IlNuovoCorriere€¦ · Non sono arrivati con i compiti fatti all’appuntamento con la vit-toria....

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di Roma e del Lazio SABATO 20 AGOSTO 2016 numero 53 anno II - 1 euro Il Nuovo Corriere Nuovo Corriere Il U n disastro, una perdita di credibilità, di immagine. E in modo stupido. C’è chi dei grillini al governo del Cam- pidoglio ne ha già abbastanza, chi è disposto a dare ancora qualche mese di credito. Ma lo sconcerto a Roma cresce. La amministrazione pentastellata, alla faccia della tra- sparenza, combina un guaio dopo l’altro. E non siamo ancora entrati nel vivo, ancora non abbiamo co- minciato ad entrare nel merito delle tante emergenze. Non è esat- tamente quel che ci si aspettava. Non c’è lo scatto di reni, la svolta, la accelerazione, il senso del cam- biamento, della discontinuità, tutto quello che era stato pro- messo. Solo la difesa, intransi- gente, delle scelte fatte in termini di uomini. Eppure si erano preparati a lungo per governare, i grillini, dovevano (e devono) dimostrare al mondo intero una capacità di go- vernare una città difficile se non impossibile per candidarsi poi re- sponsabilmente al prossimo ap- puntamento: quello di gestire il paese. Ma se questo è quanto sanno fare i pentastellati dob- biamo riconsiderare analisi e valu- tazione, devono crescere ancora molto. Un paio di considerazioni. Non sono arrivati con i compiti fatti all’appuntamento con la vit- toria. Proprio loro che dovevano avere studiato ogni punto critico, ogni emergenza. Lo pensavamo noi, loro non sono pronti. Sono ro- mantici e generici nelle scelte e nei programmi. Anche i consulenti e gli assessori pare non siano dei ful- mini di guerra. Servivano decine e decine di delibere subito, serviva un senso di velocità nelle proce- dure, si dovevano vedere i bus non saltare una corsa, i vigili a dan- narsi a fare multe, gli uomini del- l’Ama a lucidare i marciapiedi. L’impatto con i comunales non è stato brillante, e se ne pagano le conseguenze. Si lavora a fari spenti nei Municipi. Non si sa cosa e come siano cambiate le cose (se sono cambiate): certo è che gli effetti sul territorio non si vedono. E la gente mormora già. Quello che i politici (o gli aspiranti amministratori) non capiscono è che la gente vuole i problemi risolti, non gli interessa come. E’pronta ad accettare sti- pendi da favola per i dirigenti se le strade sono sicure e pulite, se il traffico scorre, se i bus funzionano, se il decoro è garantito. Ma è così difficile da capire? Fiducia a tempo al Campidoglio a guida M5S Ci aspeavamo di meglio Marcia indietro su nomine e super-stipendi? IN PRIMO PIANO/ SCIVOLONE DELL’AMMINISTRAZIONE A CINQUE STELLE La Giunta Raggi si sta incartando in modo dileantesco. E la stampa, impietosamente, picchia duro. Da più di un mese del governo grillino di Roma non si parla se non per le questioni legate ad assessori e capi di gabineo prima, e per i loro emolumenti poi. L’opposizione sta a guardare, non ha bisogno di menare le mani. Virginia e i suoi si fanno male da soli. E adesso sembra che Grillo sia intervenuto a meere ordine ordinando un dietro-ont Q ualcuno ci marcia, qualcuno pesca nel torbido, ma il pro- blema c’è tutto ed è grosso. Al punto da costringere il lea- der (e cioè Beppe Grillo) ad alzare la voce e a mettere le cose a posto prima che sia troppo tardi e che il danno sia irreparabile. Il fatto è che la Giunta Raggi si sta in- cartando in modo dilettantesco con nomine e sti- pendi. E la stampa, impietosamente, picchia duro. Da più di un mese del governo grillino di Roma non si parla se non per le questioni legate ad assessori e capi di gabinetto prima, e per i loro stipendi poi. Le prime polemiche relative alle scelte di uomini e ruoli e alla rissa interna al partito pentastellato sono state digerite a fatica e tutto sommato la diga ha tenuto, ma le promozioni e i siluramenti, gli stipendi e le inden- nità hanno fatto saltare il tappo. E anche l’opinione pubblica più distratta se ne sta rendendo conto. E prende le distanze. Il portavoce della Raggi prende centomila euro, il capo di gabinetto Carla Romano Raineri 193mila (“rimettendoci”, dice lei); Salvatore Romeo, attivista del M5S e già funzionario del Comune, ora capo della segreteria del sindaco, è di- ventato “dirigente con un trattamento economico da terza fascia”. E’ pas- sato da 40mila euro lordi all’anno a 120mila. Chi ricopriva quel posto con Ignazio Marino, vale a dire Silvia Decina, aveva un compenso più basso di 18mila euro. Per Romeo lo stipendio pubblico triplicato: una mossa che ha provocato diversi maldipancia ai vertici del M5S contro Virginia. Pare che il pacchetto di nomine costi alle casse comunali un milione e duecentomila euro all’anno. Era necessario? Se il capo di Gabinetto pren- derà quasi duecentomila euro (193 per essere precisi), gli altri prescelti, quasi tutti di area grillina, viaggeranno anche vicino ai 90 mila euro, con la formula del funzionario a cui viene assegnato un compenso da diri- gente. E gli stipendi d’oro che i grillini contestavano agli altri? E i privilegi? Nello staff del vicesindaco Daniele Frongia ci sono tre prescelti: Eric Sanna, Paolo Saolini e Francesca Spatola, tutti «per lo svolgimento di at- tività di supporto nell’ambito dell’ufficio di diretta collaborazione con il vicesindaco». di Giorgio Tosi di Giovanni Tagliapietra segue a pagina 2 C on tante cose urgenti da fare chi poteva pen- sare alla ciclo pedonalizzazione dell’Appia Antica e alla realizzazione di 45 chilometri di piste ciclabili? Qualcuno ha interpellato i romani? Questa idee delle biciclette ad ogni costo sembra es- sere una costante delle amministrazioni capitoline, concettualmente parlando. Indimenticabili le ra- strelliere di Marino, le sue passeggiate in bici scor- tato da vigili in bici. TURISMO AULA GIULIO CESARE Viva la bici, che romantici quei grillini in Campidoglio Roma è ancora competitiva? Cornelius a pagina 2 Rizzante a pagina 3 CULTURA Capolavori inediti e arte di oggi Ecco Roma tra passato e presente a pagina 4

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Page 1: IlNuovoCorriere€¦ · Non sono arrivati con i compiti fatti all’appuntamento con la vit-toria. Proprio loro che dovevano avere studiato ogni punto critico, ogni emergenza. Lo

di Roma e del Lazio SABATO 20 AGOSTO 2016numero 53 anno II - 1 euro

IlNuovoCorriereNuovoCorriereIl

Un disastro, una perdita dicredibilità, di immagine.E in modo stupido. C’è

chi dei grillini al governo del Cam-pidoglio ne ha già abbastanza, chiè disposto a dare ancora qualchemese di credito. Ma lo sconcerto aRoma cresce. La amministrazionepentastellata, alla faccia della tra-sparenza, combina un guaio dopol’altro. E non siamo ancora entratinel vivo, ancora non abbiamo co-minciato ad entrare nel meritodelle tante emergenze. Non è esat-tamente quel che ci si aspettava.Non c’è lo scatto di reni, la svolta,la accelerazione, il senso del cam-biamento, della discontinuità,tutto quello che era stato pro-messo. Solo la difesa, intransi-gente, delle scelte fatte in termini diuomini. Eppure si erano preparatia lungo per governare, i grillini,dovevano (e devono) dimostrare almondo intero una capacità di go-vernare una città difficile se nonimpossibile per candidarsi poi re-sponsabilmente al prossimo ap-puntamento: quello di gestire ilpaese. Ma se questo è quantosanno fare i pentastellati dob-biamo riconsiderare analisi e valu-tazione, devono crescere ancoramolto. Un paio di considerazioni.Non sono arrivati con i compitifatti all’appuntamento con la vit-toria. Proprio loro che dovevanoavere studiato ogni punto critico,ogni emergenza. Lo pensavamonoi, loro non sono pronti. Sono ro-mantici e generici nelle scelte e neiprogrammi. Anche i consulenti egli assessori pare non siano dei ful-mini di guerra. Servivano decine edecine di delibere subito, servivaun senso di velocità nelle proce-dure, si dovevano vedere i bus nonsaltare una corsa, i vigili a dan-narsi a fare multe, gli uomini del-l’Ama a lucidare i marciapiedi.L’impatto con i comunales non èstato brillante, e se ne pagano leconseguenze. Si lavora a fari spentinei Municipi. Non si sa cosa e comesiano cambiate le cose (se sonocambiate): certo è che gli effetti sulterritorio non si vedono. E la gentemormora già. Quello che i politici(o gli aspiranti amministratori)non capiscono è che la gente vuolei problemi risolti, non gli interessacome. E’pronta ad accettare sti-pendi da favola per i dirigenti se lestrade sono sicure e pulite, se iltraffico scorre, se i bus funzionano,se il decoro è garantito. Ma è cosìdifficile da capire?

Fiducia a tempoal Campidoglio

a guida M5SCi aspettavamo

di meglio

Marcia indietro su nomine e super-stipendi?

IN PRIMO PIANO/ SCIVOLONE DELL’AMMINISTRAZIONE A CINQUE STELLE

La Giunta Raggi si sta incartando in modo dilettantesco. E la stampa, impietosamente, picchiaduro. Da più di un mese del governo grillino di Roma non si parla se non per le questioni legate

ad assessori e capi di gabinetto prima, e per i loro emolumenti poi. L’opposizione sta aguardare, non ha bisogno di menare le mani. Virginia e i suoi si fanno male da soli. E adesso

sembra che Grillo sia intervenuto a mettere ordine ordinando un dietro-front

Qualcuno ci marcia, qualcuno pesca nel torbido, ma il pro-blema c’è tutto ed è grosso. Al punto da costringere il lea-der (e cioè Beppe Grillo) ad alzare la voce e a mettere lecose a posto prima che sia troppo tardi e che il danno sia

irreparabile. Il fatto è che la Giunta Raggi si sta in-cartando in modo dilettantesco con nomine e sti-pendi. E la stampa, impietosamente, picchia duro.

