Numero 38 - Informazioni dal Parlamento 5 Stelle

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informazioni dal PARLAMENTO 5 STELLE 1 Non smettiamo di incalzare il governo per chiedere informazioni su quanto accadrà nei prossimi giorni a Gioia Tauro, quando attraccherà la nave danese che trasporta le armi chimi- che siriane. Possibile che il trasporto di una “nave dei veleni”, per giunta stavol- ta doppiamente pericolosi perché si tratta di armamenti, venga deciso sopra le teste dei cittadini e persino sopra quella del Parlamento? Il sud, ancora una volta, è vittima. Abbiamo chiesto risposte al sottose- gretario Patroni Griffi: il Paese è te- nuto all’oscuro sui composti chimici in oggetto, sulla sicurezza interna ed esterna e persino sulle date in cui è previsto il trasbordo. Spiegare non costa nulla, avere rispetto per l’informazione e per le popolazioni coinvolte costa ancora meno. Eppure, ancora una volta, siamo trattati come sudditi ignari da mantenere nell’ignoranza. Il MoVimento 5 Stelle sarà presente al porto di Gioia Tauro con una de- legazione di portavoce parlamentari durante tutto il processo di trasferi- mento dei materiali, e pretendiamo che il governo faccia altrettanto. I ‘fuochi’ verranno spenti Signor Presidente, colleghi: «Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno». Mi per- metto di aprire questo mio intervento citando un grande uomo come Paolo Borsellino, perché credo che queste poche parole possano essere di grande aiuto nel far comprendere lo spirito nel quale ho deciso di intraprendere il percorso che ha portato alla co- struzione del provvedimento che oggi ci apprestiamo a discutere. Basta cambiare gli attori in gioco, sosti- tuire mafia con ecomafia e morti ammazzati con le vittime di tumore, e il quadro vi risulterà abbastanza chiaro. (...) Colpire l’ambiente è un delitto: uccide un luogo. Perché dove contamini terra ed aria, crei delle condizioni di invivibilità, mentre invece nessuno, per colpa di persone senza scrupoli, deve essere costretto a lasciare il territorio dove è nato, cresciuto e dove vive con i propri af- fetti. Non è la gente onesta che deve lasciare una terra, ma devono essere i criminali dei rifiuti ad abbandonare l’idea che tutto gli è permesso perché tanto, o bruci o metti sotto terra, la fai franca, perché le pene sono ridico- le, ed intanto ti fai il tuo bel profitto illecito. Non sarà più così. (...) Questa proposta è decisa, definita, chiara in materia di contrasto e repressione del fenomeno descritto. Anzi, quando l’inquinamento è prodotto in un’a- rea naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, prevede che la pena è aumentata. (...) Sono di Giugliano, in Campania, www.beppegrillo.it/movimento/parlamento Gioia Tauro, Governo vogliamo risposte! Salvatore Micillo Camera Seduta n°155 del 20 gennaio MO IMENTO 38 INFORMAZIONI DAL PARLAMENTO 5 STELLE Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, via Palestro 36, Massa, 54100 - MS (art.2 comma 1 L.47/1948). Redazione in MoVimento lavora sul MeetUp Toscana 5 Stelle al seguente link http://bit.ly/12PXxwP Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc. Lo trovi anche sull’omonima pagina Facebook o su http://info5stelle.wordpress.com/ Fateci sognare o non vi faremo dormire! Fateci sognare. Un’Europa che ridiscute il Fiscal Compact che se non modificato costerà decine di miliardi di euro ogni anno agli italiani. Fateci sognare un’Italia dove la legge elettorale non la decidono Renzi e Berlusconi ma i cit- tadini e dove lo scambio elettorale politico mafioso è duramente punito senza se e senza ma. Fateci sognare, un’Italia dove se una nave che trasporta armi chimiche arriva nel porto di Gioia Tauro i cittadini sono preventivamente informati e rassicurati. Fateci sognare un’Europa senza Ogm, un’Italia dove un ministro dell’agricoltura viene sfidu- ciato per gravi comportamenti e dove le demolizioni abusive vengono realmente abbattute. Per sognare serve una libera informazione che parli di fatti non gossip. 5 GIORNI A 5 STELLE #fatecisognare FATTI, NON GOSSIP. OGNI VENERDÌ IN DIRETTA ALLE 13.30 SU WWW.PARLAMENTARI5STELLE.IT

