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periodico di attualità, politica, cultura e sportsabato 17 novembre 2012 Anno IV n. 20
Diretto da:Umberto Setolawww.ideeinliberta.info
Cardito, Bilancio: novità sull’Imu e i tagli per la “Spending Review”
Primarie, il gruppo
Bersani in campo
Frattamaggiore
A PAGINA 7
Giunta, rimpasto
nell’esecutivo Esposito
Crispano
A PAGINA 9
Castaldo: restiamo
all’opposizione
Cardito - Il messaggio a Mormile e Santucci
A PAGINA 3
Idee in libertà
bbii LLaanncciioo
Lavori
Lavori
PubbLici
PubbLici
Consiglio, Andrea Russo lascia “Cardito libera”L’amministrazione è alle prese con i tagli del Governo
CCarditoIdee in libertà Sabato 17 novembre 2012 2
L’esecutivo carditese, guidato dal
sindaco Giuseppe Cirillo, ha
approvato lo schema del bilancio
di previsione per l’anno 2012. Il documen-
to redatto dall’ufficio finanziario dell’ente
ha previsto il pareggio complessivo di
bilancio che ammonta, fra entrate e uscite,
a poco più di venti milioni di euro. Nel
bilancio di previsione sono elencate tutte
le spese che saranno sostenute nell’anno di
riferimento e tutte le entrate che
serviranno per finanziarle. Il documento
finanziario serve per programmare tutte le
attività dell’amministrazione comunale e
per destinare risorse ai servizi erogati dal
comune e agli investimenti da effettuare.
E’ redatto collegialmente dal Sindaco,
dagli assessori, ognuno per il proprio
ambito di competenza, con il supporto dei
dirigenti e dei responsabili di servizio
dell’amministrazione. E’ approvato prima
dalla Giunta e consegnato ai revisori dei
conti e ai consiglieri comunali che
dovranno approvarlo in via definitiva.
Nella redazione di questo importante
documento economico-finanziario hanno
pesato notevolmente i provvedimenti
adottati dal Governo centrale in tema di
“Spending review” infatti, solo per l’anno
in corso il decreto “salva Italia” del
Governo Monti ha tagliato di circa due
miliardi e mezzo i trasferimenti agli enti
locali. Sotto la scure dei tagli è finito
anche il comune di Cardito. I tagli per
l’ente di piazza Garibaldi sono di circa un
milione di euro (978.000 mila euro).
Per essere precisi il totale dei
trasferimenti previsti per quest’anno
ammontano a 3.414 milioni di euro
rispetto ai 4.419 milioni di euro del 2011
(fonte ministero degli interni dipartimento
affari locali). Se si va indietro di qualche
ulteriore anno si nota come la riduzione
dei trasferimenti statali abbiano subito un
taglio di oltre due milioni di euro
(nel 2009 e nel 2010 il contributo dello
Stato era di oltre cinque milioni di euro).
Questi dati fotografano una situazione che
lascia poco spazio agli enti locali nel
mettere in campo una programmazione a
lungo periodo, lasciando spazio solo alle
emergenze amministrative che si
verificano di volta in volta. L’obiettivo
ambizioso sarà quello di mantenere i
servizi che vengono erogati dal comune
come il trasporto scolastico e la refezione
cercando di trovare fondi per aiutare le
fasce deboli della popolazione che
risentono maggiormente della crisi
economica. Dall’analisi dello schema di
bilancio si evince che le entrate tributarie
dell’ente (imposte e tasse) ammontano a
circa dieci milioni di euro. Di queste fa
parte l’addizionale IRPEF che subisce, per
l’anno in corso, un aumento dello 0.3%
(dallo 0.5 allo 0.8). sempre in tema di
entrate tributarie, viene ridotta l’aliquota
IMU sulla prima casa che è
fissata allo 0.35% (passa dallo 0.4% allo
0.35%). Si è riusciti, nonostante i tagli
previsti nel decreto “salva Italia”, ad
introdurre l’agevolazione per gli immobili
concessi in comodato d’uso (gratuito) ai
parenti di primo grado (genitori e figli),
applicando l’aliquota dello 0.9%, questa è
la proposta del capogruppo dell’Idv,
Pasquale Barra, ed adottata dalla
maggioranza per abbassare la tassa sulla
casa. Resta invariata la tariffa a metro
quadro (2.60 €/m2) ad aumentare invece è
la quota stabilita dalla Provincia che ha
causato un aumento dell’importo delle
bollette rispetto all’anno precedente.