Da più di un mese del governo grillino di Roma non si parla se non per lequestioni legate ad assessori e capi di gabinetto prima, e per i loro stipendipoi. Le prime polemiche relative alle scelte di uomini e ruoli e alla rissainterna al partito pentastellato sono state digerite a fatica e tutto sommatola diga ha tenuto, ma le promozioni e i siluramenti, gli stipendi e le inden-nità hanno fatto saltare il tappo. E anche l’opinione pubblica più distrattase ne sta rendendo conto. E prende le distanze. Il portavoce della Raggiprende centomila euro, il capo di gabinetto Carla Romano Raineri193mila (“rimettendoci”, dice lei); Salvatore Romeo, attivista del M5S e

già funzionario del Comune, ora capo della segreteria del sindaco, è di-ventato “dirigente con un trattamento economico da terza fascia”. E’ pas-sato da 40mila euro lordi all’anno a 120mila. Chi ricopriva quel posto conIgnazio Marino, vale a dire Silvia Decina, aveva un compenso più bassodi 18mila euro. Per Romeo lo stipendio pubblico triplicato: una mossache ha provocato diversi maldipancia ai vertici del M5S contro Virginia.Pare che il pacchetto di nomine costi alle casse comunali un milione eduecentomila euro all’anno. Era necessario? Se il capo di Gabinetto pren-derà quasi duecentomila euro (193 per essere precisi), gli altri prescelti,quasi tutti di area grillina, viaggeranno anche vicino ai 90 mila euro, conla formula del funzionario a cui viene assegnato un compenso da diri-gente. E gli stipendi d’oro che i grillini contestavano agli altri? E i privilegi?Nello staff del vicesindaco Daniele Frongia ci sono tre prescelti: EricSanna, Paolo Saolini e Francesca Spatola, tutti «per lo svolgimento di at-tività di supporto nell’ambito dell’ufficio di diretta collaborazione con ilvicesindaco».

di Giorgio Tosi

di Giovanni Tagliapietra

segue a pagina 2

Con tante cose urgenti da fare chi poteva pen-sare alla ciclo pedonalizzazione dell’AppiaAntica e alla realizzazione di 45 chilometri

di piste ciclabili? Qualcuno ha interpellato i romani?Questa idee delle biciclette ad ogni costo sembra es-sere una costante delle amministrazioni capitoline,concettualmente parlando. Indimenticabili le ra-strelliere di Marino, le sue passeggiate in bici scor-tato da vigili in bici.

TURISMO AULA GIULIO CESARE

Viva la bici, che romanticiquei grillini in Campidoglio

Roma è ancora competitiva?

Cornelius a pagina 2Rizzante a pagina 3

CULTURA

Capolavori inediti e arte di oggiEcco Roma tra passato e presente

a pagina 4

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Che grandi romantici,quei grillini in Campi-doglio. Non mettonoin campo un piano perinvertire immediata-

mente il corso del degrado, una stra-tegia per riportare il verde pubblico aregime, per combattere l’abusivismo,le doppie file e quant’altro. Ma tro-vano il tempo per approvare un pro-tocollo che impegnerà Comune,ministero delle Infrastrutture e mini-stero dei Beni culturali alla realizza-zione dei circa 45 km di percorsociclabile, un anello che serpeggia attra-verso strade e percorsi agresti pas-sando anche per l’Appia Antica, inprospettiva della sua ciclopedonaliz-zazione. Una follia. Non c’era altro dipiù urgente? Pare di no. E se ne van-tano anche. Questa idee delle biciclette ad ognicosto sembra essere una costante delleamministrazioni capitoline, concet-tualmente parlando. Indimenticabili lerastrelliere di Marino, le sue passeg-giate in bici scortato da vigili in bici.

Nessuno di lor signori ha consideratoche Roma è un continuo, faticoso sa-liscendi, che un terzo della popola-zione è anziana, e che un altro terzonon ha nessuna intenzione né vogliadi inforcare una bicicletta . Qualcunoha pensato di fare un referendum sullepiste ciclabili? Niente da fare, dob-biamo pensare alla ciclo pedonalizza-zione. Non ai topi e ai rifiusti perstrada. Scopriamo che non c’è una liraper risolvere l’emergenza buche, che i

senza casa vivono abusivamente, chela gente fa la fame ma che i fondi perla realizzazione sono già stanziati nellalegge di Stabilità nel capitolo dedicatoalle ciclovie turistiche (altre 3 da norda sud oltre al Grab: Ciclovia del Sole,Ciclovia degli Acquedotti pugliesi, Ci-clovia Venezia-Torino lungo il Po),mentre a Roma spetterà la progetta-zione e l’esecuzione dei lavori. Anche il governo guarda più al-l’Olanda che ai fatti di casa propria.

«Un altro passo verso la mobilitàdolce di cui Roma ha bisogno, e in cuiè in forte ritardo rispetto alle altregrandi capitali europee -afferma l’as-sessore alla Città in movimento, ov-vero i Trasporti, Linda Meleo-. Lanostra amministrazione ha accoltol’idea di fondo del Grab: dotare Romadi una ciclovia anulare che possa ser-vire i cittadini e anche i turisti, e mettea disposizione le sue risorse tecnicheper la progettazione e l’esecuzione

dell’opera, che sarà calata nel contestourbano e dovrà favorire la ciclabilitàquotidiana». «Il tratto iniziale -con-clude- partirà dal Colosseo per svilup-parsi verso l’Appia Antica, che vedràdunque una rivisitazione profonda delsuo attuale utilizzo». Ma chi ha chie-sto una cosa del genere? Prima che dimobilità dolce la capitale ha bisognodi una mobilità, quale che sia. Qual-cuno lo spieghi al sindaco.

Cornelius

sabato 20 agosto 2016 pagina 2PRIMO PIANO

AULA GIULIO CESARE

Viva la bici: che romanticiquei grillini in Campidoglio

Con tante cose urgenti da fare chi poteva pensare alla ciclo pedonalizzazione dell’Appia Antica e alla realizzazione di 45 chilometri di piste ciclabili? Qualcuno ha interpellato i romani?

Sanna prenderà 88milaeuro, viene dall’Istatcome Frongia e dunque

sono colleghi di lavoro, Saoliniè avvocato, per lui la stessacifra di Sanna. Nello staff diVirginia Raggi, Andrea Maz-zillo, quasi 90 mila euro annui,esperto a Tor Vergata di fi-nanza innovativa degli enti lo-cali. Fu definito braccio destrodi Virginia, fu il mandatariodella campagna elettorale,vanta una militanza nel Pd aOstia. Pare che ci sia anchequalcuno che esce di scena.Come Laura Benente, diret-trice delle risorse umane delCampidoglio. Pare che neigiorni scorsi si sarebbe rifiu-tata di firmare alcune nomineentrando in rotta di collisionecon i nuovi padroni del Cam-pidoglio. Ora è in ferie, al ri-torno tornerà all’Inps. Pare -sempre dubbi e beneficio di in-ventario sui rumors - che al suoposto andrà Gianluca Vig-giano, dirigente del personalee molto legato a RaffaeleMarra, il vicecapo di gabinetto

della Raggi, nel mirino nellesettimane scorse per via deitrascorsi con le amministra-zioni di centrodestra. Viggianoè quello che materialmente hadetto sì alla promozione dafunzionario a dirigente di terzafascia (l’equivalente di un di-rettore) di Romeo, neo capodella segreteria politica del sin-daco e molto legato anche aDaniele Frongia, il vicesin-daco. Promozione con saltotriplo di stipendio che ha scon-volto i benpensanti grillini eche è stata accolta con entusia-smo dall’opposizione, che nonha bisogno di fare nulla. Fannotutto quelli del M5S. Non eraesattamente lo scenario che sipregustava Beppe Grillo Allaprossima giunta ci dovrebberoessere grosse novità. Possibileche gli uomini della Raggi, col-laboratori, consulenti, asses-sori, guadagnino più deiparlamentari a cinque stelle?Certo che no. E sulla Giuntacapitolina sta per calare lascure dell’austerity..

Giorgio Tosi

Marcia indietro su nomine e super-stipendi?segue dalla prima pagina

COMUNE DI APRILIA (LT)V SETT. - Lavori Pubblici, Manutenzioni e Trasporti

ALIENAZIONI BENI DI PORPRIETA’COMUNALE: Il Dirigente Vista la Delibera diG.C. n. 110 del 7/4/2016 avente per oggetto "Ap-provazione dell’elenco aggiornato degli immobilinon strumentali all’esercizio delle funzioni istituzio-nali suscettibili di valorizzazione o alienazione...." ela Delibera di C.C. n 25 del 12/5/2016 di approva-zione del Bilancio di Previsione per gli esercizi2016-2017-2018, con la quale è stato approvatol’allegato piano delle valorizzazioni ed alienazioniimmobiliari ai sensi art. 58 DL 112/08 convertitonella L. 133/08 AVVISA Che è indetto un pubblicoincanto per l’alienazione di beni di proprietà comu-nale mediante asta pubblica ai sensi del R.D.827/1924; Che l’importo di ogni singolo lotto è spe-cificato nel bando di gara; Che l’aggiudicazione av-verrà per mezzo di offerte segrete, solo in aumento,da confrontarsi col prezzo base di ogni singolo lotto;Che i plichi, sigillati, contenenti l’offerta e le docu-mentazioni, pena l’esclusione dalla gara, devonopervenire a questa Amministrazione entro il termineperentorio delle ore 12 del 20/09/2016 ed all’indi-rizzo - COMUNE DI APRILIA - PIAZZA ROMA,04011 APRILIA (LT) e con le modalità previste dalbando di gara e dal disciplinare di gara; Che ilbando integrale, il disciplinare di gara e quant’altronecessario è disponibile presso il Settore LavoriPubblici - Ufficio Patrimonio - nei giorni di aperturaal pubblico, previsti il lunedì e giovedì dalle 10 alle13 e martedì dalle 16 all 18, nonchè disponibile su:www.comunediaprilia.gov.it; Che il Responsabiledel procedimento è l’arch. Roberta Pennini.Aprilia 20 Agosto 2016

Il Dirigente del SettoreARCH. ARISTODEMO PELLICO

AVVISI 

LEGALI

Bandi, Rettifiche ed

Aggiudicazioni di Gara

COMUNE DI LANUVIO (RM) www.comune.lanuvio.rm.it

Bando di gara - CIG 6772823658

Questo Comune indice una procedura apertaper l’affidamento in concessione della proget-tazione ed esecuzione dei lavori di costruzione,nonche ́della gestione funzionale ed economicadel cimitero comunale con risorse totalmente acarico del soggetto proponente. Importo dell’in-tervento € 8.039.000. Termine ricezione offerte:15/09/2016 h.12,00. Apertura: 19/09/2016 h.10,00. Per tutte le altre prescrizioni, regole edinfo si rinvia al Disciplinare di gara.

