Numero unico domenica 17 Ottobre 2010 Arriva il quasi ... · di stima dei superiori, giudizio di do...

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1 Arriva il quasi cinquantenne! L’omaggio del nostro Sindaco Un GRAZIE a don Danilo per i 20 anni passati fra noi; Un cordiale BENVENUTO a don Fabrizio. Manca solo una settimana all’arrivo del nuovo Parroco di Prata. In quest’oc- casione non posso che ringraziare Don Danilo Favro, ora Parroco Emerito, per quanto fatto in questi vent’anni di sacerdozio nel nostro territorio. Con grande dedizione, don Danilo ha saputo svolgere il suo esercizio spirituale, restando sempre vicino alle famiglie e alle loro esigenze. Il bel rapporto personale instau- rato con lui mi spinge a esprimere pubblicamente il mio sentimento di gratitu- dine verso un uomo disponibile e apprezzato da tutti, e a porgergli i miei più sinceri auguri di pronta guarigione. Non ho invece ancora avuto il piacere di conoscere di persona don Fabrizio De Toni, che dalla prossima settimana sarà alla guida della Parrocchia. A lui, che confido di incontrare a breve, porgo il benvenuto da parte mia, dell’ammini- strazione comunale che guido e di tutta la cittadinanza. Sono certo che egli sarà in grado di integrarsi subito nell’attiva comunità di Prata e di svolgere quindi nel migliore dei modi la sua missione. L’amministrazione comunale si impegna a collaborare con don Fabrizio, pur rimanendo ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, e a garantire così il giusto contributo a quella che di certo sarà una sua preziosa azione all’interno della comunità di Prata. Nerio Belfanti Il sindaco L’inizio dell’articoletto potrà sor- prendere. Il fatto è che, ad iniziare dai colleghi, mi chiamano ancora ‘prete giovane’, credo per rarefa- zione anagrafica dei presbiteri e per il loro progressivo invecchia- mento. In realtà don Fabrizio tanto giovane non è, sta approcciandosi ai suoi 50. E’ stato ordinato nel ‘87 per l’imposizione delle mani di Mons. Freschi spendendo i suoi 23 anni di ordinazione tra Seminario, come Animatore dei piccoli, San Giorgio di Pordenone, B.M.V.R. di Portogruaro e quindi Valmeduna. Così salutavo un paio di mesi fa le mie precedenti comunità, saluto di addio che ora può mutarsi in salu- to di presentazione: “In Febbraio il Vescovo mi ha avvicinato dandomi una pacchetta sulla spalla e dicen- tempo di obbedire, di ob-audire, di ascoltare in modo serio e responsa- bile, di trasferirmi a Prata mio nuovo gregge. Nel 91’ il Vescovo Sennen mi implorava di partire per il Kenia come missionario. Allora disobbedii spaventato, anzi terrorizzato alla prospettiva. Un’altra chiamata al- lora avrei sicuramente considerato con ‘orrore’: la montagna, che per me significava castigo, mancanza di stima dei superiori, giudizio di do di tenermi pronto. Era da un paio d‘anni che sondava in modo infor- male la mia disponibilità: “Se sei stanco dimmelo che ti cambio do- mani mattina”. Anch‘io rispondevo in modo scherzoso: “Se mi dimenti- cate mi fate un regalo‘. Il fatto è che Meduno (da 11 anni) e Tramonti (da 8) erano e sono casa mia in senso pastorale, lavorativo, amicale, cul- turale. Ora è tempo di fare le valigie come titolava un giornale locale. E‘ Parrocchia Santa Lucia - Prata di Pordenone via Roma 37 - 33080 Prata di Pordenone - tel./fax 0434 620055 Numero unico domenica 17 Ottobre 2010 Segue a p. 2

Transcript of Numero unico domenica 17 Ottobre 2010 Arriva il quasi ... · di stima dei superiori, giudizio di do...

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Arriva il quasi cinquantenne!

Lomaggio del nostro SindacoUn GRAZIE a don Danilo per i 20 anni passati fra noi;

Un cordiale BENVENUTO a don Fabrizio.

Manca solo una settimana allarrivo del nuovo Parroco di Prata. In questoc-casione non posso che ringraziare Don Danilo Favro, ora Parroco Emerito, per quanto fatto in questi ventanni di sacerdozio nel nostro territorio. Con grande dedizione, don Danilo ha saputo svolgere il suo esercizio spirituale, restando sempre vicino alle famiglie e alle loro esigenze. Il bel rapporto personale instau-rato con lui mi spinge a esprimere pubblicamente il mio sentimento di gratitu-dine verso un uomo disponibile e apprezzato da tutti, e a porgergli i miei pi sinceri auguri di pronta guarigione. Non ho invece ancora avuto il piacere di conoscere di persona don Fabrizio De Toni, che dalla prossima settimana sar alla guida della Parrocchia. A lui, che confido di incontrare a breve, porgo il benvenuto da parte mia, dellammini-strazione comunale che guido e di tutta la cittadinanza. Sono certo che egli sar in grado di integrarsi subito nellattiva comunit di Prata e di svolgere quindi nel migliore dei modi la sua missione. Lamministrazione comunale si impegna a collaborare con don Fabrizio, pur rimanendo ciascuno nel rispetto del proprio ruolo, e a garantire cos il giusto contributo a quella che di certo sar una sua preziosa azione allinterno della comunit di Prata.

