Nr°16 Il Gazzettino del Poligono - Novembre-Dicembre 2012

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del POLIGONO GAZZETTINO Il PERIODICO DI INFORMAZIONE PER SOCI E SIMPATIZZANTI DEL TIRO A SEGNO DI RAVENNA n.16 NOVEMBRE DICEMBRE 2012 Campionati Italiani 2012 - Milano Due ori e un bronzo per gli atleti del Tiro a Segno di Ravenna Eccellente il risultato ottenuto al Campionato Italiano dagli atleti del TSN di Ravenna. In tre sono saliti sul podio aggiudicandosi ben due titoli di campione Italiano. Tutto è iniziato con il bronzo di Massimo Valeriani, già campione Italia- no 2009, con un buon 583/600 nella specialità Carabina Libera a Terra (CLT) fascia B. La dichiarazione a caldo di Massimo è stata: “Sono felice per questo terzo posto, sia per me che per il TSN di Ravenna”. Questo bronzo ottenuto nelle prime giornate di gara è stato foriero di nuove vittorie: sono saliti sul primo gradino del podio prima Mirco Pi- chetti, Campione Italiano di fascia C nella specialità Pistola Libera (PL) a 50 metri e in seguito Rita Bagnara, Campionessa Italiana di fascia B nella specialità Carabina Standard a Terra (CST). Mirco, già Campione Italiano Juniores 2005 con record omologato nel- la specialità Pistola Automatica (PA), ha dichiarato: “Ho indossato con onore la mia divisa del TSN di Ravenna cercando di fare il meglio possi- bile. Sicuramente la strada che devo percorrere per rientrare a certi livelli è ancora lunga ma passione e impegno non mi mancano. Siamo un bel team ed è bello sentirsi parte di un gruppo così. Il Presidente del TSN di Ravenna Ivo Angelini, raggiunto telefonicamente, ha commentato così a caldo: sono soddisfatto e orgoglioso di questi risultati, conseguiti da atleti non professionisti che con passione, dedizione e sacrifici sia personali che famigliari riescono ad esprimersi a questi livelli. Rita Bagnara Mirko Pichetti Massimo Valeriani È stata una grande festa, con una bellissima cornice di pubblico in tutte le gare che si sono svolte in occasione dei 150 anni del Tiro a Segno di Ravenna. La manifestazione ha avuto il “via ufficiale” venerdì 4 maggio, presso i saloni della Residenza Municipale di Ravenna, alla presenza del Vice Sindaco Mingozzi, dell’Assessore allo Sport Guerrieri, dei presidenti delle sezioni del TSN di Rijeka, Castellammare di Stabia, Faenza, Ravenna, degli atleti partecipanti e di tanti amici, a cui è seguita una gustosa serata pres- so la “Ca de Vén” dove, per restare in tema, si può dire che i piatti romagnoli sono stati il bersaglio preferito. L’indomani, sabato 5 maggio, alla presenza del Prefetto, delle altre autorità civili e milita- ri e del Presidente Nazionale dell’UITS Obrist Ernfried, è stata scoperta la targa comme- morativa all’ingresso della sezione del Tiro a Segno di Ravenna, costituitosi il 28 aprile 1862, per iniziativa dei Conti Giovanni Ghirardini e Francesco Corradini, dell’Ing. Luigi Guaccimanni e di Francesco Cagnoni. Da sempre il sodalizio ravennate si è positivamente contraddistinto, basti pensare che verso la fine del 1800, tra le oltre seicento società italiane di tiro a segno, occupava la 13 a posizione, o semplicemente ricordare le gesta olimpiche dei nostri concittadini Renzo Morigi e Domenico Matteucci, le affermazioni di Belgio Mazzavillani, Piero Errani e tanti altri che sarebbe difficile elenca- re, senza dimenticare qualcuno. Con un salto di centocinquanta anni, tornia- mo a sabato 5 maggio quando, dopo lo scopri- mento della targa, tutto il nostro tiro a segno si è animato e, in particolare, la storica strut- tura di via d’Alaggio è tornata a vivere e re- spirare l’odore della polvere da sparo, seppure quella dei soli fucili ad avancarica. Per l’occasione il Presidente Obrist ha conse- gnato una targa ricordo al Presidente Angelini e le autorità presenti dal Prefetto al Vice Sindaco hanno avuto parole di apprezzamento per il sodalizio. L’area del vecchio tiro a segno, resa parzialmente fruibile grazie al lavoro 1862 - 2012 TIRO A SEGNO NAZIONALE RAVENNA UNA GRANDE FESTA E IL TSN DI RAVENNA SI AGGIUDICA IL TROFEO DEL CENTOCINQUANTENARIO continua a pag. 2

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Il Gazzettino del Poligono del tiro a segno di ravenna

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del POLIGONOGAZZETTINOIl PERIODICO DI INFORMAZIONE PER SOCI E SIMPATIZZANTI DEL TIRO A SEGNO DI RAVENNA

n.16NOVEMBREDICEMBRE 2012

Campionati Italiani 2012 - MilanoDue ori e un bronzo per gli atleti del Tiro a Segno di RavennaEccellente il risultato ottenuto al Campionato Italiano dagli atleti del TSN di Ravenna. In tre sono saliti sul podio aggiudicandosi ben due titoli di campione Italiano.Tutto è iniziato con il bronzo di Massimo Valeriani, già campione Italia-no 2009, con un buon 583/600 nella specialità Carabina Libera a Terra (CLT) fascia B. La dichiarazione a caldo di Massimo è stata: “Sono felice per questo terzo posto, sia per me che per il TSN di Ravenna”. Questo bronzo ottenuto nelle prime giornate di gara è stato foriero di nuove vittorie: sono saliti sul primo gradino del podio prima Mirco Pi-chetti, Campione Italiano di fascia C nella specialità Pistola Libera (PL) a 50 metri e in seguito Rita Bagnara, Campionessa Italiana di fascia B nella specialità Carabina Standard a Terra (CST).Mirco, già Campione Italiano Juniores 2005 con record omologato nel-la specialità Pistola Automatica (PA), ha dichiarato: “Ho indossato con onore la mia divisa del TSN di Ravenna cercando di fare il meglio possi-bile. Sicuramente la strada che devo percorrere per rientrare a certi livelli è ancora lunga ma passione e impegno non mi mancano. Siamo un bel

team ed è bello sentirsi parte di un gruppo così. Il Presidente del TSN di Ravenna Ivo Angelini, raggiunto telefonicamente, ha commentato così a caldo: sono soddisfatto e orgoglioso di questi risultati, conseguiti da atleti non professionisti che con passione, dedizione e sacrifici sia personali che famigliari riescono ad esprimersi a questi livelli.

