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BOLLETTINO SALESIANO ANNOLXXI NUMEROI GENNAIO1947 IlIVSuccessorediSanGiovanniBoscoaiCoo- peratoriealleCooperatriciSalesiane=Infamiglia : Italia,Francia,Polonia .Argentina=Apostolatoed eroismidicaritàsottolabufera=Dallenostre Missioni :India,Siam=CultoegraziediMaria SS .Ausiliatrice=Necrologio=Tesorospirituale . CrociataMissionaria . C ON ERENZASALES I ANA . RicordiamoatuttiiCooperatoriedatutte leCooperatriciquantoprescriveilRegolamentodellaPiaUnionealcapoV,n .8: «NelgiornodellafestadiS . rancescodiSalesedellafestadiMariaAusilia- trice,ogniDirettore,ogniDecurioneraduneràisuoiCooperatoriperanimarsi reciprocamentealladivozioneversodiquesticelestiprotettori,invocandoil loropatrocinioafinediperseverarenelleoperecominciatesecondoloscopo dell'Associazione» .Raccomandiamovivamenteatuttidiintervenire,ancheper lucrarel'Indulgenzaplenariache vi èannessa.Inciascunadelleconferenze - comeprecisalostessoRegolamentoalcapoVI,4 - sifaràunacollettache verràrimessaalRettorMaggioreperleOpereeMissionichenehannomaggior bisogno.Perquellichesitrovanoviciniadunachiesasalesianarammentiamo pureunaltroprivilegioconcessoil9maggio1876 :«Indulgenzaplenarianella festadiS . rancescodiSales,atuttiifedelicristiani,iquali,confessatie comunicati,daiprimivesprialtramontodelsoledidettafesta,visiteranno qualsiasichiesasalesiana,pregandosecondol'intenzionedelSommoPontefice» .

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BOLLETTINOSALESIANO

ANNO LXXINUMERO I

1°GENNAIO 1947

Il IV Successore di San Giovanni Bosco ai Coo-peratori e alle Cooperatrici Salesiane = In famiglia :Italia, Francia, Polonia . Argentina = Apostolato ederoismi di carità sotto la bufera = Dalle nostreMissioni : India, Siam = Culto e grazie di MariaSS. Ausiliatrice = Necrologio = Tesoro spirituale .

Crociata Missionaria .

CO N ERENZA SALES IANA . Ricordiamo a tutti i Cooperatori ed a tutte

le Cooperatrici quanto prescrive il Regolamento della Pia Unione al capo V, n . 8:

« Nel giorno della festa di S . rancesco di Sales e della festa di Maria Ausilia-

trice, ogni Direttore, ogni Decurione radunerà i suoi Cooperatori per animarsi

reciprocamente alla divozione verso di questi celesti protettori, invocando il

loro patrocinio a fine di perseverare nelle opere cominciate secondo lo scopo

dell'Associazione » . Raccomandiamo vivamente a tutti di intervenire, anche per

lucrare l'Indulgenza plenaria che vi è annessa. In ciascuna delle conferenze

- come precisa lo stesso Regolamento al capo VI, 4 - si farà una colletta che

verrà rimessa al Rettor Maggiore per le Opere e Missioni che ne hanno maggior

bisogno. Per quelli che si trovano vicini ad una chiesa salesiana rammentiamo

pure un altro privilegio concesso il 9 maggio 1876 : « Indulgenza plenaria nella

festa di S . rancesco di Sales, a tutti i fedeli cristiani, i quali, confessati e

comunicati, dai primi vespri al tramonto del sole di detta festa, visiteranno

qualsiasi chiesa salesiana, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice » .

Il IV Successore di San iovanni Boscoai Cooperatori e alle Cooperatrici Salesiane .

Benemeriti Cooperatorie benemerite Cooperatrici,

La pace piena, serena, duratura, che io viaugurava, in nome mio, dei Salesiani e delleiglie di Maria Ausiliatrice all'inizio del 1946,

purtroppo non è ancora stata raggiunta . Mal-grado il moltiplicarsi di consessi ed il destreggiarsidi abili politici, il mondo geme ancora in unasconfortante incertezza, mentre i popoli si di-battono in situazioni tragiche, che minaccianole basi stesse della vita civile . Non ci rimaneche rivolgerci a Dio per chiedergli con fiduciosainsistenza quella pace che purtroppo il mondo nonè riuscito a darci . Solo la pace basata sulle solidefondamenta della giustizia, ripetutamente ricor-data ai dirigenti delle Nazioni dal Vicario diesù Cristo, - giustizia mai disgiunta da quella

carità che è l'essenza della Religione Cristiana, -potrà finalmente ridonare serenità alle menti,palpiti di vero amore ai cuori e pace al, mondo .

Cooperiamo pertanto, benemeriti Cooperatorie benemerite Cooperatrici, al raggiungimento diquesta altissima finalità con le nostre preghiere, econ quelle prestazioni generose che possano con-tribuire a ricondurre i fratelli o traviati o diso-rientati dalle vicende che da tanti anni ci afflig-gono, alla luce e all'amore, che ci affratellanoin esù Cristo . Ognuno poi apra il cuore allafiducia, pensando che la Divina Provvidenza hafatto sanabili individui e nazioni .

Ed ora passo a darvi brevi notizie delle operesostenute dalla vostra carità .

Notevole in verità lo sviluppo dei nostri Isti-tuti nei paesi non sottoposti al flagello dellaguerra; nelle nazioni colpite invece si vanno ri-marginando con non lievi fatiche le ferite tuttorasanguinanti. Da per tutto poi si lavora alacre-mente e godo di potervi dire che lo slancio mag-giore dei igli di S . iovanni Bosco in questoperiodo di sciagure fu ed è rivolto dovunque asollievo degli orfani e degli innumerevoli giova-netti che la guerra ha disperso, strappandoli aigenitori e piombandoli nell'abbandono .

Anche dalle nostre Missioni abbiamo potutoavere notizie più sicure. Nell'India i circa

18o confratelli, dei quali alcuni passarono oltre76 mesi nei campi di concentramento, sono statialfine liberati . Nella Cina l'opera nostra si svi-luppa in modo sorprendente e proprio in questigiorni siamo entrati a Pechino . Purtroppo ilVicariato di Shiu Chow ebbe a soffrire notevol-mente : quattro missionari furono massacrati, eda poco ci è giunta la notizia della morte diS. E. il compianto Mons . Ignazio Canazei, il cuicuore non potè più reggere a tanti disastri . Anchenel Siam e nel iappone la ripresa è conso-lante . Promettente assai è pure lo sviluppo delleopere nostre in Australia . La Missione del Congoebbe a lamentare la perdita del suo Vicario Apo-stolico, Mons . iuseppe Sak; le opere però con-tinuano a svilupparsi . Nelle Missioni del NordAfrica, Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, silavora alacremente ; purtroppo si dovette lasciaremomentaneamente il nostro Vicariato della Cire-naica. Le Missioni dell'America sono semprefiorenti. In questi ultimi mesi la Prelazia di PortoVelho fu staccata da quella del Rio Negro e affi-data al nostro Mons . Costa. Nel Matto rossosi spera di poter iniziare alfine la conversionedei terribili Chavantes . Si lavora pure assainella Missione dell'Alto Orenoco e nel Vicariatodi Mendez e ualaquiza . La Patagonia, erettain diocesi, va febbrilmente moltiplicando i suoicentri di evangelizzazione . Nella Terra del uocoil grandioso e riuscitissimo Congresso Eucaristico,celebrato nella città di Punta Arenas, ha messo inrilievo lo sviluppo delle opere fondate dai Sale-siani in quell'ultimo lembo dell'emisfero australe .

Parlando del lavoro effettuato è doveroso ac-cennare ai sacrifizi compiuti con vera abnega-zione dai Salesiani e dalle iglie di MariaAusiliatrice nel periodo postbellico, prodigandosinella cura dei soldati, dei feriti, dei prigionieri,degl'internati, dei profughi, dei sinistrati, deirimpatriati civili e militari e in altre operecompiute a volte in circostanze oltremodo diffi-cili e con dedizione vicina all'eroismo . Le testi-monianze di Autorità civili, militari e religiosesono una preziosa documentazione di quantovenne fatto per amor di Dio e delle anime .

E perchè non dire che sulle gioie e sui dolori

delle opere effettuate gettò luce di conforto e distimolo il primo centenario della fondazione diquesta Casa Madre di Valdocco ? Il 16 giugnosi svolse devota la solennità commemorativa e iltre novembre abbiamo ricordato nell'intimità dellaamiglia l'arrivo di Don Bosco e di Mamma

Margherita, scesi dal Colle natìo a questo suoloimpregnato del sangue dei Tre Martiri dellaLegione Tebea, Solutore, Avventore, Ottavio .

Innalziamo adunque ancora una volta l'innodella riconoscenza a Dio e a Maria Ausiliatriceper tutti i benefizi riversati sulla nostra Società .

Case aperte nel 1946 .

La lista, anche quest'anno, non è forse del tuttocompleta, ma speriamo di essere riusciti a racco-gliere i dati della massima parte delle case apertealcune non erano state annunziate a causa dellaguerra . Come vedete si tratta di un centinaio dicase aperte dai Salesiani e di 51 aperte dalleiglie di Maria Ausiliatrice .Case aperte dai Salesiani : in Italia : a Castel

di Codego (Treviso) un aspirantato ; a Monte-chiarugolo (Parma) una parrocchia . In Argen-tina : presso Buenos Aires un Oratorio festivoad Avellaneda con doposcuola ; a San Carlosde Bariloche una scuola professionale ; a Parà deMinos un aspirantato con scuole professionali edagricole . In Austria : a Klagenfurt una parroc-chia; a Linz un'altra parrocchia ; a Vienna,un'altra parrocchia, scuole ed oratorio .Nel Congo Belga : una stazione missionaria

fissa a Mokambo ; nel Brasile : ad Ananindeua(Parà) una scuola agricola ; ad Aracaju un ester-nato nuovo; a Campo rande (Matto rosso)un noviziato con scuola agricola e chiesa semi-pubblica ; a Jaboatao (Pernambuco) una nuovacasa con oratorio ; a Juazeiro (Pernambuco) unaspirantato ; a Lins (Minas erais) scuole elemen-tari e ginnasiali; una nuova missione nel Matto

rosso; a Parà de Minas un aspirantato ; aPindamonhangaba un noviziato con oratorio fe-stivo; a Porto Alegre un convitto per giovanioperai; a Vitòria una chiesa pubblica con ora-torio festivo; a Carpina un aspirantato . In Ceco-slovacchia : a Komarno un seminario ; a Mnisekaspirantato per vocazioni tardive; a Osek u Du-chova e a Svaty Kriz uno studentato .

Nel Centro America : a uatemala una par-rocchia ; a Tegucigalpa (Honduras) un aspiran-tato ; a ranada (Nicaragua) un aspirantato edun collegio ; a Rivos (Nicaragua) una scuolaagricola; a San Salvador (Miguelito) uno stu-dentato teologico e filosofico con oratorio festivo ;all'Habana ( uba) un oratorio festivo . In ile :a Santiago scuole elementari e ginnasiali conoratorio festivo; in S. ilomena un noviziato .

In ina : a Pechino un oratorio con scuole pro-fessionali ; a Shangai (Yangtzepoo) una parroc-chia e scuola agricola ; a airen (Manciuria)una parrocchia ed oratorio festivo . In olombiaa arranquilla una nuova casa per il Seminario ;a ogotà una casa con oratorio festivo ; a uca-ramanga un collegio ; a La eja un aspirantato .In quatore : a ahia de araquez scuole ele-mentari ed oratorio ; a Macas Sevilla scuoleelementari ; a Zaruma scuole elementari e pro-fessionali . In ermania : a erlino un nuovocollegio; a Sannerz un orfanotrofio e parrocchia;a Treviri un collegio per vocazioni ecclesiastiche ;a Wurzburg un nuovo collegio . In Algeria : unaparrocchia ad Algeri, S .te Monique; un'altra adOrano, St . Louis . In iappone : una missione aNojre ed una a Tucaika . In India : a oa ora-torio festivo e scuole professionali ; a Kotaghirinoviziato e studentato ; a Ranabombo residenzamissionaria ; un'altra con scuole elementari aolaghat (Assam) ; a Karkutta (Assam) residenza

missionaria, così a North Sakhimpur ; così aM aliopota con chiesa pubblica . In Messico : aVenta de ruz un aspirantato . In Olanda: a

roesbeek un ospizio per fanciulli poveri . NelParaguay : a Vergara un aspirantato ; a uerteOlimpo una missione con oratorio festivo .