Nerio Belfanti Il sindaco

Linizio dellarticoletto potr sor-prendere. Il fatto che, ad iniziare dai colleghi, mi chiamano ancora prete giovane, credo per rarefa-zione anagrafica dei presbiteri e per il loro progressivo invecchia-mento. In realt don Fabrizio tanto giovane non , sta approcciandosi ai suoi 50. E stato ordinato nel 87 per limposizione delle mani di Mons. Freschi spendendo i suoi 23 anni di ordinazione tra Seminario, come Animatore dei piccoli, San Giorgio di Pordenone, B.M.V.R. di Portogruaro e quindi Valmeduna. Cos salutavo un paio di mesi fa le mie precedenti comunit, saluto di addio che ora pu mutarsi in salu-to di presentazione: In Febbraio il Vescovo mi ha avvicinato dandomi una pacchetta sulla spalla e dicen-

tempo di obbedire, di ob-audire, di ascoltare in modo serio e responsa-bile, di trasferirmi a Prata mio nuovo gregge. Nel 91 il Vescovo Sennen mi implorava di partire per il Kenia come missionario. Allora disobbedii spaventato, anzi terrorizzato alla prospettiva. Unaltra chiamata al-lora avrei sicuramente considerato con orrore: la montagna, che per me significava castigo, mancanza di stima dei superiori, giudizio di

do di tenermi pronto. Era da un paio danni che sondava in modo infor-male la mia disponibilit: Se sei stanco dimmelo che ti cambio do-mani mattina. Anchio rispondevo in modo scherzoso: Se mi dimenti-cate mi fate un regalo. Il fatto che Meduno (da 11 anni) e Tramonti (da 8) erano e sono casa mia in senso pastorale, lavorativo, amicale, cul-turale. Ora tempo di fare le valigie come titolava un giornale locale. E

Parrocchia Santa Lucia - Prata di Pordenonevia Roma 37 - 33080 Prata di Pordenone - tel./fax 0434 620055

Numero unico domenica 17 Ottobre 2010

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incapacit. Immediatamente dopo la disobbedienza missionaria caddi in una depressione allucinante, di cui non ho fatto mai mistero. Mol-te cose mutarono nel mio intimo tanto da salire pi tardi in monta-gna con una gioia e un piacere che non mi hanno mai abbandonato. E proprio quellinferno depressivo che ho sofferto, che poi si trasformato in storia di salvezza, a consentirmi oggi di essere sufficientemente libe-ro e sereno di andare, di toglier-mi di mezzo, di morire, di ripartire. Credo sia utile chiarire subito che il don in arrivo non possiede nulla di straordinario, solo un poveretto che si sente amato e chiamato ad essere fratello, padre e madre di altri. Sguarnito come sono, chiedo per grazia di essere reso destinata-rio del dono dellintelligenza spiri-tuale e pastorale. Prendo la paro-la intelligenza nel suo significato etimologico, da intus-legere, vale a dire leggere dentro, non essere superficiali, ma accorti e sensibili per comprendere la bellezza e la verit del mistero della vita. Tale intelligenza guarda innanzitutto ci che sta dietro le spalle, spinge lo sguardo verso il passato, cerca di fare memoria della storia che lha preceduta cogliendo tutti i frammenti di bene che contiene. So che Prata vanta una sequenza di sacerdoti geniali, colti e devoti; possiede antiche tradizioni e una ricchezza non comune di realt e di iniziative ecclesiali. Lintelligenza spirituale di cui parliamo richiede di essere esercitata anche sul pre-sente e sul futuro provando ad in-tuire e ad afferrare le provocazioni e le indicazioni di Dio, usualmente discrete e normali. E sotto gli occhi di tutti il bisogno enorme di crea-re comunione ad intra e ad extra, di imparare a dialogare e a tessere relazioni fraterne. Pur essendo un patito di innovazioni, amante del cambiamento e delle nuove me-todologie e tecnologie, non credo nel modo pi assoluto che la sal-

vezza della nostra Chiesa arrivi da qualche geniale trovata. Sono del parere che, per la tenuta, la credi-bilit e la freschezza della struttura Chiesa, sia essenziale porre come pietra fondativa la relazione di fede. E dalla qualit e dalla bon-t della nostra relazione con Dio che discende la qualit e la bon-t delle nostre relazioni. La fede, evidentemente adulta, convinta e appassionata, deve essere lispira-zione di ogni relazione e progetto

che allora avranno il profumo della gratuit e della condivisione. Detto questo, voglio sperare di avervi in-direttamente rivelato le mie inten-zioni e la mia volont di muovermi in modo intelligente iniziando dal conoscervi e dallamarvi. Vi salu-to ringraziando i tantissimi che si sono attivati per la mia accoglien-za, partendo dal sorriso benevolo di Mons. Danilo.A presto!

Vostro don Fabrizio

Il Segretario del nostro Comune ci presenta lAmico don Fabrizio

Don Fabrizio arrivato in Val Meduna e a Tramonti nel 1999 ed ha subito legato con le comunit locali di Meduno, Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto, queste ultime dal 2003 in quanto in pratica le Parrocchie sono state unificate. Da subito, quale giovane parroco, ricercando ed ottenendo la colla-borazione anche delle istituzioni locali, ha apportato sostanziali novit nel-la gestione amministrativa e pastorale delle Parrocchie, per la verit un po sclerotizzate da metodologie appartenenti ormai al passato. Don Fabrizio ha inaugurato lera dellInternet comunicando con tutto il territorio con questa tecnica innovativa. Un povi stato costretto, vista la vastit del suo feudo e un po anche dalla passione per la nuova tecnologia. Per lestensione del ter-ritorio e la scarsit di religiosi, spesso don Fabrizio ha dovuto alternarsi con diaconi e le suore di Meduno, oppure con altri sacerdoti che occasionalmente si trovavano in loco, per non far venir meno il servizio religioso molto sentito e richiesto dalla popolazione. Penso che gli mancher molto comunque il chilo-metraggio a cui era abituato per star vicino ai fedeli. Indimenticabile, almeno per me, stato il pellegrinaggio in Israele con la sua guida in un percorso di fede nei luoghi che pensavamo fossero solo presenti nel Catechismo ed invece, nonostante tutte le problematiche tra palestinesi ed israeliani, li abbiamo visti realmente come descritti nei Vangeli e nella Bibbia. Ci mancheranno molto le sue omelie, molte improntate sulle proprie esperienze personali, che ci hanno indotto a profonde meditazioni, su di noi stessi e su come affrontare le pro-blematiche della vita. Don Fabrizio nella nostra zona montana ha svolto la propria opera sicuramente in tempi e situazioni molto difficili, per ha saputo farsi apprezzare e in un certo senso amare dalla gente per la sua facilit di co-municatore. Mi dispiace veramente che vada via, per comprendo quanto sia difficile anche per il Vescovo coprire il territorio diocesano con le scarse forze a disposizione. Auguro allamico don Fabrizio di trovarsi bene anche a Prata dove certamente la comunit lo aspetta con comprensibile curiosit e anche con tanta fiducia.

