Nome società “Cesare Consonni” di Arcene (BG). “CONSONNI ......Giornalino di informazione...

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Anno 4. Numero 1 “CONSONNI” NEWS Notizie di rilievo: EVENTI ATTUALITA’ CULTURA VIAGGI GARA KANGOUROU INFORMAZIONE Editoriale pag. 2 Orientamento e iscrizioni pag. 3 Noi al tempo del Corona virus pag. 9 Le pandemie della storia pag.16 In marcia per i diritti pag.18 Vacanza studio: investi- mento per il futuro pag.19 Classifica Kangourou della matematia 2020 pag.20 Sommario: Cari studenti, famiglie, docenti, personale tutto, è attraverso le pagine di questo numero natalizio del nostro giornalino che desidero Vi giunga il più sincero Augurio affinché l’imminente Santo Natale possa essere per ognuno momento di grande e ritrovata serenità. Pagine che scoprirete ricche dell’entusiasmo con cui stiamo vivendo, giorno per giorno, il ritorno a scuola, il calore di classi sorridenti e operose. Miei carissimi bambini e bambine, ragazzi e ragazze, orizzonte del nostro percorso di ricerca e miglioramento, a voi va, innanzitutto, il mio particolare ringraziamento per il senso di responsabilità mostrato nell’affrontare questo delicato periodo. La scuola è un bene prezioso, da difendere, lo avete detto voi con rinnovata consapevolezza, lo abbiamo ribadito insieme. Le nostre armi oggi sono mascherine “a tempo pieno”, distanziamento, nuove regole stringenti e piccole rinunce. Ma niente è pari al piacere di stare tra i banchi nel seguire le lezioni. Siate sempre così! Capaci di affrontare con forza qualunque sfida e difficoltà, guidati dal valore della solidarietà e del rispetto verso l’altro, chiunque esso sia. Con gli alunni, l’altra metà dell’anima e del cuore della scuola sono gli Insegnanti. Quotidianamente e in varie forme, dedicano passione, energia, nonostante i repentini cambiamenti e l’incertezza del momento. Possano sempre riconoscere, nascoste tra le fatiche e la complessità, la bellezza, la delicatezza e l’importanza proprie di una professione cardine della nostra struttura sociale. Ringrazio Voi Genitori, i Rappresentanti dei Consigli di classe, i componenti del Consiglio d’Istituto per il costante supporto e il prezioso lavoro di “squadra”, nonché le Amministrazioni locali per la partecipazione e la puntuale risposta alle necessità della scuola. Al Dsga, al personale amministrativo e ai collaboratori scolastici, un sentito ringraziamento per il proficuo e incessante impegno, in un periodo di nuove e intense sfide che hanno costretto ad una riorganizzazione dell’istituzione scolastica, inimmaginabile fino a qualche tempo fa. Un grazie di cuore, infine, allo staff di presidenza che mi supporta quotidianamente con generosa dedizione e professionalità. Buon Natale e buona lettura! Il Dirigente scolastico Prof.ssa Natascia Senatore Saluti e auguri del Dirigente scolastico Dicembre 2020 Giornalino di informazione dell’Istituto Comprensivo “Cesare Consonni” di Arcene (BG).

Transcript of Nome società “Cesare Consonni” di Arcene (BG). “CONSONNI ......Giornalino di informazione...

Anno 4. Numero 1

“CONSONNI” NEWS

Nome soc iet à

Notizie di rilievo:

EVENTI

ATTUALITA’

CULTURA

VIAGGI

GARA KANGOUROU

INFORMAZIONE

Editoriale pag. 2

Orientamento e iscrizioni pag. 3

Noi al tempo del Corona

virus

pag. 9

Le pandemie della storia pag.16

In marcia per i diritti pag.18

Vacanza studio: investi-

mento per il futuro

pag.19

Classifica Kangourou della

matematia 2020

pag.20

Sommario:

Cari studenti, famiglie, docenti, personale tutto, è attraverso le pagine di questo numero natalizio del nostro giornalino che desidero Vi giunga il più sincero Augurio affinché l’imminente Santo Natale possa essere per ognuno momento di grande e ritrovata serenità.

Pagine che scoprirete ricche dell’entusiasmo con cui stiamo vivendo, giorno per giorno, il ritorno a scuola, il calore di classi sorridenti e operose.

Miei carissimi bambini e bambine, ragazzi e ragazze, orizzonte del nostro percorso di ricerca e miglioramento, a voi va, innanzitutto, il mio particolare ringraziamento per il senso di responsabilità mostrato nell’affrontare questo delicato periodo.

La scuola è un bene prezioso, da difendere, lo avete detto voi con rinnovata consapevolezza, lo abbiamo ribadito insieme. Le nostre armi oggi sono mascherine “a tempo pieno”, distanziamento, nuove regole stringenti e piccole rinunce. Ma niente è pari al piacere di stare tra i banchi nel seguire le lezioni.

Siate sempre così! Capaci di affrontare con forza qualunque sfida e difficoltà, guidati dal valore della solidarietà e del rispetto verso l’altro, chiunque esso sia.

Con gli alunni, l’altra metà dell’anima e del cuore della scuola sono gli Insegnanti. Quotidianamente e in varie forme, dedicano passione, energia, nonostante i repentini cambiamenti e l’incertezza del momento. Possano sempre riconoscere, nascoste tra le fatiche e la complessità, la bellezza, la delicatezza e l’importanza proprie di una professione cardine della nostra struttura sociale.

Ringrazio Voi Genitori, i Rappresentanti dei Consigli di classe, i componenti del Consiglio d’Istituto per il costante supporto e il prezioso lavoro di “squadra”, nonché le Amministrazioni locali per la partecipazione e la puntuale risposta alle necessità della scuola.

Al Dsga, al personale amministrativo e ai collaboratori scolastici, un sentito ringraziamento per il proficuo e incessante impegno, in un periodo di nuove e intense sfide che hanno costretto ad una riorganizzazione dell’istituzione scolastica, inimmaginabile fino a qualche tempo fa.

Un grazie di cuore, infine, allo staff di presidenza che mi supporta quotidianamente con generosa dedizione e professionalità.

Buon Natale e buona lettura!

Il Dirigente scolastico Prof.ssa Natascia Senatore

Saluti e auguri del Dirigente scolastico

Dicembre 2020

Giornalino di infor mazione del l ’ Ist i tuto Compr ensivo

“Cesar e Consonni” di Ar cene (BG).

Editoriale

PAGINA 2 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

In questa prima uscita del giornalino di Istituto, oltre che alle consuete rubriche che raccontano l'apparente routine quotidiana in continua fase di riadattamento, abbiamo voluto pubblicare storie, riflessioni e disegni dei nostri alunni che, nello scorso anno scolastico, hanno vissuto il drammatico periodo di quarantena legato alla pandemia del Covid-19. A dar voce alle emozioni e alle loro impressioni sono gli stessi studenti che si trovano tuttora a far i conti con l'emergenza sanitaria, che ci coinvolge tutti in prima linea per tenere a bada il temibile nemico invisibile: il Covid-19. La raccolta dei loro documenti vuole rappresentare una piccola ed umile fonte storica di questo evento epocale che sta colpendo il mondo intero. Non ci sof-fermeremo, in questo piccolo spazio, a parlare del mo-do in cui il nemico invisibile si è annidato in mezzo a noi, poiché le pagine successive ve ne daranno conto. Pertanto, è opportuno ringraziare i nostri alunni che, pur vivendo un momento di grande disagio, grazie all'impegno e all'interesse manifestato, sono stati capaci di trasformare l'emergenza in opportunità. Hanno cer-cato con l'immancabile contributo e vicinanza assidua delle proprie famiglie, dei docenti e di tutto il personale della scuola di non farsi contagiare dalla paura e di ren-dere le difficoltà un'eccezionale occasione per diventa-re un po' più consapevoli e più responsabile verso se stessi, verso gli altri e verso il nostro Paese che sta pa-tendo anche pesanti conseguenze economiche. Come tutti gli adulti che sono stati investiti inaspetta-tamente da questa tragedia, anche i nostri studenti, nel loro piccolo, hanno saputo adottare l'arte della resilien-za. Si sono saputi reinventare anche come studenti nell'approccio ad una didattica a distanza, che ha l’am-bizione di innovare le canoniche situazioni di apprendi-mento, con l'intento di sviluppare conoscenze e compe-tenze in modo del tutto nuovo. D’altra parte, questo nuovo approccio didattico cerca di far vivere ai nostri studenti questo pezzo di Storia come una lezione di im-pegno sociale e di civiltà. Buona lettura!

