Numero 1 - Gennaio 2013 · O dei 300 milioni di euro buttati al vento per il "ponte fantasma" di...

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Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese 2013 Anno della Fede 2013 Anno della Fede Rinnovare il proprio battesimo Rinnovare il proprio battesimo Numero 1 Gennaio 2013 Dialogo tra noi Numero 1 - Gennaio 2013.qxd 20/01/2013 00.23 Pagina 1

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Mensile di informazione della Comunità Pastorale "SANTA CROCE" in Garbagnate Milanese

2013 Anno della Fede2013 Anno della FedeRinnovare il proprio battesimoRinnovare il proprio battesimo

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Gennaio 2013Dialogotra noi

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Dialogo tra noiMensile della parrocchia “Santi Eusebioe Maccabei”, “Santa Maria Nascente” e“S. Giovanni Battista” in Garbagnate MilaneseAnno XLIV, n° 1 Gennaio 2013Proprietà della Parrocchia Santi Eusebioe Maccabei, via Gran Sasso, 12 - telefono02.9955607.www.comunitapastoralesantacrocegarbagnate.it

[email protected]

Direttore responsabile: don Claudio GalimbertiHanno collaborato: Lella Fierro Almiento,Giorgio Montrasi, Roberto Gianotti, Matteo Comi,Diana Toresini e Maria Rosa Aruanno.Registrato al Tribunale di Milano il 15.09.1969 aln.249MCAziendagrafica, via XX Settembre 25,Garbagnate MilaneseAbbonamento 18 euro

L’editoriale

Riflessioni dal Mondo

Racconti in foto

Qui in parrocchia

Qui in oratorio

Qui a scuola

Qui nel tempo libero

Qui sport

Ricordiamoci com’era

Qui associazioni

Qui libriIn copertina:

Affresco "Battesimo di Gesù" di A. Boganinella chiesa del Beato Ildefonso Schuster a S. Maria Rossa

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013: si è aperto il nuovo anno sotto il segno della FEDE. Anno della fede non èun anno qualunque. Non solo perché si tratta di un anno straordinario nella vicen-da ecclesiale, ma anche perché si colloca in una stagione, che è la nostra, e in un'e-poca particolare, che è quella che ci è dato di abitare e vivere.

Si tratta di un tempo in cui si manifestano sempre di più le contraddizioni di questo nostromondo occidentale e della sua logica. Un mondo che sembra essere diventato niente altroche un grande mercato globale, ma che proprio per questo si sta rendendo inospitale per

molti giovani, per tanti padri e madri che perdono il lavoro, per famiglie intere che stentanoad arrivare a fine mese.Sembra quasi che la grande crisi che si sta attraversando sia data dal fat-to che ai disastri provocati da una logica di mercato, che non conoscevolti e non tiene conto delle persone in carne e ossa, si stia tentando dirispondere sempre e soltanto con quella stessa logica.Perché non si fa lo sforzo di conoscerne un'altra, perché non si sa più for-mulare un pensiero in cui si dia spazio alla generosità, alla fiducia, allaricerca della giustizia, del perdono e all'attenzione privilegiata per i piùdeboli. Quando poi si parla di fede, immediatamente si mette in eviden-za che essa è un atto libero, personale: una nostra scelta e dipende da noi,e solo da noi credere o non credere. Non è più un tempo in cui è "normale" credere, ma co-me dove la fede è una tra le tante possibilità. E poiché anche noi cristiani abitiamo questomondo, non c'è da stupirsi se anche noi ci sentiamo investiti dall'opinione corrente. Celebra-re l'Anno della fede, allora, può diventare un appello a rinnovare la propria scelta, decider-si di nuovo per Cristo, rimettersi con convinzione alla sua sequela. Il Natale che abbiamovissuto è stato una momento in cui ricordare che la fede, quando c'è, non è mai il primo at-to. È sempre un atto secondo. È larisposta che noi umani diamo aDio che ci è venuto incontro. Nonc'è, infatti, passaggio possibiledall'uomo a Dio, ma si può realiz-zare il miracolo "inverso" quellodi un Dio vicino e accessibile al-l'uomo. A Natale è questo miraco-lo che si celebra. Nella notte delmondo, quando il silenzio avvolgel'umanità, una Parola irrompe, ed

l’editoriale

2013 ANNO DELLA FEDE:

RINNOVARE LE PROPRIE SCELTE

... la fede non è qualcosa

di astratto, essa quando

è autentica, è capace di

attivare azioni e pensieri

davvero nuovi...

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è la Parola stessa di Dio. "La Parola di-venta carne", dice Giovanni nel prolo-go del suo vangelo. È questa Parola esolo essa che può generare la fede. In-fatti, come ricorda Paolo nella sua lette-ra ai Romani, la fede nasce dall'averudito. E perché Dio ha detto la sua Pa-rola, è perché questa Parola s'è comuni-cata al punto di divenire carne, udibile,tangibile, sperimentabile… che ci puòessere la fede. Dio, nel suo Figlio Gesù,ci ha detto che siamo apprezzabili, chesiamo amabili e amati, perché degni an-zitutto della sua Parola. La nostra fededeve essere anzitutto accoglienza della

Parola. Nella luce del Natale da poco celebrato, la fede ci appare, infatti, non co-me l'adattamento di Cristo ai nostri sentimenti, alle nostre idee, ai nostri deside-ri, ma piuttosto come la trasformazione di ciò che siamo, diventando sempre piùsimili a Cristo. Quando si fa accoglienza umile e disarmata di Cristo, essa liberadelle potenzialità della nostra umanità prima sconosciute: come la generosità, lapossibilità di non rispondere al male con il male, la capacità di accordare fiducia,la compassione, la responsabilità, l'attenzione agli altri, la cura dei più deboli.Allora il Natale può continuare a illuminare questo Anno della fede: può farci ri-scoprire che la fede non è qualcosa di astratto. Essa, quando è autentica, è capa-ce di attivare azioni e pensieri davvero nuovi. Quelle azioni e quei pensieri di cuiquesto nostro mondo ha un impellente bisogno. Per non ridursi a un mercato, do-ve i più forti stritolano i più deboli, e riscoprirsi luogo in cui ciascun uomo ha an-cora il coraggio di guardare l'altro uomo per scorgere in quel volto, qualunque es-so sia, il volto di un fratello da accogliere, curare, amare.

Don Claudio

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riflessioni Dal mondo

Scuole paritarie cattoliche in seriadifficoltà e sotto attacco

NON UN PRIVILEGIOma un diritto delle famiglie

Entro la metà di dicembre si è dovuta pagare l'IMU. Anche la nostra Parrocchia, dato che hauna Scuola Paritaria (cioè riconosciuta alla pari dallo Stato) è stata obbligata a pagare la quotaattribuita . €.15.125,00….un salasso per le già esangui casse della Scuola San Luigi e dellaParrocchia. Vi proponiamo di leggere attentamente questo articolo tratto da Famiglia Cristianache evidenzia la poca equità di questa imposta, soprattutto per una realtà che non guadagnaneanche un Euro, anzi, sta faticando a dare un servizio di eccellenza per i 460 alunni dell'Istitu-to. Un fiore all'occhiello per i Cristiani (anche se molti non se ne accorgono o superficialmentenon se ne interessano) e per la Città di Garbagnate Milanese.

Sparare sulla scuola "privata" cattolica, o meglio"paritaria" è diventato sport nazionale. Anche ilGoverno prova a impallinarla con l'Imu. Non c'ècorteo che non la prenda di mira con slogan sullapresunta ingiustizia: tagli alla scuola pubblica,finanziamenti a quella paritaria. Pura falsità. Cosìcome è un'assurda guerra contrapporre la scuolastatale a quella paritaria: entrambe svolgono unservizio pubblico. Come prevede la Costituzione,ma anche la legge e il buonsenso. Per non diredella convenienza per lo Stato, sgravato da rile-vanti oneri.Gli smemorati parlamentari, carenti in sintassigrammaticale (vedi intervento del leghista Isidorialla Camera), ignorano che loro stessi hanno sta-bilito che "il sistema nazionale di istruzione ècostituito dalle scuole statali e dalle scuole parita-rie private e degli enti locali" (Legge n. 62 del 10marzo 2000). Oggi più che mai, e non solo nellascuola, abbiamo bisogno di alleanze. Non di guer-re. O di chi soffia sul fuoco delle ideologie.Le scuole cattoliche sono in seria difficoltà. Spes-so, stanno in piedi grazie alle diocesi e agli istitutireligiosi che si accollano costi di gestione e deficit,ogni anno sempre più in rosso. Ma la Chiesa nonchiede privilegi per sé stessa. Il cardinale Bagna-sco, presidente dei vescovi italiani, ha segnalatocome urgente "quello che lo Stato sarebbe giustoriconoscesse non tanto agli istituti scolastici,quanto alle famiglie, che hanno il diritto di sceglie-re per i propri figli l'istruzione che ritengono piùidonea". Diritto garantito dalla stessa Carta costi-

tuzionale (articoli 30 e 33). Anche per rimuoveregli ostacoli che potrebbero limitarne l'esercizio aicittadini. Specie quelli con minori possibilità eco-nomiche.Ma c'è un luogo comune che va smontato. LoStato non è certo "sprecone" con le scuole parita-rie. Quest'anno garantisce 233 milioni di contribu-ti. Circa 300 in meno di quanti ne assicurava finoal 2009. Ancora troppi? Senz'altro sono meno dei350 milioni di euro che "sperpera" per la gestionedel parco di auto blu a disposizione della Pubblicaamministrazione. O del miliardo e 800 milioni chegli enti pubblici spendono per foraggiare un eser-cito di 250 mila consulenti. O dei 300 milioni dieuro buttati al vento per il "ponte fantasma" diMessina. Per non dire dei costosissimi (e inutili)caccia F-35. Se le scuole paritarie cattolichedovessero chiudere, lo Stato sarebbe costretto adaccollarsi 750 mila alunni, decine di migliaia didocenti e personale scolastico, per un costo di 6miliardi e 200 milioni di euro. Ma anche i Comuni,già alla canna del gas, se chiudessero le scuoledell'infanzia paritarie, frequentate da 600 milabambini, non saprebbero come coprire la spesa.Anomalia tutta italiana. Si è perso di vista il "benecomune". La scuola paritaria non è "di parte". Ma"fa parte" del sistema scolastico nazionale, chedovrebbe stare più a cuore al Paese.

da "Famiglia Cristiana

meditate gente, meditate….

