Numero 03 anno 2013

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primo M@GGIO www.cgiltoscana.it CGIL TOSCANA La Newsletter del Lunedì Numero 3/ 2013 - Anno 3 21. 01. 2013 La scuola toscana tra vecchi e nuovi problemi

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La Newsletter del Lunedì

Numero 3/ 2013 - Anno 3

21. 01. 2013

La scuola toscana

tra vecchi e nuovi problemi

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Indice

Editoriale

02 "Il Piano per il Lavoro" per mettersi al servizio dei

giovani e del Paese

Primo Piano

03 Roma, 25 e 26 gennaio: Conferenza di Programma

Copertina

04 La Scuola Toscana tra vecchi e nuovi problemi

Primo Piano Toscana

05 TAV: Gramolati, manca parte preventiva

- Blocco pagamenti per CIG in deroga

06 2012, anno nero delle costruzioni

07 MPS: alle assemblee dice no il 94%

- Ginori, duemila in piazza

08 Maggio Musicale, i "condannati a morte"

- Fillea Firenze: reintegrata dopo mobbing

09 CGIL Pistoia: no a rociate razziste

- Maremma: protocollo legalità Grosseto-Siena

La rubrica

10 Il patto di demansionamento

Toscana in breve

11-13 Notizie dalle province toscane

L'iniziativa

14 22 gennaio - INAIL: propste CGIL per migliorare servizi

NonSoloToscana

15 NH Hotel accordo su CIG

Federconsumatori

16 Il pasticcio del recupero dei ticket

... in evidenza 17 sito, agenda

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Editoriale

di Alessio Gramolati

segretario generale CGIL Toscana

Tutto è pronto. Venerdì e Sabato

prossimi la CGIL offrirà al Paese il

proprio contributo di proposta per

affrontare la più grande ed impellente

questione italiana: il lavoro.

Quella della CGIL sarà, come si usa

dire, una proposta aperta e al tempo

stesso compiuta che si fonda su due

momenti: uno orientato ad aggredire

l’emergenza della disoccupazione

giovanile, l’altro che guarda al medio

lungo periodo e che indica progetti e

soluzioni volti a far crescere

l’occupazione, recuperando insieme i

troppi ritardi che questo Paese ha

accumulato negli ultimi decenni.

L’Italia ha incontrato la crisi già in

sofferenza e le criticità di oggi

vengono amplificate dalla crisi, ma

non nascono con essa.

Quello che chiamiamo “Piano per il

Lavoro” è un impegno che dura da

circa un anno e che ha coinvolto

anche la Toscana.

Il 25 e il 26 sarà presentato e

discusso tra noi, ma anche con

personalità del mondo economico e

della politica. Un’occasione per

quest’ultima di confrontarsi senza

reticenza con i problemi veri del

Paese.

Non cerchiamo né consensi rituali, né

plausi elettorali, piuttosto un modo e

un luogo per ribadire che cambiare si

può.

Qualcuno dirà che la CGIL lo aveva

già fatto negli anni ’50 con Di Vittorio,

lo sappiamo ed abbiamo scelto con

consapevolezza di riutilizzare quel

percorso perché questo è ancora,

come allora, il nostro compito:

mettersi al servizio dei giovani e del

Paese.

“IL PIANO PER IL LAVORO” PER METTERSI AL

SERVIZIO DEI GIOVANI E DEL PAESE

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Copertina

La scuola toscana tra vecchi e nuovi problemi

Da lunedì 21 iniziano le iscrizioni on line

Il 21 Gennaio cominceranno le iscrizioni al nuovo

anno scolastico: le famiglie di quasi mezzo milione

di alunni si preparano a compiere una scelta

importante per la vita del proprio figlio.

Ma che scuola incontreranno? Riusciranno ad

esprimere le proprie scelte o saranno condizionati

dai tagli al sistema scolastico prodotti dai due ultimi

Governi? Il personale della scuola è pronto ad

accoglierli?

La FLC CGIL Toscana vuol fare un punto sullo stato

della scuola pubblica alla vigilia delle elezioni, per

consegnare alle Istituzioni Locali e ai candidati al

Parlamento l'insieme dei problemi della scuola,

affinché la prossima legislatura possa tornare ad

investire sul futuro del nostro Paese. Qualcuno

potrebbe dire che è quasi un “rito” che si ripete tutti

gli anni, ma ciò è inevitabile perchè ogni anno la

scuola è sempre più povera, si assiste ad un

progressivo peggioramento a cui invitiamo a reagire.

