NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA · Una nuova sfida, che ci proietta nel futuro con i piedi, o se...

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1 NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA IL 153° ANNIVERSARIO DEL CORPO LA NUOVA SEZIONE ELICOTTERI IN SARDEGNA, CONTRIBUTO ALLA SICUREZZA DI TUTTA L’ISOLA GUARDIA COSTIERA A BORDO DELLE NAVI AL FIANCO DEI TURISTI GUARDIA COSTIERA NOTIZIARIO DELLA NUMERO 1 ANNO 2018

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�1NOTIZIARIO DELLA GUARDIA COSTIERA

IL 153° ANNIVERSARIO DEL CORPO

LA NUOVA SEZIONE ELICOTTERI IN SARDEGNA, CONTRIBUTO ALLA

SICUREZZA DI TUTTA L’ISOLA

GUARDIA COSTIERA A BORDO DELLE NAVI AL FIANCO DEI TURISTI

GUARDIA COSTIERA

NOTIZIARIO DELLA

NUMERO 1 ANNO 2018

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Vieni a trovarci…Visita il villaggio Guardia Costiera

50^BarcolanaTrieste 5 - 14 ottobre 2018

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NOTIZIARIO DELLA

COSTIERAGUARDIA

EDITORIALE: nuovo strumento, nuova sfida, riparte il Notiziario: guardiamo al futuro, consapevoli della nostra storia

Cosimo Nicastro TECNOLOGIA: La nuova sezione elicotteri in Sardegna, contributo

alla sicurezza di tutta l’isola Pasquale D’Innella Capano

AMBIENTE e PESCA: Lotta senza tregua alla pesca illegale e salvaguardia dell’ecosistema marino  

Giorgio Emili

DIPORTO: “Mare Sicuro 2018” - presentata con le autorità locali l’operazione estiva della Guardia costiera per la sicurezza di bagnanti e diportisti

Marco Ferrone

STORIE DI MARE: Il Corpo delle Capitanerie di Porto festeggia il 153° anniversario dalla sua istituzione

Riccardo Barela

SICUREZZA: Guardia costiera a bordo delle navi al fianco dei turisti Paolo Giomi

MEDITERRANEO: “Mediterraneo da remare” rilancia l’alleanza con Marevivo ed Italia Nostra

Alessandra Lancia

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Editoriale

È passato un anno dall’ultimo numero del Notiziario che avete potuto leggere.

Oggi, tuttavia, riteniamo corretto parlare di una vera e propria ripartenza, perché iniziamo a pubblicare con una periodicità nuova – quadrimestrale invece che bimestrale – grazie anche alla collaborazione con un’azienda esperta nel settore che ci affiancherà e ci supporterà in questa rinnovata avventura.

Un ulteriore strumento, il Notiziario, che si affianca al sito internet istituzionale, ai nostri social e alla nostra radio, per parlare con tutti gli uomini e donne della Guardia costiera, ma anche per rivolgerci ai tanti utenti del mare, a tutto il cluster marittimo e in particolare ai giovani, lettori sensibili a tematiche importanti quali l'ambiente, i trasporti, la pesca e la sicurezza, che caratterizzano la mission del Corpo e in questo caso anche del Notiziario, un mezzo  per comunicare e condividere esperienze, impegno, risultati. Il vissuto quotidiano di quanti, come tutti noi, vivono il mare da professionisti.

Uno strumento che contiamo di poter rendere fruibile a tutti in modo più semplice e diretto, anche attraverso le risorse che il web ci mette a disposizione.

Una nuova sfida, che ci proietta nel futuro con i piedi, o se volete, con la chiglia, ben piantati nei 153 anni della nostra storia.

Proprio per questo abbiamo voluto iniziare raccontando alcuni dei tanti avvenimenti che ci hanno visto protagonisti in questi primi nove mesi dell’anno. Nove mesi intensi, in cui abbiamo avuto modo di dare il benvenuto a bordo al Comandante Generale, l’Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino. Nove mesi nei quali abbiamo salutato i nostri nuovi Ministri di riferimento, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa e il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ai quali – come è nel nostro spirito – abbiamo immediatamente offerto la nostra generosa professionalità.

Ritorno al futuro

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LA NUOVA SEZIONE ELICOTTERI IN SARDEGNA, CONTRIBUTO ALLA SICUREZZA DI TUTTA L’ISOLAOperativa da agosto con base all’aeroporto di Decimomannu

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Con la firma dell’atto di permuta, il 7 Febbraio scorso, tra Aereonautica Militare e Guardia Costiera iniziava il percorso virtuoso di integrazione interforza/interagenzia auspicata dal Libro Bianco per Sicurezza Internazionale e la Difesa approvato dal Consiglio Superiore della Difesa il 21 Aprile del 2015. L’intesa, prevedeva corsi di specializzazione, abilitazione, qualificazione, addestramento e formazione da parte dell’Aeronautica Militare mentre la Guardia Costiera, in contropartita, si impegnava a mettere a disposizione un elicottero Augusta Westland AW 139 con una disponibilità di 300 ore annue per fini addestrativi. Iniziava così una collaborazione esemplare interforze che avrebbe portato, in poco più di quattro mesi, all’apertura, in Sardegna, della quarta Sezione Volo Elicotteri gestita ed operata dal Corpo della Guardia Costiera. I mezzi aerei, e gli elicotteri in particolare, sono una componente