Rita Bagnara

Mirko Pichetti

Massimo Valeriani

È stata una grande festa, con una bellissima cornice di pubblico in tutte le gare che si sono svolte in occasione dei 150 anni del Tiro a Segno di Ravenna.La manifestazione ha avuto il “via ufficiale” venerdì 4 maggio, presso i saloni della Residenza Municipale di Ravenna, alla presenza del Vice Sindaco Mingozzi, dell’Assessore allo Sport Guerrieri, dei presidenti delle sezioni del TSN di Rijeka, Castellammare di Stabia, Faenza, Ravenna, degli atleti partecipanti e di tanti amici, a cui è seguita una gustosa serata pres-so la “Ca de Vén” dove, per restare in tema, si può dire che i piatti romagnoli sono stati il bersaglio preferito.L’indomani, sabato 5 maggio, alla presenza del Prefetto, delle altre autorità civili e milita-ri e del Presidente Nazionale dell’UITS Obrist Ernfried, è stata scoperta la targa comme-morativa all’ingresso della sezione del Tiro a Segno di Ravenna, costituitosi il 28 aprile 1862, per iniziativa dei Conti Giovanni Ghirardini e Francesco Corradini, dell’Ing. Luigi Guaccimanni

e di Francesco Cagnoni.Da sempre il sodalizio ravennate si è positivamente contraddistinto, basti pensare che verso la fine del 1800, tra le oltre seicento società italiane di tiro a segno, occupava la 13a posizione, o semplicemente ricordare le gesta olimpiche dei nostri concittadini Renzo Morigi e Domenico Matteucci,

le affermazioni di Belgio Mazzavillani, Piero Errani e tanti altri che sarebbe difficile elenca-re, senza dimenticare qualcuno.Con un salto di centocinquanta anni, tornia-mo a sabato 5 maggio quando, dopo lo scopri-mento della targa, tutto il nostro tiro a segno si è animato e, in particolare, la storica strut-tura di via d’Alaggio è tornata a vivere e re-spirare l’odore della polvere da sparo, seppure quella dei soli fucili ad avancarica.Per l’occasione il Presidente Obrist ha conse-gnato una targa ricordo al Presidente Angelini e le autorità presenti dal Prefetto al Vice

Sindaco hanno avuto parole di apprezzamento per il sodalizio.L’area del vecchio tiro a segno, resa parzialmente fruibile grazie al lavoro

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TIRO A SEGNO NAZIONALE RAVENNA

CENTOCINQUANTENARIO

UNA GRANDE FESTA E IL TSN DI RAVENNA SI AGGIUDICA IL TROFEO DEL CENTOCINQUANTENARIO

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dei volontari del Tiro a Segno e all’appassionata opera degli architetti dello studio 1x1a di Maria Cristina Garavelli , ha una potenzialità enor-me e con i suoi spazi costituisce una risorsa da utilizzare sia per eventi artistici come già fatto negli scorsi anni da Ravenna Festival che per un eventuale ampliamento ed allestimento di nuove linee di tiro, sulla cui fattibilità andranno svolte le opportune verifiche.E veniamo alle gare.

Trofeo del Centocinquantenario

Il Trofeo era dedicato alle armi ad avancarica: Kuchenreuter (pistola mo-nocolpo), Mariette (revolver ad avancarica) e Carabina ad avancarica.Il regolamento prevedeva che la somma del migliore risultato per ogni specialità, determinasse il punteggio finale per la squadra.La gara, vinta dal TSN di Ravenna ha avuto questi risultati:

1) TSN Ravenna Punti: 2772) TSN Faenza Punti: 2763) TSN Rijeka Punti: 250 Trofeo dei due mari

Il Trofeo è stato istituito per celebrare il gemellaggio tra le Sezioni del Tiro a Segno di Ravenna e di Castellammare di Stabia.Le specialità ISSF sono: CLT (carabina libera a terra cal. 22), PGC/PsP (pistola grosso calibro per uomini cal. 32 – cal. 22 per donne e juniores), P10 (pistola ad aria compressa) e C10 (carabina ad aria compressa).

Anche qui il Regolamento prevedeva che la somma del migliore risultato per ogni specialità, determinasse il punteggio finale per la squadra e, in caso di parità, i tiratori saranno classificati in base al numero delle mou-ches (centri perfetti).Classifica Trofeo dei Due Mari: Punti Mouches1. TSN Castellammare di Stabia 1895 50 2. TSN Faenza 1895 443. TSN Ravenna 1879 404. TSN Rijeka 916 10

È stata una bellissima manifestazione sportiva per il nostro Tiro a Segno che, dopo centocinquanta anni, continua la sua appassionata opera di diffusione dello sport conseguendo tuttora lusinghieri risultati.

Da sinistra: Ivo Angelini, Presidente del TSN Ravenna, il Prefetto di Ravenna Bruno Corda, l’Assessore allo Sport del Comune di Ravenna Guido Guerrieri, il Presidente Nazionale dell’UITS Obrist Ernfried e il Vice Sindaco Giannantonio Mingozzi.

Si sono svolte sabato 14 aprile presso il Tiro a Segno di Ravenna le fasi comunali del campionato giovanissimi 2012.Stiamo parlando di atleti di 10-11 anni che si sono appena avvicinati al mondo del tiro a segno.Utilizzano armi ad aria compressa con una potenza inferiore ai 7,5 joule, armi sicure e con un potere offensivo praticamente nullo.I risultati ottenuti da questi mini atleti, non secondi per grinta ai loro colleghi an-ziani, sono stati commentati positivamente dai loro allenatori.Niccolò Mingozzi, chiosa Giampaolo Zattoni allenatore di carabina, ha ottenuto un ottimo risultato totalizzando 176 punti su 200 disponibili nella specialità C10 (carabina a 10 metri). Questo punteggio ha dell’incredibile considerando che il ra-gazzo ha iniziato a sparare da soli cinque mesi.Anche Giuseppe Fuschini, allenatore di pistola, si dichiara pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti da Andrea Siciliano e da Marco Ghinassi, rispettivamente pri-mo e secondo nella specialità P10 (pistola a 10 metri).

Da Sinistra Giampaolo Zattoni, Niccolò Mingozzi, Marco Ghinassi, Giuseppe Fuschini e Andrea Siciliano.

Campionato giovanissimi UITS 2012 - FASE COMUNALE

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PISTOLA AVANCARICA PISTOLA GROSSO CALIBRO

1. Filipponi Daniele mm 6 1. Filipponi Daniele mm 72. Angelini Ivo mm 7 2. Foschi Giuseppe mm 93. Cortini Dario mm 9 3. Sangiorgi Massimo mm 94. Strocchi Fulvio mm 12 4. Calderoni Claudio mm 14 5. Nanetti Marco mm 13 5. D’Uva Cifelli Fabio mm 166. Romanini Paolo mm 13 6. Tartagni Daniele mm 207. Ravaglia Battista mm 22 7. Nanetti Marco mm 308. Calderoni Claudio mm 30 8. Vitali Davide mm 319. Sacrato Giuliano mm 61 9. Scirpoli Francesco mm 39 10. Carbone Bruno mm 40

6° Trofeo dei 5 BaiocchiRavenna, 19 febbraio 2012

Grandissimo successo di questo sesto trofeo dei 5 baiocchi organizzato nel poligono di grosso calibro del Tiro a Segno Nazionale di Ravenna. Questa edizione è stata caratterizzata dalla folta partecipazione sia di tiratori di avancarica che di grosso calibro.Daniele Filipponi Vice presidente del Tiro a Segno di Ravenna, è risultato primo sia nella gara ad avancarica che in quella di grosso calibro.La gara consisteva nel colpire a 25 metri il centro di una riproduzione dei 5 baiocchi (i 5 baiocchi erano una moneta dello stato Pontificio in uso a Ravenna nella metà del diciottesimo secolo, il diametro della moneta era di 40 mm circa).