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Testimoniare Gesù neltempo che viviamo

"Come può accadere questo?" (Gv 3,10) L'immagi-ne di Nicodemo, concentrato nello sforzo di entra-re nella visione che Gesù gli sta aprendo davantiagli occhi, mi è tornata alla mente ripensandoall'intensità e alla profondità dell'ascolto e del dia-logo che ho potuto registrare partecipando comeesperto alla XIII Assemblea generale ordinaria deiVescovi. Come per Nicodemo, la presenza delSignore è stata vissuta come un forte invito alasciarsi guidare dallo Spirito in una fase nuovadella vita della nostra fede, come indicato dallostesso tema messo al centro dell'assemblea: "Lanuova evangelizzazione per la trasmissione dellafede cristiana".Immaginare questa assise come una sorta digestazione, di tempo dedicato alla raccolta di ener-gie in vista dello sforzo di rinnovamento richiestoalla Chiesa, era l'intenzione del Papa, espressacon chiarezza in modo costante durante la cele-brazione del Sinodo.Nell'omelia iniziale, quando della nuova evangeliz-zazione ha descritto l'ambito (rivolgersi in partico-lare a tutti quei battezzati che per i motivi più diver-si non vivono più la loro fede); nella prima medita-zione, quando della nuova evangelizzazione hasottolineato il metodo (il legame confessio/profes-sio indisgiungibile: solo un rapporto intimo e inten-so con il Signore mi permette di essere un annun-ciatore credibile e affascinante del Vangelo); nell'o-melia di chiusura, quando della nuova evangeliz-zazione ha indicato lo scopo (il rinnovamento dellaChiesa): in ogni sua parola il Papa non ha smesso

di ricordare come la nuova evangelizzazione siaanzitutto un appello alla Chiesa, perché torni arecuperare quel dinamismo e quel calore originariodella fede cristiana, dispersi in seguito al confrontonon facile con le sfide di questo tempo postmoder-no.

I CONTORNI DELLANUOVAEVANGELIZZAZIONEQuesto rinnovamento della Chiesa, questa riformanon tanto strutturale quanto piuttosto spiritualedella comunità ecclesiale, è stata indicata in parec-chi interventi come un obiettivo da mettere alcuore di ogni agenda pastorale.Una riforma anzitutto "logica": le comunità cristia-ne, che non vivono in uno spazio astratto, ma sonoinserite nella cultura del mondo, hanno vissutosenza accorgersi più di un processo di "autoseco-larizzazione" (formula del Papa).È accaduto infatti che la secolarizzazione ha erosoil loro patrimonio linguistico, privandole delle paroleper la preghiera, svuotando del loro significato laloro relazione con Dio, in questo modo si sono tro-vate prive del legame fondamentale che nutre esostiene la loro fede e la loro identità.Una riforma poi, in un secondo momento, "organiz-zativa": i forti movimenti di popolazione, la cadutadella pratica religiosa hanno avuto come conse-guenza l'indebolirsi delle tradizionali forme di pre-senza della Chiesa tra la gente, in molti casi tra-sformando in sportelli fornitori di servizi quelli cheuna volta erano luoghi vitali in cui fare esperienzedi fede. Una riforma infine "culturale": la svolta

riflessioni Dal mondo

Dal 7 al 28 ottobre 2012, 262 vescovi di ogni continente si sono riuniti a Romaper discutere su "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cri-stiana". Questo il tema del Sinodo, cui ha partecipato come esperto anche ilvicario episcopale mons. Luca Bressan. Nel dialogo fraterno si è riscoperta l'e-sigenza di trovare nuove modalità per annunciare il Vangelo oggi e per orienta-re le scelte della vita quotidiana.

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nichilista alla secolarizzazione che segna le cultureoccidentali ha prodotto come conseguenza che ilfondamento antropologico sul quale si innesta lafede cristiana non sia più condiviso, ma al contra-rio sia oggetto di una quotidiana opera di decostru-zione. Occorre perciò che le comunità cristiane siattrezzino per una testimonianza, per una buonaapologetica di quelli che sono i cardini fondamen-tali dell'esperienza umana, del suo darsi dentro lastoria, solo così si potrà comprendere appieno labellezza e la bontà del Vangelo cristiano.

I SOGGETTI DELLANUOVAEVANGELIZZAZIONEUn simile rinnovamento, se da un lato presenta itratti dell'urgenza e della globalità (tutta la Chiesaè chiamata a mettersi in gioco), d'altro lato e pro-prio per gli stessi motivi, non può che fare del quo-tidiano il luogo della propria azione e della propriastrategia.Non a caso le istituzioni maggiormente indicatecome il perno di questa nuova evangelizzazionesono state la famiglia e la parrocchia.Nonostante le loro fatiche, anzi proprio attraversole fatiche vissute ogni giorno, queste istituzionipossono mostrare la gioia, la capacità di futuro e laforza di coesione della fede cristiana.Il Sinodo in questo è stato un buon esercizio diriaffermazione del valore della Chiesa locale: harimesso in gioco la figura del vescovo (impegnatoa rileggere la propria figura alla luce della nuovaevangelizzazione), ha affermato in modo sostan-ziale il ruolo di ogni battezzato, ha registrato ilbisogno di vocazioni che si prendano a cuore lavita delle comunità cristiane, cominciando dallafigura presbiterale.

L'ICONA DELLA SAMARITANA AL POZZOIl Sinodo si sarebbe potuto trasformare in unasorta di stati generali della Chiesa, chiamata adifendersi dagli attacchi della cultura ipersecolariz-zata del mondo occidentale e dalle pressioni chenascono dal confronto con le grandi religioni, inparticolare con l'Islam, ma ha vinto questa tenta-zione facendo sua l'icona della Samaritana alpozzo.Come Gesù, anche la Chiesa vuole farsi prossimadi un'umanità che porta in sé domande di senso esete di felicità che sono incolmabili, finché non siincontra il Dio di Gesù. Rendere possibile questoincontro, annunciare che esiste una risposta adomande che altrimenti producono disperazione,se lasciate in solitudine o non aiutate nella ricerca

di una risposta: questa è la nuova evangelizzazio-ne.L'icona consegna inoltre un altro elemento essen-ziale alla nuova evangelizzazione: il deserto. LaChiesa è invitata a vivere questa richiesta di fortecambiamento come l'esperienza del deserto vissu-ta dal popolo d'Israele, ci ha detto il Papa. Undeserto che è luogo di intimità con Dio, oltre che ditentazione e di povertà; un deserto che chiede diprendere con sé soltanto le cose a cui la nostrafede non può rinunciare: la Parola e i Sacramenti.

ALCUNE CONSEGNE PRATICHEPur non addentrandosi in analisi troppo dettagliate,il Sinodo ha toccato alcuni luoghi che chiedono diessere meglio curati e ridefiniti dentro questa logi-ca di nuova evangelizzazione.Il capitolo dell'educazione, a livello umano come difede, ha bisogno di maggiore attenzione. Si è par-lato di iniziazione cristiana, di scuola, di impegnodei genitori, di necessità di una cura maggioredegli spazi che abitiamo dentro le culture e lesocietà per vivere e testimoniare la nostra fede.Si è parlato di missione: si sente il bisogno di unasorta di "missione mondiale" che stimoli a sentirsimaggiormente responsabili dell'annuncio dellanostra fede, in un momento in cui i cambiamentiche stiamo vivendo hanno indebolito, se non fran-tumato, molti strumenti tradizionali di trasmissionedella fede. In tutti questi campi è stato proficuo l'a-scolto delle Chiese e delle comunità cristiane checi sono sorelle: l'ecumenismo è uno strumentoindispensabile per vivere la nuova evangelizzazio-ne."Conosco le tue opere: tu non sei né freddo nécaldo" (Ap 3,15), "Ho però da rimproverarti diavere abbandonato il tuo primo amore" (Ap 2,4).Pur con tutti i limiti di una cronaca così breve, leparole dell'Apocalisse ci permettono di intuire ilsenso profondo, il motore della nuova evangelizza-zione che il Sinodo ha analizzato.Si tratta di uno stimolo per evitare la mediocritàche rischia di contagiare la Chiesa, come conse-guenza delle trasformazioni che il cambiamentoculturale sta generando in noi. A trasformazionicosì forti si risponde con un soprassalto di caloredella nostra fede: ecco il senso della nuova evan-gelizzazione, ecco anche l'utilità di uno strumentocome l'Anno della fede.

Mons. Luca Bressanda "La Fiaccola" dicembre 2012

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Racconti In Foto

Presepe allestito in Basilica da Mario Menar-bin riproducente la cascina dove nacquePapa Giovanni XXIIIIl presepe sul sagrato della BasilicaIl presepe vivente a S. Giovanni BattistaIl presepe nell'oratorio di S. MariaLa concelebrazione della Messa della Pacedel 1° gennaio in BasilicaConcerto di Natale del Coretto delle ragazzedi S. MariaAll'oratorio di S. Maria è arrivata la "Befanasu due ruote"!

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qui In Parrocchia

Fantasia gioiosa:con tanto amoregeneroso eservizio lodevole

Perché tutto questo? Luigi e Luigia Romanòricordano 50 anni di fedele matrimonio.

