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n p GIUGNO 2015 Australia’s longest serving Italian community magazine | $3 Print Post Approved PP100002073 INTERNO * I piani dell’Europa per la guerra in Libia * Non solo Pigs, cresce il debito globale * Riscaldamento globale colpirà la salute A c cuse affo ndate Accuse terrorizanti! Il Tempo e Il Giornale l’hanno rispettivamente titolato «L’Isis è pregata di presentarsi all’imbarco» e «Centro accoglienza terroristi». Non mancava il grido del leader leghista Matteo Salvini con: «Ve l’avevamo detto, i terroristi arrivano coi barconi». Ma i fatti rivelano invece che lui è un giovane immigrato certo «clandestino», ma che studia l’italiano, che non appoggia la jihad, che era in Italia il giorno della strage ed è sempre rimasto nel paese dove abita la famiglia

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GIUGNO 2015 Australia’s longest serving Italian community magazine | $3 Print Post Approved PP100002073

INTERNO* I piani dell’Europa per la guerra in Libia* Non solo Pigs, cresce il debito globale* Riscaldamento globale colpirà la salute

Accuse

affondateAccuse terrorizanti! Il Tempo e Il Giornale

l’hanno rispettivamente titolato «L’Isis è pregata di presentarsi all’imbarco» e

«Centro accoglienza terroristi». Non mancava il grido del leader leghista Matteo Salvini con: «Ve

l’avevamo detto, i terroristi arrivano coi barconi». Ma i fatti rivelano invece che

lui è un giovane immigrato certo «clandestino», ma che studia l’italiano, che

non appoggia la jihad, che era in Italia il giorno della

strage ed è sempre rimasto nel paese dove

abita la famiglia

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PREMIO PIETRO CONTI

Bando di Concorso

IX° Edizione del Premio biennale Pietro Conti “SCRIVERE LE MIGRAZIONI” - Scadenza del Bando: 31 luglio 2015

Il premio biennale Pietro Conti “Scrivere le Migrazioni” è promosso da Filef e Regione Umbria, in collaborazione con ISUC e Museo regionale dell’emigrazione. Nato per dare voce alle donne e agli uomini protagonisti dell’emigrazione italiana, per conservarne la memoria rendendola patrimonio di tutti, negli anni il Premio Pietro Conti è diventato sempre di più un territorio libero di scrittura, che ha come unica frontiera quella dell’esperienza di chiunque lascia il proprio Paese alla ricerca di una vita migliore, di tutti i migranti. Il Premio Pietro Conti – Scrivere le Migrazioni, ha una cadenza biennale e due sezioni di concorso: 1. narrativa e memorialistica; 2. studi e ricerche.

SCARICA IL BANDO con il regolamento di partecipazionehttp://www.emigrazione-notizie.org/public/upload/Premio_Conti_9-BANDO_1__IT-EN-FR-ES.pdf

Solar CitizensSolar Citizens is an independent community-based organisation bringing together millions of solar owners and supporters to protect and grow solar in Australia.http://www.solarcitizens.org.au/

Emerge in Yarra & UN Refugee Week festivitiesEmerge in Yarra is timed to coincide with the United Nations World Refuge Day and Refugee Week and celebrates the ever-expanding contributions artist from all sectors of our diverse society have made in building Melbourne’s unique cultural landscape.Multicultural Arts Victoria has unveiled the 12th Emerge in Yarra presenting a new week-long festival from Sunday 14 – Saturday 20 June,

«Sono inno-cente, con que-sta storia io non c’entro niente». Risponde a tutte le domande grazie all’aiuto di un interprete Abdelmajid Touil. Respinge le accuse e rifiuta, come previsto, di dare il suo consenso all’estradizione in Tunisia, Paese che lo accusa di essere uno dei terroristi che il 18 marzo scorso fecero strage nel Museo del Bardo di Tunisi.Il caso di Abdelmajid Touil doveva essere la prova provata dell’insidia terrorista che sale sui barconi — alla deriva nel Mediterraneo, davvero una brillante logistica. E che invece è rappresentata dai migranti che sulle carrette del mare fuggono da guerre e miserie, e che per questo subiscono il traghettamento malavitoso degli scafisti.Ma il castello di menzogne è crollato. Grazie in primo luogo alla reticenza di una magistratura milanese che almeno ha conosciuto esempi clamo-rosi di depistaggio internazionale.Il ministro Alfano ha riferito in Par-lamento rivendicando la giustezza dell’arresto e il presidente del Consi-glio Renzi ha rincarato la dose: «Chi mette in dubbio l’arresto è da lettino dello psicanalista».Nonostante che l’accusa ad Abdelajid Touil passasse nel giro di poche ore da «partecipazione diretta» a «ispira-zione» dell’agguato del Bardo .Alla fine una rapida verifica delle noti-zie — perché esiste ancora un giorna-lismo non embedded — ha delineato il quadro di un giovane immigrato certo «clandestino», ma che studia l’italiano, che non appoggia la jihad, che era in Italia il giorno della strage ed è sempre rimasto nel paese dove abita la famiglia che aveva denunciato la perdita del suo passaporto.Ce n’era abbastanza per essere quan-tomeno guardinghi. E invece no.Il trofeo andava comunque esi-bito. Tanto per nascondere il passo falso del governo italiano: perché l’annuncio della distribuzione di migranti per quote invece rifiutate dai paesi europei mostra che la cosiddetta «guerra agli scafisti» con una mega-flotta navale europea fin nelle acque territoriali della Libia, altro non è che un’avventura di guerra.

Accuse affondate

Solar CitizensSolar Citizens is an independent community-based organisation bringing together millions of solar owners and supporters to protect and grow solar in Australia (http://www.solarcitizens.org.au/).

Emerge in Yarra & UN Refugee Week festivitiesEmerge in Yarra is timed to coincide with the United Nations World Refuge Day and Refugee Week and celebrates the ever-expanding contributions artist from all sectors of our diverse society have made in building Melbourne’s unique cultural landscape. Multicultural Arts Victoria has unveiled the 12th Emerge in Yarra presenting a new week-long festival from Sunday 14 – Saturday 20 June, that celebrates the diverse talent and cultural identity of the City of Yarra through a week of FREE and ticketed workshops, language and cooking classes, comedy, music, theatre, exhibitions and forums (www.multiculturalarts.com.au)

Sydney celebrates NAIDOCSydney’s free popular annual showcase of Aboriginal and Torres Strait Islander culture, NAIDOC in the City, will return to Hyde Park on Monday 6 July from 11am to 3pm. NAIDOC Week, from 5-12 July, is a national program that celebrates the National Aborigines and Islanders Day Observance Committee, which grew from the first political groups seeking rights for Aboriginal and Torres Strait Island Australians in the 1920s (sydneynaidoc.com.au).

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A basic income: it’s time

While the Australian government, blindly following the global politics of austerity, cuts public expenditure at the expense of weaker sections of society, avant-garde progressive European elements are debating the merits of a basic income for citizens.For those with a critical eye on the human journey it is clear that the working class, whose struggles had moderated capitalism’s brutality, is now weakened as a political power.Dictated by global finance, today’s production mode has imposed new dynamics which signal the end of full employment as a goal. This is the real New World Order (a term pronounced by Bush) being ruthlessly implemented by global finance even at the expense of tragic wars. So much for the war on terror!In Western countries, the gradual but certain disappearance of jobs is shrinking working life. Young people are encouraged to continue their education because they cannot find employment while older people are losing their jobs before maturing retirement benefits or eligibility for a pension.Planning for a citizen’s basic income is an indispensable and overdue right that would mark the start of a fair distribution of humanity’s considerable productive wealth from which workers and ordinary citizens are being excluded.

Calabria:terra di accoglienza p5 Cinema: Anno nero p22

Brevi . . . . . . . . . . . . . . . . . p10

Inchiesta su profughi p3 Braving Bonegilla p15 Brevi . . . . . . . . . . . . . . . p24

Vacanze per concepire p9 Assenti per V-Day p26 Brevi . . . . . . . . . . . . . . . . .p28

Reddito di cittadinanza: e’ arrivata l’ora

Mentre il governo Australiano, seguendo ciecamente la politica globale di austerità, cerca di risparmiare le spese pubbliche mettendo sempre più pressione sulle fasce deboli della società, in Europa elementi di avanguardia progressista discutono sul merito del reddito di cittadinanza.Per chi guarda il cammino umano con occhio acuto è chiaro che la classa operaia che con le sue lotte di classe aveva moderato la brutalità capitalista, è ormai indebolita come potenza politica.Abbiamo un modo di produzione che da tempo ha imposto un nuovo gioco dettato da una finanza globale che ha segnato la fine della piena occupazione come obiettivo raggiungibile. E’ questo il vero Nuovo Ordine Mondiale, secondo le famose parole di Bush, che la finanza globale sta mettendo in atto con una tale spietatezza capace di produrre tragiche guerre lungo il suo camino. Altro che guerre al terrorismo!Nei paesi occidentali la graduale ma certa scomparsa del lavoro sta causando il restringimento della vita lavorativa.Spesso i giovani sono spinti a continuare gli studi perché non trovano occupazione. Al tempo stesso, si esce dal lavoro molto prima di un tempo con gli anziani che perdono il lavoro e non hanno ancora la pensione.La pianificazione di un reddito di cittadinanza sarà una prima e indispensabile misura che conferma un diritto che è in ritardo e che segna l’inizio di un’equa distribuzione della notevole produttività umana dalla quale gli operai e cittadini comuni vengono esclusi.

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editoriale

sommario

Italia Australia Internazionale

Tra le fonti d’informazione usate ci sono ADNKRONOS, ANSA, AGI, ASCA, Emigrazione Notizie, AISE, FullPress, GRTV, INFORM.

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sul serio

Bambino all’interno del bagaglio

In una illustrazione agghiacciante del mondo disperato delle migrazioni moderne, un bambino piccolo è stato contrabbandato in Spagna in una valigia dal Marocco. Secondo la BBC Abou, un bambino di otto anni da Costa d’Avorio, è stato scoperto all’interno del bagaglio di una donna di 19 anni, che era entrato Ceuta - una minuscola enclave spagnola sul bordo del Marocco il 7 maggio. La polizia ha scoperto il ragazzo dopo una scansione a raggi X ha rivelato una forma umana all’interno della valigia.

Arresti domiciliari per il cane

Dieci giorni di arresti domiciliari: Sally ha infranto la legge e deve pagare. Non potrà andare oltre la cancellata del giardino di casa. E le forze dell’ordine periodicamente passeranno a controllare che sia sotto sorveglianza nel cortile, che non abbia superato i limiti consentiti per una pisciatina o, ancora peggio, per andare a cercare ossi nel giardino del vicino. Pare che le pattuglie si daranno il turno per controllare che Sally, il Jack Russell dell’amministratore delegato del Fatto Quotidiano Cinzia Monteverdi, famoso per essere il testimonial della newsletter del Fatto, rispetti la legge. Il fattaccio è avvenuto alle 11 di una mattina di sole a Carrara. Sally, poco più di 8 chili, stava passeggiando al guinzaglio sul viale principale della cittadina toscana quando si sono avvicinati due senegalesi per chiedere un’offerta. Lì il Jack Russel ha rivelato tutta la sua impudenza cominciando ad abbaiare e morsicando la caviglia di uno dei due (senza lasciare danni). I vigili urbani sono tempestivamente intervenuti per riportare l’ordine. “Sono mortificata”, ha dichiarato ancora scossa Cinzia Monteverdi, “pur essendo l’amministratore delegato di un giornale che difende i diritti di tutti, compresi quelli degli extracomunitari, ho un cane dall’indole leghista”.

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di Claudio Marcello

Piu’ aborigeni nelle prigioniLe cifre dell’Australian Bureau of Statistics mostra che il numero di Aborigeni in prigione e’ aumentato dell’88% dal 2004 al 2014.Gli Aborigeni e gli abitanti delle Torres Straight Islands formano il 2% della popolazione Australiana – ma rappresentano il 25% della popolazione maschile in prigione.La situazione e’ ancora peggiore per le donne Indigene, che rappresentano piu’ di un terzo delle prigioniere. Per rispondere alla situazione la campagna Change the Records ha recentemente lanciato una iniziativa con 12 punti salienti raccomandando al Governo di investire in alloggi, servizi sociali e alternative alla prigione.E’ sostenuta da gruppi Aborigeni, servizi legali e agenzie di carita’, incluse la Oxfam Australia e Amnesty International.“Se spendiamo $300 al giorno per tenere qualcuno in prigione, quei soldi sarebbero spesi meglio in intervento e prevenzione,” dice Kirstie Parker, co-presidente della coalizione. La campagna vuole diminuire la percentuale di incarcerazione degli Indigeni per il 2040.

Doping non aiuta atletiIl doping danneggia l’immagine dello sport senza migliorare significativamente i risultati dell’atleta, secondo un nuovo studio dell’Università di Adelaide. I ricercatori della Scuola di Scienze Mediche dell’ateneo hanno passato in rassegna i record sportivi, compresi quelli olimpici e mondiali, di atleti dei due sessi in 26 discipline, fra il 1886 e il 2012. Hanno comparato i primati pre-1932 (l’anno in cui si resero disponibili gli steroidi) con i periodi successivi, e hanno concluso che nell’era del doping i tempi, le distanze e altri risultati non sono migliorati come si pensava.

Inchiesta su abusi in campo profughi NauruUn’inchiesta del Senato australiano sta esaminando asserzioni di aggressioni fisiche e sessuali e di squallide condizioni di vita nel centro di detenzione per richiedenti asilo stabilito dall’Australia nel remoto stato-isola di Nauru nel Pacifico.

Una commissione del Senato ha iniziato il mese scorso udienze pubbliche dopo la pubblicazione di un rapporto indipendente che ha dettagliato una serie di abusi da parte del personale del centro, che ospita un migliaio di uomini, donne e bambini in attesa della valutazione delle domande di asilo.Il primo ministro conservatore Tony Abbott ha assicurato che il governo fa il possibile per assicurare condizioni soddisfacenti nei centri a Nauru e nell’isola di Manus in Papua Nuova Guinea, ma l’Australia è stata ampiamente criticata da organizzazioni dell’Onu e da gruppi di difesa dei diritti umani per la politica di ‘delocalizzazione’ dei richiedenti asilo intercettati in mare nel tentativo di raggiungere le sue coste. Diverse presentazioni all’attenzione dell’inchiesta sulle condizioni di vita a Nauru descrivono tende coperte di muffa, invase da scarafaggi e roditori. “La notte la condensazione fa sgocciolare la muffa sul viso delle persone che dormono su brandine, causando infezioni fungose sugli occhi e sulla pelle”, denuncia un rapporto del Centro Risorse Richiedenti Asilo.Ancora più grave la relazione di un medico che ha visitato di recente il centro di detenzione e descrive un presunto stupro di una donna che andava di notte al gabinetto distante decine di metri dalla tenda. “Mi ha detto che dopo lo stupro la guardia le ha offerto di concederle più tempo sotto la doccia in cambio di favori sessuali”, ha scritto il dottor David Isaacs. “E in un’altra occasione una differente guardia le ha offerto marijuana in cambio di favori sessuali”. Il Centro Diritti degli Immigrati, di base a Sydney, ha riferito che una detenuta ha detto di aver visto il figlio aggredito sessualmente tre volte. “Nel 2014 il ragazzo ha cominciato a commettere atti di autolesionismo e a parlare di suicidarsi”. Nel primo giorno di udienze sono stati interrogati come testimoni dirigenti dei Transfield Services, la ditta che gestisce il centro, e della Wilson Security incaricata del personale di sicurezza, che alle domande ripetute dei senatori su ciò che sapevano degli abusi e delle cattive condizioni del centro, hanno risposto quasi sempre di poterle considerare solo come ‘question on notice’, cioè come preavviso, un termine normalmente usato in parlamento per chiedere di fornire solo in seguito risposte scritte. La commissione dovrà presentare le sue conclusioni entro giugno.

Figlio di italiani nuovo leader dei VerdiE’ medico e figlio di immigrati italiani, padre siciliano e madre pugliese, il nuovo leader dei Verdi, l’autorevole ‘terza forza’ sulla scena politica australiana, dopo i conservatori (al governo federale) e l’opposizione laburista. Richard di Natale, 44 anni, è stato eletto all’unanimità dal gruppo parlamentare del partito, dopo le inaspettate dimissioni della leader Christine Milne, che ha annunciato il mese scorso di mettere fine alla carriera di 25 anni in politica. Un’azione dura sul cambiamento climatico è una responsabilità morale, sociale ed economica, ha detto Di Natale. Il futuro del partito è luminoso, ha aggiunto, e i Verdi “sono la casa naturale degli elettori progressisti”. “Continueremo a dare voce alle loro istanze: difesa dell’ambiente ma anche cure sanitarie decenti, istruzione decente, alloggi a prezzi accessibili, trasporti pubblici”.

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Piu’ aborigeni nelle prigioniLe cifre dell’Australian Bureau of Statistics mostra che il numero di Aborigeni in prigione e’ aumentato dell’88% dal 2004 al 2014.Gli Aborigeni e gli abitanti delle Torres Straight Islands formano il 2% della popolazione Australiana – ma rappresentano il 25% della popolazione maschile in prigione.La situazione e’ ancora peggiore per le donne Indigene, che rappresentano piu’ di un terzo delle prigioniere.Per rispondere alla situazione la campagna Change the Records ha recentemente lanciato una iniziativa con 12 punti salienti raccomandando al Governo di investire in alloggi, servizi sociali e alternative alla prigione.E’ sostenuta da gruppi Aborigeni, servizi legali e agenzie di carita’, incluse la Oxfam Australia e Amnesty International.“Se spendiamo $300 al giorno per tenere qualcuno in prigione, quei soldi sarebbero spesi meglio in intervento e prevenzione,” dice Kirstie Parker, co-presidente della coalizione.La campagna Change the Record sta spingendo il Governo Federale a stabilire dei progetti legali e un piano che mostri come questi progetti saranno completati.La campagna vuole diminuire la percentuale di incarcerazione degli Indigeni per il 2040.

Palestina chiede più ‘equilibrio’Il ministro degli Esteri dell’Autorità Palestinese, Riad al-Malki, ha esortato il governo conservatore australiano a riportare “equilibrio” nelle sue posizioni di voto all’Onu su Israele e Palestina. E ha chiesto alla sua controparte australiana Julie Bishop di includere l’Autorità Palestinese nella sua prossima missione in Medio Oriente. Riad al-Malki, il primo capo della diplomazia dell’Autorità Palestinese a visitare l’Australia, nel colloquio con Bishop ha osservato che nei suoi viaggi in “altri paesi” del Medio Oriente manca finora la Palestina.

Paghe da schiavi scoperteIl programma Four Corners dell’ABC ha scoperto evidenza di estremo sfruttamento del lavoro nelle fattorie che riforniscono i maggiori super mercati e catene di fast food. L’investigazione di Four Corners ha scoperto che i lavoratori emigrati dall’Asia e dall’Europa sono continuamente abusati, molestati e aggrediti nei posti di lavoro. Ha anche scoperto che le donne, in particolare, sono prese di mira sessualmente con richieste di favori sessuali ed altri simili favori per ottenere il visto. Il programma ha anche rivelato che i prodotti alimentari, raccolti e impaccati dagl operai sfruttati, sono venduti ai consumatori in tutta la nazione. I super mercati coinvolti includono Woolworths, Coles, Aldi, IGA e Costco. Punti di vendita di fast food come KFC e Red Rooster sono anche coinvolti. Four Corners e’ convinto che una terza grande catena di fast food e’ anche implicata. Lo sfruttamento include il pagamento di stipendi al di sotto dei limiti legali, con, potenzialmente, centinaia di milioni di dollari rubati che spariscono anno dopo anno. Gli emigrati arrivano in Australia legalmente con il visto 417 di vacanze di lavoro, che loro permette di viaggiare e lavorare per sei mesi in un posto di lavoro, per lavori che non richiedono una specializzazione, raccogliere frutta e verdure, produzione di carne e pollame, eccetera, in zone di campagna e qualche citta’.

Le famiglie con reddito basso sopporteranno l’onere del bilancioSe il bilancio sara’ approvato in toto le famiglie con basso reddito sarann quelle che soffriranno finanziariamente di piu’ secondo una ricerca del National Centre for Social and Economic Modelling (NATSEM).

Il modello del NATSEM, commissionato dal partito Laburista, mostra che una famiglia a reddito singolo di $ 65.000 all’anno con due bambini perderebbe circa $ 21.000 in quattro anni.Un genitore unico con due bambini e $ 55.000 di reddito annuo perderebbe piu’ di $ 20.000 nel periodo di quattro anni – fino a $ 6.000 all’anno.La portavoce Laburista per le famiglie, Jenny Macklin, dice che le cifre mostrano che il bilancio e’ assolutamente iniquo e colpirebbe centinaia di migliaia di famiglie a basso e medio reddito.“Il messaggio proiettato da queste cifre e’ che il solo modo di proteggere queste famiglie e’ di riggettare questi tagli al Senato quando il Governo li richiedera’.” Macklin ha detto alla stazione AM.Il modello mostra che le famiglie con il piu’ basso reddito perdrebbero circa il 7% del reddito disponibile, mentre le famiglie piu’ ricche guadagnerebbero un po’.Tagli alle prestazioni sociali.Nel Bilancio Federale del 2015 il Governo ridurra’ di $1,6 miliardi l’assistenza sociale nei prossimi quattro anni in una ricerca aggressiva di accuse di frode e debitori storici.Questa e’ la seconda piu’ grande misura di risparmio proiettata, una delle tante con cui il bilancio cerca di ottenere risparmi non aumentando tasse o riducendo schemi specifici, ma variando l’applicazione di schemi esistenti o estendendo “misure di integrita’” nel nome di equita’.Il Governo del Primo Ministro Abbott ha detto che sta collaborando con la Polizia Federale Australiana per nominare un ufficiale per esaminare persone che non hanno dichiarato redditi, con pensionati e gente che riceve Newstart Allowance e invalidita’ civile che dovranno affrontare verifiche di redditi.

