Norme CEI - Guida 64-100 1 - 2006 by Henry

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Norme CEI - Guida 64-100 1 - 2006

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  • 1CEI COMITATO ELETTROTECNICO ITALIANO AEIT FEDERAZIONE ITALIANA DI ELETTROTECNICA, ELETTRONICA, AUTOMAZIONE, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI

    CNR CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

    GU

    IDA

    N O R M A I T A L I A N A C E INorma Italiana

    CEI 64-100/1

    Data Pubblicazione Edizione

    2006-05 PrimaClassificazione Fascicolo

    64-100/1 8288Titolo

    Edilizia residenziale Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni Parte 1: Montanti degli edifici

    Title

    Residential buildings Criteria for the infrastructures for electric, electronic and communications installations Part 1: Vertical pathways

    IMPIANTI E SICUREZZA DI ESERCIZIO

  • 2 CEI - Milano 2006. Riproduzione vietata T u t t i i d i r i t t i s o n o r i s e r va t i . Ne s s u n a p a r t e d e l p re se n t e Do c u m en t o p u e s s e re r i p ro d o t t a o d i f f u s a c on u n m e zzo qu a l s i a s i s e n z a i l c o n s e n s o s c r i t t o d e l C E I . L e N o rm e C E I s o n o re v i s i o n a t e , qu a n d o n e c e s s a r i o , c o n la p u bb l i c a z i o n e s i a d i n u o ve e d i z i o n i s i a d i va r i a n t i . i m p o r t a n t e p e r t a n t o ch e g l i u t e n t i d e l l e s t e s s e s i a c c e r t i n o d i e s s e r e i n p o s s e s s o d e l l u l t i m a e d i z i o n e o va r i a n t e .

    SOMMARIOLa presente Parte 1 della Guida CEI 64-100 destinata principalmente ai progettisti edili, e fornisce indicazioni sulla predisposizione delle infrastrutture da utilizzare per l'installazione delle condutture e degli apparati necessari agli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni. Questa Parte 1 fornisce quindi le caratteristiche (numero, disposizione, lunghezza, sezione, dimensione minima), che devono avere i tubi e gli spazi necessari (cavidotti, vani, cavedi) ad una corretta ed agevole installazione degli impianti nell'ambito dell'edilizia ad uso prevalentemente residenziale, e in particolare gli edifici in costruzione o in fase di ristrutturazione radicale. Viene trattata in particolare la predisposizione nelle parti comuni degli edifici multi-unit: montanti verticali, distribuzione orizzontale nei pianerottoli, spazi riservati agli impianti (locali tecnici, nicchie) nel sottotetto e nel piano interrato, ecc.

    DESCRITTORI / DESCRIPTORS Edifici residenziali - Residential buildings; Infrastrutture - Infrastructures; Impianti elettrici - Electrical installations; Impianti di ricezione TV - Cable networks for television; Impianti per le comunicazioni - Communication networks; Montanti - Vertical pathways

    COLLEGAMENTI/RELAZIONI TRA DOCUMENTI Nazionali

    Europei

    Internazionali

    Legislativi

    Legenda

    INFORMAZIONI EDITORIALI Norma Italiana CEI 64-100/1 Pubblicazioni Guida Carattere Doc. Stato Edizione In vigore Data Validit 2006-7-1 Ambito Validit Nazionale

    In data

    In data

    Varianti NessunaEd. Prec. Fasc. Nessuna

    Comitato Tecnico CT 64-Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.) Approvata da Presidente del CEI In data 2006-4-28

    Sottoposta a inchiesta pubblica come Progetto C. 944 Chiusura in data 2006-3-31

    Gruppo Abb. 2 Sezioni Abb. AICS

    CDU

  • GUIDA CEI 64-100/1:2006-05

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    INDICEPremessa................................................................................................................................................. 11 Scopo e campo di applicazione ....................................................................................................... 22 Riferimenti normativi e legislativi ...................................................................................................... 33 Glossario .......................................................................................................................................... 34 Tipologie di impianti.......................................................................................................................... 35 Impianti per le parti comuni degli edifici multi-unit ......................................................................... 6

    5.1 Introduzione .............................................................................................................................. 65.2 Impianti considerati ................................................................................................................... 65.3 Problematiche edilizie ............................................................................................................... 75.4 Distribuzione TV...................................................................................................................... 10

    6 Definizione delle dimensioni........................................................................................................... 146.1 Introduzione ............................................................................................................................ 146.2 Schemi .................................................................................................................................... 146.3 Tubazioni che rimangono costanti .......................................................................................... 266.4 Tubazioni e cassette per le varie tipologie di edifici................................................................ 276.5 Sostegni per linstallazione delle antenne............................................................................... 28

    7 Ubicazione dei montanti ................................................................................................................. 29Allegato A Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche............................................................. 31

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    TOC

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    PremessaNelledilizia residenziale sempre pi importante realizzare in maniera coordinata tutti gli impianti. L'integrazione degli impianti per ledilizia residenziale comporta almeno due aspetti: l'integrazione dal punto di vista fisico, cio la predisposizione delle infrastrutture necessarie per tutti gli impianti (pre-cablaggio costituito da condutture, scatole e tubi vuoti, componenti edilizi e di arredo predisposti) e l'integrazione dal punto di vista funzionale, che riguarda esplicitamente le funzioni e le applicazioni di ciascun impianto, anche in relazione agli altri impianti dell'abitazione.

    Tutte le Parti di questa Guida trattano il primo aspetto: sono rivolte soprattutto ai professionisti delledilizia e intendono fornire indicazioni riguardanti la predisposizione delle infrastrutture negli edifici ad uso prevalentemente residenziale, in costruzione o in fase di ristrutturazione radicale, con particolare riferimento agli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni.

    La presente Parte 1 della Guida tratta in particolare la predisposizione nelle parti comuni degli edifici multi-unit: montanti verticali, distribuzione orizzontale nei pianerottoli, spazi riservati agli impianti (locali tecnici, nicchie) nel sottotetto e nel piano interrato, ecc. I principi presentati in questo documento sono basati sul presupposto che i servizi di comunicazioni possono arrivare alledificio in punti diversi (tetto, cantina, ecc.). Tuttavia, negli esempi riportati, i locali tecnici relativi a tali servizi sono posizionati nei punti attualmente pi comuni.

