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Nuova enciclopedia del ponteggio Dal progetto al montaggio L’evoluzione dei ponteggi nella tecnologia, nella progettazione, nei nuovi approcci alla sicurezza, nelle verifiche strutturali legate al montaggio. Esempi di piani di montaggio/smontaggio in forma completa ed illustrati con foto a colori Luigi Galli Il volume è stato concepito attorno all’idea di elaborare criteri e procedure volti a realizzare il montaggio dei ponteggi in sicurezza. Ne è nata una lunga sperimentazione in cantiere, promossa dall’ACAI - Associazione Italiana Costruttori in Acciaio, consistita in montaggi e smontaggi sperimentali di ponteggi, i cui risultati costitui- scono il nocciolo centrale del testo. Attorno ad esso è la stessa attività di ricerca che ha portato a costruire e siste- matizzare gli argomenti che sono il presupposto imprescindibile di ogni montaggio: il progetto del ponteggio, il Piano di montaggio e smontaggio, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, il Piano Operativo di Sicurezza. Questi argomenti vengono approfonditi come componenti di un meccanismo volto a produrre un fondamentale risultato: la sicurezza del lavoro integrata nei processi lavorativi. L’approccio sperimentale viene costantemente assistito da una aderenza rigorosa alla normativa vigente, di cui il D.Lgs. n. 235/2003, appena entrato in vigore, rappresenta uno dei punti di arrivo. L’obbligatorietà dei Piani di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi (PIMUS) ha indotto l’Autore ad esemplificare nel testo quattro di tali Piani, ed a descriverne fotograficamente l’esecuzione. Il coordinatore o il RSPP vi troverà tutti gli elementi - metodologici e pratici - per redigere il PIMUS.

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Nuova enciclopedia del ponteggioDal progetto al montaggioL’evoluzione dei ponteggi nella tecnologia, nella progettazione, nei nuovi approcci alla sicurezza, nelle verifiche strutturali legate al montaggio.Esempi di piani di montaggio/smontaggio in forma completa ed illustrati con foto a colori

Luigi Galli

Il volume è stato concepito attorno all’idea di elaborare criteri e procedure volti a realizzare il montaggio deiponteggi in sicurezza. Ne è nata una lunga sperimentazione in cantiere, promossa dall’ACAI - AssociazioneItaliana Costruttori in Acciaio, consistita in montaggi e smontaggi sperimentali di ponteggi, i cui risultati costitui-scono il nocciolo centrale del testo. Attorno ad esso è la stessa attività di ricerca che ha portato a costruire e siste-matizzare gli argomenti che sono il presupposto imprescindibile di ogni montaggio: il progetto del ponteggio, ilPiano di montaggio e smontaggio, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, il Piano Operativo di Sicurezza.Questi argomenti vengono approfonditi come componenti di un meccanismo volto a produrre un fondamentalerisultato: la sicurezza del lavoro integrata nei processi lavorativi.L’approccio sperimentale viene costantemente assistito da una aderenza rigorosa alla normativa vigente, di cuiil D.Lgs. n. 235/2003, appena entrato in vigore, rappresenta uno dei punti di arrivo. L’obbligatorietà dei Pianidi montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi (PIMUS) ha indotto l’Autore ad esemplificare nel testo quattro ditali Piani, ed a descriverne fotograficamente l’esecuzione. Il coordinatore o il RSPP vi troverà tutti gli elementi -metodologici e pratici - per redigere il PIMUS.

Indice generale

3

INDICE GENERALE

Premessa

................................................................................................................................. 11

CAPITOLO 1

UNA RICERCA A TUTTO CAMPO

13

CAPITOLO 2

LA PROGETTAZIONE DEI PONTEGGI

19

2.1 Procedura di progettazione ................................................................................. 19

2.1.1 Analisi dell’area

.......................................................................................... 26

2.1.2 Analisi delle esigenze del cantiere

................................................................. 27

2.1.3 Analisi del PSC e del piano di emergenza

..................................................... 27

2.1.4 Analisi dei requisiti e delle prestazioni richiesti al ponteggio

........................... 28

2.1.5 Rilievo grafico e fotografico dell’opera da servire

............................................ 36

2.1.6 Progetto e disegno esecutivo

.......................................................................... 37

2.1.7 Piano di montaggio, uso e smontaggio

.......................................................... 49

2.1.8 Progetto strutturale

..................................................................................... 49

2.1.9 Progetto della cantierizzazione

..................................................................... 50

2.1.10 Emergenze

.................................................................................................. 52

CAPITOLO 3

IL PIANO DI MONTAGGIO,

USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI

57

3.1 Presupposti di metodo: il piano di montaggio, uso e smontaggio come “passo” nella procedura di progettazione del ponteggio ................................................. 57

4

NUOVA ENCICLOPEDIA DEL PONTEGGIO

3.2 La normativa applicabile al piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi ............................................................................58

3.3 I contenuti del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi ....................61

3.4 Metodologie di redazione del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi ............................................................................68

CAPITOLO 4

LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE DEI PONTEGGI

71

4.1 Contenuti del calcolo strutturale dei ponteggi ....................................................71

4.2 Metodo di calcolo dei ponteggi ..........................................................................73

4.3 Morte del calcolo semplificato ............................................................................74

4.4 Verifiche strutturali sui ponteggi mirate alla realizzazione del montaggio/smontaggio .................................................................................77

4.5 Verifiche strutturali su ponteggio a telai prefabbricati a portale ...........................77

4.5.1 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni degli apparecchi di sollevamento: sistema bandiera-tubo-telaio (metodo del montante provvisorio)

.....................77

4.5.2 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni degli apparecchi di sollevamento: sistema bandiera-telaio-campata (metodo del castello)

....................................79

4.5.3 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 2˚ piano campata EF

...................................................................................80

4.5.4 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 3˚ piano stilata B

........................................................................................81

4.5.5 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 4˚ piano stilata A (smontaggio)

....................................................................82

4.5.6 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 4˚ piano stilata F (smontaggio)

.....................................................................83

4.6 Verifiche strutturali su ponteggio in tubo/giunto ................................................84

4.6.1 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni degli apparecchi di sollevamento: sistema bandiera-montante-corrente