Il capitolo spese, e cioè i costi che l’ente
sostiene, salta agli occhi che la spesa
maggiore è assorbita dai costi del
personale che sfonda i tre milioni di euro.
In essa vanno ricomprese gli stipendi al
personale, la quota di integrazioni
salariali per i vari progetti degli LSU in
corso e i lavoratori a tempo determinato.
Per quanto concerne il personale il
bilancio prevede anche l’ulteriore
assunzione, per un tempo limitato, di
quattro figure professionali (due geometri,
un esperto informatico e un laureato che si
occuperà di procacciare fondi europei).
Una delle “curiosità” che emergono dallo
schema di bilancio sono i 10 mila euro
stanziati per la formazione degli ammini-
stratori comunali. Ma chi è chiamato ad
amministrare un comune non dovrebbe già
essere formato e quindi pronto a svolgere
le sue prerogative istituzionali? Ora il
bilancio passa all’esame dell’aula che ha
tempo fino al 29 novembre per approvare
il documento di finanza locale infatti, la
conferenza dei capigruppo che si è riunita
martedì scorso presso la casa comunale,
ha inserito l’approvazione del bilancio
nell’ordine del giorno del consiglio
comunale che si è tenuto venerdì scorso.
Il testo all’esame dell’aula può subire
delle modifiche con la presentazioni di
emendamenti che vadano a migliorare il
testo finale. Nel frattempo la politica è in
continua evoluzione. A fare notizia è il
consigliere comunale Andrea Russo.
Il politico in questione ha deciso di
lasciare la lista civica ‘Cardito Libera’
dove era stato eletto alle amministrative
di maggio. La civica che fa riferimento in
Assise al capogruppo Luigi Credendino
che così rimane unico rappresentante in
consiglio comunale del suo movimento
politico. Alla base di questa decisione,
come si legge nella lettera protocollata
al comune, vi sarebbe la non condivisione
dalla linea politica attuata dal movimento
civico fino a questo momento che,
mirerebbe a bloccare l’azione
amministrativa. Lo stesso Russo precisa
che pur dichiarandosi indipendente
continuerà a sostenere l’attuale
maggioranza. Vedremo se questo
“abbandono” potrà avere delle
ripercussioni sia all’interno del
movimento civico sia all’interno della
stessa maggioranza di governo.
Tassa sulla casa, passa la proposta della riduzione sul comodato d’uso
Incontriamo l’avvocato Francesco
Castaldo, Consigliere Comunale di
Cardito e Presidente dell’Associazione
Forense del Tribunale di Afragola. A lui
abbiamo fatto qualche domanda sulla
questione del Giudice di Pace e la
paventata soppressione dell’ufficio di via
Napoli. Siamo poi passati ad affrontare
anche argomenti di politica locale. Nell’ultimo consiglio comunale è stata
approvata una delibera per il
mantenimento dell’ufficio del Giudice
di Pace di Afragola. Cosa può dirci al
riguardo.
In primo luogo voglio ringraziare iConsigli Comunali di Afragola, Caivano eCardito per la sensibilità dimostrata. Ilmantenimento dell’ufficio del Giudice diPace di Afragola è molto importanteanche in considerazione del fatto che conla soppressione del Tribunale di Afragola,rimarrà l’unico presidio di Giustizia sulterritorio, consentendo ai cittadini diquesti tre comuni di non doversi spostarea Napoli anche per un semplice ricorsoevitando agli stessi, già disorientati edinsoddisfatti, dall’amministrazione dellagiustizia, un estremo disagio. Infatti, ilGiudice di Pace, è detto anche Giudice diprossimità proprio perché in ragione diuna struttura meno complessa eburocratica, offre una pronta e rapidarisposta di giustizia ed un piu’ rapidoaccesso a tutti i servizi da parte deicittadini. Se è così importante perché ad Afragola
e Caivano la delibera è stata votata
all’unanimità mentre a Cardito c’è
stato il voto contrario dei consiglieri di
cambiamo Cardito, tra l’altro Mormile
è un avvocato.
La cosa assurda non è stato tanto il votocontrario di Mormile che è un avvocato,ma la motivazione del voto contrariodimostra che Mormile non aveva nemmeno letto la delibera. A proposito di “Cambiamo Cardito”,
nell’ultimo fine settimana è stato fatto
distribuire un volantino dove si
affermava che lei e Raucci eravate
ormai in maggioranza.
