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“Non c’è nulla di più pratico di una buona teoria” GREGORY BATESON Premessa La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità , dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo (comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media). Indietro PTOF scuola media Indietro PTOF primaria

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“Non c’è nulla di più pratico di una buona teoria”

GREGORY BATESON Premessa

La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo.

Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.

La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.

Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni.

Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità , dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella scuola del primo ciclo (comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media).

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Gruppo di lavoro Alla realizzazione del Curricolo in verticale dell’Istituto Comprensivo “A. STOPPANI” hanno contribuito tutti i docenti, in particolare : Scuola Primaria insegnanti: Gurzillo, Trabattoni Fumagalli, Alessandrini Scuola Secondaria di Primo Grado insegnanti: Arienti, Ciranna, Zonca Coordinamento generale insegnante: Zonca Supervisione grafica insegnante: Aiello

Dirigente Scolastico: prof. Francesca Di Liberti

INTRODUZIONE Il cammino avviato da questo gruppo di lavoro è quello di creare la condizione di una collaborazione fattiva tra docenti dello stesso Istituto Comprensivo e di intraprendere un percorso di sfida nel ripensare l’esperienza del “fare scuola” che permetta di: • coniugare la teoria, indispensabile per promuovere un processo costantedi innovazione, con la pratica, frutto dell’esperienza di tutti docenti; • fornire una progettazione per competenze;• educare “la persona” come soggetto unico e irripetibile nel contesto in cuicresce e opera.

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INTRODUZIONE Il lavoro di gruppo si è svolto secondo le seguenti modalità: • corso di aggiornamento “Curricolo in verticale e certificazione delle competenze”• incontri tra docenti dell’Istituto per avviare una collaborazione e pianificazione del progetto• formazione di commissioni verticali e trasversali rispetto alle discipline• formazione di gruppi di lavoro per disciplina e confronto con le Indicazioni Nazionali• definizione del concetto di competenza, curricolo e verticalità del curricolo• creazione di tabelle per elaborare traguardi, obiettivi, livelli di competenze• stesura del curricolo attraverso nuclei fondanti, abilità, conoscenze e livelli di competenze

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Lavorare insieme ha comportato la necessità di:

• ripensare alla programmazione di Istituto• riflettere su cosa significa programmare per competenze• ripensare al percorso formativo che compie lo studente dalla scuola primaria alla scuola

secondaria di primo grado• costruire un percorso di apprendimento graduale e di raccordo tra scuola elementare e scuola

media• conciliare le richieste delle Nuove Indicazioni con le esigenze della nostra scuola e della nostra

realtà di appartenenza• pensare la scuola non solo come luogo di trasmissione di un patrimonio culturale ma anche

come luogo di ricerca e condivisione di valori sostenuti dalle famiglie• prendere consapevolezza che il Curricolo così elaborato sarà testato, sviluppato, affinato

anche successivamente con la collaborazione e l’interazione di diversi attori educativi, diambienti e risorse dentro e fuori l’istituzione scolastica, i quali si impegneranno ad integrarlo.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

2000 - 1 settembre Legge dell’Autonomia delle Istituzioni scolastiche 2007 - Nuove Indicazioni per il Curricolo 2009 - Ambiti disciplinari - Assi culturali 2009 - Quadri di riferimento SNV (Invalsi) e Ocse (Pisa) 2012 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell’infanzia

e del Primo ciclo di Istruzione 2013 - Misure di accompagnamento delle Indicazioni nazionali 2012 2015 - Atto di indirizzo del dirigente scolastico

Il MIUR, con la CM 3 marzo 2015, introduce, sia pure in via sperimentale, anche il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e del primo ciclo, direttamente collegato alle Indicazioni. Il Curricolo è inserito nel PTOF 2015 – 2018.

Il modello definitivo di certificazione entrerà in vigore con l’a.s. 2016/2017 e assume le dimensioni del Profilo come criteri per la certificazione delle competenze

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE

All’interno dei principi della Costituzione, la scuola italiana si pone la finalità generale dello sviluppo armonico e integrale della persona nella promozione della conoscenza e nel rispetto/ valorizzazione delle diversità individuali; inoltre l’orizzonte di riferimento cui tende è il quadro delle seguenti competenze – chiave per l’apprendimento permanente , definite, con la Raccomandazione del 18.12.2006, dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea.