La redazione.

Orientamento classi terze: la parola agli studenti...

Orientamento iscrizioni anno scolastico 2021/22: date, scadenze e presentazioni.

PAGINA 3 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Il MIUR informa che le iscrizioni all’anno scolastico 2021/2022 si potranno inoltrare dal 4 al 25 gennaio 2021, esclusiva-mente online per quanto riguarda le scuole medie. I moduli delle iscrizioni potranno essere compilati dalle famiglie a partire dalle ore 8:00 del 4 gennaio fino alle ore 20:00 del 25 gennaio, ma le famiglie potranno accedere al portale già a partire dalle ore 9:00 del 19/12/20. La procedura deve essere fatta online tramite il portale del MIUR www.istruzione.it/iscrizionionline/ Chi ha già un'identità digitale SPID potrà accedere al portale con le proprie credenziali mentre chi ha difficoltà potrà chiedere direttamente alle segreterie degli istituti scolastici o guardare il tutorial del MIUR. Si precisa che le famiglie possono presentare una sola domanda di iscrizione.

Open days dell’istituto Comprensivo “C.Consonni” Prima di Natale, sul sito della scuola www.icarcene.edu.it , saranno disponibili brevi video di presentazione dei plessi che costituiscono il nostro Istituto.

Scadenze e presentazioni per iscrizioni Anno Scolastico 2021/2022: ∙ Iscrizioni Scuola Secondaria di Secondo Grado: dal 4 al 25 gennaio 2021. Tutti gli incontri di presentazione delle scuole da parte del D.S. alle famiglie interessate si svolgeranno in videoconferenza, tramite la piattaforma Google Meet, secondo modalità che saranno comunicate in seguito e seguendo il calendario riportato:

∙ Scuola Infanzia: giovedì 7 gennaio 2021, dalle ore 17.30 alle ore 18:15.

∙ Scuola Primaria: venerdì 8 gennaio 2021, dalle ore 17:30 alle ore 18:15 oppure venerdì 15 gennaio 2021, dalle 18:30 alle 19:15.

∙ Scuola Secondaria Primo Grado: venerdì 8 gennaio 2021, dalle 18:30 alle 19:15 oppure venerdì 15 gennaio 2021, dalle 17:30 alle 18:15.

SCELTE DIVERSE, ESSERI UNICI !

In questi giorni a scuola tutti gli alunni delle classi terze stanno partecipando ad un percorso di orien-tamento per essere aiutati nella scelta della scuola secondaria di secondo grado. Quest’esperienza non la dimenticherò mai perché so che la scelta che sto affrontando contribuirà a co-struire un pezzo della mia vita. Non è stato facile esserne convinta, ma grazie all’aiuto delle mie profes-soresse e ad una esperta che ci ha incontrati ora so quale scuola scegliere. All’inizio di questa esperienza ognuno di noi pensava fosse facile decidere che cosa avremmo potuto fare in futuro, eppure quasi subito abbiamo capito che non sono solo le materie scolastiche a dover determi-nare la nostra scelta, bensì le nostre passioni, perché è solo grazie ad esse che possiamo davvero intuire ciò che vogliamo fare nella vita. Sono state molte le mie emozioni in questo periodo, per esempio l’agitazione di non essere all’altezza della scuola che voglio fare, la curiosità di scoprire nuovi posti e l’entusiasmo di conoscere nuove perso-ne. Confrontandomi con alcuni miei compagni le emozioni che ci accomunano sono la tristezza e allo stesso tempo la paura di non vederci più, ma così abbiamo capito di essere tutti una grande famiglia e che anche se prenderemo strade diverse alla fine potremo trovarci in altre occasioni per condividere le nostre esperienze. Alla fine forse è questo che ci rende tutti speciali, l’essere diversi dagli altri e avere passioni, interessi e abilità differenti. È già da diversi mesi che ho in mente il liceo artistico, mi piace l’arte, comunicare attraverso il disegno, progettare gli spazi interni della casa e così nei mesi estivi mi sono informata su questa scuola. Ho anche avuto la possibilità di parlare con due persone che hanno frequentato il liceo artistico e il loro entusiasmo mi ha incoraggiato. Mi dispiace invece non aver la possibilità di visitare fisicamente la scuo-la, potrò fare l’open-day solo online e farmi un’idea sentendo i racconti degli altri. Probabilmente sarò l’unica della mia classe a fare questa scelta ma è più forte la voglia di provare que-sta esperienza della paura di essere da sola ad affrontarla. Maria Zucchinali, 3aA. Arcene Docente revisore: prof.ssa Stefania Camera

PAGINA 4 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

ORIENTARSI E SAPER SCEGLIERE

Quest'anno, noi ragazzi di terza, avremo il nostro primo esame di stato. L'ansia sarà la prima cosa che mangeremo a colazione. Avremo la costante paura di non ricordarci niente, ma prima di tutto que-sto, dobbiamo capire chi vogliamo essere in futuro; scavare nella nostra mente, per poter capire chi siamo e chi vogliamo essere. Molti hanno il sogno nel cassetto sin dalla nascita; altri invece vogliono studiare e proseguire gli studi anche all'università. Ci sono diversi indirizzi di studio che possono aiutarci a capire se vogliamo essere una mente scientifi-ca o una mente umanistica. Molti di noi hanno preferito gli istituti tecnici o anche quelli professionali e forse hanno solo intuito ciò che vorrebbero fare nella vita. Secondo me, dobbiamo innanzitutto essere noi a scegliere quale strada proseguire. Non dobbiamo esse-re condizionati dalle idee di qualcun altro. Quest'anno, però, sarà anche il nostro ultimo anno insieme, visto che a partire da settembre dell’anno prossimo (2021), dovremo incominciare un nuovo percorso di studi: nuovi professori, nuovi compagni, ma anche nuovo paese, perché essendo nati e cresciuti ad Arcene, privo di scuole superiori, dovremo spostarci per continuare a studiare. Nonostante ció, le bellissime amicizie nate alle elementari non si scioglieranno mai. Per quanto riguarda lo studio non dobbiamo sottovalutare nessuna scuola superiore per quanto possa sembrarci "facile”. Ogni scuola ha il suo livello alto di studio e non dobbiamo mai pensare che non po-tremo farcela, bisogna solo metterci impegno e costanza nello studio. Studiare non è una cosa da "secchioni" anzi, ci permette di potenziare la nostra intelligenza e darci una cultura. Ci sono così tante scuole che possono darci un lavoro dopo aver compiuto diciotto anni, ma ci sono anche licei che ci daranno la possibilità di ampliare gli studi anche alla università: bisogna solo orien-tarsi e saper scegliere con la propria testa e il proprio istinto.