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    1 Scopo e campo di applicazione

    La presente Parte 1 della Guida CEI 64-100 destinata principalmente ai progettisti edili, e fornisce indicazioni sulla predisposizione delle infrastrutture da utilizzare per linstallazione delle condutture e degli apparati necessari agli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni. Questa Parte 1 fornisce quindi le caratteristiche (numero, disposizione, lunghezza, sezione, dimensione minima), che devono avere gli spazi necessari (cavidotti, vani, cavedi) ad una corretta ed agevole installazione degli impianti descritti nel cap. 4. Lambito di applicazione ledilizia ad uso prevalentemente residenziale, e in particolare gli edifici in costruzione o in fase di ristrutturazione radicale. Viene trattata in particolare la predisposizione nelle parti comuni degli edifici multi-unit: montanti verticali, distribuzione orizzontale nei pianerottoli, spazi riservati agli impianti (locali tecnici, nicchie) nel sottotetto e nel piano interrato, ecc.

    Nota: per Montanti in questa Guida si intendono le parti di ogni impianto che hanno sviluppo verticale.

    In questo ambito e con lo scopo anzidetto, la presente Guida si propone di essere un riferimento unico.

    La realizzazione di un edificio secondo le indicazioni di questa Guida favorisce il godimento di un diritto costituzionale quale l'accesso all'informazione. Fra laltro, per gli impianti di ricezione TV, una infrastruttura adeguata consente di far giungere nelle varie abitazioni qualunque segnale televisivo, nel rispetto del D.L. 259/2003 [8], che nellArt. 91 riporta: Il proprietario o il condominio non pu opporsi allappoggio di antenne, di sostegni, nonch al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto, nellimmobile di sua propriet occorrente per soddisfare le richieste degli inquilini o dei condomini.

    importante sottolineare gli obiettivi che la Guida si propone in relazione: x alle esigenze dei diversi attori (committenti e/o utilizzatori, progettisti, ditte installatrici,

    imprese edili); x alle problematiche per garantire una corretta installazione e gestione delle diverse

    tipologie dimpianti; x ai vincoli di natura normativa e di legge e alle esigenze dei diversi enti gestori della rete

    elettrica e dei servizi di telecomunicazioni, legate in particolare alle modalit di fornitura degli stessi (spazi idonei, diametri appropriati delle canalizzazioni, percorsi dei cavidotti negli spazi condominiali, ecc.).

    Tali obiettivi riguardano sostanzialmente lottenimento di ambienti e infrastrutture idonei per una buona accessibilit e manutenibilit degli impianti e per una adeguata flessibilit.

    Le indicazioni fornite nella presente Guida, indispensabili per la realizzazione di un edificio moderno, coinvolgono necessariamente tutti i diversi attori: dallutilizzatore al progettista architettonico e delle strutture, ai progettisti degli impianti, alle ditte installatrici e agli enti di erogazione dei servizi.

    Non seguire tali indicazioni pu essere causa di problemi, in fase di realizzazione della costruzione, difficilmente risolvibili, se non con modifiche non previste; ma ancora di pi durante la vita delledificio, anche piccole nuove modifiche potrebbero essere difficilmente realizzabili se non con interventi invasivi e costosi.

    Diventa quindi sempre pi importante pensare gi nella fase di progetto ad una adeguata flessibilit dellimmobile in modo da offrire la possibilit di utilizzare i vari servizi disponibili senza per questo essere obbligati a fare tutto e subito, potendo effettuare ampliamenti degli impianti anche in tempi successivi, senza dover intervenire sulla struttura edilizia.

    In virt della predisposizione realizzata, si potrebbe conferire allimmobile una caratteristica aggiuntiva, utile anche nelle compravendite.

    Lintento di questa Guida quindi quello di fornire raccomandazioni utili a predisporre limmobile fin dal momento della sua progettazione, in modo da ridurre al minimo interventi successivi sulle strutture.

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    2 Riferimenti normativi e legislativi

    [1] CEI 64-50 Edilizia residenziale. Guida per lintegrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici. Criteri generali

    [2] CEI 64-53 Edilizia residenziale. Guida per lintegrazione nelledificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati. Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

    [3] CEI 100-7 Guida per lapplicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva

    [4] CEI 205-2 Guida ai sistemi bus su doppino per l'automazione nella casa e negli edifici, secondo le Norme CEI EN 50090

    [5] CEI 306-2 Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali

    [6] UNI 8289 Edilizia. Esigenze dell'utenza finale. Classificazione.

    [7] Legge N. 166 del 2002 Disposizioni in materia di infrastrutture e trasporti

    [8] D.L. 259 del 2003 Codice delle comunicazioni elettroniche

    [9] Decreto Ministeriale 11 novembre 2005 Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d'antenna riceventi del servizio di radiodiffusione.

    3 Glossario

    DA Dispositivo di Accesso (per fibre ottiche) DP Distributore Pubblico (dellenergia elettrica) HBES Home and Building Electronic Systems

    LAN Local Area Network (rete dati di edificio o di comprensorio) LNB Low Noise Block converter (convertitore del segnale proveniente dal satellite) PE Conduttore di protezione

    STB Set Top Box (decodificatore) TD Trasmissione Dati

    4 Tipologie di impianti

    Tra gli impianti presenti negli edifici ad uso prevalentemente residenziale, quelli di competenza del CEI sono relativi a:

    x energia elettrica; x telefono; x ricezione TV; x (video)citofono;

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    x distribuzione audio/video (Hi-Fi); x trasmissione dati; x sicurezza: antiintrusione/antifurto e allarmi tecnici; x domotica (integrazione delle automazioni domestiche). Altri impianti presenti nelle parti comuni degli edifici sono relativi a acqua corrente, gas, riscaldamento e condizionamento.

    Un riferimento per la classificazione delle esigenze degli utenti del sistema edilizio la Norma UNI 8289 [6], che per non include limpianto per la domotica. Si possono fare le seguenti osservazioni di carattere generale:

    x lenergia elettrica deve essere fornita alle unit immobiliari e alle utenze presenti nelle parti comuni degli edifici;

    x la possibilit di utilizzare il telefono e la TV in generale sempre presente nelle unit immobiliari, e la predisposizione per i relativi impianti considerata in questa Guida come dotazione di base delledificio, insieme alla predisposizione per gli impianti per la trasmissione dati e per il (video)citofono;

    x gli impianti per la distribuzione audio/video, per i sistemi di sicurezza e per la domotica si possono considerare prevalentemente come dotazioni dellunit immobiliare; quindi, in questa Guida, nelle parti comuni delledificio stata prevista solo la predisposizione per almeno un cavo per sistemi HBES, nel seguito chiamato cavo bus (si veda par. 5.2).

