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to della ponderazione zero sui finanziamenti garantiti ed il vantaggio riconosciu- to all’impresa. Quest’ ultimo può concretizzarsi nella riduzione del tasso di interesse praticato alla cooperativa dalla banca, nello sconto sulle com- missioni del confidi, nel maggior volume di credito concesso. L’effettiva ap- plicazione delle regole verrà monitorato dal Co- mitato di gestione del FCG. Queste misure con- sentono alle cooperative di vedersi riconosciuto il diritto ad avere un costo calmierato del finanzia- mento in presenza dell’agevolazione pubblica. Settore agricolo Prosegue l’interessamento del FCG per il settore agricolo. A giugno è stata emanata la circolare n. 645 con la quale venivano re-introdotti i criteri per la valutazione delle impre- se operanti nel settore. Si precisa che non sono state introdotte nuove procedu- re, bensì sono state modi- ficate alcune variabili negli indici di valutazione. In Negli ultimi mesi si sono susseguite una serie di importanti novità nel Fondo Centrale di Garan- zia sia sul fronte del Co- mitato di gestione che sulle regole di relazioni tra intermediari e clienti. Nuova presidenza del Comitato di gestione Il 30 luglio il dr. Giusep- pe Bronzino ha preso il posto della dott.ssa Clau- dia Bugno quale Presiden- te del Comitato di gestio- ne. Il dr. Bronzino è diri- gente di ruolo del Mini- stero dello Sviluppo Eco- nomico dal 2010 e rico- pre l'incarico di responsa- bile delle Divisioni ''Affari giuridici e normativi'' e ''Programmazione comunitaria'' della Dire- zione Generale per l'incen- tivazione delle attività imprenditoriali. Trasparenza Con la Circolare n. 648 di luglio il FCG ha dato attuazione al “Piano della Trasparenza”. In sostan- za, gli operatori (banche e confidi) dovranno dichia- rare se hanno tenuto con- particolare, il fatturato è stato sostituito alla Pro- duzione Lorda Vendibile (PLV), è stato ridotto il rapporto Mezzi propri/ Totale passivo al 4% ed è stata ridotta l’incidenza del MOL sulla PLV al 10%. Ma il futuro presenterà a breve ulteriori novità. Infatti l’articolo uno del D.L. 69/2013 (Decreto “Del fare”) ha demandato al MiSE la revisione dei criteri di valutazione e degli indici affinché il FCG possa continuare a sostenere le PMI nell’emergere dall’attuale crisi economica garanten- do il giusto sviluppo al sistema Italia. Quante novità nell’ultimo mese? I numeri della cooperazione nel 2013 901 domande accolte € 73,4 mil di interventi FCG € 131,2 mil finanziamenti 602 cooperative assistite Notizie di rilievo: > Giuseppe Bronzino eletto nuovo Presiden- te del Comitato di Gestione del Fondo > 315 operazioni accol- te nel terzo trimestre 2013 ma in calo ri- spetto al 2012 (– 7,3%) > Il settore autotraspor- to in crescita (+72%) Nome società Il mondo cooperativo ed il Fondo Centrale di Garanzia Sommario: Gli investimenti 2 Il consolidamento di passività 2 Il capitale circolante 2 Terremoto d’Abruzzo 3 Start-up innovative ed incubatori 3 Riserva POiN attrattori culturali 3 Inserto speciale - Start-up 4 Cooperfidi Italia Soc. Coop. 6 Ottobre 2013 Volume I, Numero 2 http://www.fondidigaranzia.it/

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to della ponderazione zero sui finanziamenti garantiti ed il vantaggio riconosciu-to all’impresa. Quest’ ultimo può concretizzarsi nella riduzione del tasso di interesse praticato alla cooperativa dalla banca, nello sconto sulle com-missioni del confidi, nel maggior volume di credito concesso. L’effettiva ap-plicazione delle regole verrà monitorato dal Co-mitato di gestione del FCG. Queste misure con-sentono alle cooperative di vedersi riconosciuto il diritto ad avere un costo calmierato del finanzia-mento in presenza dell’agevolazione pubblica. Settore agricolo Prosegue l’interessamento del FCG per il settore agricolo. A giugno è stata emanata la circolare n. 645 con la quale venivano re-introdotti i criteri per la valutazione delle impre-se operanti nel settore. Si precisa che non sono state introdotte nuove procedu-re, bensì sono state modi-ficate alcune variabili negli indici di valutazione. In

