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1 IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE di concerto con IL MINISTRO DELL'INTERNO e con IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Vista la legge 5 novembre 1971, n. 1086, recante norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e da struttura metallica; Vista la legge 2 febbraio 1974, n. 64, recante provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche; Vista la legge 21 giugno 1986, n. 317 recante “Procedura di informazione nel settore delle norme e regolamentazioni tecniche delle regole relative ai servizi della società dell’informazione in attuazione della direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998, modificata dalla direttiva 98/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 luglio 1998”; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, recante «Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione»; Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi allo Stato, alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia; Vista la legge 17 luglio 2004, n. 186, di conversione del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136 ed in particolare l'art. 5, comma 1, che prevede la redazione, da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, di concerto con il Dipartimento della protezione civile, di normative tecniche, anche per la verifica sismica ed idraulica, relative alle costruzioni, nonché per la progettazione, la costruzione e l'adeguamento, anche sismico ed idraulico, delle dighe di ritenuta, dei ponti e delle opere di fondazione e sostegno dei terreni, per assicurare uniformi livelli di sicurezza; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005, con il quale sono state approvate le “Norme tecniche per le costruzioni”; Visto l’art. 14-undevicies del decreto-legge 30 giugno 2005, n. 115, convertito, con modificazioni, in legge 17 agosto 2005, n. 168, che inserisce il comma 2-bis all'art. 5 del citato decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, il quale prevede che “al fine di avviare una fase sperimentale di applicazione delle norme tecniche di cui al comma 1, è consentita, per un periodo di diciotto

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Norme Tecniche, sulle costruzioni, NTC08 Con circolare e segnalibri

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1 IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTUREdi concerto conIL MINISTRO DELL'INTERNOe conIL CAPO DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Vista la legge 5 novembre 1971, n. 1086, recante norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso e da struttura metallica;Vistalalegge2febbraio1974,n.64,recanteprovvedimentiperlecostruzionicon particolari prescrizioni per le zone sismiche;Vista la legge 21 giugno 1986, n. 317 recante Procedura di informazione nel settore dellenormeeregolamentazionitecnichedelleregolerelativeaiservizidellasociet dellinformazioneinattuazionedelladirettiva98/34/CEdelParlamentoeuropeoedel Consiglio del 22 giugno 1998, modificata dalla direttiva 98/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 luglio 1998;VistoildecretodelPresidentedellaRepubblica21aprile1993,n.246,recante Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante conferimento di funzioni e compiti amministrativi allo Stato, alle regioni e agli enti locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59;VistoildecretodelPresidentedellaRepubblica6giugno2001,n.380,testounico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;Vistalalegge17luglio2004,n.186,diconversionedeldecreto-legge28maggio 2004,n.136edinparticolarel'art.5,comma1,cheprevedelaredazione,dapartedel Consigliosuperioredeilavoripubblici,diconcertoconilDipartimentodellaprotezione civile,dinormativetecniche,ancheperlaverificasismicaedidraulica,relativealle costruzioni,nonchperlaprogettazione,lacostruzioneel'adeguamento,anchesismicoed idraulico, delle dighe di ritenuta, dei ponti e delle opere di fondazione e sostegno dei terreni, per assicurare uniformi livelli di sicurezza; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005, con il quale sono state approvate le Norme tecniche per le costruzioni; Vistolart.14-undeviciesdeldecreto-legge30giugno2005,n.115,convertito,con modificazioni,inlegge17agosto2005,n.168,cheinserisceilcomma2-bisall'art.5del citatodecreto-legge28maggio2004,n.136,convertito,conmodificazioni,dallalegge27 luglio2004,n.186,ilqualeprevedechealfinediavviareunafasesperimentaledi applicazione delle norme tecniche di cui al comma 1, consentita, per un periodo di diciotto 2 mesi dalla data di entrata in vigore delle stesse, la possibilit di applicazione, in alternativa, dellanormativaprecedentesullamedesimamateria,dicuiallalegge5novembre1971,n. 1086,eallalegge2febbraio1974,n.64,erelativenormediattuazione,fattosalvo, comunque,quantoprevistodall'applicazionedelregolamentodicuialdecretodel Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246; Consideratalanecessitdiprocederealprevistoaggiornamentobiennaledelle Norme tecniche per le costruzioni di cui al citato decreto ministeriale 14 settembre 2005; Vistoilvoton.74conilqualelAssembleageneraledelConsigliosuperioredei lavoripubblicinelleadunanzedel13e27luglio2007siespressofavorevolmentein ordine allaggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni, di cui al citato decreto ministeriale 14 settembre 2005;Vistalanotadel7agosto2007,n.2262,conlaqualeilPresidentedelConsiglio superioredeilavoripubblicihatrasmessoallUfficiolegislativodelMinisterodelle infrastrutture il suddetto aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni licenziato dallAssemblea generale del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Vistol'art.52delcitatodecretodelPresidentedellaRepubblica6giugno2001,n. 380,chedisponecheintuttiicomunidellaRepubblicalecostruzionisiapubblichesia privatedebbonoessererealizzateinosservanzadellenormetecnicheriguardantiivari elementicostruttivifissatecondecretidelMinistroperleinfrastrutture,diconcertoconil Ministro dell'interno qualora le norme tecniche riguardino costruzioni in zone sismiche;Visti gli articoli 54 e 93 del citato decreto legislativo 31marzo 1998, n. 112 e lart. 83 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, i quali prevedono che l'esercizio di alcune funzioni mantenute allo Stato, quali la predisposizione della normativa tecnicanazionaleperleopereincementoarmatoeinacciaioelecostruzioniinzone sismiche, nonch i criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche, sia realizzato di intesaconlaConferenzaunificata,tramitedecretidelMinistrodelleinfrastrutture,di concerto con il Ministro dell'interno; Visto il concerto espresso dal capo del Dipartimento della protezione civile, espresso con nota prot. n. DPC/CG/75468 del 12 dicembre 2007, ai sensi del citato art. 5, comma 2, della legge 17 luglio 2004, n. 186, di conversione del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136;Visto il concerto espresso dal Ministro dell'interno con nota prot. n.30-18/A - 4 bis del18dicembre2007,aisensidell'art.1,comma1,delcitatoart.52deldecretodel Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380;Vistal'intesaconlaConferenzaunificataresanellasedutadel20dicembre2007, aisensideicitatiarticoli54e93deldecretolegislativon.112/1998e83deldecretodel Presidente della Repubblica n. 380/2001;Vistalanotaprot.n.76703del21dicembre2007,conlaqualeilMinisterodello sviluppoeconomicohacomunicatolanotifica2007/0513/I,contenenteilparere circostanziatoemessodallAustriaaisensidellarticolo9.2delladirettiva98/34/CE, secondo il quale la misura proposta presenterebbe aspetti che possono eventualmente creare ostacoliallaliberacircolazionedeiservizioallalibertdistabilimentodeglioperatoridi servizi nellambito del mercato interno; 3 Considerato che lemissione di un parere circostanziato da parte di uno Stato membro determina il rinvio delladozione del provvedimento contenente le regole tecniche di quattro mesi a decorrere dalla data in cui la Commissione ha ricevuto la comunicazione del progetto diregolatecnica,terminefissatoal20marzo2008,ecomportalobbligodiriferirealla Commissione sul seguito che si intende dare al parere stesso; Ritenuto,tuttavia,diprocedereallapprovazionedelleNormetecnicheperle costruzioni,adesclusionedelletabelle4.4.IIIe4.4.IVedelCapitolo11.7,concernentiil legno,oggettodelparerecircostanziatosopracitato,inconsiderazionedellurgenteed indefettibile aggiornamento delle Norme tecniche di cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005; D E C R E T A Art. 1 Eapprovatoiltestoaggiornatodellenormetecnicheperlecostruzioni,dicuialla legge 5 novembre 1971, n. 1086, alla legge 2 febbraio 1974, n. 64, al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, ed alla legge 27 luglio 2004, n. 186, di conversione deldecreto-legge28maggio2004,n.136,allegatoalpresentedecreto,adeccezionedelle tabelle 4.4.III e 4.4.IV e del Capitolo 11.7. Le presenti norme sostituiscono quelle approvate con il decreto ministeriale 14 settembre 2005. Art. 2 Lenormetecnichedicuiallart.1entranoinvigoretrentagiornidopola pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il presente decreto ed i relativi allegati sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. IL MINISTRO I INDICE GENERALE PREMESSA ........................................................................................................................................................................1OGGETTO................................................................................................................................................................2SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE.............................................................................................................2.1PRINCIPI FONDAMENTALI .........................................................................................................................2.2STATI LIMITE ................................................................................................................................................2.2.1Stati Limite Ultimi (SLU) ..............................................................................................................................2.2.2Stati Limite di Esercizio (SLE)......................................................................................................................2.2.3Verifiche........................................................................................................................................................2.3VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA.........................................................................................................2.4VITA NOMINALE, CLASSI DUSO E PERIODO DI RIFERIMENTO.......................................................2.4.1Vita nominale................................................................................................................................................2.4.2Classi duso...................................................................................................................................................2.4.3Periodo di riferimento per lazione sismica..................................................................................................2.5AZIONI SULLE COSTRUZIONI....................................................................................................................2.5.1Classificazione delle Azioni ..........................................................................................................................2.5.2Caratterizzazione delle Azioni Elementari....................................................................................................2.5.3Combinazioni delle Azioni ............................................................................................................................2.5.4Degrado ........................................................................................................................................................2.6AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE....................................................................................2.6.1Stati Limite Ultimi.........................................................................................................................................2.6.2Stati Limite di Esercizio................................................................................................................................2.7VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI .............................................................................................3AZIONI SULLE COSTRUZIONI...........................................................................................................................3.1OPERE CIVILI E INDUSTRIALI ...................................................................................................................3.1.1GENERALIT.......................................................................................................................................................3.1.2Pesi propri dei materiali strutturali..............................................................................................................3.1.3Carichi permanenti non strutturali ...............................................................................................................3.1.4Carichi variabili ...........................................................................................................................................3.2AZIONE SISMICA..........................................................................................................................................3.2.1Stati limite e relative probabilit di superamento.........................................................................................3.2.2Categorie di sottosuolo e condizioni topografiche .......................................................................................3.2.3Valutazione dellazione sismica....................................................................................................................3.2.4Combinazione dellazione sismica con le altre azioni ..................................................................................3.2.5Effetti della variabilit spaziale del moto.....................................................................................................3.3AZIONI DEL VENTO.....................................................................................................................................3.3.1Generalit.....................................................................................................................................................3.3.2Velocit di riferimento ..................................................................................................................................3.3.3Azioni statiche equivalenti ............................................................................................................................3.3.4Pressione del vento .......................................................................................................................................3.3.5Azione tangenziale del vento.........................................................................................................................3.3.6Pressione cinetica di riferimento. .................................................................................................................3.3.7Coefficiente di esposizione............................................................................................................................3.3.8Coefficiente dinamico ...................................................................................................................................3.3.9Particolari precauzioni progettuali ..............................................................................................................3.4AZIONI DELLA NEVE...................................................................................................................................3.4.1Carico neve...................................................................................................................................................3.4.2Valore caratteristico del carico neve al suolo ..............................................................................................3.4.3Coefficiente di esposizione............................................................................................................................3.4.4Coefficiente termico......................................................................................................................................3.4.5Carico neve sulle coperture ..........................................................................................................................3.5AZIONI DELLA TEMPERATURA................................................................................................................3.5.1Generalit.....................................................................................................................................................3.5.2Temperatura dellaria esterna......................................................................................................................3.5.3Temperatura dellaria interna ......................................................................................................................3.5.4Distribuzione della temperatura negli elementi strutturali...........................................................................3.5.5Azioni termiche sugli edifici..........................................................................................................................3.5.6Particolari precauzioni nel progetto di strutture soggette ad azioni termiche speciali................................3.5.7Effetti delle azioni termiche ..........................................................................................................................3.6AZIONI ECCEZIONALI .................................................................................................................................II3.6.1Incendio ........................................................................................................................................................3.6.2Esplosioni .....................................................................................................................................................3.6.3Urti................................................................................................................................................................4COSTRUZIONI CIVILI E INDUSTRIALI ...........................................................................................................4.1COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ..........................................................................................................4.1.1Valutazione della sicurezza e metodi di analisi ............................................................................................4.1.2Verifiche agli stati limite...............................................................................................................................4.1.3Verifiche per situazioni transitorie ...............................................................................................................4.1.4Verifiche per situazioni eccezionali ..............................................................................................................4.1.5Verifiche mediante prove su strutture campione e su modelli ......................................................................4.1.6Dettagli costruttivi ........................................................................................................................................4.1.7Esecuzione ....................................................................................................................................................4.1.8Norme ulteriori per il calcestruzzo armato precompresso ...........................................................................4.1.9Norme ulteriori per i solai ............................................................................................................................4.1.10Norme ulteriori per le strutture prefabbricate..............................................................................................4.1.11Calcestruzzo a bassa percentuale di armatura o non armato.......................................................................4.1.12Calcestruzzo di aggregati leggeri .................................................................................................................4.1.13Resistenza al fuoco........................................................................................................................................4.2COSTRUZIONI DI ACCIAIO.........................................................................................................................4.2.1Materiali .......................................................................................................................................................4.2.2Valutazione della sicurezza...........................................................................................................................4.2.3Analisi strutturale .........................................................................................................................................4.2.4Verifiche........................................................................................................................................................4.2.5Verifiche per situazioni progettuali transitorie.............................................................................................4.2.6Verifiche per situazioniprogettualieccezionali..........................................................................................4.2.7Progettazione integrata da prove .................................................................................................................4.2.8Unioni ...........................................................................................................................................................4.2.9Requisiti per la progettazione e lesecuzione................................................................................................4.2.10Criteri di durabilit ......................................................................................................................................4.2.11Resistenza al fuoco........................................................................................................................................4.3COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO - CALCESTRUZZO.................................................................4.3.1Valutazione della