novembre 2012 - Fidal Veneto · Il campionato italiano cadetti per regioni torna in Veneto....

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Questo è il mio ultimo editoriale del mandato 2009-2012; un quadriennio di grande impegno ma ricco

di grandi soddisfazioni sia, innanzitutto, in termini di risulta-ti ottenuti dalle nostre Società e dai nostri atleti, ma ancheper i riconoscimenti del valore dei nostri tecnici e della qua-lificazione dei giudici veneti che hanno posto l'atleticaveneta all'attenzione del movimento nazionale.

Un quadriennio che, per quanto riguarda i risultati, nonpoteva chiudersi in modo migliore: la conquista del titolo diCampione Italiano per Regioni cadetti a Jesolo e di ben 10 titoli individuali aiCampionati Italiani Allievi a Firenze hanno rappresentato la classica cilieginasulla torta di una stagione e di un'attività quadriennale ampiamente documenta-ta nella relazione del Consiglio Regionale riportata in altra parte del sito.

Ora non ci resta che aspettare l'appuntamento dell'Assemblea RegionaleOrdinaria che si svolgerà sabato 10 novembre a Borgoricco, dalla quale usciràla dirigenza a cui verranno affidate le sorti dell'Atletica Veneta per i prossimiquattro anni.

Tre sono i candidati alla carica di presidente regionale, cosa che mai finorasi era verificata. Qualcuno ha ritenuto di poter vedere ed accreditare tale situa-zione come sintomo di una divisione interna al nostro movimento, lettura che, aparer mio, non trova alcun riscontro nella realtà e che, laddove fosse vera,dovrebbe impegnare in primo luogo e a fondo il futuro gruppo dirigente delComitato Regionale ad azzerare queste supposte divisioni con un'azione di“governo”, responsabile e responsabilizzante, assolutamente imparziale eimprontata esclusivamente al bene dell'Atletica Veneta, modalità alla quale mison sempre sforzato di improntare il mio impegno.

La presenza delle tre candidature, a mio modo di vedere, rappresenta inve-ce un elemento di democrazia interna contemplata dai principi sui quali si fon-dano le regole che governano la nostra Federazione che riconoscono alle socie-tà il diritto di scegliere, periodicamente, coloro che ritiene più idonei ad assu-mersi l'onore e l'onere di guidare i diversi organi federali elettivi.

Un confronto elettorale rappresenta quindi la massima espressione di demo-crazia e deve esaurirsi con il responso delle urne per lasciare spazio all'artico-lata ed efficace azione di “governo” che le diverse posizioni assunte nella faseelettorale non devono inficiare pregiudizialmente, come invece ventilato inun'ipotesi circolata nel momento del confronto elettorale, né nel contesto delMovimento Regionale né nei rapporti tra la Federazione ed il ComitatoRegionale.

Attendiamo quindi fiduciosi l'esito delle prossime assemblee elettive con ladisponibilità a rilanciare, ciascuno nel proprio ruolo, con rinnovato entusiasmoe, auspico, all'interno del nostro movimento con una più accentuato spirito dicollaborazione, l'impegno costante, qualificato, appassionato che ha consentitonel quadriennio che si è concluso, alle Società, agli atleti, ai tecnici,ai dirigen-ti, ai giudici, che tutti assieme con due parole definiamo “Atletica Veneta”, diconfermarsi ancora una volta ai vertici del Movimento Atletico Nazionale.

Paolo ValentePresidente del Comitato Regionale della Fidal

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Registrazione presso il Tribunale di Padova n. 763 del 7 aprile 1983

DirettorePaolo Valente ([email protected])

Direttore responsabileMauro Ferraro ([email protected])

FotografieMatteo Bertolin, Enrico Castorina, GiancarloColombo/FIDAL, Giancarlo Marchetto,Newspress. Archivio: AmministrazioneComunale di Jesolo, Atletica Vicentina

RedazioneFidal - Comitato Regionale VenetoVia Nereo Rocco - 35135 PADOVATel. 049-8658350Fax: 049-8658348www.fidalveneto.it - [email protected]

In copertina Il gruppo veneto ai campionati italianicadetti di Jesolo

Questo numero è stato chiuso il 31 otto-bre 2012

QUATTRO ANNIDI IMPEGNO ESODDISFAZIONI

GARA DEL MESEPaese va di corsa . . . . . . . . . . . . . 3Il 18 maratonina anche nel Vicentino . . . . . . . . . . . . . . . . . 4A Vidor per il gran finale diTrivenetorun . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

PRIMO PIANO“Dallo studio alla stadio”, lo sport a convegno . . . . . . . . . . . 5Il Veneto si veste del tricolore . . . . 7Cara Jesolo, ti scrivo…. . . . . . . . . 9L'atletica che vorrei . . . . . 16

A BORDO CAMPODa Firenze a Jesolo, applausi per tutti. . . . . . . . . . . . . 12

JUNIOR TEAM FIDAL VENETOIl talento prezioso di Giada . . . . . 15

VENETO, ITALIAUnder 23, festa tricolore . . . . . . . 20

L'INIZIATIVAUn gioiello nel cuore di Vicenza. . 22

IL PERSONAGGIOQuando il prof si chiama Donato . 23

PHOTO GALLERY . . . . . . . . . . . . 24IN Q

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Di corsa tra i colori dell'au-tunno. Inizia il conto alla

rovescia in vista della 5^Maratonina di San Martino, unodegli appuntamenti più attesi dellaseconda parte della stagione podi-stica.

Quasi 800 atleti sono giunti altraguardo dell'edizione 2011. Ora,domenica 11 novembre, l'obiettivopotrebbe diventare l'avvicinamen-to (e magari il superamento) diquota mille.

Gli organizzatori dell'AtleticaMastella Quinto scherzano:

“Soffriamo la vicinanza della mara-tona di New York”. Ma, senza tantiproclami, nell'arco di appena quat-tro edizioni, la Maratonina di SanMartino ha già raggiunto obiettividi partecipazione che restano un

sogno per moltissime altre mezzemaratone venete.

Tra i motivi di richiamo dell'edi-zione 2012, la concomitanza con icampionati regionali Fidal e Csidella specialità, oltre all'inserimen-to nel circuito Trivenetorun, di cuila Maratonina di San Martino rap-presenta l'ottava e penultimatappa.

Il percorso si svilupperà attra-verso alcune frazioni di Paese(Padernello, Porcellengo eCastagnole), ma toccherà anche iComuni di Quinto e Istrana.

PAESE VA DI CORSA

L'11 novembrenel Trevigiano la quinta edizione dellaMaratonina diSan Martino

- La Maratonina di San Martino, una festa di corsa

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IL 18 MARATONINAANCHE NEL VICENTINO

Con l'attività su pista abbondantemente conclusa e in attesache partano le campestri, novembre è, tradizionalmente, un mesedi scarsa attività agonistica.

Oltre a Paese, il calendario regionale comprende solo un altroappuntamento: il 18, nel Vicentino, si corre la 5^ edizione dellaMezza Maratona dei 6 Comuni. Partenza a Villaverla (alle 10) e arri-vo a Thiene, dopo aver toccato anche Malo e Marano Vicentino.Organizza il Team Italia Road Runners.

A VIDORPER IL GRANFINALE DI TRI-VENETO-RUN

Il 2 dicembre, a Vidor, nelTrevigiano, cala il sipariosulla seconda edizione diTrivenetorun, circuito innove prove tra Veneto eFriuli, promosso daMaratona di Treviso Scrl eche propone un'originaleformula di classifica basatasulla somma dei chilometripercorsi dai singoli atleti.

A Vidor si corre la 3^Prosecco Run, prova finaledella rassegna: gli atletisono attesi da una provasulla distanza di 25 chilome-tri che rappresenterà l'ulti-mo aggiornamento possibileper le classifiche diTrivenetorun. A seguire lepremiazioni, individuali e disocietà.

A Paese sono in palio i titoli veneti di mezza maratona

L'arrivo degli atleti sul traguar-do di Paese sarà preceduto dauna gara di staffette giovanili. Dicontorno, oltre a mostre e mercati-ni, la “Quattro passi in SanMartin”, passeggiata di 5 chilome-tri per scuole e famiglie.

Presentazione ufficiale martedì6 novembre, alle 19.30, al BhrTreviso Hotel. All'indomani sarà aPaese, per un incontro con glialunni della scuola mediaCasteller, Marco Marchei, exmaratoneta azzurro, direttore dellarivista Runner's World.

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La stagione è (quasi) finita el'atletica va a convegno.

Con novembre torna“Atleticamente”, appuntamentopromosso ed organizzato, ormaida otto anni, dai ComitatiRegionali della Fidal e del Coni,assieme alla Scuola Regionaledello Sport, per approfondiretematiche riguardanti i vari ambitidella pratica sportiva.

Il convegno si svolgerà adAbano Terme, presso l'Auditoriumancora una volta messo a disposi-zione da Fidia Farmaceutici.

Nel panorama dell'atletica leg-gera e dello sport regionale enazionale, “Atleticamente” ha datempo raggiunto un posto di asso-luta evidenza per quanto riguardal'aggiornamento e l'approfondi-mento della scienza e della tecnicaapplicate allo sport in generale eall'atletica leggera in particolare.

Per affrontare compiutamente itemi scelti per questa edizione -“Dallo studio allo stadio” - la ricer-ca dei relatori ha puntato ad indivi-duare e portare al convegno il topper ciascun argomento, come èpossibile riscontrare dal program-ma riportato nella pagina seguen-te.

Sicuramente, quindi,“Atleticamente 2012” rappresen-terà un occasione di ulteriore cre-scita culturale degli operatori delmondo dello sport, i tecnici in par-ticolare, e degli insegnanti di edu-cazione fisica, ai quali diamoappuntamento ad Abano Termeper il 3 e 4 novembre.