Nel Perù : a Piura ed a Ayacucho un semi-nario . In Polonia : Parrocchie a ania, a zar-nowo, a zeplinek, ebno, ziczy, Las, Jor-danota, Kalewo, Zabrse ; a Lubczyn, Paradyz,Pila, Szczecin, Widrichow, parrocchie con ora-torio festivo ; così a Wroclaw con in più scuoleprofessionali . Nell'isola di Timor portoghese(Oceania) scuole professionali . Nel Siam : aangkok una seconda casa con scuole professio-

nali; a Hua Hin un orfanotrofio . Nella Spagna :a ieza (Murcia), un oratorio festivo, scuoleelementari e professionali; a ranada un ester-nato; a Rota ( adice) un oratorio con scuoleelementari ; a Sevilla una casa con residenza uni-versitaria . Nell'Uruguay : a Minas de orralesun collegio con oratorio festivo ; a Paso de Hor-queta, oratorio festivo con scuola agricola . NelVenezuela : a os aminos (Petare) due case,una con oratorio festivo, un'altra con scuola agri-cola; a Puerto de la ruz una parrocchia ; aSan arlos una missione con scuole elementari .Opere nuove iniziate dalle iglie di

Maria Ausiliatrice - In Italia : a ologna,ad Intragna (Novara), a aenza, a ra-scarolo (Pavia), a ubbio (Perugia), a Pievedi Nievole (Lucca), a Soriasco (Pavia), a Soz-zago (Novara), a Urbignacco di uia (Udine),a Vernante ( uneo): scuola materna e di la-voro, doposcuola, oratorio festivo, catechismi edopere parrocchiali . A Torviscosa (Udine) : men-

se aziendali, scuola di lavoro, oratorio festivoe catechismi. A Legnaro (Padova): le stesseopere e scuole elementari parrocchiali . A Lecco( omo) una seconda casa con fiorentissimo ora-torio festivo, catechismi ed opere parrocchiali,doposcuola, laboratorio, corsi di taglio, ecc . Aontrà di Missaglia ( omo) aprirono il nuovo

noviziato dell'Ispettoria Lombarda « S . ami-glia» . A ologna, a avaglià (Vercelli) ed aossano ( uneo) s'incaricarono della cucina e

guardaroba dei locali Istituti Salesiani .Nella ecoslovacchia, una seconda casa a

Trnava nel sobborgo Kopanka con fiorentissimooratorio festivo, doposcuola, laboratorio, cate-chismi ed opere parrocchiali . Nella Spagna, aadiz un internato e scuole elementari ; a Pam-

plona un oratorio, catechismi, scuole serali, ecc . ;a Tossa del Mar ( erona) ed a Zaragozascuole elementari e di lavoro, oratorio festivo, ecc . ;nelle anarie, a uanarteme (Las Palmas)scuole elementari e di lavoro, oratorio festivo ecatechismi, ecc . Nella Polonia, a ystrzycascuola materna, pensionato studenti, oratorio fe-stivo ed ambulatorio; a Jaciazek orfanotrofioe guardaroba di quell'Istituto Salesiano ; a Lu-binia Wielka orfanotrofio, scuola materna edi lavoro, oratorio festivo ed ambulatorio ; aNowa Ruda pure orfanotrofio; a Pogrzebién,sede del nuovo fiorente noviziato, annessascuola materna e di lavoro, oratorio festivo, am-bulatorio ; a Polczyn-Zdroj, scuola maternae di lavoro, pensionato studenti, insegnamentodella religione nelle scuole elementari della città,e opere caritative ; a Wroclaw pensionato perstudenti universitari e laboratorio ; a Kibiec e aLodz-Wodna s'incaricarono della cucina e guar-daroba dei ollegi salesiani, nonché dell'assi-stenza alle pensionanti ed opere caritative .Nell'India, a ombay un'affollatissima scuolaparrocchiale, oratorio e catechismi ; a Shillong-Mawlai la direzione d'un ospedale ; a Tirupattur,nel North Arcot, una scuola superiore, catechismi,ecc . Nella ina, a Macau si presero la cura dellacucina e guardaroba di quell'Istituto Salesiano, eannesso oratorio, catechismi e opere popolari .Nuovo ontinente : nell'Argentina, a uenos

Aires, Hogar « M. Lasala y Riglos » ; a uruzuatià una scuola materna e di lavoro e oratorio

festivo . Nel rasile, a Recife, la nuova casaispettoriale dell'Ispettoria « Maria Ausiliatrice »con scuola materna, scuola elementare, oratoriofestivo; a Pari achoeria sul Rio Tiquié, unacasa missionaria con internato ed esternato perindie, laboratorio, ambulatorio e dispensario far-maceutico; a Petrolina, la direzione e l'assi-stenza nell'Ospedale « on Antonio Malan »; aPinhamonhangaba s'incaricarono della cucina e

guardaroba di quell'Istituto Salesiano ; a S. Joaodel Rei assunsero la direzione d'una casa di be-neficenza pei poveri; a Monlevade una scuolaprimaria pei figli dei lavoratori addetti alleminiere . Nel entro America, a S. Anna (S .Salvador) scuola materna, elementare comunale

e oratorio festivo. Nell' quatore, a ariamangae a Julio Andrade scuole, laboratorio e oratorio .Nel Messico, a Monterrey una seconda casanel sobborgo « Leona » con affollatissime scuolepopolari.

Per il prossimo 1947 •Nei mesi di luglio ed agosto, verranno celebrati

in Torino i apitoli enerali delle iglie diMaria Ausiliatrice e dei Salesiani . L'importanzadelle due Assemblee è accresciuta dal fatto ch'essedovranno eleggere coloro ai quali saranno affidatele sorti dei due rami della amiglia Salesiana .Vi esorto a pregare per il buon esito delle accen-nate celebrazioni .

accio pure appello alle vostre preghiere perle cause di beatificazione e canonizzazione deinostri Servi di io. Nello scorso dicembre si ètenuta la ongregazione antipreparatoria perl'esame dei miracoli proposti per la eatifica-zione del Venerabile omenico Savio, e si speradi poter presentare pure presto i miracoli per lacanonizzazione della eata Mazzarello .

Infine vi raccomando di volerci continuare lavostra carità sia per la ricostruzione delle nume-rose chiese e case danneggiate, sia per aiutarciad alimentare, vestire ed educare i molti orfanie fanciulli raccolti nei nostri istituti, sia infineper sostenere le crescenti vocazioni che si stannopreparando nelle nostre case di formazione .

Lo so, i tempi sono tristi e, come se ciò nonbastasse, vediamo che si moltiplicano pressochédovunque gli attacchi contro la hiesa, i suoMinistri e le sue Istituzioni . Non temiamo, be-nemeriti ooperatori e benemerite ooperatrici;anche a noi esù ripete le sue confortanti pa-role : Abbiate fiducia, io ho vinto il mondo!

Per mantenerci agguerriti e sereni pratichiamocome strenna nell'anno 1 947

LA VIRTÙ LLA ORT ZZA .Sforziamoci di irrobustirla con una stretta unionecon io, col Papa, coi Vescovi e Sacerdoti, e conuna vita degna di Lui e della sua causa .

Vi presento i migliori auguri; invoco su di Voi,sulle vostre amiglie, sulle vostre Nazioni e siiquanto vi sta a cuore, l'abbondanza delle be-nedizioni celesti mentre mi professo

Torino, 24-XII-1946 .vostro obbl .mo in esù e Maria

Sac. PI TRO RI AL ONRettor Maggiore dei Salesiani.

IN AMI LIAITALIA - Savona - Il giubileo del-

l'Oratorio salesiano .

L'Oratorio salesiano di Savona ha dedicatola domenica 10 novembre alla commemora-zione del 50° della sua fondazione . ooperatori,ex allievi ed amici vennero preparati da untriduo predicato, nella nostra chiesa di MariaSS. Ausiliatrice, da S . . Mons . oppo e da dueconferenze del nostro on ojazzi. Imponentee cordialissimo il concorso della cittadinanzaalla inaugurazione della lapide-ricordo con fo-tografia del primo irettore on escalzi,benedetta dal Vescovo diocesano, S . . Mons .Righetti, ed al discorso ufficiale tenuto al teatrocivico hiabrera, con la sua brillante oratoria,dall'avv . ino Andreis . Le autorità della cittàe della provincia, con a capo S . . il Prefetto,diedero lustro alla celebrazione intervenendoanche al solenne pontificale tenuto in duomoda S . . Mons . Righetti ed ai Vespri pontifi-cati dal Vescovo salesiano . opo i Vespri, salìal pergamo lo stesso cc .mo Vescovo diocesanoche fece la più autorevole esaltazione dell'operadell'Oratorio auspicandone il massimo incre-mento per la saggia educazione della gioventù .Impartita la enedizione ucaristica da S . .Mons . oppo, la festa si chiuse all'Oratoriocon una riuscitissima rappresentazione filo-drammatica . Tra le adesioni più ambìte, quelladell' m.mo ard. Pizzardo, ex allievo dell'O-ratorio, salutata da vibranti acclamazioni .

L'Oratorio funziona in pieno, sostenuto daiooperatori, dalle ooperatrici e dalle dame-

patronesse, con l'Unione ex allievi, le Asso-ciazioni di A . ., l'orchestrina, la filodramma-tica, la scuola di canto, il piccolo clero, la se-zione sportiva ed il suo reparto esploratori cat-tolici . Ha dato 22 vocazioni alla Società Sale-siana e 18 al clero diocesano .

RAN IA - Pel nostro entenario.Tutte le nostre ase di rancia hanno cele-

brato con fervore il entenario dell'Opera dion osco. Ma Marsiglia, Lione e Parigi vi

hanno dedicato un programma che ha fattoassurgere le manifestazioni a carattere citta-dino. Il Rettor Maggiore vi inviò da Torinoil irettore enerale delle Scuole professionalied agricole salesiane, Rev .mo on Antonioandela come suo rappresentante . Rileviamo :

a M arsiglia, la giornata dei fanciulli che neradunò un tremila dai diversi punti della città

al nostro oratorio S . Leone, ove poterono ammi-rare, attraverso ad una interessante esposi-zione, lo sviluppo dell'Opera dal 1878 ai nostrigiorni. Splendido, il concorso alla conferenzastorico-pedagogica tenuta all' ldorado . Riu-scitissima, la giornata degli ex allievi, apertacon l'Ora santa presieduta dal Vescovo dio-cesano S . . Mons . elay . Il sig . on andela,già irettore dell'Istituto, celebrò la Messadella omunione generale e presiedette il con-vegno . li ex allievi rimasero in casa fin oltrela mezzanotte e prima di lasciare il dolce nidodella loro giovinezza vollero recitare in comunele preghiere della sera e ricevere la tradizionalee buona notte » . ra il 12 maggio. Quattrogiorni dopo, Lione riusciva anch'essa a radu-nare oltre 3000 fanciulli alla nostra asa diontanières per un attraentissimo tratteni-

mento, coronato dalla enedizione ucari-stica. Vi intervennero anche i nostri studentidi aluire e della nostra Scuola agraria diPressins, nonchè le alunne della asa-famigliadelle iglie di Maria Ausiliatrice . L'indomani,una folla di personalità e di pubblico gremì lagran sala lanction per la commemorazioneufficiale tenuta dal nostro . Auffray. Il 18,solenne cerimonia a ourvière per la inaugura-zione di una lapide-ricordo del passaggio dion osco, l'8 aprile 1883, e della sua fervida

preghiera ai piedi della Vergine . La benedisselo stesso m.mo ard . erlier, nella vecchiacappella dove i pellegrini si portarono dopoaver ascoltato la Messa nella asilica . Le festesi conclusero l'indomani nella cattedrale: Messasolenne con assistenza pontificale del ardi-nale Arcivescovo, Vespri pontificali e discorsodi Mons. Lavarenne . hiuse la funzione lostesso m.mo erlier, il quale si recò poiall'Istituto delle iglie di Maria Ausiliatricead inaugurare l'esposizione dei lavori dellealunne ed a benedire la prima pietra della eri-genda cappella . Per quindici giorni venneproiettato il noto film della vita del Santo .

