Novembre alla Camera di Ettore Rosato
-
Upload
ettore-rosato -
Category
Documents
-
view
212 -
download
0
description
Transcript of Novembre alla Camera di Ettore Rosato
NOVEMBRE alla Camera
di Ettore Rosato
Novembre è stato un mese di particolare intensità per il percorso delle riforme alla Camera. L’approvazione del
Jobs Act (la legge delega sul mercato del lavoro), il rientro dei capitali e l’introduzione del reato di autoriciclaggio,
e parallelamente in I Commissione, anche l’inizio della discussione sulla revisione costituzionale (1.176 gli
emendamenti complessivi presentati) sono pilastri nel percorso che stiamo costruendo e che caratterizzano il
programma di governo di Matteo Renzi. A questi due appuntamenti, si è aggiunto – come da prassi in questo
periodo – la discussione sulla Legge di Stabilità: manovra innovativa che taglia le tasse ad imprese e famiglie per
18 miliardi di euro, che investe sulla crescita (con gli incentivi alle assunzioni, il TFR in busta paga e lo sblocco del
Patto di Stabilità) e che torna ad occuparsi di famiglie e scuola.
…qualche dato sulla mia attività alla Camera dall’inizio della
XVII Legislatura ad oggi:
presenze alle votazioni
proposte di legge interrogazioni a risposta scritta
emendamenti ordini del giorno interrogazioni in Commissione
IN BREVE
Come cambia la Costituzione?
Per seguire passo a passo la mia attività in Parlamento, ma
non solo, ti invito ad iscriverti alle mie News, che mando
quasi quotidianamente con schede di lettura e notizie, viste
con lo sguardo di chi segue gli eventi da dentro le Istituzioni.
Pe rimanere in contatto con me, puoi collegarti con i miei
profili Facebook e Twitter, dove cerco di tenervi aggiornato
in diretta sul mio lavoro.
Per avere ulteriori dettagli sul mio impegno alla Camera, puoi
sempre visitare il mio profilo sul sito istituzionale.
La riforma dello Stato parte da una Costituzione più moderna. Non cambiano i principi fondamentali e lo spirito della Carta, ma
vengono apportate alcune modifiche che rendono più snello e veloce il processo legislativo, riducono i costi della politica e
aumentano la partecipazione democratica dei cittadini.
NUOVO SENATO. Il nuovo Senato sarà composto da 100 senatori rappresentanti delle regioni
(scelti tra i consiglieri regionali o i Sindaci) che svolgeranno questa funzione senza percepire
indennità aggiuntive. Il Presidente della Repubblica potrà nominare 5 senatori che non saranno
a vita ma staranno in carica per sette anni. Gli altri senatori si rinnoveranno in contemporanea
con il rinnovo dell’Istituzione di provenienza.
FINE BICAMERALISMO. Finisce l’era del bicameralismo paritario: solo la Camera dei Deputati
darà la fiducia al Governo e si prevedono strumenti per garantire l’approvazione delle leggi in tempi certi (vota solo la Camera
dei Deputati). Il Senato concorrerà alla approvazione degli atti derivanti dall’adesione
all’Unione europea.
PIU’ DEMOCRAZIA. Vengono istituiti i referendum propositivi e d’indirizzo, per
aumentare le occasioni di espressione dei cittadini. Se le firme raccolte supereranno
quota 800.000 il quorum della consultazione scenda dal 50%+1 degli aventi diritto al
50%+1 dell’affluenza alle elezioni politiche precedenti. Le petizioni che propongono
una nuova legge (per le quali saranno necessarie 150.000 firme) saranno discusse in
tempi certi in Parlamento.
UNA LEGGE DI STABILITA’ CHE INVESTE, PER UN 2015 IMPORTANTE Taglio delle tasse per 18 miliardi di euro, meno Patto e più investimenti per i Comuni e risorse sul sociale
Descrivere in poche righe la Legge di Stabilità è un’impresa difficile. In questa breve scheda di lettura trovate gli
aspetti principali e più salienti che riguardano lavoro, cultura e scuola e investimenti.