“DALLO STUDIOALLO STADIO”,LO SPORTA CONVEGNO

Il 3 e 4 novembre, all'Auditorium Fidia diAbano Terme, è in programma l'edizione2012 di Atleticamente, prestigiosoincontro di studio e aggiornamento orga-nizzato dai Comitati regionali della Fidale del Coni

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Sessione 1Sabato 3 novembre 2012

“Come passare dalla ricerca scientifica alla metodologia”

Chairman : Paolo Valente

Ore 14.00 Accreditamento partecipanti

Ore 15.00 Apertura convegno con il saluto delle autorità

Ore 15.30

“Le figure e le opere dei primi ‘mediatori’ tra ricerca scientifica e metodologia

pratica”

Relatore : Prof. Enrico Arcelli (Università di Milano)

Ore 16.00“Il punto sulla ricerca nel Mondo, in Europa, in Italia”

Relatore : Prof. Marco Cardinale (Università Aberdeen – British Olympic Association)

Ore 16.45“La biomeccanica e le tecnologie di controllo attuali”

Relatore : Prof. Dario Dalla Vedova (ISS – Coni Roma)

Ore 17.30 Coffee break

Ore 17.45“La forza e le tecnologie di controllo attuali”

Relatore : Prof. Renato Manno (Coni Roma)

Ore 18.30“La resistenza e le tecnologie di controllo attuali”

Relatore : Prof. Antonio La Torre (Università di Milano – Coni Roma)

Sessione 2Domenica 4 novembre 2012

“Come applicare virtuosamente le intuizioni di ricerca e metodologia

alla pratica di campo”

Chairman : Dino Ponchio

Ore 9.00

“Esemplificazione pratica di metodologie per il controllo della biomeccanica

del gesto tecnico”

Relatore : Prof. Marco Cardinale (Università Aberdeen – British Olympic Association)

Ore 10.00“Esemplificazione pratica di metodologie per il controllo della forza”

Relatore : Prof. Nicola Silvaggi (Università Tor Vergata Roma – Fidal)

Ore 11.00 Coffee break

Ore 11.15“Esemplificazione pratica di metodologie per il controllo della resistenza”

Relatore : Dott. Pierluigi Fiorella (Fidal Roma)

Ore 12.15 Question time

Ore 13.00 Chiusura lavori – Consegna attestati

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Il campionato italiano cadetti perregioni torna in Veneto.

L'edizione 2012 della Kinder+SportCup, il 5, 6 e 7 ottobre, allo stadioPicchi di Jesolo, ha incoronato la rap-presentativa di casa, approdata sulgradino più alto del podio dopo duesecondi posti. La vittoria, al Veneto,mancava dal 2009, quando la rappre-sentativa regionale s'impose aDesenzano del Garda.

A Jesolo, dove la rassegna nazio-nale ha fatto tappa per il secondoanno consecutivo, il Veneto ha netta-mente staccato la Lombardia (558.5 a541.5 punti), che si è lasciata allespalle, con un margine molto ridotto,la Toscana (536).

Per la selezione guidata dal fidu-ciario tecnico Enzo Agostini e, più ingenerale, per l'intero movimentoveneto, quello dal 5 al 7 ottobre èstato un fine settimana memorabile.All'ottima prova di squadra, il Venetoha infatti abbinato il primo posto nelmedagliere individuale, conquistandola bellezza di 22 medaglie: 10 ori, seiargenti e sei bronzi. Un botti-no senza precedenti in annirecenti. Anche sotto questoprofilo, a Jesolo, si è visto unVeneto nettamente superioreal resto d'Italia.

La “tre giorni” tricolore,per i ragazzi di Enzo Agostini,si è sviluppata con un conti-nuo crescendo. Basti pensa-re alla qualità tecnica dei tretitoli conquistati nella conclu-siva giornata di gare.

Una straordinaria staffetta4x100 femminile, con la trevi-giana Annamaria Scarpis, laveronese Anna Schena, laveneziana Rebecca Borga ela vicentina Beatrice Fiorese,è giunta al nuovo primato ita-liano di categoria (47”99). Ilprecedente, 48”03, apparte-

neva ad un altro quartettoveneto, che l'aveva stabilitonel 2010 a Cles.

La vicentina IlariaCasarotto si è imposta nel gia-vellotto, realizzando la secon-da misura italiana di sempre(51.42). E il secondo migliorrisultato italiano all-time ha pre-miato anche il belluneseAndrea Triches, arrivato a3.905 punti nel pentathlon.

In precedenza, dopo unaprima giornata a digiuno dimedaglie, titoli italiani ancheper Francesco Toffolo (100hs), Jordan Zinelli (giavellotto),Anna Schena (300), BeatriceFiorese (lungo), Maria Salvan(triplo), Sara Brunato (alto) e

Mariaelena Agostini (prove multiple). Una sequenza da leggere soprat-

tutto al femminile e, non a caso, sonostate proprio le ragazze (prime nellagraduatoria parziale, mentre i maschisono giunti terzi) a trascinare la squa-dra veneta.

Al trionfo in pista si è unito il gene-rale apprezzamento per l'organizza-zione della rassegna.L'amministrazione comunale, insiemealle realtà locali (Atletica JesoloTurismo e Comitato Provinciale dellaFidal in primis), ancora una volta hafatto centro. Ora, dopo due edizioni disuccesso (2011 e 2012), non restache puntare al tris.

IL VENETO SI VESTEDEL TRICOLORE

A tre anni di distanza dall'ultima volta, larappresentativa regionale si è impostanel campionato italiano cadetti. E altrionfo in pista si è aggiunto il grandesuccesso organizzativo

Rebecca Borga, Anna Schena, Beatrice Fiorese e AnnamariaScarpis: una 4x100 da record

La padovana Salvan, regina nel salto triplo

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Irisultati della rassegna tricolore di Jesolo. 1^GIORNATA. Cadetti. Lungo: 1. Andrea

Federici (Lombardia) 7.03 (-1.7), 5. AndreaMarziano (Veneto/Gs Marconi Cassola) 6.24 (-1.6),24. Gianluca Santuz (Veneto/La Fenice Mestre)2.86 (-1.5). Marcia (4 km): 1. Vito Leggieri(Puglia) 18’39”94, 24. Edoardo Barcaro(Veneto/Vis Abano) 23’38”09.

Cadette. Asta: 1. Francesca Semeraro(Puglia) 3.55, 8. Kaodi Alum (Veneto/AssindustriaPadova) 2.80, 11. Marta Ronconi(Veneto/Valpolicella) 2.60. Disco: 1. GiulianaCristarella Orestano (Campania) 34.79, 7. SerenaBordignon (Veneto/Gs Marconi Cassola) 27.85.Marcia (3 km): 1. Noemi Stella (Puglia) 13’16”67,14. Lorena Nard (Veneto/Gs La Piave 2000)16’56”89.

2^ GIORNATA. Cadetti. 80 (-0.7): 1. DiegoAldo Pettorossi (Emilia-Romagna) 9”22, 3. MarcoTibe (Veneto/Biotekna Marcon) 9”40, 7. GianlucaBasso (Veneto/Csi Fiamm Vi) 9”50, 8. FedericoFlorio (Veneto/Gs La Piave 2000 Bl) 9”53, 13.Marco Zandomeneghi (Veneto/Ana Feltre) 9”67(-1.2). 300: 1. Umberto Mezzaluna (Toscana)36”13, 10. Fabrizio Talamini (Veneto/SilcaConegliano) 37”43. 2000: 1. YohannesChiappinelli (Toscana) 5’29”15, 12. SebastianoGavasso (Veneto/Novatletica Città di Schio)6’04”81. 100 hs (-0.4): 1. Francesco Toffolo(Veneto/Veneto Banca Montebelluna) 13”84.300 hs: 1. Gabriele Segale (Lombardia) 39”31,3. Nicholas Ferrato (Veneto/Vis Abano) 39”84, 5.Enrico Baccarin (Veneto/Asi Breganze) 40”75.Asta: 1. Leonardo Azara (Lazio) 4.10, 9. EliaLandolfi (Veneto/Fiamme Oro) 3.40. Triplo: 1.Tobia Bocchi (Emilia-Romagna) 14.61 (+1.3), 9.Enrico Grazioli (Veneto/Csi Fiamm Vi) 12.70(+0.6). Peso: 1. Leonardo Fabbri (Toscana)18.26, 3. Massimo Rossi (Veneto/MarosticaVimar) 15.55. Disco: 1. Mario Santoro(Campania) 43.62, 6. Eric Vanzo (Veneto/GsMarconi Cassola) 35.69. Martello: 1. Tiziano DiBlasio (Lazio) 67.60, 8. Erik Lazzaretto(Veneto/Asi Breganze) 47.52, 12. StefanoBrunello (Veneto/Gs Marconi Cassola) 44.61.Giavellotto: 1. Jordan Zinelli (Veneto/SelvaBovolone) 57.92, 2. Luca Trambaiolli(Veneto/Assindustria Rovigo) 55.95, 5. ThomasFabricci (Veneto/Selva Bovolone) 53.34.

Cadette. 80 (+0.6): 1. Julia Viktoria Calliari(Alto Adige) 9”90, 8. Annamaria Scarpis

(Veneto/Lib. Tonon Vittorio Veneto) 10”39. 300: 1.Anna Schena (Veneto/Insieme New Foods) 39.93,5. Rebecca Borga (Veneto/Biotekna Marcon)41”55, 6. Emma Girardello (Veneto/RhodigiumTeam) 41”76. 2000: 1. Nicole Svetlana Reina(Lombardia) 6’15”55, 2. Francesca Tommasi(Veneto/Insieme New Foods) 6’19”81, 7. IlariaFantinel (Veneto/Ana Feltre) 6’44”81. 80 hs (-2.2):1. Marta Ferrario (Lombardia) 11”79, 5. AbigailGyedu (Veneto/Valpolicella) 12”21, 10. ElenaCristofoli Prat (Veneto/La Fenice 1923 Mestre)12”53 (-0.4), 12. Elena Marini (Veneto/VenetoBanca Montebelluna) 12”66, 16. Agnese Tozzato(Veneto/Atl. Mogliano) 12”60 (+1.1), 22. ElisaSeelmann (Veneto/Insiene New Foods Vr) 13”09(+0.7). 300 hs: 1. Miriam Martini (Friuli-VeneziaGiulia) 44”15, 2. Jessica Peterle(Veneto/Valpolicella) 44”70, 3. Rebecca Sartori(Veneto/G.A. Bassano) 44”93, 10. Cristiana SetteAgbonmekuegbe (Veneto/Vis Abano) 46”87. Alto:1. Sara Brunato (Veneto/Atl. Mogliano) 1.65, 4.Marianna Pincin (Veneto/Veneto BancaMontebelluna) 1.61, 5. Elena Favarotto(Veneto/Lib. Sanp Pd) 1.59, 14. Irene Della Cioppa