Ho letto quel foglietto di carta delleciviche del gruppo di Mormile e, le possodire che l’unica cosa veritiera consiste nelfatto che la maggioranza non haaffrontato ad oggi nessuna problematica,limitandosi all’ordinario. Per il resto,credo che il volantino si riferisse aglistessi consiglieri comunali di “CambiamoCardito”. Infatti, quando parlano dicambi di casacca, di spartizione dipoltrone, di salto della quaglia, nonpossono che riferirsi a loro stessi. Lanotizia di questi giorni è la proposta dellamaggioranza di assegnare al gruppo diliste civiche una nomia del Cda delconsorzio cimitero: il gruppo civicoaccetta. Se ricordo bene il consigliereSantucci è passato dal Partito comunistafino a candidarsi, come indipendente, alconsiglio comunale nel Partito Socialista(1998), candidato a sindaco conRifondazione Comunista nel 2002,candidato alla Provincia nel partito deiVerdi nel 2004, e oggi nella coalizionecivica di Centro-Destra perché nell’ultimacampagna elettorale è stato candidato conl’Avv. Mormile, vicino alle posizioni
dell’Europarlamentare del PDL Rivellini.Lo stesso dicasi del consigliere Mormile,candidato come Presidente dellaProvincia nella civica “Itinerario” nel2004, alle Regionali con il partito deiVerdi, alle politiche del 2008 nella listadella Margherita, successivamenteaderisce al PD. Sposa il movimentoFuturo e Libertà nell’autunno del 2011 e afutura memoria apre anche la sezione inPiazza Garibaldi. Pertanto, le ribadiscoche come affermato nei vari consiglicomunali, massimo organo istituzionale, ilsottoscritto e il consigliere NunzianteRaucci appartengono alla minoranza. Noiintendiamo confrontarci sulle proposteserie e concrete che verranno formulateper la soluzione dei problemi. Questo è ilcompito che ci è stato affidato dai nostricittadini. L’anomalia politica degli ultimigiorni è rappresentata dal comportamentodi consiglieri comunali che antepongonopersonalismi agli interressi principali delpaese, anziché ragionare e discutere sulleiniziative della maggioranza che governaCardito, tentano di offuscare l’immaginedi un gruppo politico, l’API, che, ha comeunico obbiettivo l’interesse della nostracittadina. Vorrei ricordare ai lettori, che ilgruppo Cambiamo Cardito, nell’ultimoconsiglio comunale ha abbandonato ilavori dell’aula, dopo la discussione sullapresunta ineleggibilità di Raucci, infattinon appena si è iniziato a discutere diargomenti quali la questione deicostruendi loculi del cimitero e leproblematiche ambientale, i loro banchierano vuoti. Quegli stessi punti eranostati richiesti, nella riunione deicapigruppo, dagli stessi consiglieri di“Cambiamo Cardito”. Solo grazie allaresponsabilità del nostro gruppo edell’altro gruppo di Centro – DestraPisano - Mirone si è riusciti a discutere suquesti argomenti”, queste le parole del
consigliere comunale di minoranza
Francesco Castaldo.
Il consigliere: il Giudice di Pace esempio di legalità sul territorio
Castaldo risponde a Mormile e Santucci: i cambi di casacca appartengono a voi
CCarditoIdee in libertà Sabato 17 novembre 2012 3La Redazione
Sicurezza stradale, l’assessore Giangrandemette in sicurezza gli incroci più pericolosi
CCardito Idee in libertà Sabato 17 novembre 2012 5
L’amministrazione carditese
fissa gli obiettivi prioritari da
raggiungere nel settore dei
lavori pubblici. Notevole impulso in
questo senso è arrivato dalla nomina
del nuovo assessore al ramo, Antonio
Giangrande della civica “Noi
popolari per Cardito” rappresentata in
consiglio dall’architetto Francesco
De Simone, che da subito si è messo al
lavoro nella direzione di migliorare la
sicurezza e la viabilità cittadina.
Fissati anche gli interventi più urgenti
a partire di una diversa
predisposizione del traffico veicolare e
pedonale negli incroci più pericolosi
del nostro paese che nel corso degli
anni hanno visto il verificarsi di
incidenti in alcuni casi mortali.
Il primo intervento è stato la
sistemazione dell’incrocio tra via E.