Semra Redjepi, 3aB Arcene Supervisore: prof. Mario Morabito

GUARDARSI DENTRO PER SCEGLIERE Hey, ciao persona che legge! Io sono Giada e oggi ti racconterò in breve com’è stato il mio percorso di orientamento in questo anno poco piacevole. Fino a qualche settimana fa non avevo affatto idea di quale scuola avrei potuto fre-quentare perché detto sinceramente non avevo idea di cosa mi piacesse fare. Piano piano, grazie anche alle attività di orientamento, ho capito che mi piacerebbe studiare le scienze umane perché mi interes-sano molto le materie umanistiche e soprattutto il mondo interiore delle persone. Così mi sono fatta coraggio e ho deciso di ascoltare le mie passioni, i miei desideri e le mie inclinazioni… sperando di non sbagliare. Ma questo solo il tempo potrà dirmelo! Giada Tavoletti, 3aA Arcene Docente revisore: prof.ssa Stefania Camera

PAGINA 5 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

ORIENTAMENTO 2.0 È arrivato, più velocemente del previsto, il momento di dover riflettere e prendere una decisione importan-te, forse la più importante che abbiamo preso finora. Quella di dover scegliere la scuola da fare il prossimo anno. Per cercare di fare una scelta il più ponderata possibile, con il professor Morabito, stiamo affrontando il tema dell’orientamento scolastico, con la lettura di alcuni testi, test e riflessioni. Personalmente credo che questo percorso sia molto stimolante perché mi permette di mettere in discussione le mie passioni e le mie conoscenze (ancora poche) e di far emergere degli aspetti di me che ancora non conosco. Penso che per tutti noi sia emozionante, ma allo stesso tempo ci spaventa un po’ rispondere alla domanda: “Cosa vorresti fare da grande? Quale pensi sia la scuola più adatta a te?” Insomma, la paura di sbagliare scuola è tanta. Per poter scegliere con maggiore sicurezza la scuola superiore, oltre al percorso scolastico, faremo due incontri con un’esperta che ci darà ulteriori informazioni. Anche le scuole secondarie di secondo grado si sono organizzate al meglio per permetterci di scoprire i vari istituti e i vari indirizzi di studio proponendo Open Day e Open Stage on line. Io per esempio ho partecipato alla presentazione di un liceo scientifico. La dirigente, alcuni professori e un paio di alunni ci hanno presentato la scuola, i percorsi formativi didattici e quelli opzionali fuori dall’orario scolastico. La cosa che più mi è piaciuta sono stati i laboratori interattivi. Ne abbiamo fatti due: uno di fisica e uno di latino associato all’arte. E devo ammettere che il latino mi ha stupito molto. Forse perché è stato presentato in modo originale e divertente. Stiamo diventando grandi e questo comporta che in noi debba crescere la consapevolezza che dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte, di schierarci e di esprimere le nostre opinioni senza paura e soprattutto senza lasciarci condizionare. Credo che un aiuto molto importante lo avremo grazie alla reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole. Questa nuova disciplina (nuova per la nostra generazione, ma che i nostri genitori facevano fino ad alcuni anni fa), interesserà in modo trasversale tutte le materie e ci permetterà di avere conoscenze, abilità, atteggiamenti e competenze necessarie all’esercizio dei nostri diritti e doveri e alla partecipazione attiva alla vita democratica della società, perché noi saremo i cittadini di domani. In questi mesi, appunto, dovremo compiere la nostra prima scelta responsabile e mi auguro che grazie all’orientamento e all’educazione civica, tutti noi saremo in grado di scegliere in modo consapevole la scuola per il nostro futuro.

Mattia Raffaele Maritato, 3a B Arcene Supervisore: Prof. Mario Morabito

“NON TUTTE LE STRADE SONO UN PERCORSO!” Ciao, io sono Marco, ho tredici anni e, come ogni mio coetaneo, devo decidere tra le numerosissime stra-de davanti a me quella da intraprendere e che inevitabilmente influenzerà il mio futuro. Purtroppo, a differenza di quello che canta Jovanotti, io a causa di questa situazione surreale non mi sento un ragazzo fortunato, perché sono un po’ limitato nella decisione: non posso ad esempio visitare le scuole che potrebbero interessarmi, ma grazie al mio carissimo amico Internet sono riuscito comunque a raggirare e superare il problema. Io penso che per decidere del mio futuro è ancora abbastanza presto, ma questo è sicuramente il tempo adatto per porre le fondamenta per quello che sarà della mia vita: sto per entrare nel mondo dei “grandi” e devo intraprendere un percorso dotato di senso, non una strada qualsiasi; devo concentrarmi su ciò che amo fare oggi, più che su ciò che mi piacerebbe fare domani. Sì, io sono dell’idea che noi tredicenni dobbiamo scegliere il nostro percorso partendo da quello che ora ci piace e non dobbiamo magari scegliere una scuola solo pensando alle opportunità di lavoro future. Sì, que-ste sono certamente importanti, ma non possono rappresentare l’unico criterio di scelta. Sono pronto a scegliere? Sì, il mio percorso mi attende e ribadisco MIO perché credo che debba essere unicamente mia la scelta e che non debba deve essere condizionata da nessuno. Sì, è giusto essere aiutati, guidati, ma non influenzati…magari proprio dalla nonna che ti vuole medico quando tu, la matematica e le materie scientifiche siete co-me Zidane e Materazzi! Buona fortuna a me e a tutti quelli che come me cominceranno un nuovo cammino!

Marco Masotti, 3aA Arcene Docente revisore: prof.ssa Stefania Camera

SARÀ LA SCELTA GIUSTA?

PAGINA 6 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Questo 2020 è stato un anno molto particolare, carico di emozioni quali la paura, l’incertezza,

l’agitazione, ma anche la consapevolezza di avere vicino persone importanti che mi hanno aiutato ad affrontare questi momenti che resteranno per sempre nella memoria di ognuno di noi e nei libri di sto-ria delle generazioni future. Inoltre le settimane future saranno ancora di più cariche di pensieri e preoccupazioni, perché dovremo affrontare una scelta molto importante: la scelta del nostro futuro scolastico, ponendoci la classica domanda: “Cosa farò da grande?” All’inizio della scuola, quando a scuola si poteva ancora andare, avevo un sacco di idee confuse tra loro e tantissima insicurezza che però poco alla volta è diminuita grazie ai vari test fatti, al magnifico lavoro svolto con i professori, ma soprattutto è stato utile parlare e confrontarsi con loro perché ci hanno chiarito molti dubbi. Inoltre è stato molto bello anche il percorso di orientamento cominciato con Cristina, che ci ha illustrato i vari tipi di scuola dal professionale, al tecnico fino ai licei. Così, un po’ alla volta, ho potuto schiarirmi le idee e con l’aiuto dei miei genitori ho prenotato alcuni Open Day. L’idea da una parte mi rende felice ma dall’altra mi fa un po’ paura, perché non po-ter visitare fisicamente la scuola, vedere cosa c’è intorno, conoscere di persona i professori che avrò è triste ed ho paura di fare una scelta sbagliata. Pensando poi all’anno che verrà ho la preoccupazione di dover affrontare il nuovo inizio ancora in DAD, lontano da tutto e da tutti, senza poter vivere l’emozione di prendere un treno da sola, passeggia-re per arrivare a scuola con le mie nuove compagne, fermarci in biblioteca o a scuola per una ricerca…. Mia mamma in questi giorni mi ha raccontato che gli anni delle superiori per lei hanno rappresentato un bel periodo, durante il quale da ragazzina delle medie timida e poco esuberante ha dovuto imparare a confrontarsi con un mondo nuovo. Lì ha conosciuto un sacco di persone, la sua migliore amica, che è stata la sua testimone di nozze e anche la madrina di mio fratello. Mi racconta sempre un sacco di cose di quel periodo, persino che una volta ha saltato la scuola ed è andata di nascosto a Milano con una sua compagna che ora vive in Nuova Zelanda! Vorrei anche io un giorno avere dei bei ricordi come li ha lei e non dover ricordare la mia adolescenza trascorsa davanti a un computer senza amici e senza i professori. Sì, virtualmente ci sono, ma non è come parlare in classe insieme, scambiarsi delle confidenze di persona, ridere ed abbracciarsi. Vorrei tanto ritornare alla normalità, ma soprattutto vorrei fare la scelta giusta, vorrei essere sicura di quello che vorrò studiare perché mi spaventa anche il fatto che magari la scuola che scelgo, una volta cominciata, non mi piaccia più… ma so che fino a che non inizierò non potrò sapere se la scelta sarà quella giusta, quindi… In bocca al lupo! Ilaria Scarpellini, 3aA Arcene Docente revisore: prof.ssa Stefania Camera