essenziale dell’attività operativa della Guardia Costiera, dislocati lungo il territorio italiano. Ad oggi la Guardia Costiera dispone di tre Basi aeree, con sede rispettivamente a Sarzana (La Spezia), Catania, Pescara ed ora di una sezione Volo Elicotteri con sede nella base della Aeronautica Militare di Decimomannu (Cagliari). La Prima Sezione Volo Elicotteri di Sarzana, che è stato il primo Nucleo Aereo della Guardia Costiera, è operativa dal 1991 e svolge attività di addestramento per le operazioni di volo e di manutenzione, iniziata con elicotteri della classe AB412, Koala 901. L’attuale dotazione di quattro elicotteri AW 139 (Nemo) consente oggi funzioni “Search and Rescue’’ ad ampio raggio anche per conto delle altre basi in caso di necessità. La Seconda Sezione Volo, operativa dal Luglio 2006, è dislocata nella base aerea di Catania, come secondo Nucleo

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Aereo della Guardia Costiera. Provvede al servizio di allarme “S.A.R.” (Search and Rescue”) con due aerei ATR42MP (Manta), un Piaggio P180 (Orca) e sei elicotteri AW 139 (Nemo). L’avvio delle attività della seconda sezione ha beneficiato di risorse provenienti da Sarzana, perfettamente addestrate sia per le attività di missione che di preparazione di uomini e mezzi. La convergenza di esperienze e capacità operative è in grado di fornire a ogni tipo di missione piloti, operatori di volo, aerosoccorritori specializzati per il recupero dei naufraghi e specialisti aeronautici, che assicurano perfetta efficienza e prontezza di azione. La terza Sezione Volo, istituita il 21 Gennaio 2016 a Pescara, presso l’Aeroporto “Pasquale Liberi” è nata per il controllo e salvaguardia del mare Adriatico sull’ampio tratto di costa che si estende da Ravenna fino al Canale di Otranto. È attrezzata con un aereo ATR-42 e due elicotteri Nemo AW139 con compiti di monitoraggio dell’inquinamento marino da mucillagine e altri inquinanti costieri, soccorso nautico a mare e trasporto di organi ed ammalati in affiancamento alla operatività del 118. Il 17 Luglio 2018, con la consegna del decimo elicottero Nemo AW139 presso l’aeroporto militare di Decimomannu è stata istituita la quarta Sezione Volo Elicotteri. Le funzioni previste, oltre alla attività istituzionale di allarme S.A.R. saranno la vigilanza della pesca e delle risorse biologiche, e, quindi, la tutela dell'ambiente marino e della costa. La costituzione della Sezione Elicotteri

della Guardia Costiera nell’aeroporto militare sardo è un virtuoso esempio di sinergia tra Amministrazioni, che p e r m e t t e o l t r e a d elevare il livello di in teroperabi l i tà , d i generare economie e ottimizzare le risorse a disposizione, mettendo a sistema e al servizio d e l l a c o l l e t t i v i t à

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competenza ed efficienza in un'ottica interforze e inter-agenzia. La base Aerea Militare di Decimomannu, un reparto sperimentale di standardizzazione del Tiro Aereo (Re.S.S.T.A) aggiunge, con l’arrivo dell’Elicottero AW139 (Nemo) la preziosissima funzione dell’allarme e soccorso in mare, missione specialistica del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. La base, che dista circa venti chilometri da Cagliari, dispone di ampi spazi aerei ed è particolarmente attrezzata per l’addestramento in azioni di pronto intervento. Inoltre contribuisce alle previsioni meteorologiche e al supporto tecnico operativo per il controllo del traffico aereo militare e civile in transito sulla zona. Con la disponibilità dell’Elicottero AW139 Nemo alla base aerea di Decimomannu risulta migliorata la sicurezza delle popolazioni della regione e di chiunque si trovi in transito nei mari della Sardegna. Per l’impatto sul controllo delle attività di pesca, sull’ambiente e la sicurezza in mare, l’allarme S.A.R. e il supporto logistico alle attività di ricerca anche nelle zone montane interne dell’isola e del continente, l’apertura della Quarta Sezione Volo Elicotteri di Decimomannu ha avuto ampia eco mediatica su molti media e agenzie di stampa

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L’ELICOTTERO AUGUSTA WESTLAND AW139

L'AGUSTA WESTLAND AW139 è un elicottero di tipo medio (classe 6 tonnellate), biturbina, dotato di rotore pentapala di tipo rigido. Il gruppo turbomotore è del tipo Twin Pack P&W PT6C-67C.

L'AW139 è rischierabile presso tutti gli aeroporti costieri della componente aerea del Corpo delle Capitanerie di Porto, viene impiegato principalmente per la ricerca e soccorso, ma anche per il monitoraggio delle attività del traffico mercantile, della pesca e delle acque marine.

L'equipaggio è composto di norma da due piloti, un operatore di sistemi di bordo ed un aerosoccorritore marittimo.