sicurezza ..........................................................................................................................4.3.2Analisi strutturale .........................................................................................................................................4.3.3Resistenze di calcolo.....................................................................................................................................4.3.4Travi con soletta collaborante ......................................................................................................................4.3.5Colonne composte.........................................................................................................................................4.3.6Solette composte con lamiera grecata ..........................................................................................................4.3.7Verifiche per situazioni transitorie ...............................................................................................................4.3.8Verifiche per situazioni eccezionali ..............................................................................................................4.3.9Resistenza al fuoco........................................................................................................................................4.4COSTRUZIONI DI LEGNO............................................................................................................................4.4.1La valutazione della sicurezza ......................................................................................................................4.4.2Analisi strutturale .........................................................................................................................................4.4.3Le azioni e le loro combinazioni ...................................................................................................................4.4.4Classi di durata del carico............................................................................................................................4.4.5Classi di servizio...........................................................................................................................................4.4.6Resistenza di calcolo.....................................................................................................................................4.4.7Stati limite di esercizio..................................................................................................................................4.4.8Stati limite ultimi...........................................................................................................................................4.4.9Collegamenti .................................................................................................................................................4.4.10Elementi strutturali .......................................................................................................................................4.4.11Sistemi strutturali..........................................................................................................................................4.4.12Robustezza ....................................................................................................................................................4.4.13Durabilit .....................................................................................................................................................4.4.14Resistenza al fuoco........................................................................................................................................4.4.15Regole per lesecuzione ................................................................................................................................4.4.16Controlli e Prove di carico ...........................................................................................................................4.5COSTRUZIONI DI MURATURA...................................................................................................................4.5.1Definizioni.....................................................................................................................................................4.5.2Materiali e caratteristiche tipologiche..........................................................................................................4.5.3Caratteristiche meccaniche delle murature ..................................................................................................4.5.4Organizzazione strutturale............................................................................................................................III4.5.5Analisi strutturale .........................................................................................................................................4.5.6Verifiche........................................................................................................................................................4.5.7Muratura armata ..........................................................................................................................................4.5.8Verifiche per situazioni transitorie ...............................................................................................................4.5.9Verifiche per situazioni eccezionali ..............................................................................................................4.5.10Resistenza al fuoco........................................................................................................................................4.6COSTRUZIONI DI ALTRI MATERIALI .......................................................................................................5PONTI ........................................................................................................................................................................5.1PONTI STRADALI..........................................................................................................................................5.1.1Oggetto .........................................................................................................................................................5.1.2Prescrizioni generali.....................................................................................................................................5.1.3Azioni sui ponti stradali ................................................................................................................................5.1.4Verifiche di sicurezza....................................................................................................................................5.1.5Strutture portanti ..........................................................................................................................................5.1.6Vincoli...........................................................................................................................................................5.1.7Opere accessorie...........................................................................................................................................5.2PONTI FERROVIARI......................................................................................................................................5.2.1Principali criteri progettuali e manutentivi ..................................................................................................5.2.2Azioni sulle opere..........................................................................................................................................5.2.3Particolari prescrizioni per le verifiche........................................................................................................6PROGETTAZIONE GEOTECNICA .....................................................................................................................6.1DISPOSIZIONI GENERALI ...........................................................................................................................6.1.1Oggetto delle Norme.....................................................................................................................................6.1.2Prescrizioni generali.....................................................................................................................................6.2ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO............................................................................................................6.2.1Caratterizzazione e modellazione geologica del sito....................................................................................6.2.2Indagini, caratterizzazione e modellazione geotecnica ................................................................................6.2.3Verifiche della sicurezza e delle prestazioni .................................................................................................6.2.4Impiego del Metodo Osservazionale.............................................................................................................6.2.5Monitoraggio del complesso opera -terreno.................................................................................................6.3STABILIT DEI PENDII NATURALI...........................................................................................................6.3.1Prescrizioni generali.....................................................................................................................................6.3.2Modellazione geologica del pendio ..............................................................................................................6.3.3Modellazione geotecnica del pendio.............................................................................................................6.3.4Verifiche di sicurezza....................................................................................................................................6.3.5Interventi di stabilizzazione ..........................................................................................................................6.3.6Controlli e monitoraggio ..............................................................................................................................6.4OPERE DI FONDAZIONE..............................................................................................................................6.4.1CRITERI GENERALI DI PROGETTO .........................................................................................................6.4.2Fondazioni superficiali .................................................................................................................................6.4.3Fondazioni su pali ........................................................................................................................................6.5OPERE DI SOSTEGNO...................................................................................................................................6.5.1Criteri generali di progetto...........................................................................................................................6.5.2Azioni ............................................................................................................................................................6.5.3Verifiche agli stati limite...............................................................................................................................6.6TIRANTI DI ANCORAGGIO.........................................................................................................................6.6.1Criteri di progetto.........................................................................................................................................6.6.2Verifiche di sicurezza(SLU) ........................................................................................................................6.6.3Aspetti costruttivi ..........................................................................................................................................6.6.4Prove di carico..............................................................................................................................................6.7OPERE IN SOTTERRANEO...........................................................................................................................6.7.1Prescrizioni generali.....................................................................................................................................6.7.2Caratterizzazione geologica .........................................................................................................................6.7.3Caratterizzazione e modellazione geotecnica...............................................................................................6.7.4Criteri di progetto.........................................................................................................................................6.7.5Metodi di calcolo ..........................................................................................................................................6.7.6Controllo e monitoraggio .............................................................................................................................6.8OPERE DI MATERIALI SCIOLTI E FRONTI DI SCAVO...........................................................................6.8.1Criteri generali di progetto...........................................................................................................................6.8.2Verifiche di sicurezza (SLU) .........................................................................................................................6.8.3Verifiche in condizioni di esercizio (SLE).....................................................................................................6.8.4Aspetti costruttivi ..........................................................................................................................................IV 6.8.5Controlli e monitoraggio ..............................................................................................................................6.8.6Fronti di scavo..............................................................................................................................................6.9MIGLIORAMENTO E RINFORZO DEI TERRENI E DELLE ROCCE .......................................................6.9.1Scelta del tipo di intervento e criteri generali di progetto............................................................................6.9.2Monitoraggio ................................................................................................................................................6.10CONSOLIDAMENTO GEOTECNICO DI OPERE ESISTENTI ...................................................................6.10.1Criteri generali di progetto...........................................................................................................................6.10.2Indagini geotecniche e caratterizzazione geotecnica....................................................................................6.10.3Tipi di consolidamento geotecnico ...............................................................................................................6.10.4Controlli e monitoraggio ..............................................................................................................................6.11DISCARICHE CONTROLLATE DI RIFIUTI E DEPOSITI DI INERTI.......................................................6.11.1Discariche controllate ..................................................................................................................................6.11.2Depositi di inerti ...........................................................................................................................................6.12FATTIBILIT DI OPERE SU GRANDI AREE.............................................................................................6.12.1Indagini specifiche........................................................................................................................................7PROGETTAZIONE PER AZIONI SISMICHE....................................................................................................7.1REQUISITI NEI CONFRONTI DEGLI STATI LIMITE................................................................................7.2CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE E MODELLAZIONE ...........................................................7.2.1Criteri generali di progettazione ..................................................................................................................7.2.2Caratteristiche generali delle costruzioni.....................................................................................................7.2.3Criteri di progettazione di elementi strutturali secondari ed elementi non strutturali.............................7.2.4Criteri di progettazione degli impianti .........................................................................................................7.2.5Requisiti strutturali degli elementi di fondazione .........................................................................................7.2.6Criteri di modellazione della struttura e azione sismica ..............................................................................7.3METODI DI ANALISI E CRITERI DI VERIFICA........................................................................................7.3.1Analisi lineare o non lineare.........................................................................................................................7.3.2Analisi statica o dinamica.............................................................................................................................7.3.3Analisi lineare dinamica o statica ................................................................................................................7.3.4Analisi non lineare statica o dinamica..........................................................................................................7.3.5Risposta alle diverse componenti dellazione sismica ed alla variabilit spaziale del moto........................7.3.6Criteri di verifica agli stati limite ultimi .......................................................................................................7.3.7Criteri di verifica agli stati limite di esercizio..............................................................................................7.4COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO ..........................................................................................................7.4.1Generalit.....................................................................................................................................................7.4.2Caratteristiche dei materiali .........................................................................................................................7.4.3Tipologie strutturali e fattori di struttura .....................................................................................................7.4.4Dimensionamento e verifica degli elementi strutturali .................................................................................7.4.5Costruzioni con struttura prefabbricata .......................................................................................................7.4.6Dettagli costruttivi ........................................................................................................................................7.5COSTRUZIONI DACCIAIO..........................................................................................................................7.5.1Caratteristiche dei materiali .........................................................................................................................7.5.2Tipologie strutturali e fattori di struttura .....................................................................................................7.5.3Regole di progetto generali per elementi strutturali dissipativi ...................................................................7.5.4Regole di progetto specifiche per strutture intelaiate...................................................................................7.5.5Regole di progetto specifiche per strutture con controventi concentrici ......................................................7.5.6Regole di progetto specifiche per strutture con controventi eccentrici ........................................................7.6COSTRUZIONI COMPOSTE DI ACCIAIO-CALCESTRUZZO ..................................................................7.6.1Caratteristiche dei materiali .........................................................................................................................7.6.2Tipologie strutturali e fattori di struttura .....................................................................................................7.6.3Rigidezza della sezione trasversale composta ..............................................................................................7.6.4Criteri di progetto e dettagli per strutture dissipative ..................................................................................7.6.5Regole specifiche per le membrature............................................................................................................7.6.6Regole specifiche per strutture intelaiate .....................................................................................................7.6.7Regole specifiche per strutture con controventi concentrici.........................................................................7.6.8Regole specifiche per strutture con controventi eccentrici ...........................................................................7.7COSTRUZIONI DI LEGNO............................................................................................................................7.7.1Aspetti concettuali della progettazione.........................................................................................................7.7.2Materiali e propriet delle zone dissipative..................................................................................................7.7.3Tipologie strutturali e fattori di struttura .....................................................................................................7.7.4Analisi strutturale .........................................................................................................................................7.7.5Disposizioni costruttive.................................................................................................................................7.7.6Verifiche di sicurezza....................................................................................................................................7.7.7Regole di dettaglio........................................................................................................................................V 7.8COSTRUZIONI DI MURATURA...................................................................................................................7.8.1Regole generali .............................................................................................................................................7.8.2Costruzioni in muratura ordinaria ...............................................................................................................7.8.3Costruzioni in muratura armata ...................................................................................................................7.8.4Strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata..........................................................................7.8.5Regole di dettaglio.. 