Le difficoltà che affronti non

sono nulla in confronto alla

gioia del successo.

Buona fortuna ragazzi!

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Alcuni ragazzi della Scuola Secondaria di Castel Rozzone…..

In questa prima parte dell’anno, durante le ore di italiano, abbiamo svolto l’attività di orientamento: un percorso molto importante che ci ha permesso di rispondere a tanti nostri dubbi e domande e che ci sta portando verso la scelta della Scuola Superiore. Durante questo percorso abbiamo letto alcuni brani della nostra antologia e “incontrato” diversi personaggi tra cui Jovanotti, Louis Amstrong, Einstein, Churcill che si sono realizzati cercando di esprimere al meglio i lo-ro interessi, le loro attitudini e capacità. Abbiamo individuato alcuni criteri che ci consentono di sce-gliere in modo autonomo e responsabile: il criterio dell’ideale, il criterio degli interessi e il criterio del-le capacità. Infine abbiamo avuto la possibilità di ascoltare un’esperta dell’orientamento che, nei due incontri, ha completato il lavoro svolto in classe con la nostra insegnante, la prof.ssa Pandolfi Elena, spiegandoci i diversi indirizzi e come conoscere bene le diverse scuole.

Tutti alla fine ci siamo trovati d’accordo nel dire che è stato un bel percorso che ci ha aiutati a scegliere la strada giusta, a superare tante paure e incertezze, a riflettere sui nostri interessi e sulle nostre capaci-tà, a pensare senza lasciarsi condizionare dagli altri, a crescere e a sapere chi vorremmo essere da grandi..

Ormai stiamo percorrendo la rotta verso il nostro futuro, lasciandoci alle spalle le paure, i dubbi e le incertezze iniziali.

Alcuni compagni in presenza hanno realizzato alcuni fumetti che vogliono esprimere questo momento delicato della nostra vita, anche……. dopo vent’anni.

PAGINA 8 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Matteo, Francesco e Mario, 3aA Castel Rozzone. Docente revisore: prof.ssa Elena Pandolfi.

Attualità

PAGINA 9 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Viviamo in un periodo in cui il nostro Paese, anzi l'intero mondo, sta vivendo un evento che gli studiosi definiscono “epocale” e che verrà raccontato nei libri di storia dei nostri figli e nipoti. Tutto è nato dalla diffusione di un virus chiamato Coronavirus che prima si trasmetteva solo attraver-so gli animali, adesso si diffonde anche tra noi esseri umani, cau-sando la malattia e, purtroppo, anche la morte di decine di mi-gliaia di persone. D’altra parte, questa pandemia ci ha costretto a cambiare tutte le nostre abitudini di vita: non è più concesso stare in compagnia dei nostri cari e dei nostri amici, abbracciarli, stare nei luoghi affollati. Inoltre, dobbiamo stare attenti, mantenendo le di-stanze di sicurezza e indossando la mascherina e, talvolta, è stato necessario restare chiusi nelle no-stre case e uscire solo per partico-lari necessità, adempiendo alle disposizioni dei vari decreti. Ad-dirittura, durante la prima fase, ci è stato vietato anche di andare a scuola: situazione generalizzata, che ha coinvolto ogni ordine e grado di istruzione. Fino al 27 no-vembre, la frequenza è stata circo-scritta solo alle classi della prima-ria e alle prime classi della secon-daria, perciò la scuola è apparsa

un po' più silenziosa e desolata. In questa circostanza, tutti i profes-sori ci fanno sentire continuamen-te la loro "vicinanza" e il loro supporto in tanti modi: si sono adoperati, in passato, per essere virtualmente presenti attraverso delle classi virtuali, le Classroom, in cui si possono svolgere le lezioni a distanza. Quando la nostra vita scorreva tranquilla a noi alunni capitava di "borbottare" per tutti i sacrifici quotidiani che facevamo: svegliarsi presto la mattina, studiare fino a tardi per preparare al meglio la verifica del giorno dopo... Ora però, per molti, non é più così... É proprio vero che ci si accorge dell'importanza delle cose che si hanno solo quando ci vengono a mancare! Grazie alla tecnologie possiamo sentirci vicini e uniti anche in questa circostanza, ma quello che manca è il contatto umano: sorridere, abbracciarsi e fermarsi a discutere. In alcune circostanze ci è mancato anche il confronto e lo scambio reciproco di idee tra i compagni e con gli insegnanti: momenti importantissimi che ci accompagnano nella crescita e nel maturare. Tuttavia, anche questa esperienza

che viviamo giornalmente deve essere un'occasione di riflessione e di crescita, dal momento che ci permette di riflettere e, dunque, di comprendere l'importanza delle piccole cose della vita, che dava-mo per scontate e, pertanto, ci im-pone di essere un po' più respon-sabili. Non bisogna lamentarsi per le continue restrizioni che ci vengono imposte perché è un nostro dovere rispettare delle sem-plici norme per avere il diritto di poter tornare alla normalità. Quest'esperienza insegna anche l'importanza dell'altruismo e della gratitudine verso chi, come i medici e gli infermieri, mette a rischio la propria vita per salvare quella degli altri. La cosa che rattrista e colpisce in tutta questa vicenda è sapere che chi si ammala e va in ospedale non può avere neanche il conforto e sostegno dei propri familiari e, nei casi più gravi, neanche poterli salutare per l'ultima volta. Ciò che stiamo vivendo ci rende tutti più fragili, ma solo rispettando le regole anti Covid19 supereremo questo triste momento. Di seguito pensieri e libere ri-flessioni di alunni e genitori...

N I AL TEMPO DEL

PAGINA 10 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Un grande cambiamento nel mio anno “forte” …

Ricordo che era appena iniziato il secondo quadrimestre, durante la quinta elementare ed era tutto bellissimo: il mio anno “forte”, in cui andavo molto bene.

Ero felicissima, ma, il 23 febbraio, mia mamma mi disse: << domani non vai a scuola!>>. Allora, io urlai di gioia, ma non sapevo quello che avrei affrontato. La mamma mi disse che c’era una malattia e per questo non sarei potuta andare a scuola. Dopo, i miei genitori si sono informati sul COVID 19: una malattia mortale e perciò avevo paura ed uscivo di casa con un foulard che copriva la bocca. Quando rientravo, prendevo lo sgrassatore per poi disinfettare la porta. La situazione non è cambiata per mesi e io e i miei compagni abbiamo continuato a seguire le videolezioni e siamo arrivati alla fine dell'anno scolastico.

