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'71M ------------------------------------------------------- -- -- ... i .. -w-~~~~1^ N , ,s- . (CONTO CORRENTE CON LA POSTA PISA, 2 Febbraio 1902 1~ ~03.'"~ 's .•1-• s ANNO XXX (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) NUlph a eReeE PISANA Periodico Settimanale Deus vos benedicat, dummodo Veritas praecedat, comitetur et sequatar P. PP. IX. PIO IX agli scrittori della CRocz PISANA. < Benedico tutti gli associati alla CROCE PisArbt coraggio LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881). UFFICIO D' AMMINISTRAZIONE presso la Curia Arcivescovile. L e lettere non affrancate si respingono.— I manoscritti ancorché non pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Libri e Giornali spediti all'Ufficio. SI PUBBLICA LA. DOMENICA ABBONAMENTI E INSERZIONI In Italia per un Anno . . L. 8,00 Per un Semestre . . L.1,50. Per l'Estero aumento della spesa postale. ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea o spazio di linéa. Una copia centesimi cinque. Il_ HUN PREETHMil Un fatto che esce dai semplici fatti di cronaca e assume l'aspetto di un av- venimento di primissimo ordine nel campo dell'azione cattolica italiana è il Cozzgresso professionale cattolico del- l'alta Italia, tenuto a Milano nel teatro Fossati domenica 27 gennaio. Quando alcuni mesi fa a Bologna un congresso di contadini si affermò clamorosamente socialista, tutto il paese tremò come se fosse risuonato lo squillo della rivoluzione, e molti si guardarono spauriti chiedendo: che fare ? — Ma que- sta domanda paurosa non se la rivol- sero davvero i democratici cristiani, essi che già da un anno lavoravano indefes- samente per l'organizzazione di classe. E in Lombardia sopratutto un forte nucleo di giovani baldi e volenterosi andavano strappando di giorno in giorno all'organizzazione socialista intiere po- polazioni di operai e di contadini. Ecco come si è potuto avere quell'im- ponentissima rassegna delle forze operaie cattoliche che è stato il congresso pro- fessionale di Milano! Erano 45oz -> i con- gressisti che si affollavano nel teatro Fossati, rappresentanti ben 303,000 (di- co trecentotremila) lavoratori, e cioè 49 mila operai, 38 mila contadini, 16 mila donne. Lo affermerebbe ora, disse Vico Nec- chi fra gli applausi entusiastici dei con- gressisti, lo affermerebbe ora il deputato di Ravenna davanti al primo imponente congresso del proletariato cristiano che tutti i contadini organizzati sono so- cialisti ? E si noti, a Bologna erano rappre- sentate le leghe socialiste di tutte le re- gioni italiane, mentre 'a Milano solo quelle dell'alta Italia. In verità l'adunanza milanese di do- menica fu una di quelle adunanze che aprono il cuore alle più grandi, alle più alte speranze, che rianimano nella lotta, che persuadono al lavoro. Il grande spirito di Leone XIII alitò eccitatore di forti propositi su quella folla di la- voratori: lavoratori che sono nostri, nostri di fede, d'ideale, di opere; lavo- ra:ori che sicuri riposano in noi per la difesa egualmente efficace dei sentimenti religiosi e degli interessi di classe. Quin- di non proseguire virilmente nella strada della democrazia sarebbe opera di tie- pidi cristiani e di catti vi cittadini perchè il popolo vuole esser con noi. Cattolici lavoriamo, l'avvenire è no- stro ! Contro il divorzio — Sabato a Bergamo, nel teatro del Se- minario in città alta, tenne una forte confe- renza contro il divorzio l'avv. Locatelli: tentò il contradditorio l'avv. Maironi, leader dei so- cialisti bergamaschi portando innanzi la solita casistica, ma senza l'effetto sperato. Gli