty”, al Palasole, curato dall’as-sociazione “La Preferita” con ilduo bellanese Bordon Walmerse Roberto “Tode” Todeschini.

Domenica la chiusura con ilsaluto al Governatore che riparteper Como, alle 15.30, ed i fuochid’artificio.

Dalle 18 di oggi e fino all’unadi notte sarà in funzione la navet-ta gratuita in partenza dai par-cheggi di Dervio.

n nAlle 21.30il traino delle pese(sei o sette) poi alle 22 arriverà il podestà al molo

Il rogo in riva al lago attira centinaia di turisti

n nTra gli animalii cammelliun dromedario uno gnu, un alpacae diversi rapaci

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LA PROVINCIA 23VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

DONGO

MARCO PALUMBO

Il modus operandi erasempre lo stesso: ritrovo nel primo pomeriggio tra Sesto San Giovanni e Cinisello Balsa-mo - Comuni che distano pochichilometri l’uno dall’altro - e via in auto verso il lago per commettere furti all’interno diabitazioni, evidentemente “se-gnalate” in anticipo. Natural-mente senza dimenticare i pre-ziosi borsoni contenenti arnesida scasso.

I dettagli

Così tra le 25 razzie messe a se-gno in poco più di un mese - col-pi molto precisi, secondo quan-to è stato poi accertato - e che hanno portato in carcere tre pregiudicati albanesi di 26, 31 e32 anni (tutti irregolari in Ita-lia) figurano anche due episodiche riguardano da vicino il lago.

Si tratta di due furti messi asegno il 10 novembre a Griantee il 27 novembre nella villetta di un commerciante di Dongo. Nel primo caso, la banda si è in-trodotta nell’appartamento ubicato al primo piano di un’elegante palazzina a due passi da un parcheggio pubbli-co (non distante anche da bar eattività, dunque tutt’altro che isolata), razziando in una man-ciata di minuti contanti e mo- Un posto di controllo dei carabinieri di Menaggio

Lago e Valli

Furti sul lago, sgominata banda di albanesiL’operazione. Trentenni, pluripregiudicati e molto “professionali”: i carabinieri li hanno arrestati nel MilaneseTra i 25 colpi che hanno messo a segno in poco più di un mese anche quelli in due abitazioni di Dongo e Griante

nili di valore. Un colpo che ave-va destato parecchio allarme non solo a Griante, ma anche intutto il Centro lago, già scosso dagli episodi avvenuti a cavallotra la fine del 2015 e l’inizio del2016.

Nel secondo caso, una voltaentrati nella villetta di Dongo (dopo aver forzato una fine-stra), i tre albanesi hanno raz-ziato contanti - euro e franchi svizzeri - e gioielli in oro per unvalore di 100 mila euro. Il clas-sico “colpaccio”.

Quello che non sapevano èche sulle loro tracce da tempo c’erano i carabinieri della Com-pagnia di Sesto San Giovanni. Un’indagine iniziata addirittu-ra ad agosto - e che sul Lario si èavvalsa della preziosa collabo-razione dei militari della Com-pagnia di Menaggio guidata dalmaggiore Filippo Bentivogli - che ora ha portato i tre in carce-re con l’accusa di associazione adelinquere finalizzata ai furti in appartamento.

Indagine - quella dei militaridell’Arma di Sesto - che ha pe-raltro permesso di accertare che gli albanesi utilizzavano auto rubate per i vari sposta-menti. Durante il periodo d’in-tercettazione ambientale e di pedinamenti - secondo quanto si è appreso - sono stati regi-strati ben 25 colpi.

Nessuna violenza

Sempre solo ed esclusivamen-te furti, mai alcuna violenza e sempre e solo abitazioni al pri-mo o al secondo piano, a volte addirittura due colpi in una giornata. Nessun dubbio anchesul bottino: solo contanti e oro.Resta da capire come i tre - chedi sicuro avevano poca dime-stichezza con la realtà del lago -siano andati a colpo sicuro in entrambi i colpi (Griante e Dongo), messi a segno all’in-terno di abitazioni dalle quali i rispettivi proprietari si erano momentaneamente allontana-ti. Il fermo – che è peraltro coinciso con quello di tre loro connazionali bloccati per lo stesso reato sempre a Sesto SanGiovanni – è stato convalidato ed i tre sono stati rinchiusi in carcere. Non è escluso che i pregiudicati albanesi possano essere collegati in qualche mo-do ad altri furti avvenuti sul la-go.

n Un bottinodi oltrecentomila eurotra gioielli in oroe contanti

nosciuto a Grandola. Nellastruttura per anziani di Me-naggio si è sempre trovato be-ne, anche se nel corso del 2016ha perso l’amata moglie, con laquale trascorreva ancora incompagnia le giornate.

Ora lo vanno a trovare ognigiorno il figlio Luigi e la nuoraAntonella e venerdì, assiemeagli altri parenti, lo festegge-ranno come merita.

Con i sui 103 anni, Carmeloè uno dei anziani uomini dellaprovincia e, al di là di qualchepiccolo acciacco, è ancora unodegli ospiti più vitali e parteci-pa attivamente alle feste e al-l’animazione dell’istituto. G. Riv.

aveva ridestato emozioni co-munque mai sopite «Avevoscoperto per caso la sua foto suquel libro – ricorda Zanfanti –e mi era sembrato buona cosadonarglielo. Anche in occasio-ne dei suoi 103 anni non man-cheremo di andare a fargli idoverosi auguri a La Sapien-za».

Di carattere allegro e gio-viale, nonno Carmelo era unbravo macellaio e fino agli an-ni settanta veniva chiamatoanche nei paesi circostanti perla macellazione di maiali emanzi; h.