Tre mesi dopo ho iniziato le scuole medie: “come è possibile che sia pas-sato tutto così in fretta? Come è possibile che le mie scuole elementari. la mia infanzia siano finite così in fretta? Come è possibile che ho detto addio alle maestre: delle persone che mi hanno insegnato per 5 anni? Tutto questo è successo a me e devo affrontarlo tutti i giorni? Ora, è difficile ricordare per me il primo giorno di scuola delle medie perché farlo vuol dire chiudere la porta delle elementari e aprire quella dei 3 anni più difficili: i 3 anni che forse cambieranno la mia vita.

Karras Chouroc, 1aB Arcene.

Tempo di cambiamenti durante l’emergenza

Io sono Matteo Crotti. Lo scorso anno, c’è stata l’emergenza Covid19

e perciò siamo rimasti a casa. Quel periodo non mi è piaciuto per niente perché stare a casa davanti a un computer a far lezione era noioso e, per di più, non si poteva uscire e non si poteva vedere gli amici. Inoltre, è stato bruttissimo sentire il suono continuo delle ambulanze e le strade deserte. Questo passaggio dalle scuole elementari alle scuole medie è stato un po’ difficile anche a causa di questa pandemia. Inoltre, per me non è stato facile dare del lei agli insegnanti, imparare le nuove regole, accettare l’in-tervallo più corto e soprattutto tenere indossata la mascherina tutto il giorno…. Ci sono state anche cose positive: ad esempio, socializzare con dei nuovi compagni e conoscere i nuovi insegnanti con le loro rispettive materie. Questa nuova scuola mi piace molto di più rispetto alle elementari perché siamo più grandi, si impara-no molte più cose e si impara a stare con gli altri.

Crotti Matteo, 1aB Arcene.

N I AL TEMPO DEL

PAGINA 11 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

La scuola oggi.

Il Covid ha cambiato la scuola.

Per prima cosa dobbiamo tenere le distanze; i banchi sono singoli, distribuiti in cinque file, in cui l’uno è davanti all’al-tro. Inoltre, non possiamo alzarci per andare vicino ad un compagno e non possiamo prestare il materiale. Ultimamente, dobbiamo tenere la mascherina per tutte le ore in cui siamo a scuola, si può abbassare per consumare la me-renda o il pranzo; ma non siamo gli unici: devono indossarla sempre anche i professori. Ormai ci siamo abituati, anche se a volte è fastidioso. Non possiamo usare la palestra e quindi facciamo educazione fisica in classe, studiando la teoria, e un po’ all’esterno. Ci manca un po’ la normalità, non ci possiamo abbracciare o avvicinarci per scherzare. Speriamo presto di tornare a farlo.

Caruana Nicolò, 1aB Arcene.

CREDO IN ME STESSA

Buongiorno, mi chiamo Denise e credo in me stessa! Ormai, sono alle medie e ho sempre sognato di poter vivere questa nuova fase con gioia e spensieratezza, anche se all’ultimo anno del-le elementari, purtroppo, io e i miei compagni siamo rimasti a casa. Tutto è incominciato dalla voce di una telegiornalista che annunciava un nuovo virus, che non so precisamente da dove provenga, ma sono certa che è mortale. A causa del virus, non ho visto i miei compagni per molti mesi e questo mi ha fatto stare molto male, perché sono legata a loro. Purtroppo, ho passato l’ultimo giorno di scuola davanti ad uno schermo, vedendo i miei insegnanti commossi ed emozionati. Fortunatamente, ho affrontato meglio le vacanze estive, anche se con la mascherina, disinfettanti ecc.. Passate le vacanze estive ho potuto FINALMENTE incominciare le medie e ho vissuto il primo giorno di scuola guardando negli occhi gli insegnanti, felici di vederci e conoscerci. Sto crescendo, vedendo solo gli occhi dei miei insegnanti senza vedere il loro viso. Questa è una cosa davvero spiacevole perché vorrei tanto vedere i miei insegnanti per come sono realmente. Lasciando stare questa brutta situazione che sto vivendo mi trovo molto bene con i miei professori: severi al punto giusto, sempre pronti a rispondere. Credo in me stessa perché so che se rispetto le regole ne usciremmo presto, se tutti facessero lo stesso. So che alcune volte sono negativa, ma nella mia testa girano pensieri sia brutti che positivi. Credete sempre in voi stessi. SEMPRE. Un caldo abbraccio virtuale.

Denise D’Angelo, 1aB Arcene.

N I AL TEMPO DEL

PAGINA 12 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

COVID-19: una brutta esperienza che mi ha insegnato ad apprezzare ogni cosa.

Ciao, sono Stella. Oggi, sono qui per raccontarvi la mia esperienza con il COVID- 19: per prima cosa, vorrei parlare della bruttissima esperienza vissuta con DIDATTICA A DISTANZA che, purtroppo, ab-biamo dovuto fare. Infatti, verso metà marzo siamo stati costretti a sta-re davanti a uno schermo senza vedere nessun volto dal vivo, a parte quelli dei nostri familiari perché, attenzione, potevamo solo vedere coloro che abitavano con noi. È stato molto ma, davvero molto brutto non vedere più i miei compagni di classe, non poter stare più in classe con nessuno di loro, non vedere i volti delle nostre maestre. Inoltre, ad appesantire la situazione, c’erano anche i compiti che ci davano (che devo ammettere erano moltissimi): okay, eravamo chiusi tutti in quarantena, però non è stato mica piacevole passare tutto il pomeriggio a fare i compiti.

Inoltre, come avevo detto prima, siamo stati chiusi in quarantena, quindi vuol dire che non potevamo MAI E DICO MAI uscire di casa. Immagina-te quanto mi sono mancati i miei nonni, cugini, zii, ma soprattutto mi mancava uscire con i miei amici e, ancor di più, le mie migliori amiche. Ho sentito la loro mancanza in tanti momenti e mi è dispiaciuto non poter stare con loro. Tra le tante cose, per mia sfortuna, ho dovuto passare il mio compleanno in quarantena, anche se i miei genitori, potendo uscire, hanno acquistato tutto l’occorrente per preparare una torta buonissima visto che la mam-ma è un’ottima cuoca.

A settembre siamo rientrati a scuola ed è stato molto bello: ero feli-cissima di stare di nuovo con i miei amici, ma soprattutto di stare in classe con i nuovi prof e i compagni. Ovviamente, era molto diversa da prima. Le cose che mi hanno colpito di più sono, ad esempio: non avere un compagno di banco, non potersi toccare/ abbracciare, do-ver mantenere le distanze tra di noi e indossare la mascherina per tutto il tempo e, inizialmente, mi sentivo soffocare perché non ero abituata. Nei primi giorni di scuola, ci hanno spiegato le regole ANTI-COVID e i loro significati, ma anche le procedure e come ci doveva-mo comportare. Purtroppo, verso metà ottobre i casi di COVID sono aumentati e, quindi, i nostri compagni di seconda e terza sono dovuti andare in didattica a distanza. A dire la verità, la scuola senza di loro non è più tale perché si sente come un vuoto: manca qualcosa… manca una parte di noi. Io mi ritengo molto fortunata a non ritrovarmi di nuovo davanti ad uno schermo, ma di certo questa didattica ci ha fatto scoprire il valore della scuola e di quanto sia bella, ma non solo: ci ha permesso di apprezzare di più una semplice passeggiata perché non è poi così scontata così come non lo è andare a trovare i parenti. Spero che prestissimo ritorni tutto alla normalità.