...........85

4.6.2 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 6˚ impalcato

.................................................................85

4.7 Verifiche strutturali su ponteggio a montanti e traversi prefabbricati ..................86

4.7.1 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: impalcato generico

.......................................................................................86

4.7.2 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 3˚ piano

........87

4.7.3 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 2˚ piano

........87

4.8 Verifiche strutturali su ponteggio a telai prefabbricati ad H ................................88

Indice generale

5

4.8.1 Verifica di elementi sollecitati dalle azioni dei DPI anticaduta: 2˚ piano

.................................................... 88

4.8.2 Verifica al ribaltamento della parte di ponteggio studiata nel par. 4.8.1

................................................................................. 89

CAPITOLO 5

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

PER IL MONTAGGIO/SMONTAGGIO DEI PONTEGGI

91

5.1 Dispositivi di protezione individuale anticaduta ................................................. 91

5.1.1 Sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta retrattile collegato a parti del ponteggio

...................................................................... 94

5.1.1.1 Dispositivi di ancoraggio

........................................................................ 97

5.1.1.2 Connettori

........................................................................................... 101

5.1.1.3 Dispositivi anticaduta rettrattile

........................................................... 103

5.1.1.4 Imbracature anticaduta

........................................................................ 113

5.1.2 Sistema di arresto di caduta comprendente un dispositivo di protezione anticaduta collegato ad una linea di ancoraggio orizzontale

.......................................... 115

5.1.3 Dispositivi di salvamento

........................................................................... 122

5.2 Dispositivi di protezione individuale di trattenuta ............................................ 125

5.3 Guanti di protezione ........................................................................................ 127

5.3.1 Guanti di protezione contro i rischi meccanici

............................................ 127

5.3.2 Guanti di protezione contro i prodotti chimici

............................................ 130

5.4 Scarpe di sicurezza ............................................................................................ 132

5.5 Caschi di protezione ........................................................................................ 133

5.6 Apparecchi di protezione delle vie respiratorie .................................................. 134

5.7 Apparecchi per la protezione dell’udito ............................................................ 135

5.8 Occhiali protettivi contro agenti meccanici ...................................................... 135

5.9 Occhiali e creme protettive contro le radiazioni solari ...................................... 135

5.10 Indumenti da lavoro ........................................................................................ 140

5.10.1 Indumenti di protezione ed indumenti da lavoro

........................................ 140

5.10.2 Cintura porta attrezzi

............................................................................... 142

6

NUOVA ENCICLOPEDIA DEL PONTEGGIO

CAPITOLO 6

A

TTREZZATURE PER IL MONTAGGIO/SMONTAGGIO

DEI PONTEGGI

143

6.1 Apparecchi di sollevamento ..............................................................................143

6.2 Accessori di sollevamento .................................................................................145

6.3 Brache e catene per il sollevamento ...................................................................147

6.4 Indicatori elettronici di carico ...........................................................................149

6.5 Attrezzi di uso manuale ....................................................................................149

6.6 Attrezzature per eseguire le prove di tenuta degli ancoraggi ...............................149

6.7 Livello laser ......................................................................................................150

CAPITOLO 7

METODOLOGIE DI MONTAGGIO

E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI

151

7.1 Metodi di montaggio/smontaggio e progetto del ponteggio ..............................152

7.1.1 Metodo dell’impalcato provvisorio senza parapetto

.......................................152

7.1.2 Metodo dell’impalcato provvisorio con parapetto

..........................................154

7.1.3 Metodo del traliccio

...................................................................................157

7.2 Metodi di montaggio/smontaggio e DPI ..........................................................159

7.2.1 Metodo del DPI retrattile

...........................................................................159

7.2.2 Metodo del doppio DPI retrattile

................................................................171

7.2.3 Metodo del montaggio di punta (DPI retrattile su traverso)

..........................190

7.2.4 Metodo dei telai sovrapposti (DPI retrattile su traverso)

...............................192

7.2.5 Metodo della linea di ancoraggio con DPI anticaduta

..................................193

7.2.6 Metodo della linea di ancoraggio con DPI di trattenuta

...............................194

7.2.7 Metodo del DPI di trattenuta

.....................................................................195

7.2.8 Discussione dei risultati e criteri progettuali

.................................................195

7.3 Metodi di montaggio/smontaggio e dispositivi di protezione collettiva .............198

7.3.1 Metodo del parapetto provvisorio montabile dal basso

..................................198

7.3.2 Metodo del parapetto definitivo montabile dal basso

....................................200

7.4 Metodi di montaggio/smontaggio e movimentazione dei carichi .....................204

7.4.1 Metodo del passamano (movimentazione manuale)

.....................................204

Indice generale

7

7.4.2 Metodo del montante provvisorio (movimentazione meccanizzata)

............... 205

7.4.3 Metodo del castello (movimentazione meccanizzata)

................................... 205

7.4.4 Metodo del piano inferiore (movimentazione meccanizzata)

........................ 206

7.5 Riepilogo dei metodi di montaggio/smontaggio ............................................... 207

CAPITOLO 8

LA SQUADRA DI MONTAGGIO

211

8.1 Requisiti .......................................................................................................... 211

8.2 Compiti ........................................................................................................... 212

8.3 Dispositivi di protezione individuale ................................................................ 213

8.4 Comunicazione interpersonale ......................................................................... 213

8.5 Formazione, informazione e addestramento ..................................................... 214

CAPITOLO 9

PROGETTAZIONE, MONTAGGIO E SMONTAGGIO

DI UN PONTEGGIO A TELAI PREFABBRICATI A PORTALE

219

9.1 Analisi dell’area ................................................................................................ 220

9.2 Progetto (disegno esecutivo) ............................................................................. 220

9.3 Calcolo strutturale ........................................................................................... 225

9.4 Piano di montaggio e smontaggio .................................................................... 225

9.5 Progetto della cantierizzazione ......................................................................... 239

9.6 Procedura di montaggio ................................................................................... 239

CAPITOLO 10

PROGETTAZIONE, MONTAGGIO E SMONTAGGIO

DI UN PONTEGGIO IN TUBO/GIUNTO

281

10.1 Analisi dell’area ................................................................................................ 281

