novembre/dicembre13 54 - Rotary Club Jesi · • di donare una copia di tutti i libri pubblicati...

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Periodico realizzato dalla Commissione pubbliche relazioni del club di Jesi. È una pubblicazione fuori commercio, stampata in proprio e riservata ai soci. novembre/dicembre13 n.54 da luglio 2006 Alcuni anni fa venivano depositati in Pinacoteca 3 dipinti di gran- de interesse storico artistico. Le prime due tele sono di Antonio Guardi – pittore veneziano del ’700 e fratello del famoso vedutista Francesco – che con vivacità ed immediatezza descrive scene di guerra con i soldati colti nei momenti concitati della battaglia. Il terzo quadro, dipinto su tavola, è con tutta evidenza riferibile alla pittura fiamminga del sec. XVII e risulta di grandissima quali- tà pittorica. La prima attribuzione a Pietro Paolo Rubens è espo- sta dallo storico dell’arte svizzero Ludwing Burchard, il massimo studioso novecentesco dell’opera dell’artista di Anversa, che in tal senso scrive al senatore Crespi nella cui collezione l’opera è poi entrata a far parte. In seguito a fortunate vicende il Nesso e Deianira approda nella Pinacoteca di Jesi costituendo il secondo dipinto di Rubens pre- sente nel territorio marchigiano. Come è noto il quadro di Fermo con una Adorazione dei Pa- stori – datata 1608 quando Rubens era ancora in I’Italia per il suo viaggio di studio – è uno dei pochissimi esempi in cui l’artista fiam- mingo mostra di aver compreso la lezione caravaggesca di cui adotta il luminismo drammatico e fortemente concentrato. Uno stile che abbandona quasi subito a favore del cromatismo vene- ziano e della pittura di Tiziano, Tintoretto e Veronese che saranno i suoi maestri di riferimento. Al suo ritorno in patria Rubens ottiene un immediato successo Un Rubens ritrovato a Jesi: Nesso e Deianira Il contributo del Rotary Club di Jesi per la missione di Padre Carrescia Serata di notevole interesse e grande impatto emotivo la convivia- le di martedì 10 dicembre che si è svolta presso la sede del nostro Club-Centro Esagono. In questa occasione si è presentata la spedizione umanitaria in Brasile, organizzata dall’Associazione “Missione Brasile Onlus - Amici di Don Luigi” a cui il nostro club ha dato un importante con- tributo per un progetto culturale e sanitario a favore della popola- zione della città di Camasari. Il Rotary Club di Jesi da dieci anni conosce e sostiene il lavoro svolto da Don Luigi Carrescia nella comunità che, nel corso di venti anni, si è impegnato a migliorare le condizioni di vita delle famiglie della sua vastissima parrocchia con iniziative rivolte all’occupazione, ai servizi sociali e all’istruzione attraverso il pro- getto “Fondazione Emaus”. Il 16 novembre scorso, il past President del Rotary Club di Jesi Gabrio Filonzi, insieme ai nostri soci, Claudio Bocchini e Co- stantino Ricci, alla presenza delle autorità locali, al presidente del Premio Vallesina onlus (associazione che ha destinato il ricavato delle serate di beneficenza 2010 e 2012) Gianluca Fioretti, e al presidente di “Missione Brasile Onlus”, Enrico Carrescia hanno inaugurato la Clinica Oftalmologica e il Centro Educativo Poli- valente nella città di Camasari, nello stato di Bahia. Ospiti della serata sono stati il presidente del locale Rotary Club (continua a pag. 2) (continua a pag. 4) Un Rubens ritrovato a Jesi: Nesso e Deianira Il contributo del Rotary Club di Jesi per la missione di Padre Carrescia Sintesi dei verbali del c.d. di novembre e dicembre a pag. 1 a pag. 1 a pag. 2 Caratteristiche ed attività della Polizia Scientifica nelle Marche Tradizionale Festa degli Auguri a pag. 3 a pag. 4 I n qu es t o nu mer o : Martedì 19 novembre, la nostra socia Loretta Mozzoni, nella sede del Club, ha catturato l’attenzione dei presenti con la sua magistrale relazione su un’opera di Rubens depositata nella Pinacoteca di Jesi.

