Noi in poche pagine - Scuola Secondaria di primo grado ... · L'amico ritrovato di Fred Uhlman...

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Noi in poche pagine Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio" di Via Trebbia XVIII EDIZIONE ~ ANNO 2016-2017 28 novembre 2016 Pagina 2 L'INCONTRO CON IL SINDACO DI CREMONA “Libriamoci” con L'amico ritrovato di Fred Uhlman Lunedì 24 Ottobre, alla quarta ora, le classi 2ªB e 2ªC, accompagnate dalle professoresse Fortunato Pasqualina e Barezzi Oliva, in aula magna hanno incontrato il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che in occasione dell’iniziativa Libriamoci, giornate di lettura nelle scuole, ha letto alcune pagine del romanzo, L’amico ritrovato di Fred Uhlman. L'evento è iniziato con le presentazioni degli alunni di entrambe le classi. Il sindaco è sembrato subito contento della nostra presenza, ha assunto persino un atteggiamento disinvolto e un linguaggio colloquiale con ogni singolo alunno. Non aveva per niente l'aria seria e riservata, ma sembrava invece una persona amichevole e aperta ad ognuno di noi. Finite tutte le presentazioni, è iniziato lo “sviluppo “dell’incontro che si è aperto con la lettura. Il sindaco ha voluto condividere con noi gli episodi che, a suo parere, sono i più significativi e appassionanti, l'incontro a teatro (dove l'amicizia tra Konradin e Hans inizia a rompersi) e la parte finale del libro (in cui Hans legge una lettera, inviatagli dalla sua vecchia scuola e scopre che Konradin è morto per battersi contro i nazisti). Durante la lettura il sindaco era talmente coinvolto che sembrava quasi tremare per l'emozione. Ogni volta che leggeva una riga, si soffermava a riflettere sulle singole parole e sul loro significato, catturando sempre di più la nostra attenzione. È molto raro ottenere quel silenzio con noi ragazzi. Alla fine il sindaco ci ha chiesto delle riflessioni riguardo a ciò che aveva letto, ma nessuno all'inizio ha avuto il coraggio di parlare, forse per la timidezza o per la vergogna o per paura di dire qualcosa di sbagliato. Poi tre ragazzi della 2ªC hanno espresso le loro opinioni sull’amicizia, il tema più ricorrente nei racconti ascoltati. Il resto degli alunni è rimasto quasi ipnotizzato, senza dire una parola. Al suono della campanella della quinta ora, poiché il sindaco doveva ritornare in comune, ci siamo salutati con un invito da parte sua: ci ha proposto di scrivere delle riflessioni e di mandargliele per posta, in modo da poterle leggere. L'incontro, quindi, si è concluso con il ritorno degli alunni nelle rispettive classi. Noi della 2ªB, alcuni giorni dopo, abbiamo presentato le nostre riflessioni scritte alla nostra insegnante di lettere, la professoressa Fortunato, che le ha corrette, le ha raccolte una ad una e le invierà al più presto, come da accordi, al sindaco. Matilde Ferrari classe 2ªB

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N o i i n p o c h e p a g i n e

 

Giornale degli Alunni della Scuola Media "Virgilio" di Via Trebbia

XVIII EDIZIONE ~ ANNO 2016-2017 28 novembre 2016 Pagina 2

L'INCONTRO CON IL SINDACO DI CREMONA

“Libriamoci” con L'amico ritrovato di Fred Uhlman

Lunedì 24 Ottobre, alla quarta ora, le classi 2ªB e 2ªC, accompagnate dalle professoresse Fortunato Pasqualina e Barezzi Oliva, in aula magna hanno incontrato il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, che in occasione dell’iniziativa Libriamoci, giornate di lettura nelle scuole, ha letto alcune pagine del romanzo, L’amico ritrovato di Fred Uhlman. L'evento è iniziato con le presentazioni degli alunni di entrambe le classi. Il sindaco è sembrato subito contento della nostra presenza, ha assunto persino un atteggiamento disinvolto e un linguaggio colloquiale con ogni singolo alunno. Non aveva per niente l'aria seria e riservata, ma sembrava invece una persona amichevole e aperta ad ognuno di noi. Finite tutte le presentazioni, è iniziato lo “sviluppo “dell’incontro che si è aperto con la lettura. Il sindaco ha voluto condividere con noi gli episodi che, a suo parere, sono i più significativi e