10.2 Progetto (disegno esecutivo) ............................................................................. 281

10.3 Calcolo strutturale ........................................................................................... 288

10.4 Piano di montaggio e smontaggio .................................................................... 288

10.5 Progetto della cantierizzazione ......................................................................... 296

8

NUOVA ENCICLOPEDIA DEL PONTEGGIO

10.6 Procedura di montaggio ...................................................................................296

10.7 COMMENTI ..................................................................................................338

10.7.1 Parapetto provvisorio

.................................................................................338

10.7.2 Perché no DPI anticaduta fino al 5˚ IMPALCATO?

..................................339

10.7.3 Piano grafico o piano scritto?

......................................................................339

CAPITOLO 11

PROGETTAZIONE, MONTAGGIO E SMONTAGGIO DI UN PONTEGGIO A MONTANTI E TRAVERSI

PREFABBRICATI (MULTIDIREZIONALE)

341

11.1 Analisi dell’area .................................................................................................341

11.2 Progetto (disegno esecutivo) .............................................................................341

11.3 Calcolo strutturale ............................................................................................351

11.4 Piano di montaggio e smontaggio .....................................................................351

11.5 Progetto della cantierizzazione ..........................................................................358

11.6 Procedura di montaggio ...................................................................................360

CAPITOLO 12

PROGETTAZIONE, MONTAGGIO E SMONTAGGIO

DI UN PONTEGGIO A TELAI PREFABBRICATI AD H

405

12.1 Analisi dell’area .................................................................................................405

12.2 Progetto (disegno esecutivo) .............................................................................405

12.3 Calcolo strutturale ............................................................................................411

12.4 Piano di montaggio e smontaggio .....................................................................411

12.5 Progetto della cantierizzazione ..........................................................................418

12.6 Procedura di montaggio ...................................................................................418

CAPITOLO 13

I CONTENUTI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO IN RELAZIONE ALLA PROGETTAZIONE, AL MONTAGGIO

E ALLO SMONTAGGIO DEI PONTEGGI

463

13.1 La normativa sul PSC e sul POS .......................................................................463

Indice generale

9

13.2 PSC e progetto del ponteggio ........................................................................... 464

13.3 PSC e montaggio/smontaggio/trasformazione del ponteggio ............................ 469

CAPITOLO 14I CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA IN RELAZIONE ALLA PROGETTAZIONE, AL MONTAGGIO E ALLO SMONTAGGIO DEI PONTEGGI 471

14.1 A che serve il POS? .......................................................................................... 471

14.2 Esempio di POS per il montaggio/smontaggio di ponteggi ......................................................... 472

CAPITOLO 15I COSTI DELLA SICUREZZA PER I PONTEGGI 523

15.1 Costi di montaggio/smontaggio di ponteggi in tubo/giunto con l'utilizzazione delle nuove procedure di sicurezza previste dal D.Lgs. n. 235/03 ........................................ 524

15.2 Costi di montaggio/smontaggio di ponteggi a telai prefabbricati con l'utilizzazione delle nuove procedure di sicurezza previste dal D.Lgs. n. 235/03 ........................................................ 525

15.3 Costi di montaggio/smontaggio di ponteggi a montanti e traversi prefabbricati (multidirezionali) con l'utilizzazione delle nuove procedure di sicurezza previste dal D.Lgs. n. 235/03 ..................... 526

15.4 Costi di montaggio/smontaggio di tavole di impalcato per qualsiasi tipo di ponteggio con l'utilizzazione delle nuove procedure di sicurezza previste dal D.Lgs. n. 235/03 ........................................................ 527

15.5 Costi di montaggio/smontaggio dei ponteggi secondo le tariffe correnti ..............................................................528

CAPITOLO 16NORMATIVA E GIURISPRUDENZA 529

16.1 L'uso promiscuo dei ponteggi: la circolare n. 20/2003 ..................................... 529

16.2 Le tolleranze dimensionali dei ponteggi: la circolare n. 28/2004 ..................................................................................... 531

10 NUOVA ENCICLOPEDIA DEL PONTEGGIO

16.3 La sentenza della corte di cassazione n. 19037 del 2004: autorizzazione ministeriale per le tavole di impalcato dei ponteggi .................................................................................532

16.4 Le norme CEN 12810 e 12811 sui ponteggi ....................................................534

CAPITOLO 17BIBLIOGRAFIA 539

CAPITOLO 18INDICE ANALITICO 545

Premessa 11

PREMESSA

La Sezione Ponteggi Metallici dell'ACAI (Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani) da sempre

promuove e sostiene attivamente tutte le iniziative volte a garantire la qualità dei prodotti e la sicurezza

nel loro impiego. Questa problematica è particolarmente importante nei cantieri edili, dove l'uso di at-

trezzature di lavoro conformi alle norme vigenti, corredate da chiare istruzioni per la corretta installa-

zione, assume un ruolo cruciale per l'eliminazione di ogni rischio di infortunio.

Per questo motivo l'aver nuovamente collaborato alla redazione di questo manuale, che si pone a com-

pletamento della precedente pubblicazione dello stesso Autore sui ponteggi metallici fissi, rappresenta per

l'ACAI un vanto, in quanto utile e prezioso strumento per individuare semplici e corrette metodologie

di montaggio, che siano nel contempo praticabili e sicure alla luce delle nuove normative recepite nella

legislazione tecnica di settore.

Ci si riferisce, in special modo, al D.Lgs. 235/03, che introduce in Italia l'obbligo di progettare il mon-

taggio dei ponteggi, attraverso la redazione di veri e propri “piani”, non generici, ma riferiti alle pecu-

liarità di ogni singolo cantiere e di ogni singola installazione.

Quest'opera, pertanto, partendo dal progetto iniziale del ponteggio e dalla sua descrizione geometrica

e compositiva, ne analizza poi tutte le fasi di messa in opera offrendo al lettore utili indicazioni sul mo-

dus operandi e sui metodi di utilizzo dei DPI e dei mezzi di protezione individuali e collettivi. Lo stile

adottato non è quello di una linea guida generica basata su situazioni “teoriche”, ma di un manuale

che assume come riferimento una serie di situazioni concrete e reali, differenti da caso a caso, capaci di

far ripercorrere al lettore le situazioni che certamente ritroverà nel montaggio o smontaggio di ogni altro

ponteggio “vero”.