Verso la fine di maggio fu la volta di Parigi .La chiesa dedicata al Santo vide, la mattinadel 23, un ottocento giovani alla Santa omu-nione . Nel pomeriggio, oltre duemila . Si do-vettero smistare nell'Oratorio di Ménilmon-tant per il trattenimento e la merenda, offerta,come a Marsiglia ed a Lione, abbondante daibenefattori . Il 24, omaggio solenne a MariaAusiliatrice con devote funzioni rallegrate daicanti dei nostri aspiranti di oat-en- och .Il 25, commemorazione ufficiale nella gransala oveau, sotto la presidenza del celebreorientalista Massignon, che rappresentava Paololaudel, improvvisamente impedito di tenere

l'impegno . Oratore, . Auffray. La domenica,solenni funzioni nella chiesa parrocchiale diS . iov . osco, chiuse con la enedizione im-partita dall' m.mo ard . Arcivescovo Suhard,dopo il panegirico detto da Mons . eaupin .

POLONIA - Ritorno .Abbiamo avuto notizia dell'arrivo in Polonia

dei Salesiani e delle iglie di Maria Ausilia-trice partiti da Roma il 30 agosto u . s .

Il viaggio, in carro-bestiame, è durato ottogiorni. I sacerdoti sono riusciti a celebrareogni giorno ad un altarino eretto sui bauli,nonostante gli scossoni del treno, confortandocon la santa omunione confratelli e suore .In Austria si associarono altre religiose reducidalla lunga deportazione . Nella breve sostain uno dei confini delle nazioni di transito,una suora ha potuto prestare l'assistenza adun malato grave che rese l'anima a io conuna edificantissima conversione . Accolti allastazione di arrivo, l'8 settembre, dall'Ispettoreon ieslar, raggiunsero poi le loro residenze

tra commoventi manifestazioni d'affetto . Unvero miracolo della ivina Provvidenza fu ilritorno di altre due suore polacche, deportatenell'aprile del 1940 in Siberia . Sei anni di sof-ferenze e di lavori forzati hanno messo a bendura prova la loro vocazione . Tuttavia si ser-barono fedeli e, con la liberazione, ebbero su-bito la gioia di legarsi per sempre al Signore .

AR NTINA - uenos Aires - Unmonumento alla memoria del rev.mosig . on Vespignani .x allievi e ooperatori hanno voluto perpe-

tuare la memoria del compianto sig . on iu-seppe Vespignani, che per 27 anni, come i-rettore e poi come Ispettore, impresse all'Operasalesiana nella capitale e nell'intera RepubblicaArgentina tale fervore di spirito e di apostolatoda portarla al suo pieno sviluppo . L'artistanazionale prof. iacomo hierico ne modellòle paterne sembianze in una splendida statua dibronzo, che venne collocata su un basamentodi granito perla, in uno dei grandi cortili delollegio Pio IX . al 9 al 22 settembre i Pre-

sidenti dei entri ex allievi della Repubblicasi succedettero alla radio di uenos Aires chededicò la sua ora delle 19,30 alla commemora-zione dell'indimenticabile irettore eneraledelle Scuole professionali ed agricole salesiane .All'inaugurazione, la mattina del 22, inter-venne lo stesso Nunzio Apostolico S . . Mons .iuseppe ietta con l'Interventore delonsi-

glio Nazionale di educazione, dottor Mordeglia

e col rappresentante del overno Italiano inArgentina. Rappresentava il Rettor Maggioreil Rev.mo on Reyneri . on le autorità, lamagistratura ed i più insigni benefattori, eranolargamente rappresentate le associazioni cul-turali, benefiche e religiose, gli ex allievi e iooperatori dell'Argentina, del ile, dell'U-

ruguay, del Paraguay . Perfetti nelle loro divisei battaglioni degli sploratori « on osco »fondati dallo stesso superiore e le squadreginnastiche . I presidenti del onsiglio Nazio-nale e Regionale degli ex allievi aprirono lacerimonia con l'alza-bandiera . Al suono dellebande dei dieci battaglioni di sploratori, calòil velo che copriva la statua e calorosi applausisalutarono l'amabile figura del venerato Supe-riore che sorrideva dal bronzo con tutto ilfascino della sua paternità . Seguì la Messa alcampo, celebrata dall'Ispettore on Raspanti .Poi, cantato l'inno della Patria e quello Sale-siano, l'Assistente generale degli ex allievipresentò l'oratore ufficiale sig . erdinando V .Segovia, che, con brillante oratoria, esaltò inon iuseppe Vespignani l'abile superiore,

l'amabile pedagogo, l'insigne propulsore del-l'Opera salesiana in Argentina e l'affettuosopadre della gioventù. Quattro fanciulli, unoratoriano, un esploratore, un artigianello eduno studente si succedettero con mazzi di fioria rivendicare le predilezioni dell'indimentica-bile rappresentante di on osco nei collegidi Argentina . I battaglioni degli sploratoriconclusero la cerimonia con una superba sfilatafra ripetuti applausi dei convenuti .

a Viedma di Patagonia il Vescovo dioce-sano S . . Mons . sandi, il 24 marzo 1946,annunciava con gran giubilo del suo cuore,l'ordinazione dei primi sette sacerdoti della

diocesi recentemente costituita sul territoriodelle nostre missioni, e la speranza di poterneordinare altrettanti prima della fine dell'anno .

a S. Nicolas de los Arroyos on ini, conlettera dell'8 marzo 1946, dava la bella notiziadell'inaugurazione di un aspiratato missionariointitolato a Mons . agnano . L'aspirantato hacarattere internazionale ed accoglie giovani ar-gentini, cileni, uruguayani, ecc .alla casa percoadiutori alcuni son già passati al noviziato .

La casa di ortin Mercedes ha celebrato ilgiubileo d'oro della sua fondazione con granconcorso di popolo e solenni manifestazioni .Il Nunzio Apostolico si fece rappresentare daMons. Aragone, che ebbe parole di alto elogioper l'opera di civilizzazione e di evangelizza-zione svolta dai nostri missionari nel corsodei 50 anni . Un artistico monumento perpetuala memoria dello zelante on Pietro onacina .

Apostolato ed eroismi di carità

A Torre Annunziata purtroppo non do-veva tardare l'ora della prova. Ma, lungi daldanneggiare l'opera, non fece che accrescerela gara di eroismi e di carità .

cco come ce l'ha descritta una lettera alRettor Maggiore spedita il 10 febbraio :

« Siamo proprio tutti miracolosamente salvi,cd ormai sufficientemente calmi per fornirenotizie sicure e precise sull'enorme disastroche ha flagellato la città di Torre .

» La sera del 21 gennaio, come i giornalie la radio annunziarono, l'incendio e il suc-cessivo scoppio, in quattro riprese, di un trenocarico di munizioni, distruggeva interi rionidi questa popolosa città (75 mila abitanti),gettandola nella desolazione e nel terrore :15 mila persone senza tetto, tutte le case dan-neggiate, morti, feriti, fame, miseria . uronoore terribili per tutti, anche per noi . Ma, dabravi figli di on osco, mentre i superioripensavano all'ordine interno della asa facendodiscendere la omunità nel rifugio, alcuniSacerdoti, accompagnati da hierici volaronosul luogo del disastro per portare il soccorsomateriale e morale ai disgraziati che eranorimasti sotto le macerie, lavorando a fiancodei pompieri con alacrità, incuranti del peri-colo che incombeva . Vi erano infatti ancora9 vagoni di esplosivo . ummo i soli a correreal soccorso nelle prime ore della notte .

» Anche i nostri danni furono rilevanti : quasitutte le pareti interne delle camere, crollate oscosse ; porte e finestre infrante o abbattute ; ilsoffitto perforato da pietre da 30 a 74 kg . :una vera pioggia di schegge e di massi lanciatiin tutte le direzioni . Ma, fra tanti danni mate-riali, la Madonna ha vigilato per l'incolumitàdi tutti, salesiani e alunni .

» L'indomani, parte degli aspiranti furonorilasciati alle famiglie, accorse premurose daogni parte . Si potè così con maggior celeritàprocedere allo sgombero delle macerie e prov-vedere alle prime più urgenti necessità .

» Mentre i irettori delle ase viciniori siaffrettavano a portare la loro parola di confortoed aiuti materiali, noi, memori del tradizionalespirito salesiano e delle direttive avute, ci po-nemmo subito a servizio della popolazione,offrendo locali per il ricovero di fanciulli sini-strati, improvvisando un posto di pronto soc-

corso e dividendo pane e minestra con quantivenivano a chiederlo . A noi si rivolsero varieommissioni per la distribuzione di coperte,

indumenti, scatolame . L'UNRRA ci fece per-venire 200 razioni giornaliere per famiglie ; laamera del Lavoro, rappresentata dal onsul-

tore Nazionale Ing . olasanto, ci promise50 brande pei bambini, la uci e la emocraziaristiana mandarono materiale per ambulatorio

ed ancora indumenti e coperte . Superiori echierici dello Studentato si sacrificarono intutti i modi pur di aiutare parte dell'enormenumero di sinistrati che affluivano alla nostraasa, per lenirne gli animi esacerbati e, più

che tutto, per distribuire ordinatamente quantoci veniva messo a disposizione . ormammo cosìrapidamente un vero centro di distribuzione,suscitando l'unanime ammirazione del popolo

sotto la bufera . ( ontinuazione :1° dicembre, p. 196)

e della stampa.» Il giorno 27 gennaio, il Presidente e a-

speri, venuto a portare il suo generoso aiutoalla popolazione di Torre, chiedeva espressa-mente del nostro irettore, inviando appositamacchina. Ricevutolo con squisita gentilezzae schietta cordialità, pronunziò queste signifi-cative parole : " Ho saputo quanto avete fattoe devo ringraziare a nome del overno. Noiabbiamo fiducia nell'Opera vostra perchè iloverno non può arrivare dove arriva la ca-

rità privata . i qualunque cosa abbiate bisognointeressatemi direttamente " .

» opo aver ringraziato, il irettore fu avvi-cinato dal Sottosegretario Spataro che disseesplicitamente : " Il vostro Istituto è il centromorale del paese . Ho parlato di voi alla radiodue sere fa . Sono contento che i Salesiani siprodighino per il popolo bisognoso " . d ilcompianto on . iulio Rodinò soggiungeva :"Per me quello che avete fatto non è cosanuova . Li conosco i Salesiani " .

» Ora abbiamo in asa un discreto numerodi ragazzi sinistrati a cui prestiamo assistenzacompleta, e, nonostante la ristrettezza dei locali,si conducono avanti tutte le nostre opere :Oratorio, Pronto soccorso, Assistenza religiosa,a due mila sinistrati, Aspirantato, Studentato » .

A vantaggio degli oltre 400 ragazzi cosìamorevolmente assistiti, durante le vacanze laommissione Pontificia allestì anche una o-

lonia marina intitolata a « S . iovanni osco»

ed i nostri confratelli poterono prodigar loroanche una completa e perfetta cura di mare .

aeta vide riaprire l'Oratorio quotidianosubito dopo la liberazione, con un dopo scuolae ripetizioni gratuite che a giugno portaronotutti i ragazzi alla promozione .

Per la scuola domenicale di catechismo ilirettore trovò aiuto nel presidente diocesano

dell'Azione attolica, in una suora, due semi-naristi e sette giovani oratoriani, preparati conapposite . lezioni settimanali . urante l'estateun gruppo di oratoriani assisteva ogni mattinaalla S . Messa dialogata .

La Pontificia ommissione di Assistenza,I' N SI e caritatevoli benefattori provviderogli abiti ad un centinaio dei più poveri am-messi, per la festa della SS . Trinità, alla Primaomunione ed alla S . resima, nonchè la cola-

zione a tutti gli oratoriani, che continuò adistribuire due volte al mese .

