Norme e progettazione di strutture prefabbricate LE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO: DALL’EUROCODICE 2...

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Norme e progettazione Norme e progettazione di strutture prefabbricate di strutture prefabbricate LE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO: LE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO: DALL’EUROCODICE 2 ALLE NORME TECNICHE DALL’EUROCODICE 2 ALLE NORME TECNICHE Antonella Colombo Antonella Colombo [email protected] [email protected]

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Norme e progettazione Norme e progettazione di strutture prefabbricatedi strutture prefabbricate

LE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO:LE STRUTTURE DI CALCESTRUZZO:DALL’EUROCODICE 2 ALLE NORME TECNICHEDALL’EUROCODICE 2 ALLE NORME TECNICHE

Antonella ColomboAntonella [email protected]@assobeton.it

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Italia S. Francesco

Internazionale S. Andrea

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Italia S. Emidio

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Norme Tecniche

Circolare

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Diffusa tipologia: edificio monopianoDiffusa tipologia: edificio monopiano

10,0010,00 100,00100,00

21,0

021,0

042,0

042,0

0

•Deformazione cumulata (el. strutt. vincolati)Deformazione cumulata (el. strutt. vincolati)

•Differente azione sismica (diverso terreno)Differente azione sismica (diverso terreno)

Progetto di mezzo Progetto di mezzo

edificioedificio

Progettazione statica e sismicaProgettazione statica e sismica

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• FuocoFuoco

• VentoVento

• NeveNeve

• TERREMOTITERREMOTI

• EsplosioniEsplosioni

CarichiCarichi

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Materiali - CALCESTRUZZOMateriali - CALCESTRUZZO

C > C70/85 autorizzazione Servizio Tecnico Centrale

C > C45/55 grandezze meccaniche e fisiche accertate prima dell’inizio dei lavori e

produzione in controllo di qualità (# 4)

Classe di resistenzaClasse di resistenza

C8/10C8/10 C25/30C25/30 C40/50C40/50 C60/75C60/75

C12/15C12/15 C28/35C28/35 C45/55C45/55 C70/85C70/85

C16/20C16/20 C32/40C32/40 C50/60C50/60 C80/95C80/95

C20/25C20/25 C35/45C35/45 C55/67C55/67 C90/105C90/105

Per strutture non Per strutture non armate o a bassa armate o a bassa percentuale di armaturapercentuale di armatura

Per strutture semplicemente Per strutture semplicemente armatearmate

Per strutture precompressePer strutture precompresse

cc = = 1,41,4

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Cnt.Cnt.

È consentito l’uso di aggregati grossi aggregati grossi provenienti da ricicloprovenienti da riciclo a condizione che la miscela di calcestruzzo confezionata venga preliminarmente qualificata e documentata. (# 11.2.9.2)

Origine del materiale da ricicloOrigine del materiale da riciclo Classe del Classe del calcestruzzocalcestruzzo

percentualepercentuale

di impiegodi impiego

demolizioni di edifici (macerie) = C 8/10fino al 100

%

demolizioni di solo calcestruzzo e c.a.≤ C30/37 ≤ 30 %≤ C20/25 Fino al 60 %

Riutilizzo di calcestruzzo interno negli stabilimenti di prefabbricazione qualificati - da qualsiasi classe - da calcestruzzi > C45/55

≤ C45/55 fino al 15%Stessa classe

del calcestruzzo di

origine

fino al 5%

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Materiali - ACCIAIOMateriali - ACCIAIOBarre nervate B450C (# 7.4.2.2)

B450A diametri compresi tra 5 e 10 mm, per le reti e i tralicci

Valori nominali B450C (# 11.3.3.2)