Arturo Cappello Segretario comunale di Prata

Amico ed ex parrocchiano di Don Fabrizio

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Caro Don Fabrizio,

in un primo momento la Tua nomi-na a parroco di Prata ha destato in me la stessa impressione di una per-sona a contatto con un essere quasi sconosciuto.Io ho lasciato il nostro seminario dopo 12 anni come studente e 14 come insegnate per andare a Cor-denons. Non potevo quindi avere fa-miliarit con i tanti giovani che dal 1964 si sono alternati con varie vi-cende, nel nostro maggiore Istituto. Si sentiva parlare dei nuovi fermenti che investivano i giovani di allora e che noi, sacerdoti da qualche tem-po, incontravamo sul campo del lavoro. Non fu sempre facile il con-tatto e tanto meno la vita e lattivit svolta insieme.Da qui i miei interrogativi e le mie perplessit nel trovarmi a contato con un rappresentante di una gene-razione tanto lontana dalla mia.Ti dir che questo stato danimo si subito sciolto fin dal nostro pri-mo incontro. Non ne abbiamo fatti tanti (credo due o tre), ma suffi-cienti per dissipare le nebbie pi o meno dense.Mi ha sorpreso la Tua capacit di ascolto. Eravamo due o tre a parlare di Prata, della parrocchia, delle at-tivit, della popolazione. E Tu stavi attento e compreso come uno che sta ascoltando un mondo che lenta-mente si apriva davanti a lui. E quel-la attenzione che fa poi maturare decisioni sagge in tutti i settori della vita. E allora mi faccio coraggio e Ti presento brevemente quale sar il Tuo campo di lavoro con le sue ca-ratteristiche. Troverai tanti anziani e ammala-ti. Suor Maria tiene un lungo elenco di persone che periodicamente lei incontra in casa o allospedale. Al presente sono impossibilitate ad essere presenti in chiesa, ma porta-

me parrocchia, famiglia e scuola (e a Prata non troverai difficolt a entrare nelle famiglie dove esiste la volont di reagire alle presente difficolt in campo educativo) per superare lEMERGENZA EDUCATIVA, il secondo se rivela un dato di fatto comune alla giovent del nostro tempo non mi sembra descrivere una situazione cos allarmante per il contesto di Prata perch i giovani non sono del tutto assenti nelle no-stre assemblee domenicali e nella vita della parrocchia in genere. Mi sembra urgente proporre loro espe-rienze di vita vissuta che hanno la loro origine nella Parola di Dio, fon-te di acqua viva che alimenta e rin-giovanisce ogni cosa.Allora non daremo limpressione di stare in mezzo a questo popolo per indottrinarlo o per cercare di scoprire qualche pezzo di museo, attraverso noiose ripetizioni di cose passate, ma dimostreremo anche nella vostra fatica, la bellezza di un incontro che si ripete continuamen-te per renderci sempre pi convinti ed entusiasti..Non ti faccio nomi di persone che in-contrerai nel Tuo cammino, perch sono tanti toccati dalla Grazia di Dio. Ma sento il dovere di parlare di qualcuna: sono le SUORE, poche di numero, rese pesanti dagli anni, ma sempre preziose per il nostro lavo-ro e per limpegno generosamente profuso in tutti i campi. Altre per-sone segnalate in questo giornale e attive in tanti campi, con generosit e senza risparmiarsi..Molte ancora che vivono la loro Fede nel silenzio e diventano preziose per lintera Co-munit, grazie al loro costante con-tatto con il padre di Tutti.La mia preghiera e il mio aiuto si uniscono a quello dei Tuoi nuovi parrocchiani perch Tu possa esse-re FORTE nella tribolazione e LIETO nella speranza.

don Giacomo

no dentro e manifestano quella Sa-pienza che attinge alle celebrazioni (messa, preghiere, pellegrinaggi), ma si estende poi alla vita vissuta di ogni giorno: nella famiglia, nel lavoro ed ora nel dolore e nella sof-ferenza.Il contatto con queste persone Ti premetter di comprendere la loro solida maturazione spirituale, so-stenuta e guidata da preti di elevata qualit, come il nostro Don Danilo, Don Ugo, monsignor Indri, per ricor-dare quelli a noi pi vicini. Ma dalla loro esperienza affiorano anche le personalit di coloro che li hanno aiutati a comprendere il mondo che cambiava, come don GioMaria Concina, nei primi decenni del 900 e don Giuseppe Raffin durante la se-conda guerra mondiale. Sono quelli che li hanno aiutati ad essere parte attiva nella societ del loro tempo. Sono gli aspetti che caratterizzano ancor oggi la personalit- non sem-pre manifesta- del popolo cristiano di PrataE saggio e utile, a mio avviso, che Tu vada alla scoperta di questo mon-do, non solo per una conoscenza, ma specialmente per un efficace ed aggiornata azione pastorale. In questo campo Ti potranno essere di aiuto i tanti dirigenti e imprenditori ch avvertono la necessit urgente di andare oltre le strette leggi delleco-nomia e del mercato, perch la Per-sona non si esaurisce solo in questi settori, ma curando lo spirito-si mi-gliora la vita in azienda, in famiglia e nella societ intera. Incontrerai le Famiglie e i Giova-ni. Ti sarai documentato sulla situa-zione soffermandoTi sulle pubbli-cazione La sfida educativa e La prima generazione incredula. Non sono libri da porre sui nostri scaffa-li, ma da meditare insieme: il primo perch espone una verit fonda-mentale per poter operare con effi-cacia: la necessit di trovarsi insie-

Confessione, a cuore aperto, di un prete avanzato in et al Suo giovane Confratello