rispo- sero per bene lo stesso, avv. Locatelli e il prof. Angelini che invano fu più volte dal nobile avvocato socialista bruscamente inter- rotto. — Il repubblicano avv. Viazzi, recatosi ad Abbiategrasso a concionarc nel teatro pro divortio fu accolto da un tal uragano di pro- teste da paete del popolo, affermatosi nella grandissima maggioranza antidivorzista, che oratore e presidenza batterono subito in ri- tirata. A Robitante (Cuneo) ha avuto luogo un importante comizio di 250 persone, presenti le società di Robilante, Roccavione, Vernante, inviò telegrammi di protesta al deputato del collegio, on. Rovasenda. » Questa idea di agire direttamente sul deputato è forse la più pra- tica; certo è anch'essa utilissima per raggiun- gere lo scopo di far cadere la proposta di leg- ge Berenini. Continuano i voti di Consigli comunali contro il divorzio. Agli elenchi già pubblicati sono da aggiungersi i comuni di Orgiano, A- lano di Pieve e Baone. La raccolta delle firme alla petizione nazionale contro il governo continua egregia- mente, benché la massoneria usi d'ogni arma per contrastarne l'effetto. Per esempio, da un segretario d'un vescovo italiano così viene scritto alla presidenza dell'Opera dei congressi « Mons. Arcivescovo vi prega di depennare con un fregio di penna due nomi della scheda. , (fra quelle già inviatovi) i quali (come impie- gati) sono stati minacciati di perdere l'im pie- gli. Anche a questo si arriva! E noi, cedendo alle lacrime, accontentiamoli.» E in un altra lettera allo stesso indirizzo si legge: «Un sentimento di pietà verso quat- tro poveri infelici mi spinge a scriverle questa umile letterina; Essi sono (qui si indicano i nami.) Mossi dal sentimento religioso, hanno dato la loro firma; ma poi sono stati obbl igati a cancellarla sem ai l'avessero data. Quindi mi raccomando alla S. V. ihl.nla di fare quello che io non ho potuto essendo già partiti i mo- duli.» Altre lettere recano casi analoghi, E gli ufficiosi hanno la tolta di parlare delle intimi- dazioni e delle pressioni clericali! E di fatti simili ne possiamo citare a die- cine - accaduti anche molto vicino a noi Il comitato Torinese ha pubblicato un manifesto firmato dai migliori personaggi pub- blici della città. È stata pubblicata la protesta dei Ve- scovi della regione Lucano-Salernitana. Ci è impossibile riassumere la confe- renza che tenne l'esimia scrittriae Anzolotti domensca sera a Mi lano per invita dell'A ;done Muliebre. Fu un inno alla virtù invitta del-- l'amore materno e al carattere dell'anima I- taliana, che, disse l'Anzoletti, nella storia non fu mai nè barbara nè eretica, nè simulatrice nè adultera. Il pubblico si cornpon eva di molte signore letterati avvocati, fra i quali il senatore prof. Gabba. A Biella in omaggio alla circolare Coc- co-Ortu l'autorità ha vietato il discorso che doveva tenere nella Cattedrale il sac. prof. Antonio Sirnonetti sulla indissolubilita del matrimonio cristiano. Fra le varie manifestazioni pubbliche che si vanno con sempre maggior frequenza ripe- tendo in ogni parte d' Italia contro l' infausto progetto di legge pel divorzio, merita di es- sere . segnalata quella avvenuta domenica scorsa a Savona nel civico teatro Chiabrera che riu- scì irnponentissima e solenne. Vi intervenne Monsig. Vescovo, il Sin- daco con vani Assessori e Consiglieri comu- nali, il Presidente del Tribunale con parecchi giudici, l' Avvocato erariale, i Presidi e Pro- fessori di Istituti scolastici, Avvocati, Coni- rnercianti e professionisti, ed un immenso pub- blico che occupava completamente il teatro. Oratore fu l' Avv. Filippo Moda di Milano, il quale prescindendo