Negli ultimi mesi si sono susseguite una serie di importanti novità nel Fondo Centrale di Garan-zia sia sul fronte del Co-mitato di gestione che sulle regole di relazioni tra intermediari e clienti. Nuova presidenza del Comitato di gestione Il 30 luglio il dr. Giusep-pe Bronzino ha preso il posto della dott.ssa Clau-dia Bugno quale Presiden-te del Comitato di gestio-ne. Il dr. Bronzino è diri-gente di ruolo del Mini-stero dello Sviluppo Eco-nomico dal 2010 e rico-pre l'incarico di responsa-bile delle Divisioni ''Affari giuridici e normativi'' e ''Programmazione comunitaria'' della Dire-zione Generale per l'incen-tivazione delle attività imprenditoriali. Trasparenza Con la Circolare n. 648 di luglio il FCG ha dato attuazione al “Piano della Trasparenza”. In sostan-za, gli operatori (banche e confidi) dovranno dichia-rare se hanno tenuto con-

particolare, il fatturato è stato sostituito alla Pro-duzione Lorda Vendibile (PLV), è stato ridotto il rapporto Mezzi propri/Totale passivo al 4% ed è stata ridotta l’incidenza del MOL sulla PLV al 10%. Ma il futuro presenterà a breve ulteriori novità. Infatti l’articolo uno del D.L. 69/2013 (Decreto “Del fare”) ha demandato al MiSE la revisione dei criteri di valutazione e degli indici affinché il FCG possa continuare a sostenere le PMI nell’emergere dall’attuale crisi economica garanten-do il giusto sviluppo al sistema Italia.

Quante novità nell ’ultimo mese?

I numer i de l l a cooperaz ione ne l 2013

901 domande accolte € 73,4 mil di interventi FCG € 131,2 mil finanziamenti 602 cooperative assistite

Notizie di rilievo:

> Giuseppe Bronzino eletto nuovo Presiden-te del Comitato di Gestione del Fondo

> 315 operazioni accol-te nel terzo trimestre 2013 ma in calo ri-spetto al 2012 (–7,3%)

> Il settore autotraspor-to in crescita (+72%)

Nome società

Il mondo cooperativo ed il Fondo Centrale di Garanzia

Sommario:

Gli investimenti 2

Il consolidamento di passività 2

Il capitale circolante 2

Terremoto d’Abruzzo 3

Start-up innovative ed incubatori 3

Riserva POiN attrattori culturali 3

Inserto speciale - Start-up 4

Cooperfidi Italia Soc. Coop. 6

Ottobre 2013 Volume I, Numero 2

http://www.fondidigaranzia.it/

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Gli investimenti vengono suddivisi tra:

1. Materiali - attivi relativi a terreni, fabbricati, im-pianti, macchinari ed attrezzature;

2. Immateriali - attivi deri-vanti da trasferimenti di tecnologia mediante l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how o conoscenze tecni-che non brevettate. Que-sti devono essere utiliz-zati in modo esclusivo dalla cooperativa, am-

mortizzabili, acquistati da terzi a condizioni di m e r c a t o , f i g u r a r e nell’attivo per almeno 3 anni.

Gli investimenti devono essere sempre effettuati sul territorio nazionale e devono riguardare attivi nuovi.

P e r i l s e t t o r e dell’autotrasporto non pos-sono essere considerati inve-stimenti gli acquisti di auto-veicoli adibiti allo svolgi-mento dell’attività.

Gli investimenti prevedono

sempre un assorbimento de minimis a meno che la coo-perativa non chieda che non venga applicato il de minimis in quanto vengono avviati successivamente alla data di presentazione della richiesta al FCG e viene rispettato il dettato del Reg. CE 800/2008 (creazione o ampliamento di stabilimento, diversificazione produttiva, acquisto di attivi da stabili-mento chiuso).

