Numero 03 anno 2013
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La Newsletter del Lunedì
Numero 3/ 2013 - Anno 3
21. 01. 2013
La scuola toscana
tra vecchi e nuovi problemi
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Indice
Editoriale
02 "Il Piano per il Lavoro" per mettersi al servizio dei
giovani e del Paese
Primo Piano
03 Roma, 25 e 26 gennaio: Conferenza di Programma
Copertina
04 La Scuola Toscana tra vecchi e nuovi problemi
Primo Piano Toscana
05 TAV: Gramolati, manca parte preventiva
- Blocco pagamenti per CIG in deroga
06 2012, anno nero delle costruzioni
07 MPS: alle assemblee dice no il 94%
- Ginori, duemila in piazza
08 Maggio Musicale, i "condannati a morte"
- Fillea Firenze: reintegrata dopo mobbing
09 CGIL Pistoia: no a rociate razziste
- Maremma: protocollo legalità Grosseto-Siena
La rubrica
10 Il patto di demansionamento
Toscana in breve
11-13 Notizie dalle province toscane
L'iniziativa
14 22 gennaio - INAIL: propste CGIL per migliorare servizi
NonSoloToscana
15 NH Hotel accordo su CIG
Federconsumatori
16 Il pasticcio del recupero dei ticket
... in evidenza 17 sito, agenda
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Editoriale
di Alessio Gramolati
segretario generale CGIL Toscana
Tutto è pronto. Venerdì e Sabato
prossimi la CGIL offrirà al Paese il
proprio contributo di proposta per
affrontare la più grande ed impellente
questione italiana: il lavoro.
Quella della CGIL sarà, come si usa
dire, una proposta aperta e al tempo
stesso compiuta che si fonda su due
momenti: uno orientato ad aggredire
l’emergenza della disoccupazione
giovanile, l’altro che guarda al medio
lungo periodo e che indica progetti e
soluzioni volti a far crescere
l’occupazione, recuperando insieme i
troppi ritardi che questo Paese ha
accumulato negli ultimi decenni.
L’Italia ha incontrato la crisi già in
sofferenza e le criticità di oggi
vengono amplificate dalla crisi, ma
non nascono con essa.
Quello che chiamiamo “Piano per il
Lavoro” è un impegno che dura da
circa un anno e che ha coinvolto
anche la Toscana.
Il 25 e il 26 sarà presentato e
discusso tra noi, ma anche con
personalità del mondo economico e
della politica. Un’occasione per
quest’ultima di confrontarsi senza
reticenza con i problemi veri del
Paese.
Non cerchiamo né consensi rituali, né
plausi elettorali, piuttosto un modo e
un luogo per ribadire che cambiare si
può.
Qualcuno dirà che la CGIL lo aveva
già fatto negli anni ’50 con Di Vittorio,
lo sappiamo ed abbiamo scelto con
consapevolezza di riutilizzare quel
percorso perché questo è ancora,
come allora, il nostro compito:
mettersi al servizio dei giovani e del
Paese.
“IL PIANO PER IL LAVORO” PER METTERSI AL
SERVIZIO DEI GIOVANI E DEL PAESE
Primo Piano
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Copertina
La scuola toscana tra vecchi e nuovi problemi
Da lunedì 21 iniziano le iscrizioni on line
Il 21 Gennaio cominceranno le iscrizioni al nuovo
anno scolastico: le famiglie di quasi mezzo milione
di alunni si preparano a compiere una scelta
importante per la vita del proprio figlio.
Ma che scuola incontreranno? Riusciranno ad
esprimere le proprie scelte o saranno condizionati
dai tagli al sistema scolastico prodotti dai due ultimi
Governi? Il personale della scuola è pronto ad
accoglierli?
La FLC CGIL Toscana vuol fare un punto sullo stato
della scuola pubblica alla vigilia delle elezioni, per
consegnare alle Istituzioni Locali e ai candidati al
Parlamento l'insieme dei problemi della scuola,
affinché la prossima legislatura possa tornare ad
investire sul futuro del nostro Paese. Qualcuno
potrebbe dire che è quasi un “rito” che si ripete tutti
gli anni, ma ciò è inevitabile perchè ogni anno la
scuola è sempre più povera, si assiste ad un
progressivo peggioramento a cui invitiamo a reagire.
In Particolare:
Organici docenti: i dati definitivi sugli Organici ci
dicono che l'assegnazione di Diritto era di 35.519
quella di Fatto arriva a 37.235: esiste cioè una
differenza, oramai costante negli anni di aumento di
alunni, circa 1.716 docenti. A questi si aggiungono
gli organici del sostegno: anche in questo caso il
Diritto ne assegna 2.857, il Fatto 5.092 con una
differenza di 2.235 docenti. Un totale di 3.951 posti
di docente che potrebbero essere tranquillamente
stabilizzati. A questi posti aggiungiamo quelli che già
nell'organico di diritto dovrebbero essere coperti!