    Nella Tab. 1 riportato lelenco di tutti i tipi di impianti che possono essere presenti negli edifici. Di questi vengono presi in considerazione solo quelli relativi alle parti comuni degli edifici residenziali, come descritto nel par. 5.2.

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    Tab. 1 - Elenco dei tipi di impianti

    Gruppo Classe Sottoclasse

    Impianti di climatizzazione Impianti di riscaldamento Impianti di ventilazione Impianti di condizionamento

    Impianti idrici e di scarico

    Impianti di sollevamento e distribuzione dell'acqua potabile Impianti di produzione e distribuzione dell'acqua calda Impianti di scarico dei rifiuti liquidi e di ventilazione Impianti di scarico delle acque meteoriche Impianti di smaltimento delle acque sanitarie e piovane impianti di irrigazione

    Impiantimeccanici

    Impianti per la fornitura di servizi vari

    Impianti di distribuzione del gas naturale Impianti di stoccaggio e distribuzione del GPL Impianti per lo spegnimento degli incendi Impianti fissi di aspirazione polveri

    Impianti elettrici di potenza

    Impianti di produzione e trasporto dell'energia elettrica Sistemi di trasformazione Impianti di distribuzione dell'energia elettrica Sistemi di protezione e controllo

    Impianti di illuminazione Impianti di illuminazione interna Impianti di illuminazione esterna Impianti di illuminazione di emergenza

    Impianti di trasporto

    Impianti di sollevamento verticali Scale mobili e tappeti Impianti per il trasporto interno Parcheggi meccanizzati

    Impianti per la comunicazione

    Impianti telefonici Impianti citofonici e videocitofonici Impianti antenne TV Impianti multimediali Reti locali (LAN) Impianti di diffusione sonora

    Impianti per la sicurezza

    Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche Impianti di messa a terra Impianti di rilevazione degli incendi Impianti di rilevazione fughe gas Impianti di segnalazione

    Impianti antiintrusione

    Impianti a circuito chiuso (TVCC) Impianti di sicurezza interni Impianti di sicurezza esterni Impianti per il controllo degli accessi

    Impianti di automazione Automazione di serramenti Automazione di accessi e varchi Automazione delle barriere esterne

    Impianti elettrici, elettronici e per

    le comunicazioni

    Sistemi di gestione integrati (building automation)

    Sistemi integrati per ledilizia residenziale Sistemi integrati per ledilizia del terziario

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    5 Impianti per le parti comuni degli edifici multi-unit

    5.1 Introduzione La legge 166 del 2002 [7] un riferimento legislativo che riguarda lobbligo di realizzare le infrastrutture edilizie per gli impianti tecnologici. Infatti allart. 40 Installazione di cavidotti per reti di telecomunicazioni riporta:

    x I lavori di costruzione e di manutenzione straordinaria di strade [omissis] devono comprendere cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti di adeguata dimensione, conformi alle norme tecniche UNI e CEI pertinenti, per il passaggio di cavi di telecomunicazioni e di altre infrastrutture digitali. Nelle nuove costruzioni civili a sviluppo verticale devono essere parimenti previsti cavedi multiservizi o, comunque, cavidotti di adeguate dimensioni per rendere agevoli i collegamenti delle singole unit immobiliari.

    La legge obbliga quindi a realizzare cavedi o cavidotti verticali negli edifici multi-unit per le reti di telecomunicazioni e altre infrastrutture digitali.

    Riferimenti gi esistenti per la realizzazione di tali infrastrutture (telecomunicazioni, cio telefonia e trasmissione dati, e ricezione televisiva), e delle infrastrutture necessarie per gli impianti elettrici, nelle parti comuni degli edifici, sono le seguenti Guide tecniche:

    x CEI 64-50 [1], cap. 3; x CEI 100-7 [3], cap. 9; x CEI 306-2 [5], par. 5.2. Le indicazioni contenute in questo capitolo tengono conto delle esigenze complessive degli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni nelle parti comuni degli edifici residenziali e trattano sia gli spazi necessari a impianti i cui punti di utilizzazione sono comuni (ad es. lilluminazione delle scale), sia gli spazi dedicati a condutture che attraversano le parti comuni, per poi raggiungere i punti di utilizzazione allinterno delle unit immobiliari. Le indicazioni riguardano gli spazi che si sviluppano sia in senso orizzontale che verticale.

    Per non ledere diritti di propriet ed incorrere in possibili disservizi, si richiede che tutti i quadri elettrici, tutte le scatole rompitratta, tutte le scatole di derivazione, tutti gli apparecchi e dispositivi appartenenti ad impianti di parti comuni (es. montanti, impianto citofonico, impianto televisivo, ecc.) siano posizionati su spazi comuni accessibili. 5.2 Impianti considerati Per la definizione degli spazi da destinare agli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni nelle parti comuni degli edifici, sono stati considerati gli impianti sufficienti per garantire una disponibilit di servizi che possa essere considerata almeno confortevole dalla grande maggioranza delle persone.

    Inoltre tali spazi sono stati pensati per garantire in futuro, per quanto ragionevolmente prevedibile, una flessibilit che permetta di adeguare gli impianti alle esigenze che si presenteranno.

    Gli spazi definiti nei successivi paragrafi permettono di installare agevolmente le tipologie di impianti elencate nel seguito, con le caratteristiche indicate.

    x Impianto elettrico Si considerata la potenza elettrica da fornire ad ogni unit immobiliare pari a 4,5 kW monofase. I servizi comuni che sono stati considerati sono almeno i seguenti: alimentazione del terminale di testa TV (centralino) sia terrestre che satellitare, con

    prese a spina di tipo domestico e similare ubicate nella nicchia per il centralino (sottotetto) e alla base del montante nel piano cantina (1 circuito);

    alimentazione nei locali sottotetto (1 circuito); alimentazione dei dispositivi daccesso (DA) per fibre ottiche, in genere al piano

    cantina (1 circuito); illuminazione delle scale;

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    eventuali prese a spina di tipo domestico e similare per la pulizia delle scale; alimentazione del sistema videocitofonico; alimentazione degli ascensori (due ascensori per gli esempi relativi a edifici di 6 e 8

    piani con 4 unit immobiliari per piano; un ascensore per gli altri esempi); alimentazione dellaspirazione centralizzata per bagni ciechi. Inoltre sono stati considerati gli impianti fotovoltaici.