IL RESPONSABILE DEL SETTORE IARCH. MICOL AYUSO

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Sono appena tornatoda uno splendidoviaggio a Mosca e SanPietroburgo. E da unaltro recente per la-

voro in Giappone. La prima cosache mi assale è la tristezza, losgomento nel comparare lo statodelle cose che ho visto con lamia amata Roma. Scontato, sidirà, nulla di nuovo. Eh, no. Nonè così. C’è in ballo molto di piùdel solito commento ironico enegativo, dopo aver visto la puli-zia e il decoro delle grandi cittàche ho visitato. Ci sono in ballomiliardi e miliardi che Roma,inevitabilmente, perderà nelcorso degli anni a venire percolpa di quel calo di turisti chegià viene evidenziato dai datidegli ultimi mesi. La capitale e laregione negli ultimi dieci annihanno già perso oltre 4 milionidi presenze e un tesoretto dicirca 540 milioni di euro. Perchéil turismo oramai si fa globale emolte mete che in passato nonerano nei grandi circuiti interna-zionali ora ne fanno parte inte-grante, e diventano sempre piùcompetitive ed attraenti.Le scene di accattonaggio, deituristi ubriachi, dei topi chescorrazzano in pieno centro,dell’immondizia per strada, degliimmigrati e clandestini che com-mettono decine di reati ognigiorno a danno dei turisti, ormaigrazie ad internet fanno il girodel mondo in pochi istanti. E la-sciano il segno. Una metropoli-tana che non funziona, l’assenzadei bagni pubblici (sostituita daipubblici esercizi che danno a mi-lioni di persone, questo “servi-zio” altrimenti assente… epensare che i vespasiani/o bagnipubblici li abbiamo inventati noiromani), la mancanza delle stri-sce pedonali: tutte “ovvietà” checostano caro ad uno dei settoritrainanti dell’economia capito-lina. Secondo gli ultimi dati ela-borati dalla Uil di Roma e delLazio e dall’Eures dal 2014 al2015, Milano ha conquistato 3,1milioni di turisti, la Capitale neha persi invece 700mila. E nonc’era ancora stata l’Expo. Tra leprime dieci province per numerodi visitatori solo Roma fa regi-strare un calo, mentre Milano èquella che cresce di più passandoda 10,7 a 13,8 milioni di turisti.Crescono anche Venezia conquasi 4 milioni di presenze indieci anni, Firenze con più didue milioni e mezzo, Brescia,

Bolzano e Napoli che insiemeportano a casa 5 milioni di turi-sti.Così accade rispetto a Roma perle altre capitali del mondo, checerto non hanno le nostre bel-lezze, ma che offrono servizid’eccellenza, educazione, forzedell’ordine impeccabili anche nellook (stendiamo un velo pietososu come si presentano certi vigiliurbani capitolini), metropoli-tane che sono opere d’arte(come a Mosca!), tenute comegioielli (come a Tokyo), dovepulizia e decoro sono una nor-malità. Una realtà che i turistiche vengono a visitare Romacerto non trovano. E assicuroche essere “preso in giro” in unhotel di Mosca da un’addetta allareception per il degrado e per itroppi immigrati che delinquononel centro di Roma, mi ha vera-mente imbarazzato. Di chi è lacolpa di questa situazione ? Ecome porre subito rimedio, vistoche la rete, il web, i social nonperdonano? Roma nei primi duemesi del 2016 fa registrare meno

di un milione e 900 mila arrivi epoco più di 4 milioni e mezzo dipresenze sullo stesso periodo2015 - un dato molto basso - ecosì anche il Giubileo non portaalcun effetto benefico al settore,anzi. Probabilmente sta anchepeggiorando le cose. Le brutte notizie quotidianesull’immagine di Roma che sonosotto gli occhi di tutti stanno de-teriorando giorno dopo giornola “reputation” della Città eternasu internet. Questi oramai sonodati che le grandi aziende moni-torano incessantemente, come ivecchi indici di gradimento, equesto è devastante visto chegran parte dei viaggiatori oramaisi rivolge al web per avere notiziee suggerimenti. E le grandi cittàdel mondo ne approfittano im-mediatamente perché a livelloglobale il turismo è in costantecrescita e terrorismo e cattiva re-putazione non fanno altro chespostare i flussi, orientandoliverso mete turistiche dove si stameglio, dove si trovano bellezzearchitettoniche e storiche

(certo) ma anche cortesia, effi-cienza, sicurezza e qualità deiservizi. E, perché no, anche no-vità inaspettate, come può acca-dere a Mosca e San Pietroburgo,ad esempio.Secondo il Rapporto sul turi-smo italiano redatto dal TouringClub, l’Italia resta tra le destina-zioni di viaggio più desiderate alivello internazionale mentrel’Organizzazione Mondiale delTurismo ci pone per capacità at-trattiva in quinta posizione con48,6 milioni di arrivi internazio-nali e la nostra industria turisticavale 67,2 miliardi di euro (il4,2% del Pil) che diventano165,4 miliardi di euro (il 10,2%del Pil), se si considera anchel’indotto. La bilancia dei paga-menti turistica ha presentato nelmese di maggio 2016, un surplusdi 1.938 milioni di euro, a frontedi uno di 1.757 milioni nellostesso mese dell'anno prece-dente. Le spese dei viaggiatoristranieri in Italia (3.622 milioni)sono aumentate del 5,5 percento. Eppure Roma perde turi-

sti. E quello che emerge è chequelli che arrivano si fermanopoco, non restano più neppure2-3 giorni come era nella già pes-sima media che contraddistin-gueva la Capitale. In molti,infatti, sbarcano a Civitavecchiae con un solo giorno, visitanoquei due-tre luoghi simbolo epoi scappano, preoccupati dallamicro-criminalità e dai disser-vizi, dalla sporcizia e dai tra-sporti pessimi, oltre che dalletruffe in agguato. E’ una realtàsulla quale si deve riflettere infretta. Urge, subito un tavoloprogrammatico - ma operativo -con le associazioni di categoria(come ad esempio la A.E.P.E.R.di Claudio Pica e la FIEPET-Confesercenti), il neo-sindaco,gli assessori capitolini e regionalicompetenti, forze dell’ordine eministeri competenti, per fare ilpunto della situazione. E ser-vono interventi immediati su pu-lizia, decoro, nuoveinfrastrutture, trasporti più effi-cienti, lotta alle attività commer-ciali illegali e sicurezza percepita.

PRIMO PIANOsabato 20 agosto 2016 pagina 3

ANALISI LA CRISI DEL TURISMO CAPITOLINO E LE SUE RAGIONI

Roma è ancora competitiva?Vedi le capitali del mondo e capisci perché la capitale d’Italia sta perdendo turisti di anno in anno. E perché ne acquistano altre

città italiane e straniere. Ordine, pulizia e servizi contro una realtà di caos e degrado. Le immagini peggiori fanno il giro del mondosul web e i potenziali visitatori cambiano mete e destinazione. Serve ragionare e decidere subito una inversione di tendenzadi Gianluca Rizzante

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sabato 20 agosto 2016 pagina 4RUBRICHE

PALAZZO CIPOLLASi intitola “Guerra, Capitalismo & Libertà” la mostra ospi-tata fino al 4 settembre prossimo a Palazzo Cipolla. Sitratta della prima grande esposizione delle opere dell’ar-tista noto come Banksy, il principale street artist interna-zionale, la cui identità è ancora oggi un mistero. Le operein mostra provengono da collezioni private di tutto ilmondo. Via del Corso 320; info 060608

VILLA D’ESTEUn visita che ne vale due. Nella meravigliosa Villa d’Estea Tivoli, fino al 31 ottobre 2016, è possibile visitare l’insolita mostra “I voli dell’Ariosto.L’Orlando furioso e le arti”. E’ stata organizzata dal Polo Museale del Lazio in occasionedel cinquecentesimo anniversario della prima edizione dell’Orlando furioso di LudovicoAriosto (1516) e intende celebrare l’impatto esercitato dal poema fino ad oggi sulle artifigurative. Villa d’Este, con il suo celebre giardino e i suoi ambienti affrescati, costituiscelo scenario ideale per una mostra di questo tipo: il cardinale Ippolito II d’Este, che fececostruire e decorare tra gli anni sessanta e settanta del Cinquecento questa villa di deli-zie, nipote del cardinale Ippolito I a cui era stato dedicato il Furioso, non solo è citato piùvolte nel poema, ma aveva avuto modo di frequentare l’Ariosto negli anni della giovi-nezza.Piazza Trento 5, Tivoli; info 0774 332920

CHIOSTRO DEL BRAMANTELa mostra “I Macchiaioli. Le collezioni svelate”, in programma fino al 4 settembre, pre-senta al pubblico per la prima volta importanti dipinti dei Macchiaioli e non solo. Le 110opere in mostra, di importanti collezioni private, rappresentano un nucleo inedito delpiù importante movimento pittorico italiano del XIX secolo. Via Arco della Pace 5; info 06 916508451

VITTORIANO/1Fino all’11 settembre è possibile visitare “Alphonse Mucha. Tra Art Nouveau e Utopia”,esposizione dedicata al pittore e scultore ceco, considerato uno dei più importanti espo-

nenti dell'Art Nouveau. La produzione di Mucha com-prende moltissime opere: pannelli decorativi, cartellonipubblicitari, manifesti teatrali (particolarmente importantiquelli per le recite della grande attrice Sarah Bernhardt),copertine per riviste, calendari, illustrazioni librarie. Via di San Pietro in Vincoli; info 060608

VITTORIANO /2Fino al 30 ottobre l’Ala Brasini del Vittoriano ospita la mo-stra “Barbie. The icon”, dedicata alla bambola più fa-mosa del mondo. Il suo vero nome è Barbara MillicentRobert e nei 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ognifrontiera linguistica, culturale, sociale e antropologica,rappresentando 50 nazionalità diverse. La mostra è ar-ricchita da nuovi prestiti dalla serie Barbie Fashionista e

dalle wedding dolls della coppia reale inglese William e Kate.Via di San Pietro in Vincoli; info 060608

PALAZZO ESPOSIZIONILa mostra “Vera fotografia”, in corso fino al 28 agosto 2016, intende ripercorrere lalunga carriera di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure 1930), il fotografo cheforse più di ogni altro ha raccontato il nostro tempo e il nostro paese in questi ultimi cin-quant'anni. La sua vita e il suo lavoro costituiscono una scelta di campo, chiara e defi-nita: fotografo di documentazione sempre, a tutto tondo e completamente. In mostrasaranno esposti i suoi principali reportage, con le immagini più note accanto ad altremeno conosciute o del tutto inedite.Via Nazionale 194; info 06 39967500

SCUDERIE QUIRINALEDavvero insolita la mostra proposta dalle Scuderie del Quirinale, dal prossimo 29 luglioal 4 settembre 2016 e incentrata sulla Scultura Buddhista Giapponese. Si tratta di 21opere summe (per un totale di 35 pezzi), che spaziano dal periodo Asuka (VII-VIII secolo)al periodo Kamakura (1185-1333). Tradizionalmente considerate come immagini diculto, molte di queste opere sono difficilmente trasportabili e, anche in Giappone, nonsono facilmente accessibili, perché per lo più sono esposte nella semioscurità di templie santuari o protette in collezioni di grandi musei nazionali.Via 24 Maggio 16; info 06 39967500

L’AGENDA DELL’ARTE

Una delle opere di Banksy in mostra a Palazzo Cipolla

Capolavori inediti e arte di oggiEcco Roma tra passato e presente

Roma d’agosto e a Ferra-gosto offre l’opportunitàdi visitare musei e areearcheologiche ricche diarte e storia. Abbiamo

scelto per voi due destinazioni diverse,accomunate da un solo filo conduttore:la ricchezza e la bellezza del patrimonioartistico e archeologico dell’Urbe.“Capolavori da scoprire” è il titolo dellamostra in corso alla Centrale Monte-martini, in via Ostiense 106, spazio in-dustriale trasformato in museo. Finoall’8 gennaio 2017 l’esposizione per-manete della Centrale si arricchisce dinuovi straordinari capolavori da tempoconservati nei depositi ed esposti alpubblico solo in occasione di mostretemporanee.Il percorso alla scoperta delle “new en-tries” comincia al piano terra, con lapiccola sala dedicata al prezioso cor-redo funerario di Crepereia Try-phaena, una fanciulla morta primadelle nozze e sepolta con un ricco cor-redo funebre: gioielli in oro e pietrepreziose e pregevoli oggetti da toeletta.Ma il reperto più straordinario è certa-mente la deliziosa bambola di avoriocon arti snodabili, vero capolavoro diintaglio di probabile manifattura egi-ziana, databile intorno alla metà del IIsecolo d.C. Nell’adiacente Sala Co-lonne sono esposti tre magnifici mo-

saici policromi di età repubblicana diraffinatissima fattura: capolavoro maiesposto prima è un mosaico dall’ico-nografia molto particolare, raffiguranteun labirinto all’interno di una cintamuraria. Scoperto a Roma nel 1958presso piazza San Giovanni in Late-rano, è datato tra il 100 e l’80 a.C. In-fine, al piano superiore, in Sala Caldaie,ha trovato adeguata collocazione unaltro splendido mosaico con la raffigu-razione del ratto di Proserpina. Ac-canto a queste opere, appartenenti alleCollezioni Capitoline, viene presentato

al pubblico anche unprezioso ritratto in basa-nite dell’imperatriceAgrippina Minore, con-cesso in prestito allaCentrale Montemartinidalla Ny CarlsbergGlyptotek di Copena-ghen.Arte contemporanea earcheologia dialoganonei monumentali spazidel Colle Palatino fino al18 settembre prossimograzie alla mostra “Partibi, Roma, nihil”, chepresenta opere e perfor-mance di artisti che ac-cettano il confrontocon l’antico. La terrazza

e le arcate severiane, lo Stadio Palatinoe il peristilio inferiore della Domus Au-gustana sono i luoghi che con la loromemoria si trasformano in un labora-torio artistico contemporaneo. Perquesta mostra sono tre gli artisti chehanno creato opere specifiche: DanielBuren, sulle Arcate Severiane; KaderAttia nel peristilio inferiore dellaDomus Augustana; Sislej Xhafa che,invece, ha scelto la Meta Sudans, al-l’esterno dell’itinerario definito sul Pa-latino. Per tutte le informazioni 060608