Fermi, via Kennedy e via Palazzetto
dello sport. In questo caso i lavori
hanno visto l’installazione di unità
mobili per regolare il traffico.
L’intervento mira, in via provvisoria, a
verificare l'efficacia della nuova
distribuzione del traffico veicolare.
Solo dopo questa fase sperimentale,
inizieranno i lavori di sistemazione
definitiva dell’incrocio. Altro incrocio
che sarà risistemato è quello che va da
via del Cassano arriva fino all’inizio
del prolungamento di via Tiziano, per
intenderci la strada di fronte al
cimitero. Il nuovo piano di lavori
prevedono interventi anche per
l’incrocio nei pressi del “Parco
Cardito” dove sorge la "casa del
fanciullo" appena ristrutturata infine,
vi è la costruzione di una rotonda in
Piazza Giovanni XXIII. Nelle
intenzioni del nuovo assessore c’è
l’idea di andare a rivedere il progetto,
già esistente, di riqualificazione di
Piazza Madonna delle Grazie.
Le modifiche in questo caso
dovrebbero riguardare l’interramento
della cabina dell’Enel e una nuova
rimodulazione del traffico viario con
un nuovo disegno della piazza. Stessa
discorso dovrebbe avvenire per Piazza
Santa Croce con una profonda
riqualificazione dei luoghi e del
traffico veicolare in quanto
rappresenta una delle porte di ingresso
alla città. Nel programma di opere da
realizzare, la ripavimentazione di
Piazza San Biagio, dove sono ubicati
alcuni uffici comunali, mentre saranno
confermati i posti auto a lato della
piazza modificando in parte il
programma dei lavori previsti.
Quest’ultimo intervento si prevede
possa andare in gara già prima delle
festività natalizie. Come si può notare
si tratta d’interventi ambiziosi e per
questo non privi di difficoltà dovute
all’esiguità delle risorse finanziarie
disponibile dall’ente. Inoltre continua
il monitoraggio dei lavori in via
Matteotti interessata da lavori alla rete
idrica, illuminazione, manto stradale e
rifacimento dei marciapiedi.
Allo studio anche il progetto di
ammodernamento della pubblica
illuminazione in via Turati e via
Amendola mentre, sempre ragionando
in base alle risorse disponibili, un altro
obiettivo è quello di potenziare la
pubblica illuminazione nelle zone
periferiche del paese. Fino a questo
punto abbiamo elencato le priorità
dell’assessorato ai lavori pubblici
quindi era giusto sentire l’assessore
Antonio Giangrande. –“Quando lerisorse economiche sono poche,occorre soprattutto capacità edesperienza per realizzare gli obiettiviprefissati. Con i pochi soldi adisposizione, recuperati con i risparmidi altre gare, stiamo cercando di fareil massimo per il paese. Se riusciremoa realizzare gli obiettivi prefissati conquesto magro bilancio, avremo fattoun buon lavoro. Non posso negare chesu queste cose ho il sostegnodell’intera maggioranza e di una partedell’opposizione più responsabile.Ho trovato grande sostegnonell’ufficio lavori pubblici formato dapersonale preparato e daprofessionisti seri che mi affiancanoquotidianamente nel lavoro che stoportando avanti”-.
L’incrocio di via E. Fermi
L’assessore Antonio Giangrande
Allo studio la riqualificazione dell’impianto di luci di via Turati e Amendola
Primarie del centro sinistra, la città si prepara alla “sfida” elettorale
FFrattamaggioreIdee in libertà Sabato 17 novembre 2012 7
“Noi, cittadine e cittadini democratici eprogressisti, ci riconosciamo nellaCostituzione repubblicana, in unprogetto di società di pace, di libertà, dieguaglianza, di laicità, di giustizia, di progresso e di solidarietà. Vogliamo contribuire al cambiamento dell’Italia,alla ricostruzione delle sue istituzioni, aun forte impegno del nostro Paese perun’Europa federale e democratica.Crediamo nel valore del lavoro, nello spirito solidaristico e nel riconoscimen-to del merito. Vogliamo archiviare lalunga stagione berlusconiana e sconfigge-re ogni forma di populismo”.Così si apre l'appello degli elettori di
Italia. BeneComune. La coalizione di
centrosinistra che si candida a guidare il
Paese e che è composta, al momento, da
PD e SEL. Un'alleanza politica nata per
archiviare il ventennio di Berlusconi e del
berlusconismo. Nata per aprire, una nuova
stagione di riforme nel nostro Paese.