L'ACAI ha dunque l'orgoglio di presentare un'opera certamente innovativa e complementare rispetto

agli autorevoli riferimenti già disponibili in letteratura.

Il Presidente della Sezione Ponteggi MetalliciGino Serpelloni

Una ricerca a tutto campo 13

CAPITOLO 1

UNA RICERCA A TUTTO CAMPO

Alcuni anni fa, mentre ero intento alla preparazione di un testo sui ponteggi1, mi trovai a visitareun cantiere particolare, che consisteva nel montare ponteggi, in grande quantità ed in maniera deltutto speciale, al di fuori ed al di dentro di quello splendido monumento che è l’Arena di Verona.Avevo al mio fianco i rappresentanti delle numerose aziende che lavoravano in quel cantiere, tuttipiacevolmente esaltati e quasi increduli di lavorare tra quelle pietre millenarie, tutti stupiti dallabellezza che da quel luogo si sprigiona. Eppure i nostri sguardi, dopo aver errato tra le arcate, inmezzo alle quali le esili sagome dei ponteggi cominciavano a prendere forma, rimanevano comeirrimediabilmente attratti dai gesti degli uomini intenti al montaggio di quella miriade di tubi. Lalogica interna di quegli atti, la loro sequenza, il loro intrecciarsi, sembrava conferire una nuova vitaal teatro, metamorfosando i nostri montatori in attori protagonisti della eterna rappresentazioneche avviene in ogni teatro prima, durante e dopo ogni spettacolo2. Fu proprio in uno di quegliindimenticabili momenti che affiorò nei nostri cuori un’idea, un sogno accarezzato più volte inpassato, e mai dimenticato. E se studiassimo minuziosamente le procedure di montaggio dei pon-teggi? Se riuscissimo finalmente a codificare metodologie di montaggio semplici, praticabili da tut-ti, e facilmente comunicabili ai lavoratori? E se una volta tanto non ci nascondessimo dietro letanto famose norme da rispettare, e spiegassimo come rendere sicura quest’attività così complessae pericolosa che solo in pochi oggi praticano correttamente? Queste domande, questi propositi,hanno richiesto anni di lavoro perché si arrivasse a darvi risposta con questo libro. Come da queipropositi si sia giunti al risultato finale è storia impossibile da raccontare in poche righe. Il fatto èche la complessità della materia ha richiesto innanzi tutto la promozione, e poi anche l’impegno,dell’ACAI - Associazione Italiana Costruttori in Acciaio, che tramite la Sezione Ponteggi ed il Rag-gruppamento Montatori e Noleggiatori di Ponteggi, si è posta come capofila organizzatrice dell’atti-vità di studio preventivo, ricerca sul campo ed elaborazione dei risultati, affidando a chi scrive ilcompito di coordinare, stimolare ed indirizzare la molteplicità - oserei dire il profluvio - di energiee conoscenze che le aziende aderenti all’ACAI hanno messo a disposizione.

I risultati di questa ricerca a tutto campo, così come l’iter che passo passo ci ha portato a questirisultati, sono visibili in filigrana nella struttura del libro. Ci si è resi conto innanzi tutto che ilmontaggio/smontaggio di un ponteggio inizia molto prima dell’arrivo in cantiere di quella miriadedi tubi colorati o sfarfallanti di zincatura che dovrà diventare il ponteggio, perché la sua vera genesiè il progetto. Lo studio dell’iter progettuale dei ponteggi ci ha portato a progettare quattro pon-teggi, da erigersi in luoghi significativi dal punto di vista delle esigenze che il ponteggio deve sod-disfare. Le interazioni tra progetto e sicurezza del montaggio/smontaggio sono complesse e

1. Luigi Galli, Ponteggi Metallici Fissi, Il Sole 24Ore, 2001.2. Al lettore interessato a queste fantasie, oltre che a un po’ di sicurezza sul lavoro romanzata, potrà essere (in)utile:

Luigi Galli, Un teatro per Salomè, Antonio Dellisanti Editore, 2004.

14 NUOVA ENCICLOPEDIA DEL PONTEGGIO

trattate nel Cap. 2 (vedi pag. 19), e sostanzialmente implicano il dover fare i conti con il Piano diSicurezza e Coordinamento e con il Piano Operativo di Sicurezza del cantiere, ma non solo. Unavolta completati i progetti, si è passati ad una fase di ricerca sul campo che ha visto il montaggio esmontaggio dei ponteggi (Cap. 9 a pag. 219, 10 a pag. 281, 11 a pag. 341, 12 a pag. 405). Questafase del lavoro, che è stata sicuramente la più attraente, è stata per così dire guidata da una sorta disceneggiatura consistente nel Piano di montaggio/smontaggio, redatto per ciascun caso in via spe-rimentale in quanto non esisteva casistica o letteratura al riguardo, dato che la norma che ne pre-vede la redazione doveva ancora entrare in vigore. Le nuove idee che il Piano di montaggio/smontaggio stimolava sono poi state messe a fuoco tramite la lente costituita dal complesso di co-noscenze sui DPI - specie anticaduta - che ci si andava chiarendo anche grazie ad uno stretto con-tatto con le aziende produttrici di tali dispositivi. Alcune di esse3 hanno partecipato ai montaggi,sia per verificare la bontà delle soluzioni esistenti che per vagliare la possibilità di inventarne dinuove. Il Cap. 5 (vedi pag. 91) è esclusivamente dedicato ai DPI utilizzabili per il montaggio/smontaggio di ponteggi.

