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L’INCLUSIONE E LA VALORIZZAZIONE DEGLI ALLIEVI ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO UNIVERSALE DELLA MUSICA LICEO SCIENTIFICO COCITO ALBA 4 DICEMBRE 2013 RELATORE ANNA MARIA GHELTRITO NOTE PER CRESCERE

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L ’ I N C L U S I O N E E L A V A L O R I Z Z A Z I O N E D E G L I A L L I E V I A T T R A V E R S O I L L I N G U A G G I O

U N I V E R S A L E D E L L A M U S I C A

L I C E O S C I E N T I F I C O C O C I T O

A L B A 4 D I C E M B R E 2 0 1 3

R E L A T O R E A N N A M A R I A G H E L T R I T O

NOTE PER CRESCERE

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Che cos’è la musicoterapia ?

La federazione mondiale di musicoterapia ha dato, nel 1996, la seguente definizione:

«La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia ed armonia), da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive.

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ARMONIZZAZIONE

Obiettivo della musicoterapia è quello di favorire un processo di un’armonizzazione dell’individuo o del gruppo, attraverso la sintonizzazione e l’empatia.

Si agisce sulle tre integrazioni (Postacchini )

1) integrazione spaziale

2) integrazione temporale

3) integrazione sociale

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Lo sviluppo dell’autostima e della consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti

(integrazione spaziale)

Ogni individuo ha bisogno di essere apprezzato, valorizzato, accolto, stimolato per esprimere le proprie capacità.

Il percorso musicoterapico inizia con la valorizzazione delle capacità del soggetto per poi arrivare alla consapevolezza dei propri limiti così da organizzare strategie alternative per il superamento delle difficoltà.

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Integrazione temporale

Il passo successivo è quello di agire sulle difficoltà in ambito cognitivo.

In questo caso si metterà in pratica un percorso di musicoterapia cognitiva che aiuterà il soggetto a migliorare le proprie capacità.

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Integrazione sociale

Una maggiore autostima e un miglioramento nella sfera cognitiva facilita lo sviluppo relazionale

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Il percorso musicoterapico si sviluppa attraverso:

La piena accoglienza dello stato emotivo, cognitivo e relazionale dell’individuo (sintonizzazione).

La condivisione e la comprensione del soggetto (empatia), stadio che accompagna l’individuo ad un processo di consapevolezza delle proprie difficoltà e alla valorizzazione delle proprie capacità.

La stimolazione a trovare strategie diverse per raggiungere l’obiettivo.

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L’intervento musicoterapico all’interno di un

progetto di riabilitazione cognitiva

Gli obiettivi dell’intervento musicoterapico non sono solo musicali: nelle linee generali seguono quelli di ogni singola materia scolastica.

Il percorso musicoterapico deve tenere presente le attitudini di ogni bambino, le diverse modalità di apprendimento e integrarle all’interno del gruppo, valorizzando il contributo che riesce a dare ogni soggetto. È importante presentare le attività in modi diversi tenendo presente le varie tipologie di intelligenza e modalità di apprendimento (v. Giacomo Stella e Luca Grandi, Come leggere la dislessia e i DSA, Giunti, Milano

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L’apprendimento

Situazione apprenditiva

IMPUT

AZIONE Comprensione dell’imput

Elaborazione output

RISULTATO

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Gli imput dovranno essere efficaci per favorire l’azione che si

concretizza sui risultati.

Nel nostro caso dobbiamo lavorare sui suoni, sui fonemi,

sulle sillabe.

Inizialmente con particolare attenzione alla percezione e alla

discriminazione uditiva.

Secondariamente si passerà alla riproduzione fonetica delle

lettere, l’unione di esse per formare le sillabe, la successiva

unione delle sillabe per formare le parole.

Tutto il percorso deve essere supportato da tecniche musico-

terapiche quali la risonanza corporea, la musicoterapia cogni-

tiva ed il metodo analitico compositivo per quanto riguarda il

lavoro sulla costruzione del testo.

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Ipotizzando un intervento a carattere preventivo proponibile in una scuola dell’infanzia gli obiettivi potrebbero essere:

Consapevolezza della propria individualità in relazione allo spazio circostante

Esplorazione spaziale

Sviluppo delle capacità spazio-temporali

Sviluppo delle capacità di coordinazione

Esplorazione della sfera emotiva

Sviluppo relazionale

Sviluppo dei prerequisiti del pensiero logico.

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Attività

I giochi da proporre dovranno coinvolgere in primo luogo il movimento grosso motorio, inizialmente libero e poi strutturato, e successivamente quello fino motorio.

Es: Ascoltando una musica molto tranquilla, i bambini devono esplorare uno spazio camminando, rotolandosi, strisciando, saltando ecc.

Seguendo le indicazioni di una canzoncina i bambini devono prendere le movenze di diversi animali.

Al suono di uno strumento i bambini potranno camminare o correre, seguendo la velocità che propone il musicoterapista, ma senza toccarsi. Quando il musicoterapista smette di suonare tutti fermi immobili.

Si inseriscono giochi di movimento euritmico e vocalizzazione: i bambini si muovono pronunciando le vocali e consonanti imitando con il corpo la fonetica, l’intensità e l’altezza del suono.

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Giochi fonologigi

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E così per le altre lettere

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Giochi sillabici le singole lettere si incontrano

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Attività

Il gioco delle bolle di sapone permette lo sviluppo della motricità fine: un bambino alla volta dovrà colpire con il mazzuolo dello xilofono le bolle di sapone. Inizialmente i bambini tendono a colpire più bolle nel minor tempo possibile (un sottofondo musicale, con un brano molto tranquillo aiuterà a controllare l’azione, favorendo un movimento più lento e preciso). L’obiettivo è di direzionare il movimento del braccio verso una singola bolla e colpirla con il battente. Abbiamo quindi la presenza di una precisa intenzionalità.

Il passo successivo sarà quello di dare al bambino una piastra sonora e chiedergli di scegliere una bolla di sapone, suonando la piastra fino a quando la bolla non scoppia; un’alternativa sarà quella di chiedergli di suonare solo quando la bolla esplode. Questo esercizio è molto difficile per bambini così piccoli: bisognerà proporlo ad un bambino per volta indicando la bolla da seguire con il dito, così da facilitare il compito.

Si proporrà di suonare lo xilofono mettendo poche piastre alla volta così da facilitare l’esecuzione precisa, non tanto a livello di melodia ma quanto a precisione temporale e spaziale (colpire una piastra alla volta).

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L’intervento musicoterapico in scuola elementare può avere un indirizzo più riabilitativo.

Il musicoterapista progetterà un percorso basandosi sulle indicazioni delle insegnanti e dell’equipe psicopedagogica

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Gli obiettivi generali, per il primo ciclo, per esempio, potranno essere:

Acquisizione del concetto di successione

Acquisizione del concetto di sequenza

Acquisizione del concetto di gruppo di appartenenza (insiemi)

Acquisizione del concetto di struttura semplice (dialogo, pensiero)

Acquisizione del concetto di addizione

Acquisizione del concetto di sottrazione

Sviluppo delle capacità logiche

Sviluppo delle capacità di organizzazione spazio-temporale

Sviluppo della capacità di attenzione

Sviluppo della capacità di comprensione.

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Attività

I giochi da proporre inizialmente sono quelli in cui si affronta il concetto di successione temporale.

Il bambino, attraverso giochi di movimento, deve prendere coscienza della ritmicità regolare.

Questo passaggio è molto importante nel percorso di crescita perché va ad agire sia nella sfera cognitiva sia in quella relazionale.

La capacità di adeguarsi a diverse successioni temporali sviluppa, attraverso un processo di generalizzazione dell’esperienza acquisita, una capacità di adattabilità a situazioni che non sempre coincidono con i propri tempi.

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Attività

Il trenino tamburino: si forma un trenino, dove la locomotiva (inizialmente il musicoterapista) ha un tamburo e determina il tempo dell’andatura: ad ogni battito deve corrispondere un passo, proprio nel momento in cui il piede tocca il pavimento. Durante il tragitto si cambierà la velocità e di conseguenza l’andatura.