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Foglio di informazione politica

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informazioni dalPARLAMENTO 5 STELLE

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Non smettiamo di incalzare il governo per chiedere informazioni su quanto accadrà nei prossimi giorni a Gioia Tauro, quando attraccherà la nave danese che trasporta le armi chimi-che siriane.Possibile che il trasporto di una “nave dei veleni”, per giunta stavol-ta doppiamente pericolosi perché si tratta di armamenti, venga deciso sopra le teste dei cittadini e persino sopra quella del Parlamento?Il sud, ancora una volta, è vittima. Abbiamo chiesto risposte al sottose-gretario Patroni Griffi: il Paese è te-nuto all’oscuro sui composti chimici in oggetto, sulla sicurezza interna ed esterna e persino sulle date in cui è previsto il trasbordo.Spiegare non costa nulla, avere rispetto per l’informazione e per le popolazioni coinvolte costa ancora meno. Eppure, ancora una volta, siamo trattati come sudditi ignari da mantenere nell’ignoranza.Il MoVimento 5 Stelle sarà presente al porto di Gioia Tauro con una de-

legazione di portavoce parlamentari durante tutto il processo di trasferi-mento dei materiali, e pretendiamo che il governo faccia altrettanto.

I ‘fuochi’ verranno spenti

Signor Presidente, colleghi: «Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La

gente mi moriva attorno». Mi per-metto di aprire questo mio intervento citando un grande uomo come Paolo Borsellino, perché credo che queste poche parole possano essere di grande aiuto nel far comprendere lo spirito nel quale ho deciso di intraprendere il percorso che ha portato alla co-struzione del provvedimento che oggi ci apprestiamo a discutere. Basta cambiare gli attori in gioco, sosti-tuire mafia con ecomafia e morti ammazzati con le vittime di tumore, e il quadro vi risulterà abbastanza chiaro. (...) Colpire l’ambiente è un delitto: uccide un luogo. Perché dove contamini terra ed aria, crei delle condizioni di invivibilità, mentre invece nessuno, per colpa di persone senza scrupoli, deve essere costretto a lasciare il territorio dove è nato, cresciuto e dove vive con i propri af-fetti. Non è la gente onesta che deve lasciare una terra, ma devono essere i criminali dei rifiuti ad abbandonare l’idea che tutto gli è permesso perché tanto, o bruci o metti sotto terra, la fai franca, perché le pene sono ridico-le, ed intanto ti fai il tuo bel profitto illecito. Non sarà più così. (...) Questa proposta è decisa, definita, chiara in materia di contrasto e repressione del fenomeno descritto. Anzi, quando l’inquinamento è prodotto in un’a-rea naturale protetta o sottoposta a vincolo paesaggistico, ambientale, storico, artistico, architettonico o archeologico, ovvero in danno di specie animali o vegetali protette, prevede che la pena è aumentata.(...) Sono di Giugliano, in Campania,

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Gioia Tauro, Governo vogliamo risposte!

Salvatore MicilloCameraSeduta n°155 del 20 gennaio

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INFORMAZIONI DAL PARLAMENTO 5 STELLE Foglio di informazione non ufficiale in uscita come file PDF e stampato in proprio. Ideato, progettato e realizzato da Sara Bertilorenzi, via Palestro 36, Massa, 54100 - MS (art.2 comma 1 L.47/1948). Redazione in MoVimento lavora sul MeetUp Toscana 5 Stelle al seguente link http://bit.ly/12PXxwP Questo foglio è di libera diffusione e può essere liberamente stampato, copiato, pubblicato, ecc.Lo trovi anche sull’omonima pagina Facebook o su http://info5stelle.wordpress.com/

Fateci sognare o non vi faremo dormire! Fateci sognare. Un’Europa che ridiscute il Fiscal Compact che se non modificato costerà decine di miliardi di euro ogni anno agli italiani.Fateci sognare un’Italia dove la legge elettorale non la decidono Renzi e Berlusconi ma i cit-tadini e dove lo scambio elettorale politico mafioso è duramente punito senza se e senza ma.Fateci sognare, un’Italia dove se una nave che trasporta armi chimiche arriva nel porto di Gioia Tauro i cittadini sono preventivamente informati e rassicurati.Fateci sognare un’Europa senza Ogm, un’Italia dove un ministro dell’agricoltura viene sfidu-ciato per gravi comportamenti e dove le demolizioni abusive vengono realmente abbattute.Per sognare serve una libera informazione che parli di fatti non gossip.