Un'alleanza chiara, che ha tra i suoi pilastri
il rispetto degli accordi europei: sul Fiscal
Compact non si discute, va attuato.
La carta d'intenti infatti, recita in maniera
testuale: "Non c’è futuro per l’Italia se non
dentro la ripresa e il rilancio del progetto
europeo. La prossima maggioranza dovrà
avere ben chiara questa bussola: nulla
senza l’Europa". Tutti e cinque i candidati
delle Primarie: Tabacci, Puppato, Vendola,
Renzi e Bersani dovranno onorare questi
accordi. Cinque candidati che raccontano
uno spaccato diverso del nostro Paese e
che proprio per questo, rendono il
ventaglio della scelta politica molto
ampia. La sfida però sembra concentrarsi
su un duello ben specifico, ossia quello tra
Renzi e Bersani. Il sindaco di Firenze con
il suo leitmotiv della "rottamazione" è
riuscito a farsi spazio non solo all'interno
del partito, ma anche nell'intero panorama
politico nazionale. "Se Berlusconi hagovernato così a lungo" - sostiene Renzi -"parte delle responsabilità le porta chi,nel centrosinistra, ha fatto fallire l’Ulivoaprendo la strada all’inciucio con Cossigae Mastella per dare Palazzo Chigi aD’Alema". Il "rottamatore" (così è stato
soprannominato) ha scardinato le alchimie
cristallizzate da decenni, lanciando in
maniera chiara l'assalto alla dirigenza e
catalizzando per questo, i consensi di gran
parte della base. Ed è soprattutto con
questo spirito che anche nei nostri territori
sono nati i comitati pro-Renzi. Ma si sa,
per governare un Paese, non basta
rompere "gli schemi" all'interno del
proprio partito, oltre a questo tipo di
propaganda gli italiani hanno bisogno di
altro. A lui è rivolto l'invito della Puppato
"Sono vent'anni che viviamo di slogan eparole ad effetto. Ora sarebbe meglio iniziare ad occuparci anche di altro. È unpo' teleguidato, questo ragazzo". Dello
stesso avviso Vendola:"Proporrei la rottamazione del modello sociale e culturale che cavalca Matteo Renzi. Micolpisce davvero la sua inautenticità retrò
e la capacità nel calcare il palcosceni-co. D'altra parte, dietro di lui c'è unottimo professionista della tv comeGiorgio Gori. Ma Renzi mi fa pensareche se gli seghi la calotta cranica, den-tro ci trovi dei chip, come se fossecostruito in laboratorio". Chi riesce a
tenersi fuori da questa querelle è invece
il Segretario Bersani, che fedele al suo
lavoro di coesione del partito è riuscito
ad allargare la base elettorale del PD
senza snaturarla, rendendolo il primo
partito in Italia, nonostante la crisi della
politica che stiamo attraversando. Anche
in virtù di ciò, al di là dei classici slogan
da campagna elettorale, ha delineato una
piattaforma chiara per il Paese, non solo
per i “Democratici”. Alle beghe tra i
dirigenti ha anteposto il futuro del Paese,
partendo innanzitutto dal lavoro,
dell'occupazione giovanile e della lotta al
precariato. Ha fatto sua la lotta all'illegali-
tà e all'evasione fiscale, rivolgendosi in
maniera chiara ai grossi speculatori:“Conla gente basata alle Cayman non deveparlare nessuno è ora di finirla, in Italiac'è gente che lavora e paga le tasse”.Anche nello scontro televisivo il leader delPD ha mostrato una volontà reale dicambiare gli attuali assetti di potere,conservando sempre la sua concretezza:"Con la sola rabbia e indignazione non sirisolvono i problemi, alle spalle abbiamouna fabbrica di illusioni: basta". Non a
caso il leader dell' Udc Casini, ha dichiara-
to che per lui "conta quello che ha detto
Bersani", che resta, al di là di tutto, il più
accreditato nella vittoria di queste
primarie e l'unica espressione di raccordo
delle diverse anime di questo
centrosinistra, e non solo.