LAVORO. Viene prevista la completa deducibilità dall’IRAP della componente lavoro a
tempo indeterminato, per 5,6 miliardi di euro annui. A partire dal 1° gennaio 2015 fino al 31
dicembre, per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato, le imprese non
dovranno versare i contributi previdenziali per i primi tre anni. Agli ammortizzatori sociali
vengono destinate risorse per 2,2 miliardi di euro nel 2015 e 2016 e 2 miliardi nel 2017.
Sono previsti sgravi fiscali alle imprese che hanno assunto lavoratori licenziati da piccole e
medie imprese (che non hanno goduto di cassa integrazione e indennità di disoccupazione).
IMPRESA. Viene introdotto un credito d’imposta per ricerca e sviluppo (con un’aliquota del
25%, innalzata al 50% per le spese relative al personale altamente qualificato) per 5 milioni
di euro e una tassazione agevolata per brevetti industriali e marchi. 220 milioni di euro
vengono destinati alla promozione del Made in Italy, mentre 60 milioni andranno ad
incrementare il fondo per l’Expo di Milano 2015. Al settore dell’autotrasporto 250 milioni di
euro saranno destinati alle imprese che procedono a ristrutturazioni. Sono prorogate di un
anno le detrazioni per ristrutturazioni edilizi e riqualificazione energetica.
CITTADINI. Viene stabilizzato il bonus IRPEF da 80 euro al mese per i lavoratori con reddito
fino a 26 mila euro. In via temporanea fino al 2018, i lavoratori potranno scegliere di avere in
busta paga il proprio TFR: saranno le banche ad anticipare le risorse (così da non costare alle
imprese). Per ogni figlio nato nel 2015 è previsto per tre anni un bonus di 960 euro l’anno
per famiglie con ISEE inferiore a 25 mila euro. Il bonus raddoppia per famiglie con ISEE
inferiore a 7 mila euro. Il fondo per la Carta acquisti per gli indigenti viene incrementato di
250 milioni di euro.
OPERE. Viene alleggerito il Patto di Stabilità per i Comuni per 1 miliardo di euro: per quelli
nati da fusioni di più Comuni non si applica il Patto per i primi cinque anni
dall’accorpamento e in casi virtuosi nemmeno le limitazioni sulle assunzioni. Viene ampliato
da 10 a 30 anni il tempo per l’ammortamento dei debiti degli enti locali e sale al 10% il tetto
di spesa per l’attivazione di nuovi mutui. Istituito un fondo da 125 milioni di euro dal 2016
per i mutui attivati nel 2015. Innalzata a 200 milioni la dotazione per il Fondo per le
emergenze ambientali nazionali e viene creato un credito d’imposta per la banda larga.
EQUITA’. Sono state eliminate le penalizzazioni previste dalla Riforma Fornero sui
pensionamenti per chi ha 42 anni di contribuzione ma meno di 62 anni d’età, ed è stato
inserito un tetto alle pensioni d’oro a partire dal 2015. 45 milioni sono stati stanziati per le
famiglie con ISEE inferiore a 8.500 euro e con quattro figli o più. Il Fondo per le non
autosufficienze diventa strutturale e sale a 400 milioni; 150 saranno destinati ai malati di
SLA. 8 milioni saranno destinati alla distribuzione di alimentari alle persone indigenti. Per il
Servizio civile sono stanziati 50 milioni nel 2015, 140 nel 2016 e 190 dal 2017.
CULTURA. 1 miliardo di euro per la realizzazione della riforma “La Buona Scuola”
(diventeranno 3 nel 2016): servirà ad assumere quasi 150 mila docenti. Il fondo servirà
anche per la formazione del personale e il potenziamento delle attività di alternanza scuola-
lavoro. Il Fondo alle Università viene incrementato di 150 milioni di euro e ai progetti di
ricerca degli Atenei sarà destinato il 50% del Fondo per la ricerca. Viene abbassata al 4%
l’IVA sugli e-book e viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per il patrimonio
culturale. 100 milioni andranno a potenziare asili nido e servizi per la prima infanzia.