7.9PONTI ..............................................................................................................................................................7.9.1Campo di applicazione .................................................................................................................................7.9.2Criteri generali di progettazione ..................................................................................................................7.9.3Modello strutturale .......................................................................................................................................7.9.4Analisi strutturale .........................................................................................................................................7.9.5Dimensionamento degli elementi ..................................................................................................................7.9.6Dettagli costruttivi per elementi in calcestruzzo armato ..............................................................................7.10COSTRUZIONI E PONTI CON ISOLAMENTO E/O DISSIPAZIONE........................................................7.10.1Scopo.............................................................................................................................................................7.10.2Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento ................................................................................7.10.3Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi ................................................................................7.10.4Indicazioni progettuali..................................................................................................................................7.10.5Modellazione e analisi strutturale ................................................................................................................7.10.6Verifiche........................................................................................................................................................7.10.7Aspetti costruttivi, manutenzione, sostituibilit ............................................................................................7.10.8Accorgimenti specifici in fase di collaudo ....................................................................................................7.11OPERE E SISTEMI GEOTECNICI.................................................................................................................7.11.1Requisiti nei confronti degli stati limite........................................................................................................7.11.2Caratterizzazione geotecnica ai fini sismici .................................................................................................7.11.3Risposta sismica e stabilit del sito ..............................................................................................................7.11.4Fronti di scavo e rilevati...............................................................................................................................7.11.5Fondazioni ....................................................................................................................................................7.11.6Opere di sostegno .........................................................................................................................................8COSTRUZIONI ESISTENTI ..................................................................................................................................8.1OGGETTO.......................................................................................................................................................8.2CRITERI GENERALI......................................................................................................................................8.3VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA.........................................................................................................8.4CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI..................................................................................................8.4.1Intervento di adeguamento ...........................................................................................................................8.4.2Intervento di miglioramento .........................................................................................................................8.4.3Riparazione o intervento locale ....................................................................................................................8.5PROCEDURE PER LA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA E LA REDAZIONE DEI PROGETTI.....8.5.1Analisi storico-critica ...................................................................................................................................8.5.2Rilievo...........................................................................................................................................................8.5.3Caratterizzazione meccanica dei materiali...................................................................................................8.5.4Livelli di conoscenza e fattori di confidenza.................................................................................................8.5.5Azioni ............................................................................................................................................................8.6MATERIALI ....................................................................................................................................................8.7VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE IN PRESENZA DI AZIONI SISMICHE.......................................8.7.1Costruzioni in muratura................................................................................................................................8.7.2Costruzioni in cemento armato o in acciaio .................................................................................................8.7.3Edifici misti ...................................................................................................................................................8.7.4Criteri e tipi dintervento..............................................................................................................................8.7.5Progetto dellintervento................................................................................................................................9COLLAUDO STATICO...........................................................................................................................................9.1PRESCRIZIONI GENERALI ..........................................................................................................................9.2PROVE DI CARICO........................................................................................................................................9.2.1Strutture prefabbricate..................................................................................................................................9.2.2Ponti stradali ................................................................................................................................................9.2.3Ponti ferroviari .............................................................................................................................................10REDAZIONE DEI PROGETTI STRUTTURALI ESECUTIVI E DELLE RELAZIONI DI CALCOLO......10.1CARATTERISTICHE GENERALI .................................................................................................................10.2ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON LAUSILIO DI CODICI DI CALCOLO......................................11MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE ..................................................................................VI 11.1GENERALIT.................................................................................................................................................11.2CALCESTRUZZO...........................................................................................................................................11.2.1Specifiche per il calcestruzzo........................................................................................................................11.2.2Controlli di qualit del calcestruzzo.............................................................................................................11.2.3Valutazione preliminare della resistenza......................................................................................................11.2.4Prelievo dei campioni ...................................................................................................................................11.2.5Controllo di accettazione..............................................................................................................................11.2.6Controllo della resistenza del calcestruzzo in opera ....................................................................................11.2.7Prove complementari ....................................................................................................................................11.2.8Prescrizioni relative al calcestruzzo confezionato con processo industrializzato ........................................11.2.9Componenti del calcestruzzo ........................................................................................................................11.2.10Caratteristiche del calcestruzzo....................................................................................................................11.2.11Durabilit .....................................................................................................................................................11.3ACCIAIO .........................................................................................................................................................11.3.1Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio .......................................................................................11.3.2Acciaio per cemento armato .........................................................................................................................11.3.3Acciaio per cemento armato precompresso. .................................................................................................11.3.4Acciaiper strutture metalliche e per strutture composte.............................................................................11.4MATERIALI DIVERSI DALLACCIAIO UTILIZZATI CON FUNZIONE DI ARMATURA IN STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO............................................................................................11.5SISTEMI DI PRECOMPRESSIONE A CAVI POST-TESI E TIRANTI DI ANCORAGGIO.......................11.5.1Sistemi di precompressione a cavi post-tesi..................................................................................................11.5.2Tiranti di ancoraggio....................................................................................................................................11.6APPOGGI STRUTTURALI.............................................................................................................................11.7MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO..........................................................................................11.7.1Generalit.....................................................................................................................................................11.7.2Legno massiccio............................................................................................................................................11.7.3Legno strutturale con giunti a dita ...............................................................................................................11.7.4Legno lamellare incollato.............................................................................................................................11.7.5Pannelli a base di legno................................................................................................................................11.7.6Altri prodotti derivati dal legno per uso strutturale .....................................................................................11.7.7Adesivi...........................................................................................................................................................11.7.8Elementi meccanici di collegamento.............................................................................................................11.7.9Durabilit del legno e derivati......................................................................................................................11.7.10Procedure di qualificazione e accettazione ..................................................................................................11.8COMPONENTI PREFABBRICATI IN C.A. E C.A.P. ...................................................................................11.8.1Generalit.....................................................................................................................................................11.8.2Requisiti minimi degli stabilimenti e degli impianti di produzione...............................................................11.8.3Controllo di produzione................................................................................................................................11.8.4Procedure di qualificazione..........................................................................................................................11.8.5Documenti di accompagnamento..................................................................................................................11.9DISPOSITIVI ANTISISMICI ..........................................................................................................................11.9.1Tipologie di dispositivi..................................................................................................................................11.9.2Procedura di qualificazione..........................................................................................................................11.9.3Procedura di accettazione ............................................................................................................................11.9.4Dispositivi a comportamento lineare............................................................................................................11.9.5Dispositivi a comportamento non lineare.....................................................................................................11.9.6Dispositivi a comportamento viscoso............................................................................................................11.9.7Isolatori elastomerici ....................................................................................................................................11.9.8Isolatori a scorrimento .................................................................................................................................11.9.9Dispositivi a vincolo rigido del tipo a fusibile..........................................................................................11.9.10Dispositivi (dinamici) di vincolo provvisorio ...............................................................................................11.10MURATURA PORTANTE..............................................................................................................................11.10.1Elementi per muratura..................................................................................................................................11.10.2Malte per muratura.......................................................................................................................................11.10.3Determinazione dei parametri meccanici della muratura ............................................................................12RIFERIMENTI TECNICI .......................................................................................................................................ALLEGATO A ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: PERICOLOSITA' SISMICA. ALLEGATO B ALLE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI: TABELLE DEI PARAMETRI CHE DEFINISCONO L'AZIONE SISMICA...... 1 PREMESSA Le presenti Norme tecniche per le costruzioni sono emesse ai sensi delle leggi 05.11.1971, n. 1086, e 02.02.1974, n. 64, cos come riunite nel Testo Unico per lEdilizia di cui al D.P.R. 06.06.2001, n. 380,edellart.5deldecretolegge28.05.2004,n.136,convertitoinlegge,conmodificazioni, dallart. 1 della legge 27.07.2004, n. 186 e ss. mm. ii.. Esse raccolgono in un unico organico testo le norme prima distribuite in diversi decreti ministeriali. 1OGGETTO Le presenti Norme tecniche per le costruzioni definiscono i principi per il progetto, lesecuzione e il collaudodellecostruzioni,neiriguardidelleprestazionilororichiesteinterminidirequisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilit, anche in caso di incendio, e di durabilit. Essefornisconoquindiicriterigeneralidisicurezza,precisanoleazionichedevonoessere utilizzatenelprogetto,definisconolecaratteristichedeimaterialiedeiprodottie,piingenerale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere. Circaleindicazioniapplicativeperlottenimentodelleprescritteprestazioni,perquantonon espressamentespecificatonelpresentedocumento,cisipuriferireanormativedicomprovata validiteadaltridocumentitecnicielencatinelCap.12.Inparticolarequellefornitedagli EurocodiciconlerelativeAppendiciNazionalicostituisconoindicazionidicomprovatavalidite forniscono il sistematico supporto applicativo delle presenti norme. 2 2SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE 2.1PRINCIPI FONDAMENTALI Leopereelecomponentistrutturalidevonoessereprogettate,eseguite,collaudateesoggettea manutenzioneinmodotaledaconsentirnelaprevistautilizzazione,informaeconomicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto dalle presenti norme. La sicurezza e le prestazioni di unopera o di una parte di essa devono essere valutate in relazione aglistatilimitechesipossonoverificaredurantelavitanominale.Statolimitelacondizione superata la quale lopera non soddisfa pi le esigenze per le quali stata progettata. In particolare, secondo quanto stabilito nei capitoli specifici, le opere e le varie tipologie strutturali devono possedere i seguenti requisiti: -sicurezza nei confronti di stati limite ultimi (SLU): capacit di evitare crolli, perdite di equilibrio e dissesti gravi, totali o parziali, che possano compromettere lincolumit delle persone ovvero comportare la perdita di beni, ovvero provocare gravi danni ambientali e sociali, ovvero mettere fuori servizio lopera; -sicurezzaneiconfrontidistatilimitediesercizio(SLE):capacitdigarantireleprestazioni previste per le condizioni di esercizio; -robustezzaneiconfrontidiazionieccezionali:capacitdievitaredannisproporzionatirispetto allentit delle cause innescanti quali incendio, esplosioni, urti. Il superamento di uno stato limite ultimo ha carattere irreversibile e si definisce collasso. Il superamento di uno stato limite di esercizio pu avere carattere reversibile o irreversibile.Per le opere esistenti possibile fare riferimento a livelli di sicurezza diversi da quelli delle nuove opere ed anche possibile considerare solo gli stati limite ultimi. Maggiori dettagli sono dati al Cap. 8. La durabilit, definita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, propriet essenziale affinch i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vitadellopera,deveesseregarantitaattraversounaopportunasceltadeimaterialieunopportuno dimensionamentodellestrutture,compreseleeventualimisurediprotezioneemanutenzione.I prodotti ed i componenti utilizzati per le opere strutturali devono essere chiaramente identificati in termini di caratteristiche meccanico-fisico-chimiche indispensabili alla valutazione della sicurezza e dotati di idonea qualificazione, cos come specificato al Cap. 11. I materiali ed i prodotti, per poter essere utilizzati nelle opere previste dalle presenti norme, devono esseresottopostiaprocedureeprovesperimentalidiaccettazione.Leproveeleproceduredi accettazione sono definite nelle parti specifiche delle presenti norme riguardanti i materiali. Lafornituradicomponenti,sistemioprodotti,impiegatiperfinistrutturali,deveessere accompagnatadaunmanualediinstallazioneedimanutenzionedaallegarealladocumentazione dellopera.I componenti, sistemi e prodotti, edili od impiantistici, non facenti parte del complesso strutturale,machesvolgonofunzionestaticaautonoma,devonoessereprogettatiedinstallatinel rispetto dei livelli di sicurezza e delle prestazioni di seguito prescritti. Leazionidaprendereincontodevonoessereassunteinaccordoconquantostabilitoneirelativi capitolidellepresentinorme.Inmancanzadispecificheindicazioni,sidovrfarericorsoad opportune indagini, eventualmente anche sperimentali, o a normative di comprovata validit. 