Cambio di deleghe in vista per
l’amministrazione guidata dal
sindaco Carlo esposito. La
notizia era nell’aria già da qualche
settimana ma, solo in questi giorni sembra
prendere quota questa ipotesi. Alla base
dell’avvicendamento in giunta vi sarebbe
la volontà di dare seguito all’accordo già
raggiunto dai partiti della coalizione al
tempo delle ultime elezioni
amministrative con la sottoscrizione del
progetto “La città che vogliamo”. Infatti, il
documento prevedeva che a metà
legislatura si sarebbe provveduto al
cambio degli assessori, al fine di
consentire a tutti i consiglieri comunali di
entrare nell’esecutivo cittadino a
rappresentare le proprie forze politiche.
In altre parole, tutti siamo chiamati a dare
il meglio di noi per la costruzione del bene
comune, nessuno escluso. I risultati
ottenuti dal governo cittadino, in questi
due anni e mezzo sono sotto gli occhi di
tutti. In soli due anni di attività
amministrativa l’esecutivo di Carlo
Esposito ha messo in atto dei
provvedimenti che per certi aspetti
possono definirsi “rivoluzionari” se si
pensa al modo in cui si è cercato di
coinvolgere tutta la cittadinanza nelle
scelte più importanti da attuare.
Qui possiamo ricordare la digitalizzazione
dei servizi e la trasparenza degli atti
amministrativi; la cittadinanza attiva con
la redazione del bilancio partecipativo; le
borse lavoro; l'aumento dei diritti e dei
servizi ai cittadini come Internet gratis per
tutti e un nuovo servizio di trasporto
urbano comunale; la creazione di un primo
brevetto di proprietà del Comune di
Crispano; impianti fotovoltaici sugli
edifici pubblici per una superficie
complessiva di oltre 4.000 mq; una
collana di Convegni ed eventi culturali di
taglio internazionale; il Regolamento
Edilizio; l'avvio della stesura di un nuovo
PUC e il rilancio della zona PIP con
l’approvazione della variante urbanistica
divenuta proprio in questi giorni
operativa. Questo e tanto altro ancora,
come l'istituzione del Consiglio Comunale
dei ragazzi, la nuova toponomastica
cittadina, il potenziamento della raccolta
differenziata con l’avvio della raccolta
della frazione umida e la costruzione
dell’isola ecologica. Proprio nel settore
ambiente sono stati raggiunti notevoli
risultati con la percentuale della raccolta
differenziata che arriva al 65%. Inoltre
sono previsti lavori per l’ampliamento
dell’isola ecologica nell’area PIP.
Importanti lavori pubblici eseguiti per la
realizzazione di scuole, parcheggi, piazze
e strade. Risultati raggiunti da una squadra
di governo che ha dovuto far fronte ad un
clima non certo sereno. Tanti gli attacchi
strumentali subiti da una parte della
stampa e di un opposizione poco
propositiva attenta solo a contrastare
invece che produrre idee e soluzioni.
“ Idee in libertà”
Aut. Trib. Napoli n° 12 del
03 febbraio 2009
Anno IV - n° 20
Editore: Associazione “ Idee in Libertà”
Direttore Responsabile: Umberto Setola
Contatti: [email protected]
tel. 3662031540
Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)
Stampa: Litografia Buonaurio
Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)
chiuso: venerdì 16 novembre 2012
Si prospetta un cambio di alcuni delegati come previsto da un documento politico
Rimpasto nella squadra di Governo di Espositonelle mani del sindaco le dimissioni degli assessori
CCrispanoIdee in libertà Sabato 03 novembre 2012 9
Rubrica curata dagli avv.
Francesco Castaldo
e Mario Setola
Egregio avvocato, mi chiamo Giorgio, abito da 30 anni in un appartamento dei miei suoceri ad Afragola, dopo 10 anni ho
dovuto ristrutturarlo tutto da cima a fondo perchè era in condizioni pietose mettendoci anche il riscaldamento che mancava,
poi ancora ho costruito un appendice di 45 mq perchè la casa era anche molto piccola, ora e' arrivato il momento della
divisione della proprietà i miei cognati chiedono di inserire nella divisione tutto il periodo in cui io ho usufruito
dell'alloggio, chiedono praticamente un affitto di 30 anni in più anche l'uso di questa appendice che io ho fatto perchè loro lo
ritengono come un comodo che io mi sono fatto per me, ed infine di valutare l'abitazione per il valore che ha oggi
naturalmente per come era all'inizio il valore era 30 ora dopo tutta la ristrutturazione e l'aggiunta di questa appendice ne
vale 200. Ora io le chiedo e' giusto tutto quello che mi chiedono?