RISULTATI e CLASSIFICA

Sabato 31 marzo e domenica 1° aprile al Tiro a Segno di Ravenna si è disputata la gara del birillo veloce 2012. La gara prevedeva l’abbattimento di 4 birilli posti a 25 metri di distanza dal tiratore nel minor tempo possibile. Due le categorie in gara, Pistole ad avancarica mono colpo e revolver o semiautomatiche. Le due giornate di gara sono state caratterizzate dalla velocità di tiro ma non dalla precisione, i birilli sembravano incollati ai loro supporti. Si sono visti tiratori che dopo tanto tirare chiedevano della polvere nera perché avevano finita la loro. Si sono visti tiratori correre in armeria perché avevano finito le munizioni. Si sono visti tiratori ricaricare i revolver per ben tre volte per abbattere l’ultimo birillo rimasto in piedi. Si è perfino visto un birillo che per non farsi abbattere si è spostato dal supporto. Per fare il verso ad una famosa pubblicità, possiamo affermare anche noi che la velocità è nulla senza la precisione. Dario Cortini ha trionfato nella categoria ad avancarica e Daniele Filipponi nella categoria revolver/semiautomatiche. I concorrenti si sono comunque divertiti e di seguito la classifica finale:

Kuchenreuter (pistola ad avancarica mono colpo) Revolver e semiautomatiche

1 Cortini Dario 2’,36’’ 1 Filipponi Daniele 30’’ 2 Angelini Ivo 2’,41’’ 2 Foschi Giuseppe 33’’ 3 Strocchi Fulvio 3’,31’’ 3 Otta Gerry 38’’ 4 Nanetti Marco 7’,35’’ 4 Fornaciari Giorgio 39’’ 5 Filipponi Daniele 7’,56’’ 5 Sangiorgi Massimo 42’’ 6 Angelini Ivo 52’’ 7 D’Uva Cifelli Fabio 57’’ 8 Tartagni Daniele 69’’ 9 Della Morte Mauro 118”

Birillo veloce 2012

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Mercoledì 23 novembre è andato in scena il primo dei due duelli incruenti previsti al poligono di grosso calibro, quello dedicato alle pistole ad avancarica Kuchenreuter. Alle 21,00 erano sette i temerari elencati in ordine alfabetico: Angelini Ivo, Cortini Dario, Filipponi Daniele, Nanetti Marco, Ravaglia Battista, Sacrato Giuliano e Strocchi Fulvio.Il duello consiste nel formare coppie di tiratori che devono abbattere 4 birilli da bowling posti a 25 metri su piedistalli. Chi li abbatte per primo vince ed elimina l’avversario.

Eliminatorie :Dario vs. Daniele : 4-1Battista vs. Fulvio : 4-3Ivo vs. Marco : 4-0Daniele vs. Giuliano : 4-1

Semifinali :Dario vs. Daniele : 4-0Ivo vs. Battista : 4-2

Finali :Daniele vs. Battista : 4-3Dario vs. Ivo : 4-1

Classifica finale

1. Cortini Dario2. Angelini Ivo3. Filipponi Daniele4. Ravaglia Battista5. Strocchi Fulvio6. Sacrato Giuliano7. Nanetti Marco

SFIDA ALL’OK CORRAL

Mercoledì 30 novembre è andato in scena il secondo duello al poli-gono di grosso calibro dedicato questa volta alle pistole automatiche e revolver. Ben prima dell’inizio previsto per la gara il poligono era pieno in ogni ordine e posto, ben 12 concorrenti e 8 spettatori, mai visto se non nelle gare istituzionali un pienone simile. Il tesoriere dell’Avancarica Ravennate, ha avanzato la richiesta di essere accom-pagnato ad una cassa continua per versare in sicurezza l’incasso della gara.Di seguito il nominativo dei partecipanti elencati in ordine alfabeti-co: Angelini Ivo, Calderoni Claudio, D’Uva Cifelli Fabio Filipponi Daniele, Fornaciari Giorgio, Foschi Giampiero, Nanetti Marco, Polverelli Luca, Ravaglia Battista, Sangiorgi Massimo, Scirpoli Francesco e Strocchi Fulvio.Il duello consiste nel formare coppie di tiratori che devono abbattere 4 birilli da bowling posti a 25 metri su piedistalli. Chi li abbatte per primo vince ed elimina l’avversario.

Eliminatorie:Polverelli vs. Nanetti : 4-2 vince PolverelliFilipponi vs. D’Uva Cifelli : 4-4 vince FilipponiFoschi vs. Calderoni : 1-1 vince FoschiFornaciari vs. Ravaglia : 4-2 vince Fornaciari Angelini vs. Scirpoli : 1-1 vince ScirpoliStrocchi vs. Sangiorgi : 4-4 vince Sangiorgi

Fulvio Strocchi, l’unico a gareggiare con revolver ad avancarica è stato tradito solamente dalla proverbiale velocità di tiro paragonabile ad un lemure, comunque bravissimo Fulvio

Eliminatorie:Sangiorgi vs. Scirpoli : 1-2 vince ScirpoliFornaciari vs. Foschi : 4-3 vince FornaciariFilipponi vs Polverelli : 4-3 vince Filipponi

Dagli eliminati delle semifinali viene ripescato Foschi Giuseppe.

Semifinali:Scirpoli vs. Filipponi : 0-4 Vince FilipponiFornaciari vs. Foschi : 4-4 vince Foschi

Finali:Fornaciari vs. Scirpoli : 3-2 vince FornaciariFilipponi vs. Foschi : 1-3 vince Foschi

Classifica finale1. Foschi Giampiero2. Filipponi Daniele3. Fornaciari Giorgio4. Schirpoli Francesco5. Polverelli Luca6. Sangiorgi Massimo7. Strocchi Fulvio – D’Uva Cifelli Fabio8. Nanetti Marco – Ravaglia Battista9. Calderoni Claudio - Angelini Ivo

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Classifica finale

1. Cortini Dario2. Angelini Ivo3. Filipponi Daniele4. Ravaglia Battista5. Strocchi Fulvio6. Sacrato Giuliano7. Nanetti Marco