5 GIORNI A 5 STELLE #fatecisognareFATTI, NON GOSSIP. OGNI VENERDÌ IN DIRETTA ALLE 13.30 SU WWW.PARLAMENTARI5STELLE.IT

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L’inadeguatezza del Ministro

Signor Presidente, signor Ministro, con il suo scritto lei ha dimostrato di non avere contezza di come funziona la giustizia in Italia. Forse lei non è mai andata in un tribunale, nelle aule del tribunale di giustizia, nelle cancellerie, a fare la fila anche solo chiedendo un numerino, come si fa dal salumiere. Forse non ci è mai andata. Ma io, per la mia piccola esperienza, ci sono stato e, purtrop-po, non è come dice lei. Noi del M5S non crediamo che lei sia in malafede, non totalmente. Però, crediamo che lei, purtroppo, sia totalmente incon-sapevole ed inadeguata al suo ruolo e questo è un grave problema per la giustizia italiana, ma per tutti, utenti, cittadini, avvocati e magistrati. Lei ha parlato di arretrato civile e penale, di dilatazione dei termini quantitativi del processo, che sono effetti gravissi-mi, effetti distorsivi del sistema, ma si è confusa sulle cause. Lei ha indica-to, nelle cause, l’accrescimento dei diritti dei cittadini. Signor Ministro, questa causa, l’accrescimento dei diritti, deve essere il fulcro dell’at-tività di ogni Governo e di ogni Par-lamento civile. Non può essere un problema l’accrescimento dei diritti dei cittadini! Ha parlato anche della sovraesposizione della magistratura. Ora io sono abbastanza giovane, però mi ricordo che questo era uno dei punti voluti da Licio Gelli. Si ricorda la P2? (...) Lei ha parlato di alcune direttrici: razionalizzazione degli uffici giudiziari. Questo significa: cancellazione del diritto all’accesso alla giustizia in determinati territori, territori magari in cui c’è una forte influenza della criminalità organiz-zata, e questo non ci va bene. Lei ha parlato di efficienza della doman-da, ma, in realtà, efficienza della domanda significa aumentare i costi, e difatti lei ha affermato che sono state realizzate delle buone riforme, il cosiddetto «filtro in appello» e l’au-mento del contributo unificato, che ha portato finalmente ad una diminu-zione della domanda. Le servirebbe

sta di legge sui delitti ambientali, la n.957, presentata il 15 maggio 2013. (...) Quella delle cosiddette ecomafie, invece, e, nello specifico, quella con-nessa al traffico illecito e all’interra-mento dei rifiuti, non è semplicemen-te una storia di mafia o di camorra, ma la storia della follia che in quasi vent’anni di emergenza montata ad arte ha guidato un gruppo di camorri-sti, ben coadiuvati dai settori deviati della politica, delle istituzioni, del professionismo e dell’imprenditoria, nel realizzare il più grave attentato alla pubblica incolumità della storia. La bomba atomica non fa testo perché usata in tempo di guerra. (...) Il testo intende inasprire il quadro sanzionatorio per le condotte che danneggiano l’ambiente, attualmen-te punite prevalentemente a titolo di contravvenzione, inserendo nuovi delitti nel codice penale e nuove ipotesi di responsabilità derivanti da reato per le persone giuridiche, oltre che novellare la disciplina nor-mativa contenuta nel codice penale. Si colma una grave lacuna legislativa, si dà più sicurezza ai cittadini, si ri-spetta, così facendo, i vari richiami in riferimento al Trattato di Maastricht, un tempo inascoltati o solo minima-mente accolti dall’Unione europea. Il «ce lo chiede l’Europa» oggi lo dico io ed a ragione. Il rispetto di questi richiami avrebbe dovuto precedere le preoccupazioni sullo spread. Dall’Europa erano più preoccupati dei vari Governi passati a tutelare i citta-dini residenti in zone ad alto rischio ambientale. Una proposta che arriva dopo lunghi anni di proclami fumosi, di strategie puntualmente svanite nel tempo, che venivano annunciate, di norme e leggi scritte apposta per poter essere raggirate. Una proposta che stabilisce final-mente la dimensione del danno ambientale subìto da un territorio come quello campano ad opera, come dicevo poc’anzi, di folli che si sono abbandonati alla ricerca del profitto ad ogni costo, senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, che non hanno rispar-miato e non risparmiano i loro cari. È dal 1998 che c’era, almeno, che era depositata alla Camera dei deputati e in Parlamento una proposta di legge sui reati ambientali nel codice penale. Sono passati 16 anni che hanno scritto la storia della mia terra e credo di tutta Italia. Oggi speriamo di voltare pagina.

