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Per. Ind. Luigi Soardo 30/11 e 14/12/2009 D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i. SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i. RIEPILOGO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA RIEPILOGO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA [email protected] LA GESTIONE DELLA S.S. NEI LUOGHI DI LAVORO AMBIENTI DI LAVORO (Concess.Edilizia; Agibilità; Nuovo Insediamento; Aut. Sanitaria; Requisiti A.L.) ORGANIZZAZIONE SICUREZZA LAVORAZIONI PARTICOLARI GESTIONE DELLA S.S. NEI LUOGHI DI LAVORO ORGANIZZAZIONE SICUREZZA (Nomine soggetti; verbali riunioni; V.R.; Sopralluoghi; Informazione-Formazione; Registro Infortuni; Segnaletica; D.P.I.) PREVENZIONI INCENDI ED IMPIANTI ELETTRICI MACCHINE E ATTREZZATURE DI LAVORO EMERGENZE SORVEGLIANZA SANITARIA GESTIONE DEI RISCHI SICUREZZA ED IGIENE NELLE COSTRUZIONI

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D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DITUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DITUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

RIEPILOGO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

RIEPILOGO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA

[email protected]

LA GESTIONE DELLA S.S. NEI LUOGHI DI LAVOROAMBIENTI DI LAVORO

(Concess.Edilizia; Agibilità;Nuovo Insediamento; Aut.

Sanitaria; Requisiti A.L.)

ORGANIZZAZIONE SICUREZZA

LAVORAZIONIPARTICOLARI

GESTIONE DELLA S.S.

NEI LUOGHIDI LAVORO

ORGANIZZAZIONE SICUREZZA(Nomine soggetti; verbali riunioni; V.R.; Sopralluoghi; Informazione-Formazione;

Registro Infortuni; Segnaletica;D.P.I.)

PREVENZIONI INCENDI ED

IMPIANTI ELETTRICI

MACCHINE E ATTREZZATURE DI

LAVORO

EMERGENZE

SORVEGLIANZA SANITARIA

GESTIONE DEI RISCHI

SICUREZZA ED IGIENENELLE COSTRUZIONI

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VALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ LEGISLATIVA IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN AZIENDA

DOCUMENTO SI NO Note

Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

Certificato di agibilità dei locali e destinazione d’uso

Elenco dei dipendenti e mansione svolta

Planimetria dello stabilimento con la disposizione di macchine ed impianti.

Planimetria dello stabilimento con la disposizione dei presidi antincendio.

Indicazioni sul ciclo produttivo / sull’attività svolta

E t li d l h d l d t di l i t i di i i i Eventuali deleghe del datore di lavoro in materia di igiene e sicurezza del lavoroAtto di designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione / A.S.P.P.

Nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Nomina dei designati al Pronto Soccorso, Emergenza ed Antincendio.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIVALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ LEGISLATIVA IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI

AMBIENTI DI LAVORO DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN AZIENDADOCUMENTO SI NO Note

Nomina del Medico Competente

Elenco delle ditte che lavorano in appalto.

Documento di valutazione dei rischi (D.Lgs. 81/2008 / Autocerticazioni)

Copia dei verbali delle riunioni periodiche annuali.

Registrazione delle iniziative di informazione e formazione ai lavoratori

Registro infortuni.

Dichiarazione di conformità dei macchinari con relativi marcatura CE e manuale di istruzione, uso e manutenzione (obbligatoria per macchine acquistate dal 22/9/1996).

Dichiarazione di conformità degli impianti elettrici.

Copia Denuncia impianto di messa a terra (mod. B) e successive verifiche.

Denuncia impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (mod. A) e successive verifiche.

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I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIVALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ LEGISLATIVA IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI

AMBIENTI DI LAVORO DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN AZIENDADOCUMENTO SI NO Note

Copia del Certificato Prevenzione Incendi.

Piano di emergenza per aziende che hanno più di 10 addetti

Libretti apparecchi di sollevamento

Libretto centrale termica con potenza superiore a 30.000 Kcal/h

Patente di abilitazione dell’addetto alla conduzione delle centrali termiche con potenzialità superiore a 200.000 Kcal/h

Libretti dei recipienti a pressione

Libretto carroponte

Libretti delle scale aeree

Registro Antincendio

Elenco dei prodotti utilizzati con relative schede tecniche e tossicologiche e quantitativi utilizzati.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIVALUTAZIONE DELLA CONFORMITA’ LEGISLATIVA IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA NEGLI

AMBIENTI DI LAVORO DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN AZIENDADOCUMENTO SI NO Note

Protocollo degli accertamenti sanitari, preventivi e periodici

Cartelle sanitarie, conservate nel rispetto del segreto professionale

Certificati di idoneità alla mansione, per i dipendenti

Certificato di vaccinazione antitetanica

Relazione del medico competente sull’andamento della sorveglianza sanitaria

Autorizzazione alla detenzione ed uso di sorgenti di radiazioni ionizzanti

N i ti d l di t i t d ll’ t lifi t l Nominativo del medico autorizzato e dell’esperto qualificato per la sorveglianza sulle radiazioni ionizzanti e non ionizzantiAutorizzazione alla detenzione ed uso di gas tossici con copia della relativa patente di abilitazioneNOTA: Il cambio di ragione sociale deve essere segnalato agli Enti competenti per i vari documenti, comunicazioni o autorizzazioni. In alcuni casi particolari è necessario o opportuno procedere alla voltura.

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SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZALa concessione edilizia è l'atto attraverso il quale il Sindaco autorizza all'esecuzione di opere edilizie di nuova costruzione o ristrutturazione. Deve essere presente nel caso di edifici proprietà

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIBI

ENTI

DI L

AVO

RO CONCESSIONE EDILIZIA(L. n. 1150/1942 e s.m.i. - L. n. 47/1985

p p pdell'azienda, fatti costruire o modificati dalla stessa.La procedura per il rilascio del Permesso di costruire è interamente disciplinata dagli artt. 10-15 del Testo Unico per l’edilizia (D.P.R. 380/01) e viene applicata per i seguenti interventi edilizi:a) gli interventi di nuova costruzione;b) gli interventi di ristrutturazione urbanistica;

) li i t ti di i t tt i dili i h

AM

B e s.m.i.) c) gli interventi di ristrutturazione edilizia che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d'uso.

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZALa procedura per la presentazione della D.I.A. è interamente disciplinata dagli artt. 22-23 del Testo Unico per l’edilizia (D.P.R. 380/01).La denuncia di inizio attività è stata introdotta in alternativa alla presentazione della domanda del Permesso di costruire, per i seguenti interventi edilizi:

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

BIEN

TI DI

LA

VORO

DENUNCIA INIZIO ATTIVITA’D.P.R. 380/2001 e s.m.i.)

Opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.Opere di demolizione delle barriere architettoniche in edifici esistenti, consistenti in rampe o ascensori esterni, ovvero in manufatti che alterino la sagoma dell'edificio.Recinzioni, muri di cinta e cancellate.Aree destinate ad attività sportive senza creazione di volumetrie.Opere interne alle singole unità immobiliari che non comportino modifiche della sagome e dei prospetti e non rechino pregiudizio alla statica dell'immobile.

Aggiornamento non

necessario

AM

B gImpianti tecnologici che si rendano indispensabili, sulla base di nuove disposizioni, a seguito della revisione o installazione di nuovi impianti tecnologici.Varianti a permessi di costruire già rilasciati che non incidano sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non cambino la destinazione d'uso e la categoria edilizia e non alterino la sagome e non violino le prescrizioni contenute nel permesso.Parcheggi di pertinenza nel sottosuolo del lotto su cui insiste il fabbricato.

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SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

CERTIFICATO DI AGIBILITA’(L. n. 1150/1942 e

i L

Il certificato di agibilità attesta che l'immobile può essere utilizzato per le attività previste e che , risulta in possesso di tutte le condizioni igieniche e sanitarie previste dalla normativa vigente.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIBI

ENTI

DI L

AVO

RO

s.m.i. L. n. 47/1985 e s.m.i.)

Aggiornamento non necessario fino a che l'immobile possiede i requisiti per i quali il documento è stato rilasciato.

NOTIFICHE ALL’ORGANO DI VIGILANZA

La costruzione e la realizzazione di edifici o locali da adibire a lavorazioni industriali, nonche' gli ampliamenti e le ristrutturazioni di quelli esistenti, devono essere eseguiti nel rispetto della normativa di settore ed essere notificati all'organo di vigilanza competente per territorio.La notifica deve indicare gli aspetti considerati nella valutazione e relativi:

a) alla descrizione dell'oggetto delle lavorazioni e delle

In caso di modifica delle caratteristiche

AM

B COMPETENTE PER TERRITORIO(art. 67 -D. Lgs. 81/2008)

a) alla descrizione dell oggetto delle lavorazioni e delle principali modalita' di esecuzione delle stesse;

b) alla descrizione delle caratteristiche dei locali e degli impianti.Entro trenta giorni dalla data di notifica, l'organo di vigilanzaterritorialmente competente puo' chiedere ulteriori dati e prescrivere modificazioni in relazione ai dati notificati.La notifica di cui al presente articolo si applica ai luoghi di lavoro ove e' prevista la presenza di piu' di tre lavoratori.

dei locali di lavoro, degli impianti e dei cicli produttivi.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

All’interno del D. Lgs. 81/2008 nuovo T.U. Sicurezza, sono specificati i requisiti degli ambienti di lavoro relativamente a strutture,

BIEN

TI DI

LA

VORO

REQUISITI AMBIENTI DI LAVORO(D.Lgs. 81/2008 articoli da 62 66)

locali ove si svolgono lavorazioni, caratteristiche e tipi di porte, illuminazione ed aerazione di laboratori e magazzini presidiati e non, caratteristiche dei locali destinati ad uffici, servizi igienici, spogliatoi e mensa.Occorre fare riferimento inoltre, alle norme locali del regolamento di igiene ed edilizio, a norme di buona tecnica o a norme speciali (deposito di fit f i)

Nella realizzazion

e / modificazio

ne di ambienti di

l

AM

B 62 a 66) fitofarmaci).Deroghe al divieto di adibire al lavoro locali chiusi sotterranei o semi-sotterranei possono essere concesse dall’ASL competente quando ricorrano particolari esigenze tecniche (art. 65 D. Lgs. 81/2008)

lavoro.

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I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Il D.L.ha l’obbligo di organizzare il Servizio di Prevenzione e protezione all’interno della propria azienda, incaricando gli addetti ed il responsabile del servizio.Gli addetti e i responsabili dei servizi, interni o esterni, devono possedere le capacita' e i requisiti professionali di cui

NE

DELL

A S

ICUR

EZZA

SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (art. 31, D.Lgs. 81/2008)

p p q pall'articolo 32.L'istituzione del servizio di prevenzione e protezione all'interno dell'azienda, ovvero dell'unita' produttiva, e' comunque obbligatoria nei seguenti casi:

a) nelle aziende industriali di cui all'articolo 2 del D. Lgs. 17 agosto 1999, n. 334, e s.m.i., soggette all'obbligo di notifica o rapporto, ai sensi degli articoli 6 e 8 del medesimo decreto;

b) nelle centrali termoelettriche;c) negli impianti ed installazioni di cui agli articoli 7, 28 e 33

del D. Lgs. 17 marzo 1995, n. 230, e successive modificazioni;

In caso di sostituzione del R.S.P.P.

GES

TION g , , ;

d) nelle aziende per la fabbricazione ed il deposito separato di esplosivi, polveri e munizioni;

e) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori;f) nelle industrie estrattive con oltre 50 lavoratori;g) nelle strutture di ricovero e cura pubbliche e private con

oltre 50 lavoratori.In tali casi il responsabile del servizio di prevenzione e protezione deve essere interno.

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Il datore di lavoro:valuta tutti i rischi della propria azienda ed elabora una relazione (documento di valutazione dei rischi - DVR).valuta e documenta per iscritto l’avvenuta effettuazione della

l t i d i i hi l’ d i t d li bbli hi d

Al modificarsi delle situazioni di rischio (Installazione nuovi macchinari o impianti,

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

NE

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A S

ICUR

EZZA

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI(art. 28 e 29 D.Lgs.

valutazione dei rischi e l’adempimento degli obblighi ad essa collegati (per aziende fino a 10 addetti sulla base di procedure standardizzate in fase di definizione). Il DVR deve contenere i criteri adottati, l’indicazione delle misure di prevenzione e protezione adottate, il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, i nominativi di RSPP, RLS e Medico Competente, l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici. Il documento di valutazione dei rischi deve avere data certa ed essere custodito presso l’azienda. La valutazione dello stress lavoro correlato è effettuata nel rispetto delle indicazioni di cui all’articolo 6, c. 8, lettera m-quater), e il

pmodifiche del processo produttivo, ecc.), o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi, o quando i risultati della sorveglianza

GES

TION 81/2008)

, , q ),relativo obbligo decorre dalla elaborazione delle predette indicazioni e comunque, anche in difetto di tale elaborazione, a far data dal 1° agosto 2010.Il D.V.R. può essere tenuto su supporto informatico (art. 53), e deve essere munito anche tramite le procedure applicabili ai supporti informatici di data certa o attestata dalla sottoscrizione del documento medesimo da parte del D.L., nonché ai soli fini della prova della data, dalla sottoscrizione dell’ R.S.P.P., del R.L.S. o del R.L.S.T. e del M.C., ove nominato.

de a so eg a a sanitaria ne evidenziano la necessità.A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate (entro

30 gg.).

