Nota Integrativa al Bilancio di Previsione 2017 – 2019 Comune di...

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Nota Integrativa al Bilancio di Previsione 2017 – 2019 Comune di Moglia Provincia di Mantova allegato 4/1 del d.lgs.118/2011

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Nota Integrativa al Bilancio di Previsione 2017 – 2019

Comune di Moglia

Provincia di Mantova

allegato 4/1 del d.lgs.118/2011

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Premessa

Il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (allegato 4/1 del d.lgs.118/2011) prevede, per gli enti che adottano la contabilità finanziaria potenziata, la stesura della nota integrativa al bilancio di previsione, ovvero una relazione esplicativa dei contenuti del bilancio. Il nuovo sistema contabile armonizzato disciplinato dal D. lgs. 118/2011 e dal D.P.C.M. 28/12/2011 hacomportato una serie di innovazioni dal punto di vista finanziario e contabile nonché programmaticogestionale di cui le più importanti sono:

1. Nuovi schemi di bilancio con una diversa struttura delle entrate e delle spese; 2. Previsione delle entrate e delle spese in termini di cassa per il primo esercizio di

riferimento; 3. Diverse attribuzioni in termini di variazioni di bilancio; quelle relative alla cassa e alle spese

di personale per modifica delle assegnazioni interne ai Servizi diventano di competenza della Giunta;

4. Nuovi principi contabili, tra i quali quello della competenza finanziaria potenziata che comporta, tral'altro, la costituzione obbligatoria secondo specifiche regole del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità(FCDE, ex Fondo Svalutazione Crediti) e del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV);

5. Previsione di nuovi piani dei conti integrati sia a livello finanziario che a livello economicopatrimoniale;

6. Nuovo Documento Unico di Programmazione DUP in sostituzione della Relazione Previsionale eProgrammatica.

Tutte le predette innovazioni sono contenute nei nuovi principi contabili consultabili sul sitoappositamente predisposto dalla Ragioneria Generale dello Stato: http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/

Tra i nuovi allegati da predisporre è stata inserita la “nota integrativa”, un documento con il quale sicompletano ed arricchiscono le informazioni del bilancio.La nota integrativa ha la funzione di integrare i dati quantitativi esposti negli schemi di bilancio al fine direndere più chiara e significativa la lettura dello stesso.La nota integrativa al bilancio di previsione di cui alla lettera, presenta almeno i seguenti contenuti:

1. I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare

riferimentoagli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti didubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento atale fondo;

2. L’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presuntoal 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principicontabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuitidall’ente;

3. L’elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato diamministrazione presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, daitrasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente;

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4. L’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito econ le risorse disponibili;

5. Nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono ancheinvestimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in esserela programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi;

6. L’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggettiai sensi delle leggi vigenti;

7. Gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi astrumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componentederivata;

8. L’elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sonoconsultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti localidall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

9. L’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; 10. Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie

perl’interpretazione del bilancio. Tempi e modalità di approvazione del bilancio 2017 – 2019

L’Amministrazione ha definito le previsioni di bilancio attenendosi alla normativa vigente mantenendo immutate le aliquote dei tributi e le tariffe dei servizi e adottando un criterio storico di allocazione delle risorse, avendo come base le previsioni assestate del 2016. Per la programmazione relativa ai vincoli di finanza pubblica ci si è attenuti alle normative contenute nella legge di stabilità 2017.

Criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, gli accantonamenti per le spesepotenziali e il fondo crediti di dubbia esigibilità

La formulazione delle previsioni è stata effettuata, per ciò che concerne la spesa, tenendo conto dellespese sostenute in passato, delle spese obbligatorie, di quelle consolidate e di quelle derivanti daobbligazioni già assunte in esercizi precedenti. Analogamente, per la parte entrata, l’osservazione dellerisultanze degli esercizi precedenti è stata alla base delle previsioni ovviamente tenendo conto dellepossibili variazioni e di quelle causate con la manovra di bilancio, in particolare tenendo in considerazione le novità introdotte sulla fiscalità locale:

Il disegno di legge di bilancio 2017, conferma il quadro normativo della fiscalità locale, ed in particolare:

1 – Abolizione della TASI – E’ stata prevista l’abolizione della TASI per gli immobili adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze, sempre se trattasi di categorie catastali non di lusso (cioe’ diverse da A/1, A/8 e A/9). La TASI non sarà nemmeno dovuta dall’inquilino, per la sua quota di competenza, qualora l’immobile occupato sia la sua abitazione principale. L’abolizione della TASI si applica anche all’immobile assegnato all’ex coniuge legalmente separato e all’immobile degli appartenenti alle forze dell’ordine trasferiti per ragioni di servizio. Nel caso di locazioni a canone concordato e’ prevista una riduzione dell’aliquota Tasi del 25%.