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GRAZIE, don Danilo

FAVRO don Danilo, nasce a Concor-dia Sagittaria (Ve) l11 aprile 1932 e viene ordinato sacerdote il primo lu-glio 1956 e, subito, assume lincarico di Vicario parrocchiale in San Marco Pordenone. Dal 1960 al 73 insegna al Seminario diocesano e, dal 1965 al 71 Assi-stente diocesano Uomini di Azione Cattolica, Unione Donne, delegato vescovile per lAzione Cattolica e Direttore Opera diocesana Esercizi Spirituali (1971-1973). Dal 1981 al 1990, parroco a Cin-to Caomaggiore e Vicario Foraneo (1981-1985). Il primo luglio 1990, diventa parro-co della parrocchia di Santa Lucia a Prata di Pordenone. Uomo di poche parole ma di profonda fede don Da-nilo si inserisce subito nel tessuto religioso e sociale della comunit parrocchiale, che oltre a Prata Capo-luogo annovera le frazioni di Prata di Sopra, Peressine e Rondover, per un totale di oltre 4200 residenti suddi-visi in pi di 1200 nuclei familiari. Sempre attivo nelle varie attivit parrocchiali, da subito istitu il set-timanale La Nostra Comunit, fo-glietto degli avvisi dove oltre che elencare le sante messe per i defunti e le varie intenzioni del fedeli, com-mentava le letture della domenica,

sine e Rondover, il parco Arcobaleno adiacente lOratorio e, attualmente, la ristrutturazione dellorgano della chiesa parrocchiale. Lavori, che han-no comportato diverse centinaia di migliaia di euro di costi, resi possibili con contributi regionali, provinciali, della C.E.I. e dei parrocchiani sempre sensibili alle esigenze parrocchiali. Come tutti gli uomini, fin quando la salute lha sostenuto, come si suol dire, don Danilo stato una buona forchetta (ma questo non pecca-to) e, frequentemente, i parrocchia-ni si onoravano di averlo loro ospite. Lultima uscita, lha fatta ad agosto quando, per qualche giorno, sta-to ospite dei ragazzi impegnati nel campeggio di Fusine. Da tempo si notava la sua sofferenza e, qualche mese fa, ha dovuto arren-dersi alla malattia che lha costretto ad abdicare. Ora, dopo la degenza in ospedale, ospite in una struttura di riabili-tazione a San Vito al Tagliamento, ma i parrocchiani auspicano che si ristabilisca del tutto e, quanto pri-ma, ritorni a Prata. Per questo, su progetto del geometra Paolo Picco-lo ed un costo di circa 80 mila euro, la Commissione affari economici ha approvato la ristrutturazione di un alloggio di propriet della parroc-chia dove, don Danilo Favro, potr trascorrere la meritata quiescenza.

Romano Zaghet

rendeva noto lattivit parrocchiale, le celebrazioni solenni (battesimi, matrimoni, cerimonie importanti e offerte dei parrocchiani). Con discrezione, ma sempre vigile, affidava le attivit che si svolgevano e si svolgono in Oratorio, a persone competenti e fidate. Se nella vita quotidiana sembrava poco incline al dialogo, nel diffon-dere la parola del Signore (prediche) era un vero campione e di facile e sicura comprensione. In tutte le occasioni, liete e tristi, con parole semplici riusciva a rallegrare e con-fortare chi lascoltava. Le porte della canonica e della parrocchiale erano sempre aperte e la sua presenza ras-sicurava quanti si rivolgevano a lui per un consiglio. Se a queste, si uniscono le settima-nali celebrazioni a San Simone, Ron-dover, Peressine, e il primo luned di ogni mese, a San Giovanni, la Con-sacrazione della parrocchia al cuore Immacolato di Maria, a ragione, si pu affermare che don Danilo, per Prata stato un parroco di grande religiosit. Amante del bel canto, le messe erano allietate dai cori che solennizzavano le varie celebrazioni. Fra i lavori pi importanti eseguiti in parrocchia nei ventanni della ge-stione Favro, va ricordato la ristrut-turazione della parrocchiale, delle trecentesche chiese di San Giovanni, San Simone e SantAntonio a Peres-

Interno chiesa di Santa Lucia

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Attivit della Comunit ParrocchialeVOCI E FATTI DELLA COMUNIT

Ci presentiamo

Dopo quasi dieci anni la nostra parrocchia chiamata ad un mo-mento di revisione. Loccasione ci viene fornita dallar-rivo del nuovo parroco, don Fabri-zio De Toni che, ne siamo certi, en-tro breve sar solamente il nostro don Fabrizio.Abbiamo pensato, per tale even-to, di ripubblicare quanto scrit-to in un opuscolo 10 anni fa, ove elenchiamo e descriviamo le atti-vit che si svolgono in parrocchia grazie ai numerosi gruppi che vi operano.Nel prepararlo, pensando a que-sto strumento come un biglietto da visita per don Fabrizio, ci siamo

nelle nostre attivit, ma intrisa di grande spiritualit.

Non nascondiamo che lo scritto, ha anche un fine tuttaltro che na-scosto: sensibilizzare le persone di buona volont perch risponda-no alla chiamata della parrocchia. A ben vedere c posto per tutti perch tutti hanno qualcosa da offrire, sia essa una bella voce per cantare, leggere e lodare il Signo-re, umili mani che mantengono in ordine i beni della parrocchia, o tutto ci che ognuno di noi pu dare secondo la propria disponi-bilit o sensibilit.

Buona visione.Il Consiglio Pastorale

resi conto via via di scrivere anche un bilancio di un bel ventennio con don Danilo, presenza discreta

ABBIAMO BISOGNO DI.Che Comunit trova don Fabrizio, giungendo a Prata?

Forse potrebbe sembrargli una comunit forte sul piano economico (momentanea crisi a parte), ma debole quanto a coesione sociale,incerta sul piano culturale e vacillante su quello spirituale.Di cosa ha bisogno questa Comunit?Di qualcuno che insegni a distinguere le cose che contano da quelle che non contano, le cose che rappresen-tano il fine della vita da quelle che sono solo un mezzo per raggiungerlo.Di qualcuno che sappia parlare ai bambini per insegnarlo e agli adulti per ricordarlo.Di qualcuno che parli la lingua semplice di chi non ha cultura, ma sappia stimolare anche quelli che lhanno per dare ragione delle speranza che in loro (1 Pt,1,35).Di qualcuno che ci richiami con forza alla fede di Abramo, di Isacco, di Giacobbe che erano uomini fatti e forti, non lattanti bisognosi di cibi leggeri.Di qualcuno che, invece di insegnarci che in Italia non possiamo non dirci cristiani ci provochi spiegan-doci quanti battezzati non hanno diritto di dirsi tali.Di qualcuno che ci faccia capire che la garanzia delle nostre tradizioni sta nella forza della nostra Fede, non nelle leggi dello Stato.Non che siano mancati i maestri: da Giovanni Maria Concina a don Danilo, la parrocchia ha goduto del-la guida di figure di alto livello, facendone tesoro a fasi alterne. Poco dopo lingresso di Don Fabrizio, il 27 ottobre, la nostra comunit potr confrontarsi con una fase importante della sua storia proprio ricordando don Concina e la sua azione pastorale e sociale. Un occasione per riflettere sulla nostra storia e trovare la bussola per il nostro futuro.