Fy,nom = 450 N/mm2

Ft,nom = 540 N/mm2

CARATTERISTICHE REQUISITI FRATTILE (%)Tensione caratteristica di snervamento

fyk fy,nom 5,0

Tensione caratteristica di rottura ftk ft,nom 5,0

(ft/fy)k

1,15< 1,35

10,0

(fy/fy,nom)k 1,25 10,0Allungamento ( Agt )k 7,5% 10,0

Diametro del mandrino per prove di piegamento a 90 ° e successivo raddrizzamento senza cricche

< 12 mm12 16 mm16 < 25 mm25 < 40 mm

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# 4.1.10

I componenti in possesso di attestato di conformità secondo una specifica tecnica europea elaborata ai sensi della direttiva 89/106/CEE (marcatura CEmarcatura CE) ed i cui riferimenti sono pubblicati sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea sono intesi aver con ciò assolto ogni requisito procedurale di cui al deposito ai sensi dell’art. 9 della legge 05.11.1972, n. 1086 e alla certificazione di idoneità di cui agli art. 1 e 7 della legge 2.2.74, n.64.

Resta l’obbligo del deposito della documentazione tecnica presso l’ufficio regionale competente ai sensi della vigente legislazione in materia.

CE vs DepositiCE vs Depositi

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4.1.10.1 Prodotti prefabbricati non soggetti a marcatura CE

Per gli elementi strutturali prefabbricati, quando non soggetti ad attestato di conformità secondo una specifica tecnica elaborata ai sensi della Direttiva 89/106/CEE (marcatura CEE) e i cui riferimenti sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, sono previste due categorie di produzione:– serie dichiarata– serie controllata

I componenti per i quali non sia applicabile la marcatura CE ai sensi del DPR 246/93 di recepimento della Direttiva 89/106/CEE, devono essere realizzati attraverso processi sottoposti ad un sistema di controllo della produzione ed i produttori di componenti occasionali, in serie dichiarata ed in serie controllata, devono altresì provvedere alla preventiva qualificazione del sistema di produzione, con le modalità indicate nel § 11.8

Cnt.Cnt.

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): VVita nominale (#2.4.1): Vnn

Tipi di costruzioneTipi di costruzione Vita nominale Vita nominale VVNN

(in anni)(in anni)

11 Opere provvisorie – Opere provvisionali - Strutture in fase Opere provvisorie – Opere provvisionali - Strutture in fase costruttivacostruttiva11

1010

22 Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute o di importanza normaledimensioni contenute o di importanza normale

5050

33 Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi Grandi opere, ponti, opere infrastrutturali e dighe di grandi dimensioni o di importanza strategicadimensioni o di importanza strategica

100100

1)1) Le verifiche sismiche di strutture provvisorie o in fase costruttiva strutture provvisorie o in fase costruttiva possono omettersi quando le relative durate previste in progetto siano inferiori a 2 anni.

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)Classe d’uso (#2.4.2)Classe IClasse I Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici agricoli.

Classe IIClasse II

Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. e sociali essenziali. Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti, opere Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d’uso III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze rilevanti.

Classe IIIClasse III

Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso.eventuale collasso.

Classe IVClasse IV

Costruzioni Costruzioni con funzioni pubbliche con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. riferimento alla gestione della protezione civile in caso di calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Ponti e Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. Ponti e reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di reti ferroviarie di importanza critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico. Dighe comunicazione, particolarmente dopo un evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di connesse al funzionamento di acquedotti e a impianti di produzione di energia elettrica.energia elettrica.

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)

• Coefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): CCoefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): Cuu

Classe d’usoClasse d’uso I II III IV

Coefficiente CuCoefficiente Cu 0,7 1,0 1,5 2,0

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)

• Coefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): Cu

• PeriodoPeriodo di riferimentodi riferimento per l’azione sismica per l’azione sismica (#2.4.3): V(#2.4.3): VRR=V=Vnn C Cuu

• Stato limite (#3.2.1): SLO, SLD, SLV, SLCStato limite (#3.2.1): SLO, SLD, SLV, SLC