Ha gestito a lungo, inoltre, ilnegozio di alimentari a Codo-gna ed era pertanto molto co-

ogni suo particolare. Alcuni anni fa gli aveva fatto

una sorpresa il sindaco diGrandola, Giancarlo Zan-fanti, che in occasione delcompleanno gli aveva donatoun libro nel quale comparivaanche una foto che ritraevalui, in sella a un cammello, im-pegnato nella campagnad’Africa.

Un dono inatteso che gli

cittadino di Grandola da unpo’ di anni ospite della casa diriposo La Sapienza di Menag-gio, oggi taglia l’invidiabiletraguardo, con una luciditàmentale, tra l’altro, che lasciasorpresi. Classe 1915, con il ri-cordo indelebile del padre nonpiù tornato dalla guerra, neiprimi anni ’40 dovette partireanch’egli per il fronte e tuttoraricorda quell’esperienza in

Grandola e UnitiGestiva il negozio di

alimentari a Codogna

Lucidissimo ricorda ancora

i tempi della gioventù

Centotre anni. Un’etànon da tutti, soprattutto pergli uomini. A dispetto della ri-saputa maggior longevità del-le donne, Carmelo Berterini,

Festeggiato per i 103 anni Il record di nonno Carmelo

Carmelo Berterini

zione doverosa e standing ova-tion (con tanto di targa ricordo) per tre colonne della squadra: Andrea “Tula” Ortelli, Cri-stian Signorini e Vittorio Sel-va. Anno importante anche per il Lenno C, promosso in serie A. Da rimarcare anche il terzo po-sto delle squadre impegnate nei campionati “Ragazzi” e “Allie-vi”. Nel judo, spicca il secondo posto nazionale con 3 ori e un ar-gento. I campionati a breve ri-prenderanno mentre al centro sportivo di via degli Artigiani si attende la tribuna, con i fondi giàa bilancio, ma con i lavori (anco-ra) fermi al palo. M. Pal.

Tremezzina

Con 264 atleti l’Asd Lenno è di sicuro un “faro” per chi vuole fare sport in un territo-rio geograficamente non facile come quello del lago. La cena so-ciale in quel dell’Hotel Lario di Mezzegra è stata l’occasione per il presidentissimo Nando Bor-doli (affiancato dal vice Carlo Fadda) per fare il punto su una stagione che ha riservato impor-tanti soddisfazioni nel calcioe nel judo. Spicca il “doblete” del Lenno A (Csi Open a 7, calcio) che ha trionfato sia in campio-nato che in Coppa Lario. Cita-

Asd Lenno, grande annata. Aspettando la tribuna

La premiazione degli atleti dell’Asd Lenno alla cena sociale

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24 Lago e ValliLA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

avuto il patrocinio del comune di Moltrasio che ci ha appoggia-to ed ha partecipato a tutte le inaugurazioni delle finestre».

In occasione della cerimoniaconclusiva, verrà consegnata ad ogni partecipante una fotografiadella finestra illuminata scatta-ta da Paolo Savignano e verrà proiettato un video curato dal film maker Davide Comelli cheha seguito tutto l’itinerario, rea-lizzando un documentario. Un’idea che ha saputo unire il paese ed ha animato per tutto l’Avvento le varie frazioni grazie al contributo corale della popo-lazione, sempre numerosa al-l’apertura di ogni finestra. Daniela Colombo

zioni con fantasia e ingegno. «Siamo soddisfatti per la riusci-ta di questa manifestazione iti-nerante che aveva la finalità di creare spazi di bellezza e di con-divisione e per la quale abbiamoavuto il sostegno e i complimen-ti di tanti – sottolinea AntonellaVanini, presidente della Mol-trasina - ci auguriamo che possadiventare la prima edizione di tante altre in futuro. Abbiamo

va Moltrasina che ha trovato grande riscontro tra la popola-zione, le associazioni e le attivitàeconomiche del paese. La festa prenderà il via alle 18.30 presso il centro civico del Comune di Moltrasio con un brindisi e alcu-ne immagini dell’iniziativa che dal primo dicembre alla vigilia diNatale ha coinvolto 24 finestre del paese, addobbate e abbellite dai proprietari e dalle associa-

MoltrasioSarà proiettato un video

con le varie fasi

e a tutti sarà regalata

una fotografia

È in programma do-mani, giorno dell’Epifania, l’ul-timo atto della manifestazione “Le finestre dell’Avvento”, volu-ta e organizzata dalla Cooperati-

Finestre dell’AvventoGran finale con la festa

Fase conclusiva delle Finestre dell’Avvento

CENTRO VALLE INTELVI

FRANCESCO AITA

Il centro sportivo diCastiglione, il complesso piùgrande di tutto il comprenso-rio, gestito dall’associazioneLario Intelvi , è stato chiuso dalsindaco uscente Carlo Gelpicon un provvedimento di inibi-zione dopo un sopralluogo tec-nico dal parte del geometracomunale Paolo Brambilla-schi il quale «ritiene- si leggenel testo del provvedimento-che la situazione riferita allefessurazioni come probabilecausa di cedimento delle strut-ture di fondazione sia in lentaprogressione».

La convenzione

Crepe vistose che dal 2014avevano preoccupato gli am-ministratori e gli stessi diri-genti della Lario Intelvi. Il co-mune aveva così predispostoun progetto di riqualificazionee messa in sicurezza per unimporto di 530 mila euro. LaRegione Lombardia aveva ero-gato a fondo perduto 250 milaeuro.