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C1 -

RISTORO Abolizione TA.S.I. abitazione principale da DPCM FSC 2016

220.073,27

C1 bis -

INTEGRAZIONE ristoro Abolizione TA.S.I. abitazione principale da DM 27/09/2016

613,60

C1 ter -

INTEGRAZIONE ristoro Abolizione TA.S.I. abitazione principale approvato Conferenza il 30/11/2016 in corso di emanazione DM

0,00 C2 -

RISTORO Agevolazioni I.M.U. - TA.S.I. da DPCM FSC 2016 (locazioni, canone concordato e comodati)

2.570,81 C2 bis -

INTEGRAZIONE ristoro Agevolazioni I.M.U. - TA.S.I. approvato Conferenza il 30/11/2016 (locazioni, canone concordato e comodati)

460,92

2 – IMU abitazioni – Continua l’esenzione IMU per gli immobili non di lusso adibiti ad abitazione principale. È prevista una riduzione del 25% delle aliquote IMU deliberate dai comuni per chi stipula (o ha già stipulato) un contratto di locazione a canone concordato.È stata abrogata la disposizione che permetteva ai Comuni di disporre con propria delibera l’assimilazione all’abitazione principale delle unità immobiliari concesse in comodato a parenti di 1° grado. Queste abitazioni saranno nel 2016 soggette ad aliquota ordinaria, salvo che non si rispettino le condizioni previste per il nuovo comodato, il quale però non prevede più l’assimilazione ma solo una riduzione al 50% della base imponibile.Ma i requisiti richiesti sono quasi impossibili, infatti viene stabilita la riduzione del 50% della base imponibile IMU per gli immobili dati in comodato tra figli e genitori a condizione che:

a) il contratto di comodato sia regolarmente registrato (costo circa € 232);

b) il comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato. Tuttavia, l’agevolazione in questione si estende anche al caso in cui il comodante sia possessore, nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato, di un altro immobile adibito a propria abitazione principale (non di lusso).

La novità e’ che non bisogna più dipendere da quanto deliberato dai Comuni, queste disposizioni prevalgono e anche i Comuni ne dovranno tener conto.

3 – IMU terreni agricoli – È’ confermata l’esenzione per i terreni agricoli ubicati in comuni montani e parzialmente montani (questi ultimi solo se posseduti da coltivatori diretti e IAP) ed è introdotta l’esenzione per tutti i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e IAP.

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C3 - RISTORO Agevolazione I.M.U. terreni da DPCM FSC 2016 79.155,13

C3 bis -

INTEGRAZIONE/VARIAZIONE ristoro Agevolazione I.M.U. terreni approvato Conferenza il 30/11/2016 in corso emanazione DM

17.452,23

4 – Tasi dei fabbricati invenduti delle imprese costruttrici – E’ prevista la riduzione all’1 per mille dell’aliquota TASI dei fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa costruttrice, fintanto che permanga tale destinazione e gli stessi non siano locati. I Comuni hanno la possibilità di aumentare tale aliquota fino al 2,5 per mille o diminuirla fino ad azzerarla.

5 - Riduzione del carico fiscale per Imu e Tasi relativamente ai cosiddetti macchinari imbullonati - Si tratta, in pratica, di un provvedimento atteso grazie al quale vengono esclusi, dal calcolo della rendita catastale dei fabbricati destinati alle attività produttive iscritti nelle categorie D ed E, i macchinari imbullonati. Attenzione, però. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che ai fini dell’applicazione di quanto disposto dalla Legge di Stabilità, è necessario che le imprese presentino, entro il prossimo 15 giugno, un’istanza di variazione per una nuova stima dell’immobile. Con la nuova stima, in pratica, viene escluso dal calcolo della rendita la quota relativa ai macchinari imbullonati. Gli atti di aggiornamento presentati entro la data di scadenza fissata dall’Agenzia produrranno i loro effetti in maniera retroattiva, a partire dal 1° gennaio 2016. In questo modo le imprese potranno ottenere la riduzione sull’acconto IMU e TASI previsto in scadenza il 16 giugno 2016. Con le nuove disposizioni, pertanto, i macchinari imbullonati non concorrono più alla determinazione della rendita catastale per i fabbricati a destinazione speciale iscritti nelle categorie D ed E e non sono soggetti a imposizione.

In generale sono stati applicati tutti iprincipi derivanti dalla partecipazione alla nuova contabilità.

Fondo di Solidarietà Comunale 2017

Per la quantificazione del Fondo di Solidarietà Comunale, si è preso come dato di riferimento le attribuzioni del 2016 rapportandole al dato stanziato a livello nazionale per il comparto dei comuni per l’anno 2017 definito nel DDL di stabilità in corso di approvazione. Dalle risultanze emerge:

A) INCREMENTO ENTRATE DA IMU PER VARIAZIONE QUOTA ALIMENTAZIONE F.S.C.