IL CHIARIMENTO SULLA TONNAGE TAX
Nella Legge di Stabilità ho lavorato per inserire una
interpretazione autentica che mette in sicurezza la norma
sulla tonnage tax: la tassazione riservata al settore
marittimo. Una norma fiscale che esiste in tutto il Mondo e
che, se non correttamente applicata anche in Italia, avrebbe
penalizzato le nostre imprese, come denunciato da Italia
Marittima, paventando il rischio del suo trasferimento
all’estero.
AGENZIA DOGANE, SCORRERA’ LA GRADUATORIA
E’ stato previsto in Legge di Stabilità lo scorrimento delle
graduatorie già aperte per l’Agenzia delle Dogane. Si pone
fine ad una situazione di limbo nella quale erano stati
lasciati circa 600 dipendenti e si copre la carenza che
l’Agenzia soffriva in alcune aree funzionali alla propria
attività.
SI SCRIVE “JOBS ACT” SI LEGGE COMPETITIVITA’ E DIRITTI AI LAVORATORI
ECCO COME CAMBIA IL MERCATO DEL LAVORO
Riforma degli ammortizzatori sociali CASSA INTEGRAZIONE. L'accesso alla Cassa integrazione
sarà autorizzato solo in caso di esaurimento delle possibilità
di riduzione dell'orario di lavoro o di attivazione dei
contratti di solidarietà, e comunque non in caso di chiusura
definitiva dell’azienda.
CONTRATTI DI SOLIDARIETA’. I contratti di solidarietà
potranno essere utilizzati anche in aziende attualmente
escluse, perché sotto i 15 dipendenti. Le risorse per la Cassa
integrazione potranno essere utilizzate per l’attivazione dei
contratti.
ASPI. L’ASPI durerà e sarà modulata in proporzione alla
pregressa storia contributiva del lavoratore. L’accesso allo
strumento è esteso ai lavoratori con contratto di
collaborazione coordinata e continuativa, finché non
saranno aboliti. Possibile un periodo aggiuntivo di ASpI
limitata ai lavoratori, in disoccupazione involontaria, che
presentino valori ridotti dell'ISEE.
DEMANSIONAMENTO. Sarà possibile in caso di processi di
riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale
demansionare i lavoratori, al fine di evitare licenziamenti,
salvaguardando però le condizioni economiche.
Semplificazioni ed incentivi INCENTIVI. Previsto il riordino degli incentivi all'occupazione e
all'imprenditorialità e la ridefinizione delle politiche attive.
Viene istituita un’Agenzia nazionale per l'occupazione a cui
saranno attribuite competenze gestionali in materia di servizi
per l'impiego, politiche attive e ASPI.
SEMPLIFICAZIONE. Semplificate e razionalizzate le procedure
amministrative per le assunzioni. Istituito il fascicolo
elettronico unico del lavoratore.
Riforma dei contratti e maternità CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO. Verranno riordinate
le forme di contratto di lavoro e abrogate quelle più
precarizzanti. Nasce il contratto indeterminato a tutele
crescenti per aiutare i giovani ad entrare nel mercato del
lavoro. Le tutele si rafforzeranno con l’anzianità di servizio.
ARTICOLO 18. Solo per le nuove assunzioni il diritto alle
reintegra varrà per licenziamenti discriminatori e per alcune
fattispecie di licenziamento disciplinare.
MATERNITA’. Viene esteso il diritto alla maternità a tutte le
lavoratrici a prescindere dalla tipologia contrattuale utilizzata,
e viene reintrodotta la norma contro le dimissioni in bianco.
Per maggiori informazioni consulta il dossier preparato dal gruppo dei Deputati PD:
clicca qui
Trasporti in Friuli Venezia Giulia, nessun taglio con il nuovo orario Trenitalia Risposta rassicurante dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ad una mia interrogazione in Commissione, ha
smentito i tagli, per il prossimo orario invernale di Trenitalia, ai collegamenti tra il Friuli Venezia Giulia e Roma e
Milano.