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I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Nelle aziende che occupano più di 15 dipendenti, il datore di lavoro, direttamente o tramite il SPP, indice almeno una volta all’anno una riunione, nel corso della quale viene esaminato il documento di valutazione dei rischi l’andamento degli infortuni il programma di

NE

DELL

A S

ICUR

EZZA RIUNIONE

PERIODICA (art. 35 D.Lgs. 81/2008)

rischi, l andamento degli infortuni, il programma di informazione e formazione dei lavoratori, l’idoneità dei dispositivi di protezione individuali.Alla riunione partecipano: il datore di lavoro o suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, il medico competente (dove previsto), il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.Il verbale della riunione deve essere tenuto a disposizione dei partecipanti per la consultazione.

Almeno una volta all’anno.

SO O i i i i i i

GES

TIO

SOPRALLUOGO NEGLI AMBIENTI DILAVORO(art. 25, comma l D.Lgs. 81/2008)

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, insieme al Medico competente visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all'anno o a cadenza diversa che stabilisce in base alla valutazione dei rischi. L’indicazione di una periodicita' diversa dall'annuale deve essere comunicata al datore di lavoro ai fini della sua annotazione nel documento di valutazione dei rischi.

Almeno una volta all’anno.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

ZA

Il datore di lavoro deve provvedere all’informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta.Il datore di lavoro che risulta anche Responsabile del Servizio di

ON

E DE

LLA

SIC

UREZ

Z

INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI(art. 36 e 37 D.Lgs.

Prevenzione e Protezione deve frequentare un corso della durata minima di 16 ore e massima di 48.La formazione deve riguardare tutto il personale dipendente (a tempo determinato ed indeterminato) incluso personale in stage e deve avvenire: • al momento dell’assunzione;• in occasione di trasferimento o cambio di mansioni;• al momento dell’introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi.Il contenuto della informazione e della formazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di

La formazione deve essere periodicamente ripetuta, in relazione all’evoluzione o all’insorgenza di rischi

GES

TIO

37 D.Lgs. 81/2008)

facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.I dirigenti e i preposti ricevono a cura del datore di lavoro, un'adeguata e specifica formazione e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro.

di rischi.

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D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

ZA

In tutte le aziende può essere eletto o designato, dai lavoratori dell’azienda nell’ambito delle rappresentanze sindacali, o in loro assenza tra i lavoratori stessi, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).L’RLS deve essere coinvolto e deve partecipare attivamente al processo di prevenzione dei rischi e alla stesura del documento di valutazione dei rischi.Il / i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza devono essere eletti

ll’ bit d ll t i d li d i l t i

Deve frequentare un corso di formazione della durata minima di 32 ore; i corsi per RLS vengono organizzati dagli

ON

E DE

LLA

SIC

UREZ

Z

NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA(RLS) (art.

nell’ambito delle rappresentanze sindacali dei lavoratori:1 rappresentante con un max di 200 dipendenti;3 rappresentanti con un numero di dipendenti compreso tra 201 e

1.000.

organizzati dagli Organismi Paritetici Provinciali.

Il D.L. deve comunicare all'INAIL e all’IPSEMA, in caso di nuova elezione o designazione, i nominativi dei R.L.S.; in fase di prima applicazione l’obbligo di cui alla precedente lettera riguarda i nominativi dei R.L.S. già eletti o designati;Con circolare 25 agosto 2009, n. 43 l'Inail ha impartito le istruzioni per la trasmissione dei nominativi dei RLS. (art. 18, comma 1, lettera aa)). In sintesi:a) coloro i quali hanno ottemperato all'obbligo (entro 31/12/2008), non devono effettuare alcuna comunicazione, se non nel caso in cui siano intervenute variazioni di nomine o designazioni successive; In caso di

GES

TIO

(RLS) (art. 47 D.Lgs. 81/2008;

g ;b) coloro i quali non hanno effettuato alcuna comunicazione, devono inviare la segnalazione per la prima volta seguendo le istruzioni operative specificate nella circolare.Per coloro i quali non versano nelle enunciate fattispecie, l'obbligo di comunicazione scatta in occasione di prima elezione o designazione del RLS.La comunicazione deve essere effettuata secondo l’apposita procedura ‘on line’ ed accessibile dal sito www.inail.it attraverso il punto cliente.Qualora per problemi tecnici l'inserimento non potesse avvenire on-line, si potrà inviare eccezionalmente la segnalazione di cui trattasi al n° di fax indicato ed utilizzando il modello predisposto dal sito dell'INAIL.

nuova elezione o designazione degli R.L.S.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Il datore di lavoro che ha almeno un lavoratore dipendente o ad esso

i i i i

NE

DELL

A S

ICUR

EZZA

REGISTRO INFORTUNI (D.M. 12.09.58 D.M. del Lavoro

equiparato ha l’obbligo di tenere il registro infortuni.

Il registro deve essere vidimato presso la sede dello SPISAL dell’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio.

Devono essere annotati cronologicamente gli infortuni che comportano una assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso

In relazione agli infortuni.

GES

TION 05.12.96

)quello dell’evento specificando il nome, il cognome, la qualifica professionale dell’infortunato, le cause dell’infortunio, la data di abbandono e di ripresa del lavoro.

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D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Il D.L. è tenuto a denunciare all'Istituto assicuratore (INAIL) gli infortuni da cui siano colpiti i dipendenti, e che siano prognosticati non guaribili entro tre giorni.La denuncia dell'infortunio deve essere fatta entro 2 giorni da quello in cui il D.L. ne ha avuto notizia e deve essere corredata da certificato

di

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIN

E DE

LLA

SIC

UREZ

ZA

DENUNCIA DIINFORTUNIO(D.P.R. n. 1124 del 30.06.65(art.18, comma 1, lett. r , comma 1-bis

medico.La denuncia dell'infortunio ed il certificato medico debbono indicare, oltre alle generalità del lavoratore, il giorno e l'ora in cui è avvenuto l'infortunio, le cause e le circostanze di esso, anche in riferimento ad eventuali deficienze di misure di igiene e di prevenzione, la natura e la precisa sede anatomica della lesione, il rapporto con le cause denunciate, le eventuali alterazioni preesistenti.L’articolo 18 comma 1, lettera r) dispone tra gli obblighi a carico del D.L. e dei dirigenti, quello di comunicare in via telematica all'INAIL, o all'IPSEMA, nonché per loro tramite, al SINP di cui all’articolo 8, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, a fini statistici e informativi, i dati e le informazioni relative agli infortuni sul lavoro che comportino l'assenza dal lavoro di almeno un giorno escluso quello dell'evento e a

In relazione agli infortuni.