dall' aspetto religioso della questione, la trattò solo dal punto di vista giuridico-sociale: egli fu felicissimo, strin- gente, persuasivo, ed in mezzo ad una vera entusiastica ovazione concluse con queste stu- pende parole: « Quando sulle bandiere non è più scritto il pro aris e nemmeno il pro focis non resta che combattere per le vene d'oro e per i dia- manti; poi non 'si combatte più neppure per questi, si fugge, sgominati, come un giorno — l' ultimo giorno dell' impero — fecero i latini dei mnnicipii italiani di fronte alle ver- gini schiere dei popoli rozzi e sani irrompenti dai valichi alpini. » Firenze, 26, (T). - Iersera nel salone del palazzo Novellticci lo studente G. Bertini tenne per invito del Circolo Universitario una conferenza sul divorzio. Il giovane oratore trattenne il numeroso uditorio per più di un' ora esaminando il divorzio sotto l' aspetto sociale, giuridico, psicologico, fisiologico e fem- minista e con la parola affascinante dimostrò I' immoralità' del progetto Berenini che segne- rebbe l' ultimo passo verso il libero amore. L' uditorio applaudì ripetutamente il bravo giovane che presto ci auguriamo rivedere fra no Domenica prossima un' altra conferenza sul divorzio sarà tenuta nel salone dell'Associa- zione Cattolica popolare. Sono poi lieto di annunziare che a tenere una conferenza sul divorzio verrà fra noi l' illustre poetessa Luisa Anzoletti. Parlasi di un Comizio antidivorzista ma di ciò vi parlerò a suo tempo. •111. L' AZIONE SOCIALE DELLA DONNA Le conferenze su l' azione sociale della donna sono incominciate in questo mese a Parigi. Pa gennaio a maggio dotti e brillanti oratori, tra i quali notiamo Emilio Olivier, Alberto Vandal Cheysson, de Lapparent, Humbert-Valleroux si seguiranno nel trattare dinnanzi a unnume- roso pubblico di signore le più importanti questioni sociali del giorno. Il gruppo del- l' Az:ione sociale della donna, fondato già da circa due anni, si è proposto come scopo di istruire la donna stilla sua funzione nella so- cietà, nella famiglia, nell' educazione ed aiu- tarla a difendere quei principi sui quali da tanto tempo riposa la vita francese. Questo gruppo non si confonde però con quelli che attendono alle opere d' insegnamento o di cari tà, intorno alle quali lascia la mas- sima libertà. Oltre le conferenze ha fondato un segretariato, aperto a tutti, diretto dalla signora Lèere, la quale tiene corrispondenza con tutte le persone desiderose di istruirsi sulle questioni che riguardano l' azione sociale della donna. Esso ha già reso grandi servizi e ne renderà dei maggiori se attuerà le nuove i- niziative che viene ideando. L';.Eglise militante da cui togliamo queste notizie scrive che una simile istituzione ha un' importanza massima nell' ora presente. Mai come ora fu necessario iniziare la donna allo studio della questione sociale poiché, dice, la donna non ha il diritto di immobilizzare le proprie attività in una serena indifferenza o di di sprecarle nelle ri- dicole convenienze mondane e chiude l' arti - coletto con queste parole : « Se 1' educazione del popolo ha messo alla prova il rispetto, se da tute le parti gli si offre mezzo di istruirsi, si dimentica troppo che in questa materia le più alte classi hanno molto da imparare. La società del!' azione sociale della donna che porterà questi sforzi nel dominio intellettuale, sociale, famigliare, aiuterà certamente a com- battere i pregiudizi della divisione di classe, ancora troppo accentuati presso le donne. Essa le educherà dolcemente alla solidarietà, fcr- mula moderna della carità. » DIVORZIATA Bozzetto. 