Era l'11 febbraio 1963, un lunedì con tanto freddoe tanta neve, quando in Santuario don Lino Lura-schi li univa in matrimonio: una coppia che tantoha dato al la famigl ia, al la Chiesa eall'U.N.I.T.A.L.S.I. Quest'anno, l'11 febbraio 2013,sempre di lunedì, ricorderanno i loro 50 anni dimatrimonio a Lourdes, all'altare accanto alla grot-ta dove è apparsa la Madonna. Ed è stata pro-prio la Madonna che si è rivolta alla sua Berna-dette incoraggiandola ad organizzare una bellafesta.Entriamo nel campo della fantasia: Bernadetteha organizzato un concerto nel grande saloneche porta il suo nome. Ci sono Luigi e Luigia conla loro bella famiglia e tanti, tanti amici della Par-rocchia e dell'U.N.I.T.A.L.S.I. Dirige l'orchestra lapiccola Bernadette che tiene in mano una bellis-sima rosa bianca e i concertisti sono i nipoti deifesteggiati. C'è Ilaria con la cornetta del telefonoche tante volte ha squillato per chiamare Luigi adaiutare familiari, i nostri preti e tanti ammalati eanziani unitalsiani e non. C'è Riccardo con duecoperchi delle pentole di nonna Luigia. C'è Ales-sandro con la sua batteria, dono di Santa Lucia edella nonna materna Lucia. Poi Susanna che haun prezioso carillon con musica classica e infineLuca con il clacson dell'auto utilizzata per i tantiservizi. I concertisti suonano: "Tanti auguri a voi

nonno Luigi e nonna Luigia, tanti auguri, tantegrazie e tanto amore". Tutti i convitati partecipanoal canto. Poi un attimo di silenzio, si spengono leluci… quindi un suono di clacson, uno squillo ditelefono, un batter di coperchi, suoni di batteria ela musica classica del carillon: si accende laluce, si apre la porta ed entra Lei, la VergineLauretana su un piccolo trono portato da Lorenzoe Vittorio mentre Lucia tiene un prezioso turiboloche sprigiona incenso profumato, seguiti daAngelita, Alessandra e Italo. Ora sono tutti inpiedi e tutti cantano: "dal braccio le pende dell'a-ve il tesor (il rosario di Luigi e Luigia) che imma-gine rende di un serto di fior… ave, ave Maria".Si canta, si stringono mani, si piange di commo-zione e dal trono sorride la Vergine Lauretanacon il coro dei parenti e amici Romanò e Allievi.La festa magica è finita: rimangono gli sposi Luigie Luigia con la bella famiglia e i tanti amici. Qualifiori per questi anziani sposi? I fiori dei Pirenei,dei prati e giardini di Garbagnate e di Loreto.Grazie Luigi e Luigia!A Lourdes ci saranno pure gli amici Gabriella eNevito che ricorderanno i 50 anni di matrimonio:la festa è anche per voi.

Da tutti noi un affettuoso abbraccio.

Virginiaper l'U.N.I.T.A.L.S.I.

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qui In Parrocchia

CAMPANE PERUN NEONATO

Mi è capitato tanti anni fa a Civita diBagnoregio, venti chilometri da Orvie-to, un piccolo centro quasi spopolato,

sulla cima di un colle che si va inesorabilmen-te sgretolando, chiamato perciò "la città chemuore", di essere all'improvviso circondato,quasi a tradimento, da un concerto di campa-ne gioiose durato molto.Pensavo fosse il segnale di una messa o diun matrimonio importante, ma le strade attor-no continuavano a rimanere vuote. Ho avutopoi la spiegazione: le campane annunciavanola nascita di un bambino (o di una bambinase il concerto era meno lungo): così volevanole usanze del borgo.Ho conosciuto poi altre località dove parrocoe sindaco avevano deciso assieme di annun-ciare in questo modo una nuova vita e daresperanza ai superstiti affinché non emigras-sero. Suonare le campane per un bimbo chenasce e non solo quando qualcuno ci lascia,è una bella usanza da diffondere. Certo nellepiccole città, nei paesi o nei borghi quasi vuotile campane delle chiese dettano ancoralegge e creano atmosfera comune di gioia odi tristezza. Servono ancora per comunicarenotizie di addii o di benvenuto, per chiamarea raccolta nelle calamità, persino per una vit-toria nello sport, senza distinzioni politiche odi fede religiosa.Recentemente a Scario, diocesi di Salerno gliabitanti si sono ribellati al fatto che, non sem-pre e non per tutti, i bronzi delle belle chiesedel lungomare annunziassero la nascita di unbimbo: così il loro parroco ha preso il solenneimpegno che le campane - che secondoun'antica testimonianza di san Paolino vesco-vo di Nola prendono il nome proprio da quellaregione "Campania" - suonino a lungo e congioia ad ogni arrivo di neonato.La vita è il più bel dono di Dio: le campane

servono a svegliare le coscienze di chi è ten-tato di rifiutare questo grande dono: semina-no speranza e dicono a chi arriva che, nono-stante tutto, troverà posto e calore. Ma questipensieri - perché nasconderlo? - sono anchesuggeriti dalla rilettura, in questo tempo, diuna cronaca di duemila anni fa, quando perannunciare la nascita del figlio di Maria sisono scomodati dei messaggeri speciali.Anche allora, per fare festa e dare un po' disperanza, ai pastori è bastato dire: "E nato unbimbo!".

Attilio Monge- Vita Pastorale 11/2012

Ho trovato interessante questo articoletto e lopropongo, anche in vista dell'iniziativa cheanche le nostre Parrocchie lanciano, di suo-nare le campane a festa per l'annuncio dellanascita di un bambino.

don Claudio

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I GIOVANI DEGLI ORATORIDELLA CITTÀ IN

PELLEGRINAGGIO

qui In Oratorio

Chi l'avrebbe mai detto che saremmodavvero partiti per visitare i luoghidella fede?

In fondo i Maya non avevano predetto che il21 dicembre sarebbe finito il mondo?Credo che si siano sbagliati e di grossoanche, perché sapete, uno stuolo di baldi gio-vani garbagnatesi il 26 dicembre, dopo averaffrontato difficili controlli in aeroporto, sbar-cava a Tel Aviv pronti a vivere una nuova,particolare, suggestiva, forte, incognita, signi-ficativa, dubbiosa, in ricerca, chiarificatrice, (etutto ciò che può smuovere la fede) avventuranei luoghi dove Gesù ha vissuto.

"La vita ci offre sentieri, non autostrade"...proprio da questo spunto di riflessione lancia-toci da don William, ho cercato di immaginar-mi cosa 2000 anni fa ha dato vita a ciò cheanche noi oggi, in modi diversi viviamo.Un anno fa esatto il "lancio" della proposta daparte di Don William ai giovani: "Un capodan-no nei luoghi della Fede", 8 giorni in TerraSanta. Ovviamente le reazioni sono statemolteplici, non tutti si sentivano pronti adaffrontare un'esperienza così forte, dubbi,paura, insicurezze, e poi scusate capodannoa pregare???? Mah, diamoci del tempo perpensare. Vari di noi hanno abbandonato l'i-

dea, ma altrii n v e c ehanno deci-so ches a r e b b estata un'e-s p e r i e n z aunica e que-sta scelta siè rivelatavincente.Un viaggiorivolto ai gio-vani, pensa-

Carissimi mi è stato chiesto un articolo per lo spazio oratorio e pastorale giovanile.Beh! Volevo parlare del viaggio in Terra Santa lasciando però spazio a chi con me l'havissuta. I suoi occhi, il suo ascolto, le sue emozioni penso siano condivise da tutti colo-ro che hanno partecipato e con molta gioia lascio subito la parola a Piera.

don William

Noi giovani alla scoperta della Terra Santa 26/12/2012 - 2/1/2013

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qui In Oratorioto per i giovanie adattato aigiovani, pertrarre il meglioda ciò che sivisita senza lapesantezza del-l'ascolto e del-l ' o b b l i g ocostante al lapreghiera. Nonche non ci siastata, ma ilbel lo è statoviverla nelmodo giusto eal momentogiusto, riuscen-do a lasciare lospazio, anchenei luoghi più suggestivi, per la visita.Le tappe principali, o meglio le "basi di par-tenza" sono state Nazareth, Betlemme eGerusalemme, da qui giorno per giorno parti-vano i nostri itinerari.Mossa super vincente del viaggio??? IlGRUPPO, in sole 4 ore di volo, abbiamo for-mato una squadra perfetta, 24 giovani (ilprete era l'anzianotto) uniti e sorridenti. Soli-tamente Garbagnate centro non ama starecon Santa Maria e viceversa ... hihihi a partegli scherzi, la nostra forza è stata davverolegarci subito e vivere tutti insieme un viaggiomeraviglioso.Poi si sa le differenze ci sono e il caro DonWilliam ha visto, "gli eletti", formato dalle piedonne, i maschi devoti e "la gente del ghet-to", ovvero i poveri avanzi di galera che subi-vano per tutti. Per 8 giorni ci si contendeva ilposto privilegiato di fianco al prete, abbiamoriso per i ritardi, c'è chi è stato lasciato neldeserto perchè non sul pullman alla partenza;poi il nostro inno "compatti" dava via a tuttiper stringere il don fino a farlo urlare di dolo-re; i cori per il nostro amico Levron (l'autista),gli applausi per la mitica guida-accompagna-trice Adriana (che per molti non ha ancora un

nome), le cadute continue (non si sa se perdistrazione o per svenimento da "chiamata").Fatto sta che nel viaggio si è sviluppato unaltro viaggio, quello dei giovani, della cono-scenza e della condivisione.A pensarci bene forse ci si aspettava un viag-gio molto più spirituale, almeno queste leimpressioni riportate da tutti, dove i momentidi riflessione e di preghiera fossero più nume-rosi, invece la particolarità è stata propriovivere a pieno le visite lasciandoci invaderedall'aria e dalle emozioni che si scatenavanonel vedere i luoghi di Gesù.È davvero complicato trasmettere ciò cheabbiamo visto e sentito, bisogna viverlo dipersona perchè non risulta giusto descrivereil tutto facendo una sorta di elenco. La TerraSanta è emozioni, luoghi, condivisioni, sensa-zioni e stati d'animo e forse l'unico modo perdescrivere al meglio ciò che abbiamo vissutoè fare una carrellata di tutto quello che ci ha"investito" fuori e dentro.La prima Messa, al Monte delle Beatitudini,dove Gesù parlò, c'era tanta gente ma regna-va il nostro silenzio, un luogo particolare, unavista imponente sull'orizzonte, e via via versoCafarnao, sulle rive del Giordano, la moltipli-cazione dei pani e dei pesci, il rumore dell'ac-