In Particolare:

Organici docenti: i dati definitivi sugli Organici ci

dicono che l'assegnazione di Diritto era di 35.519

quella di Fatto arriva a 37.235: esiste cioè una

differenza, oramai costante negli anni di aumento di

alunni, circa 1.716 docenti. A questi si aggiungono

gli organici del sostegno: anche in questo caso il

Diritto ne assegna 2.857, il Fatto 5.092 con una

differenza di 2.235 docenti. Un totale di 3.951 posti

di docente che potrebbero essere tranquillamente

stabilizzati. A questi posti aggiungiamo quelli che già

nell'organico di diritto dovrebbero essere coperti!

Ecco cosa intendiamo per organico funzionale: la

stabilizzazione di ciò che serve! Qualcuno potrebbe

dire “Ma lo Stato deve risparmiare”: questo

personale lo paga lo stesso e deve mettere in

campo una procedura macchinosissima per

assegnare questi posti precari, ciò sarebbe

risparmiato con crescita della qualità del servizio e

della scuola. Tra l'Altro la Toscana:

1) Ha una crescita di 7.139 alunni che è la 3° in

Italia in valori assoluti ed è la 2° come valore

assoluto per rapporto alunni/classi, 22,4.

2) Siamo all'11° posto per rapporto alunni H/docenti

(2,1 per docente, ben 10 regioni hanno un rapporto

inferiore!) ma siamo la seconda regione come

aumento di alunni disabili (ben 570) e l'organico

cresce pochissimo.

Organici personale ATA: come abbiamo detto il

numero degli alunni nelle scuole cresce, le sedi di

erogazione del servizio restano tutte, ma per effetto

dell'accorpamento degli istituti l'organico ATA non

cresce: un misero +38. Negli ATA in pratica non

esistono differenze tra OD e OF, ma anche in

questo settore sono state assegnate circa 1.000

supplenze annuali di cui circa 700 solo di

collaboratori scolastici. In questo settore questo

anno non è stata fatta nessuna assunzione per via

del problema del personale ... LEGGI TUTTO ...

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TAV: Gramolati, funziona male parte preventiva

"L'impressione è che in questo Paese tutta la

parte preventiva funzioni poco e male". Lo ha

affermato Alessio Gramolati, segretario generale

della Cgil Toscana, parlando dell'inchiesta della

procura di Firenze sulla Tav. "Se ogni qual volta

parte una grande opera - ha detto a margine

dell'assemblea di Legacoop Toscana - tutta

l'attività di ripristino delle condizioni di legalità

viene affidata solo alla magistratura, vuol dire che

a monte non abbiamo trovato gli strumenti

adeguati perché questa cosa si realizzasse".

Secondo Gramolati "non deve passare l'idea che,

in ragione del fatto che delle persone agiscono in

maniera truffaldina, questo Paese non sia in

grado di affrontare le sfide della modernizzazione

che sono di fronte a tutti i Paesi europei".

Blocco dei pagamenti CIG in deroga

Sono almeno 6.000 i lavoratori toscani interessati

Con una nota del 20 dicembre del Ministro del

Lavoro ed il conseguente messaggio dell'INPS

bloccati i pagamenti delle Casse in deroga

richieste nel 2012 ma che, al 31 dicembre, non

avevano ancora concluso l'iter amministrativo di

concessione.

Tutto ciò nascerebbe da un'esigenza di

chiarimento sull'entità degli oneri finanziari relativi

al 2012, anche per i ritardi accumulati da alcune

Regioni.

E' però del tutto incomprensibile e tanto meno

accettabile che si blocchino tutti i pagamenti,

anche per le Regioni che puntualmente e

rigorosamente hanno rendicontato le

autorizzazioni concesse e che si pretenda che le

Regioni stesse possano avere approvato il 31

dicembre tutte le CIGD richieste fino a quella

data. In più occasioni le Regioni hanno ribadito

che quanto richiesto dal Ministero era

irrealizzabile, visto il necessario iter da seguire, e

richiesto di revocare il blocco dei pagamenti,

richieste ad oggi respinte.

Per effetto di tutto ciò gran parte delle domande di

Cassa Integrazione in Deroga relative ai mesi di

novembre e dicembre e anche molte di quelle

iniziate ad ottobre rischiano di non essere pagate,

per chissà quanti mesi, mettendo migliaia di

lavoratori nella nostra regione in grandissima

difficoltà, privati di ogni reddito.

E' l'ennesima disastrosa trovata di un Governo di

cosiddetti “tecnici” che non hanno alcuna

consapevolezza di realtà di cui si occupano e del

tutto insensibili ai drammi che provocano, con

questi maldestri provvedimenti, ai lavoratori e alle

loro famiglie e che potrebbero sfociare in conflitti

sociali di difficile gestione.

Ci attiveremo nei prossimi giorni con tutte le

iniziative necessarie a rimuovere questo

provvedimento illogico, ingiusto e insensato del

Governo.