Sapere in cosa si può investi-re è il primo passo per lo sviluppo sostenibile.

credito senza cessione dello stesso, accordate alle coopera-tive ubicate sull’intero territo-rio nazionale, che vantano crediti nei confronti della P.A., certificati dall’ Ammini-strazione debitrice sia nell’ammontare sia nella cer-tezza, esigibilità e liquidità secondo le modalità previste dalla legge, sono ammesse. I massimali di copertura sono pari al 70% per garanzia diretta (rilasciata alle banche)

Il FCG garantisce le operazio-ni non “a revoca”di durata pari od inferiore a 18 mesi (con o senza piano di ammor-tamento) per anticipazioni autoliquidanti e scoperti di c/c. I massimali di copertura sono pari al 60% per garanzia diretta (rilasciata da banche) e pari all’80% per la controga-ranzia (rilasciata dai confidi). Ma anche le operazioni finan-ziarie di anticipazione del

e pari all’80% per la controga-ranzia (rilasciata ai confidi). L’importo dell’anticipazione bancaria deve essere pari al massimo all’ammontare dei crediti certificati dall’ Ammi-nistrazione debitrice. L’importo massimo garantito dal FCG è pari ad € 2,5 milio-ni per impresa. Le tensioni sul capitale circo-lante non devono indebolire il business.

linea di credito. Infatti, in caso di consolida-mento effettuato dalla stessa banca, o banca appartenente al medesimo gruppo bancario, che ha erogato il primo finan-ziamento la copertura è del 30% (Garanzia diretta) e del 60% (Controgaranzia). In caso di consolidamento mediante altra banca la percen-tuale sale all’80%(Controgaranzia) ed al 60%

(Garanzia diretta). Per ognuna delle linee che si consolida occorre indicare il tasso di erogazione e le carat-teristiche tecniche (forma, durata, costi accessori). Inol-tre, vanno indicate le caratte-ristiche della nuova linea erogata. Se la durata del passivo non è coerente con il business è meglio agire subito.

Le operazioni di consolida-mento delle passività a breve termine (apertura di credito in conto corrente, anticipo fatture, castelletto di sconto e altre forme tipiche di finan-ziamento a breve termine, etc.) di qualunque durata possono essere garantite dal FCG. Il FCG privilegia le operazio-ni di consolidamento effet-tuate da una banca diversa da quella che ha erogato la prima

Pagina 2 Il mondo cooperativo ed il Fondo Centrale di Garanzia

Ho dei debiti da consolidare, come posso fare ?

Come posso gestire i ritardi nei pagamenti ?

Cosa intende il fondo con investimenti ?

“In tempi di crisi le esigenze

finanziarie delle

cooperative aumentano,

come sostenerle ?

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Nel 2009 l’Abruzzo fu colpi-to da un tragico sisma. A distanza di 4 anni la ricostru-zione non è ancora completa-ta. Le cooperative che opera-no nelle province dell’Aquila (44 comuni), Teramo (8 comuni), e Pescara (5 comu-ni) possono chiedere al FCG di assisterle negli investimenti per la ricostruzione. Chi può accedere? Tutti i settori di attività ad eccezione di quelli esclusi dalla normativa europea. In particolare, possono benefi-ciare di questi interventi an-che le imprese agricole

(eccetto ATECO 01.41, 01.42, 01.5 e 02) e gli studi professionali. Ma a chi devo rivolgermi? Alle banche e/o ai confidi i quali attivano il FCG. Entro quando devo presentare la domanda? Questi interventi possono essere richiesti fino a febbraio 2016. Quanto mi copre e cosa ci guadagno? I massimali di copertura sono pari all’ 80% per garanzia diretta (rilasciata alle banche)

e pari al 90% per controga-ranzia (rilasciata ai confidi). Entrambi gli operatori, a seguito del riconoscimento degli interventi del FCG, dovrebbero applicare tassi di interessi e spese ridotte. L’importo massimo è € 2,5 mil. di garantito per impresa. Quanto tempo ci vuole? Questi interventi beneficiano di un canale privilegiato, quindi i tempi sono contenu-ti. Il terremoto è un brutto ricor-do, il FCG una bella realtà per ricostruire.

ziari dell’impresa nelle fasi della sua creazione, avvio o sviluppo ed i consolidamen-to di passività a breve termi-ne a condizione che il nuovo finanziamento concesso preveda l’erogazione all’impresa di credito aggiun-tivo in misura pari ad alme-no il 10% dell’importo del debito residuo in essere dei finanziamenti oggetto di consolidamento o rinegozia-zione.