GES

TION - D.Lgs.

81/2008) l assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un'assenza dal lavoro superiore a 3 giorni si considera comunque assolto per mezzo della denuncia di cui all’articolo 53 del testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al D.P.R. 30/6/1965, n. 1124.Tuttavia l’articolo 1-bis, stabilisce che l’obbligo di cui alla lettera r) del c. 1, relativo alla comunicazione a fini statistici e informativi dei dati relativi agli infortuni che comportano l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento, decorre dalla scadenza del termine di sei mesi dall’adozione del decreto di cui all’articolo 8, comma 4.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

DENUNCIA DI MALATTIA PROFESSIONALE

Quando il medico competente riscontra in un lavoratore una malattia di origine professionale, il datore di lavoro deve effettuare denuncia all’INAIL. Il medico deve inviare il referto all’Autorità Giudiziaria o allo SPISAL che sostituisce l’invio all’ A.G..L’INAIL istruisce una pratica per definire la reale esistenza della

Quando il medico competente riscontra in un lavoratore una

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ICUR

EZZA (D.P.R. n.

1124 del 30.06.1965)

L’INAIL istruisce una pratica per definire la reale esistenza della malattia professionale ed eventualmente la percentuale di invalidità ai fini assicurativi.Lo SPISAL effettua invece degli accertamenti per stabilire l’eventuale responsabilità del datore di lavoro.

lavoratore una malattia di origine professionale.

SEGNALETICA DI

Il Titolo V impone l’utilizzo della segnaletica di sicurezza al fine di:avvertire di un rischio o di un pericolo le persone esposte;vietare comportamenti che potrebbero causare pericolo;

Ogniqualvolta vi siano dei rischi che non possono essere evitati o

GES

TIO

A DI SICUREZZA(Titolo V D.Lgs. n. 81/2008)

prescrivere comportamenti necessari ai fini della sicurezza;fornire indicazioni relative alle uscite di emergenza, ai mezzi di

soccorso o di salvataggio;fornire altre informazioni in materia di prevenzione e sicurezza.L’effettuazione della valutazione dei rischi, non esime il datore di

lavoro dall’adottare la segnaletica.

sufficientemente limitati con misure, metodi, sistemi di organizzazione o mezzi tecnici di protezione collettiva.

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Per. Ind. Luigi Soardo 30/11 e 14/12/2009

D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

SEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

A

Il D. Lgs. 81/2008 impone l’utilizzo dei DPI in tutti i casi in cui i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro (art. 75).

I D.P.I. individuali devono essere impiegati dal

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVIN

E DE

LLA

SIC

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ZA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)(D.Lgs. n. 475 del 04.12.1992)D.Lgs. 81/2008 art 74, 75, 76; D M

)In base all’art. 76 del D.Lgs. 81/2008, I DPI devono essere conformi ai requisiti previsti dal D. Lgs. 4 dicembre 1992, n. 475. La valutazione dei rischi e l’individuazione dei DPI idonei a proteggere i lavoratori devono essere condotte sulla base delle indicazioni contenute nell’allegato VIII del D. Lgs. 81/2008 e di quelle contenute nel D.M. 2 maggio 2001.I DPI devono inoltre: a) essere adeguati ai rischi da prevenire, senza comportare di per sé un rischio maggiore; b) essere adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo le sue necessità.In caso di i hi lti li h i hi d l' i lt di i ' DPI ti

personale quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di

GES

TION D.M.

02/05/01D.M. 30/12/03

di rischi multipli che richiedono l'uso simultaneo di piu' DPI, questi devono essere tra loro compatibili e tali da mantenere, anche nell'uso simultaneo, la propria efficacia nei confronti del rischio e dei rischi corrispondenti.Inoltre, con decreto del 30 dicembre 2003, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fissato le caratteristiche tecniche dei giubbotti e delle bretelle retro-riflettenti ad alta visibilità che devono essere indossati dai conducenti dei veicoli, immatricolati in Italia, se costretti a scendere dall’auto in caso di emergenza.

protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMA ADEMPIMENTO FREQUENZA

I titolari delle attività soggette alla richiesta di Certificato Prevenzione Incendi devono se trattasi di nuova attività, attivare la procedura prevista per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.). Il Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) è un benestare, rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco, che attesta l’adeguatezza delle misure e dei provvedimenti adottati per la sicurezza antincendio, costituendo, ai soli fini antincendio, il nulla osta all’esercizio dell’attività.Il rilascio del CPI è l’atto finale di un iter che può comprendere diverse fasi e che è ER

GENZ

E

CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI (C.P.I.)(Tabelle A e B del D.P.R. 689/59)

D.M. 16.02.1982

D.P.R. 12.01.1998

37

Il rilascio del CPI è l atto finale di un iter che può comprendere diverse fasi e che è basato su numerose Leggi e Decreti.Le modalità di presentazione delle domande per l’avvio dei procedimenti, il contenuto delle stesse e la relativa documentazione da allegare sono disciplinate con decreto del Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero per la Funzione Pubblica, in modo da garantire l’uniformità delle procedure nonché la trasparenza e la speditezza dell’attivitàamministrativa.I procedimenti oggetto del regolamento sono diversificati in funzione della fase di sviluppo di un progetto a seconda che si tratti di nuova attività, di ampliamento, adeguamento, o rinnovo di CPI già esistente.I procedimenti sono i seguenti:• Parere di conformità• Rilascio del certificato di prevenzione incendi

Quando insorgano variazioni o modiche al progetto antincendio originale e comunque secondo quanto previsto dal D.M. 16/2/1982.

E GE

STIO

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n°37D.M.

04.05.1998

• Rinnovo del certificato di prevenzione incendi• Procedimento di derogaIl Comando provinciale dei Vigili del fuoco è tenuto a pronunciarsi sulla conformità del progetto alla normativa antincendio entro 45 giorni dalla data di presentazione, o entro 90 giorni (previa comunicazione all’interessato entro 15 giorni dalla data di presentazione) nel caso di progetti complessi. In caso di documentazione incompleta od irregolare o per la quale il comando giudichi indispensabile l’integrazione della documentazione presentata, il termine è interrotto, per una sola volta, e riprende dalla data di ricevimento della documentazione integrativa.Nel caso in cui il comando non si esprima nei termini prescritti, il progetto si intende respinto.

ANTI

NCEN

DIO

E

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D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMATIV

A ADEMPIMENTO FREQUENZA

REGISTRO ANTINCENDIO(art. 5, c. 1 e 2 - D.P.R. n. 37 del 12-1-1998

Gli enti e i privati responsabili di attivita' soggette ai controlli di prevenzione incendi hanno l'obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal comando nel C.P.I..Essi provvedono, in particolare, ad assicurare una adeguata informazione e formazione del personale dipendente sui rischi di incendio connessi con la

Secondo le prescrizioni del Certificato Prevenzione Incendi - C.P.I. (generalmente semestrale per RG

ENZE

1998 formazione del personale dipendente sui rischi di incendio connessi con la specifica attivita', sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per evitare l'insorgere di un incendio e sulle procedure da attuare in caso di incendio.I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione, l'informazione e la formazione del personale, che vengono effettuati, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell'attivita'. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del comando.

semestrale per le attrezzature).

NOMINA DEGLI ADDETTI ALLA GESTIONE

Il datore di lavoro adotta le misure necessarie per la sicurezza e la tutela della salute, e in particolare:designa i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, di salvataggio, e di pronto soccorso e, comunque, di gestione

In caso di nuove nomine.

La formazione deve essere GE

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GESTIONE DELLE EMERGENZE(art. 18, c.1 lettera b-D. Lgs. 81/2008)D.M. 10/3/1998

immediato, di salvataggio, e di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza.Ai fini delle designazioni degli addetti alla gestione delle emergenze, il datore di lavoro tiene conto delle dimensioni dell’azienda ovvero dei rischi speciali dell’azienda ovvero dell’unità produttiva. I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione.Per svolgere le mansioni di “addetto alla lotta antincendio ed alla gestione delle emergenze” il lavoratore incaricato deve frequentare il corso specifico previsto dal D.M. 10/03/1998, in conformità a quanto previsto dall’allegato IX del decreto (Contenuti minimi dei corsi di formazione per addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, in relazione al livello dl rischio dell'attività.Gli addetti devono essere in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni ovvero dei rischi specifici dell’azienda ovvero dell’unità produttiva.

deve essere periodicamente ripetuta, in relazione all’evoluzione o all’insorgenza di nuovi rischi.

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NCEN

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I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMATIV

A ADEMPIMENTO FREQUENZA

PIANO DI EMERGENZA( 0 3

Nelle aziende con la presenza di più di 10 addetti, elaborare un piano di emergenza adeguato secondo i criteri del D.M. 10-3-1998.

Al mutare delle situazioni

l

RGEN

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(D.M. 10-3-98)

emergenza adeguato secondo i criteri del D.M. 10 3 1998. valutate.

INFORMAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI (art. 43 D.Lgs. 81/2008)

Il datore di lavoro:informa tutti i lavoratori che possono essere esposti ad un pericolo grave ed

immediato circa le misure predisposte ed i comportamenti da adottare; programma gli interventi, prende i provvedimenti e da istruzioni affinché i

lavoratori possano, in caso di pericolo grave cd immediato che non può essere evitato cessare la loro attività, ovvero mettersi al sicuro abbandonando immediatamente il luogo di lavoro.

adotta i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre

Periodicamente ripetuta, in relazione all’evoluzione o all’insorgenza di nuovi rischi.

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/ )D.M. 10/3/1998

p g p p p p qpersone e nell'impossibilita' di contattare il competente superiore gerarchico, possa prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi tecnici disponibili.•garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati. L’obbligo si applica anche agli impianti di estinzione fissi, manuali o automatici, individuati in relazione alla valutazione dei rischi.AN

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D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMATIV

A ADEMPIMENTO FREQUENZA

ESERCITAZIONE DI EVACUAZIONE(D.M. 10-3-98)

Eseguire l’esercitazione pratica di evacuazione o simulazione di emergenza con periodicità annuale.

Almeno una volta all’anno.

RGEN

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PRIMO SOCCORSO(D.M. 15 luglio 2003, n. 388)

Il datore di lavoro deve prendere i provvedimenti necessari in materia di primo soccorso e d’assistenza medica di emergenza, stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per il trasporto dei lavoratori infortunati (art. 45, comma 1, D. Lgs. 81/2008). Il D.M. 15 luglio 2003, n. 388, entrato in vigore a febbraio 2005 definisce le attrezzature per l’organizzazione di pronto soccorso nelle aziende. - Le cassette di pronto soccorso devono essere adeguatamente custodite presso il sito, in luoghi facilmente accessibili ed individuabili con segnaletica appropriata. Il contenuto delle cassette deve essere conforme alle prescrizioni minime dell’allegato 1 del DM 388/03. Deve essere costantemente assicurata la completezza ed il corretto stato d’uso dei presidi contenuti.- Deve essere disponibile, per tutti i lavoratori (incluso il personale itinerante), un mezzo di comunicazione idonea ad attivare il sistema d’emergenza del SSN (118).

La formazione deve essere periodicamente ripetuta, in relazione all’evoluzione o ll’i di E

GES

TION

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( 8)- Ai lavoratori che prestano la propria attività in luoghi diversi dalla sede aziendale o unità produttiva deve essere fornito il pacchetto di medicazione conforme ai requisiti dell’allegato 2.- La formazione per i nuovi addetti è svolta da personale medico ed avviene in conformità a quanto previsto dall’allegato 4 del Decreto (12 ore per aziende del gruppo B). La formazione deve essere ripetuta ogni tre anni almeno per quanto attiene alla capacità di intervento pratico (in questa fase il medico può avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato).

all’insorgenza di rischi.

ANTI

NCEN

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SEZ. NORMATIVA ADEMPIMENTO FREQUENZA

NOMINA DEL MEDICO COMPETENTE

Il datore di lavoro nomina il Medico Competente, in possesso dei seguenti titoli:1) specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia e igiene del lavoro o in clinica del lavoro e altre specializzazioni individuate, ove necessario, con decreto del ministro della Sanità di concerto con il ministro dell’università e della

In caso di variazione del medico competente.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

TE(art. 18,c.1 lettera a) D.Lgs. 81/2008)

con decreto del ministro della Sanità di concerto con il ministro dell università e della ricerca scientifica e tecnologica;2) docenza o libera docenza in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o in tossicologia industriale o in igiene industriale o in fisiologia ed igiene del lavoro;3) autorizzazione di cui all’art. 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991. n. 277;4) specializzazione in igiene e medicina preventiva o in medicina legaleLa nomina deve risultare formalizzata mediante lettera di incarico.

SORVEGLIANZA SANITARIA(art. 41, D.Lgs. 81/2008)

La sorveglianza sanitaria effettuata dal Medico Competente, comprende:a) accertamenti preventivi intesi a constatare l’as-senza di controindicazioni al lavoro cui ilavoratori sono destinati, ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica;b) accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere ilgiudizio di idoneità alla mansione specifica.c) visita medica su richiesta del lavoratore, qualora sia ritenuta dal medico

In relazione alla variazione dei rischi di esposizione dei lavoratoriRV

EGLI

ANZA

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ITARI

A

/ )competente;d) visita medica in occasione del cambio della mansione onde verificare l'idoneità'alla mansione specifica;e) visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro nei casi previsti dallanormativa vigente.e-bis) visita medica preventiva in fase preaasuntiva;e-ter) visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a seguito di assenza permotivi di salute di durata superiore ai 60 giorni continuativi, al fine di verificarel’idoneità alla mansione.Le visite mediche preventive possono essere svolte in fase preassuntiva, su scelta deldatore di lavoro, dal medico competente o dai dipartimenti di prevenzione delle ASL.

SO

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Per. Ind. Luigi Soardo 30/11 e 14/12/2009

D.Lgs.81/2008 e s.m.i. – Titolo I – Approfondimento A

SEZ. NORMATIVA ADEMPIMENTO FREQUENZA

ACCERTAMENTI SANITARI PERIODICI PER L’IDONEITA’ AL LAVORO(A S P )

Il datore di lavoro deve valutare se i lavoratori sono esposti a rischi specifici per i quali vige l’obbligo della sorveglianza sanitaria, in tal caso i lavoratori devono essere sottoposti ad accertamenti sanitari, preventivi e periodici, da un medico competente.Il medico deve fornire indicazioni sul significato dei risultati e trasmetterli annualmente al datore di lavoro ed al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.I costi della sorveglianza sanitaria sono a carico del datore di lavoro.Accertamenti sanitari da tossicodipendenza.Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 2007, n. 266 è stato pubblicato il provvedimento

Secondo il protocollo sanitario predisposto.

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVI

(A.S.P.)p p

della Conferenza Unificata del 30 ottobre 2007 concernente «Intesa ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza».Il provvedimento, all’art. 1 individua le seguenti mansioni a rischio, cioè quelle che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute proprie e di terzi (per l’elenco esaustivo si vada l’allegato 1 all’Intesa):- quelle inerenti attività di trasporto- e le attività per le quali è richiesto un certificato di abilitazione per l’espletamento dei seguenti lavori pericolosi: impiego di gas tossici, fabbricazione ed uso di fuochi d’artificio, posizionamento e brillamento di mine, direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari.Inoltre l’Intesa definisce:- gli accertamenti sanitari da effettuare nei confronti dei lavoratori che svolgono le mansioni a rischio;RV

EGLI

ANZA

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ITARI

A

- i soggetti che tali accertamenti devono espletare; - le procedure connesse agli stessi accertamenti.Nei casi e nelle condizioni previste, le visite preventive, periodiche e per cambio mansione sono altresì finalizzate alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (art. 41, c. 4).La Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ha approvato l’accordo del 18 settembre 2008, n. 178/ese, recante “Procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi”.

SO

I PRINCIPALI ADEMPIMENTI NORMATIVISEZ. NORMATIVA ADEMPIMENTO FREQUENZA

Il medico competente deve comunicare per iscritto, al datore di lavoro e ad ogni

IDONEITA’ ALLA MANSIONE(art. 41, comma 6-bis- D.Lgs. 81/2008)

p p , gsingolo lavoratore interessato, il giudizio di idoneità o di idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; o di non idoneità temporanea, o permanente; inoltre informa il datore di lavoro ed il lavoratore della possibilità di ricorso entro 30 giorni all’organo di vigilanza (SPISAL).Per lavoratori non soggetti a sorveglianza sanitaria, il datore di lavoro ha facoltà di far controllare la idoneità fisica del lavoratore da parte di enti pubblici ed istituti specializzati di diritto pubblico.Il medico competente che effettui attività sanitaria nei confronti di dipendenti per i quali non sussistano previsioni di legge, dovrà accertarsi del libero consenso da parte del lavoratore.Dal 20/8/2009 le visite mediche di sorveglianza sanitaria (art.41, c.2) non possono essere effettuate:

b) per accertare stati di gravidanza;

L’obbligatorietà della sorveglianza sanitaria è limitata alle lavorazioni indicate dalle norme specifiche di medicina del lavoro.

RVEG

LIAN

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ANITA

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b) per accertare stati di gravidanza;c) negli altri casi vietati dalla normativa vigente.SO

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NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

SCHEDE DI RISCHIO E PROTOCOLLO SANITARIO APPLICABILE (EDILIZIA)

SCHEDE DI RISCHIO E PROTOCOLLO SANITARIO APPLICABILE (EDILIZIA)

[email protected]

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOMuratore/Manovale/carpentiere in legno/addetto alle manutenzioni/posatore pavimenti

Visita medica

- Rumore Audiometria

Prove di funzionalità respiratoria, questionario Eventuale

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

- Polveri miste , Silice - Cemento- Polveri di legno

Prove di funzionalità respiratoria, questionario. Eventuale Rx torace con periodicità in base al rischio pneumoconiotico ed anzianità di esposizione. Questionario sui disturbi nasali,Visita ORL (su indicazione del MC)

Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Vibrazioni mano-braccio

FPG (fotopletismografia) su indicazione del medico competente

Movimentazione Valutazione rachide apparato muscoloscheletrico manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

Movimenti Ripetitivi Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore

Caduta dall’alto Valutazione dell’equilibrio, neurologica (epilessia, …) cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e d’organo (diabete, …..sangue, rene, fegato …) visive.

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MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOImbianchino, decoratore, gessista,

intonacareVisita medica

- Rumore Audiometria

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

- Polveri Prove di funzionalità respiratoria, questionario. Rischio chimico (Vernici, stucchi, solventi, etc.)

Monitoraggio biologico e test di effetto (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate annuale

Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

Movimenti Ripetitivi Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore Valutazione dell’equilibrio, neurologica (epilessia, …)

Caduta dall’alto q g ( p )

cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e d’organo (diabete, …..sangue, rene, fegato …) visive.

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOCarpentiere /ferraiolo

(montaggio ferro e getto cemento)Visita medica

- Rumore Audiometria- Polveri, Cemento Prove di funzionalità respiratoria, questionario.

- Oli minerali Visita dermatologica su indicazione del medico competente

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Vibrazioni mano-braccio

FPG (fotopletismografia) su indicazione del medico competente

Movimentazione manuale carichi Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 manuale carichi, posture incongrue

g p /anni

Movimenti Ripetitivi arti superiori

Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore

Caduta dall’alto Valutazione dell’equilibrio, neurologica (epilessia, …) cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e d’organo (diabete, …..sangue, rene, fegato …) visive.

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOLattoniere Visita medica

- Movimentazione manuale carichi,

t i

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico annuale Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 posture incongrue Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

Movimenti Ripetitivi arti superiori

Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

C d t d ll’ lt Valutazione dell’equilibrio, neurologica (epilessia, …) cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e Caduta dall’alto …) cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e d’organo (diabete, ….. sangue, rene, fegato …) visive.

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOAddetto sabbiatura, demolizione, perforazione di pietre e rocce, restauro di interni, taglio materiali edili

Visita medica

- Rumore Audiometria

Polveri, Silice

Prove di funzionalità respiratoria, questionarioPer gli esposti a rischio silicotigeno Rx del toracesecondo i criteri ILO-BIT alla I° visita; i successivi Rxtorace devono essere decisi in base all’entità delrischio, all’anzianità di esposizione e a motivateindicazioni cliniche.

Vibrazioni mano-braccio

FPG (fotopletismografia) su indicazione del medico competente Ecg su indicazione del medico competente / >

- Microclima sfavorevole

g p45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Movimenti Ripetitivi arti superiori

Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOAddetto manutenzione strade Visita medica

- Rumore Audiometria- Polveri, Cemento Prove di funzionalità respiratoria, questionario.

Vibrazioni mano-braccio

FPG (fotopletismografia) su indicazione del medico competente

- Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico annuale Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Movimenti Ripetitivi arti superiori

Valutazione mirata delle patologie muscoloscheletriche arto superiore

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOAsfaltista Visita medica

- Rumore Audiometria- Polveri Prove di funzionalità respiratoria. Polveri Prove di funzionalità respiratoria.

Fumi con IPAMonitoraggio biologico e test di effetto semestrali o annuali (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate) (citologia urinaria, OH-pirene )

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

-Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico annuale Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOSaldatore Visita medica

- Rumore Audiometria- Polveri Prove di funzionalità respiratoria. Polveri Prove di funzionalità respiratoria.

Fumi di saldaturaU.V.I.R.

Monitoraggio biologico e test di effetto (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate; per esempio fluoruri urinari, metalli, …) Visita Oculistica su indicazione del medico competente

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOAutista di macchine operatrici Visita medica

- Rumore AudiometriaProve di funzionalità respiratoria, questionario. Per

li ti ili t l R t d i - Polveri, Silice

gli esposti a silice eventuale Rx torace secondo i criteri ILO-BIT alla I° visita e poi con periodicità in base all’entità del rischio, all’anzianità di esposizione e a motivate indicazioni cliniche

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Vibrazioni corpo, posture incongrue

Visita posturale con valutazione del rachide e dell’apparato muscoloscheletrico annuale p g pp

Gas di scarico Carbossiemoglobina a fine turno

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOPosatore di guaine impermeabili Visita medica

Fumi con IPAMonitoraggio biologico e test di effetto semestrali o annuali (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate) (citologia urinaria, OH-pirene )

-Fibre artificiali Prove di funzionalità respiratoria su indicazione del medico competente

- Microclima sfavorevole

Ecg su indicazione del medico competente / > 45 anniEs. ematochimici per la valutazione di patologie del sangue, dismetaboliche, epato - renali su indicazione del medico competente

Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni V l t i d ll’ ilib i l i ( il i

Caduta dall’alto Valutazione dell’equilibrio, neurologica (epilessia, …) cardiovascolare (aritmie,….) dismetaboliche e d’organo (diabete, ….. sangue, rene, fegato …) visive.

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOPiastrellista, Pavimentista Visita medica

- Rumore Audiometria

Polveri miste Prove di funzionalità respiratoria

Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

Rischio chimicoMonitoraggio biologico e test di effetto semestrali o annuali (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate)

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LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOParquettista Visita medica

- Rumore AudiometriaProve di funzionalità respiratoria, questionario sui di t bi li li Polveri di legno disturbi nasali, annuali Visita ORL su indicazione del medico competente

Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

Rischio chimicoMonitoraggio biologico e test di effetto semestrali o annuali (in base alle schede di sicurezza delle sostanze utilizzate)

Vibrazioni FPG (fotopletismografia) su indicazione del di t t Vibrazioni medico competente

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOPosatore di serramenti Visita medica

Polveri di legno Prove di funzionalità respiratoria, questionario sui disturbi nasali, annuali Visita ORL su indicazione del medico competente Visita ORL su indicazione del medico competente

Movimentazione manuale carichi, posture incongrue

Valutazione rachide, apparato muscoloscheletrico Ecg su indicazione del medico competente/ > 45 anni

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MANSIONI FATTORI DI RISCHIO PROTOCOLLOScoibentatore Visita medica

Visita Medica In caso di esposizione ad amianto:Spirometria

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

Amianto

Spirometria Rx del torace secondo i criteri ILO-BIT alla I° visitaI successivi Rx torace devono essere decisi in base a motivate indicazioni cliniche. La legge 257/06 art. 59-quinquiesdecies prevede accertamenti sanitari comprendenti almeno l'anamnesi individuale, l'esame clinico generale ed in particolare del torace, nonché esami della funzione respiratoria.La stessa legge prevede per la visita medica una periodicità almeno triennale, In relazione alla gravità del rischio si consiglia di norma una gravità del rischio si consiglia di norma una periodicità annuale

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEL COMPARTO EDILE

VACCINAZIONE ANTITETANICA

I lavoratori impiegati nel settore edile devono essere vaccinati contro il tetano. La vaccinazione antitetanica è prevista in modo obbligatorio dalla L 5/03/63, La vaccinazione antitetanica è prevista in modo obbligatorio dalla L. 5/03/63, n. 292, che impone la responsabilità della sua attuazione al datore di lavoro.Spetta al medico competente la verifica della vaccinazione dei lavoratori e che il giudizio di idoneità da lui formulato debba essere conseguente a tale

verifica. Il protocollo di vaccinazione è stabilito dal Decreto del Ministero della Sanità

7/04/99 e Decreto del Presidente della Repubblica 464/2001 che prevede per i richiami una periodicità decennale.

Nel caso di un lavoratore non sappia documentare se ha già effettuato un ciclo completo di vaccinazione nel passato e la data dell’ultimo richiamo, e

comunque per verificare lo stato di protezione del lavoratore, si ritiene opportuni effettuare la valutazione del titolo anticorpale antitetanico.

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NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DITUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

NORMATIVA VIGENTE IN MATERIA DITUTELA DELLA SALUTE E DELLA

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVOROSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il nuovo T.U. Sicurezza - D.Lgs. del 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.

SCHEDE FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE APPLICABILE (EDILIZIA)

SCHEDE FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE APPLICABILE (EDILIZIA)

[email protected]

FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

RUMORE

Martelli demolitori o perforatori pneumatici. Seghe circolari per laterizi, piastrelle, marmetti ecc. Betoniere, macchine movimento terra, gruppi elettrogeni, mole a disco, flessibili, pistole sparachiodi, vibratori per calcestruzzo, compressori....

Otoprotettori:• obbligo di indossarli se >85dBA Lex8hobbligo di porli a disposizione

da parte del datore di lavorose >80 dBA Lex8h

VIBRAZIONI

Segmento mano-braccio Strumenti vibranti alternativi (martello pneumatico). Strumenti vibranti rotanti (trapani, frese, mole). Concause determinanti la “malattia da strumenti vibranti”: microclima (freddo), posture e contratture muscolari, peso e forma dello strumento.Corpo intero - macchine operatrici.

Postura corretta.Addestramento e

formazioneAvvicendare le

lavorazioni.Ripararsi dal freddo.

CLIMA E MICROCLIMA

Lavorazioni che espongono a temperature troppo calde, troppo fredde o climi particolari, determinati da condizioni inusuali di umidità o eccesso di correnti d’aria o di irraggiamento solare.Esposizione a radiazioni U.V.

Indumenti idonei.Postazioni riparate dalle intemperie.Introduzione di liquidi e integratori salini nei periodi di clima caldo o in condizioni ad elevata sudorazione

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FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

POLVERI MISTE

Lavorazioni che più espongono alla inalazione di polveri miste:lavori di demolizione,caricamento delle betoniere da sacchi o da silos,Uso di strumenti vibranti su calcestruzzo

Bagnare i materiali.Usare utensili a bassa velocitàquando possibileUso di maschere antipolvere.

Umidificare i materiali e

SILICELavorazioni di scavo, movimentazione terra, demolizioni e ristrutturazioni, taglio materiali edili, preparazioni cementizie, sabbiatura a secco, posa pavimenti.

Umidificare i materiali e l’ambiente.Utilizzare attrezzature con aspirazioneUso di maschere antipolvere.

AMIANTO

Lavorazioni che espongono all’inalazione delle fibre di amianto.Demolizioni: manufatti in c/a (lastre, caminelle, tubazioni ecc.), pareti

I lavori possono iniziare solo trascorsi 30 giorni dalla presentazione del piano di lavoro ai Servizi di Prevenzione AMIANTO , ), p

sandwich prefabbricate (anni 60/70), rivestimenti di tubazioni e caldaie, pavimenti in vinile-amianto, intonaci tagliafuoco, rivestimenti a spruzzo.

e Vigilanza (D.Lgs 257/2006).Ai fumatori va fatto il counselling per smettere di fumare

FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

FIBRE DI VETRO

Largamente usate in edilizia per: controsoffittature sospese in pannelli,isolamento termico (cappotto entro le pareti esterne, feltri stesi nei sottotetti, isolamento di impianti termici ecc. ),isolamento ed assorbimento acustico.E i i

Usare pannelli protetti sulledue facce.Effettuare il taglio dei pannelliall’aperto e con strumenti abassa velocità.

Esposizione per: taglio/rifilatura/sagomatura dei pannelli.Movimentazione (posa e rimozione).

Uso di maschere filtranti P1,tute lavabili, guanti e occhiali.

OLI DISARMANTI

Olio disarmante: viene applicato con spazzoloni (metodo preferibile) o a spruzzo con pompa a mano (da evitare). È una miscela di oli contenenti: solventi organici, metalli, oli esausti, emulsionanti, prodotti

evitare di usare le pompe,protezione con guanti, tute e maschera,proteggere gli occhi p

bituminosi. L’esposizione è maggiore nelle industrie dei precompressi rispetto al cantiere tradizionale.

proteggere gli occhi da ogni contatto.

ALTRI PRODOTTI AUSILIARI O ADDITIVI, ADESIVI, ISOLANTI, IMPERMEABILIZZANTI, INTONACI, ETC.

È necessario valutare la pericolosità e la nocività di ogni prodotto attraverso la relativa scheda di sicurezza e le modalità d’uso.

In generale uso di D.P.I. specifici (ad es. guanti, tute, maschere con filtro, stivali. protezioni occhi ecc...)

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FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

PRODOTTI BITUMINOSIValutare se l’impiego è relativo a lavori di pavimentazione stradale e di messa in opera di cartoni bitumati a caldo.

Uso di D.P.I., in particolaremaschere combinate perpolveri e vapori organici,guanti resistenti al calore, tutadi protezione delle partiesposte, calzature con suolatermoisolante.

CEMENTOLe mansioni lavorative più a rischio sono inerenti alle attività di muratore, piastrellista e carpentiere.

Uso dei D.P.I. : guanti e tuta (anche se non riesce a prevenire generalmente l’eczema da cemento).

POLVERI DI LEGNO

Le mansioni lavorative più a rischio sono inerenti alle attività di carpentiere e parquettista Deve essere Valutato

Uso di D.P.I., in particolare maschere antipolvere per la protezione delle vie aeree o di tipo combinato per la POLVERI DI LEGNO e parquettista. Deve essere Valutato

l’eventuale utilizzo di legni duri a rischio cancerogeno.

protezione dai fumi e vapori di solventi organici per eventuali operazioni con utilizzo di solventi.

FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

Mansioni che comportano specificatamente un impegno del rachide:sollevamento e trasporto dei sacchi,posa e rimozione dei

i tt di l t / li ll t d l

Ricorrere se possibile ad ausilii persollevare pesi.Effettuare le operazioni disollevamento di carichi in dueoperatori.Piegarsi con le gambe, alzarsilentamente, mantenere il saccovicino al corpo.

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

casseri,getto di calcestruzzo/ livellamento del getto,posa dei laterizi,applicazione di malte ed intonaci,trasporto di secchi o carriole,posa del materiale di copertura del tetto,uso di attrezzi o utensili (martello pneumatico, pala, piccone ecc.).

Effettuare operazioni di posa erimozione mantenendo le bracciaal di sotto delle spalle.Evitare di inarcare la schiena.Usare dei rialzi per ridurre ipiegamenti.Non piegare la schiena ma leginocchia.Ampliare la base di appoggio deipiedi.

Attività svolta in modo prolungato e ripetitivo Interventi sugli strumenti MOVIMENTI RIPETITIVI CON GLI ARTI SUPERIORI

Attività svolta in modo prolungato e ripetitivo con gli arti superiori : per esempio imbianchino, stuccatore, lavori di carpenteria con uso di martello, mazza, …

Interventi sugli strumenti, sui tempi e sui metodi di lavoro;Informazione/formazione

POSIZIONI DI LAVORO TRAUMATIZZANTI Posatori di pavimenti e rivestimenti

Interventi sui tempi e sui metodi di lavoro; Uso di dispositivi di protezioneInformazione/formazione

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FATTORI DI RISCHIO ELEMENTI UTILI PER L’ANAMNESI LAVORATIVA ELEMENTI DI PREVENZIONE

CADUTA DALL’ALTO

La caduta dall’alto è il rischio più grave e diffuso di infortunio nei cantieri edili, sia per i muratori che operano in altezza che per tutti coloro che per vari motivi si trovano a salire in alto sulle opere provvisionali o sulle strutture in

Attento e corretto utilizzodei sistemi di protezionecollettiva (ponteggi,parapetti ..)Utilizzo di DPI anticaduta amarcatura CEprovvisionali o sulle strutture in

costruzione. marcatura CE