Transcript of novembre/dicembre13 54 - Rotary Club Jesi · • di donare una copia di tutti i libri pubblicati...

Periodico realizzato dalla Commissione pubbliche relazioni del club di Jesi. È una pubblicazione fuori commercio, stampata in proprio e riservata ai soci.

novembre/dicembre13

n.54da luglio 2006

Alcuni anni fa venivano depositati in Pinacoteca 3 dipinti di gran-

de interesse storico artistico.

Le prime due tele sono di Antonio Guardi – pittore veneziano del

’700 e fratello del famoso vedutista Francesco – che con vivacità

ed immediatezza descrive scene di guerra con i soldati colti nei

momenti concitati della battaglia.

Il terzo quadro, dipinto su tavola, è con tutta evidenza riferibile

alla pittura fiamminga del sec. XVII e risulta di grandissima quali-

tà pittorica. La prima attribuzione a Pietro Paolo Rubens è espo-

sta dallo storico dell’arte svizzero Ludwing Burchard, il massimo

studioso novecentesco dell’opera dell’artista di Anversa, che in tal

senso scrive al senatore Crespi nella cui collezione l’opera è poi

entrata a far parte.

In seguito a fortunate vicende il Nesso e Deianira approda nella

Pinacoteca di Jesi costituendo il secondo dipinto di Rubens pre-

sente nel territorio marchigiano.

Come è noto il quadro di Fermo con una Adorazione dei Pa -

stori – datata 1608 quando Rubens era ancora in I’Italia per il suo

viaggio di studio – è uno dei pochissimi esempi in cui l’artista fiam-

mingo mostra di aver compreso la lezione caravaggesca di cui

adotta il luminismo drammatico e fortemente concentrato. Uno

stile che abbandona quasi subito a favore del cromatismo vene-

ziano e della pittura di Tiziano, Tintoretto e Veronese che saranno

i suoi maestri di riferimento.

Al suo ritorno in patria Rubens ottiene un immediato successo

Un Rubens ritrovato a Jesi: Nesso e Deianira

Il contributo del Rotary Club di Jesi per la missione di Padre Carrescia

Serata di notevole interesse e grande impatto emotivo la convivia-

le di martedì 10 dicembre che si è svolta presso la sede del nostro

Club-Centro Esagono.

In questa occasione si è presentata la spedizione umanitaria in

Brasile, organizzata dall’Associazione “Missione Brasile Onlus -

Amici di Don Luigi” a cui il nostro club ha dato un importante con-

tributo per un progetto culturale e sanitario a favore della popola-

zione della città di Camasari.

Il Rotary Club di Jesi da dieci anni conosce e sostiene il lavoro

svolto da Don Luigi Carrescia nella comunità che, nel corso di

venti anni, si è impegnato a migliorare le condizioni di vita delle

famiglie della sua vastissima parrocchia con iniziative rivolte

all’occupazione, ai servizi sociali e all’istruzione attraverso il pro-

getto “Fondazione Emaus”.

Il 16 novembre scorso, il past President del Rotary Club di Jesi

Gabrio Filonzi, insieme ai nostri soci, Claudio Bocchini e Co -

stantino Ricci, alla presenza delle autorità locali, al presidente del

Premio Vallesina onlus (associazione che ha destinato il ricavato

delle serate di beneficenza 2010 e 2012) Gianluca Fioretti, e al

presidente di “Missione Brasile Onlus”, Enrico Carrescia hanno

inaugurato la Clinica Oftalmologica e il Centro Educativo Poli -

valente nella città di Camasari, nello stato di Bahia.