appassionanti, l'incontro a teatro (dove l'amicizia tra Konradin e Hans inizia a rompersi) e la parte finale del libro (in cui Hans legge una lettera, inviatagli dalla sua vecchia scuola e scopre che Konradin è morto per battersi contro i nazisti). Durante la lettura il sindaco era talmente coinvolto che sembrava quasi tremare per l'emozione. Ogni volta che leggeva una riga, si soffermava a riflettere sulle singole parole e sul loro significato, catturando sempre di più la nostra attenzione. È molto raro ottenere quel silenzio con noi ragazzi. Alla fine il sindaco ci ha chiesto delle riflessioni riguardo a ciò che aveva letto, ma nessuno all'inizio ha avuto il coraggio di parlare, forse per la timidezza o per la vergogna o per paura di dire qualcosa di sbagliato. Poi tre ragazzi della 2ªC hanno espresso le loro opinioni sull’amicizia, il tema più ricorrente nei racconti ascoltati. Il resto degli alunni è rimasto quasi ipnotizzato, senza dire una parola. Al suono della campanella della quinta ora, poiché il sindaco doveva ritornare in comune, ci siamo salutati con un invito da parte sua: ci ha proposto di scrivere delle riflessioni e di mandargliele per posta, in modo da poterle leggere. L'incontro, quindi, si è concluso con il ritorno degli alunni nelle rispettive classi. Noi della 2ªB, alcuni giorni

dopo, abbiamo presentato le nostre riflessioni scritte alla nostra insegnante di lettere, la professoressa Fortunato, che le ha corrette, le ha raccolte una ad una e le invierà al più presto, come da accordi, al sindaco.

Matilde Ferrari classe 2ªB

 

LE RIFLESSIONI DELLA 2ªB L’amicizia nasce quando due ragazzi si guardano in faccia ed esprimono le proprie emozioni l’uno per l’altro; invece non è un’amicizia quella stretta sui social perché non si possono vedere i sentimenti che le persone provano. Per me, trovare un amico è come trovare un grande tesoro.

Stefano Bandera

Il romanzo "L'amico ritrovato" di Fred Uhlman parla di un’amicizia che si mantiene fedele nonostante le gravi difficoltà del periodo in cui è ambientato. I due protagonisti sono un ragazzo ebreo e uno tedesco che si frequentano nella Germania sotto il potere di Hitler, in un contesto che li vorrebbe vedere nemici. Questa vicenda mi fa pensare che un’amicizia vera supera ogni ostacolo e pregiudizio, perché il suo valore è più importante di tutto il resto. La mia esperienza di ragazza di 12 anni mi insegna che è molto bello affrontare le piccole difficoltà di tutti i giorni e anche condividere le cose belle con persone di cui ti fidi, che ti sono simpatiche e alle quali puoi confidare i tuoi sentimenti, sicuro di essere capito. Gli amici, infatti, si sostengono a vicenda, si vogliono bene e sanno anche sacrificarsi per il bene dell'altro, quindi sono un aiuto molto importante nella vita. Non sarebbe la stessa cosa frequentare la scuola, andare all’oratorio, fare sport, senza sapere che al tuo arrivo c'è qualcuno che ti accoglie con un sorriso perché è contento di vederti e che anche tu sei felice di avere vicino, per condividere le nuove esperienze della giornata. Con gli amici non ci si sente mai soli.

Bianchi Camilla

Io credo che le amicizie non si possano vivere dietro a uno schermo, ma bisogna incontrarsi, e parlarsi. E penso che non bisogna emarginare una persona solo perché ha una cultura diversa dalla nostra, ma approfittarne, per divertirsi tutti insieme e scambiarsi le opinioni.

Lorenzo Bassetti

L’amicizia è un importante dono che va coltivato e mantenuto durante la vita. Come dice il detto “Chi trova un amico trova un tesoro”. Può essere stretta in vari modi, ad esempio sui social o attraverso e-mail, ma, secondo me,

questo sentimento si costruisce solo attraverso l’incontro fisico. Infatti se si guarda la persona negli occhi, spesso si percepiscono i sentimenti e le emozioni e quindi s’impara a conoscere meglio l’altro. Se uno invece fa amicizia attraverso i social, non vede la persona in faccia, quindi non sa cosa aspettarsi e soprattutto non capisce il carattere dell’altro. Inoltre è molto importante che tra due amici ci sia un legame sincero, leale, profondo e non falso e questo può crescere solo con la frequentazione!

Busseti Jacopo

Secondo me, in un’amicizia è importante il contatto fisico, una pacca, un cinque, un abbraccio…, perché in questo modo l’uno fa sentire all’altro il proprio affetto, la propria vicinanza, il sostegno per un avvenimento triste. Inoltre, le amicizie possono essere importanti per il futuro, poiché un amico nel momento del bisogno, anche da adulti, può aiutare nelle decisioni importanti, dando consigli ed esprimendo il proprio parere oppure può aiutare a risolvere un problema.

Infine, con gli amici ci si può ritrovare, stare insieme e divertirsi.

Daniel Camerini

L’amicizia va oltre le differenze culturali, perché ciò che conta è volersi bene ed essere uniti sempre, senza emarginare o tradire.

Asia Cavagnari

Penso che un’amicizia possa nascere solo dall’incontro e dallo sguardo tra le persone, non attraverso social, chiamate o altri tipi di comunicazione. Solo frequentando una persona si può capirne il carattere. Attraverso i social non ci si può conoscere a fondo. Attraverso lo sguardo si può capire se il rapporto instaurato è sincero e leale. Credo che l’amicizia non abbia confini, una persona in difficoltà, anche se è straniera o crede in un’altra religione, abbiamo il compito di aiutarla. Tra amici è importante non escludere nessuno. Credo che tra amici non ci debbano essere segreti, perché il legame deve basarsi su tre elementi principali: l’onestà, la lealtà e la sincerità. Secondo me, ogni persona dovrebbe avere un amico inseparabile al quale confidare i propri pensieri, i propri segreti e le proprie opinioni.

Marco Favini

 

A mio parere, la storia di Hans e Konradin è molto educativa. Ci dimostra quanto male si può fare con piccoli gesti o quanto bene si può generare, schierandosi dalla parte di chi è in difficoltà, indipendentemente da ciò che pensano gli altri. Penso che l'amicizia sia un bene preziosissimo, per il quale bisogna battersi se vogliamo che resti ben salda. Sono rimasta molto colpita, quando ho letto che Konradin si era battuto per Hans, perché aveva riconosciuto la strada giusta oltre al valore dell’amicizia. Penso che sia molto bello ritrovare un amico, poterlo riconoscere di nuovo, sapere di potersi fidare ancora e di poter contare su di lui. Non dobbiamo essere indifferenti, ma batterci per tenere stretta un'amicizia, anche se è solo una, è sempre preziosa e unica.

Matilde Ferrari

Quando hai un amico devi avere con lui un rapporto sincero, onesto e non fare sorrisi falsi. Per alcune persone il colore della pelle conta e l’etnia conta, ma non deve essere così, perché nessuno va emarginato, siamo tutti uguali.

Giulia Ghidini

L’incontro con il sindaco mi ha fatto capire che ogni persona è unica e speciale indipendentemente dalla sua religione, dal colore della sua pelle o dalla famiglia a cui appartiene. Non bisogna mai giudicare qualcuno senza conoscere la sua storia, perché tutti possono apparire diversi da quello che sembrano. Ad esempio un vecchietto può sembrare buono e tranquillo, mentre non vede l’ora di spararti. Il racconto mi è piaciuto, perché l’amicizia tra Hans e Konradin non smette mai di esistere. Pur essendo lontani e non potendosi più parlare, non hanno mai smesso di volersi bene e di desiderarsi l’uno accanto all’altro, di nuovo amici come una volta. Un amico è molto importante: ci sostiene e ci aiuta, l’amicizia vera è quella che supera ogni difficoltà.

Iaccarino Ilenia Mi è piaciuto molto l’incontro con il sindaco

Gianluca, perché ha spiegato molto bene la vicenda dell’ amico ritrovato e ci ha fatto proprio capire la situazione in quel tempo e com’è dura un’amicizia fra un tedesco e un ebreo. Mi sono meravigliata quanto una persona si possa affezionare a un amico anche dopo tutti quegli ostacoli e soprattutto avere sempre la forza di rimanere uniti. Amicizia significa essere sempre

sinceri, superare ostacoli insieme, divertirsi. Sono contraria all’amicizia virtuale perché non si può sapere realmente com’è fatta una persona oltre lo schermo e non può capire se è vera oppure no.

Martina Leo

L'amico è come l’oro. Chi ha un amico deve ritenersi fortunato. Con un amico non ci sono segreti. Purtroppo ci sono alcuni ragazzi di etnia diversa che non ne hanno di amici, perché sono esclusi dagli altri e questo accade anche alle persone che sono in difficoltà. Molti ragazzi stranieri che sono qui in Italia si sentono “italiani”, quindi desiderano avere un amico e non vanno emarginati. Sono già stati costretti ad allontanarsi dalla loro terra e dai loro migliori amici e stanno molto male per questo. Avevano costruito legami importanti e temono che saranno dimenticati dalle persone che amano. L’amicizia dovrebbe essere trattata molto delicatamente, alcune volte si gioca con i sentimenti e non è giusto. Vivian Nicol

IL RACCONTO Amare un amico significa accettarne anche i difetti

Non vi siete mai chiesti chi sono davvero gli amici? Beh, io una risposta ce l'ho. Gli amici sono le persone che ti accettano con tutti i pregi e i difetti e che non ti giudicano, ma ti aiutano in ogni momento, ma non basta! Anche noi dobbiamo essere in grado di contraccambiare, senza alcuna eccezione. Per farvi capire meglio, quindi, racconterò la mia storia. Fin da quando ero piccola, accanto a me c'è

 

sempre stata una persona speciale: Irene. Lei è davvero unica, preziosa, è la mia migliore amica. Noi due abbiamo passato insieme il periodo dell'asilo, quello delle elementari, fino ad arrivare alle medie. Purtroppo, però, nessuno è perfetto e come tutti anche lei è “piena” di difetti. Il primo fra tutti è l'essere manesca, continuare a “saltare” addosso agli altri. Lei sa bene che io non lo sopporto e proprio per questo, quando divento tutta rossa dalla rabbia, Irene insiste con questo suo comportamento per farmi un “dispetto”. Anch'io, però, non sono la perfezione in persona. Sono spesso permalosa e poco allegra, ma Irene è talmente speciale, che quando mi comporto male con lei, non me lo rinfaccia. Ecco perché le voglio bene così com'è e l'accetto per i suoi difetti e per i suoi pregi, perché questo vuol dire essere amici. Lei, quando ne avevo bisogno, c'è sempre stata, anche se io non ho sempre ricambiato il favore. Pensate che, quando capita, raramente, che io mi metta ai fornelli e che lei venga a mangiare da me, finge che tutto sia buono, in modo da non ferirmi. Lo stesso vale per me. Durante i pomeriggi delle domeniche piovose, mi invita spesso a casa sua per giocare con le bambole. Io ormai sono un po' cresciuta per questi “giochetti”, ma so che a lei piacciono, quindi, per accontentarla, passiamo ore a pettinare le bambole, a far prendere il tè ai peluche e a mettere i fiocchi alla sua gattina che, spesso, ci graffia e scappa appena ci vede. Quando vado a casa sua, però, ciò che mi mette subito di buon umore è l'ora della merenda. La mamma di Irene, Valentina, ci prepara un sacco di prelibatezze. Irene ha sempre molta fame e per questo le lascio volentieri un po' della mia porzione. Insomma devo ammettere che nonostante i suoi e i miei difetti ci completiamo a vicenda, formando una bella “squadra”. Senza di lei io non mi sentirei speciale. Di Irene invidio più di tutto la grinta, ciò che manca in me. Quando le persone la deridono lei riesce a farsi rispettare, mentre io subisco e basta. Se volessimo dire l'opposto, Irene di me ammira la pazienza che le manca totalmente! In conclusione, voglio dire che, secondo me, amare un amico significa volergli bene, accettando tutti i suoi difetti e invidiando alcuni

dei suoi pregi, senza scordarci che nessuno è perfetto, noi per primi.

Matilde Ferrari 2ªB

DECALOGO DELL’AMICIZIA

Le 10 regole sul vero amico

Il vero amico è…

…chi... è sempre gentile è disposto a sacrificarsi sa ascoltare non approfitta accetta le diversità difende senza esitare è discreto non è invidioso consola nei momenti tristi chi fa sentire l’amico unico e speciale

Classe 2ªB

 

LA POESIA

UNA NOTTE SPECIALE…

Stanotte, amico mio, ti ho incontrato in un sogno,

è stato il più vero, il più bello,

noi due, io e te, ci tenevamo per mano.

Eravamo uniti da un legame speciale.

Tu sei la stella più luminosa della notte,

quella che mi indica sempre la strada giusta,

quella che si vede anche nelle notti più nuvolose,

perché nessuna nuvola, grande o piccola che sia,

può ostacolare la nostra amicizia.

Elena e Nicol classe 2ªB

Un regalo speciale …

Il 22 novembre era il giorno del mio compleanno,

ho compiuto 12 anni; era una giornata come tutte

le altre. Al mattino sono entrata a scuola con i

miei compagni, abbiamo fatto lezione come

sempre, poi è arrivato l'intervallo e sono andata a

salutare delle mie amiche, che mi hanno dato un

regalo, che mi è piaciuto molto, e mi hanno anche

tirato le orecchie. Era martedì e nell’ultima ora di

lezione c’era ginnastica; in palestra abbiamo

giocato a basket. Alle ore 12:45 sono uscita da

scuola e tutti quelli che mi conoscono mi

salutavano e mi auguravano buon compleanno.

Fuori mi aspettavano mia nonna, mia mamma e

mio papà , che all’improvviso si è allontanato.

Mia nonna e la mia mamma mi sono venute

incontro e mi hanno trattenuta al cancello della

scuola. Avevano un fare un po’ strano… mi

hanno messo le mani sugli occhi e ad un certo

punto la mia mamma mi ha detto “ Tanti auguri

Nicol”. Quando mi hanno scoperto gli occhi mi

sono trovata davanti Fabio Mian , Raphael

Gaspardo e Andrea Amato. Io sono scoppiata a

piangere dalla gioia, era una sorpresa bellissima! I

tre giocatori mi hanno consegnato una borsa di

Ravara, l'ho aperta e dentro c'era la maglia

originale della Vanoli. A questo punto mi sono

emozionata ancora di più e credevo di essere in

un sogno, ma quando mi hanno abbracciata mi

sono detta tra me e me che non era un sogno, era

di più .

Questo regalo non lo dimenticherò mai perché la

Vanoli, il basket sono la mia unica passione!

Nicol Vivian classe 2ªB