L’analisi dei risultati ottenuti nei quattro montaggi sperimentali, lungi dall’indicare che gli obiet-tivi della ricerca potevano considerarsi raggiunti, stimolava una serie di successivi approfondimentied ulteriori prove sperimentali, il cui risultato finale è il fondamentale Cap. 7 (Metodologie dimontaggio/smontaggio dei ponteggi a pag. 151), che intende porsi come base di metodo a fon-damento delle procedure aziendali in questo settore. L’esperienza maturata nella redazione del Pia-no di montaggio/smontaggio ha evidenziato un altro aspetto coinvolto nel montaggio deiponteggi, ossia le verifiche strutturali sul ponteggio al fine di determinarne la resistenza alle azioniindotte specialmente dai DPI anticaduta. Questo studio, rivelatosi completamente nuovo e privodi precedenti in quanto nessuna norma attinente ai ponteggi ne prevede l’effettuazione, richiedeuna serie di precisazioni propedeutiche che sono esposte nel Cap. 4 (vedi pag. 71). A completa-mento del lavoro di ricerca è stato finalmente possibile giungere per deduzione ai contenuti cheverosimilmente devono possedere il PSC e il POS nel caso del montaggio di ponteggi (Cap. 13 apag. 463 e 14 a pag. 471). Conclude il testo un indice analitico che dovrebbe aiutare il lettore nellaconsultazione dell’opera. Proprio in vista di una consultazione che potrebbe anche non essere quel-la tradizionale di un libro, ossia dall’inizio alla fine, dove lo si è ritenuto essenziale si è operato ilrimando ad altre parti del testo. Inoltre alcuni capitoli (ad es. quelli che illustrano i montaggi spe-rimentali 9, 10, 11, 12) contengono le stesse avvertenze di lettura, in modo che il lettore che vogliaad esempio leggere solamente il cap. 11, lo possa fare avendo a disposizione la completa spiegazionedei codici, codifiche e convenzioni ivi utilizzati. Tali accorgimenti sono impiegati largamente intutto il testo, se del caso ribadendo o ripetendo alcune fondamentali nozioni anche al fine di ope-rare nel giusto senso didattico delle ripetizioni che più difficilmente si cancellano dalla mente. Inu-tile dire, comunque, che un quadro completo dei risultati ottenuti non può che essere fruitotramite una lettura sequenziale di tutto il lavoro.

Il testo dà per scontate una serie di conoscenze di base sui ponteggi, in particolare relative allaclassificazione degli stessi (telai prefabbricati, tubo/giunto, multidirezionale) ed alla nomenclaturadegli elementi e delle strutture parziali (ad es. stilate) composte nell’assemblaggio di tali elementi4.Senza queste fondamentali quanto semplici nozioni, la lettura del testo potrebbe risultare di qual-che difficoltà, specie per lettori poco esperti in ponteggi. Un suggerimento per questi lettori puòessere quello di affrontare l’intero quadro di conoscenze richiesto dai ponteggi, confinante tra l’edi-lizia e la sicurezza del lavoro, iniziando dal testo appena citato in nota, che sostanzialmente spiegache cos’è un ponteggio, come è costruito, quali sono le sue prestazioni, quali sono le norme ad esso

3. Per un elenco di queste aziende si vedano i ringraziamenti alla fine di questo paragrafo.4. Una trattazione di tali nozioni è disponibile nel testo citato in nota 1.

Una ricerca a tutto campo 15

applicabili, come si effettua la sua manutenzione. Una volta in possesso di queste nozioni - fonda-mentali e propedeutiche - si potrà affrontare la lettura del testo qui presentato, che spiega comeprogettare un ponteggio, come fare alcune verifiche strutturali, e come montarlo e smontarlo insicurezza5.

Si è cercato di conferire a questo lavoro la struttura dell’opera aperta6, ossia dell’opera la cui let-tura non sia univoca, e, ci si passi il termine, noiosa. La pretesa è quella di fornire agli studiosi, maanche ai tanti studenti o partecipanti ai corsi di formazione, il materiale per poter esercitare le pro-prie capacità critiche e per poter costruire un proprio approccio logico al problema, usando testoed immagini come fili conduttori di idee. Vanno in tal senso le documentazioni, tutte discusse esegnalate, di errori o possibili errori durante il montaggio dei ponteggi, l’aver affrontato lo stessoproblema (ad esempio la redazione del Piano di montaggio/smontaggio) in maniera metodologi-camente diversa nei casi studiati, l’aver cercato di stimolare nel lettore una lettura approfondita deidettagli delle immagini proposte, esercizio oltremodo difficile ma che dovrebbe addestrare anchealla pratica di cantiere.

In omaggio, infine, alla semplicità lessicale, si è ovunque usato il termine ponteggi per indicarei ponteggi metallici fissi, escludendo quindi qualunque rimando che tale termine potrebbe sugge-rire con i ponteggi autosollevanti, sospesi motorizzati, su ruote a torre ecc.

Una menzione del tutto speciale, anche a vantaggio del lettore che ami essere informato sulla storiaeconomica e sociale nazionale, merita l’Associazione che ha promosso la ricerca di cui questo libro èil risultato tangibile. L’ACAI, Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani, costituita nel 1946,rappresenta oggi la complessa e sfaccettata realtà delle costruzioni in acciaio del nostro Paese; è infattiarticolata in Sezioni che rappresentano, ciascuna, un diverso e preciso ambito di attività.

Tra queste, la Sezione Ponteggi Metallici raggruppa un qualificato gruppo di aziende, altamentespecializzate, orientate alla qualità e alla garanzia della sicurezza. Finalità principale della Sezione èla costante e migliore valorizzazione del prodotto. In quest’ottica, è stato istituito il marchio di qua-lità SQ Ponteggi Sicurezza&Qualità, gestito dall’ente di certificazione IGQ (Istituto Italiano Ga-ranzia della Qualità) e rilasciato alle sole aziende conformi ai principi dettati dal Regolamento diAutoqualificazione promosso dalla Sezione. È significativo sottolineare che SQ Ponteggi è attual-mente l’unico marchio di parte terza esistente nel mondo dei ponteggi. Questa unicità e l’elevatoprofilo derivante dall’autorevolezza delle istituzioni (Ispesl, Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali) che partecipano al comitato scientifico che rilascia il Marchio, inevitabilmente gli attribui-scono una valenza qualitativa di notevole prestigio.

5. Per completare la trilogia, sarà forse in futuro concepita una terza e definitiva opera sul calcolo strutturale dei pon-teggi, con l’approccio descritto nel cap. 4 di questo testo, approccio ancora non ancora presente, per ciò che riguarda i ponteggi, nel panorama editoriale italiano.