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Il valore dell’immigrazioneOltre 2 milioni di occupati stranieri, 600 mila imprenditori, 3,5 milioni di contribuenti -sono questi i numeri del “Valore economico dell’immigrazione” volume presentato dala Fondazione Leone Moressa.Il quadro che ne emerge pone in evidenza un’attenzione dei giornali focalizzata soprattutto sui fatti di cronaca e sugli sbarchi, trascurando il contributo economico dell’immigrazione al nostro sistema nazionale. Eppure in Italia lavorano oltre 2 milioni e 400 mila stranieri (dato aggiornato ai primi 9 mesi del 2014), con un tasso di occupazione pari al 57,1 (rispetto al 41,8 degli italiani).Gli stranieri rappresentano il 10,8% dei lavoratori totali e rispetto allo stesso periodo del 2010 registrano una crescita di 367 mila unità, nonostante la crisi abbia portato il tasso di occupazione ad una perdita di 5 punti percentuali.Complessivamente, gli stranieri in Italia producono l’8,8% della ricchezza nazionale, per una cifra complessiva di oltre 123 miliardi di euro. A livello territoriale le prime quattro regioni (Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto) producono oltre il 60% della ricchezza totale.

Fisco, aumenta l’evasione Aumentano i casi di evasione internazionale scoperti dalla Guardia di finanza. Grazie ai controlli e alle verifiche effettuati da gennaio ad aprile 2015, i rappresentanti delle Fiamme Gialle, in audizione sui decreti legislativi di attuazione della delega fiscale in commissione Finanze al Senato, hanno dichiarato che l’evasione è aumentata del 50%. Una tendenza che ha toccato anche l’anno precedente. “Nel 2014 – spiegano – i redditi non dichiarati scoperti dal corpo hanno superato di oltre il 44% quelli” del 2013.Sempre nel 2014 “sono state oltre 1.230 le deleghe pervenute dall’autorità giudiziaria ai reparti del corpo operanti sul territorio aventi ad oggetto reati a sfondo economico-finanziario con riflessi fiscali di portata internazionale, delle quali più di 1.000 (l’81,3%, ndr) sono state già concluse”. Le ispezioni della Guardia di finanzia “hanno contribuito per il 43,7% ai risultati complessivi conseguiti dal corpo nel settore delle imposte sui redditi”.

Uranio impoverito, Tar: “Sì risarcimento a militari”Si conferma la strada del risarcimento per i militari che si sono ammalati al ritorno dalle missioni in Iraq, Balcani, Afghanistan e Libano. Il Tribunale amministrativo inverte l’onere della prova, ora in capo allo Stato. Dopo il caso di un sottoufficiale salentino, speranza per altri duemila soldati. L’Esercito italiano non gli ha fornito equipaggiamento adeguato, mentre ha operato “in territori notoriamente contaminati da sostanze nocive quali l’uranio impoverito”. Basta questo, per il Tar di Lecce: il ministero della Difesa sarà costretto a risarcire un sottufficiale salentino ammalatosi al ritorno dall’Iraq. Non un linfoma di Hodgkin né un cancro, stavolta, ma disfunzioni della tiroide e del fegato. Che siano conseguenza di quella missione è ritenuto “altamente probabile” e l’onere della prova non spetta più al militare: a dimostrare il contrario dovrà essere lo Stato.

La Calabria, terra anche di accoglienza

“La Calabria, terra di emigrazione ma anche di approdo e di accoglienza per eccellenza, ha necessità, più di altre regioni, di accendere i riflettori su una problematica importante, che è quella dell’accoglienza e dell’integrazione di quanti, disperati e perseguitati, sono costretti a fuggire dai loro Paesi per trovare una speranza, un rifugio ed un futuro altrove”.

Lo ha detto il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, intervenendo al convegno sul tema “Accoglienza, buone prassi, integrazione”, svolto il mese scorso a Sant’Agata d’Esaro. “Rispetto ad un fenomeno che coinvolge migliaia di uomini e donne, molti dei quali perdono la vita in mare nel tentativo di ricostruirsi un futuro - ha proseguito Oliverio - non possiamo girare la testa e assumere atteggiamenti populisti, ma dobbiamo incalzare l’Europa a costruire un adeguato sistema di accoglienza e a stabilire relazioni sempre più intense con le aree di provenienza di questi disperati, la cui condizione è spesso frutto di miseria, sofferenza e squilibri. Bisogna concepire l’accoglienza, insomma, non come una offerta temporanea di ricovero, ma come un sistema di integrazione e di permanenza civile. Fare questo è possibile se c’è una corrispondenza da parte dell’Europa e del Paese. Gli enti locali e la Regione, da soli, non ce la possono fare”. “Né – ha aggiunto - si può pensare di continuare a costruire recinti dentro cui ammassare, come animali, migliaia di persone. Il sistema di accoglienza – ha aggiunto il presidente della Regione- deve essere adeguatamente sostenuto ed articolato sul territorio. Bisogna smetterla di gridare strumentalmente “al lupo, al lupo” ed utilizzare il bisogno drammatico di questi esseri umani, facendo finta di non capire che questo atteggiamento lascia spesso questi disperati nelle mani della criminalità organizzata che prima ne organizza gli sbarchi e poi ne utilizza i bisogni, sfruttandoli e trattandoli come bestie. L’operazione di accoglienza, quindi, non deve e non può essere solo di carattere umanitario e di imprescindibile rispetto dei diritti umani, ma è anche interesse di sicurezza sociale e di creazione di un clima di convivenza e di coesione civile”.

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Con boom anche alle politiche Podemos sarà terza forza politica Bisogna solo essere “più vicini agli spagnoli”. Le parole del premier Mariano Rajoy, davanti a un gruppetto di politici e giornalisti radunati nella sede del Partito popolare, girano attorno ad un unico concetto: il partito comunica male. Alcuni affiliati storcono il naso, come a dire che forse la perdita di 500 maggioranze assolute e 30 grandi città non è solo una questione di comunicazione. Il voto amministrativo del 24 maggio però ha già cambiato qualcosa. Le nuove formazioni politiche di Podemos e Ciudadanos entrano nei municipi e nelle comunità autonome con percentuali significative. Perfino il Partito socialsita, che forse non si aspettava tanto, esce a testa alta distanziando il partito al governo di soli due punti percentuali. Applicando i risultati delle regionali alle elezioni generali di novembre, il centrodestra perderebbe 66 seggi e avrebbe vita dura per formare un governo. Ma nemmeno i socialisti avrebbero l’appoggio necessario per aggiudicarsi più poltrone al Congreso de los Diputados. Il partito di Iglesias otterrebbe 37 seggi e Ciudadanos 18, diventando rispettivamente terza e quarta forza politica del Paese.

Un terzo del cibo si sprecaUn terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che 805 milioni di persone (una su dieci) nel mondo non ha ancora cibo sufficiente mentre gli sprechi alimentari hanno raggiunto le 670 milioni di tonnellate nei paesi industrializzati e le 630 milioni di tonnellate in quelli in via di sviluppo. Ogni anno, il cibo che viene prodotto, ma non consumato, utilizza - sottolinea la Coldiretti - 1,4 miliardi di ettari di terreno, quasi il 30 per cento della superficie agricola mondiale.

I volti del trionfo di PodemosAda Colau e Manuela Carmena sono i volti sorridenti delle amministrative 2015 di Spagna, le elezioni che hanno portato l’estrema sinistra e i movimenti popolari sulle poltrone più rappresentative: la prima ha trionfato a Barcellona, la seconda non ha vinto a Madrid ma in alleanza con il Psoe sembra destinata a governare la capitale spagnola.

Ada Colau (Barcellona, 1974) ha sempre vissuto la piazza, la protesta, le manifestazioni. Nata nel quartiere del El Guinardò, nella parte Nord della città, ha percorso la sua traiettoria universitaria nella facoltà di Filosofia dell’Università Statale, con un piccolo periodo a Milano durante l’Erasmus. Con striscioni e megafono è scesa per le strade per gridare contro la Guerra del Golfo degli anni ’90, di fronte ai consolati di Francia e Svizzera nel 2003 per manifestare la sua indignazione per le scelte del G8. Ha partecipato attivamente alla piattaforma Aturem la guerra contro le politiche di George W. Bush post 11 settembre e le sue campagne militari in Afghanistan e Iraq.Pacifista ma combattente – socialmente parlando – contro gli sfratti delle famiglie durante la crisi economica spagnola. Dapprima con il movimento V de Vivienda, poi come una delle fondatrici nel 2009 della Plataforma de Afectados por la Hipoteca, il movimento sociale che rese il suo volto uno dei più noti nel paese per le problematiche riguardanti la casa. Durante la sua vita di attivista anche qualche minuto di notorietà televisiva attraverso la partecipazione in una seria comica “Dos+Una” andata in onda nel 2001 sul canale Antena3. Nel febbraio di due anni fa fu incaricata di presentare al Congresso un progetto di legge popolare, appoggiata dalle firme di quasi 1,5 milioni di cittadini, per la dilazione dei pagamenti delle rate dei mutui. Legge di iniziativa popolare che il governo di Mariano Rajoy e la sua maggioranza rigettarono con durezza in Parlamento. Nel 2012 pubblicò un libro, “Vidas Hipotecadas”, scritto a due mani con l’economista e compagno di vita Adrià Alemany. Un anno fa la Colau fu a capo della creazione di Guanyem Barcelona, una piattaforma civile creata con l’obiettivo di identificare un candidato sindaco per la città catalana. I temi sui quali scommettere erano chiari: una politica trasparente, democratica, lontana dalla corruzione. Appassionata della letteratura e dei noir, madre di un bimbo di quattro anni, dovrà abbandonare i romanzi per dedicarsi ai progetti di riforma comunali.

Manuela Carmena (Madrid, 1944) non crede nei partiti tradizionali e nei suoi leader. Laureata in Giurisprudenza nel 1965 a Madrid, fu la difensora dei detenuti durante la dittatura franchista e cofondatrice dello studio di avvocati dove si produsse la “matanza de Atocha” del 1977, un terribile attentato terroristico di estrema destra che segnò la morte di cinque suoi colleghi. Entrò nel Partito Comunista nel 1965, ma abbandonò presto le sue fila per dedicarsi esclusivamente alla legge. Vinse il premio nazionale per i Diritti Umani, fu la promotrice di una proposta di Izquierda Unida per la riforma del sistema penitenziario e la rappresentante spagnola di un gruppo di lavoro delle Nazioni Unite inerente le principali tematiche riguardanti i sistemi di vigilanza penitenziaria. Giudice emerito del Tribunale Supremo, in pensione dal 2010 a 71 anni sarà il nuovo sindaco di Madrid, mettendo fine a vent’anni di governo del Partito Popolare in città.

Colau, eroina degli sfrattati

Carmena, giurista in lotta per i diritti umani

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I piani dell’Europa per la guerra in Libia

WikiLeaks pubblica un documento riservato dell’European Union Military Committee in cui si ammette che si sta preparando un’azione militare anche di terra per distruggere i barconi dei trafficanti e interrompere il flusso migratorio

Facciamo una guerra. Tra un mese, in Libia. I pianificatori europei di nuove morti, gli stessi che si rimpallano poche migliaia di profughi che rischiano la vita nel Mediterraneo, dicono che il conflitto durerà un anno. Sarà impossibile chiamarla “operazione di polizia” e sarebbe scandaloso definirla “missione umanitaria”. La chiameranno missione EunavforMed. Dopo le rivelazioni del Guardian — peraltro smentite con imbarazzo dai ministri d’Europa — questa volta è WikiLeaks ad aver rovinato i piani del vecchio continente. L’organizzazione di Julian Assange il 25 maggio ha pubblicato in rete un documento dell’European Union Military Committee (Eumc) — dipartimento presieduto dai Capi di stato maggiore dei paesi europei — secondo cui l’Europa sta preparando un intervento armato in Libia.Il titolo del dossier è tutto un programma: “Piano approvato dai capi della difesa europea per l’intervento militare contro le navi dei rifugiati in Libia e nel Mediterraneo”. L’obiettivo dichiarato è colpire gli scafisti per bloccare i viaggi dei profughi, ma sono previste anche azioni di terra e non si esclude l’allargamento dell’operazione militare anche alle riserve petrolifere. “L’Unione europea — commenta WikiLeaks — schiererà la forza militare contro infrastrutture civili in Libia per fermare il flusso di migranti. Dati i passati attacchi in Libia da parte di vari paesi europei appartenenti alla Nato, e date le provate riserve di petrolio della Libia, il piano può portare ad altro impegno militare in Libia”. La nuova guerra durerà un anno e comunque tutto il tempo necessario a «fermare il flusso migratorio». All’infinito dunque, visto che la disperazione di chi fugge da guerre (spesso nostre) e miseria (spesso provocata da noi) è inarrestabile.Se ci fosse stato bisogno di una conferma che di guerra si tratta per il documento strategico di 19 pagine presentato da Mogherini all’Onu il mese scorso su «Libia, migranti e scafisti», ecco la rivelazione di Wikileaks — anticipata dall’Espresso — che rende noti due protocolli riservati della Ue sull’operazione. È una missione militare in Libia a tutti gli effetti e non un’operazione di polizia per salvare migranti, come invece raccontano. La Ue con la sua flotta navale unita — finalmente l’Unione — commenta Wikileaks «schiererà la forza militare contro infrastrutture civili in Libia per fermare il flusso di migranti. Dati i passati attacchi in Libia da parte di varie paesi europei della Nato e date le provate riserve di petrolio della Libia, il piano può portare ad altro impegno militare in Libia».Ma la vera novità è l’invito esplicito dei ministri della difesa Ue: «Per l’operazione militare sarà fondamentale il controllo delle informazioni che circolano sui media». Perché il Comitato Militare dell’Ue «conosce il rischio che ne può derivare alla reputazione dell’Unione Europea... qualsiasi trasgressione percepita dall’opinione pubblica in seguito alla cattiva comprensione dei compiti e degli obiettivi, o il potenziale impatto negativo nel caso in cui la perdita di vite umane fosse attribuita, corretta mente o scorretta mente, all’azione o all’inazione della missione europea. Quindi il Consiglio Militare dell’Unione Europea considera essenziale fin dall’inizio una strategia mediatica per enfatizzare gli scopi dell’operazione e per facilitare la gestione delle aspettative. Operazioni di informazione militare dovrebbero essere parte integrante di questa missione europea».

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Le menzogne sulla morte di Osama bin Laden

Osama bin Laden, quando è stato ucciso nel maggio del 2011, era già prigioniero del Pakistan dal 2006. Un uomo dell’intelligence di Islamabad ha venduto per 25 milioni di dollari le informazioni che lo riguardavano ai servizi segreti di Washington, che le hanno utilizzate a loro vantaggio per accaparrarsi il merito della cattura e morte del fondatore di Al Qaeda, nonostante alti funzionari militari del Pakistan fossero a conoscenza della missione americana. Nessuno scontro quindi con i Navy Seals nel compound di Abbottabad. Falsa anche la fine che avrebbe fatto il suo cadavere, che non è stato gettato in mare ma bruciato in Afghanistan.Queste sono alcune delle bugie della versione americana sull’uccisione dello “sceicco del terrore” secondo il premio Pulitzer americano Seymour Hersh. Rivelazioni pubblicate in un articolo sulla London Review Of Books che secondo il giornalista sarebbero state messe a punto per favorire la rielezione di Barack Obama. L’uccisione del fondatore di Al Qaeda è stata infatti il successo principale che lo ha condotto verso il secondo mandato.Tutti elementi che la Casa Bianca definisce “asserzioni senza fondamento”. L’operazione, ha ribadito il portavoce per la Sicurezza nazionale Ned Price fu una “missione unilaterale degli Stati Uniti“.“La storia della Casa Bianca potrebbe essere stata scritta da Lewis Carroll” (l’autore di Alice nel paese delle meraviglie, ndr), scrive il giornalista investigativo in merito alla versione ufficiale, secondo cui gli Usa avrebbero rintracciato Osama in un compound in Pakistan seguendo i suoi corrieri. Da parte sua, il portavoce del ministero degli Esteri pachistano ha riferito di un’indagine del governo su quanto pubblicato da Hersh, precisando che Islamabad si pronuncerà presto a riguardo.

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La più giovane parlamentare UK dal 1667Il Partito nazionalista scozzese arriva a Westminster guidato da Nicola Sturgeon dopo aver ottenuto un risultato senza precedenti alle elezioni britanniche, dove si è assicurato 56 dei 59 seggi degli scozzesi. Fra le star di questo trionfo anche la Mhairi Black, appena vent’anni, la più giovane parlamentare britannica dal 1667. “Qualsiasi governo dovrebbe essere folle a ignorarci, noi vogliamo un cambiamento, vogliamo vedere la fine dell’austerità. Non sono nervosa” aggiunge Black, “chi dovrebbe esserlo sono quelli che hanno messo in atto delle politiche che hanno ridotto la gente alla povertà, che le hanno condannate a una vita difficile. Quelli che sono i veri responsabili”.

Nuovo test per il cancro alle ovaie

Un nuovo test per il cancro alle ovaie sviluppato in Australia, che registra variazioni nel sangue di una proteina biomarker detta CA125, può individuare segni della letale malattia in quattro donne su cinque che ancora non mostrano alcun sintomo. Secondo i ricercatori la tecnologia, che usa uno speciale algoritmo per determinare il rischio di contrarre il cancro, potrà rimuovere il maggiore ostacolo a una diagnosi tempestiva: il fatto che la maggior parte delle donne percepisce solo sintomi non specifici, come gonfiore e disturbi intestinali. Con la conseguenza che il cancro non è diagnosticato se non quando è in stato avanzato e vi è solo una probabilità del 30-40% che la paziente sopravviva cinque anni dopo il trattamento. Le donne diagnosticate tempestivamente hanno invece una probabilità di del 90% di sopravvivere oltre cinque anni. “La sensitività del test è molto alta, molto più di quanto si riteneva che fosse possibile”, scrive il responsabile del progetto, il chirurgo oncologo Ian Jacobs, docente dell’University of New South Wales, sul Journal of Clinical Oncology. Gli scienziati hanno scoperto la prima volta negli anni 1980 che la proteina CA125 può essere usata come biomarker del cancro alle ovaie, ma tipicamente le condizioni della donna vengono finora classificate come anormali solo se hanno un alto livello della proteina. Tuttavia alcune donne con alti livelli della proteina non hanno il cancro, mentre lo hanno contratto altre con livelli sotto la soglia. Il nuovo metodo di screening ha individuato un numero doppio di donne con i primi segni del cancro, rispetto alla pratica corrente. Jacobs raccomanda che il metodo, basato su una semplice analisi del sangue, sia adottato come programma annuale di controllo delle donne post menopausa, quando aumenta il rischio di sviluppare la malattia.

Tumore al seno più “potente” se paziente è stressataUno stress prolungato nel tempo potrebbe contribuire alla progressione del carcinoma della mammella, seconda causa di morte per cancro e la più comune forma di tumore tra le donne. Il meccanismo alla base di questo fenomeno, ancora da chiarire, suggerirebbe che è il tumore stesso a creare un ciclo di auto-potenziamento in grado di promuovere la progressione tumorale, stimolando la sintomatologia depressiva indotta dallo stress. E’ l’oggetto di una ricerca coordinata dall’ISS che, in collaborazione con l’Istituto Tumori Regina Elena di Roma e l’Istituto Europeo di Oncologia, mira ad identificare dei biomarcatori specifici. “Nonostante vi siano evidenze di un’associazione tra isolamento sociale, stress e cancro al seno, i meccanismi che ne sono alla base non sono ancora stati del tutto spiegati - ha spiegato Francesca Cirulli, ricercatrice dell’ISS responsabile scientifico del progetto - sappiamo però che alcuni tipi di stress psicologico prolungato (quelli di breve durata sembrerebbero avere addirittura un effetto positivo) sono responsabili di un’accresciuta infiammazione o di una sovrapproduzione di ormoni dello stress in grado di favorire la sintomatologia depressiva, la funzione neuroendocrina e di stimolare il sistema immunitario”.

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Vietata a studentessa musulmana per gonna troppo lungaE’ polemica in Francia dopo che è emersa la notizia che ad una studentessa musulmana di 15 anni di Charleville-Mezières (Nord) è stato impedito di entrare in classe perché indossava una lunga gonna nera. La ragazza, il cui nome è Sarah, è stata bloccata per due volte ad aprile dalla preside dell’istituto che ha sostenuto che la gonna violasse la legge sulla laicità in vigore in Francia dal 2004 che vieta i capi di abbigliamento religiosi ostentatori a scuola come il velo islamico o la kippà. Il caso ha suscitato reazioni rabbiose online. L’hashtag #JePorteMaJupeCommeJeVeux, (Mi metto la gonna come mi pare), ha avuto più di 45,000 tweet nei primi due giorni. “La ragazza non è stata esclusa, le abbiamo solo chiesto di ripresentarsi a scuola con un abbigliamento neutro, ma il padre sembra che non voglia che la figlia ritorni in classe”, ha spiegato all’Afp Patrice Dutot, ispettore scolastico regionale. “E’ talvolta difficile distinguere i segni religiosi ostentatori dalla provocazione o dalla tentazione di sfidare i limiti delle regole comuni”, ha commentato il rettorato in una nota. La ragazza, che arriva normalmente davanti alla scuola con un velo islamico e se lo toglie prima di entrare, ha assicurato che la sua gonna non aveva “niente di particolare, è semplice, non ha niente di ostentatorio, nessun segno religioso”.

Proteste a seno nudo per il diritto al parto domesticoSì al diritto di partorire in casa. Un gruppo di donne, neo mamme ma anche ostetriche indipendenti e infermiere, ha inscenato a Buenos Aires una singolare protesta a seno nudo per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul divieto di parti domestici che il governo argentino vorrebbe imporre.

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Le vacanze per concepire un bebèLe vacanze per concepire un bebè - le chiamano Conception Moon - lontano dallo stress, dal telefono, dai suoceri e da ogni distrazione possibile, purchè la coppia ritrovi il tempo per stare insieme. Mete predilette, atolli deserti, beauty farm, baite di montagna, tutti rigorosamente prenotati nei giorni “utili”. Se però il bebè tarda ad arrivare, esistono anche luoghi che, per devozione o leggenda, sono da secoli rinomati per favorire il concepimento. E che valgono comunque un bel viaggio. Eccone alcuni.