Ecco cosa intendiamo per organico funzionale: la
stabilizzazione di ciò che serve! Qualcuno potrebbe
dire “Ma lo Stato deve risparmiare”: questo
personale lo paga lo stesso e deve mettere in
campo una procedura macchinosissima per
assegnare questi posti precari, ciò sarebbe
risparmiato con crescita della qualità del servizio e
della scuola. Tra l'Altro la Toscana:
1) Ha una crescita di 7.139 alunni che è la 3° in
Italia in valori assoluti ed è la 2° come valore
assoluto per rapporto alunni/classi, 22,4.
2) Siamo all'11° posto per rapporto alunni H/docenti
(2,1 per docente, ben 10 regioni hanno un rapporto
inferiore!) ma siamo la seconda regione come
aumento di alunni disabili (ben 570) e l'organico
cresce pochissimo.
Organici personale ATA: come abbiamo detto il
numero degli alunni nelle scuole cresce, le sedi di
erogazione del servizio restano tutte, ma per effetto
dell'accorpamento degli istituti l'organico ATA non
cresce: un misero +38. Negli ATA in pratica non
esistono differenze tra OD e OF, ma anche in
questo settore sono state assegnate circa 1.000
supplenze annuali di cui circa 700 solo di
collaboratori scolastici. In questo settore questo
anno non è stata fatta nessuna assunzione per via
del problema del personale ... LEGGI TUTTO ...
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TAV: Gramolati, funziona male parte preventiva
"L'impressione è che in questo Paese tutta la
parte preventiva funzioni poco e male". Lo ha
affermato Alessio Gramolati, segretario generale
della Cgil Toscana, parlando dell'inchiesta della
procura di Firenze sulla Tav. "Se ogni qual volta
parte una grande opera - ha detto a margine
dell'assemblea di Legacoop Toscana - tutta
l'attività di ripristino delle condizioni di legalità
viene affidata solo alla magistratura, vuol dire che
a monte non abbiamo trovato gli strumenti
adeguati perché questa cosa si realizzasse".
Secondo Gramolati "non deve passare l'idea che,
in ragione del fatto che delle persone agiscono in
maniera truffaldina, questo Paese non sia in
grado di affrontare le sfide della modernizzazione
che sono di fronte a tutti i Paesi europei".
Blocco dei pagamenti CIG in deroga
Sono almeno 6.000 i lavoratori toscani interessati
Con una nota del 20 dicembre del Ministro del
Lavoro ed il conseguente messaggio dell'INPS
bloccati i pagamenti delle Casse in deroga
richieste nel 2012 ma che, al 31 dicembre, non
avevano ancora concluso l'iter amministrativo di
concessione.
Tutto ciò nascerebbe da un'esigenza di
chiarimento sull'entità degli oneri finanziari relativi
al 2012, anche per i ritardi accumulati da alcune
Regioni.
E' però del tutto incomprensibile e tanto meno
accettabile che si blocchino tutti i pagamenti,
anche per le Regioni che puntualmente e
rigorosamente hanno rendicontato le
autorizzazioni concesse e che si pretenda che le
Regioni stesse possano avere approvato il 31
dicembre tutte le CIGD richieste fino a quella
data. In più occasioni le Regioni hanno ribadito
che quanto richiesto dal Ministero era
irrealizzabile, visto il necessario iter da seguire, e
richiesto di revocare il blocco dei pagamenti,
richieste ad oggi respinte.
Per effetto di tutto ciò gran parte delle domande di
Cassa Integrazione in Deroga relative ai mesi di
novembre e dicembre e anche molte di quelle
iniziate ad ottobre rischiano di non essere pagate,
per chissà quanti mesi, mettendo migliaia di
lavoratori nella nostra regione in grandissima
difficoltà, privati di ogni reddito.
E' l'ennesima disastrosa trovata di un Governo di
cosiddetti “tecnici” che non hanno alcuna
consapevolezza di realtà di cui si occupano e del
tutto insensibili ai drammi che provocano, con
questi maldestri provvedimenti, ai lavoratori e alle
loro famiglie e che potrebbero sfociare in conflitti
sociali di difficile gestione.
Ci attiveremo nei prossimi giorni con tutte le
iniziative necessarie a rimuovere questo
provvedimento illogico, ingiusto e insensato del
Governo.