    x Impianto telefonico e per la trasmissione dati Si tenuto conto dei collegamenti con cavi in rame (coppie simmetriche o doppini) alle unit immobiliari. stata prevista inoltre la presenza di due operatori che utilizzano fibre ottiche; stato considerato che dai dispositivi daccesso per le fibre ottiche ciascuna unit immobiliare raggiungibile da un cavo a fibre ottiche (piccolo tubo per due fibre per unit immobiliare).

    x Impianto TV Gli spazi definiti garantiscono la possibilit di fornire a tutte le unit immobiliari i segnali della TV terrestre e della TV satellitare provenienti da due posizioni orbitali, ad esempio utilizzando la tecnologia multiswitch (si veda il par. 5.4.2); tali spazi permettono anche di raggiungere una parte delle unit immobiliari con distribuzione a stella (connessioni punto-punto fra unit immobiliare e sottotetto o cantina). Inoltre gli spazi previsti garantiscono la possibilit di fornire i segnali della TV satellitare in maniera completa e indipendente in almeno due postazioni per unit immobiliare, oltre ai segnali della TV terrestre a tutte le prese.

    x Impianto videocitofonico Gli spazi sono riferiti alla possibilit di fornire il servizio videocitofonico e eventuali servizi di portineria tramite cavo a singola coppia, o collegamento similare.

    x DomoticaTrattandosi di parti comuni non stata considerata lautomazione di appartamento, ma solo la possibilit di almeno un cavo bus che pu essere utilizzato per implementare ad esempio le seguenti funzioni: contabilizzazione dellenergia consumata da ogni unit immobiliare, nel caso di

    riscaldamento centralizzato; gestione centralizzata di allarmi antiintrusione e/o tecnici (allagamento, gas ecc.).

    5.3 Problematiche edilizie Per le nuove costruzioni, unanalisi attenta permette unagevole distribuzione sottotraccia con possibilit di predisposizione di cavedi tecnici di idonee dimensioni facilmente ispezionabili.

    Lanalisi spaziale delle percorrenze orizzontali e verticali negli edifici residenziali permette di evidenziare alcune peculiarit distributive che hanno diretta incidenza con linstallazione delle infrastrutture tecniche di cablaggio necessarie alla posa dei montanti principali verticali e delle tratte di piano orizzontali.

    Dai locali tecnici sotterranei o a piano terra dipartono i montanti verticali principali che sono generalmente collocati in prossimit delle scale, mentre le tratte di piano rappresentano le distribuzioni orizzontali nei pianerottoli, nei ballatoi e nei corridoi, necessarie a servire le singole unit immobiliari.

    Possiamo ricondurre, a livello generale, le tipologie residenziali a 6 schemi distributivi classici (si veda Fig. 1) da cui si possono derivare la maggioranza degli edifici abitativi. Le tipologie residenziali edilizie di base sono:

    x edificio in linea; x edificio a ballatoio; x edificio a corridoio; x edificio a torre; x edificio a schiera; x edificio unifamiliare.

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    Fig. 1 - Tipologie degli edifici residenziali. In questa figura la parola alloggio da intendersi come unit immobiliare

    Allo stesso modo possibile classificare la maggioranza dei corpi scala in (si veda Fig. 2): x scale ad unica rampa, diritte; x scale a due rampe simmetriche e asimmetriche; x scale a pozzo a 3-4 rampe; x scale a pozzo circolari o ellittiche.

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    Fig. 2 - Tipologie di scale

    Le varie composizioni, tra le rampe, tra le dimensioni delle alzate e delle pedate, permettono di classificare la maggioranza delle scale presenti negli edifici. Dal punto di vista strutturale e dei tamponamenti in muratura di chiusura della scala stessa, in grado di accogliere gli impianti, possiamo individuare:

    x le scale a sbalzo con canna in cemento armato che agisce da controventatura del telaio delledificio: nella muratura perimetrale della scale in cemento armato non possono essere alloggiati gli impianti, che possono essere distribuiti nei muri perimetrali degli atri, dei pianerottoli, dei ballatoi, ecc.;

    x le scale sorrette da una (a sbalzo) o due travi a ginocchio (rampanti): vi una discontinuit della muratura di tamponamento perimetrale (tra le travi), che non permette il passaggio agevole di tubi o cavedi tecnici nel perimetro della scala; necessario anche in questo caso utilizzare latrio, i pianerottoli, i ballatoi, ecc. per la distribuzione dei cablaggi;

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    x le scale a soletta rampante in opera o prefabbricate: la muratura perimetrale della scala si presta ad inserimenti di tracciature per accogliere i cablaggi insieme allatrio ai pianerottoli, ai ballatoi, ecc. Questa tipologia quella che dovrebbe consentire, a livello generale, la maggiore flessibilit nelle predisposizioni.

    Per quanto concerne le tipologie edilizie residenziali, risulta importante la collocazione della scala sul corpo di fabbrica delledificio, in riferimento alla distribuzione delle unit immobiliari, ai fini della predisposizione dei montanti verticali e delle relative tratte di piano. Il vano dellimpianto ascensore in adiacenza alla scala, in muratura o prefabbricato con montanti in acciaio, non pu essere utilizzato per questa tipologia di cablaggi.

    Passando ad unanalisi pi di dettaglio delle combinazioni scala/edificio, si pu evidenziare che:

    x ledificio in linea caratterizzato da una pluralit di corpi scala che, tendenzialmente, servono 2 unit immobiliari bi-affaccio ciascuno; possono essere distribuite al massimo la terza e in rari casi esistenti la quarta unit immobiliare di piccole dimensioni, ma risultano monoaffaccio. In questo contesto risulta abbastanza agevole predisporre i montanti verticali nellatrio anche se di non eccessive dimensioni. Le tratte orizzontali di derivazione dai montanti verticali, nel pianerottolo, hanno una lunghezza ridotta cosi come le tracciature da effettuare fino alla scatola di derivazione in prossimit della porta di ingresso;

    x ledifico a ballatoio caratterizzato, nel caso pi semplice, da uno o pi corpi scala che servono una molteplicit di unit immobiliari bi-affaccio mediante un ballatoio (possono essere in numero rilevante e distribuiti orizzontalmente in ambedue le direzioni). In questo caso latrio del corpo scala (cio la superficie delle sue pareti) deve essere dimensionato in modo tale da poter accogliere agevolmente tutti i montanti. anche possibile distribuire i montanti verticali suddividendoli in vari rami, collocandoli sottotraccia nella facciata del ballatoio in prossimit degli ingressi, proporzionalmente al numero delle unit immobiliarida servire. Nel primo caso si hanno, man mano che ci allontaniamo dallatrio, tratte di piano che collegano le varie unit immobiliari sempre pi lunghe fino allultima unit immobiliare in fondo al ballatoio. Nellaltro caso si pu avere una distribuzione delle unit immobiliari con tratte di piano pi ridotte, tipo quelle delledificio in linea;

