NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle...

4
BOLLETTINO PARROCCHIALE DI S. GREGORIO MAGNO A TORRE Il bollettino è inviato gratuitamente a tutte le famiglie. Vive però sulla benevolenza dei lettori di cui accettiamo con riconoscenza libere offerte. Direttore responsabile Don Ferdinando Santonocito. Aut. Trib. di Firenze n. 3224 del 18/04/1984. Coordinamento editoriale e grafica: Francesco Campigli A.P. Legge 662/96 art. 2, c. 20, lettera c. - La Torre - Supplemento al numero di Dicembre 2011 di Massapiscatoria. Ancora una volta, nell’aria serena ripiena di stelle lucenti, s’eleva il canto degli Angeli che annuncia la nascita del Redentore Divino portatore di pace per gli uomini di buona volontà. Torna il Natale, la festa soave dell’amore. Si accendono le luci multicolori, sugli alberi ricchi di doni; si avviano a frotte i pastori al suono delle cornamuse verso il presepio, si moltiplicano le iniziative di carità perché in ogni casa non manchi un sorriso. L’amico pensa all’amico, il beneficato al benefattore. C’è uno scambio di auguri, si rinsaldano i vincoli della fratellanza umana nella luce radiosa della stella di Betlemme. La povera capanna infonde nei cuori tanta commozione e tanta pace. Qui, e solo qui, gli uomini si sentono migliori perché solo Gesù ha portato nel mondo l’amore, ha fatto sentire il suo messaggio di bontà. Anche “LA TORRE” invia a tutti i suoi auguri, li depone ai piedi del Bambino Divino perché per mezzo dei suoi angeli li cambi per ognuno con tante grazie. Auguri a quanti lontani non godranno il dolce tepore del focolare domestico nella dolce intimità dei propri cari, non sentiranno il suono festoso delle campane perdendosi nella notte stellata mentre nella chiesa piena di luce e d’incenso, il popolo fedele canterà le pastorelle più belle. Auguri ai molti che associano la loro sofferenza nelle bianche corsie dell’ospedale, nelle case di cura o tra le pareti domestiche a quella del Redentore che trova, scendendo nel mondo, lo squallore ed il gelo di una povera grotta. Auguri ai nostri benefattori che ci sono vicini con la preghiera e la carità, e a quanti insomma, in un modo o in un altro, ci aiutano a portare il peso di tante iniziative benefiche. Auguri a quanti vivono vicini a Gesù e sentono la gioia delle sue intimità soavi. Auguri a quanti vivono lontani da Lui, come se non esistesse e invano il Natale festoso ritorna con le sue notti serene. Che il Bambino Gesù conquisti i loro cuori, rinasca nelle loro anime! Auguri a tutti! Auguri per l’anno che termina trascinando con sé gioie e dolori, auguri per il nuovo anno che si avvicina pieno di promesse e di speranza. Don Giuseppe Mainardi (primo articolo sul Natale scritto per il giornalino dal Priore nel dicembre 1972) 1 NATALE DEL SIGNORE 2011 PROGRAMMA FESTE NATALIZIE dal 15 dicembre al 23 dicembre ore 21 Novena del S. Natale 24 dicembre ore 22.00 S. Messa della Natività 25 dicembre ore 10 S. Messa di Natale 26 dicembre ore 10 S. Messa di S. Stefano 31 dicembre ore 17.30 S. Messa e Te Deum 1 gennaio ore 10 S. Maria Madre di Dio 6 gennaio ore 10 S. Messa Epifania del Signore NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE Nei giorni precedenti il S. Natale 2010, il parrocchiano Roberto Pellegrini ha regalato alla chiesa un nuovo organo, poiché quello precedente non funzionava molto bene. Davvero un bellissimo dono, considerato che la musica dell’organo “eleva l’anima a Dio”. Il Coro e il popolo tutto ringraziano sentitamente per questo gesto così significativo. Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa. Di queste, 250 euro spettavano al parroco, che non li ha tenuti per sé, ma li ha spesi a vantaggio della chiesa per acquistare candelabri, piante e fiori per gli altari e per il Santissimo. Anche quest’anno, a partire dal Primo Maggio, diversi parrocchiani si sono ritrovati in chiesa, tutte le sere, per la recita del Santo Rosario, che ha visto anche la partecipazione di Don Marzio in occasione dei venerdì in cui sono state organizzate le processioni, con la statua della Madonna, portata in alcuni punti della frazione, come da tradizione. Particolarmente intensa è stata la processione che si è svolta dalla chiesa fino “al Poggio”, presso l’abitazione di Silvana Brucini Avventizi. Nella primavera-estate 2011 sono stati terminati, da parte del Comune, i lavori relativi alla realizzazione del campino di calcio sul terreno di proprietà della nostra parrocchia, vicino all’ex cimitero vecchio. Già da diversi mesi i nostri bambini e adolescenti si divertono allegramente in quello spazio attrezzato e protetto, proprio come accadeva, fino a poco più di dieci anni fa, nel campino sotto la vecchia canonica, realizzato, nei primi anni Cinquanta, dal Priore Giuseppe Mainardi. Durante l’estate, su richiesta di Don Marzio, l’Impresa edile Santini Franco (di Lisandro Santini e C. Sas) ha realizzato alcuni lavori tra la canonica e la chiesa: è stato eliminato il bagno, ormai fatiscente, vicino alla sacrestia, in modo da creare un bel corridoio per collegare la chiesa alla canonica, anche attraverso la realizzazione di una porta in ferro. Inoltre sono stati eseguiti altri “lavoretti” per un totale di circa 6.000 euro IVA inclusa. Il Consiglio per gli Affari Economici ha già consegnato alla Ditta Santini 3.330 euro, mentre la restante parte verrà pagata a rate, considerato che tale intervento non era stato programmato nel bilancio per il 2011 e che la cifra, ovviamente, non è facile da pagare per una piccola parrocchia come la nostra. Le parrocchiane del gruppo della pulizia della chiesa esprimono grande dispiacere per la recente scomparsa di Franca Masotti nei Favini, che ricordano con tanto affetto. Franca ha sempre donato il suo tempo per le pulizie in chiesa, anche nei mesi estivi, in agosto in particolare, quando era più difficile trovare persone disposte a mettere i fiori sugli altari. Ha sempre manifestato amore per la propria parrocchia e per tutti i torrigiani. Grazie di tutto Franca! Ora, dal cielo, veglia su di noi. Domenica 30 ottobre e il 1° novembre 2011 sono state vendute, al termine delle Messe, le tradizionali “Mele della Pace” del Movimento Shalom, il cui ricavato finanzierà importanti progetti per le popolazioni povere del continente africano. Nella nostra parrocchia sono stati raccolti 260 euro. Una bella cifra, destinata alla solidarietà internazionale, che fa onore a tutti. Lo scorso anno la vendita delle mele, come ricorderete, fruttò 220 euro. Quest’anno, grazie a Don Marzio, che, in modo giocoso, ha suggerito ai fedeli molte ricette per cucinare le mele, la gente è stata più invogliata a comprarle e a mangiarle… In vista del S. Natale ci giungono, da Latina, gli auguri affettuosi di Mons. Youhanna Sabet, che si scusa per non aver potuto partecipare alla presentazione del libro sulla parrocchia e su Don Mainardi, a causa di inderogabili impegni pastorali nella sua Diocesi. Sebbene sia stato assente fisicamente, è stato vicino a tutti noi con la preghiera e con il pensiero. Lo ringraziamo per le belle parole che ha scritto in un suo commento pubblicato nella cosiddetta “quarta di copertina” del nostro libro. Durante l’intero anno 2011, ogni venerdì, alle ore 21,15, nella nostra chiesa, è stato recitato il Rosario del Padre, che continua ancora nello stesso giorno: tutti i fedeli possono unirsi in preghiera in occasione di questo appuntamento settimanale così significativo. Con il nuovo anno, ormai alle porte, si avvicinano le scadenze (tra maggio e giugno 2012) per la presentazione dei modelli relativi alla dichiarazione dei redditi (730, CUD, modello unico, ecc.). Cogliamo l’occasione per invitare tutti i torrigiani a devolvere il 5 per 1000 al Movimento Shalom, scrivendo nell’apposito spazio, destinato al sostegno del volontariato, il codice fiscale di Shalom, che è il seguente: 91003210506. Questo atto non ci costa niente e dà la possibilità di aumentare le adozioni a distanza e sostenere tutti gli altri progetti in Africa del Movimento. 8