2016 A1 -

Quota 2015 (38,23%) del gettito I.M.U. 2014 stimato da trattenere per alimentare il F.S.C. 2015, art. 3 c. 3, DPCM 10/09/2015

385.934,83

A2 -

Quota 2016 (22,43%) del gettito I.M.U. 2014 stimato da trattenere 226.494,06

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B) DETERMINAZIONE QUOTA F.S.C. 2016 alimentata da I.M.U. di spettanza dei comuni

B1=C4 del 2015

F.S.C. 2015 calcolato su risorse storiche

494.374,00 B2 -

B3 -

Rettifica fondo per correzioni puntuali 2015 (Art. 7 DPCM 10/09/2015)

-172,66 B4 -

Riduzione 89 mln (Art. 1, c. 17, lett.f e Art. 1, c. 763, L. 208/2015)

-7.900,06

per alimentare il F.S.C. 2016, come da DPCM in corso di approvazione (1)

A3 -

Incremento entrate I.M.U. per variazione Quota di alimentazione F.S.C. (2)

159.440,76

C) DETERMINAZIONE QUOTA F.S.C. 2016 per ristoro minori introiti I.M.U. e TA.S.I.

RISTORO Abolizione TA.S.I. abitazione principale da

C1 -

C1 bis -

C1 ter -

C2 -

C2 bis -

C3 -

C3 bis -

C4 -

DPCM FSC 2016 220.073,27

INTEGRAZIONE ristoro Abolizione TA.S.I. abitazione principale da DM 27/09/2016 613,60

INTEGRAZIONE ristoro Abolizione TA.S.I. abitazione principale approvato Conferenza il 30/11/2016 in corso di emanazione DM 0,00

RISTORO Agevolazioni I.M.U. - TA.S.I. da DPCM FSC 2016 (locazioni, canone concordato e comodati) 2.570,81

INTEGRAZIONE ristoro Agevolazioni I.M.U. - TA.S.I. approvato Conferenza il 30/11/2016 (locazioni, canone concordato e comodati) 460,92

RISTORO Agevolazione I.M.U. terreni da DPCM FSC 2016 79.155,13

INTEGRAZIONE/VARIAZIONE ristoro Agevolazione I.M.U. terreni approvato Conferenza il 30/11/2016 in corso emanazione DM 17.452,23

TA.S.I. assegnazione 80 mln "Gettito riscosso" < TASI ab. Princ. 1 ‰ - c. 380 sexies L. 0,00

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D1 -

Accantonamento 15 mln art.6 DPCM FSC 2016

1.331,47

F1 -

Riduzione per mobilità ex AGES (art. 7 c. 31 Sexies, DL. 78/2010)

0,00

B5 -

B6 -

B7 -

F.S.C. 2016 base di calcolo (B1 + B2 + B3 + B4) 486.301,29 C5 -

Incremento entrate I.M.U. per variazione Quota Alimentazione F.S.C. -159.440,76

Quota F.S.C. 2016 al netto incremento quota I.M.U. (B5 + B6) (2) 326.860,53

228/2012 inserito da L. Stabilità 2016

Quota F.S.C. 2016 derivante da ristoro minori introiti I.M.U. e TA.S.I. (C1 + C1bis + C1ter +C2 + C2bis + C3 + C3bis + C4) 320.325,96

B8 -

B9 -

B10 -

B11 -

F.S.C. 2016 70% di B7 spettante ai comuni delle 15 R.S.O. 228.802,37

F.S.C. 2016 quota 30% di B7 per alimentare la perequazione di cui art. 1, c. 380-quater, della L. 228/2012 98.058,16

F.S.C. 2016 30% spettante in base a perequazione su Fabbisogni e Capacità Fiscale - Coefficienti 2016 104.869,65

QUOTA F.S.C. 2016 risultante da PEREQUAZIONE RISORSE (B8 + B10) (3) 333.672,01

E1 -

F.S.C. 2016 DEFINITIVO (B11 + C5 - D1) (4) (5)

652.666,51

Altre componenti di calcolo della spettanza 2016 (dato aggiornato al 13 luglio 2016)

DATI PROVVISORI RELATIVI AL FONDO DI SOLIDARIETA' COMUNALE 2017

A

Quota 2017 (22,43%) calcolata sul gettito I.M.U. stimato da trattenere per alimentare il F.S.C. 2017, come da DPCM in corso di approvazione

226.494,06

B

Quota F.S.C. 2017 risultante da PEREQUAZIONE RISORSE con applicazione dei correttivi

308.138,37

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C Quota F.S.C. 2017 risultante dai ristori per minori introiti I.M.U. e T.A.S.I. 320.325,96

D Accantonamento 15 mln per rettifiche 2017 -1.301,90 E F.S.C. 2017 spettante (B+C+D) 627.162,44

Al Fondo di Solidarietà 2017 si vanno ad aggiungere i seguenti trasferimenti erariali:

CONTRIBUTI SPETTANTI PER FATTISPECIE SPECIFICHE DI LEGGE

Attribuzioni Importo TRASFERIMENTO COMPENSATIVO IMU (C.D. IMMOBILI MERCE ART. 3, DL 102/13 E DM 20/06/2014)

4.380,55

TRASF. COMP. IMU COLT. DIRETTI E ESENZIONE FABB. RURALI (ART. 1, C 707, 708, 711, L. 147/2013)

57.131,89

TOTALE 61.512,44 Inoltre con le modifiche apportate in sede di conversione del DL 30/12/2016 n. 244 all'art.14 comma 12 bis "ai Comuni di cui al comma 436 lett. a), b), c), dell'art.1 della Legge 23/12/2014 n. 190, è attribuito un contributo secondo gli importi riportati per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020 nella tabella 1 allegata al presente decreto". COMUNE Contr.

Compensativo 2017

Contr. Compensativo 2018

Contr. Compensativo 2019

Contr. Compensativo 2020

MOGLIA 24.631,18 24.631,18 24.631,18 24.631,18

Con comunicazione del 16 febbraio 2017 Il Ministero, ha determinato il saldo della quota non ripartita del Fondo di solidarietà comunale, per l’anno 2016, pari a 43,9 milioni di euro, a compensazione di agevolazioni IMU e TASI, per particolari categorie di immobili. Il provvedimento è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2017, supplemento ordinario n. 13. Dal Comunicato emerge che il Comune di Moglia è beneficiario di un conguaglio pari ad € 17.913,15. Tale somma che ha effetti positivi anche nelle annualità successive, prudenzialmente non è stato contabilizzato nelle previsione del bilancio 2017 - 2019

FONDO CREDITI DUBBIA ESIGIBILITA’ (FCDE) Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità

L’allegato n. 2/4 “Principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria” richiamato dall’art. 3del Decreto Legislativo 23 giugno 2011 n. 118 cosi come modificato dal decreto Legislativo 10 agosto 2014n. 126, in particolare al punto 3.3 e all’esempio n. 5 in appendice, disciplina l’accantonamento al fondocrediti di dubbia esigibilità a fronte di crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio. A tal fine è previsto che nel bilancio di previsione venga stanziata una apposita posta contabile,denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato inconsiderazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formerannonell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti. Tale accantonamento non risulterà oggetto di impegno e genererà pertanto un’economia di

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bilanciodestinata a confluire nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Il medesimo principio contabile è stato integrato dall’art. 1 comma 509 della Legge 23 dicembre 2014 n.190 (Legge di Stabilità 2015) che prevede: “Con riferimento agli enti locali, nel 2015 è stanziata in bilanciouna quota dell'importo dell'accantonamento quantificato nel prospetto

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riguardante il fondo crediti didubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione pari almeno al 36 per cento, se l'ente non ha aderito allasperimentazione di cui all'articolo 36, e al 55 per cento, se l'ente ha aderito alla predetta sperimentazione. Nel 2016 per tutti gli enti locali lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità èpari almeno al 55 per cento, nel 2017 è pari almeno al 70 per cento, nel 2018 è pari almeno all'85 per centoe dal 2019 l'accantonamento al fondo è effettuato per l'intero importo”In via generale non richiedono l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità i trasferimenti daaltre amministrazioni pubbliche, i crediti assistiti da fidejussione e le entrate tributarie accertate per cassa. La determinazione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità è stata preceduta da unadettagliata e puntuale analisi delle partite creditorie dell’Ente, che ha fatto sì che venissero individuateulteriori tipologie di entrate in relazione alle quali non si è ritenuto di provvedere all’accantonamento alfondo crediti di dubbia esigibilità.Si è pertanto provveduto a:

1. Individuare le poste di entrata stanziate che possono dare luogo alla formazione di

crediti dubbia edifficile esazione. 2. Calcolare, per ciascun capitolo, la media semplice del rapporto tra incassi accertamenti

degli ultimi cinque esercizi. 3. Determinare l’importo dell’accantonamento annuale del Fondo da iscrivere in bilancio.

La dimensione iniziale del fondo, determinata in sede di bilancio di previsione, è data dalla somma dellacomponente accantonata con l’ultimo rendiconto (avanzo già vincolato per il finanziamento dei crediti didubbia esigibilità) integrata da un’ulteriore quota stanziata con l’attuale bilancio, non soggetta poi adimpegno di spesa (risparmio forzoso). Si tratta, pertanto, di coprire con adeguate risorse sia l’ammontaredei vecchi crediti in sofferenza (residui attivi di rendiconto o comunque riferibili ad esercizi precedenti) chei nuovi crediti in corso di formazione (previsioni di entrata del nuovo bilancio). La dimensione definitiva del fondo sarà calcolata solo a rendiconto, una volta disponibili i conteggi finali, ecomporterà il congelamento di una quota dell’avanzo di pari importo (quota accantonata dell’avanzo).Nella sostanza, si andrà a costituire uno specifico stanziamento di spesa assimilabile ad un fondo rischi conuna tecnica che non consente di spendere la quota di avanzo corrispondente all'entità del fondo cosìcostituito. Venendo all'attuale bilancio, al fine di favorire la formazione di una quota di avanzo adeguata atale scoposi è provveduto ad iscrivere tra le uscite una posta non soggetta ad impegno, creando così unacomponente positiva nel futuro calcolo del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). In questomodo, l’eventuale formazione di nuovi residui attivi di dubbia esigibilità (accertamenti dell’esercizio incorso) non produrrà effetti distorsivi sugli equilibri finanziari oppure, in ogni caso, tenderà ad attenuarli. Di seguito si evidenziano le modalità di calcolo applicate per ciascuna posta, con laquantificazione dei Fondi iscritti a Bilancio.

Per la determinazione del FCDE si è preso come dato di riferimento il quinquennio 2016 – 2012

TASSA SUI RIFIUTI (NO ADDIZ. TEFA)

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

290.564,65

243.362,04

200,00

4.000,00

Incasso a residui dell'anno

335.462,00

540.029,79

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571.833,58

456.496,64

Totale incassi

290.564,65

578.824,04

540.029,79

572.033,58

460.496,64

Accertato

601.698,00

638.455,00

621.206,00

619.356,00

506.247,00

48,29 90,66 86,93 92,36 90,96

Stanziamento 2017- 2019

582.650,00

600.000,00

600.000,00

Fondo

105.802,68

108.953,25

108.953,25

Fondo RIDOTTO

74.061,88

92.610,26

RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

66.592,00

73.795,00

1.000,00

4.800,00

Incasso a residui dell'anno

23.673,77

31.621,00

9.034,00

4.730,98

Totale incassi

66.592,00

97.468,77

32.621,00

9.034,00

9.530,98

Accertato

100.000,00

170.346,00

37.000,00

27.000,00

20.800,00

66,59 57,22 88,16 33,46 45,82

Stanziamento 2017- 2019

125.600,00

55.000,00

33.000,00

Fondo

52.436,43

22.961,81

13.777,09

Fondo RIDOTTO

36.705,50

19.517,54

SANZIONI CODICE DELLA STRADA + INGIUNZIONI 2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

74.584,76

9.144,12

17.133,33

Incasso a residui dell'anno

71.327,41

117.505,93

108.000,00

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113.000,00 Totale incassi

74.584,76

80.471,53

134.639,26

108.000,00

113.000,00

Accertato

80.935,22

80.471,83

134.639,26

108.000,00

113.000,00

92,15 100,00 100,00 100,00 100,00

Stanziamento 2017- 2019

88.000,00

114.000,00

105.000,00

Fondo

1.381,02

1.789,05

1.647,81

Fondo RIDOTTO

966,72

1.520,69

FITTI DI FABBRICATI

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

8.255,14

1.185,00

50,00

810,00

Incasso a residui dell'anno

7.894,32

8.470,12

8.855,80

11.075,18

Totale incassi

8.255,14

9.079,32

8.520,12

9.665,80

11.075,18

Accertato

8.539,22

8.327,22

11.985,22

12.199,38

14.957,98

96,67 109,03 71,09 79,23 74,04

Stanziamento 2017- 2019

8.680,00

8.680,00

8.680,00

Fondo

1.214,03

1.214,03

1.214,03

Fondo RIDOTTO

849,82

1.031,92

PROVENTI DA REFEZIONE SCOLASTICA

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

21.246,86

2.409,22

1.304,97

Incasso a residui dell'anno

8.256,58

13.451,52

15.003,26

20.787,73

Totale incassi

21.246,86

10.665,80

14.756,49

15.003,26

20.787,73

Accertato

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25.572,78 14.861,58 15.000,00 17.090,26 21.899,88 83,08

71,77

98,38

87,79

94,92

Stanziamento 2017- 2019

15.000,00

15.000,00

15.000,00

Fondo

1.921,86

1.921,86

1.921,86

Fondo RIDOTTO

1.345,30

1.633,58

PROVENTI DA TRASPORTO SCOLASTICO

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza

18.458,21

2.158,09

155,00

Incasso a residui dell'anno

22.340,80

25.107,90

29.204,00

25.803,79

Totale incassi

18.458,21

24.498,89

25.262,90

29.204,00

25.803,79

Accertato

22.610,00

24.778,80

25.107,90

29.204,00

27.700,00

81,64 98,87 100,62 100,00 93,15

Stanziamento 2017- 2019

20.000,00

20.000,00

20.000,00

Fondo

1.028,82

1.028,82

1.028,82

Fondo RIDOTTO

720,17

874,50

RIMBORSO RATE MUTUI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza Incasso a residui dell'anno

