Numero 1 aprile 2008 Il nostro Dirigente Scolastico ... · Sino a giugno tutte le classi...

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ISTITUTO COMPRENSIVO MISANO ADRIATICO Numero 1 aprile 2008 E soprattutto non vanno mai in ferie Eccoci qui!! Finalmente il no- stro “Pensieri sfusi” è in edicola. Ci presentiamo con una nuova veste che ci ha impegnato un po’ di più ma ne siamo soddi- sfatti. Il lavoro è stato lungo ma divertente e stare insieme ci è piaciuto. Speriamo di po- tervi soddisfare o quantomeno incuriosire, noi siamo sempre pronti ad accettare sfide e consigli. Perciò fateci sapere ci accontentiamo anche di “Pensieri sfusi”….. Redazione foto Il nostro Dirigente Scolastico Fabio De Angeli Da quest’anno abbiamo un nuovo preside, un po’ incu- riosite ma anche con un po’ di timore (del resto è sem- pre il PRESIDE|||)! ci siamo avventurate in un’intervista. Ecco a voi il risultato. Per rompere il ghiaccio... Dove abita? Abito nel comune di Coriano (RN) Come sono stati gli inizi della sua carriera lavorativa? Ho iniziato da molto giovane come insegnante in una scuola di Rimini e svolgo il lavoro di preside da 8 anni La scelta di questo lavoro è stata condizionata da qual- cuno? No, ho scelto da solo, anche se non era proprio il mio sogno iniziale, lo è diventato perché mi piaceva molto e mi sono trovato subito a mio agito. Da ragazzo sognavo un lavoro avventuroso, all’aperto e non in ufficio. Cosa le piace del suo lavoro? Mi piace il rapporto con le persone, ma soprattutto con i ragazzi Entriamo nel merito... Dove è stato prima di venire nella nostra scuola? Prima ero preside della scuola media Marbelli di Rimini Come si trova nella nostra scuola di Misano? Bene, molto bene e mi auguro possa andare sempre me- glio. Con i colleghi ho un buon rapporto collaborativo che lascia ben sperare per un futuro Che scuola ha frequentato per diventare preside? Come scuola superiore ho scelto un istituto tecnico in- dustriale, poi ho proseguito gli studi all’università e a 24 anni mi sono laureato Si è mai pentito della sua scelta? No, mai, al contrario mi ha sempre più convinto Quali sono gli svantaggi e i vantaggi del suo lavoro? Tutti i lavori hanno degli svantaggi e dei vantaggi, biso- gna solo applicarsi; non bisogna né “vivere per lavorare” ma bisogna trovare un giusto equilibrio nella vita Indaghiamo un po’... Fuori dall’ ambito scolastico, ha altri interessi? Si, molti. Mi piace vivere all’aperto: faccio spesso gite, passeggiate, attività sportiva. Adoro praticare il ciclismo come dilettante mi ritengo un buon tennista Ha tempo da dedicare alla sua famiglia? Si, trovo sempre tempo da condividere con la famiglia anche perché è molto importante e sarebbe gravissimo se non lo facessi E adesso senti ...senti... Si ritiene un buon preside? Non lo so, lascio il verdetto ai colleghi e ai miei alunni, ma penso che un preside debba essere severo quando serve, e che se non lo facessi verrei a meno del mio ruo- lo. Inoltre a mio parere un preside non dovrebbe essere autoritario, ma autorevole e deve far capire ai ragazzi quali sono i comportamenti corretti anche se non deve essere visto come un poliziotto, bensì come un educatore disposto ad aiutare. Bhè a noi ha fatto una buona impressione e a voi??? Nicoletta e Chiara Helga Schneider a Misano adriatico La scrittrice, abbandonata dalla madre che si arruola volontaria nelle SS, vive la sua infanzia nella Berlino investita dalla guerra scatenata da Hitler. Vive così la tragedia della guerra nella condizio- ne di chi, nata dalla parte degli aggressori, si trova a essere vittima innocente della vi- olenza di chi combatte per liberare la Germa- nia. Sarà interessante ascoltare la sua espe- rienza e i suoi racconti, noi abbiamo letto, Io, piccola ospite del fhurerUna visita speciale Una settimana fa le nostre maestre ci hanno annunciato la visita di un gruppo di insegnanti svedesi, proprio nella nostra classe: che onore! All’ingresso abbiamo messo un cartellone con scritto “Welcome to our school” con dei fioc- chi di tutti i colori. Quando sono en- trati nell’aula eravamo molto emozio- nati perché si erano messi tutti in cerchio, ci guardavano sorridenti. Era- no simpatici, con un’aria allegra, lieti di conoscerci. Avevano un squa- dernino per prendere appunti, scrivere le nostre domande e le risposte. Erano molto alti, quasi tutti biondi, sembra- vano maestri “ molto specializzati”. Noi abbiamo cantato la canzone dei Kids’club per loro. Paola, Veronica, Federico e Gino hanno spiegato le sequenze di un cartellone, che avevamo preparato precedentemente, sui momenti della nostra giornata sco- lastica. Anche loro hanno raccontato delle attività che svolgono a scuola: una cosa molto strana è che a mensa be- vono il latte. Per noi tutto quello che raccontavano era interessante soprat- tutto quando ci hanno detto che nella loro scuola c’è la piscina dove inse- gnano nuoto. La domanda più buffa è stata quella di Federico quando ha chiesto la loro età, si sono messi a ridere ma hanno poi risposto tranquillamente. Pietro ha domanda- to se gli alunni svedesi indossava- no il grembiule e quando hanno ri- sposto “NO” noi abbiamo esclama- to, quasi per protesta. Tra di loro c’era un traduttore, così ci ri- volgevamo tutti a lui per le doman- de e risposte. Alla fine abbiamo regalato loro il cartellone con il- lustrate le nostre attività. Quando sono usciti eravamo molto soddi- sfatti di averli accolti nella no- stra classe, speriamo che anche lo- ro lo siano stati. VC Colombo

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I S T I T U T O C O M P R E N S I V O M I S A N O A D R I A T I C O

Numero 1 aprile 2008

E soprattutto non vanno mai in ferie

Eccoci qui!! Finalmente il no-

stro “Pensieri sfusi” è in

edicola.

Ci presentiamo con una nuova

veste che ci ha impegnato un

po’ di più ma ne siamo soddi-

sfatti. Il lavoro è stato lungo

ma divertente e stare insieme

ci è piaciuto. Speriamo di po-

tervi soddisfare o quantomeno

incuriosire, noi siamo sempre

pronti ad accettare sfide e

consigli. Perciò fateci sapere

ci accontentiamo anche di

“Pensieri sfusi”…..

Redazione foto Il nostro Dirigente Scolastico

Fabio De Angeli Da quest’anno abbiamo un nuovo preside, un po’ incu-

riosite ma anche con un po’ di timore (del resto è sem-

pre il PRESIDE|||)! ci siamo avventurate in un’intervista.

Ecco a voi il risultato.

Per rompere il ghiaccio...

Dove abita?

Abito nel comune di Coriano (RN)

Come sono stati gli inizi della sua carriera lavorativa?

Ho iniziato da molto giovane come insegnante in una

scuola di Rimini e svolgo il lavoro di preside da 8 anni

La scelta di questo lavoro è stata condizionata da qual-

cuno?

No, ho scelto da solo, anche se non era proprio il mio

sogno iniziale, lo è diventato perché mi piaceva molto e

mi sono trovato subito a mio agito. Da ragazzo sognavo

un lavoro avventuroso, all’aperto e non in ufficio.

Cosa le piace del suo lavoro?

Mi piace il rapporto con le persone, ma soprattutto con i

ragazzi

Entriamo nel merito...

Dove è stato prima di venire nella nostra scuola?

Prima ero preside della scuola media Marbelli di Rimini

Come si trova nella nostra scuola di Misano?

Bene, molto bene e mi auguro possa andare sempre me-

glio. Con i colleghi ho un buon rapporto collaborativo

che lascia ben sperare per un futuro

Che scuola ha frequentato per diventare preside?

Come scuola superiore ho scelto un istituto tecnico in-

dustriale, poi ho proseguito gli studi all’università e a 24

anni mi sono laureato

Si è mai pentito della sua scelta?

No, mai, al contrario mi ha sempre più convinto

Quali sono gli svantaggi e i vantaggi del suo lavoro?

Tutti i lavori hanno degli svantaggi e dei vantaggi, biso-

gna solo applicarsi; non bisogna né “vivere per lavorare”

ma bisogna trovare un giusto equilibrio nella vita

Indaghiamo un po’...

Fuori dall’ ambito scolastico, ha altri interessi?