punta di diamante di un disastro senza precedenti. (...) Volevo portare il dolore della gente su questi banchi, trasformarlo in una proposta di legge, come di fatto è accaduto, scrivere gli articoli pensando a quelli che ci hanno lasciato per gli effetti del disastro ambientale: l’ultimo – voglio ricordarlo qui – è Michele Liguori, il vigile urbano simbolo della lotta nella «Terra dei fuochi». Si è ammalato sovrintendendo il territorio, facendo con onestà il proprio dovere. (...) Fin dal primo giorno in cui ho messo piede in quest’Aula ho fatto una promessa a me stesso e, facendola a me stes-so, l’ho fatta contemporaneamente a tutti quei cittadini che, circa un anno fa, mi hanno dato la possibilità di sedere oggi tra questi banchi e a tutti quei cittadini che, come me, vivono in quelle terre, che in molti si ostinano a voler chiamare in manie-ra semplicistica «Terra dei fuochi», (...). Quella promessa, signor Presi-dente e signori colleghi, si chiama giustizia. Giustizia per le decine di migliaia di morti per tumore, per leucemie, che in pochi anni si sono susseguiti a una velocità assurda, senza normative adeguate a frenare l’impatto ambientale. Giustizia per le vittime di gravi patologie respira-torie, cardiache, del sistema nervo-so, per le malformazioni neonatali e per tutte quelle persone che proprio in queste ore, mentre noi parliamo in quest’Aula, lottano tra la vita e la morte, domandandosi perché sia toccato proprio a loro questo calvario. Giustizia per le mamme, i papà, i figli e tutti coloro che in questi anni hanno visto consumarsi, quando non si sono consumati prima loro, i propri cari sotto i terribili colpi di un avvelena-mento che ha investito e continua ad investire in maniera indiscriminata, seminando morte e dolore senza nes-suna distinzione di età, sesso, razza e, soprattutto, categoria sociale, perché quando qualcuno, anche tra questi banchi, si affretta a concludere che il dramma legato all’emergenza ambientale campana è colpa della camorra e delle mafie, commette un grave errore di valutazione. Da oggi si colmano la lacuna legislativa ed il vuoto culturale. (...) Superando pregiudiziali di appartenenza, si è lavorato al risultato finale: un testo dove è confluita nei suoi punti basilari (associazioni ecomafiose, inquina-mento ambientale, danno ambientale e disastro ambientale) la mia propo-

Andrea CollettiCameraSeduta n°156del 21 Gennaio

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un piccolo corso di microeconomia: ogni aumento del prezzo significa riduzione della domanda. Ma, dav-vero l’obiettivo è la riduzione della domanda e, quindi, la riduzione dei diritti del cittadino? Per noi «no»! (...) In un momento di crisi, in realtà, magari si dovrebbero diminuire i costi della giustizia, perché la giustizia si attua nelle aule dei tribunali, nel contraddittorio delle parti, di fronte ad un giudice terzo e non la si appli-ca mettendo i bastoni fra le ruote a persone che reclamano i propri diritti. (...). Sulle intercettazioni, lei vor-rebbe diminuire l’uso delle intercet-tazioni (...) ovvero attuare la stessa politica che aveva attuato, ma non c’è riuscito, il Governo Berlusconi. E abbiamo sentito stranamente le stesse parole dal collega Leva del PD. D’altra parte, non è un mistero e capiamo perché le interessano le intercet-tazioni, perché, proprio grazie alle intercettazioni, è emerso il suo inte-resse nella vicenda di Giulia Ligresti. (...). Passiamo poi all’assurdo disegno di legge collegato alla legge di stabili-tà sulla giustizia. Noi non abbiano idea di chi l’abbia scritto, ma, per certe assurdità, è meglio non conoscere chi sono i genitori. Prevedere che il cittadino debba pagare per avere la motivazione della sentenza a noi sembra una estorsione legalizzata. Per non parlare del piano «destinazio-ne Italia», ovvero delle «marchette» che sono state fatte dal suo Governo alle varie assicurazioni, in primis Uni-pol, che ha tanti amici soprattutto in questo Parlamento dentro il PD. Le norma sull’RC auto sono norme assur-de, sono norme incostituzionali. Spero se ne renda conto e spero che anche i componenti della Commissione giu-stizia se ne rendano conto quando dovremo discuterlo. Lei ha parlato an-che dei suoi decreti «svuota carceri». Ebbene, l’ultimo noi l’abbiamo so-prannominato un indulto mascherato. (...). Glielo dico: ne sono già usciti 5 di mafiosi, ma, secondo il DAP, ne potrebbero uscire ben 50 di condan-nati ex articolo 416-bis del codice penale. Spero se ne renda conto e sinceramente sapere che un suo atto faccia uscire prematuramente dei mafiosi dal carcere e sentire invece il silenzio delle istituzioni verso il PM Di Matteo, minacciato da Riina e dalla mafia ci sembra veramente assurdo. Ci sembra che questo Governo vada addirittura oltre la trattativa Stato-mafia; questa è la trattativa mafia-