Ci sono molte ragioni per visi-tare Palazzo Barberini, apoche decine di metri dal-

l’omonima piazza. E tutte ottime. An-zitutto il palazzo, splendido, la cuimunificenza è simboleggiata dal me-raviglioso Salone dell’Ercole. Poi lecollezioni permanenti, con opere diAndrea del Sarto, Bartolomeo veneto,Bronzino, Canaletto, Gian LorenzoBernini, Caravaggio, El Greco, Guer-cino, Filippo Lippi e molti altri mae-stri che hanno scritto la storiadell’arte italiana. E poi la curiositàrappresentata dalla mostra in corsofino al 30 ottobre e intitolata “L’Armaper l’arte e la legalità”. Si tratta di unconcretissimo spaccato del lavoro edell’impegno dei carabinieri del Nu-cleo per la Tutela del Patrimonio ar-tistico, investigatori specializzati nelritrovare opere d’arte trafugate damusei, luoghi di culto o collezioni

private in Italia, per essere magari ri-vendute all’estero. E’ un lavoro te-nace, paziente, accorto, quello deimilitari del TPC, che negli anni hapermesso di ritrovare e riportare inItalia moltissime opere e capolavori.Una selezione dei beni recuperati è inmostra a Palazzo Barberini: tele diCézanne, Van Gogh, Guercino, Gau-guin, Canaletto, un disegno di Modi-gliani, una meravigliosa kylix adocchioni, attribuita al pittore di An-dokides, e gli ultimi elementi man-canti del Mitra Tauroctono.

Palazzo BarberiniVia delle Quattro Fontane 13,

RomaInfo orari e biglietti: 06 4814591

con un genitore gratis; visita “hortus conclusus” facoltativa € 2

Per prenotazioni www.fondazionecaetani.org

ALLA CENTRALE MONTEMARTINI E AL COLLE PALATINO

Un giorno a Palazzo Barberinitra Caravaggio e Bernini

VALE UNA VISITA

CULTURA E TEMPO LIBERO

Il tesoro e la bambola snodabile di Crepereiain mostra con altri oggetti mai visti a via Ostiense

La bambolina in avorio di Crepereia: una Barbie di duemila anni fa

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RUBRICHEsabato 20 agosto 2016 pagina 5

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

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registrazioneTribunale di Roma

n° 266 del 27 novembre 2014

Accolto da “Villa Ada incon-tra il Mondo”, il “RomaFringe Festival 2016” appro-

derà dal 25 agosto al 10 settembresulle rive del laghetto, trasformandoil parco in un’inedita isola del teatro.Infatti - a partire dalle 19,30 - sa-ranno in programma 8 spettacoli di-versi al giorno tra performance,teatro canzone, comedy, dramma,teatro civile, danza, stand up, pup-pet, nonsense e tante proposte ori-ginali provenienti soprattutto dallascena off italiana. Tra aperitivi tea-trali, spettacoli dal vivo e le imman-cabili serate musicali, il festivalteatrale indipendente per eccellenzariproporrà insomma quella formulache lo ha reso uno degli appunta-menti più attesi dell’estate romana,arricchendola con nuove proposteartistiche e nuove collaborazioni.Naturalmente l’entrata al parco è li-bera e i biglietti per i singoli spetta-coli, a soli € 6 ciascuno, si acquistanodirettamente presso la biglietteriadel festival a Villa Ada.Sono 30 le produzioni che contri-buiscono al cartellone del Fringe Fe-

stival, non solo italiane, ma prove-nienti anche da altri paesi europei.Con un programma così ampio ap-pare davvero difficile scendere neldettaglio ed elencare tutti i titoli.Non mancano ovviamente messe inscema ispirate a Shakespeare, dove-roso omaggio di chiunque faccia tea-tro a 400 anni dalla morte del grande

drammaturgo. E’ il caso di “Shake-speare kills the radio stars” - in pro-gramma il 2, il 5 e il 6 settembre - ede “La legge dei denari”, ispirato al“Mercante di Venezia”, in scena il 29e il 30 agosto e il primo settembre.Ma si spazia dalla cronaca alla lette-ratura, dalla poesia all’attualità, in unintreccio di storie che attraggono lo

spettatore, anche quello più smali-ziato e abituato a frequentare i teatri.

Roma Fringe FestivalDal 25 agosto al 10 settembre

2016Laghetto di Villa Ada

Via di Ponte Salario 28, RomaBiglietti € 6

Info: www.romafringefestival.net

A Villa Ada l’isola del teatro indipendenteCON IL ROMA FRINGE FESTIVAL DAL 25 AGOSTO

IN PRIMA FILAVALLERANOPiccole serenatePer la sedicesima volta torna a Vallerano ilfestival “Piccole Serenate Notturne”, prelu-dio alla tradizionale Notte delle Candele,che si terrà l’ultimo sabato del mese diagosto. In programma, martedì 23 e mer-coledì 24, nel pittoresco borgo medievalenel cuore della Tuscia viterbese, due con-certi all’insegna della musica etnica, en-trambi ad ingresso libero a partire dalle21,30 in piazza dell’Oratorio. A chiudere ilfestival, il 27 agosto, la performance incontemporanea di oltre 22 formazioninelle piazze, vicoli e monumenti più carat-teristici di Vallerano.

GLOBE THEATREIl racconto d’invernoDal 26 agosto all’11 settembre (h 21) ilGlobe Theatre di Villa Borghese, diretto daGigi Proietti, propone “Il racconto di in-verno” con l’adattamento e la regia diElena Sbardella. Si tratta di una delle ul-time opere di Shakespeare ed è caratteriz-zata, come tutta la produzione di questoperiodo, da ambientazioni esotiche e colpidi scena. Le musiche sono di Nicola Pio-vani. Biglietti da € 10 a € 28; info 060608

VILLA D’ESTEI paladini di RigilloA villa d’Este, il 27 agosto alle 21, va inscena “La guerra e i paladini”, concerto-evento dedicato ai paladini dell’OrlandoFurioso. Mariano Rigillo e Anna Teresa Ros-sini sono le voci recitanti che guideranno ilpubblico alla scoperta dei personaggidell’Ariosto, con le musiche dal vivo de “LaVertuosa Compagnia de’ Musici di Roma”.Biglietti interi € 11; info 0774 382733

Dal 10 al 17 settembre il teatro ro-mano di Ostia Antica rivive con larassegna “Il Mito e il Sogno”, pro-getto nato con la partecipazione albando indetto dalla Soprinten-

denza per il Colosseo e l’area archeologica centraledi Roma, con l’obiettivo di rilanciare la magnificaarea del parco archeologico. Vincitrice del bando èstata l’Associazione temporanea di imprese costi-tuita dagli Amici dell’Auditorium Conciliazione,The Base srl, Daniele Cipriani Entertainment, As-sociazione Culturale Progetto Goldstein e IdeaVa-lore srl: tutte realtà che hanno fatto dell’arte e dellospettacolo la loro “mission” primaria e che hannoscelto di puntare sul preciso obiettivo di riavvici-nare il grande pubblico al teatro romano grazie aun programma che raggruppa importanti nomidella cultura internazionale.L’apertura di sabato 10 settembre, con replica do-menica 11, è affidata, infatti, alla nuova applaudi-tissima produzione dell'Inda (Istituto NazionaleDramma Antico), "Fedra" di Seneca che, con laregia di Carlo Cerciello, ha debuttato a giugno alTeatro Greco di Siracusa registrando grande suc-cesso di pubblico e critica. Il 12 settembre sarà la volta della compagnia Spel-lbound Contemporary Ballet che celebra i diecianni dal debutto - e altrettanti di acclamati successi- dei "Carmina Burana" immersi nelle scenografiesuggestive dell’area archeologica con la regia e lacoreografia di Mauro Astolfi.Spellbound, eccellenza della danza italiana nelmondo, ha rappresentato questo spettacolo inThailandia, Cipro, Germania, Svizzera, Lussem-burgo, Spagna, Panama e prossimamente in Ca-

nada.E’ fissato per martedì 13 settembre il concerto diUto Ughi, testimonial ufficiale della rassegna, trapiù grandi violinisti di tutti i tempi. Il maestro ese-guirà, con i suoi Filarmonici di Roma (già Orche-stra da Camera di Santa Cecilia) celebri brani dellatradizione musicale europea, tra cuiKreisler, Rossini, Paganini, De Sarasate e Beetho-ven.La rassegna continuerà venerdì 16 settembre con

"Caruso e altre storieitaliane", la nuova crea-zione del coreografo ita-loafricano MvulaSungani. Si tratta di unomaggio all’Italia e adue artisti che l’hannoresa grande nel mondo:Enrico Caruso e LucioDalla. Gli interpretisono l'étoile EmanuelaBianchini ed i solistidella Mvula SunganiPhysical Dance.Sabato 17 settembre,grande chiusura con iPink Floyd Legend cheriproporranno fedel-mente il capolavoro“Live at Pompeii” nellafantastica ambienta-zione del teatro di OstiaAntica.

Il Mito e il SognoDal 10 al 17 settembre 2016

Teatro Romano di Ostia AnticaViale dei Romagnoli 717, OstiaInfo www.ostianticateatro.com

Info e prenotazioni disabili 06 97602968Biglietti su Ticketone

Fedra € 25; Carmina Burana € 23 euro; Uto Ughi da € 34,50 a € 51,50;

Caruso e altre storie italiane € 23; Pink Floyd Legend da € 28 a € 34,50

SCELTI PER VOI

“Il Mito e il Sogno” nel teatro romano di Ostia Antica

LA RASSEGNA DAL 10 AL 17 SETTEMBRE

La Casa Internazionale delle Donne aprele porte al jazz, ospitando dal 23 agostoal 4 settembre il Roma Summer Jazz Fe-

stival, nel cortile seicentesco del complessomonumentale nel cuore di Trastevere. Si co-mincia martedì 23 agosto con MelanieScholtz, ospite del pianista Emilio Marinelli edel batterista e beat boxer John Michael Ma-wushie. Doppio concerto mercoledì 24 agostocon il trio di Giuliana Soscia e il trio del pianistaDomenica Sanna. Giovedì 25 agosto, duo for-mato dalla cantante e violinista Luisiana Lo-russo e dal pianista Claudio Filippini. Da non

perdere, venerdì 26 agosto, la cantante e com-positrice, premio Top Jazz, Elisabetta Antonini.Lunedì 29 agosto, “Tribute do Frida Kahlo” è ilprogetto omaggio alla pittrice del batteristaIsrael Varela. Martedì 30 agosto, l’OrchestraOperaia di Massimo Nunzi feat. Sara dellaPorta e Gregory Hutchinson omaggia i grandimaestri della batteria. Giovedì 1 settembretorna sul palco il batterista Greg Hutchinsoncon il pianista Peter Martin e il contrabbassistaJoe Sander, ospiti del trio il sassofonista Rosa-rio Giuliani e il chitarrista Lage Lund. Venerdì 2settembre, Susanna Stivali presenta il progetto

“G.a.s.t.!” con Marcello Allulli e AlessandroGwisa. Sabato 3 settembre Rafaela Siniscalchiin quartetto presenta “Waint 4 Waits”, mentredomenica 4 settembre si chiude con gli allievidel Roma Summer Jazz Workshop.