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# 7.1# 7.1

In mancanza di espresse indicazioni in merito, il rispetto In mancanza di espresse indicazioni in merito, il rispetto dei vari stati limite si considererà conseguito:dei vari stati limite si considererà conseguito:– nei confronti di tutti gli nei confronti di tutti gli stati limite di eserciziostati limite di esercizio, ,

qualora siano rispettate le verifiche relative al solo qualora siano rispettate le verifiche relative al solo SLDSLD;;– nei confronti di tutti gli nei confronti di tutti gli stati limite ultimistati limite ultimi, qualora , qualora

siano rispettate le indicazioni progettuali e costruttive siano rispettate le indicazioni progettuali e costruttive riportate nel seguito e siano soddisfatte le verifiche riportate nel seguito e siano soddisfatte le verifiche relative al solo relative al solo SLVSLV..

Fanno eccezione a quanto detto le costruzioni di Fanno eccezione a quanto detto le costruzioni di classe classe d’uso III e IVd’uso III e IV, per gli , per gli elementi non strutturalielementi non strutturali e gli e gli impiantiimpianti delle quali è richiesto anche il rispetto delle delle quali è richiesto anche il rispetto delle verifiche di sicurezza relative allo verifiche di sicurezza relative allo SLOSLO..

Cnt.Cnt.

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)

• Coefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): Cu

• Periodo di riferimento per l’azione sismica (#2.4.3): VR=Vn Cu

• Stato limite (#3.2.1): SLO, SLD, SLV, SLC

• Probabilità di superamento (#3.2.1): PProbabilità di superamento (#3.2.1): PVVRRStato limiteStato limite Probabilità di superamento PProbabilità di superamento PVVRR

SLOSLO 81%81%

SLDSLD 63%63%

SLVSLV 10%10%

SLCSLC 5%5%

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)• Coefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): Cu

• Periodo di riferimento per l’azione sismica (#2.4.3): VR=Vn Cu

• Stato limite (#3.2.1): SLO, SLD, SLV, SLC

• Probabilità di superamento (#3.2.1): PVR

• Periodo di ritornoPeriodo di ritorno dell’azione sismica (Allegato dell’azione sismica (Allegato

A - NTC):A - NTC): RV

RR

P1ln

VT

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Azione sismicaAzione sismica

Ingredienti:

• Vita nominale (#2.4.1): Vn

• Classe d’uso (#2.4.2)

• Coefficiente d’uso (tab. 2.4.II, #2.4.3): Cu

• Periodo di riferimento per l’azione sismica (#2.4.3): VR=Vn Cu

• Stato limite (#3.2.1): SLO, SLD, SLV, SLC

• Probabilità di superamento (#3.2.1): PVR

• Periodo di ritorno dell’azione sismica (Allegato A -

NTC):

• Ubicazione: longitudine e latitudineUbicazione: longitudine e latitudine

RV

RR

P1ln

VT

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Sisma verticaleSisma verticale

La componente verticale componente verticale verrà considerata solo in presenza di elementi pressoché orizzontali con luce luce superiore a 20 msuperiore a 20 m, elementi precompressi elementi precompressi (con l’esclusione dei solai di luce inferiore a 8 m), elementi a mensola elementi a mensola di luce superiore a 4 m, strutture di tipo spingente, pilastri in falso, edifici con piani sospesi, pontiponti, costruzioni con isolamento e purché il sitosito nel quale la costruzione sorge non non ricada in zona 3 o 4ricada in zona 3 o 4. (# 7.2.1)

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Modello numericoModello numerico

Il modello della struttura deve essere tridimensionaletridimensionale e rappresentare in modo adeguato le effettive distribuzionieffettive distribuzioni spaziali di massamassa, rigidezzarigidezza e resistenzaresistenza, con particolare attenzione alle situazioni nelle quali componenti orizzontali dell’azione sismica possono produrre forze d’inerzia verticali (travi di grande luce, sbalzi significativi, etc.). (#7.2.6)