Stato, non Stato-mafia. (...) Lei si rende conto del corto circuito che c’è in questo momento tra giustizia, politica e criminalità organizzata? Se ne rende conto? E fare uscire i mafiosi cosa crea in questo corto circuito? Che ci rimette la magistratura, coloro che fanno il loro lavoro onestamente, e ci rimettono i cittadini. Bene, signor Mi-nistro, lei sa bene che noi ovviamente, avendo presentato già una mozione di sfiducia, non abbiamo fiducia nel suo operato e ancora con il decreto-legge «svuota carceri» la nostra fiducia manca del tutto, perché, signor Mi-nistro, secondo noi, il Ministero della giustizia, come quello dell’interno, dovrebbe lottare contro la mafia e non dovrebbero lottare per fare uscire i mafiosi dal carcere. Se ne renda conto prima che sia troppo tardi.

Il giallo della Cermec

Signora Presidente, la mia terra, Mas-sa-Carrara, è una delle province citate dal pentito Schiavone nei documenti desecretati del 1997. A distanza di de-cenni, nell’assoluta inconsapevolezza dei cittadini, sono stati accumulati e mai rimossi rifiuti tossici e nocivi.Oggi al confine tra i comuni di Massa e Carrara, nella zona industriale, (...)ci sono due piazzali confinanti: uno è il Piazzale di via Longobarda, della Cermec, ovvero la locale società deputata al trattamento e smalti-mento dei rifiuti urbani, l’altro è quello dell’azienda Damas, dichiarata fallita nel 1994. (...) In poche parole, la società consortile Cermec confina con il terreno di un’azienda in odore di mafia. Nel piazzale incriminato, da moltissimi anni, più di 10, sono stati all’aria aperta circa 45 container di rifiuti dichiarati eco-tossici e muta-geni, anche per sola inalazione, il cui contenuto è ora stoccato in grossi sacchi accatastati dopo un intervento che avrebbe dovuto essere di mes-sa in sicurezza. Dai sacchi, invece, escono liquidi (...). Il disastro am-bientale è in corso da anni senza che nessun intervento veramente riso-lutivo da parte della politica sia mai

stato fatto. In questi giorni di pioggia insistente il liquido proveniente dal vascone di raccolta, inidoneo ad una tenuta stagna, bensì ad un provviso-rio e precario confinamento, forma un lago che poi prosegue la corsa verso il torrente Lavello, il quale sca-rica direttamente in mare. Il primo allarme sversamenti è stato segnalato il 3 gennaio scorso. Quella grande poz-za di acqua giallognola maleodorante attorno ai sacchi pieni di fanghi tossici della ex Damas fa preoccupare da tempo i dipendenti Cermec, costretti, loro malgrado, a lavorare a pochi me-tri da quel materiale nocivo. L’attività della Cermec che gestisce la raccolta differenziata è attualmente bloccata perché la pioggia sta trasportando il liquido giallo anche nell’area dove si lavorano plastica, legname e carta. In data 19 gennaio 2014, Ugo Bosetti, il presidente dell’azienda partecipa-ta Cermec, ha disposto l’immediata sospensione di tutte le attività relative alla raccolta differenziata. Con questo intervento in Aula si vuole specificare l’imminente pericolo per l’ambiente e la salute pubblica in quell’area. Mettiamo, quindi, da subito a co-noscenza il Ministro dell’ambiente. Come M5S inoltreremo nei prossimi giorni un’interrogazione parlamenta-re per meglio dettagliare su quanto accaduto, con la richiesta urgente di: convocare tutte le parti interes-sate; rimuovere i sacconi; bonificare e mettere la zona in sicurezza, per tutelare la salute dei dipendenti Cer-mec e dei cittadini di Massa Carrara. Noi (...) chiediamo che il caso venga finalmente risolto in piena trasparenza e responsabilità.