I REVOLVER A PERCUSSIONE

Asciugata  la  canna  e  le  camere  dall’olio  sparando  alcune capsule  in  bianco,  con  il  cane  a  mezza  monta  e  quindi tamburo  non  vincolato  si  procederà  al  caricamento  della prima camera vuoi dalla fiaschetta (proibita  in gara) vuoi da misurino  a  doc.  Tenendo  l’arma  in  verticale,  si  appoggerà sulla  stessa  camera una palla  (il  cui diametro  si dimostrerà maggiorato  rispetto  a  quello  della  camera)  e  la  si  porterà, 

ruotando  il  tamburo  a  mano,  in  corrispondenza  del  calcatoio  con  il  quale  la  si calcherà  sulla polvere. Una volta completato  il caricamento di  tutte  le camere del tamburo  (ma  in gara  su  sei  camere  se ne  caricano  cinque)  si dovrà  compiere una breve ma fondamentale operazione:  l’ingrassaggio della piccola porzione di camera sopra la palla, con un qualsiasi grasso o vaselina. Anche se la palla ben forzata nella camera  del  tamburo  lascia  un  sottile  cerchietto  di  piombo  "trafilato",  il  che dovrebbe garantirci la camera come stagna, qualche granello di polvere resta quasi sempre  al  limite  esterno  fra palla  e parete  sì  che  la  vampata della  carica  sparata invariabilmente  va  ad  accendere  la  carica  sottostante.  Si  hanno  così  le  scariche multiple, solitamente dalle due camere adiacenti a quella sparata, con gran botto e spavento del tiratore. L’inconveniente è ovviamente molto pericoloso nelle carabine a  tamburo, quali  le Colt o  le Remington.  L'ingessatura  finale può essere  sostituita dall’introduzione di una piccola borra fra polvere e palla, che può essere un metodo altrettanto sicuro e più pulito, oppure con  le  farine. Non  resta ora che  innescare  i luminelli  con  le  capsule  di  fulminato.  Per  innescare  i  luminelli  esistono  dei  porta capsule  lineari  o  a  spirale,  copie  degli  originali  già  pratici  e  sicuri.  Una  capsula sparata si apre a  fungo e  la rotazione del tamburo per passare al colpo successivo può causarne  la caduta  sotto  il cane all’interno del  revolver nei modelli a castello aperto:  un  vecchio  problema  che  una  volta  si  risolveva  alzando  il  revolver  in verticale armando  il cane, con un gesto brusco come per gettarlo all’indietro, sì da espellere lontano dall’arma la capsula esplosa, un gesto che rimase abitudinario nel Far West  anche  con  l’uso  dei  revolver  a  castello  chiuso  sia  ad  avancarica  che  a cartuccia metallica e che possiamo ammirare con un tocco di nostalgia in vecchi film con Tom Mix. 

IL PIACERE DEL TIRO AD AVANCARICA4ª PARTE

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SPARARE A MICCIA

Per gli archibugi o i moschetti a miccia le procedure di caricamento sono le stesse di un  qualsiasi moschetto  a  pietra,  trattandosi  di  armi  con  focone  e  bacinetto.  La peculiarità del sistema di accensione della carica fa sì che "il miccia" richieda molta attenzione:  infatti  si  tratta,  in  ultima  analisi,  di mettere  a  contatto  del  polverino nello  scodellino  un  innesco  che  rimane  sempre  acceso.  Di  qui  l’attenzione  e  la prudenza, con cui maneggiare tali armi. La miccia, accesa ad un’estremità, va riposta a portata di mano ma sufficientemente distante dall’arma (un contenitore metallico, forato per  la ventilazione,  risponderebbe alla bisogna). L’archibugio, caricato e col polverino nel bacinetto chiuso, va portato  in punteria; a questo punto si  inserirà  la miccia  nel morsetto  del  serpe  (o  serpentino)  avendone  prima  ravvivata  la  brace soffiandovi sopra; prendendo  la mira si scoprirà  il bacinetto, quindi si abbasserà  il serpe provocando  l’accensione del polverino e della carica. Mai soffiare sulla brace della miccia  quando  questa  è montata  sul  serpe  e  lo  scodellino  è  scoperto:  una scintilla  che ne  sfuggisse  farebbe partire  il  colpo  che  sarebbe  sprecato,  in quanto fuori dall’assetto di mira. Una buona miccia mantiene una brace viva abbastanza a lungo per mirare con calma; comunque, anche se la brace si offusca, rimane sempre sufficientemente rovente per dar fuoco a polverino. Ad arma scarica si deve studiare bene la posizione della miccia nel serpe: troppo lunga si spegnerebbe schiacciandosi sulla  polvere,  troppo  corta  non  vi  arriverebbe.  Questo,  naturalmente,  quando  il serpe è a scatto o a botta; nel caso di serpe abbassato da grilletto a leva secondo la volontà  del  tiratore,  il  problema non  si pone. Benché  vero,  tuttavia,  che  i  casi di cilecca con il miccia sono rarissimi: infatti il calore della brace è da solo sufficiente a dar fuoco al polverino. 

PULIZIA DELLE CANNE

Come detto le canne vanno lavate con acqua calda; possono poi essere leggermente oliate per evitare che arrugginiscano, ma l'olio deve essere eliminato prima del caricamento. Circa ogni 10 colpi la canna va pulita con una pezzuola appena umida.  

LA LEGGE

Per ora le armi ad avancarica liberalizzate possono essere usate da chi è privo di licenza di porto d'armi (lunghe o corte, a seconda dei casi) solo in poligono del TSN. Il regolamento che pone questo limite è illegittimo, ma per ora è meglio osservarlo. La polvere nera può essere acquistata solo da chi è munito di una licenza di porto d'armi oppure richiede specifico nulla osta all'acquisto. Essa va denunziata. Se ne possono acquistare e detenere fino 5 chili, ma è un prodotto molto più pericoloso della polvere senza fumo e perciò è meglio limitare il quantitativo al minimo. I poligoni del TSN interessati ad aprire linee di tiro ad avancarica dovranno 

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organizzarsi per vendere piccoli quantitativi di polvere ai tiratori ed emanare apposite disposizioni di sicurezza per il maneggio delle armi ad avancarica.  

NOTA SULLA ACCENSIONE PER COMPRESSIONE

Quando  si  carica  l'arma  con  la  pezzuola  può  accadere,  come  anticipato,  che  la bacchetta, giunta ad una decina di cm dalla polvere, non proceda più, ma rimbalzi come se incontrasse una molla. Ciò è il chiaro segno che l'aria non riesce a sfuggire né  tra canna e proiettile né dal  luminello.  In queste condizioni basta  insistere con due o tre colpi decisi per far esplodere la carica e per garantire come minimo delle ustioni di terzo grado alla mano, sempre che la bacchetta male impugnata (in alcune società  impongono di usare bacchetta con maniglia  laterale) non  l'abbia  lesionata. Se  il  calcio  dell'arma  era  appoggiato  su  di  un  piede  o  su  altra  parte  del  corpo,  il rinculo  può  avere  effetti  estremamente  dolorosi.  Specie  per  gli  uomini  è assolutamente sconsigliabile di stringere  l'arma  fra  le gambe. Per un  fisico è  facile comprendere  il  fenomeno:  i  rapidi  colpi  provocano  una  compressione  adiabatica dell'aria con suo riscaldamento, come può controllare chiunque con una pompa da bicicletta; se la canna è già calda, ad es. 60 gradi, basta una modesta pressione di 8 kp/cmq  perché  l'aria  si  riscaldi  fino  a  300  gradi mentre  con  una  pressione  di  20 kp/cmq  si  ottengono  ben  500°.  Se  la  canna  ha  la  temperatura  di  20°,  i  valori  di temperatura  scendono  rispettivamente  a  240°  e  440°.  Nell'ottocento  vi  erano  in commercio  persino  degli  accendini  basati  su  questo  principio  fisico.  Questa situazione pericolosa si verifica in genere dopo una serie di colpi, quando la canna è calda.  Se  non  si  riesce  a  far  scendere  la  palla  fino  a  contatto  con  la  polvere  con piccole e LENTE spinte progressive, occorre  svitare  il  luminello, pulirlo e  far uscire l'aria da quella parte. Non è consigliabile sparare con uno spazio vuoto  tra palla e polvere. Per prevenire questo  tipo di  incidente  alcuni  tiratori usano  soffiare nella canna dopo ogni sparo per assicurarsi che  il  luminello sia  libero; ciò serve anche a spegnere eventuali residue scintille. 

