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www.aboutpharma.com I L M E N S I L E D E L M O N D O F A R M A C E U T I C O MESE Gennaio 2012 - n. 94 Poste italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N.46) Art. 1, comma 1, DCB Milano - Prezzo per copia euro 5 INTERVISTA DEL MESE LA SFIDA DEL BANCO FARMACEUTICO FOCUS LA NEUROLOGIA GUARDA AL FUTURO ALCUNE IDEE PER MESSAGGI PER UN’AGENZIA DEL FARMACO CHE GUARDA AL FUTURO L’AIFA CHE VERRà A casa tua c’è tutto Estratto della pubblicazione

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w w w . a b o u t p h a r m a . c o mNovembre 2009 - n. 73

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INTERVISTA DEL MESE La sfida

deL BaNco farmaceutico

FOCUSLa NeuroLoGia Guarda aL futuro

Alcune idee per

M e s s A g g i p e run ’ Ag enz i A d e l f ArMAcoc h e g u A r d A A l f u t u r o

l’AifAc h e V e r r à

A casa tua c’è tutto

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ABOUTPHARMA | EdiTORiAlE 1

EDITORIALE

In un recente dialogo con un illustre area ma-

nager dell’ambito degli informatori scientifici del

farmaco, una considerazione è emersa come

ormai definitiva: il 2012 sarà annus horribilis degli

informatori. Da anni tutti i grandi player tagliano

e riducono la forza vendita, così gli Isf finiscono

sul bancone delle vittime sacrificali, ma se il

triennio 2009-2011 ha registrato tagli ramificati

e diffusi, il prossimo biennio sarà di quelli san-

guinosi. Inutili risultano, probabilmente, le analisi

di quanto siano veritiere le “visite” dichiarate sul

territorio dagli Isf e i dati forniti nella soddisfa-

zione dell’utente: anche questo – il medico che

riceve il “venditore” dell’azienda che propone o

ricorda le virtù di un farmaco, approfittandone

per fare quattro chiacchere sulla vita e sul fu-

turo - è un modello che sta saltando sia per

stanchezza della ripetitività, che per contingenze

economiche e finanziarie che costringono tagli

laddove (giusto o sbagliato che sia) le aziende

ritengono di intervenire.

Ovviamente l’argomento non è solo nostrano,

ma è bollente per tutti i mercati mondiali: sola-

mente poche settimane fa su The Times si leg-

geva che uno dei grandi brand mondiali aveva

scelto di tagliare negli Usa altri 1150 posti della

sales force, portando così le sforbiciate mon-

diali di quella azienda a 8.000 unità solamente

nell’anno appena terminato. Tagli pesanti ovun-

que, quindi, che potrebbero portare ad un ulte-

riore drastica diminuzione della compagine degli

informatori italiani, scesa ormai a quota 20.000

unità (5.000 in meno negli ultimi dieci anni)

con fibrillazione della categoria, che da qualche

tempo ha anche creato un Ordine apposito,

per meglio garantire la professione e tutelare

i lavoratori.

Ma se gli informatori diventano sempre più rari

e mirati, il contatto con il medico chi lo gesti-

sce? Sempre il quotidiano britannico riportava

la dichiarazione di un top manager della mul-

tinazionale americana già citata che assicurava

un cambio di strategia interna, che sceglie di

puntare al risparmio attraverso contatti telefo-

nici o comunicazione multimediale. Insomma: il

2012 pare proprio l’anno che obbliga tutti ad

entrare nella tanto attesa e temuta era del post

informatore.

Non è una novità di oggi, visto che tanti brand

ci riflettono da anni: serve un cambio di mo-

dello, un cambio di passo, una moltiplicazione

di formati, un rinnovamento di contenuti. La

domanda che ci si può porre è: ma chi sta at-

tualmente “pensando” ai nuovi modelli di re-

lazione e comunicazione medico-farmaco? Le

aziende? Gli esperti di marketing? Quali sono i

linguaggi e le modalità di contatto a cui i medici

oggi sembrano essere più aperti e propensi?

Decine di anni di esperienza nel contatto face to

face non possono essere gettati in nome della

crisi e dello spread, ma quali sono gli elementi

da metter a fattor comune in un ripensamento

contemporaneo del “sistema di contatto sul

farmaco”? Da alcune parti giungono richie-

ste che l’informazione sul farmaco, vecchio e

nuovo, non sia più gestito sul territorio dalle

case farmaceutiche, bensì dal servizio sanitario.

Soluzione non impossibile, ma difficile come

scalare montagne impervie. Comunque è una

possibilità. Sarebbe bello vedere e collezionare

le nuove idee, magari censire le nuove espe-

rienze e valutarne l’impatto.

Sarà annus horribilis? Forse. Proviamo a vederla

nel senso opposto: potrebbe essere l’anno

del rilancio, potrebbe muovere i primi passi

una nuova stagione informativa. Che è ciò che

anche i medici, senza dirlo a voce alta, aspettano

in gloria da tempo.

AboutPharma

L’anno del nuovo contatto?

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1 Editoriale

ATTUALITà6 Tra fascia C, cure personalizzate e terapia del dolore

10 IN&OUT12 FLASH NEWS I VOLTI DELLA RICERCA15 Un premio ai cervelli che restano Oltre 1 mld di euro persi per l’emigrazione dei ricercatori all’estero.

Fondi pubblici per la R&S fermi da 10 anni. Per sostenere la ricerca nei centri italiani, la Fondazione Lilly premia le giovani ricercatrici

CONgRESSI17 Diabete: prevenzione ed educazione per battere

la nuova malattia sociale A Dubai il World Diabetes Congress, per fare network tra scienza, farmaco,

associazioni di malati e istituzioni. Dati e cifre impressionanti: nel 2030 oltre mezzo miliardo di malati. Casi d’eccellenza: A1Chieve e Solve dalla voce di Luigi Meneghini, l’italiano che guida il Florida Regional Diabetes Programme

LA COVER21 Aifa: idee e messaggi per l’Agenzia del futuro Abbiamo coinvolto un gruppo di voci selezionate per raccogliere le parole chiave

su cui l’Agenzia potrebbe orientare la propria riflessione. Ecco quali sono gli elementi ritenuti fondamentali per un rinnovamento

SOTTO LA LENTE38 Italian Health Policy Brief: patologie croniche non trasmissibili Il nuovo prodotto di AboutPharma è stato presentato a Roma alla presenza del

Ministro Balduzzi. Uno strumento di raccordo tra esperti e istituzioni, ma anche di comunicazione politica e sanitaria. Per tutti i lettori: ecco i contenuti del primo numero

BEST PRACTICE44 La buona Sanità in pratica Esempi di buona Sanità nel libro bianco dell’ultima ricerca realizzata

dall’Osservatorio Fiaso. Pubblichiamo sei esempi relativi alle cinque aree tematiche

INTERVISTA DEL MESE33 Banco farmaceutico Aziende e bisogno sociale: la possibilità di una risposta etica

FOCUS - NEUROLOgIA55 La neurologia guarda al futuro

Grande sviluppo nella diagnostica, promesse dalla ricerca che punta alla personalizzazione e sfrutta la plasticità del cervello. Il neurologo verso una specializzazione sempre più in network

57 Alla ricerca dei sintomi non motori del Parkinson Ancora forte la vecchia terapia. Cresce la target therapy

Alcune idee per

M e s s A g g i p e run ’ Ag enz i A d e l f ArMAcoc h e g u A r d A A l f u t u r o

l’AifAc h e V e r r à

sommarioGeNNaio 2012 N. 94

ATTUALITÀ E POLITICA

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FOCUS55

MESE

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CLINICAL TRIALS • REGULATORY • PHARMACOVIGILANCE • LICENSING SERVICES

MAKE LIFE SIMPLER.

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58 Verso la personalizzazione alla terapia del Parkinson Nei prossimi anni nuove terapie. Attese dalle staminali self

per proteggere e riparare i danni neurologici

59 Trapianti di staminali: dalla teoria alla pratica Molte le attese per il loro impiego clinico, ma sono ancora tante le domande

a cui si deve rispondere

61 L’impiego clinico delle cellule staminali nel Morbo di Parkinson

62 Staminali mesenchimali per il trattamento della sclerosi multipla. Studio di fase II

63 Impiego delle Staminali nella Sclerosi Laterale Amiotrofica

64 Tr@ neurologo e Mmg La comunicazione nella presa in carico del paziente neurologico

65 Parkinson in rete I principali siti internet sulla malattia per pazienti, familiari e sanitari

CASE STUDy19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy

LA RICERCA DEL MESE34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità italiana nel contesto internazionale?