L’Italia dei paesi isolati

Signor Presidente, il mio intervento è da portavoce, come sempre. Stavolta però sono portavoce dei cittadini dell’Alto vastese, una di quelle zone d’Italia abbandonate a sé stesse e dimenticate dal partito unico, che però ne ricorda bene l’esistenza qualche settimana prima delle ele-zioni, di qualsiasi elezione.

Sara PagliniSenatoSeduta n°170del 21 Gennaio

Gianluca CastaldiSenatoSeduta n°171 del 21 Gennaio

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Proprio lì, sulla ex SS86, attualmen-te chiamata strada provinciale 212, c’è una frana, una delle tante nella nostra disastrata Italia, quindi non c’è nulla di strano se non l’isolamento di quei cittadini che ancora hanno il co-raggio di abitarci pur essendo fuori da tutti i servizi essenziali. Recatomi sul posto unitamente ad altri cittadini e ad un solo amministratore comunale, Enzo Fangio del Comune di Castiglione Messer Marino (che merita una cita-zione in quest’Aula), ho trovato sì una frana, ma sicuramente non una deva-stazione. Come qualsiasi cittadino mi sono chiesto: possibile non si possa trovare una soluzione tampone che eviti la chiusura totale del percor-so? Possibile che sia così complicato alleviare le problematiche che la chiusura di questa strada provinciale provoca agli abitanti dell’entroterra vastese? L’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino e molti cittadini di Schiavi d’Abruzzo e dei paesi limitrofi hanno messo a disposi-zione i mezzi e la propria forza lavoro pur di giungere a una rapida soluzione che permetta l’immediata riapertura, almeno a senso alternato, di quell’ar-teria. Da profano comprendo che i tecnici della Provincia sicuramente abbiano validissime motivazioni per chiudere la strada al traffico, ma da cittadino e da utente mi chiedo: la carreggiata è ampia, l’allargamento sul lato opposto alla frana è possibi-le, i mezzi e le forze ci sono, allora: esiste una stramaledetta soluzione alternativa oppure dobbiamo atten-dere invano finanziamenti milionari che mai arriveranno? Per questi moti-vi ho inoltrato proprio oggi una lettera al tecnico della Provincia di Chieti chiedendo un immediato incontro al fine di illuminarmi su cosa eventual-mente è possibile fare già da domani.Colgo l’occasione per invitare la Provincia di Chieti a pubblicare il bi-lancio. Sul sito c’è scritto: ‘in attesa dei dati del settore competente’. Solo studiando i bilanci i cittadini riusciranno a rendersi conto di come vengono utilizzati i loro soldi e, caso mai, proporre priorità di utilizzo di-verse e più vicine ai propri bisogni.

Saldi di inizio annoMi sto rivolgendo a voi, Presidente. Il venerdì nero, che ha visto file inter-minabili di cittadini prima davanti ai CAF e poi alle Poste per pagare la mini-IMU: 440 milioni di euro che