    x ledificio a corridoio caratterizzato, nel caso pi semplice, da un corridoio centrale e da una distribuzione delle unit immobiliari sui due fronti. Le unit immobiliari risultano monoaffaccio, escluse quelle di testa. la tipologia degli alberghi e degli ospedali, ma vi sono anche edifici residenziali progettati in questo modo. Per questo edificio valgono grossomodo le considerazioni fatte per la tipologia a ballatoio. A seconda del posizionamento della scala si possono avere tratte di piano pi o meno lunghe o si pu adottare la strategia di suddivisione in pi rami verticali;

    x nell'edificio a torre normalmente ci possono essere per ogni piano da 1 (grande) a 6 unit immobiliari, in quest'ultimo caso 2 sono monoaffaccio.. Nei casi standard le unit immobiliari sono 2 o 4, servite da una scala centrale non necessariamente baricentrica. La struttura della scala normalmente controventante. Lo sviluppo delle pareti dellatrio deve poter contenere agevolmente i necessari montanti. Le tratte di piano risultano ridotte come lunghezza. In caso di torri molto alte opportuno lo studio di cavedi tecnologici per tutti gli impianti;

    x gli edifici a schiera e unifamiliari normalmente sono caratterizzati da non possedere, se non in quelli con altezza superiore a 2-3 piani, montanti interpiano in quanto dal locale tecnico e/o centrostella dipartono direttamente le distribuzioni degli impianti elettrici, di telecomunicazione, domotici.

    5.4 Distribuzione TV 5.4.1 Generalit Le caratteristiche degli impianti di ricezione TV meritano alcuni approfondimenti. Gli impianti per la ricezione e distribuzione dei segnali televisivi negli edifici, possono essere realizzati con varie tecniche, aventi diverse prestazioni per lutente ed in molti casi con diverse necessit infrastrutturali.

    Dal punto di vista tecnico il riferimento la Guida CEI 100-7 [3], dalla quale sono tratte le figure utilizzate nel seguito per illustrare meglio alcuni concetti particolarmente significativi in relazione agli argomenti trattati nella presente Guida.

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    Nella Fig. 3 illustrata una possibile configurazione di impianto che permetta lintegrazione di tutti i servizi oggi disponibili in ununica rete di distribuzione.

    Fig. 3 - Struttura generale di un impianto di ricezione e distribuzione per i segnali TV

    Per gli scopi di questa Guida si consiglia la predisposizione dellinfrastruttura che permetta di distribuire, oltre ai segnali della televisione terrestre (analogica e digitale), anche i segnali della TV satellitare provenienti da due posizioni orbitali, utilizzando la tecnica multiswitch, perch questa tecnica, fra quelle oggi pi utilizzate, la pi flessibile. Inoltre, poich la legge prevede il diritto di ogni cittadino ad accedere liberamente a tutte le informazioni disponibili, si valutato ragionevole predisporre ulteriori spazi per permettere ad almeno una parte delle unit immobiliari di avere una connessione diretta verso i punti di posizionamento delle antenne o di connessioni a reti pubbliche (per i dettagli si veda il cap. 6). La adeguata predisposizione primaria prevista permette di ipotizzare che la richiesta di connessione diretta aggiuntiva non diventi una richiesta generale.

    Per quanto riguarda la parte aerea, opportuno predisporre gi dalla fase progettuale delledificio gli ancoraggi adatti a poter fissare i sostegni per il posizionamento delle antenne, anche alla luce del DM 11/11/2005 [9]. Naturalmente, se esistono le condizioni tecniche necessarie, le antenne paraboliche possono essere ancorate allo stesso sostegno destinato a reggere le antenne dellimpianto per la TV terrestre. Nel caso non fosse possibile o conveniente posizionare sullo stesso sostegno tutte le antenne, opportuno prevedere gli spazi necessari per tutti i sostegni.

    Il posizionamento delle antenne paraboliche pu avvenire in qualsiasi punto (tetto, cortile, ecc.) avente la visibilit diretta (senza ostacoli, tenendo conto anche delle fronde di alberi e simili) delle posizioni orbitali prescelte. Nella scelta della posizione necessario considerare eventuali limitazioni fissate dal regolamento comunale.

    5.4.2 Soluzione satellitare a multiswitch La centrale di testa pu essere composta da due sottocentrali, una per limpianto TV terrestre, che normalmente trova posto nel piano sottotetto (si vedano figure da 6 in avanti), laltra per gli impianti TV satellitare, che pu essere posizionata nello stesso luogo o in un luogo pi conveniente in funzione della posizione della antenna parabolica (ad esempio in cantina se lantenna parabolica in cortile).

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    Le dimensioni dello spazio per larmadio contenente gli apparati variano in funzione delle dimensioni dellimpianto e della complessit del sistema ricevente. In ogni caso, se le antenne sono sul tetto, nel caso di impianto a multiswitch si consiglia di predisporre nel sottotetto lo spazio per un armadio almeno di 1 metro di larghezza per 70 cm di altezza per 20 cm di profondit, per edifici fino a 40 prese TV. Si consiglia di predisporre lo spazio per due armadi di tali dimensioni per edifici con pi di 40 prese TV, e per un ulteriore armadio di questo tipo nel caso di distribuzione satellitare IF monocavo. Nel caso il segnale provenga da due posizioni diverse, opportuno predisporre lo spazio per un altro armadio in corrispondenza del secondo ingresso dei segnali.

    Negli impianti centralizzati, per trasportare tutte le informazioni dei segnali satellitari, sono necessari 4 cavi coassiali per ciascuna posizione orbitale. Seguendo le indicazioni del paragrafo 5.4.1 necessario quindi predisporre spazi che consentano il passaggio di almeno 9 cavi TV (diametro 7 mm) lungo il montante (4 per ciascuna posizione orbitale pi uno per la TV terrestre); inoltre necessario predisporre gli spazi per poter connettere direttamente una parte delle unit immobiliari ai punti di posizionamento delle antenne.

    Generalmente la soluzione adottata quella illustrata nella Fig. 4.