Transcript of NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle...

Page 1: NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa.

BOLLETTINO PARROCCHIALE DI S. GREGORIO MAGNO A TORRE

Il bollettino è inviato gratuitamente a tutte le famiglie. Vive però sulla benevolenza dei lettori di cui accettiamo con riconoscenza libere offerte.Direttore responsabile Don Ferdinando Santonocito. Aut. Trib. di Firenze n. 3224 del 18/04/1984. Coordinamento editoriale e grafica: Francesco Campigli

A.P. Legge 662/96 art. 2, c. 20, lettera c. - La Torre - Supplemento al numero di Dicembre 2011 di Massapiscatoria.

Ancora una volta, nell’aria serena ripiena di stelle lucenti, s’eleva il canto degli Angeli che annuncia la nascita del Redentore Divino portatore di pace per gli uomini di buona volontà.Torna il Natale, la festa soave dell’amore. Si accendono le luci multicolori, sugli alberi ricchi di doni; si avviano a frotte i pastori al suono delle cornamuse verso il presepio, si moltiplicano le iniziative di carità perché in ogni casa non manchi un sorriso.L’amico pensa all’amico, il beneficato al benefattore. C’è uno scambio di auguri, si rinsaldano i vincoli della fratellanza umana nella luce radiosa della stella di Betlemme.La povera capanna infonde nei cuori tanta commozione e tanta pace. Qui, e solo qui, gli uomini si sentono migliori perché solo Gesù ha portato nel mondo l’amore, ha fatto sentire il suo messaggio di bontà.Anche “LA TORRE” invia a tutti i suoi auguri, li depone ai piedi del Bambino Divino perché per mezzo dei suoi angeli li cambi per ognuno con tante grazie.Auguri a quanti lontani non godranno il dolce tepore del focolare domestico nella dolce intimità dei propri cari, non sentiranno il suono festoso delle campane perdendosi nella notte stellata mentre nella chiesa piena di luce e d’incenso, il popolo fedele canterà le pastorelle più belle.Auguri ai molti che associano la loro sofferenza nelle bianche corsie dell’ospedale, nelle case di cura o tra le pareti domestiche a quella del Redentore che trova, scendendo nel mondo, lo squallore ed il gelo di una povera grotta.Auguri ai nostri benefattori che ci sono

vicini con la preghiera e la carità, e a quanti insomma, in un modo o in un altro, ci aiutano a portare il peso di tante iniziative benefiche. Auguri a quanti vivono vicini a Gesù e sentono la gioia delle sue intimità soavi.Auguri a quanti vivono lontani da Lui, come se non esistesse e invano il Natale festoso ritorna con le sue notti serene. Che il Bambino Gesù conquisti i loro cuori, rinasca nelle loro anime!Auguri a tutti! Auguri per l’anno che termina trascinando con sé gioie e dolori, auguri per il nuovo anno che si avvicina pieno di promesse e di speranza.

Don Giuseppe Mainardi

(primo articolo sul Natale scritto per il giornalino dal Priore nel dicembre 1972)

1

NATALE DEL SIGNORE 2011

PROGRAMMA FESTE NATALIZIE

dal 15 dicembre al 23 dicembre – ore 21 Novena del S. Natale

24 dicembre – ore 22.00S. Messa della Natività

25 dicembre – ore 10 S. Messa di Natale

26 dicembre – ore 10S. Messa di S. Stefano

31 dicembre – ore 17.30 S. Messa e Te Deum

1 gennaio – ore 10S. Maria Madre di Dio

6 gennaio – ore 10S. Messa Epifania del Signore

NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRENei giorni precedenti il S. Natale 2010, il parrocchiano Roberto Pellegrini ha regalato alla chiesa un nuovo organo, poiché quello precedente non funzionava molto bene. Davvero un bellissimo dono, considerato che la musica dell’organo “eleva l’anima a Dio”. Il Coro e il popolo tutto ringraziano sentitamente per questo gesto così significativo.

Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa. Di queste, 250 euro spettavano al parroco, che non li ha tenuti per sé, ma li ha spesi a vantaggio della chiesa per acquistare candelabri, piante e fiori per gli altari e per il Santissimo.

Anche quest’anno, a partire dal Primo Maggio, diversi parrocchiani si sono ritrovati in chiesa, tutte le sere, per la recita del Santo Rosario, che ha visto anche la partecipazione di Don Marzio in occasione dei venerdì in cui sono state organizzate le processioni, con la statua della Madonna, portata in alcuni punti della frazione, come da tradizione. Particolarmente intensa è stata la processione che si è svolta dalla chiesa fino “al Poggio”, presso l’abitazione di Silvana Brucini Avventizi.

Nella primavera-estate 2011 sono stati terminati, da parte del Comune, i lavori relativi alla realizzazione del campino di calcio sul terreno di proprietà della nostra parrocchia, vicino all’ex cimitero vecchio. Già da diversi mesi i nostri bambini e adolescenti si divertono allegramente in quello spazio attrezzato e protetto, proprio come accadeva, fino a poco più di dieci anni fa, nel campino sotto la vecchia canonica, realizzato, nei primi anni Cinquanta, dal Priore Giuseppe Mainardi.