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Primo Piano Toscana

2012, anno nero per le costruzioni

La denuncia è della Fillea CGIL Toscana

Firenze 16.01.2013.- Toscana: Il 2012 è stato un

anno record per il settore delle costruzioni,

purtroppo si parla di record negativo. Il numero di

ore di cig ha raggiunto quota 9.477.123, quasi un

milione di ore in più rispetto al 2011 (+10,25) e più di

2 milioni rispetto al 2010 (+29,66%), peggiore il dato

della straordinaria (+36,85%), in leggera inversione

di tendenza l'ordinaria (-4,18%).

Analizziamo meglio: il comparto che ha subito di più

è indubbiamente quello edile con il 61% del totale

delle ore richieste, seguito dal legno con 2,974,626

ore e dai lapidei con 741,791; ma proprio

quest'ultimo ha visto crescere di più l'utilizzo degli

ammortizzatori tra il 2011 e il 2012, registrando un

+43%.

Scorporando i dati per provincia il risultato peggiore

è quello di Lucca (+79%) seguita da Siena

(+52,46%) e da Livorno (+51,01%). "se i lavori non

ripartono, la situazione continuerà a peggiorare nel

2013. Ci preoccupa il fatto che gli ammortizzatori

sociali stanno finendo per molte imprese e la riforma

del mercato del lavoro non aiuta" sostiene Antonio

Ledda Segretario Generale della FILLEA Toscana.

Altro dato fortemente preoccupante per il settore

delle costruzioni su base regionale è quello degli

occupati. Tra il terzo trimestre 2010 e il terzo

trimestre 2012 vi è stato un calo di 20.000 addetti

(dati istat), calo che ha colpito sia i lavoratori

dipendenti che gli indipendenti. Interessante è

sottolineare come il calo tra il 2011 e il 2012 (-9000)

riguarda principalmente il lavoro dipendente mentre

quello indipendente cresce (+8000).

"Questo è uno dei 'prodotti' della crisi", sottolinea

Giulia Bartoli della FILLEA CGIL Toscana. “Si

registra”, continua Bartoli, "un' ulteriore

frammentazione delle imprese, un trasferimento del

lavoro dipendente verso le partite Iva, spesso

mascherando lavoro subordinato, conseguente calo

dei diritti, non applicazione dei CCNL e aggiramento

delle norme". "E' necessario”, conclude,

“contrastare tali fenomeni anche attraverso

l'applicazione delle verifiche di congruità e

privilegiando il criterio dell' offerta economicamente

più vantaggiosa nell'aggiudicazione degli appalti".

La scheda - Clicca qui

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Primo Piano Toscana

MontePaschi, 94% dice no a accordo separato

Oltre tremila lavoratori si sono espressi in assemblee Fisac

Il 94,62% dei 3.329 lavoratori che ha votato alle

assemblee convocate dalla Fisac-Cgil (al 18

gennaio se ne sono tenute 62 sulle 156

programmate) si è espresso contro l'ipotesi di

accordo quadro separato sul piano industriale di

Banca Mps. Le assemblee, "non unitarie - ricorda in

una nota la Fisac-Cgil - a causa del rifiuto da parte

delle sigle firmatarie dell'accordo quadro di svolgerle

insieme, sono aperte a tutti i lavoratori". Il sindacato

definisce "rilevante, per la 'buona pratica' della

democrazia, che abbiano partecipato anche

lavoratori non iscritti ad alcuna sigla sindacale o

iscritti a sigle diverse dalla Fisac-Cgil", e a tal

proposito chiede di "conoscere i dati delle

assemblee che le sigle firmatarie dell'accordo

stanno svolgendo e se il voto è certificato; noi i

nostri li rendiamo pubblici ogni giorno, assemblea

per assemblea, riportandoli sul nostro sito Internet".

L'accordo è stato firmato a dicembre da Fabi, Fiba-

Cisl, Ugl credito e Uilca-Uil, mentre Fisac-Cgil e

Dircredito non lo hanno sottoscritto criticando le

esternalizzazioni (1.110 lavoratori coinvolti) e la

revisione del Contratto integrativo aziendale.

Migliaia di persone in piazza per la Ginori

Sesto Fiorentino: oltre duemila persone alla manifestazione

Oltre duemila manifestanti sono stati accolti dal

suono della sirena della fabbrica Richard Ginori di

Sesto Fiorentino, la storica azienda della porcellana

dichiarata fallita lo scorso 7 gennaio. Il corteo

organizzato dai sindacati confederali, partito dal

centro cittadino, ha raggiunto lo stabilimento alle

18.35: delegati di aziende in crisi della piana di

Sesto hanno parlato alla folla per dare la loro

solidarietà. Al corteo hanno partecipato

rappresentanti delle istituzioni, dei partiti politici, del

mondo dell'associazionismo, decine di lavoratori

dell'azienda e tanti cittadini di Sesto che chiedono il

salvataggio e il rilancio dell'azienda simbolo della

città. "Dopo stasera - ha dichiarato il sindaco di

Sesto, Gianni Gianassi - ci metteremo subito al

lavoro con i sindacati e le istituzioni per far rimanere

la Ginori a Sesto, la storia dell'artigianato e della

porcellana, e della città". Attualmente l'azienda si

trova in una fase di esercizio provvisorio: il curatore

fallimentare Andrea Spignoli ha assicurato che in

meno di tre mesi sarà lanciato un nuovo bando di

gara al fine di trovare un acquirente per la Richard

Ginori.