Il restante importo dovevaessere reperito attraverso l’ac-censione di un mutuo con ilcredito sportivo. Il comune diCastiglione in proposito avevapubblicato un bando per la ge-stione della struttura. Ad ag-giudicarselo era stata la stessa

L’ingresso del centro sportivo: sulla porta l’avviso di chiusura firmato dal sindaco uscente

Castiglione Intelvi. Secondo i tecnici comunali le condizioni sono in continuo peggioramentoGelpi: «La società sportiva non ha fatto i lavori». Il presidente: «Provvedimento inopportuno»

Lariointelvi che avrebbe dovu-to versare 18 mila euro annueper 20 anni e dare così il vialibera al comune di Castiglionedi procedere con l’appalto e ilavori.

«Visto che- prosegue il testo- la Asd Lariointelvi aggiudica-taria del bando di riqualifica-zione del Centro sportivo co-munale- non ha ottemperatoalle obbligazioni previste dalbando stesso e perdi più, nono-stante i termini di proroga con-cessi dalla regione Lombardia,ha continuato ad essere ina-dempiente, nonostante i conti-nui inviti formulati formal-mente da questa amministra-zione, non ottemperando aquanto previsto dal bando digara entro il termine assegnatodalla Regione stessa, inibisceil presidente dell’Asd di utiliz-zare e far utilizzare a chiunquela struttura».

«Non si tratta di un’ordinan-za- precisa Gelpi -Se Larioin-telvi vuole utilizzare le struttu-ra lo può fare a proprio rischioe pericolo. Il rettangolo di gio-co può essere utilizzato libera-mente, per gli spogliatoi si puòfare riferimento a quelli attiguial centro coperto».

«Il comune di Castiglione -conclude Gelpi -ha fatto la suaparte riconoscendo il valoresociale dell’associazione accol-landosi una parte del debito

annuo pari a sei mila euro. Maugualmente nessuno si è pre-sentato a firmare la convenzio-ne» .

Prima squadra a rischio

Per il presidente Mario Pozzi«quello del sindaco Gelpi è sta-to un provvedimento inoppor-tuno che poteva essere differi-to. Se non troviamo una solu-zione saremo costretti a ritira-

re la prima squadra che militanel campionato di prima cate-goria e le altre sei che giocanonelle giovanili. Non abbiamoavuto il tempo nemmeno diprendere le nostre cose dallasede. Chiederemo la revoca delprovvedimento al commissarioprefettizio».

La speranza che i soldi dellaRegione non sono andati persiarriva dal consigliere regionale

Francesco Dotti « Una ulte-riore proroga potrà essere con-cessa - dice Dotti- Ma poi oc-corre sedersi intorno a un ta-volo e trovare la soluzione. Ba-sta un piccolo sforzo da partedi tutti i comuni coinvolti. Sitratta di erogare un piccolocontributo annuo - conclude-per un centro che è di tutti eper un’associazione che coin-volge un intero territorio».

«Troppe crepe nel centro sportivo»Il sindaco lo chiude, esplode la polemica

SORICO

Tombolatain palestra

Domani tombolata dell’ora-torio nella palestra comuna-le. Giochi alle 15, con premiin palio. Seguirà un rinfre-sco. Il ricavato per l’oratorio.G. RIV.

MENAGGIO

Arriva la BefanaCon la Pro loco

Con la Pro Loco, domani alle15, in piazza Garibaldi arri-verà la Befana. G.RIV.

FAGGETO LARIO

Presepe viventea Palanzo

La comunità religiosa di Pa-lanzo celebrerà la festa del-l’Epifania con il presepe vi-vente. Si inizierà alle 15, conla partecipazione della Ban-della del Soldo. Arrivo in chiesa con il Coro del Vica-riato e la benedizione del-l’infanzia. Infine, al Rebunt,ex scuola elementare, me-renda. Durante la manife-stazione si terrà una raccoltabenefica di coperte. G. VAL.

ALTA VALLE INTELVI

Befana a Lanzosul ghiaccio

”Festa della Befana” domanial Palalanzo dalle 14:30 con“Draghi, streghe e ... maghi”spettacolo a cura dell’asso-ciazione Teatro dei Buratti-ni di Como. Ingresso libero.A seguire, la Befana lanzesearriverà pattinando sul ghiaccio sulla pista da patti-naggio allestita sul piazzaledel Palalanzo. Quindi dol-cetti, offerti dalla pro Loco Lanzo e Scaria, con la colla-borazione dell’Usli.

pra al centro abitato, che que-st’anno vantano i nuovi impiantidi risalita. Alla USLI Lanzo è inoltre possibile tesserarsi al co-sto di 40 € alla F.I.S.I. ( http://www.fisi.org/ ) ed usufruire di sconti e promozioni.

Oltre alle escursioni in mez-zo ai boschi e sulle montagne in-nevate, che regalano un paesag-gio fiabesco, passeggiate e cia-spolate, nonchè piste naturali per slitte e bob, è inoltre possibi-le praticare lo sleddog, la corsa con i cani da slitta (qui con degli huscky). La pista intelvese per praticare lo sleddog corre paral-lela a quella di sci di fondo in lo-calità Pian delle Noci, e per in-formazioni ci si può rivolgere a Marcello al 3355661842. S. Ped.

Intelvi; in primis, la pista di pat-tinaggio su ghiaccio allestita di-nanzi al Palalanzo (giornaliero 5euro dalle 15 alle 19) fino al pros-simo 7 gennaio.