Arcangelo Forlin

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LA PARROCCHIA

CONSIGLIO PASTORALE

COMMISSIONE PER GLI AFFARI ECONOMICI

La Parrocchia S. Lucia conta circa 5500 anime, distribuite fra Prata di Sotto, Prata di Sopra, Borga-ta Peressine e Borgata Rondover, questultima in Comune di Porcia.La parrocchia parte integrante della Forania di Pasiano, nella Dio-

ressine e la chiesa di S. Antonio di Rondover.Nella nostra comunit parrocchia-le vi operano circa una ventina di gruppi anche se, per scarsit di persone, molti partecipano alle at-tivit di pi di un gruppo.

cesi Concordia-Pordenone. Nella nostra parrocchia le chiese aper-te al culto sono cinque: la Chiesa parrocchiale, intitolata a S. Lucia, la chiesa di S. Simone a Prata di So-pra, la chiesa di S. Giovanni, a Prata centro, la chiesa di S. Antonio di Pe-

Il Consiglio pastorale parrocchia-le si costituito alla fine dellanno 2001.

Attualmente, collegato alle realt parrocchiali gi illustrate, opera at-traverso le seguenti quattro com-missioni:

compito analizzarli per poter gesti-re il passaggio al nuovo consiglio pastorale con rinnovati stimoli e programmi.In attesa di organizzare con il par-roco il rinnovo dei consiglieri confi-diamo in persone di buona volont che offrano la loro candidatura.

Commissione Famiglia Commissione liturgia Commissione GiovaniCommissione caritIl consiglio, dopo un buon inizio, ha conosciuto in questi ultimi anni una fase di stanca. I motivi posso-no essere molti ed nostro preciso

E composta da otto membri, com-preso il parroco che di diritto il presidente. Essa cura ed ammini-stra i beni della chiesa parrocchiale; programma i lavori di manutenzio-ne ordinaria e straordinaria; preve-de i bilanci di spesa. Si ritrova su convocazione del par-roco-presidente ogni qualvolta si

scono, generosamente, ci ha lascia-to per poter servire, nel limite delle sue forze, la nostra comunit. importante sottolineare che questa commissione riesce a ben operare grazie al grande sostegno economico che i fedeli hanno sem-pre generosamente garantito alla nostra parrocchia.

presentano problemi da risolvere. In questo ultimo periodo la com-missione stata impegnata in prima linea con importanti lavori presso la casa per sacerdoti (ex abi-tazione Mons. Indri). Questi lavori sono necessari per garantire un minimo di vivibilit ed accoglienza a don Danilo che il ve-

Chiesa di S. Antonio di PeressineChiesa di S. Giovanni dei cavalieriChiesa dei S.S. Simone e Giuda

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ORATORIO - S. LUCIA

PUNTO DINCONTRO

LOratorio una istituzione della par-rocchia S.Lucia, inserito nella vita pastorale della comunit parrocchia-le, teso potenzialmente a servire tutta la comunit parrocchiale ed in particolare i ragazzi ed i giovani.Dallanno 2005 stato redatto uno statuto ed in base a questo un con-siglio direttivo formato da 13 per-sone (8 elette ogni 3 anni e 5 di di-ritto) si dato da fare fin dallinizio per raggiungere i fini indicati.Attualmente le principali attivit che si svolgono in ambito Oratorio, grazie alla disponibilit di tante persone, sono:CatechismoACR e ACG Punto dincontroGruppo giovani oratorioClub del falzinClub della scopa

Squadre di calcio amatoriale per gli allenamenti seraliGruppo alcolisti anonimi per le loro riunioniACLI per operare sul territorioDi volta in volta alcune aule sono concesse anche per eventi una-tantum quali le riunioni condomi-niali ecc.ecc.

Fino ad ora tutto questo sempre stato portato avanti solo con il vo-lontariato con tutti i pregi ma anche con i limiti di questa impostazione. Dalla diocesi gi arrivato il permes-so per affiancare a tutte queste per-sone di buona volont, anche due custodi al fine di rendere la struttura ancora pi valida ed accogliente., ma le candidature latitano.Referente:Fiorenzo Piccolo 348/7119751

Laboratorio permanente Scuola di chitarra

Le attivit estive sono principal-mente:Scuola di ricamoGRESTCampeggio di Fusine

Altre iniziative:Festa della famigliaMostra presepiIncontri di formazione religiosa, a carattere parrocchiale e foraniale.

La struttura pu essere utilizzata anche da associazioni, enti o grup-pi esterni ma che ovviamente per-seguono fini non in contrasto con quelli parrocchiali. Cos la struttura viene utilizzata anche da:Lassociazione Altoliventina per lin-segnamento della musica

Noi, GENITORI del PUNTO DI IN-CONTRO, siamo un gruppo nato oltre 10 anni orsono che opera in oratorio,ogni domenica pomerig-gio (da ottobre a maggio) come presenza significativa per tutti i ra-gazzi della comunit.Il gruppo sorto in seguito allin-vito fatto in occasione delle MIS-SIONI in parrocchia, dagli stessi sacerdoti-formatori, constatando una struttura funzionale (oratorio) sia per attivit pastorali (catechesi, conferenza, cineforum), che edu-cative.Molti genitori della comunit han-no colto questa sfida come op-portunit per creare un ambiente educativo adatto ai propri ed altrui figli ed aprire nuove relazioni in un contesto sociale che andava pian piano trasformandosi.Come spesso succede agli entusia-smi iniziali subentrato un senso

Lavorare insieme alle altre compo-nenti della comunit parrocchiale e istituzionale lo scopo, infine, che ci prefiggiamo per riuscire a leggere e a capire i bisogni di una realt territoriale complessa che, grazie alle nuove presenze intra ed extra comunitarie, sta velocemen-te cambiando e richiede attenzioni e sguardi plurali.Referente:Daniela Basso 0434/620290

di frustrazione motivato dal fatto che venivano a mancare chiarezze negli obiettivi comuni e incapacit nel percorrere strade nuove che potessero diventare impegnative e coinvolgenti.Tuttavia, nonostante le difficolt che puntualmente si presentano qualora si cerchi di interessare nuo-ve presenze, noi sentiamo la neces-sit di non mollare proprio per le relazioni e le amicizie costruite.