Fra i rappresentanti istituzionali, oltre a Gianassi,

hanno manifestato il presidente della Provincia di

Firenze Andrea Barducci, l'assessore regionale

Gianfranco Simoncini, i rappresentanti dei Comuni

di Campi Bisenzio, Calenzano e Signa. Molti gli

esponenti del Pd: fra loro la capolista toscana al

Senato Valeria Fedeli e il segretario metropolitano

Patrizio Mecacci. In piazza anche il coordinatore

provinciale Pdl, Nicola Nascosti, e i candidati di Sel

(fra cui Renzo Ulivieri) che nei giorni scorsi avevano

visitato la fabbrica occupata. Il mondo cattolico era

rappresentato da don Giovanni Momigli, direttore

dell'ufficio pastorale sociale e lavoro della Diocesi di

Firenze, e dal direttore della Caritas fiorentina

Alessandro Martini. Presente anche Stefano Bassi,

presidente di Legacoop Toscana... LEGGI TUTTO ...

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Primo Piano Toscana

Maggio Musicale, i "condannati a morte"

Flash mob dei lavoratori licenziati

Vestiti da "condannati a morte", con un abito nero

che copre loro interamente il volto e gran parte del

corpo, e in piedi su sedie davanti all'ingresso del

teatro comunale di Firenze, dove stasera si tiene la

prima della Valchiria, diretta da Zubin Mehta con

l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Questo

il flash mob organizzato da alcuni dei dipendenti del

Maggio destinatari delle lettere di licenziamento

siglate dal sindaco Matteo Renzi il 31 dicembre

scorso. I "condannati a morte" distribuiscono agli

spettatori che entrano per prendere posto volantini

per spiegare la loro protesta. "Abbiamo scelto

questa singolare modalità di contestazione perché

essere licenziati è un po' come essere condannati a

morte", ha detto ironicamente Silvano Ghisolfi, uno

dei licenziati e sindacalista della Cgil.

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“Un esempio da seguire, per il coraggio della

lavoratrice e dei suoi colleghi, che non si sono fatti

intimorire e ricattare”, così Marinella Meschieri,

segretario generale della Fillea Firenze commenta la

sentenza che dà ragione ad una lavoratrice nella

causa per mobbing contro il suo capo ufficio; “una

storia di umiliazione, ricatti e riscatto, di quelle

storie, continua la Meschieri, che troppo spesso noi

donne siamo costrette a vivere e subire in silenzio e

solitudine, soprattutto se si lavora in piccole e

piccolissime aziende dove diritti e sindacato hanno

difficoltà ad entrare.”

Iniziata nel 2009 con richieste inopportune, favori e

commissioni personali estranei ai doveri contrattuali,

tra cui portare il cane a spasso, la vicenda ha poi

avuto una escalation nelle avances sessuali,

passando poi all’aggressione verbale e poi a quella

fisica “tutto questo è durato più di un anno, fino a

quando la lavoratrice non si è ribellata, provocando

la reazione rabbiosa del suo capo”, racconta

Meschieri “, a quel punto la lavoratrice, fortemente

depressa, va in malattia e le viene riconosciuto da

parte dell’UO di Medicina del Lavoro dell’Università

di Pisa il disturbo di origine occupazionale.

A quel punto la lavoratrice, che si era rivolta alla

Fillea CGIL, decide di mettere al corrente la

direzione dell’azienda sui motivi della malattia. Ma

l’azienda, anziché fare la cosa giusta, si accanisce

sulla lavoratrice, inviandole in un primo momento un

provvedimento disciplinare e poi licenziandola nel

febbraio 2011 con una contestazione disciplinare

per aver diffamato l’azienda ed il suo probo capo

ufficio.”

Nella vicenda è stata coinvolta la consigliera di

parità e, attraverso l'intervento dell’Ufficio Vertenze

della CGIL e dell'Avv.Marina Capponi sì è dato il via

alla causa legale” spiega Meschieri e ora: la

condanna dell’azienda al risarcimento del danno, al

pagamento delle mensilità dal giorno del

licenziamento a quello della sentenza, in totale 21

mesi, al pagamento delle spese legali e ovviamente

all’immediato reintegro della lavoratrice.”