Ogni domenica, le filodrammatiche «Padridi amiglia » e « Studenti » preparavano sanitrattenimenti attirando le famiglie dei giovanie, spesso, anche autorità militari e civili .

Un'assistenza speciale l'Oratorio prodigò finoal mese di marzo ai soldati di una compagniache rimuoveva le mine dalle campagne .

In settembre, una solenne premiazione el'inaugurazione del movimento scautistico .

Tra i reduci dalla prigionia si ricostituìl'Unione ex allievi on osco, con l'inaugu-razione ufficiale alla festa di risto Re .

In via eccezionale, e per invito dell'Arci-vescovo e del vicesindaco, il irettore si inte-ressò per far affluire dall' N SI maggioraiuto di vestiari per la popolazione . La om-missione Pontificia offerse ai reduci di aeta300 camicie e due barilotti di pesce secco .Ritornando i profughi e gli sfollati, l'Oratorioestese anche a loro le più sollecite cure .

al ampo reduci di uorigrotta (Napoli) :Il nostro on Monchiero, più noto come

cappellano delle formazioni partigiane col nomedi on Luciano, dopo aver condiviso coi suoitutti i rischi, le vicende, le sofferenze ed ipericoli del movimento di liberazione sui montidella Valle d'Aosta e del iellese, è ora addettoall'assistenza dei reduci nel ampo di uori-grotta, per incarico della ommissione Ponti-ficia . all'aprile del 1946, prima con altri duesacerdoti, poi quasi sempre da solo, ha accoltoallo sbarco ben 160.000 reduci, collaborando,coi camions del Vaticano, al loro trasportoalla stazione ed ai vari ampi di smistamento,e distribuendo a ciascun reduce conforti edaiuti per un complesso di 330 quintali di farina,tra pane e biscotti, 70 quintali di marmellata,

35 quintali di cioccolato, 27 .000 sigarette, 300vestiti, 300 paia di scarpe, ecc . Ha potuto pre-parare 35 reduci dalla Tunisia anche alla Santaresima conferita poi dal Vescovo di Pozzuoli

nel ampo . Innumerevoli, le visite agli ospe-dali col conforto del sacro ministero e di soc-corsi in medicinali. Mentre attende a questoprovvido apostolato, egli vive in una baraccadi legno esposta a tutti i venti, « il che - egliscrive - è un buon allenamento a quanto miattenderà in missione » . Si è infatti già preno-tato per le prossime spedizioni missionarie .

Le iglie di Maria Ausiliatricedell'Ispettoria Napoletana .Le iglie di Maria Ausiliatrice dell'Ispettoria

N apoletana hanno goduto di una speciale pro-tezione celeste . Malgrado il lungo periodo dibombardamenti aerei e navali sulle città e suipaesi, e il passaggio della guerra, che costrinsea rapide fughe dai centri evacuati, ad avven-turose dimore fra i monti, all'aperto, o in grottenaturali, ad angosciose giornate e settimanetrascorse in linea di fuoco, in improvvisati emalsicuri rifugi, non ebbero alcuna vittima .Anche i danni materiali benchè non indiffe-renti, furono assai minori di quanto si temeva .

A Napoli il Pensionato Universitario « asadella iovane », oltre a rotture di vetri ed infissisubite in precedenti incursioni aeree, fu rag-giunto, il 28 marzo 1943, dallo scoppio d'unanave carica di munizioni ancorata nel porto,che le scaraventò una gru di circa un quintalesulla terrazza, provocandone il crollo e cau-sando danni a soffitti e pavimenti . Altri dannialle suppellettili subì durante l'assestamento dibuona parte del locale, requisito il 28 novembre

1943 dal omando Alleato, nei lavori compiutida un gran numero di negri .

Il locale degli « Istituti Riuniti » della stessacittà, allo scoppio della nave, subì la rotturacompleta dei vetri e degli infissi .

La asa Ispettoriale di Napoli-Vomero, lanotte dal 25 al 26 novembre 1943, per lo scoppiodi una bomba sul caseggiato di fronte, ebbetutte le porte e le finestre rotte e divelte e trepareti interne abbattute .La asa « Italica ens » invece, rimasta in-

custodita, nella sua posizione pericolosissima,proprio di fronte al porto, subì saccheggi cosìviolenti e continuati - malgrado tutti i prov-vedimenti presi - da esser depredata non solodelle poche masserizie non potute trasportarecol resto del mobilio, ma di ogni cosa : dalleporte, alle persiane, alle mattonelle .

A ova Marina (Reggio alabria) l'Orfano-trofio fu mitragliato, sconquassato da ripetutibombardamenti, e durante il necessario allon-tanamento della comunità, dal luglio 1943 alfebbraio 1944, completamente saccheggiato .Mobili, biancheria, tutto andò perduto .A rienza (Potenza) l'11 settembre 1 943,

durante una battaglia aerea proprio sulla casa,l'Asilo ebbe il tetto scoperchiato in più parti,molto danneggiata la cappella e una camera at-tigua, e il resto inabitabile . A astelgrande (Po-tenza), lo scoppio delle mine del ponte di Lago-fiero provocò il crollo di due soffitti, la rovinadel tetto, rottura di vetri e infissi, ecc .Anche a Presenzano (Napoli) saltò in aria il

tetto dell'asilo e venne colpita l'abitazione dellesuore . anni simili, a Reggioalabria,dove ilreparto sartoria, con gli annessi laboratori, ri-mase inabitabile e il tetto rovinato . A VillaS . iovanni (Reggio alabria), crollo di alcunisoffitti, e gravi lesioni alle pareti, oltre alla per-dita di tutto il materiale didattico e del mo-bilio non potuto trasportare, durante l'eva-cuazione della città .

A Taranto nel furioso bombardamento del28 agosto 1943, cadde la volta di un'aula sco-lastica ; altre due, ridotte in pericolo. Altridanni a rancaleone (Reggio alabria) sia perla rottura di vetri ed infissi, sia ancor più peril saccheggio, in cui tutto andò perduto .A M ercogliano (Avellino) durante la requi-

sizione tedesca del locale, andò perduta granparte delle suppellettili e della biancheria dellacasa e persino il corredo personale delle suore .

Nell'asilo di Ottaviano (Napoli) venne por-tata via parte della provvista dei viveri .

In molte ase le suore prestarono l'assi-stenza a profughi e sinistrati . osì a ella (Po-tenza) si presero la cura di 130 provenienti dagliAbruzzi nella più squallida miseria . Non pochi- con vero sacrificio-vennero ospitati inasa;a tutti, poi, le suore provvidero le refezioni,lavorando di giorno e di notte, per la necessitàdi dover preparare in asa il pane e la pasta .Insieme agli aiuti materiali, dispensarono quellispirituali: catechismo ai bambini anche inpreparazione alla 1a omunione e alla resima ;incoraggiamento agli adulti per la frequenzadei Ss. Sacramenti ; assistenza ad alcuni poverivecchi, che, scossi dai duri disagi della guerra,morirono piamente con tutti i conforti religiosi .A Martina ranca (Taranto) prestarono l'as-

sistenza agli sfollati tarantini, preparando laminestra per circa 900 persone ogni giorno .Un centinaio di bimbi dai 4 ai 7 anni venneroraccolti in asa, dal mattino alla sera, e prov-veduti, coll'aiuto della carità dei buoni, di

vesti e zoccoletti . ue mesi dopo, la stessaopera venne estesa a 200 sfollati abruzzesi,saliti in breve a 530 . La asa divenne centrodi raccolta di indumenti e di viveri, con cuile suore poterono soccorrere tante necessità, econfortare il Natale con la distribuzione dipacchi regalo .A Presenzano (Napoli) provvidero pure la

refezione agli sfollati ; a Taranto, soccorsi aiprofughi ed alle famiglie povere .

In quasi tutte le ase prodigarono attivaassistenza alle « bimbe della strada » raccoglien-done parecchie centinaia, e provvedendo loro,con gli aiuti dell'U .N.R .R.A., anche la refe-zione calda . In alcune stabilirono centri disoccorso per i poveri, come a Napoli-Vomerocon la distribuzione di viveri a 800 poveri deirione ; a Napoli-S . aterina con la cucina eco-nomica per un migliaio tra operai e poveri ;a ragnano (Napoli) con la distribuzione digeneri alimentari alle famiglie povere .

Altri soccorsi furono del tutto occasionali :a Napoli la « asa della iovane », il 4 agosto1943, subito dopo il terribile bombardamentoterroristico, accolse un migliaio di persone,per i primi aiuti . . .

La asa di Marano di Napoli salvò alcuni uo-mini in pericolo di cader vittime di rappresaglie .A rienza (Potenza) le suore rifugiatesi,

insieme a tutta la popolazione del luogo (circa3000 persone) nella galleria ferroviaria dal 9 al22 settembre 1943, vi svolsero un'opera proficuadi conforto e di aiuto morale, nonché d'assi-stenza durante le Sante Messe e le sacre fun-zioni celebrate là sotto, e coronate da parecchieconversioni . Prestarono inoltre le loro cure adue povere vecchie, morte proprio in queigiorni, nella stessa galleria .

Le Suore di Patti (Sicilia) nel loro affrettatoesodo, raggiunta la casetta di ricovero cheera stata loro offerta, vi trovarono nuovi peri-coli per la vicinanza di una contraerea . Sotto illoro sguardo terrorizzato incominciarono a pio-vere i colpi, crollarono volte e pareti ; diversisoldati tedeschi rimasero orribilmente muti-lati . sse furono preservate . ue di loro,scese a Patti per metter in salvo il SantissimoSacramento, rimasto incustodito, nel ritornosi trovarono sorprese da un nuovo, accanitobombardamento . Mentre bocconi a terra nonvedevano alcun scampo, vennero invitate agran voce da una donna a rifugiarsi nella suacasa . bbero appena il tempo di correre trail grandinare dei colpi, quando un proiettiledi grosso calibro cadde nel punto preciso dovesi trovavano, schiantando l'albero, sotto cuipochi momenti prima si erano riparate . . .

alle nostre MissioniIN IA

Madras - ecennio pastorale.

Nel 1945 S . . Mons. Mathias ha compitoil primo decennio di ministero pastorale nel-l'Archidiocesi di Madras . al numero unicopubblicato in occasione dei solenni festeggia-menti tributatigli dalle autorità e dal popolo,da cattolici e non cattolici, rileviamo un fer-vore di apostolato che spiega la stima e l'af-fetto che lo circondano . gli ha al suo attivo :un nuovo, ampio, modernissimo Seminarioa Poanamallee, dotato di una villa estiva suiverdi pendii di Yercaud ; due nuove Scuolesuperiori, cinque medie ed elementari, unaScuola professionale ; nove hiese con le rela-tive canoniche ; quattro nuovi Istituti femmi-nili ; la nuova tipografia del « uon Pastore»,che è ora una delle principali di Madras epubblica, tra l'altro, un settimanale, il NewLeader, ed un mensile in in lingua tamil, ilNallayan ; tre grandi saloni pubblici per adu-nanze, conferenze, trattenimenti ; sedici nuoveparrocchie già approvate ed otto fornite di resi-denza e di sacerdote .