59.000,00 Totale incassi

-

-

-

-

59.000,00

Accertato

10.000,00

8.000,00

11.000,00

13.000,00

59.000,00

- - - - 100,00

Stanziamento 2017- 2019

10.000,00

10.000,00

10.000,00

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Fondo

8.000,00

8.000,00

8.000,00

Fondo RIDOTTO

5.600,00

6.800,00

CANONE DI CONCESSIONE SERVIZIO GAS

2016 2015 2014 2013 2012 Incasso competenza Incasso a residui dell'anno

241.148,60

271.983,36

270.000,00

Totale incassi

-

-

241.148,60

271.983,36

270.000,00

Accertato

180.000,00

130.000,00

241.148,60

272.000,00

270.000,00

- - 100,00 99,99 100,00

Stanziamento 2017- 2019

240.000,00

268.000,00

275.000,00

Fondo

96.002,94

107.203,28

110.003,36

Fondo RIDOTTO

67.202,06

91.122,79

FCDE Pieno

267.787,77

253.072,09

246.546,21

FCDE Ridotto

187.451,44

215.111,28

ALTRI ACCANTONAMENTI/FONDI ISCRITTI A BILANCIO

1. Fondo rischi

Ai sensi del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al D.Lgs.118/2011 s.m.i. - punto 5.2 lettera h) - in presenza di contenzioso con significativa probabilità disoccombenza è necessario che l’Ente costituisca un apposito “Fondo Rischi”. Le somme stanziate a tale Fondo non utilizzate, costituiscono a fine esercizio economie che confluiscononella quota vincolata del risultato di amministrazione (risparmio forzoso).Tale fondo non è stato costituito in quanto non vi sono allo stato attuale cause in corso.

2. Fondo a copertura perdite Società Partecipate

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Ai sensi della Legge 27/12/2013 n. 147 – Legge di Stabilità 2014, art. 1, commi 550 e seguenti, nel caso incui le Società partecipate, ivi comprese le Aziende Speciale e le Istituzioni, presentino un risultato diesercizio o saldo finanziario negativo, le pubbliche amministrazioni locali partecipanti accantonanonell'anno successivo in apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non immediatamenteripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione. La suddetta norma prevede che tali accantonamenti si applichino a decorrere dall’esercizio finanziario2015, a valere sui risultati 2014. In caso di risultato negativo l'ente partecipante accantona, in misuraproporzionale alla quota di partecipazione, una somma pari: al 25% per il 2015, al 50% per il 2016, al 75%per il 2017 del risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente. Non avendo ancora disponibili di dati definitivi dalle Società, al momento questo fondo non è statocostituito. Si sottolinea inoltre che i risultati economici prodotti dalle società partecipate dall’Ente nel recente passato, anche in considerazione delle percentuali di partecipazione, non fanno presagire necessità di accantonamenti.

3. Fondo per indennità di fine mandato del Sindaco

In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All.4/2 al D.lgs. 118/2011 e s.m.i. - punto 5.2 lettera i) è stato altresì costituito apposito “Accontamento trattamentodi fine mandato del Sindaco” per un importo di € 5 . 0 4 0 ,00 che, in quanto fondo, non sarà possibileimpegnare ma che, determinando un’economia di bilancio, confluirà nel risultato di amministrazione. A questo accantonamento si aggiungerà la quota di avanzo vincolato derivante dagli impegni assuntinell’esercizio precedente per l’indennità di fine mandato del Sindaco che, in base ai nuovi principi,dovranno essere eliminati in sede di riaccertamento ordinario e confluiranno nella quota vincolata dell’avanzo.

Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili,dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente.

In occasione della predisposizione del bilancio di previsione è necessario procedere alla determinazione del risultato di amministrazione presunto, che consiste in una previsione ragionevole del risultato diamministrazione dell’esercizio precedente, formulata in base alla situazione dei conti alla data dielaborazione del bilancio di previsione. Costituiscono quota vincolata del risultato di amministrazione le entrate accertate e le corrispondentieconomie di bilancio:

a) nei casi in cui la legge o i principi contabili generali e applicati della contabilità finanziaria individuano unvincolo di specifica destinazione dell’entrata alla spesa;

b) derivanti da mutui e finanziamenti contratti per il finanziamento di investimenti determinati;

c) derivanti da trasferimenti erogati a favore dell’ente per una specifica destinazione; d) derivanti da entrate straordinarie, non aventi natura ricorrente, accertate e riscosse

cuil’amministrazione ha formalmente attribuito una specifica destinazione.

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La quota accantonata del risultato di amministrazione è costituita da:

a) l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (principio 3.3); b) gli accantonamenti a fronte dei residui passivi perenti (solo per le regioni, fino al loro

smaltimento); c) gli accantonamenti per le passività potenziali (fondi spese e rischi).

L’equilibrio complessivo della gestione 2017-2019 è stato pertanto conseguito senza applicare il risultato di amministrazione a destinazione libera. Al risultato del tutto provvisorio sono stati applicati i vincoli derivanti dalla precedente gestione come di seguito indicato. Si riporta la tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto allegato al bilancio di previsione:

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Vincoli di Indebitamento

LEGGE 27 febbraio 2017, n. 19 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244, recante proroga e definizione di termini. Proroga del termine per l'esercizio di deleghe legislative. (17G00033) (GU Serie Generale n.49 del 28-2-2017 - Suppl. Ordinario n. 14)

All'articolo 14: dopo il comma 5 è inserito il seguente: «5-bis. Per gli enti locali colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, individuati ai sensi dell'articolo 1, comma 1, del decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122, e dell'articolo 67-septies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, è prorogata all'anno 2018 la sospensione, prevista dal comma 456 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, degli oneri relativi al pagamento delle rate dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa, trasferiti al Ministero dell'economia e delle finanze in attuazione dell'articolo 5, commi 1 e 3, del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, da corrispondere nell'anno 2017, incluse quelle il cui pagamento e' stato differito ai sensi dell'articolo 1, comma 426, della legge 24dicembre 2012, n. 228, dell'articolo 1, comma 356, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e dell'articolo 1, comma 503, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Gli oneri relativi al pagamento delle rate dei mutui di cui al periodo precedente sono pagati, senza applicazione di sanzioni e interessi, a decorrere dall'anno 2018, in rate di pari importo per dieci anni sulla base della periodicità di pagamento prevista nei provvedimenti e nei contratti regolanti i mutui stessi. Alla copertura degli oneri di cui al presente comma, pari a 4,8 milioni di euro per l'anno 2017 e a 4,4 milioni di euro per l'anno 2018, si provvede mediante riduzione di pari importo dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3-bis, comma 6, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135»;

Per i mutui in carico alla Cassa depositi e prestiti, l’Istituto negli esercizi precedente, si è sempre adeguato alle disposizioni applicate ai mutui Cassa depositi e prestiti Spa, trasferiti al Ministero dell'economia e delle finanze, con proprio provvedimento amministrativo. Il Comune di Moglia, nella stesura delle previsioni di bilancio, ha considerato una sospensione integrale di tutte le posizioni debitorie nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti come negli esercizi precedenti.

Fondo pluriennale vincolato

Il FPV è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazionipassive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi al quello in cui è stata accertata l’entrata.Secondo il nuovo principio contabile della competenza finanziaria potenziata gli impegni finanziati daentrate a specifica destinazione, di parte corrente o investimenti, sono imputati negli esercizi in cuil’obbligazione diventerà esigibile. Questo comporta che lo stanziamento di spesa riconducibile all’originariofinanziamento può essere ripartito pro-quota in più esercizi, attraverso l’impiego del cosiddetto “FondoPluriennale Vincolato”. Il FPV ha proprio lo scopo di fare convivere l’imputazione della spesa secondoquesto principio (competenza potenziata) con l’esigenza di evitare la formazione di componenti di avanzoo disavanzo artificiose, e questo a partire dalla nascita del finanziamento e fino all’esercizio in cui laprestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine. Questa tecnica contabile consente di evitaresul nascere la formazione di residui passivi che, nella nuova ottica, hanno origine solo da debitieffettivamente liquidi ed esigibili sorti nello stesso esercizio di imputazione contabile. Il

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fenomenodell'accumulo progressivo di residui attivi e passivi di esito incerto e d’incerta collocazione temporale,pertanto, non trova più spazio nel nuovo ordinamento degli enti locali. La normativa in materia contabileestende l’impiego della tecnica del fondo pluriennale anche a casistiche diverse da quelle connesse conspese finanziate da entrate a specifica destinazione, ma solo per limitati casi e circostanze particolariespressamente previste dalla legge. Per entrare più nel dettaglio: nella parte spesa, la quota di impegni esigibili nell’esercizio restano imputatialle normali poste di spese, mentre il FPV /U accoglie la quota di impegni che si prevede non si tradurrannoin debito esigibile nell’esercizio di riferimento, in quanto imputabile agli esercizi futuri. L’importocomplessivo di questo fondo (FPV/U), dato dalla somma di tutte le voci riconducibili a questa casistica, èstato poi ripreso tra le entrate del bilancio immediatamente successivo (FPV/E) in modo da garantire, sulnuovo esercizio, la copertura della parte dell’originario impegno rinviata al futuro. Viene così ad esseremantenuto in tutti gli anni del bilancio il pareggio tra l’entrata (finanziamento originario oppure fondopluriennale vincolato in entrata) e la spesa complessiva dell’intervento previsto (somma dell’impegnoimputato nell’esercizio di competenza e della parte rinviata al futuro; quest’ultima, collocata nelle postericonducibili al fondo pluriennale di uscita). Il valore complessivo del fondo pluriennale al 31/12 di ciascunesercizio è dato dalla somma delle voci di spesa relative a procedimenti sorti in esercizi precedenti(componenti pregresse del FPV/U) e dalle previsioni di uscita riconducibili al bilancio in corso (componentenuova del FPV/U). In fase di predisposizione del bilancio, il FPV non è stato quantificato in quanto tutti gli interventidi partecapitale, come da cronoprogrammi approvati fino alla data odierna, saranno conclusi entro l’anno. Per laparte corrente verrà definito in sede di riaccertamento ordinario.

Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati con il ricorso al debito e con lerisorse disponibili

Nell’ambito del nuovo documento di programmazione finanziaria non sono previsti interventi finanziati con ricorso all’indebitamento. Per il dettaglio della programmazione degli investimenti affrontati con altre risorse disponibili e altrifinanziamenti si rinvia all’apposita sezione del Documento unico di programmazione.

Vincoli di Finanza Pubblica

Nella tabella sotto riportata vengono esplicitate le previsioni nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica

BILANCIO DI PREVISIONE PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA

(da allegare al bilancio di previsione e alle variazioni di bilancio )

EQUILIBRIO DI BILANCIO DI CUI ALL'ART. 9 DELLA LEGGE N. 243/2012

COMPETENZA

ANNO DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

n (*)

COMPETENZA

ANNO n+1 (*)

COMPETENZA

ANNO n+2 (*)

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A1) Fondo pluriennale vincolato di entrata per

(+)

0,00

0,00

0,00 spese correnti (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

A2) Fondo pluriennale vincolato di entrata in

conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota finanziata da entrate

(+)

0,00

0,00

0,00

finali)

A3) Fondo pluriennale vincolato di entrata per

partite finanziarie (dal 2020 quota finanziata (+) 0,00 0,00 0,00 da entrate finali)

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata (A1 + A2 + A3)

(+)

0,00

0,00

0,00

B) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

(+)

2.591.182,00

2.582.000,00

2.585.000,00

C) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi finanza pubblica

(+)

383.891,00

386.959,00

153.400,00

D) Titolo 3 - Entrate extratributarie

(+)

2.707.840,90

2.789.000,50

2.769.632,20

E) Titolo 4 - Entrate in c/capitale

(+)

1.710.000,00

4.964.464,55

1.865.463,95

F) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie

(+)

0,00

0,00

0,00

G) SPAZI FINANZIARI ACQUISITI (1)

(+)

0,00

0,00

0,00

H1) Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale vincolato

(+)

5.596.774,70

5.610.005,50

5.353.998,20

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H2) Fondo pluriennale vincolato di parte

(+)

0,00

0,00

0,00 corrente (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

H3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (2)

(-)

187.400,00

215.000,00

246.000,00

H4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di amministrazione)

(-)

0,00

0,00

0,00

H5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3)

(-)

0,00

0,00

0,00

H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei

saldi di finanza pubblica (H=H1+H2-H3-H4- (-) 5.409.374,70 5.395.005,50 5.107.998,20 H5)

I1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale vincolato

(+)

1.650.000,00

4.904.464,55

1.805.463,95

I2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al

netto delle quote finanziate da debito (dal (+) 0,00 0,00 0,00 2020 quota finanziata da entrate finali)

I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (2)

(-)

0,00

0,00

0,00

I4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di amministrazione) (3)

(-)

0,00

0,00

0,00

I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4)

(-)

1.650.000,00

4.904.464,55

1.805.463,95

L1) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria al netto del fondo pluriennale vincolato

(+)

0,00

0,00

0,00

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L2) Fondo pluriennale vincolato per partite finanziarie (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

L) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria (L=L1 + L2)

(+)

(-)

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

M) SPAZI FINANZIARI CEDUTI(1)

(-)

-81.000,00

-81.000,00

0,00

(N) EQUILIBRIO DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE N.

243/2012 (4)

(N=A+B+C+D+E+F+G-H-I-L-M)

414.539,20

503.954,00

460.034,00

Oneri e impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumentifinanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata

L’Ente non ha stipulato contratti relativi a strumenti finanziari derivati o comunque contratti di finanziamento che includono una componente derivata.

Elenco delle società posseduto con l’indicazione della relativa quota percentuale

I dati relativi alle società partecipate sono disponibili sul sito istituzionale dell’Ente al seguente link:

http://ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/amministrazione_tras parente/_lombardia/_moglia

Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione delbilancio

Vengono allegate al bilancio i prospetti relativi all’utilizzo dei contributi e dei trasferimenti da parte degliorganismi comunitari ed internazionali e quello delle funzioni delegate dalla Regione anche se gli stessievidenziano tutti i valori pari a zero.

Moglia,

Page 22: Nota Integrativa al Bilancio di Previsione 2017 – 2019 Comune di …ww2.gazzettaamministrativa.it/opencms/export/sites/... · 2017-08-10 · 3 – IMU terreni agricoli – È’

Il responsabile del servizio economico finanziario F.to Rag. Alessandra Buoli