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Il GAZZETTINO del POLIGONO8

Sbancato a Rijeka il 4° memorial Branco NicolicDopo avere preso parte alle gare commemorative del centocinquan-tenario del TSN di Ravenna, il Presidente del club Frankopan, Ivica Suman di Rijeka, ha invitato i tiratori di avancarica dei TSN di Ravenna e Faenza a partecipare al 4° memorial Branco Nicolic, pio-niere del tiro ad avancarica in terra croata. La spedizione era composta da Ivo Angelini e Battista Ravaglia per il TSN di Ravenna, da Francesco Fabbri, Gualtiero Fabbri e Daniele Mecati per il TSN di Faenza e da Walter Olante del TSN di Milano “aggre-gato” per l’occasione a Faenza. Come al solito il passaggio della frontiera croata con le armi ad avancarica è stato re-lativamente lungo perché, a differenza dei paesi dell’Unione Europea, dove le armi ad avancarica mono colpo sono considerate a basso pote-re offensivo, per la legislazione croata non vi è nessuna differenza tra una arma moderna e una arma ad avancarica. La spedizione è comunque infine arrivata al poligono Vladimir Gortan

di Rijeka sabato nel primo pomeriggio, dove ha assistito alla parte fi-nale di una gara della riserva dell’esercito croato. In seguito è stata ospite della famiglia di Josip Rupcic, Presidente Regionale del TSN Croato per una cena luculliana. La domenica mattina sono iniziate le gare di avancarica che hanno visto i tiratori Italiani primeggiare in

svariate specialità.Ivo Angelini si è aggiudicato il primo gradi-

no del podio sia nella specialità Kuchenreuter (pistola monocolpo)

che nella specialità Donald Malson (revolver a 50 metri). Ivo Angelini,

Gualtiero Fabbri e Daniele Mecati sono saliti sul primo gradino del podio nella classifica a squadre della specialità Donald Malson, di-staccando la seconda classificata di ben 118 punti.Daniele Mecati si è piazzato sul secondo gradino del podio nelle specialità Mariette e Donald Malson, Francesco Fabbri si è classi-ficato secondo nella specialità Lamarmora e terzo nella specialità Vetterli mentre Walter Olante si è aggiudicato due ori nelle specialità

STRELJAČKI KLUB "FRANKOPAN"-RIJEKADrenovski put 26, Rijeka

4. "MEMORIJAL BRANKO NIKOLIĆ"U gađanju oružjem na crni barut

Rijeka, Strelište "Vladimir Gortan"

20. svibnja 2012.

25m perkusioni revolver, "Mariette"Ekipno

Jadran Blažević 92Mićina Blažević 89Berislav Bućan 88

269

Vlado Biljan 85Ivica Blažević 72Aleksandar Vasiljev 80

237

Nikola Šoštarić 74Željko Vengust 58Zdravko Tuškan 61

193

Marinko Vugrin 56Josip Vugrin 43Dalibor Ruševljan 70

169

Danielle Mecati 89Fabbri Gualtiero 75

0164

25 m perkusioni pištolj slobodnog izbora, "Kuchenreuter"Ekipno

Ivica Suman 81Nebojša Vukalović 74Ivica Blažević 84

239

Nikola Šoštarić 84Željko Vengust 76Zdravko Tuškan 73

233

Stjepan Matušek 85Alojz Krišto 84

0169

Nedeljko Vidović 79Željko Kraljić 77

0156

3. "K.P.S. Bastion" Karlovac

6. "T.S.N. Faenza" Faenza

G.S.K. "Rijeka" Rijeka

Koprivnica

"Hrvatski Arkebuziri" Zagreb5.

PLAS. KLUB – MJESTO NATJECATELJ REZULTAT

1. S.K. "Centar" Split

2. S.K. "Frankopan" Rijeka

4.

3.

K.P.S. "Bastion" Karlovac2.

PLAS. KLUB – MJESTO NATJECATELJ

1. S.K. "Frankopan" Rijeka

REZULTAT

STRELJAČKI KLUB "FRANKOPAN"-RIJEKADrenovski put 26, Rijeka

4. "MEMORIJAL BRANKO NIKOLIĆ"U gađanju oružjem na crni barut

50 m perkusioni revolver "Donald Malson"Ekipno

Ivo Angelini 70Danielle Mecati 67Fabbri Gualtiero 65

202

Aleksandar Vasiljev 40Vlado Biljan 33Tomislav Kutleša 11

84

Nedeljko Vidović 43Željko Kraljić 29Nenad Pejović 3

75

50 m puška-musketa slobodnog izbora "Vetterli"Ekipno

Zdravko Tuškan 87Nikola Šoštarić 87Željko Vengust 79

253

25m perkusioni revolver, "Mariette"Pojedinačno

1 Jadran Blažević S.K. "Centar", Split 922 Danielle Mecati T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 893 Mićina Blažević S.K. "Centar", Split 894 Berislav Bućan S.K. "Centar", Split 885 Stjepan Matušek Koprivnica 866 Zoran Blajić S.K. "Centar", Split 867 Vlado Biljan S.K. "Frankopan", Rijeka 858 Ivo Angelini T.S.N. "Ravenna", Ravenna, (Italia) 839 Aleksandar Vasiljev S.K. "Frankopan", Rijeka 8010 Battista Ravaglia A.R. "Ravenna", Ravenna, (Italia) 7911 Željko Kraljić G.S.K. "Rijeka", Rijeka 7812 Tomislav Kutleša S.K. "Frankopan", Rijeka 7713 Fabbri Gualtiero T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 7514 Nikola Šoštarić K.P.S. "Bastion", Karlovac 7415 Ivica Blažević S.K. "Frankopan", Rijeka 7216 Dalibor Ruševljan S.K. "Hrvatski Arkebuziri", Zagreb 7018 Saša Antić S.K. "Rječina", Rijeka 6919 Čestmir Komarek S.K. "Frankopan", Rijeka 6420 Zdravko Tuškan K.P.S. "Bastion", Karlovac 6121 Marko Weiner S.K. "VP 91", Rijeka 5922 Željko Vengust K.P.S. "Bastion", Karlovac 58