Roma Summer Jazz FestDal 23 agosto al 4 settembre 2016

Casa Internazionale delle DonneVia San Francesco de Sales 1, Roma

Biglietti da € 12 a € 15 + sottoscrizionetessera € 2

Info e orari: 06 68401720e 348 7804314

ROMA SUMMER FEST ALLA CASA DELLE DONNE

In scena il lato femminile del jazz

Il grande Uto Ughi ospite della rassegna "Il MIto e il Sogno" al teatro romano di Ostia Antica

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Le CronacheNazionali

C’è qualcosa che nonva, i conti non tor-nano. E non solo

quelli di Bankitalia e del Tesoro.Che ci inchiodano. Recessione,quattro milioni e mezzo di per-sone sotto il livello di povertà,disoccupazione giovanile allestelle, disagio sociale inconteni-bile. Eppure c’è una fotografiadiversa che va in giro, e non èquella che si porta in tasca abeneficio dei giornalisti MatteoRenzi. C’è un’altra Italia chenon vive malissimo ma si arran-gia, e un’altra ancora che se lagode Siamo meno poveri di quelche vogliono farci credere? C’èun sommerso che tiene in piediil paese, c’è un crinale sottilis-simo tra lecito e il meno lecitoche viene varcato sempre piùspesso, e impunemente?I media hanno evidenziato unincredibile sold out ferragostanosulle spiagge della penisola.Tutto esaurito. E hanno at-tribuito parte del fenomeno alboom delle prenotazioni on line.Si possono dare mille valenzediverse a questa notizia, gli ital-iani non stanno così male, op-pure non rinunciano in nessunmodo alla vacanza, hannorisorse che sfuggono alle statis-tiche, sono grandi risparmiatori.E così via. C’è chi sostiene cheanche che c’è un boom del tur-ismo straniero, quello che avevaabbandonato l’Italia e che oggici ritorna per i prezzi favorevoli.E c’è chi attribuisce allo spettrodel terrorismo la scelta di moltiitaliani di cercare sollievo in pa-tria senza uscire dai confininazionali. Ma c’è dell’altro. Sipuò andare in vacanza a prezzistracciati, sulle coste dellapenisola, ma una indagine suf-ficientemente approfondita riv-ela che non ci sono posti liberinegli hotel a quattro o cinquestelle. Dovunque, dallaSardegna alla Puglia, alle costetirreniche, a quelle adriatiche.Per chiarezza, cercandosoluzioni confortevoli sopra itrecento euro a notte ci si sentedire che non c’è posto, eanaloga risposta si ottieneseguendo la via delle preno-tazioni on line. Se ne riparla asettembre. Per i pochi postiliberi c’è la lotteria, con un os-cillazione di prezzi che varianodi ora in ora, fino al “non c’èdisponibilità nel periodorichiesto”.

Se l’Italiadella crescita zero

è andata tutta in vacanza i conti

non tornano

SOCIETÀLa caldaestatee la guerradelburkini

A PAGINA 2

ECONOMIATassadi soggiorno, turistispennatie senza servizi

A PAGINA 3

anno I numero 28

20 agosto2016

CORTINADalla conca ampezzanauna offerta di charme

A PAG.4 E 5

QUI ABRUZZORyanair fa volarePescaraa Copenaghen e Cracovia

A PAG.6

SEGUE A PAGINA 3

di Giovanni Tagliapietra

Palazzo Chigi sprizza buonumore da tutti i pori, chissà per-ché. Va tutto bene, anzi, già che ci siamo abbassiamoancora (ma quando è avvenuto, non ce ne siamo accorti)

le tasse. Renzi insiste su quell'idea di patto tra pubblico e privatoper rilanciare la fragile ripresa economica italiana, che ha suc-cesso solo grazie a una ricetta: la riduzione del peso delle tasse.Naturalmente le vie normali, tradizionali, per comunicare con ilpaese, sono state abbandonate da tempo. Il presidente del Con-siglio sceglie Facebook per rivendicare quanto fatto in terminidi riduzione del fardello fiscale, con la pressione che - secondoi dati dell'Istat - si è attestata al 43,5% nel corso del 2015(42,9% al netto del bonus da 80 euro) e che secondo il pro-gramma del Def per il 2016 dovrebbe scendere di 0,7 punti per-centuali al 42,8%. E per dimostrare che il calo delle tasse fabene all'economia, cita l'annuncio fatto dalla compagnia aereaRyanair, che ha deciso di investire 1 miliardo di dollari in Italiadopo aver incassato dal governo il congelamento dell'aumento

delle tariffe d'imbarco (2,5 euro a passeggero) e un quadro piùfavorevole sugli scali regionali."Ridurre le tasse non è soltanto giusto, ma è anche un fatto dicompetitività", scrive il premier sul profilo social. "Lo dimostrain queste ore l'accordo con Ryanair, ma è solo uno dei tanti es-empi che possiamo fare. Qualche settimana avevo ufficialmentepromesso ai presidenti di Abruzzo e Sardegna che avremmo evi-tato l'aumento delle tariffe aeroportuali decise da altri neglianni passati. Abbiamo mantenuto la promessa e il ministro Del-rio ha presentato ieri insieme a Michael O'Leary il miliardo di in-vestimenti di Ryanair in Italia, non solo ad Alghero o a Pescara".Dopo la rivendicazione di quanto fatto in passato (l'elenco delpremier comprende "gli 80 euro, con il JobsAct, con l'Irap costodel lavoro, con IMU e Irap agricola, Imu e Tasi sulla prima casa,il superammortamento"), arriva la promessa di continuare lariduzione con la prossima legge di Stabilità. Ma su questo puntol'indicazione diventa meno puntuale. Non ci resta che aspettare.

Tranquilli, qui da noi tutto beneAnzi, abbassiamo ancora le tasse

PERCHÉ PALAZZO CHIGI OSTENTA UN’OTTIMISMO CHE NON C’È

Eadesso chi lo spiega agli italiani? Renzi è ancora tuttoteso ad affrontare la sua personale battaglia per ilreferendum istituzionale e intanto l'Italia in malora.Gli addetti ai lavori lo sapevano, la mazzata stava perarrivare. Ma si faceva finta di niente, si

programmavano politiche e programmi(vedi pensioni) che si sapeva già sareb-bero rimasti sospesi nel limbo. Perchél'Italia è in crescita zero, è ferma.Dobbiamo rivedere i conti. Unadoccia fredda sulle timide speranzedi ripresa dell’economia. La cre-scita zero del prodotto internolordo nel secondo trimestre inter-rompe una progressione. Una pro-gressione cominciata nel 2015 dopotre anni di recessione, che via via haperso spinta fino a fermarsi. Un ri-sultato peggiore delle attese. A questopunto non solo l’obiettivo del governodi un Pil in aumento dell’1,2% que-st’anno diventa un miraggio, ma c’è il ri-schio che perfino pareggiare la mo-desta crescita dell’annoscorso (+0,8%) sia untraguardo ambizioso.Quello che fa rabbiaè che si sapeva. LaConfindustria erastata criticata pereccesso di pessimi-smo quando cor-resse al ribasso lesue stime portan-dole appunto allo0,8% per il 2016.Ma lo stesso ha

fatto Morgan Stanley e c’è anche chi si aspetta meno, come Ref eIhs Markit (0,6%). Il fatto è che, dopo i dati annunciati prima diferragosto non si può escludere nemmeno il ritorno a una crescitanegativa nella seconda parte dell’anno. Era stata la stessa Con-findustria a prefigurarla in riferimento alle possibili conseguenzedella Brexit, dell’eventuale vittoria di Trump negli Usa e soprat-tutto in caso di successo del no nel referendum costituzionale. Inrealtà ci sono anche altri elementi che potrebbero favorire inveceun nuova ripresina nei prossimi trimestri, in particolare il buonandamento della stagione turistica e il fatto che l’occupazione,sia pure meno del 2015, continua ad aumentare, osserva il mini-stero dell’Economia. . Per ora, dice l’Istat, la crescita «acquisita»per il 2016 è dello 0,6%, sarà questo cioè l’aumento del Pil se neiprossimi due trimestri la variazione sarà ancora zero. Per faremeglio bisogna tornare al segno più. . Lo zero dell'altra settimana,quindi, ha gelato il governo Renzi, che pure aveva già messo inconto di dover correggere le stime del Def di aprile. Del resto, i ri-sultati negativi di giugno sulla produzione (- 1% rispetto a unanno prima), sulle esportazioni (-0,4%) e sui consumi (a maggio -

1,3%) annunciavano il peggio, perfino un possibile segno menoche almeno nelle stime preliminari di ieri non c’è stato.

Il Tesoro invita a guardare le luci accanto alle ombre:c’è un peggioramento dell’economia globale che

frena le esportazioni, ma una spinta al Pilverrà dagli investimenti pubblici che

quest’anno saliranno. I Paesi dellazona euro, intanto, crescono in mediadello 0,3% nel secondo trimestre ela Germania dello 0,4%, più delleattese. Cambieranno anche i duerapporti decisivi per le valutazionidella Commissione europea: il de-ficit/Pil e il debito/Pil. Su entrambic’è il rischio di un confronto asprocon Bruxelles.

IN PRIMO PIANO/Abbiamo smesso di crescere, e un piano B non c'è

Italia addio sogni di gloria,Ma Renzi non lo dice agli italiani

Mentre il premier pensa al referendum il paese va in malora e Bruxelles che la farà pagare.Tutto va ridimensionato. E il debito è fuori linea

SEGUE A PAGINA 2

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sabato 20 agosto 2016 pagina 2

BANKITALIA: DEBITO PUBBLICO A GIUGNO SALE A 2.248 MILIARDINuova impennata a giugnodel debito pubblico, dopo l’incremento registrato a maggio. A giugno, rileva Bankitalia, il debito delle amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.248,8 miliardi, in aumento di 7miliardi rispetto a maggio. Nei primi 6 mesi il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 77,2 mld. Sempre a giugno le entrate tributarie sono state pari a 45,1 miliardi (41 mld nello stessomese del 2015). Nei primi sei mesi del 2016 la crescita è stata del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. L’incremento del debito a giugno riflette il fabbisogno (24,8 mld) e l’aumento delledisponibilità liquide del Tesoro (56,8 mld). Gli effetti dell’emissione di titoli sopra la pari, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio euro hanno ridotto ildebito per 4,4 mld. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 9,3 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 2,3 miliardi. A giugno le entratetributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 45,1 miliardi (41 mld nello stesso mese del 2015). Lo rileva Bankitalia sottolineando come nei primi sei mesi del 2016 questa voce sia statapari a 197,4 miliardi, in crescita del 5,5% rispetto al corrispondente periodo del 2015. «Al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l’IVA e le imposte autoliquidate,le ritenute Irpef, il canone Rai e l’imposta di bollo virtuale) – viene rilevato – si può stimare che la crescita sia stata sensibilmente inferiore».