Il gioco dell’orologio, già proposto per le scuole materne, qui si complica: la lancetta viene impersonata da una palla che ogni bambino deve passare al compagno, seguendo il movimento orario, nel momento in cui scatta il secondo. Ognuno, a seconda del turno, dovrà dire «tic o tac»

Il palleggio seguendo la velocità temporale della canzone. Il musicoterapista si mette seduto di fronte ad un bambino ed inizia a cantare una canzone lanciandogli la palla, in modo che il momento di presa coincida con i movimenti musicali della canzone: il palleggio diventa una sorta di metronomo. Se il bambino non rispetta il tempo il musicoterapista dovrà rallentare o accelerare l’esecuzione della canzone, adeguandosi. Ogni indugio metterà in maggior risalto le irregolarità nel fluire del tempo. È consigliabile proporre canzoni molto brevi per non richiedere un tempo di attenzione troppo lungo.

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Esempio di percorso con i gesti suono

Ad ogni disegno corrisponde un gesto suono (battito di mani, di piedi, schiocco di dita ecc.)

Esempio quattro battiti di mani

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SOSTITUZIONE DEI DISEGNI CON CARTONCINI COLORATI

A QUATTRO CARTONCINI ROSA CORRISPONDONO QUATTRO BATTITI

DI MANO

CON LO STESSO METODO SI PROCEDE PER GLI ALTRI GESTI SUONO

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Attività

Il passo successivo sarà quello di inserire a questa sequenza temporale un accento forte che potrà essere ogni due, tre, quattro battiti. Avremo così una suddivisione metrica della continuità temporale.

I giochi da proporre possono essere uguali a quelli proposti per affrontare il concetto di regolarità e sequenzialità, con l’aggiunta di un movimento, suono, colore più accentuato nel momento in cui cadrà il battere della battuta. Questa fase è molto importante perché il bambino inizia a dividere una successione attraverso un accento che cadrà sempre alla stessa distanza, si lavora quindi sui prerequisiti del pensiero logico e precisamente sui concetti di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.

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Concezione di metro

Suddivisione regolare, della sequenza temporale, tramite accenti forti e deboli

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Intonazione delle parole

Si propongono giochi di intonazione melodica delle parole sottolineando il loro accento metrico.

MA RE CO SÌ

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Schemi metrici

Ca sa

INSERIRE LE PAROLE A DUE SILLABE

CON ACCENTO TETICO NEI CERCHI.

Per esempio CA SA

IL CERCHIO GRANDE CORRISPONDE

ALL’ACCENTO FORTE

SE DOVESSIMO SCRIVERE LA PAROLA

COSI’ DOVREMMO INVERTIRE LA CON-

SECUZIONE DEI CERCHI

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PARTITURE PER INSERIRE PAROLE DA TRE COLPI DI TAMBURO

FRA GO LA

LAM PO NE

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Il ritmo

Acquisito il concetto di battuta regolare (contenitore), si potrà lavorare sulla creatività su come, cioè, si potrà variare il ritmo all’interno della battuta (come si può riempire il contenitore).

Come in tutte le altre proposte sopra elencate, si partirà dall’esperienza pratica, dove il corpo è l’attore principale. Si proporranno esercizi che aiutino il bambino a esprimersi utilizzando una struttura ben precisa.

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Concezione di ritmo

Parte più creativa tra i tre elementi e consiste nella variabilità degli eventi sonori in un contesto costante e regolare

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Attività

Giochi d’imitazione, il musicoterapista propone una sequenza ritmica che sta all’interno di una battuta e il bambino deve ripeterla.

Si posizionano una serie di cerchi per terra formando una fila ogni bambino deve entrare in un cerchio ( se la classe è numerosa si faranno più turni) il musicoterapista si ferma di fronte ad un cerchio e propone una sequenza ritmica all’interno di una battuta di 4/4 e il bambino, che occupa il cerchio, subito dopo dovrà ripetere ciò che è stato proposto dal musicoterapista. Finita l’imitazione, il musicoterapista si sposterà davanti ad un altro bambino e così fino alla fine dei cerchi. Questo esercizio va ripetuto molte volte variando anche il valore delle battute (cerchi).

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Attività

CREAZIONE DI BATTUTE: Gioco del domino, i bambini sono seduti in cerchio insieme al musicoterapista che

inizierà con una proposta ritmica e il bambino alla sua destra dovrà ripetere e dopo crearne una sua che rispetti la metrica data dal musicoterapista (questo gioco si può proporre anche ai bambini frequentanti l’ultimo anno della scuola dell’infanzia, senza dare un vincolo metrico).