68 AFFARI REgOLATORI

70 IL BORSINO DEL LAVORO

72 JOB IN PHARMARUBRICHE68

MESE

Editore: AboutPharma S.r.l. a socio unico Via Cherubini, 6 –20145 Milano tel. 0278623650 fax. 0278623669 REA 1685941

Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: AboutPharma S.r.l. a socio unico Via Cherubini, 6 - 20145 Milano tel. 0278623650 fax. 0278623669 e-mail: [email protected]

Direttore Responsabile: Massimo Cherubini [email protected]

Coordinamento Editoriale: Walter Gatti [email protected]

Editor Consultant: Michela [email protected]

Sara [email protected]

Direttore Commerciale: Domenico Mancini [email protected]

In redazione: Adiam [email protected]

Laura Barbieri [email protected]

Anita Giovara [email protected]

Maddalena Guiotto [email protected]

Francesca Melchionna [email protected]

Hanno collaborato in questo numero:Alessandra FeracoFrancesca TuziMichele Castelli – Centro di Ricerca Interuniversitario per i Servizi di Pubblica UtilitàRenato Lauro – Università di Roma “Tor Vergata”Antonio Nicolucci - Consorzio Mario Negri SudValerio Fabio Alberti – ULSS 3 di Bassano Giancarlo Comi – Società italiana di NeurologiaAlfredo Berardelli – Università di Roma e Istituto Neuromed

Alberto Albanese - Fondazione Istituto Neurologico Carlo BestaGianvito Martino – Ospedale San RaffaeleEugenio Parati – Unità Produttiva per Terapie Cellulari, Dipartimento Malattie CerebrovascolariAntonio Uccelli – Università di GenovaGiulia Bommarito – Università di GenovaAlice Laroni – Università di GenovaUbaldo Bonuccelli – Dipartimento di NeuroscienzeUniversità di PisaLetizia Mazzini – AOU “Maggiore della Carità” NovaraMarco Giorgetti – AboutPharmaNadia Peviani – Consulente QuintilesBoris Errani – GI Group – [email protected]

Progetto grafico e impaginazione anteprimaadv – Lucca

Stampa: HH Italia S.r.l. - Bergamo

Autorizzazione: Tribunale di Milano n. 451 del 20/09/2002.

Tutto il materiale inviato non verrà restituito, e resterà di proprietà dell’Editore. Lettere ed articoli firmati impegnano solo la responsabilità degli Autori. Le proposte pubblicitarie impegnano la sola responsabilità degli inserzionisti.

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MANAGEMENT E BUSINESS

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TRA FASCIA C, CURE PERSONALIzzATE E TERAPIA DEL DOLORE

della logica dell’HPd si fonda sulla visione integrata del paziente e del suo bisogno di salute e dalla considerazione che il valore nasce dalla capacità di rispondere a tali esigenze, combinando efficientemente terapie farmacologiche, tempi di lavoro del personale, utilizzo di altre tecnolo-gie diagnostiche e terapeutiche, sostegno della famiglia, in modo da minimizzare la spesa complessiva per il sistema sanitario e, laddove applicabile, per le istituzioni responsabili dell’assistenza, riducendo il disagio ai familiari. ciò ha implicazioni importanti in termini di identificazione degli esiti, visione integrata, modelli di competenza e responsabilità sui processi e, soprattutto, nelle modalità di finanzia-mento e di calcolo dei costi del percorso. Le evidenze presentate a meridiano sanità nel caso della asl di alba (cN2) nel per-corso del paziente diabetico, come spie-gato da americo cicchetti, Professore di organizzazione aziendale all’università cattolica del sacro cuore di roma, pos-sono rappresentare lo spunto per la ve-rifica della costo-efficacia nelle logiche dell’HPd. il costo/paziente rilevato sui dati di 6.624 pazienti, è mediamente cir-ca 1.711 €, con un minimo di 700-750 €

non ottimale tutela della proprietà intel-lettuale (requisito essenziale per la ricerca e l’innovazione in campo farmaceutico), nell’incertezza del contesto normativo (prezzo e rimborsabilità), nell’insuffi-ciente sostegno alla ricerca, nella fram-mentazione e disomogeneità delle iniziati-ve a favore del settore dovute alla mancanza di scelte strategiche chiare, integrate e di lungo periodo.

durante il simposio di meridiano sanità è stato approfondito – con interesse diffuso – un modello di gestione, somministra-zione e controllo di terapie “personaliz-zata”: si chiama Health Pathway Design (HPd) ed è la metodologia attraverso cui si confi-gura un percorso diagnostico-terapeutico sviluppato per massimizzare il valore per il paziente, ossia il rapporto fra outcome e costi riferibili al percorso (e non al sin-golo episodio di cura). L’applicazione

RiconfiguRaRe un peRcoRso diagnostico

teRapeutico assistenziale (Hpd)

divenuto anno dopo anno sempre più autorevolmente il luogo del dibattito sulle problematiche più “calde” dell’as-sistenza sanitaria, meridiano sanità ha visto nella sua ultima edizione (cernob-bio 2011) l’approfondimento dei temi di reengineering della sanità in italia, del ruolo dell’industria farmaceutica quale moto-re di crescita economica ed elemento di competitività per il nostro Paese, del fe-deralismo fiscale, delle scelte di politica sanitaria e industriale delle regioni. con tutti i volti rilevanti della sanità presenti tra il tavolo dei relatori e la platea, il meri-diano ha presentato il suo sesto rapporto sul sistema italiano di Healthcare, ricco di dati sulla spesa sanitaria (farmaceutica e ospedaliera), sulla sua incidenza attuale e previsionale al 2050. tra gli altri aspetti, il rapporto si è soffermato sull’analisi quan-titativa e qualitativa del settore biofarma-ceutico, selezionando i principali fattori che ancora ostacolano lo sviluppo del set-tore e che possono essere sintetizzati nella

Un nuovo modello di percorso diagnostico (HPD), il vecchio blocco alla liberalizzazione dei farmaci in fascia C. Avanzano personalized medicine e battaglia contro dolore in un sistema sanitario

sempre più stretto dai vincoli economico-finanziari.

ABOUTPHARMA | ATTUAliTà6

ATTUALITÀ

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ma se per il momento la ricetta resta in far-macia e la partita sulla manovra si è chiusa con un punto a favore per la categoria dei titolari, è assolutamente necessario met-tersi al lavoro su un progetto di ammo-dernamento del sistema, che superi certe chiusure del passato e offra altre soluzioni a ben più importanti questioni aperte, quali il quorum, la pianta organica, l’accesso alla titolarità, lo sconto praticato nella filiera, il rimborso del costo dei farmaci, la possi-bilità di fare catene…i farmacisti presso monti & co in questo spe-cifico caso dell’ipotesi della liberalizzazione dei farmaci c da prescrizione non sono riusciti a far prevalere sulle loro ragioni la logica del buon senso. stando alle indiscre-zioni sulle motivazioni di come è rientrata la misura: pare che ora il Governo sia anco-ra più maldisposto nei confronti della cate-goria rispetto a interessi giudicati di parte. Perciò è davvero di vitale importanza ricu-cire gli strappi e impegnarsi a trovare con la nuova compagine di Governo un dialogo costruttivo, mettendo da parte gli interessi corporativistici e smettendo atteggiamenti di sterili arroccamenti: è giunto il momen-to di disegnare la nuova rotta, impugnan-do saldamente il timone e percorrendo la strada in anticipo, con maggiore rapidità rispetto agli eventi e ai competitors vecchi e nuovi, investendo in nuove scelte. augu-riamoci che ciò possa accadere nel 2012.

Michela BerraAboutPharma

per il sistema nervoso centrale, 650 mln ormoni, pillole anticoncezionali, Viagra e simili, mentre i restanti 200-280 mln sono legati ai farmaci del sistema derma-tologico, gastroenterico e muscolo-sche-letrico. se è vero che dal decreto Bersani i corner e le parafarmacie hanno acquisito ad oggi una quota di mercato del 4-5%, la liberalizzazione della classe c, con circa il 13% del fatturato farmaco etico in farma-cia, appena sotto i 3 mld di euro, avrebbe potuto avere un impatto massimo del 10% di tale valore, pari circa all’1,5% del giro d’affari attuale delle farmacie aperte al pubblico. dunque una perdita di fatturato piuttosto relativa per i titolari, che non trovano cer-to in questo segmento il loro core business. Profitti a parte, conviene poi fare qualche riflessione rispetto all’analisi qualitativa dei dati: le vendite dei farmaci di fascia c con ricetta, considerate le atc coinvolte, riguardano tutte pillole con una discreta capacità di procurare reazioni avverse, an-che piuttosto importanti, se c’è inappro-priatezza d’uso o cattiva gestione da parte degli utenti. Quindi, anche in quest’otti-ca, perché spingere per aumentare la con-correnza, muovendo la domanda e l’offer-ta ed espandendo il mercato e i consumi, per una liberalizzazione che non avrebbe avuto eguali in ue? Peraltro se ciò fosse accaduto, sarebbe sta-to in contrasto con quanto predisposto dal Nuovo Piano sanitario, approvato dalla conferenza stato-regioni, che enfatiz-za il problema della compliance nella cura del malato cronico, dell’empowerment del paziente e del counselling, tutti servizi che nella Gdo difficilmente si sarebbero po-tuti realizzare perchè richiedono tempo, dedizione e relazione con l’utenza e, so-prattutto, competenze unite ad un legame importante e forte con il ssN. ecco an-che perché contro la liberalizzazione dei farmaci di fascia c con ricetta, sono scese in campo personalità rappresentative del mondo delle istituzioni sia pubbliche che private, come il direttore Generale di aifa, Luca Pani, che ha detto che tutti i farma-ci sono farmaci e non beni di consumo, e massimo scaccabarozzi, Presidente di far-mindustria, che ha ribadito il suo no ri-spetto ad una possibile mercificazione del farmaco da prescrizione.

in assenza di complicanze e un massimo di oltre 25.000 € in caso di complican-ze cardiovascolari importanti. in media, il coordinamento organizzativo assicura-to dal centro di coordinamento anti-diabetico pesa per l’8% del valore medio rilevato (circa 125€/paziente). il centro assicura, però, un tasso di ospedalizzazio-ne dei pazienti diabetici che è pari a circa il 20% della popolazione dei diabetici nel distretto osservato e ha importanti risultati in termini di salute: tra il 2004 e il 2010 la asL documenta una riduzione del 20% dei casi di insufficienza renale terminale, del 30% di amputazioni degli arti inferio-ri e del 10% delle retinopatie proliferante grave. il meridiano 2011 si è concluso con l’intervento di Philippe Couillard, già ministro della salute e dei servizi sociali del Quebec, che ha illustrato un percorso di riforma del sistema sanitario nell’am-bito della salute mentale, una strategia globale finalizzata a rafforzare l’assisten-za primaria, l’empowerment del paziente e la de-stigmatizzazione delle patologie af-ferenti a quest’area. intervento che, a li-vello di outcome, ha portato alla riduzione del 18% del tasso di suicidi, storicamente molto alto nel Quebec.

l’uscita dal canale della fascia c, tanto RumoRe

peR nulla?il tema è quello arcinoto della fascia c, nell’aria da tempo, ventilato, minaccia-to, blandito, auspicato secondo le parti e le convenienze, entrato e uscito al fotofinish nella recentissima manovra del Governo monti. alla fine, a detta di molti, la lobby, o meglio la “casta”, ha vinto sull’ipotesi della libe-ralizzazione e i farmaci c con ricetta sono rimasti in farmacia. Ha vinto il buon senso o ha prevalso la lo-gica degli interessi di parte? Partiamo col considerare i dati: il mercato globale dei farmaci di fascia c, sop e otc, vale circa 5 mld di euro. di questi, 2 mld si riferiscono ai farmaci da banco, mentre gli altri 3 derivano dai farmaci di fascia c con ricetta di cui 920 mln riguardano farmaci

ABOUTPHARMA | ATTUAliTà 7Estratto della pubblicazione

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rantire i livelli essenziali di assistenza, sal-vaguardando allo stesso tempo l’equilibrio economico. infine il rapporto non manca di analizzare anche il capitolo della spesa sanitaria privata e in particolare lo sviluppo dei fondi integrativi e del fenomeno del low cost. il primo offre alle regioni l’opportu-nità di disporre di un finanziamento addi-zionale per bisogni non coperti dal ssN e alle aziende pubbliche l’opportunità di di-ventare interlocutori dei fondi garantendo adeguate condizioni. il secondo è un fe-nomeno che richiede un’adeguata regola-mentazione ma che pone a livello regionale ed aziendale un importante quesito: come posizionarsi rispetto a questi fenomeni: neutrali, competitivi o collaborativi?

cuRe su misuRa: nasce la società italiana medicina

peRsonalizzata

“La rivoluzione della medicina è già in atto: oggi l’approccio classico di diagno-si e cura è stato superato da una nuova visione clinica paziente-centrica in cui, mediante specifiche analisi epigenetiche, genomiche e metabolomiche, si valuta il profilo individuale del soggetto”. con que-ste parole è stata presentata la nascita della Società italiana di medicina personalizza-ta (simeP) dal Presidente Paolo Marchetti, oncologo dell’azienda ospedaliero uni-versitaria sant’andrea di roms. obiettivo della neonata società sarà di promuove-re la conoscenza e lo sviluppo di questa disciplina sostenendo la comunicazione scientifica, la ricerca, l’innovazione tec-nologica e la formazione, e definendo, insieme agli organi istituzionali, nor-mative adeguate e percorsi assistenzia-li efficienti. un concetto, quello della personalized medicine, al centro di numerosi

venisse un imperativo deontologico e morale e si consolidasse una cultura consapevole con-tro la sofferenza inutile. “Non basta curare il dolore, occorre prendersene cura”, come so-stiene lo stesso umberto Veronesi nella prefa-zione del libro.

Francesca Tuzi

RappoRto oasi 2011: vincoli finanziaRi al

centRo del ssnPresentare un’analisi dei sistemi sanita-ri nazionale e regionali, fornendo dati quantitativi, indicazioni qualitative e di tendenza, sulla base di attività di ricerca e di monitoraggio del ssN. su questa base si fonda l’annuale rapporto oasi (osserva-torio sulle funzionalità delle aziende sani-tarie italiane) del centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (cergas) dell’università Bocconi, di cui il 1° dicembre è stata presentata l’edizione 2011. filo conduttore di quest’anno è la centralità della dimensione economico-finanziaria che condiziona fortemente le scelte di policy degli attori del ssN, alla ricerca di risparmi ed interventi di razio-nalizzazione rispetto a scelte di sviluppo ed innovazione. tra le questioni messe in luce dal rapporto, la più critica è la probabile accumulazione di ampi “debiti impliciti”, di cui dovranno farsi carico le future gene-razioni sotto forma di maggiori spese e/o minori servizi. tutto questo a causa del so-stanziale blocco degli investimenti, per ef-fetto della limitata disponibilità dei fondi pubblici, dell’incapacità di spendere bene i fondi esistenti e del crescente scetticismo di regioni e aziende verso gli strumenti di finanza innovativa (es. project finance). tra le iniziative per perseguire risparmi e razio-nalizzazioni messe in atto a livello regiona-le: riduzione dei posti letto, riorganizza-zione degli ospedali per intensità di cura, definizione di reti ospedaliere intra ed interaziendali, centralizzazione degli ac-quisti e accentramento decisionale a livello regionale. all’interno di questo scenario, paradossale è la situazione delle aziende sanitarie che vedono i loro gradi di libertà fortemente ridotti, a causa della contrazio-ne delle risorse e del sistema di vincoli e controlli, ma a cui viene delegato il compi-to di trovare soluzioni per continuare a ga-

cRonaca di una legge cHe ci difende

dal doloRe il dolore ha più strade, diverse dimensioni, spesso quelle dell’incomprensione e della solitudine. La Legge 38/10 del 15 marzo 2010 si pone come decreto all’avanguar-dia, che parla di dignità, tutela e garanzia, di obbligo al trattamento del dolore in tut-te le persone e in tutte le fasce di età. “un provvedimento che, per concretizzarsi nella pratica clinica, vuole agire su tre fronti: ap-plicazione delle Linee Guida sul territorio attraverso le due reti territoriali di assistenza per la terapia antalgica e per le cure palliati-ve, formazione degli operatori sanitari e ap-propriatezza prescrittiva” come affermato da Guido fanelli, coordinatore della commis-sione ministeriale terapie del dolore e cure Palliative. Nel libro “cronaca di una legge che ci difende dal dolore. La Legge 38/10, la più evoluta d’europa”, marco filippini e manue-la maria campanelli compiono un viaggio nel tempo, dagli anni ’70 ad oggi, attraverso i momenti più significativi, le tappe normati-ve di sette ministeri, i numerosi protagonisti, l’evolversi di approcci multimodali nella bat-taglia contro il dolore.

Perché molto è stato fatto nel corso degli ul-timi quaranta anni ma molto rimane ancora da fare in particolar modo in termini di sen-sibilizzazione e di informazione, entrambi elementi chiave per vincere la battaglia con-tro il dolore anche sul fronte socioculturale. tanti anche i cambiamenti culturali che han-no portato a una vera guerra di pensiero e di coscienze affinché il controllo del dolore di-

de Il Sole 24 ORE Sanità

Marco Filippini - Manuela Maria Campanelli

Cronaca di una leggeche ci difende dal doloreLa Legge 38/10, la più evoluta d’Europa

La data del 15 marzo 2010 rimarrà nella memoria di tutti coloro - politici e clinici - che si sono impegnati affinché il dolore cronico fosse classificato e trattato come una vera malattia, nonché di tutti i pazienti che hanno visto tutelato il loro diritto ad essere curati per una patologia che, oltre al fisico, infierisce sull’anima di chi ne è affetto.La Legge 38 rappresenta un passo fondamentale in ambito sanitario: ri-conosce al dolore cronico la dignità di malattia, separa nettamente le cure palliative dalla terapia del dolore, obbliga i clinici alla cura del dolore ma anche a un suo attento monitoraggio, inserendo il dolore tra i cinque para-metri vitali da valutare quotidianamente. è il raggiungimento di un impor-tante traguardo e, al tempo stesso, il punto di partenza verso un approccio al dolore cronico del tutto differente. Un grande risultato che va ricono-sciuto non solo a chi vi ha lavorato in anni recenti, ma anche a tutti gli ope-ratori che, nell’ultimo decennio, hanno gettato le basi di quel cambiamento culturale senza il quale tutto ciò non si sarebbe potuto ottenere. Questo volume ripercorre le tappe fondamentali di un lungo cammino, approfondendo alcune tematiche, ad esempio il pensiero della Chiesa in materia, affrontando temi delicati come la gestione del dolore in ambito pediatrico e, infine, chiarendo l’importanza di un trattamento terapeutico adeguato, sfatando alcuni luoghi comuni come quelli inerenti l’impiego dei farmaci oppioidi.Un libro dedicato a tutti i malati di dolore cronico, che possono trovare in queste pagine una risposta a molte loro domande, ma anche ai politici, per mettere in luce come il lavorare per un fine comune – il bene del paziente –porti a riconoscere il valore di quanto costruito da altri, anche se apparte-nenti a diverse correnti di pensiero.Un’opera dedicata inoltre a tutti gli operatori del settore, affinché applichi-no quanto la Legge ha stabilito e continuino questo percorso di cambia-mento culturale, e a quanti dedicano la loro vita alla cura degli altri, perché non si lascino scoraggiare dai momenti cupi, ma trovino sempre la forza di andare avanti.

Marco Filippini, Farmacista, Manager in ambito farmaceutico.Manuela Maria Campanelli, Giornalista.

8039/01

n 29,00

ISBN 978-88-324-8039-9

Cronaca di una legge che ci difende dal doloreM. FilippiniM.M. Campanelli

8039/01

ABOUTPHARMA | ATTUAliTà8Estratto della pubblicazione

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studi clinici a livello mondiale, viste le richieste sempre più numerose di nuovi trattamenti su misura per “ridurre al mi-nimo il “costo tossico” della terapia mi-gliorando la qualità della vita del pazien-te e ottimizzando la gestione delle risorse economiche disponibili”.un mercato che, oltre a coinvolgere pazienti e clinici, interessa molto anche le aziende farma-ceutiche. come evidenziato dalla ricerca ”Personalised Medicine in Europe” di frost & sullivan, infatti, il mercato della medici-na personalizzata sta crescendo con tassi a doppia cifra. e le previsioni sono di ul-teriore crescita per questa disciplina che rappresenta il futuro delle terapie per pa-tologie ad alta mortalità come il cancro o malattie croniche come il diabete.

alimentazione e salute: aRRiva il vademecum peR il

cuoReun’agenda per il 2012 in cui è possibi-le trovare indicazioni, consigli e ricette

per prevenire le malattie cardiovascolari attraverso un’alimentazione corretta ed equilibrata. Questa l’iniziativa frutto del-la collaborazione tra la società italiana per la Prevenzione cardiovascolare (si-Prec) e teVa, produttrice di farmaci equivalenti. il volume verrà distribuito in tutte le farmacie sul territorio nazionale proponendo 33 ricette di semplice rea-lizzazione, appartenenti alla cultura ga-

stronomica regionale italiana e approvate dal famoso chef filippo La mantia. L’i-dea nasce in risposta all’allarme lanciato dal ministero della salute che, nel capi-tolo “malattie cardiovascolari” del Piano sanitario Nazionale 2011-2013, indica le patologie cardiovascolari come la più

importante causa di morte nel mondo. L’insorgenza di queste malattie è legata al rischio cardiovascolare globale, carat-terizzato da alcuni fattori predisponen-ti, tra i quali elevati livelli di colesterolo, ipertensione, fumo, sovrappeso e obesità, diabete e sedentarietà. Gran parte di que-sti fattori sono riconducibili ad abitudini alimentari scorrette: è ormai dimostrato, infatti, che l’adozione di una dieta equili-brata, caratterizzata dal consumo di frut-ta e verdura di stagione ricchi di antios-sidanti, dalla riduzione del consumo di grassi animali quali insaccati, formaggi e carne rossa e da un aumento nel consumo di pesce, ricco di acidi grassi, costituisce un’efficace strategia di prevenzione. Non una rinuncia ai piaceri della tavola, ben-sì una maggiore consapevolezza di ciò che si mangia. ed è proprio questo l’obietti-vo che la siPrec si propone dedicando un vademecum a chiunque desideri adottare uno stile di vita sano, senza rinunciare alla buona cucina.

Alessandra Feraco

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JobinPharma

ABOUTPHARMA | ATTUAliTà 9Estratto della pubblicazione

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IN&OUTnali. Negli ultimi 11 mesi Pott ha ricoperto in ema il ruolo di Acting Executive Director.

A Giuseppe ZuccAtelli lA presidenZA di AGenAs

Giuseppe Zuccatelli è il nuovo Presidente di agenas, agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Zuccatelli

succede a renato Balduzzi, neo ministro della salute. Ha ricoperto l’incarico di amministratore straordinario dell’azienda sanitaria di ferrara, direttore Generale della usl di cesena. dal 2002 è approdato in regione marche dove ha ricoperto vari incarichi dirigenziali nell’ambito della sanità, tra cui quello di direttore Generale dell’assessorato alla sanità della regione.

Adelfio elio cArdinAle nuovo sottoseGretArio

AllA sAluteadelfio elio cardinale, ex Preside della facoltà di medicina di Palermo, è stato nominato sotto-segretario alla salute. cardinale è Procuratore

aggiunto nel capoluogo siciliano e da di-versi anni capo di gabinetto del Presidente del senato renato schifani.

ordine dei Medici di roMA: roberto lAlA nuovo

presidenteroberto Lala è il nuovo Presidente dell’ordine dei medici di roma, il più numeroso d’eu-ropa. Lala è segretario Generale di sumai-as-

soprof, sindacato unico di medicina am-bulatoriale italiana e professionalità dell’area sanitaria.

frAZier sostituisce clArk AllA presidenZA di Merck & co

il Presidente ed ex ceo di merck & co richard clark andrà in pensione il 1° di-cembre 2011, dopo quasi 40 anni di attività nell’azien-da. Kenneth frazier (foto),

che a gennaio ha sostituito clark come ammini-stratore delegato, diventerà Presidente di merck & co. clark è stato Presidente e ceo dal 2005 al 2010 e Presidente del consiglio dal 2007.

A dAve ricks lA presidenZA dellA unit biotech di eli lilly

il Presidente di eli Lilly in usa dave ricks, dal 1° gen-naio 2012, assume la pre-sidenza della divisione biotech dell’azienda. ricks prende il posto di Bryce d.

carmine, che andrà in pensione a dicembre.

JeAn-frAncois penciolelli, nuovo dG di Ge heAlthcAre

perforMAnce solutions frAnciAJean-francois Penciolelli è il nuovo direttore Generale di Ge Healthcare Performance Solutions francia. Penciolelli ha rico-perto diversi incarichi all’In-

stitut National pour la Santé et la Recherche Médicale (inserm) e l’Assistance Publique-Hôpitaux de Paris. in oracle è stato direttore sviluppo mercato emea salute e scienze della Vita, coordinando le attività delle iniziative di sviluppo del business e progetti relativi alla sanità elettronica a livello nazionale ed emea.

eMA: AndreAs pott il nuovo vice direttore esecutivo

andreas Pott è stato scelto da Guido rasi, direttore ese-cutivo di ema, come Vice direttore esecutivo dell’a-genzia europea dei medici-

nAsce leo phArMA itAliA AllA GuidA

pAolo cioninidopo aver ricoperto la carica di direttore della divisione Primary Care in abbott e con oltre 20 anni di espe-rienza nel settore far-

maceutico, Paolo cionini è il General Manager di Leo Pharma italia, società danese leader nel settore dermatologico ed in particolare nella cura della pso-riasi. dal 1° gennaio 2012 l’azienda, che ha sede a roma e che conta su circa 70 collaboratori, commercializza diretta-mente i propri farmaci, ad oggi proposti sul territorio italiano da Grunenthal e intendis.

pAtriZiA nArdini sAle in Msd itAliA

Patrizia Nardini è stata nominata Medical Affairs Director in msd italia. Nardini arriva a l nuovo incarico dopo un’esperienza all’isti-

tuto Biochimico italiano e dopo aver ricoperto incarichi di responsabilità in Janssen.

corrAdo liborio noMinAto

hr MAnAGer in sAnofi brindisi

corrado Liborio è il nuovo Human Re-sources Manager di sanofi Brindisi. cor-rado ha lavorato dal 2006 al 2011 in Genzyme, azienda biotech statuni-tense acquisita da sanofi a febbraio 2011. Prima di entrare nel 2001 in Pfi-zer, corrado ha avuto esperienze lavo-rative come consulente in selezione e formazione delle risorse umane.

ABOUTPHARMA | IN&OUT10

A CURA DELLA REDAzIONEIN&OUT

Estratto della pubblicazione

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A CURA DELLA REDAzIONEFLASH NEwS

consorZio irbM-cnr-iss per le MAlAttie neGlette

È stato costituito un consorzio pubblico-privato

tra irbm science Park di Pomezia, cnr e istituto

superiore di sanità con l’obiettivo di trovare nuovi

farmaci per le malattie neglette, cioè che riguar-

dano aree geografiche povere. si tratta di circa 13

infezioni parassitarie e batteriche che, insieme alla

febbre dengue, causano un carico di patologie e

disabilità superiore a quello delle 2 principali ma-

lattie delle aree povere, cioe malaria e tubercolosi

e provocano oltre mezzo milione di morti l’anno.

bAyer: per il 2012 Atteso lAncio di 3 nuovi fArMAci

È attesa per fine 2011 l’autorizzazione ue per una

nuova indicazione dell’antitrombotico Xarelto

R&S(rivaroxaban) di Bayer: nella prevenzione degli

accidenti cerebrovascolari. L’azienda tedesca in-

tende sollecitare per il 2012 un’autorizzazione

all’immissione in commercio di alpharadin per

le metastasi ossee legate al cancro alla prostata e di

regorafenib per le metastasi da cancro colonret-

tale e i tumori gastrointestinali. Questi prodotti

sono attualmente in fase iii. Bayer dovrebbe

inoltre lanciare sul mercato il primo farmaco of-

talmologico, sviluppato in parternariato con re-

generon, per il trattamento della degenerazione

maculare senile.

le biotech tenGono MeGlio in borsA

a livello globale il settore biotech non delude. in

un anno molto difficile per i listini di tutto

il mondo il Nasdaq Biotech index, forse il

BIOTECH

paniere più rappresentativo, mette a segno

una performance di circa +4%. Negli stati

uniti, così come in italia, colpisce tuttavia la

dispersione dei risultati. Per rimanere al bio-

tech tricolore, accanto al +23% messo a segno

da inizio anno da molmed, fino alle più che

accettabili perdite comprese fra 4 e14% di

aziende come BB Biotech – fondo quotato a

milano, Zurigo e francoforte specializzato

nella selezione delle aziende di eccellenza del

settore – recordati, Gentium e cosmo, ci

sono i pesanti arretramenti di cell thera-

peutics (-49%) e di diasorin (-28%).

lA cinA scopre l’Antitrust:

orA è teMpo di concorrenZA

applicata per la prima volta in cina la

legge anti monopoli, grazie alla defi-

INTERNAZIONALE

FLASH NEWS

I nostri prossimi eventi formativi!

Paediatric Investigation Plan, Roma - 9 Febbraio The use of herbs in medicinal products and food supplements, Milano - 15 FebbraioRegulatory Intelligence: come può influire sul processo autorizzativo di un medicinale, Milano - 7 MarzoMedical Device: istruzioni per l’uso, Milano - 14 e 15 MarzoBrevetti e livello inventivo: aspetti contenutistici e giuridici, Milano - 29 MarzoIl time to market di un medicinale, Milano - 3 Aprile

Le brochure dei corsi sono scaricabili dal sito www.temasis.it alla sezione Educational Training, Programma attività.

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Eliana Formicola

Tel. 02 95794342@: [email protected]

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11ABOUTPHARMA | FlAsH News 11ABOUTPHARMA | FlAsH News

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nizione delle linee guida della norma

approvata nel 2007. due imprese far-

maceutiche dello shandong erano ri-

uscite a controllare il mercato di un

ingrediente, spingendo al rialzo il

costo di un farmaco per la pressione,

incluso nella lista governativa na-

zionale. secondo l’ente di controllo

dell’economia Ndrc, le imprese co-

stringevano i produttori ad aumentare

i prezzi di offerta, lucrando sulla per-

centuale di incremento delle vendite.

Prima d’ora solo in un caso Pechino

era intervenuta sul mercato della con-

correnza, vietando alla straniera coca-

cola l’acquisto del marchio nazionale

Huiyuan. il primo antï-trust alla ci-

nese è dunque un mix di statalismo e

di liberismo ed esprime la mutazione

profonda in atto nella leadership di

Pechino.

cArelink di Medtronic in itAliA e ue

introdotto in europa e italia CareLink di

medtronic, sistema di telemedicina per ge-

stione e controllo di pazienti con pacema-

ker cardiaco, defibrillatore impiantabile e

loop recorder. La novità è stata presentata ad

atene al World Congress on Cardiac Pacing and

Electrophysiology, organizzato da World Society

of Arrhythmias. CareLink, attivo in italia dal

2007, conta oltre 13.000 pazienti connessi

con 200 ospedali. il nuovo sistema Disco-

very Link, piattaforma informatizzata euro-

pea, consente la fruibilità dei dati di circa

50.000 pazienti. medtronic ha inoltre ri-

cevuto il marchio ce per il nuovo CareLink

DISPOSITIvI MEDICI

Express, monitor-trasmettitore che permette

di controllare tutti i dispositivi impian-

tabili, sia in ambiente ospedaliero che sul

territorio, con una significativa riduzione

di tempo e risorse mediche e paramediche.

un nuovo applicativo, CareLink Mobile, scari-

cabile dal medico direttamente da App Store

su iPhone, iPad o smartphone, permette al

medico di accedere alle informazioni sullo

stato di salute dei suoi pazienti e verificare il

corretto funzionamento di pacemaker o de-

fibrillatore.

ue: rilpivirinA di JAnssen ApprovAtA per pAZienti nAive

dA hiv-1La commissione europea ha concesso

l’autorizzazione all’immissione in com-

mercio (aic) di rilpivirina di Janssen per

il trattamento, in monosomministra-

zione giornaliera con farmaci antiretro-

virali (arVs), dell’infezione da HiV-1

in pazienti adulti mai sottoposti a trat-

tamento con arVs, con una carica virale

≤ 100,000 copie/ml. rilpivirina, inibi-

tore non nucleosidico della transcrittasi

inversa (NNrti), al più basso dosaggio

attualmente disponibile (25 mg/die) ha

dimostrato efficacia comparabile alla te-

rapia standard (efavirenz) con un profilo

di tollerabilità neurologica più favo-

revole. rilpivirina è stata approvata da

fda a maggio 2011 e da Health canada a

luglio dello stesso anno. La richiesta di

aic è stata sottoposta anche alle autorità

competenti di altri Paesi, inclusi russia,

Giappone e svizzera.

FARMACI & AFFINI

eMA chiede ritiro precAuZionAle di Alcuni

lotti di AntituMorAli

L’agenzia europea dei medicinali

(ema) ha chiesto il ritiro precauzionale

di alcuni lotti di 3 farmaci antitumo-

rali per potenziali rischi di contami-

nazione nel sito di produzione Ben

Venue in ohio (usa). La procedura ri-

guarda: Velcade (bortezomib) di John-

son & Johnson, Vidaza (azacitidina) di

celgene e Busilvex (busulfan) di Pierre

fabre.

scAduto brevetto per lipitor di pfiZer. ok A WAtZon e rAnbAxy per

Generico

scaduto il 30 novembre 2011 il brevetto

usa dell’anticolesterolo Lipitor (ator-

vastatina) di Pfizer. L’azienda continua

a commercializzare il farmaco, il cui

giro d’affari rappresenta circa il 20%

delle sue vendite negli stati uniti, e sta

tagliando i prezzi per competere con

la concorrenza dei generici. ranbaxy

e Watson sono le sole farmaceutiche

con i diritti di vendere in esclusiva nei

prossimi 6 mesi il generico di Lipitor.

Watzon per 5 anni venderà atorvasta-

tina in partnership con Pfizer. ranbaxy

ha un accordo con teva per versare alla

genericista israeliana una quota dei

ricavi dei 180 giorni di esclusiva. dal

1997 ad oggi Lipitor ha generato 100

mld di dollari di ricavi, 10,7 solo nel

2010.

AZIENDE & MERCATO

ABOUTPHARMA | FlAsH News12Estratto della pubblicazione

Page 15: Novembre 2009 - n. 73 l’AifA Alcune ......CASE STUDy 19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy LA RICERCA DEL MESE 34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità

FLASH NEwS

Quintiles trA le priMe in itAliA per QuAlità

dell’AMbiente lAvorAtivo

il Gruppo Quintiles conquista il 9° posto

nella classifica delle aziende in italia con il

miglior ambiente di lavoro stilata dal Great

Place to Work Institute. La multinazionale, che

affianca strategicamente le aziende del set-

tore farmaceutico e biotecnologico attra-

verso la fornitura di servizi, è al 25° posto

della classifica europea. Quintiles che ha

più di 23.000 dipendenti nel mondo

(800 in italia) e un fatturato globale 2010

superiore ai 3 mld di dollari (100 mln in

italia). Per il 2012 l’azienda ha un piano

d’assunzioni di circa 100 unità in italia.

Merck AG contro Merck & co per pAGinA fAcebook

La tedesca merck ag ha chiesto a un tri-

bunale newyorchese un’ingiunzione che

costringa Facebook, il social network, a spie-

gare come e perché ha perso la sua pagina

a vantaggio della statunitense merck & co.

i tedeschi parlano di un “apparente takover”

di un “importante strumento di marketing”.

il gruppo europeo ha sostenuto che Facebook

non starebbe affatto cooperando per chia-

rire il giallo delle due merck per una sola

pagina e ha fatto notare di aver raggiunto

un accordo per l’esclusiva sulla pagina fin

dal marzo del 2010, ma di aver notato in

ottobre di averne perso il controllo.

deficit fArMAceutico, riMborsi per 23 Mln decisi dA AifA

industrie, farmacisti e grossisti dovranno

ATTUALITÀ E POLITICA DEL FARMACO

rimborsare 23,035 mln di euro per ri-

pianare il disavanzo della spesa farma-

ceutica territoriale a carico dello stato

nel 2010. Lo ha deciso il cda di aifa

con una propria determina, abbassando

l’asticella del ripiano in un primo

tempo stimato intorno ai 100 mln. Le

aziende farmaceutiche verseranno 17,1

mln: dovranno pagare le singole quote

alle regioni entro fine gennaio 2012; se

inadempienti, sia nella dichiarazione di

accettazione del ripiano che nel versa-

mento dell’intero importo, si vedranno

ridotti i prezzi dei propri prodotti per

un importo equivalente alla somma do-

vuta, maggiorata del 20%. farmacisti

e grossisti pagheranno invece in totale

5,929 mln attraverso l’aumento dallo

0,6 allo 0,66% dello “sconto” a loro

carico, che varrà per 1 anno.

dAti AGenAs: nei priMi 9 Mesi 2011, spesA fArMAceuticA

convenZionAtA -7,7%dai dati agenas, agenzia Nazionale per i

servizi sanitari regionali, emerge che nei

primi 9 mesi del 2011 si è registrato un

-7,7% della spesa farmaceutica conven-

zionata netta a livello nazionale rispetto al

2010, presumibilmente determinato dalle

manovre di contenimento attuate sia a livello

centrale che regionale. tutte le regioni ri-

portano valori negativi, con calabria, Puglia

e campania che hanno contenuto la propria

spesa fino al 15%. risparmio a cui ha con-

tribuito il ticket (compartecipazione e ticket

fisso) che in queste regioni ha un peso per-

centuale sulla spesa lorda superiore al 10%.

Leggero aumento del numero di ricette

+0,6% confronto al 2010, con picchi in Ba-

silicata (+6,0%), P.a. di Bolzano (+4,0%)

e P.a. di trento (3,8%). trend negativi in

campania (-8,1%), Puglia (-6,1%) e cala-

bria (-1,2%) perchè interessate da piani di

rientro. tutte le regioni hanno un ticket in

aumento nei primi 9 mesi del 2011, in al-

cuni casi più che raddoppiato, Puglia +124%

e campania +112,9%.

rApporto Aiop: lA sAnità pubblicA

sprecA 13 Mld l’Anno

cresce la quota di inefficienza degli ospe-

dali pubblici italiani, che ricevono un

finanziamento più alto del valore delle pre-

stazioni che erogano: in media sprecano

oltre il 29% dei finanziamenti, pari a circa

13 mld di euro l’anno. È quanto emerge

dal rapporto “ospedali e salute” di aiop,

associazione italiana ospedalità privata. Gli

sprechi, più elevati al mezzogiorno col record

di inefficienza (46,4%) in calabria, sareb-

bero addirittura crescenti anche al Nord,

con il 21,8% rispetto al precedente 20,5%,

e la Lombardia (dal 16,9 al 19,3%) che

perde il primato di efficienza a vantaggio

del Veneto, che migliora di quasi un punto

(dal 18,1 al 17,2%).

Accordo reGione toscAnA-cinA per lA sAnità

Management sanitario, programmi di salute

pubblica, emergenza-urgenza e assistenza

clinica avanzata. sono alcuni dei settori in

cui si svilupperà la cooperazione sanitaria

tra toscana e cina grazie all’accordo fir-

mato a Pechino dall’assessore toscano al

diritto alla salute daniela scaramuccia e da

Zhang Junhua, direttore di Health Human

Research Development Centre del ministero della

salute. L’accordo dura 5 anni e prevede

programmi di formazione e ricerca co-

muni. È il progetto regionale School of Policy,

che promuove percorsi di alta formazione

in ambito sanitario, rivolti ai professionisti

provenienti da paesi partner.

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ATTUALITÀ E POLITICA SANITARIA

13ABOUTPHARMA | FlAsH NewsEstratto della pubblicazione

Page 16: Novembre 2009 - n. 73 l’AifA Alcune ......CASE STUDy 19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy LA RICERCA DEL MESE 34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità

mondo. “Purtroppo però il ricercatore

italiano valorizza e brevetta poco le sue

scoperte” fa notare Andrea Lenzi, Presi-

dente del Consiglio Universitario Nazio-

nale. L’Italia, infatti, è in fondo alla classifica

per numero di brevetti sviluppati in patria

negli ultimi anni ma sale drasticamente per

“Fuga dei cervelli” ovvero “Brain drain”.

Con questa espressione viene indicata

l’emigrazione verso paesi stranieri di per-

sone di talento o alta specializzazione

professionale. Un fenomeno che ha pro-

porzioni crescenti nel nostro Paese e che

viene identificato come uno dei maggiori

problemi della ricerca italiana. Non solo

in termini di crescita ed innovazione del

Paese, ma anche come perdita econo-

mica per le mancate entrate dei progetti

realizzati dai ricercatori emigrati e per

i fondi investiti nella loro formazione.

Secondo uno studio dell’Istituto per la

Competitività (I-Com) ogni anno, l’Italia

perde oltre 1 mld di euro ricchezza, ge-

nerato dai 243 brevetti che i 50 migliori

ricercatori italiani producono all’estero; un

valore che proiettato a 20 anni raggiunge

i 3 mld. Solo nell’ultimo anno sono state

brevettate 8 scoperte dai 20 migliori ri-

cercatori italiani all’estero come autori

principali, per un valore di 49 mln. Se

consideriamo la totalità dei brevetti a cui

hanno contribuito come membri del team

di lavoro, il numero sale a 66 (334 mln).

Esaminando le risorse sviluppate all’estero

dai ricercatori membri di un gruppo di stu-

dio che porta a termine una scoperta e la

brevetta sono stati realizzati 940 brevetti

con un italiano nel team e la ricchezza pro-

dotta è stata di 3,8 mld, che tra 20 anni

diventeranno 9. “Sommando questi dati si

ottiene un valore vicino a quello medio di

una manovra economica” osserva Con-

cetto Vasta, Direttore Generale Fonda-

zione Lilly.

ItalIa: rIcercatorI al top ma pochI I fondI

Secondo l’ultima classifica Ocse, l’Italia si

posiziona al ventinovesimo posto nel so-

stegno pubblico in R&S, dietro a Porto-

gallo, Repubblica Ceca, Estonia e Spagna.

Nel 2000 la percentuale destinata alla

ricerca era pari all’1,1% e il valore oggi

oscilla tra l’1,1% e l’1,3 (0,6% da fondi

pubblici e 0,5% da privati). Nonostante la

scarsità di finanziamenti, i ricercatori italiani

sono presenti nelle ricerche più citate nel

UN PREMIO AI CERvELLI CHE RESTANO

OLTRE 1 MLD DI EURO PERSI PER L’EMIGRAzIONE DEI RICERCATORI ALL’ESTERO. FONDI PUBBLICI PER LA R&S FERMI DA 10 ANNI. PER SOSTENERE LA RICERCA NEI CENTRI

ITALIANI, LA FONDAzIONE LILLy PREMIA LE GIOvANI RICERCATRICI

i VoLti deLLa ricerca

Anche all’estero esiste però un gap da colmare per la forte disparità esistente, anche dal punto di vista economico, tra le ricercatrici e i colleghi maschi. Gli uomini registrano valori più alti per nu-mero di brevetti, mentre le donne, pur essendo parte di quasi tutti i gruppi di ricerca che sviluppano brevetti, hanno ancora una quota bassa di risultati come autrici principali. Secondo I-Com, su 371 brevetti prodotti dai 20 migliori ricerca-tori italiani all’estero, in 225 progetti (il 65% per un valore di 503 mln) hanno lavorato ricercatrici nel team di studio, mentre solo 16 hanno come autore principale una donna. In un solo anno però il numero delle donne nella lista dei 50 migliori ricercatori italiani al mondo è raddoppiato, passando da 2 a 4.

DIFFERENzE DI gENERE ANCHE NELLA RICERCA

ABOUTPHARMA | I vOlTI dellA RIceRcA14Estratto della pubblicazione

Page 17: Novembre 2009 - n. 73 l’AifA Alcune ......CASE STUDy 19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy LA RICERCA DEL MESE 34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità

euro nell’arco di 4 anni per continuare a

lavorare presso un centro italiano. Anche

quest’anno il premio è stato assegnato a

una ricercatrice, Chiara Cerami, 32 anni,

originaria di Palermo, assegnista di ricerca

e consulente neurologo presso l’Università

vita-Salute e Istituto Scientifico San Raffa-

ele di Milano. Oltre alla borsa di studio, la

Fondazione Lilly ha assegnato anche premi

di entità minore alle tre migliori pubbli-

cazioni scientifiche degli ultimi 5 anni sul

tema “nuovi biomarcatori per le patologie

neoplastiche: tumori solidi”. I premi sono

stati vinti da: Milena Nicoloso, 32 anni di

Roma, lavora a Rotterdam; Chiara Braconi,

34 anni di Ancona, vive e lavora negli Usa;

Gaia Schiavon 35 anni originaria del vene-

zuela, ha un contratto triennale presso il

centro di Aviano.

far cIrcolare I talentI

“Noi siamo chiamati ad una sfida che per

gli scettici sembrerà irraggiungibile: impe-

dire ai nostri migliori cervelli la fuga verso

lidi lontani”. È il messaggio lanciato da An-

tonio Tomassini, Presidente della Com-

missione Sanità del Senato. In un mondo

cglobalizzato, la mobilità e l’interscambio di

conoscenze sono però fenomeni che con-

tribuiscono alla crescita stessa di un Paese.

Come sottolineato dal Ministro dell’Istru-

zione, dell’Università e della Ricerca, Fran-

cesco Profumo, al termine del Consiglio

Ue sulla competitività “il tema non è che

vanno via, ma la nostra incapacità di at-

trarre” ricercatori dall’estero. Anche su

questo fronte dovrebbero concentrarsi

le politiche di intervento italiane a favore

della ricerca, se vogliamo evitare che il Bel

Paese perda sempre più capitali e valore

nel panorama internazionale.

Adiam TekesteAboutPharma

Per promuovere la ricerca in Italia la Fon-

dazione Lilly ha istituito il progetto “La ri-

cerca in Italia: un’idea per il futuro” giunto

quest’anno alla quarta edizione: un bando

di concorso per ricercatori under 35 che

assegna una borsa di studio di 360.000

produttività di brevetti “italiani” all’estero,

passando da 12 a 24. Le risorse si perdono

in mille progetti senza essere convogliati in

incubatori, parchi scientifici e campus dedi-

cati allo sviluppo di spin off universitari, che

invece stanno fiorendo in altri Paesi.

Qual è il progetto con cui ha vinto e che risultati si aspetta? “Ho partecipato al bando con un progetto di ricerca relativo allo “studio della neuroinfiammazione e neurodegenerazione in pazienti affetti da malattia di Alzheimer in fasi prodromiche e presintomatiche”. I principali obiettivi della ricerca sono di comprendere meglio tali aspetti in corso di malattia e di fornire strumenti di indagine in grado di valutare la malattia fin dalla sua fase presintomatica e monitorarne la pro-gressione, anche per il futuro arruolamento dei pazienti in corso di trials clinici, per migliorarne la riuscita”.

Che suggerimenti darebbe ad un giovane deciso ad intraprendere la sua stessa carriera? “La ricerca in Italia non è mai stata finanziata e sostenuta come avrebbe dovuto. L’attuale difficoltà economica rende la condizione ancora più critica, tanto da spingere molti a non intraprendere la carriera universitaria o a trasferirsi all’estero. E per chi rimane, la man-canza di fondi e investimenti adeguati mortifica ogni aspettativa. Molti giovani, e anche meno giovani, vivono nell’incertezza di vedere riconfermato anno dopo anno il proprio posto di lavoro. Purtroppo, non ho nessuna ricetta da fornire a chi voglia intraprendere questa strada. Penso solo che chiunque dovrebbe cercare di assecondare le proprie inclinazioni nelle scelte lavorative, mantenendo un po’ di sano realismo”.

Nonostante tutte le difficoltà, perché ha deciso di rimanere in Italia? “Nel corso della mia carriera universitaria ho talvolta pensato di proseguire il percorso all’estero; ho deciso di rimanere in Italia perché ho sempre creduto si potesse lavorare bene anche qui. Nel nostro paese esistono ancora molte strutture di alto livello, com-petitive a livello internazionale. In fondo, oggi, non è indispensabile andare all’estero per riuscire a fare ricerca di alto livello”.

Cosa serve per essere ricercatori oggi? “Credo solo che nel mondo dell’università e della ricerca viga ancora un sistema che spesso favorisce scelte non meritocratiche, impedendo a molti talenti di venire allo scoperto. Per perseguire la strada della ricerca serve quindi ancor più bravura, determi-nazione, costanza e dedizione”.

Nel nostro Paese non viene favorita una circolazione dei talenti. Nel suo team ci sono ricer-catori internazionali? “Nel mio gruppo di ricerca non ci sono ricercatori provenienti dall’estero. Ma mi chiedo, perché mai un ricercatore straniero dovrebbe scegliere l’Italia? Il settore della ricerca è in gravissime difficoltà. Il contributo che i pochi erogano ogni anno è l’eccezione. Lo Stato è assente e i continui tagli hanno impoverito il mondo della ricerca, costringendo molti a rinunciare o emigrare. La mancata “circolazione dei talenti”, come la chiama lei, è un effetto inevitabile e difficilmente reversibile”.

A COLLOqUIO CON LA VINCITRICE CHIARA CERAMI

ABOUTPHARMA | I vOlTI dellA RIceRcA 15Estratto della pubblicazione

Page 18: Novembre 2009 - n. 73 l’AifA Alcune ......CASE STUDy 19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy LA RICERCA DEL MESE 34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità

presentato alla perfezione l’autorevolezza delle

scuole di ricerca e cura più avanzate (Florida,

Londra, Francoforte…), tra cui la diabetolo-

gia italiana, rappresentata attraverso i nomi

dell’endocrinologo pisano Stefano Del Prato

(presidente eletto della Sid), del napoletano

trapiantato a Barcellona Antonio Ceriello e di

Eleuterio Ferranini, che è stato uno dei

protagonisti delle main lecture di Dubai

con un escursus storico-medico della

malattia. Tra i più celebri diabetologi

dell’accademia internazionale, Luigi

Meneghini, Professore di clinica

medica a Miami e Direttore del

programma regionale sul diabete

della Florida, ha presentato con

Philip Home (docente a Newca-

stle e già vicepresidente dell’IDF)

le ricerche A1Chieve e Solve, che

Il diabete sta diventando la malattia a più alta

diffusione ed a maggior incidenza sociale del

pianeta Terra. I dati dell’OMS parlano chiaro:

nel 2010 i malati di diabete accertati sono 366

milioni, mentre altri 280 milioni di persone sono

ad alto rischio di poterlo sviluppare. I dati diven-

tano ancor più preoccupanti se confrontati con

le analisi previsionali riferite ai prossimi vent’anni:

se il trend rimane quello attuale – con l’emer-

genza che riguarda da vicino aree che sino a

un paio di decenni fa vedevano un’incidenza

del diabete tipo 2 assolutamente non rilevante

– nel 2030 la comunità medica si attende 552

milioni di malati con 398 milioni di soggetti a

rischio e un costo sociale difficilmente quantifi-

cabile, ma decisamente superiore alle più rosee

previsioni di bilancio per le varie sanità nazionali.

Cifre progressive e preoccupazioni sull’escalation

diabetica sono stati comunicati e condivisi re-

centemente durante il World Diabetes Congress

che si è tenuto a Dubai e che AboutPharma ha

seguito insieme ai migliori media internazionali.

Il congresso ha avuto alcune caratteristiche che

lo rendono speciale nel panorama della con-

gressistica mondiale. Il motivo? È indubbio che

gli eventi internazionali sono diventati da tempo

il miglior terreno di confronto e di aggiorna-

mento: da un lato sono il luogo in cui si confron-

tano le maggiori scuole di ricerca e cura (tra cui

ovviamente la Società italiana di Diabetologia)

e dall’altro sono il momento in cui “celebrare”

le eccellenze mondiali nel campo della ricerca,

della produzione, dell’assistenza e della pratica

clinica. Ma a Dubai, come ha voluto sottolineare

il presidente della International Diabetes Founda-

tion, Jean Claude Mbanya, docente di endo-

crinologia a yaoundé (Camerun), il congresso

“si è voluto trasformare in un forum globale sul

diabete, con il coinvolgimento di rappresentanti

governativi, settore privato, società scientifiche

società civile e grandi soggetti della comunica-

zione, perché il diabete rappresenta oggi la più

importante malattia sociale dell’umanità”. Non

soltanto congresso medico, quindi, ma con-

fronto con gli attori sociali, visto che parlare di

diabete significa entrare pesantemente sul tema

degli stili di vita, sulle diete iperproteiche, sulla

sedentarietà, sulla condivisione degli obiettivi

sociali della salute.

Tenuto proprio mentre sta per celebrarsi il 90°

anniversario di uno dei momenti scientifico-far-

macologici più rilevanti della storia recente – è

del gennaio del 1922 la scoperta, l’utilizzazione

e l’avvio delle prime produzioni di insulina da

parte di Novo Nordisk in Europa e di Eli Lilly

negli Usa – l’appuntamento di Dubai ha rap-

DIABETE: PREvENzIONE ED EDUCAzIONE PER BATTERE LA NUOvA MALATTIA SOCIALEA Dubai il World Diabetes Congress, per fare network tra scienza, farmaco, associazioni di malati e istituzioni.

Dati e cifre impressionanti: nel 2030 oltre mezzo miliardo di malati. Casi d’eccellenza: A1Chieve e Solve dalla voce di Luigi Meneghini, l’italiano che guida il Florida Regional Diabetes Programme

coNGressi

ABOUTPHARMA | COngRessi16Estratto della pubblicazione

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più innovativi canali digitali, con da un lato le

esperienze del rapporto tra pazienti e strut-

ture sul territorio raccontato dallo statunitense

Michael Hernandez, dall’altro il social network

Active in Diabetes Prevention, creato presso

l’università di Dresda da Peter Shwarz, che ha

avviato dallo scorso anno un network medico-

pazienti di monitoraggio della penetrazione

nella popolazione del diabete tipo 2 e delle

attività di prevenzione della malattia. “Il diabete

è una malattia dalla diffusione impressionante”,

è stata la conclusione del professor Meneghini,

“ e le parole d’ordine che stiamo tutti impa-

rando oggi sono: prevenzione ed educazione.

La diffusione dei migliori stili di vita sono fonda-

mentali per ogni meccanismo di prevenzione

sociale, ma quando si arriva troppo tardi, l’o-

biettivo è l’educazione. Un paziente educato,

capace di gestire da solo la propria insulina ba-

sale, è già sulla strada buona per non doversi

trovare a passare agli stadi successivi”.

Il congresso, che era stato aperto dal primo

ministro e reggente di Dubai, lo sceicco Mo-

hammed Bin Al Maktoum, si è chiuso con un

arrivederci a fine 2012, a Melbourne, in attesa

di capire quanto aumenterà durante i prossimi

dodici mesi il suo raggio d’azione la malattia

a più alta e preoccupante diffusione sociale e

come la comunità internazionale saprà difen-

dersi con le armi della scienza, della comunica-

zione e della condivisione sociale.

W.g. AboutPharma

2 una prima fase di tratta-

mento orale, che è quello

meglio accettato dai pa-

zienti, ma questo rimanda

in molti casi i problemi più

consistenti”. Insomma: il

paziente può ridurre l’a-

vanzamento delle com-

plicanze con un passaggio

tempestivo all’insulina, ma

il soggetto comprensibilmente rischia di non

fidarsi del passaggio percepito come pesante:

perché dovrei iniettarmi un farmaco se tutto

mi sembra normale e non ho sintomi pesanti?

“Appunto”, conferma Meneghini, “Qui suben-

tra l’importanza dell’educazione del paziente.

La terapia insulinica dovrebbe iniziare preco-

cemente, già prima delle complicanze: è l’unico

modo per ridurle al minimo”. Considerazione

condivisa nelle lecture sia dell’endocrinologo

tedesco Hans Urlich Haring, che dall’ameri-

cano Peter Bennet, emerito dell’università di

Phoenix, in Arizona.

Durante il workshop in cui Mene-

ghini e Home hanno presentato

i due studi, Alan Moses, vicepre-

sidente della danese Novo Nor-

disk, ha anche presentato i primi

dati positivi della sperimentazione

di una combinazione di insulina

aspart e insulina degludec che

combina così l’assorbimento me-

tabolico veloce all’effetto prolungato, con

contenute percentuali di ipoglicemia. “I risultati

ottenuti sono di enorme interesse”, ha com-

mentato ancora Meneghini, rimandando ora

ogni ulteriore valutazione all’Ema e alla Fda. Tra

i workshop di maggior interesse del congresso,

da menzionare poi quelli dedicati a diabete ed

età evolutiva, diabete e dermatologia, diabete

e problematiche dermatologiche; affollatissimi

anche i simposi dedicati alle evidenze epide-

miologiche ed alle esperienze di networking

e di empowerment del paziente attraverso i

rappresentano due tra gli studi più rilevanti

nella letteratura diabetologica. L’A1Chieve, in

particolare, risulta allo stato attuale con 66.726

malati coinvolti (in ventotto paesi da tutti i con-

tinenti), lo studio più vasto tra quelli realizzati

sulla popolazione di affetti da diabete di tipo 2.

“Si tratta di studi osservazionali che hanno facili-

tato l’avvio del trattamento insulinico in soggetti

precedentemente non trattati per un periodo

di 24 settimane, con l’obiettivo di registrare

side effects del trattamento e incidenza ipogli-

cemica”. Studi dai risultati confortanti: i pazienti

di A1Chieve in particolare, trattati con Levemir,

NovoRapid e NovoMix, hanno registrato una

diminuzione considerevole della percentuale di

glucosio (riduzione HbA1c del 2.1 %: dal 9.5 %

al 7.4) con una minima incidenza di effetti ipo-

glicemici (Diabetes Research and Clinical Pract

2011; 94: 364-70).

Il challenge degli studi è comunque consistito

primariamente nella disponibilità dei pazienti a

sottoporsi al trattamento insulinico, elemento

che rimane la maggior difficoltà “sociale” con-

nessa al diabete, come sottolineato da Mene-

ghini: “Nella maggior parte dei casi il diabete

tipo 2 è una malattia asintomatica, così quando

il paziente che non ha tenuto sotto controllo la

propria glicemia sviluppa i sintomi più impor-

tanti - abbassamento della vista, perdita di sen-

sibilità nei piedi, consistenti

problemi alle reni - è già

tardi. Molto spesso il

medico propone al

portatore di diabete

ABOUTPHARMA | COngRessi 17Estratto della pubblicazione

Page 20: Novembre 2009 - n. 73 l’AifA Alcune ......CASE STUDy 19 Lotta alla malaria: nuovo farmaco made in Italy LA RICERCA DEL MESE 34 OCSE: Health at a Glance 2011 Come si colloca la Sanità

Con l’autorizzazione dell’European Medici-

nes Agency (EMA) arriva in 27 Paesi euro-

pei l’antimalarico frutto della ricerca italiana

di Sigma-Tau e dell’organizzazione no profit

Medicines for Malaria Venture (MMv) per

la ricerca e sviluppo di farmaci antimalarici.

Molti gli elementi innovativi per Eurartesim

(diidroartemisinina/piperachina). La nuova

terapia antimalarica combinata in dose

fissa (Artemisinin-based Combination The-

rapy - ACT) ha un facile regime di sommi-

nistrazione (1 dose al giorno per 3 giorni).

Rispetto alle altre ACT, negli studi, il far-

maco ha dimostrato un’alta percentuale di

guarigione, superiore al 95%, e una ridu-

zione di circa il 50% delle reinfezioni nei

due mesi dopo il trattamento. Ciò rappre-

senta una novità importante per i bambini

che vivono in aree ad alto rischio e che

spesso, dopo la guarigione, sono soggetti a

un nuovo episodio di malaria che li espone

a possibile morte. “L’azione di profilassi

secondaria potrà avere un forte impatto

dal punto di vista socio-sanitario. – afferma

Marco Corsi, Direttore Medico Sigma-Tau

– L’approvazione del farmaco da parte di

EMA permetterà di fornire un trattamento

molto efficace alle popolazioni vulnerabili

dei Paesi endemici dove la malaria ha forti

ripercussioni sulla salute e sul sistema so-

cio-economico”.

L’approvazione di EMA si basa sui risultati

di una serie di studi clinici su larga scala di

confronto rispetto ad artemeter/lumefan-

trina e all’artesunato/meflochina. Gli studi

hanno coinvolto più di 2.700 pazienti in

Africa (Burkina Faso, zambia, Kenya, Mo-

zambico e Uganda) e in Asia (Thailandia,

India e Laos), compresi circa 1.036 bambini

africani tra i 6 mesi e i 10 anni di età, tutti

con malaria non complicata da P. falcipa-

rium e trattati con la combinazione diidro-

artemisinina/piperachina (DHA/PQP).

Rispetto a quanto già sul mercato, il far-

maco ha seguito una procedura centraliz-

zata di registrazione ed è il primo ACT nato

dalla collaborazione tra l’azienda italiana

Sigma-Tau e Medicines for Malaria Venture

(MMv), organizzazione no-profit internazio-

nale. Sviluppato nel rispetto degli alti stan-

dard internazionali, il trattamento risponde

alla strategia terapeutica raccomandata

dall’OMS che promuove, sulla base dell’e-

videnza clinica, l’associazione nella stessa

compressa di due principi attivi: il derivato

dell’artemisinina, estratta dall’Aretemisia

Annua, erba medicinale della tradizione ci-

nese ad altissima attività antimalarica (dii-

droartemisinina) e un secondo antimalarico

(piperachina) che garantisce la protezione

da eventuali resistenze.

la sfIda dell’accessIbIlItà

Proprio la garanzia che il farmaco sia svi-

luppato e prodotto con gli stessi alti stan-

dard qualitativi anche per i Paesi endemici

“è fondamentale per una lotta efficace alla

malaria”, fa notare Thuy Huong Ha, Diret-

tore della Pharmaceutical Management Unit

del Global Fund. La malaria ogni anno colpi-

sce più di 250 milioni di persone in tutto il

mondo e causa circa 780.000 decessi, prin-

cipalmente nell’Africa sub-sahariana: l’85%

LOTTA ALLA MALARIA: NUOvO FARMACO MADE IN ITALy

L’OK DI EMA PREMIA LA PARTNERSHIP PUBBLICO-PRIvATA TRA SIGMA-TAU E MMv

case study

La malaria, dal termine medievale italiano “mal aria”, è una delle principali emergenze sanitarie a livello globale: circa il 50% della popolazione mondiale è a rischio. Detta anche “paludismo”, è provocata da protozoi, parassiti unicellulari, del genere Plasmodium trasmessi all’uomo da zanzare del genere Anopheles. Il quadro clinico è di malattia febbrile acuta con segni di gravità diversa a seconda della specie infettante, che sono 5, e del grado di immunità dell’ospite. Secondo il World Malaria Report 2010 di OMS, è la seconda malattia infettiva al mondo per morbidità e mortalità dopo la tubercolosi con circa 225 milioni di nuovi casi registrati nel 2009 e 781 mila decessi, l’85% dei quali bambini di età inferiore ai 5 anni: ogni 45 secondi, nel mondo, un bambino viene ucciso dalla malaria. La maggior parte dei casi di malaria e dei decessi si sono registrati in Africa, rispettivamente il 78% e il 91%, e l’area colpita più duramente è quella sub-sahariana. Le altre zone colpite sono il Sud Est Asiatico con il 5% dei casi di malattia e il 6% dei decessi e la regione del Mediterraneo orientale con il 55% e il 2%.

EPIDEMIOLOgIA

ABOUTPHARMA | CAse sTUdy18Estratto della pubblicazione

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