Per gli amanti dello sci: scinordico in località Pian delle Noci sulla Pista “Conca Smeral-da”, pista omologata per la disci-plina (giornaliero 5 euro). Sia la pista di pattinaggio, che quella disci nordico sono gestite diretta-mente da USLI. Per chi ama in-vece le discese, sono aperte le pi-ste da sci dalla Scuolasci Sighi-gnola, in località omonima so-

Alta Valle IntelviTante opportunità

per il ponte dell’Epifania

Dallo sci di fondo

alla corsa con i cani

Neve, natura, eventi e sport: il grande afflusso turisticodi questi giorni di festa in Valle Intelvi è davvero ben ricompen-sato grazie alla variegata e mul-tiforme offerta di manifestazio-ni e soprattutto di luoghi in cui godere di sci, pattinaggio, natu-ra, sleddog a Lanzo, in Alta Valle

Pattinaggio e sleddogLa vera regina è la neve

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LA PROVINCIA 25VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

MARCELLO VILLANI

Diabetici, ipertesi, asmatici, cardiopatici, e tantis-simi altri pazienti “cronici” (so-no migliaia, anzi 3,2 milioni in tutta Lombardia), dalle prossi-me settimane riceveranno a ca-sa una lettera che li inviterà a scegliere tra ospedali, coopera-tive di medici, centri di cura e mmg (medici di medicina gene-rale), per attuare la riforma del 4 maggio scorso (dgr X/6551) dal titolo “Riordino della rete diofferta e modalità di presa in carico dei pazienti cronici e/o

fragili in attuazione dell’art. 9 della legge regionale N. 23/2015”. Ovvero della riformasocio sanitaria lombarda.

Percorsi meno dispersivi

In parole povere: una vera e propria rivoluzione per i pa-zienti cronici che, almeno nelleintenzioni del legislatore regio-nale, intende rendere più ac-cessibili e meno dispersivi i percorsi di cura.

In pratica, un malato croniconon dovrà più recarsi dallo spe-cialista, poi con la sua prescri-

zione andare dal proprio medi-co, farsi fare le ricette (di medi-cinali o degli esami clinici), quindi cominciare a vagare tra un “numero verde” e l’altro perprenotare trattamenti o esami. Farà tutto il proprio “medico gestore”, ovvero il medico scel-to dal singolo paziente che po-trà essere un medico dell’ospe-dale, oppure il proprio medico di base, o detto di famiglia, se quest’ultimo ha aderito a una delle cooperativa di medici abi-litate dall’Ats Monza Brianza. Sul sito dell’Ats c’è l’elenco di

L’ospedale Manzoni di Lecco è stato accreditato per la presa in carico dei pazienti cronici

Per i malati croniciscatta la rivoluzioneEcco cosa accadràSanità. Al via con il nuovo anno la riforma regionaleNessun problema a Lecco e provincia: hanno aderitol’85% dei medici di base e tutte le strutture sanitarie

Medici e strutture

L’elencodi chi gestirà la nostra salute

Anche il Mandic di Merate è “convenzionato” con la Regione

partecipato davvero in tanti. Li abbiamo vagliati e accreditati».

La riforma avrà bisogno disuoi tempi per raggiungere in-formativamente tutti. Va da sé che la riforma è già operativa e cisi può rivolgere già da oggi ai propri medici (o alle strutture accreditate, vedi tabella), per ri-cevere informazioni. «Le prime 200mila lettere informative (sa-rà spiegata la ratio della riforma e le modalità, nda) partiranno il 15 gennaio da Ats. Riguarderan-no i pazienti che hanno il medicoaderente in cooperativa e i pa-zienti cronici che facevano rife-rimento al sistema Creg (un si-stema molto simile a quello che viene introdotto ora; nel Lec-chese coinvolge 36mila perso-ne, nda). Dopo di che seguiran-no tutti gli altri». M. Vil.

tutti i gestori (strutture, ospe-dali e cooperative di medici; www.ats-brianza.it).

Dovrebbe trattarsi della piùgrande semplificazione nel percorso di cura mai introdottanella sanità lombarda. Una buona notizia per i pazienti del-l’Ats (azienda di tutela della Sa-lute) Monza-Brianza, ovvero per i “cronici” del lecchese è chei loro medici di base, per l’85 percento dei casi hanno già detto “sì”. Ovvero quasi tutti i medicidi famiglia del lecchese hanno aderito al nuovo sistema: basta informarsi se il proprio ha ac-cettato l’incarico di prendersi cura dei propri pazienti cronici.

Non si tratta di una ripetizio-ne di quello che già faceva: il medico di base, infatti, potrà, stilare il piano assistenziale in-dividuale (Pai) e, attraverso il centro servizio di cooperativa, prenotare visite, prescrivere farmaci e avere un contatto conil “case manager” per monito-rare l’andamento della malattiacronica. Una rivoluzione, in-somma.

Naturalmente il “cronico”potrà rivolgersi ad altri, se vor-rà: potrà cioè scegliere l’ospe-dale di riferimento, dove c’è lo specialista che lo ha in cura, peresempio, sempre se fa parte della rete dei “gestori” o dei “co-

gestori” (quelli che non hanno aderito ma hanno accettato di appoggiarsi a chi lo ha fatto).

Le case di riposo

Oltre agli ospedali, nel Lecche-se ci sono anche molte case di riposo, le più grandi. Il che faci-lita la vita di chi, da fuori (i rico-verati hanno già chi li segue in-ternamente), vuole semplice-mente continuare a farsi curarein quella struttura di sua fidu-cia. Le rsa, naturalmente, si so-no accreditate soprattutto per patologie croniche legate al-l’anzianità come l’Alzheimer o le demenze senili.

Ma a chi chiedere informa-zioni sulla riforma? Innanzi-tutto al proprio medico di base.Oppure all’ospedale di riferi-mento. Ma Lecco è anche uno dei pochissimi territori che, con un accordo con l’Ordine deifarmacisti, ha stipulato un ac-cordo per la pubblicizzazione di questa novità a livello capil-lare, in tutte le farmacie del ter-ritorio dell’Ats Monza Brianza del Lecchese. Insomma, avere una malattia cronica da noi è si-curamente più sopportabile che da altre parti: si può pensa-re di più a curarsi e meno a per-dere tempo in scartoffie, telefo-nate e giri in auto da un medicoall’altro.