Marziano Stella. 1aB Arcene.

Docente revisore degli articoli della classe 1a B: prof.ssa Maddalena Lionetti

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Da marzo stiamo vivendo un periodo eccezionale e unico nella storia degli ultimi anni. Quando tutto è comin-ciato frequentavo la classe quinta elementare. All’inizio non capivo bene l’importanza di quello che stava succe-dendo in tutto il mondo. Solo durante la quarantena ho capito che la situazione era seria e grave. Mi è pesato molto non poter uscire e vedere i miei amici e i miei nonni. Per fortuna con la didattica a distanza potevo vedere e incontrare i miei compagni tutte le settimane, anche se era tutto molto strano. Ho trovato un po’ di difficoltà nel concentrarmi e stare attento davanti al Pc. La scuola elementare è terminata in modo strano: non abbiamo potuto fare una bella festa, ma per fortuna a settembre, quando i contagi erano diminuiti e non c’era più pericolo, abbiamo potuto incontrarci, fare merenda insieme e salutare gli insegnanti con i quali abbiamo condiviso 5 anni molto belli. A metà settembre è iniziata una nuova avventura: la scuola media. Abbiamo per ora la fortuna di poter frequen-tare regolarmente la scuola, anche se abbiamo molte restrizioni. Ciò che più mi pesa è dover indossare sempre la mascherina. Però sono comunque grato di non essere in DAD perché posso vedere tutti i miei compagni. Un’altra cosa che mi dispiace è non poter fare motoria perché è un momento di sfogo e di divertimento; anche all’ intervallo sarebbe bello poter stare più vicino ai miei amici e giocare con loro. Un elemento positivo è che ci stiamo abituando ad utilizzare il Pc anche per inviare i compiti e per controllare il registro elettronico. Spero di cuore di poter continuare l’anno scolastico in presenza e che la situazione migliori presto in tutto il mondo. Davide Rossoni, 1aA Arcene.

Era già successo a marzo e speravo non capitasse più, invece... il Covid c’è ancora e dobbiamo rispettare le regole. Non è semplice per noi ragazzi stare chiusi in casa perché vorremmo invece uscire a divertirci e a giocare. Noi di prima media stiamo ancora frequentando la scuola ma a volte è difficile rispettare queste nuove regole perché avremmo voglia di essere liberi e spontanei. Personalmente trovo fastidioso dover indossare la mascheri-na con gli occhiali. Inoltre non si vedono i sorrisi o le espressioni delle altre persone. Sembriamo tutti lontani e distanti. Capisco che è indispensabile e per il bene di tutti rispettare le regole, ma vorrei tornasse presto la normalità fatta di corse, sport, giochi e risate con gli amici. Diego Salvioni, 1aA Arcene.

Passare dalla scuola elementare alla scuola media non è stato facile, soprattutto perché non ho nemmeno po-tuto abbracciare i miei insegnanti che mi hanno accompagnata per cinque anni, prima di andarmene. La possi-bilità di rimanere in “DID” o in “DAD” da un giorno all’altro mi spaventa un po’ perché sarebbe tutto più diffi-cile. Potersi confrontare direttamente con gli insegnanti e con i compagni ritengo che sia molto importante . Valentina Iseni, 1aA Arcene.

Una delle cose che più mi manca è non vedere il volto e le espressioni delle persone. Non vedere le espressioni del viso dei miei insegnanti a volte mi fa distrarre durante le lezioni, ma soprattutto non mi fa per-cepire le emozioni che una lezione di solito ha. Matteo Olimpo, 1aA Arcene.

Purtroppo quest'anno è un anno particolare. Specie per noi ragazzi di prima media perché è l'anno in cui abbiamo fatto il grande salto dalle elementari alle medie. Le precauzioni per evitare il contagio ostacolano, non solo cose importanti per la nostra crescita (amici sport ….) ma anche alcune attività del programma sco-lastico come progetti da svolgere a gruppi, gite fuori sede, ricerche in biblioteca,. Chiara Arnoldi, 1aA Arcene.

E’ stato difficile, la scorsa primavera, stare chiusi in casa per quasi tre mesi ed è stato strano anche non an-dare a scuola e fare la didattica a distanza. Davide Milesi, 1aA Arcene.

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Quando passo per i corridoi si vedono le aule vuote con solo il professore e due o tre ragazzi in classe che si collegano in internet con gli altri compagni a casa. Il silenzio che si percepisce non è un silenzio normale, piacevole e gradevole, ma fa pensare ancora di più all’emergenza epidemiologica. Martina Lo Nigro, 1aA Arcene.

Questa pandemia mi sta mettendo molta ansia anche se faccio attenzione nel mettere sempre la mascherina ed igienizzarmi le mani. Ho sempre paura di ammalarmi Samuele Bozzato, 1aA Arcene.

Le giornate sono un po’ monotone: scuola, compiti, play. Tante volte ci diamo appuntamento per collegarci con la play non tanto per giocare ma per parlare, ridere e scherzare, insomma per stare un po’ insieme anche se stiamo ognuno a casa propria. Certo non è come trovarci al parco o fare un giro in bici ma piuttosto che niente mi accontento. Alessio Vecchi, 1aA Arcene. Il fatto di utilizzare il PC per alcuni compiti mi piace, perché mi è sempre piaciuto utilizzare la tecnologia. Per

stare bene con i miei amici non ho bisogno di abbracciarli, l’importante è stare insieme almeno a scuola. Per il

momento la cosa migliore da fare è aspettare che trovino una soluzione e rispettare le regole.

Alessandro Morelli, 1aA Arcene.

Il COVID-19 ha anche dei lati positivi… possiamo trascorrere più tempo con i nostri genitori che di solito sono fuori tutta la giornata a lavorare, ma non possiamo stare con i nostri nonni. Se andiamo a trovare i nonni dobbiamo mettere la mascherina se li vogliamo mantenere al sicuro e questa cosa non mi piace, ma se gli vo-gliamo bene lo dobbiamo fare. William Wang, 1aA Arcene.

Stare lontani da scuola potrebbe significare anche la fine di alcune amicizie. E’ anche grazie alla scuola se ho degli amici…io voglio tornare a scuola Angelo Deldossi, 2aA Arcene.

Ricordo quel giorno come se fosse ieri, gli occhi pieni di gioia e di speranza: era finalmente arrivato il giorno tanto atteso, quello di tornare a scuola. la gioia di vedere i propri compagni dopo tanto tempo era infinita, peccato non poter vedere i sorrisi, quei sorrisi che provengono dal cuore… vorrei tanto poter tornare a sorride-re insieme a loro, perché non é sicuramente uguale farlo da uno schermo. Spero di poterlo fare al più presto. Aurora Mossali, 2aA Arcene.

Odio stare rinchiuso in casa e non giocare a calcio… sono cosi disperato che mi offro di portare mia sorella a scuola oppure di portare fuori la spazzatura. Va beh c'è anche un lato positivo… nello stare a casa si inquina meno. Malicke Toure, 2aA Arcene.

Dopo aver iniziato con entusiasmo la scuola a settembre ero felice di essere tornata alla normalità. Ma ora che siamo a casa sono triste perché non vedo più i miei amici e le video lezioni cominciano a stancarmi. A scuola tutto è più bello e interessante anche se lavoriamo di più.

Silvia Talamo, 2aA Arcene.

E’ anche un’occasione per imparare cose nuove per es.ad usare il computer, a stare a casa da soli e molto altro.. Federico Beretta, 2aA Arcene.