Ospiti della serata sono stati il presidente del locale Rotary Club

(continua a pag. 2)

(continua a pag. 4)

Un Rubens ritrovato a Jesi: Nesso e Deianira

Il contributo del Rotary Club di Jesi per la missione

di Padre Carrescia

Sintesi dei verbali del c.d. di novembre e dicembre

a pag. 1

a pag. 1

a pag. 2

Caratteristiche ed attività della Polizia

Scientifica nelle Marche

Tradizionale Festa degli Auguri

a pag. 3

a pag. 4

In questo numero:

Martedì 19 novembre, la nostra socia Loretta Mozzoni, nella sede del Club, ha catturato l’attenzione deipresenti con la sua magistrale relazione su un’opera di Rubens depositata nella Pinacoteca di Jesi.

professionale che si traduce in un’attività freneti-

ca per le chiese di Anversa e per le case regnan-

ti di tutta Europa. Ad una prima fase caratteriz-

zata da un fortissimo senso del movimento e da

colori saturi e brillanti, segue nell’ultimo decen-

nio della sua vita un uso di colori più chiari, stesi

diluiti, con un frequente ricorso ai mezzi toni ed

alle velature.

è proprio a questa fase che va riferito il quadro

jesino che costituisce lo studio preparatorio per

una più grande tela con buona probabilità utiliz-

zata nella realizzazione dell’apparato decorativo

della Torre della Parada, un casino di cac cia di

Ferdinando IV vicino a Madrid.

Si trattava di un insieme pittorico composto da 63 tele di grandi

dimensioni con la rappresentazione delle storie tratte dalle Meta -

morfosi di Ovidio, andate quasi per intero distrutte nel 1714 duran-

te la guerra di successione spagnola.

Per completare l’opera, Rubens come di consuetudine si avvale

dell’aiuto dei suoi collaboratori e in particolare di Jacob Jordaens.

Nell’analisi dell’opera del grande pittore fiammingo gli studiosi

sono tutti d’accordo nel sostenere che l’autografia rubensiana

vada cercata nelle opere preparatorie e non nelle grandi tele dove

la presenza degli aiuti è spesso preponderante. L’importanza che

Rubens attribuiva ai suoi quadri preparatori è dimostrata dal fatto

che non accettava in nessun caso di separarsi da loro, conservan-

doli gelosamente nella sua casa di Anversa.

Il quadro jesino racconta la storia tragica del rapimento di Deianira

da parte del centauro Nesso che però non aveva fatto i conti con

il marito della fanciulla, Ercole, temibile e per nulla disposto a farsi

sottrarre la bellissima moglie. Infatti l’eroe scaglia la freccia avve-

lenata che uccide il rapitore lasciandogli però il tempo di ordire la

sua terribile vendetta. Il nu -

cleo centrale del quadro è co -

stituito dalle figure di Deianira

e del centauro cui inutilmente

un amorino alato tira i capelli

reggendo una fiaccola accesa

per richiamarlo alla ragione in

opposizione all’istinto. Un bel-

lissimo paesaggio fa da sfon-

do alla scena da cui è ancora

assente la violenza che però

si sta scatenando con Ercole

a sinistra in atto di scagliare la

freccia sotto gli occhi spaventati del dio fluviale Eveno e di una

ninfa. Personaggi di minore forza espressiva di probabile mano

del Jordaens, il più vicino collaboratore di Rubens cui dunque va

riferita tutta la scena principale.

Loretta Mozzoni

(segue da pag. 1)

Sintesi dei verbali del consiglio direttivo di novembre e dicembreIl Consiglio Direttivo all’unanimità ha:

• aderito alla proposta della Conferenza dei Presidenti delle

Marche di portare a 35 euro la quota pro capite per Socio, onde

garantire un miglioramento del vitto;

• confermato il corso informatico per ipo-non vedenti.

Approvato:

• l’ammissione di un nuovo socio nella persona del dott. Andrea

Santarelli, Docente di Patologia Speciale - Odontosto mato logica –

presentato dal Socio Stefano Santini che coprirà la Classifica: 73-

70-4900 - Insegnamento Universitario – Medicina – Odontoiatria;

• la proposta del P.G. Mauro Bignami relativamente alla distribu-

zione, a favore dei Club, dell’avanzo di gestione del suo mandato

a Governatore;

• un contributo di € 1.100,00 al Progetto Brasile per il completa-

mento della clinica oftalmica;

• un contributo di € 1.880,00 all’OIKOS a completamento di un

progetto di 6.880,00 finanziato per € 5.000,00 dalla Fondazione

Cas sa di Risparmio di Jesi, utilizzando l’accantonamento residuo;

• di donare una copia di tutti i libri pubblicati dal nostro Club e ancora

disponibili, alla Biblioteca Comunale di Jesi. Stessa decisione anche per

le future pubblicazioni. Sarà verificata, con la Biblioteca Comu nale, la pos-

sibilità di costituire uno specifico fondo librario a nome del Club di Jesi;

• accettato, con rammarico, le dimissioni del socio Elvio Cittadini;

• deliberato di nominare Socia Onoraria del nostro Club la dott.ssa

Karla Brito Leite, specialista in oftalmologia, che si è assunta l’in-

carico, senza compenso, di assicurare la continuità dell’interven-

to di prevenzione e cura del glaucoma presso la clinica oftalmica

in Brasile realizzata dal Rotary Foudation in collaborazione con il

nostro ed altri Club;

• accolta la richiesta di Contributo del Circolo Filatelico di Jesi per

un importo di € 200,00;

• deliberato che il nostro Club sosterrà le eventuali iniziative che verran-

no assunte in ambito distrettuale relativamente ai terremotati Cala bresi;

• stabilito di prendere in considerazione la ristampa, in ita liano/in -

glese, del Libro del Socio Marco Pozzi, onde soddisfare le varie

richiesta. A tale proposito il Presidente si fa carico di verificare

l’eventuale disponibilità di alcuni soci a sostenere l’iniziativa;

• dopo ampia e approfondita discussione, preso atto di una breve

sintesi elaborata dal Presidente relativa alla mozione del Club

Riviera del Conero, che delinea i tratti salienti di tale mozione, giu-

dicata dal Consiglio Direttivo troppo rigida.

Il Presidente quindi invierà ai soci una lettera, unitamente al mate-

riale ricevuto dal Club Ancona Conero dove propone di approva-

re 3 soli punti di tale mozione, mentre gli altri sono da respingere

se non modificati in senso meno stringente.

I soci esprimeranno il proprio voto al riguardo nel corso dell’as-

semblea caminetto del 17 dicembre;

• di tenere in considerazione la richiesta del periodico Jesi e la sua

Valle circa l’organizzazione di una serata, con ospite Corrado

Olmi, durante la quale verrebbe posto in vendita un suo libro il cui

ricavato andrebbe in beneficienza allo IOM e si riserva di soste-

nere nel prossimo futuro tale proposta durante una Conviviale.

CARATTERISTICHE ED ATTIVITÀ DELLA POLIZIASCIENTIFICA NELLE MARCHEIl rotariano Massimiliano Oli -

vieri del RC di ancona - Co ne -

ro, in qualità di dirigente del

Gabinetto Interregionale di Po -

lizia Scientifica per le Marche e

l’abruzzo, ha tenuto, martedì 26

novembre, un’interessante re -

la zione scientifica illustrando le

“Caratteristiche e le attività”

che la polizia scientifica deve

svolgere per rendere il servizio

sempre più efficace nelle ese-

cuzioni delle indagini.

è il ricordo di una serata vissuta in cordiale ed interessante com-

pagnia ad indurre al desiderio di rinnovarne la piacevolezza evo-

candola con parole scritte.

L’invito del Presidente del Rotary Club Jesi, Sig. Paolo Mancinelli,

per l’esposizione di tematiche attinenti l’operato della Polizia di

Stato in merito all’investigazione scientifica, è stato onorato dal Dr.

Massimiliano Olivieri, Dirigente il Gabinetto Interregionale di

Polizia Scientifica per le regioni Marche ed Abruzzo.

Il Dr. Massimiliano Olivieri, Vice Questore Aggiunto della Polizia di

Stato, laureato in Scienze Politiche e coadiuvato da due suoi col-

laboratori: il Direttore Tecnico Principale Chimico Dr. Sabino

Napoletano, responsabile dei Laboratori di Criminalistica e

dall’Assistente Capo Dr.ssa Elena Pagani, associata all’Unità

Crimine Violento in merito ad indagini grafiche applicate alle Arti

Visive, ha esposto dettagliatamente le origini storiche e tecnologi-

che della Polizia Scientifica.

Rappresentando la personale esperienza professionale, acquisita

in oltre venticinque anni d’attività investigativa, ha definito le per-

correnze logico intuitive dell’investigatore tradizionale supportate,

ormai da oltre un secolo, dall’intervento specialistico di professio-

nisti in materie scientifiche.

Il Dr. Olivieri, illustrando l’intervento della Polizia Scientifica quale

strumento dello Stato ampiamente diramato sul territorio naziona-

le, altamente specializzato nella rilevazione di tracce sulla scena

del crimine e all’avanguardia nella ricerca di laboratorio, ha carpito

l’interesse dei presenti indicando il viaggio conoscitivo che inizia

dall’acquisizione di una notizia di reato, che si evolve nella ricerca

di indizi per poi concludersi nell’auspicata individuazione del reo.

Concludendo la sua relazione, invitando al -

l’espo sizione il Direttore Tecnico Principale Chimico Dr. Napoletano,

laureato in Chimica e titolare di Master in Ingegneria Gestionale per

la Pubblica Sicurezza, ha ceduto la parola alla voce direttiva del

Ruolo Tecnico della Polizia di Stato sul territorio marchigiano a cui è

fattivamente affidata la ricerca e l’analisi in laboratorio di tracce su

reperti individuati sulla scena del crimine o ad essa correlati.

Il Dr. Napoletano ha così dettagliatamente descritto l’utilizzo e il

valido contributo devoluto in corso d’indagine dal personale del

Ruolo Tecnico citando le figure professionali primarie che lo com-

pongono: Chimici, Ingegneri, Biologi, Fisici, non tralasciando nel

contempo tutti gli specialisti che, inseriti in svariati settori, coope-

rano alla risoluzione di un’indagine.

Evidenziando la funzione insostituibile di tutti gli operatori di

Polizia Scientifica di contribuire, nei propri ruoli, attitudini e cono-

scenze formative alla verifica analitica di un evento, è stato pre-

sentato un caso giudiziario conclusosi, proprio nella città di Jesi,

con l’arresto del ricercato.

La Dr.ssa Pagani, Maestro d’Arte e laureata all’Accademia di

Belle Arti di Brera, ha accompagnato l’intuito investigativo dei pre-

senti introducendoli nelle fasi evolutive di un’indagine volta alla

ricostruzione e all’invecchiamento del volto di una persona sotto-

posta a mandato di cattura internazionale.

L’interesse manifestato dai Soci e dai gentili ospiti, che interve-

nendo hanno posto quesiti attinenti sia le argomentazioni trattate

che casi omicidiari di pubblica rilevanza, ha concesso l’opportuni-

tà ai relatori di riferire ulteriori nozioni legislative e metodologie

d’intervento tecnico-scientifiche.

Il Dr. Olivieri, altresì Socio del Rotary Club Ancona-Conero, con-

cludendo cordialmente e congedandosi unitamente al suo staff,

ha pubblicamente riferito il suo compiacimento in merito all’anda-

mento dell’incontro definendolo di prestigiosa valenza.

Elena Pagani

GLI AUGURI DEL ROTARY

aUGURI aI SOCI natI In:

nOveMBRe

Paola Duca – Domenico Rosetti – Francesca Pappagallo –

Pierfrancesco Pandolfi.

dICeMBRe

Alvaro Carotti – Claudio Alesi – Valeria Stronati –

Fabrizio Illuminati – Stefania Mancinelli – Marcello Pesaresi.

GennaIO

Aresta Pietro – Giancarlo Passerini – Giovanni Rinaldi –

Mario Giampaoletti – Marco Pozzi – Andrea Santarelli –

Giovanni Latini – Antonio Gambini – Augusto Taccaliti –

Emiliano Baldi – Tonino Bernacconi.

Presenze mesi di novembre e dicembreL’assiduità di novembre 2013

• MaRtedì 19 Foyer Esagono, “assemblea e relazione della

Socia Loretta Mozzoni: Un Rubens ritrovato a Jesi” - Soci presen-

ti 45,00%

• MaRtedì 26 Foyer Esagono, Massimo Olivieri “caratteristiche e

attività della Polizia Scientifica nelle Marche” - Soci presenti 41,00%

L’assiduità di dicembre 2013

• MaRtedì 17 Caminetto ore 21,00 Hotel Federico II, Assemblea

dei Soci “Elezione Presidente 2015/16 e Consiglio Direttivo

2014/15 - Votazione Mozione del Club Riviera” - Soci presenti

41,00%

• veneRdì 20 Hotel Federico II, “Tradizionale Festa degli Auguri”

- Soci presenti 47,78%

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azio

ne:

gra

ficaG

EI

Come vuole questa nostra simpatica tradizione, ci siamo ritrovati

venerdì 20 dicembre alle ore 20,30 presso l’Hotel Federico II per

scambiarci gli Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Presenti soci, consorti, ospiti, il Rotaract, amici della stampa, ma

soprattutto bambini che con la loro esuberanza e curiosità (specie

i più piccoli) hanno contribuito alla buona riuscita della serata.

La sala che ci ha ospitato era quella delle occasioni importanti:

tavoli ben disposti ed elegantemente ben apparecchiati, la cena

ricca di portate di qualità, di vini giusti, di gustosi dessert ottima-

mente servita nei tempi e nei modi. La serata è stata allietata dalla

bella voce della soprano Giacinta Nicotra accompagnata dalla

pianista sig.ra. Mery Piersanti.

Le efficientissime e simpatiche amiche del Rotaract hanno fatto a

gara per la vendita dei biglietti multi colorati della lotteria finale, a

tutti i presenti che hanno risposto all’iniziativa con disponibilità ed

affetto.

Dieci premi, in crescendo, sono stati estratti dai bambini e conse-

gnati ai fortunati vincitori.

Canto finale natalizio eseguito a sorpresa dalle “belle voci” del

nostro Club è stato diretto dal nostro Presidente.

Baci, abbracci, scambi di Auguri, hanno concluso la bella serata

trascorsa insieme in allegria.

di Piero Rosalba

Lauro de Freitas, Octa -

vio Louis Gaino e la

dott.ssa Karla Brito Leite,

medico oculista, diretta-

mente impegnata nella

cura dei pazienti e nella

gestione della Cli nica a

cui il nostro club ha con-

ferito l’appartenenza ono -

raria.

Il Rotary Club di Jesi

insieme al Rotary Fano,

Pesaro Rossini, Seni gal -

lia, Alta Vallesina Grotte

Frasassi, Montegranaro, Macerata Matteo Ricci, ha rivestito un

ruolo primario per l’allestimento della Clinica Oftalmologia e per il

Centro che ha visto la sua realizzazione in meno di dieci mesi,

con la soddisfazione di aver raggiunto un traguardo, quasi inarri-

vabile e la gioia di consegnare a Don Luigi e alla sua comunità,

due importantissime strutture.

l’Associazione “Missione Brasile Onlus” con la sua raccolta fondi,

ha provveduto a costruire la struttura muraria mentre il nostro con-

tributo ha fornito l’allestimento di tutti i macchinari necessari al suo

funzionamento.

Si è deciso per una Clinica Oftalmologica, dietro indicazione di

Don Luigi Carrescia e del presidente del locale Rotary Club brasi-

liano, per la totale carenza di una tale struttura nel raggio di cin-

quanta chilometri, con la possibilità quindi di prevenzione e cura

del glaucoma, seconda causa di morte nel Brasile, al fine di inci-

dere e migliorare direttamente e concretamente le condizioni di

vita della popolazione della comunità locale.

Non meno importante è stato il ruolo del “The Rotary Foundation

of Rotary International” che ha prontamente abbracciato e soste-

nuto il nostro progetto con un co-finanziamento di notevole entità

perché riconosciuto di grande impatto sociale e sanitario.

Durante la serata è stato proiettato il filmato, realizzato dai nostri

soci presenti, che testimonia la grande partecipazione della popola-

zione alla cerimonia e il clima di calore e di gioia che ha accompa-

gnato l’evento, non senza alcuni momenti di profonda commozione.

di Rossella Colocci

(segue da pag. 1)

TRADIZIONALE FESTA DEGLI AUGURI

foto

Anna V

. V

incenzoni