Nel 1937 celebrò un solenne ongresso u-caristico che attrasse fedeli da tutta l'India .Nel 1939 compì un viaggio in America perraccogliere aiuti finanziari indispensabili allaattuazione dei vari progetti . Il 1940 lo dedicòin particolare alla campagna sociale pel cri-stiano orientamento dei cattolici alla soluzionedei problemi della vita . L'anno seguente, allacrociata catechistica, con la pubblicazione diun atechismo in tamil, ed una versione della« ottrina ristiana » di alcutta nella stessalingua. Una sezione della onfraternita della

ottrina ristiana, lo « Study lub », curain modo speciale l'insegnamento . Il 1942S . . lo dedicò al Sinodo ed alla promulga-zione degli statuti . ivise l'Archidiocesi in42 parrocchie, raggruppandole in cinque Vi-carie foranee . elebrò il giubileo d'oro dellaconsacrazione dell'Archidiocesi al Sacro uoredi esù. Nel 1943, per sviluppare sempremeglio la divozione alla SS . ucaristia ed alSacro uore di esù, fissò in Madras un'OraSanta quotidiana di adorazione, diffuse la piapratica dei Nove Uffizi e l'intronizzazione delSacro uore nelle famiglie . onsacrò quindil'Archidiocesi anche al uore Immacolato diMaria, lanciando il progetto di un tempio vo-tivo ad onore della Madonna . Nel conferirele sacre Ordinazioni S . . ha già avuto la

consolazione di 34 novelli sacerdoti, cinqueusciti dal suo seminario nel 1943 . Le resimeimpartite personalmente assommano a 6906 .Il complesso degli alunni delle scuole da luierette è di 9101 nelle maschili e di 6373 nellefemminili. Orfani ed abbandonati, educati gra-tuitamente : 600 ragazzi, 930 fanciulle . Progettoimportantissimo, in corso di attuazione, laasa attolica : grandioso edificio che sta sor-

gendo nei locali della scuola S . abriele e che,mentre servirà alle Associazioni di Azione at-tolica, alla Legione di Maria ed alle onferenzedi S. Vincenzo de' Paoli, ospiterà pure unacooperativa cattolica, un buon restaurant cat-tolico, una clinica dentistica, una banca cat-tolica, un pensionato per studenti di medi-cina, locali per gli avvocati cattolici ed altreassociazioni .

In prospettiva : la uria, il santuario a N . S .di Lourdes in Parambur, una scuola profes-sionale, una scuola agricola, parecchi orfano-trofi, sale di lettura e biblioteca pubblica . Au-guriamo di cuore a S . . di vederne presto larealizzazione . iorente l'apostolato della buonastampa a cui S . . ha concorso con la pub-blicazione di undici volumi e varie pastorali .

SIAM

a due lettere dell'Ispettore . asetta del9 luglio e 19 settembre 1946 stralciamo le se-guenti notizie :

Abbiamo aperto cuore e porta a buon numerodi ragazzi abbandonati : il Signore è stato cosìbuono da non lasciarci mancare la ricompensaanche materialmente . Avevamo giovani in ognicanto della asa di anpong, ed ecco che, sudomanda nostra, le autorità inglesi di occupa-zione ci fecero portare gran quantità di legnamecon cui costruiremo delle baracche . Non sa-ranno il meglio che si possa desiderare, ma cipermetteranno di accettare altri poveri .

li ultimi arrivati erano a dormire sul pa-vimento, cosa più che ordinaria per gli indi-geni ; ma noi vogliamo trattare cristianamenteanche i più poveri . ussammo a varie portee ci arrivarono cento letti di ferro, che furonola gioia dei nostri giovani e delle ricoveratedelle iglie di Maria Ausiliatrice . Lei sa poiquale flagello siano qui le zanzare ! ome prov-vedere le zanzariere? È difficile trovarle e il loroprezzo è favoloso. Il giorno del Sacro uorepotei tornare a anpong con cento zanza-riere in regalo . Sia ringraziata la provvidenza!

Il giorno 12 settembre abbiamo aggiunto aanpong un po' di laboratorio di sartoria .

Quattro giorni dopo, nel parlatorio della asa

di ankok, avveniva il seguente dialogo trail direttore e un benefattore :- Padre ho sentito che a anpong avete

un nuovo laboratorio di sartoria .- È vero : un piccolissimo seme ...- posso io concorrere a farlo crescere ? -iò detto consegnava 500 tic, pari a 11 .000 lire .- io non posso fare nulla? - aggiunse

la sua signora .- Sia benedetto Iddio, Signora . Io non

osavo, ma mi viene chiesta proprio la macchinada cucire .

In giornata giunse la macchina . Il provviden-ziale cooperatore è il figlio del enerale cheteneva la Reggenza durante la minorità del Redefunto . gli ci diceva qualche tempo fa : « Perla Messa non posso venire nella vostra cappella,perchè sono lontano . Ma per le confessionivoglio venire qui . Voglio che il direttore dellamia coscienza sia un iglio di S . iovanni osco .

» La nostra casa di ang Kok, pur collocale raddoppiato, in questi anni è diventatatroppo piccola. Una buona parte dei fedelideve rimanere fuori della cappella . Abbiamoperò in vista un terreno adatto alla nostrafutura grande opera della capitale : Oratorio,Orfanotrofio, Scuole professionali » .

Un quotidiano siamese ha pubblicato il se-guente articolo :

«Ogni giorno aumenta il numero di ragazziche stanno oziando lungo le strade, special-mente presso il gran ponte, e ai capolinea deitranvai, trascorrendo la notte sui marciapiedi .Passano i giorni e non vediamo che vi sia chise ne prenda cura, mentre sarebbe opera assaimeritoria per loro e per la società se vi fosse chicurasse la loro educazione . Sappiamo che iSalesiani hanno lanciato un appello in favoredi questi giovani abbandonati e stanno racco-gliendo e provvedendo per loro . Questi Sale-siani sono stranieri, ma dimostrano buon cuoreverso giovani che sono veri siamesi » .

a altre corrispondenze abbiamo avuto qual-che notizia delle principali fondazioni di questiultimi anni .HUA HIN . - Sul mare, nella penisola, è la

migliore spiaggia e stazione climatica del Siam .Il missionario del luogo in data 26-11-1945

annunciava come un grande avvenimento : « daoggi abbiamo la luce elettrica in casa» . lostesso, in data 21-11-1946 : «Abbiamo ospite aHua Hin S. M . il giovane Re del Siam . Ieripassò in macchina, guidata di sua mano . a-vanti alla nostra casa, rallentò al massimo ed eb-bimo agio di vederlo bene e di fargli omaggio » .HAA JAI. - Importante cittadina della

penisola . « Anche qui ad Haad Jai, si fa un gran

bene . Abbiamo preso contatto con gente dilingua, indole e religione diversa dalla siamese ;tutti riportarono ottima impressione del nostrometodo di lavoro . Un bel numero di conver-sioni . Le S . omunioni distribuite seguironoun crescendo assai consolante: 431 nel 1941 ;negli anni successivi, rispettivamente 630-792-1937 3852 nel 1 945-» Ora stiamo lavorando per dar vita ad una

scuola-collegio sul tipo di an Pong . Tutti ciincoraggiano e qualcuno ci promette persinoqualche aiuto . ertamente la Vergine Immaco-lata, patrona della nostra residenza, condurràa termine ogni cosa . L'Azione attolica, seb-bene con numero esiguo di membri, compieun grande apostolato . Haad Jai ha un pro-mettente avvenire, perciò importa mettere so-lide basi .

» Una cappella succursale di on Kraubuangè stata aperta a Na Hup . L'Ispettore vi hacelebrato, la prima volta, il 7 ottobre, in occa-sione della prima festa patronale . Un centinaiodi fedeli e molte omunioni» .THA RUA . - Per la prima volta l'11-II-1946

si è celebrata la festa patronale nella nuovachiesetta affollata . rande pietà e gioia intutti . I soldati siamesi, che si trovavano inuna vicina scuola, sentiti i canti, vennero avedere e stettero per tutto il tempo della fun-zione in religioso rispetto . .HU I KRA OK . - La festa patronale di

S. Teresa, fu preparata da due mesi di cate-chismo cui parteciparono 7 catechisti cinesi esiamesi. S . . Mons. Pasotti amministrò laresima a 36 persone ; vi furono 7 battesimi

di adulti e 8a omunioni: la capace cappellaera insufficiente .THA MAI . - È in bella posizione, salubre,

ben ventilata su una svolta del fiume MeKhlong. Vi abbiamo fondato una casa per imissionari ammalati . La piccola cappella an-nessa serve anche per la cristianità che stasorgendo .

Motivo di gran gioia per tutti i cattolici sia-mesi ed avvenimento d'importanza capitale perla storia delle missioni del Siam, fu la crea-zione del Vicariato Apostolico affidato esclusi-vamente al clero siamese e la rispettiva elezionee consacrazione del primo Vicario Apostolicoindigeno nella persona di S . . Mons . iacobbehen, grande ammiratore e ooperatore del-

l'Opera di . osco .Questo non mancherà di far apprezzare

sempre più, anche nelle alte sfere pagane delSiam, la vitalità e cattolicità della hiesa, eassicurarvi nello stesso tempo un avveniresempre più promettente per l'opera missionaria .

ULTO RAZI I MARIA AUSILIATRI

alla cronaca del Santuario .

Il mese di novembre, iniziato con la solen-nità di tutti i Santi, venne poi consacrato alsuffragio dei fedeli defunti con le pie pratichetradizionali .

Il 19, celebrò all'altare di on osco il nuovoArcivescovo di Acerenza e Matera, S . . Mons .avalla, la cui famiglia fu benedetta dal Santo

con una profezia che è in piena realizzazione,perchè, oltre a Mons . Arcivescovo, altri trefratelli hanno raggiunto il sacerdozio ed uno èattualmente nelle nostre Missioni del Siam .

Il 21, l'Apostolato della Preghiera radunòin asilica una folla di fedeli per una solennefunzione propiziatoria per la pace . Parlò ilRev.mo P . oria S . J . ed impartì la enedi-zione ucaristica l' m.mo ard. Arcivescovo .Presente anche S . . Mons . oppo ; largarappresentanza del lero e degli Ordini eongregazioni religiose ; tutto il Seminario

Arcivescovile .Particolare solennità assunse ancora la festa

di S . ecilia, che la Scuola di canto onorò conottime esecuzioni .

Il 5 dicembre, Messa anniversaria in suf-fragio del compianto Rettor Maggiore onilippo Rinaldi, presenti tutti i Superiori, ilonsiglio generalizio delle iglie di Maria

Ausiliatrice e folte rappresentanze di tutta laamiglia salesiana .La festa dell'Immacolata venne preparata

da un duplice triduo di predicazione e portò leanime ad un intenso fervore . ece il pane-girico on ojazzi .

OL IO (Novara) - onsacrazione diun altare a San iovanni osco .La domenica 21 luglio u . s. fu una gior-

nata di vera e santa festa per Oleggio, a mo-tivo della consacrazione dell'altare a on o-sco, eretto con le offerte dei cittadini, per lasolenne processione col quadro del Santo eper le altre funzioni e manifestazioni in onoredel grande protettore della gioventù . u Ve-scovo consacrante Mons . Luigi Mazzini, ve-nuto da Torino, e padrino e madrina il signorLuigi rampa e la sig .ra Rita Viganò. S . .Mons. Ossola, Vescovo di Novara, giungevaalle 10,30 per la Messa solenne e pel panegi-rico del Santo . u eseguita la Messa a trevoci del Perosi dalla Scuola di canto parroc-chiale, diretta dal maestro Mazzeri . urante

la sacra funzione vi fu l'offerta dei doni . Mol-tissimi piccoli, preceduti dalla banda citta-dina, sfilarono dalla asa parrocchiale per viaS. Maria, via ourné e piazza Martiri allahiesa, dove deposero i loro svariati doni in

omaggio a San iovanni osco. Nel pome-riggio, dopo la resima, amministrata dal Ve-scovo di Novara, si svolse la processione . am-bini e bambine agitavano bandierine con scritteinneggianti a on osco ; Mons. Mazzini, inabiti pontificali precedeva il camioncino, sucui era portato il quadro, in un trionfo diverde e di fiori . In chiesa, un Salesiano di No-vara volle porgere il saluto suo e di tutti ifigli di on osco ai bravi Oleggianesi . Seguìpoi la enedizione solenne .

razie attribuite all'intercessione diMARIA AUSILIATRI

e di S

. IOV. OS O

Raccomandiamo vi vamente ai graziati, nei casi di guarigione,di specificare sempre bene la malattia e le circostanze più impor-tanti, e di segnare chiaramente la propria firma . Sarà bene, po-tendolo, aggiungere un certificato medico .

Non si pubblicano integralmente le relazioni di grazie anonimeo firmate colle semplici iniziali .

Le medaglie dell'Ausiliatrice sui balconidella casa .Quindici balconi sulla via Ventimiglia, pro-

spiciente alla Piazza Angelo Maiorana, seibalconi e due finestre sulla via i Sangiuliano .

