Non solo abiti... 2013 05 17

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17 MAGGIO 2013 Nel rispondere al bisogno di indumenti si cerca di dare anche informazioni e aiuti alle persone Non solo abiti, la carità si veste di dialogo L’esperienza dell’Armadio del povero, dal 1968 nel nome di Padre Lino ll’armadio del Povero è ancora vivissima e presente la figura di Padre Lino dove il frate della Speranza ha vissuto ed ha svolto il Suo apostolato. La Sua profezia e la Sua testimo- nianza è ispiratrice di gesti di carità non straordinari, ma esercitati nella normalità del quotidiano, e nel tessuto so- ciale della città. Padre Lino ha testimoniato un amore senza confini, un amore capace di incidere po- sitivamente nella vita dei più bisognosi, un amore capace di rendere anche i poveri pro- A tagonisti del proprio presente e del proprio futuro. L’Armadio della Solidarietà è un servizio nato nel 1968 nel ricordo di Padre Lino da un’i- dea di Padre Pietro Rossi ed ogni lunedì dalle 9 alle 13 ve- ste centinaia di persone, par- ticolarmente bambini e gio- vani, bisognosi di indumenti, ma ancora più di calore uma- no, di ascolto e di dialogo. Il segreto della continuità di questo servizio è l’amore per la gente accettata e rispettata nella sua diversità e la pre- ghiera che sostiene questo agire. Gli obiettivi che ci poniamo anche in questo anno di grande crisi non vogliono es- sere solo assistenziali ma vo- gliono mirare prima di tutto alla “promozione” ed alla “autopromozione” delle per- sone che approdano a questo centro di prima linea e che vanno ascoltate ed accettate per quello che sono: non vo- gliono pietà ma un incontro ed un momento di condivi- sione. Pertanto nel rispondere al bi- sogno di indumenti si cerca di dare a questi amici le infor- mazioni necessarie per evita- re, nel limite del possibile, il “cronicizzarsi” delle difficoltà emergenti. Ai bisogni primari si cerca di dare risposte concrete, per- tanto chi ha fame, chi ha fred- do, chi è senza casa trova nel- la “rete” delle nostre comu- nità la possibilità di essere aiutato. All’Armadio del Pove- ro per tentare di migliorare i nostri interventi abbiamo predisposto da qualche tem- po una scheda informativa e di orientamento, che viene consegnata e presentata ad ogni persona che chiede aiu- to. In questa scheda vengono evidenziati tutti i servizi pre- senti sul territorio ai quali ogni persona può rivolgersi per tentare almeno di uscire da una situazione di povertà e di emarginazione. I bambini in genere sono in- seriti nel territorio più dei lo- ro genitori perché frequen- tando la scuola conoscono bene l’italiano e di conse- guenza sono più integrati del- le loro famiglie. Per loro ab- biamo predisposto uno spa- zio giochi perché ricordino più l’aspetto ludico che l’a- spetto assistenziale. Anna Maria Baiocchi responsabile

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Vita Nuova

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Non solo abiti, la carità si veste di dialogoL’esperienza dell’Armadio del povero, dal 1968 nel nome di Padre Lino

ll’armadio del Povero èancora vivissima epresente la figura di

Padre Lino dove il frate dellaSperanza ha vissuto ed hasvolto il Suo apostolato. LaSua profezia e la Sua testimo-nianza è ispiratrice di gesti dicarità non straordinari, maesercitati nella normalità delquotidiano, e nel tessuto so-ciale della città. Padre Lino ha testimoniatoun amore senza confini, unamore capace di incidere po-sitivamente nella vita dei piùbisognosi, un amore capacedi rendere anche i poveri pro-

A tagonisti del proprio presentee del proprio futuro.L’Armadio della Solidarietà èun servizio nato nel 1968 nelricordo di Padre Lino da un’i-dea di Padre Pietro Rossi edogni lunedì dalle 9 alle 13 ve-ste centinaia di persone, par-ticolarmente bambini e gio-vani, bisognosi di indumenti,ma ancora più di calore uma-no, di ascolto e di dialogo.Il segreto della continuità diquesto servizio è l’amore perla gente accettata e rispettatanella sua diversità e la pre-ghiera che sostiene questoagire.

Gli obiettivi che ci poniamoanche in questo anno digrande crisi non vogliono es-sere solo assistenziali ma vo-gliono mirare prima di tuttoalla “promozione” ed alla“autopromozione” delle per-sone che approdano a questocentro di prima linea e chevanno ascoltate ed accettateper quello che sono: non vo-gliono pietà ma un incontroed un momento di condivi-sione.Pertanto nel rispondere al bi-sogno di indumenti si cercadi dare a questi amici le infor-mazioni necessarie per evita-

re, nel limite del possibile, il“cronicizzarsi” delle difficoltàemergenti.Ai bisogni primari si cerca didare risposte concrete, per-tanto chi ha fame, chi ha fred-do, chi è senza casa trova nel-la “rete” delle nostre comu-nità la possibilità di essereaiutato. All’Armadio del Pove-ro per tentare di migliorare inostri interventi abbiamopredisposto da qualche tem-po una scheda informativa edi orientamento, che vieneconsegnata e presentata adogni persona che chiede aiu-to. In questa scheda vengono

evidenziati tutti i servizi pre-senti sul territorio ai qualiogni persona può rivolgersiper tentare almeno di uscireda una situazione di povertà edi emarginazione.I bambini in genere sono in-seriti nel territorio più dei lo-ro genitori perché frequen-tando la scuola conoscono

bene l’italiano e di conse-guenza sono più integrati del-le loro famiglie. Per loro ab-biamo predisposto uno spa-zio giochi perché ricordinopiù l’aspetto ludico che l’a-spetto assistenziale.

Anna Maria Baiocchiresponsabile