    Fig. 4 - Esempio di distribuzione con multiswitch

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    Ad ogni pianerottolo del palazzo sono posti gli apparati multiswitch che servono a coprire le necessit delle prese dutente che sono presenti su quel piano. Esistono varie modularit nella capacit dei multiswitch, sia come ingressi che come uscite. Normalmente gli ingressi sono 4 o 8, oppure 4+1 o 8+1. Il +1 un ingresso per il segnale dei programmi terrestri, che viene miscelato con i segnali satellitari e portato alle prese dutente. Le uscite verso le prese dutente vanno da 2 a 16. Le dimensioni previste per le scatole di derivazione nella predisposizione indicata nei capitoli successivi prevedono multiswitch che hanno fino ad 8 uscite verso le prese dutente.

    In presenza di molti apparati in cascata, pu essere necessario avere degli amplificatori per mantenere il corretto livello di segnale alle prese.

    Questi apparati possono essere alimentati da un alimentatore integrato e possono a loro volta alimentare sia gli apparati che seguono, sia quelli che precedono, compresi i convertitori Low Noise Block (LNB). Possono in alcuni casi anche essere alimentati dai Set Top Box (STB). In ogni caso opportuno prevedere che linfrastruttura permetta lalimentazione degli apparati dellimpianto dantenna piano per piano, mediante la predisposizione, ad ogni piano, di un tubo protettivo di collegamento allimpianto elettrico dei servizi di condominio.

    Ogni 3 o 4 piani deve essere previsto lo spazio per armadietti che oltre al multiswitch possano alloggiare degli amplificatori. Non conveniente, per problemi di rapporto segnale/rumore, inserire pi di 3 o 4 amplificatori in cascata. Pertanto negli edifici con pi di 9 o 10 piani, deve essere prevista unulteriore canalizzazione per portare i cavi coassiali direttamente dal punto di ricezione dei segnali al punto pi lontano delledificio. In questo caso opportuno che la canalizzazione possa contenere cavi aventi diametro di almeno 7 mm, per mantenere lattenuazione della tratta nei limiti accettabili.

    Fig. 5 - Esempio di installazione di un multiswitch con 8+1 ingressi, 8+1 uscite passanti e 8 uscite verso le prese dutente

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    6 Definizione delle dimensioni

    6.1 Introduzione Nella trattazione che segue vengono considerati gli spazi da riservare agli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni, mentre non vengono considerati i montanti per lacqua potabile e il riscaldamento (normalmente con percorso interno alle unit immobiliari, anche se il montante riscaldamento a volte ubicato nella zona scala), il montante gas, ubicato allesterno delledificio, e la predisposizione per gli impianti di condizionamento.

    Si segnala per che, nella zona interessata agli impianti considerati, in alcuni edifici (cio almeno quelli con altezza superiore a 24 m) presente il montante antincendio. Gli impianti considerati sono quindi quelli gi illustrati nel paragrafo 5.2 e riassunti di seguito:

    x impianto elettrico (con leventuale impianto fotovoltaico); stato considerato un tubo protettivo aggiuntivo di riserva;

    x impianto telefonico e per la trasmissione dati; x impianto TV satellitare e terrestre; x impianto (video)citofonico; x impianto per la domotica (almeno un cavo bus); Gli edifici presi in esame sono indicati nella Tab. 2.

    Tab. 2 - Edifici considerati nella trattazione

    N. Piani per edificio N. Unit immobiliari per piano

    Figure relative

    2 2 Fig. 6

    2 4 Fig. 7

    4 2 Fig. 8

    4 4 Fig. 9

    6 2 Fig. 10

    6 4 Fig. 11

    8 2 Fig. 12

    8 4 Fig. 13

    6.2 Schemi Gli schemi presentati in questo paragrafo sono relativi ai montanti verticali per tutte le tipologie di edifici indicate in Tab. 2, e alla distribuzione orizzontale (pianerottoli, ballatoi, corridoi) per gli edifici con 2 e 4 unit immobiliari per piano. inoltre presente uno schema relativo allubicazione raccomandata per le cassette di derivazione o di smistamento (circa a 30 cm sopra il pavimento e circa 30 cm sotto il soffitto di ogni piano). Vengono indicati il numero e i diametri dei tubi raccomandati, le dimensioni minime delle cassette di derivazione o smistamento e la loro reciproca ubicazione nella zona montante.

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    Fig. 6 - Edificio a 2 piani con 2 unit immobiliari per piano

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    Fig. 7 - Edificio a 2 piani con 4 unit immobiliari per piano

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    Fig. 8 - Edificio a 4 piani con 2 unit immobiliari per piano

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    Fig. 9 - Edificio a 4 piani con 4 unit immobiliari per piano

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    Fig. 10 - Edificio a 6 piani con 2 unit immobiliari per piano

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    Fig. 11 - Edificio a 6 piani con 4 unit immobiliari per piano

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    Fig. 12 - Edificio a 8 piani con 2 unit immobiliari per piano

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    Fig. 13 - Edificio a 8 piani con 4 unit immobiliari per piano

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    Fig. 14 - Distribuzione delle tubazioni tra montante ed unit immobiliare (in alto) e vista in pianta della distribuzione delle tubazioni (2 montanti di energia elettrica

    e 2 unit immobiliari per piano)

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    Fig. 15 - Ubicazione raccomandata delle cassette dei montanti

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    Fig. 16 - Distribuzione delle tubazioni tra montante ed unit immobiliari (in alto) e vista in pianta della distribuzione delle tubazioni (2 montanti di energia elettrica e 4

    unit immobiliari per piano)

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    6.3 Tubazioni che rimangono costanti Ci sono delle tubazioni per le quali il numero e il diametro rimangono costanti anche al variare del numero dei piani o delle unit immobiliari. Sono le seguenti:

    x Impianto di energia elettrica: montante luce condominiale: 3 tubi PVC di diametro nominale 25 mm dal quadro

    generale del condominio normalmente ubicato al piano terra o al primo interrato fino al locale sottotetto (1 tubo per PE + 1 tubo per i 4 circuiti - 8 cavi unipolari di sezione 2,5 mm2 + 1 tubo di riserva); per le cassette di derivazione si veda la Tab. 3;

    montante ascensore: 1 tubo PVC di diametro nominale 32 mm dal quadro generale del condominio normalmente ubicato al piano terra o al primo interrato fino al locale cabina ascensore (4 cavi unipolari di sezione 6 mm2) + PE, derivato dal montante PE, di sezione 1 x 6 mm2; per le cassette di derivazione si veda la Tab. 3;

    montante servizi vari: 3 tubi PVC di diametro nominale 32 mm dal quadro generale del condominio normalmente ubicato al piano terra o al primo interrato fino al locale sottotetto (1 tubo per eventuali aspiratori dei bagni senza finestra + 1 tubo per eventuale impianto fotovoltaico + 1 tubo di riserva); per le cassette di derivazione si veda la Tab. 3;

    montante energia fornita dal distributore pubblico: 1 tubo di diametro nominale 32 mm per ogni unit immobiliare1; per le cassette di transito si veda la Tab. 3.