DATI TECNICI

OPERATIONAL SPEED: 140 KTS (259 KM/H). SERVICE CEILING: 20 000 FT ( 6560 M). RANGE: 668 NM (1237 KM)

La versione in uso dalla Guardia Costiera CP è dotata di un allestimento costituito dai seguenti elementi principali:

• Emergency float kit • External electrical hoist kit (272 kg / 600 lb) with utility hoist light • Night-sun search light SX-16 • Cabin bubble window • Weather radar • Autopilot 4 axis (additional to standard 3 axis AFCS) • SAR modes • NVG compatibility (cockpit & external light) • TCAS I Honeywell (Bendix King KTA 970) • FLIR provision / installation

Auto-deployable ELT

. Pasquale D'Innella Capano

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LOTTA SENZA TREGUA ALLA PESCA ILLEGALE E SALVAGUARDIA DELL’ECOSISTEMA MARINONel primo semestre del 2018 la Guardia Costiera ha elevato multe per oltre 5 milioni di euro e sequestrato 135 tonnellate di pescato illecito

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Prosegue l'azione incisiva della Guardia Costiera contro i sistemi di pesca illegale a tutela della fauna marina italiana. Protagonista delle operazioni anche la nave “Bruno Gregoretti - CP 920” che lo scorso giugno ha sequestrato una rete illegale di circa 5000 metri, nel compartimento marittimo di Salerno. Come noto per violazioni di questo tipo sono previsti, oltre al sequestro dell'attrezzatura da pesca vietata, sanzioni amministrative molto elevate (fino a 12mila euro). Subito dopo il sequestro è stato avviato, da parte dell'equipaggio della nave della Guardia Costiera il procedimento per la cosiddetta assegnazione dei punti, un meccanismo sanzionatorio che può arrivare alla sospensione della licenza di pesca. L'attenzione e la prevenzione verso i sistemi di pesca contrari alla normativa vigente resta dunque altissima. Gettare in mare reti illegali, che attirano e catturano senza selezione tutto ciò che transita nell'area marina adiacente, è la causa dei maggiori danni al sistema faunistico marino, soprattutto per le specie protette – delfini e tartarughe su tutte - che rischiano di finire intrappolate. Ecco dunque, l'importante compito della Guardia Costiera che con azioni costanti, mirate e puntuali esercita un forte

contrasto alle azioni illegali che producono un effetto moltiplicatore dei danni. Ogni operazione di prevenzione capillare si inserisce in un contesto più ampio: quello della salvaguardia del patrimonio ecologico. Tra le diverse operazioni di rilievo quella dello scorso luglio sempre della nave “Bruno Gregoretti, che durante un’attività di pattugliamento nel Mar Tirreno meridionale, ha individuato e intercettato al largo di Maratea un peschereccio attrezzato con “reti da posta derivanti” illegali per una lunghezza totale di quasi 11.000 metri.

Dopo il sequestro sono state intraprese tutte le azioni connesse al provvedimento. Su t u t t e i l r i c o r d a t o m e c c a n i s m o d i “assegnazione dei punti”, che comporta quale sanzione massima la sospensione del titolo professionale marittimo e della licenza di pesca, rispettivamente per il comandante e per l’armatore del peschereccio. Inoltre la Nave Bruno Gregoretti nel periodo tra il 29 maggio e il 30 giugno 2018, ha partecipato al Joint Deployment Plan (JDP), il piano d'ispezione congiunta previsto dall’Agenzia Comunitaria per il controllo della pesca, l'European Fisheries Control Agency

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(EFCA) con sede a Vigo, in Spagna. Si è trattato di un'importante azione di prevenzione coordinata a livello Europeo, che ha impegnato gli Stati dell’Unione che si affacciano sul Mediterraneo. Durante tutto il periodo delle operazioni congiunte sono state ispezionate 48 unità per un totale di 218 controlli. In particolare le attività ispettive hanno portato all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 61 mila euro, al sequestro di circa 41chilometri di reti derivanti illegali e di 309 tonnellate di pescato, proveniente da catture illegali. Relativamente all’intero primo semestre di quest’anno la Guardia Costiera ha elevato un totale di 2.268 sanzioni amministrative e individuati 206 illeciti penali per un importo complessivo che supera i 5.200.000 Euro, ed è stato disposto il sequestro di oltre 135.000 kg di prodotti illegali. E' importante ricordare che l'attività della Guardia Costiera, oltre alla salvaguardia dell'inestimabile bene comune dell'ecosistema marino, produce effetti virtuosi

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anche per il sistema economico di settore. La repressione di illeciti e la prevenzione generale, infatti, sono azioni a tutela anche di quelle aziende e imprese del settore della pesca che operano nella legalità e nel rispetto delle norme. Sistemi di pesca illegale, infatti, finiscono per inquinare il mercato e la libera concorrenza. Come ricordato, le operazioni cui ha preso parte Nave Gregoretti si inseriscono nel piano finanziato dal Fondo europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP). A questo riguardo, proprio nell’ambito del FEAMP 2014-2020, si è svolto a Napoli un'importante tavola rotonda dedicata al controllo del settore pesca; occasione per un confronto operativo e teorico tra le varie Capitanerie. L’evento è stato aperto dal saluto del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino. L'intervento conclusivo è stato affidato a Riccardo Rigillo, Direttore Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

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DAL MITO AD OGGI

Quello della difesa del mare è dunque un valore che travalica la contingenza. Secondo la raffinata sintassi del greco antico infatti il mare (“Talassa”) è declinato al femminile. Come ad esempio il nome degli alberi, perché generano vita. Come la terra e quindi il Mare. Sono neutri (altra raffinatezza acuta della lingua greca) invece i frutti dell'albero, perché considerati solo oggetti. Il mare è femminile perché è in grado di dare vita: di essere la grande Madre-Mare. Questa l’eredità che la lingua greca ci ha lasciato. La distinzione tra ciò che ha un'anima e ciò che non la possiede. Così la Guardia Costiera italiana svolge un compito non solo di vigilanza , ma soprattutto etico, attraverso l’assidua protezione di un bene vivo, animato, fecondo come il mare. Si tratta di un ruolo di grande rilevanza che deve fare i conti ogni giorno con molteplici difficoltà: dalla tenacia dei trasgressori all'impegno duro o costante del lavoro. Del resto è stato proprio un grande Greco, Esopo, che nella favola “I naviganti” ha avvertito una volta per tutte gli scampati alla tempesta (“xeimon”): “Compagni, è giusto essere felici, ma solo se si tiene in conto che potrebbe capitare una nuova tempesta...”. Come l'impegno del Corpo che non può dirsi mai concluso.

Pierangelo Bottaro, Giochi di luce, olio su tela

Giorgio Emili

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OPERAZIONE “MARE SICURO 2018”

PRESENTATA CON L’INTERVENTO DELLE AUTORITÀ LOCALI LA CAMPAGNA PER LA

SICUREZZA DI BAGNANTI E DIPORTISTI Uno sguardo alle attività nel Lazio e in Liguria

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Anche quest’anno la Guardia Costiera, intensificando il suo impegno operativo nelle nostre acque, è scesa in campo – o meglio, in mare – per garantire una capillare e costante presenza quotidiana nel periodo estivo di maggiore rischio per la sicurezza in mare e nei principali laghi italiani. L’obiettivo è dare maggiore sicurezza ai bagnanti e agli appassionati del mare offrendo lungo gli oltre otto mila chilometri di costa italiana immediata assistenza in caso di necessità e mantenendo attivo uno stretto controllo di legalità e di prevenzione verso i comportamenti imprudenti, come può esercitarsi in un periodo di riposo estivo per la maggior parte dei cittadini. Per contribuire all’attività di sensibilizzazione, sono stati chiamati a dare il loro contributo all’equipaggio della Guardia Costiera atleti e personaggi pubblici, che hanno sostenuto gli uomini e le donne del Corpo nella

promozione di messaggi sulla sicurezza in mare e la tutela dell’ambiente marino e costiero. Diversi i testimonial, uno per ciascuno dei 15 Comandi regionali, che hanno, con entusiasmo, aderito all’iniziativa. Tra questi, il nuotatore campione olimpico Massimil iano Rosol ino, tes t imonial d’eccezione per il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. Tra le realtà regionali, una rilevante cerimonia ha avuto luogo nel Lazio. Il 19 giugno 2018, presso la Capitaneria di Porto di Fiumicino, la Direzione Marittima del Lazio di stanza a Civitavecchia, in un evento dedicato alla comunicazione con il grande pubblico ed in presenza di Autorità Regionali e locali, ha esposto i punti salienti dell’operazione “Mare Sicuro” per l’anno 2018. Alla presenza del Direttore Marittimo del Lazio Capitano di Vascello Vincenzo Leone, l’evento laziale ha avuto la

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partecipazione del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dei Capi di Compartimenti Marittimi dipendenti, con l’obiettivo si illustrare in una conferenza stampa congiunta con la Presidenza della Regione Lazio, le attività che la Guardia Costiera sostiene sulla costa laziale per garantire, ad utenti e diportisti la giusta sicurezza, nel rispetto delle regole del mare. Come ospite di eccezione dell’evento, ha partecipato alla conferenza stampa anche l’attore romano Enrico Brigano diportista appassionato e patentato nonché testimonial della mission della Guardia Costiera. Enrico Brignano spende molto del suo impegno per il mare ed è tra coloro che condividono in toto i valori e gli sforzi costanti e quotidiani del Corpo, che da sempre si adopera

per sensibilizzare i cittadini sul corretto e sicuro modo di vivere il mare con usi e comportamenti favorevoli al suo godimento, al rispetto e alla conservazione. Il Litorale di competenza della Direzione Marittima si estende sull'intero tratto costiero laziale, incluse le isole Pontine, per una lunghezza di circa 368 Km, una superficie acquea di circa 20.000 Kmq per una presenza stimata di 14 milioni di persone interessate. Motivo di soddisfazione è stato l’annuncio del Presidente Zingaretti della prossima apertura di due sportelli regionali, come uffici a disposizione delle amministrazioni comunali laziali per le politiche e le attività legate al settore marittimo. I nuovi uffici potranno garantire in questa e nelle prossime stagioni una maggiore efficienza e collaborazione fra diverse istituzioni a favore dell'utenza, con l'importante contributo