3 2.2STATI LIMITE 2.2.1STATI LIMITE ULTIMI (SLU) I principali Stati Limite Ultimi, di cui al 2.1, sono elencati nel seguito: a)perdita di equilibrio della struttura o di una sua parte; b)spostamenti o deformazioni eccessive; c)raggiungimentodellamassimacapacitdiresistenzadipartidistrutture,collegamenti, fondazioni; d)raggiungimento della massima capacit di resistenza della struttura nel suo insieme; e)raggiungimento di meccanismi di collasso nei terreni; f)rottura di membrature e collegamenti per fatica; g)rottura di membrature e collegamenti per altri effetti dipendenti dal tempo; h)instabilit di parti della struttura o del suo insieme; Altri stati limite ultimi sono considerati in relazione alle specificit delle singole opere; in presenza di azioni sismiche, gli Stati Limite Ultimi sono quelli precisati nel 3.2.1. 2.2.2STATI LIMITE DI ESERCIZIO (SLE) I principali Stati Limite di Esercizio, di cui al 2.1, sono elencati nel seguito: a)danneggiamentilocali(ades.eccessivafessurazionedelcalcestruzzo)chepossanoridurrela durabilit della struttura, la suaefficienza o il suo aspetto; b)spostamentiedeformazionichepossanolimitarelusodellacostruzione,lasuaefficienzaeil suo aspetto; c)spostamenti e deformazioni che possano compromettere lefficienza e laspetto di elementi non strutturali, impianti, macchinari; d)vibrazioni che possano compromettere luso della costruzione; e)danni per fatica che possano compromettere la durabilit; f)corrosione e/o eccessivo degrado dei materiali in funzione dellambiente di esposizione; Altristatilimitesonoconsideratiinrelazioneallespecificitdellesingoleopere;inpresenzadi azioni sismiche, gli Stati Limite di Esercizio sono quelliprecisati nel 3.2.1. 2.2.3VERIFICHE Le opere strutturali devono essere verificate: a)perglistatilimiteultimichepossonopresentarsi,inconseguenzaallediversecombinazioni delle azioni; b)per gli stati limite di esercizio definiti in relazione alle prestazioni attese. Leverifichedisicurezzadelleoperedevonoesserecontenuteneidocumentidiprogetto,con riferimentoalleprescrittecaratteristichemeccanichedeimaterialieallacaratterizzazione geotecnica del terreno, dedotta in base a specifiche indagini. La struttura deve essere verificata nelle fasiintermedie,tenutocontodelprocessocostruttivo;leverificheperquestesituazionitransitorie sono generalmente condotte nei confronti dei soli stati limite ultimi. Per le opere per le quali nel corso dei lavori si manifestino situazioni significativamente difformi da quelle di progetto occorre effettuare le relative necessarie verifiche. 4 2.3VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA Perlavalutazionedellasicurezzadellecostruzionisidevonoadottarecriteriprobabilistici scientificamentecomprovati.Nelseguitosononormatiicriteridelmetodosemiprobabilisticoagli statilimitebasatisullimpiegodeicoefficientiparzialidisicurezza,applicabilinellageneralitdei casi;talemetododettodiprimolivello.Peroperediparticolareimportanzasipossonoadottare metodi di livello superiore, tratti da documentazione tecnica di comprovata validit. Nel metodo semiprobabilistico agli stati limite, la sicurezza strutturale deve essere verificata tramite ilconfrontotralaresistenzaeleffettodelleazioni.Perlasicurezzastrutturale,laresistenzadei materialieleazionisonorappresentatedaivaloricaratteristici, kiR e kjF definiti,rispettivamente, comeilfrattileinferioredelleresistenzeeilfrattile(superioreoinferiore)delleazioniche minimizzano la sicurezza. In genere, i frattili sono assunti pari al 5%. Per le grandezze con piccoli coefficientidivariazione,ovveropergrandezzechenonriguardinounivocamenteresistenzeo azioni, si possono considerare frattili al 50% (valori mediani). Perlasicurezzadiopereesistemigeotecnici,ivaloricaratteristicideiparametrifisico-meccanici dei terreni sono definiti nel 6.2.2. Laverificadellasicurezzaneiriguardideglistatilimiteultimidiresistenzasieffettuaconil metodo dei coefficienti parziali di sicurezza espresso dalla equazione formale: d dR E (2.2.1) dove dR la resistenza di progetto, valutata in base ai valori di progetto della resistenza dei materiali e ai valori nominali delle grandezze geometriche interessate; dE il valore di progetto delleffetto delle azioni, valutato in base ai valori di progetto Fdj = Fkj Fj delle azioni come indicato nel 2.5.3, o direttamente Edj = EkjEj. Icoefficientiparzialidisicurezza, MieFj ,associatirispettivamentealmaterialei-esimoe allazione j-esima, tengono in conto la variabilit delle rispettive grandezze e le incertezze relative alle tolleranze geometriche e alla affidabilit del modello di calcolo. La verifica della sicurezza nei riguardi degli stati limite di esercizio si esprime controllando aspetti di funzionalit e stato tensionale. 2.4VITA NOMINALE, CLASSI DUSO E PERIODO DI RIFERIMENTO 2.4.1VITA NOMINALE La vita nominale di unopera strutturale NV intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purchsoggettaallamanutenzioneordinaria,devepotereessereusataperloscopoalquale destinata. La vita nominale dei diversi tipi di opere quella riportata nella Tab. 2.4.I e deve essere precisata nei documenti di progetto. Tabella 2.4.I Vita nominale VN per diversi tipi di opereTIPI DI COSTRUZIONE Vita NominaleVN (in anni) 1Opere provvisorie Opere provvisionali - Strutture in fase costruttiva1 10 2Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normale 503Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategica 100 1 Le verifiche sismiche di opere provvisorie o strutture in fase costruttiva possono omettersi quando le relative durate previste in progetto siano inferiori a 2 anni. 5 2.4.2CLASSI DUSO In presenza di azioni sismiche, con riferimento alle conseguenze di una interruzione di operativit o di un eventuale collasso, le costruzioni sono suddivise in classi duso cos definite: Classe I:Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli. Classe II:Costruzioniilcuiusoprevedanormaliaffollamenti,senzacontenutipericolosiper lambienteesenzafunzionipubblicheesocialiessenziali.Industrieconattivitnon pericolose per lambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe duso III o in Classe duso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti. Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attivit pericolose perlambiente.RetiviarieextraurbanenonricadentiinClassedusoIV.Pontiereti ferroviarielacuiinterruzioneprovochisituazionidiemergenza.Digherilevantiperle conseguenze di un loro eventuale collasso.Classe IV:Costruzioniconfunzionipubblicheostrategicheimportanti,ancheconriferimentoalla gestione della protezione civile in caso di calamit. Industrie con attivit particolarmente pericolose per lambiente. Reti viarie di tipo A o B,di cui al D.M. 5 novembre 2001, n. 6792,Normefunzionaliegeometricheperlacostruzionedellestrade,editipoC quando appartenenti ad itinerari di collegamentotra capoluoghi di provincia non altres servitidastradeditipoAoB.Pontieretiferroviariediimportanzacriticaperil mantenimentodelleviedicomunicazione,particolarmentedopouneventosismico. Digheconnessealfunzionamentodiacquedottieaimpiantidiproduzionedienergia elettrica. 2.4.3PERIODO DI RIFERIMENTO PER L AZIONE SISMICA Leazionisismichesuciascunacostruzionevengonovalutateinrelazioneadunperiododi riferimento RVche si ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplicandone la vita nominale NVper il coefficiente duso UC : R N UV V C = (2.4.1) Il valore del coefficiente duso UC definito, al variare della classe duso, come mostrato in Tab. 2.4.II. Tab. 2.4.II Valori del coefficiente duso CU CLASSE DUSOIIIIIIIV COEFFICIENTE CU0,71,01,52,0 Se VR 35 anni si pone comunque VR = 35 anni. 2.5AZIONI SULLE COSTRUZIONI2.5.1CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI Si definisce azione ogni causa o insieme di cause capace di indurre stati limite in una struttura. 2.5.1.1Classificazione delle azioni in base al modo di esplicarsi a)dirette: forze concentrate, carichi distribuiti, fissi o mobili; b)indirette: 6 spostamenti impressi, variazioni di temperatura e di umidit, ritiro, precompressione, cedimenti di vincolo, ecc. c)degrado: - endogeno: alterazione naturale del materiale di cui composta lopera strutturale; - esogeno: alterazione delle caratteristiche dei materiali costituenti lopera strutturale, a seguitodi agenti esterni. 2.5.1.2Classificazione delle azioni secondo la risposta strutturale a)statiche:azioniapplicateallastrutturachenonprovocanoaccelerazionisignificativedella stessa o di alcune sue parti; b)pseudo statiche: azioni dinamiche rappresentabili mediante unazione statica equivalente; c)dinamiche: azioni che causano significative accelerazioni della struttura o dei suoi componenti. 2.5.1.3Classificazione delle azioni secondo la variazione della loro intensit nel tempo a)permanenti( G ):azionicheagisconodurantetuttalavitanominaledellacostruzione,lacui variazionediintensitneltempocospiccolaelentadapoterleconsiderareconsufficiente approssimazione costanti nel tempo: -pesopropriodituttiglielementistrutturali;pesopropriodelterreno,quandopertinente; forzeindottedalterreno(esclusiglieffettidicarichivariabiliapplicatialterreno);forze risultanti dalla pressione dellacqua (quando si configurino costanti nel tempo) (1G ); -peso proprio di tutti gli elementi non strutturali (2G ); -spostamentiedeformazioniimposti,previstidalprogettoerealizzatiallattodella costruzione; -pretensione e precompressione ( P ); -ritiro e viscosit; -spostamenti differenziali; b)variabili ( Q ): azioni sulla struttura o sullelemento strutturale con valori istantanei che possono risultare sensibilmente diversi fra loro nel tempo: -di lunga durata: agiscono con unintensit significativa, anche non continuativamente, per un tempo non trascurabile rispetto alla vita nominale della struttura; -dibrevedurata:azionicheagisconoperunperiododitempobreverispettoallavita nominale della struttura; c)eccezionali( A):azionichesiverificanosoloeccezionalmentenelcorsodellavitanominale della struttura; -incendi; -esplosioni; -urti ed impatti; d)sismiche ( E ): azioni derivanti dai terremoti. 7 2.5.2CARATTERIZZAZIONE DELLE AZIONI ELEMENTARI Si definisce valore caratteristico kQ di unazione variabile il valore corrispondente ad un frattile pari al 95 % della popolazione dei massimi, in relazione al periodo diriferimento dellazione variabile stessa. Nella definizione delle combinazioni delle azioni che possono agire contemporaneamente, i termini Qkj rappresentano le azioni variabili della combinazione, con Qk1 azione variabile dominante e Qk2, Qk3,azionivariabilichepossonoagirecontemporaneamenteaquelladominante.Leazioni variabili Qkj vengono combinate con i coefficienti di combinazione 0j, 1j e 2j, i cui valori sono forniti nel 2.5.3, Tab. 2.5.I, per edifici civili e industriali correnti.Conriferimentoalladuratapercentualerelativaailivellidiintensitdellazionevariabile,si definiscono: -valore quasi permanente 2jQkj:la media della distribuzione temporale dellintensit; -valorefrequente1jQkj:ilvalorecorrispondentealfrattile95%delladistribuzionetemporale dellintensit e cio che superato per una limitata frazione del periodo di riferimento; -valoreraro(odicombinazione)0jQkj:ilvalorediduratabrevemaancorasignificativanei riguardi della possibile concomitanza con altre azioni variabili. Nelcasoincuilacaratterizzazionestocasticadellazioneconsideratanonsiadisponibile,sipu assumereilvalorenominale.Nelseguitosonoindicaticonpedicek ivaloricaratteristici;senza pediceki valori nominali. 