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Le Indicazioni nazionali intendono promuovere e consolidare le competenzeculturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita,

le competenze-chiave europee.

Comunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniere

Competenze in matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Competenza digitale Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

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comunicazione madrelingua

comunicazione lingue straniere

matematica scienza

tecnologia

competenza digitale

imparare a

imparare

competenze sociali e civiche

spirito di iniziativa e

intraprendenza

consapevolezza ed espressione

culturale

Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea.

Le prime quattro e l’ottava descrivono gli ambiti culturali in cui il soggetto opera e in cui realizza le proprie esperienze e indagini; la quinta, la sesta e la settima descrivono gli strumenti metodologici, metacognitivi, progettuali e le capacità sociali e relazionali necessarie per muoversi e operare nel mondo. L’ottava indica anche il significato del retaggio storico, delle arti, della letteratura, per la comunicazione e la relazione e per la costruzione dell’identità sociale e collettiva.

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Imparare ad imparare Progettare

Comunicare Collaborare e partecipare

Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi

Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione

Competenze chiave di cittadinanza

correlate alle 8 competenze chiave da acquisire al termine dell’istruzione

obbligatoria D.M. 22/08/2007

Sono competenze trasversali comuni a tutte le discipline e agli ordini di scuola

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Le otto competenze chiave costituiscono una “rete” : lavorando sull’una, si toccano le altre.

La competenza è ….. “……comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia “.

A scuola, solo una didattica incentrata su compiti autentici, contestualizzati, su problemi e sull’apprendimento sociale e cooperativo, può permettere di sviluppare competenze chiave.

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Finalità e organizzazione del curricolo: utilizzare i saperi disciplinariin modo integrato per affrontare situazioni e problemi concreti, mobilitare saperi diversi e risorse personali per gestire situazioni, costruendo nel contempo nuove conoscenze e abilità, sempre con la finalità ultima della formazione della persona e del cittadino.

Una scuola inclusiva: le didattiche che mirano allo sviluppo di competenze sonoper loro natura inclusive. Esse fanno leva sulle risorse degli alunni, sul mutuo-aiuto e sulla collaborazione tra pari; mettono al centro l’apprendimento in situazione, nell’esperienza vissuta e concreta, che arriva a teoria attraverso l’uso della parola per discutere, confrontarsi, narrare, riflettere, condividere, definire.

La valutazione: nell’attuale ordinamento sono richieste alla scuola due tipi divalutazione, complementari e concorrenti: quella di profitto e la valutazione e certificazione delle competenze. Nell’anno scolastico 2016/2017 il modello di certificazione, introdotto in forma sperimentale dal MIUR, entrerà obbligatoriamente a regime, con le modificazioni che la sperimentazione avrà indicato come opportune e supportato, eventualmente, da modifiche di tipo normativo in tema di valutazione.

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Metodologie e strategie educative •Il curricolo in verticale si struttura nel rispetto di finalità, traguardi per lo sviluppo dicompetenze, obiettivi di apprendimento, valutazione, certificazione delle competenze e si esplicita nel profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione.

•Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo ildialogo e la riflessione su quello che si fa.

•Incoraggiare l’apprendimento collaborativo perché imparare non è solo un processoindividuale, ma possiede anche una dimensione comunitaria.

•Creare le condizioni che definiscono l’ambiente di apprendimento.

•Assegnare compiti di realtà: gli alunni devono poter lavorare concretamente intorno aun problema, indagare, gestire e risolvere situazioni…..individualmente e, anche più frequentemente, a coppia o nel piccolo gruppo.

•Costruire Unità di Apprendimento: sono moduli formativi che si concretizzano in unaserie di compiti significativi che permettono agli alunni di agire comportamenti competenti.

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Grazie a tutti per la vivace collaborazione

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