Lo sviluppo delle aree turi-stiche è sostenuto dal FCG. Che tipo di operazioni? Sono ammissibili alla garan-zia le operazioni finanziarie concesse a fronte di investi-menti e per gli interventi sul capitale circolante. Nel capitale circolante sono in-cluse le operazioni finanzia-rie a breve, medio e lungo termine finalizzate alla co-pertura dei fabbisogni finan-

Quanto? Importo massimo garantito di € 2,5 milioni. Copertura? 80% dell’importo del finan-ziamento o della garanzia. Aree incentivate? Cooperative ubicate nei “Poli” di attrazione turistica. Le bellezze turistiche del paese vengono valorizzate.

altamente professionalizzato, sono titolari di privativa industriale relativa a una invenzione industriale e sono iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Gli “incubatori certificati” sono società che offrono servizi per sostenere la nasci-ta e lo sviluppo di start-up innovative.

Quali incentivi? Importo garantito massimo

€2,5 milioni, garanzia e con-trogaranzia all’80% del valore del finanziamento (o garanzia confidi), gratuiti per le impre-se e per le banche ed i confidi, assenza di vincolo del 25% dei mezzi propri.

Quali adempimenti specifici? Se la banca non acquisisce garanzie reali o assicurative, la start-up non viene valutata sui dati di bilancio.

Sviluppo del Paese attraverso l’innovazione tecnologica.

Le “start-up innovative” sono società di capitali non quota-te, con fatturati inferiori ad € 5 milioni, non distribuiscono dividendi, hanno per oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, e non derivano da fusione, scissione o cessione d’azienda o di ramo d’azienda. Inoltre, hanno prevalenza nella spesa in R&S, impiegano personale

Pagina 3 Volume I, Numero 2

Riserva POIn - “Attrattori culturali , naturali , e turismo”

Star t-up innovative ed incubatori cer tificati

Il ter remoto d’Abruzzo è lontano, il FCG è vicino

“Vuoi riemergere

dalle macerie? Sei

un innovatore?

Vuoi valorizzare le bellezze turistiche?

Il FCG è un alleato per il

tuo sviluppo”

“Poli” agevolati: • Campania (Baia di Napoli), • Puglia (Gargano, Salento), • Calabria (Alberi Bianchi, Montagne

Blu), • Sicilia (Sicilia greca, La Sicilia dei Sica-

ni e degli Elimi, Dalla Valle dei Templi alla Villa Romana).

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Definizione di impresa in “Star t-up”

Una PMI viene definita in “start-up” quando la stessa è costituita o ha iniziato la propria attività da meno di tre anni rispetto alla data di presentazione della richiesta di ammissione alla garanzia del Fondo Centrale di Garanzia.

Queste imprese non possono essere valutate sulla base dei dati storici in termini di costi, ricavi e gestione finanziaria. Quindi, occorre definire puntualmente il progetto d’impresa, le fonti finanziarie e le concrete prospettive di sviluppo in termini di mercato di riferimento e fonti di fornitura dei mezzi tecnici.

Non esistono dei vincoli specifici in termi-ni di finalità dei progetti garantibili ad eccezione dell’avvio di iniziative nei seguen-ti settori merceologici:

• agricoltura (alcuni codici ATECO sono ammessi)

• pesca (ad eccezione della controgaran-zia)

• industria automobilistica, • costruzione navale, • fibre sintetiche, • industria carboniera, • siderurgia, • attività finanziarie. Inoltre, per il settore dell’autotrasporto non

sono ammessi progetti all’interno dei quali è previsto l’acquisto di automezzi per lo svol-gimento dell’attività. In generale, esistono due limiti che verranno meglio dettagliati nel seguito: 1. Finanziamento dell’iniziativa, 2. Costruzione del business plan. Si precisa che i progetti di start-up sono quelli per i quali viene costituita una nuova società. Pertanto l’innovazione aziendale (sia essa di processo e/o di prodotto) non rientra tra i casi garantibili. Per esemplificare il concetto: se una PMI decide di ampliare il campo di azione della

propria attività mediante l’acquisto di apparecchiature tecniche, questo non costituisce investimento in start-up. Se invece la stessa impresa costituisce una nuova realtà per lo svolgimento dell’attività, allora quest’ultima costituisce un investimento in start-up. Parimenti, se a seguito di una crisi azien-dale i dipendenti decidono di avviare una nuova attività imprenditoriale, questo tipo di investimento costituisce operazio-ne ammissibile di start-up. Non è possibile finanziare linee a breve per circolante.

Quali progetti sono garantibili dal FCG ?

Sono considerati tali il capi-tale sociale, le riserve, i con-tributi in conto capitale ero-gati ex lege agevolativa, il finanziamento soci in conto futuro aumento del capitale sociale e, nel caso di imprese cooperative, i prestiti da soci. Il valore del 25% deve essere

Le modalità di finanziamen-to di imprese start-up preve-de l’apporto da parte degli ideatori di risorse non infe-riori al 25% del valore dell’intero progetto (IVA inclusa). Quali fonti di mezzi propri ?

Come devo finanziare l ’ iniziativa?

versato prima dell’erogazione del finanziamento bancario. Quali fonti di mezzi di ter-zi ? Le risorse esterne possono derivare sia dal sistema ban-cario che da altri intermedia-ri finanziari regolarmente

a b i l i t a t i a l l ’ e s e r c i z i o dell’attività di erogazione del credito. La somma dei mezzi propri e delle risorse di terzi deve essere almeno pari al valore del programma di investi-mento IVA inclusa.

to (da sommare agli altri de minimis ricevuti per verifica-re il rispetto del limite di € 200 mila in 3 anni ovvero € 100 mila nel caso del settore autotrasporto). Inoltre deve completare in tempi utili l’investimento e

La banca o il confidi devono comunicare alla cooperativa l’avvenuto accoglimento della richiesta da parte del FCG. Qualora il finanzia-mento sia stato accolto la cooperativa deve registrare il valore del de minimis ricevu-

Quali documenti produr re dopo l’accoglimento?

conservare copia quietanzata di tutte le fatture fino al conco r so de l v a lo r e dell’investimento. Tali do-cumenti potranno essere richiesti dalla banca e dal confidi in caso di ispezioni da parte del FCG. La man-

cata conservazione della documentazione o la manca-t a r e a l i z z a z i o n e dell’investimento possono far incorrere la cooperativa in una sanzione amministrativa del valore pari al de minimis ricevuto.

Inserto speciale — Linee guida per le start-up

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Pagina 5 Volume I, Numero 2

Come costruisco il business plan?

“La definizione

di un business plan

dettagliato consente di accedere a

volumi maggiori di

credito”

Sezioni Cosa includere

Composizione societaria e management dell’impresa

L’elenco dei soci, la percentuale di possesso del capitale e le esperienze lavorative pregresse. Inoltre, per gli amministratori occorre dettagliare il cur-riculum lavorativo.

Attività dell’impresa Occorre indicare sinteticamente in quale ambito opera l’impresa e con quali modalità.

Breve storia, motivazioni e prospettive di sviluppo dell’iniziativa

Cosa ha spinto i soci a costituire l’impresa? Come si è arrivati a definire il progetto? Dove si vuole arrivare nel medio-lungo periodo?

Descrizione dettagliata del programma di investimento

Cosa occorre acquisire per avviare il progetto (locali, attrezzature, etc.)? Avrò costi di pubblicità? Dovrò ac-quisire delle licenze o certificazioni?

Elenco delle voci di spesa Fornire il dettaglio dei costi che dovranno essere soste-nuti. Il totale deve essere pari al totale dell’investimento.

Fatturato previsto Quale sarà il fatturato nel prossimo triennio? Sulla base di quali fattori l’ho stimato (quantità x prezzo unitario)?

Descrizione del prodotto/servizio e dei bisogni che vengono soddisfatti

Cosa intendo produrre (o quale servizio voglio offrire) nel dettaglio (caratteristiche, modalità di erogazione, area geografica, target, bisogno, etc.)?

Descrizione del mercato di sbocco

Occorre fornire uno “studio” del mercato in termini di dimensione, andamento storico e previsioni di sviluppo. Inoltre, occorre fornire informazioni su contratti già sottoscritti o che si intende acquisire.

Descrizione del sistema competitivo Occorre indicare i principali concorrenti con la relativa quota di mercato ed il confronto con il proprio prodotto/servizio.

Descrizione del processo produttivo Il processo produttivo va suddiviso nelle proprie fasi essenziali (acquisizione fattori, trasformazione, stoccag-gio, vendita, etc.).

Mercati di approvvigionamento Occorre indicare i principali fornitori ed i tempi di pa-gamento.

Modalità di finanziamento Occorre indicare le coperture del piano di investimento (mezzi propri,finanziamento soci e banche).

Posizionamento di mercato Occorre chiarire il proprio posizionamento sul mercato in termini di prodotto/servizio, prezzi e canali distribu-tivi.

Struttura organizzativa Come sarà l’organigramma? Quanti dipendenti e in che funzione lavoreranno per l’impresa nei prossimi 3 anni?

Cosa valuta il FCG?

Vengono valutati sostanzialmente due aspetti: i) esperienza pregressa maturata dai soci nel settore di riferimento, ii) la sostenibilità nel medio-lungo periodo dell’iniziativa. Pertanto, maggiore è il livel-lo di dettaglio fornito, migliore sarà la valutazione da parte del FCG.

Il business plan è il documento attraverso il quale l’impresa mette nero su bianco la propria idea imprenditoriale. Serve a far comprendere agli interlocutori (banca, confidi, ente agevolatore) gli obiettivi dell’iniziativa, i punti di forza e le modalità attraverso le quali le idee si traducono in rica-vi, costi e margini.

Inserto speciale — Linee guida per le start-up

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Cooperfidi Italia è l’organismo nazionale di garanzia della cooperazione italiana, nato dalla fusione dei confidi regionali cooperativi e sostenuto dalle tre maggiori associazioni della cooperazione italiana AGCI, Confcooperative e Legacoop, unite nella Alleanza delle Cooperative Italiane. Eroga a favore degli istituti di credito garanzie a prima richiesta a costi contenuti, al fine di consentire alle imprese cooperative di accedere al credito a con-dizioni agevolate.

Più di due anni di esperienza nell’operatività con il FCG, il riconoscimento quale confidi certificatore del merito creditizio, 28 operazioni controgarantite, €1,9 mil. di controga-ranzie rilasciate dal FCG ed € 5,6 mil. di finanziamenti assistiti, un ufficio dedicato all’interno della struttura operativa: questi sono i numeri di Cooperfidi Italia Soc. Coop. La qualifica di certificatore del merito creditizio consentirà a Cooperfidi Italia di assiste-re ancora al meglio le proprie imprese socie nel corso del 2013, anno in cui gli effetti della crisi saranno ancora marcati. Cooperfidi Italia con i propri responsabili commerciali delle filiali (Napoli, Firenze, Bologna e Milano) è in grado di rispondere alle esigenze economico-finanziarie delle imprese cooperative di tutto il territorio nazionale e di af-fiancare le stesse affinché il FCG sappia leggere e valorizzare il loro lavoro.

Cooperfidi Italia insieme al lavoro delle cooperative socie ed alle banche può creare la sinergia necessaria per sostenere i progetti di sviluppo delle imprese ed agevolare l’accesso al credito delle stesse.

S e d e o p e r a t i v a n a z i o n a l e : c/o Palazzo della Cooperazione Via A.Calzoni, 1/3 40128 Bologna Tel: 051/0956816 Fax: 051/0956899

La presenza capillare sul ter ritorio

Punti di contatto per la presentazione delle richieste 4 filiali

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