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Cana", sembrava solo un titolo di un film einvece, il primo miracolo di Gesù, e la testi-monianza di suor Maria Aurora dell'ordinedelle fran-cescane delC u o r eImmacolatodi Mariache ci has p i e g a t op e r c h él a s c i a r euna vita dicertezze e dedicarsi agli altri.Poi torni in albergo e ti rilassi, si cena, e si vaalla scoperta della Terra Santa by night, pic-cole strade e tante luci, anche se non sem-bra, è Natale anche qui; c'è chi lo festeggia echi no, ma l'atmosfera è sempre quella, edentri nei locali e sembrano tutti tuoi amici, unnarghilè che profuma l'aria e intossica i pol-moni, ma che comunque è da provare e via dinuovo in albergo.Corsa, sembra una corsa contro il tempo, c'èda vedere con i propri occhi tutto e quindi sicambia città, si passa a Betlemme, ma primaun incontro con Fratello Marco, una storiaincredibile di un uomo di fede che è partitoalla ricerca di qualcosa di ancora più grande,perché lui stesso dice: "siamo uomini e cometali possiamo avere dei momenti di smarri-mento e a volte possiamo perderci, l'impor-tante è ritrovare lo stimolo, la forza e la fedeper tirarsi su", un'incontro straordinario.E via, si cambia: che strano, a sentire i rac-conti del Vangelo, sembra che per spostarsida una città all'altra ci volessero settimane,mesi e invece è tutto lì a pochi chilometri.Nazareth - Betlemme, passando per il Deser-to di Giuda, una distesa di sassi infinita, ladepressione e ti fa strano vedere come tuttosembri "finto", sotto il livello del mare è diffici-le vivere, si prosegue tagliando in lungo e inlargo e si arriva al Giordano, il rinnovo dellepromesse battesimali. Non siamo nel luogo"commerciale", dove il caos della gente tidistrae, ma siamo al confine tra Israele e la

qua sulla spiaggia e il sole che splendeva,con i racconti della guida quasi a farci vederecosa avvenne. Poi sul battello sul lago diTiberiade e la riflessione in mezzo all'acqua,senza rumori e distrazioni e poi… camminaretutti in gruppo verso il pullman e via ancora avisitare la casa di Pietro e la Sinagoga, vede-re i bigliettini incastrati nei muri, la gente inpreghiera, un modo diverso al quale siamoabituati.La visita di Nazareth, la fontana della Vergine,la Chiesa di San Giuseppe e poi ancora laBasilica dell'Annunciazione. Ci si ferma lìdavanti per pregare e pensi: "cavolo qui èstato detto alla Madonna che avrebbe avutoun figlio", e sono inevitabili le domande e tiaccorgi che è proprio questa la bellezza delviaggio.Poi riparti e vieni catapultato su dei taxi e corriper le strade di montagna strette, strette avelocità disumane, perché chi guida percor-rerà 1000 volte al giorno quel tragitto su e giùcon gente diversa, il suono dei clacson, lepecore e stop arrivi in cima il Monte Tabor. Titrovi davanti una Chiesa enorme, la Chiesadella Trasfigurazione, si celebra la messa, siprega. Il momento di silenzio e riflessionepersonale lo fai sotto un ulivo o guardandol'orizzonte o appoggiato ad un masso, ripartiriscendi sui taxi dove ormai il taxista è tuoamico e ridi; ti guardi intorno e condividi coituoi compagni la riflessione, la frase che ti hacolpito, o la faccia del don che sembra averti"trafitto" durante la predica, si perché ognunodi noi si è sentito parte, coinvolto in ogni pre-ghiera o predica, quasi il don sapesse dovepunzecchiare. E poi le fatidiche "Nozze di

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qui In Oratorio

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Giordania. Mentre preghiamo si vedono i mili-tari che sorvegliano il confine e in mezzo alfiume si può vedere un sottile filo color

acciaio chedivide ledue parti eanche quisorge ladomanda:" p e r c h ép r o p r i oqui"??? Esi riparte,

Qumran, luogo del ritrovamento dei rotolidelle sacre scritture e tutto intorno solo deser-to, si scende e si arriva sulle sponde del MarMorto, inevitabile tuffarsi, troppa la curiosità diprovare a "camminare sulle acque" e seanche non si riesce si rimane in piedi lo stes-so, provare ad immergersi impossibile, sem-bra acqua pronta per cuocere la pasta anzi,troppo salata, e gli occhi di qualcuno lo sannobene. Poi pranzo per assaporare il famosopesce San Pietro e la fortuna di trovare lamoneta! E si riparte alla volta di Gerico, l'albe-ro di Zaccheo e Messa.Nuovo albergo, nuova città, Betlemme, sicelebra la messa nella Basilica della Natività.Però è strano entrare e trovare altre celebra-zioni nel luogo dove tutto è nato, nel luogodove forse più di altri ci si aspetta un altare eun prete a celebrare la messa e invece letante confessioni cristiane,che stranezza, ma forse èbello anche così.Ain karem, la Chiesa dellaVisitazione, la Chiesa diSan Giovanni Battista, ilcampo dei Pastori, la grot-ta, forse uno dei luoghi piùsuggestivi, più forti, chepiù ha colpito tutti noi perle parole usate nelle rifles-sioni, si torna in hotel e siprepara nuovamente lavaligia.Ultima tappa, Gerusalem-

me, la città forse più ambita, la città con leaspettative più alte.Prima ci si ferma a visitare il Monte degli Ulivi,la Cappella dell'Ascensione, la Chiesa delPadre Nostro, il Cimitero Ebraico, la Chiesadel Getsemani, e al Dominus flevit dove dalsuo interno si intravede Gerusalemme. Siprosegue nella visita del Cenacolo, dove sirimane stupiti, in un ambiente spoglio e bian-co si sente il coro di canti strani, si prosegueverso il Muro del pianto, il quartiere armeno ecristiano, si passa così da un luogo all'altrosenza nemmeno rendersene conto e infine laChiesa di Sant'Anna e la Via Crucis.Iniziamo il cammino dalla Chiesa della Flagel-lazione, il Litostroto e percorrendo la ViaDolorosa, attraverso la città vecchia, passan-do attraverso il mercato, arriviamo alla Chiesadel Santo Sepolcro.Nel frattempo si è unito a noi Frate Antonio,che ci ha guidato nella Via Crucis e all'internodi questo luogo particolare.Molti pensano che il Monte Calvario fossefuori la città che fosse lontano e che il SantoSepolcro fosse da tutt'altra parte e invecel'uno e l'altro si trovano a pochi metri didistanza, quasi a farci capire che tutto è avve-nuto li vicino.È strano, salire delle scale e trovarsi davanti il"buco" dove c'era la croce di Gesù, un silen-zio quasi surreale, toccare con mano unluogo dove 2000 anni fa un uomo, ma che

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qui In Oratoriodico… un Dio uomo è morto per noi, la si sen-tiva, la si respirava, una strana ma toccanteatmosfera, di preghiera raccolta e silenzio.Proseguendo si è scesi le scale e di nuovo ilcaos della gente che corre parla fotografa e inbreve tempo ti ritrovi in una fila silenziosa,attraversi una porticina e ti ritrovi davanti unapietra, dove Gesù è stato depo-sto, non puoi fare altro che pre-gare, perché ti viene da dentro ementre preghi ti chiedi cometutto questo sia possibile.È la forza della fede, è la bellez-za di questo viaggio, che mi, ciha aperto molte porte, ci ha sca-tenato tante domande, domandegiuste, perché la fede è una con-tinua ricerca e se non ci si ponedomande vuol dire che nonabbiamo la curiosità e la bellez-za di scoprire ciò che ci tieneviva una speranza.Durante il viaggio c'è stato spa-zio anche per visitare il museodella Shoah, il monumento aibambini uccisi; toccante e rifles-sivo, pensare a ciò che è avvenuto, al pensie-ro che qualcuno possa ancora credere chenon sia esistito è terrificante.Abbiamo avuto il tempo per divertirci e passa-re piacevoli serate insieme e la fortuna difesteggiare l'anno nuovo per ben due volte,all'ora di Gerusalemme ed alla nostra caramezzanotte. La proposta, il don e la sua pas-sione, noi giovani, la forza del gruppo, le testi-

monianze ricevute, la nostra guida, i luoghi, leemozioni, i paesaggi, le preghiere, le risatetutto questo ed altro sono stati la Nostra TerraSanta, e ognuno di noi ha portato a casaqualcosa, è tornato con un peso in più nellavaligia, quel dolce peso che si porterà dietroper tutta la vita, e che in un modo o nell'altro

ci ha aiutati a capire e forse crescere un po'di più! Di tutto quello che ci è stato detto forsedavvero l'unica cosa che fa pensare un po' èvedere come le diverse religioni "sopravvivo-no" in questi luoghi, e soprattutto alle qualiquesti luoghi appartengono e forse rimpiantopiù grosso è proprio quello di non essere statiin grado di preservare e tenere per noi i luo-ghi della fede. Un'ultima cosa però: forse non

basta un solo viaggio percomprendere e lasciarsi"prendere" fino in fondo,occorre tornare più e piùvolte, e credo anche da soli.Consiglio a tutti... partite ilprima possibile non pensa-teci mai su! :-)... e per dirlo io!!!!!!!!!!!

Piera

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qui A Scuola

Natale con i tuoi…pensando agli altri.

Natale è ormaiun ricordo lon-tano, ma alla

San Luigi è stato unmomento così impor-tante e caratterizzanteche sentiamo l 'esi-genza di ricordare glieventi di quei giorni,un po' per condividerecon gli altri ciò chesono stati per noi, unpo' per fare il punto

della situazione in vista della riprogettazioneper il prossimo anno scolastico.Anche quest'anno le linee che hanno caratte-rizzato il lavoro della scuola sono state fonda-mentalmente due. Da una parte la riflessionesul contenuto del Natale, momento troppospesso ridotto ad una inutile e sfiancantecorsa ad ostacoli in vista di un traguardobanalmente materialistico, dall'altra l'attenzio-ne a chi vive situazioni di povertà ed ha biso-gno anche del nostro aiuto per affrontare lavita con un po' più di serenità.Così alla scuola primaria tutto l'Avvento èstato accompagnato da una articolata rifles-sione sulla figura di Maria, rivolta ai bambini eai genitori e guidata ogni lunedì mattina dadon William. È stato inoltre allestito un merca-tino di Natale che, grazie all'impegno dellemamme che si sono prestate nella realizza-zione e alla generosità delle famiglie e deglialunni, ha permesso di raccogliere una cospi-cua somma in denaro. Con una parte del rica-vato è stato possibile rinnovare quattro ado-zioni a distanza che la scuola sostiene ormaida molti anni, un'altra parte ragguardevole èstata affidata a don Claudio perché la utilizzi a

favore delle opere missionarie organizzatedalla parrocchia mentre una terza parte è

stata devoluta all'Associazione "Scuola xScuola=Solidarietà" quale contributo ad unainiziativa rivolta ai bambini dei paesi più disa-giati. Tutto il percorso ha avuto il suo punto diculmine la sera del 13 dicembre quando,all'interno di una basilica completamente"smontata" e rivoluzionata per l'occasione, haavuto luogo la sacra rappresentazione dellaNatività di Gesù. Un momento poetico e toc-cante durante il quale i bambini, con la lorosemplicità e spontaneità, sono riusciti a coin-volgere tutti i presenti facendo loro assapora-re il lato più spirituale e vero della festa delNatale. Alla scuola secondaria il tempo diAvvento è stato vissuto con modalità differentie più consone all'età degli alunni. La riflessio-ne è avvenuta all'interno delle classi, dovedon Andrea ha guidato i ragazzi in un percor-so inerenti gli aspetti positivi e negativi che

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qui A Scuolaimplica l'ascolto o il rifiuto del messaggio rac-chiuso nel Natale. Il frutto di queste medita-zioni ha costituito poi l'asse centrale attornoal quale si è sviluppato lo spettacolo tenutosila sera del 12 dicembre. Uno spettacolodiverso dal solito, fatto di momenti intensi eforti durante i quali ragazzi e pubblico sonostati provocati per cercare dentro di sé qualevalore ciascuno dà al proprio Natale, al di làdi una banalizzazione sentimentalistica e di

facile consumo.Sul fronte della solidarietà è stata istituita latradizionale raccolta viveri a favore della Cari-tas parrocchiale, che anche quest'anno hadato risultati superiori alle aspettative, a dimo-strazione che quando vengono coinvolti emotivati i giovani sono in grado di stupirci conil loro entusiasmo e il loro grande cuore.

Prof. Luca Rampini

Papa Lucianipresentato ai ragazzi

Durante lo spettacolo di Natale della scuolasecondaria si è tenuta la premiazione di unconcorso svoltosi durante il mese di novem-bre che ha avuto come obiettivo quello di farconoscere ai ragazzi la figura di GiovanniPaolo I, il "papa del sorriso". Organizzatodalla San Luigi su invito della famiglia Lucia-ni, che ha patrocinato l'evento istituendo leborse di studio con cui sono stati premiati ivincitori, il concorso ha visto la partecipazio-ne entusiasta degli alunni di seconda e terzache, preparati e coordinati dagli insegnanti,hanno prodotto i propri elaborati ispirati allavita e al pensiero di un uomo che, nonostan-te la brevità del proprio pontificato, ha lascia-to un segno indelebile nella storia del XXsecolo. Le forme con cui i ragazzi hanno rie-laborato quanto appreso durante le lezioni dipreparazione sono state molteplici e sonoconsistite in testi scritti, poesie, disegni edaltre produzioni artistiche quali vetrate emosaici. Al termine una giuria di esperti hadesignato i vincitori, che per le classi secon-de sono stati Edoardo Lavadini, Giulia Mon-zani, Fabio Moroni, Clarissa Preatoni, Federi-ca Mariola e Martina Novi. Per le classi terzesono invece stati premiati Giorgia Di Leo,Beatrice Volpi, Silvia Rizzo, Giorgia Nidasio,Elvis Albanese, Viviana Saibene e GiuliaCecco.

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qui A Scuola

15 dicembre2012

Recita di Natale della

Scuola dell'InfanziaS. Luigi

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qui A Scuola

15 dicembre2012

tadi Natale della

uola dell'InfanziaS. Luigi

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Il Cinema e il Teatro, grazie ai loro variegati contenuti e alla versatilità delle loro programma-zioni, costituiscono anche delle ulteriori occasioni di aggregazione nel senso sociale del ter-mine, in quanto richiamano la Comunità a valorizzare eventi da condividere assieme. I ritmi

frenetici della vita quotidiana spesso non lasciano spazio nemmeno per incrociare anche sololo sguardo delle persone che ci vivono vicino abitando il nostro territorio. Ecco perché la nostraSala della Comunità, il Cinema Teatro Italia, diventa non solo occasione e possibilità di incon-tro, ma anche di scambio di valutazioni, di opinioni e questo favorisce certamente un processodi crescita che, a seconda delle situazioni, può essere sia sotto il profilo umano che, spessoanche sotto quello spirituale. Investire quindi su questa nostra realtà, ma anche sulla formazio-ne di chi vi opera con tanto zelo e abnegazione, attraverso la condivisione dei "saperi" e conun costante aggiornamento, rappresenta un aspetto determinante ed imprescindibile per conti-nuare a "fare cultura", in una realtà come la nostra dove il focus è e deve rimanere la persona.A tale aspetto fondamentale, in un momento di forte innovazione tecnologica quale quelloattuale, occorre obbligatoriamente accostare un altro tipo di investimento, seppur oneroso: èquello relativo all'acquisto di un sistema di proiezione digitale per il quale abbiamo presentatodomanda di partecipazione al bando della Regione Lombardia del 28 settembre 2012, attraver-so il quale, a fronte del rigoroso rispetto delle condizioni poste, la Regione mette a disposizioneuna forma di finanziamento per facilitarne l'acquisto. Questa innovazione, oltre a contribuire adun'ulteriore implementazione della nostra Sala, ci consentirà di entrare in ambiti di programma-zione di spettacoli dove anche solo fino a ieri era impensabile spaziare, con la possibilità cosìdi ampliare le nostre proposte con nuovi contenuti audiovisivi, beneficiando di una "biblioteca"di titoli presi alla fonte, anche in nazioni estere, così da poter conoscere ed esplorare, a frontedi costi contenuti, un cinema diverso e nuovo, anche in lingua originale con sottotitoli elettroni-ci. Il nuovo sistema ci consentirà di poter assistere anche ad Opere liriche, a Concerti, a spet-tacoli nazionali ed internazionali ecc. Questo è il nuovo contesto culturale che si potrà venire acreare, aprendo nuove possibilità per far riscoprire alla gente, magari distratta o meno attentaalle nostre iniziative, quanto di bello e interessante si può "scoprire ed incontrare" all'internodella nostra Sala della Comunità. Senza mai dimenticare l' impegno umano, a volte molto fati-coso, che deve essere sempre incoraggiato!

Roberto Sole

qui Nel tempo libero

TEATRO ITALIA: IL VALORE

DELLA NOSTRA SALA

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Anime nella nebbiaAnno: 2012

Genere: DrammaticoTrama:

Bielorussia 1942, un treno deraglia e Sushenya, un onesto ferroviere, viene accu-sato ingiustamente di far parte del sabotaggio. Quando viene rilasciato dalla polizia,

due partigiani lo portano in una foresta per vendicarsi.

Studio illegaleAnno: 2012Genere: CommediaTrama:Andrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede mila-nese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Grunthurst andKropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più gran-di colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, avevauna ragazza. Ora ha prospettive...

L'uomo con i pugni di ferroAnno: 2012Genere: AzioneTrama:Un fabbro con un talento per ilKung fu, si trasferisce in un vil-laggio della Cina feudale, dovesarà costretto dalle due famiglierivali a costruire armi sempre più

infallibili. Quando la situazione degenera, però, ilfabbro si trasforma nell'arma più spietata...

PinocchioAnno: 2012Genere: AnimazioneTrama:Il falegname Geppetto si costrui-sce un burattino da un ciocco dilegno e gli da nome Pinocchio.Ma il burattino scappa e nei suoi

numerosi incontri rischia di perdere la vita. Fortu-natamente però arriva a salvarlo la Fata Turchinache lo cura insieme al Corvo, la Civetta e il Grilloparlante.

qui Nel tempo libero

CINEMA ITALIA

Hansel & Gretel: Caccia-tori di stregheAnno: 2012Genere: AzioneTrama:Un classico delle favole, sitrasforma in una nuovaavventura. La fiaba dei

fratelli Grimm diventa realtà trasformando-si in un action movie che vi lascerà senzafiato. I due fratelli Hansel (Jeremy Renner)e Gretel (Gemma Arterton), ormai adultima ancora profondamente segnati dallaloro disavventura infantile nella casa dimarzapane, sono diventati degli agguerriticacciatori di taglie.

CINEMA SAN LUIGI

PrezziIntero € 6,00

Ridotto € 4,50 fino a 10 anni e oltre 60 anniSolo venerdì sera gli studenti universitari pagano €

5,00Solo la domenica pomeriggio Biglietto famiglia (min

3 persone) € 5,00 cadaunoLunedì posto unico € 5,00

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qui Nel tempo libero

12 FEBBRAIO 2013

STASERA NON ESCORTcon Margherita Antonelli, Alessandra Faiella,Rita Pelusio, Claudia Penoniregia di Marco Rampoldi

Un gruppo di attrici comiche "scende incampo" per commentare con una satira dis-sacrante lo stato delle donne italiane di oggi.Partendo dal presupposto che per unadonna contemporanea l'unico lavoro sicuro eben remunerato sembra essere quello dellaescort, le attrici posano il loro sguardo impie-toso sulle disparità tra i sessi nella vita e nellavoro, sulla sessualità, sull'immagine femmi-nile offerta dai media. Quello di oggi è unmondo talmente assurdo e paradossale dafornire un'infinità di spunti comici, sebbene di fronte alla desolazione di certiscenari il riso si faccia a volte amaro. La forza di "Stasera non escort" sta nell'a-vere unito quattro attrici, diverse per storia personale ed esperienza sullescene, ma accomunate dalla voglia di demistificare a colpi di risate i luoghicomuni sul mondo delle donne: tra cinici monologhi e canzoni irreverenti, sadicicorsi di autostima e fiabe maliziose, incursioni di personaggi esilaranti emomenti di commozione, si ride di se stesse prima ancora che degli altri.

STAGIONE TEATRALE

Il figlio dell'altraAnno: 2012Genere: DrammaticoTrama:Uno scambio al momento della nascita é la causa che porta due famiglie allosconvolgimento delle proprie vite nel momento in cui, Joseph, durante le visiteper il servizio militare nell'esercito israeliano, scopre di non essere il figlio natu-rale dei suoi genitori, ma bensì scambiato con Yacine, figlio di una famigliapalestinese...

Prezzi Intero € 6,00Ridotto € 4,50 fino a 10 anni e oltre 60 anniSolo la domenica pomeriggio Biglietto famiglia (min 3 persone) € 5,00 cadaunoVenerdì posto unico € 5,00 ed ingresso con abbonamento(Abbonamento a 4 film € 15,00)

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qui Sport

TUTTE LE SQUADRE DELL'OSL CALCIOGARBAGNATE

303 ragazzi, 45 istruttori e allenatori, 35 dirigenti, 12 categorie, 21 squadre

Pulcini 2004

Piccoli amici 2005

Esordienti 2001

Piccoli amici 2006 - 2007 - 2008

Pulcini 2002

Pulcini 2003

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qui Sport

ADRE DELL'OSL CALCIORBAGNATE

enatori, 35 dirigenti, 12 categorie, 21 squadre

Allievi 1996 - 1997

Giovanissimi 1999

Giovanissimi 1998

Juniores Prima squadra

Esordienti 2000

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ricordiamoci Com’era S. GiovanniBattista

Conoscere le nostre Chiese:ARCHITETTURA E

SIMBOLISMO NELLA CHIESAPARROCCHIALE DI

SAN GIOVANNI BATTISTA

La chiesa è dedicata a S. Giovanni Bat-tista, il Santo che ebbe associato ilsuo nome all'appellativo di "Battista",

cioè il battezzatore, indicante il modo in cuiattuò la sua missione di precursore, cioèannunciatore dell'imminente arrivo di GesùCristo-Messia.Per secoli, già dall'antichità, in molti centridella nostra Diocesi, S. Giovanni ebbe dedi-cate diverse chiese, cappelle, specie batte-simali, ed altari.La struttura della chiesa si erge su fonda-menta in pilastri in cemento armato su plintiarmati. Essa si distende in piano sopra ilocali ad uso polifunzionale del sottostanteoratorio parrocchiale.

Vi si accede dal fianco occidentale, superan-do il sagrato in mattoni in conglomeratocementizio e due rampe di gradini in traverti-no, fiancheggiati da muretti in cementoarmato a vista. Un secondo percorso diaccesso si snoda, in forma ondulatoria, contracciato nel prato adiacente. Recentementeè stato realizzato uno scivolo che permettedi accedere alla Chiesa anche ai diversa-mente abili. L'impianto della chiesa si innal-za su pianta longitudinale di forma ottagona-le, le cui facciate laterali sono quattro piùlunghe e quattro più corte: nella parte sotto-stante di queste ultime si aprono, per circametà alzata, quattro nicchie triangolari, cia-scuna delle quali svolge funzioni diverse:nicchia dell' altare maggiore, nicchia del Bat-tistero, nicchia dei confessionali, mentre l'ul-t ima funge da atrio d'ingresso coperto(endonartece). Sia esternamente che inter-namente il decoro parietale risulta compostoda blocchetti in calcestruzzo splittati a vista,alternantisi a fasce litotoniche color grigio erosso-mattone pallido (bicromia, richiamantele chiese romaniche pisane o più general-mente fiorentino - toscane).La fascia parietale, superiore ai blocchetti,culmina in cemento armato a vista. In que-sta si aprono una serie di aperture circolari(oblò), sei per ogni parete più lunga e quat-

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ricordiamoci Com’era S. GiovanniBattista

tro in quelle più corte, ad esclusione dellaparete presbiterale. Esternamente questeaperture sono racchiuse entro riquadri ascalare, che creano un piacevole gioco edecoro volumetrico.Molto interessante risulta la copertura cheesternamente è ricoperta in lastre di rame, ilcui vertice è sovrastato da croce metallica, afinitura dorata, risultante da tre bracciaincrociantesi al centro ad angolo retto, le cuiestremità terminano a sfere.L'intradosso del tetto, a otto falde lignee, èstrutturato a capriate con una rete di travicomposte, lignee a sbalzo, collegate traesse da lastre zincate imbullonate.Da qualsiasi angolatura lo si osservi, apparecome un susseguirsi e sovrapporsi di travi ecapriate, secondo una composizione spazia-le che parte dall'asse centrale verticale e sisviluppa a forma radiale.Sulla falda, insistente nell' area presbiteriale,si apre un ampio oblò, che lascia penetrareun sommesso fascio di luce.A parte l'intricato gioco delle capriate, lavisione d'insieme della vasta navata e delpresbiterio risulta essenziale, in materialecostruttivo oseremmo dire povero, ma moltomaterico.Simbolicamente tuttavia l'esplicazione spa-ziale interna ci richiama l'immagine di unalogica formale addotta da una vasta arca onave, su cui dall'alto sovrasta la presenza di

Dio (identificabile dall' oblò-occhio che effon-de luce), che illumina e guida la comunitàdei fedeli, davanti a Lui raccolta ed orante.I punti focali dell'interno della sacra struttura,che attorniano l'assemblea dei credenti riu-niti nella navata, s'identificano nella zonapresbiteriale, dove si celebra la liturgia, e laretrostante nicchia, che, assieme alle altredue, sono la sede dove vengono elargiti i tresacramenti che rigenerano e fedeli dellagrazia: il battesimo (nicchia del Battistero laconfessione (nicchia con i confessionali) el'Eucarestia area e nicchia presbiteriale).L'articolazione dell'area presbiteriale risultaformulata dalla mensa, massiccia e lineare,al centro, punto della celebrazione del sacri-ficio e dell'eucaristia; dalla sede del taberna-colo, posto su piedistallo cilindrico, a destra;dall'ambone, luogo della liturgia della parola,piuttosto articolato, a sinistra, la cattedra delcelebrante e le sedute dei concelebranti edei chierichetti.Tutto il complesso, semplice e solenne allostesso tempo, è stato realizzato in pietrabianca di Vicenza in masselli finementemartellinati. Il pavimento di quest'area è inmarmo bianco di travertino, mentre quellodella Chiesa contrasta col colore delle pia-strelle di gres ceramico

(tratto dal volumetto di Mariateresa Capodici"La Chiesa di S. Giovanni Battista

in Garbagnate Milanese", 1999)

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ricordiamoci Com’era Santa MariaNascente

LA PAGINADELLA MEMORIA

Ottava di preghiere per l'unione delle chie-se il 23 gennaio 1974, la parrocchia haavuto la fortuna di assistere alle 20,30 ad

una S. Messa celebrata da due sacerdoti di ritogreco bizantino. Ci fu una buona presenza diparrocchiani incuriositi anche dalla maestosità

dei riti.Il 1° maggio 1974 morìa Genova, nella casamadre delle suore del-l ' Immacolata, suorMaria Alice Meroni,dopo 10 mesi di malat-tia (tumore ai polmoni).Era suora da 38 anni. Ifunerali si svolsero aGenova in mattinata.Erano presenti i paren-ti, il parroco che cele-brò la messa, e il cap-pellano delle suore.

La salma venne portata a Santa Maria Nascentee nel pomeriggio si svolsero i funerali con la par-tecipazione di molte suore e parrocchiani.Il 29 maggio 1974 il parroco con 40 parrocchianisi recò al Santuario della Madonna di Lezzenosopra Bellano, pellegrinaggio per acquistare l'in-dulgenza dell'Anno Santo. Il tempo fu splendidoe ci fu tanta partecipazione.Il 20 giugno 1974 il parroco con 50 parrocchianisi recò a Caravaggio in pellegrinaggio, insiemecon le altre parrocchie del decanato di Bollate,per l'acquisto dell'indulgenza dell'Anno Santo.Furono riempiti 15 pullman. Ci fu la celebrazionedi 8 parroci del decanato, tenuta dal Monsignoredi Bollate.Tra la notte del 26 e del 27 giugno i ladri, dopoaver rotto la serratura del cancello centrale delcimitero di Garbagnate Milanese, rubarono sta-tue, crocifissi, portafiori, portalumini, tutti in bron-zo per un totale di 35 pezzi.I giornali parlarono di 25 milioni di danni. Le tre

parrocchie di SMN celebrarono una S. Messa disuffragio e di riparazione il 2 luglio, alle ore 8,30,presso la cappella del cimitero. Giovedì 5 luglioin parrocchia si celebrò un solenne ufficio fune-bre con le medesime intenzioni. Questo il testo:"Le parrocchie di Garbagnate Milanese con i lorosacerdoti esprimono la loro unanime deplorazio-ne per l'atto vandalico compiuto nel cimitero delcapoluogo, dissacrando tombe e monumenti.Convinti che il culto dei morti è uno degli elemen-ti fondamentali della religione cristiana e tra i piùradicati nel cuore dei fedeli, propongono una uffi-

ciatura riparatrice che verrà celebrata nelle sin-gole parrocchie e presso il cimitero, mentre invi-tano tutti ad una serena riflessione e ad un serioimpegno perché fatti simili non abbiano mai più aripetersi".Il 30 giugno 1974 terminarono i lavori alla chiesainiziati il 13 maggio, alla ditta Bertacco Giuseppee Albricci Domenico furono affidati i lavori di revi-sione totale del tetto e di tutti i pluviali e i canali discolo.Il 22 luglio 1974 morì a Bresso Don Giulio Comi,vicerettore del Seminario di Saronno, dopo quat-tro giorni e mezzo di lotta contro un male fulmi-neo e imprevisto. Il sabato precedente aveva

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ricordiamoci Com’era Santa MariaNascente

compiuto 33 anni.Era nato a Bressoil 20.7.1941. Ordi-nato sacerdote nel1966 aveva subitoiniziato il delicato edifficile ministerocome vicerettoreprima dell'IstitutoSacerdotale MariaImmacolata e poidel Biennio Teolo-gico nel quale,essendosi nel frat-tempo laureatopresso l'UniversitàCattolica con unatesi sull'esame psi-cologico dei candi-dati al sacerdozio,

insegnava anche psicologia sperimentale. Laparrocchia di SMN lo ricorda con riconoscenteaffetto. Dall'ottobre del 1967 e fino al mese disettembre 1970, ogni domenica veniva ad aiuta-re il parroco. La parrocchia in quel momentostava diventando sempre più numerosa, ancheper l'arrivo dei lavoratori dell'Alfa Romeo. Erasempre molto puntuale nel celebrare la S. Messae sempre pronto al confessionale.Si può dire che negli anni che trascorse a SMNlasciò l'esempio del vero sacerdote di Cristo.Ecco qui l'ultima pagina del suo diario: Conventodi Monte Mesma 27.6.1974:"Domani mattina torno a Saronno dopo questobreve ritiro. Torno al caos di problemi, di ritmi vor-ticosi, di soluzioni che non si trovano, e, a livellomio personale, alla mediocrità lacerante, ai com-promessi tra lavoro fatto per volontà di Dio ericerca di compensazioni… Chissà come farò,cosa farò: importa il cambiamento che devo fareio, dentro di me. Questo è determinante: in riferi-mento a Dio, alla priorità che deve avere nellamia vita, al ruolo di Persona amata per prima; enon lo è di meno in relazione ai ragazzi che sieducano per quello che sono io e non per quelloche dico. Questo è un bel problema: perchéposso camuffarmi fin che voglio nel parlare e nel-l'agire, ma non in quello che sono. Signore aiuta-mi, mi sento tremendamente debole, fragile, vici-no al peccato, incapace di sostenere quello che

mi chiedi. Conservami la freschezza di donazio-ne dei primi tempi, un po' ingenua, entusiasta,generosa, fatta solo per Te, senza richiedereniente in compensazioni. Quella limpidità diintenzioni e di azioni che saltava fuori da PadreDe Grandmaison e che è essenziale all'Apostolo,perché devi trasparire Tu, il Tuo amore, la Tuaparola, la Tua vicinanza, la Tua tenerezza.Dammi una rettitudine di intenzione senzaombre, senza doppiezze, senza finzioni o egoi-smi. Servire a Te solo come è difficile! Salto sem-pre fuori io a pretendere. A me pare che nondebba fare come proposito se non quello cheriguarda i mezzi per sopravvivere: mi pare dipormi alle radici se guardo di più alla Messa, alBreviario, alla visita, alla confessione, alla medi-tazione.Sono i momenti di colloquio con Te, solo la lettu-ra dei fatti e degli avvenimenti come li vedi Tu,sono un confronto tra quello che vuoi che io sia equello che in realtà sono. Ai chierici occorronopreti che credono in Te, che vivono e respirano diquesta fede, contenti di amare Te che riempi laloro vita; preti dedicati a Te, e per questo a loro,nella condivisione della vita, nella vicinanza aloro. Non una vicinanza melensa e compagnona,ma una comprensione che sia strada per unesempio dato in modo piano, insensibilmente,per osmosi, ricorrendo anche ai discorsi, masoprattutto all'esempio. Fammi essere me stes-so, senza invidie, senza gelosie, consapevoleche è utile nell'economia generale delle forze ilmio ruolo. Quando questa consapevolezza sioscura fammi ragionare bene, non lasciare chelo scoraggiamento operi troppo, allargami losguardo, la comprensione.Quando mi sento inutile e sciupato ricordami ladonazione che ti ho fatto nel suddiaconato ditutta la mia vita raccolta nelle mie mani: per ilfatto stesso che ti è donata, vale; solo una miainfedeltà la farebbe sminuire di valore. Questamia vita Te la ridono tutta così com'è, o megliocome deve essere; la dono a Te sapendo chesolo così acquista senso, è salvata dalla nullità,dal non-senso; che solo così raggiunge la realiz-zazione più piena, anche se non mi è dato divedere risultati e se mi è chiesto di darmi a Te,agli altri, seminando la Tua parola."

…e la storia continua

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Il 2012 è stato, per il Circolo Acli di GarbagnateMilanese, un anno di attività intensa, che ha tenutosotto pressione tutti gli operatori. Ai servizi tradizio-nali - Patronato, Caf, Saf, Sportello Immigrati,Viaggi e Turismo - si è aggiunto quello dell'assi-stenza nel calcolo dell'Imu e la compilazione delModello F24. Inoltre il Circolo ha programmato eavviato altri tre progetti: due a supporto della fami-glia e uno indirizzato alle persone anziane. I primidue sono: "Famiglia in mente" e "Orienta…mente". Il primo fornisce un supporto legale e l'al-tro il sostegno psicologico alle famiglie per gestireal meglio eventuali rapporti non proprio idilliaci tra isuoi componenti. Sono entrambi gratuiti, graziealla disponibilità dell'avvocato Paola Marini e dellapsicologa Lara Franzoni. Il progetto rivolto aglianziani, anch'esso gratuito, propone incontri for-mativi e culturali, momenti di laboratorio e creati-vità, incontri individuali con lo psicologo. Sono ini-ziative che hanno avuto tutte un riscontro positivo.Il presidente del Circolo, Angela Marzorati, consi-dera il bilancio dell'attività del 2012 positivo e siritiene soddisfatta e appagata del lavoro svolto dalconsiglio direttivo e dagli operatori. Lo ha detto lasera di sabato 15 dicembre ai numerosi commen-sali presenti alla cena sociale consumata al Risto-rante "Il Sentiero" di Cesate; ha pure comunicatoaltre iniziative portate avanti dal Circolo nel corsodell'anno. Tali iniziative consistono nella realizza-zione di un sito internet che, oltre a svolgere un'in-teressante attività informativa, consente di parteci-

pare attivamente alla solidarietà nei confronti deiterremotati dell'Emilia. Al Circolo Acli di Carpi èstato donato un computer e presso il Caseificio "4Madonne" di Modella (MO) sono stati acquistati261 Kg. di formaggio, 30 dei quali sono stati poidonati alla Caritas cittadina di Garbagnate peressere distribuiti ai bisognosi della città.La grande mole di lavoro effettuato dal Circolo nel2012 è stata possibile solo grazie al costanteimpegno degli stessi membri del Consiglio diretti-vo, a cominciare dal presidente. Ciascuno di loroha partecipato all'attività del Circolo in base allapropria disponibilità di tempo e competenza, chidando un apporto concreto nello svolgimento del-l'attività, chi offrendo un contributo di idee e propo-ste, chi assumendosi la responsabilità di gestiresettori specifici, tutti lavorando per offrire ai nume-rosissimi utenti servizi efficienti ed efficaci. Il Circo-lo, che ha la sede in via Varese 24/A, si avvaleanche della collaborazione di Claudio Franchiniche cura il sito internet. Il lavoro dei membri delConsiglio direttivo e degli esterni viene svolto total-mente a livello di volontariato. Il Circolo, infine,dispone di quattro operatori stipendiati dalle Acliprovinciali: sono quelli che svolgono le praticherelative al Centro assistenza fiscale (Caf) e al Ser-vizio assistenza familiare (Saf).L'attuale Consiglio direttivo, in carica da circa unanno, è composto da Angela Marzorati (presiden-te), Umberto Rossetti (vice presidente e ammini-stratore), Ezio Saravalle (segretario), Carla Berta-

na (responsabile dei servizi), GiulioD'Amico (responsabile del settoreViaggi e turismo), Adele Marzorati,Renata Casati, Emilio Colombo, RosaD'Angella e Ferruccio Zago.Il Circolo Acli di Garbagnate, checonta oggi 123 associati, è statocostituito negli anni '60 del secoloscorso. È pertanto operativo da quasi50 anni ed ha avuto tra i suoi respon-sabili un'autentica "istituzione" garba-gnatese, Carlo Castiglioni.

Vincenzo Quartu

Circolo Acli Garbagnate,da quasi 50 anni in città

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PROGETTOCARITAS

In occasione della Messa della Pace celebrata in Basilica il1° gennaio alle ore 18,00, il Dr. Sandro Fumagalli, Presiden-te della Caritas di Garbagnate Milanese, ha relazionato sulprogetto

ADOTTA UNA FAMIGLIApromosso dalla Caritas Cittadina per questo anno pastorale.Per Le famiglie aiutano le famiglie con...Spesa solidale e Microcredito gratuito:La risposta della comunità è stata generosa: sono più di 80le adesioni di persone che hanno contribuito con donazioniin denaro che verrà destinato a famiglie in grave difficoltà,mentre, grazie anche alle iniziative della Scuola S. Luigi ealla sensibilizzazione dei ragazzi della catechesi, sono statiraccolti generi alimentari utili a soddisfare le richieste dellepersone bisognose che si rivolgono al Centro di Ascolto.Per I giovani aiutano le famiglieOltre la scuola:I tre progetti:* LA SCUOLA DELLE MAMME,

corso di italiano per donne straniere che vede la frequenza di 20 mamme, seguite da 8volontari* MIGLIORIAMO L'ITALIANO,

corso di italiano per alunni stranieri della scuola primaria in cui sono 20 i bambini chefrequentano, seguiti da 6 educatori* FACILITIAMO E APPRENDIAMO LO STUDIO,

interventi per favorire lo studio e lo svolgimento dei compiti degli studenti della scuolasecondaria di 1° grado; partecipano a questo progetto 40 ragazzi per seguire i quali si alterna-no 22 volontari.Questo ultimo progetto, in particolare, è stato sollecitato dalle scuole secondarie di 1° grado diGarbagnate con le quali continua la collaborazione.Le richieste di aiuto sono molte e si è pensato di chiedere a giovani universitari (AssociazioneIl-CUBO), di mettere a disposizione le loro capacità e conoscenze dietro un, seppur modesto,compenso. In questo modo, oltre ad aiutare le famiglie con figli che incontrano qualche disagionel loro percorso scolastico, si vuole offrire ad alcuni giovani della Comunità una possibilità dilavoro mediante una fattiva collaborazione tra il nostro "Oltre la Scuola" e l'associazione IL-CUBO

Tutte queste iniziative si possono realizzare con il sostegno economico dalla Comunità: ad oggihanno aderito al progetto 85 famiglie e sono stati raccolti 19.000 euro, ma le richieste sonomolte e ci auguriamo che ancora tante famiglie vogliano rispondere all'appello.Ringraziamo tutti i volontari e le famiglie che hanno offerto o offriranno il loro contributo.

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Carissimi,come passa veloce il tempo! Siamo dinuovo a Natale, il cuore della nostraFede, Dio si è fatto uomo. Che miste-ro! Al pensarci bene ci riempie la vitadi gioia perché l`Amore di Dio per noipoveracci si è fatto vedere! Anche quida noi sarà un gran festa, le nostrepovere chiese si affolleranno all'incre-dibile non lasciandoci neppure iltempo per sederci ad una mensanatalizia. Spero mi possa arrivare intempo un panettone e rivivere il Nata-le della mia infanzia!Domenica 4 Novembre ho battezzato66 giovani di liceo nella grande scuolaqui vicino dove faccio un poco da cap-pellano. Hanno fatto un anno di catecumena-to... e come si sono preparati bene! Ho vissu-to anch'io un momento forte dalla loro fede...Ho toccato con mano come il Signore lavoranei cuori aperti al suo messaggio di amore.Ho pregato tanto per la loro perseveranza!L`anno prossimo celebrerò 50 anni di sacer-dozio di cui 47 spesi in Africa. Come sonopassati in fretta! Adesso vedo come Dio mi hausato nonostante i miei limiti e debolezze perportare il suo messaggio nella vita di tantepersone acholi. Nel lontano 87, quando eroincaricato dei crociatini, i ragazzi hanno inizia-to a chiamarmi "Larem" che vuol dire amico.Solo adesso mi rendo conto che questo nomi-gnolo doveva essere la mia missione di veroamico con tutti. La maggior parte della gentedi qui non sanno il mio nome e cognome,Giuseppe Clerici. Mi conoscono però comeLarem! Che il Signore mi aiuti a perseverarein questa profonda amicizia con Lui e contutte le persone che incontro ogni giorno.Nel 1965 quando arrivai in Uganda trovai 350missionari. C'erano pochissimi preti locali.Siamo rimasti una ottantina di comboniani.Stanno venendo avanti tanti sacerdoti dioce-

Gulu Layibi, Dicembre 2012

sani... A Gulu decanato i missionari sonorimasti in una sola missione. Tutte sono pas-sate in mano dei locali. E la chiesa va avan-ti... non certo come la vorremmo noi bianchi.Il ritirarci da parte ed accettare di morire èsempre duro! E questa e` la grande sfida acui Dio ci chiama. I miei maestri della missio-ne sono tutti, uno alla volta, volati in paradiso!Là ricevono la loro meritata pensione! In moltimi domandano se non è ora di ritirarmi edandare in pensione. Rispondo che il nostrodatore di lavoro non ci premia su questaterra!!! Non ci assicura l'età pensionabile!Il mio grazie va al Signore per il bene che miha voluto, per il dono della perseveranza chemi ha concesso. Ma va anche a voi che inquesti 47 anni di missione mi avete seguitocon la vostra preziosa amicizia ed aiuto pertutte le opere che ho potuto realizzare perrendere la vita della mia gente più umanapossibile. Vi auguro un Natale bello come ilmio. Fate conto della mia preghiera e stima.Vi benedico di tutto vero cuore.

Padre Giuseppe Clerici "Larem"missionario d`Africa.

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qui AssociazioniMovimento Terza Età: riflessioni

sul 2012 e propositi per il 2013L'inizio del nuovo anno è il momento più adatto peruna riflessione su quanto è stato fatto nell'annoappena terminato e su quanto si intende fare per ilfuturo. Dopo la pausa estiva, il gruppo MovimentoTerza Età della Parrocchia SS. Eusebio e Macca-bei ha ripreso la sua attività sia partecipando adincontri organizzativi, utili per conoscere le lineeprogrammatiche e gli obiettivi del nuovo annosociale, sia avviando la realizzazione di iniziativefinalizzate a favorire la crescita religiosa e culturaledegli aderenti. Dallo scorso mese di ottobre, infatti,i responsabili del Gruppo si sono attivati per defini-re e realizzare, con l'impegno dei suoi aderenti, unprogramma di atti-vità conforme allenote finalità delMovimento (forma-zione religiosa e spi-rituale, amicizia es o c i a l i z z a z i o ne ,creatività e sport,partecipazione esolidarietà, cultura eaggiornamento, turi-smo culturale e reli-gioso), tenendo pre-sente anche letematiche specifichedell'anno sociale2012-2013 (cin-quanta anni delConcilio Vaticano II, anno della fede, anniversaridel cardinal Colombo). Le iniziative da realizzaresaranno rese note in tempo utile per favorire lapartecipazione degli interessati, come in passato,tramite comunicazioni riportate nel settimanale diinformazione parrocchiale "In comunione" ed inol-tre mettendo a disposizione periodicamente unpieghevole, che riporterà il calendario (data, luogoe argomento) degli incontri programmati (cateche-si, giornate spirituali, visite guidate turistiche e cul-turali, conferenze di specialisti su varie tematiche,momenti di preghiera comunitaria, impegni di soli-darietà, ecc.). Può risultare utile a tal scopo ricor-dare alcuni appuntamenti periodici fissi, cui tuttisono invitati a partecipare: ogni sabato alle ore

15,00 adorazione eucaristica; incontro Gruppo diAscolto; incontro per la catechesi; giornata di spiri-tualità (ogni mese); incontro settimanale organiz-zativo (solitamente mercoledì, ore 16,00); incontriformativi e culturali ACLI fino a maggio 2012(come da calendario distribuito).Tra le iniziative realizzate nel 2012 ne ricordiamoalcune più significative:* mattinata di spiritualità con immagini, suoni,parole (23 marzo): preghiera, S. Messa, e riflessio-ne sull'icona della Crocifissione.* vacanza al mare insieme (9 giugno): circa 50persone (molte le coppie di coniugi), da dodici anni

vivono questa bellaesperienza, motivatadall'amicizia e dallasolidarietà, con gestidi aiuto reciproco.* festa degli ottan-tenni (20 ottobre)residenti a Garba-gnate: S. Messa,presenti il sindaco diGarbagnate, il parro-co, circa 50 ottan-tenni e molti familia-ri. È stato offerto aipresenti un riccoaperitivo e conse-gnato ai festeggiatiun piccolo dono.

* gita a Salerano al Lambro (25 novembre) di par-ticolare interesse culturale e religioso: mostra di400 presepi, provenienti da tutti i paesi del mondo;castagne e vin brulè offerti dagli alpini; concerto diantichi canti sudamericani.* 30 dicembre, presenti oltre 50 persone, in unaatmosfera di gioiosa socialità, tombolata connumerosi premi per i fortunati vincitori: i fondi sonostati destinati alle iniziative della Caritas.Il Movimento Terza Età di Garbagnate è aperto achiunque voglia farne parte.

Nonni, anziani, pensionati venite a trovarci.Nel nostro Movimento c'è posto anche per voi.

Calogero Raviotta

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qui Libri

CONSIGLI DI LETTURADIVENTA CIO’ CHE SEIIl potere curativo delle parolePasquale IonataPrezzo € 12,50Editrice Città nuova2012 - Collana Psicologia e BenessereCi sono parole che feriscono e parole che guariscono. Su tale premessaPasquale Ionata espone e mette a frutto alcuni aspetti esistenziali speri-

mentati in anni di psicoterapia...

GERUSALEMMEUna storiaFranco CardiniPrezzo € 16,00Edizione Il Mulino2012 - Collana Intersezioni (libro 396)Meta di pellegrini da tutto il mondo, al centro di una contesa millenaria,Gerusalemme è la città santa per le tre grandi fedi monoteiste. Da cono-

scitore, e soprattutto da innamorato della città, Franco Cardini ci guida in una passeg-giata che servirà da viatico a chi ha solo un giorno per vederla o a chi è venuto per tra-scorrervi tutta la vita.

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