Durante l’estate, su richiesta di Don Marzio, l’Impresa edile Santini Franco (di Lisandro Santini e C. Sas) ha realizzato alcuni lavori tra la canonica e la chiesa: è stato eliminato il bagno, ormai fatiscente, vicino alla sacrestia, in modo da creare un bel corridoio per collegare la chiesa alla canonica, anche attraverso la realizzazione di una porta in ferro. Inoltre sono stati eseguiti altri “lavoretti” per un totale di circa 6.000 euro IVA inclusa. Il Consiglio per gli Affari Economici ha già consegnato alla Ditta Santini 3.330 euro, mentre la restante parte verrà pagata a rate, considerato che tale intervento non era stato programmato nel bilancio per il 2011 e che la cifra, ovviamente, non è facile da pagare per una piccola parrocchia come la nostra.

Le parrocchiane del gruppo della pulizia della chiesa esprimono grande dispiacere per la recente scomparsa di Franca Masotti nei Favini, che ricordano con tanto affetto. Franca ha sempre donato il suo tempo per le pulizie in chiesa, anche nei mesi estivi, in agosto in particolare, quando era più difficile trovare persone disposte a mettere i fiori sugli altari. Ha sempre manifestato amore per la propria parrocchia e per tutti i torrigiani. Grazie di tutto Franca! Ora, dal cielo, veglia su di noi.

Domenica 30 ottobre e il 1° novembre 2011 sono state vendute, al termine delle Messe, le tradizionali “Mele della Pace” del Movimento Shalom, il cui ricavato finanzierà importanti progetti per le popolazioni povere del continente africano. Nella nostra parrocchia sono stati raccolti 260 euro. Una bella cifra, destinata alla solidarietà internazionale, che fa onore a tutti. Lo scorso anno la vendita delle mele, come ricorderete, fruttò 220 euro. Quest’anno, grazie a Don Marzio, che, in modo giocoso, ha suggerito ai fedeli molte ricette per cucinare le mele, la gente è stata più invogliata a comprarle e a mangiarle…

In vista del S. Natale ci giungono, da Latina, gli auguri affettuosi di Mons. Youhanna Sabet, che si scusa per non aver potuto partecipare alla presentazione del libro sulla parrocchia e su Don Mainardi, a causa di inderogabili impegni pastorali nella sua Diocesi. Sebbene sia stato assente fisicamente, è stato vicino a tutti noi con la preghiera e con il pensiero. Lo ringraziamo per le belle parole che ha scritto in un suo commento pubblicato nella cosiddetta “quarta di copertina” del nostro libro.

Durante l’intero anno 2011, ogni venerdì, alle ore 21,15, nella nostra chiesa, è stato recitato il Rosario del Padre, che continua ancora nello stesso giorno: tutti i fedeli possono unirsi in preghiera in occasione di questo appuntamento settimanale così significativo.

Con il nuovo anno, ormai alle porte, si avvicinano le scadenze (tra maggio e giugno 2012) per la presentazione dei modelli relativi alla dichiarazione dei redditi (730, CUD, modello unico, ecc.). Cogliamo l’occasione per invitare tutti i torrigiani a devolvere il 5 per 1000 al Movimento Shalom, scrivendo nell’apposito spazio, destinato al sostegno del volontariato, il codice fiscale di Shalom, che è il seguente: 91003210506. Questo atto non ci costa niente e dà la possibilità di aumentare le adozioni a distanza e sostenere tutti gli altri progetti in Africa del Movimento.

8

Page 2: NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa.

Quest’anno il presepe realizzato nella nostra chiesa, sotto l’altare di San Gregorio Magno, è davvero bello! Più del solito. Merita di essere visto perché dimostra un’attenzione e una devozione speciale al “Bambino di Betlemme”. Lo si nota immediatamente dalla cura con cui sono stati messi i tronchi di pino, le cortecce, i massi, gli alberelli bonsai collocati sullo sfondo e sulle colline, il ruscello che scorre, la capanna dei pastori e l’angelo che sembra sospeso su una nuvola bianca intento ad annunciare il messaggio della salvezza: «vi annunzio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino che giace in una mangiatoia» (Lc 2,10-12). Un grazie di cuore a Lido e Stefano Federici per averci regalato questo bellissimo presepe.

2

IL PRESEPE IN CHIESA

Don Marzio ha celebrato la sua prima Messa nella nostra chiesa domenica 13 febbraio 2011, alle ore 11,15. Da allora si è occupato della nostra parrocchia sia nei giorni festivi, per la celebrazione dell’Eucaristia, sia in quelli feriali, per i funerali, le Messe del mercoledì pomeriggio, la preparazione alla Pasqua, le confessioni ecc. A Fucecchio aveva già cominciato il suo ministero pastorale di “Cappellano” nel mese di gennaio, prendendo il posto di Don Antony Padassery, trasferito a Treggiaia in qualità di parroco. Don Marzio, nato in Brasile il 29 settembre 1973, ha compiuto

studi filosofici e teologici in Italia, presso la Pontificia Università Regina Apostolorum di Roma, conseguendo la licenza (=laurea) in Bioetica. È stato ordinato sacerdote il 4 agosto 2001. È rimasto nella nostra parrocchia, in qualità di amministratore pastorale, per nove mesi. Il primo novembre 2011 ha celebrato l’ultima Messa nella chiesa parrocchiale, congedandosi dal popolo dei fedeli e ringraziando tutti coloro che gli hanno manifestato vicinanza, amicizia e affetto. Il 2 novembre, giorno dei morti, ha celebrato la funzione religiosa presso la cappella del

cimitero di Torre e ha benedetto tutte le tombe dei defunti presenti nel camposanto. Il 3 agosto u.s. il gruppo parrocchiale ha organizzato una cena-rinfresco, nel giardino della canonica, per ricordare il decimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Una raccolta spontanea di offerte, che ha raggiunto trecento euro, è stata donata a Don Marzio dai torrigiani presenti, quale dono personale. Adesso Don Marzio si trova presso la parrocchia di Stabbia, dove aiuta l’anziano sacerdote di quella comunità nello svolgimento del suo ministero pastorale.