Ne la piazza Angelo Maiorana un ricovero(trappola umana), un ufficio postale nazista ;a pochi metri una postazione antiaerea suuna terrazza e, quasi di fronte, vasti magaz-sini di agrumi trasformati in caserme militari .A 300 metri di distanza le linee ferroviarieatania per Palermo, per altagirone, per Si-

racusa .All'angolo opposto l'antico carcere trasfor-

mato in caserma fascista ed a destra, sulla viaVentimiglia, un'altra trappola umana (detta« ricovero ») ; la Piazza del arcere Vecchioridotta a deposito di carbon fossile e tutti igrandi magazzini per agrumi che la circondanodiventati depositi per munizioni . i fronteal Real onvitto Nazionale utelli con an-nesso Liceo- innasio, ridotto a omando mi-litare nazista, la Piazza utelli trasformata inparco automobilistico . In fondo alla via Ven-timiglia, non più di 300 metri dalla nostra

abitazione, ancora la linea ferroviaria sovra-elevata, quindi la ogana, la apitaneria diporto, la stazione centrale della ferrovia cir-cumetnea e poi il porto, il molo con le sueattrezzature di guerra .

Tutto questo ben di io in un raggio di3-400 metri dalla nostra abitazione . . . ; magni-fico bersaglio per gli aerei alleati!

16 aprile 1943 . Il preside del liceo Speda-lieri riceve quest'ordine : « Sospendete le le-zioni...; licenziate gli scolari; si profila unaincursione! » . li scolari sono licenziati, mail preside dice agl'insegnanti : - Noi comince-remo gli scrutini . - (Per i professori il peri-colo dell'incursione non esiste) . Mia figlia,che insegnava scienze, deve perciò fermarsi e,secondo l'ordine stabilito, sarà l'ultima a scru-tinare i suoi alunni, ma, per caso! . . . mancanoquattro o cinque professori . Alle 12 circa gliscrutini sono terminati e mia figlia via, dicorsa, per venire a casa . Aveva fatto pochimetri . . . ed ecco l'allarme . Tutti fuggono, miafiglia vola . . . Ai Quattro anti la fermano, lacostringono ad entrare nel portone di ungrande palazzo, dove c'è un grande atrio sco-perto, di fianco al Palazzo del overno ; sonocentinaia, anzi migliaia di persone che si pi-giano, che tremano di paura, che piangono .La mia Pina ricorda che non ha telefonato acasa, e papà e mamma saranno in trepidazione ;abbandona quel posto di rifugio e ricominciala corsa . . . il volo . . . elle guardie vorrebberofermarla, costringerla ad entrare in un qual-che portone, ma essa ha un solo pensiero :« Papà e mamma saranno in trepidazione perme! », ed essa era in trepidazione per noi .ontinua la sua folle corsa, arriva a casa tra-

felata, sfinita si lascia cadere come corpo mortosu una sedia . . ., mentre succede in quell'istanteun formidabile scoppio . Siamo proiettati inalto con la sedia sulla quale eravamo seduti . . .un rovinio di vetri . . ., porte che si aprono . . . ;la Piazza Maiorana è avvolta in una densa . . .nube . . . ; nulla si vede . . . ; si è esterrefatti . . .,impietriti . . . La bomba è caduta sulla via diSangiuliano a meno di 20 metri da casa no-stra, da dove qualche minuto prima è passatamia figlia . . . ; un palazzo è rimasto distruttoda cima a fondo, con morti e feriti .

Altre bombe sopraggiunte distruggono an-che il grande palazzo accanto alla prefetturadove la mia Pina si era rifugiata, e da doveera scappata . . . Moltissimi sono i morti . . ., mol-tissimi i feriti . . . se mia figlia fosse ri-masta . . . ?!

ominciato l'esodo, atania si spopola. An-che noi partiamo : una valigetta, le carte anno-

narie ; bisogna raggiungere Trecastagni, doveabbiamo casa in piena efficienza . Si cercaun'auto, una carrozza, un carro . Nessun mezzodi trasporto ; tutto è impegnato e sovracca-rico di masserizie e di persone . . . A piedi . . . ;sono tanti chilometri in salita . . . ; per fortunaun tassì si ferma, acconsente a portarci a Tre-castagni, dove, appena arrivati, andiamo a tro-vare a Pedara mio fratello per rassicurarlosulla incolumità nostra e della casa .

Una seconda bomba scoppia intanto in viaVentimiglia, a meno di 20 metri da casa no-stra ; anche qui il fabbricato resta distrutto,con morti e feriti .10 luglio . Ancora una bomba taglia, come seavesse tagliato un pane di burro, il fabbricatolimitrofo al nostro, che invece rimane comple-tamente illeso ; qualche screpolatura alle volte,qualche tegola divelta, tutti i vetri rotti, tutte leimposte spalancate, tutte le porte di entrata del-l'intero fabbricato aperte, il portone sfasciatoe caduto a terra, la trave principale del fab-bricato limitrofo, ch'è stato completamente di-strutto, rimane attaccata al nostro muro divi-sorio ed è là, sospesa tra cielo e terra .

Noi abbiamo saputo la notizia a Trecastagni .atania è completamente deserta ; dalla

Piazza Maiorana si vede la nostra casa contutti i suoi balconi spalancati, con il portonea terra! . . . atania è deserta, ma è infestatada sciacalli umani, i quali rubano a man salva,svaligiano le abitazioni, distruggono quello chele bombe hanno risparmiato . pure la nostracasa disabitata, aperta a tutti i venti, è rispar-miata dagli sciacalli umani e le bombe nè latoccano nè la toccarono mai .

Ma a chi si devono queste grazie o miracoli ?!Quando i Superiori trasferirono mio fra-

tello dall'Ospizio Sacro uore ( arriera di a-tania) a Pedara, io dissi : - ome faremo ? . . .tu vai lontano! . . . - gli mi rispose : - seio rimanessi, che farei ? . . . starei forse al bal-cone ad aspettare le bombe per pigliarle alvolo e buttarle lontano ? . . . cco qui - e, cosìdicendo, mise fuori delle medaglie di MariaAusiliatrice e di on osco, le benedisse econtinuò : - Mettetele lungo la ringhiera degliotto balconi dell'ultimo piano . . . ; penserannoloro a far la guardia .

come han fatto la guardia! e come hannocustodito il fabbricato e tutto quello che nellacasa si conteneva!Quando ritornammo in città cercammo le

medaglie, per conservarle a ricordo . Non netrovammo nemmeno una, ma trovammo in-tatto il fabbricato e i mobili, gli arredi, labiancheria, il pianoforte . Tutti gli oggetti

erano al loro posto come noi li avevamo la-sciati, coperti solo di terriccio e di calcinacci .

razie . . . o miracoli ?!Per me, per noi sono stati tanti miracoli,

che Maria Ausiliatrice e on osco ci hannofatti ed in ringraziamento accludo, anche anome di mio fratello, il salesiano don Marzà,questo vaglia del anco di Sicilia .

Prego Maria Ausiliatrice e on osco checi vogliano proteggere spiritualmente e moral-mente come hanno protetto la casa e ci bene-dicano e consolino in questi momenti tantoburrascosi .

atania, 4-X-1946 .RAZIA MARZA ved. PLATANIA .

U IN - A TTO A MO ILIA. Miofiglio Nino, che ora ha quasi 17 anni, ha ereditatoda mio padre l'emofilìa . Sei anni fa dovetti portarloall'ospedale per una forte emorragia dentaria . Anulla valevano le cure assidue dei medici. Si eraridotto in pochi giorni in fin di vita, e, quantunqueavesse avuto tre trasfusioni di sangue, queste anulla valsero . Solamente un miracolo poteva sal-varlo . Nel frattempo noi tutti di famiglia avevamocominciato una novena con tutta la fiducia e l'amorea Maria Ausiliatrice e a S . iovanni osco, implo-rando la grazia della guarigione di Nino . Non possodescrivere le ansie e i timori nostri, ma infine MariaAusiliatrice ebbe pietà delle nostre sofferenze el'emorragia si fermò . Ora, dopo sei anni, si ripetevaal nostro Nino un altro caso e più grave e cioè unversamento di sangue interno in un ginocchio, cau-sato da una caduta su un ciottolo . Lo portammoanche questa volta all'ospedale e, dopo molti espe-rimenti, i medici decisero un'operazione per cer-care di arrestare l'emorragia . L'operazione costi-tuiva un serio pericolo, ma si doveva fare assoluta-mente perchè la gamba si era gonfiata moltissimoe il sangue aveva formato i coaguli e poteva venirel'infezione. Quanto pregammo anche questa volta!Quanto sangue perdette! bbe due trasfusioni, mapoi il Signore ci fece la grazia e tutto andò bene .Non ci sembrò vero, dopo due mesi, di portarceloa casa . ravamo felici . isgrazia volle però che,per una distrazione, Nino, stando seduto sull'alta-lena, piegasse violentemente la gamba operata eimmediatamente, rompendosi i tessuti interni, av-venisse un altro versamento . ravamo disperati . Loportammo nuovamente all'ospedale pregando an-che questa volta con tutta la fiducia la Madonna eS . iovanni osco affinchè ci ottenessero da io disalvarlo nuovamente . fummo esauditi . opo pochigiorni che Nino era stato ancora visitato e fattooggetto ad assidue cure, potemmo riportarcelo a casa .Riconoscentissimi per le grazie ricevute man-

teniamo la parola inviando a Torino un'offerta peruna messa di ringraziamento .

12-VII-1946. I MULAS.

TR VI LIO - OLPITA A PARALISI.Il 17 giugno u . s. mia mamma veniva gravementecolpita da paralisi, dovuta ad embolia, che le to-glieva l'uso degli arti destri, della parola e, quasicompletamente, la conoscenza . Avutane notizia, corsisubito al capezzale dell'ammalata, alla quale ass -curai di portare una reliquia ex-ossibus di . osco .ovetti poi subito allontanarmi in mattinata e,

durante la mia breve assenza, il male si aggravòtalmente che si credette opportuno amministrare gliultimi Sacramenti all'inferma . Potei rivedere la caraammalata e portarle la reliquia promessa, la mattinadel 18 . on segni ella mi fece capire che riponevatutta la sua fiducia in on osco, la cui reliquiavolle vicino per poterla più facilmente guardare ditanto in tanto .

Il terzo giorno della malattia, si notò già un lievemiglioramento, che progredì sempre nei giorni se-guenti . Alle nostre parole d'incoraggiamento e dicongratulazione, l'ammalata, non potendo ancoraparlare, indicava con la mano la reliquia di onosco per dire che tutto era dovuto alla sua inter-

cessione . La guarigione fu lenta, ma completa, edora la mamma, con me, rende pubblica la graziache, con tanta pienezza, on osco le ha concessae ne chiede la continua paterna protezione .

esta dell'Immacolata .h . IUS PP RTOLLI

Salesiano .

SORTINO - UNA P NNA IN UN O HIO .Trovavasi a scuola la mia piccola ranca, quandovoltatosi a caso indietro, urtò coll'occhio nella pennache una compagna teneva distrattamente sollevatain alto . L'occhio si ammalò sempre più in seguito al-l'infezione provocata dall'inchiostro del quale eraintinto il pennino . Mia moglie si rivolse con fiduciaa S . iovanni osco promettendo una piccola of-ferta se l'avesse esaudita .

opo un giorno il medico disse che la bimbaper vero miracolo era fuori pericolo .

Riconoscente al Santo dei giovani ringrazio Luiper me, per i miei e specialmente per la mia piccolaranca .

ON TTO SALONIA .

AVI I LAVA NA ( enova) - OM AR-AM NTI VISITA I LA RI. evo ringra-

ziare Maria Ausiliatrice perchè, con la mia età di87 anni, ho avuto la forza di superare i momentipoco lieti in cui viviamo .

Particolarmente devo constatare la sua protezionesulla mia villa, rimasta incolume in mezzo ai ripe-tuti bombardamenti del tempo di guerra, subendosolo la rottura dei vetri e lo spostamento delle porte .Altro pericolo svanito fu la poco gradita visita deiladri, i quali tentarono una notte di scassinare unadelle porte d'entrata della villa, non riuscendoviperò affatto . In terzo luogo ringrazio l'Ausiliatriceper aver aiutato mio figlio Raul a trarsi fuori daitanti pericoli e guai in cui venne a trovarsi .