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

PLAS. KLUB – MJESTO NATJECATELJ REZULTAT

3. G.S.K. "Rijeka" Rijeka

2. S.K. "Frankopan" Rijeka

1. K.P.S. "Bastion"

NATJECATELJ REZULTATPLAS. KLUB – MJESTO

1. TSN "Faenza" Faenza

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Il GAZZETTINO del POLIGONO 9

23 Marinko Vugrin S.K. "Hrvatski Arkebuziri", Zagreb 5624 Radovan Štih S.K. "Frankopan", Rijeka 5225 Nedeljko Vidović G.S.K. "Rijeka", Rijeka 5227 Josip Vugrin S.K. "Hrvatski Arkebuziri", Zagreb 4328 Dejan Pejović G.S.K. "Rijeka", Rijeka 26

25 m perkusioni pištolj slobodnog izbora, "Kuchenreuter"Pojedinačno

1 Ivo Angelini T.S.N. "Ravenna", Ravenna, (Italia) 882 Stjepan Matušek Koprivnica 853 Nikola Šoštarić K.P.S. "Bastion", Karlovac 844 Battista Ravaglia A.R. "Ravenna", Ravenna, (Italia) 845 Ivica Blažević S.K. "Frankopan", Rijeka 846 Alojz Krišto Koprivnica 847 Mladen Nemec S.K. "Hrvatski Arkebuziri", Zagreb 818 Ivica Suman S.K. "Frankopan", Rijeka 819 Nedeljko Vidović G.S.K. "Rijeka", Rijeka 7910 Željko Kraljić G.S.K. "Rijeka", Rijeka 7711 Željko Vengust K.P.S. "Bastion", Karlovac 7612 Nebojša Vukalović S.K. "Frankopan", Rijeka 7413 Zdravko Tuškan K.P.S. "Bastion", Karlovac 7314 Miljenko Matijević S.K. "Rječina", Rijeka 5015 Neven Nikolić Umag 26

25 m pištolj na kremen slobodnog izbora, "Cominazzo"Pojedinačno

1 Stjepan Matušek Koprivnica 91

50 m vojna perkusiona puška kalibra većeg od 13mm, "Lamarmora"Pojedinačno

1 Walter Olante T.S.N "Milano", Milano, (Italia) 882 Francesco Fabbri T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 87

50 m puška-musketa slobodnog izbora "Vetterli"Pojedinačno

1 Zdravko Tuškan K.P.S. "Bastion", Karlovac 872 Nikola Šoštarić K.P.S. "Bastion", Karlovac 873 Francesco Fabbri T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 864 Alojz Krišto Koprivnica 815 Dalibor Ruševljan S.K. "Hrvatski Arkebuziri", Zagreb 806 Željko Vengust K.P.S. "Bastion", Karlovac 797 Robert Petričić S.K. "Frankopan", Rijeka 75

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

50 m perkusioni revolver "Donald Malson"Pojedinačno

1 Ivo Angelini T.S.N. "Ravenna", Ravenna, (Italia) 702 Danielle Mecati T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 673 Fabbri Gualtiero T.S.N. "Faenza", Faenza, (Italia) 654 Stjepan Matušek Koprivnica 635 Nedeljko Vidović G.S.K. "Rijeka", Rijeka 436 Aleksandar Vasiljev S.K. "Frankopan", Rijeka 407 Željko Vengust K.P.S. "Bastion", Karlovac 408 Dalibor Ruševljan S.K. "Hrvatski arkebuziri", Zagreb 379 Vlado Biljan S.K. "Frankopan", Rijeka 3310 Željko Kraljić G.S.K. "Rijeka", Rijeka 2911 Tomislav Kutleša S.K. "Frankopan", Rijeka 1112 Marinko Vugrin S.K. "Hrvatski arkebuziri", Zagreb 913 Nenad Pejović G.S.K. "Rijeka", Rijeka 3

100 m, "Minnie"Pojedinačno

1 Walter Olante T.S.N Milano, Milano (Italia) 76

100 m, "Withworth"Pojedinačno

1 Walter Olante "T.S.N Milano", Milano (Italia) 732 Dalibor Ruševljan S.K. "Hrvatski arkebuziri", Zagreb 723 Željko Vengust K.P.S. "Bastion", Karlovac 434 Zdravko Tuškan K.P.S. "Bastion", Karlovac 38

KLUB - MJESTO RezultatR.B. NATJECATELJ

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

R.B. NATJECATELJ KLUB - MJESTO Rezultat

Campionato Italiano BR22 buona la prima!

Per la prima volta il Tiro a Segno di Ravenna ha ospitato una gara di qualificazione del campionato Italiano di Bench Rest, per l’esattezza la ottava, nelle giornate del 30 giugno e 1 luglio 2012.

L’organizzazione, ben oliata dalla partecipazione alle gare del circuito regionale di tiro accademico, non ha avuto problemi di sorta nell’adeguarsi alle novità che comunque le gare di BR in-troducono.

Unico grosso inconveniente è stato il clima con la terribile afa che ha accompagnato entrambi i giorni di gara.Sono state quaranta le prestazioni divise nelle categorie Light Varmin, Heavy Varmin e Sporter.

Le sezioni di Pietrasanta e di Lugo di Romagna hanno fatto la parte del leone alternandosi sui podi delle varie specialità.

Categoria Heavy Varmin

1. Graziani Gilberto Lugo di Romagna2. De Danti Alessandro Pietrasanta3. Bacci Luciano Pietrasanta

Categoria Light Varmin

1. De Santi Alessandro Pietrasanta2. Focaccia Romeo Lugo di Romagna3. Ricci Maccarini G. Lugo di Romagna

Categoria Sporter

1. Giusti Marco Andrea Pietrasanta2. Bacci Luciano Pietrasanta3. Petrucci Giancarlo Pietrasanta

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Il GAZZETTINO del POLIGONO10

Proverbi del mese GENNAIO

Ad zner la nev la fa e sferzMo in tla stala u s’zuga al chert.

(In Gennaio la neve fa sfarzo,ma nelle stalle si gioca alle carte).

Gennaio, il mese del grande freddo.

La neve la fa da padrona (anche in febbraio per la verità) e nelle campagne, con le case prive di riscaldamento, l’unica difesa era quella di andare nella stalla che era l’unico posto della casa dotato di “riscaldamento”.Il calore trasmesso dagli animali permetteva di passare qualche ora in tranquillità semmai anche in compagnia dei vicini che venivano a “treb”.Si giocava a carte, si filava (ma rigorosamente non il giorno di S.Antonio … il perché ve lo dirò un’altra volta), si imbastivano storie d’amore, si parlava dell’inverno, dei lavori da fare, del maiale appena ammazzato ma si facevano anche scherzi ai più piccini e alle ragazze in cerca di marito dicendo loro che se non si fossero maritate sarebbero diventate:

… al ragazi da i pi ross (le ragazze dai piedi rossi).

Detto in altri termini, non certo benevoli, sarebbero diventate … un incaièda … un’incagliata (bel complimento!!!).