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della Guardia Costiera. Anche in Liguria si è svolta la manifestazione di presentazione della Campagna Mare Sicuro 2018. Nella conferenza stampa dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Direttore Marittimo della Liguria e Comandante della Capitaneria di Porto di Genova, è stato riportato il numero delle verifiche svolte nelle ultime tre stagioni balneari in Liguria e nel bacino lacustre del Lago Maggiore dove in estate la Guardia Costiera opera con mezzi e uomini propri. Il Litorale di competenza della Direzione Marittima si estende sull'intero tratto costiero ligure per una lunghezza di circa 330 Km ed una superficie acquea di circa 13.000 Kmq. Come l’attore Enrico Brignano a Fiumicino, così al fianco dell’Ammiraglio Nicola Carlone sono intervenuti due noti personaggi esperti di mare. Il velista Giovanni Soldini che

ha compiuto due volte il giro del mondo in solitaria ed il recordman di t raversa te d i nuoto Giovanni Branca to , hanno tes t imonia to l’importanza della sicurezza in mare e sostenuto, con la loro testimonianza, l’impegno della Guardia Costiera per consentire una corretta fruizione del mare e l’ordinato svolgimento di tutte le attività ricreative e produttive che ad esso si legano nel periodo estivo.

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UNA RISPOSTA ALLE ISTANZE DELLA NAUTICA: IL NUOVO CODICE

Il 27 aprile, a Civitavecchia, presso la sala convegni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, si è tenuto il convegno “La riforma del codice della nautica da diporto” (decreto legislativo 3 novembre 2017, n. 229), un’occasione per approfondire e per evidenziare, attraverso l’esame dei più rilevanti temi oggetto del provvedimento, quelle risposte che da tempo il settore richiedeva. Durante il suo intervento, l’Ammiraglio Giovanni Pettorino, Comandante Generale del Corpo, ha sottolineato l’importante innovazione introdotta dalla nuova riforma, volta a semplificare, standardizzare e digitalizzare le procedure amministrative legate al diporto, anche attraverso l’utilizzo di sistemi come il SISTE (Sistema Telematico Centrale della Nautica da Diporto) e l’anagrafe nazionale delle patenti nautiche. Anche l’introduzione a livello strutturale del Bollino Blu rappresenta un traguardo importante quale strumento a favore dell’utenza, volto ad evitare duplicazioni e sovrapposizioni dei controlli, con lo scopo di permettere ai diportisti di vivere il mare serenamente e in completa sicurezza. Proprio sulla sicurezza della navigazione delle unità da diporto è stato confermato il ruolo centrale ed esclusivo svolto dal Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, al quale spetta la pianificazione, la direzione e il coordinamento dei controlli in materia di sicurezza. Una previsione pienamente in linea con il decreto legislativo che, in attuazione della “Legge Madia”, ha razionalizzato le funzioni delle forze di polizia , senza mutare il quadro delle attribuzioni del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, che , a tutela degli usi civili del mare, continua ad esercitare i propri compiti di polizia specialistica legati alla sicurezza della navigazione e del traffico marittimo, alla tutela dell’ambiente marino ed alla vigilanza sulle attività di pesca e acquacoltura. Il Comandante Generale, nel suo intervento ha parlato anche ai numerosi studenti di diversi istituti nautici presenti al convegno, facendo riferimento all’istituzione della “Giornata del Mare e della Cultura Marinara” - che ricorrerà annualmente l’11 aprile - e del suo ruolo fondamentale per stimolare la cultura del mare nelle nuove generazioni e con esso il necessario e imprescindibile rispetto dell’ambiente marino.

LE REAZIONI NEL MONDO DELLA INDUSTRIA:

Soddisfazione per il varo del Nuovo Codice tra i vertici di Ucina – Confindustria Nautica, con il delegato della riforma Maurizio Balducci che definisce il nuovo codice “la restituzione di norme chiare, semplificate e competitive rispetto a quelle in vigore in Europa, una boccata d’ossigeno ed un sostegno importante per l’industria”. Un concetto sposato appieno e rimarcato anche dal presidente emerito di Ucina, il dottor Massimo Perotti che aggiunge: “La semplificazione del codice rappresenta un valore trainante per la cantieristica in relazione alla iscrizione delle navi da diporto al Registro internazionale, bastando quindi un solo libro di bordo”. Gli fa eco il presidente di Ucina Confindustria Carlo Demaria che dichiara con soddisfazione: “La legge è finalmente in vigore e il lavoro di riforma giuridica fortemente voluto dall’Associazione di categoria, insieme ad Assilea, Assomarinas, Assonat, Confarca e Federazione Vela è sostanzialmente completato”.

Marco Ferrone

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IL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTOFESTEGGIA IL 153° ANNIVERSARIO

DALLA SUA ISTITUZIONE

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La celebrazione del 153° anniversario della costituzione del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera è stata, come nello stile della Guardia Costiera, una cerimonia sobria che si è tenuta mercoledì 18 luglio 2018 nella sede del Comando Generale a Roma, per la seconda volta della sua storia. Un corpo militare particolarmente vicino ai cittadini ai quali garantisce, quotidianamente la salvaguardia della vita in mare, la sicurezza dei trasporti marittimi e la tutela dell’habitat marino. Questo principio è, tra altri, fondamento della missione operativa della Guardia Costiera: “è un compleanno che riteniamo opportuno, anzi necessario, per celebrare annualmente le tradizioni di un corpo che ha dato il suo contributo al consolidamento e allo sviluppo sociale, economico e delle attività marittime e portuali del nostro paese, dall'unità in poi” queste le parole del Comandante Generale, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, per sottolineare la ricorrenza della fondazione del Corpo e l’importante ruolo che, da sempre, la Guardia Costiera svolge per la comunità nazionale ed internazionale. Un compleanno da celebrare per quanto il

Corpo ha fatto nel suo lungo passato e ha in animo di fare nel prossimo futuro. All’evento hanno presenziato il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, il Ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, e un’ampia platea di Autorità militari, politiche e religiose. L’Ammiraglio Girardelli, nel suo intervento, ha portato il proprio saluto "a tutti gli uomini e donne, militari e civili, del Corpo delle Capitanerie di Porto, soprattutto a quelli impegnati in questo momento a bordo dei mezzi navali e aerei, al Comando Generale e nei Comandi territoriali, al servizio e per il bene della comunità". Il Ministro Toninelli, in chiusura della cerimonia, ha espresso "un grazie di cuore per la tutela del nostro mare e delle nostre coste, anche per la grande professionalità e umanità al servizio della vita degli altri. Parallelamente – ha poi aggiunto il Ministro – stiamo lavorando come Sistema Paese al potenziamento delle capacità operative della Guardia Costiera

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libica nelle attività di controllo, pattugliamento delle coste e SAR (Search And Rescue, Ricerca e Soccorso, ndr) attraverso la creazione di un centro di coordinamento dei soccorsi a Tripoli, la cessione a titolo gratuito di unità navali e lo svolgimento di attività addestrative e di formazione del personale”. “Tutte queste progettualità – ha concluso il ministro – vedono protagonista il Corpo che ha ricevuto mandato dall’Unione Europea di sviluppare le capacità logistiche ed operative SAR della Guardia Costiera Libica e che ha recentemente contribuito, con la cessione di 10 unità navali, a svolgere un’opera strategica a beneficio delle autorità libiche per contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani sui barconi della morte”. Emozionante, a conclusione della cerimonia, il momento della consegna di 3 medaglie al valore di Marina, due d'argento e una d'oro, a militari del Corpo che, dimostrando professionalità e perizia marinaresca in diversi scenari operativi, hanno salvato la vita di numerose persone mettendo a rischio la propria incolumità.

L’istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto è avvenuta il 20 luglio 1865 con Regio Decreto 2438 del Re Vittorio Emanuele II. Il decreto istitutivo fu il risultato della fusione dei Corpi di Stato Maggiore dei Porti e dei Consoli di Marina rappresentanti dei diversi Stati preesistenti al Regno. Una nascita strettamente legata alla storia dell’unità nazionale. Il Regio Decreto, unificando gli ordinamenti portuali previgenti nel neonato Regno d'Italia, sanciva così la nascita di un nuovo Corpo composto da funzionari civili che divennero militari per necessità di difesa con lo scoppio della Prima Guerra mondiale. Con Decreto luogotenenziale del 3 febbraio 1918 il Ministro della Marina affidò definitivamente alle Capitanerie di porto i servizi che interessavano la difesa militare. Il Corpo fu definitivamente inquadrato militarmente nel mese di novembre del 1919 e infine entrò a far parte dei corpi della Regia Marina nel settembre del 1923.Una curiosità: anche nel periodo non militare del Corpo i funzionari vestivano l'uniforme del Commissariato della Marina Militare, anche se priva di segni distintivi di appartenenza alle Forze Armate. Dal 1996 con una serie di accorpamenti funzionali, gli uffici delle Capitanerie di porto passarono sotto il controllo del Ministero dei Trasporti e della Navigazione, nato, all’epoca, dall’accorpamento tra Trasporti e Marina Mercantile. Fu la riforma Bassanini varata dal governo D'Alema ed entrata in vigore nel 2001 che affidò il Corpo della Guardia Costiera – Capitanerie di Porto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Cenni storici sulla istituzione del Corpo e sulle sue attività

Riccarco Barela

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Campagna “TRAGHETTO SICURO” – 2018

GUARDIA COSTIERAA BORDO DELLE NAVIAL FIANCO DEI TURISTI

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È un controllo di “uomini e mezzi” quello che il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera ha avviato a partire dal primo luglio, quando negli attracchi italiani è massima l’affluenza dei turisti verso le principali mete vacanziere raggiungibili via mare, sia italiane che internazionali. Ed è proprio per garantire la massima sicurezza ai passeggeri delle navi che è nato il progetto “traghetto sicuro”, che si pone l’obiettivo non solo di verificare, ed eventualmente segnalare, le falle presenti nei sistemi di sicurezza delle navi, ma anche di porre in essere un rigoroso controllo dei documenti dei passeggeri. Per questo il piano stilato dalla Guardia Costiera per l’anno in corso ha previsto un importante potenziamento degli ispettori a bordo delle navi adibite al trasporto di veicoli e passeggeri (Ro-Ro/Pax) che collegano sia i porti italiani sia i principali porti stranieri. Le squadre di ispettori, composte da ufficiali e sottoufficiali del Corpo altamente specializzati in sicurezza della navigazione, hanno avviato delle verifiche tecniche e amministrative sul mantenimento degli standard di sicurezza previsti dalle normative di settore, per garantire ai passeggeri condizioni di massima tranquillità durante la

navigazione. Tra le mission di “traghetto sicuro” c’è anche il consolidamento degli altissimi standard raggiunti dal naviglio nazionale, performance confermata dal passaggio dal decimo posto del 2015 al settimo posto raggiunto dell’Italia sui 73 Stati censiti nel 2017 ( Annual Report del Segretariato del Paris MoU – nota 1 ), decretando il naviglio italiano tra le flotte più virtuose a livello internazionale. Numeri importanti, che necessitano di controlli adeguati e rivolti principalmente agli utenti delle navi italiane. Il progetto è stato avviato in tutti i principali porti italiani, compreso quello di Civitavecchia, che con i suoi circa 8 milioni di passeggeri all’anno rappresenta uno dei principali scali turistici di tutta Italia. I nuclei specializzati della Guardia Costiera effettuano delle verifiche della durata complessiva di 2/3 giorni, attraverso controlli sia in porto che durante la navigazione. E non mancano già le prime segnalazioni di difformità rilevate, concentrate su impianti e d o t a z i o n i d i s i c u r e z z a , c h e v e n g o n o immediatamente ripristinati e resi di nuovo efficienti al 100%. Proprio a Civitavecchia, ad esempio, nel corso di un controllo è stato accertato il danneggiamento di un cavo del sistema di ammaino di un'imbarcazione di salvataggio, di

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fatto inutilizzabile. Il guasto ha portato al fermo della nave fino al completo ripristino delle funzionalità del mezzo collettivo di salvataggio. Diverse le squadre di tecnici specializzati del Corpo impegnate nel progetto in tutta Italia, i cui controlli, che hanno riguardato il 33% della flotta Ro-Ro/passeggeri di bandiera italiana, sono andati avanti fino al termine della stagione vacanziera. Un’attività intensa che ha portato degli importanti risultati, infatti, è stato attestato che, il 100% della flotta Ro-Ro ha garantito i collegamenti con i principali porti nazionali ed internazionali con regolarità, senza far registrare alcun incidente. Controlli sui mezzi, e i relativi dispositivi di sicurezza, ma anche controlli sulle persone. Ed è qui che arriva il principale appello/suggerimento della Guardia Costiera in zone di transito da e verso scali internazionali: in porto bisogna ragionare come se si fosse in aeroporto, e quindi presentarsi nelle zone di transito soggette a controllo, dotati di tutti i documenti necessari per imbarcarsi, in primis il documento di identità, che deve essere esibito anche per i minori accompagnati, compresi i bambini. Una corretta e puntuale procedura di imbarco aiuterà non soltanto le Capitanerie di porto a tenere sempre aggiornati i dati passeggeri, ma aiuterà anche gli equipaggi a bordo delle navi, e gli stessi utenti dei traghetti, a navigare in assoluta sicurezza e serenità. L'iniziativa della Guarda Costiera ha ottenuto il plauso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha ricordato l'importanza di poter garantire “la massima sicurezza proprio nel periodo in cui si intensifica il traffico marittimo verso le destinazioni turistiche nazionali e internazionali. Le squadre ispettive del Corpo stanno conducendo verifiche tecniche ed amministrative sul mantenimento degli standard previsti dalle normative. Per questo il Ministero plaude e ringrazia la Guardia Costiera”.

Paolo Giomi

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“MEDITERRANEO DA REMARE” RILANCIA L’ALLEANZA CON MAREVIVO ED ITALIA NOSTRA

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Guardia Costiera e Marevivo Italia insieme per valorizzare e difendere il mare, attraverso la ricerca scientifica e l’educazione ambientale nelle scuole. Un protocollo d’intesa in tal senso è stato sottoscritto il 28 giugno da Rosalba Giugni presidente di Marevivo, associazione impegnata da anni nella difesa di mare e coste e dal comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Giovanni Pettorino. L’intesa è stata firmata durante la tappa romana della campagna “Mediterraneo da remare”, promossa dalla fondazione UniVerde e dalla stessa Marevivo Italia per la sensibilizzazione alla tutela del Mar Mediterraneo, presenti tra gli altri il ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio Sergio Costa e il presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio. La nuova intesa si inserisce nel solco della collaborazione già sperimentata con “Mare Mostro”, con i comandi regionali

della Guardia Costiera mobilitati in incontri e lezioni con scuole e realtà marittime locali per sensibilizzare gli operatori rispetto al problema della dispersione di plastiche e microplastiche in mare. “E’ grazie alla segnalazione della Guardia Costiera che Marevivo è riuscita a far approvare la legge sulle oloturie per proteggerle dalla pesca eccessiva - ha ricordato la presidente Giugni - Ora continueremo a lavorare insieme a progetti di educazione ambientale con le scuole attraverso i Comandi presenti sul territorio e porteremo avanti le nostre campagne per proteggere l’ecosistema marino e diffondere la cultura del mare”.

“In tale direzione proseguiremo insieme l'attività di sensibilizzazione, che resta l'elemento fondamentale per tutelare l’ambiente marino - ha detto l’ammiraglio Pettorino - Un'attività rivolta ai giovani, i quali, ascoltano attentamente quando si parla di ambiente, perché ambiente significa futuro”.

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E di storie gli uomini e le donne della Guardia Costiera ne hanno da raccontare. Come quella legata alla missione internazionale “Bahar”, svolta durante la guerra del Libano del 2006 e ricordata dal comandante Pettorino durante il suo intervento: in quell’occasione la Guardia Costiera, su mandato del Ministero dell’Ambiente retto dall’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio, provvide alla bonifica dei residui dell’olio combustibile finito in mare dopo il bombardamento della centrale termoelettrica di Jieh, a sud di Beirut. Per non dire delle numerose operazioni di polizia giudiziaria per il controllo e la repressione di reati nel e sul mare, grazie alla professionalità acquisita nel tempo e alla conoscenza approfondita della normativa nazionale e internazionale del settore marittimo. Insieme a Marevivo Italia la Guardia Costiera potrà offrire il suo contributo alla ricerca scientifica e all’educazione ambientale, sempre nell’orizzonte della difesa del mare e delle sue risorse. Va in questa direzione anche l’impegno nella campagna #IoSonoambiente promossa dal Ministero dell’Ambiente per contrastare l’uso, e soprattutto, l’abuso della plastica usa e getta, a tutela in prima battuta di spiagge e mari e che ha visto insieme Guardia Costiera e Carabinieri Forestali. Durante l’estate 2018 sono stati attivati più di 35 spazi “Scoperta natura”, dislocati in moli, piazze e spiagge di richiamo turistico all’insegna dello slogan “Prenditi cura del tuo mondo”. Dal Poetto in Sardegna alle siciliane San Vito Lo Capo e Noto, dal Gargano e dal Salento in Puglia fino ai lidi di Marche e Romagna, gli esperti delle Capitanerie di Porto insieme ai carabinieri dei raggruppamenti Biodiversità, Parchi e Reparto Cites, hanno incontrato turisti e

operatori del mare raccontando con attività curiose e divertenti cosa può fare ogni semplice cittadino per difendere l’ambiente cominciando dal proprio comportamento. Un’attività partita il 5 agosto da Sabaudia e approdata il 31 a Noto e che non si è fermata neanche a Ferragosto, sull’affollato lungomare di Ostia. Perché la tutela del mare comincia dalla terraferma, cominciando – ad esempio – a fare a meno della plastica.

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LE OLOTURIE, UN PREZIOSO COMPONENTE DELLA FAUNA MARINA IMPORTANTE PER IL CONTROLLO DELLA QUALITÀ DEI NOSTRI MARI

Le Oloturie, detti anche cetrioli di mare, appunto per la loro somiglianza all’ortaggio, appartengono alla famiglia degli echinodermi. Questi animali sono un gruppo di organismi esclusivamente marini, le specie che lo compongono sono raggruppate in 5 classi che comprendono organismi sessili come i gigli di mare o stelle marine piumate (Crinoidei) ed organismi liberi come le stelle di mare (Asteroidei), le stelle serpentine (Ophiuroidei), i ricci (Echinoidei) e, appunto, i cetrioli di mare (Oloturoidei). Quasi tutti conducono vita libera su fondi marini, tuttavia alcune oloturie occupano anche l’ambiente pelagico. Costituiscono un phylum caratterizzato da simmetria raggiata pentamera, anche se in alcuni gruppi vi è un ritorno alla simmetria bilaterale

(oloturie). Altre caratteristiche peculiari sono la presenza del sistema acquifero utilizzato per la

deambulazione, la mancanza di una regione cefalica, il corpo organizzato intorno ad un asse oro-aborale, e la presenza di un dermascheletro molto sviluppato. Dal punto di vista alimentare gli echinodermi posso essere macrofagi e quest’ultimi sospensivori o detritivori. La locomozione avviene in diversi modi: strisciando con le braccia, attraverso i pedicelli e gli aculei, altri possono scavare nel sedimento un tubo in cui generano una corrente respiratoria. Delle 143 specie mediterranee note, 120 sono state rinvenute nei mari italiani. Per quel che riguarda l’attività di pesca relativa alla specie delle oloturie, questa è diventata un’attività quasi “selvaggia”. Negli ultimi tempi, infatti, attorno ai cetrioli di mare, si è sviluppato un mercato clandestino - generato dalla richiesta di questi echinodermi in primis dall’industria alimentare e, in seconda battuta, da quella della cosmesi – alimentato anche da una smisurata richiesta che perviene dall’Oriente. Per comprende al meglio perché si sia generato un così fiorente mercato attorno al cetriolo di mare, basta dire che un kilo di questo prodotto arriva a costare fino a 500€, per specie dozzinali, e addirittura supera i 2000€ per specie considerate pregiate. In questo caso il contrasto ad una pesca senza controlli è di fondamentale importanza dato che l’oloturia è un elemento marino di grande rilevanza per quel che riguarda la biodiversità dell’ambiente sommerso, essa infatti è considerata lo “spazzino del mare” garantendo il riciclo di sostanze nutritive utili al mantenimento della fauna e della flora marina. Con decreto n.156 del 27/02/18 del MIPAAF è stato stabilito il divieto di pescare (comprese anche le catture accessorie), detenere a bordo e sbarcare esemplari di oloturie fino a dicembre 2019.

Riferimenti Bibliografici e fonti: Sito ISPRA Echinodermi

Un Cetriolo di Mare. Specie protetta di alto valore economico ed ambientale

Alessandra Lancia

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Iscrizione n.246/99 al Registro della Stampa del Tribunale di Roma - Sezione per la Stampa e l’Informazione

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ARTICOLI a cura Telpress Italia S.r.l.

finito di stampare settembre 2018

Centro Tipografico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,

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NUMERO 1 ANNO 2018

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