Gentile sig. Franco, grazie per aver contattato la nostra redazione. Veda, le problematiche relative a divisioni ereditarie non sono mai
suscettibili di soluzione rapida ed indolore. Il suo caso tuttavia, appare molto chiaro e di pronta soluzione. Si può innanzitutto
escludere che i suoi cognati siano legittimati a richiederle i 30 anni di affitto arretrati, dal momento che nel periodo precedente la
morte dei suoi suoceri, non ne erano affatto proprietari. Una richiesta del genere avrebbero potuto farla solo i suoi suoceri. I suoi
cognati dal canto loro, possono chiederle l'eventuale quota di affitto solo a decorrere dal giorno della morte dei precedenti
proprietari. Detto questo, occupiamoci dell’altro quesito, quello forse leggermente più complicato. Ascolti, per quanto riguarda i 45
mq da lei aggiunti alla proprietà, quelli sono entrati a far parte dell'asse ereditario in quanto inglobati in una proprietà che
dall'origine era chiara ed inequivoca. L’aggiunta, al massimo, poteva essere vietata dai proprietari che, se non hanno obbiettato, le
hanno dato il cosiddetto silenzio – assenso. Non essendoci stato il diniego di autorizzazione da parte della proprietà, la sua
costruzione, benché finanziata in toto da lei, farà parte della divisione. In ogni caso però, al momento della divisione ereditaria di
che trattasi, l'erede a cui lei fa capo e che suppongo essere sua moglie, potrà richiedere una quota maggiore dell'eredità proprio in
relazione ai miglioramenti straordinari apportati ed in particolare a questi 45 mq aggiunti al fabbricato.
Idee in libertà LL ’’avvocato risponde Sabato 17 novembre 2012 13
Riscrivere la città. Questo
l’ambizioso titolo del progetto
relato a due mani dall’ufficio
pubblica istruzione del comune di Cardito,
con la collaborazione dell’associazione
“Cantiere giovane” e finanziato dalla
“Fondazione CON IL SUD” e
“Fondazione Vodafone Italia” per
promuovere le biblioteche del
mezzogiorno. Le attività iniziate lo scorso
aprile dureranno fino a marzo 2014.
Quindi si tratta di un percorso lungo e in
continua costruzione. L’obiettivo è quello
di promuovere, in contesti periferici dove
si possono verificare forme di isolamento
sociale e culturale, la formazione di
gruppi di giovani con lo scopo di creare
cultura e conoscenza. L’esclusione sociale
e culturale costituisce un limite della
società moderna che può minare la
pacifica convivenza. In particolare si
vuole l’incrementare e migliorare
l’accesso agli spazi (extra-tempo, serale,
nel fine settimana) e al patrimonio
bibliotecario (letterario, audiovisivo,
musicale, multimediale, di supporto alla
lettura ed allo studio, di servizi
informatici e telematici, ecc.);
coinvolgere i soggetti tradizionalmente
esclusi (con particolare riferimento agli
immigrati) nella fruizione e produzione
culturale delle istituzioni bibliotecarie;
l’uso delle istituzioni bibliotecarie come
luoghi di creazione e di confronto
culturale da parte di gruppi e soggetti
diversi, così da favorire l’incontro aperto
entro le comunità locali. In quest’ottica
presso la biblioteca del comune di Cardito
è stato creato uno sportello di
orientamento sul modello dello sportello
“informa giovani” con due esperti, uno di
lingua straniera e un sociologo. Nei mesi
scorsi si è svolto un corso di animatore
sociale i cui partecipanti sono stati
utilizzati per una serie di attività svolte sul
territorio. A breve partirà un nuovo
progetto per l’accreditamento presso il
Ministero del lavoro con la possibilità di
inserire i curriculum lavorativi.
Organizzato, sempre presso la biblioteca,
un corso di italiano per stranieri. Al
riguardo abbiamo ascoltato il consigliere
comunale Pasquale Setola che sta
seguendo da vicino “Riscrivere la città”.
Ecco quando ha evidenziato: “la primacosa che mi ha affascinato una voltaeletto consigliere comunale è stato ilsettore della cultura. Occupandomianch’io del sociale, ho trovato questoprogetto come un’occasione per i giovanidel nostro paese. Sto cercando direalizzare la valorizzazione del palazzoMastrilli e della villa comunale, facendolidiventare un polo culturale. Devo dire chein tutto questo ho trovato ladisponibilità dell’assessore allapubblica istruzione dell’Idv, AlbertinaImpagliato con cui si è creata un’ottimasinergia. L’obiettivo è quello diorganizzare cineforum, conferenze,rassegne teatrali e tanto altro. L’obiettivoè quello di coinvolgere tutte leassociazioni del territorio per formarlecosì che siano loro ad essere protagonistein futuro”.