Pellegrinaggio a Madonna del Covolo di Crespano

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GRUPPO CARIT

CLUB DELLA SCOPA GRUPPO PULIZIE DELLA CHIESA

CLUB DEL FALZIN

Nella nostra parrocchia alcune persone dedicano un po del loro tempo a visitare gli ammalati e gli anziani,nelle famiglie o nelle case di riposo. Durante lanno si ritrova periodicamente per aggiornarsi sulle varie situazioni soprattutto in occasione delle feste principali Santa Pasqua e Santo Natale per

settembre presso un Santuario Ma-riano. I referenti del gruppo sono Sr Maria e Paolo Nardo.

Ricordiamo che in parrocchia esi-ste anche un gruppo dellUNITALSI che collabora con la forania nellor-ganizzare i pellegrinaggi diocesani a Lourdes, Loreto e Fatima.

preparare e far giungere a tutte le persone anziane o ammalate gli auguri e la vicinanza della par-rocchia. Altre occasioni di incon-tro,per preparare e organizzare la festa della Madonna di Lourdes in febbraio e la nativita di Maria lotto settembre, una gita/pellegrinag-gio prima della S.Pasqua e uno a

GRUPPO MISSIONARIOIl gruppo Missionario sorto a Pra-ta circa 35 anni fa ed formato da 30 35 persone.Ci si ritrova in chiesa ogni primo gioved del mese per la Santa Mes-sa o per ladorazione eucaristica: loccasione per pregare per le mis-sioni e per le vocazioni.Al termine di ogni incontro leggia-mo le lettere che ci arrivano da i mis-

vengono raccolti in media circa 16 17000 Euro da offerte volontarie.Limpegno pi importante resta co-munque la preghiera a sostegno di tutte le missioni, sia personale che in gruppo.Se sei interessato chiama la signo-ra Elisabetta Basso e lei ti illustrer meglio il gruppo (tel. 0434 620020)

sionari in contatto con noi e sparsi nel mondo (Congo Sudan Ugan-da Brasile India Ecuador Mo-zambico Albania Benin Egitto Kenia Thailandia Etiopia).Sempre al termine di ogni incontro raccogliamo delle offerte volonta-rie in denaro che utilizziamo per aiutare i missionari che ci scrivo-no con richieste varie. Ogni anno

Un gruppo di circa 20 signore, au-todefinitosi club della scopa ga-rantisce la pulizia dei locali, con un turno mensile. Se vuoi unirti a loro chiama Giuliana Radin (0434/621865)

Tutti noi vogliamo la nostra casa bel-la e pulita e di quella del Signore chi se ne occupa? In parrocchia, forse non tutti sanno che esiste un grup-po di volontarie che ogni settimana, pi o meno a turno, cura la pulizia di tutte le nostre chiese, le quali sa-rebbero certo meno accoglienti se fossero trascurate e sporche. Certamente con laiuto di altre volontarie i turni potrebbero diventa re pi leggeri, quindi se volete dare una mano chiamate per la chiesa di:

- Santa Lucia la sig.ra Giordana ZamaiBurini (tel. 621004)

- San Simone la sig.ra Anita Nardo-Puiatti (tel. 610623)

- San Giovanni la sig.ra Elisa Reato-Maccan (tel. 621467)

- SantAntonio a Peressine la sig.ra Francesca Verardo

- A Rondover la sig.ra Maria Sist

Un gruppo di giovani (pi o meno) cura la gestione delle aree esterne, lo sfalcio dellerba ed i piccoli lavori di manutenzione ordinaria.Se vuoi trascorrere un sabato allaria aperta, in maniera costrut-tiva, chiama Giorgio Dei Negri (0434/621865)

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GRUPPO DEI LETTORI

GRUPPO CATECHISTIIl gruppo composto da 20 per-sone che si rendono disponibili a questo servizio dedicato ai ragazzi dalla II primaria alla III secondaria di I grado. Questi sono suddivisi per fascia det, in gruppi non mol-to numerosi (in media 14 unit) e sincontrano in orario pomeridia-no, nei giorni liberi dagli impegni scolastici (rientri), per una volta alla settimana.Un educatore adulto segue i giova-ni post cresima delle superiori, che si riuniscono di sera, ogni settima-na.I catechisti, una volta al mese, veri-ficano le attivit svolte e program-mano collegialmente i momenti forti dellanno liturgico (Avvento

dellufficio catechistico. Icatechisti promuovono diverse iniziative a favore dei bambini, in modo che la catechesi diventi esperienza di in-contro sia fra pari, sia come comu-nit cristiana (novena, via crucis, celebrazioni eucaristiche...).Lobiettivo primario del fare cate-chesi, inteso dal gruppo, come strumento educativo e formativo per far crescere nei bambini, nei ragazzi e nei giovani, la consa-pevolezza che lAmore ricevuto nellincontro personale e comuni-tario con Ges, pu essere tradot-to nella quotidianit, per maturare atteggiamenti escegliere compor-tamenti che avvicinino sempre pi fede e vita.

e Quaresima) e gli incontri con i genitori. Inoltre, periodicamente, (ogni settimana o a settimane al-terne) si incontrano per gruppi della stessa et, per stilare il lavo-ro da svolgere. I catechisti, altres, partecipano ai corsi di formazione promossi sia dalla diocesi sia dalla forania, ai ritiri di Avvento e di Qua-resima, agli incontri di inizio e fine anno catechistico, indicati dalluffi-cio catechistico diocesano.Ogni catechista, a seconda del tema inerente lanno di apparte-nenza del gruppo, aderisce agli incontri di preghiera e di riflessio-ne, in seminario e/o in altri luoghi, presenziati e condotti da guide spirituali, indicate dagli operatori

SUOR IMMACOLATA dopo 15 anni di servizio nella nostra parroc-chia si ritira nella Casa delle Suore

a Crespano. La sua e stata una pre-senza preziosa nella nostra Comu-nit. Donna saggia, sapeva valutare le varie situazioni in cui venivano a trovarsi le persone e con la capacit di ascoltare e di mettersi in sintonia con chi lavvicinava, riusciva ad esse-re efficace ...Saranno in tanti a ram-maricarsi per la Sua partenza. Anche nella nuova residenza, suor Imma-

colata avr modo di far valere le sue preziose qualit a favore delle Consorelle e delle persone che in-contrer.