Analisi Lineare o Non Lineare (#7.3.1)- Analisi lineare (statica - dinamica)- Analisi non-lineare (statica – dinamica)

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Nel comportamento strutturale dissipativo, cui ci si riferisce quando si progetta per gli stati limite ultimi, gli effetti combinati delle azioni sismiche e delle altre azioni sono calcolati, in funzione della tipologia strutturale adottata, tenendo conto delle non linearità di comportamento (di materiale sempre, geometriche quando rilevanti e comunque sempre quando precisato). (# 7.2.1)

# 7.3.1 Le non linearità geometriche sono trascurate nel caso in cui la condizione seguente sia verificata ad ogni orizzontamento:

Per 0,1 < θ < 0,2 1/(1- θ);

θ < 0,3 sempre!!!

1,0hV

dP r

Analisi numericheAnalisi numeriche

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Meccanismo sismo-resistenteMeccanismo sismo-resistente

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Utilizzo di elementi 3D per travi e tegoli.

Utilizzo di elementi shell per i tegoli. Le travi sono modellate con elementi monodimensionali.

Utilizzo di elementi 1D per travi e tegoli.

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Le verifiche nei confronti degli stati limite ultimi degli elementi strutturali, degli elementi non strutturali e degli impianti si effettuano in termini di resistenza e di duttilità. (#7.3.6)

#7.3.6.1 Verifiche di resistenza

#7.3.6.2 Verifiche in duttilità e deformazione#7.3.6.2 Verifiche in duttilità e deformazioneDeve essere verificato che i singoli elementi strutturali e la

struttura nel suo insieme possiedano una duttilità coerente con il fattore di struttura q adottato. Questa condizione si può ritenere soddisfatta applicando le regole di progetto specifiche e di gerarchia delle resistenze indicate per le diverse tipologie costruttive.

Prescrizioni contenute in #7.4Prescrizioni contenute in #7.4

Verifiche agli SLUVerifiche agli SLU

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#7.4.6 Dettagli costruttivi#7.4.6 Dettagli costruttivi

Se Se θ > 0,1> 0,1 l’altezza della sezione non deve essere inferiore ad l’altezza della sezione non deve essere inferiore ad un decimoun decimo (!!!) della maggiore tra le distanze tra il punto in (!!!) della maggiore tra le distanze tra il punto in

cui si annulla il momento flettente e le estremità del cui si annulla il momento flettente e le estremità del pilastro.pilastro.

La progettazione sismica è strettamente vincolata da questo valore.

Cnt.Cnt.

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#7.2.3 ELEMENTI STRUTTURALI “SECONDARI” ED #7.2.3 ELEMENTI STRUTTURALI “SECONDARI” ED ELEMENTI NON STRUTTURALIELEMENTI NON STRUTTURALI

Alcuni Alcuni elementielementi strutturali possono venire considerati strutturali possono venire considerati ““secondarisecondari”. Sia la ”. Sia la rigidezzarigidezza che la che la resistenzaresistenza di tali di tali elementi vengono elementi vengono ignorate nell’analisiignorate nell’analisi della risposta e tali della risposta e tali elementi vengono progettati per resistere ai elementi vengono progettati per resistere ai soli carichi soli carichi verticaliverticali. .

Tali elementi Tali elementi tuttaviatuttavia devono devono essere in grado di assorbire le essere in grado di assorbire le deformazionideformazioni della struttura soggetta all’azione sismica di della struttura soggetta all’azione sismica di progetto, mantenendo la capacità portante nei confronti dei progetto, mantenendo la capacità portante nei confronti dei carichi verticali; pertanto, limitatamente al soddisfacimento carichi verticali; pertanto, limitatamente al soddisfacimento di tale requisito, di tale requisito, agli elementi “secondari” si applicano i agli elementi “secondari” si applicano i particolari costruttivi definiti per gli elementi strutturali.particolari costruttivi definiti per gli elementi strutturali.

Cnt.Cnt.

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#7.3.6.2 Verifiche in duttilità e deformazione#7.3.6.2 Verifiche in duttilità e deformazioneDeve essere verificato che i singoli elementi strutturali e la

struttura nel suo insieme possiedano una duttilità coerente con il fattore di struttura q adottato. Questa condizione si può ritenere soddisfatta applicando le regole di progetto specifiche e di gerarchia delle resistenze indicate per le diverse tipologie costruttive.

Alternativamente, e coerentemente con modello e metodo di analisi utilizzato, si deve verificare che la struttura

possieda una capacità di spostamento superiore alla domanda.

Cnt.Cnt.

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Cnt.Cnt.

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l

lp

uy

Cnt.Cnt.

Diagramma curvatureDiagramma curvature

2

lll

3

l2

2

l ppyuy

2

eDe 2

TTSTS

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7.4.5 COSTRUZIONI CON STRUTTURA PREFABBRICATA7.4.5 COSTRUZIONI CON STRUTTURA PREFABBRICATA

7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di struttura7.4.5.1 Tipologie strutturali e fattori di struttura- strutture a telaio;- strutture a telaio;

- strutture a pareti;- strutture a pareti;

- strutture miste telaio-pareti.- strutture miste telaio-pareti.

- - strutture a pannellistrutture a pannelli;;

- - strutture monolitiche a cellastrutture monolitiche a cella;;

- - strutture a pilastri isostatici (strutture monopiano, con elementi di strutture a pilastri isostatici (strutture monopiano, con elementi di copertura sostenuti da appoggi fissi gravanti su pilastri copertura sostenuti da appoggi fissi gravanti su pilastri isostatici)isostatici)..

TipologiaTipologiaqq00

CD”B”CD”B” CD”A”CD”A”

Struttura a pannelliStruttura a pannelli 3,03,0 4,0 4,0 uu/ / 11

Strutture monolitiche a cellaStrutture monolitiche a cella 2,02,0 3,03,0

Strutture a pilastri isostaticiStrutture a pilastri isostatici 2,52,5 3,53,5

Fattore di comportamentoFattore di comportamento

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Altre tipologie possono essere utilizzateAltre tipologie possono essere utilizzate giustificando i fattorigiustificando i fattori di di struttura struttura adottatiadottati e impiegando regole di dettaglio tali da e impiegando regole di dettaglio tali da garantire i requisiti generali di sicurezzagarantire i requisiti generali di sicurezza di cui alle presenti di cui alle presenti norme.norme.

Nelle strutture prefabbricate il meccanismo di dissipazione Nelle strutture prefabbricate il meccanismo di dissipazione energetica è associato prevalentemente alle energetica è associato prevalentemente alle rotazioni plastiche rotazioni plastiche nelle zone critichenelle zone critiche. In aggiunta, la dissipazione può avvenire . In aggiunta, la dissipazione può avvenire attraverso attraverso meccanismi plastici a taglio nelle connessionimeccanismi plastici a taglio nelle connessioni, , purché le forze di richiamo non diminuiscano significativamente purché le forze di richiamo non diminuiscano significativamente al susseguirsi dei cicli dell’azione sismica e si evitino fenomeni al susseguirsi dei cicli dell’azione sismica e si evitino fenomeni d’instabilità.d’instabilità.

Il fattore q deve essere ridotto del 50% nel caso in cui i Il fattore q deve essere ridotto del 50% nel caso in cui i collegamenti non rispettino le indicazioni riportate nel § 7.4.5.2 collegamenti non rispettino le indicazioni riportate nel § 7.4.5.2 e non può assumere un valore maggiore di 1,5 per strutture e non può assumere un valore maggiore di 1,5 per strutture che non rispettino le indicazioni riportate nel § 7.4.5.3.che non rispettino le indicazioni riportate nel § 7.4.5.3.

Cnt.Cnt.

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#7.4.5.2 #7.4.5.2 In caso di In caso di collegamenticollegamenti tra elementi prefabbricati di tra elementi prefabbricati di natura natura non monoliticanon monolitica, che influenzano in modo sostanziale il , che influenzano in modo sostanziale il comportamento statico dell’organismo strutturale, e quindi comportamento statico dell’organismo strutturale, e quindi anche la sua risposta sotto azioni sismiche, sono possibili le anche la sua risposta sotto azioni sismiche, sono possibili le tre situazionitre situazioni seguenti, a ciascuna delle quali dovrà seguenti, a ciascuna delle quali dovrà corrispondere un opportuno criterio di dimensionamento:corrispondere un opportuno criterio di dimensionamento:

a)a) collegamenti situati al di collegamenti situati al di fuori delle previste zone critichefuori delle previste zone critiche, , che quindi non influiscono sulle capacità dissipative della che quindi non influiscono sulle capacità dissipative della struttura (struttura (RdRd = 1,10 per CD”B”, = 1,10 per CD”B”, RdRd = 1,20 per CD”A” = 1,20 per CD”A”););

b)b) collegamenti collegamenti situati nelle zone critichesituati nelle zone critiche alle estremità degli alle estremità degli elementi prefabbricati, elementi prefabbricati, ma sovradimensionatima sovradimensionati in modo tale da in modo tale da spostare la plasticizzazione in zone attigue situate all’interno spostare la plasticizzazione in zone attigue situate all’interno degli elementi (degli elementi (RdRd = 1,20 per CD”B”, = 1,20 per CD”B”, RdRd = 1,35 per CD”A” = 1,35 per CD”A”);;);;

c) c) collegamenti situati collegamenti situati nelle zone critichenelle zone critiche alle estremità degli alle estremità degli elementi prefabbricati, dotati delle necessarie caratteristiche in elementi prefabbricati, dotati delle necessarie caratteristiche in termini di termini di duttilitàduttilità e di quantità di e di quantità di energia dissipabile energia dissipabile (come (come struttura monoliticastruttura monolitica).).

Cnt.Cnt.

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Analisi Dinamica Modale su completo modello tridimensionale

con effetti del 2° ordine (P-Δ)SLU - SLE

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……

Dimensioni della sezione resistente

Il problema è regolato da tre parametri:

la resistenza (verifica allo SLU per carichi

agenti)

la deformabilità dei pilastri

gli effetti del secondo ordine 30,0hVdP

tot

rtot

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……

La dimensione finale della sezione è quella che soddisfa tutte e tre le verifiche.

E’ da notare che:

se la verifica della resistenza non è

soddisfatta si incrementa l’armatura

se le verifiche degli effetti del secondo ordine

e della deformabilità dei pilastri non sono

verificate si deve incrementare il lato del

pilastro

L’analisi modale deve essere rifatta !!!!

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Punti critici da verificarePunti critici da verificare

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# 7.2.5 Per le strutture progettate sia per CD “A”sia per CD # 7.2.5 Per le strutture progettate sia per CD “A”sia per CD “B” il dimensionamento delle strutture di fondazione e la “B” il dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno devono essere eseguiti assumendo come devono essere eseguiti assumendo come azioni in azioni in fondazionefondazione le le resistenze degli elementi strutturaliresistenze degli elementi strutturali soprastanti. soprastanti.

1.1. Più precisamente, la Più precisamente, la forza assialeforza assiale negli elementi negli elementi strutturali verticali derivante dalla combinazione delle strutturali verticali derivante dalla combinazione delle azioni deve essere associata al concomitante azioni deve essere associata al concomitante valore valore resistente del momento flettente e del taglioresistente del momento flettente e del taglio..