    x Impianti di comunicazione: montante del videocitofono e del bus: 1 tubo PVC (per i due cavi insieme) di diametro

    nominale 25 mm dal locale portineria e/o dal posto esterno al piano terra fino al sottotetto (con collegamento con il montante TV per eventuale trasformazione dellimpianto citofonico da analogico in digitale); per le cassette di derivazione in ogni caso sufficiente una cassetta tipo C (si veda la Tab. 4);

    impianto TV terrestre e satellitare: 3 tubi di diametro nominale 40 mm dalla base di sostegno delle antenne denominata castello antenne (che deve essere sempre facilmente accessibile) allo spazio o nicchia per il centralino, che deve avere misure minime 1000 x 700 x 220 mm, e deve essere in zona sempre accessibile, in generale nel sottotetto; inoltre 3 o 4 tubi di diametro 40 mm dal centralino nel sottotetto alla base del montante e cassette per i multiswitch come indicato in Tab. 3;

    impianto telefonico e TD: 2 tubi PVC di diametro nominale 63 mm (oppure 1 tubo di diametro nominale 125 mm corrugato a doppia camera) dal locale tecnico o spazio (che deve essere sempre accessibile) al piano terreno o primo interrato ad un pozzetto allesterno delledificio (suolo pubblico) per larrivo delle linee di telecomunicazione. Qualora la tratta sia molto lunga opportuno inserire pozzetti rompitratta di dimensioni minime 550 mm x 550 mm per tubi interrati e scatole. Il locale tecnico o lo spazio devono avere dimensioni adeguate ad accogliere anche i dispositivi di accesso (DA) per fibre ottiche, prevedendo che possono avere accesso alledificio pi operatori e che ciascun operatore deve avere il proprio armadio. Comunque uno spazio non inferiore a 1,8 m x 1 m x laltezza del piano oppure 2 m x 2 m x laltezza del locale idoneo a garantire laccesso almeno ad un operatore che utilizza cavi in rame e a due operatori che utilizzano fibre ottiche (cio gli operatori considerati in questa Guida, si veda il par. 5.2). Nel locale tecnico o spazio devono essere predisposti tubi per le alimentazioni delle apparecchiature che necessitano di presa a spina a 230 V. Per il diametro e il numero dei tubi del montante e delle cassette di transito si veda la Tab. 3.

    1 Si noti che in questo caso al variare del numero delle unit immobiliari varia il numero dei tubi, ma rimane

    costante il loro diametro

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    6.4 Tubazioni e cassette per le varie tipologie di edifici 6.4.1 Tubazioni e cassette nei montanti

    Tab. 3 - Montanti, tubazioni e cassette

    N. N. unit Montante energia da DP Montante TV Montante telefoni e TD

    piani immobil. unico doppio cassette N. tubi diam. cassetta N. tubi diam. cassetta

    2 2 SI B 3 40 D 1 40 B

    2 4 SI C 3 40 D 1 40 B

    4 2 SI B 3 40 D 1 40 C

    4 4 SI B 3 40 D 2 40 C

    6 2 SI A 3 40 D 2 40 C

    6 4 SI B 4 40 D 2 40 C

    8 2 SI A 3 40 D 2 40 C

    8 4 SI B 4 40 D 3 40 C

    Per quanto riguarda le cassette per videocitofono/bus in ogni caso sufficiente una cassetta di tipo C. Si vedano le dimensioni riportate in Tab. 4.

    Tab. 4 - Dimensioni minime utili interne delle cassette

    Tipo cassetta Dimensioni (mm) A 120 x 100 x 50

    B 200 x 150 x 50

    C 300 x 180 x 50

    D 400 x 215 x 65

    Il numero di tubi per le telecomunicazioni raccomandati nella presente Guida, in particolare nei montanti TV e telefonia/TD, non sempre coincide con quanto raccomandato per gli stessi impianti nella Guida CEI 306-2 [5]. La differenza dovuta al numero di tubi relativi allimpianto TV; nella Guida CEI 306-2 non si fa riferimento alla tecnologia adottata, e quindi vengono raccomandati i tubi necessari per collegare direttamente tutte le unit immobiliari con il centralino TV: ci vuol dire che il numero di cavi TV presenti nel montante dipende dal numero di unit immobiliari. Invece nella presente Guida viene considerata la tecnologia a multiswitch (si veda par. 5.4.2) che prevede un numero fisso di cavi nel montante, che cio non dipende dal numero di unit immobiliari. Nel caso di edifici con un numero elevato di unit immobiliari, la presente Guida richiede quindi un numero di tubi per limpianto TV inferiore rispetto a quello indicato nella Guida CEI 306-2.

    6.4.2 Tubazioni tra montante e unit immobiliare Tab. 5 - Collegamento tra montante e unit immobiliare

    Energia elettrica 1 tubo PVC 32 mm per ogni unit immobiliare

    TV terrestre + satellitare 1 tubo PVC 32 mm per ogni centrostella di unit immobiliare (oppure 2 tubi PVC 25 mm)

    Telefoni + TD + videocitofono e bus 1 tubo PVC 25 mm per ogni centrostella di unit immobiliare

    Qualora il tratto necessario a raggiungere lunit immobiliare dal punto di derivazione al piano sia molto lungo, occorre predisporre scatole rompitratta (dimensioni A o B della Tab. 4) avendo cura di evitare situazioni di servit. Le scatole devono essere accessibili per interventi di manutenzione e/o integrazione. Si osserva che il percorso dalla derivazione di piano alla unit immobiliare pu essere unico per la distribuzione TV e per i servizi di telefonia, modificando adeguatamente il diametro dei tubi.

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    6.4.3 Collegamento tra le cassette del montante Le varie cassette di derivazione o di transito devono essere collegate tra loro dalle seguenti tubazioni:

    x collegamento con 1 tubo PVC di diametro nominale minimo 20 mm tra la cassetta di derivazione contenente il PE e tutte le cassette di transito o di derivazione;

    x collegamento con 1 tubo PVC di diametro nominale minimo 32 mm tra le cassette degli impianti di comunicazione.

    6.4.4 Posa dei tubi per limpianto elettrico I tubi che contengono i cavi di energia elettrica per lalimentazione delle unit immobiliari richiedono una particolare attenzione nella posa, in relazione ai particolari fattori di riduzione delle portate dei cavi adottati.