6. Per approfondire l’argomento: Umberto Eco, Opera aperta, Bompiani 1962.

AZIENDE ASSOCIATE ALLA SEZIONE PONTEGGI METALLICI DELL’ACAI

Altrad Italia s.r.l., Assago (MI) Layher s.r.l., Affi (VR) Peri S.p.a., Basiano (MI)

Carpedil S.p.a., Eboli (SA) Marcegaglia Building S.p.a., Milano Pilosio S.p.a., Feletto Umberto (UD)

CE-TA Ponteggi Tubolari S.p.a., Bergamo Metalmeccanica Fracasso S.p.a., Fiesso D’Artico (VE)

Ponteggi Edilponte S.p.a., Povegliano Veronese (VR)

Hünnebeck Italia S.p.a., Turate (CO) Nuova Goffi s.r.l., Muscoline (BS) Ponteggi Eurotempo s.r.l., Cologno Monzese (MI)

Lama Due s.r.l., Riese Pio X (TV) Officine Villalta S.p.a., Gazzo (PD) Ponteggi Tubolari S.p.a., Catania

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RINGRAZIAMENTI

Il successo di lavori che prevedono l’impegno di notevole numero di persone è strettamente con-nesso alla passione profusa dai singoli nel raggiungimento degli obiettivi.

I colleghi tecnici delle aziende aderenti all’ACAI - Sezione ponteggi non hanno risparmiato impe-gno e dedizione nell’affrontare problematiche dalle quali, a volte, si è dovuto uscire con successosolo grazie a faticosi cambiamenti di strategia. Un ringraziamento particolare va pertanto a Gian-mario Aldeghi, Damiano Cerullo, Stefano Curti, Giuseppe Ferrara, Oscar Panzeri, Emanuele Pa-storello, Riccardo Ragazzi, Claudio Sairu, Alessandro Scalia, Michele Valotto, Emiliano Vedovato,Flavio Zaghini.

Molti titolari e responsabili delle aziende aderenti all’ACAI - Raggruppamento Montatori e Noleg-giatori di ponteggi - si sono impegnati in prima linea in un lungo lavoro di affinamento delle tec-niche e procedure di montaggio. Un particolare grazie, anche a nome dei lavoratori che in futurobeneficieranno del loro contributo, va ad Adriano Bertelli, Giuliano Gramigna, Nereo Parisotto,Fabrizio Tabuani. Un confortante e significativo stimolo a confrontarsi con la realtà dei cantieri ècomunque giunto dall’intero complesso di Aziende associate all’ACAI - Raggruppamento Montatorie Noleggiatori di ponteggi: Agorà s.n.c. (Ponte Galeria, RM), Agos Ponteggi s.r.l. (Desio, MI), An-geretti s.r.l. (Dormelletto, NO), Cismont s.r.l. (Prezzano s/Naviglio, MI), Consorzio PonteggiatoriRiuniti (GE), Edilnoleggi Valente s.n.c. (Bolzaneto V.no, VI), Eredi Tabuani s.r.l. (RM), Euroediles.r.l. (Postioma, TV), Euro Pontac s.r.l. (PE), F.lli Casari s.r.l. (VR), Gramigna s.r.l. (San Lazzarodi Savena, BO), Installazioni Meccaniche Edili Industriali s.n.c. (Castel D’Azzano, VR), Italpon-teggi s.r.l. (Malcontenta, VE), cantieri s.r.l. (Vascon di Carbonera, TV), Leader Pont s.r.l. (VR),Mac Ponteggi s.r.l. (Marnate, VA), Newpont s.r.l. (NA), Nordponteggi s.r.l. (Trento Romagnano,TN), Panizza Ubaldo s.r.l. (Trenzano, BS), Consorzio Pontedil (San Donà di Piave, VE), ProedilePonteggi s.r.l. (Isola Vic.na, VI), Proietti Riccardo (MI), Sardeo Ponteggi s.r.l. (TO), Tecnopon-teggi s.r.l. (Gragnano, NA), T.M.P. s.r.l. (LO).

I componenti delle squadre di montaggio, per certi versi i veri protagonisti di questo libro, sonostati: Silvano Ercole, Fausto Ciommi, Massimiliano Servadio per il montaggio del ponteggio a telaiprefabbricati a portale; Antonio Ancillaro, Antonio Arangio, Sebastiano Carta, per il montaggiodel ponteggio in tubo/giunto; Vanny Carraro, Beniamino Girardi, Daniel Kwiatkowski, PaoloMezzapesa, Lorenzo Munarin, Valdo Ruzzier, Ivan Sartor, Enton Sulaj per il montaggio del pon-teggio a montanti e traversi prefabbricati; Fabrizio Isoni, Giovanni Repechini, Demetrio Santoniper il montaggio del ponteggio a telai prefabbricati ad H. La loro pazienza e dedizione hanno con-tribuito a creare, in me ed in altre persone presenti, momenti di sincera commozione nel vederliaffrontare necessarie ed a volte astruse sperimentazioni con pazienza ed interesse. Un grazie specialea tutti loro.

Tractel Italiana S.p.A. ha fornito una fondamentale collaborazione nell’ambito dei Dispositivi diProtezione Individuale anticaduta e degli apparecchi di sollevamento. Un sincero grazie all’Azienda,ed in particolare ad Innocente Mereghetti e a Gabriele Crippa, insieme ai quali è stato possibilerisolvere gli infiniti dubbi sui DPI anticaduta, in uno scambio culturale che non ha tralasciato al-cun dettaglio pur di giungere ad una soddisfacente soluzione dei problemi.

Ferline System srl è stato il primo partner di ACAI nello studio di soluzioni innovative nell’ambitodei DPI anticaduta utilizzabili nel montaggio/smontaggio dei ponteggi. Ad Enrico Ferrero un gra-zie in nome della comune esigenza di chiarezza nell’affrontare le regole del mercato sposandole conla sicurezza.

Una ricerca a tutto campo 17

Si ringrazia l’Amministrazione Comunale di Viterbo che ha messo a disposizione la maggior partedei siti nei quali sono stati effettuati i montaggi sperimentali.