Mando perciò un'offerta per le Opere Salesiane.26-VII-1946 .

A L MAZZINI .

ROMA - TRAPANAZION L RANIOIl mio bimbo Michelino, d'anni 4, giocando, battèil capo contro una persiana e si fece male . In con-seguenza gli venne una febbre così forte che pertre giorni rimase senza conoscenza . Il medico cu-rante dichiarò il caso grave giudicando che, se con-tinuava così, sarebbe stata necessaria la trapana-zione del cranio. Vedendo io la cosa così grave,piena di fede, mi rivolsi a Maria Ausiliatrice pro-mettendo, a grazia compiuta, di portare al suoSantuario il mio braccialetto di sposa . Oh, potenzadell'intercessione di M . A.! Appena formulata que-sta promessa, la febbre cessò come per incanto, eil mio Michelino s'addormentò tranquillo .

Riconoscente adempio alla mia promessa .

29-VII-1941. 'ALOIA IUS PPINA.

SAR ZZANO - IL MAL S OMPARV .Il mio bambino, di anni 10, si ammalò di polmo-nite grave . igurarsi il mio dolore e la mia preoccu-pazione! La febbre era sempre in aumento . . . ildottore stesso temeva qualche peggiore complica-zione . on tanta fede e speranza, nel mio grande do-lore, posi l'immagine di . osco sotto il materassoe raccomandai il mio bambino pregando il Santocon tutto il cuore . Anche quando i miei familiaripensavano trepidanti che il caso era disperato, iosentivo nell'intimo del mio cuore che mio figliosarebbe guarito perchè tutte le volte che io mi ri-volsi a on osco Santo fui sempre esaudita . i-fatti il giorno 20 mattino, quando si temeva la mas-sima crisi, il dottore ci annunciò che il bambinoera fuori pericolo . miracolosamente il male scom-parve . Ora egli sta più bene di prima .

LUI INA MANZINI, Insegnante .

V LO 'ASTI O (Vicenza) - UARITOONTRO O NI SP RANZA . olpito da grave

osteomielite purulenta acuta, oppresso da do-lori inenarrabili, mio figlio di 12 anni fu sotto-posto ad atto chirurgico . Venne dichiarato inguari-bile dai medici. In preda ad una angoscia indicibile,perduta ogni speranza, ci rivolgemmo tutti congrande e viva fiducia e confidenza alla potente Au-siliatrice dei ristiani, unico rifugio e conforto .ui esaudito oltre ogni mia aspettativa . opo due

mesi di degenza all'ospedale, mio figlio fu restituitoal mio amore, e la pace è ritornata in famiglia . om-mossa e riconoscente alla cara Ausiliatrice invio lapiccola offerta promessa .

MARTINI ONATO MARIA .

TORRION QUARTARA (Novara) - MOR-ILLO N ALIT . Ai primi di maggio

mio figlio Vincenzo, di anni 7, si ammalava dimorbillo .

opo qualche giorno il piccolo si aggravò tantoche dovetti farlo ricoverare nell'ospedale . La dia-gnosi del pediatra fu di : morbillo con encefalite .

Il bambino ebbe febbri violente con delirio e fusempre più grave : io vissi giorni di trepidazione in-descrivibile .

Pregai con tutto il cuore giorno e notte MariaAusiliatrice, affinchè mi ottenesse la grazia di farguarire il mio caro Vincenzo . la Madonna esaudìle mie preghiere .

In ringraziamento a Maria Ausiliatrice per lagrazia grande ricevuta, invio un assegno bancario,con preghiera di pubblicare la grazia .

MANZONI A N S .

elmonte A . ( ostigliole d'Asti) . - Invio questaofferta in onore della Vergine Maria SS . Ausilia-trice, in favore delle Opere salesiane, per aver ot-tenuto una grande grazia . ssendo militare con-trassi una grave malattia così da rendere urgente ilmio trasporto all'ospedale . Il dottore che mi visitòespresse il suo dubbio sulla mia guarigione . Sen-tendomi peggiorato (la febbre toccava i 41 gradi),mi rivolsi fiducioso a Maria Ausiliatrice, ed in pocotempo la febbre cessò così da rendere la mia de-genza all'ospedale meno tormentata, finchè, dopo iogiorni, potevo tornare a casa mia, in licenza di con-valescenza, guarito .

Vercelli Mario di Pietro ( aluso) dopo gravissimaemorragia in conseguenza di ulcera duodenale estenosi pilorica - venne operato e gli si trasfuseper tre volte il sangue - ed era in imminente peri-colo di vita ; ricorse all'intercessione della VergineAusiliatrice e di S . iovanni osco . opo, alcunimesi si sentì migliorare e continuò sempre a sen-tirsi bene fino a tutt'oggi assicurato nella stabilitàdelle sue forze .

ardillo Umberto ( atania) . - Ammalato di ne-frite, da 4 mesi giacevo nel letto senza alcun mi-glioramento . ol cuore straziato mi rivolsi (perconsiglio d'una pia e buona signora) con vera fedea Maria Ausiliatrice, e, con mia grande sorpresa,alla fine di agosto fui completamente guarito .

. M . (Torino) . - Una divota di M . Aus . fal'offerta promessa per una felice operazione .

. R . (Torino) . - A S . iovanni osco per leS. Missioni Salesiane perchè interceda con la Ver-gine SS . Ausiliatrice da io per una grande graziadi cui tanto abbisogniamo .

Angela Sangalli rancioli (Troboso) . - ichiarocon grande riconoscenza di aver ottenuto da Ma-ria SS . Ausiliatrice e S . . osco, la mia perfettaguarigione da un grave male alla gamba destra ealtre grandi grazie .

lvira orongiu ( agliari) . - La mia profondariconoscenza a . osco Santo per il segnalato fa-vore ottenuto con la sua intercessione .

Il mio unico figlio, ex allievo salesiano, superandomolte difficoltà, è stato promosso con buona vota-zione all'esame della maturità classica mercè l'aiutoe l'assistenza di S . iovanni osco . Il padre nricoorongiu in segno di riconoscenza ha già spedito

un'offerta .

Ringraziano ancora della loro intercessioneMaria SS . Ausiliatrice e S . iovanni osco :andolfo Romolo per le grazie ricevute invocando continua

protezione!Pastore Rina ( orgomanero) per essere stata liberata per ben

due volte da dolore fisico che poteva avere serie conseguenze .Testa Lombardi Maria loise (Roma) per aver ottenuto, dopo

tre anni di preghiere e di sospiri, l'agognato trasferimento delmarito.

Magrini on Pietro per l'ottenuta guarigione.R. M. . (Quaranti) per le molte grazie ricevute e in modo

particolare per l'assistenza ed aiuti concessi ad un bimbo eper la salute concessa alla madre e al padre dello stesso .

Pace arla (Venezia) per essere stata liberata da forte ne-vralgia .

Saglietti Rosa ( alosso d'Asti) perchè il fratello iovanni col-pito da triplice polmonite, preceduta da una frattura ad unagamba, ottenne la sospirata guarigione .

eccari Adelina perché la figlia Ines colpita da glaucoma conpericolo di perdere la vista guarì perfettamente .

. P. . (Mazzarino) per la conseguita licenza liceale di uncaro nipote .

lanchet Rino e urand Renato e compagni ( xenex) salvatimiracolosamente da morte certa e violenta ringraziano la potenteAusiliatrice nostra e San iovanni osco.

fiocchi Maria pel felicissimo esito di esami del nipote .ernabei Maria Ved .iagini(Piancaldoli) pel felicissimo esito

di delicata e grave operazione chirurgica e per l'ottenuto com-pleto ristabilimento in salute in soli 1 5 giorni!

- Renditore rancesca (Rive di Vercelli) per aver ricevuta lagrazia tanto aspettata e desiderata dopo 16 lunghi mesi disofferenze morali e fisiche!

assio doardo (Torino) per aver ottenuto un sensibile mi-glioramento in salute appena terminata una fervorosa novenaconseguendo poi in breve tempo guarigione completa .Maroni Margherita (Varese- Robbiate) rende vive grazie al Sacro

uore di esù e alla Vergine Ausiliatrice, che per intercessionedi S . iovanni osco hanno esaudite le sue suppliche conce-dendo alla nipote la guarigione di una pericolosissima malattia .M . . ( ontanetto Po) perché il marito poté superare unacrisi difficile - invoca continua protezione .

Salina uglielmina in Mastri (Milano) per la speciale assi-stenza in recente grave operazione sostenuta con felicissimo esito .

ianco Arnaldi milia ( rossasco) perché il marito dopo setteanni di lontananza, superati tanti e pericolosi ostacoli, è ritor-nato sano e salvo in famiglia : ringrazia ancora perché la propriacasa fu salvata da un minacciato incendio per rappresaglia!N . N. conuigi pel felicissimo ritorno in famiglia di un carofiglio rimpatriato dopo tante sofferenze dalla Russia!

Amateis iovanna per la guarigione dei figlio .Pistone mma (S . Stefano elbo) per aver potuto avere no-

tizie del caro suo figlio residente in Russia .arino asilio ( avagnolo) pel rimpatrio del figlio .iannetto abriele (Torino) per l'ottimo esito di pericolosa

operazione chirurgica .usinaz Vittoria perr la segnalatissima grazia ricevuta .aretti Maria per ottenuta grazia e laurea .

Pittaluga Palmero Anna per la guarigione ottenuta dallamenengite .

hinnici iuliana Stellina (Riesi) per la guarigione di unagrave otite con arresto di febbre e dell'infezione che si erasviluppata : l'udito e tornato normale .A . A . ( enova) : quattro persone non riuscivano a mettersid'accordo ; già si parlava di avvocati e di liti . Maria Ausiliatricee . osco Santo appianarono in breve ogni divergenza! . . .

amiglia ellaferrera (Monforte d'Alba) per aver ricevuta unagrazia tanto desiderata e necessaria e in attesa di altre .

'Auria Marialusa (Roma) per essere stata completamentee immediatamente guarita dopo aver applicata alla parte malatal'immagine di M . Ausiliatrice e la reliquia di on osco Santo!

Una devota di Maria Ausiliatrice (Villafranca) per l'ottenutoritorno a io dimostrato facendo la S . omunione Pasqualedi un parente che da oltre dieci anni se ne asteneva .L. M . Sola ( iella) perché fin dal primo giorno della novena

. osco Santo invocato salvò la famiglia da un imbarazzofinanziario .

Solieri Rosa in Vaccari ( aggiovara) per la miracolosa guari-gione del marito eminiano che colpito da polmonite fulmi-nante aggravata da sopravvenuta pleurite guarì solo per inter-cessione della Vergine Ausiliatrice e del suo fedel Servo San

iovanni osco!

P NSI RO U ARISTI O - Senza unapassione non si giunge a nulla . . . inché dunquenon avremo per esù in Sacramento un amoredi passione non avremo fatto nulla .

. YMAR .

N ROLO IOSalesiani defunti :

Sac. LOVISOLO ZAV RIO, da Sartirana Lomellina (Pavia),† a hieri (Torino) il 30-XI-1946 ad 8o anni.

Mentre sceglieva le imagini per la sua Messa d'oro, un maloreimprovviso lo chiamava al premio di una vita tutta trascorsanell'insegnamento e nel sacro ministero, aureolata di bontàsemplice e generosa, di fervida pietà e di lavoro .

Sac. VI LI PI TRO, da onzaso ( elluno), † a San-gradouro ( rasile) il 16-IV-1943 a 87 anni .

Infermiere del Servo di io on Andrea eltrami, partinel 1907 per le missioni del Mattogrosso e vi spese tutta la suavita nell'abnegazione e nel sacrificio per l'evangelizzazione diquelle tribù .Sac. SA ANI NNARO da Pomponesco (Mantova),

† a Meruri ( rasile) il 21-XII-1942 a 80 anni .Accompagnò nel 1902 l'indimenticabile . alzola fra iororos e consacrò anch'egli tutta la sua vita all'eroico aposto-

lato offrendo l'esempio delle più elette virtù.