Sono 37 i gestori, sei le cooperative

di medici e pediatri più 200 co-ge-

stori sull’intero territorio dell’Ats

Monza-Brianza (ex Asl di Lecco,

Monza e Vimercate). Nel Lecchese,

invece, le strutture sono le seguen-

ti: l’Asst di Lecco (ospedali Manzoni

di Lecco e Mandic di Merate),

Mangioni Hospital di Lecco, Inrca di

Casatenovo, quattro strutture

socio sanitarie (Cosma; Cosma

Salute; Iml, Cmt); quindi le associa-

zioni che reggono la Nostra Fami-

glia (nelle sue varie sedi), la rsa

Borsieri di Lecco(fondazione

Istituto Sacra Famiglia di Milano

onlus), rsa Villa dei Cedri di Merate

(Il Biffo), Istituto Frisia di Merate,

Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi di

Lecco, Like Community scs Polo

Frassoni di Lecco. Sono poi 161 i

medici di base di Lecco e 33 i pedia-

tri di libera scelta lecchesi, che

hanno detto “sì” alla riforma (in

totale 194) sui 467 medici di base

che hanno aderito a livello di Ats

Monza-Brianza. A Monza gli Mmg

sono 124 e 149 su Vimercate.

L’Ats: «Cure d’eccellenza, ma saranno più omogenee»«La nostra Ats è quella

che ha il maggior tasso di adesio-ne dei medici di base di tutta Lombardia. Stiamo parlando, a Lecco, dell’85 per cento dei me-dici di base. Monza e Vimercate sono a circa il 60 per cento, per cui l’Ats si attesta su una media del 70 per cento di adesioni».

La bella notizia viene dalladottoressa Cristina Sarchi, dello staff del direttore generaledell’Ats Monza Brianza Massi-mo Giupponi. «La riforma ri-guarda 65 patologie consideratele malattie croniche più diffuse. Chi ha una o più di queste pato-logie rientra in questo database. A questi malati viene data la pos-

sibilità di avere un medico ge-store che li prende in carico e or-ganizza loro tutto il percorso te-rapeutico. In sostanza quello che dobbiamo fare in autono-mia (andare dallo specialista, farsi fare le ricette, prenotare le visite o gli esami…), lo farà il pro-prio medico gestore. Per i pa-zienti cronici, considerati più fragili, è stato studiato un per-corso privilegiato che, tramite il proprio medico gestore, preve-de tutte le prescrizioni farmaco-logiche, la prenotazione degli esami e delle visite, attraverso un centro dedicato ai medici ge-stori. Non ci sarà più bisogno di fare il giro delle sette chiese. E ci

sarà anche un “gestore” che chiederà al telefono se stai fa-cendo quello che è previsto dal piano di cura. Le cure rimarran-no le stesse, d’eccellenza, ma pri-ma erano tutte frazionate: ogni volta che si cambiava il “set” di prestazioni c’erano delle diffor-mità nelle erogazioni».

A rendere sul territorio diLecco la situazione favorevole all’applicazione della riforma è la grande risposta dei medici: «L’adesione così alta è data an-che dal fatto che a Lecco già si fa-ceva un qualcosa di simile. Inol-tre al bando, dalle strutture ospedaliere, ai medici, fino alle strutture socio sanitarie, hanno La riforma riguarderà 65 patologie croniche

[email protected]. 0341 357411 Fax 0341 368547

Vittorio Colombo [email protected], Barbara Faverio [email protected], Gianluca Morassi [email protected], Luciano Barocco [email protected], Antonella Crippa [email protected],

Roberto Crippa [email protected], Guglielmo De Vita [email protected], Lorenza Pagano [email protected], Enrico Romanò [email protected].

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26 LA PROVINCIA

VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

Due lauree in ingegneriaper rendere le barche più veloci

Focus La sfida in Nuova Zelanda

America’s CupTre lecchesi fra i progettistiVela. Giorgio Provinciali, Paolo Motta e Luca ValsecchiIngaggiati dalla squadra Usa lavoreranno in Spagnaper rendere la loro imbarcazione più veloce possibile

I tre ingegneri lecchesi, da sinistra Giorgio Provinciali, Paolo Motta e Luca Valsecchi

n Le imbarcazioni in gara “voleranno” grazie ai foil, le appendici laterali

n Provincialiha già collaborato con quattro edizioni dell’America’s Cup più una interrotta

modo di vedere per anni sul no-stro lago.

Giorgio Provinciali, milanesed’origine, con gioventù a Meratee a Lecco da dieci anni, spiega come si è arrivati a questa grandeoccasione.

«Tutto è nato dal fatto che ilteam Usa, partito da zero, ha affi-dato la progettazione del nuovoscafo allo spagnolo Marcelino Botin con cui avevo lavorato nelteam di Luna Rossa. Lui mi ha chiamato e abbiamo trovato subi-to un accordo e così ci trasferire-mo in Spagna, a Santander, alla

Come conseguenza mate-riale più evidente non ci saràpiù il “bulbo” centrale sotto loscafo, tenuto strettamente se-greto nelle storiche regate diCoppa di qualche decennio fa.La nuova tecnologia apre quin-di un’altra pagina importante.E la velatura? Congiuntamen-te alle innovazioni del sistemadi “foiling”, Team New Zea-land e Luna Rossa stanno lavo-rando su un certo numero dipossibili innovazioni da appli-care all’alberatura dell’AC 75,con la condizione che l’alberonon necessiti di una gru per es-sere armato ogni giorno. Tuttosi saprà con la pubblicazionedella “Regola di Classe dell’AC75”, ufficializzata entro il 31marzo 2018.M.Cor.