SOCIETÀ

Èchiaro che l’obiettivo di un de-ficit pari all’1,8% del Pil nonpotrà essere rispettato. Gli

esperti avevano valutato che con unacrescita intorno all’1% (anzichél’1,2% del Def) sarebbero serviti circa5 miliardi in più (tagli di spesa e/omaggiori entrate) per centrarel’1,8%. Quel che è certo è che ora lecose sembrano peggiorare. Per cen-trare il deficit all’1,8% e disinnescarele clausole di salvaguardia (altrimentiaumenterebbe l’Iva) potrebbero ser-vire 20 miliardi. Da trovare prima dicominciare quella manovra espansivaalla quale Renzi non vorrebbe rinun-ciare. Ha promesso più soldi per ilrinnovo dei contratti dei 3 milioni didipendenti pubblici e più risorse peraumentare le pensioni minime. Cometrovare gli altri miliardi, non pochi,che servirebbero? In buona parte in-debitandosi. Il premier ritiene infattiche, per sostenere politiche per la cre-scita, il deficit possa essere aumentato(c’è chi dice fino al 2,3% e oltre), vistoche l’Italia resterebbe comunque ab-bondantemente sotto il parametro del3%. Solo che questo discorso nonviene accettato dalla Ue perché l’Ita-lia ha un debito pubblico assoluta-mente fuori linea, quasi il 133% delPil (il più alto dopo la Grecia). Padoanha sbagliato tutto, evidentemente,quest’anno era certo di invertire latendenza, tanto che aveva fissato peril 2016 l’obiettivo del 132,4%. Ri-spetto al 132,7% del 2015 un calosimbolico, ma adesso anche questorischia di saltare. Proprio ieri laBanca d’Italia ha certificato il nuovorecord raggiunto dal debito: 2.248,8

miliardi di euro, con un aumento di77,2 miliardi negli ultimi sei mesi. Masu questo Bruxelles non pare più di-sponibile a chiudere un occhio. Si ri-schia la procedura d’infrazione perdebito eccessivo. Un disastro. Padoanconfida che l’inversione di tendenzaci sarà, grazie al buon andamentodella privatizzazione dell’Enav allaquale seguirà una nuova tranche diPoste. Dicevano così anche certi go-verno di centro sinistra del secoloscorso. Alla fine, con Bruxelles, moltoo tutto dipenderà dai rapporti diforza politici e dalla successione degliappuntamenti.Adesso siamo appesi ad una serie divariabili. Il governo presenterà lalegge di Bilancio 2017 entro il 20 ot-tobre. A novembre si terrà il referen-dum sulla riforma costituzionale. Unapartita aperta. Ma se Renzi dovesseperderla sarebbe per lui anche piùdifficile difendere la sua manovra inEuropa. Prima di tutto questo, co-munque, il premier e il suo ministrodell’Economia dovranno convergeresu una linea comune. Padoan non sistanca di ripetere che la prossima ma-novra «concentrerà le risorse dispo-nibili, limitate dal peso del debitopubblico, su poche misure a sostegnodella crescita». Un modo per dire chela priorità verrà data agli investi-menti pubblici e agli sgravi per favo-rire quelli delle imprese private, inparticolare sull’innovazione, mentrenon c’è più spazio per l’ipotesi di an-ticipare al 2017 il taglio dell’Irpef pre-visto nel 2018 e sono pochi i fondi adisposizione per le pensioni e i con-tratti pubblici. Addio sogni di gloria.

Italia addio sogni di gloria,Ma Renzi non lo dice agli italiani

SEGUE DALLA PRIMA

AVVISI 

LEGALI

Bandi, Rettifiche ed

Aggiudicazioni di Gara

LE CRONACHENAZIONALI

Ci mancavano iburkini a movi-mentare una estategià abbastanzacalda. Fateci caso,

il governo Renzi ha messo lasordina sulla vicenda libica perlasciare che l’Italia torni in uncerto cono d’ombra rispetto alterrorismo. Abbiamo gli jihadistia un tiro di schioppo, arrivanocon i barconi, non c’è bisognodi tendere gli animi. La Francia,pesantemente colpita dal terror-ismo, scopre in ritardo che es-istono delle leggi fondamentalida rispettare e da far rispettare.Dopo aver tollerato tutto e il

contrario di tutto il premier Vallsha scoperto che si può anche vi-etare: il burkini, ad esempio,quello strano costume adottatoda giovani islamiche per fare ilbagno, non si può più usare.Scatteranno multe e arriverannole reazioni. Il segnale è forte echiaro, paese che vai leggi chetrovi (da rispettare). Per ragioniculturali, di opportunità, di si-curezza è necessario mostrare ilvolto, essere riconoscibili eidentificabili. Chi non lo fa deveessere sanzionato, un primopasso. Del resto gli occidentaliche si recano in paesi musul-mani hanno pesanti restrizioni,

in qualche caso rischiano grosso.E dunque? La reciprocità di trat-tamento deve essere garantita. Emagari è un buon punto dipartenza per discutere di e conl’Islam. Si è svegliata anche laMerkel. La cancelliera tedesca,

Angela Merkel, ritiene che ilburqa sia un ostacolo all’inte-grazione. “È mia opinione cheuna donna con il velo integraleabbia poche possibilità di inte-grarsi nella società tedesca”, hadetto, aprendo dunque al-l’adozione di divieti parziali. Manon sarà facile in Germania faremarcia indietro. E l’Italia? Ser-aficamente si trincera dietro ilbuon senso.” Noi siamo severi,facendo controlli, arresti e es-pulsioni, ma non facciamoprovocazioni su questioni chenon investono l’ordine pubblico,realizzate come atto ideologicoe che possono apparire come

provocazioni che possono atti-rare reazioni violente”, dice ilministro dell’Interno AngelinoAlfano. Si tratta anche, ha sot-tolineato Alfano, “di un fattopratico. Non c’è violazione dilegge. Io ho grande rispetto peri francesi, ma finora l’Italia èstata un paese sicuro anche per-ché la comunità nazionale nonha mai avuto comportamenti chehanno fatto pensare ad una crisidi rigetto per i musulmani”. In-tanto si parla di un albo degliIman che esercitano in Italia, el’ipotesi che gli stessi debbanopredicare in italiano. Roba vec-chia. Rivisitata.

IN PRIMO PIANO

Alla guerra dei burkiniCome al solito il governo

italiano tentenna e non prende posizione

Sarà un bene?

Page 9: IlNuovoCorriere€¦ · Non sono arrivati con i compiti fatti all’appuntamento con la vit-toria. Proprio loro che dovevano avere studiato ogni punto critico, ogni emergenza. Lo

La tassa di soggiornovale per Roma 123 mil-ioni ogni anno: unamanna dal cielo per lacapitale che però, in-

vece di investire i soldi dei turistinei servizi e nelle strutture ricettive,li usa per colmare i suoi debiti.Isti-tuita nel 2010 proprio per ripianareil deficit del Campidoglio, l'impostadi soggiorno è stata poi estesa, inmaniera facoltativa, a tutte le cittàturistiche o d'arte. Roma è la cittàitaliana che più ha beneficiato del-l'imposta in questi anni, raggiun-gendo nel 2015 un incasso doppiorispetto a Milano (61 milioni di euro)e quadruplo rispetto alle due città

d'arte per eccellenza: Venezia (27,6milioni di euro) e Firenze (26,7 mln).Seguono a distanza Torino e Napoli,con entrate pari rispettivamente a 5,9milioni e 4,6 milioni di euro.E Roma è anche la città dove la tassaè più cara, nella capitale per una nottein un albergo 3 stelle si paga 4 euro,per un albergo di lusso 7 euro, in unB&B 3,50 euro, in agriturismo 4 euroe in campeggio 2 euro. Per fare unconfronto, a Venezia, di fronte al Pontedi Rialto, a seconda delle stelle che siscelgono, l’imposta in un albergocosta da 2 euro a 5 euro a notte.L’imposta di soggiorno, che nel 2011coinvolgeva solo una decina di co-muni italiani, oggi viene applicata in

ben 650 città della penisola eha prodotto nel 2015 un gettitoper le casse dei Comuni di oltre431 milioni di euro. Per isti-tuirla, è necessario un Regola-mento Comunale approvato dalConsiglio, può essere applicatada 10 centesimi a un massimodi 5 euro per ogni notte di sog-giorno. Ancora una volta fa ec-cezione la Capitale, dove l’im-posta può arrivare a 10 euro pernotte. Le modalità di appli-cazione sono diverse e vannodal versamento di un importofisso a un importo variabile aseconda delle stelle della strut-tura.

sabato 20 agosto 2016 pagina 3 ECONOMIA

ESTATE, PER GLI ITALIANI SPESA RECORD A TAVOLA: 12 MILIARDI DI BUSINESS Non e' mai stata cosi' alta la spesa turistica per cibi e bevande con circa un terzo (32%) del budget di italiani e stranieri in vacanza estiva nel territorio nazionale destinato alla tavola per consumare pastiin ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 12 miliardi. E' quanto e' emerge dal primo bilancio delle va-canze a tavola stilato dalla Coldiretti dopo Ferragosto che rappresenta il clou della convivialita' alimentare durante l'estate 2016 che sancisce il primato della spesa alimentare rispetto alle altre voci delbudget vacanziero, dall'alloggio ai trasporti. Una vera e propria svolta dovuta - sottolinea la Coldiretti - all'aumento delle presenze di italiani e stranieri ma anche alla ricerca di relax e tranquillita' atavola di fronte ai recenti episodi. Nell'estate del 2016 - sottolinea la Coldiretti - si e' registrata infatti una positiva inversione di tendenza, con gli italiani tornati a mangiare fuori in aumento del 13%rispetto allo scorso anno per un totale del 64% che ha frequentato ristoranti, trattorie, agriturismi o pizzerie anche se resta un significativo 36% che invece ha mangiato soprattutto a casa, propria o di par-enti e amici. La convivialita' a tavola e' diventato uno dei principali motivi di svago tanto che il 30% degli italiani ritiene che il successo della vacanza dipenda soprattutto dal buon cibo, secondo l'indagineColdiretti/Ixe'. Si evidenzia - continua la Coldiretti - una crescente tendenza degli italiani ad esprimere la propria curiosita' turistica a tavola sperimentando piatti locali diversi rispetto a quelli abituali.In vacanza quando mangiano fuori 3 italiani su 4 (74%) chiedono prodotti tipici del luogo in cui si trovano, ma c'e' anche uno zoccolo duro del 17% che vuole la stessa cucina di casa, mentre appena unaminoranza del 7% si sente a suo agio con i piatti internazionali.