DON MARZIO FARIAS NOGUEIRA A TORRE

Caro Don Marzio,

ti vogliamo ringraziare e soprattutto ringraziare il Signore perché ti ha mandato nella nostra parrocchia. Sei stato con noi per nove mesi e in questo periodo abbiamo avuto la grazia di conoscerti e apprezzare la tua gentilezza, la tua bontà, la tua disponibilità, il tuo sorriso. Tu sei un adoratore assiduo del Cristo nel tabernacolo e un figlio devoto della Vergine Maria. Ci hai insegnato a rivolgerci verso di Lei con la semplicità e la confidenza di un bambino. Ci hai insegnato ad amare la nostra famiglia e a fare di tutto perché rimanga salda nell’amore in comunione con Cristo. Ci hai insegnato che per stare vicino al Signore dobbiamo toglierci di dosso le cose ingombranti che impediscono il cammino della nostra fede ed essere “Veronica” per il nostro prossimo donando il coraggio e la speranza. Ti vogliamo ringraziare perché ci hai aperto il cuore alla preghiera, alla contemplazione, all’adorazione, all’amore verso il prossimo più bisognoso. Grazie per tutte le belle omelie che ascoltiamo nella Santa Messa. Quanti talenti ti ha donato il Signore! Ti auguriamo che ti possa trovare bene anche nella parrocchia di Stabbia e che sull’esempio del Santo curato D’Ars, che ha fatto della sua vita un’offerta totale a Dio per il servizio degli uomini, tu possa sempre essere un buon pastore umile, fedele e infaticabile nel servizio a Dio e agli uomini. Grazie Signore per questo nostro sacerdote Marzio. Per intercessione di Maria aiuta i cristiani a rimanere nel cuore del mondo attraverso una vita di preghiera sempre piu’ profonda.

Donatella Barsotti

La comunità parrocchiale saluta con affetto il sacerdote brasiliano augurandogli ricche soddisfazioni sul piano pastorale e personale

Nel mese di ottobre 2011 è ricominciato il catechismo per tutti i bambini di Torre: dai più piccini della prima elementare fino ai più grandi della scuola media. In totale i bambini sono 43.I elementare: catechista Stefano FedericiII elementare: catechista Catia MendicoIII elementare: catechista Grazia CavalliniIV elementare: catechista Meri MenichettiV elementare: catechista Alessia MoroniI e II media per la preparazione alla Cresima: Alessia MoroniVi sono, inoltre, altri due catechisti che si impegnano per le varie attività necessarie alle diverse classi: Lido Federici e Rossana Venieri.Tutte le famiglie sono invitate ad accompagnare i loro figli alla Messa domenicale delle ore 10 e alle ore 11, terminata la Messa, inizia il catechismo che dura circa un’ora.

In vista del Natale le catechiste hanno preparato i bambini a questa Festa così significativa per noi cristiani, anche attraverso i canti natalizi, grazie alla disponibilità dell’organista Sara Pellegrini.Inoltre, domenica 18 dicembre u.s. si è svolta, nella nostra chiesa, alle ore 10,30, una bellissima recita sul Natale, accompagnata da canti melodiosi, che ha visto protagonisti i bambini del catechismo, coordinati dai loro insegnanti. Anche lo scorso anno, la domenica mattina prima del S. Natale, in un clima davvero suggestivo (tutta la Torre era ricoperta di uno spesso strato di candida neve), si è svolta la recita dei bambini del catechismo, che hanno messo in scena una sorta di presepe vivente, ricordando il percorso di Giuseppe e Maria verso Betlemme nella Notte Santa.

SCUOLA DI CATECHISMO 2011/2012

Nel luglio 1972, mentre molti torrigiani erano già proiettati verso le meritate ferie, Don Giuseppe Mainardi lavorava alacremente e senza riposo, nel tentativo di realizzare un nuovo strumento di evangelizzazione che gli avrebbe consentito di mantenere in vita un canale di comunicazione con tutti i fedeli, «un collegamento fraterno coi paesani e con gli ex paesani»: il Bollettino parrocchiale di San Gregorio Magno di La Torre. Gli inizi furono incerti e difficili, poi con il passare del tempo il “Giornalino” ha esteso la cerchia di amici. Scriveva, infatti, il Priore, a distanza di un anno dalla pubblicazione del primo numero: «Il nostro bollettino è ora nel suo secondo anno di vita. Se ne stampavano solo 230 copie. Ora se ne stampano 800. Di queste circa 20 vanno all’estero, 210 alle famiglie del paese e le altre sono spedite in Italia a conoscenti, amici, benefattori. Mensilmente il Bollettino “LA TORRE” porta vicino e lontano un pensiero e un saluto». Alle famiglie di Torre emigrate nel secondo dopoguerra e negli anni del boom economico, Don Mainardi scriveva: «Vi ricordiamo sempre tutti. Queste pagine sono scritte mentre ad uno ad uno passate davanti alla mia fantasia. Ricordatevi di noi, del nostro paese e della nostra Chiesa. Avrete sempre una risposta personale, anche attraverso questa nuova rubrica. Mando a tutti i lontani di ogni paese con tanto tanto affetto un cordiale saluto e tanti auguri». E nel 1977 affermava, rivolgendosi ancora agli ex parrocchiani: «Nella ricorrenza della festa di S. Gregorio Magno, vi ho in gran parte riveduti. Questo è per me un grande conforto. Sappiate tutti che vi seguo sempre con grande amore e penso a voi continuamente. Non posso esservi vicino in ogni momento, ma il cuore non ha ostacoli, né lontananze. Ogni mese vi manderò il giornalino. Scrivetemi qualche volta. Sarò ben lieto di rispondervi. Ricordatevi della nostra chiesetta. Un caro affettuoso saluto dalla “Torre campanaria” che vi ama, vi pensa, vi attende». Il Bollettino rappresentava, dunque, la voce della parrocchia, «una umile voce amica a servizio del Vangelo», che entrava in ogni casa «nell’intento di portare a tutti una buona parola cogliendol’occasione, sia lieta che triste, per elevare il pensiero sempre in alto, in generoso atto