Con una laurea in in-gegneria navale all’Ecole Na-tionale Supérieure de Techni-ques Avancées di Parigi e una iningegneria aerospaziale del Po-litecnico di Milano, Giorgio Provinciali è uno dei massimi esperti della dinamica dei fluidiapplicata sulle barche da regataper renderle il più veloci possi-bili.

La sua carriera lo ha vistoprotagonista nello sviluppo di diversi progetti in collaborazio-ne con studi professionali tra i più famosi al mondo, in primo luogo con VLPL di Marc Van Peteghem a Parigi e a Vannes

in Bretagna. Ma ci sono anche lecollaborazione con il comasco Claudio Maletto e l’argentino German Frers (Frers Naval Architecture and Enginee-ring). Derive, timonerie e ap-pendici sono alcuni dei vocabo-li con cui deve confrontarsi ognigiorno: il pane quotidiano.

Con la Coppa America Pro-vinciali ha un rapporto partico-lare. In particolare con il Team Prada di Luna Rossa dove ha la-vorato per tre campagne di America’s Cup (2003 ad Auck-land, 2007 a Valencia e 2013 a San Francisco come responsa-bile del progetto delle appendi-

ci e del calcolo previsionale del-le prestazioni) dovendo inter-rompere la quarta, quasi all’ini-zio, per il ritiro di Prada in di-saccordo con gli organizzatori. Da rimarcare che nel 2010, a Va-lencia, ha contribuito alla vitto-ria della Coppa facendo parte del team americano di Oracle.

Ora una nuova avventuracon il ritorno al lavoro sulle ca-rene tradizionali ma “impre-ziosite” dalle nuove tecnologie per dare all’America’s Cup quel-la visibilità e quella spettacola-rità che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. M.Cor.

MARCO CORTI

Ci sarà anche un teamdi progettisti lecchesi al lavoro invista della prossima Coppa Ame-rica di vela (l’America’s Cup) la prestigiosa competizione in pro-gramma nel 2021 ad Auckland inNuova Zelanda.

Il team di casa nostra è “capita-nato” dal lecchese Giorgio Pro-vinciali, ingegnere navale e aero-spaziale di 48 anni, con al suo fianco gli ingegneri aerospazialiPaolo Motta (29 anni, di Monti-cello) e Luca Valsecchi (30 anni,di Vercurago) con laurea al Poli-tecnico di Milano.

La grande occasione

La grande occasione arriva da oltre oceano ed è targata New York Yacht Club. La sfida degli Usa alla mitica “Coppa delle 100Ghinee” vedrà infatti scendere inacqua anche il team “BellamenteQuantum Racing” voluto dalla passione di due armatori ameri-cani, Jhon J. Hap Fauth di “Bel-lamente” con un Maxi ’72 e DougDevos di Quantum con un classeTp 52. Lo skipper sarà Terry Hu-tchinson.

La rinnovata formula dellaCoppa, con il ritorno ai “mono-scafi” da 75 piedi (22,86 metri),dopo due edizioni con i “catama-rani” - grazie alla vittoria dei neo-zelandesi capitanati da Grant Dalton con il team italiano di Luna Rossa del patron PatrizioBertelli primo sfidante (Chal-lenger of Record), e quindi coloroche hanno dettato le nuove regole-, ha riaperto nuovi orizzonti.

Le nuove barche di CoppaAmerica, la numero 36 dal 1851ad oggi, saranno gli AC 75, moder-ni monoscafi “volanti” ad alte prestazioni grazie ai “foil”, ap-pendici laterali che consentiran-no di planare: un poco, spiegatomolto volgarmente, come l’effet-to aliscafo che abbiamo avuto

Botin Partenrs per la prima fasedi avvicinamento alla Coppa».

Provinciali non è nuovo adesperienze di progettazione e cal-colo per l’America’s Cup. Al suoattivo ne ha ben quattro di cui trecon Luna Rossa e una con gli americani di Oracle. In più quellainterrotta dell’edizione 2016 peril ritiro del team Prada in contra-sto con gli organizzatori.

«Il nostro è un lavoro così –spiega ancora l’ingegnere – ci spostiamo in continuazione. Pe-rò a Lecco, grazie all’opportunitàdataci al Coworking dell’architet-to Alberto Marchi abbiamo

avuto una scrivania dove poter lavorare e dove ho potuto averecon me Motta e Valsecchi. Ora c’èanche il perito Alberto Panzeri,consulente di sicurezza sul lavo-ro, che fa parte delle nostra squa-dra. Ma a breve partiremo per laSpagna».

Prevedere le prestazioni

Ma cosa seguiranno i nostri tre ingegneri in termini pratici? «Ilnostro lavoro – prosegue Provin-ciali – sarà quello di responsabiliper quanto attiene la previsionedelle prestazioni della nuova bar-ca. Inizialmente si deve lavorarein termini virtuali al computer epoi una volta realizzato lo scafo,negli Usa, si passerà alle valuta-zioni su fluidodinamica numeri-ca e aerodinamica compresi i foil,che sono le appendici. È un lavoroche facciamo spesso su barche daregata con un unico obiettivo: renderle il più veloci possibile».

Una grande opportunità cheterrà i tre professionisti lontanidall’Italia per almeno un paio dianni nell’attesa delle prime rega-te di avvicinamento alla Coppa America (la Prada Cup).

«Effettivamente sia per meche per i miei collaboratori saràuna bella avventura. Quello ame-ricano è un team nuovo ma conpersone di grande esperienza e partendo da zero sulle nuove bar-che sarà motivante per tutti. A marzo del prossimo anno poi siavranno le linee guida da seguireper la costruzione della barca cheda regolamento avverrà in un cantiere americano. A partire damarzo 2019 ci saranno i vari dellebarche di un po’ tutti i team e lì sivedrà se il lavoro di progettazioneè stato proficuo o meno. L’entu-siasmo è tanto anche perché que-sto tipo di monoscafi sono nuoviper tutti e la curiosità, indipen-dente dalle simulazioni a compu-ter, è tanta. Noi siamo pronti».