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Sono stata contenta di aver scelto come scuola media inferiore l’Istituto C.Consonni perché volevo che mia figlia continuasse il suo percorso di crescita sotto il profilo educativo e scolastico nel suo pae-se, con i suoi compagni delle elementari. Fondamentali sono stati i professori che si sono mostrati fin da subito disponibili, gentili e professionali e soprattutto sono stati vicini sia ai ragazzi che alle fami-glie in questi due anni un po’ particolari. Insieme abbiamo affrontato la DAD che, seppur difficile da gestire, non ha incrinato il rapporto tra professori e alunni né ha messo in discussione il rendimento scolastico anzi, per qualche ragazzo, ha addirittura consentito di ottenere dei frutti maggiori. I nostri figli in questo percorso scolastico non hanno trovato solo dei professori, delle guide, ma anche delle persone davvero amorevoli e sempre super disponibili. Non potrei mai dire che questa

scuola NON è all’altezza, sarò di parte, ma ha dato tanto a loro, ai nostri ragazzi, e a noi. Un genitore di 3aA di Arcene.

L’intera comunità scolastica sta contribuendo a rivestire di significato questo anno, anzi a Ri-significare la scuola. È indispensabile che bambini/ragazzi siano circondati da adulti sereni, sicuri, in possesso di una varietà di proposte che possano suscitare la curiosità. I cambiamenti e l’introduzione di vincoli nuovi, per garantire il rispetto delle norme e degli aspetti pedagogici, portano ad una maggiore attenzione verso gli aspetti più invisibili. Le esperienze che attraversano i bambini/ragazzi costruiscono il loro bagaglio necessario per il viaggio verso la formazione della loro personalità. Essere dentro l’esperienza significa viverla, essere presenti, cognitivamente, emotivamente e fisicamente. Un Grazie al gruppo docenti che con disponibilità, umanità e professionalità ogni giorno infonde fiducia impegnandosi a ri-scrivere modalità e strategie didattiche. Essenziale è per tutti, Dirigente scolastico, studenti, docenti e genitori vivere l’esperienza di Istituto in un’ottica di progettualità condivisa e aperta al cambiamento. Il Comitato Genitori di Arcene

“…E che dire, ci risiamo, di nuovo chiusi in casa, questo virus ci sta distruggendo. Io sicuramente questo nuovo lockdown lo sto vivendo diversamente dal primo che c’è stato a Marzo e so già come ci si sente stare a casa tutto il giorno attaccata al telefono, mangiare, dormire e forse fare i compiti, anche se vorrei uscire e stare in contatto con la natura più spesso vedere gli uccelli che volano di qua e di là, sentire il vento e il profumo della natura … bè questa vita mi manca davvero tanto e spero di ritornare al più presto alla normalità …” Nisrine Chaid, 2aA Arcene. Docente revisore degli articoli delle classi 1aA e 2aA: prof.ssa Roberta Mei

COVID -19 è una sigla dove "CO" sta per corona "VI" per virus, “D" per disease (che vuol dire malattia ) e "19" indica l'an-no in cui si è manifestata. È una pande-mia dei nostri tempi ma nel passato ve ne sono state tante altre che hanno devastato l'umanità. Innanzitutto la parola "pandemia" significa la diffusione di un agente infettivo in più continenti o comunque in vaste aree del mondo. Noi abbiamo voluto riportare in queste pagine il sunto delle nostre ricerche sulle principali pandemie della storia

Le pandemie della storia

La peste era una malattia infettiva causata da un batterio presente nelle pulci ospitate da animali come topi e conigli ed è stato uno dei flagelli più pericolosi e catastrofi-ci che hanno colpito l'umanità e l'econo-mia di intere aree geografiche. La peste colpì l'Europa tra il 1347 e il 1351 ed è stata l'epidemia più famosa del-la storia. Migliaia di persone si ammala-rono e morirono nello spazio di qualche giorno o poche ore. Il nemico che genera-va queste morti improvvise era Invisibile e si manifestava tramite sintomi devastan-ti come una forte febbre e la comparsa di

bubboni neri, da cui il nome di morte nera o peste bubbonica. L'epidemia arrivò in Europa attraverso le rotte commerciali con l'Oriente. Nacque probabilmente ne-gli anni venti del XIV secolo nel deserto del Gobi, in Asia. Uccise circa un terzo della popolazione eu-ropea, cioè circa venti milioni di persone. Molti sostengono sia stata la pandemia con il maggior numero di vittime mai esistita. Questa infezione si trasmise dai ratti agli uomini attraverso le pulci, di cui quasi tutte le persone erano piene, a causa delle preca-rie e scarse condizioni di igiene.

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DEBELLATA

NON

DEBELLATA

Scansiona il Qr-code e accederai ad un report realizzato dagli studenti

delle classi terze dell’A.S.2019/20. I dati raccolti e le conclusioni a cui

sono giunti si riferiscono a quanto è accaduto durante la prima ondata

della diffusione del virus nel nostro Paese.

https://padlet.com/redox12/v621w9jmiix9i1es

1.519.193

Covid, l'infermiera della foto simbolo.

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La "spagnola" fu la più grave pandemia influenzale della storia tra il 1918 e il 1920 uccise circa 50 milioni di persone, tra cui 675 mila negli Stati Uniti. I sistemi sanitari rischiarono il collasso e le camere mortuarie funebri non riuscirono a stare al passo con le vittime. Uccise più della peste del Tre-cento e più della Grande Guerra, di cui fu in un certo senso la conseguenza. L'influenza spagnola fu chiamata così non perché pro-venisse dalla Spagna, ma perché i primi a parlarne furono i giornali spagnoli. Infatti la stampa degli altri Paesi, che era sottoposta alla censura di guerra, nego' a lungo che fosse in corso una pandemia, sostenendo che il problema fosse confinato solamente alla Spagna. Per questo, nella popolazione mondiale, si diffuse l'errata convinzione sull'origine della provenienza della patolo-gia. L'epidemia scoppiò a ridosso della Pri-ma guerra mondiale e fu certamente favorita dalle condizioni umane e igieniche in cui dovettero combattere i soldati sui vari fron-ti, all'interno delle trincee. La caratteristica più sorprendente della pandemia fu il suo tasso di mortalità insolitamente alto tra le persone sane di età compresa tra i 15 e i 34 anni. Oggi si ritiene che fu diffusa dai soldati americani sbarcati in Europa dal 1917 per prendere parte alla Grande Guerra.

Il colera è un’epidemia che colpisce l'intesti-no tenue, prolifera a causa di acqua o cibo con-taminati. I sintomi sono dolori addominali e diarrea; il colera oggi è endemico in molti pae-si in via di sviluppo. È strettamente legato agli ambienti in cui c'è un accesso limita-to all'acqua pulita, le fognature sono scarse. L'OMS stima che si verifichino, ancora oggi, circa 4 milioni di casi all'anno nel mondo, con un numero di morti che va da 21mila a 143mila, ma è difficile stabilire il numero esat-to, poiché solo una minoranza di casi vengono accertati e notificati.

Il vaiolo era una malattia grave ed estrema-mente contagiosa che decimò la popolazione mondiale dalla sua comparsa, arrivando ad avere tassi di mortalità fino al 30%. Si espanse massicciamente nel Nuovo Mondo quando i conquistatori iniziarono ad attraversare l'ocea-no, colpendo in modo terribile una popolazio-ne con difese immunitarie molto basse contro nuove malattie e in Europa ebbe un periodo di drammatica espansione durante il XVIII seco-lo, infettando e sfigurando milioni di persone. Questa malattia infettiva si manifestava inizial-mente con delle macchie sulla pelle che poi diventavano delle bolle con dentro una sostan-za liquida. Anche se in Europa, a partire dalla metà del XV secolo, fu la maggiore causa di morte specie per i bambini, dopo tanto tempo si è trovata la cura e l'ultimo caso accertato risale al 1998.