Ecco che allora le ragazze ricorrevano il primo giorno dell’anno al

Pronostico dei tre fagioli:

Esso consisteva, come ci spiega chiaramente il grande Francesco Balilla Pratella, nel mettere tre fagioli sotto il guanciale, uno spellato, uno spellato per metà e l’altro non spellato.Alla mattina del primo giorno dell’anno si doveva trarre fuori a sorte uno di questi fagioli e se usciva il fagiolo spellato, detto e’ purett, la ragazza avrebbe sposato un poveretto, se fosse uscito quello spellato a metà, detto e’ mèz a mèz, la stessa avrebbe sposato uno fra il povero e l’abbiente mentre se avesse estratto quello con ancora tutta la pelle, detto e’ sgnòr, avrebbe, sicuramente sposato uno ricco.Ma, come sempre amo ricordare nei nostri detti esiste sempre la scappatoia, infatti se avessero estratto quello che indicava loro che avrebbero sposato un poveretto allora potevano ricorrere ad altri modi per cercare di cambiare in meglio quel primo pronostico.

Esse ricorrevano al tiro della pianella (la pianlazza) che consisteva nel tirare appunto la pianella lontano il più possibile e se la stessa fosse caduta verso l’uscio di casa allora era un buon presagio (nozze in vista) così come se fosse caduta dalla parte opposta (soldi in arrivo) mentre non doveva cadere assolutamente nei pressi della scala della casa (annuncio di morte) ma, voi capite, ecco la scappatoia, come fosse assai facile evitare di indirizzare “la pianlazza” verso la scala.

FEBBRAIO

San Sfir parmir,Santa Maria candlira,San Biès cavalir,La Madona de’ fugh.(San Severo primiero,Santa Maria candelaia,San Biagio cavaliere,

La Madonna del Fuoco.

Una simpatica “zirudela” per non scordarsi le ricorrenze dei nostri Santi relativi ai primi quattro giorni di febbraio.San Severo, il primo febbraio, fu vescovo di Ravenna; i resti della chiesa che portava il suo nome si trovano nella zona di Classe (ne sono visibili ancora alcuni del campanile); la Candelora, il 2 febbraio, ne abbiamo già parlato a lungo; San Biagio il 3 febbraio infine la festa della Madonna del Fuoco il 4 febbraio (importante festa a Forlì).

Par San BiésDa e’ fredd u s‘mor squés.(Per San Biagio Di freddo si muore quasi)

Par San Bies,s’è fa la nev, la i stà un mes.(Per San Biagio,se viene la neve, ci sta un mese)

ll freddo di febbraio. Sicuramente il mese più freddo ma, fortunatamente, anche il più corto.Ma torniamo un po’ al santo di questo giorno, 3 febbraio.Biagio, nativo della città di Sebaste (l’odierna Sivas nella Turchia Orientale) è un medico molto noto e molto famoso. Fra i suoi pazienti vanta numerosi cristiani e alla fine si converte al Cristianesimo e in seguito è eletto Vescovo della sua città.A causa della fede cristiana Biagio è imprigionato dai Romani, allora padroni della provincia romana, dove era la città di Sebaste. Durante il periodo della prigionia opera diversi miracoli. Durante il processo si rifiuta di rinnegare la propria fede e, per questo, è torturato e poi condannato a morte.Mentre viene portato a morte, guarisce un bambino che sta per soffocare a causa di una lisca di pesce che gli si era conficcata in gola (scena raffigurata in migliaia di santini)..Viene decapitato il 3 febbraio del 316 per mani del persecutore Licinio.Una preziosa reliquia del Santo, un pezzetto di osso lungo 5,5 cm e del diametro di circa 1 cm, è conservata nel reliquiario della Chiesa di Ravenna in una teca in forma di ostensorio di metallo bianco.Per quest’ultimo miracolo San Biagio è venerato come protettore della gola oltre che dei cardatori di lana. Infine San Biagio è molto invocato dalle ragazze in cerca di marito. In molte regioni dell’Armenia, il 3 febbraio, esiste ancora la tradizione di ungere con l’olio benedetto la gola dei fedeli (in alcuni casi accostando a essa due candele), mentre nel Napoletano e nella chiesa di San Biagio, a Roma, usa distribuire le pagnottelle di San Biagio.Sarebbe necessario troppo tempo per parlare della Chiesa di San Biagio di Ravenna così come del Borgo dalla cui chiesa prende il nome. Ne parleremo un’altra volta.Desidero solo dirvi che della Chiesa di San Biagio se ne parla sin dall’anno 1120 se non, addirittura, verso la metà dell’anno mille.Agli inizi del 1600 è edificata la “nuova” chiesa, sul luogo ove tuttora sorge, usando i materiali ricavati dalla demolizione della vecchia chiesa uniti ai materiali ricavati dalla demolizione della antichissima chiesa di San Pietro in Armentario (sita nelle valli verso S.Alberto, lungo la Strè de Bosc). Infine nel 1840 la Chiesa di San Biagio, dopo un accurato e inevitabile restauro, è riconsacrata e riaperta a fedeli dall’allora Card. Arciv. Chiarissimo Falconieri.

APRILE

Se tona in Abrìl,l’è un bon segn pr’è baril(Se tuona in Aprile,è buon segno per il barile (vino)

E, per cambiare frutto

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Il GAZZETTINO del POLIGONO 11

S’t’vu che i còmar i vegna gross coma un barilT’j è da piantè la prema zobia d’ Abrìl.(Se vuoi che i cocomeri vengano grossi come un barile,li devi piantare il primo giovedì di Aprile).

Aprile! L’acqua, la pioggia e, conseguentemente, le fioriture.Per la produzione del vino, Aprile rappresenta un mese molto importante perché è proprio in questo periodo che avviene il fermoglio delle gemme.Oltre al germoglio delle gemme, sempre in questo mese inizia anche il loro accrescimento, ossia lo sviluppo dei rami normali ed anticipati (le cosiddette femminelle). L’accrescimento poi proseguirà nei mesi successivi e durerà sino ad Agosto.

Proprio a ribadire questa fase, nelle nostre campagne c’è un altro detto:

Abrìl e’ fa e’ fiorE maz u i dà e’ culor(Aprile fa il fioreMaggio gli dona il colore)

L’importanza quindi della piovosità di Aprile che unita al sole che comincia, finalmente, a scaldare la terra fa si che la natura inizi il proprio ciclo annuale al meglio.

Abrìl, aqua e sol(e) Dà fura al sprunzol(Aprile, acqua e sole,spuntano le spugnole)

Attenzione alle Spugnole che è un fungo buonissimo, ma bisogna mangiarlo dopo averlo cotto bene e a lungo. Se li trovate non ditelo in giro perché avete trovato un …. tesoro!

Aprile è, quest’anno, anche Pasqua e allora Cari Amici Buona Pasqua a tutti Voi e ricordate cheS’è piov int la PelmaU n’ piovi nt agli ov.(Se piove la domenica delle Palme Non piove sulle uova (il giorno di Pasqua)

DICEMBRE

Sé Nadel e’ ven ’d mìrcul, ‘d venar o ‘d mènga,parcurat dla visenda(Se Natale viene di mercoledì’, di venerdì o di domenica,procurati delle provviste (perché l’annata sarà scarsa)

Sì. Quest’anno la festa del Santo Natale verrà di domenica e allora, stando alla tradizione delle nostre campagne, l’annata sarà scarsa.Dopo la crisi ci voleva anche questa!!!