Fillea CGIL: mobbing, reintegrata sul lavoro

Lavoratrice obbligata anche ad accudire il cane del padrone

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"La Maremma è una terra sana, ma bisogna sempre

tenere la guardia alta. Questo protocollo porterà a

tutti noi maggiore serenità". Coì il ministro

dell'interno Anna Maria Cancellieri nel palazzo del

Governo a Grosseto per la firma del protocollo di

legalità per la prevenzione dei tentativi di

infiltrazione della criminalità organizzata negli

appalti relativi ai lavori di adeguamento a quattro

corsie della E78 nel tratto Grosseto-Siena. Alla

firma erano presenti l'amministratore unico

dell'Anas Pietro Ciucci, l'Ati Strabag, Intercantieri

Vittadello e il prefetto Marco Valentini. "Grosseto e

Siena non mi risulta destino particolare

preoccupazione per la presenza della criminalità

organizzata - ha detto Ciucci -; il protocollo di

legalità che oggi sigliamo rappresenta, a nostro

avviso, anche nei territori dove si potrebbe

presumere che la minaccia è inferiore al resto del

Paese, una forte difesa preventiva che deve

bloccare i tentativi di infiltrazione delle

organizzazioni criminali che minacciano il sistema

sociale, lo rendono debole e infiacchiscono insieme

all'economia anche la democrazia". Gli interventi

riguardano 4 svincoli (Lanzo, Casal di Pari, Pari e

Palazzo Lama), 8 viadotti da adeguare e 6 da

realizzare ex novo (tra cui il viadotto "Farma", lungo

circa 800 metri e alto 100 metri nelle due campate

centrali), 3 gallerie ... LEGGI TUTTO ...

Protocollo di legalità per la Grosseto Siena

Ministro Cancellieri: Maremma terra sana, ma guardia alta

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Primo Piano Toscana

"La CGIL risponde all'iniziativa promossa dal vice-

Sindaco di Pescia Oliviero Franceschi che con la

scusa di debellare l'illegalità sul territorio, in piena

campagna elettorale, apre una nuova crociata

contro gli immigrati extracomunitari e persone di

colore.”

Ci domandiamo se l'iniziativa del vice-Sindaco di

Pescia Oliviero Franceschi sia dettata dalla volontà

di affrontare seriamente il problema molto sentito

anche sul suo territorio della sicurezza, o in realtà,

da un becero e strumentale tentativo di spostare

l'attenzione scaricando su «extracomunitari e

persone di colore» i problemi di ordine pubblico,

amplificando a dismisura e distorcendo gli effetti

delle attività di vendita ambulante degli immigrati o

della loro presenza sul territorio. Ci domandiamo

allora perché nel plateale invito rivolto alle forze

dell'ordine «per sanare quest'illegalità» presunta,

non si fa alcun cenno alla necessità di un controllo

più stringente del territorio per prevenire e

fronteggiare i fenomeni di violenza, furti ed

aggressioni nelle abitazioni portati avanti da

persone che hanno la pelle chiara come quella

dell'assessore, e che stanno producendo un

pesante clima di insicurezza tra la gente.

Certamente non intendiamo avvallare

comportamenti illegali, ma non accettiamo in alcun

modo che per biechi motivi di propaganda si possa

criminalizzare persone che senza nuocere cercano

solo di sbarcare il lunario, senza minacce o

aggressioni, arrabattandosi come meglio possono.

E' evidente che l'approssimarsi della tornata

elettorale faccia rispolverare slogan e parole

d'ordine care alla destra razzista e populista, ma le

parole scritte da Franceschi, oltre che a produrre un

civilizzata reazione di sdegno, danno il segno di

poca lungimiranza se si ... LEGGI TUTTO ...

CGIL Pistoia: no alla crociata razzista

Risposta al vicesindaco: si a controlli su vera illegalità

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«In caso di licenziamento per giustificato

motivo oggettivo il c.d. Patto di

demansionamento deve essere anteriore o

coevo al licenziamento».

----------------------------------

Il lavoratore ha la possibilità di evitare il

licenziamento per giustificato motivo

oggettivo ove anteriormente oppure al

momento del licenziamento raggiunga una

accordo con il datore di lavoro per la sua

adibizione a mansioni inferiori.

---------------------------------------

Con la recente sentenza n. 20603 del 22.11.2012 la

Suprema Corte di Cassazione è tornata a

pronunziarsi su un tema affrontato, a dire il vero,

piuttosto raramente (per i rari precedenti, possiamo

citare le sentenze n. 10339/00, 2375/05,

21700/2006. 6552/2009), cioè quello del cosiddetto

“patto di demansionamento”.

Vediamo di spiegare innanzitutto di cosa si tratta.

Come è noto, una delle norme “cardine” del nostro

ordinamento in materia di diritto del lavoro è l’art.

2103 c.c., che disciplina due istituti fondamentali

nell’ambito del rapporto: le mansioni e il

trasferimento del lavoratore.