casse dello Stato, 450 milioni di euro che dovrete coprire con nuove tasse. State garantendo agli azionisti un ren-dimento che è 48.000 volte più alto di prima! E ditelo agli italiani della bella figura che ci avete fatto fare davanti all’Europa. (...) Perché non glielo dite che ci hanno sgridato? Sì, come i bambini delle elementari, ci han-no sgridato perché avete cercato di prenderli in giro facendogli esaminare questo decreto-legge con solo 7 giorni di anticipo! E non ci siamo presi solo il 3 in condotta, ma anche il 3 in ma-tematica perché l’Europa ha detto che le formule utilizzate sono basate su ipotesi congetturali! Quindi, sul nulla! Ed è questo il Governo che si merita l’Italia? E il Ministro Saccoman-ni cosa fa? Cade dalle nuvole. (...) Poi ci dice che avremmo potuto aggiusta-re il tutto in un futuro provvedimento: “non vi preoccupate, tranquilli”. Al mio paese ‘Tranquillo è morto con Sicuro’. E poi che non ci sarebbe stato nessun ammanco per le casse dello Stato. Ministro, a quando gli asini che volano? Ancora oggi ci state chiedendo di trattare con voi. Ma con chi? Con chi dovremmo trattare? Con 2 pregiu-dicati che decidono nelle stanze di un partito il destino di 60 milioni di italiani? Mi dispiace, noi trattiamo soltanto con i cittadini e ascoltiamo le loro richieste e le loro preferen-ze. Non con voi del partito unico di Renzusconi. Voi siete per le banche, noi per le piccole e medie imprese. Voi siete per le assicurazioni, noi per i piccoli carrozzieri. Voi siete per le grandi lobby delle slot che vi finan-ziano, noi siamo per le persone che pagano le tasse. Voi siete con i pa-lazzinari e gli altri speculatori edilizi, noi siamo per la difesa del territorio. Voi andate a braccetto con i lobbysti delle energie fossili; noi, invece, vogliamo l’energia pulita e gratis per tutti i cittadini. Noi non vogliamo essere collusi con chi sta svendendo la banca degli italiani, con chi sta regalando gli ultimi pezzi di sovrani-tà che ci restano. Noi vogliamo che la Banca d’Italia sia pubblica, di noi cittadini italiani. (...) Sappiate che del vostro agire ne dovrete rendere conto agli italiani. E noi siamo qui per ricordarglielo. Ora (...) dopo tutto quello che qui abbiamo anche detto, oggi noi cosa dovremmo votare? Come dovremmo votare? Ma che cosa c’è da votare? Qui non c’è da votare né si, né no, né da astenersi, qui c’è da mandarvi soltanto tutti a casa!

non siete stati capaci nemmeno di trovare nelle pieghe di bilancio. La mini-IMU è l’ennesimo triste atto della commedia dell’assurdo che è diventato il nostro sistema fiscale: Tares, Tarsu, TIA1, TIA2, Tari, Tasi, IUC, ICI , IMU, TUC, Trise, ISI e non si sa, intanto, neanche quanto si paga, né quando si paga, né come si paga. Qua c’è una sola cosa certa: che a pagare sono sempre e solo i cittadini italiani! Queste sono le tasse messe dal Governo Letta-Renzi. E mi viene da sorridere quando penso al Ministro Alfano, che in una conferenza stampa disse trionfante: «La parola IMU sarà cancellata dai manuali di diritto tri-butario». Bugie! E il trucco è sempre lo stesso: il gioco delle tre carte, dove chi perde è sempre e solo il cittadi-no italiano. È questo il nuovo che avanza? Il nuovismo è un’invenzione di chi non vuole cambiare niente. (...) Vi abbiamo proposto di elimina-re completamente l’IMU, tassando cosa? Il gioco d’azzardo, e voi che avete risposto? No! Siamo di fronte al sindaco segretario del PD che va contro i suoi stessi colleghi sindaci. È l’assurdo! Non vi è bastato regalare 2 miliardi di euro alle concessionarie di slot machines ad ottobre, e ora gli fate un altro regalo. Vergognatevi! E poi offendete i cittadini italiani offrendogli l’elemosina di 14 euro in busta paga. Ma ora parliamo del vo-stro modus operandi. Fate minacce e poi le occultate: avete voluto nascon-dere la Banca d’Italia dietro la foglia di fico della cancellazione dell’IMU, foglia di fico, però, bacata dal verme della mini-IMU. Ma la foglia di fico è caduta. (...) Sì, perché questo è il vostro modo d’agire: usate lo zucche-ro per nascondere il sapore amaro e letale dell’arsenico. E questo coc-ktail poi lo bevono gli italiani. Ditelo agli italiani che gli state rubando la banca centrale! Ditelo che la state consegnando in mano ai tedeschi, ai cinesi, agli americani! Ditelo agli italiani che state prendendo 7,5 miliardi di soldi loro per darli agli azionisti privati della Banca d’Italia! (...) 450 milioni di euro sottratti alle

Sebastiano BarbantiCameraSeduta n°159del 24 Gennaio