Maggiori informazioni - Clicca qui
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Primo Piano Toscana
2012, anno nero per le costruzioni
La denuncia è della Fillea CGIL Toscana
Firenze 16.01.2013.- Toscana: Il 2012 è stato un
anno record per il settore delle costruzioni,
purtroppo si parla di record negativo. Il numero di
ore di cig ha raggiunto quota 9.477.123, quasi un
milione di ore in più rispetto al 2011 (+10,25) e più di
2 milioni rispetto al 2010 (+29,66%), peggiore il dato
della straordinaria (+36,85%), in leggera inversione
di tendenza l'ordinaria (-4,18%).
Analizziamo meglio: il comparto che ha subito di più
è indubbiamente quello edile con il 61% del totale
delle ore richieste, seguito dal legno con 2,974,626
ore e dai lapidei con 741,791; ma proprio
quest'ultimo ha visto crescere di più l'utilizzo degli
ammortizzatori tra il 2011 e il 2012, registrando un
+43%.
Scorporando i dati per provincia il risultato peggiore
è quello di Lucca (+79%) seguita da Siena
(+52,46%) e da Livorno (+51,01%). "se i lavori non
ripartono, la situazione continuerà a peggiorare nel
2013. Ci preoccupa il fatto che gli ammortizzatori
sociali stanno finendo per molte imprese e la riforma
del mercato del lavoro non aiuta" sostiene Antonio
Ledda Segretario Generale della FILLEA Toscana.
Altro dato fortemente preoccupante per il settore
delle costruzioni su base regionale è quello degli
occupati. Tra il terzo trimestre 2010 e il terzo
trimestre 2012 vi è stato un calo di 20.000 addetti
(dati istat), calo che ha colpito sia i lavoratori
dipendenti che gli indipendenti. Interessante è
sottolineare come il calo tra il 2011 e il 2012 (-9000)
riguarda principalmente il lavoro dipendente mentre
quello indipendente cresce (+8000).
"Questo è uno dei 'prodotti' della crisi", sottolinea
Giulia Bartoli della FILLEA CGIL Toscana. “Si
registra”, continua Bartoli, "un' ulteriore
frammentazione delle imprese, un trasferimento del
lavoro dipendente verso le partite Iva, spesso
mascherando lavoro subordinato, conseguente calo
dei diritti, non applicazione dei CCNL e aggiramento
delle norme". "E' necessario”, conclude,
“contrastare tali fenomeni anche attraverso
l'applicazione delle verifiche di congruità e
privilegiando il criterio dell' offerta economicamente
più vantaggiosa nell'aggiudicazione degli appalti".
La scheda - Clicca qui
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Primo Piano Toscana
MontePaschi, 94% dice no a accordo separato
Oltre tremila lavoratori si sono espressi in assemblee Fisac
Il 94,62% dei 3.329 lavoratori che ha votato alle
assemblee convocate dalla Fisac-Cgil (al 18
gennaio se ne sono tenute 62 sulle 156
programmate) si è espresso contro l'ipotesi di
accordo quadro separato sul piano industriale di
Banca Mps. Le assemblee, "non unitarie - ricorda in
una nota la Fisac-Cgil - a causa del rifiuto da parte
delle sigle firmatarie dell'accordo quadro di svolgerle
insieme, sono aperte a tutti i lavoratori". Il sindacato
definisce "rilevante, per la 'buona pratica' della
democrazia, che abbiano partecipato anche
lavoratori non iscritti ad alcuna sigla sindacale o
iscritti a sigle diverse dalla Fisac-Cgil", e a tal
proposito chiede di "conoscere i dati delle
assemblee che le sigle firmatarie dell'accordo
stanno svolgendo e se il voto è certificato; noi i
nostri li rendiamo pubblici ogni giorno, assemblea
per assemblea, riportandoli sul nostro sito Internet".
L'accordo è stato firmato a dicembre da Fabi, Fiba-
Cisl, Ugl credito e Uilca-Uil, mentre Fisac-Cgil e
Dircredito non lo hanno sottoscritto criticando le
esternalizzazioni (1.110 lavoratori coinvolti) e la
revisione del Contratto integrativo aziendale.
Migliaia di persone in piazza per la Ginori
Sesto Fiorentino: oltre duemila persone alla manifestazione
Oltre duemila manifestanti sono stati accolti dal
suono della sirena della fabbrica Richard Ginori di
Sesto Fiorentino, la storica azienda della porcellana
dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio. Il corteo
organizzato dai sindacati confederali, partito dal
centro cittadino, ha raggiunto lo stabilimento alle
18.35: delegati di aziende in crisi della piana di
Sesto hanno parlato alla folla per dare la loro
solidarietà. Al corteo hanno partecipato
rappresentanti delle istituzioni, dei partiti politici, del
mondo dell'associazionismo, decine di lavoratori
dell'azienda e tanti cittadini di Sesto che chiedono il
salvataggio e il rilancio dell'azienda simbolo della
città. "Dopo stasera - ha dichiarato il sindaco di
Sesto, Gianni Gianassi - ci metteremo subito al
lavoro con i sindacati e le istituzioni per far rimanere
la Ginori a Sesto, la storia dell'artigianato e della
porcellana, e della città". Attualmente l'azienda si
trova in una fase di esercizio provvisorio: il curatore
fallimentare Andrea Spignoli ha assicurato che in
meno di tre mesi sarà lanciato un nuovo bando di
gara al fine di trovare un acquirente per la Richard
Ginori.