di fede, nella bontà e nella misericordia del buon Dio». Non aveva particolari pretese: era «semplice come i fiori che sbocciano su questi prati, come la nostra vita fatta di piccole cose, ma ciò che lo ha sempre animato è stato un desiderio vivo di fare del bene, uno sprone a fare di più e sempre meglio». Affermava, nel 1974, Fiorella La Scala di Firenze, a proposito del giornalino: «È una iniziativa veramente bella che certamente porterà i suoi frutti, perché nella sua semplicità tocca l’anima, portando all’essenziale: Dio». Significative anche le parole scritte, nel 1977, dall’avv. Mario Braccini di Pontedera, indirizzate al parroco di Torre: «È un foglio il tuo, senza pretese, scritto alla buona per i buoni, per gli onesti e per i timorati di Dio. Qualche cosa rimane sempre nel nostro cuore dopo la lettura del tuo giornalino, perché tutto si ispira all’amore e alla carità». La missione del giornalino, dunque, era quella di portare «a tutte le famiglie vicine e lontane tesori spirituali di vita, di grazia, di pace, di bontà, di fraternità e di uguaglianza».Molti lettori, specialmente gli ex torrigiani trasferitisi in luoghi lontani, non mancavano di ringraziare il Priore poiché quelle pagine suscitavano in loro ameni ricordi legati alla gioventù e alla vita rurale trascorsa nelle nostre campagne. Per questo motivo, il Priore volle dedicare una rubrica ai pensieri scritti dagli ex parrocchiani, ai quali il giornalino portava «un po’ d’aria del paese» a cui essi si sentivano ancora legati. Affermava un ex torrigiano: «Attraverso il bollettino vengo a sapere tante cose. Le cronache paesane fanno rivivere, specialmente ai lontani, la nostra stessa vita. Si sentono nomi di persone e di luoghi che sono ormai noti e spesso cari perché nomi di parenti». Mediante il giornalino Don Mainardi riproponeva gli insegnamenti del Vangelo e della dottrina cristiana; ricordava ai fanciulli la necessità di prepararsi adeguatamente ai Sacramenti, partecipando alle lezioni di catechismo; annunciava eventi significativi e gioiosi avvenuti nella casa del Signore come l’amministrazione del Battesimo, dell’Eucaristia, della Cresima, la celebrazione di matrimoni, delle nozze d’argento e d’oro, cui dava sempre risalto. Attraverso le ‘pagine’ del giornalino il Priore non dimenticava mai di richiamare i fedeli di fronte ai ‘mesti rintocchi’

della morte dei parrocchiani, che egli ricordava talvolta con semplici annunci, talaltra con brevi necrologi dettati dal cuore. Tuttavia, i momenti più belli e significativi per la vita parrocchiale erano rappresentati dalla nascita dei bambini, nuovi componenti della comunità cristiana di Torre, «sorriso di speranza come una primavera luminosa». Affermava, infatti, il Priore: «gli occhietti vispi di un piccolo sono due stelle e i suoi vagiti le melodie più belle che fanno sussultare il cuore del babbo e della mamma»; «è bella quella casa dove sorridono i bimbi, dove l’aria è piena dei loro gridi, che sono la musica più bella del Creato». Inoltre, mediante il bollettino, Don Giuseppe annunciava al suo popolo i progetti che egli intendeva avviare a vantaggio della comunità, come i lavori di costruzione dell’asilo parrocchiale e di abbellimento della chiesa, senza mai dimenticarsi dei preparativi per la Festa di San Gregorio Magno, il 12 marzo di ogni anno. Il “nostro” giornalino è stato, dunque, lo specchio fedele della vita della comunità cristiana di Torre, in cui possiamo ripercorrere le tappe più significative del nostro “stare insieme”. Rileggere ciò che è stato scritto in questi quarant’anni è sicuramente emozionante. Rivedere i volti dei nostri cari che oggi non sono più con noi, ripensare ai sacrifici fatti in tempi difficili per il bene della comunità, quando le parole “solidarietà” e “generosità” avevano davvero un significato autentico, è fonte di gioia, ma anche di tristezza, poiché in pochi decenni è cambiato completamente il nostro stile di vita, il nostro modo di rapportarci agli altri. Il giornalino, tuttavia -per usare le parole di Mario Braccini - è sempre stato «una fiaccola nel buio di un mare tempestoso che ci ha sempre indicato il porto sicuro al quale si può approdare per la salvezza». E ancora oggi, a distanza di tanti anni, seppur tra mille difficoltà organizzative, la parrocchia cerca di stampare almeno un giornalino all’anno per non disperdere questa preziosa tradizione, ormai radicata nel cuore di ognuno di noi. Un doveroso ringraziamento a Mons. Idilio Lazzeri e a Don Mario Santucci, per essersi occupati, con cura, del nostro bollettino negli anni in cui in Priore è stato distante dalla parrocchia per motivi di salute. Don Mario ha continuato a stamparlo negli anni successivi con una certa periodicità. Negli anni Novanta veniva spedito, solitamente, ogni tre-quattro mesi, mentre negli ultimi dieci anni le edizioni sono diminuite nell’arco dell’anno. Dal 2007 ad oggi ne sono state pubblicate sei, (compresa questa): solitamente una ogni anno con il riepilogo dei fatti più significativi. Una “edizione speciale”, rivolta anche a Querce e Lazzeretto, è stata realizzata nel mese di ottobre 2010, per il saluto a Mons. Sabet. Da circa dieci anni, a causa dei costi eccessivi del servizio postale, la parrocchia ha cessato di inviarli agli ex parrocchiani e/o amici di Torre residenti al di fuori della frazione.(La foto risale al 12 marzo 1959, festa del patrono e posa della prima pietra dell’ asilo parrocchiale) Francesco Campigli

IL GIORNALINO “LA TORRE” COMPIE qUARANT’ANNILuglio 1972 – Luglio 2011: una storia che non tramonta

7

Page 3: NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa.

AL TEMPO DEL PRIORE DON GIUSEPPE MAINARDI

Domenica 4 dicembre, nella nostra chiesa, alla presenza di quasi duecento persone, è stato presentato il volume scritto da Francesco Campigli, dal titolo: “Al tempo del Priore Don Giuseppe Mainardi. Immagini e cronache da San Gregorio alla Torre”. Il libro di 352 pagine, contenente anche due pagine inedite del Poeta di fama nazionale Enzo Fabiani (nostro “parrocchiano speciale”, nato al “Cioni” nel 1924), ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato enormemente apprezzato dai relatori intervenuti, tra cui il Vescovo di San Miniato, Sua Ecc. Mons. Fausto Tardelli, che ha sottolineato la sua soddisfazione per «il carattere straordinario del lavoro svolto da Campigli; un lavoro improntato al massimo rigore scientifico, con una attenzione mirabile alle fonti storiche consultate, ai riferimenti bibliografici, alle fotografie e ai documenti riprodotti, da cui emerge uno spaccato di vita di quasi settant’anni in cui sono ben evidenziate le dimensioni religiosa, sociale, culturale e perfino paesaggistica. Un’opera epica per il popolo di Torre - ha continuato il Vescovo - e un monumento al Priore Don Giuseppe Mainardi, vero uomo di Dio, un angelo del Signore mandato a custodire la piccola comunità parrocchiale

a lui affidata, per la quale ha speso tutte le sue energie, senza dimenticare l’impegno per l’evangelizzazione di lontane terre di missione come il Pakistan e il Brasile». «Pur vivendo in assoluta povertà - ha affermato Mons. Andrea Pio Cristiani, Arciprete di Fucecchio - Don Mainardi ha sempre pensato a coloro che erano ancora più poveri di lui, che vivevano in condizioni disumane nel Terzo mondo, dimostrando un cuore generoso senza confini». Anche Mons. Cristiani ha voluto ringraziare Campigli per il suo «lavoro