Riscrivere la Città, un contenitore di idee
La vittoria che non ti aspetti. Sotto
per due volte, gli azzurri di
Mazzarri ottengono una vittoria
tutto cuore e grinta rimontando gli
avversari. Una rimonta che segue
l’importante successo semore in rimonta
in Europa League contro il Dnipro.
Quanti spunti di riflessione nella vittoria
contro il Genoa: la classe di Hamsik, la
caparbietà di Cavani, la spensieratezza e il
coraggio dei nuovi entrati Insigne e Mesto.
La nota di maggiore rilievo è il cambio tat-
tico e di uomini che Mazzarri è risucito ad
effettuare con il passaggio al modulo
4-3-3 e l’inserimento di Mesto, Insigne e
Inler. Il mister è un combattente nato e ha
incitato la squadra dal primo all’ultimo
minuto. Il tecnico voleva la vittoria,
quanto la desideravano i giocatori del
Napoli, che di perdere non ne volevano
proprio sapere. E così gli azzurri hanno
trovato due volte la forza di reagire allo
svantaggio e hanno piazzato due colpi
mortiferi che hanno tramortito il Genoa.
Ovviamente non è tutto oro quello che
luccica, visto che nel successo di Marassi
ci sono i soliti errori in difesa che hanno
favorito i due gol del Genoa.
Le prestazioni negative di Maggio,
Dossena e Pandev, schierati ancora una
volta dall’inizio nonostante in questo
momento non diano sufficienti garanzie di
rendimento. Però ieri il Napoli a Genova è
stato più forte due suoi limiti e ha
rispolverato al momento giusto la zona
Mazzarri: gol e vittoria di rimonta nel
finale. Ma che fatica. Sembrava stregata la
trasferta contro il Genoa. Dossena,
Maggio, Cavani e Hamsik si sono
presentati davanti a Frey, senza riuscire
però a trovare la giocata vincente. Come
spesso succede nel calcio, chi sbaglia in
zona gol, paga. E così Immobile trova
prima l’opposizione difettosa di
Cannavaro e poi l’angolo per battere De
Sanctis. Il Napoli accusa il colpo e su un
campo reso pesante dal nubifragio che
si è abbattuto su Genova prima della
partita si trascina in avanti senza idee. De
Sanctis deve compiere un miracolo su
Bertolacci per evitare il raddoppio. La
prima svolta arriva quando Pandev,
toccato duro, chiede il cambio. L’ingresso
di Insigne riavviva la manovra offensiva
degli azzurri. Nella ripresa Mazzarri
sceglie la difesa a quattro: fuori uno
spaesato Campagnaro, dentro Mesto. I due
nuovi entrati, Insigne e Mesto,
confezionano il pareggio: giocata di
prestigio del Magnifico e rasoiata
dell’esterno per il classico gol dell’ex. Ma
la giornata no della retroguardia permette
al Genoa di tornare in vantaggio appena 2
minuti dopo con la conclusione sotto
misura di Bertolacci. A quel punto
sembrava che il Napoli battagliero visto
contro il Dnipro fosse rimasto intrappola-
to nell’Europa League. E invece gli
azzurri stringono i denti e sfidano anche la
sfortuna. Mazzarri impreca quando Frey
devia sulla traversa una bella conclusione
di Insigne, ma si illumina quando inizia lo
show di Hamsik. Assist col tunnel per
Cavani, che da solo davanti a Frey non
sbaglia: dribbling secco e gol del pari.
Poi ci pensa lo stesso slovacco a
realizzare la rete del sorpasso di testa in
tuffo sull’assist di Mesto, sorpresa di
giornata. Apoteosi, infine, al 94’ quando
Cavani lancia Insigne nella prateria: il
Magnifico sfida Frey e lo batte nell’ango-
lo dove il portiere non può arrivare: il
Napoli adrenalinico è tornato.
Napoli, contro il Genoa arriva la vittoria del cuoreStasera la sfida al San Paolo contro il Milan di El Shaarawy
Idee in libertà SSport calcio Sabato 17 novembre 2012 15