    Le sezioni dei conduttori sono state calcolate per una potenza contrattuale di 4,5 kW e con fattori di contemporaneit elevati, in conformit ad altre pubblicazioni del CEI, al fine di limitare la sezione dei cavi al massimo a 10 mm2.

    I tubi sono raggruppati in generale in numero non superiore a 12 tubi in PVC di diametro 32 mm (contenenti al massimo 2 cavi unipolari senza guaina di sezione 10 mm2, oppure un cavo multipolare avente sezione di 2 x 10 mm2). I tubi sono previsti con posa incassata sotto traccia (predisposta nel cemento armato del vano scala di circa 50 cm) distanziati tra loro di circa 10 mm.

    Fig. 17 - Tubi per limpianto elettrico

    6.5 Sostegni per linstallazione delle antenne Oltre alla predisposizione delle condotte per i cavi fra il punto di posizionamento delle antenne e il centralino TV, sicuramente consigliabile prevedere, in fase di progetto delledificio, una serie di strutture che faciliti il successivo posizionamento delle antenne. Si raccomanda di pensare ad una struttura per una antenna centralizzata che serva per le necessit generali di tutti i condomini, sia per la ricezione dei segnali satellitari che per la ricezione dei segnali a propagazione terrestre. Si raccomanda inoltre di pensare anche alla possibilit di installare un certo numero di antenne supplementari sia satellitari sia terrestri per coprire le esigenze specifiche di singoli condmini.

    Le necessit sono estremamente variabili sia in funzione della localit geografica ove posizionato limmobile, sia in funzione del tipo di copertura dellimmobile (terrazzi, tetti con orditure in legno, tetti in cemento, ecc.), sia in funzione della presenza o meno di edifici vicini che possano rendere difficoltosa la ricezione (questo vero soprattutto per la ricezione dei segnali a propagazione terrestre). Si consiglia comunque di prevedere un certo numero di punti di fissaggio che permettano linstallazione di pali, zanche, ecc. in modo da garantire la sicurezza e la semplicit dellinstallazione. La predisposizione deve tenere conto anche della facilit di accesso sia per linstallazione sia per la manutenzione dei sistemi riceventi; opportuno inoltre evitare che laccesso al castello di antenne comporti delle servit di passaggio, situazione che potrebbe limitare o condizionare eventuali interventi di manutenzione o integrazione.

    Per approfondimenti si rimanda alla apposita Guida per la scelta e linstallazione dei sostegni dantenna per la ricezione televisiva2 del CT 100 CEI.

    2 Al momento della pubblicazione della presente Guida, la Guida ai sostegni dantenna in fase di preparazione.

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    7 Ubicazione dei montanti

    I montanti possono trovare la loro ubicazione in corrispondenza dei vani scala oppure in apposito cavedio in muratura con porta di accesso delle dimensioni indicate in Fig. 18.

    Fig. 18 - Cavedio

    Altre soluzioni potrebbero consistere in vani o cavedi verticali con chiusura frontale mediante pannelli metallici verniciati (o altri tipi di pannelli che si intonino allarredamento delledificio mantenendo le caratteristiche di sicurezza previste in questi casi) e fissati con viti o cerniere. Queste soluzioni vanno valutate in funzione del numero di tubi previsti e dellaccessibilit alle varie apparecchiature e alle cassette di derivazione installate.

    In relazione alle varie tipologie di edifici presi in considerazione nel par. 5.3 si raccomanda lubicazione dei montanti illustrata nella Fig. 19 e Fig. 20.

    Montante per ogni scala

    _

    Possibile ubicazione montanti

    ___

    _ _

    _

    ___

    Fig. 19 - Ubicazioni consigliate per i montanti nelle scale

    LOCALE COMPARTIMENTATO

    AL FUOCO

    Spazi per il transito dei cavi

    Da 1,0 a 1,5 m

    1 m

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    Montante per ogni scala

    Il montante in generale sul disimpegno della scala con sviluppo orizzontale al piano in quanto difficile trovare percorsi verticali che possono alimentare le varie unit immobiliari.

    Montante per ogni scala

    _ __

    _

    _

    _ _ _ _ _ _

    Possibile ubicazione montanti

    Fig. 20 - Ubicazioni consigliate per i montanti nei pianerottoli e/o ballatoi

    Bisogna tenere presente che nella zona dei montanti per limpianto elettrico, negli edifici di otto piani o pi, c anche il montante antincendio, con la cassetta che contiene lidrante che pu avere notevoli dimensioni, ad esempio 537 x 350 mm.

    Fig. 21 - Cassetta che contiene lidrante

    Qualora sia previsto un montante per il riscaldamento con rilievo delle ore di utilizzazione, necessario realizzare il relativo impianto elettrico. Se viceversa esiste solo la predisposizione dei tubi del riscaldamento, consigliabile posare sul montante un tubo di riserva di diametro 20 mm con collegamento alla centrale termica e ad ogni singola unit immobiliare.

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    Allegato A

    Impianti di protezione dalle scariche atmosferiche

    Linstallazione dellimpianto di protezione contro le scariche atmosferiche subordinata alla valutazione del rischio dovuto a tali scariche.

    Qualora il risultato di tale valutazione indichi la necessit di realizzare limpianto di protezione, buona prassi effettuare il progetto dellimpianto in concomitanza con la progettazione architettonica.

    Per la valutazione del rischio dovuto alle scariche atmosferiche e per la progettazione del relativo impianto di protezione si rimanda alle Norme del CT 81 del CEI.

  • 20,00

    Sede del Punto Vendita e di Consultazione GUIDA CEI 64-100/1:2006-05 Totale Pagine 36

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    La presente Norma stata compilata dal Comitato Elettrotecnico Italiano e beneficia del riconoscimento di cui alla legge 1 Marzo 1968, n. 186.

    Editore CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano, Milano Stampa in proprio

    Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 4093 del 24 Luglio 1956

    Responsabile: Ing. A. Alberici

    Comitato Tecnico Elaboratore CT 64-Impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione (fino a 1000 V in c.a. e a 1500 V in c.c.)

    Altre Norme di possibile interesse sullargomento

    CEI 64-50Edilizia residenziale - Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione perimpianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri generali

    CEI 64-53Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

    CEI 100-7 Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva

    CEI 205-2 Guida ai sistemi bus su doppino per l'automazione nella casa e negli edifici, secondo le Norme CEI EN 50090

    CEI 306-2 Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali