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NOTA PRELIMINARE DELLO STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

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NOTA PRELIMINARE DELLO STATO DI

PREVISIONE DEL MINISTERO

DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

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Ministero Commercio Internazionale. Previsioni di bilancio 2008 - Nota preliminare

1 - Quadro di riferimento e breve descrizione delle priorità politiche In linea con quanto previsto dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2007, il Ministro del commercio internazionale ha emanato, il 30 marzo 2007, un atto di indirizzo contenente le priorità politiche di questa Amministrazione, che possono sintetizzarsi come segue. 1. Le politiche per l’internazionalizzazione

Il modello della piccola e media impresa rappresenta un punto di forza del sistema produttivo italiano, contribuendo in misura determinante alla sua flessibilità e alla capacità di adattamento ai mercati internazionali. La ridotta dimensione delle imprese costituisce, tuttavia, un limite reale al perseguimento di un efficace presenza sui mercati esteri; da qui l’esigenza di utilizzare la leva esterna dell’internazionalizzazione, per favorire la crescita dimensionale delle PMI, ponendo in essere iniziative, che favoriscano la costituzione di distretti, reti di imprese, una maggiore aggregazione in forme cooperative, consortili e di associazioni temporanee. Agendo in questa direzione, andranno poste le condizioni per rivedere e potenziare le agevolazioni finanziarie che fanno capo al Ministero, eliminando gli ostacoli che tuttora si frappongono ad un loro maggiore impiego da parte delle imprese.

2. L’attività promozionale: obiettivo della politica promozionale pubblica è quello di contribuire alla performance complessiva delle esportazioni e di diffondere e migliorare l’immagine e la presenza competitiva del Made in Italy nel mondo. Da questa azione dipende anche parzialmente la crescita progressiva del livello di internazionalizzazione del sistema economico italiano, nell’ambito di strategie volte a recuperare competitività e produttività.

La strategia di promozione del Made in Italy sarà basata su “linee direttrici” elaborate su base triennale,in modo da assicurare maggiore continuità ed incisività alle azioni di sistema sui mercati esteri. Le linee direttrici, volte a fornire un quadro strategico di riferimento per gli enti economici strumentali, nonché per gli altri attori pubblici (Regioni,Camere,etc), saranno impostate su chiare e definite priorità geografiche, settoriali e di rete.

3. La politica commerciale: - I negoziati commerciali multilaterali (OMC).

A cinque anni di distanza dall’avvio della Doha Development Agenda, il processo di negoziato multilaterale (c.d.”Doha Round”) attraversa tuttora una fase di stallo. Nel sostenere il ruolo negoziale della Commissione, compito di questo Ministero, in consultazione con le altre Amministrazioni interessate, è quello di far sì che gli interessi economici del Paese sui mercati internazionali siano sempre ben rappresentati e incardinati nella posizione negoziale UE, definita progressivamente dal Consiglio. - I negoziati bilaterali UE tendenti alla creazione di Zone di Libero Scambio

L’UE è in procinto di avviare negoziati per una nuova generazione di accordi di libero scambio, per migliorare l’interscambio di beni e servizi con alcune regioni del mondo in forte crescita economica: l’India, la Corea del Sud e i paesi dell’ASEAN e dell’ America Centrale.

Questo Ministero seguirà con la massima attenzione l’evoluzione dei negoziati, svolgendo un ruolo di sintesi e di coordinamento fra il livello comunitario e gli interessi specifici dei settori produttivi nazionali interessati, secondo i mercati in questione. I negoziati con l’ India, Paese in forte crescita e dalle molteplici complementarietà con il sistema economico italiano, saranno considerati prioritari in questo contesto. - La difesa commerciale

L’attivazione di strumenti di difesa commerciale è tecnicamente di competenza comunitaria. Tuttavia, il ruolo degli Stati membri, in particolare quelli sul cui mercato si materializzano flussi d’importazione irregolari (in dumping o sovvenzionate, etc), resta cruciale sul piano dell’iniziativa e della ricerca di influenza e di consenso. Questo Ministero monitorerà le importazioni ed in genere lo

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sviluppo dei flussi commerciali da Paesi produttori di prodotti concorrenti a basso costo. - La protezione del Made in Italy e azioni anti-contraffazione Il Made in Italy è una risorsa nazionale che va difesa come dato identitario del sistema produttivo; promossa sul piano dell' immagine e della qualità; protetta da eventuali abusi sul piano commerciale. Questo Ministero perseguirà, nell'ambito dei negoziati multilaterali e bilaterali in corso o programmati, l'obiettivo di un sempre più esteso riconoscimento sul piano giuridico di questo dato di origine, incluso il negoziato sulle Indicazioni Geografiche in ambito OMC. Particolare attenzione sarà data, inoltre, alle azioni di prevenzione e repressione della contraffazione internazionale dei prodotti italiani, in cooperazione con le altre amministrazioni interessate. Questo Ministero continuerà, inoltre, a perseguire, in ambito UE, l'adozione di una regolamentazione, che renda obbligatoria l'etichettatura "made in" sui prodotti importati in libera pratica sul mercato comune. 4. La riorganizzazione interna: il primo obiettivo è quello di ricostituire e strutturare efficacemente una Direzione responsabile autonomamente della gestione del personale e dell’amministrazione corrente.

La legge finanziaria contiene diverse disposizioni sul lavoro e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione: si tratta di un quadro di riferimento da cui emerge costantemente il richiamo ad obiettivi di recupero di produttività, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e dal quale, tra l’altro, deriva per questo Ministero la necessità di riattivare tutta la strumentazione di controllo, verifica e monitoraggio – contemplata dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni – sia sulle attività connesse con la realizzazione degli obiettivi strategici che su quelle ordinarie.

Il duplice obiettivo di migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini e alle imprese e di accrescere la produttività nell’utilizzo delle risorse implica la valorizzazione delle indubbie professionalità esistenti all’interno, nonché, nei limiti consentiti dalle norme vigenti, il turn over indispensabile a garantire la copertura dei posti in organico delle qualifiche più elevate e della dirigenza.

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2 – Stanziamenti in c/competenza previsti dall’Amministrazione per Missioni, programmi, obiettivi

Missioni Programmi Obiettivi Stanziamenti in c/competenza

(€)

Obiettivo 16.1.1.Negoziati commerciali bilaterali con India Corea e Paesi ASEAN

€ 1.027.965

Obiettivo 16.1.2 Monitoraggio dei flussi di importazione in parti-colari casi antidumping in cui vi sono forti rischi aggiramento del dazio doganale

€ 770.200

Obiettivo 16.1.3 Il Green Paper sulla rifor-ma degli strumenti di difesa commerciale (TDI): il contributo italiano.

€ 771.751

Obiettivo 16.1.4 Attività strutturale/istituzionale

€ 2.569.920

Programma 16.1 : Politica Commerciale

Totale Programma 16.1 € 5.139.836

Obiettivo 16.2.1 Perseguire una più effi-cace azione di verifica e follow up delle iniziative promozionali.

€ 49.809.174,98

Missione 16: Commercio internazionale ed internazio-nalizzazione del sistema produttivo

Programma 16.2 : Promozione del made in Italy

Obiettivo 16.2.2 Valorizzazione del partenariato come fattore moltiplicatore delle “risorse” messe a dispo-sizione del Made in Italy.

€ 117.363.220,39

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Obiettivo 16.2.3 Razionalizzazione del processo amministrativo relativo alla programmazione straordinaria.

€ 14.741.743,58

Obiettivo 16.2.4 Maggiore supporto ed affiancamento alle Regioni del Mezzogiorno nella promozione ed internazionalizzazione delle imprese

€ 2.178.899,67

Obiettivo 16.2.5 Attività strutturale/istituzionale

€ 75.689.837,37

Totale Programma 16.2 € 259.782.876

Obiettivo 16.3.1 Studio per una lettura analitica dei dati della bilancia commerciale

€ 700.132

Obiettivo 16.3.2 Studio su alcuni strumenti finanziari intesi a favorire l’internazionalizzazione.

€ 700.132

Obiettivo 16.3.3 Attività strutturale/istituzionale

€ 1.267.013

Programma 16.3: Sostegno all’internaziona-lizzazione delle imprese, in par-ticolare piccola e media impresa

Totale Programma 16.3 € 2.667.277

Totale Missione 16 € 267.589.989

Obiettivo 33.1 Risorse da assegnare in ambito PA

€ 2.200.670Programma 33.1 : Fondi da ripartire nell’Amministrazione

Totale Programma 33.1

€ 2.200.670

Missione 33 Fondi di riserva

Totale Missione 33 € 2.200.670

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Obiettivo 32.2.1 Funzione di supporto all’organo politico e di raccordo di quest’ultimo con le Direzioni Generali (Gabinetto)

Programma 32.2 : Indirizzo politico

Totale Programma 32.2 € 4.623.723

Obiettivo 32.3.1 Riorganizzazione delle attività di supporto

Obiettivo 32.3.2 Incremento delle risorse umane e miglio- ramento della professionalità

Obiettivo 32.3.3 Attività strutturale/istituzionale

€ 447.922 € 895.845 € 3.106.947

Programma 32.3 : Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza

Totale Programma 32.3 € 4.450.714

Missione 32 Servizi istituzio-nali e generali Delle Ammini-strazioni pubbli-che

Totale Missione 32

€ 9.074.437

3 – Eventuali fabbisogni del personale

Il Ministero del commercio internazionale presenta un’importante carenza di personale, destinata a subire gli ulteriori effetti negativi dei pensionamenti, che interverranno nel prossimo biennio, nel corso del quale è prevista la fuoriuscita di 24 unità di personale dell’area funzionale e di 12 unità dell’area dirigenziale.

A fronte di una dotazione organica di 507 unità (come indicata nello schema di regolamento di organizzazione del Ministero del commercio internazionale, provvedimento ancora in itinere), sono in servizio presso il Ministero 371 unità.

Per tali ragioni, tra le proposte presentate ai fini della predisposizione del disegno di legge finanziaria per il 2008, il Ministero ha avanzato una richiesta di nuove assunzioni - in deroga al blocco delle assunzioni, come previsto dalla legge n. 311/04 (legge finanziaria 2005) - dirette a colmare le vacanze di organico, nonché l’avvio delle procedure concorsuali di reclutamento di personale, ai sensi dell’art. 35 del decreto legislativo 165/01.

Tali assunzioni si articolerebbero come segue:

- n. 8 unità appartenenti all’area C, posizione economica C1;

- n. 10 unità appartenenti all’area C, posizione economica C2;

- n. 8 appartenente all’area dirigenziale.

Si aggiunge, inoltre, che da parte del Ministero sussiste l’interesse a coprire le vacanze di organico mediante lo scorrimento delle graduatorie ancora vigenti derivanti dai processi di riqualificazione del personale .

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SCHEDA PROGRAMMA n° 16.1 Politica Commerciale Missione di riferimento: Missione 016: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo OBIETTIVO N° 16.1.1. : Negoziati commerciali bilaterali con India Corea e Paesi ASEAN Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Come indicato nelle “Conclusioni del Consiglio dell’U.E. sulla Comunicazione della Commissione “Global Europe: Competing in the World”, la Comunità è pronta ad inaugurare una nuova generazione di Accordi di Libero Scambio (FTAs), compatibili con le regole WTO, per migliorare le relazioni commerciali con alcune aeree economiche emergenti. Le Raccomandazioni per autorizzare la Commissione ad aprire i negoziati per nuovi FTAs con i Paesi Asean, India e Sud Corea rispondono all’invito del Consiglio e si basano su criteri di selezione principalmente di carattere economico, quali le potenzialità offerte da quei mercati, l’attuale livello di protezione avverso agli interessi comunitari, l’esistenza di negoziati in corso, o già conclusi, con i nostri principali concorrenti. Elemento fondamentale di questa nuova strategia è il miglioramento nell’accesso ai mercati esteri per gli esportatori europei, al fine d’accrescere la competitività europea sui mercati globali e di produrre crescita e posti di lavoro. Sulla base di tali premesse, la Direzione Generale seguirà l’evoluzione di questi negoziati, diventando il centro di raccolta delle informazioni, di sintesi delle esigenze e coordinamento fra il livello comunitario e italiano, comprendendo in quest’ultimo sia le istituzioni politiche, sia i diversi settori produttivi. Ciò verrà realizzato attraverso: – la creazione di un gruppo di lavoro sulle tematiche delle nuove relazioni commerciali bilaterali dell’UE (FTA, PCA, ecc.); – la formazione di un network di contatti, per facilitare lo scambio di informazioni tra il livello comunitario e italiano; – l’analisi di dati economico-statistici di supporto all’individuazione degli interessi nazionali.

Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro di responsabilità responsabile della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la politica commerciale € 1.027.965,00 Totale Obiettivo 16.1.1 € 1.027.965,00

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione lavori preparatori: 1) relazioni preparatorie 2) riunioni preparatorie 3) contatti e comunicazioni

BINARIO (fatto/non fatto)

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OBIETTIVO N° 16.1.2 : " Monitoraggio dei flussi di importazione in particolari casi antidumping in cui vi sono forti rischi aggiramento del dazio doganale. "

Descrizione del contenuto dell’obiettivo Un aspetto cruciale per l’efficacia delle misure antidumping è l’attento monitoraggio dei flussi di importazioni, in particolare in relazione ai mercati ad altissimo rischio di fenomeni di aggiramento o frode doganale. Quando la Comunità Europea giunge alla stipula di accordi di prezzo (undertakings) con imprese di Paesi Terzi sottoposte a misure antidumping, la Commissione usualmente procede al monitoraggio dei flussi di importazione della merce sottoposta alle misure e agli accordi di prezzo. Nel corso del 2006 e 2007 sono stati monitorati diversi mercati sensibili quali le fibre di poliestere PSF, l’acido tartarico, i castings (getti in ghisa), le calzature e i mattoncini di magnesite (magnesia bricks). In vista del 2008 è impossibile capire oggi quali potranno essere i dossier antidumping con maggior rischio di aggiramento, tuttavia la Direzione sarà pronta a seguire con attenzione ogni segnale di rischio che i mercati e gli operatori dovessero dare. In questo contesto, compito della Direzione Generale sarà quello di seguire attentamente i mercati sotto monitoraggio, attraverso l’analisi costante dei reports informativi trasmessi dalla Commissione UE. Inoltre, ove consentito, lo stesso Ufficio potrà svolgere un fondamentale ruolo di consulenza e coordinamento per le associazioni di categoria interessate. Il fine ultimo sarà quello di permettere alle nostre associazioni nazionali di attivare delle richieste di revisione delle misure antidumping (indagini anti-aggiramento). Tali indagini potranno anche essere richieste ex officio, unitamente alle necessarie richieste di chiarimenti che saranno formulate in seno al Comitato Antidumping presso la Commissione, ove i dati del monitoraggio mostrino delle violazioni della normativa antidumping e dei mancati pagamenti daziari dovuti.

Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro di responsabilità responsabile della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la politica commerciale € 770.200,00 Totale Obiettivo 16.1.2 € 770.200,00

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione lavori preparatori: 4) relazioni preparatorie 5) riunioni preparatorie 6) contatti e comunicazioni

BINARIO (fatto/non fatto)

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OBIETTIVO N° 16.1.3.: " Il Green Paper sulla riforma degli strumenti di difesa commerciale (TDI): il contributo italiano ".

Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Alla fine del 2006 la Commissione dell’UE ha pubblicato un Green Paper, lanciando una profonda riflessione sulla riforma delle misure di difesa commerciale della UE. Durante il 2007 la Direzione Generale è stata impegnata nell’attività preparatoria della riforma e nella predisposizione della posizione nazionale da portare a Bruxelles mentre nel 2008 sarà chiamata al compito, quanto mai delicato e complesso, di difendere presso il Gruppo di Lavoro del Consiglio il contributo concreto dell’Italia in questo processo di riforma.I negoziati avranno, in particolare, una forte accelerazione durante il semestre di presidenza sloveno, assai favorevole alla direzione che Il Commissario Mandelson vuole conferire al processo di riforma. Occorre naturalmente tener ben presente che ogni provvedimento di riforma della normativa sugli Strumenti di Difesa Commerciale necessita di una maggioranza qualificata nel Consiglio (255 voti a favore), e l’Italia dispone di 29 voti per contribuire al sostegno o al rigetto di una proposta di riforma. La Direzione Generale, in presenza di una bozza di regolamento della Commissione, intende porre in essere le seguenti attività: – contribuire all’orientamento della discussione sulla riforma delle Misure di Difesa Commerciale sulla base dei nostri interessi. Tale contributo potrà essere realizzato attraverso la partecipazione attiva e propositiva, anche d’intesa con gli altri Stati membri che registrano sensibilità analoghe alle nostre nelle competenti sedi del Consiglio UE. – porre in essere un confronto continuo con le parti sociali interessate, attraverso riunioni e consultazioni telematiche..

Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2009

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro di responsabilità responsabile della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la politica commerciale € 771.751,00 Totale Obiettivo 16.1.3 € 771.751,00

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione lavori preparatori: 7) relazioni preparatorie 8) riunioni preparatorie 9) contatti e comunicazioni

BINARIO (fatto/non fatto)

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OBIETTIVO N° 16.1.4.: “Attività strutturale –istituzionale: partecipazione alla definizione delle linee di politica commerciale in ambito sopranazionale e gestione del regime degli scambi in sede nazionale per taluni particolari settori: dual use ; agro-alimentare, tessile, siderurgico, CITES. ". Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Con Decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 96 (pubblicato nella G.U. n. 102 del 5 maggio 2003) è stata data attuazione a talune disposizioni del Regolamento CE n. 1334/2000, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni di prodotti e tecnologie a duplice uso (civile e militare), nonché dell’assistenza tecnica destinata a fini militari, a norma dell’articolo 50 della legge 1° marzo 2003, n. 39. Con tale norma, la scrivente Amministrazione, espressamente definita dall’articolo 2 del Decreto in parola “Autorità competente” ed incaricata della relativa applicazione e del rilascio delle autorizzazioni all’esportazione, è stata, altresì, preposta, dall’articolo 12, all’effettuazione di tutte le necessarie misure di controllo, riferite sia alla fase preliminare che successiva, all’esportazione dei beni a duplice uso. In sede comunitaria, nel 2008, la Direzione contribuirà alla definizione delle linee di politica commerciale nel settore agro-alimentare (in ambito PAC) nonché nei settori dei prodotti tessili e siderurgici provvedendo, altresì, alla relativa gestione del flusso degli scambi in tali settori. La Direzione provvederà, tra l’altro, al rilascio di provvedimenti autorizzatori nel comparto agroalimentare e, in particolare, nel settore bovino, pollame, uova, lattiero caseario, cereali, riso e zucchero, ortofrutta, banane, suino, prodotti fuori allegato I, vino e olio. In linea di massima, per tali prodotti sono previsti contingenti tariffari di importazione a dazio zero, per i quali sono rilasciati titoli, mentre per le esportazioni i titoli vengono rilasciati prevalentemente per l’ottenimento della restituzione , prevista nell’ambito dei sussidi della PAC. A fronte dell’emissioni dei titoli autorizzatori, sono versate – come previsto dalla normativa comunitaria – le cauzioni a garanzia dell’utilizzo degli stessi, che comportano non pochi e onerosi adempimenti in relazione alle modalità di utilizzo dei titoli, sia di svincolo (nel caso di pieno utilizzo ) che di incameramento a favore dell’erario (ove i titoli fossero restituiti inutilizzati o parzialmente utilizzati) . Dal complesso di azione appena descritte discende un’ulteriore attività concernente il contenzioso connesso ai molteplici ricorsi nei confronti sia del mancato accoglimento di cause di forza maggiore, unica motivazione riconosciuta per l’annullamento di titoli non utilizzati, sia per il mancato pagamento di incameramenti disposti a fronte di eventuali inutilizzi dei titoli. Tutto il lavoro che la gestione dei titoli comporta è svolta attraverso un sistema informatico , denominato SIECA, trasversale a tutti i settori del comparto agro-alimentare Per quanto concerne il settore del tessile-abbigliamento,va precisato, che nel 2008 si potrebbero verificare due ipotesi alternative. Potrebbe, infatti, realizzarsi la piena liberalizzazione delle importazioni dalla Cina , con il venir meno del MoU, oppure l’introduzione di un sistema di duplice controllo su alcune delle categorie merceologiche individuate tra quelle maggiormente sensibili sul piano comunitario. In questo secondo caso- che ad oggi appare il più probabile, alla luce dei recenti sviluppi negoziali UE-Cina – il competente ufficio della Direzione sarà impegnato nella gestione dei procedimenti autorizzatori ad esso connessi. Per quanto attiene il settore dell’acciaio, si continuerà, nel 2008, a gestire, per le importazioni provenienti dalla Cina, il sistema di controllo preventivo, prorogato fino al 31

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gennaio 2009. e le misure autonome per la Russia , il Kazakistan e Ucraina, nelle more della loro adesione all’OMC. In ambito CITES, l’attività autorizzatoria dell’Ufficio continuerà e presumibilmente, sulla base del trend affermatosi negli ultimi anni: verranno pertanto rilasciati circa 8000 certificati). Data inizio Data fine

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro di responsabilità responsabile della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la politica commerciale € 2.569.920,00 Totale Obiettivo 16.1.4 € 2.569.920,00

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione lavori preparatori per le riunioni in sede comunitaria

Binario (fatto/non fatto)

Rilascio provvedimenti autorizzatori

Binario (fatto/non fatto)

Realizzazione delle procedure amministrative connesse al rilascio dei provvedimenti autorizzatori

Binario (fatto/non fatto)

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SCHEDA PROGRAMMA n° 16.2 Promozione del made in Italy, incluso commercio di servizi Missione di riferimento: Missione 016: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo OBIETTIVO N° 16.2.1. : Perseguire una più efficace azione di verifica e follow up delle iniziative promozionali Descrizione del contenuto dell’obiettivo: A seguito del moltiplicarsi delle iniziative promozionali monitorate dalla direzione, in quanto gestite sia direttamente che indirettamente attraverso l’intervento dell’Istituto per il Commercio Estero e di altri soggetti, spesso a valere su fonti di finanziamento diverse, appare più che mai opportuno giungere ad una maggiore focalizzazione dei risultati di tali iniziative. Ciò al fine di verificarne il grado di validità effettiva per il sistema imprenditoriale italiano, in termini di tipologia/settore/paese e di innalzare la qualità del servizio pubblico fornito alle imprese. In tal senso, questa direzione generale intende mettere a punto una procedura condivisa con i soggetti realizzatori delle iniziative (ICE, sistema camerale, Regioni, ecc.) per realizzare il cd. “follow up” degli eventi promozionali co-finanziati al fine di definire, già a partire dalla fase di programmazione dell’iniziativa, criteri di verifica dei risultati e “istituzionalizzare” alcune attività di servizio post-iniziativa dedicate alle imprese partecipanti all’evento promozionale principale che desiderano essere ulteriormente accompagnate nel cammino di conoscenza e accesso al mercato di riferimento. Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2010

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la promozione degli scambi € 49.809.174,98 Totale Obiettivo 16.2.1 € 49.809.174,98

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Definizione di una procedura condivisa con ICE, Sistema camerale, Regioni, ecc. per realizzare il follow up delle iniziative promozionali

Binario (si/no) SI

2) % n. di servizi alle imprese post-iniziativa attivati su n. iniziative promozionali realizzate

di efficacia fisica 15%

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OBIETTIVO N° 16.2.2 : "Valorizzazione del partenariato come fattore moltiplicatore delle "risorse" messe a disposizione del Made in Italy". Descrizione del contenuto dell’obiettivo: La Direzione Generale per la promozione degli scambi persegue da alcuni anni una strategia volta a condividere con Regioni, associazioni di categoria, università, fiere e sistema camerale, azioni di sistema a favore della promozione all’estero del nostro “Made in Italy”. Oltre 70 accordi di settore sono stati sottoscritti con associazioni di categoria e altri soggetti per favorire dei percorsi di internazionalizzazione ritagliati sulle esigenze specifiche di ciascun settore/sistema produttivo. E’ necessario ora pervenire ad una loro razionalizzazione, anche alla luce dei risultati operativi già conseguiti, per favorire una migliore allocazione delle risorse disponibili e premiare il dinamismo dimostrato da alcuni interlocutori. Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la promozione degli scambi € 117.363.220,39

Totale Obiettivo 16.2.2 € 117.363.220,39

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Selezione degli interlocutori più dinamici tra le associazioni di categoria firmatarie degli accordi di settore

Binario (SI/NO) SI

2) Aumento della spesa prevista per gli accordi di settore rispetto alla spesa 2007

Efficacia finanziaria + 20% rispetto alla spesa 2007

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OBIETTIVO N° 16.2.3. : "Razionalizzazione del processo amministrativo relativo alla programmazione straordinaria". Descrizione del contenuto dell’obiettivo: A partire dal 2004, questa direzione generale è stata individuata come titolare della gestione del Fondo Made in Italy istituito dalla Legge Finanziaria 2004 (art. 4, comma 61 e ss.). Nell’ultimo triennio, pertanto, sono state realizzate a valere su tali fondi specifiche campagne di promozione straordinaria del Made in Italy, individuando, di anno in anno, determinati paesi prioritari sui quali dare vita ad una progettazione promozionale speciale, frutto di intese con ICE, Regioni e Associazioni di categoria. Poiché si prevede, rebus sic stantibus, di avere ulteriori stanziamenti per almeno i prossimi due anni e poiché si rende necessario, alla luce della pregressa esperienza, assicurare una gestione amministrativa del Fondo “predefinita”e certa per l’utenza, si propone di impostare, attraverso l’individuazione precisa di un “format” procedurale – una sorta di “pista di controllo” - da applicare e sperimentare a partire dall’anno 2008, una gestione semplificata del Fondo in questione. . Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2009

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la promozione degli scambi € 14.741.743,58 Totale Obiettivo 16.2.3 14.741.743,58

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Definizione del format procedurale/pista di controllo per la gestione annuale del Fondo made in Italy

Binario (SI/NO) SI

2) Livello di qualificazione e concentrazione della spesa per la promozione straordinaria rispetto al PP ordinario ICE

qualitativo Medio/Alto

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OBIETTIVO N° 16.2.4.: " Maggiore supporto ed affiancamento alle Regioni del Mezzogiorno nella promozione ed internazionalizzazione delle imprese". Descrizione del contenuto dell’obiettivo: In termini di flussi commerciali, le Regioni meridionali italiane partecipano alle esportazioni del nostro paese con una quota dell'11%, pari a quella fornita complessivamente da Marche e Toscana, e con una quota del 15% alle importazioni. Già dalla sola lettura di questi dati, si evince la necessità di procedere ad impostare una politica di internazionalizzazione che sia necessariamente attenta a promuovere attività specifiche a favore delle imprese del Mezzogiorno, in una logica di inclusione di tali Regioni nel processo di sviluppo economico nazionale e di coesione sociale. In un contesto, definito dalla riforma del Titolo V della Costituzione, che attribuisce alle Regioni una potestà legislativa concorrente in materia di commercio estero, diventa di vitale importanza per il Ministero costruire un’attività di coordinamento sul territorio. Tale attività, iniziata da questa direzione generale già dal 1996 con la firma dei primi accordi di programma con le Regioni, si esplica, quotidianamente, attraverso continui contatti con quelle promotrici di specifici progetti a carattere promozionale che vengono selezionati e co-finanziati da questo Ministero al 50%, attraverso l’apporto tecnico e finanziario diretto dell’Istituto nazionale per il commercio estero (ICE). La stretta collaborazione con le Regioni si è arricchita, a partire dal 2000, della costituzione degli Sportelli regionali per l’internazionalizzazione (SPRINT), istituiti tra il Ministero e le Regioni con l’obiettivo di promuovere e rendere fruibili sul territorio gli strumenti nazionali per l’internazionalizzazione delle imprese offerti dagli attori dello SPRINT medesimo (Regioni, MCI, ICE, Simest SpA, Sace SpA, Sistema Camerale). Ciò ha portato ad un consolidato rapporto di collaborazione finalizzato alla razionalizzazione delle iniziative ed al conseguente rafforzamento delle imprese italiane sui mercati esteri. Ora, si rende necessario fare un ulteriore passo avanti, individuando, sulla base delle esigenze specifiche delle regioni del Mezzogiorno delle politiche di sostegno e assistenza tecnica a tali regioni che possano innalzare il livello di internazionalizzazione di questi territori, migliorando il dialogo di queste ultime con le imprese e contestualmente con l’amministrazione centrale. Pertanto, questa direzione generale, intende avviare uno specifico progetto che delinei specifiche azioni e strumenti di sostegno a favore del Mezzogiorno. Il progetto, nell’ambito del PON Governance, si avvarrà di specifiche risorse aggiuntive a valere sul fondo comunitario FESR. Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2010

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la promozione degli scambi € 2.178.899,67

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Totale Obiettivo 16.2.4 2.178.899,67

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Grado di avanzamento della spesa rispetto al preventivato

Realizzazione finanziaria In base al valore indicato nel progetto definito con il MISE e Funzione Pubblica

2) Aumento qualità dei servizi all’internazionalizzazione nelle regioni del mezzogiorno/convergenza

Efficacia complessiva e sociale

N. nuovi servizi offerti alle impreseMaggiore qualità servizi offerti dagli SPRINT

OBIETTIVO N° 16.2.5.: " Attività strutturale/istituzionale". Descrizione del contenuto dell’obiettivo: L’attività della direzione generale, nel corso degli ultimi anni, si è particolarmente intensificata, sia per la necessità di fornire, a fronte delle sfide imposte dalla globalizzazione, un sostegno all’internazionalizzazione più qualificato al sistema produttivo italiano - il “sistema Italia” che esporta è costituito per ca. il 93% da piccole imprese con meno di 50 dipendenti – che per l’esigenza di gestire una complessa funzione di coordinamento dell’attività promozionale, sia sul piano nazionale che estero. L’attività, volta in sintesi al sostegno per lo sviluppo delle esportazioni e al sostegno, coordinamento e vigilanza delle strutture di promozione commerciale, può essere raggruppata nelle seguenti linee di attività: ► Indirizzo e coordinamento delle attività promozionali e di

internazionalizzazione in Italia Tale funzione è esercitata, in primo luogo, attraverso la predisposizione delle Linee di indirizzo dell’attività promozionale. Il documento, emanato annualmente dal Ministro costituisce un atto rilevante per indirizzare l’attività dell’ICE e, indirettamente, per orientare verso una “strategia di sistema” le iniziative delle Regioni, Camere di Commercio, Associazioni di categoria e Fiere. La funzione si è ulteriormente sviluppata attraverso la ricerca costante di un rapporto di partenariato con i soggetti che sul territorio svolgono funzioni di sostegno alle imprese. L’attività di coordinamento si esplica, quotidianamente, attraverso:

− continui contatti con i singoli promotori delle iniziative (Regioni, altri enti locali e/o amministrazioni centrali, associazioni di categoria, enti del sistema camerale, consorzi di PMI, università, fiere, PMI, ecc.), volti a definire i contenuti di specifici progetti promozionali che vengono selezionati e co-finanziati al 50%, attraverso l’apporto tecnico e finanziario dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero;

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− la gestione diretta di strumenti finanziari di sostegno ad iniziative promozionali, di internazionalizzazione e di collaborazione economica di enti, istituti, consorzi export, camere di commercio italiane all’estero e miste in Italia, distretti, PMI (L. 1083/54; L. 83/89; 394/81, art.10, L. 518/70, L. 212/92, L. 84/01)

− il monitoraggio, in sede e nei mercati esteri di riferimento, delle iniziative finanziate;

− la verifica dei risultati, anche attraverso il dialogo con le controparti estere e la vigilanza sull’attività degli Uffici ICE.

► Indirizzo e vigilanza ICE

L’ente rappresenta il braccio operativo della politica promozionale e di sostegno all’internazionalizzazione delle PMI. Nei riguardi dell’Istituto la direzione assicura l’attività di vigilanza – sia sulla struttura che sull’attività promozionale – prevista dalla legge di riforma n. 68/97 ed è titolare della gestione delle risorse assegnate per l’attività e il funzionamento ICE. Sottopone annualmente al vertice politico una proposta di “Linee di indirizzo dell’attività promozionale pubblica” che rappresenta l’atto di indirizzo strategico di Governo in materia, si occupa dell’approvazione del piano promozionale dell’Istituto e del suo bilancio. Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2010

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per la promozione degli scambi € 75.689.837,37 Totale Obiettivo 16.2.5 € 75.689.837,37

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Realizzazione adempimenti previsti dalla L. 68/97

Indicatore qualitativo Adempimenti realizzati (SI/NO)

2) Livello di impegno della spesa a favore di ICE/enti/associazioni/consorzi/sistema camerale

Efficacia finanziaria 100% stanziamento impegnato

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SCHEDA PROGRAMMA n° 16.3: Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, in particolare delle PMI Missione di riferimento: Missione 016: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo OBIETTIVO N° 16.3.1. : studio per una lettura analitica dei dati della bilancia commerciale La Direzione Generale pubblica insieme all’ICE il bollettino “Scambi con l’Estero” e costituisce per gli altri uffici del Ministero, ivi compresi quelli dell’area politica, un punto di riferimento per le informazioni di tipo statistico in materia. A partire da tale funzione La Direzione Generale intende effettuare uno studio inteso a porre a disposizione della struttura ministeriale ed eventualmente del pubblico, un nuovo strumento di lettura dei dati sull’andamento del nostro interscambio mettendone anche in luce alcuni aspetti problematici e per lo più ignorati. In sostanza si mira a raggiungere i tre seguenti risultati:

1) l’approntamento di un indice sull’evoluzione di lungo periodo del commercio estero caratterizzato da una maggiore neutralità e quindi più affidabile di quelli correnti. Si ritiene che un tale indice possa rivestire una certa utilità in quanto le notizie sulla bilancia commerciale che i giornali pubblicano più di una volta al mese (i dati sul commercio intracomunitario e con gli altri paesi non sono disponibili nello stesso momento) non sono univoci (dati congiunturali, tendenziali, destagionalizzati, riferiti a prezzi correnti o a prezzi costanti) e conseguentemente non è facile desumere, da quello che può anche apparire, un eccesso d’informazione gli elementi necessari a una conoscenza ragionata dell’andamento del fenomeno;

2) la costruzione di un indice che segnali in modo puntuale il grado di penetrazione commerciale dell’Italia nei paesi non comunitari (generalmente si ricorre ad indicazioni approssimative del tipo “l’Italia è il quarto paese fornitore e il settimo come cliente”);

3) la redazione di bilance commerciali bilaterali basate sui dati forniti dagli altri paesi (metodo a specchio: le importazioni dall’Italia di un altro paese dovrebbero essere uguali – ma raramente lo sono – alle nostre esportazioni verso quel paese). Questo metodo, oltre ad offrire un punto di vista inedito e ad essere utilizzabile nei contatti internazionali, potrebbe anche offrire ulteriori spunti di ricerca, per esempio in materia di evasione dell’IVA.

Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

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Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione € 700.132 Totale Obiettivo 16.3.1 € 700.132

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione dello studio Binario (si/no) SI

OBIETTIVO N° 16.3.2: studio su alcuni strumenti finanziari intesi a favorire l’internazionalizzazione. L’atto d’indirizzo emanato dall’On. Ministro il 30 marzo scorso prevede, tra l’altro, un rafforzamento delle agevolazioni finanziarie che fanno capo al Ministero, unitamente al perseguimento da parte del medesimo, nei rapporti con gli Enti che gestiscono le facilitazioni, di compiti di supervisione sia nell’impostazione degli interventi che nella verifica della loro efficacia. Uno strumento che rientra nelle competenze della Direzione Generale è costituito dalla L. 394/1981, art. 2, in base alla quale vengono sostenuti programmi di penetrazione commerciale all’estero finanziati su un fondo rotativo utilizzato anche per la partecipazione a gare (L. 304/1990) e per studi di prefattibilità e fattibilità di cui al D.Lgs. 143/1998. Attualmente gli interventi ex L. 394 stanno attraversando una crisi di domanda, nel senso che sono richiesti meno che in passato dalle imprese e il Ministero dell’economia e delle finanze ha manifestato un orientamento inteso a ridimensionare il fondo rotativo in una prospettiva di superamento della legge stessa. La Direzione Generale ritiene opportuno procedere ad un esame approfondito delle difficoltà che l’applicazione della legge incontra al presente, nonchè delle alternative possibili a legislazione immutata o in vista di una sua modifica. Lo studio dovrebbe riguardare essenzialmente i seguenti punti: 1. il rapporto tra le iniziative finanziate in base alla L. 394/81 e la disciplina comunitaria sugli aiuti che ha visto nel corso dell’anno la predisposizione da parte della Commissione di due progetti di direttiva e l’emanazione nel dicembre scorso della direttiva “de minimis”; 2. le difficoltà che incontrano gli operatori nell’utilizzazione dello strumento; 3. il recupero dei crediti insoluti da parte della Simest; 4. la combinazione ottimale delle modalità d’intervento (per es. concessione di

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uno scoperto di garanzia in luogo dell’ammissione alla garanzia integrativa e sussidiaria, ovvero passaggio dal finanziamento agevolato diretto al contributo agli interessi, una scelta per la quale si renderebbe necessaria una modifica della legge; 5. una verifica dei risultati conseguenti e almeno in parte attribuibili alla concessione delle agevolazioni, con particolare riferimento agli studi di prefattibilità e fattibilità di cui al D.Lgs. 143/1998. Lo svolgimento della ricerca implicherebbe alcuni incontri con la Simest SpA, che, in quanto gestore, rappresenta ovviamente l’interlocutore principale, con i rappresentanti della Confindustria, con funzionari del Ministero dell’economia e delle finanze ed eventualmente con esperti esterni. Contatti con altre Amministrazioni potrebbero anche risultare utili. Verrà anche valutata la possibilità di svolgere un sondaggio presso le imprese che hanno usufruito o che stanno usufruendo delle agevolazioni finanziarie in questione. Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione 700.132 Totale Obiettivo 16.3.3 700.132

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Realizzazione dello studio Binario (fatto/non fatto)

OBIETTIVO N° 16.3.3: Attività strutturale - istituzionale. Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese. Le competenze della Direzione Generale includono sia funzioni di supporto all’autorità politica e agli uffici del Ministero, sia attribuzioni con una propria, autonoma rilevanza esterna. Alla attività di studio e di analisi dei dati sul commercio internazionale, infatti, si affiancano, da un lato, competenze di natura gestionale – relative a una serie di norme volte al sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI, nonché al funzionamento della Biblioteca e del sito Internet dell’Area internazionalizzazione del Ministero – e, dall’altro, la funzione di coordinamento dei soggetti che intervengono nel campo dell’internazionalizzazione, attraverso la conduzione della segreteria della V Commissione permanente del CIPE per il coordinamento e l’indirizzo strategico

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della politica commerciale con l’estero. Coordinamento degli strumenti di sostegno all'internazionalizzazione: la Direzione Generale cura gli adempimenti di natura endoprocedimentale, connessi con la concessione dei finanziamenti di cui: - all’art. 2 della legge n.394/1981 (“Realizzazione di programmi di penetrazione commerciale volti a costituire insediamenti durevoli in Paesi non membri dell'U.E.); - all’art. 3 della legge n.304/1990 (“Finanziamento a tasso agevolato delle spese da sostenere per la predisposizione delle offerte di partecipazione a gare internazionali”);. - al DM 136/2000 (”Finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di studi di prefattibilità e di assistenza tecnica, ai sensi dell'articolo 22, comma 5, lettere a), e b), del decreto legislativo n. 143/1998”).

Si tratta di una funzione istruttoria delle domande di finanziamento relativamente ai mercati di destinazione dei programmi di internazionalizzazione, nonché di una delicata azione di controllo e di verifica delle attività svolte dalle imprese cui è stato accordato il finanziamento agevolato, per decidere in ordine alla conferma o meno del tasso (agevolato) concesso. Dette funzioni implicano: 1) l’invio alla SIMEST SpA - presso cui è insediato il Comitato Agevolazioni, l’organismo a cui il decreto legislativo n. 143/1998 ha demandato l’approvazione dei finanziamenti in questione - dei pareri sulla validità economico-commerciale dei progetti presentati e sulla loro compatibilità con le tendenze congiunturali dei mercati di riferimento, entro 30 giorni dalla richiesta; 2) il rilascio di un parere sui risultati conseguiti dalle imprese mediante l’implementazione dei progetti stessi, in ordine alla conferma o alla revoca del tasso (agevolato) accordato precedentemente. Coordinamento e indirizzo strategico della politica commerciale con l’estero. La Direzione Generale presiede sia all'attività istruttoria delle proposte da sottoporre alla V Commissione permanente del CIPE che alla fase attuativa delle relative delibere, con l'obiettivo di consolidarne il ruolo di centro di indirizzo strategico della politica commerciale con l'estero e di orientamento dell'operato degli enti preposti all'internazionalizzazione delle imprese. Data inizio : 01/01/2008 Data fine:

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in

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c/competenza (€) Direzione Generale per le politiche di internazionalizzazione € 1.267.013

Totale Obiettivo 16.3.3 € 1.267.013

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 Rilascio dei pareri alla Simest SpA sui risultati conseguiti dalle PMI mediante l’implementazione dei progetti

Binario (fatto/non fatto) Pareri rilasciati nel termine di 30 giorni (Si/No)

Stesura delle delibere sottoposte all’approvazione della V Commissione del CIPE

Binario (fatto/non fatto) Delibere adottate dalla V Commissione del CIPE (Si/No)

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SCHEDA PROGRAMMA 32.2.: Indirizzo politico Missione di riferimento: Missione 032: Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche

OBIETTIVO N° 32.2.1 Funzione di supporto all’organo politico e di raccordo di quest’ultimo con le Direzioni Generali Descrizione del contenuto dell’obiettivo: L’ufficio di Gabinetto del Ministro, nella sua funzione di supporto all’organo di direzione politica e di raccordo tra questo e le Direzioni Generali, svolgerà, nel corso del 2008, le seguenti attività:

- il coordinamento degli Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro; - il coordinamento e la cura dei rapporti con gli altri organi costituzionali con le autorità

indipendenti e con il Consiglio di Stato; - i rapporti con le Direzioni Generali e gli altri Uffici dell’Amministrazione; - i contatti con le Assemblee parlamentari e gli altri organismi di settore; - la collaborazione alla predisposizione di testi di provvedimenti legislativi ed

emendamenti; - l’esame degli atti sottoposti alla firma del Ministro e dei Sottosegretari di Stato; - l’attività istruttoria per il conferimento delle onorificenze al Merito della Repubblica

italiana e dei Cavalieri del lavoro.

In particolare, l’Ufficio legislativo, nell’ambito della propria attività istituzionale, si occuperà di: definire le iniziative legislative e regolamentari di competenza del Ministero, con la collaborazione delle Direzioni generali; esaminare i provvedimenti sottoposti al Consiglio dei Ministri da altre Amministrazioni e quelli di iniziativa parlamentare; curare i rapporti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e gli uffici legislativi delle altre amministrazioni; seguire i lavori parlamentari, fornire il necessario supporto ai Sottosegretari di Stato; provvedere a fornire gli elementi per le risposte agli atti parlamentari di controllo e di indirizzo relativi al Ministero; svolgere attività di consulenza giuridica per il Ministro, i Sottosegretari di Stato e le Direzioni Generali; curare i rapporti con l’Unione Europea; provvedere al contenzioso internazionale, comunitario e costituzionale. L’Ufficio stampa sovrintenderà alla predisposizione della rassegna stampa e, in genere, curerà i rapporti con gli organi di informazione nazionali ed esteri; promuoverà altresì, in rapporto con le strutture del Ministero programmi e iniziative editoriali di informazione istituzionale. La Segreteria tecnica garantirà il supporto al Ministro per l’elaborazione e il monitoraggio delle politiche sulle materie di competenza del Ministero, per le conseguenti decisioni dell’organo politico, operando in raccordo con gli altri uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro. Il Consigliere diplomatico promuoverà ed assicurerà la partecipazione attiva del Ministro agli organismi internazionali e dell’Unione europea e curerà le relazioni internazionali, con particolare riferimento ai negoziati relativi ad accordi di cooperazione nelle materie di competenza del Ministero. Il Secin, infine, svolgerà le funzioni di controllo, verifica e monitoraggio – contemplate dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni – sia sulle attività connesse con la realizzazione degli obiettivi strategici che su quelle ordinarie, anche in rapporto alle indicazioni della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 marzo 2007.

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Data inizio : 01/01/2008 Data fine: 31/12/ 2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Gabinetto e Uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro € 4.623.723- Totale Obiettivo 32.2.1 € 4.623.723

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 SI

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Schede Programmi/Obiettivi SCHEDA PROGRAMMA n° 32.3 Missione di riferimento: Missione 32: Servizi istituzionali e generali delle Amministrazioni pubbliche

OBIETTIVO N° 32.3.1: Riorganizzazione delle attività di supportoDescrizione del contenuto dell’obiettivo: Art. 1 c. 404 Legge finanziaria 2007 riduzione del personale impiegato in attività di supporto in modo da non superare il 15% di quello utilizzato dal ministero. Riallocazione delle eccedenze presso altre Direzioni e ridefinizione dei processi lavorativi Data inizio : 1/1/2008 Data fine: 31/12/2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale Servizi Generali. € 447.922 Totale Obiettivo 32.3.1 € 447.922

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Realizzazione lavori preparatori

binario sì

OBIETTIVO N° 32.3.2 : Incremento delle risorse umane e miglioramento della professionalità Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Avvio di procedure concorsuali e valorizzazione delle risorse interne con implementazione di specifici percorsi formativi Data inizio : 1/ 1/2008 Data fine: 31/12/2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico X

Obiettivo continuativo

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per i Servizi Generali € 895.845 Totale Obiettivo 32.3.2 € 895.845

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) realizzazione lavori preparatori

Indicatore qualitativo Medio/alto

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OBIETTIVO N° 32.3.3 : Attività strutturale/istituzionale Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale Data inizio : 1 1/2008 Data fine: 31/12/2008

Obiettivo pluriennale SI NO X Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per i Servizi Generali € 3.106.947 Totale Obiettivo 32.3.3 € 3.106.947

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Realizzazione lavori manutenzione immobile

Indicatore di risultato unitario 30%

2) Raggiungimento della massima percentuale di avanzamento della spesa prevista

Indicatori di realizzazione finanziaria

90%

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Schede Programmi/Obiettivi SCHEDA PROGRAMMA n° 33.1 Fondi da ripartire nell’Amministrazione Missione di riferimento: Missione 33: Fondi di riserva OBIETTIVO N° 33.1. Descrizione del contenuto dell’obiettivo: Risorse da assegnare in ambito PA

Data inizio : 1/ 1/ 2008 Data fine:31./12./2009

Obiettivo pluriennale SI X NO Obiettivo strategico

Obiettivo continuativo X

Ripartizione degli stanziamenti previsti sull’obiettivo per Centro di Responsabilità Amministrativa

Centro/i di responsabilità responsabili della esecuzione dell’obiettivo Stanziamenti in c/competenza (€)

Direzione Generale per i Servizi Generali ……………………………. € 2.200.670 Totale Obiettivo 1. € 2.200.670

INDICATORI ASSOCIATI ALL’OBIETTIVO Descrizione Indicatore Tipo Indicatore

(vedi tabella precedente) Valore obiettivo dell’indicatore

nel 2008 1) Realizzazione lavori preparatori per ripartizione dei fondi

Indicatore qualitativo Medio/alto