Fra i rappresentanti istituzionali, oltre a Gianassi,
hanno manifestato il presidente della Provincia di
Firenze Andrea Barducci, l'assessore regionale
Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dei Comuni
di Campi Bisenzio, Calenzano e Signa. Molti gli
esponenti del Pd: fra loro la capolista toscana al
Senato Valeria Fedeli e il segretario metropolitano
Patrizio Mecacci. In piazza anche il coordinatore
provinciale Pdl, Nicola Nascosti, e i candidati di Sel
(fra cui Renzo Ulivieri) che nei giorni scorsi avevano
visitato la fabbrica occupata. Il mondo cattolico era
rappresentato da don Giovanni Momigli, direttore
dell'ufficio pastorale sociale e lavoro della Diocesi di
Firenze, e dal direttore della Caritas fiorentina
Alessandro Martini. Presente anche Stefano Bassi,
presidente di Legacoop Toscana... LEGGI TUTTO ...
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Primo Piano Toscana
Maggio Musicale, i "condannati a morte"
Flash mob dei lavoratori licenziati
Vestiti da "condannati a morte", con un abito nero
che copre loro interamente il volto e gran parte del
corpo, e in piedi su sedie davanti all'ingresso del
teatro comunale di Firenze, dove stasera si tiene la
prima della Valchiria, diretta da Zubin Mehta con
l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Questo
il flash mob organizzato da alcuni dei dipendenti del
Maggio destinatari delle lettere di licenziamento
siglate dal sindaco Matteo Renzi il 31 dicembre
scorso. I "condannati a morte" distribuiscono agli
spettatori che entrano per prendere posto volantini
per spiegare la loro protesta. "Abbiamo scelto
questa singolare modalità di contestazione perché
essere licenziati è un po' come essere condannati a
morte", ha detto ironicamente Silvano Ghisolfi, uno
dei licenziati e sindacalista della Cgil.
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“Un esempio da seguire, per il coraggio della
lavoratrice e dei suoi colleghi, che non si sono fatti
intimorire e ricattare”, così Marinella Meschieri,
segretario generale della Fillea Firenze commenta la
sentenza che dà ragione ad una lavoratrice nella
causa per mobbing contro il suo capo ufficio; “una
storia di umiliazione, ricatti e riscatto, di quelle
storie, continua la Meschieri, che troppo spesso noi
donne siamo costrette a vivere e subire in silenzio e
solitudine, soprattutto se si lavora in piccole e
piccolissime aziende dove diritti e sindacato hanno
difficoltà ad entrare.”
Iniziata nel 2009 con richieste inopportune, favori e
commissioni personali estranei ai doveri contrattuali,
tra cui portare il cane a spasso, la vicenda ha poi
avuto una escalation nelle avances sessuali,
passando poi all’aggressione verbale e poi a quella
fisica “tutto questo è durato più di un anno, fino a
quando la lavoratrice non si è ribellata, provocando
la reazione rabbiosa del suo capo”, racconta
Meschieri “, a quel punto la lavoratrice, fortemente
depressa, va in malattia e le viene riconosciuto da
parte dell’UO di Medicina del Lavoro dell’Università
di Pisa il disturbo di origine occupazionale.
A quel punto la lavoratrice, che si era rivolta alla
Fillea CGIL, decide di mettere al corrente la
direzione dell’azienda sui motivi della malattia. Ma
l’azienda, anziché fare la cosa giusta, si accanisce
sulla lavoratrice, inviandole in un primo momento un
provvedimento disciplinare e poi licenziandola nel
febbraio 2011 con una contestazione disciplinare
per aver diffamato l’azienda ed il suo probo capo
ufficio.”
Nella vicenda è stata coinvolta la consigliera di
parità e, attraverso l'intervento dell’Ufficio Vertenze
della CGIL e dell'Avv.Marina Capponi sì è dato il via
alla causa legale” spiega Meschieri e ora: la
condanna dell’azienda al risarcimento del danno, al
pagamento delle mensilità dal giorno del
licenziamento a quello della sentenza, in totale 21
mesi, al pagamento delle spese legali e ovviamente
all’immediato reintegro della lavoratrice.”