Il gioco della domanda e della risposta si posizionano due cerchi sul pavimento di due colori diversi, in uno entra il musicoterapista e nell’altro un bambino. Il musicoterapista propone una battuta ritmica ed il bambino deve rispondere inventandone una lui, rispettando sempre la metrica data. Quando i bambini saranno abbastanza sciolti in questo gioco, si potrà proporre una variante:

Si posiziona una serie di cerchi sul pavimento (come nell’esempio sopra indicato) ogni bambino entra in un cerchio e il musicoterapista passerà di fronte ad ogni bambino per il tempo di durata della battuta e l’alunno, a turno, dovrà creare una sequenza ritmica( per esempio si decide di fare un tempo in 4/4 il musicoterapista darà una battuta vuota contando uno, due, tre, quattro, poi si posizionerà davanti al primo cerchio per quattro secondi, durante i quali il bambino creerà la sua sequenza, il quinto secondo diventerà il primo della battuta successiva, il musicoterapista si sposterà davanti il secondo cerchio e così via fino alla fine), il risultato sarà una serie ritmica lunga tanto quanto sono i cerchi.

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Secondo ciclo delle elementari: analisi musicale per acquisire una consapevolezza di forma e di struttura

Questo per favorire una migliore capacità sintattica. Si propone un esempio di analisi così da chiarire il percorso

musicoterapico. La melodia scelta in questo esempio è Fra martino solo per comodità perché conosciuta da tutti.

Si canta la canzone ai bambini poi si fa ascoltare solo la prima battuta e dopo la seconda battuta e si chiede se la melodia era uguale o diversa nel momento in cui si scopre che è uguale, si chiede ai bambini se noi coloriamo di rosso la prima battuta, la seconda di che colore la dobbiamo fare? Dopo qualche riflessione si potrà arrivare alla soluzione ritenendo che anche la seconda battuta andrà colorata di rosso. FRA MARTINO, CAMPANARO (durante l’esercizio per dividere le battute in colori si usano i cerchi colorati, questo permette anche di cantare entrando nei cerchi al momento giusto), alla fine si potrebbe avere: FRA MARTINO, CAMPANARO, DORMI TU, DORMI TU, SUONA LE CAMPANE, SUONA LE CAMPANE, DIN DON DAN, DIN DON DAN.

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Intervento musicoterapico nelle scuole medie inferiori e superiori

In questa sede si svilupperà soprattutto il percorso di riabilitazione in ambito cognitivo, ma non dobbiamo dimenticare le altre due aree di integrazione: spaziale e sociale

A questo proposito si agirà soprattutto sullo sviluppo del concetto di forma e di struttura, di risoluzione di problemi.

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Mappa per strutturare un testo narrativo

TESTO NARRATIVO

INTRODUZIONE Chi? Con chi? Dov’è?

Quando?

SVILUPPO Che cos’è successo?

Perché?

CONCLUSIONE Com’è andata a finire? Emozioni e sentimenti

provati

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Percorso analitico compositivo

BRANO MUSICALE DA

ANALIZZARE

ESPOSIZIONE Dell’idea musicale

SVILUPPO Dell’idea musicale

RIPRESA Dell’idea musicale

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Composizione di un tema

TEMA

INTRODUZIONE Quando? Chi?

Con chi? Dove?

SVILUPPO Cause

Che cos’è successo Com’è successo

CONCLUSIONI Conseguenze, emo-

zioni, sentimenti, desideri

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STRUTTURA DEL BRANO

ESPOSIZIONE Creazione di un’idea

musicale

SVILUPPO Sviluppo dell’idea Musicale inventata

RIPRESA Ripresa dell’idea

Musicale

Percorso compositivo

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Attività

Giochi compositivi:

Domanda e risposta con segmenti dati: l’insegnante propone tre battute possibili es: do, re, mi_;

mi, re, do_; sol, sol, sol_. Ne propone una ad un

alunno (cantando o utilizzano uno strumento) e

l’alunno deve rispondere con la stessa oppure sceglie-

re una delle due rimaste.

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Attività

Il passaggio successivo è quello di sviluppare le capacità compositive attraverso un percorso guidato:

A livello ritmico

A livello melodico

A livello armonico

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

ANNA MARIA GHELTRITO

Musicista musicoterapista

[email protected]