Si, molti. Mi piace vivere all’aperto: faccio spesso gite,

passeggiate, attività sportiva. Adoro praticare il ciclismo

come dilettante mi ritengo un buon tennista

Ha tempo da dedicare alla sua famiglia?

Si, trovo sempre tempo da condividere con la famiglia

anche perché è molto importante e sarebbe gravissimo

se non lo facessi

E adesso senti ...senti...

Si ritiene un buon preside?

Non lo so, lascio il verdetto ai colleghi e ai miei alunni,

ma penso che un preside debba essere severo quando

serve, e che se non lo facessi verrei a meno del mio ruo-

lo. Inoltre a mio parere un preside non dovrebbe essere

autoritario, ma autorevole e deve far capire ai ragazzi

quali sono i comportamenti corretti anche se non deve

essere visto come un poliziotto, bensì come un educatore

disposto ad aiutare.

Bhè a noi ha fatto una buona impressione e a voi???

Nicoletta e Chiara

Helga Schneider a

Misano adriatico La scrittrice, abbandonata dalla

madre che si arruola volontaria

nelle SS, vive la sua infanzia

nella Berlino investita dalla

guerra scatenata da Hitler. Vive

così la tragedia della guerra nella condizio-

ne di chi, nata dalla parte degli aggressori,

si trova a essere vittima innocente della vi-

olenza di chi combatte per liberare la Germa-

nia. Sarà interessante ascoltare la sua espe-

rienza e i suoi racconti, noi abbiamo letto,

“Io, piccola ospite del fhurer”

Una visita speciale

Una settimana fa le nostre maestre ci

hanno annunciato la visita di un gruppo

di insegnanti svedesi, proprio nella

nostra classe: che onore! All’ingresso

abbiamo messo un cartellone con scritto

“Welcome to our school” con dei fioc-

chi di tutti i colori. Quando sono en-

trati nell’aula eravamo molto emozio-

nati perché si erano messi tutti in

cerchio, ci guardavano sorridenti. Era-

no simpatici, con un’aria allegra,

lieti di conoscerci. Avevano un squa-

dernino per prendere appunti, scrivere

le nostre domande e le risposte. Erano

molto alti, quasi tutti biondi, sembra-

vano maestri “ molto specializzati”.

Noi abbiamo cantato la canzone dei

Kids’club per loro.

Paola, Veronica, Federico e Gino hanno

spiegato le sequenze di un cartellone,

che avevamo preparato precedentemente,

sui momenti della nostra giornata sco-

lastica. Anche loro hanno raccontato

delle attività che svolgono a scuola:

una cosa molto strana è che a mensa be-

vono il latte. Per noi tutto quello che

raccontavano era interessante soprat-

tutto quando ci hanno detto che nella

loro scuola c’è la piscina dove inse-

gnano nuoto. La domanda più buffa è

stata quella di Federico quando ha

chiesto la loro età, si sono messi

a ridere ma hanno poi risposto

tranquillamente. Pietro ha domanda-

to se gli alunni svedesi indossava-

no il grembiule e quando hanno ri-

sposto “NO” noi abbiamo esclama-

to, quasi per protesta. Tra di loro

c’era un traduttore, così ci ri-

volgevamo tutti a lui per le doman-

de e risposte. Alla fine abbiamo

regalato loro il cartellone con il-

lustrate le nostre attività. Quando

sono usciti eravamo molto soddi-

sfatti di averli accolti nella no-

stra classe, speriamo che anche lo-

ro lo siano stati.

VC Colombo

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STAND BY ME - RICORDO DI UN’ESTATE

Sabato 12 gennaio io, la mia classe e la 3 b ab-

biamo visto un film intitolato Stand by me_ ri-

cordo di un‟ estate. Questo film è stato prodotto

dal regista Bob Reiner nel 1986, appartiene al

genere psicologico - sociale ed è tratto da una

novella di Stephen King.

La vicenda comincia con uno dei quattro protago-

nisti Gordie,ormai adulto che legge un articolo di

cronaca nera su un giornale. La notizia della

tragica morte di un suo amico d‟infanzia,lo ri-

porta al ricordo di una vacanza estiva. Era l‟es-

tate dei suoi 13 anni, quando frequentava ancora

la compagnia di altri 3 ragazzi della sua stessa

età: Chris,Vern,Teddy: Nessuno della compagnia

aveva situazioni familiari positive. A Gordie era

morto il fratello Enne e per questo veniva ig-

norato dai

genitori rimasti ancora shockati; Chris aveva un

fratello delinquente; Teddy, figlio di un reduce in

Normandia con gravi problemi psichici, che gli

aveva ustionato un orecchi; Vern è sovrappeso,

pauroso,facile al pianto.

Un giorno i quattro amici decidono di partire alla

ricerca del cadavere di un ragazzo tredicenne

scomparso. Il viaggio assume un senso meta-

forico: permette ai ragazzi di consolidare la loro

amicizia attraverso una seria di difficoltà come

la sfida con il cane Chopper; il treno sul ponte; la

paura del buio( la notte accampati nel bosco, du-

rante la quale ci sono momenti di confidenza re-

ciproca); il dolore delle sanguisughe. Finalmente i

ragazzi trovano il cadavere, ma qui li attende l‟

ultima prova che necessita di molto coraggio: af-

frontare la banda dei bulli guidata da Asso, decisi

a prendersene il merito. Grazie alla decisione di

Gordie, la banda dei giovani viene allontanata. Ma

ormai non ha più senso prendere il corpo del ra-

gazzo. Tornano nelle loro città: ognuno prende la

propria strada. Trent „anni dopo Teddy e Vern

vivono di espedienti; Chris frequenta i corsi pre-

universitari; Gordie diventa un grande scrittore

mentre Chris diventa un avvocato e muore du-

rante una rissa che tentò di placare. L‟articolo

che leggeva Gordie parlava di lui.a me il film è

piaciuto moltissimo perché il tema centrale è l‟

amicizia fra i quattro quattordicenni. L‟ amicizia

è vissuta in maniera sincera, pura come per esem-

pio quando Chris racconta a Gordie del furto a

scuola. Il viaggio intrapreso dai quattro amici

segna il passaggio dall‟ età adolescenziale all‟ età

adulti, infatti quando tornano in città, uno di loro

disse:” Stemmo fuori soltanto due giorni, ma la

città sembrava cambiata”

STEFANIA BONGERMINO

Sequestrata l‟ unica forma di svago

dei ragazzi

Addio aula d’artistica ! È successo nella scuola Giovanni

XXIII di Misano Adriatico, una pic-

cola cittadina in provincia di Rimini. Non

è la prima volta che in questa scuola

accadono questi fatti: già dal 17 Set-

tembre , i ragazzi sono stati privati

dell‟ aula video e del laboratorio di

scienze. Tutto questo per fare posto ai

bambini delle elementari che crescendo

di numero sono riusciti a usurpare il po-

sto degli adolescenti. La triste notizia è

stata data per la prima volta venerdì 8

Febbraio dal preside che, senza alcuna

pietà, ha annunciato ai ragazzi della

classe III corso B e alla professoressa

Vichi Lucia che l‟ aula non sarebbe più

stata utilizzabile, nuovamente per far

posto ad una classe della scuola elemen-

tare.

Questa volta non per un problema di

numero, ma di strutture; infatti nella

vecchia sede scolastica di Misano Mon-

te, una frazione di Misano Adriatico, è

crollato un intonaco, cosa che, anche se

non tanto grave, ha fatto allarmare le

mamme che hanno subito fatto denun-

cia verso il Comune. Così è stata presa

la decisione di trasferire i “ piccoli ”

nella loro attuale scuola, la Giovanni

XXIII di Misano Adriatico. È notevole

la disapprovazione per questo atto da

parte di tutti gli alunni delle medie che

saranno costretti a disegnare e a dipin-

gere nella solita aula di tutti i giorni,

inoltre è disperata la professoressa di

artistica che avrebbe dichiarato ad una

collega : “ Mi veniva da piangere ! ” Co-

me non darle torto! Purtroppo si è vista

rovinare tutti i programmi che aveva

preparato per la fine dell‟ anno scolasti-

co!

Chissà se in questa scuola si verifiche-

ranno ancora questi disagi? Noi ci augu-

riamo che vengano costruite nuove aule

di svago, in modo da soddisfare i ragazzi

e vederli andare a scuola un po‟ più felici

Aperta ufficialmente la stagione delle sfide in biblioteca! Il 2 apri-

le classi IV di Colombo si sono incontrati e scontrati sulle loro let-

ture. Sino a giugno tutte le classi dell‟Istituto Comprensivo si af-

fronteranno per decretare i migliori lettori del comprensivo.

A tutti un augurio e buona letturaaaa|

Daniele Persichini

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In origine non esistevano i colori e il

mondo era buio, anzi tetro, come un ca-

stello di mostri spaventosi. Gli uomini

litigavano e si ignoravano quando qualcu-

no diceva qualcosa. Gli animali si sbra-

navano uno con l'altro. Un giorno, un

pittore, stanco dei suoi quadri, andò al-

la ricerca dei colori; con lui c'era il

suo cagnolino Max. Andò nella terra di

Colirì, una terra abbastanza bella per

cercare i colori. Iniziò a cercare in

luoghi abbastanza facili da pensare: sot-

to un sasso, dietro ad una quercia, die-

tro ad un cespuglio. Aveva guardato molto

bene, ma non aveva trovato niente. Si di-

sperò, credendo che non li avrebbe mai

trovati. Ad un certo punto, saltò fuori

una macchia di colore da dietro un cespu-

glio. Il pittore le chiese."Come ti chia-

mi?" La macchia rispose:"Viola ..... ,

questi sono i miei fratelli:azzurro, ver-

de, giallo, rosa, arancione, blu e marro-

ne." I colori di loro spontanea volontà

entrarono dentro la tavolozza grigia del

pittore. Viola, dalla sua taschina, tirò

fuori un piccolo pennello e disse al pit-

tore:"Prendilo." Il pitto-

re lo prese e con una pun-

tina di azzurro colorò il

cielo, con il verde tutta

la vegetazione, con il

giallo il sole e così via.

Da quel giorno il mondo fu

dei sette colori dell' arcobaleno e tutto

fu un sorriso di colori.

ELISABETTA SABATTINI

Era estate, ero in macchina

e stavo tornando a casa con

mia mamma.

Ad tratto, due nuvoloni co-

prirono il sole, il cielo

era diventato nero, tutto

nero e dopo un po’ si mise

a piovere violentemente.

Mi sono fermata per un atti-

mo a guardare la pioggia,

che violentemente scendeva sul finestrino e faceva tic-

tic e sopra il tettuccio della macchina faceva toc-tic.

Ho provato allora a mettere la mano fuori dal finestri-

no e a sentire il rumore che faceva sulla mia mano e

faceva splis-splas.

Siamo tornate a casa e pensavo di non divertirmi senza

stare all’ aria aperta, così ebbi un’ idea: presi un

ombrello, mi misi l’ impermeabile e andai sul terraz-

zo.

La pioggia ora era minuta e lentamente smise di piovere

e tornò il sole.

Le strade erano piene di pozzanghere e le macchine,

quando passavano, spruzzavano l’ acqua di là e di qua.

Gli schizzi d’ acqua sembravano coriandoli che la gen-

te tirava nelle strade.

Avevo scoperto un nuovo gioco: osservare la pioggia.

Giulia Sammarini Scuola primaria Gabelli classe 3^

Previsioni del tempo Vento da levante

Neve abbondante

Vento da ponente

Sole spendente

Il vento la spinge sopra

un gatto che con un

occhio minaccioso la spa-

venta.

Olga vuole fermarsi sui

grembiuli di Giovanna,

ma lei dice “no”.

Vola allora, sopra un

campo di tulipani colora-

ti, parla con il tulipano

saggio e si allontana

Corre dalle nuvole amiche insieme

lasciano cadere una bella pioggia.

La nuvola Olga dorme

in braccio alla luna

Completa e colora

Ci sono 7 errori

Aguzza la vista e

scovali!!!

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MATERIALE OCCORRENTE:

foglie secche

foglie verdi

4 vasetti

alcol

ESECUZIONE DELL'ESPERIMENTO:

in un vasetto mettiamo le foglie

secche

in un altro mettiamo le foglie verdi

nel terzo vasetto mettiamo foglie

verdi e alcol

A-

spettiamo qualche giorno per vedere co-

sa succederà. Abbiamo osservato i va-

nel vasetto con le foglie secche

non è cambiato nulla,

nel vasetto con le foglie verdi

sembra che le foglie sudino: nel

vasetto c'è del vapore,

nel vasetto con le foglie verdi e

alcol possiamo notare che l'alcol

ha cambiato colore, prima era rosa

ora è verde.

Ci siamo chiesti come mai nel vasetto

con le foglie verdi ci sia del vapo-

re. Abbiamo formulato diverse ipotesi

e provato a creare noi del vapore in

un quarto vasetto. Ci siamo riusciti

respirandoci dentro.

Con l'esperimento abbiamo scoperto che le

foglie respirano e trasudano vapore ac-

queo attraverso gli stomi. Ci siamo chie-

sti che cosa è la sostanza che è rimasta

nell'alcol. La maestra ci ha risposto che

quella sostanza verde si chiama CLOROFIL-

LA. Nelle foglie c'è una sostanza verde:

LA CLOROFILLA. Le foglie con l'aiuto del-

la clorofilla e del sole preparano il nu-

trimento che viene mandato in tutte le

parti della pianta.

Classe 2° “A. Gabelli”

Antonio Meucci

Albert Einstein, nacque ad Ulm, in Ger-

mania, nel 1879. .Nel 1921 gli fu asse-

gnato il premio Nobel per la formulazio-

ne della teoria relativa alla fotoemissio-

ne. Si trasferì negli USA nel 1933, dove

si rifiutò di partecipare alla costruzione

della bomba atomica, sebbene in seguito,

spaventato dal pericolo nazista, ne ap-

poggiò la realizzazione con una lettera al

Presidente Roosevelt. Cittadino ameri-

cano dal 1941, firmò con B. Russell il pri-

mo manifesto pacifista per l'abolizione

degli armamenti nucleari. La sua opera è

costellata da innumerevoli contributi alla

fisica, come l'introduzione del concetto

di fotone, la teoria dei moti browniani,

ma la sua fama è legata soprattutto alla

formulazione della teoria della relativi-

tà (1916). Le conseguenze di queste teo-

rie sconvolsero le concezioni della fisica

classica, gettando le basi della meccani-

ca relativistica moderna. Nel 1917 pub-

blicò Considerazioni cosmologiche sulla

teoria della relatività generale , in cui

immaginò un Universo omogeneo in ac-

cordo con il modello cosmologico allora

accettato, eterno ed immobile, costitui-

to da infinite stelle e con densità uni-

forme: solo nel 1929 Hubble annunciò di

possedere le prove dell'espansione

dell'universo. Morì a Princeton, negli

Stati Uniti, nel 1955.

Antonio 'Santi Giuseppe' Meucci, (13 aprile

1808 - 18 ottobre 1889) inventore italiano, ce-

lebre principalmente per l'invenzione del tele-

fono. Coinvolto nei moti rivoluzionari del 1831,

a causa delle sue convinzioni politiche, Meucci

è costretto a lasciare il Granducato di Toscana

e ad emigrare a Cuba, e successivamente negli

Stati Uniti, dove arriva nel 1850. Arrivato a

New York, Meucci mette in piedi una fabbrica

di candele e attorno al 1854 costruisce il primo

prototipo di telefono, allo scopo di poter met-

tere in comunicazione il suo ufficio con la ca-

mera da letto dove la moglie è costretta da una

grave malattia. Purtroppo, con il passare del

tempo, la fabbrica di candele fallisce e Meucci

si trova improvvisamente in difficoltà finanzia-

rie. Costretto a vivere con l'aiuto degli amici,

non ha abbastanza soldi per brevettare il tele-

trofono (come lo aveva chiamato), riesce nel

1871 ad ottenere solo un brevetto temporaneo

che va rinnovato di anno in anno al prezzo di 10

dollari. Riesce a rinnovarlo solo fino al 1873,

prova a proporre la sua invenzione ad una com-

pagnia telegrafica di New York, ma le potenzia-

lità del telefono non vengono intuite. Nel 1876

Alexander Graham Bell brevetta il "suo" tele-

fono, Meucci gli intenterà causa, ma ormai in

bancarotta ha persino problemi a comprarsi da

mangiare. Nel 1887 la causa si conclude con la

vittoria di Bell, sulla base del fatto che secon-

do il giudice, Meucci avrebbe inventato il tele-

fono meccanico e Bell quello elettrico. L'11 giu-

gno 2002 il Congresso degli Stati Uniti ricono-

sce a Meucci la paternità del telefono.

Archimede Pitagorico, nato in America con

il nome di Gyro Gearloose (letteralmente

"Gearloose" è analogo al nostro "svitato"),

è uno dei personaggi della mitica banda

dei fumetti Disney. Archimede è un inven-

tore eccentrico, versatile, geniale ma un

po' (appunto) "svitato".E' un personaggio

dalle fattezze di pappagallo, essendo un

abitante di Paperopoli, dotato di un bel

ciuffo biondo che fuoriesce dall'insepara-

bile cappello verde. E' il tipico inventore

un po‟ pazzo, con idee bizzarre per la te-

sta che non sempre portano a conclusioni

soddisfacenti. Anzi, diciamo pure che al-

cune delle sue invenzioni hanno una piccola

pecca che a volte trapela investendo la

vita degli abitanti della

città. Solo un personaggio

riesce sempre a scoprire

l'errore di montaggio o di

calcolo, il suo fido aiutan-

te Edi : una lampadina con

le gambe, che rappresen-

ta proprio il tipico lampo

di genio. E' l'aiutante di Archimede e an-

che in questo caso il suo nome italiano rie-

voca un altro grande personaggio della

scienza: Thomas Edison, l'inventore, ap-

punto, della lampadina. Edi non parla con il

nostro linguaggio ma emette solo degli

strani suoni che solo Archimede è in grado

di decifrare senza problemi.

Archimede Pitagorico Albert Einstein

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FILASTROCCA

La castagna

Un giorno un bambino

prese il suo cestino,

andò nel bosco in montagna,

per raccogliere una castagna.

Trovò un riccio spinoso

lo aprì e scoprì un frutto gustoso.

Era una piccola goccia

ma dura secca e legnosa.

CLASSE II

NUOVA

UCCELLO o colom-

ba

OSPITALE

VERDEGGIANTE

AULE

SPAZIOSE

COLOMBA

UNICHE

ORIGINALE

LUMINOSA

ACCOGLIENTE

MODERNA

ECOLOGICA

DINAMICA

IMMENSA Nuova

Unica

Originale

Verdeggiante

Armoniosa

Scuola

Contiene

Un numero

Ospitale

La

Accogliente

Media

E’

Di

Immenso

Alunni

La mattina del 16 novembre alle

ore 9 circa, siamo andati, insieme

a tutte le altre quinte di Misano

Adriatico al Municipio per incon-

trare gli esperti della costruzio-

ne della nuova scuola media. Scesi

dal pullman siamo entrati in una

meravigliosa costruzione grande e

lussuosa. Quando ci siamo recati

nella sala consigliare l’emozione

e lo stupore ci hanno fatto sba-

lordire. Ogni cosa era in ordine e

tutti, erano disposti in sedie

rosse e sicuramente comode. All’

inizio l’ingegnere Zoffoli ci ha

parlato della posizione in cui

dovrebbe essere costruita la

scuola nuova; sarà vicino al pa-

lazzetto dello sport e al posto

dei tendoni dove si pratica ba-

sket. Successivamente sono arriva-

ti il sindaco Magnani e l’

architetto Marinelli. Zoffoli ci

ha in oltre presentato con imma-

gini l’interno della nuova scuo-

la media che era bellissima. Essa

è disposta su due piani, al piano

terra c’era un’immensa entrata

di mq 34 con ai lati le scale

per salire ai piani. Davanti

all’atrio si vedeva un giardino

interno circondato da vetrate,

era accogliente e grande mq 464.

Da lì si poteva andare a destra e

a sinistra: a destra c’erano i

laboratori anche essi grandi e mo-

derni, a sinistra invece c’erano

le aule dove ognuna poteva conte-

nere 25 banchi.

Ha anche detto che dovevamo pro-

porre il colore dei muri, i mate-

riali dei pavimenti, gli arre-

di….Alla fine dei corridoi c’

erano i bagni ed un immenso spazio

chiamato “AULA MAGNA”, sarà mol-

to luminosa e servirà per concer-

ti, riunioni, ritrovi e qualsiasi

attività collettiva . Al secondo

piano era tutto molto simile al

piano terra ma, con molte più au-

le. E’stato previsto un altro

piccolo piano (raggiungibile da

una piccola scala) per il dirigen-

te scolastico in modo che, dalla

grande vetrata veda tutto quello

che accade. Mentre gli esperti

presentavano il progetto, noi ab-

biamo preso appunti , fatto doman-

de, proposte e richieste; si può

avere l’orologio in classe? E i

pannelli solari? Dove si farà mo-

toria? E la mensa? Sarebbe bello

avere una fontana in giardino! Ad

alcune domande ha risposto il sin-

daco e ad altre

l’architetto. Zoffoli ha preci-

sato che metteranno i pannelli

solari sugli altri edifici vicini

per non abbruttire l’estetica

dell’edificio scolastico e che,

sotto la costruzione ci sarà una

grande vasca per raccogliere l’

acqua piovana e usarla negli sca-

richi dei bagni così si potrà ri-

sparmiare molta acqua potabile.

Il sindaco ha spiegato invece,che

motoria si farà nel palazzetto

dello sport e che successivamen-

te verrà collegato con la scuo-

la. Infine Marinelli ci ha

spiegato come risparmiare energia

costruendo un edificio e facendo-

lo funzionare risparmiando denaro

e rispettando l’ambiente. Ha

detto che la scuola verrà co-

struita in una certa posizione e

con muri spessi per usare al

massimo il calore del sole ed

attutire i rumori.L’ingegnere

Zoffoli e l’architetto Marinelli

ci hanno fatto notare che i mate-

riali della scuola sono compati-

bili cioè che non inquinano. Poi

ha spiegato che la costruzione

della scuola è a forma di colomba

forse perché è un’immagine natu-

rale ed è segno di pace. Sarà in

grado di contenere fino a 480

ragazzi. Questa scuola è stata

progettata pensando al risparmio

energetico e al rispetto dell’

ambiente.

ANDREA

Gli alunni incontrano gli esperti per il progetto della nuova

scuola media.

La nuova scuola media contie-

ne un numero immenso di alun-

ni. E’ accogliente, ospita-

le, unica, originale, verdeg-

giante, armoniosa….

ANDREA

La nuova scuola media è a forma di

uccello o colomba, ospitale e con un

giardino verdeggiante, aule spaziose

uniche.

Ha un atrio luminoso e accogliente,

è moderna, dinamica, immen-

sa ,ecologica ed allegra.

JESSICA

Humor

Cosa ci fa un chicco di caf-

fè sotto la doccia?

Si slavazza.

Cosa ci fa una gallina

in un lago?

Galleggia.

Citazione- citabile

Lo disse Dante

Lo disse Pilato

Il compito in classe

va sempre copiato.

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Divertendoci abbiamo fatto un progetto

sull‟ambiente. Una storia narrata da Cristian Gui-

di, un naturalista, ci ha fatto entrare con la fanta-

sia in una valle incantata chiamata “Valle delle

cose che succedono”. Tutti erano felici lì, non esiste-

va l‟indifferenza anche se i problemi di tutti i gior-

ni c‟erano…

-Tu sei amico di tutti? Aiuti chi ha delle difficoltà?

Pensaci e rispondi…

In questa valle viveva-

no Mago Antico e suo

figlio Mago Futuro.

Antico era saggio, ave-

va scritto il magico

libro delle cose che suc-

cedono e con la sua

gran fantasia aveva risolto tutti i problemi del pae-

se e Futuro aveva il futuro nelle sue mani.

-Tu inventi mai qualcosa?...Fallo è bellissimo!

Anche io quando ero da mio nonno mi inventavo da

solo degli oggetti belli, con le bottiglie di plastica.

Quel paese, grazie alla genialità di uno e alla sag-

gezza dell‟altro, aveva sempre tanta felicità, case

calde, natura bella e sana, malattie poche…

Poi però gli uomini si sentirono come dei “CAPI”,

erano diventati avidi, volevano sempre più cose…

Antico fu messo da parte e a Futuro veniva chiesto

di risolvere problemi le cui soluzioni andavano a

vantaggio di pochi e a svantaggio di molti, degli

animali del bosco, delle case, di tutto… Nessuno se

ne interessava! Tutti volevano cose, tutti volevano

cose…

A causa delle tante richieste della gente il paesaggio

era cambiato, nel torrente furono scaricate le acque

Il bosco era pieno di rifiuti e anche aria e acqua

divennero “velenose” e portavano misteriose ma-

lattie!!!

La montagna inferocita faceva cadere sui paesi

fango e sassi e tutta la natura si ribellò

Se tutti cercassimo di tenere bene il nostro picco-

lo ambiente, come potrebbe essere il futuro di tut-

ti???

Mago Antico non aveva mai fatto errori così!!!

Non credi?

Chi avrà mai sbagliato!!! A te viene in mente

qualcosa? Qualcuno?

In quel paese neanche

la montagna venne

rispettata, furono ab-

battuti tanti alberi e

venne scavata la roccia

per farne tanti minera-

li e pietre per costruire case

Che paura!!! Mi sento come la sporcizia addos-

so!!! Ho come i brividi, e che paura! A te fa mai

male la pancia quando senti cose così!!! A me

sì…

Gli uomini avidi divennero sempre più cattivi e

così soli…

Disperati cominciarono a girare per il mondo in

cerca di felicità. Portarono con loro solo quel che

sapevano ed il magico libro delle cose che succedo-

no che un giorno lontano aveva scritto mago An-

tico. Su quel libro si poteva vedere ancora quel

che succedeva nella loro valle e così iniziarono a

cercare aiuto per risolvere quei gravi problemi.

Mago Antico sapeva che la Valle poteva rifarsi da

sola, però erano necessarie due magie.

Per la prima si potevano ricavare le cose di cui si

4 chiacchiere con un lettore??? Una storia X l‟ambiente?...Seguici in questo racconto!

Lo potremmo fare anche noi, non è tanto diffi-

cile!

L‟altra magia: bisognava

costruire un libro nuovo:

“Il libro che fa succedere

cose nuove”. Questo pote-

va essere realizzato solo

dai bambini perché quasi

solo loro hanno la libertà

di pensare per creare cose

nuove. I maghi della valle

erano tanto stanchi e avviliti che i loro poteri si

stavano spegnendo. Si misero anche loro a

cercare qualcosa per recuperare, arrivarono nel

paesino di Certaldo dove incontrarono dei

bambini con i loro maestri; raccontando le loro

storie, decisero di scrivere quel meraviglioso

libro “che fa succedere cose nuove”. Arrivati lì

anche i cittadini che avevano tanto girato sen-

za meta e per anni e videro i ragazzi alle prese

con disegni, pagine scritte, storie nuove, fila-

strocche, ninne nanne, giochi… furono riunite

tutte le pagine. Presto gli impulsi benefici, si

videro su tutti i paesi, specialmente nella Valle

delle cose che succedono”. Lì veniva subito ap-

plicato tutto grazie al libro magico.

LA PACE FU PRESTO RESTABILITA…

Classe Iv Misano Monte

Un bosco

fantastico

coloralo come più

ti piace

UN CAMPIONE DI PESCA.

Tanto allenamento e sacrifici ma ci è riuscito.

Roberto Raffaelli è un ragazzo di ventotto anni, che vive a Morciano di Romagna ed è figlio della

bidella Franca.

È sempre stata la sua passione la pesca, ha iniziato per gioco a otto anni con il padre al mare e

spesso pescava baganelli.

In seguito con i nonni pescava trote nei laghi; ha partecipato e vinto tantissime gare, ricevendo

cornici, medaglie e coppe.

La madre ha riferito che Roberto a soli dodici anni ha vinto la prima gara. Per poter partecipare

vendeva i premi vinti per recuperare i soldi spesi. La gara più importante è stata a Forlì ai “ La-

ghetti della fifa “ due anni fa. Ha pescato con una canna sofisticata “ Rubagienne “ Roberto è

arrivato secondo. Una passione costosa e con tanti sacrifici GIULIA C. e VALENTINA T.

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HAIKU

(poesia giapponese)

La luce

La luce mattutina esce

fra i rami degli alberi.

La luce filtra

sulla pece che cola lentamente.

Su un ramo la luce, sotto:

l'ombra gialla.

L'atmosfera è calda e lucente.

Classe IV A. Gabelli

ALBERI

Alberi tranquilli

sotto

la pioggia

che scende sui rami.

Aghi dei pini

bagnati

dalla pioggia che cade.

Sugli alberi

piccoli uccellini

cantano allegramente

con la pioggia e con il sole.

(Luca,Marco,Giada)

Aria gelida

Vento impetuoso

Neve candida

Animali in letargo

Giorni brevi

Uccellini cercano cibo

È bello stare vicino il fuoco. 3B Colombo

CIELO

Cielo azzurro

nuvole bianche

dal colore intenso.

(Francesco e Nicolò) LA PIOGGIA

Oggi piove...

gli alberi del giardino

grondano d’acqua.

La pioggia cade

leggera sugli alberi

mentre il sole filtra tra le nuvole.

La pioggia scende

piano con tranquillità

bagnando il terreno.

La pioggia

cade sull’asfalto

è un ticchettio molto dolce.

Il giardino è bagnato:

piove.

Terra bagnata

cielo azzurro

Alberi...

uccellini che volani velocemente.

Alessia S,Claudio,Sofia,Valentina,

Alessia B,Mattia C

L’ ALBERO

Albero di foglie,

aghi,

pigne.

Albero pieno di

Pigne.

Albero bagnato,

albero fortunato.

Albero...

risorsa preziosa per l’umanità.

Albero sotto la pioggia:

sudato.

GIACOMO, MATTIA D., GIULIA, CAMILLA,

MATTIA C.

AMICIZIA

Sentimento profondo

che abita dentro il nostro cuore,

ti può liberare da un peso,

farti condividere momenti di felicità,

vivere emozioni mai provate,

riempire il vuoto di un cuore,

illuminare momenti bui.

Colora con tinte accese

un mondo grigio e triste

così da viverlo

con un animo non di ghiaccio.

CLASSE IV A Colombo

SOLITUDINE

Ero tra la gente

ero in disparte,

quasi trasparente,

mi sentivo solo,

dentro di me tenevo quello che provavo.

Nessuno accanto, nessuno ad aiutarmi

né un fratello, né una sorella.

Solitudine… un vuoto dentro

qualcuno non c’è più

un peso nel cuore che mi fa soffrire.

Solitudine… una malattia,

una patina che si appiccica a me.

Solitudine… un inferno,

una prigione che mi stringe tra le sue grinfie.

Solitudine… un pozzo buio che sembra infinito

CLASSE IV B Colombo

Desidererei essere protetto

Io mollusco marino

dentro una conchiglia

di arcobaleno

Io tartaruga schiusa

desidererei ritornare

dentro il guscio

di mia madre e mio padre.

Io pettirosso

esser riscaldato

dai fili di paglia.

Io lupo desidererei rifugiarmi

in una grotta perforata

dai raggi di luna piena.

Io farfalla essere protetta

da un giorno

che non muore mai.

Io zebra desidererei

esser protetta dall’urlo furioso

dei leoni

E io bambino

da un mondo che protegge

Classe VA Gabelli

Penso a te

Penso a te come il sole,

che mi illumini il sentiero.

Penso a te come l’acqua

che mi disseta.

Penso a te come se fossi l’unico

che mi capisce

Che mi comprende veramente.

Penso a te come una stella

che mi conduce a casa.

Penso a te solo ed esclusivamente a

te

come il mio solo ed unico amore

che completi la mia metà migliore.

Penso a te che sei racchiuso nel mio

cuore.

2°D Shila Distefano

I fiori

I fiori sbocciano,

Splendono al sole,

Profumano l’aria

Denise Pontellini

IIA Colombo

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1) (7+5) - 2

2) Il nome di uno dei termini

dell‟addizione

3) 20 :1 =

4) Se non è dispari è …

5) L’operazione che toglie

6) 100 – 94 =

7) Il nome dell’operazione che ripete

la stessa quantità molte volte

8) 9 x 100 =

9) 300 : 10 =

10) 2 x 9 =

11) 7 x 3 =

12) 10x 4 =

Dicembre imba-

cuccato, il grano

è assicurato

Se prima di Natale fa la brina ,

riempie la madia di farina

Per Santa Lucia e per Nadel è

cuntadin è maza è baghin

Per San Silvestre l’uliva tè ca-

nestre

Quand utobre l’è arrivè

toti usel i vò migrè

(quando ottobre è arriva-

to tutti gli uccelli voglio-

no migrare)

Ottobre in cantina da

sera alla mattina

Per San Simone la nespo-

la si ripone

CRUCIVERBA MATEMATICO

Risolvi il cruciverba, nella colonna centrale potrai

scoprire il nome di una proprietà.

PERCHE’ LE CASTAGNE HANNO IL RICCIO

Un tempo le castagne non avevano il riccio.

Un castagno che viveva nel bosco era molto triste perché, ogni

anno, alcuni bambini dispettosi raccoglievano tutte le sue ca-

stagne per giocare a “palline”.

Il povero castagno era disperato perché non riusciva a donare le

sue castagne a chi voleva gustare i suoi dolci frutti.

Allora il castagno decise di chiedere aiuto ai suoi amici ricci,

i quali si avvolsero intorno alle castagne formando un involucro

spinoso.

Da quel giorno le castagne hanno il riccio, cioè una protezione

spinosa e, per non pungersi, bisogna raccoglierle con i guanti. Leggenda inventata dagli alunni di IIIB

Il mappamondo Il mappamondo riproduce

in forma sferica la su-

perficie della terra

Il planisfero Il planisfero riproduce in piano la superficie della terra.

Classe III C

Giro giro tondo

Giro giro tondo

il pane è cotto in forno un mazzo di viole

per darle a chi le vuole

le vuole la Sandrina caschi in terra la più piccina. Fi-

lastrocca popolare toscana - della Regione Toscana

FILASTROCCA DELLA NEBBIA

Nebbia furfante che rubi i colori

Dove li hai messi, tirali fuori

Nebbia fumante che fiati sul vetro

Tanto lo so che c'è il mondo là dietro

Fata d'inverno col velo da sposa

Dentro di te la mia casa riposa

Vola un uccello e buca quel velo

Dietro lo so che c'è il cielo

Bruno Tognolini

Giorno bello, giorno bruto a

novembre si spoglia tutto

Chi vuol fare del uon vio zappi

e poti a San Martino

Pe r San Clemente l’inverno

mette dene (23 novembre)

Per Santa Caterina l’inverno è

alla collina (25 no-

Classe VC

No c’è gallina o gallinaccia che a

gennaio l’uovo non faccia

L’Epifania tut li fese la porta via

Se’Anonie sla berba bienca è met

la nev duc la menca

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Alunni:

V°A

Alunni iscrittiN°23

maschiN°11

femmineN°12

V°B

Alunni iscrittiN°23

maschiN°15

femmineN°8

V°C

Alunni iscrittiN°22

maschiN°10

femmineN°12

Lingua In Italia la lingua ufficiale è l‟italiano. In alcune zone si parla il dialet-

to, considerata l‟immigrazione delle genti, alcuni sono di madre lingua

diversa

Su 68 alunni:

Provenienza Anche gli alunni di madre lingua italiana non sono con “radici romagnole”

ma su 68 alunni:

Solo 26 alunni hanno famiglie autoctone, 42 hanno effettuato

spostamenti per motivi di lavoro

"Nelle cose, per le strade milioni di bolle volano via con il vento. Il vento le fa scoppiare. Di tante parole non resta più niente... o forse no." (Gianni Ro-dari)

"Una bolla di sapone è la cosa più bella e la più elegante che ci sia in natura... Mi chiedo quanto sarebbe necessario spendere per comprare una bolla di sapone se al mondo ne esistesse sol-tanto una." (Mark Twain)

"Abbi divertimento sulla terra e nel mare. Infelice è il diventare famoso! Ricchezze, onori, false illusioni di questo mondo, tutto non è che bolle di sapone." (Pierre-Gilles de Gennes, poesia recitata in occasione del premio Nobel ricevuto nel 1992)

1 parte Sapone 12 parti Acqua demineralizzata ½ parte Glicerina o olio di semi

Ecco la ricetta per fare delle bolle

di sapone giganti

Mischiare gli ingredienti , stando attenti che si sciolga bene la glicerina . Chiudere il contenitore accuratamente e lasciare riposare qualche ora, meglio una notte a temperatura ambiente. Rimischiare senza provocare troppa schiuma.

A cura delle classi V di Colombo – Misano Adriatico

Il cinque novembre è arrivato a scuola Alladine, un bambino di o-

rigine tunisina. Le maestre ci avevano già parlato di lui e dei suoi

problemi, prima del suo inserimento.

Noi, compagni di classe, l‟abbiamo accolto come un fratello. Ci sia-

mo presentati, mentre la maestra faceva l‟appello, mettendo la

mano sul cuore.

Il primo giorno era così felice che non voleva andare a casa; prima

di uscire ha baciato il banco. Alladine reagisce bene e noi dobbia-

mo stare in silenzio per non farlo agitare. A lui piace tanto la mu-

sica; muove braccia e gambe e si mette a ballare nella sua carroz-

zella.

Non sta con noi tutta la mattina, ma quando si stanca le maestre

Giuseppina e Jenni lo portano nell‟aula di pittura. A ricreazione

arriva la sua mamma col fratellino per riportarlo a casa.

Alladine ha delle difficoltà: non riesce a parlare e a camminare,

ma ha sempre un volto sorridente.

Non sappiamo se riesce a capire la sua condizione, però noi cer-

chiamo di farlo felice e ci mettiamo tanto impegno per farlo di-

vertire. Speriamo tanto che i suoi problemi si risolvano al più pre-

sto o che almeno riesca a pronunciare delle parole, a camminare,

a provare la gioia di una semplice corsa in giardino insieme a noi.

Quando le maestre ci avevano annunciato il suo arrivo noi eravamo

un po‟ timorosi, perché non avevamo mai avuto vicino un bambino

con questi problemi, ma adesso è uno come gli altri; siamo conten-

ti di averlo come compagno di classe. Anche se siamo bambini

molto vivaci, siamo fortunati ad avere Ale tra di noi e da lui pos-

siamo imparare tanto.

La classe VB

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CROSSWORD

Find the central word

1) It has got a long neck.

2) It has got a long nose and big ears.

3) It is the Savannah‟s King.

4) It like cheese and computers.

5) It is black and white but it does not

play football.

KEYS

1) Giraffe 2) Elephant 3) Lion 4) Mouse 5) Zebra 6) Butterfly

Classe III A Colombo

Trova 7 errori

2 signori partono per un viaggio di

nozze. Mentre sono in aereo il mari-

to chiede alla moglie:- amore hai da-

to da mangiare ai pesci?- e lei :- sì

ma non gli ho dato da bere-.

Vivian Ciliberti

Vorrei dei genitori più disponibili e meno invaden-ti. L’ideale sarebbe farsi adottare da un bancomat

Se non avete mai preso una nota è fa-

cile che vi rimandino in musica.

Qual è la prima parola detta dal figlio

del pasticcere?

Babà

Perché non vuoi più andare in crociera?

Ho saputo che sulla nave c‟è l‟albero maestro .

“Signora,lei è brutta!”

“E lei è sbronzo!”

“Si,ma a me domani mi passa”

Qual è stata la cosa più dura per

imparare a guidare?

Il lampione davanti al garage.

1 Materia che parla del passato

2 Un carbone artificiale

3 Il nome di Foscolo

4 Sulle tribune dello stadio...

5 Non ha le ossa ma le rompe

6 Colore tra rosso e giallo

Una donna

Una donna con una vestaglia ed i capelli

arruffati insegue il camion della nettezza

urbana gridando:”Sono in ritardo per

l‟immondizia?” L‟autista,guardandola dallo

Specchietto retrovisore: No, salta dentro.

Che cos‟è una fragola?

Una ciliegia con le rughe

La Coca Cola sarebbe verde

senza coloranti.

Matteo Armanni, II C

Mio nonno usava la Coca Cola

per togliere la ruggine dal ferro

(è una cosa vera!).

Matteo Bernabè, II C

Il miele è l‟unico cibo che

non va a male. Il miele tro-

vato nelle tombe dei fara-

oni egizi era commestibile!

1) Storia 2) Coke 3) Ugo 4) Ola 5) Lingua 6) Arancio

Strano ma vero...

Qual è la strada giusta???????

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Questa mattina mi sono alzato e fuori ho

visto tanta luce e mi sono sentito molto

felice come un fiore in primavera.

Ho fatto una bella colazione, mi sono

vestito, felice di andare a scuola e fuori

casa ho visto: un sole tiepido e lucente e

tante nuvole bianche come un gregge di

pecore. In primavera la chioma degli

alberi è coperta da poche foglioline tene-

re, tenere appena nate di un leggero ver-

de chiaro. Al pomeriggio le giornate so-

no più lunghe e i bambini giocano di più

all’aria aperta e si divertono molto.

La primavera mi piace perché la

NATURA si risveglia.

Santini Alessandro, Andreani Francesco

Classe II C Colombo

La mia mamma è un po’ grossa, i capelli sono

corti e lisci, la bocca è un po’ carnosa, gli oc-

chi marroni le sopracciglia rade; ha un viso

talmente bello che a guardarlo mi commuovo,

ha il naso a patata, le gambe sono un po’ lun-

ghe.

La mia mamma fa la casalinga e se le amiche

hanno bisogno, lei le aiuta. Il carattere è genti-

le ed è molto altruista. Se vede una briciola si

arrabbia molto perché è maniaca delle pulizie.

Ogni domenica vuole fare una passeggiata al

Mac Donald’s con il mio amico Davide e la

sua famiglia.

Io per lei provo un sentimento molto profon-

do; le voglio tanto bene e sta nel mio cuore.

Dichio Massimo

Classe IIA colombo

I nostri teleroi

Insieme alla maestra Silvia

abbiamo parlato dei nostri

teleroi.

A scuola ogni bambino ha

disegnato il personaggio

preferito.

Nel secondo incontro ognuno di noi ha incol-

lato su un cartellone il proprio teleroe, a fian-

co abbiamo scritto le loro qualità e poi com-

pletato la carta di identità.

Ieri, Silvia ci ha intervistati e ha ripreso i no-

stri disegni.

Questo nuovo lavoro ci è piaciuto molto per-

ché abbiamo disegnato, letto

storie divertenti, costruito i car-

telloni, fatto la ripresa e

l’intervista.

Classi IA - B Colombo

QUANTE ENERGIE L‟energia ci serve per molti usi quotidiani. Ci

sono molte forme di energie. L‟ENERGIA SO-

LARE e L‟ENERGIA EOLICA non sono dannose

per l‟ambiente.

ENERGIA SOLARE: si ricava dal sole

ENERGIA EOLICA : si ricava dal vento

I COLORI DELLA NATURA

Si possono estrarre pigmenti colorati da fo-

glie, bucce e verdure e usarli per dipingere.

SPINACI: VERDE

RADICCHIO: VIOLA

BUCCIA DI LIMONE: GIALLO

BUCCIA DI ARANCIO: ARAN-

CIONE

Usare questi colori per dipingere è un buon

comportamento per rispettare l‟ambiente

Tutti scienziati UN POZZO DI SCIENZA

Classe IC Colombo

Classi IA - B Colombo

Classi IA - B Colombo

LESSON ONE

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...e se mi arrabbio mi vuoi ancora bene? “:::. Tra la nostra anima e il nostro corpo ci sono tante piccole finestrelle, da lì, se sono aperte, pas-

sano le emozioni, se sono socchiuse filtrano appena, solo l‟amore le può spalancare tutte insieme e di colpo, come

una raffica di vento” dice la Tamaro nel suo libro.

Perciò prendere coscienza delle proprie emozioni è necessario, se si vuole star bene con sé, con gli altri, con il mondo che ci

circonda. I bambini, giocando insieme, nel rispetto delle regole, mettono a dura prova la capacità di confrontarsi e affrontare

frustrazioni, ma opportunamente stimolanti attraverso esperienze significative, prendono coscienza delle proprie emozioni, di

quelle altrui e ne acquisiscono consapevolezza per iniziare un percorso e giungere al passaggio dall‟IO al TU.

Al primo piano, dietro la porta scura

Abita la signora PAURA

Un po‟ più su , fra mura tutte colorate

La signora FELICITA’ si fa tante risate

Al terzo piano sempre infuriata

Abita la signorina ARRABBIATA

All‟ultimo piano, pensate un po‟,

C‟è il barometro NICOLO’

Che, dopo averle studiate con cura,

Ad una ad una le interroga e le misura.

Progetto Scuola Beni Naturali, Ambientali, Culturali

Area: Scienze del comportamento

UNA PAGINA DOPO L’ALTRA ECCO IL NOSTRO LIBRO

Oggi 17 marzo

siamo andati a

trovare i nonni a “Villa Sole” Per un giorno abbiamo fatto felici tan-

ti nonni che sono ammalati: erano sulle sedie a rotelle, avevano i

cerotti, camminavano con le stampelle.

DAL DIARIO DELLE NOSTRE ATTIVITA’

A VOLTE HO PAURA DI::::

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Anche quest’anno i ragazzi di terza grazie ala collaborazione di “Buon Lavoro” con il pro-

getto “Impresa e Didattica”, e la disponibilità

degli imprenditori Muccioli Marco della

“Elettromeccanica Muccioli”, Pozzi Lorenzo del “Panifico Bios”, Palmetti Corrado di

“Ventil Sistem” e Nico Vici del “Gruppo Sal-

sedine”, hanno conosciuto e toccato con ma-no la piccola e media impresa presente nel

territorio Riminese. L’intervista in classe

all’imprenditore, la visita in azienda hanno permesso ai ragazzi di rendersi conto di alcu-

ne prospettive lavorative per il loro futuro, in

previsione anche della scelta della scuola su-

periore dopo la terza media. Scelta fra l’altro non sempre facile per i ra-

gazzi, far conoscere quindi le opportunità

lavorative e formative presenti nel territorio può aiutarli in questa difficile scelta. .

Io e i miei compagni di classe siamo andati al cinema

“Astra” dove abbiamo visto uno spettacolo teatrale in-

titolato “Il galateo contro il bullismo”. I protagoni-

sti di questo spettacolo erano F. Sanchini, attore e re-

gista e tre attrici che cantavano e ballavano.

Il regista, per attirare l’attenzione del pubblico, è

entrato in scena pronunciando versi fruscianti, diverten-

ti e noi abbiamo risposto con risate ed applausi. Ha in-

vitato a salire sul palco diversi ragazzi . Una delle

gag era incentrata sui soprusi del più forte contro il

più debole, e per dimostrare ciò ha chiamato un ragazzo

molto alto e uno piuttosto basso. Quello alto si è rivol-

to all’ altro chiedendogli come si sarebbe comportato se

l’avesse aggredito e poi ha posto la stessa domanda

all’altro ragazzo. La scena è stata divertente sia per

il pubblico che per i protagonisti, rendendo comunque

chiaro il messaggio, infatti questa domanda è stata fat-

ta, perché l’attore ha voluto denunciare un problema

della nostra società, il bullismo.

Ciò che ho capito dal suo racconto è stato che il bulli-

smo è un insieme di comportamenti prevaricanti, aggressi-

vi e dispotici, attuati da una o più persone nei confron-

ti di un’altra. Questo “spettacolo” che va in

“scena” più spesso in scuole e palestre è causato da

uno squilibrato rapporto di comunicazione, spesso proprio

in famiglia, ma onnipotente all’esterno, veicolata dal

bombardamento mediatico di una società che impone modelli

vincenti a tutti i costi. Modelli che creano frustrazio-

ne, disagio e che nei soggetti fragili sfociano nella vi-

olenza e nella necessità di sentirsi “protetti” dal

branco. Il bullismo è sempre una forma di sopraffazione,

Sabato 27 ottobre il signore Corrado

Palmetti, uno dei soci dell’azienda

Ventil system ci ha parlato della

sua impresa e del suo percorso lavo-

rativo .

Il settore gestionale è composto da

quattro soci, di cui tre occupano

dell’aspetto pratico del cantiere a

lui stesso dell’ aspetto ammini-

strativo e marketing. Alle sue di-

pendenze ci sono dodici operai che

si occupano anche della manutenzione

a domicilio. L’imprenditore ha con-

seguito il diploma di terza media,

poi dopo aver fatto il servizio mi-

litare, ha iniziato a lavorare come

operaio in questa azienda e in pochi

anni dopo gli si è presentata l’

opportunità insieme ai suoi tre ami-

ci di rilevare e gestirla.

Rispetto agli infortuni sul lavoro

ci sono bassi rischi, al massimo si

possono essere piccoli tagli a causa

di lamiere. Ci sono però verifiche

periodiche dei macchinari per moni-

torare le loro efficienze. L’

azienda produce: impianti di aspira-

zione, condizionamento e canne fuma-

rie. Il pagamento può avvenire in

diversi tipi di fatturazione: quella

di vendita, quella in acconto

sia psicologica sia fisica, come ad esempio l’episodio

di violenza su una ragazza musulmana accaduto in Fran-

cia raccontato dal signor Sanchini, di un soggetto

“forte”, nei confronti di un soggetto debole che ne

diventa la vittima. Infatti nelle classi si verifica

spesso che qualcuno (soggetto debole) venga insultato

dai compagni e anche questa è una forma di bullismo

verbale.

Un altro momento dello spettacolo che mi è rimasto im-

presso è stata la rappresentazione di una scena tratta

da “Pinocchio” quando il burattino con Lucignolo è

andato nel “Paese dei Balocchi”, dove i bambini non

pensano che a divertirsi. Questa esibizione è stata

spiegata da Sanchini, attualizzandola, infatti ha detto

che i giovani d’oggi frequentano la discoteca che è il

luogo del divertimento, come il “Paese dei Balocchi”

lo era per Pinocchio. Ed è in questo posto che i giova-

ni d’oggi spesso incontrano la droga che li trasforma

da ragazzi pieni di vita in zombi.

Infine gli attori ci hanno mostrato come sono cambiati

nel tempo i costumi delle donne e degli uomini, il rito

del fidanzamento, il modo di corteggiare una donna e il

ballo.

Tutto ciò che ho visto mi ha fatto capire che nella

nostra società c’è tanta amarezza, solitudine, soffe-

renza e che questi problemi si possono superare solo

con più amore e rispetto per il prossimo.

Stefania Bongermino

Lo spettacolo teatrale a cui ho assistito con la mia classe è stata un’occasione di diverti-

mento, ma anche di riflessione sui problemi che riguardano da vicino i giovani come me.

e quella . di saldo. Se il lavoro non viene terminato entro il tempo pre-

fissato possono esserci alcune pena-

li.

Sabato 27 ottobre e venuto a scuola

l’imprenditore Corrado Palmetti, il

quale ha un’ azienda che produce im-

pianti di condizionamento: la Ventil

System. Egli dopo aver conseguito il

diploma di scuola media, ha lavorato

come operaio presso l tale azienda e

successivamente l’ha rilevata assie-

me ad altri tre dipendenti. Attual-

mente il signor Palmetti si occupa

della parte amministrativa mentre: i

suoi tre soci della parte commercia-

le. Sabato 10 novembre ’07 siamo an-

dati a trovarlo nel suo ufficio a San

Giovanni in Marignano dove ci ha mo-

strato come si progetta il prodotto

che si vuole ottenere e come vengono

ideate le varie strategie per emerge-

re nel mercato concorrente. Successi-

vamente siamo andati in fabbrica dove

ci ha mostrato tutti i procedimenti

che si effettuano per produrre una

parte del condotto dell’ aria fino

all’ isolamento con la gomma espan-

sa. Per svolgere questo tipo di lavo-

ro bisogna avere passione

N u m e r o

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Io sono innamorata di Samuele, lui pure ma nn

abbiamo il coraggio di dir-celo. Cosa posso fare???

Mi sono messa con il ra-

gazzo della mia migliore

amica e lei non mi parla

+ come posso fare per

farmi perdonare???

STUDIARE O NON STUDIARE?

QUESTO è IL PROBLEMA…

Il 99,9% dei ragazzini risponderebbe che è meglio non studiare, ma se li si fa ra-

gionare possono cambiare idea .

Per far questo bisogna capire che tutte le cose che a noi sono permesse di fare

come guardare i film, andare in sala giochi, comprare un gioco come Playstation,

si possono fare solo perché le spese sono a carico dei nostri genitori, che per

guadagnare lavorano sodo.

Guadagnare non è facile perché per guadagnare bisogna lavorare, per lavorare biso-

gna avere la laurea, per avere la laurea bisogna studiare e per studiare bisogna

andare a scuola. Quindi non studiando la futura vita di un ragazzino sarà sotto i

ponti. Il ragazzino che suderà 7 camicie sarà sempre premiato, come tutti i gioca-

tori di calcio perché non è vero che non studiano anzi per diventare calciatori

devi essere preparato altrimenti non ti inseriscono squadre importanti. Infine lo

studio è base di successo. Se non andremmo a scuola come sapremmo scrivere gli

SMS? Anzi il cellulare manco esisterebbe neanche la TV , insomma saremmo all’ età

della pietra. Quindi il successo si guadagna lavorando sodo e STUDIANDO!

Da Ambra

Cara mamma…

Sai che l’adolescenza è un periodo difficile…se poi ti ci metti anche tu con

i tuoi no!!!... Io come faccio a dire alle mie amiche che tu non mi fai usci-

re: devo sempre inventare delle scuse e a volte per questo loro si arrabbiano

e io mi ritrovo in imbarazzo. Dopo tutto hai attraversato anche te questo pe-

riodo e mi piacerebbe proprio sapere come reagivi e se stavi male come me in

questo momento…tu non mi ascolti quasi mai: le mie proposte, i miei problemi:

sembra che quasi non ti interessino!!!

So che ti preoccupi per me,perché in giro c’è tanta gente cattiva,ma devi an-

che capire che queste brutte cose non possono accadere solo a me ,e comunque

sono grande abbastanza per badare a me!!!

Non chiedo di uscire tutte le sere,ma almeno il fine settimana di passarlo con

la mia compagnia per guardare un film o mangiare una pizza tutti insieme!!

Anche tu lo hai fatto, io questo lo so,ma non capisco perché fai finta di di-

menticartelo!!!

Quindi per favore cerca di essere più comprensiva , di lasciarci uscire ogni

tanto e di concederci la nostra libertà!!! In cambio cercherò di tenere ordi-

nata la camera e farti altre faccende in modo che tu accetti quello che ti

chiedo e così forse impari a non dirmi più NO!!! Per favore mamma aiutami!!!

Da Nicoletta Erica Giulia Devo chiedere un favore ai re-

dattori del giornalino perché noi

ragazzi di 1D non riusciamo a fa-

re lezione perché i ragazzi che

fanno musica ci impediscono di

far lezione! CHE FARE???

Cari ragazzi del giornalino Siamo due ragazze della 1A e scriviamo per dire che…. Questa scuola è fantastica!! I professori sono bravissimi e i nostri nuovi compagni di clas-se sono meravigliosi!! Tutto bello anche se i compiti sono aumentati e i tempi per gioca-re a ricreazione diminuiti. Ciao a tutti Elena e Vanessa

Un ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione del nostro

Pensieri Sfusi. Un ringraziamento particolare a Giovanni Cioria che ci ha guidato nella realizzazione e ci ha dato buoni consigli. Da tutta la redazione

GRAZIE!!!!

!!!Libri!!!

Il buo oltre la siepe ( Cars Dikkins )

Il cacciatore di aquiloni (Hosseini

Khaled )

Il senso della vita ( Bradley Trevor

Greve )

!!!Music!!!

Moonson ( Tokio Hotel )

No one ( Alicya Keins )

Rock this party ( Bob Sinclar )

!!Videogioki!!!

Age of Mythology ( pc )

Imperium Civitas ( pc )

Halo 3 ( xbox 360 )

Redsteel ( wii )

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Procedimento:

Frullare le uova, tuorli con lo zucchero, gli albu-

mi a parte. Unire poi insieme in una sola ciotola

con una bustina di vanillina, poi aggiungere 250

gr di mascarpone, 250 gr di ricotta. Amalgama-

re il tutto ben bene. A parte sgretolare i bi-

scotti e stenderli in un contenitore sopra la

carta da forno. Aggiungere il composto già

pronto e cuocere a 180

di per circa 30-40 minuti. Una volta cotto, far-

lo raffreddare e stendere la marmellata di mir-

tilli già mischiata con del succo di limone.

Alla mia cara amica Alla mia cara amica

Grazie…perché quando il mondo

Mi chiude le porte in faccia… Tu mi apri quella del cuore…e poi mi ci tieni dentro per dirti

che…Sarai sempre nel mio cuore

Conosci il detto: chi bella vuole apparire un poco deve soffrire. Noo lasciamo perdere Dite così invece: Se devo soffrire per Diventare bella preferisco Restare una zitella. Genni Duri.

Ingredienti:

-3 uova

-130 gr di zucchero

-250 gr di mascarpone

-250 gr di ricotta

-1 bustina di vanillina

-1 pacco di biscotti tipo Rigoli

-1 vasetto di marmellata di mirtilli

-1 cucchiaio grande di succo d limone

Prendi un po‟ di azzurro

Prendi un po‟ di blu

Pasticcia i colori e ricorda

Che sei Tu!!!!!

Ti amo come la

Nutella per questo sei

Speciale!!!!!

La bicicletta dei ricordi Sulla lunga scia di una bicicletta all'improwiso mi riporta ai tempi di quando ero piccolino e mi ritrovo sulla bicicletta dei ricordi a frugare

tra i racconti dei miei genitori.

Come un sogno li rivedo ancora seduti sul letto mentre mi raccontavano le storie di

quando erano bambini.

Ora che sono diventata grande anch'io rac-conto ai miei amici quello che ho ·ascoltato

io.

Una bicicletta tutta colorata portava con se faticosamente la sua scia dorata.

Siracusa Sofia 1 A.

PREPARAZIONE:

In una teglia a bagno maria far sciogliere il

burro, le stecchine di mars di cui a 3 togliere

il mu.

Quando tutto è diventato una crema aggiunge-

re il riso soffiato al cioccolato e amalgamare.

In una terrina metterci i chicchini colorati di

zucchero fare delle palline con il riso soffiato

e farle rotolare nei chicchini.

Quando sono freddi mettere in frigo.

INGREDIENTI:

180 gr di riso soffiato al cioccolato

125 gr di burro

6 stecchine di mars

i chicchini colorati di zucchero.

Biscotti

FILASTROCCA

Per fare il giornalino

Serve una G come

GIOCO, GELATO, GIGLIO.

Poi una i come

INNO, INNAMORATI, INTERIORE

E si prende una O come

OMBRA, ORIZZONTE, OMINO.

Serve una R come

RE, REGALO, REGISTRO.

Poi si prende una N come

NILO, NEVE, NAVE.

Continuando una A come

ACQUA, AEREO, ALA

Poi una L come

LUNA, LIBRO, LABORATORIO

Poi serve una I come

ISOLA, IPER, IPPOPOTAMO

Un „ altra N come

NASO, NORMA, NEGATIVO

Infine una O come

ORA, OVALE, OROLOGIO.

E si mettono insieme

Senza rabbia, senza fretta

Senza noia e con un pensierino ap-

pare

“ IL GIORNALINO ”

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Fumetti famosi

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