magistralmente svolto, che rappresenta una bella “consolazione” di fronte a un mondo che, spesso, rifiuta gli insegnamenti cristiani». Significativo l’intervento del Prof. Don Angelo Pellegrini della Pontificia Università Gregoriana di Roma, secondo cui «il libro scritto da Campigli ha il grande merito di essere letto come un romanzo avvincente e di far emergere la storia di un popolo e la figura di un Sacerdote, nelle cui opere e nella cui vita sono evidenti i semi della santità». Don Angelo ha infatti sollecitato l’apertura di un processo diocesano teso a valutare un eventuale riconoscimento della santità nell’azione straordinaria di Giuseppe Mainardi. Dunque, un invito a leggere il libro di Francesco Campigli il cui ricavato, per espressa volontà dell’autore, sarà destinato alle opere parrocchiali e alle missioni in Africa del movimento Shalom, nel segno della continuità con la missione pastorale del Priore di Torre, Don Giuseppe Mainardi. Chiunque volesse acquistarlo può contattare la Parrocchia di Torre o la segreteria della Collegiata di Fucecchio.

(Sintesi dell’articolo pubblicato sul settimanale della Diocesi di S. Miniato “La Domenica” dell’11 dicembre 2011)

Partecipazione straordinaria alla presentazione del libro di Francesco Campigli sulla parrocchia di Torre: un volume da cui emergono «semi di santità» nell’azione e nella vita di Don Giuseppe Mainardi

3

PREZIOSE PAROLE DI MONS. IDILIO LAZZERIHo letto con particolare attenzione e ammirazione il libro sul “Priore”. Vi ho riscoperto la personalità di don Mainardi che mi era nota perché per tanti anni ho avuto l’opportunità di viverci accanto. Mi hanno colpito in particolare le sue prediche e i suoi scritti pazientemente ricercati e pubblicati: rivelano un aspetto importante della sua vita di sacerdote che mi hanno fatto scoprire una sua ulteriore ricchezza, che solo parzialmente conoscevo.Grazie di cuore per questa opera che rende viva la memoria di un popolo e di un sacerdote che lo ha guidato in tempi difficili e per un lungo tempo. Sono sicuro che il libro verrà letto con tanto interesse e permetterà a don Mainardi di continuare, anche dopo la sua scomparsa, a fare del bene.Con tanto affetto e riconoscenza.

Sac. Idilio Lazzeri

LE PAROLE DELL’AUTORE

Con sincera commozione ringrazio tutti coloro che hanno manifestato apprezzamenti per il “nostro” libro e mi hanno fatto giungere parole di affetto sia prima che dopo la pubblicazione del testo. Ripensando alle fatiche, ai sacrifici e alla fede di intere generazioni di torrigiani, che tutto hanno donato per ricostruire e rendere sempre più bella la nostra frazione, mi convinco ancora di più della bontà di questa iniziativa, che ha restituito a tutti noi volti, nomi, fatti straordinari ormai dimenticati. Tuttavia, il mio lavoro, se messo a confronto con quello dei protagonisti del libro (il popolo di Torre e Don Giuseppe Mainardi), è davvero poca cosa, quasi insignificante. Ho solo reso un servizio, mettendo a disposizione le mie modeste capacità di “scrivano di campagna”. Un grazie di cuore a tutti!

F.C.

6

Don Mario Santucci, 72 anni, dopo breve malattia, ha cessato di vivere nel tempo il 7 aprile 2011. Ha sorpreso tutti la sua scomparsa. A Fucecchio dal 1963, anno in cui fu ordinato presbitero, prima come coadiutore in Collegiata poi, dal 17 dicembre 2006, come parroco nella parrocchia di S. Maria delle Vedute. Anche la parrocchia di S. Gregorio a Torre lo ha avuto per diversi anni come preziosa ed apprezzata guida. 47 anni di servizio pastorale in cui don Mario ha sentito i fucecchiesi come suoi familiari e Fucecchio lo ha considerato sempre fratello e padre. Le parrocchie della Collegiata, della Torre, di S. Maria delle Vedutehanno fatto esperienza della fede viva, dell’entusiasmo con cui viveva la sua missione di pastore. Ognuno potrebbe raccontare come lo ha sentito vicino nei momenti di gioia e in quelli della sofferenza: le coppie che ha preparato e sposato, gli ammalati che ha visitato, persone che hanno trovato in lui sensibilità di ascolto e conforto. Per Fucecchio don Mario è stato un riferimento per tutti. In lui tutto era finalizzato a compiere bene la missione da Dio affidatagli: la meditazione costante sulla parola di Dio, il nuovo

respiro offerto dal Concilio Vaticano II da lui raccolto e diventato, insieme ad altri, oggetto di particolare riflessione (gli anni del «Poggio»), l’attenzione a quanto avveniva nella società, il desiderio di relazionarsi con tutti, la percezione del ruolo di educare alla fede, la ricerca di come annunciare Cristo in un mondo secolarizzato.Non possiamo dimenticare il tempo e la passione impegnati nell’amministrazionedel sacramento della penitenza e la ricerca costante da parte di molti della sua guida spirituale. Di questo era felice come lo era di essere prete. Ha comunicato con gioia il messaggio cristiano. Non ha mai perso tempo nella sua vita sempre aggrappata all’essenziale. E anche la morte lo ha colto nel suo campo di lavoro. La formazione dei giovani ha trovato in don Mario l’impegno maggiore: la scuola cui ha donato il meglio di sé anche in tempi difficili; i gruppi parrocchiali da cui sono sorte vocazioni al sacerdozio o a seri impegni nel sociale; la formazione dei catechisti anche a livello diocesano. Non è mai mancato di creatività, di fantasia per annunciare il Signore ai piccoli. La sua nutrita cultura e la sua personalità lo hanno fatto apprezzare

nel mondo della scuola (alunni e colleghi), ma questo non gli ha mai impedito di farsi vicino alla persona povera, ultima. La chiesa di S. Maria delle Vedute, ove la salma è stata esposta fin dal mattino dell’8 aprile, è stata costantemente gremita di gente per rendere omaggio al defunto; alla preghiera di suffragio dopo cena si sono resi presenti in molti specialmente giovani. Alla Messa esequiale presieduta dal Vescovo e concelebrata da quasi tutti i sacerdoti della diocesi la chiesa non è riuscita a contenere i partecipanti. Sul volto di tutti il dolore, la riconoscenza, lo stupore per un distacco imprevisto.Fucecchio e la diocesi perdono un sacerdote che ha regalato a tutti una grande ricchezzadi fede e di impegno pastorale. Ma non viene meno la speranza che i molti giovaniche hanno avuto la gioia di conoscere e di apprezzare la testimonianza di don Mario, come si è espresso il Vescovo al termine della celebrazione, sia feconda di nuove vocazioni al ministero presbiterale. È la fecondità che tutti ci aspettiamo dalla sua vita generosamente offerta per la Chiesa, per la società.