2.2. si richiede tuttavia che tali azioni risultino si richiede tuttavia che tali azioni risultino non maggiorinon maggiori di quelle trasferite dagli elementi soprastanti di quelle trasferite dagli elementi soprastanti ((dall’analisidall’analisi), amplificate con un ), amplificate con un RdRd = 1,10 = 1,10 per CD”B”, per CD”B”, RdRd = 1,30 = 1,30 per CD”A”, per CD”A”,

3.3. e comunque e comunque non maggiorinon maggiori di quelle derivanti da una di quelle derivanti da una analisi elasticaanalisi elastica della struttura in elevazione eseguita con della struttura in elevazione eseguita con un fattore di struttura un fattore di struttura q pari a 1q pari a 1..

FondazioniFondazioni

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# 7.2.5.1 # 7.2.5.1 Si deve tenere conto della presenza di Si deve tenere conto della presenza di spostamenti spostamenti relativirelativi del terreno di fondazione sul piano orizzontale e dei del terreno di fondazione sul piano orizzontale e dei possibili effetti da essi indotti nella sovrastruttura.possibili effetti da essi indotti nella sovrastruttura.

Il requisito si ritiene soddisfatto se le Il requisito si ritiene soddisfatto se le strutture di strutture di fondazione sono collegate tra loro da un reticolo di fondazione sono collegate tra loro da un reticolo di travitravi, o da una piastra dimensionata in modo adeguato, in , o da una piastra dimensionata in modo adeguato, in grado di assorbire le forze assiali conseguenti. In assenza di grado di assorbire le forze assiali conseguenti. In assenza di valutazioni più accurate, si possono conservativamente valutazioni più accurate, si possono conservativamente assumere le seguenti assumere le seguenti azioni assialiazioni assiali::– ± 0,3 N± 0,3 Nsdsd a amaxmax /g per il profilo stratigrafico di tipo B /g per il profilo stratigrafico di tipo B– ± 0,4 N± 0,4 Nsdsd a amaxmax /g per il profilo stratigrafico di tipo C /g per il profilo stratigrafico di tipo C– ± 0,6 N± 0,6 Nsdsd a amaxmax /g per il profilo stratigrafico di tipo D /g per il profilo stratigrafico di tipo D

dove Ndove Nsdsd è il valore medio delle forze verticali agenti sugli è il valore medio delle forze verticali agenti sugli elementi collegati, e aelementi collegati, e amamax è l’accelerazione orizzontale x è l’accelerazione orizzontale massima attesa al sito.massima attesa al sito.

Cnt.Cnt.

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7.2.5.1 Cnt.7.2.5.1 Cnt.Il Il collegamentocollegamento tra le strutture di fondazione tra le strutture di fondazione non è non è

necessarionecessario per profili stratigrafici di per profili stratigrafici di tipo Atipo A e quando, a e quando, a prescindere dal tipo di profilo stratigrafico, è prescindere dal tipo di profilo stratigrafico, è aamaxmax ≤ 0,05g ≤ 0,05g..

Travi o piastre di piano possono essere assimilate a elementi Travi o piastre di piano possono essere assimilate a elementi di collegamento se realizzate ad una distanza minore o di collegamento se realizzate ad una distanza minore o uguale a 1 m dall’intradosso degli elementi di fondazione uguale a 1 m dall’intradosso degli elementi di fondazione superficiali o dalla testa dei pali.superficiali o dalla testa dei pali.

Cnt.Cnt.

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……

Problemi: Norme pensate per strutture gettate in opera, con campate limitate:

- Solo per deformazione elastica un tirante di 30 metri si allunga di 3 centimetri!!!!

- A compressione occorre considerare i problemi di instabilità del puntone!!!!

Soluzione: Considerare gli effetti di spostamenti delle fondazioni sull’edificio (stessa operazione effettuata per i ponti).

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Principio di Benedict

(già 9° corollario della legge di Murphy)

Per quanto Per quanto nascosta sia nascosta sia una pecca, una pecca, la natura la natura riuscirà riuscirà sempre a sempre a scovarla.scovarla.

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Grazie!Grazie!

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Antonella ColomboAntonella [email protected]@assobeton.it