Ma, come ormai sappiamo, la nostra tradizione riserva sempre una “scappatoia” e allora speriamo che

Not ad Nadel srenPuraséLgran e bighet ben.(Notte di Natale con il cielo sereno,assai bene il grano e i bigatti (i bachi dai quali si ricavava la seta)

Le tradizioni natalizie si perdono oramai nella notte dei tempi, da quando, circa millesettecento anni fa fu istituita appunto questa festa.Nelle nostre campagne, ove regnava povertà e scarsità di mezzi, era usanza, presso i mezzadri, regalare ai padroni polli,

capponi e altre vivande (quasi non ne avessero abbastanza).La cenere che si otteneva bruciando “il ceppo della notte di Natale” aveva molte virtù, era infatti consuetudine spargerla ai piedi degli alberi in modo tale da stimolare in loro una abbondante produzione.Anche il pane che veniva impastato la vigilia di Natale aveva tante virtù la più importante delle quali era quella di assistere “’ogni grazia i famigliari e quella di guarire dal male gli infermi che se ne cibano; e di salvare dalla donnola i pulcini che ne beccano le briciole spartite”. (L. De Nardis)Natale però era, e ancora lo è, l’occasione per ritrovarsi tutti insieme e consumare il pranzo di Natale.Cappelletti in brodo di manzo, di cappone e tacchino; lesso conseguente; arrosto di tacchino e altre numerose pietanze salate e dolci. Il tutto annaffiato con il nostro Sangiovese e Canina. Questo era il tipico menù del giorno di Natale.E, veniamo ai famosi “cappelletti”.La preparazione del cappelletto vedeva, la vigilia di Natale, il coinvolgimento di tutta la famiglia. Ricordo come fosse ieri il rituale.La mia mamma che tirava la sfoglia e noi che preparavamo il battuto. Un formaggio (una volta si usava il “bazzotto”, ora introvabile) simile allo squaquarone, noce moscata e parmigiano reggiano; ricotta e uova.Tirata la sfoglia, si tagliava poi questa in quadrati e si procedeva, dopo avere inserito con la punta di una forchetta il ripieno, alla loro chiusura.Ricordo che i primi non venivano sempre chiusi bene e allora, senza essere visti dalla mamma, provvedevamo a mangiarli crudi assaporando quel battuto che, ancor oggi, rimane uno dei sapori non più assaggiati e tanto rimpianti.Si mettevano poi su una tovaglia bianca, tutti stesi, in fila come soldatini, pronti per essere ispezionati dalla mamma che non sempre dava la sua approvazione al modo con il quale essi erano stati chiusi; ella infatti ci diceva sempre che i cappelletti devono essere come la galòza – il tradizionale berretto dei nostri contadini – vale a dire che devono avere poco orlo e molta capoccia.Vi allego la ricetta per fare un buon brodo (già trasmessavi l’anno scorso)

LA RICETTA PER IL BRODO DI MANZO E CAPPONE

Non è difficile fare un buon brodo ma è necessario ricordarsi di una regola fondamentale:“Per ottenere il brodo buono bisogna mettere la carne ad acqua fredda e far bollire la pentola lentamente, lentamente, lentamente, che non trabocchi mai. Se, invece di un buon brodo preferite un buon lesso, allora mettete la carne in acqua bollente.

Metterete della carne di manzo, il “nostro cappone”, muscolo senz’osso, qualche osso spugnoso, le zampe di due o tre polli e due teste di pollo coi colli; mezza faraona, aggiungere poi gambi di sedano, della carota, del prezzemolo e del basilico, il tutto in piccolissime proporzioni. Salate il tutto.Coprite il tegame con un coperchio e fate bollire la carne per sei ore continue, ma piano piano. Schiumate, con la schiumarola, il brodo in modo da concentrarlo.Per ultimo fate bollire forte per dieci minuti e passatelo da un pannolino.Versate il brodo in un recipiente, e quando sarà rappreso, levate il grasso della superficie.Il giorno di Natale poi versate i cappelletti – come sopra - fatti la sera prima, nel brodo bollente e dopo avergli ridato il bollore gustateveli assieme a tutti i Vostri Cari e,

Buon pranzo di Natale e Buon Natale a tutti Voi

Av Salut

Paolo Turchetti

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Il GAZZETTINO del POLIGONO12

Categoria Giovanissimi: Niccolò Mingozzi e Marco Ghinassi

Campionati Italiani BR22 - 30 giugno - 1 luglio 2012

4° Memorial Branco Nicolic - Croazia - Maggio 2012

1 aprile 2012 - Birillo veloce

Page 13: Nr°16 Il Gazzettino del Poligono - Novembre-Dicembre 2012

Il GAZZETTINO del POLIGONO 13

Orari del Poligono

Estivo ( ora legale )

Giorno Mattino Pomeriggio Sera

Martedì 14.30 ÷ 18.00 20.30 ÷ 22.30

Mercoledì 14.30 ÷ 18.00

Giovedì 14.30 ÷ 18.00 20.30 ÷ 22.30

Sabato 14.30 ÷ 18.00

Domenica 09.00 ÷ 12.00

Invernale ( ora solare)

Martedì 14.30 ÷ 17.30 20.30 ÷ 22.30

Mercoledì 14.30 ÷ 17.30

Giovedì 14.30 ÷ 17.30 20.30 ÷ 22.30

Sabato 14.30 ÷ 17.30

Domenica 09.00 ÷ 12.00

Segreteria

Martedì 15.00 ÷ 17.00

Mercoledì 15.00 ÷ 17.00

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Il sabato pomeriggio dalle ore 14.30, presso i locali della sezione, è presente il Medico Militare abilitato al rilascio delle certificazioni necessarie per il rinnovo e/o rilascio di :

Porto di pistola

Porto di fucile

Patente di guida

Ecc… (tutto ciò che necessita di certificazione del medico Militare)

La segreteria della sezione è a disposizione per ogni informazione relativa all’acquisto e al trasporto di armi e munizioni.

di Alessandro Bonfieniwww.autoeautobonfieni.com

AUTOSALONE GRANDI MARCHENUOVE e USATE

44029 PORTO GARIBALDI (FE) - S.s. Romea, 11Tel. 0533 327766 - Fax 0533 353704

Orari del Poligono

Estivo ( ora legale )

Giorno Mattino Pomeriggio Sera

Martedì 14.30 ÷ 18.00 20.30 ÷ 22.30

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Segreteria

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Giovedì 15.00 ÷ 17.00 21.00 ÷ 22.00

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Il sabato pomeriggio dalle ore 14.30, presso i locali della sezione, è presente il Medico Militare abilitato al rilascio delle certificazioni necessarie per il rinnovo e/o rilascio di :

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AUTO & AUTO

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Page 14: Nr°16 Il Gazzettino del Poligono - Novembre-Dicembre 2012

Il GAZZETTINO del POLIGONO14

Periodico di informazione per i soci e non del Tiro a Segno di Ravenna

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