2.5.3COMBINAZIONI DELLE AZIONI Ai fini delle verifiche degli stati limite si definiscono le seguenti combinazioni delle azioni. Combinazione fondamentale, generalmente impiegata per gli stati limite ultimi (SLU): G1G1 + G2G2 + PP + Q1Qk1 + Q202Qk2 + Q303Qk3 + (2.5.1) Combinazionecaratteristica(rara),generalmenteimpiegataperglistatilimitediesercizio (SLE) irreversibili, da utilizzarsi nelle verifiche alle tensioni ammissibili di cui al 2.7: G1 + G2 + P + Qk1 + 02Qk2 + 03Qk3+ (2.5.2) Combinazionefrequente,generalmenteimpiegataperglistatilimitediesercizio(SLE) reversibili: G1 + G2 +P+ 11Qk1 + 22Qk2 + 23Qk3 + (2.5.3) Combinazionequasipermanente(SLE),generalmenteimpiegataperglieffettialungo termine: G1 + G2 + P + 21Qk1 + 22Qk2 + 23Qk3 + (2.5.4) Combinazione sismica, impiegata pergli stati limite ultimi e di esercizio connessiallazione sismica E (v. 3.2): E + G1 + G2 + P + 21Qk1 + 22Qk2 + (2.5.5) Combinazioneeccezionale,impiegataperglistatilimiteultimiconnessialleazioni eccezionali di progetto Ad (v. 3.6): 1 2 d 21 k1 22 k2G G P A Q Q ... + + + + + + (2.5.6) Nelle combinazioni per SLE, si intende che vengono omessi i carichi kjQche danno un contributo favorevole ai fini delle verifiche e, se del caso, i carichi G2. 8 Altre combinazioni sono da considerare in funzione di specifici aspetti (p. es. fatica, ecc.). Nelle formule sopra riportate il simbolo + vuol dire combinato con.I valori dei coefficienti parziali di sicurezza Gie Qjsono dati in 2.6.1, Tab. 2.6.I Tabella 2.5.I Valori dei coefficienti di combinazione Categoria/Azione variabile 0j 1j 2j Categoria A Ambienti ad uso residenziale0,70,50,3 Categoria B Uffici0,70,50,3 Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento0,70,70,6 Categoria D Ambienti ad uso commerciale0,70,70,6 Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso industriale1,00,90,8 Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso 30 kN)0,70,70,6 Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kN)0,70,50,3 Categoria H Coperture 0,00,00,0 Vento0,60,20,0 Neve(a quota 1000 m s.l.m.)0,50,20,0 Neve(a quota > 1000 m s.l.m.)0,70,50,2 Variazioni termiche0,60,50,0 2.5.4DEGRADO La struttura deve essereprogettata cosche il degrado nelcorso della sua vita nominale, purch si adotti la normale manutenzione ordinaria, non pregiudichi le sue prestazioni in termini di resistenza, stabilit e funzionalit, portandole al di sotto del livello richiesto dalle presenti norme. Lemisurediprotezionecontroleccessivodegradodevonoesserestabiliteconriferimentoalle previste condizioni ambientali. Laprotezionecontroleccessivodegradodeveessereottenutaattraversounopportunasceltadei dettagli,deimaterialiedelledimensionistrutturali,conleventualeapplicazionedisostanzeo ricoprimenti protettivi, nonch con ladozione di altre misure di protezione attiva o passiva. 2.6AZIONI NELLE VERIFICHE AGLI STATI LIMITE Le verifiche agli stati limite devono essere eseguite per tutte le pi gravose condizioni di carico che possono agire sulla struttura, valutando gli effetti delle combinazioni definite nel 2.5.3. 2.6.1STATI LIMITE ULTIMI Nelle verifiche agli stati limite ultimi si distinguono: lo stato limite di equilibrio come corpo rigido: EQUlo stato limite di resistenza della struttura compresi gli elementi di fondazione: STRlo stato limite di resistenza del terreno: GEOLa Tabella 2.6.I,e le successiveTabelle 5.1.V e 5.2.V, forniscono i valori dei coefficienti parziali delleazionidaassumereperladeterminazionedeglieffettidelleazioninelleverificheaglistati limite ultimi, salvo quanto diversamente previsto nei capitoli successivi delle presenti norme. Perleverificheneiconfrontidellostatolimiteultimodiequilibriocomecorporigido(EQU)si utilizzanoicoefficientiparzialiFrelativialleazioniriportatinellacolonnaEQUdelleTabelle sopra citate. 9 Nelle verifiche nei confronti degli stati limite ultimi strutturali (STR) e geotecnici (GEO) si possono adottare, in alternativa, due diversi approcci progettuali. NellApproccio 1siimpieganoduediversecombinazionidigruppidicoefficientiparziali, rispettivamente definiti per le azioni (A), per la resistenza dei materiali (M)e, eventualmente, per laresistenzaglobaledelsistema(R).NellaCombinazione 1dellApproccio 1,perleazionisi impieganoicoefficientiFriportatinellacolonnaA1delleTabellesopracitate.Nella Combinazione 2 dellApproccio 1, si impiegano invece i coefficienti F riportati nella colonna A2. NellApproccio 2 si impiega ununica combinazione dei gruppi di coefficienti parziali definiti per le Azioni(A),perlaresistenzadeimateriali(M)e,eventualmente,perlaresistenzaglobale(R).In tale approccio, per le azioni si impiegano i coefficienti F riportati nella colonna A1. I coefficienti parziali M per i parametri geotecnici e i coefficienti R che operano direttamente sulla resistenza globale di opere e sistemi geotecnici sono definiti nel successivo Capitolo 6. Tabella 2.6.I Coefficienti parziali per le azioni o per leffetto delle azioni nelle verifiche SLU CoefficienteF EQU A1STR A2GEO Carichi permanentifavorevoli sfavorevoli G1 0,9 1,1 1,0 1,3 1,0 1,0 Carichi permanenti non strutturali(1)

favorevoli sfavorevoli G2 0,0 1,5 0,0 1,5 0,0 1,3 Carichi variabilifavorevoli sfavorevoli Qi 0,0 1,5 0,0 1,5 0,0 1,3 (1)Nelcasoincuiicarichipermanentinonstrutturali(ades.carichipermanentiportati)siano compiutamentedefinitisipotrannoadottareperessiglistessicoefficientivalidiperleazioni permanenti. Nella Tab. 2.6.I il significato dei simboli il seguente: G1coefficiente parziale del peso proprio della struttura, nonch del peso proprio del terreno e dellacqua, quando pertinenti; G2 coefficiente parziale dei pesi propri degli elementi non strutturali; Qicoefficiente parziale delle azioni variabili. Nel caso in cui lazione sia costituita dalla spinta del terreno, per la scelta dei coefficienti parziali di sicurezza valgono le indicazioni riportate nel Cap. 6. Il coefficiente parziale della precompressione si assume pari a P1, 0 = . Altri valori di coefficienti parziali sono riportati nei capitoli successivi con riferimento a particolari azioni specifiche.2.6.2STATI LIMITE DI ESERCIZIO Le verifiche agli stati limite di esercizio riguardano le voci riportate al 2.2.2. NelCap.4,perlecondizioninonsismiche,enelCap.7,perlecondizionisismiche,sonodate specifiche indicazioni sulle verifiche in questione, con riferimento ai diversi materiali strutturali. 102.7VERIFICHE ALLE TENSIONI AMMISSIBILI Relativamente ai metodi di calcolo, d'obbligo il Metodo agli stati limite di cui al 2.6. Perlecostruzioniditipo1e2eClassedusoIeII,limitatamenteasitiricadentiinZona4, ammessoilMetododiverificaalletensioniammissibili.Pertaliverifichesidevefareriferimento alle norme tecniche di cui al D.M. LL. PP. 14.02.92, per le strutture in calcestruzzo e in acciaio, al D.M.LL.PP.20.11.87,perlestruttureinmuraturaealD.M.LL.PP.11.03.88perleopereei sistemi geotecnici.Le norme dette si debbono in tal caso applicare integralmente, salvo per i materiali e i prodotti, le azionieilcollaudostatico,periqualivalgonoleprescrizioniriportatenellepresentinorme tecniche.Leazionisismichedebbonoesserevalutateassumendoparia5ilgradodisismicitS,quale definito al B. 4 del D.M. LL. PP. 16.01.1996, ed assumendo le modalit costruttive e di calcolo di cui al D.M. LL. PP. citato, nonch alla Circ. LL. PP. 10.04.97, n. 65/AA.GG. e relativi allegati. 113AZIONI SULLE COSTRUZIONI 3.1OPERE CIVILI E INDUSTRIALI 3.1.1GENERALIT Nelpresenteparagrafovengonodefinitiicarichi,nominalie/ocaratteristici,relativiacostruzioni per uso civile o industriale. La descrizione e la definizione dei carichi devono essere espressamente indicate negli elaborati progettuali. Le azioni permanenti da inserire nelle combinazioni di cui al 2.5.3 legate allazione gravitazionale sono determinate a partire dalle dimensioni geometriche e dai pesi dellunit di volume dei materiali dicuicompostalacostruzionesianellepartistrutturalisiainquellenonstrutturali:ipesi dellunitdivolumeeicarichipertinentidevonoesseredefinitiapartiredafontiriconosciuteo dalle indicazioni dei 3.1.2 e 3.1.3. Nel 3.1.4 sono fornite indicazioni sui valori dei carichi variabili da utilizzare nelle costruzioni: tali valori sono da considerare come valori nominali minimi. I carichi sono in genere da considerare come applicati staticamente, salvo casi particolari in cui gli effettidinamicidevonoesseredebitamentevalutati.Oltrechenellasituazionedefinitivaduso,si devono considerare le azioni agenti in tutte le fasi esecutive della costruzione. Infasediprogetto,larobustezzadelloperadeveessereverificataimponendoazioninominali convenzionali,inaggiuntaallealtreazioniesplicite(nonsismicheedavento),applicatesecondo duedirezioniorizzontaliortogonalieconsistentiinunafrazionedeicarichipariall1%,alfinedi verificare il comportamento complessivo. 3.1.2PESI PROPRI DEI MATERIALI STRUTTURALI Perladeterminazionedeipesipropristrutturalideipicomunimaterialipossonoessereassuntii valori dei pesi dellunit di volume riportati nella Tab. 3.1.I. 3.1.3CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI Sonoconsideraticarichipermanentinonstrutturaliicarichinonrimovibiliduranteilnormale eserciziodellacostruzione,qualiquellirelativiatamponatureesterne,divisoriinterni,massetti, isolamenti, pavimenti e rivestimenti del piano di calpestio, intonaci, controsoffitti, impianti ed altro, ancorchinqualchecasosianecessarioconsideraresituazionitransitorieincuiessinonsiano presenti. Essi devono essere valutati sulla base delle dimensioni effettive delle opere e dei pesi dellunit di volume dei materiali costituenti. Inlineadimassima,inpresenzadiorizzontamentiancheconordituraunidirezionalemacon capacitdiripartizionetrasversale,icarichipermanentiportatiedicarichivariabilipotranno assumersi,perlaverificadinsieme,comeuniformementeripartiti.Incasocontrario,occorre valutarne le effettive distribuzioni. I tramezzi e gli impianti leggeri di edifici per abitazioni e uffici possono assumersi, in genere, come carichi equivalenti distribuiti, purch i solai abbiano adeguata capacit di ripartizione trasversale. 123.1.3.1Elementi divisori interni Per gli orizzontamenti degli edifici per abitazioni e uffici, il peso proprio di elementi divisori interni potressereragguagliatoaduncaricopermanenteportatouniformementedistribuitog2k,purch venganoadottatelemisurecostruttiveatteadassicurareunaadeguataripartizionedelcarico.Il caricouniformementedistribuitog2koradefinitodipendedalpesoproprioperunitdilunghezza G2k delle partizioni nel modo seguente: -per elementi divisori con 21 00 G , kN/m :22g 0, 40 kN/m = ; -per elementi divisori con 21, 00 2, 00 kN/m G < :22g 0,80 kN/m = ; -per elementi divisori con 22, 00 3, 00 kN/m G < :22g 1, 20 kN/m = ; -per elementi divisori con 23, 00 4, 00 kN/m G < :22g 1, 60 kN/m = ; -per elementi divisori con 24, 00 5, 00 kN/m G < :22g 2, 00 kN/m = . Elementidivisoriinterniconpesopropriomaggioredevonoessereconsideratiinfasedi progettazione, tenendo conto del loro effettivo posizionamento sul solaio. Tabella 3.1.I - Pesi dell unit di volume dei principali materiali strutturali MATERIALI PESO UNIT DI VOLUME [kN/m3] Calcestruzzi cementizi e malte Calcestruzzo ordinario24,0 Calcestruzzo armato (e/o precompresso)25,0 Calcestruzzileggeri: da determinarsi caso per caso14,0 20,0 Calcestruzzipesanti: da determinarsi caso per caso28,0 50,0 Malta di calce18,0 Malta di cemento21,0 Calce in polvere10,0 Cemento in polvere14,0 Sabbia17,0 Metalli e leghe Acciaio78,5 Ghisa72,5 Alluminio27,0 Materiale lapideo Tufo vulcanico17,0 Calcare compatto26,0 Calcare tenero22,0 Gesso13,0 Granito27,0 Laterizio (pieno)18,0 Legnami Conifere e pioppo4,0 6,0 Latifoglie (escluso pioppo)6,0 8,0 Sostanze varie Acqua dolce (chiara)9,81 Acqua di mare (chiara)10,1 Carta10,0 Vetro25,0 Per materiali non compresi nella tabella si potr far riferimento a specifiche indagini sperimentali o a normative di comprovata validit assumendo i valori nominali come valori caratteristici. 3.1.4CARICHI VARIABILI Icarichivariabilicomprendonoicarichilegatiallades