Fillea CGIL: mobbing, reintegrata sul lavoro
Lavoratrice obbligata anche ad accudire il cane del padrone
"La Maremma è una terra sana, ma bisogna sempre
tenere la guardia alta. Questo protocollo porterà a
tutti noi maggiore serenità". Coì il ministro
dell'interno Anna Maria Cancellieri nel palazzo del
Governo a Grosseto per la firma del protocollo di
legalità per la prevenzione dei tentativi di
infiltrazione della criminalità organizzata negli
appalti relativi ai lavori di adeguamento a quattro
corsie della E78 nel tratto Grosseto-Siena. Alla
firma erano presenti l'amministratore unico
dell'Anas Pietro Ciucci, l'Ati Strabag, Intercantieri
Vittadello e il prefetto Marco Valentini. "Grosseto e
Siena non mi risulta destino particolare
preoccupazione per la presenza della criminalità
organizzata - ha detto Ciucci -; il protocollo di
legalità che oggi sigliamo rappresenta, a nostro
avviso, anche nei territori dove si potrebbe
presumere che la minaccia è inferiore al resto del
Paese, una forte difesa preventiva che deve
bloccare i tentativi di infiltrazione delle
organizzazioni criminali che minacciano il sistema
sociale, lo rendono debole e infiacchiscono insieme
all'economia anche la democrazia". Gli interventi
riguardano 4 svincoli (Lanzo, Casal di Pari, Pari e
Palazzo Lama), 8 viadotti da adeguare e 6 da
realizzare ex novo (tra cui il viadotto "Farma", lungo
circa 800 metri e alto 100 metri nelle due campate
centrali), 3 gallerie ... LEGGI TUTTO ...
Protocollo di legalità per la Grosseto Siena
Ministro Cancellieri: Maremma terra sana, ma guardia alta
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Primo Piano Toscana
"La CGIL risponde all'iniziativa promossa dal vice-
Sindaco di Pescia Oliviero Franceschi che con la
scusa di debellare l'illegalità sul territorio, in piena
campagna elettorale, apre una nuova crociata
contro gli immigrati extracomunitari e persone di
colore.”
Ci domandiamo se l'iniziativa del vice-Sindaco di
Pescia Oliviero Franceschi sia dettata dalla volontà
di affrontare seriamente il problema molto sentito
anche sul suo territorio della sicurezza, o in realtà,
da un becero e strumentale tentativo di spostare
l'attenzione scaricando su «extracomunitari e
persone di colore» i problemi di ordine pubblico,
amplificando a dismisura e distorcendo gli effetti
delle attività di vendita ambulante degli immigrati o
della loro presenza sul territorio. Ci domandiamo
allora perché nel plateale invito rivolto alle forze
dell'ordine «per sanare quest'illegalità» presunta,
non si fa alcun cenno alla necessità di un controllo
più stringente del territorio per prevenire e
fronteggiare i fenomeni di violenza, furti ed
aggressioni nelle abitazioni portati avanti da
persone che hanno la pelle chiara come quella
dell'assessore, e che stanno producendo un
pesante clima di insicurezza tra la gente.
Certamente non intendiamo avvallare
comportamenti illegali, ma non accettiamo in alcun
modo che per biechi motivi di propaganda si possa
criminalizzare persone che senza nuocere cercano
solo di sbarcare il lunario, senza minacce o
aggressioni, arrabattandosi come meglio possono.
E' evidente che l'approssimarsi della tornata
elettorale faccia rispolverare slogan e parole
d'ordine care alla destra razzista e populista, ma le
parole scritte da Franceschi, oltre che a produrre un
civilizzata reazione di sdegno, danno il segno di
poca lungimiranza se si ... LEGGI TUTTO ...
CGIL Pistoia: no alla crociata razzista
Risposta al vicesindaco: si a controlli su vera illegalità
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«In caso di licenziamento per giustificato
motivo oggettivo il c.d. Patto di
demansionamento deve essere anteriore o
coevo al licenziamento».
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Il lavoratore ha la possibilità di evitare il
licenziamento per giustificato motivo
oggettivo ove anteriormente oppure al
momento del licenziamento raggiunga una
accordo con il datore di lavoro per la sua
adibizione a mansioni inferiori.
---------------------------------------
Con la recente sentenza n. 20603 del 22.11.2012 la
Suprema Corte di Cassazione è tornata a
pronunziarsi su un tema affrontato, a dire il vero,
piuttosto raramente (per i rari precedenti, possiamo
citare le sentenze n. 10339/00, 2375/05,
21700/2006. 6552/2009), cioè quello del cosiddetto
“patto di demansionamento”.
Vediamo di spiegare innanzitutto di cosa si tratta.
Come è noto, una delle norme “cardine” del nostro
ordinamento in materia di diritto del lavoro è l’art.
2103 c.c., che disciplina due istituti fondamentali
nell’ambito del rapporto: le mansioni e il
trasferimento del lavoratore.
La norma pone limiti precisi al c.d. ius variandi del
datore di lavoro, ossia al potere di quest’ultimo di
modificare alcuni elementi del rapporto di lavoro
(nello specifico, le mansioni e la sede di lavoro) al
fine di renderli più confacenti alle esigenze aziendali.
In particolare, l’art. 2103 c.c. – nella versione
risultante dopo le modifiche introdotte dall’art. 13
Stat. Lav. – prevede che il lavoratore debba essere
adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a
quelle corrispondenti alla categoria superiore che
abbia successivamente acquisito, ovvero a mansioni
equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza
alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di
assegnazione a mansioni superiori, il lavoratore ha
diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta,
e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la
medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di
lavoratore assente con diritto alla conservazione del
posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi,
e comunque non superiore a tre mesi. L’altro profilo
concerne il diverso istituto del trasferimento,
stabilendo la norma che il lavoratore possa essere
trasferito da una sede all’altra di lavoro solo per
comprovate esigenze di carattere tecnico,
organizzativo e produttivo.
IL PATTO DI DEMANSIONAMENTO
QUANDO CI SI PUO’ ACCORDARE PER SVOLGERE
MANSIONI INFERIORI
La rubrica
a cura dello Studio Rusconi
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
www.avvrusconi.it
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La Asl 1 di Massa Carrara ha deciso di prendere
provvedimenti disciplinari nei confronti
dell'infermiere, anche sindacalista della Cgil, che
mercoledì mattina pagò il ticket per alcune analisi
mediche di una ragazza al posto della madre che
non aveva i soldi per farlo. L'azienda ha deciso di
intervenire, non per il gesto in sé, ma a causa di
alcune dichiarazioni rilasciate dall'infermiere alla
stampa locale, considerate offensive. "La
posizione assunta dal dall'infermiere nei giorni
scorsi - si legge in una nota della Asl 1 - discredita
in modo subdolo ... LEGGI TUTTO ...
Massa - ASL, infermiere paga il ticket per utente.
Azienda lo sanziona "per dichiarazioni a stampa"
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TOSCANA in breve
Si chiamano "posizioni organizzative" o "alte
professionalità" e sono - si può dire, qualifiche-
non qualifiche, che nell`amministrazione pubblica
servono a premiare, attraverso forme di
retribuzione aggiuntiva, i dipendenti a cui
vengono assegnati compiti di lavoro particolari.
Sconosciute ai più (a coloro che non lavorano nel
"pubblico"), queste modalità di incentivazione
economica stanno suscitando una piccola bufera
in municipio. Le Rsu, cioè il sindacato interno, ha
mandato in questi giorni una dura lettera al
sindaco e all`assessore al ... LEGGI TUTTO ...
Massa - Comune, guerra su retribuzione aggiuntiva
Se Beppe Grillo conferma la sua presenza a
Massa nel suo tsunami tour, lo invito a venire una
mattina presso la nostra Camera del Lavoro.
Le sue dichiarazioni sul sindacato insieme alla
sua apertura a Casa Pound oltre che prefigurare
un mondo senza democrazia, dove prevale il
razzismo mi fanno credere che il leader del M5S
sia fuori dalla realtà.
Conosce Grillo lo tsunami vero delle persone che
ogni giorno si rivolgono al sindacato,conosce chi
ha perso il lavoro ,chi è ricattato, chi è molestata,
chi lavora al grigio al nero ... LEGGI TUTTO ...
Massa Carrara - Bernieri, CGIL, a Grillo: passa
da noi, vedrai pezzo di mondo che non conosci
Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno
La Uil Fpl Toscana ha presentato un esposto in
procura a Firenze per "verificare il
comportamento" della Corte dei conti della
Toscana, che ha 'indagato' 36 persone, fra le quali
esponenti della rsu, nell'ambito di un'inchiesta su
stipendi, indennità e premi erogati dal Comune di
Firenze a circa 5 mila dipendenti tra il 2000 e il
2012. "Ai dirigenti aziendali e rsu - spiega in
un'altra nota l'Unione sindacale di base - sono
contestati 90 milioni di euro di danni, e questo è
un grave attacco alla contrattazione integrativa e
al ruolo delle rsu". "Ci mancava solo - aggiunge la
Uil - che la procura ... LEGGI TUTTO ...
Firenze - Stipendi ai dipendenti del Comune,
UIL presenta esposto su Corte dei Conti
Reintegrare i lavoratori e pagare loro tutti gli
stipendi non erogati da inizio 2011 a titolo di
risarcimento. È questa la sentenza emessa nella
giornata di martedì dal Tribunale di Firenze che ha
così accolto le istanze dei lavoratori licenziati dalla
Sas, società che gestisce i servizi alla strada per
conto del Comune di Firenze.
A darne notizia è una nota della Filt-Cgil che
spiega come, nello specifico,il Tribunale abbia
«decretato l`illegittimità dei contratti di
somministrazione a tempo determinato stipulati da
Sas con varie agenzie ... LEGGI TUTTO ...
Firenze - Il giudice ordina il reintegro dei
dipendenti Sas
Esuberi ridotti a 29 e contratto di solidarietà per 12
mesi: questo l'accordo raggiunto per la vertenza
alla Braccialini, l'azienda di pelletteria di Scandicci
(Firenze). Come spiega una nota della Provincia
di Firenze, al termine del tavolo procedurale
svoltosi alla direzione lavoro della stessa
Provincia è stata raggiunta l'intesa "sulla cospicua
riduzione del numero di esuberi: infatti rispetto alla
previsione iniziale di 77 unità lavorative, indicate
nella lettera di apertura della procedura, questi
sono ora scesi a 29. Altro elemento di positività
emerso dall'incontro è ... LEGGI TUTTO ...
Firenze - Braccialini, esuberi ridotti da 77 a
29. Via ai contratti di solidarietà
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TOSCANA in breve
Firenze, Prato, Pistoia
L'impianto di termovalorizzazione di Scarlino
Energia non si ferma. La richiesta di sospensiva
presentata al Tar dal Comune di Follonica e dai
comitati ambientalisti sulle nuove autorizzazioni
della Provincia è stata ritirata dai proponenti, visto
l'orientamento maturato dai giudici amministrativi
in sede istruttoria. "Riteniamo importante che
l'attività industriale di Scarlino Energia prosegua
senza subire ulteriori interruzioni - afferma Patrizia
Siveri, assessore all'ambiente della Provincia - . E'
la dimostrazione anche in sede giuridica che le
autorizzazioni sono .... LEGGI TUTTO ...
Arezzo - Lutto in CGIL. E' morta Adriana Sensi
Aveva vissuto intensamente, quasi di corsa. E
altrettanto rapidamente ha salutato tutti. Avrebbe
compiuto 70 anni il prossimo maggio. Sarà un
compleanno che Adriana Sensi non festeggerà. E’
scomparsa questa notte al termine di
un’improvvisa malattia che non ha lasciato né
scampo né tempo.
Il nome di Adriana Sensi è legato alla storia della
Lebole e delle sue operaie. Vi entrò giovanissima,
nel primo laboratorio creato ad Arezzo da Caterina
Lebole. Divenne quindi delegata della
Commissione Interna e del Consiglio di Fabbrica
fino ad esserne la segretaria... LEGGI TUTTO ...
Grosseto - Inceneritore di Scarlino, ritirata
richiesta di sospensiva al TAR
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TOSCANA in breve
Ditta orafa aretina supera bene il momento di
crisi, stila un fatturato in crescita per il 2012
rispetto all'anno precedente dell'ottanta per cento
e decide di ringraziare i propri dipendenti
distribuendo a ciascun dipendente un bonus in
busta paga di 750 euro e un pacchetto di benefit.
Si tratta dell'azienda orafa 'Graziella Group' di
Arezzo che, alla vigilia della rassegna 'Vicenza
Oro' in programma da sabato scorso nella città
veneta, ha tracciato un bilancio positivo dell'anno
che si è appena chiuso. I dipendenti avranno: una
carta carburanti del valore di 100 euro, buoni
spesa per 150 euro ... LEGGI TUTTO ...
Arezzo - Ditta orafa supera crisi e dà bonus ai
dipendenti
Arezzo, Siena, Grosseto
L'iniziativa
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Ci sono economisti che si sono misurati con la necessità
per il nostro paese di fare riforme, hanno anche scoperto
che ne esistono a costo zero, il che davvero non guasta
in tempi di revisione della spesa pubblica.
Di questo si parlerà martedì della prossima settimana a
Volterra [file programma ed invito allegati] sul versante
dell'INAIL e della rete della sicurezza sociale territoriale.
In quella sede la Cgil avanzerà una proposta con un
obbiettivo ambizioso: dare maggiore sicurezza e
migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia, di
milioni di persone. Sarà presentato per la discussione ed
il confronto uno studio relativo alla tutela del lavoro
contro gli infortuni e le malattie professionali, in crescita
queste seconde nonostante la crisi e il miliardo di ore di
lavoro non fatto.
Interverranno, tra gli altri, il presidente e il direttore
generale Inail rispettivamente Massimo De Felice e
Giuseppe Lucibello. Ci sarà anche l'assessore alla sanità
della regione Toscana Luigi Marroni.
Clicca qui
NonSoloToscana
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NH Hotels: CIG in deroga per 125 lavoratori
Circa 450 quelli coinvolti nella riorganizzazione
I vertici di NH Italia S.p.A. e le organizzazioni
sindacali hanno siglato un accordo di proroga
della cassa integrazione in deroga presso il
ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La
proroga durerà fino al 30 giugno 2013 per 125
persone rispetto alle 448 coinvolte nell'accordo
sul piano strategico di riorganizzazione del 4
ottobre 2012. A renderlo noto è Nh Italia. Hh
hotels gestisce quasi 400 hotel con circa 60.000
camere in 26 Paesi tra Europa, America e Africa. I
vertici di NH Italia spiegano di perseguire questa
fase di riorganizzazione della propria forza lavoro
"minimizzando l'impatto sociale della procedura
attraverso una serie di strumenti gestionali già
messi in atto e presenti anche nel nuovo accordo -
incentivi all'esodo volontario, ricollocazioni nelle
proprie strutture e presso società specializzate a
cui l'azienda ha esternalizzato alcuni servizi
precedentemente svolti da personale interno. In
questo modo NH Italia S.p.A. ha ridotto
ulteriormente il numero complessivo di dipendenti
in eccedenza in 20 delle 50 strutture nazionali.
Inoltre, si potranno verificare parziali assorbimenti
presso le nuove strutture previste in apertura nel
2013 e saranno messe in atto operazioni di
sostegno al reddito per tutti i dipendenti in cassa
integrazione in deroga". La decisione di
terziarizzare alcune attività (pulizia piani, plonge,
facchinaggio) rientra all'interno del piano
intrapreso da NH Italia a luglio 2012 per far fronte
all'attuale situazione economica che, con il
perdurare della crisi, spiega la società, "impone a
NH Italia massima flessibilità e maggiore
efficienza in un settore caratterizzato da elevati
costi fissi e ricavi fluttuanti. Questa soluzione è
già stata adottata con successo da altri alberghi
del Gruppo, nonché dalle principali catene
alberghiere che operano sul mercato italiano".
Attualmente, NH Hoteles possiede 20 nuovi
alberghi in fase di costruzione, andando così ad
aggiungere oltre 2.500 nuove camere al suo
portfolio. NH Hotels è quotata alla Borsa di
Madrid.
Federconsumatori
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ASL Firenze: il grande pasticcio dei recuperi ticket
Sono in arrivo 13.000 avvisi di pagamento
Sulla vicenda delle 13.000 lettere con richiesta di
pagamento inviate dalla Azienda Sanitaria di
Firenze ad altrettanti cittadini con richiesta di
pagamento di ticket che non sarebbero stati
pagati nel periodo 2004-2011 il presidente di
Federconsumatori Toscana Giuseppe Minigrilli ha
rilasciato la seguente dichiarazione stampa:
“Troppe incongruenze e criticità sulla azione di
recupero dei ticket sanitari da parte dell’Azienda
Sanitaria Firenze, è necessario un incontro con la
Direzione aziendale per una revisione
complessiva del provvedimento. E’ questa la
richiesta urgente di Federconsumatori Toscana.
Sono davvero tante le proteste e le richieste di
informazioni e chiarimenti arrivate agli sportelli
della Federconsumatori arrivate da cittadini che,
sorpresi e indignati, hanno chiesto informazioni
e sostegno. Si sottolinea, da parte loro, in
particolare, la difficoltà a reperire dopo tanto
tempo la documentazione utile. Queste difficoltà
sono aggravate dal fatto che l’Azienda nella sua
lettera non specifica né il tipo di prestazione né il
motivo per cui si contesta il requisito di esenzione
del ticket. Si dice che tali informazioni mancano
per ragioni di tutela della privacy: l'azienda non
dice niente per proteggere l'interessato, unico
destinatario della richiesta di pagamento, da se
stesso.
La giustificazione non sta in piedi.
C'è poi irrisolto il problema della prescrizione del
presunto debito, 5 anni l'obbligo di conservazione
è scritto nella ricevuta di pagamento del ticket e
poi si contestano pagamenti a partire dal 2004.
E come la mettiamo con il quantum richiesto sotto
la voce recupero spese? C'è una delibera della
Azienda, la 287 del 14 aprile 2009 che stabilisce
una percentuale, l'8.54% della somma dovuta; c'è
anche una recentissima legge regionale, la 81
del 27 dicembre 2012 (Misure urgenti di
razionalizzazione della spesa sanitaria) all’art. 6
comma 2 recita espressamente “Le spese
amministrative del procedimento di riscossione,
determinate nella misura fissa di €. 5,00, sono
poste a carico del debitore”. Nonostante leggi e
regolamento aziendale quanto si chiede è di
molto superiore. Per questo, abbiamo chiesto un
incontro urgente con la Direzione dell’Azienda
Sanitaria per approfondire le diverse e rilevanti
incongruenze che secondo noi inficiano in
maniera sostanziale il provvedimento stesso”.
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