Sac. MAN RINO ARISTI , da enova, † a Novara il17-XI-1946 a 63 anni.

ampo prediletto del suo ministero sacerdotale furono gliOratori festivi in cui formò alla vita cristiana ed all'apostolatotanti giovani esemplari .Sac. ANTONIAZZI IA IO, da Lenta (Vercelli), † a

Novara il 1-X-1946 a 70 anni .opo aver diretto i nostri collegi di Maroggia e di Vigevano,

dedicò tutto il suo ministero al nostro santuario di Maria Ausi-liatrice in Novara ed all'annessa asa del soldato.Sac. MARINONI ANTONIO, da Lodi (Milano), † a Li-

vorno T. il 27-X-1944 a 71 anni .ompagno di oratorio a Milano col compianto ard . accia

ominioni, portò nella vita salesiana la predilezione pei piccolie pei poveri .Sac. MAL ONA O LIA, da Quito ( quatore), † auenca ( quatore) il 24-V-1946 a 73 anni .Primo salesiano della Repubblica dell' quatore, lo fu al

completo, secondo lo spirito di on osco edificando tutti conla sua pietà e col suo zelo .

Sac. POLI ARTOLOM O, da Vertova ( ergamo), † aSangradouro ( rasile) il 28-III-1946 a 70 anni .

Tempra di vero missionario, fu anch'egli uno dei più eroiciapostoli del Mattogrosso ove giunse nel 1907 e rimase fino allamorte immolandosi totalmente nell'evangelizzazione degli Indi .

Sac. S HLAP R IOVANNI, da Root (Svizzera), † aLugano (Svizzera) il 19-XI-1946 a 66 anni .

Archivista del apitolo Superiore, prestò per oltre 40 anniil suo ministero nella basilica di Maria Ausiliatrice con am-mirabile pietà e fervore .Sac. LUZI ROLAMO, da Monte Meiori (Pesaro), † a

Torino- rocetta il 7-XII-1946 a 42 anni .Professore di Teologia-Morale nel nostro Ateneo Pontificio,

era un apostolo nel sacro ministero con la parola e con lapenna che consacrava con predilezione alla rociata atechi-stica ed all'Azione attolica .Sac. XHAR I IUS PP , da uttenback ( ermania),

† a Tres Lagoas ( rasile) il 30-VIII-1944 a 59 anni .In 33 anni di missione nel Mattogrosso emulò lo zelo e

l'abnegazione dei nostri più valorosi missionari .

Sac. AST LLI ARM LO, da S . Ramon (Montevideo),† a Araxà ( rasile) il 14-II-1942 a 51 anno .

Soc. MURRU IOR IO, da agliari, † al airo ( gitto)il 14-X-1946 a 45 anni .

Sac. PALLAR S A OSTINO, da Sans (Spagna), † aMohernando (Spagna) il 9-VIII-1946 a 64 anni.

oad. RTOLA IUS PP , da ervignasco ( uneo), † aViedma (Argentina) il 7-VII-1946 a 82 anni .

Passò la maggior parte della sua vita salesiana nelle nostrease missionarie della Patagonia prestando preziosi servizi

soprattutto nelle scuole di agricoltura .

oad. VIS TTI ARLO, da aluso (Torino), † a ujabà( rasile) il 5-IX-1942 a 79 anni.Accolto nella società salesiana da . osco, passò 45 anni

nelle nostre missioni del Mattogrosso edificando tutti con lasua pietà ed il suo lavoro .

oad . OTTO IUS PP , da Rosignano M . (Alessandria).† a ujaba ( rasile) il 15-VIII-1943 a 73 anni.

alla Palestina al Mattogrosso questo buon coadiutore santi-ficava il suo lavoro con esemplare spirito di sacrificio .

oad. AL ZT NA RAN S O, da Oronoz (Spagna),† a Viedma (Argentina) l'8-II-1946 a 62 anni .

oad . IPRIANI SILV RIO, da arnocchia (Pisa), † aSchio (Vicenza) il 23-X-1946 ad 83 anni .

ooperatori defunti :

S . m. Rev .ma il sig . ard . AMILLO A IA OMI

-

NIONI, † a Roma il 12-XI-1946 a 69 anni .all'illustre casa patrizia che gli diede i natali sortì con la

nobiltà del sangue la magnanimità del cuore, che rese tanto caroil suo ministero fin dai primi anni del suo sacerdozio a Milanoed a Roma . ampo prediletto del suo apostolato furono gliOratori e i Pii Istituti in cui prodigava con fervore l'insegna-mento catechistico e la direzione spirituale, mentre la sua caritàgiungeva alle più delicate forme di beneficenza . Leone XIIIcominciò ad aggregarlo a missioni Pontificie in occasione del-l'elevazione alla Porpora del ard . Puzyna. Pio X lo nominòameriere Segreto Partecipante . enedetto XV lo scelse a

Maestro di amera e Pio XI lo tenne accanto a se, affidandoglianche le funzioni di Maggiordomo, fino al 1935, quando lo creòardinale. Toccò a lui, come Primo iacono, l'incoronazione

del regnante Pontefice Pio XII ; e con tal titolo continuò a pre-stargli i suoi servigi nelle appelle Papali fino alla morte, mentrela sua attività veniva in particolar modo impiegata nelle Sacre

ongregazioni oncistoriale, per la hiesa Orientale, dei Sacra-menti, di Propaganda ide, del erimoniale e della Reverendaabbrica di S. Pietro. Per on osco e per l'Opera salesiana

nutriva un affetto straordinario . Noi non dimenticheremo maile attestazioni di benevolenza che ci ha dato soprattutto in occa-sione della beatificazione e della canonizzazione del nostro on-datore, ed in tutti i contatti con l'indimenticabile « Papa di on

osco ». Raccomandiamo pertanto aiooperatori ed alleoo-peratrici i più copiosi suffragi per l'anima eletta .

Mons . on. OR ST ARON TTO, † a Pinerolo il26-IX-1946 . irettore diocesano dei ooperatori.

Accolto, giovinetto, da on osco nell'Oratorio di Torinonel 1880, vi percorse tutto il ginnasio, distinguendosi nellapietà, nello studio ed anche nelle animate ricreazioni, secondolo spirito del Santo, che lo ebbe carissimo e ne indirizzò la vo-cazione al seminario diocesano ove, appena ordinato sacerdote,venne incaricato dell'insegnamento della letteratura . atto poiPrevosto Vicario oraneo di antalupa, vi tenne la cura d'animecon zelo esemplare per quarant'anni, finche il Vescovo lo chiamòin città per l'alto ufficio di anonico penitenziere della cattedrale.Legato a on osco dalla più tenera ed affettuosa gratitudine,accettò la carica di irettore diocesano dei ooperatori perdiffondere con tutto il suo fervore la divozione a Maria Ausilia-trice ed al nostro Santo, promovendo la più attiva coopera-zione alle nostre Opere ed alle nostre Missioni .

an . Teol . on MAURIZIO LL RINO, † a Solero,il 17-V-1946 ad 82 anni .Alunno dell'Oratorio di Torino ai tempi di on osco,

ebbe la consolazione di confessarsi più volte dal Santo e diricevere da lui l'indirizzo della sua vocazione sacerdotale.ntrò quindi in seminario con la sua benedizione, e col suo

spirito si plasmò al sacro ministero che esplicò per 53 anni nellaparrocchia di Solero . Zelantissimo ecurione, serbava la piùviva riconoscenza per S . iovanni osco e sosteneva le nostreopere con la più fervida cooperazione . L'Azione attolica-emminile raccolse una vistosa offerta per la celebrazione di

Messe di suffragio all'anima del venerato Pastore nelle chiesesalesiane . Tutta la parrocchia ne serba la più cara memoria .

omm . A RIANO NAVAROTTO, † a Vicenza il 1-X-1946ad 81 anno .

ecano del giornalismo cattolico vicentino, trasse dalla divo-zione a on osco lo spirito di apostolato che ne fece uno strenuocavaliere della hiesa e del Papa nella difesa dei più augustiideali .

en . LUI I AR RIS, † a richerasio ( uneo) il3-XII-1946 a 71 anno .

Tempra di cattolico esemplare, dopo aver prestato allaPatria i suoi servigi con la lealtà di una coscienza intemeratae col cuore proteso ai più nobili ideali, si confortava nellesue sofferenze con la divozione a Maria SS . Ausiliatrice e colricordo di on osco . Ricevuta la notizia della morte delfiglio tenente prigioniero di guerra in Russia, si affrettava araggiungerlo in ielo .ZANOLI LSOMINA, † a New York il 14-IX-1944 .

ivotissima di on osco, volle educati alla scuola del Santotutti i suoi cari, ai quali lasciò l'esempio di una vita veramentecristiana e di una generosa carità .

OM TTO MA AL NA Ved. AM RO IO, † a ei-nette ( uneo) il 7-IX-1946 a 75 anni .

Madre esemplare di dieci figlioli, fu benedetta da io con lavocazione di una figlia, missionaria nel ongo elga, nell'Isti-tuto delle iglie di Maria Ausiliatrice .

Altri ooperatori defunti :alestra Luigi, Venezia - eccari . omenico, avassa

(Reggio .) - ilotti Milanesio lisa, Torino - onanomi Pa-squale, Merate ( omo) - antoni aterina, andia Lomell .(Pavia) - ardini austina, Arezzo - at enova Maria, Riva-rossa (Torino) - erutti arlo, Rivarossa (Torino) - ristianiartolomeo, agnaria (Pavia) - i iorgio Sofia, Acquedolci

(Messina) - asano . Aniello, Aterrana (Avellino) - ormiconiAnnunziata, Lanuvio (Roma) - umagalli Anna, Varallo Pombia(Novara) - andolfi Nicolina, orreggio (Reggio .) - olettoPietro, Rivarossa (Torino) - Inzaina Suor Maria lena, Massa eozzile (Lucca) - Magni elicita, otogno Monzese (Milano) -

Marzuoli Oreste, S . imignano (Siena) - Meriggi nrico, irenze- Mocci orseddu aterina, Villacidro ( agliari) - PaganiniSantini, Lenna ( ergamo) - Paggi Leonilde, Accerta (Ancona)-Palumbo rminio, ivitaquara (Pescara) - Pardo Prof. Michele,Mazzarinn ( altanissetta) - Pistolesi aetano, Montelupone (Ma-cerata) - Precisi Olga, S. Maurizio anavese (Torino) - Ravieraomenico, astelrocchero (Asti) - Salvo Noto iuseppina,aniso (Ragusa) - Savoini Mordasini Luigia, Rorgomanero

(Novara) - Scarpa Maddalena, .S . Pietro in Volta (Venezia) -Sondaz iuseppe, Azeglio (Torino) - Sorlini Onesta, Angolo( rescia) - Testa iuseppina, Savigliano ( uneo) .

T SORO SPIRITUALI ooperatori che, confessati e comunicati, visitano una chiesa

o pubblica cappella (i Religiosi e le Religiose, la loro cappellaprivata) e quo, i pregano secondo l'intenzione del Sommo Pon-tefice possono acquistare :

L'IN UL NZA PL NARIA1) Nel giorno in cui dànno il nome alla Pia Unione dei oo-

peratori.2) Nel giorno in cui per la prima volta si consacrano al Sacro

uore di esù.3) Tutte le volte che per otto giorni continui attendono agli

sercizi spirituali .4) In punto di morte se, confessati e comunicati, o almeno

contriti, invocheranno divotamente il Santissimo Nome diesù, colla bocca, se potranno od almeno col cuore .

O NI M S :

1) In un giorno del mese a loro scelta.2) Il giorno in cui fanno l' sercizio della uona morte .3) Il giorno in cui partecipano alla onferenza mensile salesiana.N L M S I NNAIO AN H :

II giorno 1 - irconcisione di N . S .11 giorno 2 - SS. Nome di esù .Il giorno 6 - pifania .Il giorno 12 - esta della Sacra amiglia.Il giorno 18 - attedra di S . Pietro in Roma .Il giorno 23 - Sposalizio di Maria SS .Il giorno 25 - onversione di S . PaoloIl giorno 29 - S . rancesco di Sales .