Come ho avuto modo di evidenziare nella mia interrogazione, il mantenimento
dei treni ad alta velocità su Udine e Trieste è di significativo interesse per il Friuli
Venezia Giulia perché consente di garantire solide connessioni con il resto del
Paese, in controtendenza rispetto alla condizione di isolamento che ha
caratterizzato il nostro territorio negli ultimi anni.
Anche i collegamenti Intercity rappresentano un importante tassello della rete
ferroviaria raggiungendo grandi città come Padova, Bologna e Firenze, e stazioni
non interessate dall'alta velocità come Arezzo, Prato, Ferrara, Rovigo.
L’OFFERTA IN VIGORE CON IL 14 DICEMBRE 2014
per Roma per Milano/Torino
da Trieste 1 coppia FrecciArgento 2 coppie Intercity 1 coppia Intercity Notte
1 coppia FrecciaBianca (Torino) 2 coppie FrecciaBianca (Milano)
da Udine 1 coppia FrecciArgento 1 coppia Intercity Notte
2 coppie FrecciaBianca (Milano)
Per saperne di più leggi il testo della mia interrogazione e della risposta del Ministro.
TRANSALPINA, INTERROGAZIONE A RFI E TRENITALIA SULLA MOBILITA’ TRA CARSO E PORTO DI TRIESTE Ho presentato una interrogazione al Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti sulla situazione della linea
storica Transalpina di Trieste che collega la città con il
Carso.
Il nuovo PRG del Comune di Trieste promuove un nuovo
modello di mobilità più sostenibile e che disincentivi l’uso
dei veicoli privati così da contenere l’inquinamento
atmosferico. In quest’ottica sarebbe utile potenziare il
trasporto pubblico su ferro.
Gli elaborati del piano citano espressamente il recupero
della linea Transalpina (che raggiunge il Carso da Campo
Marzio, passando per Rozzol e Guardiella) sia per il
trasporto passeggeri sia per quello merci. La tratta, infatti, è
utile anche per i collegamenti tra il porto nuovo e l’altipiano
e potrebbe essere utilizzato nel caso di interruzione del funzionamento della galleria di circonvallazione e come linea ulteriore
nell’augurata ipotesi di un incremento delle movimentazioni nello scalo. La tratta Transalpina, inoltre, si integrerà con il servizio
metropolitano previsto dal progetto europeo Adria A che riguarda l’anello territoriale che comprende Trieste, Monfalcone,
Ronchi e Gorizia, in Italia, e Nova Gorica, Sesana, Divaccia e Capodistria e Capodistria, in Slovenia.
Purtroppo gli indirizzi di sviluppo promossi dal Piano sono disattesi e contrastati dall’atteggiamento di assoluta chiusura messo
in atto da RFI e Trenitalia, tant’è che oggi la linea risulta in uno stato di pericoloso abbandono. Clicca qui per leggere il testo
dell’interrogazione che ho presentato al Ministro Lupi.
Porto Vecchio una priorità per il prossimo Presidente dell’Authority
Gli enti locali hanno fatto tutti delle scelte di ottima qualità per la terna per la scelta del prossimo presidente dell’Autorità
portuale di Trieste. Tra gli impegni che ricordo a chi verrà, c’è la questione del Porto Vecchio: patrimonio della città che va
sdemanializzato e trasferito alla Regione o al Comune. E’ una questione che non attiene solo alla gestione dello scalo ma ha a
che fare con lo sviluppo della città: per questo è indispensabile che il prossimo presidente lavori in sinergia con le
amministrazioni del territorio. Accanto al lavoro per incrementare i traffici merci, quindi, il Porto Vecchio è una priorità: da
tanto tempo nei programmi del Centrosinistra, dopo anni e anni di immobilismo abbiamo l’occasione di cambiare le cose.
Clicca qui per leggere l’articolo con l’intervista che ho rilasciato a Il Piccolo su Porto Vecchio e successione alla presidenza
dell’Autorità portuale.