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Il veronese Zinelli, dominatore nel giavellotto

VENETO: 22 VOLTE SUL PODIO, 10 D’ORO

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(Veneto/S. Martino Buon Albergo Vr) 1.56.Lungo: 1. Beatrice Fiorese (Veneto/Gs MarconiCassola) 5.81 (+0.8). Triplo: 1. Maria Salvan(Veneto/Fiamme Oro) 11.68 (+0.7), 7. RenataOrtolani (Veneto/Csi Fiamm) 11.02 (+0.9).Peso: 1. Marta Baruffini (Emilia-Romagna)12.87, 2. Yohely Jimenez Luna (Veneto/AthleticClub Belluno) 12.56, 4. Micol Scapolo(Veneto/Lib. Sanp Pd) 12.20, 7. Sara Castagnini(Us San Martino Buon Albergo Vr) 11.36.Martello: 1. Lucia Prinetti Anzalapaya(Piemonte) 59.75, 2. Eleonora Calzavara(Veneto/Atl. Riviera del Brenta) 50.99; Lucia DalBen (Veneto/S. Giacomo Banca della Marca) n.c.Pentathlon: 1. Maria Elena Agostini(Veneto/Lib. Sanp) 4.4334 (12”41/80 hs;1.57/alto; 42.18/giavellotto; 5.00/lungo;1’45”17/600), 4. Gioi Spinello (Veneto/FiammeOro) 3.791, 5. Alice Lunardon (Veneto/FiammeOro) 3.776, 9. Anna Carollo (Veneto/NovatleticaSchio) 3.614.

3^ GIORNATA. Cadetti. 1000: 1. LorenzoCasini (Toscana) 2’36”60, 4. Vitaliy Maslovatyy(Veneto/Città di Padova) 2’38”23. Alto: 1.Filippo Lari (Toscana) 2.07, 4. Andrea Magnago(Veneto/Csi Fiamm Vi) 1.83, 5. Giulio Brugnera

(Veneto/Silca Conegliano) 1.83, 13. SimoneBusnardo (Veneto/Gs Marconi Cassola) 1.65.4x100: 1. Lombardia 43”57, 3. Veneto (Florio,Tibe, Talamini, Basso) 44”78. Pentathlon: 1.Andrea Triches (Veneto/Bellunoatletica) 3.905(13”78/100 hs; 1.78/alto; 42.99/giavellotto;5.89/lungo; 2’52”77/1000), 4. Matteo Baldan(Veneto/Lib. Sanp Pd) 3.371. Classifica perrappresentative (maschile): 1. Toscana 291,2. Lombardia 267.5, 3. Veneto 264.5.

Cadette. 1000: 1. Chiara Ferdani (Liguria)2’56”55, 2. Elena Bellò (Veneto/Pol. Dueville)2’58”43, 9. Francesca Comiotto (Veneto/Gs LaPiave 2000 Bl) 3’05”50. Giavellotto: 1. IlariaCasarotto (Veneto/Csi Fiamm Vi) 51.42, 3. LuisaSinigaglia (Veneto/Assindustria Este) 42.73, 10.Annamaria Fisicaro (Veneto/S. Lazzaro Tv) 36.10,13. Alessia Checchin (Veneto/La Fenice 1923Mestre) 35.84, 14. Sofia Basso (Veneto/AsiBreganze) 35.65. 4x100: 1. Veneto (Scarpis,Schena, Borga, Fiorese) 47”99. Classifica perrappresentative (maschile): 1. Veneto 294, 2.Lombardia 274, 3. Friuli-Venezia Giulia 260.Classifica per rappresentative (combinata):1. Veneto 558.5, 2. Lombardia 541.5, 3. Toscana536.

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La gioia della trevigiana Brunato, prima nell'alto

La vicentina Fiorese, oro nel lungo

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Sono stato molto contento diquesta esperienza. Un

mese prima degli italiani non avevoancora il minimo per i 300 ostaco-li e non avrei mai pensato di anda-re a rappresentare il Veneto aJesolo, soprattutto perché il primoin regione era anche il secondo inItalia. Quando ho saputo dellaconvocazione sono stato moltofelice, sia per il progresso cheavevo fatto, sia per la fiducia cheuna regione come il Veneto miaveva attribuito.

A Jesolo è stato tutto fantasti-co: ho stretto amicizie con altriatleti del Veneto, ma soprattuttocon quelli delle altre regioni! Unadelle cose che mi ha reso più feli-ce durante questi tre giorni è statoil mio piazzamento: terzo!!! Primadi questo evento ero molto ansio-so e a anche a scuola non riuscivoa fare altro che a pensare ai finalidi gara, ma avevo anche paura chequalcosa andasse storto. Le semi-finali sono andate benissimo per-ché già ai 200 ho potuto rallentareper risparmiare energie per la fina-le del giorno dopo. La finale èstata molto combattuta: ai 200metri eravamo ancora in tre sulla

stessa linea. Le posizioni si sonodeterminate solo dopo l'ultimo

ostacolo, dove il vincitore mi hadato circa mezzo secondo (gli ulti-mi 40 metri non sono mai stati ilmio pezzo forte). L'unico rammari-co è che prima degli italiani, erosecondo in Italia... e

alla fine sono arrivato terzo,Certe volte bisogna saper accetta-re che gli altri sono più forti di te,anche perché, avendo fatto il per-sonale io non ho perso, anzi, hovinto contro me stesso superando-mi, e di questo super felice. Un'altra cosa che mi rende onore èstato quello di fare parte dellaREGIONE CAMPIONE D'ITA-LIA!!!!

Nicholas Ferrato (300 ostacoli)

Che dire sui campionati ita-liani di Jesolo? Un anno fa

non ci pensavo nemmeno, maall'inizio di questa primavera sonodiventati subito realtà! Sono stati

tre giorni pieni di emozioni che nondimenticherò facilmente. Non erala prima gara che facevo con larappresentativa, ma è stata la piùimportante, perciò quando ilvenerdì sono salita nel pullmancon altri due compagni della miasocietà, ero felice e un po' di adre-nalina mi scorreva già nelle veneper quello che mi aspettava.Entrata in campo per la mia garatutte le emozioni si sono amplifica-te: il fatto di gareggiare con imigliori atleti di tutta Italia, l'orgo-glio di essere con la rappresentati-va, le tribune piene di gente e l'at-mosfera in generale che si respira-

CARA JESOLO,TI SCRIVO…

Parlano gli atleti: emozioni, gioie, amicizie di un campionato italiano da ricordare

La giavellottista Casarotto, ancora protagonista a Jesolo

Il bellunese Triches, trionfatore nelle prove multiple

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va mi davano carica, ma allo stes-so tempo saliva la tensione. Imomenti più divertenti sono statiperò quelli in cui eravamo tuttiassieme e facevamo il tifo ai nostricompagni o andavamo in giro peril villaggio a conoscere i ragazzidelle altre regioni, ma soprattuttoquando siamo saliti sul podio tuttiassieme e abbiamo festeggiato.Questi tre giorni mi hanno anchedato l'opportunità di fare nuoveamicizie e rafforzare quelle cheavevo già. La domenica non eromolto felice di dover tornare acasa.... Non sono stata soddisfat-ta della mia gara, ma è stata lostesso un'esperienza indimentica-bile!

Elena Marini (80 ostacoli)

Ho avuto la fortuna di gareg-giare anche quest'anno

con la rappresentativa veneta allegare nazionali. Sapevo cosaaspettarmi, ma di certo l'agitazionenon è mancata e anzi è semprestata presente, come in ogni cosaa cui tengo. Insieme ad essa, intutti i tre giorni di campionato,erano presenti anche la gioia, l'im-pegno e la soddisfazione di averraggiunto l' obbiettivo di partecipa-re! Ringrazio il mio allenatore,Diego Appoloni, senza il quale nonsarei riuscita a raggiungere nes-sun traguardo, sia per l'allenamen-to, sia per i consigli, il sostegno ela fiducia! Un grazie anche ai tec-nici del Veneto e a tutti gli amiciche hanno partecipato con il lorotifo! E' stata un' esperienza magni-fica, non solo per la possibilità didare il meglio di me e di vederedove ogni atleta può arrivare, maanche e soprattutto per il gruppounito che si è formato nella rappre-sentativa, per le amicizie che hotrovato e che hanno trasformato ilricordo di quelle tre giornate in unimmenso desiderio di riviverle!C'era una grande squadra chedalla tribuna acclamava e tifavaogni componente della rappresen-tativa, per essergli vicino durantela sua prova placare un po' la ten-sione... L'atmosfera era un misto

di agitazione e allegria e si potevanotare nello sguardo di tutti la pas-sione per lo sport, e per l'atleticain particolare!

L'esperienza degli Italiani dacadetta per me non si ripeterà, mami resterà sempre nel cuore.

Anna Schena (300 e 4x100)

Non ci sono molte parole perdescrivere quanto sia stata

bella quest'esperienza! Ho avutola possibilità di conoscere moltepersone nuove e di rivedere quellegià conosciute in precedenza(raduni e gare). A parte il diverti-mento, ho avuto anche molte gran-di soddisfazioni, per il mio primoanno da cadetta: arrivare in finalenegli 80 e poi fare il record italianodella 4x100 direi che non è da tuttii giorni!

Per queste soddisfazioni devoringraziare i miei allenatori AngeloRuggio e Sergio Braido che mihanno sempre aiutato durante gliallenamenti e mi hanno aiutato araggiungere un mio obiettivo. Ungrazie anche ai Tecnici Rossi eBenedetti che mi hanno dato molticonsigli e hanno creduto in me!

Annamaria Scarpis (80 e 4x100)

Tutti, mio padre compreso,dicevano che io agli italiani

non ci sarei arrivata. Sinceramenteanch'io ne ero convinta, ma poiqualcosa è cambiato. Forse erostufa di tutti quei “tanto non ci rie-sci”, o forse ero stufa di sentirmiuno schifo ogni volta che passavoun ostacolo con la consapevolezzadi essere mediocre nella cosa cheamo più di tutte. Il mio minimo èstata una sorpresa per tutti e quelmomento sul traguardo è stataun'emozione che solo lo sport puòdare. Forse a Jesolo non ho fattouna grande gara, sia per motivi fisi-ci che psicologici, non è certo faci-le sopportare una tensione cosìgrande e superare la paura dideludere tutti di nuovo... Credoperò che questa sconfitta mi abbiainsegnato molte più cose di quelleche mi avrebbe insegnato una vit-

toria, e comunque è stata un'espe-rienza che mi ha dato sensazionibellissime e mi ha fatto conoscerenuove persone. Nella prossimastagione, sperando di risolvere ilmio problema al ginocchio, miimpegnerò tantissimo per tornarea rivivere gli italiani e chissà,magari fare una gara migliore.

Elisa Seelmann (80 ostacoli)

Andare a Jesolo a fare i cam-pionati italiani è stata una

grande emozione. Molti erano fidu-ciosi sul fatto che io potessi vince-re. Sapevo che sarei arrivato tra iprimi tre, ma non pensavo certa-mente di vincere. Anche se nellebatterie non avevo dimostratograndi cose, in finale ho dato ilmeglio e vinto. A volte ci penso enon riesco ancora a credere diessere il campione italiano. I giorniprima della gara, anzi le settimaneprima, pensavo solo a comesarebbe andata la gara, avevomolta paura di fare male o di cade-re. In finale ho avuto qualche pro-blema, dato che sono partito malepoiché un ragazzo aveva fatto falsapartenza e quindi avevo paura difarla anche io ed essere squalifica-

Mariaelena Agostini, prima nel pentathlon

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to, ma poi mi sono ripreso e negliultimi due ostacoli ho saputo dareil meglio di me. Anche se il tempofinale non è stato straordinario, vacomunque bene perché ho vinto iltitolo. Il soggiorno nel villaggio èstato davvero bello perché hopotuto conoscere atleti di tuttal'Italia, in particolare ho strettoamicizie con quelli della mia regio-ne che non conoscevo ancora. Lacosa che mi ha dato più soddisfa-zione è di aver fatto gruppo e averdato un contributo alla vittoria dellamia regione.

Francesco Toffolo (80 ostacoli)

L'esperienza di Jesolo mi èpiaciuta molto. E' stato

fantastico vedere gli atleti più fortidi tutta Italia uniti allo stadio Picchi.Per me è stato spettacolare assi-

stere dal vivo alle prestazioni diatleti che avevo già sentito nomina-re, ma non avevo mai visto. Poi è

stato bellostare con lapropria rap-presentativaregionale, perincontrare dinuovo perso-ne che avevogià conosciu-to al raduno,ma anche perconoscerne din u o v e .Mentre di soli-to nelle garesiamo avver-sari, nella rap-presentativaf o r m a v a m ou n ' u n i c asquadra. Erauna sensazio-ne stranasapere poiche nel villag-gio Marzottoc'erano tuttigli atleti parte-cipanti. Alm o m e n t odella gara,tutta quellagente suglispalti mi hac a r i c a t o

molto. Il primo giorno è stato diver-tente vedere tutte le regioni in sfi-lata e la fiaccola. Spero l'annoprossimo di poter vivere un'espe-rienza come quella di quest'anno.

Francesca Tommasi (2000)

Vi invio quanto appreso dachi ha partecipato ai

Campionati Italiani: la squadraveneta a Jesolo ha messo inmostra un senso di appartenenzaesemplare, forte motivazione eserietà nell'affrontare l'impegnorichiesto. Durante le competizionihanno dato tutti il massimo, dimo-strando che anche loro sannoessere dei piccoli campioni. Tuttociò è merito anche degli incontri airaduni collegiali, per i quali invio leconsiderazioni di Massimo Rossiche vi ha partecipato per la primavolta: l'esperienza è stata positivasoprattutto per aver

conosciuto dei nuovi amici edessermi confrontato con atletidella mia categoria. Ho conosciutoanche allenatori molto bravi, adesempio Sergio Mottin che ci haseguito, nello specifico, nel gettodel peso. Ringrazio per avermidato questa opportunità.

Luigi Segala (Vimar Atletica Marostica)

e Massimo Rossi (getto del peso)

Francesco Toffolo, ostacoli di Marca

La veronese Schena, astro emergente della velocità

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E' già passato un mese dallaconclusione del campionato italia-no e per regioni cadetti, ma la cari-ca di entusiasmo dimostrata dairagazzi nei tre giorni deve esserericordata, perché è un “valoreaggiunto” forse superiore ai risul-tati stessi, elencati in altre paginedella rivista.

Lo affermo con convinzione:ciascuno dei 75 ragazzi veneti par-tecipanti come componenti dellasquadra o come individuali, hasicuramente potuto riportare, nellasua associazione sportiva e in par-ticolare nel suo gruppo di allena-mento gli stimoli positivi vissuti.

I fantastici “traguardi” raggiunti,sono sicuramente il frutto dell'alle-namento svolto con i propri tecni-ci, ma il comportamento positivo,in campo e fuori, ha contribuito afa “tirare fuori” ai ragazzi il meglioin quel preciso momento.

Non è facile raggiungere gliobiettivi nello sport, perché oltrealla prestazione in sé, è importanteottenerla al “momento giusto” nellamanifestazione “che conta” e que-sta sicuramente è un'altra finalitàraggiunta.

Nella settimana precedente, aFirenze, altri atleti veneti dellacategoria allievi avevano ottenutobrillanti risultati. Molti di loro, neglianni scorsi, avevano provato lestesse emozioni e “imparato comefare” nelle precedenti edizioni deicampionati cadetti o magari nellerappresentative.

Le ottime prestazioni deglijuniores veneti, sia nei campionatiitaliani di giugno che nelle rappre-sentative nazionali, danno testimo-nianza dello stato di salute del-l'atletica giovanile veneta.

Dopo i complimenti a tutti i tec-nici veneti per i risultati prima cita-ti, questo mio intervento su atleticaveneta comunicati vuole ancheessere un tentativo di fare unaestrema sintesi delle attività svoltedalla Commissione TecnicaRegionale nel quadriennio 2009-2012.

Trentasette persone hanno col-laborato nella “struttura”, molti pertutti i quattro anni, alcuni solo peralcuni periodi, molti per tutte le ini-ziative, alcuni solo per attività spe-cifiche. Un numero così elevato dicomponenti ha dato la possibilitàdi suddividere i vari compiti, senzasovraccaricare alcuno, visto chetutti già si impegnano nelle loroassociazioni sportive, oltre i tempipersonali dedicati al lavoro e allafamiglia.

Solo grazie alla disponibilità ditante persone è infatti possibileportare avanti le numerose iniziati-ve del Comitato Veneto Fidal, E'stato inoltre possibile un maggiorescambio di idee e il confronto tramodi diversi di risolvere i problemi.

La struttura è stata convocataquasi mensilmente (37 incontri neiquattro anni), alternando sedutecon i soli responsabili delle variespecialità e altre allargate ai colla-boratori.

Nell'attività svolta c'è stataanche molta “ordinaria amministra-

zione”, che se attuata con passio-ne, continuità e metodo, permettea medio termine di ottenere risulta-ti anche “innovativi”.

Tra le attività l'organizzazionedei corsi per istruttori (il primolivello tecnico) è stato uno degliobiettivi fondamentali, oltre cheper formare le persone chedovranno trasmettere ai ragazzi ivalori educativi, sportivi e le com-petenze tecniche del nostro sport,anche per non disperdere le cono-scenze e le prassi accumulate datanti, in tanti anni di “campo”.

In questi quattro anni sono statiformati 114 nuovi istruttori, mentrealtri 41 stanno frequentando ilsecondo corso 2012 che finiràentro l'anno. Tenendo conto chenel 2012 sono 493 i tecnici venetitesserati, si vede come più del20% potrebbero essere nuoviistruttori.

Un patrimonio di disponibilità,conoscenze e sicuramente anchedi entusiasmo da incanalare e uti-lizzare al meglio da parte delle 193associazioni venete in favore dellapreparazione di oltre 10.000 atletitesserati.

Altri ventuno tecnici in questiquattro anni hanno frequentato ilcorso per allenatori (secondo livel-lo tecnico) di competenza dellastruttura tecnica nazionale dopol'indicazione dei nomi da partedella regione.

DA FIRENZE A JESOLO,APPLAUSI PER TUTTI

di EnzoAgostini

Le rassegne tricolori di fine stagionehanno confermato il bel momento dell'atletica giovanile veneta. Ora, in chiusura di quadriennio, è tempo di bilanci

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Sicuramente persone chehanno voluto formarsi ulteriormen-te in favore dei ragazzi da loro alle-nati, ma si spera anche della strut-tura tecnica regionale e soprattut-to di quelle provinciali.

Un'altra iniziativa, sempre ripe-tuta ogni anno, nel periodo d'iniziodella preparazione (novembre), èstata dedicata ai momenti d'incon-tro e confronto tecnico, per gruppidi specialità, alla quali sono statiinvitati tutti i tecnici della nostraregione.

C'è stata lo scorso anno un'in-teressante evoluzione: col coinvol-gimento di allenatori veneti, di altreregioni e anche di altre nazioni sutemi metodologici e didattici relati-vi alle varie specialità.

In particolare è stato estrema-mente interessante il confrontocon il Prof. Herbert Czingon,responsabile dei salti e lanci nellanazionale tedesca. Altre iniziativesono stati proposte nel periodo di

agosto nel 2010 e 2011, durante iraduni estivi, evidenziando peròuna difficoltà di partecipazionevisto il particolare periodo.

Sono stati attuati in collabora-zione con il comitato provinciale diVenezia, due incontri tra i respon-sabili regionali e i giovani tecnici,per dare nuovi stimoli riguardo alleprogressioni tecniche delle spe-cialità.

Due serate sono state dedicatenel 2011 ai temi della valutazionesportiva grazie alla disponibilità didue nostri colleghi che hanno datoun esempio di lavoro scientifico, dielaborazione dei dati raccolti incampo, per poter meglio program-mare la preparazione degli atletisia giovani sia evoluti.

Per quanto riguarda le criticitàdi queste iniziative sono legatesoprattutto al tempo che ciascunodi noi può dedicare a questimomenti sia come auditore, masoprattutto come relatore.

Sono infatti convinto che nei“diari di lavoro”, nelle ricerche per-sonali e nelle prassi sperimentateper anni, da tanti colleghi, sianopresenti dei “tesori sportivi” dascoprire e divulgare.

Un'altra modalità di confronto èstata attuata tramite l'inserimentonel sito regionale Fidal di una seriedi dispense tecniche prevalente-mente in forma di filmato ma anchecome testo.

Inizialmente il lavoro era statopensato per dare documentazionedei lavori svolti durante i radunicon i migliori giovani atleti dellaregione, poi si è preferito variare leproposte secondo la disponibilitàdei realizzatori.

I raduni estivi in questi quattroanni hanno continuato la loro fun-zione di momento di aggregazio-ne, di confronto, di preparazionedei migliori atleti veneti cadetti eallievi nel mese di agosto, riparten-za dopo il periodo di pausa estiva,

Il gruppo veneto ai campionati italiani cadetti di Jesolo

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LE VOSTRE LETTEREAtletica Veneta Comunicati è anche uno spazio a disposizione degli appassionati.

Scrivete al Comitato regionale della Fidal e le lettere d'interesse più generale saranno pub-blicate nei prossimi numeri della rivista.

Le lettere - firmate con nome, cognome e città, e di lunghezza non superiore ai 1.500caratteri - vanno inviate a: Comitato Regionale Veneto della Fidal, via Nereo Rocco, 35135Padova. Fax: 049-8658348. E-mail: [email protected].

prima dei rispettivi campionatiregionale e poi nazionali.

Per i ragazzi sono spesso laprima esperienza di giornate inte-ramente finalizzate alla preparazio-ne sportiva, insieme a coetaneialtrettanto motivati a migliorarsi, unoccasione quindi per capire sel'atletica potrà diventare una delleesperienze importanti di crescitainsieme allo studio e agli altri impe-gni familiari.

Un tempo quindi per riflettere ecapire le proprie motivazioni, perquesto motivo in questi ultimi anniè stato dato “spazio” a una psico-loga dello sport che ha potuto rela-zionarsi con i ragazzi per sentire leloro aspirazioni e farli riflettere.

Il numero dei mini raduni dimezza giornata è stato significati-vamente aumentato negli anni, conle convocazioni anche per gli atletidella categoria juniores e per tuttiquelli segnalati dai tecnici sociali.

La funzione di questi momenti èessenzialmente di confronto tecni-co e scambio, sempre più indi-spensabile ora che l'attività delleassociazioni di atletica è distribuitanel territorio molto più capillarmen-te che nel passato.

Questo è sicuramente un datopositivo, poiché evita agli atleti eagli allenatori, gli spostamenti cheprima erano indispensabili verso icampi di atletica dei capoluoghi diprovincia, unico luogo dove prece-dentemente poter praticare ilnostro sport, nello stesso tempoperò limita i confronti tra i tecnici,che prima giornalmente potevanoassistere ai lavori dei colleghi conmaggiori esperienze e agli allena-menti di atleti dal livello giovanile

fino a quello olimpico.Un'esperienza ancora solo

abbozzata ma che sicuramentesarà tra le più importanti nel futuro,è sicuramente quella dello JuniorTeam Veneto, un'idea condivisa inparticolare con il PresidenteRegionale Prof Paolo Valente,

In questa prima stagione si èsviluppata in particolare con unrapporto più stretto tra i tecnicidegli atleti coinvolti e i responsabi-li di specialità, con i raduni dedica-ti, con la rappresentativa diCaorle, con la visita medica spe-cialistica e nel materiale d'identifi-cazione fornito.

L'ultimo punto riguarda le rap-presentative,alcune “istituzionali”altre frutto del lavoro e della pro-grammazione effettuata in collabo-razione con i fiduciari tecnici delleregioni limitrofe.

Sono sempre un bel momentodi confronto per i ragazzi con i loropari età e spesso la preparazione arappresentative successive a livel-lo nazionale.

I risultati hanno spesso premia-to la capacità dei tecnici veneti difar crescere i ragazzi, ma anche diportarli nelle migliori condizionioltre che nei vari campionati anchein questi momenti, la capacità deiselezionatori di convocare i ragaz-zi più meritevoli.

Terminando, va citato anche illavoro svolto dai delegati dei tecni-ci nelle manifestazioni istituzionali,reso ora dalle iscrizioni on-linediverso e più orientato ai “problemidi campo”, la presenza nelle com-missioni regolamenti e calendario,oltre alla partecipazione ai consiglidi presidenza e ai consigli regiona-

li.In questi anni il rapporto con il

Settore Tecnico Nazionale è statocostante e produttivo, in particola-re riguardo alle attività tecnico-ter-ritoriali che hanno visto coinvoltitanti nostri atleti e praticamentetutti i responsabili di specialità.

Alla fine alcuni ringraziamenti ilprimo a tutti i tecnici che hannocollaborato nei diversi ruoli per farfunzionare la struttura regionale,grazie anche a tutti i “colleghi” chepur non avendo incarichi specifici,hanno “dialogato” in tutte le forme,anche esprimendo, punti di vistadiversi, proposte completamentealternative e anche critiche.

Si è sempre cercato di interpre-tare gli interventi, da un punto divista costruttivo, perché sono sca-turite da “amici appassionati” conl'intento di migliorare la nostraofferta sportiva ai tecnici e ai gio-vani atleti.

Un altro doveroso ringrazia-mento al personale del Comitatosempre disponibile e professiona-le anche oltre i tempi e i luoghi dilavoro e in particolare alla segrete-ria che ha svolto un ruolo fonda-mentale per permettere una comu-nicazione continua con i tecnici egli atleti, oltre ad essere semprepronta alle sempre nuove incom-benze.

L'ultimo grazie al PresidentePaolo Valente e a tutto il ConsiglioRegionale per la disponibilità con-tinua a sostenere le proposte e lerichieste provenienti dai tecniciveneti dandoci modo di operare almeglio per questo nostro stupen-do sport.

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L'espressione del viso richia-ma l'immagine soave di una

madonna del Botticelli, ma in pista ein pedana il cambiamento è repenti-no: la diciannovenne Giada Palezzasfodera una grinta da giaguaro.

Giada ha iniziato l'attività seguen-do le orme della sorella Valentina,azzurrina sui 200 piani con un perso-nale di 24”20, ma si è poi specializ-zata nei salti in estensione, il lungo inparticolare in cui è partita dalla misu-ra di 3.98, realizzata nel 2005 aMontebelluna, ed è planata al 6.03che rappresenta il suo record, sigla-to del 2012.

Giada vive in una famiglia in cui siè sempre respirato atletica ad inizia-re dal padre Gianfranco, specialistadelle corse su strada con la magliadel Voltan Mestre. Giada si sa espri-mere con pari riscontri sia nei salti inestensione che negli ostacoli. Nelsuo palmarés figurano titoli regionalie nazionali di federazione e studente-schi, ed è da sempre allenata dal tec-nico scledense Francesca Franzon.

La scuola vicentina, in questofrangente, è particolarmente ricca ditalenti nel salto in lungo al femminiledi spessore nazionale e non solo.Oltre a Giada Palezza hanno infatticonquistato titoli a piene mani la cas-solese Laura Strati, anche a livelloassoluto, e l'allieva OttaviaCestonaro, altro talento emergente.

Giada Palezza ha siglato il propriorecord (6.03), cogliendo il settimogradino sul podio nei tricolori assolu-ti di Bressanone, l'8 luglio scorso,mentre tra le juniores, a MisanoAdriatico, si è classificata al quintoposto con 5.73.

Ha vestito la maglia azzurra il 3marzo scorso nel triangolare interna-zionale di Val de Reil, in cui ha gareg-giato nel salto in lungo classificando-si al 5° posto con 5.66.

Il 18 febbraio è una data che staparticolarmente a cuore alla lunghista

vicentina: quel giorno, ad Ancona, haviolato per la prima volta i 6 metri nellungo andando a vincere il titolo italia-no juniores al coperto con 6.01.

Il futuro della campionessa scle-dense in forza all'Atletica Schio,diretta dal recordman delle presenzein maglia azzurra Vittorio Visini, è diincrementare rapidamente le misuree allungare la propria striscia di pre-senze in azzurro. Centimetro dopocentimetro, non si sa mai dove si puòarrivare...

Giancarlo Marchetto

IL TALENTO PREZIOSO DI GIADA

La juniorPalezza, punta di diamantedell'AtleticaSchio, quest'anno hasuperato i 6metri nel salto inlungo. E centimetro dopocentimetro…

Giada Palezza, talento emergente nel salto in lungo

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Tutti al voto. Sabato 10 novem-bre, a Borgoricco (Centro

Civico di Viale Europa, prima convoca-zione alle 15, seconda alle 16), nelPadovano, l'atletica veneta va incontroal futuro.

L'assemblea delle società saràchiamata ad eleggere il presidente cherimarrà in carica per il quadriennio2013-2016, scegliendo fra tre candi-dati: il vicentino Paolo Valente, verticeuscente del Comitato regionale, ilveneziano Vito Vittorio e il trevigianoOddone Tubia, entrambi presidenti incarica nei rispettivi Comitati provinciali.

Abbiamo seduto idealmente allostesso tavolo i tre candidati, ponendoloro dieci domande. Ecco comehanno risposto.

Quali motivi vi hanno spinto acandidarvi alla presidenza delComitato regionale?

TUBIA: “La volontà di tenere unitoil Veneto. Solo così possiamo garanti-re alle molte società piccole e grandi dicontare veramente nel panoramanazionale. Prendo atto, con rammari-co, che le posizioni individuali sonoprioritarie alla messa in sicurezza delmovimento. Aggiungo che un cambia-mento unito al rinnovamento è nonsolo fisiologico ma anche auspicabile”.

VALENTE: “La soddisfazione divivere da Presidente Regionale la rea-lizzazione di tre progetti che ho avviato,sui quali ho molto investito e che nelprossimo quadriennio sono destinatiad andare a regime: l'impianto indoordi Padova, il Progetto Juniores, il mee-ting internazionale perRappresentative Nazionali/Regionali diCaorle. E poi: l'obiettivo di candidare ilVeneto ad ospitare i CampionatiEuropei di cross da disputare a Nove.E il rafforzamento di un movimento chesi propone per la guida dellaFederazione allo scopo di rilanciare atutti i livelli l'atletica italiana”.

VITTORIO: “Il desiderio, espresso

da tanti, di cambiare. Credo che l'atle-tica veneta debba riconquistare anchenelle relazioni con le istituzioni sportivee amministrative, quel ruolo di primariaimportanza che le dimensioni del movi-mento e i risultati tecnici gli assegna-no”.

Cinque capisaldi del vostroprogramma elettorale.

TUBIA: “I rapporti tra Comitatoregionale e territorio (comitati provin-ciali e società); le relazioni tra enti e isti-tuzioni per tutelare, incrementare e sal-vaguardare il patrimonio degli impiantisportivi (piste e palestre); i rapporti trafederazione e scuola, che ritengo fon-damentali per la fase educativo-forma-tiva di reclutamento degli atleti; la rior-ganizzazione del settore tecnico, diri-genziale e del Gruppo giudici gara.Sponsor e media, un connubio impre-scindibile per una gestione all'avan-guardia”.

VALENTE: “La costante valorizza-zione del ruolo delle Società nel conte-sto dei diversi momenti dell'attività. Lacrescita culturale dei tecnici. La ridu-zione dell'abbandono dell'attività inparticolare nelle categorie giovanili(allievi e juniores). L'utilizzo efficacedelle potenzialità dell'Atletica Venetafinalizzato alla comunicazione di un'im-magine positiva e interessante versopotenziali partner privati ed istituzionalie la pubblica opinione in generale. Lacontinuità di un'idea che porta laFederazione e i comitati territoriali adessere al servizio delle Società e nonviceversa, in un contesto però in cuitutti lealmente svolgano con responsa-bilità il proprio ruolo”.

VITTORIO: “La creazione, adopera della struttura tecnica regionale,di un programma didattico, agile e difacile attuazione, per la promozionedell'atletica nelle scuole. L'attivazionedi un costante canale di comunicazio-ne tra le società e il comitato regiona-le, che passi anche attraverso l'istitu-zione di una sorta di Consiglio dei pre-sidenti provinciali. Un maggior soste-gno all'attività tecnica, dando continui-tà ad iniziative come il ProgettoJuniores, in modo da ampliare le rica-dute positive sugli atleti e sulle società.Un miglioramento delle attività dicomunicazione, attraverso la creazio-ne di una struttura coordinata, in gradodi agire con professionalità e profitto inun settore sempre più importante. Unapiù attenta, precisa, scrupolosa pro-grammazione e ordinamento delle

L'ATLETICA CHE VORREI

Dieci domande a Oddone Tubia, PaoloValente e Vito Vittorio, i tre candidati allapresidenza del Comitato regionale. Sivota il 10 novembre a Borgoricco, dascegliere anche 14 consiglieri regionali

Paolo Valente

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corse su strada. È opportuno sapercogliere i vantaggi anche promozionalidi queste manifestazioni ma è indi-spensabile evitare il disordinato, e avolte caotico, proliferare di iniziativeche a volte poco hanno a che fare conl'atletica leggera”

Molte società sportive, tracrisi economica e minor disponi-bilità al volontariato, sono in dif-ficoltà: pensate a concrete azio-ni di sostegno nei confronti deiclub?

TUBIA: “Ad onor del vero, devodire che la maggior parte delle societàcontinuano proprio in forza ed in virtùdel volontariato, tecnici inclusi. Sonoconvinto che una ridistribuzione eco-nomica equa dai vertici dellaFederazione alla periferia (esattamenteil contrario della situazione attuale)darebbe un po' di respiro alle realtàterritoriali. Nella stagione 2012 la Fidalnazionale ha introitato dal Coni 8,2milioni di euro”.

VALENTE: “Sul piano finanziario ilComitato regionale non ha i mezzi perattuare un piano di aiuti alle societàveramente incisivo; comunque nellapassata stagione la somma dei contri-buti diretti, dei diritti di segreteria abo-liti, dei premi e dei costi relativi alla for-nitura gratuita di servizi nelle manifesta-zioni è ammontata a circa 60.000euro. Su questa strada si dovrà proce-dere ulteriormente. Altri beneficipotranno però derivare dall'affinamen-to dell'immagine delle nostre attività,alla quale dovranno contribuire per poipoter capitalizzare sia in termini dibenefici economici che di capacità dicoinvolgere ed appassionare nuoviaddetti ai lavori”.

VITTORIO: “Il necessario soste-gno alle società dovrà essere soprat-tutto di tipo tecnico e organizzativo. Amio parere, è questa la più importanteloro esigenza. Non si dovrà escluderetuttavia, se sarà possibile trovare lerisorse, la possibilità di incrementare icontributi destinati alle attività promo-zionali”.

Il recente successo nel cam-pionato italiano cadetti ha con-fermato la tradizione del movi-mento giovanile veneto: perché

talvolta la realtà regionale non èugualmente competitiva a livelloassoluto?

TUBIA: “Dobbiamo essere tuttionorati e fieri di ciò che riusciamo adesprimere da un punto di vista qualita-tivo e di capacità tecniche con il movi-mento giovanile. Per quanto riguardale categorie assolute, devo dire chenon c'è mai stato fino in fondo un pro-getto organico complessivo ad ampiorespiro e strutturato in prospettiva peravere adeguate risposte, ovviamentesi tratta di un problema dirigenziale,non tecnico”.

VALENTE: “La ragione fondamen-tale è una sola: l'indisponibilità o l'im-possibilità di una considerevole partedegli atleti di medio alto livello dellecategorie assolute di dedicare, senzaalcuna contropartita, all'allenamento iltempo necessario per continuare aprogredire nelle prestazioni. Questo,tra l'altro, porta sovente alcuni nostriatlete ed atleti a migrare in società fuoriregione. In questo ultimo quadrienniosi è però evidenziato un'inversione ditendenza per quanto riguarda i dati deltesseramento nelle categorie allievi ejuniores che sono aumentati in modoconsiderevole (+26.52% gli allievi e leallieve e +23.17% gli juniores femmi-ne e maschi). Ciò può far ben speraree comunque rappresenta un elementosul quale è possibile e bisogna lavora-re”.

VITTORIO: “Le Società veneteche svolgono attività assoluta hannoottenuto recentemente risultati di rilie-vo. Anche a livello individuale le presta-zioni di atleti veneti, o tesserati persocietà venete, sono state di grandis-simo valore. Basti ricordare la straordi-naria stagione del triplista delleFiamme Oro, Daniele Greco, con iltitolo italiano a Bressanone con un siapur ventoso 17,67 suggellato poi conil 17,39 di Londra che gli è valso ilquarto posto alle Olimpiadi. E subitodopo questi atleti stanno emergendogiovani di grande interesse, i risultati diatleti veneti ai Campionati mondialiunder 20 di Barcellona lo dimostrano.Le difficoltà delle nostre Società nonmilitari stanno piuttosto nel mantenerenella propria struttura atleti di valoreassoluto, questo dipende più che daaspetti tecnici dalle difficoltà economi-

che che le Società incontrano. IlComitato regionale dovrà adoperarsiper agevolare i rapporti tra queste e lestrutture federali centrali affinché sianoevitate situazioni in cui gli sforzi ancheeconomici delle nostre benemeritesocietà siano vanificati da scelte rego-lamentari non adeguatamente pro-grammate, riconoscendo e valorizzan-do così lo straordinario lavoro che essisvolgono”.

Cosa deve fare l'atletica perritrovare il posto che le competenel mondo scolastico? Quali ini-ziative pensate di attuare, se ver-rete eletti?

TUBIA: “Prendiamo atto, prima diogni altra cosa, che il parziale scollega-mento e discontinuità progettuale delConi predispone ad una situazione diincertezza,dobbiamo essere bravicome lo siamo con il settore promozio-nale; attivarci ognuno nel proprio ambi-to territoriale secondo le proprie capa-cità e prerogative, per creare un filodiretto con l'istituzione scolastica”.

VALENTE: “La chiave di volta inquesto ambito sono le società che,operando sul territorio, sono a direttocontatto con le singole istituzioni scola-stiche. In Veneto esistono molte edesemplari iniziative di società chehanno saputo stabilire rapporti di colla-borazione, alcuni dei quali durano da

Oddone Tubia

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anni, con le scuole operanti sul loroterritorio proponendo progetti seri chehanno portato benefici sia alla scuolache alla società. Ruolo del Comitatoregionale e dei Comitati provinciali èrapportarsi con le direzioni scolasticheregionali e provinciali per favorire larealizzazione di questi rapporti e con-temporaneamente fornire un'adeguataconsulenza alle società”.

VITTORIO: “Bisogna prendereatto che saranno sempre meno lerisorse che Miur, Coni e le altre istitu-zioni destineranno in futuro all'avvia-mento della pratica sportiva nelle scuo-le. Come ho accennato prima, biso-gna che le poche risorse disponibilisiano impiegate bene. Ribadisco chela presenza dell'atletica nelle scuoledebba essere proposta attraversonostri produttivi ed efficaci program-mi”.

Da alcune stagioni il Venetonon ospita una grande rassegnaa livello assoluto: c'è spazio perun progetto di questo tipo nelprossimo quadriennio?

TUBIA: “A futura memoria, mi per-metto di rammentare che avevo tenta-to di portare a Treviso i campionatimondiali di cross. Il progetto era ade-guatamente e concretamente suppor-tato da un ministero e da una cordatadi imprenditori che garantivano lacopertura economica. La Fidal nazio-nale non ci ha mai sostenuto (la Iaaf ciha reso soddisfazione con un docu-mento di apprezzamento del proget-to). Progetto e location sono pronti adessere utilizzati in qualsiasi momento.

VALENTE: “Non sono poi moltis-simi gli anni trascorsi dagli ultimiappuntamenti federali assoluti disputa-ti in Veneto: nel 2007 i CampionatiItaliani Individuali Assoluti a Padova,nel 2009 la Finale Oro dei Societariassoluto a Caorle. Per poter organiz-zare queste manifestazioni è indispen-sabile la convergenza di tre elementi:l'impianto idoneo, la capacità organiz-zativa, i mezzi economici necessariche certamente non appare proibitivomettere assieme. È però indispensabi-le che qualcuno, società, ente locale,comitato locale, abbia un interesse apromuovere l'iniziativa, cosa avvenutanegli ultimi due anni a Jesolo dove si

sono svolte due memorabili edizionidei Campionati Italiani Cadetti e comesi verificherà per la candidature diNove per il Campionato Europeo dicross”.

VITTORIO: “L'ultima importantemanifestazione federale assoluta dilivello nazionale in Veneto è stata ilCampionato Italiano di Società assolu-to Finale Oro del 2009 a Caorle, la cuiorganizzazione è stata da me coordi-nata. Questa manifestazione seguì l'ef-fettuazione, negli anni precedenti delleFinali assolute Argento e A1 prece-dendo altre manifestazioni di rilievo,che pur non riguardando le categorieassolute hanno avuto un forte impattopromozionale nel Veneto. Mi riferiscoin particolare alle due ultime edizionidel Campionato italiano Cadetti dispu-tate a Jesolo. Certo si potrebbe pensa-re anche a una manifestazione di livel-lo internazionale di grande richiamo,diversa dal già programmato TrofeoJuniores Città di Caorle, credo chevalutandone i vantaggi promozionali ed'immagine che potrebbero ricaderesull'Atletica veneta un progetto delgenere potrebbe anche essere messoin cantiere”.

I candidati al Consiglio regio-nale sono ben 32: non c'è ilrischio che nasca un direttivoeccessivamente frammentato?

TUBIA: “Sì, c'è il rischio ma sololatente, se chi andrà a governare il

Comitato regionale avrà la capacità dimediazione e la responsabilità di com-prendere che in qualsivoglia consessodi democrazia partecipata, la forma piùintelligente di approccio è il rispettodelle opinioni altrui, e che le decisioni siprendono ascoltando anche chi dis-sente, questo rischio non sussiste.Unire per decidere!”.

VALENTE: “No, se la motivazioneche sta alla base della candidatura è ildesiderio di contribuire, con disponibi-lità all'impegno e appropriata compe-tenza, alla crescita dell'attività. Per icandidati Consiglieri Regionali non esi-stono liste contrapposte, anche se,ovviamente, quasi tutti, se non tutti,fanno riferimento ad uno dei CandidatiPresidenti. Ma, se chi sarà promossodalle urne si sentirà parte integrantedella squadra chiamata a governareper quattro anni l'atletica veneta eaccetta tale importante ruolo senzaremore e condizionamenti, tale rischionon sussisterà”.

VITTORIO: “Credo di no. LoStatuto federale prevede elezionidiverse per il Presidente regionale eper il Consiglio regionale. Se sarò io aessere eletto governerò con ilConsiglio regionale che le Societàriterranno di mettermi a disposizione esono assolutamente certo che saran-no scelti Consiglieri all'altezza del ruolorichiesto”.

In questo momento di gene-rale difficoltà dell'atletica italia-na, quale ruolo possono giocarei Comitati regionali?

TUBIA: “Un ruolo assolutamenteimportante, purché non si rincorranopersonalismi ideologici, che nullahanno a che vedere con la tutela delmovimento. Le società mi dicono conmolta chiarezza di essere poco inte-ressate alla contesa nazionale, voglio-no risposte concrete dalla loro istituzio-ne di riferimento, il Comitato regionale.Amaramente faccio questa riflessione,noi stiamo pagando i contradditori rap-porti tra i vertici regionali e nazionali”.

VALENTE: “Un ruolo fondamenta-le nella misura in cui ciascuno, nel pro-prio ambito territoriale, lo sappia inter-pretare e sviluppare efficacemente, inmodo autonomo ma coordinato congli altri Comitati Regionali, propositivo,Vito Vittorio

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responsabile e responsabilizzante,quindi aperto al dialogo ed al confron-to con tutte le componenti del propriomovimento regionale. Nello stessotempo, però, è necessario superare,nel momento delle scelte relative aisettori di propria competenza ma adimensione federale, logiche localisti-che, contribuendo così a gettare soli-de basi per la crescita complessiva delmovimento”.

VITTORIO: “L'importantissimoruolo dei Comitati regionali nellagestione complessiva dell'Atletica leg-gera italiana, come ho detto all'inizio,dipende in gran parte dalla capacità direlazioni e dall'autorevolezza conqui-stata attraverso un'attenta e puntualegestione dei rapporti. Non sempre ledifficoltà dipendono da altri, è neces-sario a volte assumersi la responsabili-tà del proprio ruolo e impegnarsi forte-mente nell'affrontare e risolvere le que-stioni che da ciò derivano”.

Il Veneto rappresenta laseconda forza elettorale d'Italia:qual è la vostra posizione rispet-to alle elezioni federali del 2dicembre?

TUBIA: “Mi ricollego alla prece-dente domanda, il Veneto era laseconda forza elettorale anche intempi non sospetti. Ciò premesso

puntualizzo quanto segue: chiunqueandrà a governare la Fidal nazionale,avrà grandi difficoltà a rimettere inmoto una situazione di merito che ridiaequilibrio. Siamo consci comunqueche la seconda forza elettorale non rie-sce ad esprimere un nuovo candida-to a tutt'oggi nel consiglio nazionale”.

VALENTE: “La posizione di asso-luto rilievo dell'Atletica Veneta, ricono-sciuta a livello nazionale, è, in primoluogo, il frutto del quotidiano, appas-sionato, competente lavoro portatoavanti da tutte le sue componenti, conle Società affiliate in prima fila.Partendo da questa considerazione,interpretando le ripetute voci di disagioespresse in questi anni in ordine allagestione complessiva dell'atletica ita-liana e concordando con tanti amicisulla necessità di dar corpo ad un pro-getto alternativo all'attuale conduzionefederale, mi sono rimesso in giococondividendo le linee del gruppo cheha espresso la candidatura di AlfioGiomi per la guida della Fidal nel pros-simo quadriennio. Ciò comunquesenza alcuna delega in bianco ma conl'impegno, se sarò riconfermato allaguida dell'atletica veneta, di rappre-sentare le istanze della regione, secon-do le linee già espresse nella rispostaprecedente, con l'autorevolezza con-feritami anche dal ruolo di presidente

del Comitato Regionale Veneto. VITTORIO: “La forzata rinuncia

del Presidente uscente Arese e la con-seguente candidatura alla Presidenzanazionale dell'attuale vice Presidentevicario e componente italiano negliorganismi Iaaf, Alberto Morini, credoimponga alle società una necessariarivalutazione dei propri orientamenti.Dovranno, se saranno confermate lecandidature di Alfio Giomi e AlbertoMorini, valutare attentamente qualisono gli elementi di novità e dove inve-ce si potrebbe annidare il passato, ilgià vissuto. Per quanto mi riguardacredo che se si vuol effettivamentecambiare, bisogna iniziare a farlo dacasa nostra. Se vogliamo, essere cre-dibili, a prescindere da chi sarà il futu-ro presidente nazionale, iniziamo acambiare “il modo” di governarel'Atletica veneta”.

La prima cosa da fare se ver-rete eletti?

TUBIA “La definizione di un'agen-da di appuntamenti nelle province, perincontrare più società possibile, perascoltare le loro istanze. Da presiden-te provinciale, non mi sono chiuso nelpalazzo quando una società mi inter-pellava non rispondevo: scrivimi oppu-re telefonami, bensì dimmi dove equando ci incontriamo”.

VALENTE “Lunedì 11 novembre,prima riunione informale del nuovoConsiglio Regionale per avviare lamacchina procedendo ad una suaprima taratura sulle mille incombenzeda portare avanti e la messa a puntodel metodo di lavoro per avviare le ini-ziative e le attività ed individuare le sca-denze dei progetti contenuti nel pro-gramma di governo quadriennale fina-lizzati al conseguimento degli obiettividel quadriennio. Tutto ciò, in continuitàcon il progetto complessivo fin qui por-tato avanti dal comitato regionale,facendo tesoro dell'esperienza di alcu-ni e delle energie fresche dei nuovientrati nel consiglio regionale”.

VITTORIO: “Da subito mi adope-rerò per ricucire le inevitabili, ma sperolievi, lacerazioni che il passaggio eletto-rale ha creato. Ricompattare il nostromovimento è la premessa necessariaper restituire al Veneto il ruolo forte eautorevole che gli compete”.

IN 32 CORRONO PER IL CONSIGLIO

Il congresso di Borgoricco sarà chiamato anche ad eleggere i 14 com-ponenti del nuovo Consiglio regionale. Trentadue i candidati. Ecco i loronomi (tra parentesi la tipologia di tesseramento e la provincia di residen-za): Sandro Duilio Antonello (tecnico; VE); Luca Baratella (atleta; TV);Salvatore Bettiol (tecnico; TV); Pietro Biasi (dirigente; VR); LucianoCestaro (giudice; TV); Fabrizio Coniglio (atleta; VE); Giuliano Corallo(dirigente, VI); Paolo Dal Magro (atleta; BL); Diego Dam (atleta; TV);Adriano Didonè (giudice; TV); Paolo Fantinato (dirigente; RO); DevisFavaro (dirigente; TV); Loris Favaron (atleta, TV); Laura Gatto (dirigente;TV); Luca Gerotto (dirigente, TV); Roberto Magaraggia (giudice, VI);Alessandro Marcon (dirigente, VI); Roberto Milani (dirigente; TV);Pierangelo Miotti (giudice, PD); Raffaele Moz (dirigente; TV); GiampaoloMunari (atleta, VE); Giovanni Negrin (giudice, PD); Bruno Pezzato (diri-gente; PD); Mattia Picello (tecnico; PD); Luciano Pigato (dirigente, VI);Anna Chiara Spigarolo (tecnico; VI); Stefano Stanzial (dirigente; VR);Giuseppe Stival (giudice; TV); Mariano Tagliapietra (dirigente; VR);Silvano Tomasi (dirigente, TV); Olivio Zandarin (dirigente; PD); IvoZecchin (dirigente; PD).

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UNDER 23, FESTATRICOLOREGli scudetti sono andati a

Studentesca Cariri (uomi-ni) e Audacia Record (donne), mail Veneto non ha sfigurato. Anzi. Ledue formazioni dell'AtleticaVicentina e quella femminiledell'Atletica Silca Coneglianohanno tagliato in bellezza il tra-guardo della finale scudetto deicampionati italiani under 23 disocietà, andati in scena il 6 e 7ottobre a Rieti.

VICENTINAFederica del Buono è stata la

protagonista della finale scudettodei societari under 23. In palio gliscudetti maschile e femminile chehanno chiuso la lunga stagione2012.

Dopo la brillante vittoria nei

1.500 metri del sabato, l'atletavicentina, allenata da mammaRossella Gramola, ha lasciatoancora di stucco il pubblico in tri-buna correndo gli 800 metri in2'08”12, tempo di tutto rispettoconsiderando il finale di stagione eil fatto che Federica è ancora al

primo anno di categoria. Fino ai 400 ci aveva provato la

bergamasca Cornelli a restarenella scia di superFede, ma lavicentina, dopo un passaggio velo-ce (1'03”), ha premuto ulterior-mente sull'acceleratore creandoun buco incolmabile per l'avversa-ria che pur si presentava col titolodi campionessa italiana della cate-goria promesse (20-22 anni).

L'Atletica Vicentina Frattin Autoha chiuso la rassegna con il sestoposto femminile, miglior risultato disempre, e col decimo maschile. Alfemminile la soddisfazione èaumentata per l'aver lasciato allespalle compagini di valore come laValsugana Trentino e l'AtleticaBergamo, pur dovendo sopperire-all'assenza di atlete di peso come

Belle prove di AtleticaVicentina e SilcaConegliano nellafinale scudettodei campionatiitaliani juniores e promesse di società

Le due formazioni dell'Atletica Vicentina protagoniste a Rieti

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Eleonora Morao, una delle punte di diamante dell'Atletica Silca Conegliano

Scapin, Tessaro, Pento eZambonini.

Il club arancione ha chiuso cosìla stagione 2012 registrando lapartecipazione alle sei principalifinali scudetto nazionali. Miglioririsultati, il secondo posto degliallievi, il quarto delle allieve, ilsesto delle donne dell'under 23.

Ad arricchire la bacheca sonopoi giunti i due scudetti delle provemultiple allievi/e e lo storico bron-zo europeo in Coppa CampioniUnder 20 femminile. Risultati chenel loro insieme pongono AVFrattin Auto come la seconda real-tà nazionale dopo la corazzataCassa di Risparmio Rieti.

SILCA CONEGLIANOErano entrate in finale scudetto

con il decimo posto e a Rietihanno concluso la stagione con-

fermandosi come decima squadraa livello nazionale. Soddisfazionedunque in casa dell'Atletica SilcaConegliano, per il risultato delleragazze dell'under 23, impegnatenell'epilogo dei campionati socie-tari su pista.

A brillare, in particolare, TaniaVizzini Bisaccia, che con la misuradi 39.44 ha conquistato il terzogradino del podio nel lancio delgiavellotto. Poi tutta una serie dibuoni piazzamenti per le portaco-lori dell'Atletica Silca Conegliano,unica rappresentativa trevigianadella rassegna tricolore di catego-ria.

Per esigenze tecniche, alcuneatlete non hanno gareggiato nelleloro discipline “regine”: EleonoraMorao, invece dei 400 ostacoli, hadisputato 400 e 800 metri (otte-nendo un settimo e un nono

posto), Martina Lorenzetto invecedel lungo è scesa in pista nei 100e 200 metri (quinta e sesta),Elisabetta Colbertaldo ha parteci-pato a 1.500 e 3.000 invece che ai3000 siepi, conquistando unanona e una sesta piazza.

“Siamo soddisfatti per il buonrisultato delle nostre atlete che sisono cimentate per la prima voltanella finale scudetto under 23 - hacommentato il presidente diAtletica Silca Conegliano,Francesco Piccin - pur avendo giàportato a casa dei titoli italiani indi-vidualmente, le nostre ragazzehanno saputo dare il meglio comegruppo anche a livello nazionale. Ildecimo posto è un punto di par-tenza per continuare a lavorare inquesta direzione anche per il pros-simo anno”.

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Per celebrare degnamente ipropri primi 50 anni di vita

(la società è stata infatti fondata il1° dicembre 1962), il Csi FiammAtletica della provincia di Vicenzaha rimesso a nuovo l'impiantosportivo comunale intitolato alcavalier Gino Consolaro, presi-dente nonché fondatore del club.

In pieno centro storico aVicenza, ai Giardini Salvi, ilpalaConsolaro era stato inaugura-to ufficialmente dall'allora asses-sore allo sport Michele DallaNegra il 28 febbraio 2003. In que-sto decennio la struttura è statautilizzato intensamente da scuole eatleti e ormai mostrava i segni del-l'usura.

Per Vicenza, che in fatto diimpiantistica sportiva è purtroppoil fanalino di coda tra le provincevenete, la struttura al coperto deiGiardini Salvi costituisce unarisposta straordinaria.

La pista di 60 metri, rivestita diuna mescola speciale di sportflex,materiale all'avanguardia dellaMondo Sport per le piste di atleti-ca, è un gioiellino incluso in unastruttura altrettanto invidiabile, siaper l'ubicazione che per come èstata riattato l'interno dagli autoridel recupero che addirittura èstata di recente oggetto di una tesidi laurea e se ne è pure occupatoTSPORT, una delle riviste interna-zionali più quotate sull'im-piantistica sportiva ericreativa.

Un'operazione straor-dinaria sia per il conteni-mento dei costi (appena35.000 euro) che per itempi di esecuzione del-l'opera pari ad appena 60giorni lavorativi, un verorecord.

Addirittura, il progettodi recupero del fabbricato

di proprietà del comune diVicenza e gestito dallasocietà Sportiva CsiFiamm, curato dagli archi-tetti Fabio Caneva e VitoMoro, veniva additatocome esempio da seguireanche da altre amministra-zioni comunali per metterea disposizione dei gruppisportivi spazi ed edifici nonutilizzati o sotto utilizzati daadibire a nuove funzioni.

Ora, a quasi 10 anni didistanza dall'inaugurazione e conmigliaia di ragazzi che hanno corsonella pista e si sono preparati fisi-camente con le apparecchiaturedella palestra, l'impianto ha avutobisogno di un intervento di svec-chiamento in particolare degliinterni, dei servizi igienici e del-l'isolamento termico. Un lavorostraordinario, come ha potutovedere direttamente l'assessoreallo sport Umberto Nicolai, unrestyling praticamente completato,mancando soltanto la sostituzionedei vetri con quelli antinfortunio

retinati. La palestra, scarsamente utiliz-

zata nella mattinata è appetita dalliceo cittadino Pigafetta che dispo-ne di pochi spazi per l'attività ludi-co-sportiva e che pertanto ha giàavanzato richiesta di utilizzo. Ilmerito del cambiamento va ricono-sciuto ai volontari del Csi Fiamm edell'Atletica Vicentina che hannosacrificato il proprio tempo perridipingere muri e rinnovare spo-gliatoi e spazi comuni.

Ora, per riprendere le paroleutilizzate nell'inaugurazione del2003 dall'assessore Dalla Negra:“Il brutto anatroccolo è tornato adessere cigno”. Nell'anno che coin-cide con il cinquantesimo dallafondazione, il Csi Fiamm ha recu-perato pienamente la propria pale-stra e merita il plauso di tutti per-ché una struttura aperta anche allescuole è stata rimessa a nuovosenza incidere minimamente, sulpiano finanziario, sulle cassecomunali.

Giancarlo Marchetto

UN GIOIELLO NELCUORE DI VICENZA

Il Csi Fiamm compie 50 anni e rifà illook all'impianto indoor “GinoConsolaro” dei Giardini Salvi. Una strut-tura d'avanguardia recuperata a tempodi record (e con una spesa ridottissima)grazie all'impegno dei volontari

La rinnovata struttura del PalaConsolaro

Atleti al lavoro nel nuova sala indoor dei Giardini Salvi

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Tre salti per arrivare in vettaal mondo. Fabrizio Donato

è l'uomo che, vincendo il bronzonel salto triplo a Londra, ha salva-to l'atletica italiana dal naufragio. Eprima delle medaglia olimpicac'era stato l'oro degli Europei. Iltriplista reatino è così diventato ilvolto vincente di un'atletica chefatica sempre più a ritagliarsi unospazio sotto i riflettori.

Un campione da prendere amodello anche per gli studenti delMaster in Strategie per il Businessdello Sport, che hanno incontratoDonato nelle aule della Ghirada,andando alla scoperta di un atletache ha la particolarità di esserearrivato al vertice in tarda età e,per di più, in una specialità logo-rante come il salto triplo.

“Una molla è scattata nell'ulti-mo anno - ha svelato Donato -dopo che nel precedente i risultatiche mi ero aspettato non eranoarrivati: volevo ricercare ad ognicosto il 'capolavoro' in ogni mini-mo aspetto della mia preparazio-ne. La chiamerei ossessione per laperfezione. Qualcosa che sentidentro e che ti porta a curare tuttii dettagli di ogni singolo allena-mento”.

Del presente e soprattutto delfuturo, Fabrizio Donato parla conentusiasmo: “Avere una medagliaal collo mi ricorda che ho qualcosadi importante da difendere: sonorientrato il 10 agosto da Londra, il12 già ero ad allenarmi, poi è arri-vata la vittoria a Zurigo, sotto lapioggia, al sesto ed ultimo salto,contro il campione olimpico.Questa è la dimostrazione chequella famosa molla, quell'osses-sione sono ancora ben vive dentrodi me”.

Agli studenti del Master SBS,che diventeranno i dirigenti dellosport di domani, Donato ha datoun consiglio che riguarda il suomondo: “L'atletica è uno sport bel-lissimo, spesso purtroppo lontanodai riflettori ma capace di daretanto, fin da quando si è ragazzini.Penso che oggi l'atletica per

emergere definitivamente in Italiaabbia bisogno di riavvicinarsi aigiovani ed alle famiglie, ad esem-pio tornando ad essere disciplinadi punta nelle scuole: si deve crea-re questo contatto, questa con-suetudine con le nostre pratiche,che sanno poi essere molto coin-volgenti ed affascinanti”.

QUANDO IL PROF SI CHIAMA DONATO

Il bronzo olimpico Fabrizio Donato haincontrato, a Treviso, gli studenti delMaster in Strategie per il Business delloSport. Regalando loro consigli preziosi peril futuro

Donato in pedana a Londra e in aula a Treviso

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VERONA,SPETTACOLOIN ARENA

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VENEZIA,MAGIA SULL'ACQUA

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