L’Ente Scuola Edile della Provincia di Viterbo ha fornito il supporto organizzativo per i cantierisperimentali che hanno avuto luogo a Viterbo. Al suo Presidente Comm. Alberto Ciorba ed al suoDirettore Fiorenzo Ranucci un grazie a nome dell’intero gruppo di lavoro.

I supporti logistici per i cantieri di Viterbo sono stati forniti dall’Impresa Comm. Alberto Ciorbae dall’Impresa Luigi Saraca, e sono stati coordinati da Enrico D’Agostino. Un grazie a tutti loro perl’impegno con cui hanno favorito il migliore svolgimento dei lavori.

Come in tutti i lavori di gruppo, vi è stato anche in questo un piccolo nucleo di persone che hacostantemente seguito il complesso svolgersi dell’attività, affiancandomi e supportandomi allo sco-po di indirizzare il tutto alla miglior riuscita. Il loro impegno ha permesso di portare a terminel’opera, e per questo ringrazio Gino Serpelloni, Presidente delle sez. Ponteggi e Montatori e Noleggia-tori di ponteggi dell’ACAI, Irene Rosin, Segretario Generale dell’ACAI, e Stefano Calzolari, Coordi-natore Tecnico della sez. Ponteggi.

La progettazione dei ponteggi 19

CAPITOLO 2

LA PROGETTAZIONE DEI PONTEGGI

Colui il quale, al pari di non pochi lettori curiosi, voglia iniziare la lettura di questo testo dallafine, scoprirà abbastanza presto che uno dei punti salienti che le sperimentazioni effettuate in can-tiere permettono di evidenziare è che il montaggio di un ponteggio dipende dalla sua progettazione,così come la progettazione può dipendere dalle problematiche di montaggio, cosa abbastanza intu-itiva che avviene, o dovrebbe avvenire, in tutta la pratica ingegneristica che prevede l’assemblaggiodi elementi. Appare perciò ineluttabile iniziare la trattazione con la progettazione dei ponteggi.

I ponteggi sono oggetto di una complessa opera di progettazione da parte dei costruttori, che,dopo accurati procedimenti di sperimentazione tecnologica, prove di carico e calcoli strutturali, pre-sentano una adeguata documentazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al fine di ot-tenere l’autorizzazione alla costruzione ed all’impiego di un determinato ponteggio. Si può quindiaffermare che la prima e fondamentale progettazione del ponteggio avviene nelle aziende costruttri-ci, e riguarda il prototipo di ponteggio che viene commercializzato dopo l’ottenimento della relativaautorizzazione ministeriale. In questo libro non ci si occuperà della progettazione del ponteggio sot-to questo punto di vista, perché tale problematica attiene al lavoro di produzione industriale e nona quello di utilizzazione dei ponteggi in cantiere. Ciononostante non si può non evidenziare il fattoche la conoscenza delle procedure progettuali e tecnologiche che fanno nascere in fabbrica un de-terminato ponteggio aprirebbe interessanti prospettive di approfondimento anche per chi si occupadell’utilizzazione dei ponteggi. La trattazione che segue, e che attraversa sostanzialmente tutto il te-sto, riguarda la progettazione dei ponteggi così come è intesa dal D.P.R. n. 164/1956, in particolarenegli articoli 32 e 331. Tali articoli infatti fissano alcune regole generali che devono essere seguitequando si deve erigere un ponteggio, in una determinata e specifica situazione, utilizzando gli ele-menti di un ponteggio-prototipo munito di autorizzazione ministeriale. In altri termini, per un de-terminato cantiere, progettare un ponteggio significa individuare un certo ponteggio munito diautorizzazione ministeriale, e, nella moltitudine di conformazioni che questo ponteggio può assu-mere, individuare quella che dovrà essere montata ed utilizzata in cantiere.

2.1 PROCEDURA DI PROGETTAZIONE

Scopo di questo capitolo è quello di individuare i procedimenti logici e tecnici per realizzare la pro-gettazione di un ponteggio. Tale necessità scaturisce da quanto si osserva nella realtà di innumerevolicantieri, ossia che l’iter progettuale del ponteggio è praticamente inesistente, la cultura dominanteessendo quella che, se il ponteggio rispetta uno schema-tipo previsto nel libretto di autorizzazioneministeriale del ponteggio, sia sufficiente tale schema-tipo per erigere il ponteggio, e laddove, vice-

1. Gli stessi concetti contenuti in tali articoli informano l’art. 36-quater, c. 1 e 2, del decreto legislativo n. 626/1994.

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versa, sia necessario il progetto del ponteggio, tale progetto consista nella verifica statica di un gene-rico (o generale) ponteggio, a volte descritto solamente mediante dati tecnici (ad esempio altezza,carico sugli impalcati ecc.), a volte senza neanche la produzione del relativo disegno esecutivo.

L’elenco delle realtà di cantiere poco ortodosse nell’approccio alla problematica dei ponteggi nonsi esaurisce, purtroppo, con la casistica esposta in precedenza. È opinione comune che il ponteggiodebba essere montato secondo le esigenze riscontrabili a vista nel cantiere, quindi senza neanchel’ausilio di uno schema-tipo contenuto nell’autorizzazione ministeriale del ponteggio, e tantomenodi un disegno esecutivo. Difatti è più che usuale osservare il capo squadra addetto al montaggio chediscute con il capo cantiere di come impostare il ponteggio, di come adattarlo all’opera da servire,di come superare o aggirare determinati ostacoli (ad esempio balconi in aggetto), di come adattarela tipologia di ponteggio che si ha a disposizione (ad esempio a telai prefabbricati) alle esigenze dicantiere e così via. I risultati di questo approccio, che ignora completamente una preventiva fase pro-gettuale, oltre che gli schemi-tipo e tutte le altre indicazioni contenute nel libretto di autorizzazioneministeriale, sono sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori: si osservano spessissimo ponteggi che,oltre ad essere eretti in difformità rispetto alla normativa vigente, sono poco adatti alle lavorazioniche si devono svolgere su di essi, costringendo i lavoratori ad esporsi a rischi di vario genere - per lopiù collegati alle cadute dall’alto - per riuscire ad eseguire le lavorazioni previste.