Mons. Idilio Lazzeri

LA DIOCESI PIANGE LA MORTE DI DON MARIOLa parrocchia di Torre ricorda con affetto il “cappellano storico” di Fucecchio

Il Consiglio Pastorale, il Consiglio per gli Affari economici, il Coro, i catechisti e la Caritas parrocchiale si uniscono alle parole di Mons. Idilio Lazzeri, manifestando, sincere condoglianze ai familiari di Don Mario. Ricordiamo, con gioia, l’ultimo incontro avuto con Don Mario in occasione della Festa di San Gregorio Magno del 12 marzo 2011, quando tornò in mezzo a noi per concelebrare, insieme al Vescovo e ad altri sacerdoti, la Messa solenne delle ore 11,15. Quella è stata l’ultima Messa di Don Mario nella nostra chiesa, che ci fa tornare alla mente il ricordo dell’impegno profuso da Don Santucci nella nostra parrocchia, negli anni della sua missione pastorale svolta a Torre (1995 – 2006). Tutta la comunità dei fedeli si unisce al dolore per la perdita del “Cappellano storico” di Fucecchio e anche noi vogliamo assicurare al defunto sacerdote una preghiera di suffragio.

Page 4: NOTIZIE IN BREVE DALLA TORRE · 2011. 12. 31. · Nel mese di aprile 2011, dalla benedizione delle famiglie della nostra parrocchia abbiamo ottenuto 3.300 euro di offerte per la chiesa.

4

Da questo giornalino giungano sentiti ringraziamenti a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della presentazione del libro sulla nostra parrocchia e sul Priore Don Mainardi, occupandosi di allestire la chiesa e organizzando il buffet presso il Circolo ricreativo di Torre, dove si sono trattenute circa cento persone. In particolare ci rivolgiamo a Maria Benvenuti, SilvanaBrucini, Carmela Buti e famiglia (per le squisite zuppe di pane e verdura della migliore tradizione contadina), Francesco Campigli, Fernanda Cioni, Ivano Cresti, Carla Tosi, Vincenzo Sgherri, Rossana Venieri. Un ringraziamento anche a due “politici storici” di Fucecchio, che sono intervenuti nel dibattito sulla presentazione del libro: Pietro Sollazzi, ex Sindaco edamministratore del nostro Comune per cinquant’anni, e Alfio Cioni, ex consigliere ed ex assessore. I loro omaggi all’autore e al defunto Don Mainardi sono stati davvero significativi e commoventi, così come gli interventi di Don Agostino Cecchin di Larciano e di Mons. Idilio Lazzeri, per tanti anni Arciprete di Fucecchio, già Vicario Generale della Curia. Sorpresa particolarmente gradita (specialmente per l’autore che si è commosso) è stata quella della Maestra Giovanna Lotti Billeri, (la vediamo nella foto qui accanto al tavolo del buffet, insieme al “suo” alunno Francesco Campigli e ad altri parrocchiani). La Maestra Giovanna, “storica” insegnante della scuola elementare di Torre, ha formato numerose generazioni, sin a partire dalla fine degli anni Cinquanta. Un pensiero di gratitudine va anche al Prof. Alberto Malvolti, Presidente della Fondazione Montanelli-Bassi di Fucecchio, per la sua presenza alla presentazione del libro e per

aver dato un contributo di 200 euro a sostegno delle spese di stampa. Anche la Fondiaria-Sai, divisione Fondiaria di Fucecchio, di Borghi e Prosperi (Piazza dei Seccatoi 14/15), ha gentilmente donato 150 euro per il “nostro” libro. Vogliamo ringraziare anche il quotidiano LA NAZIONE, nelle persone del Dott. Giulio Panzani (giornalista fucecchiese) e del Dott. Alberto Andreotti (Caposervizio redazione di Empoli), per aver pubblicato un articolo significativo sul nostro libro, unito ad una foto dei relatori, in data 11 dicembre 2011, nella “Agenda di Empoli”. Allo stesso modo ringraziamo IL TIRRENO di Empoli per aver pubblicato un articolo sulla presentazione del volume, il 4 dicembre 20011; il giornale orario online GONEWS

e il TG di ANTENNA 5, per aver dato la notizia. Non possiamo dimenticare il giornalista e fotografo Nilo Mascagni della redazione del settimanale LA DOMENICA della Curia di San Miniato, abbinato a TOSCANA OGGI, che ha scattato numerose fotografie e ha riassunto ciò che è avvenuto alla presentazione del libro, pubblicandolo su La Domenica dell’11 dicembre 2011. Ultimo, ma non per importanza, il giornalista Dott. Franco Acquafredda di Pisa, per le fotografie scattate in quel giorno di festa, che sono state pubblicate sul nostro giornalino e sul quotidiano La Nazione.

Gruppo giovani-adulti della parrocchia

RINGRAZIAMENTI

CIFRE INCORAGGIANTIIn poco più di due settimane sono stati distribuiti numerosi libri sulla nostra parrocchia e su Don Mainardi: il ricavato ottenuto, per il momento, ammonta a euro 2.020. Tale somma comprende anche il contributo della Fondazione Montanelli-Bassi e della Fondiaria-Sai di Fucecchio (di Borghi e Prosperi). Una bella cifra, destinata a salire nelle prossime settimane, poiché diversi parrocchiani, conoscenti ed ex torrigiani ci chiedono ulteriori copie. Dal buffet, organizzato nei locali del Circolo ricreativo, dopo la presentazione del libro, abbiamo ottenuto quasi 600 euro di offerte. Tutto ciò sarà destinato prioritariamente al pagamento delle

spese di stampa del libro e il resto servirà per le opere parrocchiali e per le missioni all’estero.