E dopo due edizioni nel 2021 si torna al monoscafoLa Coppa America del

2021 di vela ha compiuto unanuova virata, un salto nel futu-ro. Dopo due edizioni contra-stanti con i multiscafi (i cata-marani) si tornerà alla tradi-zione con i monoscafi grazie al-la sinergia tra i vincitori dellaCoppa 2017 alle Bermuda, ikiwi di Team New Zealand e gliitaliani di Luna Rossa del TeamPrada

Ne è nato il concept dell’im-barcazione AC 75 (22,86 me-tri) una classe – su cui lavore-ranno i tre lecchesi - di moder-ni monoscafi “volanti” ad alteprestazioni con cui si dispute-ranno le regate della 36^ Ame-

rica’s Cup in Nuova Zelanda. Inpochi mesi i team progettualidi Team New Zealand (il de-fender dopo il 7-1 inflitto agliamericani di Oracle alle Ber-muda) e Luna Rossa (il chal-lenger of record, vale a dire ilprimo sfidante) hanno lavora-to su diversi concetti di mono-scafi, con l’obiettivo di proget-tare una classe di imbarcazioniche fosse impegnativa da por-tare e che premiasse e mettes-se in risalto i massimi livelli diabilità degli equipaggi.

Barche dotate di appendici, i“foil”, lunghi oltre cinque me-tri ciascuno, che assicurano ve-locità - consentendo alla barca

di sollevarsi e di volare letteral-mente sull’acqua - e tanto spet-tacolo in ogni condizione divento e di mare. Qualcuno li hagià battezzati i “baffi” di Cop-pa. L’AC 75 lega altissime pre-stazioni ed eccellenti caratte-ristiche per il “match racing”(le sfide uno contro uno) con lasicurezza di un’imbarcazioneauto raddrizzante in caso discuffia (il rovesciamento dellabarca) proprio grazie alle duederive basculanti a T, una perogni lato dell’imbarcazione,zavorrate in modo da aumen-tare il “momento raddrizzan-te” in navigazione e dare stabi-lità a basse velocità. Il catamarano neozelandese vincitore nel 2017 TEAM NEW ZEALAND

Le nuove barche AC75 nella simulazione fornita dal Team Prada

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LA PROVINCIA 27VENERDÌ 5 GENNAIO 2018

I nuovi sacchetti per frutta e verdura constano 2-3 centesimi

Jon Grandi

chetti usa e getta per l’acquistodi frutta e verdura. Non voglia-mo però imporle ai nostriclienti, per questo continuia-mo a mettere a disposizione isacchetti di plastica gratuiti».

E a proposito dell’utilizzoplurimo delle borse, proprioieri il ministero della Salute hadetto no alla possibilità di riu-tilizzare i sacchetti per la spesadi frutta e verdura perché sus-siste un rischio di eventualicontaminazioni, ma non ècontrario al fatto che il cittadi-no possa portare i sacchetti dacasa, a patto che siano monou-so e idonei per gli alimenti. A.Qua.

di test a Zurigo, terminata adaprile, le vendite registrate so-no state oltre 200mila».

Anche la Coop svizzera dal 6novembre ha messo a disposi-zione borse riutilizzabili incellulosa certificata, le “multibags”, al costo di 4,90 franchiper una confezione da tre: «So-no molto apprezzate dai nostriclienti – commenta la portavo-ce Coop regione Ticino Fran-cesca Destefani - Le venditesono andate oltre le nostreaspettative, ne sono state ac-quistate oltre 50mila. Con leMulti-Bags offriamo un’alter-nativa ecologica alla clientelache vuole rinunciare ai sac-

che le etichette si attaccano esi staccano senza particolariproblemi. «Non vuole essereun’imposizione – continua - isacchetti in plastica monousonei reparti delle nostre filialirimangono gratuiti e al mo-mento non sono previsti cam-biamenti». L’obiettivo comu-ne è però quello di ridurre alminimo il loro utilizzo: «Lanostra clientela – aggiungeCorti - ha risposto bene e haaccolto con entusiasmo la no-vità. In poco più di sei mesi, so-lo in Ticino, ne sono state ac-quistate oltre 6500 confezionie alle nostre casse ne spuntanosempre di più: nella breve fase

reparti di frutta e verdura,questo in ottica di tutela am-bientale». Si chiamano “veggiebag” e una confezione da quat-tro costa 6,90 franchi. Non so-no pensate come articoli usa egetta: si tratta di borse in polie-stere a maglia fine resistenti,riutilizzabili e lavabili in lava-trice, ideali per impacchettarela frutta e la verdura sfusa. An-

vendita, borse ecologiche doveriporre frutta e verdura da uti-lizzare a oltranza. «Migros Ti-cino – spiega Luca Corti, re-sponsabile comunicazione ecultura della cooperativa - èstato il primo attore del com-mercio al dettaglio a introdur-re a Sud delle Alpi un’alterna-tiva ecologica ai classici sac-chetti di plastica monouso nei

L’alternativaSono in poliestere

a maglia fine, resistenti,

riutilizzabili e lavabili

in lavatrice

In Svizzera si sonomossi prima. Le catene “Mi-gros” e “Coop” hanno inseritoquest’anno, nei propri punti

Svizzera, problema risoltoC’è la borsa riciclabile

un mancato aggiornamentodella cassa elettronica. Va dasé che, con tutta probabilità, la“falla” nel sistema sarà turatapresto. Anche perché a uncontrollo sul supermercato, cisarebbero multe salatissime:fino a 25mila euro.