PALESTINA - A Betlemme, immancabile una visita alla Basilica della Natività, dove tradizione vuole sia nato Gesù. Ma dalla piazza principale si arriva anche alla Grotta del Latte (in arabo Magharet Sitti Mariam, la grotta della Signora Maria), meta di pellegrinaggio per tutte le donne vogliano un bimbo. Secondo una leggenda V secolo, San Giuseppe, avvertito da un angelo del pericolo che incombeva sul Bambino, sollecitò la Vergine che stava allattando. Nella fretta, una goccia di latte cadde a terra trasformando la roccia da rosa in bianca.

GRECIA - A Rodi il Monastero bizantino di Panagia Tsambika, costruito nel 1770 secondo l’architettura del Dodecanneso, con tegole cave e il pavimento di ciottoli e conchiglie. Gli isolani che non riescono ad avere figli usano salire a piedi i 297 scalini per chiedere un miracolo. E la grazia arriva spesso, almeno a contare i tantissimi Tsambikas e Tsambikos dell’isola.

MALESIA - Sulla isola Langkawi si trova il Tasik Dayang Bunting, il Lago della Vergine Incinta. Secondo una leggenda locale, era la vasca da bagno preferita della principessa celestiale Mambang Sari. Innamorato follemente, il principe Mat Teja era riuscito a farsi sposare con l’inganno, ma il loro bambino morì per una malattia misteriosa a soli sette giorni. Distrutta, Mambang Sari lasciò il corpo del piccolo nel lago e tornò per sempre nella sua dimora celeste. Oggi si dice che le donne sterili che si bagnano nel lago resteranno incinte.

THAILANDIA - Dovrete andare a cercarlo, ma tra gattacieli e canali d’acqua, nel parco del Nai Lert Hotel di Bangkok scoprirete il singolare santuario della dea cinese Chao Mae Tubtim. Protettrice dei marinari, pare abbia aiutato anche molte future mamme. Da lì la tradizione di ringraziarla con una miriade di rappresentazioni falliche, di ogni dimensione, colore e ornamento. Stesso dono anche alle Grotte Phra Nang, a Krabi, dove la principessa concede un desiderio a testa.

MESSICO - Sull’isola di Cozumel, si visita ancora il Santuario di Ixchel, antica dea dell’amore, fertilità, luna e guarigione. Le donne Maya, già nel XVI secolo, salivano in pellegrinaggio per assicurarsi un matrimonio fruttuoso. Ad accoglierle, un sacerdote nascosto in una statua che forniva loro degli oracoli.

COLOMBIA - Nel Parco archeologico Monquira, noto anche come El Infiernito, menhir e tumuli sepolcrali raccontano i riti dell’antica civiltà precolombiana Muisca. Per loro, la donna era fertile quando il sole non proiettava ombre sulle pietre. Se volevano concepire bastava abbracciare quelle a forma di fallo sparse per il sito.

PERU’ - Ancora dibattuto dagli studiosi è il Tempio della fertilità di Chucuito. Circondato da 86 grandi pietre è quasi una Stonehenge in versione fallica. Se cercate un bimbo chiedete ai locali: vi suggeriranno di salire su una delle pietre e cospargervi di chichi, la tradizionale birra di mais peruviano.

BUTHAN - A metà strada tra Punakha e Wangdi, in cima ad una collina sorge il Tempio Divino della Fertilità di Chimi Lhakhang. Fondato dal Lama Kunley, “l’illuminato

pazzo”, è meta sia di coppie che desiderano un bimbo sia di torna a far benedire il figlio ricevuto. La benedizione viene fatta da un Lama, che tocca la testa delle donne con un fallo di legno di due metri e mezzo con un manico d’argento.

INDIA - Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1986, l’area del Khajuraho ha il più grande numero di templi medievali induisti e giainisti in India, noti per le sculture erotiche che li adornano. Secondo la tradizione tantrica infatti la soddisfazione dei desideri terreni avvicina al Nirvana.

GIAPPONE - La terra del Sol Levante rende omaggio alla fertilità con due feste shintoiste: il popolarissimo Kanamara di Kawasaki (aprile) e l’Honen Maturi ad Aichi (marzo), celebrati con giochi, carri e grandi falli portati in processione.

ITALIA - A Roma nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio, si prega la Madonna del Parto sin dal XIX secolo come protettrice delle mamme in attesa. A Napoli, ci si rivolge a S. Maria Francesca delle Cinque Piaghe, patrona dei Quartieri spagnoli e delle donne sterili e in gravidanza. Nella Chiesa che porta il suo nome, si fa la fila per pregare sulla sua sedia ritenuta miracolosa. Se invece amate la montagna, vale comunque una visita il bellissimo Santuario di San Romedio, in Trentino, formato da cinque chiesette sovrapposte su uno sperone di roccia, unite da una scalinata di 131 gradini. I tanti ex voto testimoniano che, una volta conquistata la cima, è arrivata anche la gioia di un bebè.

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Si allarga il gap tra ricchi e poveriLa crisi economica che ha investito il pianeta ha allargato la distanza tra i ricchi e i poveri e anche l’Italia non fa eccezione. Il 21% degli italiani detiene infatti il 60% della ricchezza. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Ocse sulle diseguaglianze presentato il 21 maggio. Il 40% della popolazione più povera invece detiene appena il 4,9% della ricchezza del paese. Una fotografia che risente degli effetti della crisi in particolare la contrazione del reddito disponibile tra il 2007 e il 2011. Per il 10% più povero degli italiani c’è stata una flessione del 4% mentre il 10% più ricco ha scontato un modesto calo dell’1%. La ricchezza nazionale netta, rileva l’Ocse - in Italia è distribuita in modo molto disomogeneo, con una concentrazione particolarmente marcata verso l’alto.

Edifici in aree franose“In ben 1.121 centri urbani italiani gli edifici sorgono in aree franose o golenali . Nel 31% dei casi sono sorti interi quartieri, nel 56% sono nate aree industriali, nel 20% scuole, ospedali e municipi”. Lo ha denunciato Andrea Pignocchi, presidente Ordine Geologi Marche. Ad un anno dai tragici eventi dell’alluvione di Senigallia con 3 morti, i geologi hanno presentato lo stato del territorio in conferenza stampa, il 21 maggio, ad Ancona. Dal 1944 al 2012 i danni dovuti al dissesto idrogeologico sono stati valutati in circa 61.5 miliardi di euro di fondi pubblici”.

Il 73% contrari a uso OgmSecondo i risultati del V Rapporto “Gli italiani e l’agricoltura” presentato a Expo Milano 2015, il 43% degli italiani dichiara che, quando possibile, preferisce acquistare i prodotti direttamente in fattoria e rispetto a quelli provenienti da altri paesi ne apprezza il gusto e il sapore. Il 73% degli italiani si dichiara contrario all’utilizzo degli Ogm in agricoltura mentre il 60% non ha dubbi nel ritenere quelli freschi molto più sicuri rispetto a quelli trasformati o industriali.

L’84% si fiderebbe di più della qualità acquistandoli direttamente dal produttore o coltivatore, il 69% in un negozio tradizionale e il 64% al mercato rionale.

Per 65% cantine niente e-commerceIl mondo delle imprese vitivinicole italiane pur essendo un alfiere dell’export made in Italy, si dimostra tuttavia retrò nella digitalizzazione: da Nord a Sud, il 65% delle cantine non vende online. E tra chi ‘’cavalca’’ (il 35%) l’e-commerce il 51%% vende on line attraverso il proprio sito web, mentre un 22% si appoggia a siti specializzati (nell’ordine delle citazioni: Svinando; Wineverse; Tannico; Vinix; Winetowine; Winezon). Il restante 27% opera già su entrambi i fronti. E’ quanto emerge da un sondaggio svolto da Grs Ricerca e Strategia per Wine2wine, evento e brand di Veronafiere, cui hanno partecipato oltre 450 cantine italiane distribuite su tutto il territorio nazionale e rappresentative sia delle Pmi che di grani realtà.

Più donne in ruoli decisionali, così meno corruzione

Dovrebbero esserci più donne nei ruoli decisionali, soprattutto nelle istituzioni pubbliche, perchè sono meno corruttibili rispetto agli uomini. Lo ha sottolineato il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, secondo cui “una maggior presenza femminile nei ruoli decisionali, in particolare pubblici, può avere effetti positivi sulla diffusione della corruzione: da indagini empiriche le donne risultano tendenzialmente meno soggette al rischio di corruzione”. “L’istruzione - ha spiegato Rossi in una lectio magistralis all’università Lumsa a Palermo - favorisce l’accumulazione di capitale sociale, cioè lo sviluppo di attitudini ‘pro-sociali’, quali la fiducia nel prossimo, la reciprocità, l’abitudine a cooperare. Il capitale sociale argina la criminalità”.

Pasta, uova ed olio costano menoPer pasta, uova ed olio di oliva i prezzi sono in media più bassi che negli anni

‘50. E’ quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio, diffusa in occasione dei settant’anni dell’Associazione. Rispetto al passato, poi, la spesa degli italiani è più orientata all’acquisto di beni e servizi più che di generi alimentari. Nel 1945, anno di costituzione di Confcommercio, in un contesto di sopravvivenza per gli effetti della guerra, i consumi delle famiglie italiane erano rivolti per circa l’80% a generi alimentari e bevande (negli anni prebellici erano intorno al 54%). Mediamente il prezzo del pane, calcolato con i valori attuali in euro, era pari a poco più di un euro al chilo, un litro di latte costava 1,03 euro, un chilo di pasta circa 2 euro, un chilo di carne bovina 13 euro.

Calo di incidenti per le due ruote Dal 2008 al 2013 il numero di motocicli e ciclomotori in Italia sono stati coinvolti in incidenti stradali è passato da 83.985 a 57.978, con un calo del 31%. Questo secondo un’elaborazione del Centro Studi Continental. Il dato sulla diminuzione del numero di motocicli e ciclomotori coinvolti in un incidente stradale, sottolinea il Centro Studi Continental, assume un’importanza ancora maggiore se si considera che dal 2008 al 2013, il parco circolante di questi mezzi in Italia, secondo i dati Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), è calato solo del 2,3%.

Casa, il mercato torna a crescere Torna a crescere il mercato immobiliare dopo una discesa iniziata nel 2007. Lo scorso anno le compravendite hanno riguardato 421mila unità (+3,5% su base annuale), ma rimangono ancora sotto i livelli registrati alla metà degli anni ‘80. Nel 1985 ad esempio le compravendite avevano interessato 430mila unità. Sulla “ripresina” del 2014 ha influito positivamente il nuovo regime delle imposte di registro, ipotecarie e catastali. Al netto di questi effetti fiscali, le compravendite di immobili sono salite nel 2014 dello 0,7%.

brevi italiane

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Gap between rich and poor widens

The economic crisis that has besieged the planet has widen the gap between rich and poor, and Italy is no exception. About 21% of Italians hold 60% of the wealth. This emerged from the OECD report on inequalities presented on the 21st May. The poorer 40% of the population however hold just 4.9% of the country’s wealth. A picture which reflects the effects of the crisis, especially the reduction in disposable income between 2007 and 2011. For the poorer 10% of Italians there has been a decrease of 4% while for the 10% richer Italians the decrease was a modest 1%. According to OECD the distribution of the net national wealth in Italy is most uneven, markedly concentrated especially towards the upper spectrum.

Buildings in unstable zones

“In some 1,121 Italian town centres buildings are constructed in areas which are prone to landslides or are marginal to them. In 31% of cases entire neighbourhoods are constructed, in 56% industrial zones, in 20% schools, hospitals and municipalities “. Andrea Pignocchi, president of Ordine Geologi Marche (Marche Geological Association) reported. A year on from the tragic floods of Senigallia with 3 fatalities, the geologists reported n the regional situation in a press conference on the 21st May in Ancona. From 1944 to 2012 damages resulting from hydrogeological instability are estimated at almost 61.5 billion Euros in public funds.

73% against GMO use

According to the outcome of the Fifth Report “Italians and Agriculture” presented at the Milan Expo 2015, some 15% of Italians declared that when possible they preferred to buy products directly from the farms in preference to those coming from other countries as they had more taste and flavour. The 75% of Italians declared themselves against GMO practice in agriculture while 60% have no doubts that fresh produce are more safe compared to

those that have been transformed or processed. About 84% have more trust in the quality obtained directly from the producer or grower, form a traditional shop (69%) and from local markets (64%).

No e-commerce for 65% of cellars

The world of the Italian wine industry though being a trailblazer of Made in Italy export has nevertheless shown itself to be hesitant towards digitalisation. From North to South, about 65% of cellars do not sell online. Among those who “ride” (35%) e-commerce,51% sell online via their own website while 22% relies on specialised sites (in listing order: Svinando; Wineverse; Tannico; Vinix; Winetowine; Winezon). The remainder (27%) are active on both fronts. This emerged from survey conducted by GRS Ricerca e Strategia per Wine2wine (GRS Research and Strategy for Wine2wine), event and trademark of Veronafiere (Verona Fair) at which more than 450 Italian cellars participated. These are located nationwide, representatives of both small and medium businesses.

More women in executive roles, to reduce corruption

There ought to be more women in executive roles, especially in public office, as they are less corruptible than men. The Director General of Banca d’Italia, Salvatore Rossi, emphasised saying “a greater presence of women in executive roles, particularly in public office, could have a positive effect on the spread of corruption”. At a lecture at the Lumsa University in Palermo Rossi explained, “Education favours the accumulation of social capital, that is, the development of ‘pro-social’ aptitudes which engender trust in fellow beings, reciprocity and cooperation. Social capital stems criminality”.

Pasta, eggs and oil cost less

For pasta, eggs and olive oil prices are on average less than in the 50’s. This emerged from a study by the

Ufficio Studi di Confcommercio (Confcommercio Market Studies Centre), disclosed on occasion of the seventieth anniversary of the organisation. Compared to the past, Italian expenses were more oriented towards the purchase of goods and services than foodstuff. In 1945 (the year Confcommercio as established), in the post war ambience of survival consumption of Italian families revolved around food and beverages (about 80%) while in the pre-war years that was around 54%. On average the price of bread, calculated in current values in Euro, was little more than 1€ per kilo, a litre of milk cost 1.03€, a kilo of pasta about 2€ and. A kilo of beef 13€.

Decrease in accidents for two-wheeled vehicles

In Italy between 2008 and 2013 the number of motorcycle and scooters involved in accidents went from 83,985 to 57,978: a decline of 31%. This is according to a detailed report from the Centro Studi Continental (Centre for Continental Studies). The data on the reduction in accidents involving motorcycles and scooters is even more important if one takes into consideration that between 2008 and 2013, the number of these modes of transport in circulation in Italy. According to the data ANCMA (National Association of Motorcycle and Scooter Accessories) the decrease is only by 2.3%.

Growth returns to housing market

The real estate market is on the increase after an initial decline in 2007. Last year trading involved 421 thousand units (3.5% on an annual basis) but still remain below the levels recorded in the mid 80’s. In 1985, for example, sales involved 430 thousand units. The new system of stamp duties, mortgages and land has had a positive affect on the “recovery”. The net (excluding the tax effects) real estate sales rose in 2104 by 0.7%.

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italian briefs traduzione di Patricia Hardin

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f o t oNEWS

Un uomo mascherato come Dante Alighieri legge l’opera letteraria la Divina Commedia durante la celebrazione del 750 ° anniversario della nascita del poeta italiano del tardo Medio Evo, a Firenze, Italia, 14 maggio 2015.

“Armenity/Haiyutioun”, una collezione curata da Adelina Cuberyan von Furstenberg, vincitrice del Leone d’Oro come migliore partecipazione nazionale alla mostra, e allestita nel monastero mechitarista dell’isola di San Lazzaro al Biennale di Venezia dal titolo ‘Tutti Futures del Mondo’ che rimarrà aperta dal 9 maggio-22 Novembre.

L’ex nave da crociera ‘Costa Concordia’ è trainata da rimorchiatori in quanto lascia il porto di Voltri-Prà a Genova, Italia, 11 maggio 2015, nel suo ultimo viaggio prima di essere demolita. La Concordia ha colpito gli scogli e in parte si è capovolta al largo dell’isola italiana del Giglio il 13 gennaio 2012 in un incidente che ha ucciso 32 persone. Ci sono voluti 30 mesi per disincagliare artificialmente la nave e trainarla in un porto per lo smantellamento.

Due Carabinieri osservano il luogo dove il capo mafia Totò Riina ha trascorso gli ultimi mesi prima di essere catturato il 15 gennaio 1993, è trasformato in una stazione dei Carabinieri, a Palermo, Italia 9 Maggio 2015 “Stato vince Mafia” il ministro Angelino Alfano ha detto durante l’inaugurazione della stazione dei Carabinieri, che era l’ultimo covo Riina, a Palermo,

Protesta degli extracomunitari sgomberati dal centro Pace in Via Messi D’Oro al municipio a Ponte Mammolo, 13 maggio 2015 a Roma.

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Nozze gay per il premier, una prima per l’Ue: Il Primo ministro lussemburghese, Xavier Bettel,

il 15 maggio ha sposato il partner Gauthier Destenaym, diventando il primo leader dell’Ue ad unirsi in un matrimonio gay, legalizzato solo pochi mesi fa nel Granducato.

Il matrimonio è stato celebrato nel municipio di Lussemburgo da Lydie Polfer, sindacto della capitale del Granducato e madrina politica del premier. Lo scorso agosto, due mesi dopo l’adozione a grande maggioranza di una legge che autorizza i matrimoni e le adozioni per le coppie gay nel Granducato, Bettel, 42 anni, aveva annunciato che avrebbe sposato Destenay, un architetto con cui ha contratto un’unione civile nel 2010.

Tav: tunnel di base, già scavati in Francia 128 metri: Operai a lavoro nel cantiere della Torino-Lione a Saint Martin la Porte. Il cantiere è stato aperto nel gennaio scorso e dovranno essere scavati ancora 9 km nella direzione di Torino.

Camila Raznovich, durante la 25ma edizione del ‘’Concerto del Primo Maggio’’ di Cgil, Cisl e Uil in Piazza San Giovanni in Laterano, Roma.

Automobile bruciata durante lo scontro tra manifestanti e polizia durante una protesta contro Expo 2015 Esposizione Universale di Milano. Centinaia di persone hanno protestato contro l’Expo che ha aperto il 1 maggio e si estende per sei mesi.

Magnate cinese porta 6.400 dipendenti in gita in Francia: Altro che team building aziendale all’americana: il magnate cinese Li Jinyuan ha deciso di fare le cose davvero in grande e ha portato in Francia 6.400 dipendenti per quattro giorni di visite turistiche, musei, pranzi da gourmet e curiosità pensate ad hoc. Un’iniziativa salutata dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius (di persona), che ha fatto notare come la mega-gita aziendale del signor Li, 24esimo sulla lista dei più ricchi businessmen della Cina, abbia portato all’economia francese ben 13 milioni di euro.

Lavoratori di Pomigliano d’Arco travestiti da pagliacci inscenano una piccola protesta ad uno degli ingressi dello stabilimento Fca di Melfi (Potenza) durante la visita del premier Matteo Renzi, 28 maggio.

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n ricchi e poveri

Il costo della nuova sede della Bce: 1.300 milioniIl costo della nuova sede della Banca centrale europea ha raggiunto l’astronomica cifra di 1.300 milioni di euro. Lo ha riferito lo stesso presidente, Mario Draghi, con una lettera di risposta ad una interpellanza dell’eurodeputato Miguel Viegas, del Partito comunista portoghese. Un valore che risulta di oltre il 50 per cento superiore agli 850 milioni complessivi che venivano indicati nel 2015. La nuova sede della Bce è stata al centro di violente contestazioni da parte di manifestanti, in occasione dell’inaugurazione ufficiale lo scorso marzo. Resta il fatto che l’istituzione si trova nella scomoda posizione di essere tra quelle più attive nel predicare la prudenza di bilancio e il contenimento delle spese, ai Paesi di una area euro che molto faticosamente è solo ora uscita dalla recessione. E intanto per parte sua trasloca in una nuova sede costata 1 miliardo e 300 milioni. Un trasferimento forse necessario a livello logistico, ma che certo non rende più agevole mettersi al riparo da attacchi e critiche dei vari movimenti euroscettici nell’Ue, che spesso imputano all’euro e alla stessa Bce - l’istituzione che maggiormente simbolizza la valuta condivisa - le difficoltà economiche attuali.

Bill e Hillary Clinton: 30 milioni per discorsi ed eventiHillary Rodham Clinton e l’ex presidente americano Bill Clinton hanno incassato da gennaio 2014 circa 25 milioni di dollari con un centinaio di discorsi e partecipazione ad eventi negli Stati Uniti. Hillary inoltre ha guadagnato circa 5 milioni di dollari di royalties per il suo libro “Hard Choices”, sulla sua esperienza alla guida della diplomazia americana. Secondo le informazioni - riportati dal Washington Post - Hillary Clinton ha pronunciato 51 discorsi nel 2014 e nei primi tre mesi del 2015, intascando 11 milioni di dollari. La sua tariffa è variabile, ma ad esempio per un discorso a eBay in San Jose l’11 marzo ha ricevuto 315.000 dollari. La tariffa media per parlare alle università americane è di 300.000 dollari a intervento. Ora che corre per la Casa Bianca, Hillary Clinton non farà più discorsi a pagamento. Ma suo marito Bill intende continuare: “Devo pagare le nostre bollette”, ha detto a NBC News.

Boom immobiliare arricchisce la Chiesa anglicanaLa Chiesa anglicana si riscopre più ricca, grazie al boom immobiliare e alla rivalutazione miliardaria delle sue proprietà. E punta a investire 100 milioni di sterline per il sostentamento del clero e la promozione delle vocazioni in un Paese in cui la secolarizzazione rischia di svuotare le chiese. L’Independent scrive che il valore delle proprietà immobiliari della Chiesa d’Inghilterra - storicamente beneficiaria anche di donazioni ereditarie - ha ormai toccato i 6,7 miliardi di sterline.

Una nuova economia per un pianeta sostenibileUn documento di analisi e denuncia ma anche una proposta su come superare un modello agricolo industriale che ha fallito, fondato sulla sottrazione e su processi che distruggono la vita e punta solo al profitto di pochi: è il Manifesto Terra Viva, presentato da Navdanya International, Banca Etica e Fondazione Triulza al padiglione della società civile di Expo 2015. Frutto del lavoro di un panel internazionale di ricercatori, è stato presentato da Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, don Luigi Ciotti, presidente di Libera, Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica ed Etica Sgr, Sabina Siniscalchi, vicepresidente vicario di Fondazione Triulza.

“La crisi che stiamo affrontando è profonda e sta portando milioni di persone alla violenza, nella fame, a fuggire dalla loro terre, tutto questo è collegato al fatto che il suolo è stato sfruttato, il modo in cui produciamo il cibo sta distruggendo la salute del pianeta e la nostra” ha detto l’ambientalista indiana.Il lavoro del Manifesto parte dai dati: al suolo urbanizzato entro il 2030 si aggiungerà una città estesa come il Sudafrica, la terra fertile è stata erosa a una velocità tra le 10 e le 40 volte superiore alla sua capacità di rigenerazione, il 40% delle guerre degli ultimi 60 anni è stato causato da clima, suolo, risorse: la crisi in Siria e il terrorismo di Boko Haram sono figli anche dei mutamenti climatici.“Il modello economico che abbiamo è basato sullo sfruttamento e ci porta alla disuguaglianza, l’1 percento della popolazione controlla metà della ricchezza mondiale, è molto ingiusto e non sostenibile. Papa Francesco sta sottolineando questi temi perché l’umanità si svegli in tempo”.I cittadini devono essere protagonisti di questo percorso, e sono chiamati in causa con precise responsabilità, come spiega don Ciotti. “Noi dobbiamo impegnarci non basta dire che bravo papa Francesco, non basta battere le mani, lui chiede ma deve essere responsabilità e impegno di tutti a sporcarci le mani, di terra che vuole dire dignità, libertà è vita per le persone”.“Siamo chiamati ad assumerci di più la nostra responsabilità che non possiamo solo chiedere a chi governa a chi amministra le istituzioni, a cui dobbiamo chieder senza sconti di assumersi la loro parte. Ma c’è una parte che chiama gioco anche noi come cittadini, non possiamo essere cittadini a intermittenza”.La nuova agricoltura che Terra Viva propone è parte di un processo che punta a ridefinire il concetto di democrazia e libertà.

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IL VERO VOLTO DI William Shakespeare

Potrebbe essere il primo e unico ritratto contemporaneo di William Shakespeare, eseguito quando il grande autore era ancora in vita. Lo ha scovato il botanico e storico britannico Mark Griffiths in un volume di 1500 pagine sulle piante datato 1598. Secondo lo studioso, la raffigurazione di un uomo con folti riccioli e i baffi sarebbe proprio quella del Bardo attorno a cui restano una serie di misteri, a partire dalla sua esatta fisionomia. Griffiths avrebbe decifrato un codice dell’epoca Tudor sotto l’immagine che ricondurrebbe a Shakespeare, ritratto all’età di 33 anni. Il lavoro dello studioso verrà pubblicato sul magazine Country Life, che parla con un certo entusiasmo di ‘’scoperta letteraria del secolo’’. Le immagini che abbiamo di Shakespeare sono state tutte realizzate dopo la sua morte.

Braving BonegillaAn exhibition, Braving Bonegilla: A photographic Journey in the Italian Migrant Experience, that shows the hard reality of an earlier Australian internment for new arrivals will be

open to the public from 4 June – 14 August,at the Museo Italiano

in Faraday Street, CarltonThe Bonegilla Migrant Reception and Training Centre was the first and largest of 23 such centres in Australia. Originally an army camp, it was converted by the Department of Immigration for the purpose of accommodating and educating migrants, and assisting them to find work. During its operations, between 1947 and 1971, the Centre housed over 300,000 European displaced people and migrants intending to settle in Australia.In those years over 350,000 Italian migrants came to Australia, about 42,000 of them under the Assisted Passage Scheme signed by the two governments. As well as these economic migrants, escaping traditional poverty compounded by the effects of the war, several thousand Italian refugees came to Australia in that period, displaced from areas annexed by Yugoslavia after World War Two.Many of these migrants and refugees transited through the Bonegilla camp.The exhibition, featuring photographs from the collection of the Co.As.It. Italian Historical Society, documents the daily life of Italian migrants and refugees at the camp. These images show the resourcefulness with which these people – mainly young men and families – braved the condition of

being suspended between two worlds. Living in the Spartan conditions afforded by the camp, with poverty and sometimes tragedy behind them, and looking towards the future with hope and apprehension, these migrants transmit through their snapshots a strong message of resilience and often good cheer.The exhibition includes pictures of families striving to make their huts home, of men studying English, groups of friends playing music and enjoying outings, as well as photographs taken during the so-called Bonegilla riots in 1952, and pictures of a wedding and a funeral at the camp.

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orizzontARTI PAG I N E D’A R T E E C U LT U R A

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Nutrizionisti italiani contro dieta a zona “mediterranea” Sears

Non è vero che gli italiani mangiano troppa pasta e pane e che questi alimenti non siano sempre stati al centro della vera Dieta Mediterranea. La posizione - al limite del paradosso - espressa da Barry Sears, che per promuovere il suo libro e una inedita forma ibrida di dieta a Zona sostiene che dovremmo seguire un’alimentazione a base di pesce e alimenti ricchi di preziosi polifenoli, secondo i dettami della “vera dieta mediterranea” è un vero e proprio falso storico. Ridurre o eliminare i carboidrati contenuti nella pasta e nel pane significa abbandonare le ragioni stesse di successo della Dieta Mediterranea.Secondo Andrea Ghiselli, medico e ricercatore del CRA-NUT (il Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione del CRA, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura che gestisce un Osservatorio sull’alimentazione degli italiani), “la dieta mediterranea non aveva un apporto molto elevato di pesce, anzi. Ma lo aveva di pane e di pasta. Per esempio nell’Italia meridionale del 1954 (Rofrano) gli abitanti prendevano più del 60% dell’energia giornaliera da pane e pasta. Oggi la somma di tutti i cereali e derivati come pane, pasta, farine varie, pizza, riso ecc dà una cifra che è quasi la metà, circa il 38%”.Per questo, prosegue Ghiselli, “affermare che consumiamo troppo pane e troppa pasta è un falso storico. Anzi, ne consumiamo nettamente meno. I cereali hanno costituito da sempre la base energetica della dieta mediterranea, non certamente il pesce o addirittura i polifenoli e se ingrassiamo non è certamente perché consumiamo troppa pasta o troppo pane, ma perché consumiamo troppo di tutto e non ci muoviamo più”.In difesa dei carboidrati si schiera anche Michelangelo Giampietro, specialista in medicina dello sport e in scienza dell’alimentazione, secondo il quale i carboidrati e la pasta in particolare, oltre ad essere fondamentali in una alimentazione equilibrata, sono anche irrinunciabili nella dieta dello sportivo. Secondo Giampietro “è indispensabile che la dieta degli sportivi preveda una congrua quantità di carboidrati, semplici e complessi, da assumere prima, durante, e dopo l’allenamento e/o gara. Si tratta di una raccomandazione ben nota da molti anni e in sintonia con quanto indicato dalle maggiori organizzazioni scientifiche di nutrizione nazionali e internazionali, dall’American College of Sports Medicine e dai più importanti nutrizionisti sportivi internazionali”.

Emoii col dito medio

Non solo faccine, fiori e icone multietniche e gay-friendly, le emoji si fanno più esplicite: come quella adottata da Microsoft che raffigura un dito medio.Sarà contenuta in un aggiornamento per Windows 10. L’icona col dito medio è stata approvata nel 2014 da Unicode, il consorzio che regolamenta l’interoperabilità dei testi in lingue diverse, su differenti piattaforme informatiche. Redmond sarebbe la prima ad adottarla, non è escluso che dopo seguiranno a ruota Apple e Google.

La festa del pane è a Parigi

Pane croccante, deliziosi croissant, dolcetti e torte di ogni tipo. E’ la festa del pane a Parigi, un evento per gli amanti del dolce e del salato, un padiglione di oltre 1100 metri quadrati, come se fosse un enorme forno, il più grande del mondo, con stand di pasticceria e prodotti della panificazione nel piazzale della Cattedrale di Notre Dame.Qui per circa una settimana ogni anno si sfornano prelibatezze. E quest’anno è la 20esima edizione.Esperti fornai e pasticceri organizzano corsi, dimostrazioni, degustazioni, incontri, sfide, come quella per il miglior croissant, intrattenimento anche per i più piccoli con assaggi gratuiti, tra profumi di zucchero a velo e sfilatini. Regina indiscussa naturalmente è la baguette.La festa del pane attira francesi e turisti da tutti il mondo, pronti ad assaggiare le specialità locali.

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Le news direttamente su Facebook

Facebook ha lanciato Instant Articles, che permetterà agli editori di pubblicare i loro contenuti direttamente sul social network, senza il reindirizzamento a siti esterni.Le testate già pronte a sfruttare Instant Article sono il New York Times, The Atlantic, Nbc, National Geographic, BuzzFeed, Guardian, Bbc News, Spiegel e Bild. Per ora il servizio sarà disponibile agli utenti solo sugli iPhone. Questa integrazione eviterà all’utente di dover aspettare quei pochi secondi che passano dal click al reindirizzamento al sito esterno, rendendo immediata la fruizione dei contenuti, senza lasciare la bacheca di Facebook; l’algoritmo di Facebook non metterà in risalto una notizia in base al contenuto, ma semplicemente in base al numero di click. Saranno disponibili anche contenuti aggiuntivi come video, mappe e grafici.

Edge il successore di Explorer

Dopo aver annunciato di voler mandare in pensione Explorer dopo venti anni, Microsoft ha annunciato il nome del nuovo motore di ricerca: si chiamerà Microsoft Edge. Sarà lanciato come browser primario in Windows 10. La mossa chiude un periodo molto difficile per un browser che negli ultimi anni ha continuato a perdere terreno lasciando spazio a Chrome di Google, Safari di Apple e Firefox. A nulla infatti sono serviti i tentativi per rilanciarlo: il crollo è iniziato con Explorer 6, definito uno dei peggiori prodotti tecnologici mai messi sul mercato.

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al Massimouna ricetta

I pomodori idroponici e la serra pronta per MarteUna serra più sterile di una sala operatoria dove i pomodori crescono senza toccare terra e i contadini lavorano con smartphone e pc. Siamo nel Reatino, a Petrella Salto dove un’azienda agricola, la Ferrari Farm, coltiva pomodori idroponici in una serra, che potrebbe sbarcare anche su Marte. Valentina Pontetti, tra i soci fondatori dell’azienda. In questa azienda agricola non solo si coltiva il pomodoro ma lo si trasforma anche in una passata che ha vinto il Tuttofood Award 2015 nella sezione innovazione.

Agricoltura in tempo di crisiDagli agridetersivi interamente realizzati con prodotti dell’orto per non inquinare, agli ecofunghi coltivati sui fondi di caffè. Sono solo due esempi di come tanti agricoltori italiani, spinti anche dalla crisi, abbiano diversificato la produzione tradizionale e puntato sulla sostenibilità, tanto che Coldiretti ne ha fatto una mostra per Padiglione Italia a Expo 2015.

Polenta con i funghiCiao a tutti e ben ritrovati al nostro angolo della ricettta, purtroppo ho saltato un numero, ma sono stato un po impegnato con dei lavori a casa.

Intanto qui in collina, l’inverno si irrobustisce ogni giorno di piu’ e la voglia di piatti invernali cresce.

Per esempio l’altro giorno pensavo che era passato molto tempo dall’ultima volta che ho mangiato la polenta, e ho deciso che nel weekend l’avrei fatta.

Ora, quando ero piu’ giovane e vivevo con i miei, la polenta si condiva solitamente con un sugo a base di carne, che poteva essere un normale ragu’ alla bolognese, o del sugo con salsicce e spuntature (costolette) di maiale, a cottura lenta.Il mio problema con queste ricette e’ che ho una moglie vegetariana; allora mi sono ricordato che mio cugino che vive in nord Italia (Brescia), cucinava una salsa a base di funghi buonissima, cosi’ ho deciso di contattarlo e farmi passare la ricetta. Quindi la ricetta che trovate qui...e’ di mio cugino.

Vediamo di cosa abbiamo bisogno per questo piatto tradizionale:

ingredienti

olio quanto bastaburro una noceaglio due spicchiprezzemolo una manciatafunghi porcini secchi una bustinaaltri tipi freschi mezzo chilo circavino bianco 1/2 bicchierebrodo quanto basta (di dado va benesale quanto basta

Mettere i funghi porcini in acqua tiepida per circa 20 minuti,

intanto pulire i funghi freschie tagliarli a fette sottili.Fare sciogliere in padella olio e burro e aglio ( facoltativo ). Scolare i porcini conservando l’acqua, aggiungere tutti i funghi al soffritto, aggiungere il sale e fare saltare finche’ non si asciuga l’acqua che buttano.Mettere il vino e farlo evaporareUnire il prezzemolo tritato e aggiungere l’acqua dei porcini ed il brodo fino a coprire i funghi.Abbassare la fiamma e fare cucinare lentamente per circa 1/2

ora (a secondo della quantita’).Stare attenti a non fare asciugare tutto il brodo, lasciarne sempre un po’ di in modo da formare una salsa che servira’ da condimento per la polenta.Se il sugo e troppo liquido aggiungere del burro o addensare con un cucchiaio di farina.Per la polenta, io questa volta ho comprato quella istantanea, seguendo le istruzioni sulla confezione, molto facile da preaparare.

Se vi sentite in vena di fare i cuochi, potete comprare quella originale di mais bramata. Per 4 persone ci vorra’ 1/2 kg farina gialla e circa 2 lt di acqua, n cucchiaio di olio ed uno di sale grosso.Mettere l’acqua sul fuoco e portarla ad ebollizione, aggiunger sale ed olio e la farina un po alla volta, per evitare la formazione di grumi, continuate a mescolare a fuoco lento con un cucchiaio di legno per circa 40 minuti.Se diventa troppo compatta, aggiunger un po’ d’acqua.Tradizionalmente si versa la polenta al centro del tavolo, si versa la salsa sopra e si inizia a mangiarla ognuno dal proprio lato. Buon appetito.

P.S. Forse in futuro proporro’ di nuovo ricette di torte, perche’ il mio amico Giacomo si sta trasferendo vicino Perth e ha detto che gli mancheranno le mie torte, in questo modo potra’ farsele da solo. In bocca al lupo Giacomo.

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Varoufakis spiega la disuguaglianza

L’ultimo libro del ministro delle Finanze greco, È l’economia che cambia il mondo, è una lettera alla figlia adolescente della compagna sulle origini dell’attuale distribuzione della ricchezza e della crisi. All’excursus storico segue l’analisi (con tanto di citazioni “pop” da Matrix e Blade Runner) mirata a dimostrare che “siamo schiavi di mercati disumani” e “il debito pubblico assicura ai potenti la possibilità di rimanere tali”. Unica via di uscita, “rifiutare la menzogna dei manuali degli economisti e della Commissione Ue”“La verità è che le nostre società non sono semplicemente ingiuste: sono spaventosamente inefficaci nelle misura in cui disperdono le nostre potenzialità di produrre vera ricchezza”. È riassunto in queste righe il giudizio di Yanis Varoufakis sul sistema di mercato basato su debito e su guadagno, pilastro di tutte le economie occidentali. Il suo libro esce nei giorni più difficili per Atene – senza soldi in cassa e lontana da un accordo con i creditori – e per lui stesso, definito “perditempo” e “irresponsabile” dai colleghi dell’Eurogruppo esasperati da negoziati di cui non si vede la fine. E, con la Grecia che rischia concretamente il default, viene naturale soffermarsi sul sottotitolo: Quando la disuguaglianza mette a rischio il nostro futuro.A minacciare lo sviluppo, il benessere e l’esistenza stessa del pianeta (“sull’orlo della catastrofe ecologica”), spiega l’economista marxista è appunto la disuguaglianza. Di cui Varoufakis delinea le origini in un lungo excursus che prende le mosse dalla scoperta dell’agricoltura, il “salto” grazie al quale l’uomo ha potuto iniziare ad accumulare surplus produttivo. Surplus che va registrato (è così che nasce la scrittura) e che fa sorgere la necessità della moneta, di uno Stato che ne garantisca il valore, del debito, della burocrazia e di un clero che legittimi la distribuzione iniqua di quella prima ricchezza. Poi è la volta della rivoluzione industriale, che non fa che aumentare la concentrazione di potere e denaro in poche mani. Per illustrare il valore di scambio del denaro e l’inflazione si salta invece alla Seconda guerra mondiale, quando nei campi di prigionia “quanto più rare erano le sigarette in relazione agli altri beni, tanto maggiore era il loro valore di scambio e quindi gli acquisti che consentivano di fare”. E dopo una notte di bombardamenti, durante la quale i prigionieri angosciati fumavano più del solito, “il loro valore di scambio arrivava alle stelle”: le bombe, facendone diminuire la quantità, “avevano creato in una sola notte la deflazione”.

La sua incidenza sul pil mondiale è passata parallelamente dal 270% al 286%. Sembra che non si salvino ora né i paesi ricchi né quelli emergenti e neanche quelli usciti indenni dalla crisi. Vogliamo ricordare che da parte della destra ci si è sempre preoccupati del livello considerato sempre come troppo elevato del debito degli Stati, molto meno di quello privato; in conseguenza, si chiede in ogni occasione la riduzione del peso del settore pubblico e dell’intervento dello stato in economia. A sinistra si è sempre guardato con più indulgenza al fenomeno. L’aumento del debito pubblico è stato tradizionalmente visto come positivo; esso può portare investimenti, sviluppo dell’economia, occupazione. Si pensi ad esempio, alla crescita, in questi anni, dell’economia dei paesi emergenti, che difficilmente avrebbe potuto avere luogo senza di esso. O alla situazione contraria di paesi come la Germania e gli Stati Uniti, che hanno un sistema di infrastrutture che avrebbe bisogno di essere fortemente migliorato,

Non solo Pigs, cresce il debito globaleLa questione dei debiti è venuta alla ribalta in maniera prepotente in tempi recenti, prima con la crisi del 2008, poi, più specificamente in Europa, con i drammatici problemi di paesi come la Grecia e l’Ucraina - mentre sullo sfondo si collocano anche quelli dell’Italia. Che nel mondo ci sia un livello complessivo di indebitamento, considerando insieme quello dei privati, delle imprese e del settore pubblico, troppo elevato e in continua crescita appare probabilmente vero. Un recente rapporto Mckinsey (Mckinsey Global Institute, Debt and (not much) deleveraging, www.mckinsey.com, febbraio 2015) indica come il debito complessivo a livello mondiale sia aumentato di 57 trilioni di dollari tra il 2007 e il 2014, raggiungendo alla fine di quest’ultimo anno i 200 trilioni.

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il debito globale

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La sua incidenza sul pil mondiale è passata parallelamente dal 270% al 286%. Sembra che non si salvino ora né i paesi ricchi né quelli emergenti e neanche quelli usciti indenni dalla crisi. Vogliamo ricordare che da parte della destra ci si è sempre preoccupati del livello considerato sempre come troppo elevato del debito degli Stati, molto meno di quello privato; in conseguenza, si chiede in ogni occasione la riduzione del peso del settore pubblico e dell’intervento dello stato in economia. A sinistra si è sempre guardato con più indulgenza al fenomeno. L’aumento del debito pubblico è stato tradizionalmente visto come positivo; esso può portare investimenti, sviluppo dell’economia, occupazione. Si pensi ad esempio, alla crescita, in questi anni, dell’economia dei paesi emergenti, che difficilmente avrebbe potuto avere luogo senza di esso. O alla situazione contraria di paesi come la Germania e gli Stati Uniti, che hanno un sistema di infrastrutture che avrebbe bisogno di essere fortemente migliorato,

ciò che non succede perché i reggitori di tali paesi vogliono mantenere i livelli di debito e di deficit pubblico entro limiti molto stretti. Appare difficile valutare quale sia un livello di debito da considerare come eccessivo per il settore pubblico come per quello privato. Il giudizio va in effetti collegato a molte

variabili. Bisognerebbe intanto considerare che un aumento dell’indebitamento può servire ad obiettivi molto diversi: si può così distinguere tra i prestiti posti in essere per finanziare una politica di sviluppo, quelli necessari per superare una situazione di temporanea illiquidità, quelli infine che si chiedono per coprire un quadro di progressivo dissesto. D’altro canto, i debiti possono essere usati per impieghi diversi da quelli dichiarati, o possono perdersi in gran parte nei meandri di una burocrazia corrotta ed inefficiente. Nel caso del debito pubblico greco o di quello italiano si può certamente deplorare il fatto che esso sia stato poco utilizzato per finanziare lo sviluppo ed invece molto per impieghi

clientelari. Tra le variabili da considerare bisognerebbe poi analizzare il suo costo e la generazione dei futuri flussi di cassa; per il debito pubblico, bisognerebbe mettere in conto i tassi di crescita dell’economia, il livello di inflazione del paese, la percentuale di debito detenuta da operatori esteri, il regime dei cambi, ecc.. È stata dimostrata la scarsa fondatezza della nota teoria avanzata qualche anno fa da Carmen M. Reinardt e Kennet S. Rogoff secondo la quale un rapporto debito pubblico/pil che superi il 90% sia da considerare come troppo elevato. Tra l’altro, anche la base dei dati su cui poggiava la tesi appariva molto fragile. Nel caso cinese abbiamo assistito negli scorsi anni ad un forte aumento dei livelli dell’indebitamento complessivo: si è passati da un rapporto che era pari al 150% del pil nel 2008 ad uno del 280% circa del 2014. Non manca qualche preoccupazione in proposito, ma bisogna intanto considerare che l’economia del paese cresce ancora del 7% all’anno, che la grande maggioranza dei debiti è detenuta in patria, che in molti casi i creditori e i debitori rispondono allo stesso padrone, il governo e che i prestiti sono fortemente concentrati nei governi locali e in un ristretto numero di imprese (The Economist, 18 aprile 2015). Il debito italiano non solo è più elevato di quello cinese, superando ormai abbondantemente il 300% del pil, ma esso deve preoccupare molto di più del primo a livello della sua sostenibilità, essendo le prospettive di crescita dell’economia e quelle dell’inflazione molto negative. Alla fine, appare difficile contestare il fatto che il mondo naviga oggi in una grande bolla debitoria da cui sembra molto difficile uscire. Ci troviamo peraltro, a livello mondiale, contemporaneamente con troppe liquidità ed un eccesso di risparmi sugli investimenti. Le due cose sono, per altro verso e almeno in parte, collegate. Un merito dello studio McKinsey è quello di raccomandare nuove vie per governare almeno il problema del debito. Esso indica strade come quelle di una migliore ripartizione dei rischi tra creditori e debitori, senza lasciare invece tutto il peso sui debitori, di una ristrutturazione delle scadenze e, almeno in alcuni casi, della cancellazione pura e semplice di quanto dovuto. Uno dei meriti anche del nuovo governo greco è quello di aver posto la questione in una luce nuova, quella di una necessità di cambiare politica. Ci vorrebbe in ogni caso, in generale, una qualche forma di coordinamento a livello mondiale di tali fenomeni. Sarebbe necessario arrivare ad un rilevante aumento degli investimenti, di cui non manca certo la necessità, a livello pubblico come a quello privato, in presenza anche di risparmi abbondanti. Il problema è che nessuno sembra disposto ad accollarsi una parte del carico relativo ad una risistemazione degli assetti finanziari del mondo. E in Europa nessuno sembra disposto a darsi troppo da fare per il debito greco.

La fonte di questo articolo è www.sbilanciamoci.info

Non solo Pigs, cresce il debito globaleLa questione dei debiti è venuta alla ribalta in maniera prepotente in tempi recenti, prima con la crisi del 2008, poi, più specificamente in Europa, con i drammatici problemi di paesi come la Grecia e l’Ucraina - mentre sullo sfondo si collocano anche quelli dell’Italia. Che nel mondo ci sia un livello complessivo di indebitamento, considerando insieme quello dei privati, delle imprese e del settore pubblico, troppo elevato e in continua crescita appare probabilmente vero. Un recente rapporto Mckinsey (Mckinsey Global Institute, Debt and (not much) deleveraging, www.mckinsey.com, febbraio 2015) indica come il debito complessivo a livello mondiale sia aumentato di 57 trilioni di dollari tra il 2007 e il 2014, raggiungendo alla fine di quest’ultimo anno i 200 trilioni.

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il debito globale

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La stampante 3D da assemblare in casa

Una stampante 3D a misura di famiglia: leggera, compatta e facile da assemblare in casa. E’ “idbox!”, lanciata in Italia De Agostini dopo il successo già riscosso in Giappone. Come nel caso del piccolo robot da compagnia Roby, la casa editrice italiana, porta da noi questa nuova stampante tridimensionale da costruire passo passo.Si tratta di un prodotto hi-tech di ultima generazione, ma semplice da assemblare, pesa cinque chili e ha le dimensioni di poche decine di centimetri. In Giappone, dove la collana a fascicoli è stata lanciata a gennaio, 42.000 persone hanno iniziato a costruirla. Un gran successo, che ha trasformato idbox! nella stampante 3D in assoluto più popolare a quelle latitudini.Per realizzare un oggetto con idbox! occorre disegnarlo. Segue una digitalizzazione attraverso un software, ma in rete si trovano anche modelli 3D pronti da utilizzare. Le informazioni contenute nel file descrivono le dimensioni e la forma dell’oggetto. Le specifiche sono poi inviate a uno speciale software di stampa 3D che converte i dati in istruzioni vere e proprie, per consentire a idbox di realizzare il modello

Le micro-case prefabbricati

Quando lo spazio diventa un lusso e la popolazione cresce, la soluzione è risparmiare sui metri quadrati, soprattutto in una città come New York dominata dai grattacieli dove si ragiona in altezza e non ci si può più espandere. Per questo la Grande Mela ha deciso di puntare sui micro-appartamenti prefabbricati.Il progetto-pilota “My Micro NY” nel quartiere Kips Bay di Manhattan è arrivato quasi alla fine, a giugno i primi 55 pre-fabbricati di questo tipo dovrebbero essere completati. Appartamentini tra i 24 e i 34 metri quadri, soffitto alto tre metri, angolo cottura, bagno con doccia, e perfino balcone e ripostiglio. Per realizzarli si parte dallo scheletro d’acciaio, poi si aggiungono i muri, il soffitto e i vari componenti interni dell’arredamento.Un tempo, per le famiglie tradizionali, appartamenti sotto i 37 metri quadrati non erano concessi, ma adesso con i nuovi stili di vita e le famiglie sempre più composte da una sola persona o al massimo due, si è ripensato anche lo standard abitativo.New York non è la prima a voler risolvere così la mancanza di spazio, Tobias Oriwol, sviluppatore del progetto spiega:“New York è già indietro sulla costruzioni di case più piccole. In America Seattle, San Francisco, Boston, Washington DC, hanno già le micro-case che noi stiamo costruendo e già ci vivono”.

Installazione galleggiante per impegno a favore dei rifugiatiMigranti, centinaia di morti. Una notizia ormai quotidiana. L’artista brasiliano Vik Muniz, che

lavora tra New York e Rio de Janeiro, ed espone nei più importanti musei di arte moderna è

anche ambasciatore di buona volontà dell’Unesco e molto impegnato in ambito sociale (un suo

documentario Waste Land è stato candidato agli Oscar e ha vinto il Sundance Audience Award per il Migliore Film). Alla Biennale d’arte di

Venezia porta una nuova opera, un’installazione galleggiante che

sottolinea l’impegno a favore dei rifugiati.

S’intitola Lampedusa ed è la rappresentazione di una barca di carta costruita in scala con la grandezza di un comune vaporetto veneziano. Muniz ha impiegato, come sua abitudine, materiali inusuali e la manipolazione delle dimensioni per convertire la prevedibilità in stupore.Quest’opera è stata concepita poco dopo la fine dell’Operazione Mare Nostrum come un memento. Dopo la tragedia di Lampedusa del 2013 nulla è rimasto come prima. L’opera vuole riaffermare il pericolo in agguato ogni volta che diminuisce l’attenzione e il supporto ai rifugiati nel Mediterraneo. ‘’L’originale significato dell’opera - dicono al Consiglio italiano per i rifugiati Cir che è project partner dell’installazione - è divenuto irrilevante di fronte al concreto ripetersi dell’orrore, con la morte per affogamento di più di mille persone che cercavano di raggiungere l’Europa tra il 12 e il 19 Aprile di quest’anno. Lampedusa non è più solo un memento, perché nulla può renderci più coscienti della tragedia se non una tragedia di ancor più grandi dimensioni. Quello che doveva essere un richiamo per una causa è ora divenuto una nave di salvataggio; una piattaforma per una missione di fundraising per aiutare il Consiglio Italiano per i Rifugiati a far fronte alla crescente complessità e alla difficile gestione emergenziale della crisi nel Mediterraneo. Un’asta di beneficienza si terrà a Christie’s Londra nell’Ottobre 2015’’.Lampedusa è una struttura di legno di 45 piedi realizzata dagli artisti veneziani del Polo Nautico Vento di Venezia. La struttura è coperta da materiale che riproduce la prima pagina del giornale La Nuova Venezia datata 4 Ottobre 2013, il giorno seguente la tragedia di Lampedusa. La barca, calata in acqua il 5 maggio, naviga come una normale imbarcazione, ma non può prendere a bordo passeggeri. Verrà rimorchiata e ormeggiata in locations strategiche a Venezia da Maggio a Ottobre.Molti sono i nuovi progetti di Vik Muniz che ha costruito e sta lavorando alla Escola Vidigal, una scuola d’arte e tecnologia per bambini a basso reddito della comunità Vidigal a Rio de Janeiro, la cui apertura è programmata per l’autunno 2015. A Vik sono state commissionate le stazione della Metropolitana sulla 72sima e 2nda Avenue a New York, che apriranno al pubblico nel 2016.

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Nel supermercato del futuro con YuMi, robot collaborativo

A Expo 2015 un salto nel futuro con YuMi, robot collaborativo impegnato a confezionare mele al banco frutta del supermercato che verrà. All’interno del Future Food District, ABB - sponsor ufficiale per l’automazione e la robotica a Expo 2015 - espone i propri robot in un vero e proprio supermercato di 2.500 metri quadri sviluppato su due livelli, con la possibilità per i visitatori di sperimentare in prima persona uno dei possibili scenari futuri della filiera di produzione degli alimenti e del loro consumo.

La passione per l’arte dei tatuaggi sacri

A differenza dei paesi vicini, la Thailandia ha conservato la millenaria arte dei tatuaggi sacri: una tradizione che per alcuni stranieri, la più celebre dei quali è Angelina Jolie, è diventata una moda.Preghiere e meditazione sono il rituale obbligatorio prima di una seduta di tatuaggio sacro, in lingua thai “sak yant”, che, secondo la leggenda dona forza, salute o ricchezza a chi si fa tatuare. Un tempo riservati ai guerrieri, oggi questi tatuaggi si sono diffusi in tutti gli strati sociali della Thailandia e vengono molto apprezzati anche dai turisti.“E’ soprattutto la bellezza unica dei disegni che attira gli stranieri - spiega questo maestro tatuatore - e dopo di che sanno che queste lettere incise sulla loro pelle possono aiutarli a essere più forti”.I tatuaggi richiamano infatti preghiere, disegni geometrici o figure mitologiche. Il maestro tatuatore - chiamato ‘ajarn’ - sceglie il disegno, in base alla personalità della persona che si trova di fronte. L’esperienza di un ragazzo americano: “Ho finalmente trovato l’ajarn perfetto per me. E’ come un fratello, un mentore”.Ma la passione degli stranieri per questi tatuaggi sacri non è ben vista in Thailandia. La professoressa di storia dell’arte all’Università di Bangkok Sukanya Sujachaya: “Oggi è una moda, ma questi tatuaggi non possono essere venduti solo per la loro bellezza. Le credenze vanno rispettate”.Tra le credenze ci sono i precetti buddisti, come non fare del male agli altri esseri viventi, non consumare droghe o alcol.

“Tredici miliardi di anni”: il cosmo secondo Piero Angela

“Tredici miliardi di anni”: tanti ne sono trascorsi dalla nascita dell’Universo ad oggi, miliardi di anni che hanno visto il Cosmo nascere, crescere ed evolversi. Ed è questo il titolo dell’ultimo lavoro letterario di Piero Angela, quello che è tra i divulgatori scientifici più noti in Italia. Sottotitolo del libro “Il romanzo dell’Universo e della vita”, perché quella dell’universo è davvero una storia appassionante come un romanzo.

Robotpet case al posto di cani e gatti

Non solo maggiordomi o badanti: entro 10-15 anni anni i robot potrebbero prendere il posto del cane e del micio di casa, in una sorta di ‘carica dei robotpet’, come vengono chiamati dagli esperti gli automi che imitano Fido. Ne sono convinti i ricercatori dell’università australiana di Melbourne, che descrivono il nuovo scenario ai limiti della fantascienza sulla rivista Frontiers in Veterinary Science. ‘’Potrebbe suonare surreale avere animali domestici virtuali o robotici, ma per le prossime generazioni potrebbe essere una cosa del tutto naturale’’, osserva Jean-Loup Rault,coordinatore della ricerca che punta a riprodurre i migliori amici dell’uomo su chip e circuiti elettronici. Il ricercatore è convinto che il cambiamento potrà avvenire in poco più di un decennio: ‘’non è una questione di secoli. Se nel 2015 sulla Terra vivranno 10 miliardi di esseri umani, è probabile che le cose cambieranno prima di quanto possiamo pensare. Se qualcuno avesse descritto Facebook 20 anni fa, gli avrebbero dato delmatto. Ma in Giappone è già possibile vedere persone molto affezionate al loro cane-robot. Al punto da celebrare i funerali quando i circuiti finiscono di funzionare’’.A fare da apripista negli anni ‘90 è stata la moda del Tamagotchi, l’animaletto elettronico da accudire 24 ore su 24. Si calcola che da allora ne siano stati venduti oltre 76 milioni in tutto il mondo. Poi sono arrivati i mondi virtuali nei quali si allevano animali 2.0, come Happy Farm. Quindi è stata la volta dei primi cani robot, come Aibo della Sony, trattato come un vero cane nelle case in cui è entrato finora. Su Google cisono numerosissimi brevetti di cani-robot, osserva Rault, e ‘’tutti sono convinti che il mercato possa decollare nei prossimi 10-15 anni’’.Fin da adesso, però, si comincia a discutere dei problemi etici che l’arrivo del robot-Fido potrà comportare, per esempio rispetto alla dipendenza emotiva di un umano da un robot. Quello che invece è sicuro è che saranno i robot-cane i primi ad arrivare. ‘’Costruire robot-gatto - conclude Rault - è più difficile perchè i gatti sono animali imprevedibili’’.

La modella indossa un abito chiamato “High Visibility Burqa” nel corso di una performance dell’artista italiano Marco Biagini a outseder padiglione alla 56a Biennale d’Arte di Venezia, Italia, 8 maggio, 2015.

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Sfortunato quel popolo che ha bisogno di eroi

Bertolt Brecht

Concerto di Prince in ricordo di Freddie GraySi è tenuto l’11 maggio negli Stati Uniti, a Baltimora, il concerto che Prince ha voluto per ricordare Freddie Gray, il ragazzo afroamericano morto una settimana dopo l’arresto per le gravi lesioni alla colonna vertebrale subite mentre era in custodia della polizia, lo scorso mese. Il “Rally 4 Peace” si è svolto alla Royal Farms Arena della principale città del Maryland, dove Gray è morto. I partecipanti erano stati invitati dall’organizzazione a indossare qualcosa di grigio, come omaggio a “tutti coloro che sono recentemente morti nelle violenze”. Parte del ricavato andrà alle organizzazioni benefiche a favore dei giovani della città. Sul palco è salita anche Marilyn Mosby, procuratore del Maryland per Baltimora. Prima del concerto, era già stata diffusa in streaming la nuova canzone di Prince, “Baltimore”, in cui il cantante fa riferimento a Gray e a Michael Brown, il ragazzo ucciso a Ferguson da un agente. Prince, 56 anni, ha all’attivo 34 album in studio, venduti in oltre 100 milioni di copie; ha vinto 7 Grammy, 4 Mtv Video Music Awards, un Golden Globe e un Oscar.

Arriva il fidanzato virtuale

Stanca del solito uomo che gira per casa? Sciatto o sempre indaffarato? Vorresti un fidanzato attento ed elegante, o, magari, con le orecchie da gatto? La risposta giusta si trova al Tokyo Game Show, in una cabina speciale riempita con gli ultimi game da simulazione romantici, dove “uomini digitali” attraenti offrono fiori e biscotti alla fortunata di turno.

Cinema: Anno nero per l’Italia

Si producono più film italiani (201 nel 2014) ma il pubblico è meno interessato

a vederli (-8% nei primi tre mesi del 2015 rispetto allo stesso periodo del

2014)

Non aiutano la stagione sempre più corta, il numero sempre minore di sale cittadine e la scarsa programmazione di nostri film in tv. E’ il poco rassicurante quadro che emerge da Tutti i numeri del cinema italiano - Anno 2014, la presentazione al Cinema Barberini di Roma dei dati diffusi da Anica e Mibact.Seppure aumentano le produzioni italiane, 201 titoli (+34 rispetto al 2013) di cui 194 (+38) di iniziativa italiana, le risorse economiche destinate alla produzione sono cresciute solo di circa 12 milioni, da 257,82 milioni nel 2013 a 270 milioni circa nel 2014. Diminuiscono invece i capitali esteri, da 77 a 55 milioni e le coproduzioni (da 29 pellicole del 2013 a 21 del 2014). “Si fanno più film, con meno risorse e soprattutto nelle classi di costo più basse (salgono da 80 a 112 i film prodotti con budget fino a 800 mila euro), il che si riflette sulla qualità” ha spiegato il direttore generale per il cinema del Mibact Nicola Borrelli. La quota di mercato italiana tiene nel 2014, al 27%, ma cala nel primo trimestre 2015 al 25% (-8% sullo stesso periodo 2014), su un mercato totale anch’esso in discesa del 6%, rilevato a fine marzo.Dati negativi rilanciati anche dal rapporto annuale sullo stato del settore cinematografico nella Ue redatto dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo, dove l’Italia risulta il Paese europeo in cui si è registrato il più forte calo d’incassi per le sale cinematografiche. Tra il 2013 e il 2014 gli introiti derivati dalla vendita di biglietti sono scesi di 46 milioni di euro, un calo del 7,1%. Inoltre tutti i film italiani sono rimasti fuori dalla top 20 delle pellicole europee più viste nel continente, dominata dalla Francia (l’anno scorso Checco Zalone era secondo con Sole a catinelle).

Il regista Franco Zeffirelli, 92, il 13 maggio a Roma alla presentazione della mostra “Zeffirelli. L’arte dello spettacolo” (Zeffirelli. The Art of Entertainment). La mostra, fino al 18 ottobre a Villa d’Este a Tivoli, vicino a Roma, include bozzetti di scenografie e costumi da spettacoli di Zeffirelli.

In vendita sul Immobiliare.it è la casa del regista italiano Federico Fellini a Roma, nel quartiere Parioli. Ha vissuto qui con la moglie, l’attrice Giulietta Masina, dal 1956 al 1968. Vivere qui, ha creato “La Dolce Vita” e “8 e 1⁄2” e ha vinto 3 dei suoi 5 Oscar.

L’attore americano, Tom Hanks e l’attrice brittanica Felicity Jones durante le recente riprese del film ‘Inferno’ in Piazza San Marco a Venezia. Il film dovrebbe essere rilasciato il 14 ottobre 2016.

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n surreale

Mancano pornostar maschioLo chiamano il “Cristiano Ronaldo del sesso”, è un attore amato dagli affezionati spettatori ed è ricco e famoso. Ma ha un cruccio: la sua categoria - quella dei pornostar maschi - sta scomparendo. E così il re del cinema per adulti giapponese, il leggendario Shimiken, ha lanciato l’allarme. “E’ un duro lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare. Noi siamo una specie in via d’estinzione. Ci sono solo 70 attori maschi per 10mila donne”, ha affermato Ken Shimizu, questo il suo vero nome, che ha 35 anni. La chiamata alle armi di Shimiken è stata lanciata con tweet nei quali ha denunciato che le pornostar maschio sono “meno delle tigri del Bengala vive” e che sono “sempre più rare, come i panda”. Non è che i soldi non girino, tutt’altro. L’industria dei “video per adulti”, in Giappone, fattura qualcosa come 20 miliardi di dollari all’anno e non conosce crisi. Shimiken è in condizione di fare la bella vita: guida una vecchia auto sportiva DeLorean (quella di “Ritorno al futuro”) e si presenta in giro con biglietti da visita a forma di fallo, per indicare immediatamente la natura del suo lavoro.

La polizia ammanetta un bimbo di 5 anni perché “pericoloso”Un bambino di 5 anni è stato ammanettato dalla polizia dello Stato di New York, chiamata da una scuola primaria di Philadelphia, un piccolo paese nella contea di Jefferson, vicino al confine con il Canada (da non confondere con la più famosa città della Pennsylvania). L’episodio, raccontato dal Guardian, è avvenuto in Aprile. Non è comunque il primo caso negli Stati Uniti: il Guardian ricorda quello di un bambino di quattro anni, avvenuto lo scorso dicembre, e di una bambina di nove anni, nel 2013, entrambi ammanettati.

Restituito il nome a Charlotte, la “royal monkey” giapponese

In Giappone l’”affaire Charlotte” non è ancora chiuso. Dopo che lo zoo di Takasaki ha deciso di rinunciare a dare il nome Charlotte a un cucciolo di macaco, per rispetto alla famiglia reale britannica che ha scelto lo stesso nome per la “Royal girl”, è partito il contrattacco di coloro che insistono sul nome scelto con un referendum tra i visitatori dello zoo. Tra i filo-Charlotte, anche il sindaco della cittadina, che alla fine ha tagliato il nodo gordiano: la scimmietta si chiamerà Charlotte, come la principessa. Quando lo zoo di Takasaki aveva annunciato che la scimmietta, in seguito al referendum, sarebbe stata chiamata Charlotte, è stato investito dalle proteste di coloro che ritenevano la scelta irrispettosa per la neonata figlia del principe William e della moglie Kate. Oltre 500 persone avevano consigliato allo zoo di cambiare nome al piccolo macaco.Ma, dopo due giorni, il vento è cambiato. “Inizialmente le opinioni erano per lo più contrarie, dicevano che era irrispettoso per i britannici, poi le voci che sostengono il nome hanno iniziato a dire che il nome va bene, perché si tratta di un cucciolo carino” ha spiegato un funzionario della Prefettura di Oita, in Giappone sudoccidentale.

Fox News censura i seni delle “Donne di Algeri” di Picasso

Fox News ha censurato i seni delle “Donne di Algeri” (versione ‘O’), il quadro di Picasso battuto all’asta per la cifra record di 179 milioni di dollari, nel servizio dedicato al dipinto. La censura, avvenuta sul canale locale di New York del network di Rupert Murdoch, ha scatenato l’ironia degli spettatori e dei critici d’arte. “Felice che Fox stia proteggendo il suo pubblico dai pensieri sconci di Picasso” ha scritto l’esperta d’arte Aruna D’Souza. Jerry Saltz, giornalista del New York magazine, ha invece commentato: “Quanto sono malati i conservatori e Fox News?”. “Donne di Algeri” è un dipinto a olio su tela del 1955 - ispirato all’omonima opera di Eugène Delacroix - che rappresenta un harem.

Immigrato salva una donna ed è premiato con il permesso

Ha visto una donna in balia delle acque del Tevere e non ha esitato a gettarsi nel fiume per salvarla. E’ il gesto compiuto da un 32enne, cittadino del Bangladesh,

che grazie al suo intervento è riuscito a raggiungere una donna di 55 anni che poco prima si era gettata da sotto Ponte Sublicio. Il soccorritore è stato aiutato dagli agenti del Commissariato Celio. In Commissariato l’uomo è stato rifocillato e fatto riposare. Completamente “zuppo”, gli sono anche stati forniti abiti nuovi acquistati dagli stessi agenti. Al bengalese, privo di regolari documenti, è stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari come ringraziamento per il suo gesto di coraggio ed altruismo.

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Fragilità ecosistemi mariniLo ‘spiaggiamento’ di un iceberg in Antartide ha fornito agli scienziati la possibilità di un esperimento naturale unico che ha rivelato la vulnerabilità degli ecosistemi marini ai cambiamenti improvvisi dello strato di ghiaccio che li copre. Scienziati dell’Università del New South Wales hanno scoperto che in soli tre anni un enorme iceberg che si è arenato nella baia del Commonwealth, aumentando in modo importante la copertura di ghiaccio marino nella baia, ha portato alla decomposizione delle alghe del fondo, a causa della mancanza di luce. Lo studio è stato pubblicato su Polar Biology. “Capire gli effetti ecologici dei cambiamenti del ghiaccio marino è di vitale importanza per comprendere l’impatto futurodei cambiamenti climatici, ma è quasi impossibile manipolare il ghiaccio marino sulla scala di cui abbiamo bisogno per condurre esperimenti”, ha detto Graeme Clark, autore principale della ricerca.

Bombardieri per deterrenza ambizioni Cina

Gli Stati Uniti stanno potenziando gli asset militari attraverso l’Asia, e le basi in Australia ospiteranno presto alcune delle loro più formidabili armi strategiche. Lo riferisce la radio nazionale australiana Abc, citando il vice segretario alla Difesa Usa, David Shear. La mossa fa parte di piani già annunciati dell’amministrazione Obama di “affermare la libertà di navigazione” nel Mar Cinese Meridionale e di contrastare gli sforzi di Pechino per sostenere rivendicazioni territoriali marittime, costruendo piste aeree e isole artificiali. Intanto circa 1150 marines hanno cominciato ad arrivare nella citta portuale di Darwin per un addestramento di sei mesi durante la stagione asciutta del nord tropicale del continente. Si tratta della quarta rotazione di truppe Usa nel Territorio del Nord dal 2011. E’ inoltre previsto di aumentare gradualmente il numero di marines in rotazione a 2500 entro il 2017.

Mga-sifone per prevenire ‘scoppio’ laghi glaciali

Scienziati hanno creato un mega-sifone che potrà salvare villaggi dell’Himalaya dall’essere inondati da acqua glaciale durante i terremoti. I laghi in cima alle montagne sono contenuti da ‘argini’ di ghiaccio, ma durante un sisma queste pareti possono incrinarsi e poi cedere, mandando a valle chilotoni di acqua verso i villaggi sottostanti. I ricercatori della Queensland University of Technology, guidati dallo specialista di dinamica dei fluidi Stephen Hughes, hanno sviluppato il sifone e poi sperimentato con successo un prototipo in Bhutan. Esso funziona sistemando nel lago il tubo a forma di N, che viene riempito d’acqua. Una valvola uni-direzionale rilascia l’acqua alla base della montagna. “E’ concepito per essere uno strumento non complicato e non costoso, che le popolazioni in regioni remote possono usare facilmente”, ha detto Hughes, che studia i laghi glaciali da 20 anni e conta di tornare in Bhutan per mostrare ai locali come usare il sifone.

Bovini: monitoraggio per potenziare riproduzione

Una nuova tecnologia basata su congegni di localizzazione Gps per monitorare i comportamenti sociali e di gruppo dei bovini da carne dei due sessi, per potenziare i tassi di riproduzione negli sconfinati allevamenti del nord dell’Australia. E’ il progetto realizzato da ricercatori dell’Università del Queensland Centrale, che hanno messo a punto un ‘collare di interazione sociale’, capace di rilevare e conservare informazioni per settimane su ogni movimento degli animali.

Droni per mappare banchi ghiaccio galleggianti

Scienziati hanno pilotato con successo droni sopra banchi ghiaccio galleggianti in Antartide nella prima operazione del genere al mondo, che promette di rivoluzionare la scienza antartica. Per la maggior parte dei programmi di ricerca antartica vige un divieto di

usare droni per il rischio di disturbare la fauna e di interferire con lo spazio aereo controllato, ma gli scienziati dell’Australian Institute for Marine and Antarctic Studies (Imas) hanno ottenuto il permesso dall’American National Science Foundation di usare la tecnologia a bordo del suo rompighiaccio Nathaniel B Palmer, durante la sua più recente spedizione. E’ già possibile studiare i banchi di ghiaccio veramente grandi dallo spazio, usando satelliti ad alta risoluzione, ma per i banchi più piccoli è necessario questo genere di tecnologia.

Zanda doma il desertoRoberto Zanda ce l’ha fatta. Dopo 522 km di sassi e pietraie nel deserto australiano, il 58enne extreme runner cagliaritano ha tagliatoil traguardo della “The Track”, la ultramaratona in solitario nel deserto australiano. “E’ un vero guerriero”, questo il commento a caldo del suo tenace compagno di viaggio, Tun Mestre. “Sono distrutto, ho percorso gli ultimi 127 km in quasi 24 ore senza mai dormire né fermarmi - ha detto “massiccione” Zanda, con appena un filo di voce.

Influenza: cellule immunitarie memorizzano le specie di virus

Scienziati australiani e cinesi hanno scoperto come delle cellule immunitarie che combattono l’influenza possono memorizzare le diverse specie di virus e sopprimerli, aprendo la strada a un nuovo tipo di vaccino che assicuri protezione a vita dalla malattia. Lo studio, pubblicato su Nature Communications, ha preso il via quando i virologi dell’University of Melbourne e della Shanghai Public Health Centre hanno scoperto che alcuni pazienti che avevano contratto l’influenza aviaria H7N9 in Cina nel 2013, guarivano più rapidamente degli altri. La scoperta può portare a formulare un componente di vaccino che protegga da ogni nuova specie di influenza.

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brevi australiane

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Fragile marine ecosystems

The ‘stranding’ of an iceberg in Antarctica has provided scientists with the possibility of a unique natural experiment that reveals the vulnerability of marine ecosystems to sudden changes of the ice sheet that covers them. Scientists from the University of New South Wales found that in just three years an enormous iceberg that became stranded in Commonwealth Bay, increasing significantly the sea ice cover in the Bay, led to the decomposition of algae in the depths, due to a lack of light. The study was published in Polar Biology. “Understanding the ecological effects of changes in sea ice is vital to understand the future impact of climate change, however it is almost impossible to manipulate the sea ice on the scale we need to conduct experiments, “said Graeme Clark, lead author of the research.

Bombers to deter Chinese ambitions

The United States is boosting military forces across Asia, and bases in Australia will soon host some of their most formidable strategic weapons. So the Australian ABC national radio reported quoting the Deputy US Defense Secretary, David Shear. The move is part of plans already announced by the Obama administration to “affirm the freedom of navigation in the South China Sea and to counter Beijing’s efforts to support maritime territorial claims, building airstrips and artificial islands. Meanwhile, about 1150 marines have begun to arrive in the port city of Darwin for six months training during the dry season in the tropical north of the continent. This is the fourth rotation of US troops in the northern territory from 2011. It is also expected to gradually increase the number of marines in rotation to 2500 by 2017.

MGA-siphon to prevent ‘ the bursting ‘ of glacial lakes

Scientists have created a mega-trap that can save Himalayan villages from being inundated by ice water during

earthquakes. The lakes at the top of the mountains are contained by ‘ banks ‘ of ice, but during an earthquake these walls may crack and then relent, sending water downstream in kilotons towards the villages below. Researchers from the Queensland University of Technology, guided by fluid dynamics specialist Stephen Hughes, have developed a siphon which has been successfully tested as a prototype in Bhutan. It works by arranging in the Lake an N-shaped tube that is filled with water. A uni-directional valve releases water at the base of the mountain. “It’s meant to be a tool which is not complicated nor expensive, that the populations in remote regions can easily use,” said Hughes, who has studied glacial lakes for 20 years and expects to return to Bhutan to show locals how to use the siphon.

Cattle: enhancing monitoring around breeding

A new technology based on GPS tracking devices is to monitor social and group behaviours of beef cattle of both sexes, all aimed to try and enhance reproduction rates in the northern boundless cattle stations of Australia. The project is being undertaken by researchers at the University of Central Queensland, who have developed a ‘ social interaction ‘ collar, able to detect and store information for weeks on every animal’s movements.

Drones to map floating ice sheets

Scientists have successfully flown drones over floating ice sheets in Antarctica in the first operation of the kind in the world, which promises to revolutionise Antarctic Science. For most Antarctic research programmes there is a ban on using drones because of the risk of disturbing the wildlife and interfering with the controlled airspace, but scientists at the Australian Institute for Marine and Antarctic Studies (IMAS) have obtained permission from the American National Science Foundation using the technology aboard its icebreaker Nathaniel B Palmer

during its most recent expedition. It is already possible to study very large ice sheets from space, using high-resolution satellites, but for smaller sheets it is necessary to use this kind of technology.

Zadro tames the desert

Roberto Zanda made it! After 522 km of rocks and scree slopes in the Australian desert, the 58-year-old extreme runner from Cagliari crossed the finishing line of “The Track”, the ultra marathon in the Australian desert, completing it solitarily. “He’s a true Warrior”, was the spontaneous comment of his long-time traveling companion, Tun Mestre. “I’m totally exhausted, I walked the last 127 km in almost 24 hours without sleep or stopping-said the” massive “Zanda, with just a trickle of a voice.

Influenza: immune cells capacity to memorise various virus species

Australian and Chinese scientists have discovered how immune cells that fight the flu can memorise different kinds of viruses and so suppress them, paving the way for a new type of vaccine that could provide a lifetime protection from disease. The study, published in Nature Communications, got underway when the virologists of the University of Melbourne and Shanghai Public Health Center found that some patients who had contracted H7N9 avian influenza in China in 2013, healed more quickly than others. The discovery may lead to a vaccine component that will protect people from every new kind of flu virus

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australian briefs traduzione di Peter Saccone

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Leader Occidente assenti per V-Day a Mosca Il V-Day a Mosca, una giornata per ricordare l’eroismo del popolo sovietico dopo 70 anni della vittoria sul nazifascismo, è stato principalmente un tuffo nel passato, anche per lo stesso Vladimir Putin, che oltre a presenziare alla parata militare, in mattinata, ha partecipato anche a quella “del popolo” nel pomeriggio, ossia alla sfilata in Piazza Rossa dove mezzo milione di persone hanno portato la foto di un loro parente-eroe, partecipe del sacrificio per “salvare i popoli europei dal nazismo”.

Putin, in testa al “Reggimento immortale”, aveva la foto di suo padre, che peraltro portava il suo stesso nome e che fu ferito in guerra. Poco prima aveva sottolineato che “la vittoria è stata il frutto dell’unità e della vera fratellanza di tutti i popoli dell’Unione Sovietica. Va reso omaggio al coraggio dei soldati della coalizione anti-Hitler e antifascista, a chi si si è avvicinato e ottenuto la vittoria”, ha affermato il presidente russo.Nonostante le polemiche che hanno preceduto le celebrazioni e nonostante l’assenza del leader della Casa Bianca Barack Obama, e dei principali capi di stato e di governo occidentali sullo sfondo della crisi ucraina, l’Europa ha fatto capolino. Quanto agli Usa, ad aprile, era stato annunciato che l’invito del Cremlino ad assistere alla Parata in Piazza Rossa del 9 maggio era stato rifiutato da Obama. Gli Stati Uniti sono stati comunque rappresentati dall’ambasciatore in Russia John Tefft. Quella mattina intanto in tribuna, alla parata militare, i big partner della Russia: in particolare l’Oriente in pompa magna, a partire dal leader cinese Xi Jinping, sino al presidente indiano Pranab Mukherjee. Nonchè il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, e anche i capi di stato di Vietnam e Mongolia. Più di 20 leader nazionali hanno assistito, compreso il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, il cubano Raul Castro (applauditissimo dagli spalti, quasi quanto lo stesso Putin), il venezuelano Nicolas Maduro. E dallo Zimbabwe Robert Mugabe.Dalla tribuna della parata, il capo del Cremlino ha ringraziato la Gran Bretagna, la Francia e gli Usa per il loro contributo alla vittoria sulle forze nazifasciste. Ma è anche tornato a puntare il dito contro “una concezione di mondo unipolare” promossa dagli Stati Uniti.Ma V-Day russo, per Mosca, è stato più che un’ospitata di grandi leader, una festa nazionale dal significato e dalla partecipazione fortissima. Molte le ragazze con in testa la bustina militare con la stella rossa. Molti i giovani che non hanno voluto rinunciare ad esserci, nonostante il forte richiamo della dacha, ossia del week end fuori porta, in coda al lungo ponte delle feste di maggio. Dal parco Gorky, che per il 9 maggio ha offerto una programmazione speciale, con musiche, danze, orchestre di piccoli talenti che hanno dedicato la propria esecuzione di canzoni tradizionali e inni ai veterani, sino alle rassegne cinematografiche e alle mostre.Tra queste ultime, forse la più interessante e commovente è quella all’ultimo piano del MAMM, il museo di arti multimediali, che presenta preziose foto dell’epoca.

Ragazzo condannato per terrorismoCondannato a due anni per per militanza in un’organizzazione terroristica e per avere pianificato un attentato. È successo a un ragazzo austriaco di 14 anni, di origine turca, che aveva scaricato i piani per costruire una bomba sulla sua Playstation. Per la giovane età, il tribunale regionale di St. Poelten (nella Bassa Austria) ha ridotto la pena a otto mesi. Il ragazzo, nato a Istanbul nel 2000 e da otto anni residente in Austria, aveva preso diretti contatti lo scorso autunno con militanti dell’Isis e di Al Qaida per andare a combattere in Siria. Il tribunale, in un processo che ha attirato un forte interesse pubblico, ha dimostrato che il ragazzo si era scaricato dal sito di Al Qaida le istruzioni per costruire una bomba. Il 14enne rischiava fino a cinque anni di detenzione per il sostegno ad attività terroristiche e la preparazione di un attentato.

Toyota annuncia un utile netto annuale da recordIl colosso automobilistico giapponese Toyota ha annunciato un utile netto da record nell’anno fiscale 2014- 2015 che ha fatto registrare un incremento del 19,2% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto al cambio favorito da uno yen debole sui mercati e alla forte domanda dei clienti nordamericani, e prevede di riuscire anche a migliore queste performance già eccellenti. L’utile netto - pari a 2.173 miliardi di yen, ha superato le previsioni della stessa società e migliora di circa 300 miliardi di yen quello ottenuto l’anno fiscale precedente. I ricavi sono aumentati del 6%.

Cresce il mercato dell’auto in EUIl mercato dell’auto in Europa e nei Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) è cresciuto nel mese di aprile del 6,9%: le immatricolazioni - secondo i dati dell’Acea,

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Per le banche USA il totale delle multe supera i 150 mld dollariIl Dipartimento della giustizia americano continua ad essere un vero incubo per le grandi banche a stelle e strisce e per i big internazionai del credito. La crisi dei mutui subprime e relative sanzioni e da ultimo la manipolazione dei cambi rappresentano un pozzo senza fine. Il 20 maggio è stata ufficializzata la sanzione complessiva da 5,6 miliardi di dollari a carico di JPMorgan Chase, Citigroup, Barclays, Rbs e Ubs per la manipolazione dei cambi. Il mese scorso per lo scandalo Libor la tedesca Deutsche Bank è stata multata per 2,5 miliardi di dollari.Per decenni le banche sono state inotccabili ma dopo l’esplosione della crisi dei mutui subprime pur di evitare i processi le banche accettano il pagamento di multe salatissime. Secondo alcune stime dal 2009 ad oggi le banche americane hanno collezionato tra sanzioni e rimborsi un conto che supera i 150 miliardi di dollari, ai quali vanno sommate le multe inflitte a banche estere, praticamente al gotha della finanza europea.Il triste primato spetta a Bank of America che è stata multata anche nella vicenda Libor, pur se con soli 200 milioni di dollari. Il colosso guidato da Brian Moynihan tra patteggiamenti, multe e rimborsi supera i 60 miliardi di dollari e può annoverare la sanzione più salata della storia quando l’estate scorsa accettò di versare 17 miliardi di dollari per chiudere l’ennesima indagine del dipartimento di giustizia.Dopo Bofa c’è la prima banca americana per asset, JPMorgan che ha collezionato sanzioni per 27 miliardi di dollari di cui la metà con un singolo procedimento l’anno scorso.Nei stessi giorni è arrivata la conferma. Cinque grandi banche globali pagheranno alle autorità americane e britanniche multe per un totale di 5,6 miliardi di dollari per chiudere le indagini su possibili manipolazioni del mercato dei cambi.Quattro degli istituti - JPMorgan Chase, Barclays, Royal Bank of Scotland e Citigroup - si dichiareranno colpevoli di manipolazioni del tasso di cambio del dollaro e dell’euro. La quinta banca, Ubs, ha ricevuto immunità per quanto riguarda le accuse antitrust, ma si dichiarerà colpevole per quanto riguarda le accuse relative a minipolazioni del Libor.

Investimenti pubblici, Fmi ci ripensa: “Quelli finanziati a debito creano lavoro”

Nuova marcia indietro dell’istituzione di Washington, che ha sempre lodato le virtù dell’austerità. Ora uno studio di tre suoi economisti dimostra che la spesa in infrastrutture spinge la produzione, fa calare la disoccupazione e ha effetti positivi anche sugli investimenti privati.Il Fondo monetario internazionale, Fmi, non smette di stupire. Dopo aver ammesso di non essere in grado di stabilire una correlazione tra una maggiore flessibilità del mercato del lavoro e una crescita economica più sostenuta, ora rivaluta a tutto tondo il ruolo degli investimenti pubblici, soprattutto se fatti a debito. Lo studio firmato da Abdul Abiad, Davide Furceri e Petia Topalova si intitola “gli effetti macroeconomici degli investimenti pubblici” e prende in esame 17 Paesi Ocse nel periodo 1985-2013. A pagina 2 si parte subito con il botto: “Lo studio evidenzia che l’incremento degli investimenti pubblici aumenta la produzione, sia nel breve che nel lungo termine, favorisce gli investimenti privati e riduce la disoccupazione”.Lo studio sembra essere una conferma su tutta la linea di politiche economiche di natura keynesiana per fronteggiare situazioni di perdurante debolezza economica. Politiche che in anni recenti avevano goduto di ben poco favore nei corridoi di Washington.

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Il Vaticano riconosce lo stato di Palestina

Il Vaticano ha riconosciuto giuridicamente lo Stato della Palestina. L’annuncio è stato diffuso al termine della riunione plenaria della Commissione bilaterale tra Santa Sede e Palestina. “La Commissione ha concluso il suo lavoro – ha spiegato il portavoce Vaticano, padre Federico Lombardi -, c’è un testo che sarà presentato alle autorità e sarà stabilita la data della firma”.La riunione, svoltasi in un “clima cordiale e costruttivo” – come si legge in un comunicato ufficiale – ha “preso atto con grande soddisfazione dei progressi compiuti nella stesura del testo dell’accordo, che si occupa di aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa cattolica in Palestina“. I punti principali riguardano “libertà di azione della Chiesa, giurisdizione, statuto personale, luoghi di culto, la sua attività sociale e caritativa, i mezzi di comunicazione sociale e le questioni fiscali e di proprietà”.Ma il testo dell’accordo, ha sottolineato monsignor Camilleri, esprime in particolare “l’auspicio per una soluzione della questione palestinese e del conflitto tra israeliani e palestinesi nonché delle risoluzioni della comunità internazionale, rinviando a un’intesa tra le parti”. Sarebbe “positivo – conclude il capo della delegazione vaticana – che l’accordo raggiunto potesse in qualche modo aiutare i palestinesi nel vedere stabilito e riconosciuto uno Stato della Palestina indipendente, sovrano e democratico che viva in pace e sicurezza con Israele e i suoi vicini, nello stesso tempo incoraggiando in qualche modo la comunità internazionale, in particolare le parti più direttamente interessate, a intraprendere un’azione più incisiva per contribuire al raggiungimento di una pace duratura e all’auspicata soluzione dei due Stati”.

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Asia resta locomotiva del mondoL’Asia continua a essere la locomotiva dell’economia mondiale. Secondo l’”IMF’s Regional Economic Outlook for Asia and the Pacific”, il rapporto di previsione del Fondo monetario internazionale, la crescita della regione quest’anno sarà del 5,6 per cento, con un leggero rallentamento nel 2016. A spingere l’economia sarà soprattutto la domanda interna, il mercato del lavoro funzionante, i bassi tassi d’interesse e la caduta dei prezzi del petrolio. La ripresa globale, per quanto rimanga poco sostenuta, aiuterà le esportazioni asiatiche. Le performance dei principali paesi della regione saranno abbastanza differenziate tra loro. Mentre la Cina continuerà a rallentare la sua corsa - secondo un trend che il presidente cinese Xi Jinping ha definito “nuova normalità” - con un Pil al +6,8 per cento quest’anno e al +6,3 per cento nel 2016. Dal canto suo, il Giappone vedrà un’accelerazione della sua crescita. Quest’anno il suo Pil aumenterà dell’1 per cento e il prossimo anno dell’1,2 per cento. L’India manterrà il passo della sua crescita, con un Pil al +7,5 per cento sia quest’anno che il prossimo. Nel suo complesso, l’Asia rappresenta circa il 40 per cento della ricchezza mondiale, ma contribuisce per i due terzi alla crescita globale. Secondo il Fmi questo ruolo di leader della crescita continuerà nel medio termine, anche se le sue potenzialità sono indebolite da più deboli incrementi di produttività, dagli effetti dell’invecchiamento demografico e da criticità infrastrutturali.

Migliaia contro base militare UsaMigliaia di militanti pacifisti hanno manifestato il 17 maggio a Naha, la capitale di Okinawa, contro il progetto di ricollocazione di una base militare Usa nell’arcipelago delle Ryukyu, a sud del Giappone. I manifestanti protestavano contro il previsto trasferimento della base aerea di Futenma, dove si trovano i Marines Usa, a Henoko, nel nord di Okinawa. Gli organizzatori hanno calcolato una presenza di 35mila manifestanti. Nel

loro vertice avvenuto il 29 aprile a Washington, il presidente Usa Barack Obama e il primo ministro giapponese Shinzo Abe hanno ribadito che il progetto verrà realizzato. Gli abitandi di Okinawa si oppongono da anni alla presenza militare americana. Metà dei 47mila GI che stazionano in Giappone, sono dislocati Okinawa e questa presenza crea grandi disagi agli abitanti.

Ue: inflazione zero Secondo l’Eurostat ad aprile l’inflazione dell’eurozona è salita a 0,0% dal -0,1% di marzo. Un anno prima era a 0,8%.

Gb: inflazione negativaGran Bretagna in deflazione ad aprile. Lo rivelano i dati dell’Indice dei prezzi al consumo locale (Cpi). Secondo l’Ufficio nazionale delle statistiche del Regno Unito si tratta della prima volta per il Paese dal 1960.

Crisi ha ridotto massa salariL’impatto della crisi sul lavoro è enorme: ha comportato una perdita della massa salariale di circa 1.218 miliardi in tutto il mondo. Lo scrive l’Ilo, l’organizzazione mondiale sul lavoro nel ‘’World Employement and social Outlook 2015’’, spiegando che l’importo è pari all’1,2% della produzione mondiale e a circa il 2% dei consumi. “Il mondo del lavoro - afferma - sta cambiando profondamente, in un momento in cui l’economia globale non crea un numero sufficiente di posti di lavoro”. Il dato globale della disoccupazione ha cosi’ raggiunto i 201 milioni nel 2014, oltre 30 milioni in piu’ rispetto a prima dello scoppio della crisi globale in 2008. Oltre alla riduzione della massa salariale globale dovuta al divario occupazionale, il rallentamento della crescita dei salari ha avuto conseguenze importanti anche sulla massa salariale aggregata. Ad esempio, si stima che nelle economie industrializzate e nell’Unione Europea, nel 2013, il rallentamento della crescita dei salari durante e dopo i periodi di crisi abbia provocato una riduzione di 485 miliardi di dollari della massa

salariale a livello regionale. A causa dell’effetto moltiplicatore dell’aumento dei salari, dei consumi e dei livelli di investimento, si stima che, colmando il divario occupazionale mondiale, il Pil globale aumenterebbe di 3.700 miliardi di dollari - pari ad un aumento della produzione mondiale del 3,6 %. L’Ilo osserva inoltre che nel 2014, quasi il 73 % del divario occupazionale mondiale era dovuto a un deficit dell’occupazione femminile, che rappresenta solo il 40 % circa della manodopera mondiale.

Onu: 20mila potrebbero morire nel Mediterraneo

“L’Italia continua a salvare vite nel Mediterraneo”. Lo ha detto Peter Sutherland, rappresentante speciale per la migrazione internazionale e lo sviluppo delle Nazioni Unite. Sutherland ha sottolineato lo sforzo della marina militare italiana parlando dell’impegno sia in Mare Nostrum che in Triton. Poi il rappresentante speciale ha avvertito: se non vengono presi dei provvedimenti nell’immediato, entro il prossimo autunno 20.000 esseri umani potrebbero morire nel Mediterraneo.

Riapre la tv pubblica grecaGrande folla fuori dai cancelli della ERT, la radiotelevisione pubblica greca che in aprile il parlamento ha deciso di riaprire, con i dipendenti dell’emittente ansiosi di rientrare nelle sedi che avevano dovuto abbandonare due anni fa. iIl governo dell’epoca decretò la chiusura in seguito alla crisi da un giorno all’altro. La riapertura della ERT era stata una delle promesse elettorali del partito di sinistra Syriza.

Berlino aiutò i servizi Usa a spiare Torna prepotentemente alla ribalta, in Germania, il caso delle intercettazioni “guidate” dall’agenzia Usa dei servizi segreti, con i tedeschi stavolta non come vittime ma come collaboratori. I servizi segreti di Berlino, infatti, avrebbero spiato “alti funzionari” francesi e della Commissione europea per conto della Nsa americana, secondo quanto riferisce il quotidiano Süddeutsche Zeitung.

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brevi internazionale

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Asia remains locomotive of the world

Asia is continues to be the locomotive of the global economy. According to the IMF’s “Regional Economic Outlook for Asia and the Pacific”, the forecast report of the International Monetary Fund, the region’s growth this year will be 5.6 %, with a slight slowdown in 2016. Driving the economy will be mainly domestic demand, the functioning labour market, low interest rates and the fall in oil prices. The global recovery, although remaining rather tentative, will help Asian exports. The performance of the major countries in the region is quite different from each other. While China will continue to slow down it’s pace - following a trend that Chinese President Xi Jinping called “the new normal” - with GDP at 6.8 % this year and +6.3 % expected in 2016, Japan for its part will see an acceleration in growth. This year its GDP will increase by 1 % and next year by 1.2 %. India will maintain the pace of its growth, with a GDP at +7.5 % both this year and next. As a whole, Asia accounts for about 40 % of global wealth, but contributes to two-thirds of global growth. According to the IMF, China’s role as a leader of world economic growth will continue in the medium term, although its potential is undermined by weaker productivity gains, the effects of an aging population and infrastructure issues.

Thousands against US military bases

Thousands of peace activists demonstrated on May 17 in Naha, capital of Okinawa, over the proposed relocation of a US military base in the Ryukyu archipelago, south of Japan. The demonstrators were protesting against the planned transfer of the Futenma Air Base, home to the US Marines, to a new location at Henoko in northern Okinawa. Organizers estimated a turnout of 35 thousand protestors. In their summit talks on April 29 in Washington, US President Barack Obama and Japanese Prime Minister Shinzo Abe reiterated that the project would go ahead. The people of

Okinawa have opposed the US military presence for years. Half of the 47,000 GIs stationed in Japan are housed in Okinawa and their presence causes great disturbance to the residents.

EU: zero inflation

According to Eurostat, in April the inflation rate in the Euro zone rose to 0.0%, from the March figure of -0.1%. One year earlier it stood at 0.8%.

Britain: negative inflation

In April the UK’s economy was in a state of deflation. This was shown in the local consumer price index (CPI). According to the national bureau of statistics this is the first time it has occurred since 1960.

Crisis has reduced world wage payroll

The impact of the economic crisis on the labour market is enormous. It has led to a diminution of the wages bill by about 1,218 billion dollars worldwide. The report by the ILO, the world labour organization, called “World Employment and Social Outlook 2015” explains that the amount is 1.2% of world production and about 2% of consumption. “The world of work,” it says, “is changing profoundly in a time when the global economy does not create enough jobs.” The overall unemployment figure reached 201 million in 2014, over 30 million more than before the outbreak of the global crisis in 2008. In addition to the reduction of the wage bill due to the global jobs gap, the slowdown in wage growth has also had important consequences for the aggregate wage bill. For example, it is estimated that in industrialized economies and the European Union, in 2013 the slowdown in wage growth during and after periods of crisis has resulted in a reduction of 485 billion dollars of the wage bill at the regional level. Because of the multiplier effect of rising wages, consumption and investment levels, it is estimated that by bridging the gap in the employment world, the global GDP

would rise by 3.7 trillion dollars - equal to an increase in world production by 3.6%. The ILO also notes that in 2014, nearly 73% of the world employment gap was due to a deficiency in women’s employment, which represents only about 40% of the worldwide workforce.

UN: 20 thousand could die in Mediterranean

“Italy continues to save lives in the Mediterranean,” said Peter Sutherland, the UN Special Representative for International Migration and Development. Sutherland stressed the effort made by the Italian Navy, speaking of its commitment in both Operation Mare Nostrum and in Operation Triton. Following this statement the Special Representative warned that unless measures were immediately taken, by next autumn 20,000 humans could soon die in the Mediterranean.

Greek public TV reopens

Large crowds gathered outside the gates of ERT, the Greek public radio-TV broadcaster that in April, the parliament decided to reopen, with its former employees anxious to reoccupy the positions they had to leave two years ago. The previous government had ordered an immediate closedown at the height of the national financial crisis. Reopening of ERT was one of the campaign promises of the leftist party, Syriza.

Berlin aided US services to spy

Returning strongly to the forefront in Germany is the scandal of the “guided” interceptions by US secret intelligence services, only this time the Germans are not the victims but the collaborators. Berlin’s own secret services have in fact been spying upon “senior officials” of France and the European Commission on behalf of the American NSA, according to a report by the daily Süddeutsche Zeitung.

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international briefs traduzione di Franco Trissi

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Stato della natura nell’UE

La Commissione europea ha adottato una nuova relazione che fornisce il quadro generale più esaustivo mai stilato sullo “stato della natura nell’UE”. Le conclusioni indicano che la maggioranza degli uccelli gode di uno stato sicuro e che per alcuni habitat e specie la situazione è migliorata. La relazione sottolinea inoltre l’importanza delle sfide che restano da affrontare dato che la salute della natura è legata alla salute dei cittadini europei e alla economia. Le principali minacce individuate per gli habitat sono date da alcune pratiche agricole (comprese modifiche di pratiche colturali, eccessivo sfruttamento del pascolo, abbandono dei sistemi pastorali, fertilizzazione e pesticidi) e dalle «modifiche delle condizioni naturali» causate dall’uomo (per lo più relative ai cambiamenti idrologici).La relazione presenta inoltre i risultati positivi ottenuti da azioni di conservazione mirate promosse dall’UE. L’avvoltoio barbuto Gypaetus barbatus e il gobbo rugginoso Oxyura leucocephala sono entrambi oggetto di un piano d’azione dell’UE e hanno beneficiato del suo fondo LIFE: il loro numero ha registrato un sostanziale miglioramento.

Uno smartphone consuma quasi 13 tonnellate d’acquaScarpe, smartphone e t-shirt sono tra gli oggetti d’uso quotidiano con un’impronta ambientale tutt’altro che piccola. Per produrre un telefono di ultima generazione servono quasi 13 tonnellate d’acqua, mentre per un paio di stivali ne servono almeno 14 e mezzo. A fornire un quadro dell’impatto sulle risorse del globo di oggetti d’uso comune è uno studio di Friends of the Earth, rete di organizzazioni ambientali di 74 Paesi.Basato su dati Trucost, lo studio ‘Mind your step’ invita l’industria globale a prestare attenzione non solo all’impronta di carbonio dei loro prodotti, ma anche ad altri fondamentali indicatori come il consumo di risorse idriche e di suolo. Il rapporto indica infatti che per produrre un paio di stivali in pelle vengono impiegate 14,5 tonnellate d’acqua e 50 metri quadrati di suolo. Per uno smartphone servono quasi 13 tonnellate d’acqua e 18 metri quadrati di suolo. Per una t-shirt servono circa 4 tonnellate d’acqua mentre la superficie di suolo usata è poco più di 4 metri quadrati. Per una barretta di cioccolato serve quasi una tonnellata e mezzo d’acqua e più di 2,5 metri quadrati di suolo. Spesso, rileva lo studio, a fare la differenza sono gli imballaggi e la scelta delle materie prime. Nel settore dell’abbigliamento, ad esempio, circa il 20% del consumo di acqua e suolo è da addebitare ai materiali usati negli imballaggi. Percentuale che sale all’84% (riferito solo al suolo) per il settore dei giocattoli.

In testa delle Bandiere blu 2015, Liguria, Toscana e MarcheQuest’anno sono state assegnate a 147 comuni rivieraschi, per un totale di 280 spiagge e 66 approdi turistici. La Fee Foundation for Environmental Education conferisce ogni anno il prestigioso riconoscimento alle località costiere che soddisfano certi standard qualitativi. Quest’anno la regina della Bandiera blu è la Liguria. Potrà sventolarla in 23 località. Sul podio anche Toscana e Marche, rispettivamente con 18 e 17 bandiere. Seguono le altre regioni. La Campania aumenta il numero delle sue bandiere arrivando a quota a 14, grazie ad un nuovo ingresso. Stesso discorso per la Puglia, che arriva a 11. L’Emilia Romagna invece, resta ferma a 9, l’Abruzzo perde due vessilli e si ferma a 8. Il Veneto ne prende 8, guadagnandone una, così come il Lazio, la Sardegna ne prende due in più dell’anno precedente e arriva a 8. La Sicilia scende a 5 bandiere perdendone due e acquistandone una. La Calabria ne conferma 4, il Molise 3, il Friuli Venezia Giulia 2, la Basilicata una.

Coccodrilli, è settore floridoIn Zimbabwe allevare coccodrilli è diventata un’attività lucrativa, un settore che ogni anno frutta milioni di dollari all’economia del paese. Questa fattoria vicino alle Victoria Falls ha esportato 130 tonnellate di carne nel 2014. E visto che anche del coccodrillo “non si butta via niente”, l’azienda ha guadagnato 500.000 dollari grazie alla vendita di carne, al turismo e ai prodotti manifatturieri. Morris Muzamba, venditore allo Zambezi Nature Sanctuary and Crocodile Ranch: “La cintura più cara, fatta con la pelle del ventre, costa 200 dollari. Per le borse si va dalla meno cara - 200 dollari - alla più cara - circa 1.475 dollari”. L’anno scorso, sono state vendute più di 43.000 pelli di coccodrillo, essenzialmente sul mercato europeo, ma il prodotto è sempre più richiesto anche in Asia e in Australia. Tra allevamento, produzione di carne, cinture, scarpe e borse l’industria impiega fino a 1.000 lavoratori. Ogni anno nascono 100.000 coccodrilli, quelli che non vengono uccisi, sono comunque fonte di guadagni come attrazione per i turisti.

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Riscaldamento globale colpirà la saluteL’impatto più immediato del riscaldamento globale sarà sulla salute umana. Il nuovo allarme viene dai vertici del mondo scientifico e medico in Australia, che tracciano uno scenario drammatico per il nostro pianeta, dove l’aumento delle temperature alimenta eventi meteo estremi, facilita la diffusione di malattie, specie di quelle diffuse da zanzare, e compromette le forniture di cibo e acqua.

Il rapporto sulle ‘sfide del cambiamento climatico’, redatto dall’Australian Academy of Science, a cui aderiscono i maggiori enti scientifici, in collaborazione con l’Associazione Australiana Medici, esamina in dettaglio le aree in cui vi sarà un impatto: dalla disoccupazione ai movimenti di popolazioni, alle ineguaglianze sociali. Le persone vulnerabili, particolarmente malati, anziani e poveri, “soffriranno in misura sproporzionata dai peggiori impatti del cambiamento climatico”, avvertono gli scienziati. Il rapporto presenta otto raccomandazioni chiave, fra cui programmi per proteggere la salute dei malati, degli anziani, dei poveri e di chi vive in comunità remote. Raccomanda la creazione di un Centro Nazionale per il Controllo delle Malattie e una Commissione Nazionale Cibo e Acqua, per coordinare l’adattamento della popolazione al cambiamento climatico. Raccomanda inoltre fondi adeguati per la ricerca e lo sviluppo dell’agricoltura. E più di tutto ritiene necessario tagliare le emissioni di gas serra. Gli autori del rapporto prevedono che entro la fine del secolo il mondo si sarà riscaldato di almeno 2 gradi rispetto ai tempi preindustriali, causando ondate di caldo, siccità, tempeste e alluvioni, con perdite di vite umane ed effetti sul benessere mentale delle comunità”. Si prevede aumenterà la diffusione di malattie, come quelle portate da zanzare, mentre le temperature più alte e l’interruzione dell’erogazione di acqua colpiranno i raccolti. Il riscaldamento e l’acidificazione degli oceani colpirà il settore della pesca. Potranno scoppiare conflitti sull’accesso all’acqua nelle aree della regione e l’Australia in particolare dovrà affrontare l’afflusso di migranti dalle isole del Pacifico minacciate dal sollevamento delle acque.

L’Australia dovrà allontanarsi dal carboneLa responsabile dell’Onu per i negoziati sul clima, Christiana Figueres che sovrintende ai negoziati internazionali sul clima in una recente conferenza a Melbourne, ha esortato l’Australia ad assumere un ruolo guida sul cambiamento climatico in vista del vertice di fine anno a Parigi sul clima, dove si spera di concludere una un accordo globale sul clima. Figueres, che prima dell’Australia aveva fatto tappa in Arabia Saudita, ha precisato che il paragone fra i due paesi si limita al fatto che entrambi hanno finora goduto di massicce riserve di combustibili fossili, e il resto del mondo ne ha beneficiato, in una fase storica che volge alla fine. L’Australia dovrà allontanarsi dal carbone per ragioni ambientali e per effetto dei cambiamenti nei modelli economici globali, “in una transizione che dovrà essere ordinata, graduale e progressiva”.

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Allarme deforestazione, 80% in 11 aree del globo

Un bosco esteso quanto Germania, Francia, Spagna e Portogallo messi insieme potrebbe essere spazzato via nel giro di un ventennio, mettendo a rischio aree del globo in cui vivono molte specie in via di estinzione, come oranghi e tigri. L’allarme deforestazione, con nuove e drammatiche proiezioni, arriva dal Wwf che punta il dito in particolare contro l’espansione dell’agricoltura. A scattare la fotografia dei polmoni verdi minacciati è il rapporto “Living Forests Report: Saving Forests at Risk” che il Wwf ha rilasciato oggi in occasione del “Tropical Landscapes Summit” a Giacarta, in Indonesia. I numeri sono tutt’altro che incoraggianti. Tra il 2010 e il 2030 potranno andare persi 170 milioni di ettari di foreste nel globo. E se il trend in atto non viene fermato, entro il 2050 gli ettari persi arriveranno a 230 milioni. L’associazione avverte: entro il 2020 bisogna ridurre a zero questa perdita per evitare cambiamenti climatici pericolosi, nonché perdite economiche. Concentrare gli sforzi sulle aree più a rischio non è però un miraggio, visto che il rapporto individua 11 aree - di cui dieci nei tropici - in cui si concentrerà l’80% della perdita di foreste stimata per il 2030. I polmoni verdi a rischio sono Amazzonia, Foresta atlantica e Gran Chaco, Borneo, Cerrado, Choco-Darien, Africa Orientale, Australia orientale, Greater Mekong, Nuova Guinea e Sumatra e il Bacino del Congo. Sono aree preziose perché custodiscono la più ricca concentrazione di fauna selvatica al mondo e sono fondamentali per molte comunità indigene.

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VICTORIACoburg Tel. 9383 2255354 Sydney Rd Coburg VIC 3058(lunedì al venerdì,9am-1pm &3pm-5pm)

NEW SOUTH WALESLeichhardt Tel. 9560 0508 /9560 064644 Edith St Leichhardt NSW 2040(lunedì al venerdì, 9am - 5pm)Canterbury Tel. 9789 3744Bankstown Migrant Centre22 Anglo Rd Campsie 2194;(lunedì 9am - 1pm)

WESTERN AUSTRALIAFremantle Tel. 08/9335 289765 Marine Terrace, Fremantle WA 6959 (lunedì al venerdì 8.30am-12.30pm, 1.30pm-3.30pm)North Perth Tel. 08/9443 598543 Scarborough Beach Rd, North Perth(martedì e giovedì, 9am-12pm)

SOUTH AUSTRALIAAdelaide Tel. 8231 090815 Lowe St, Adelaide 5000(lunedì al venerdì,9am-1pm,2pm-4pm)Campbelltown Tel. 8336 9511C/-APAIA 2 Newton Rd Campbelltown 5074(lunedì e martedì 9am-12pm)Findon Tel. 8243 2312C/- APAIA 189 Findon Rd, Findon(giovedì e venerdì, 9am - 12pm)

PA T R O N A T O I NC A-CGILIstituto Nazionale Confederale di Assiztenza / Italian Migrant Welfare Inc.

COORDINAMENTO FEDERALECoordiantore INCA Australia

Ben Boccabella Tel. (03) 9383 2255/9383 2356

FAX. (03)9386 0706PO Box 80 Coburg VIC [email protected]

354 Sydney Rd Coburg, VIC 3058

Robot per l’assistenza ad anziani

“Insegnare ai robot di istruirsi da soli su Internet, per poi mettersi al servizio degli anziani e dei disabili per l’assistenza: è questo l’obiettivo del progetto coordinato da Barbara Caputo, fisico e professore associato di ingegneria informatica all’università La Sapienza di Roma, che si è aggiudicata il prestigioso “Starting Grant dell’European Research Council” (ERC), riconoscimento riservato a giovani talenti della ricerca che si impegnano a lavorare in Europa”. Il progetto premiato è intitolato appunto “Robo Ex Novo-Robots learning about objects from externalized knowledge sources”. “Attualmente i robot” spiega Barbara Caputo “non riescono a reagire agli imprevisti in modo efficace e in particolare non sono capaci di riconoscere oggetti nuovi e a capire rapidamente come utilizzarli e come interagire con essi. Oggi i robot hanno bisogno di apprendere in maniera diretta l’uso di un oggetto e di fare pratica. Scopo del progetto è di creare algoritmi in grado di costruire delle rappresentazioni della conoscenza derivata dal web che abbiano senso nei sistemi di rappresentazione della conoscenza usati nella robotica moderna”. Il progetto, una volta realizzato, consentirà di avere importanti impieghi nella commercializzazione di robot per l’assistenza ad anziani, disabili e in generale nel campo della home robotica. La ricerca, che si svolgerà nel corso di 5 anni, si avvale di un finanziamento complessivo di 1.5 milioni di euro e sarà sviluppata nel laboratorio Alcor del Dipartimento di ingegneria informatica e gestionale della Sapienza, dove Barbara Caputo guida dal 2013 il gruppo di Visual and Multimodal Applied Learning (Vale).

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Rimborsi a pensioni sotto 3.000 euro

“Quattro milioni di italiani il primo di agosto riceveranno più o meno 500 euro a testa come rimborso delle pensioni” in base alla sentenza della Corte costituzionale. Lo ha detto il premier Mattreo Renzi intervenendo a L’Arena su RaiUno. Il premier ha precisato che “saranno tagliate le pensione oltre 3 mila euro” al mese. “Scriveremo una nuova norma rispetto al blocco delle indicizzazioni che restituira a una parte dei pensionati una parte” dei soldi, ha detto Renzi. Il presidente del consiglio ha spiegato che i fondi saranno reperiti grazie al “famoso tesoretto” di 2 miliardi di euro. “Pensavo di utilizzarlo per provvedimenti contro la povertà - ha aggiunto - li utilizzeremo per le pensioni. Questo però non significa che non faremo iniziative per i poveri, le faremo con la legge di stabilità”.

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I vitalizi politici non reggono

“I politici hanno sempre giustificato le retribuzioni molto vantaggiose che si sono dati”, con motivazioni che, analizzate, “non reggono. E reggono ancora meno i vitalizi che si concedono e che sono in gran parte slegati dai contributi da loro versati. Anche su questo faremo una operazione di trasparenza“. Lo ha promesso il presidente dell’Inps Tito Boeri intervistato davanti alle telecamere di DiMartedì. “Sento spesso parlare di diritti acquisiti, ma uno acquisisce il diritto ad avere una pensione versando i contributi durante tutta la vita lavorativa. Se ci sono persone che hanno versato pochi contributi e poi hanno pensioni altissime, non li chiamerei diritti acquisiti“, aveva detto poco prima ribadendo che quello di avere “pensioni molto più alte dei contributi versati” è un sistema “insostenibile” e che andrebbero “riallineate le pensioni alte ai contributi versati”.La spesa complessiva per i vitalizi tra Camera e Senato ammonta a ben 236 milioni di euro l’anno e la lista dei beneficiari accanto a politici di professione come Massimo D’Alema (5.674 euro al mese), Walter Veltroni (5.668 euro), Gianfranco Fini (6.029 euro), Claudio Scajola (4.927 euro), include rappresentanti della società civile e delle categorie professionali come gli avvocati Gaetano Pecorella (4.372 euro) e Carlo Taormina (2.150 euro); sindacalisti come Pierre Carniti (2.381 euro) e Giorgio Benvenuto (4.581 euro); giornalisti come Rossana Rossanda (2.124 euro) ed Eugenio Scalfari (2.270 euro); magistrati come Giuseppe Ayala (5.692 euro), i registi alla Franco Zeffirelli (3.408 euro), i critici d’arte come Vittorio Sgarbi (5.007 euro) e imprenditori come Vittorio Cecchi Gori (3.408 euro), Luciano Benetton (2.381 euro) e Santo Versace (1.589 euro).

Inps: reversibilità a coppie gay costa poco

“Costerà solo pochi milioni di euro l’estensione della reversibilità della pensione alle coppie dello stesso sesso che costituiranno un’unione civile”. Lo ha mette nero su bianco l’Inps in una relazione tecnica consegnata alla commissione giustizia del Senato dove è in corso l’esame del testo base della nuova legge sulle unioni civili. Lo hanno reso noto i senatori PD Sergio Lo Giudice e Monica Cirinnà, quest’ultima relatrice del testo base in discussione. “L’Inps - hanno riferito i parlamentari Pd- stima a centomila euro la spesa annuale iniziale, che salirebbe a sei milioni di euro nel 2025- Cifre sideralmente lontane dai 40 miliardi di cui aveva parlato Alfano. Si conferma così la piena sostenibilità di questa spesa, già mostrata qualche mese da uno studio commissionato dall’associazione Love Out Law e pubblicata da lavoce.info , comunque coperta dai contributi pensionistici dei lavoratori omosessuali e doverosa dopo i pronunciamenti della Corte di giustizia europea.” Il documento dell’INPS è consultabile su articolo29.it, il portale di studi giuridici su famiglia, orientamento sessuale e identità di genere. www.articolo29.it/2015/studio-inps-reversibilita-per-i-gay-non-incide-bilancio-nel-2016-costera-appena-100-000-euro/

Le cure alternative efficaci nella terza etàAlzheimer, menopausa, iperplasia prostatica benigna, degenerazione maculare ed herpes Zoster: malattie tipiche della terza età, che possono essere affrontate anche con l’aiuto di terapie completamentari, come tai chi, vitamine e agopuntura. Ecco alcuni consigli per affrontare l’invecchiamento in modo più naturale, facendo il punto tra cosa serve e cosa no, secondo i dati del National Center for Complementary and Integrative Health.

OSTEOARTRITE: tai chi, terme, camminate e agopuntura sono raccomandati oltre ai farmaci, per gestire e superare dolori al ginocchio e all’anca. L’agopuntura è indicata soprattutto per chi ha dolore cronico a ginocchio, anca e altre articolazioni.Integratori come la glucosamina e il solfato di condroitina invece non sono efficaci e il loro uso viene sconsigliato.ALZHEIMER E DEMENZA: si sono rivelati inefficaci nel rallentare la progressione della malattia gli acidi grassi omega 3 e il ginko biloba, che provoca effetti collaterali, come mal di testa, nausea e diarrea.DISTURBI SONNO: rilassamento progressivo, immagini guidate, autoipnosi ed esercizi di respirazione profonda aiutano a indurre un naturale di rilassamento del corpo, con respiro più lento, abbassamento della pressione e una sensazione di calma.La melatonina è utile sui disturbi da jet lag o lavoro su turni.MENOPAUSA: yoga, tai chi e meditazione aiutano a ridurre i sintomi della menopausa. Poche le prove sull’efficacia di erbe e prodotti naturali, che possono avere anche effetti collaterali.IPERPLASIA PROSTATICA BENIGNA: il palmetto, pianta indicata in alcuni studi come utile, non è più efficace di un placebo.HERPES ZOSTER: il tai chi sembra aver mostrato qualche beneficio in studi di laboratorio, mentre sono ancora poche le ricerche sull’uso di agopuntura e iniezioni intravena di vitamina C per calmare il dolore neuropatico.DEGENERAZIONE MACULARE: antiossidanti e vitamine possono prevenirla nelle persone ad alto rischio. Altri studi però non hanno riscontrato alcun beneficio da vitamina E e beta carotene.

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lingua e societàn Stefania Buratti

Lingua italiana protagonista di Expo 2015, molte le iniziative in programma per il rilancio e la promozione dell’idioma di Dante durante la Manifestazione Universale

All’imperdibile appuntamento con Expo 2015 non poteva mancare la lingua italiana. Dopo tanto parlare di quanto l’inglese, lingua universale per antonomasia, la faccia inevitabilmente da padrone nella comunicazione ufficiale della manifestazione, è giunto il momento di soffermarci sul ruolo comunque centrale della nostra lingua durante il semestre di Expo.In occasione della più grande iniziativa mai realizzata a livello mondiale sull’alimentazione e nutrizione, scuole, enti e istituzioni scendono in campo per sfruttare l’opportunità unica di far conoscere a tutto il mondo il nostro idioma attraverso il cibo. Dai viaggi studio alla scoperta della dell’italiano, abbinati al gusto e ai sapori della tradizione culinaria del nostro Paese, fino alle pubblicazioni legate alla lingua della gastronomia. Molti i corsi proposti con attività dedicate alla cultura del vino e del cibo, tra cui visite guidate a vigneti, frantoi, mercati ortofrutticoli, lezioni di cucina, degustazioni, convegni e seminari sulla storia ed evoluzione dell’alimentazione, regione per regione.Esemplare l’opera collettiva e virtuale “Le cento parole del gusto” che raccoglie, in cento parole, altrettanti termini della gastronomia italiana raccontati con un aneddoto o una curiosità, da testimoni d’eccezione. Artisti, scrittori, giornalisti, intellettuali, personaggi dello spettacolo, ecc. arricchiscono, le cento parole del gusto italiano selezionate da specialisti della storia della lingua e della cultura, con un ricordo dell’infanzia, dell’adolescenza, della giovinezza; una riflessione su un certo piatto o su un prodotto, un ingrediente, una modalità di preparazione o di cottura, anche tipico della regione o della città da cui provengono. Se Edoardo Bennato ci parlerà del panzerotto napoletano, Bruno Vespa descriverà i maccheroni alla chitarra, suo piatto preferito da bambino, mentre Carla Fracci ci racconterà il risotto alla milanese...

la lista delle celebrità, e delle specialità, è lunghissima. L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra la Società Dante Alighieri, l’ente morale che dal 1889 diffonde la lingua e la cultura italiane nel mondo, e il Padiglione Italia Web Magazine, rivista online che ha l’obiettivo di far conoscere i contenuti e le attività del Padiglione Italia e promuovere il dibattito sulle grandi questioni legate ai temi della nutrizione e del futuro del Pianeta. La raccolta completa dei testi prodotti sarà presentata il prossimo 27 settembre 2015, all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015, nel corso dell’ultima giornata del Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri, mentre i vari testi saranno prima pubblicati online, progressivamente, sul magazine del Padiglione Italia di Expo (http://magazine.padiglioneitaliaexpo2015.com/it/le_100_parole_del_gusto) e sul sito della Dante Alighieri.Anche la celebre Accademia della Crusca, la più prestigiosa istituzione linguistica d’Italia, è anche la più antica accademia linguistica del mondo, sorta a Firenze già intorno al 1570, parteciperà ad Expo 2015, dedicando la propria manifestazione annuale sul multilinguismo e sul multiculturalismo, La Piazza delle Lingue, all’italiano del cibo. Realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, l’evento si propone di valorizzare la lingua e la cultura italiana attraverso le parole della cucina, dell’alimentazione, delle arti e dei mestieri. Stando a quanto riporta la Crusca, senza le parole che lo narrano, il cibo è più smorto, meno interessante. Inoltre, la gastronomia italiana, con le sue eccellenze, è da sempre principale veicolo di esportazione della nostra lingua, nonché primario vettore di diffusione dei termini regionali italiani e dei dialetti. Non dimentichiamo che alcuni storici libri di cucina sono stati ottimi modelli di buona lingua: così il celeberrimo manuale di Artusi (continua ...)

L’italiano per Expo: imparare la lingua attraverso il cibo

Farmaco contro fobie bambini: Le fobie dei ragni o dei cani o la paura di volare, comuni fra i bambini, possono essere sconfitte con un antibiotico normalmente prescritto per trattare la tubercolosi. Scienziati dell’Università Macquarie di Sydney hanno sperimentato su 35 bambini di età fra sei e 14 anni il farmaco D-cicloserina, che contiene un ingrediente che aiuta a rafforzare l’apprendimento. Ed è stato somministrato insieme con ‘una terapia di esposizione’, in cui i pazienti affrontano gradualmente le fobie fino a superarle. Dopo una settimana di esposizione i bambini, con fobie dei ragni e dei cani, erano meglio in grado di far fronte alle loro paure. Mentre il farmaco è già stato usato su adolescenti e adulti, questo è il primo studio che coinvolge bambini, scrive il ricercatore Simon Byrne, del Centro per la Salute Emotiva dell’ateneo, sulla rivista Depression and Anxiety. Secondo Byrne, lo studio può avere ramificazioni per chi soffre di altre comuni fobie, come paura delle altezze, di spazi piccoli o di prendere un aereo. Mentre la maggior parte delle persone soffre di qualche genere di paura, le dieci più comuni includono la paura di spazi aperti, di situazioni sociali e dei serpenti. “Le fobie sono una forma di ansia e possono avere un impatto profondo e anche drammatico sulla vita di una persona”, scrive ancora.

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Parlando di paroleFrancesco Berrettini

PAROLE PER SPORT (1). Lo sport, con le sue innumerevoli discipline, è un grande fenomeno sociale mondiale, che coinvolge qualche miliardo di persone, come praticanti professionisti o dilettanti, o semplici cultori

o solo tifosi ed appassionati. Se si considerano poi le risorse che impiega e muove, tra strutture, stipendi, premi, diritti televisivi, attrezzature, sponsorizzazioni, ecc. siamo nell’ordine di centinaia e centinaia di miliardi di euro.Il mondo dello sport ha un suo vocabolario, fatto di termini propri e specifici oppure mutuati dal linguaggio comune, mentre, viceversa, termini specifici dello sport sono entrati nel linguaggio comune. Ma intanto, cerchiamo di capire il significato e l’origine della parola. Sport è ormai termine universalmente accettato ed usato, nel senso di insieme di attività, esercizi fisici, giochi, prove (individuali e collettive) compiuti per sviluppare forza ed agilità fisica, con lo scopo di svago, o di competizione. Il termine deriva dall’analoga parola inglese, mutuata a sua volta dal francese antico desport (=divertimento, il portarsi da luogo a luogo per svago o per piacere, con termine equivalente in italiano di diporto, che ancora resiste in espressioni come “imbarcazione o naviglio da diporto”). Il termine è ormai insostituibile ed è entrato nel lessico di molte lingue, compreso l’italiano: si pensi che durante il fascismo, che vietava l’uso di parole straniere, questo termine, insieme ad alcuni altri, fu oggetto di una apposita legge che ne consentiva l’uso.Anche molti termini connessi con lo sport sono ormai entrati nel linguaggio comune. Così la parola atleta, che deriva dal greco athlein (=lottare), di cui resta traccia in termini come triathlon, pentathlon o decathlon, indicanti tipi di gara in cui i partecipanti si cimentano rispettivamente in 3,5 o 10 discipline diverse. Praticamente ogni sport ha i suoi record (=primati) e recordmen (=primatisti): il primo termine significava originariamente “memoria, registro, documento” e poi indicò “impresa degna di memoria” e deriva dall’inglese, mutuato a sua volta dal latino “recordari”(=rimettere nel cuore, ritenuta la sede della memoria); il primatista o recordman è chi ha compiuto quella impresa. L’asso è, come l’asso delle carte, il numero uno e anche chi, con termine francese as, nella prima guerra mondiale aveva abbattuto un gran numero di aerei nemici o come l’ace del tennis o del golf. Il campione è chiunque primeggi in una data specialità e deriva dal latino medievale campum (=campo di battaglia) indicando chi combatteva nei tornei. Anche fuoriclasse deriva dal latino classis, con riferimento alle sei categorie in cui Servio Tullio aveva diviso i cittadini di Roma; con il tempo designò solo la prima classe (classicus designò chi vi apparteneva) e quindi passò ad essere sinonimo di superiorità, bravura, per cui il fuoriclasse è nello sport chi supera per bravura tutti gli altri.Per ora ci fermiamo qui. Per dare un’idea del ricco vocabolario connesso con l’attività sportiva il percorso sarà abbastanza lungo e complesso, quasi come quello che dovrà fare l’Italia per rimettersi in carreggiata.

Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo

Il Senatore Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, ha presentato il volume “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” (Roma, SER ItaliAteneo - Fondazione Migrantes, 2014), il 7 maggio, presso il Senato italiano. Per l’occasione, il senatore Micheloni ha proposto l’inserimento della storia dell’emigrazione italiana nelle scuole, un provvedimento necessario per la formazione della coscienza collettiva delle nuove generazioni in merito a Memoria e Identità. All’incontro hanno intervenuto Tiziana Grassi, giornalista e direttore del Dizionario, Delfina Licata, coordinatore scientifico del volume e ricercatrice della Fondazione Migrantes CEI, Concetta Misirola, direttore generale INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà) e Flavia Crisaldi, docente di Geografia delle Migrazione presso l’Università di Roma La Sapienza. Il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo”, sotto la direzione editoriale di Enzo Caffarelli, è un’opera colossale, che si articola in 1.500 pagine con 700 lemmi-articoli, a cui hanno lavorato 168 autori, e che racconta una pagina fondativa della storia italiana quale è stata la Grande Emigrazione tra Otto e Novecento, e che giunge fino ai nostri giorni con migliaia di italiani che continuano a muoversi verso altre terre. La storia dell’emigrazione italiana è fatta di coraggio, sacrifici, sogni e conquiste, che ha visto partire oltre 27 milioni di connazionali in tutto il mondo, che oggi esprimono un portato di circa 80 milioni di oriundi.

Mamma è una delle parole più utilizzate su FacebookLa mamma è sempre la mamma ed è regina anche tra gli utenti dei social network. In media ogni giorno su Facebook ci sono 829.000 menzioni della parola “Mamma” nelle diverse lingue del mondo. Questo dato raddoppia in corrispondenza dell avvicinarsi della Festa della Mamma e raggiunge il totale di 1,6 milioni di menzioni al giorno. Sono le donne più giovani ad essere le più coinvolte in queste conversazioni: il 76% di chi ne parla è infatti donna, e il 44% ha meno di 25 anni.

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Scoperto segreto proteine antigelo in naturaScienziati hanno svelato i segreti di proteine antigelo esistenti in natura, in una scoperta che potrà proteggere i raccolti dai danni della gelata, estendere la conservazione di organi da trapiantare e anche migliorare il sapore dei gelati. Sono proteine che si legano al ghiaccio e gli impediscono di crescere, permettendo alle piante e agli animali nei climi freddi di sopravvivere a temperature sotto zero, come i pesci nelle acque dell’Antartide. La ricerca, pubblicata sulla rivista E-Life, è stata guidata dallo scienziato di modellazione molecolare Michael Kuper della Life Sciences Computation Initiative di Melbourne.

Contro obesità, indicazione calorie in cibo riduce consumoL’indicazione delle calorie nelle porzioni di cibo a portar via, e saper interpretare tale informazione, può portare alla riduzione di 960 kilojoule dal consumo medio giornaliero e a un calo “sostanziale” del grasso corporeo, fino a 9 kg in un anno. E’ il risultato di una ricerca dell’Università di Sydney, a cui hanno partecipato 710 studenti fra 19 e 24 anni, per un periodo di 10 settimane. I ricercatori guidati da Rajshri Roy della Scuola di Bioscienza Molecolare, in collaborazione con una non nominata rivendita di fast food nel campus, hanno aggiunto al menu dettagli sul contenuto calorico. Hanno anche avviato una campagna informativa supportata da un sito web e dai social media, su come adottare scelte salutiste sul cibo.

Esercizio rafforza tolleranza a chemio e radio terapieL’esercizio fisico dovrebbe essere prescritto regolarmente ai pazienti di cancro, alla luce di una serie di ricerche secondo cui esso migliora la tolleranza a trattamenti come la chemioterapia, e quindi il tasso di sopravvivenza. E’ accertato da tempo che l’esercizio e il mantenimento di un peso sano prevengono certe forme di cancro,

Vaccino anticancro, “con microparticelle silicio risultati positivi sui topi”

L’efficacia di un vaccino contro il cancro può essere sensibilmente aumentata grazie all’uso di microparticelle di silicio. Lo dimostra uno studio, pubblicato su Cell Reports, frutto della collaborazione tra un team di ricercatori Usa dello Houston Methodist research institute e del Weill Cornell medical college di New York, e scienziati cinesi della Huazhong University of science and technology. Il team sino-americano ha dimostrato che, introducendo l’antigene tumorale “HER2” all’interno dei microcanali delle particelle di silicio, è possibile potenziare la risposta del sistema immunitario. Le difese dell’organismo sono, infatti, stimolate a riconoscere, e distruggere selettivamente, le cellule cancerose che producono lo stesso tipo di antigene. “Abbiamo dimostrato per la prima volta, non solo che le microparticelle possono essere utilizzate come vettori antitumorali – afferma Haifa Shen, che coordina il team di ricerca -, ma che sono anche in grado di stimolare la produzione di interferone. Inoltre – aggiunge lo scienziato – queste microparticelle possono trasferirsi da una cellula all’altra, garantendo così una risposta immunitaria duratura da parte dell’organismo aggredito dal tumore”.

particolarmente al seno e all’intestino, ma è ormai confermato che un’attività vigorosa e regolare protegge durante i trattamenti anti-cancro e rafforza così la capacità di ricevere piene dosi. Una sperimentazione condotta dal Peter MacCallum Cancer Centre di Melbourne in Australia ha dimostrato che un programma di esercizi di sei settimane di pazienti che si sottoponevano a chemio o radioterapia, o a chirurgia, miglioravano l’efficienza cardio-respiratoria e la ripresa dall’operazione chirurgica. Quale sia precisamente l’effetto dell’esercizio sul cancro non è ancora chiaro. ma è vero che l’esercizio diffonde più ossigeno ai tessuti del corpo e può migliorare la funzione dei mitocondri, i centri di energia nelle cellule che sembra rimangano danneggiati dai trattamenti anti-cancro.

Sei pazienti su 10 oggi sconfiggono il cancroIn Italia oggi il 57% degli uomini e il 63% delle donne colpiti dal cancro sconfiggono la malattia. In quindici anni (1992-2007) le guarigioni sono aumentate rispettivamente del 18% e del 10%. Particolarmente elevata la sopravvivenza dopo un quinquennio in tumori frequenti come quello del seno (87%), della prostata (91%) e del colon retto (64% per gli uomini, 63% per le donne). Queste percentuali collocano l’Italia fra i primi Paesi in Europa per numero di guarigioni.

Sclerosi Multipla modello cura per patologie ad alta complessitàTaglio del nastro per i risultati del lavoro dell’MSMLab (Multiple Sclerosis Management Lab) nato nel 2013 dalla collaborazione tra SDA Bocconi e Biogen Italia. Obiettivo: promuovere iniziative di ricerca su temi di management per la sclerosi multipla e creare occasioni di dibattito e confronto tra neurologi, farmacisti, direttori di aziende sanitarie e referenti delle istituzioni (dalle società scientifiche al Ministero della Salute) sulle modalità di presa in carico della patologia. Il prodotto di questo lavoro è la pubblicazione del nuovo Annuario “Innovazione nel managment della sclerosi multipla” che ha visto direttori generali e sanitari, farmacisti ospedalieri e neurologi esperti di sclerosi multipla lavorare insieme ai workshop del MSMLab.

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Nuovo Paese è una rivista che appartiene alla comunità, ed è indirizzata principalmente ad un pubblico australiano di cultura e lingua italiana. Le origini storiche di questa rivista sono incentrate sui problemi creati dall’impatto dell’emigrazione sugli individui e sulla società.

L’emigrazione a livello globale non è mai stata estesa come lo è oggi che interessa tutte le aree povere del pianeta da dove si spostano masse di persone verso le zone ricche, in cerca di lavoro e di sopravvivenza. Questo movimento, a volte legale, ma spesso illegale, si verifi ca tra le nazioni e dentro le nazioni, e sta rendendo il mondo veramente multiculturale come non lo è mai stato. In questo contesto, la soppravvivenza delle identità linguistiche e culturali sarà di importanza pari alla sopravvivenza delle specie animali o vegetali.

Nuovo Paese si prefigge lo scopo di fornire notizie e punti di vista in alternativa a quelli che offre il monopolio dei media. Il contenuto editoriale della rivista sarà quindi influenzato dal nostro impegno verso una maggiore uguaglianza socio-economica e rispetto degli individui e delle loro culture in una sostenibile economia che rispetti anche l’ambiente.

Nuovo Paese is a community based magazine aimed at mainly the Italian language and cultural community in Australia.

At the heart of its origin is a concern with the impact of migration on societies and individuals. Globally migration has never been greater than today as people in poor areas chase work and survival in richer areas. This movement, sometimes legal but mostly illegal, happens within nations and between nations. It is making the world truly multicultural in a way that has never been the case. The survival of lingusitic and cultural identities within this global economy may be as important as the survival of animal and plant species.

Nuovo Paese aims to provide news and views, alternative to those promoted by monopoly-media. The magazine’s editorial content will therefore be guided by its commitment to greater socio-economic equality, respect for individuals and cultures and an environmentally sustainable economy.

Nuovo Paese is published by the Federazione Italiana Lavoratori

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