Qualcuno penserà che alzandol’asticella le cose vadano diver-samente. Sbagliato, sono pieni

anche gli hotel da 4-5-600 euro a notte(per le soluzioni minimal), bisogna sfio-rare le cifre assurde del migliaio di europer ottenere qualche disponibilità. Possi-bile? I ricchi, quelli veri, secondo il sentirepopolare hanno le ville e i panfili, ma ev-identemente ci sono decine, forse centi-naia di migliaia di italiani in grado di

spendere cifre da capogiro per trascorrerele vacanze (una settimana almeno?) inCosta Smeralda, nel Salento e così via.Ripetiamo, c’è qualcosa che non va. Chispende migliaia di euro per le vacanze haevidentemente un tenore di vita equipol-lente, si presume che paghi tasse salate,salatissime. Oppure no? La mappa delreddito reale in Italia è nei registri deglialberghi e delle questure dove gli ospitivengono inevitabilmente registrati. Al

fisco basterebbe un controllo incrociatotra gli ospiti degli hotel a quattro e cinquestelle e le loro dichiarazioni dei redditiper dividere la platea tra buoni e cattivi,per individuare chi paga il giusto e chino. Magari viene fatto e non ce lo dicono,magari viene fatto male. Quel che balzaagli occhi è questa Italia a due velocitàche la stagione turistica impietosamenteci sbatte davanti. Interessa a qualcuno?

Giovanni Tagliapietra

Se l’Italia della crescita zero è andata tutta in vacanza i conti non tornanoSEGUE DALLA PRIMA

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Le CronacheNazionali

Dalla dentiera, al bastoncino da trekking,dal poggiatesta d’auto, al microscopio. Sonosolo alcuni degli oggetti che vengono dimen-ticati in spiaggia. “Ogni estate -afferma Ric-cardo Borgo, presidente del Sib, Sindacatoitaliano balneari aderente a Fipe/Confcom-mercio- sono migliaia gli oggetti che clientie turisti scordano o perdono quando a finegiornata lasciano la spiaggia, al primo postogli occhiali da sole o da vista, seguono l’as-ciugamano, il costume, le ciabatte da maree la crema solare”.Molto spesso si ritrovanopacchetti di sigarette, accendini, giochi perbambini, t-shirt ma anche smartphone etablet, portafogli, mazzi di chiavi e orologi,la maggior parte dei quali reclamati e resti-tuiti al legittimo proprietario in tempi brevi.Discorso diverso per giornali, riviste e libriche, una volta letti, vengono abbandonati."Tutti gli oggetti recuperati -assicura- di qual-siasi materiale, sono smaltiti in maniera cor-retta dai bagnini, nella quasi totalità deglistabilimenti balneari, infatti, è effettuata laraccolta differenziata dei rifiuti".Tra glioggetti curiosi che fino ad oggi sono statiritrovati in spiaggia senza essere reclamati:una dentiera, un bastoncino da trekking, ilpoggiatesta di un’automobile, un vestito dasera femminile, un microscopio e un flautonella propria custodia. E rimanendo sempresulla spiaggia, rileva il Sib che "tra imolteplici servizi offerti negli stabilimentibalneari i clienti giudicano irrinunciabilequello del bagnino: la motivazione principaleè legata alla sicurezza, sia in acqua che sullabattigia. A seguire il wifi gratuito, le doccenebulizzate, il servizio bar e ristorante diret-tamente sotto l’ombrellone. La richiesta piùfrequente? Rimanere in spiaggia comoda-mente distesi sul lettino fin dopo il tra-monto". “Gli interventi di salvataggio effet-tuati ogni anno dai nostri oltre 60.000bagnini -ricorda Borgo- confermano quantosia fondamentale questo servizio di interessepubblico che svolgiamo da sempre e che civede in prima linea nella salvaguardia nonsolo della pubblica sicurezza ma anche dellatutela ambientale”.

Dagli occhiali alla dentiera, la top tendegli oggetti dimenticati sotto l’ombrellone

Tassa di soggiorno, turisti spennati e senza servizi

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IN VIAGGIO sabato 20 agosto 2016 pagina 4

Sul palcoscenico delturismo internazio-nale Cortina e la suasplendida cornicenella conca ampez-

zana rappresentano un must, unpunto fermo che va al di là dellecrisi e delle mode. Ci sono statievoluzioni e cambiamenti, è ov-vio, ma senza scadere nell’enfasiretorica va detto che il brand siconferma al di là delle dimen-sioni spazio temporali. Soggior-narci è sempre gradevole, fre-quentarla da turista è esperienzada fare e da metabolizzare. Avereun ruolo attivo, di guida e di ge-stione nel settore dell’elite alber-ghiera ampezzana è sicuramenteimpegnativo e richiede una vi-sione manageriale e strategicaimportante. E’ il caso di DanielePillla, general manager dal giu-gno 2015 dell’Hotel Bellevue,uno dei più antichi e prestigiosidi Cortina, di proprietà di Sor-gente Group, gruppo finanziarioimmobiliare leader a livello in-ternazionale nella istituzione egestione di fondi immobiliari, egestito direttamente in partner-ship con Sina Hotels. Lo scoredi Pilla è notevole, dalle primeesperienze con lo storico gruppodella Ciga (Excelsior di Venezia,Principe di Savoia di Milano,etc) fino alla direzione dell’Exe-dra di Roma, del Grand Hoteldei Dogi di Venezia; quindil’esperienza quinquennale di ma-nagement presso la società com-merciale dell’Associazione deglialbergatori veneziani e infine lasfida cortinese del Bellevue.Facciamo con lui il punto sullarealtà della perla dell’Ampez-zano. Presente e futura.

È una strana stagione,quattro milioni e mezzodi italiani sono in statodi povertà, il paese èstanco e malato, l'econo-mia non tira eppure inquesti giorni non c'è unposto libero negli hotel aquattro-cinque stelle.Dovunque, a nord e aSud, in Sardegna, in Pu-glia, sulla costa tirrenica.C'è una fascia medio-alta di utenti che puòpermettersi tutto, evi-dentemente. Cortina è

un punto di osservazioneprivilegiato da questopunto di vista. Cosa nepensa?

La crisi si è sentita e si conti-nuerà a sentire ancora per qual-che tempo ma la domanda ri-flette la situazione attuale. E'tornato un minimo di ottimismoe gli hotels ne stanno traendogiovamento. A Cortina la situa-zione è certamente migliorata edal mio punto di osservazioneche è il Bellevue rilevo unabuona crescita che mi fa vedereil futuro con ottimismo.

A fronte della domandae della offerta c'è un pa-norama alberghiero chea un certo livello gridavendetta. Chi sceglie unavacanza confortevoledeve stare come e meglioche a casa propria, altri-menti il gioco non valela candela. L'impres-sione è che le strutturemediamente siano obso-lete, con poco confort escarso appeal. Per di piùsi mangia anche male. Ilsuo giudizio?

Cerco sempre di evitare di guar-dare in casa d'altri, posso parlareper il Bellevue Suites & SPA diCortina d'Ampezzo e possodirmi sereno. Siamo un bellis-simo 4 stelle su Corso Italia edoffriamo servizi di qualità supe-riore. Abbiamo 66 camere, tuttedi ampie dimensioni e circal'80% supera abbondantementei 50mq. Offriamo il ripasso se-rale della camera, biancheria dialta qualità, una colazione nellaquale trova di tutto e i dolci sonofatti dal nostro pasticcere. Que-st'anno abbiamo voluto superarcie ci abbiamo messo perfino ilprosecco DOCG. Pensavo fosseuna cortesia verso i clienti stra-nieri ma ho visto che pure gliitaliani apprezzano. Il ristoranteStella Polare poi ha una cucinadi assoluta qualità ed un servizioadeguato alla categoria; anchequi produciamo tutto in casa,pane compreso e facciamo purela pizza. E se il tempo è buonosi può pure mangiare sulla ter-razza affacciata sul corso conuna vista impareggiabile sullenostre Dolomiti. In tutto questo

EFFETTO CORTINA/ PARLA DANIELE PILLA,GENERAL MANAGER DELL’HOTEL BELLEVUE

Dalla conca ampezzanauna offerta di charme

La perla delle Dolomiti, grazie al panorama mozzafiato e alle mille opportunità si conferma un evergreen, regge sia pure con qualche affanno alla crisi. Del resto se il turismo ha fatto il pieno, in queste

settimane, significa che milioni di italiani possono ancora permettersiuna vacanza. Poi diventa una questione di scelta. Siamo sicuri che in certe località alla fine si risparmi davvero? Nell’appiattimentogenerale, estate e inverno, vince la qualità . Che, a parità di prezzo,

non si trova ovunque . E non è questione del numero di stelle. A Cortina, ad esempio, in fondo a Corso Italia c’è una eccellenza alberghiera che non tradisce mai . Ne parliano con il direttore

di Giovanni Tagliapietra

Daniele Pillla, general manager dal giugno 2015 dell’Hotel Bellevue

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La torta di mele è un dolce classico, buonocome dessert a fine pasto ma anche per unacolazione ricca e sana o ancora per la merendadei bambini. E’ tra i dessert più famosi e real-izzati al mondo, veloce da preparare, quasi

sempre irresistibile. Da cucinare anche solo per assapo-rarne il profumo che si sparge per la casa. Di ricette perfare la torta di mele ce ne sono infinite, e infinite sono levarianti. La questione di fondo solo le mele. Le golden(quelle gialle)? O le deliziose stark (quelle rosse?). Alla“Stella Polare” dell’Hotel Bellevue di Cortina lo chef Clau-dio Spiller è sicuro e determinato. Nel menù del ristorantela torta di mele non manca mai, ed è realizzata con legolden, le migliori, dice Sfiller, quelle del Trentino AltoAdige, quelle con le quali si fanno gli strudel, per inten-derci. La stark è meglio consumarla fresca, spiega lo chef,va colta e mangiata così, per gustare la polpa bella e com-patta. La golden invece può diventare la regina della cucina,può essere abbinata a carte di maiale, alla cacciagione. Daprovare, suggerisce, il purea di mele con la cannella.

La torta di mele che si può gustare al ristorante del Bellevueè fatta così. Servono 800 gr di mele a pezzettoni senza buccia,180 gr di farIna 00, 100gr di burro morbido, 2 uova intere,100 grammi di zucchero semolato, una bustina di lievitovanigliato, 100 gr uva sultanina, una buccia di limone grat-tugiato. Mettere tutto in una terrina e mescolare con le mani;quando l'impasto ha ricoperto le mele, versare tutto in unatortiera e mettere nel forno ventilato già preriscaldato a 200°per un'ora. Lo chef consiglia l'aggiunta di un po' di grappanell'impasto. Accanto alla torta un po' di zabaglione nonguasterebbe. Vino consigliato: un passito di Pantelleria.

LA RICETTA DELLO CHEF

L’ Hotel Bellevue Suites & SPA di Cortina d’Ampezzo

IN VIAGGIOsabato 20 agosto 2016 pagina 5

EFFETTO CORTINA/2

Quella memorabile torta di meledi Francesco Vitale

riusciamo a mantenere un prezzoassolutamente concorrenziale.Magari la cosa difficile è con-vincere i clienti che possonomangiare in modo eccellentespendendo il giusto.

Cortina. Nobile deca-duta o nuova stella delturismo? Usato sicuro?Perché si dovrebberoscegliere vacanze am-pezzane piuttosto checercare sollievo altrove?

Perché come dicevo prima cisono servizi di alta qualità comenon si trovano in altre località;noi ci sentiamo molto forti grazieal conforto dei risultati ma l'Ho-tel Bellevue Suites & SPA non èl'unica eccellenza qui a Cortina.E poi sfido chiunque a trovareun luogo migliore. Venire quivuol dire rilassare la mente e ap-pagare gli occhi con quello cheprobabilmente è il panorama piùbello al mondo.