La norma pone limiti precisi al c.d. ius variandi del

datore di lavoro, ossia al potere di quest’ultimo di

modificare alcuni elementi del rapporto di lavoro

(nello specifico, le mansioni e la sede di lavoro) al

fine di renderli più confacenti alle esigenze aziendali.

In particolare, l’art. 2103 c.c. – nella versione

risultante dopo le modifiche introdotte dall’art. 13

Stat. Lav. – prevede che il lavoratore debba essere

adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o a

quelle corrispondenti alla categoria superiore che

abbia successivamente acquisito, ovvero a mansioni

equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza

alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di

assegnazione a mansioni superiori, il lavoratore ha

diritto al trattamento corrispondente all'attività svolta,

e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la

medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di

lavoratore assente con diritto alla conservazione del

posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi,

e comunque non superiore a tre mesi. L’altro profilo

concerne il diverso istituto del trasferimento,

stabilendo la norma che il lavoratore possa essere

trasferito da una sede all’altra di lavoro solo per

comprovate esigenze di carattere tecnico,

organizzativo e produttivo.

IL PATTO DI DEMANSIONAMENTO

QUANDO CI SI PUO’ ACCORDARE PER SVOLGERE

MANSIONI INFERIORI

La rubrica

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

www.avvrusconi.it

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La Asl 1 di Massa Carrara ha deciso di prendere

provvedimenti disciplinari nei confronti

dell'infermiere, anche sindacalista della Cgil, che

mercoledì mattina pagò il ticket per alcune analisi

mediche di una ragazza al posto della madre che

non aveva i soldi per farlo. L'azienda ha deciso di

intervenire, non per il gesto in sé, ma a causa di

alcune dichiarazioni rilasciate dall'infermiere alla

stampa locale, considerate offensive. "La

posizione assunta dal dall'infermiere nei giorni

scorsi - si legge in una nota della Asl 1 - discredita

in modo subdolo ... LEGGI TUTTO ...

Massa - ASL, infermiere paga il ticket per utente.

Azienda lo sanziona "per dichiarazioni a stampa"

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TOSCANA in breve

Si chiamano "posizioni organizzative" o "alte

professionalità" e sono - si può dire, qualifiche-

non qualifiche, che nell`amministrazione pubblica

servono a premiare, attraverso forme di

retribuzione aggiuntiva, i dipendenti a cui

vengono assegnati compiti di lavoro particolari.

Sconosciute ai più (a coloro che non lavorano nel

"pubblico"), queste modalità di incentivazione

economica stanno suscitando una piccola bufera

in municipio. Le Rsu, cioè il sindacato interno, ha

mandato in questi giorni una dura lettera al

sindaco e all`assessore al ... LEGGI TUTTO ...

Massa - Comune, guerra su retribuzione aggiuntiva

Se Beppe Grillo conferma la sua presenza a

Massa nel suo tsunami tour, lo invito a venire una

mattina presso la nostra Camera del Lavoro.

Le sue dichiarazioni sul sindacato insieme alla

sua apertura a Casa Pound oltre che prefigurare

un mondo senza democrazia, dove prevale il

razzismo mi fanno credere che il leader del M5S

sia fuori dalla realtà.

Conosce Grillo lo tsunami vero delle persone che

ogni giorno si rivolgono al sindacato,conosce chi

ha perso il lavoro ,chi è ricattato, chi è molestata,

chi lavora al grigio al nero ... LEGGI TUTTO ...

Massa Carrara - Bernieri, CGIL, a Grillo: passa

da noi, vedrai pezzo di mondo che non conosci

Massa Carrara, Pisa, Lucca, Livorno

Page 13: Numero 03 anno 2013

La Uil Fpl Toscana ha presentato un esposto in

procura a Firenze per "verificare il

comportamento" della Corte dei conti della

Toscana, che ha 'indagato' 36 persone, fra le quali

esponenti della rsu, nell'ambito di un'inchiesta su

stipendi, indennità e premi erogati dal Comune di

Firenze a circa 5 mila dipendenti tra il 2000 e il

2012. "Ai dirigenti aziendali e rsu - spiega in

un'altra nota l'Unione sindacale di base - sono

contestati 90 milioni di euro di danni, e questo è

un grave attacco alla contrattazione integrativa e

al ruolo delle rsu". "Ci mancava solo - aggiunge la

Uil - che la procura ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Stipendi ai dipendenti del Comune,

UIL presenta esposto su Corte dei Conti

Reintegrare i lavoratori e pagare loro tutti gli

stipendi non erogati da inizio 2011 a titolo di

risarcimento. È questa la sentenza emessa nella

giornata di martedì dal Tribunale di Firenze che ha

così accolto le istanze dei lavoratori licenziati dalla

Sas, società che gestisce i servizi alla strada per

conto del Comune di Firenze.

A darne notizia è una nota della Filt-Cgil che

spiega come, nello specifico,il Tribunale abbia

«decretato l`illegittimità dei contratti di

somministrazione a tempo determinato stipulati da

Sas con varie agenzie ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Il giudice ordina il reintegro dei

dipendenti Sas

Esuberi ridotti a 29 e contratto di solidarietà per 12

mesi: questo l'accordo raggiunto per la vertenza

alla Braccialini, l'azienda di pelletteria di Scandicci

(Firenze). Come spiega una nota della Provincia

di Firenze, al termine del tavolo procedurale

svoltosi alla direzione lavoro della stessa

Provincia è stata raggiunta l'intesa "sulla cospicua

riduzione del numero di esuberi: infatti rispetto alla

previsione iniziale di 77 unità lavorative, indicate

nella lettera di apertura della procedura, questi

sono ora scesi a 29. Altro elemento di positività

emerso dall'incontro è ... LEGGI TUTTO ...

Firenze - Braccialini, esuberi ridotti da 77 a

29. Via ai contratti di solidarietà

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TOSCANA in breve

Firenze, Prato, Pistoia

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L'impianto di termovalorizzazione di Scarlino

Energia non si ferma. La richiesta di sospensiva

presentata al Tar dal Comune di Follonica e dai

comitati ambientalisti sulle nuove autorizzazioni

della Provincia è stata ritirata dai proponenti, visto

l'orientamento maturato dai giudici amministrativi

in sede istruttoria. "Riteniamo importante che

l'attività industriale di Scarlino Energia prosegua

senza subire ulteriori interruzioni - afferma Patrizia

Siveri, assessore all'ambiente della Provincia - . E'

la dimostrazione anche in sede giuridica che le

autorizzazioni sono .... LEGGI TUTTO ...

Arezzo - Lutto in CGIL. E' morta Adriana Sensi

Aveva vissuto intensamente, quasi di corsa. E

altrettanto rapidamente ha salutato tutti. Avrebbe

compiuto 70 anni il prossimo maggio. Sarà un

compleanno che Adriana Sensi non festeggerà. E’

scomparsa questa notte al termine di

un’improvvisa malattia che non ha lasciato né

scampo né tempo.

Il nome di Adriana Sensi è legato alla storia della

Lebole e delle sue operaie. Vi entrò giovanissima,

nel primo laboratorio creato ad Arezzo da Caterina

Lebole. Divenne quindi delegata della

Commissione Interna e del Consiglio di Fabbrica

fino ad esserne la segretaria... LEGGI TUTTO ...

Grosseto - Inceneritore di Scarlino, ritirata

richiesta di sospensiva al TAR

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TOSCANA in breve

Ditta orafa aretina supera bene il momento di

crisi, stila un fatturato in crescita per il 2012

rispetto all'anno precedente dell'ottanta per cento

e decide di ringraziare i propri dipendenti

distribuendo a ciascun dipendente un bonus in

busta paga di 750 euro e un pacchetto di benefit.

Si tratta dell'azienda orafa 'Graziella Group' di

Arezzo che, alla vigilia della rassegna 'Vicenza

Oro' in programma da sabato scorso nella città

veneta, ha tracciato un bilancio positivo dell'anno

che si è appena chiuso. I dipendenti avranno: una

carta carburanti del valore di 100 euro, buoni

spesa per 150 euro ... LEGGI TUTTO ...

Arezzo - Ditta orafa supera crisi e dà bonus ai

dipendenti

Arezzo, Siena, Grosseto

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L'iniziativa

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Ci sono economisti che si sono misurati con la necessità

per il nostro paese di fare riforme, hanno anche scoperto

che ne esistono a costo zero, il che davvero non guasta

in tempi di revisione della spesa pubblica.

Di questo si parlerà martedì della prossima settimana a

Volterra [file programma ed invito allegati] sul versante

dell'INAIL e della rete della sicurezza sociale territoriale.

In quella sede la Cgil avanzerà una proposta con un

obbiettivo ambizioso: dare maggiore sicurezza e

migliorare la qualità della vita di centinaia di migliaia, di

milioni di persone. Sarà presentato per la discussione ed

il confronto uno studio relativo alla tutela del lavoro

contro gli infortuni e le malattie professionali, in crescita

queste seconde nonostante la crisi e il miliardo di ore di

lavoro non fatto.

Interverranno, tra gli altri, il presidente e il direttore

generale Inail rispettivamente Massimo De Felice e

Giuseppe Lucibello. Ci sarà anche l'assessore alla sanità

della regione Toscana Luigi Marroni.