Gli argomenti trattati in queste pagine sono frutto di una ricerca più approfondita e complessa in storia e scienze svolta, assieme ai proff. Muollo, Mei e Pappalardo, dagli alunni delle classi terza A e terza B nel corso dell'anno scolastico 2019/2020, durante la prima ondata della diffu-sione del virus Sars-CoV-2 che è stato la causa della sindrome respiratoria acuta grave Corona Virus-2.

In questi primi mesi di scuola abbiamo iniziato a dedicarci alla storia grazie alla quale al giorno d'oggi godiamo di alcuni diritti. Tutti noi abbiamo realizzato dei Padlet attraverso i quali abbiamo cominciato a costruire gli identikit di personaggi straordinari che hanno contribuito a cambiare il mondo con le loro imprese. Ad esempio, oggi ci sembra normalissimo poter conoscere gente straniera, farci amicizia, poter frequentare la loro stessa scuola e molto altro, ma ciò che noi oggi diamo per scon-tato ciò che un tempo era impensabile. Sono molti i "protagonisti" grazie ai quali le persone di colore hanno dei diritti oggi. Tra questi ci sono ROSA PARKS, paladina dei diritti dei neri e celebre per essersi rifiutata di cedere il posto sull’autobus a una persona bianca; NELSON MANDELA, che ha lotta-to per l’abolizione dell’Aparthaid nel Sud Africa, e MARTHIN LUTHER KING, anche lui sostenitore dei pari diritti tra bianche e neri e autore del famosissimo discorso “I have a dream”. Purtroppo ancora oggi esiste il razzismo un po' ovunque, ma sono fiduciosa e sento di es-

sere a un passo dalla libertà ❤ Fatou Cisse, 3aA. Arcene Docente revisore: prof.ssa Stefania Camera

https://padlet.com/stefaniacamera/pcwj5rzohuxgufyu

In marcia per i diritti

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Cultura

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CHE COS’E’ UNA VACANZA STUDIO?

La Vacanza Studio è un viaggio che s’intraprende con lo scopo di imparare, migliorare e/o approfondire lo studio di una lingua straniera. A rendere più efficace lo studio del-la lingua scelta, è l’immersione linguistica in un ambiente di native speakers, con insegnanti madrelingua e con dinamiche quotidiane che portano il partecipante a sviluppare una più immediata capacità di apprendimento. La Vacanza Studio è così denominata in quanto abbina attività ricreative – come gite, escursioni, feste e giochi – a lezioni con insegnanti qualificati. E’, sicuramente, una tra le proposte più formative per i ragazzi: un viaggio all’estero è prima di tutto un’occasione per ampliare le proprie conoscenze verso le altre culture, con ragazzi provenienti da tutto il Mondo e con la conseguente possibilità di accrescere la propria autonomia e gestione personale. Quali sono gli ingredienti principali di una Vacanza Studio? lezioni in classi con studenti provenienti da tantissimi Paesi; un clima internazionale: dalla colazione tutti insieme alle serate in compagnia sistemazione in college (come si vede nei telefilm!) o in famiglie ospitanti rigorosa-

mente selezionate; un viaggio in aereo in compagnia di tuoi coetanei con i quali condividere la propria

esperienza all’estero; gite ed escursioni nei luoghi simbolo della città… e molto altro. La scelta di una Vacanza Studio è un GRANDE INVESTIMENTO PER IL FUTURO. Da 6 anni ormai, insieme ad altre colleghe di lingua inglese di altre scuole, organizzo va-canze studio a luglio nel Regno Unito, della durata di 15 giorni per i ragazzi delle scuole secondarie, ogni anno con una meta diversa. L’anno scorso saremmo dovuti andare a Chatham, in Inghilterra, ma causa epidemia da Covid19, il viaggio è stato “congelato” con la speranza di poter partire al più presto. Se siete anche solo un po' curiosi di avere notizie a riguardo, contattatemi pure! Enjoy your English! Prof. Coppola Maria Maddalena

Vacanza studio: investimento per il futuro

PAGINA 19 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Viaggi

Classifica Kangourou della Matematica 2020

PAGINA 20 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

… e tu vuoi essere un concorrente della prossima edizione Kangourou della Matematica 2021?

Qui sotto trovi una selezione dei quesiti proposti per le diver-

se categorie. Regolamento e date della prossima gara, sulla

bacheca di Istituto.

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Soluzioni

Benjamin: Cadet:

A cura dei proff. : Alfio Pappalardo, Lidia Lettini e Marco Pulice.

PAGINA 21 “CONSONNI” NEWS ANNO 4 . NUMERO 1

Bacheca di Istituto Il giornalino di Istituto scaricabile

nel formato pdf, assieme alle altre

pubblicazioni.

Open days virtuali

dell’istituto C

omprensivo

“C.Consonni”

www.icarcene.edu.it

Protocollo Covid-19 www.icarcene.edu.it/circolari/protocollo-

covid/

Regolamento di Istituto www.icarcene.edu.it/lascuola/regolamento

-distituto/

Area Studenti www.icarcene.edu.it/area-utenti/area-studenti/

www.istruzione.it/iscrizionionline/allegati/SG1-PA-

MAN-GuidaOperativa_202021_come_registrarsi.pdf

N OM E S OCIETÀ

GIORNALINO DI ISTITU TO

“CONSONNI “ NEWS

ANNO SCOLASTICO 2020/2021

Buone Feste e Buon Anno 2021!

ISTITUTO COMPRENSIVO "C.CONSONNI"

Meccanografico: BGIC82200N

Codice fiscale: 93024390168

Scuola dell’infanzia di Lurano – Scuole primarie di Arcene,

Castel Rozzone, Lurano e Pognano.

Scuole Secondarie di Primo Grado di Arcene, Castel Rozzone,

Lurano e Pognano.

Via Papa Giovanni XXIII, 4

24040 Arcene (BG)

Mail: [email protected]

Pec: [email protected]

Tel. 035/ 87 81 47 - Fax 035 41 93 717

Si ringraziano per la collaborazione:

Dirigente Scolastico Prof.ssa Natascia Senatore, prof.ssa Stefania Camera, prof.ssa Roberta Mei, prof.ssa Marilena Coppola, prof.ssa Claudia Maffi, prof. Maddalena M. Lionetti, prof.ssa Rosaura Muollo, prof.ssa Lidia Lettini, prof. Marco Pullice, prof.ssa Elena Pandolfi, prof. Alfio Pappalardo, prof. Mario Morabito. I colleghi/e che hanno dato il loro contributo. I Signori Genitori della secondria di Arcene. Il Comitato Genitori dell’I.C. “C.Consonni” di Arcene.

Si ringraziano tutti gli alunni che hanno condiviso pensieri, disegni e riflessioni, in particolare: gli alunni della secondaria di prima, seconda e terza A, prima, seconda e terza B, di Arcene; gli alunni di terza A della secondaria di Castel Rozzone.

Progettazione grafica e revisione finale, prof.re Alfio Pappalardo. Supervisione testi, prof.ssa Maddalena Lionetti e prof.ssa Roberta Mei. Numero realizzato in proprio, destinato esclusivamente alla pubblicazione sul sito dell’I.C. “ C.Consonni” di Arcene e ad un uso personale e non commerciale.

Disegno di Davide Gatti, 1A