Un altro modo che si osserva nei cantieri per affrontare l’installazione di un ponteggio è quellodi elaborare - conformemente ai citati artt. 32 e 33 del D.P.R. n. 164/1956 - un disegno esecutivo,oppure, a seconda dei casi, un progetto. Nella maggior parte delle situazioni in cui si riscontraquesta realtà ci si accorge però che il ponteggio montato risulta difforme da quello previsto neldisegno esecutivo o nel progetto. Le più diffuse cause di difformità sono riscontrabili nei riguardidella posizione e del numero degli ancoraggi, delle modalità di partenza del ponteggio, della rea-lizzazione di sbalzi non previsti in fase di progettazione per superare ostacoli di vario tipo, dellarealizzazione del parapetto di sommità in corrispondenza della linea di gronda, il più delle voltearticolato problematicamente per via della presenza del solaio in aggetto. Viceversa, nei casi, pe-raltro abbastanza rari, come quello che si sta per analizzare, in cui il ponteggio viene montato inconformità al progetto, è sempre in agguato l’errore progettuale. A titolo esemplificativo di questasituazione si vedano le figg. 2.1a e 2.1b. La fig. 2.1a offre una veduta soggettiva del parapetto adisposizione dei lavoratori che operano sul tetto, parapetto costruito dal parapetto di sommitàdel ponteggio. Un’analisi anche solamente visiva dell’immagine evidenzia che, in caso di scivola-mento sul tetto, il lavoratore potrebbe passare attraverso gli spazi liberi del parapetto, cadendo inbasso. In sede di ispezione, operata da chi scrive sul ponteggio in esame, si è appurato che la si-tuazione di rischio era da imputarsi ad errata progettazione del parapetto di sommità, in quantoil parapetto illustrato nella fig. 2.1a (quindi ciò che è stato montato) è sostanzialmente conformeal progetto del ponteggio. È stato dunque il progettista del ponteggio (e con lui anche il coordina-tore della sicurezza per la progettazione e l’esecuzione dell’opera) a non effettuare una corretta valu-tazione del rischio di caduta dall’alto per i lavoratori che operavano sul tetto, considerato chel’analisi della documentazione (Piano di Sicurezza e coordinamento, Piano Operativo di sicurez-za) ha evidenziato che la protezione dalle cadute dall’alto era affidata proprio al parapetto di som-mità del ponteggio. La fig. 2.1b evidenzia come anche la testata del parapetto di sommità,montata dall’impresa così come indicato nel progetto del ponteggio, non solo non sia conformealla normativa vigente (distanze tra i correnti maggiori di 60 cm, assenza di fermapiede2), ma an-cora una volta non tenga conto dei rischi conseguenti ad impatto di una lavoratore scivolato sul

2. È pur vero che questo tipo di non conformità sarebbe da imputare anche al montatore del ponteggio, in quanto le caratteristiche dei parapetti dei ponteggi sono chiaramente indicati nell’art. 24 del D.P.R. n. 164/56, ma in questa sede preme innanzi tutto porre in evidenza l’importanza del progetto del ponteggio (e delle sue eventuali carenze).

La progettazione dei ponteggi 21

tetto in maniera obliqua sul parapetto di testata. Un approccio sistematico a questa problematicae ad una sua corretta soluzione è illustrato nel par. 13.2.

In definitiva si può affermare che, a meno di errori progettuali quasi sempre facilmente evitabili,l’approccio al montaggio di un ponteggio in base ad un progetto presenta indubbi aspetti miglio-rativi rispetto alle situazioni improvvisate discusse precedentemente, per via di un almeno parzialeapproccio sistematico alle problematiche, approccio che in generale garantisce al ponteggio unostandard di sicurezza superiore rispetto ai ponteggi per così dire improvvisati, ma che non esauriscené risolve tutte le problematiche che l’installazione di un ponteggio pone in cantiere. È da notare,comunque, che il più delle volte gli operatori (progettista del ponteggio, coordinatore della sicu-rezza, capo cantiere, in generale imprese coinvolte nella realizzazione del ponteggio) in questo casoritengono di aver agito per il meglio, ossia che «meglio di così non si poteva fare», e rimangonoscettiche rispetto alle osservazioni sul ponteggio esaminato da parte, ad esempio, degli organi divigilanza, osservazioni che in generale vertono sui seguenti argomenti: possibilità di realizzare unponteggio più confacente alle esigenze dell’opera servita o delle lavorazioni previste utilizzando unatipologia di ponteggio differente (ad esempio tubo e giunto anziché telaio prefabbricato, oppuretelaio prefabbricato con partenza in montanti e traversi prefabbricati invece che tubo e giunto; inquesto caso la ovvia risposta degli interessati è: «avevo questo ponteggio e con questo mi sono ar-rangiato»); puntuale progettazione degli ancoraggi in modo da installare gli ancoraggi stessi solodove tecnicamente possibile; previsione di partenze adeguate specie in presenza di terreni acciden-tati o in pendenza, onde evitare improvvisazioni in cantiere dovute ad inesistenti o errate previsioniin merito presenti nel disegno esecutivo o nel progetto.

Alla luce di quanto sopra esposto, al fine di fare chiarezza su quanto la normativa prevede, con-viene fondare il ragionamento su due norme vigenti ma molto spesso ignorate o ritenute superatenella pratica di cantiere: gli articoli 32 e 33 del D.P.R. n. 164/1956. Tali articoli delineano, ancoroggi molto chiaramente, i giusti presupposti sui quali basare la progettazione di un ponteggio. Illegislatore del 1956 ha distinto tra disegno esecutivo e progetto, prescrivendo l’obbligo del dise-gno esecutivo per tutti i ponteggi, nessuno escluso. I contenuti minimi del disegno esecutivo sonochiaramente elencati nell’art. 33:

1) indicazione del tipo di ponteggio usato;

2) generalità e firma del progettista;

3) sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato;

4) indicazione degli appoggi e degli ancoraggi.

FIGURA 2.1a

A sinistra

FIGURA 2.1b

A destra