Clicca qui

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NonSoloToscana

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NH Hotels: CIG in deroga per 125 lavoratori

Circa 450 quelli coinvolti nella riorganizzazione

I vertici di NH Italia S.p.A. e le organizzazioni

sindacali hanno siglato un accordo di proroga

della cassa integrazione in deroga presso il

ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La

proroga durerà fino al 30 giugno 2013 per 125

persone rispetto alle 448 coinvolte nell'accordo

sul piano strategico di riorganizzazione del 4

ottobre 2012. A renderlo noto è Nh Italia. Hh

hotels gestisce quasi 400 hotel con circa 60.000

camere in 26 Paesi tra Europa, America e Africa. I

vertici di NH Italia spiegano di perseguire questa

fase di riorganizzazione della propria forza lavoro

"minimizzando l'impatto sociale della procedura

attraverso una serie di strumenti gestionali già

messi in atto e presenti anche nel nuovo accordo -

incentivi all'esodo volontario, ricollocazioni nelle

proprie strutture e presso società specializzate a

cui l'azienda ha esternalizzato alcuni servizi

precedentemente svolti da personale interno. In

questo modo NH Italia S.p.A. ha ridotto

ulteriormente il numero complessivo di dipendenti

in eccedenza in 20 delle 50 strutture nazionali.

Inoltre, si potranno verificare parziali assorbimenti

presso le nuove strutture previste in apertura nel

2013 e saranno messe in atto operazioni di

sostegno al reddito per tutti i dipendenti in cassa

integrazione in deroga". La decisione di

terziarizzare alcune attività (pulizia piani, plonge,

facchinaggio) rientra all'interno del piano

intrapreso da NH Italia a luglio 2012 per far fronte

all'attuale situazione economica che, con il

perdurare della crisi, spiega la società, "impone a

NH Italia massima flessibilità e maggiore

efficienza in un settore caratterizzato da elevati

costi fissi e ricavi fluttuanti. Questa soluzione è

già stata adottata con successo da altri alberghi

del Gruppo, nonché dalle principali catene

alberghiere che operano sul mercato italiano".

Attualmente, NH Hoteles possiede 20 nuovi

alberghi in fase di costruzione, andando così ad

aggiungere oltre 2.500 nuove camere al suo

portfolio. NH Hotels è quotata alla Borsa di

Madrid.

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Federconsumatori

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ASL Firenze: il grande pasticcio dei recuperi ticket

Sono in arrivo 13.000 avvisi di pagamento

Sulla vicenda delle 13.000 lettere con richiesta di

pagamento inviate dalla Azienda Sanitaria di

Firenze ad altrettanti cittadini con richiesta di

pagamento di ticket che non sarebbero stati

pagati nel periodo 2004-2011 il presidente di

Federconsumatori Toscana Giuseppe Minigrilli ha

rilasciato la seguente dichiarazione stampa:

“Troppe incongruenze e criticità sulla azione di

recupero dei ticket sanitari da parte dell’Azienda

Sanitaria Firenze, è necessario un incontro con la

Direzione aziendale per una revisione

complessiva del provvedimento. E’ questa la

richiesta urgente di Federconsumatori Toscana.

Sono davvero tante le proteste e le richieste di

informazioni e chiarimenti arrivate agli sportelli

della Federconsumatori arrivate da cittadini che,

sorpresi e indignati, hanno chiesto informazioni

e sostegno. Si sottolinea, da parte loro, in

particolare, la difficoltà a reperire dopo tanto

tempo la documentazione utile. Queste difficoltà

sono aggravate dal fatto che l’Azienda nella sua

lettera non specifica né il tipo di prestazione né il

motivo per cui si contesta il requisito di esenzione

del ticket. Si dice che tali informazioni mancano

per ragioni di tutela della privacy: l'azienda non

dice niente per proteggere l'interessato, unico

destinatario della richiesta di pagamento, da se

stesso.

La giustificazione non sta in piedi.

C'è poi irrisolto il problema della prescrizione del

presunto debito, 5 anni l'obbligo di conservazione

è scritto nella ricevuta di pagamento del ticket e

poi si contestano pagamenti a partire dal 2004.

E come la mettiamo con il quantum richiesto sotto

la voce recupero spese? C'è una delibera della

Azienda, la 287 del 14 aprile 2009 che stabilisce

una percentuale, l'8.54% della somma dovuta; c'è

anche una recentissima legge regionale, la 81

del 27 dicembre 2012 (Misure urgenti di

razionalizzazione della spesa sanitaria) all’art. 6

comma 2 recita espressamente “Le spese

amministrative del procedimento di riscossione,

determinate nella misura fissa di €. 5,00, sono

poste a carico del debitore”. Nonostante leggi e

regolamento aziendale quanto si chiede è di

molto superiore. Per questo, abbiamo chiesto un

incontro urgente con la Direzione dell’Azienda

Sanitaria per approfondire le diverse e rilevanti

incongruenze che secondo noi inficiano in

maniera sostanziale il provvedimento stesso”.

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