Estate o inverno.Quanto cambia per Cor-tina?

Cambia senza dubbio il tipo diclientela e di conseguenza l'ap-proccio. Noi però abbiamo vo-luto fare qualcosa di nuovo. Gra-zie ad un accordo con gli amicidi Mover possiamo offrire ancheservizi extra alberghieri di altis-sima qualità, guidati da un obiet-tivo comune. Far divertire i nostriclienti, a prescindere dalla sta-gione, con proposte innovativeed uniche sulla piazza cortinese.Innanzitutto con lo sci, che ri-mane il cavallo di battaglia perquesta località. Allora perchè nonfare una lezione con KristianGhedina che alle sue perle ditecnica sciistica unisce una gransimpatia ed umanità? Si proponeun’amicizia invece che un’ora disci.E poi l’esperienza della E-Bikeche rende le nostre montagne erifugi alpini raggiungibili conpoca fatica ad un ampissimo tar-get di clientela. Con esperteguide, in totale sicurezza si pos-sono fare tour dove in poche ore

ci si sente dei biker esperti. Siportano a casa stupendi ricordicarichi di emotività anche perchéspesso vissuti in squadra . Unadimensione che lo sport ti per-mette di riscoprire Comunque sia in estate che ininverno, ci piace proporre ai no-stri ospiti emozioni sportive a360° e poi customizzare l’attivitàsulle loro capacità tecniche edaspirazioni . Dal Nordic Walkingal rock climbing in estate, dallosci da fondo all’HelySki in in-verno. Con la E-Bike trasversaletutto l’anno. Un range di pro-poste in grado di soddisfare ognipalato sportivo che abbia vogliadi vivere l’outdoor nella ns me-ravigliosa conca ampezzana.

Quanto costa Cortina ri-spetto ad altre località?

Cortina d'Ampezzo è una loca-lità esclusiva, ovvio che costi dipiù. Quanto di più non credo siaimportante, è importante quelloche si offre all'ospite. Noi al Bel-levue crediamo di dare il meglioai nostri ospiti e al giusto prezzo.Vediamo che le critiche sonotutte molto positive. Vista inquesto modo potrei dirle cheCortina non costa più delle altrelocalità.

La sensazione che Cor-tina si sia lasciata an-dare contando sul vec-chio blasone è fondata?Vive ancora di rendita?Pochi servizi e a tirarvia, si punta su alcunescelte di facile guadagnosenza innovare, senzacercare una clientelascelta e colta che po-trebbe riempire l'am-pezzano anche fuori sta-gione? Le guide sonostanche e portano solo ingiro i bambini, estate einverno, non c'è più lapiscina, etc

Bella domanda! Sono qui datroppo poco tempo per poter dareun giudizio però posso parlareper quello che riguarda noi quial Bellevue Suites & SPA. Credo

L’Hotel Bellevue Suites &SPA di Cortina d’Ampezzo,storico albergo 4 stelle, edi-

ficato nel 1894 e situato nellacentralissima Corso Italia, è do-tato di ogni comfort tra cui unaSpa, una palestra dotata di mac-chinari all’avanguardia firmati Te-chnogym e un ampio garage.I due ristoranti, Stella Polare eBellevue, propongono una cucinalegata alla tradizione veneta rein-terpretata in modo creativo dallochef Claudio Sfiller, mentre l’am-pia terrazza è un’oasi immersanello scenario naturalistico delleDolomiti.Per il soggiorno gli ospitipossono scegliere tra le 20 ca-mere Classic e Deluxe, o gli ampied attrezzati suite apartment, 46in tutto tra Comfort, Superior eDeluxe, che dispongono da una atre camere da letto, balcone o ter-razza con splendidi affacci pano-ramici, zona salotto separata eangolo cottura su richiesta. I lo-cali sono tutti ispirati alla tradi-zione ampezzana, rifiniti da caldiparquet d’epoca e preziose boise-rie, interamente foderati con le-gno di abete o cirmolo, decoratida colonne con cornici intagliatee capitelli. Tutte le stanze sonofornite di TV LCD e Wi-Fi alta velo-cità. L’albergo è pet-friendly.

che il nostro hotel sia agli anti-podi rispetto a questa afferma-zione. Certo dobbiamo fare an-cora molto, specie sullestagionalità che sono ancoramolto brevi, ma questa è la no-stra prossima missione.

Infrastrutture. Cortinaè e resta ancora isolata,basta una frana per met-terla fuori uso, una ne-vicata per creare emer-genza. Non c'è il treno,la strada può essere im-pegnativa per larghitratti,.la vicenda dell'ae-

roporto non è chiara anessuno.

Siamo in montagna e spesso lanatura ce lo ricorda ma si sonofatti passi avanti. Quest'anno latanto temuta frana quasi non si èfatta sentire nonostante la pioggiaci abbia fatto compagnia quasitutti i giorni. Per la strada ciaspettiamo molto grazie ai mon-diali del 2021 che dovrebberoportare miglioramenti alle infra-strutture. A quel punto il trenopotrebbe non costituire una prio-rità mentre l'aeroporto si devefare. Di fatto c'è già, non essendo

mai stato effettivamente di-smesso quello attualmente esi-stente, quindi la messa a puntodel nuovo sedime non porterebbeneppure a grandi sconvolgimentinaturalistici. Pensi che per andarea Roma in auto ci vogliono oltre650km di strada asfaltata. Per an-darci in aereo bastano 2.5 km dipista. Mi pare una ragione suffi-ciente già così. Ma scherzi a partecredo che se vogliamo elevarequesta località al rango che me-rita sia davvero necessario do-tarla di infrastrutture moderne edi altissima qualità.

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sabato 20 agosto 2016 pagina 6REGIONI

Il jazz italiano torna all'Aquila

A settembre 600 musicistiper accompagnare la ricostruzione

"A fianco della ricostruzione che staprocedendo, la necessità era quelladi dimostrare che L'Aquila non è di-menticata, che è al centro dell'at-tenzione e del ricordo del Paese epuò tornare a vivere". Il ministro dibeni culturali e turismo Dario Fran-ceschini presenta così "Il jazz ita-liano per L'Aquila", la secondaedizione della manifestazione che,dal 2 al 4 settembre, raccoglie centoconcerti di seicento jazzisti italianiin venti luoghi recentemente portatia nuovo nella città de L'Aquila. L'ini-ziativa, realizzata da Franceschinicon il sindaco Massimo Cialente e ilmusicista Paolo Fresu in collabora-zione con la SIAE, prevede la parte-cipazione a titolo gratuito deimusicisti: "Non vogliamo che diventiun festival - sottolinea Fresu - ilsenso preciso è manifestare solida-rietà alla città, accompagnando laricostruzione della città fino al 2017e fotografando il jazz italiano". Duegiornate "preliminari", il 2 il 3 set-tembre, con un concerto swing inpiazza, aperto dalla banda di Paga-nica, e incontri sul rapporto tra jazz,turismo e sostenibilita', sul ruolo deilinguaggi dell'arte nella ricostru-zione sociale della vita dei cittadini

e sul presente e sul futuro del jazzitaliano. Cuore della manifesta-zione, realizzata in collaborazionecon la SIAE, sara' la maratona mu-sicale del 4 settembre che testimo-niera' il percorso di crescita dellacitta'. "Quest'anno vogliamo rad-

doppiare il pubblico", annuncia ilsindaco, ricordando che la tre giornicoincide con le manifestazioni per ri-cordare la Perdonanza plenaria per-petua di Celestino V e con un festivalespositivo dei prodotti enogastrono-mici di tutti i parchi italiani.

Sono Copenaghen e Cracoviale destinazioni di Ryanairche vanno ad aggiungersi

alle attuali sette rotte dall’aero-porto d’Abruzzo. Il prossimo anno,a partire da aprile e per tutta la sta-gione estiva, la capitale della Dani-marca e la principale meta turisticadella Polonia meridionale sarannodirettamente raggiungibili con lacompagnia low cost irlandese,prima compagnia aerea in Italia,mantenendo così fede al piano diespansione annunciato dopo il ritirodella sovratassa di 2,50 euro sui bi-glietti e il mantenimento della basedi Pescara. Ora i voli che rischia-vano di essere tagliati come quelliper Londra, Parigi, e Francofortesono di nuovo prenotabili per l’in-verno.Cracovia rientrava nell’elencodelle sette destinazioni indicate daRyanair subito dopo l’accordo congoverno e Regione. Copenaghen èstata ricavata grazie agli incroci traslot, orari e calendario. Restanoquindi in piedi le altre sei rotte (Du-blino, East Midlands, Valencia, Mar-siglia, Vilnius e Varsavia) per le qualiRyanair aspetta una risposta anchedalla Regione. Collegamenti che

rientrano nell’investimento da unmiliardo di dollari (denaro prece-dentemente allocato su Spagna,Polonia e Grecia e ora spostato sul-l'Italia) con l'apertura di 44 nuove

rotte (21 su Roma e Milano e 23sugli aeroporti regionali) annun-ciato n occasione della presenta-zione del Piano nazionale deitrasporti da parte del ministro Gra-

ziano Delrio. L’amministratore dele-gato di Ryanair Michael O’Learyprevede una crescita di 3 milioni deipasseggeri trasportati, che arrive-ranno a 35 milioni nel 2017 (+10%).

«Tutto questo «genererà 2.250nuovi posti di lavoro presso gli scaliitaliani», ha annunciato O’Leary cheha ringraziato il governo per aver an-nullato l'aumento della tassa.

Ryanair fa volare Pescaraa Copenaghen e Cracovia

QUI ABRUZZO

Da aprile 2017 la compagnia irlandese inserirà due nuove rotte per l'aeroporto abruzzese: Danimarca e Polonia. E da ottobre parte il collegamento con Torino: 60 euro il biglietto di andata e ritorno

Passeggiate fra i boschi e nonsolo per chi questo agosto hascelto il relax nella cittadina diPescasseroli. Ospitata nellesale di Palazzo Sibari, nel centrostorico, è tornata da venerdì 19agosto la rassegna di libri e cul-tura ideata e diretta da DaciaMaraini, che quest'anno aprecon il premio Strega Edoardo Al-binati e il suo La Scuola Catto-lica."Presentiamo alcuni libri che cisono sembrati belli e significa-tivi per una discussione pubblicadavanti al sempre attento e mo-tivato pubblico della piccolacittà fra le montagne che noiamiamo e che ci accoglie congentilezza d'animo e antica sol-lecitudine", spiega Maraini, sot-tolineando che si tratta di "tuttilibri di qualità, libri che hannoanche vinto grandi premi". Incartellone, elenca la scrittrice,oltre al libro di Albinati, "Dovetroverete un altro padre come ilmio di Rossana Campo, che haguadagnato il premio Strega

Giovani, o un romanzo delicatoe forte sulla prima guerra mon-diale come Le regole del fuocodi Elisabetta Rasy", ma ancheil libro di "un pensatore corag-gioso come Vito Mancuso cheha lanciato l'idea di una teolo-gia laica, o ancora il libro di af-fascinanti racconti sugli immi-grati curati da Claudio Volpe, oil saggio storico di Claudia Ga-limberti sulle Donne della Re-pubblica e per finire il libro diun grande giornalista, collabo-ratore del Corriere della Sera,come Paolo Di Stefano".

Libri e cultura,Pescasseroli riparte

ALBINATI APRE FESTIVAL LIB(E)RI