OPERE DI CARITA’ENTRATE EuroRimanenza 2010 50,00 Natale 2010 200,00Fiera di beneficenza 1.000,00Mercatino festa del contadino 260,00TOTALE 1.510,00

USCITE EuroAdozione nel Togo con Caritas di Parma 310,00Adozione in India con Movimento Shalom 150,00Famiglie bisognose Torre 230,00Missioni in Bolivia di P. Tommaso 300,00Offerta Chiesa di Torre 520,00TOTALE 1.510,00

OFFERTE PER IL NOSTRO GIORNALINOTra Natale 2010 e novembre 2011, sono giunte - da diversi parrocchiani e ex parrocchiani - alcune significative offerte per le spese di stampa di questo giornalino. A tutti loro rivolgiamo un grazie di cuore perché ci consentono di mantenere in vita questo strumento di informazione e di evangelizzazione, nella speranza che anche nei prossimi mesi ci giungano piccoli, ma preziosi contributi per poter realizzare, anche in futuro, nuovi giornalini da distribuire in parrocchia e fuori. Le buste per le offerte erano state inserite all’interno dei giornalini consegnati alle famiglie della parrocchia in occasione del S. Natale 2010. Gli importi sono in euro: Vera Asti 20; Renza Benvenuti 10; Francesco Campigli 10; Luana Campigli 10; Alfa Gerboni Campigli 10; Gisberto Cioni 10; Lina Frediani 10; Irma Mannini 10; Elmo Morini 20; Elisabetta e Stefano Tedeschi 10; Giovanna Tedeschi 10; Desi Tedeschi 10. Totale offerte senza nominativo: 60.

5

Quest’anno la festa del nostro Patrono, S. Gregorio Magno Papa, si è svolta in modo speciale. Ovviamente il fatto che il 12 marzo fosse sabato ha favorito tale solenne ricorrenza, sottolineata anche dalla presenza del nostro Vescovo, S.E. Mons. Fausto Tardelli, che ha celebrato la Messa delle ore 11,15 con diversi sacerdoti concelebranti: Mons. Roberto Pacini, Segretario e Cancelliere vescovile; Don Marzio; Don Pier Luigi Polidori, parroco di San Pierino; Don Antonio Velotto, parroco di Lazzeretto e L’Apparita; Don Mario Santucci, parroco di Santa Maria delle Vedute. A Don Mario, che per diversi anni è stato anche nostro parroco, il Vescovo ha fatto leggere il Vangelo, proprio per sottolineare il legame spirituale ed affettivo tra quest’ultimo e la nostra comunità. Bisogna tornare indietro di molti anni per ricordare una festa del Patrono così significativa dal punto di vista delle presenze dei sacerdoti delle parrocchie vicine e del Vescovo. Dopo la Messa si è svolto il pranzo presso il Circolo ricreativo, organizzato dalla Proloco Torre, per trascorrere alcune ore insieme agli esponenti del clero intervenuti, ai quali si sono aggiunti Don Angelo Pellegrini e Mons. Andrea Pio Cristiani. Il Vescovo e il suo Segretario, Mons. Pacini, non sono rimasti al pranzo per impegni presso la Curia. Nel pomeriggio la consueta processione alla fonte miracolosa e, al ritorno dalla valle, rinfresco a base di dolci (preparati da alcune parrocchiane), con i deliziosi bomboloni di Maria Benvenuti che sono “andati subito a ruba”. E come da consuetudine la Fiera di Beneficienza neilocali della ex Misericordia. Infine,

Giuliano Frediani ha proiettato alcune fotografie “storiche” relative alla festa del patrono e alle processioni alla fonte degli ultimi decenni, tratte dal libro scritto da Francesco Campigli, all’epoca non ancora pubblicato. (Nella foto sopra: Don Mario Santucci, Don Antonio Velotto, Mons.

Vescovo Fausto Tardelli, Don Pier Luigi Polidori, Mons. Roberto Pacini e Don Marzio. Si nota anche il “nostro” carissimo chierichetto Tommaso. Nella foto sotto vediamo, da sinistra: Don Velotto, Don Mario Santucci, Mons. Andrea Cristiani, Don Marzio e Don Angelo Pellegrini).

FESTA DEL SANTO PATRONO S.GREGORIO MAGNOSabato 12 Marzo 2011

Padre Tommaso svolge il suo ministero pastorale nella nostra Diocesi dal mese di aprile 2010: prima al Convento La Vergine di Fucecchio e dal mese di novembre 2010 presso la parrocchia di Ponte a Cappiano, dove risiede tutt’ora. I missionari identes sono presenti nel nostro territorio diocesano dal 6 gennaio 1996. Dall’agosto 2008 è presente anche la Comunità delle missionarie identes che attualmente risiedono a Fucecchio e collaborano attivamente nella parrocchia di San Bartolomeo a Ponte a Cappiano (catechesi, gruppo Gioventù Idente, Famiglia Idente). Da domenica 6 novembre celebra la Santa Messa, alle ore 10, nella nostra chiesa. Al nuovo sacerdote, dunque, un saluto di benvenuto nella nostra frazione e un sincero ringraziamento per le attenzioni che ci rivolge anche durante la settimana, celebrando la Messa del mercoledì pomeriggio (alle ore 17) ed essendo sempre disponibile in caso di necessità. Nel mese di dicembre abbiamo appreso che la sua missione come parroco nella nostra Diocesi continuerà, non solo occupandosi di San Bartolomeo a Ponte a Cappiano, ma anche della nostra parrocchia a Torre. Padre Tommaso Zaragoza è nato a Toledo, in Spagna, il 16 dicembre 1949. Nel suo

paese ha conseguito due lauree: in chimica e in filosofia. Dopo, in virtù della vocazione, ha compiuto studi teologici presso la Pontificia Università Angelicum di Roma ed è stato ordinato sacerdote il 27 febbraio 1982 a Santa Cruz de Tenerife, nelle isole Canarie. Fa parte di un Istituto di vita consacrata, Istituto Id di Cristo Redentore, Missionari e Missionarie Identes, di origine spagnola, il cui fondatore è Fernando Rielo Pardal (1923-2004). Il carisma idente si concretizza nella sequela e nell’identificazione con Cristo, vivendo e testimoniando, sotto l’azione dello Spirito Santo, una coscienza filiale che ha il Padre come modello di santità. Il motto dell’istituto Id è Credi e Spera, perché la fede e la speranza, fondate sulla carità, alimentano la vita apostolica dei suoi membri. L’azione evangelizzatrice dei membri dell’Istituto si realizza in diverse missioni (Europa, Africa, America del Sud ed Asia), a seconda delle richieste delle Chiese locali e dei bisogni del momento, concretizzandosi in opere sociali e in collaborazione con associazioni e fondazioni a fini umanitari. L’Istituto si impegna in una nuova evangelizzazione che compia il restauro spirituale e culturale di persone, mentalità

e ambienti che, come accade nella società contemporanea, sono spesso immersi nel materialismo, nell’edonismo e nella mancanza di senso della vita. Esempio delle missioni dell’Istituto - attraverso l’insegnamento, i ritiri spirituali, le attività vocazionali, la catechesi - sono il lavoro con i bambini e con i giovani abbandonati e la significativa presenza universitaria e accademica nei diversi paesi in cui si trova.(www.idente.org).

Missionari Identes e Consiglio Pastorale Torre

PADRE TOMMASO SI OCCUPERÀ DELLA NOSTRA PARROCCHIA