Da parte nostra, un GRAZIE di cuo-re e una preghiera perch il Signo-re la benedica sempre e Lei non dimentichi mai quella che stata anche la sua Prata per tanti anni.

CORI PARROCCHIALIQualcuno ha detto: Chi canta pre-ga due volte!Nella nostra Parrocchia, per fortu-na, c tanta gente che ha preso sul serio questaffermazione. Infat-ti, molte delle nostre Messe sono allietate da cori, alcuni spontanei, altri pi organizzati.

Boer (0434/610569)delle ore 8.00 chiama Lauretta Basso (0434/621271) delle ore 9.30 chiama Agnese Puiatti (339/7503054) delle ore 10.30 chiama Colomba Basso (0434/620682)

Voci nuove sono sempre gradite, anzi graditissime e la scelta nu-merosa; se sei interessato, di segui-to troverai alcuni referenti.Non pensare di essere stonato, fino a quando non hai provato!Quindi per la Messa:del sabato sera chiama Mariella

Anni fa questo gruppo era talmen-te numeroso che erano necessari dei turni. Cerano anche dei mo-menti di ritrovo.Bei tempi!

alla co munit parrocchiale. Ci sarebbe bisogno di voci nuove. Unica referenza: saper leggere!

Ora il gruppo si un po ristretto e spesso si fatica a trovare persone che leggano a certe messe.Eppure anche leggendo in chiesa si pu dare il proprio contributo

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AZIONE CATTOLICA ITALIANA

GRUPPO PARROCCHIALE GIOVANILE

GREST

Siamo unassociazione di laici im-pegnati a vivere, ciascuno a pro-pria misura ed in forma comunita-ria, lesperienza di fede e lannuncio del Vangelo. Il nostro fine leduca-zione alla fede, che si concretizza nella formazione umana e cristiana della persona, attraverso attivit di gruppo diversificate per et. La storia della nostra associazione nella parrocchia di Prata risale agli anni sessanta, per poi perdersi con gli anni 70, fino a quando, alla fine degli anni 80, qualche giovane, fat-ta ricchezza di esperienze di fede e di gruppo vissute al di fuori della

tare educatori. Ciascun gruppo seguito da educatori (5 per lACR) ed animatori (2 per lACG) di et compresa fra i 18 e 26 anni. Le at-tivit ACR sono svolte tutti i sabati pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00, mentre per lACG una sera della settimana (in base alle esigenze del gruppo) dalle 20.30 alle 22.30.Da due anni collaboriamo anche con lassociazione la nostra fami-glia di San Vito per linserimento di un ragazzo disabile, residente a Prata, nel gruppo di suoi coetanei.

parrocchia, sentiva la voglia di pro-vare a rimetterla in piedi partendo dallACR. Attualmente sono coinvolti nellat-tivit di gruppo dellACR (rivolta ai ragazzi) circa 40 ragazzi delle elementari (6-11 anni) e delle me-die (12-14 anni), mentre per lACG sono circa 20 giovani, rivolta ai gio-vanissimi delle superiori di Prata in collaborazione con lACG di Maron, sono presenti due gruppi, uno atti-vato nellanno associativo appena trascorso, e uno attivato da 3 anni che si sta preparando ad iniziare il cammino di formazione per diven-

E un percorso iniziato circa tre anni fa, qualcuno direbbe per caso ma noi diciamo che nato tutto dalle esigenze di noi giovani. Siamo un gruppo di circa 18 ragaz-zi, dalla prima superiore ai primi anni di lavoro e universit, che si ri-unisce ogni luned sera in oratorio sotto la guida di una figura adulta:

Un anno ci siamo definiti astri nel mondo, poi sale e luce della terra, insomma siamo giovani che vo-gliono irraggiare tutta la comuni-t e splendere contagiando chi ci sta attorno.

Referente:Sergio Zanette- 3348220891

il nostro Sergio. Ed proprio Sergio che ci propone un tema serale (un discorso del papa, una preghiera, un brano del Vangelo..) e poi ci confrontiamo, condividiamo le no-stre esperienze, i dubbi, le speran-ze; consapevoli che tra noi c un Dio che ha unimmenso progetto damore.

Il GREST gruppo estivo o, come piace a noi, grande estate unat-tivit che la parrocchia offre nel periodo di fine giugno inizio luglio.Lesperienza, che coinvolge oltre un centinaio di bambini e una qua-rantina di animatori junior e senior, si ripete ormai da quattro anni con

ni nei vari laboratori e si concludo-no, dopo una breve pausa-meren-da, con unoretta di giochi a tema.Si tratta di unesperienza impegna-tiva e importante, molto sentita da parte di tutta la comunit.Referente: Alessandra Cereser - 0434/621292

grande successo. In questo facciamo affidamento ai sussidi offerti dal Movimento Gio-vanile Salesiano dai quali ricaviamo la storia guida dellintero GREST. Le giornate sono scandite dal mo-mento della preghiera al mattino al quale segue la divisione dei bambi-