E la legge è chiara al propo-sito: il supermercato non può“regalare” il sacchetto come“offerta promozionale”. Deve(dovrebbe a questo punto)comparire nello scontrino. Ilche, per ora, nella nostra espe-rienza non è ancora capitato.Ma ci riproveremo nei prossi-mi giorni, quando la riformadovrà essere per forza manda-ta a regime.M.Vil.

Tina Ghislanzoni Giulia Altomare

MARCELLO VILLANI

Sacchetti “bio” neisupermercati lecchesi, un pro-blema minore. Se sui social, manon solo, i 2-3 centesimi da pa-gare per ogni sacchetto biode-gradabile (al 40 per cento),sembrano essere il problemadel 2018, per fortuna i lecchesi,in gran parte, lo ridimensiona-no. Almeno a giudicare dalleinterviste raccolte fuori da unsupermarket del centro.

Somma modesta

Una delle poche giovani che in-contriamo alle 10 di mattina,infatti, è eco-sensibile. AliceViola afferma: «È giusto paga-re una somma tutto sommatocosì modesta, per l’ambiente.Pagare due centesimi in piùper frutta e verdura si potevaevitare anche perché li si pote-va mettere nei sacchetti che sicomprano all’uscita. Però nonsono arrabbiata, per niente».

Chicco Clozza, però, resi-dente del centro e conosciutis-simo per la sua militanza Cai,pensa a un accordo commer-ciale sotteso alla nuova legge.«Per me è stata una decisionedei commercianti che al posto

La spesa. Pochi condividono l’indignazione generale«Giusto pagare per l’ambiente, vanno bene per l’umido»Ma c’è anche chi ci vede manovre per guadagnare di più

di aumentare la merce hannoispirato questa legge. Sono lo-ro che, invece di mettere duecentesimi in più sulla merce,hanno spostato questa tassasui sacchetti. Però è un servizioche ti fanno. Io uso i sacchettidi tela perché ho cura di noncreare troppa spazzatura diplastica. I sacchetti della fruttacomunque li userò per l’umidoe, a conti fatti, è un risparmio,visto che a comprarli costanoquasi dieci centesimi l’uno».

Marco Gelli è sulla stessa li-nea di pensiero. Con i sacchettidella frutta e della verdura sipuò risparmiare: «Se uno poi liusa per buttare l’umido casa-lingo, alla fine risparmia qual-cosa. È un falso problema. So-no grandi abbastanza per con-tenere i rifiuti di casa. Non ca-pisco tutta questa protesta, an-che se non ho seguito in detta-glio la polemica. Non sono con-trario, però: tra tutti i problemiche ci sono mi sembra assolu-tamente un problema mino-re».

C’è anche chi, come TinaGhislanzoni, pensa che non cisia differenza con il passato.Anzi: oggi almeno il prezzo del

sacchetto lo dichiarano espli-citamente nello scontrino:«Dicono che anche prima,quando c’erano i sacchetti diplastica, li facessero pagareugualmente, nascondendo ilcosto delle buste dentro ilprezzo della frutta e della ver-dura. Noi paghiamo sempre,questa è la verità: “Tass e paga”,oramai è così che fanno tutti».

Penalizzato chi è solo

Però non tutti sono contentidei sacchetti “Bio”. Jon Gran-di è quasi rassegnato: «Cosadobbiamo fare? Loro decidonoe noi paghiamo. I due centesi-mi in sé non sono granché, machi è solo e prende cinque frut-ti diversi, che fa? Paga 10 cente-simi ogni giorno. Ma, ripeto, c’èpoco da fare. Oramai è deciso…Come vogliono fare, fanno…».

E Giulia Altomare aggiun-ge: «Chi si può opporre allenuove disposizioni? Come si faa contestare queste decisioni?Non avrebbero dovuto far pa-gare questa nuova tassa ai con-sumatori. Non solo in questo,ma in tante altre cose, però,fanno pendere le loro decisionisulle nostre teste».

Ma non in tutti i supermarket si applica la normaSi fa un gran parlare

sui social di un problema che,abbiamo verificato, sembranon esserci.

Almeno nel supermercato(non lo stesso visitato durantele interviste), di Lecco, pressoil quale abbiamo effettuato unpiccolo esperimento che hadato risultati inattesi. Abbia-mo comprato, tra le altre cose,come farebbe un single, dellemammole (carciofi) e una me-la. Le mammole (3,45 euro) leabbiamo inserite nel bioshop-per, mentre la mela (0,32 eu-ro), essendo una sola, l’abbia-

mo “prezzata” pesandola e ap-ponendo l’adesivo del suo co-sto direttamente sulla buccia.Nessun sacchetto insomma.Alla cassa ci aspettavamo dueipotesi: la prima è che ci faces-sero pagare due contributi“eco” sia per le mammole cheper la mela (anche se non in-sacchettata); la seconda è checi facessero pagare solo il sac-chetto delle mammole.

Invece, la sorpresa è statatotale quando abbiamo appre-so, dallo scontrino, che l’unicocosto che abbiamo sostenuto,è quello del “bio shopper” fi-

nale (10 centesimi di euro),ovvero della busta nella qualeabbiamo inserito i nostri ac-quisti. Di “eco” buste per lafrutta e la verdura acquistatenon c’è menzione. Ma la di-sposizione parla chiaro: ogniinsacchettamento (e il dubbioera se la mela fosse comunqueassoggettata al regime anchese non imbustata), dovrebbecostare da 1 a 5 centesimi, a se-conda del supermercato visi-tato. Così non è stato. O si ètrattato di una “dimentican-za” alla cassa, della cassiera,oppure, più probabilmente, di I prodotti acquistati con e senza lo shopper MENEGAZZO

Chicco Clozza Alice Viola Marco Gelli

Sacchetti a pagamento?«Qualche centesimonon è un problema»

Focus Gli shopper a pagamento

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