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Sono appena nati, ti volti un momento e gi sono volati via. Il miracolo della nascita dura un attimo e la vita scorre veloce sotto i tuoi occhi. Lo scorrere di questa vita il viso dei figli che ogni giorno cambia. Li vedi corre-re, giocare, andare a scuola e vorresti essere li anche tu partecipe delle loro gioie e sofferenze, per le quali ti rivolgono uno sguardo desideroso di comprensione e abbandono. Figli desiderosi di vedere lamore del padre verso la madre e viceversa, credendoli i migliori del mondo. Come madre vorresti sempre dare il meglio ai tuoi figli ma non sempre possibile, perch man mano che crescono si allontanano e allora nasce la paura di quello che potranno trovare per strada, che non sempre sar positivo; ma la consolazione di una mamma la speranza di aver seminato il buon seme dellamore di Dio nella fede data, nella preghiera recitata insieme prima della nanna, i segni della croce fatti durante il giorno come piccole preghiere. Ma quali aspettative abbiamo nei nostri figli? Con certezza desideriamo dei ragazzi con grandi valori, in ambito umano e religioso. Con ferme regole che partendo dalla famiglia continuino con la scuola e in tutti gli ambiti sociali. fondamentale scoprire limportanza edu-cativa per la crescita e il futuro dei nostri figli, il rispetto per gli altri, la condivi-sione, il messaggio cristiano, ed attraverso tutto questo che confidiamo nei nostri ragazzi perch contribuiscano ad accrescere il paese e la comunit, in un tempo come questo dove i valori e gli interessi sembrano altri. Abbiamo nella nostra par-rocchia dei buoni pastori che ci stanno aiutando con la loro presenza e la parola di Dio a seguire un cammino di fede e di unione. Confidiamo di poterli avere sempre al nostro fianco e a quello dei nostri figli per costruire una comunit sempre pi unita. Ges ci dice che il comandamento pi grande lamore verso Dio e verso il prossimo, e che per aiutare gli altri dobbiamo essere capaci di donare quando necessario anche il nostro tempo, solo cos saremo veramente cristiani. Troppa fretta hanno le mamme di oggi, ma fondamentale far entrare questi messaggi nel cuore dei nostri figli e ricordargli che gli siamo sempre vicine.

LE MAMME

MAMME:LESPERIENZA E LE ASPETTATIVE

PER IL FUTURO DEI FIGLI

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Il lavoro allappartamento di don Danilo e in canonica. La storia delle nostre settimane.

LAPPARTAMENTO DI VIA ROMA

Le passate settimane ci hanno visto impegnati in modo del tutto inatteso e che non era nelle nostre previsioni. La sola mancanza di don Danilo, avvenuta cos improvvisa, portava con s un vuoto non facilmente colmabile in poco tempo, anche a causa di personale gi impegnato o ridotto nella sua efficenza a causa di acciacchi o dellet. Sorgeva poi lurgenza di dare una risposta al desiderio espresso da don Danilo, di rimanere con noi, in aiuto al nuovo parroco. Desiderio accolto con favore per la considerazione e la stima raccolte nei 20 anni di servizio a Prata e per il fatto che don Danilo e don Fabrizio avevano manifestato lintenzione di lavorare insieme. Ma dove si sarebbe stabilito il vecchio parroco? La canonica, per la disposizione delle stanze, non si prestava ad accogliere i due sacerdoti. Restava il locale, di propriet della parrocchia, suddiviso in due appartamenti (uno dei quali abi-tato, dopo le necessarie modifiche dalla famiglia di Giorgio Dei Negri) e laltro da ristrutturare completamente per ottenere una abitazione decorosa. Don Danilo accolse questa soluzione, non da rassegnato, ma pienamente compreso e contento. Si cominciarono cos i lavori studiati assieme nella riunione del 31 agosto 2010 della Commissione Affari Eco-nomici (presenti i signori Altinier Antonio, Nardo Paolo, Nardin Osvaldo, Diana Vincenzo, Fasan Daniele, Pa-dovan Paola; assente giustificato Forlin Arcangelo). Il progetto del lavoro realizzato dal geom. Paolo Piccolo.

I lavori prevedono: 1. installazione di una piattaforma esterna a movimento verticale; 2. demolizione parete per allargare il bagno, resa necessaria per facilitare laccesso a persone con difficolt motorie; 3. sostituzione delle porte interne, visto lo stato di degrado; 4. isolamento termico allinterno, dovendo rifare limpianto elettrico e la pavimentazione; 5. sostituzione degli avvolgibili del fabbricato e dei serramenti per lalloggio di don Danilo; 6. impianto di condizionamento. Vengono predisposti i tubi per attivare limpianto;7. centrale termica. Si decide per linstallazione di due caldaie.

Per lesecuzione del progetto si ricorsi alle persone che gi collaborano con la parrocchia nelle opere di manu-tenzione: muratori Pujatti GianMario - Vedovato Sante; idraulico: Pujatti Giorgio; elettricista: ditta ARGE di Corazza Geremia e di Pujatti Arduino. Una segnalazione particolare merita il geom. Antonio Altinier sempre pronto alle tante chiamate e presente a tutto. Dove non pu di persona lo fa con la sua macchina fotografica che si rivela preziosa come in questi casi.

I LAVORI IN CANONICA

Come avviene quasi sempre, in occasione di cambio dellinquilino si provvede ad imbiancare lappartamento. Nel caso della canonica lo stabile serviva anche ad aule di catechismo o ad incontri di diverse associazioni. Si cos ritenuto opportuno rinfrescare lintero fabbricato fidandoci della bravura del pittore Eliano Pujatti e della sua squadra. Il risultato apprezzabile. Per lalloggio del clero, dietro indicazione di persone competenti e - fra tutte - la signora Giordana che da anni presta la sua opera in canonica, apparso necessario sostituire la vecchia cucina (diversi elementi erano ormai quasi fuori uso) con una nuova della Maior-Cucine di S.Cassiano, appoggiandoci al consiglio e allaiuto della famiglia del sig. Bonifacio Bortolotto. Alla fine di questa esperienza, portata avanti in circostanze eccezionali per il poco tempo a disposizione e lur-genza di provvedere, doveroso dire un GRAZIE di cuore alle tante persone che hanno aiutato, primo fra tutti don Luigi Nonis e don Gianni che ha dimostrato resistenza e capacita di ripresa. E un Grazie anticipato a quanti vorranno darci una mano a sostenere le spese di tutto.

Don Giacomo Marson