'nes si trova va in una stanzetta esposta a mezzogiorno, le cui finestre davano sul piaz- zale della Chiesa, dirimpetto olio quale era il palazzo del Municipio. Teneva la donna sulle braccia Elvira l'ul- tima di quattro figli, il maggior dei quali, Luigi, aveva appena compiuti i cinque anni. La una fisionomia rivelava l' agitazione del- l' anima sua ; nel suo sembiante, non era al- cuna linea che non rivelasse uno sdegno pro- fondo. I suoi occhi infossati indicavano, con i- neffabile espressione, la pena di chi ha la mente del tutto occupata da un pensiero (lu- gubre e desolatile. Stava la donna alla finestra; ma da questa ritira vasi di tanto i., tanto, ri- affacciandosi con ansia ancor più crescente. « Mamma, disse ad un tratto Luigi, tar- derà molti giorni a tornare' il papà ? Già da tre mesi noi più non lo vediamo: e tu ci hai detto ch' egli è in viaggio per interessi di famiglia ». Non rispose la donna, ma una lacrima furtiva le sfuggì dagli occhi. e andò a bagnare la piccola Elvira, sul Chi volto stampò un caldo bacio. Ma intanto un prolungato rumore di car- rozze faceva annunziare l' avvicinarsi di un lungo corteo,' come un corteo di nozze. Ines ritorna alla finestra, ed in quel mentre vede avviarsi al Municipio una festosa coppia nuziale. Per poco l'Elvira non le cadde dalle braccia. L' affanno della donna era giunto all' estremo, lo sdegno profondo io aveva acceso il volto come di bragia : tornò a guardare. E poi — Infame, ella disse con uno scroscio di pianto, infame, mille volte infame ! Luigi stette a guardare la mamma, e non sapendo che fosse avvenuto, pianse egli pure, perché la mamma piangeva. Ma la donna ri- pigliò « Tu mi hai amareggiato gli anni più belli di mia vita; le tue sevizie, i tuoi vitu- peri, la tua infedeltà coniugale mi trafissero il cuore, e la mente ne rimase intorpidita ». E nuove lagrime le scendevano a dirotto sul petto ansante. Luigi intanto continuava a guardarla, ed Elvira incoscia di una grave sciagura, con due fredde manine accarezzava il volto alla mamma, rendendo ancor più cru- dele l'ambascia che le straziava il cuore. Erano intanto sopraggiunti anche Enrico e Pierina cui l' attività dei giuochi infantili avevano sti- molata la fame. Domandarono pane, ma la mamma piangendo soggiunse « LT tuo scop o andò fitllito : mi volevi pazza, o farmi credere pazza. Ma non lo era ; lo sapeva il tuo fratello che religioso ed onesto, era l' unico mio con- forto nei più amari dolori, l' unico confidente di questo cuore che spasimava ». « Mamma, riprese finalmente Luigi, perch'?, piangi ? il papà tornerà presto ; posso io aiu- tarti ? debbo io andar elemosinando per te ed i miei fratellini ? Mancava il pane ed i più piccoli lo do- mandavano con insistenza, e la loro voce te- nera e languida, come una spina trafiggeva il cuore materno. r e 37 ' --- ------------------- ------ - -- i - !~f+S'It<g~ .-~~MCW.í5:2 --

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(CONTO CORRENTE CON LA POSTA

PISA, 2 Febbraio 1902

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sANNO XXX (CONTO CORRENTE CON LA POSTA) NUlph

a eReeE PISANAPeriodico Settimanale

Deus vos benedicat, dummodo Veritas praecedat, comitetur et sequatar P. PP. IX.PIO IX agli scrittori della CRocz PISANA.

< Benedico tutti gli associati alla CROCE PisArbt coraggio LEONE XIII a/ Direttore (16 Ottobre 1881).

UFFICIO D' AMMINISTRAZIONEpresso la Curia Arcivescovile.

Le lettere non affrancate si respingono.— I manoscritti ancorchénon pubblicati non si restituiscono. — Si rende conto dei Librie Giornali spediti all'Ufficio.

SI PUBBLICA LA. DOMENICA ABBONAMENTI E INSERZIONI

In Italia per un Anno . . L. 8,00 — Per un Semestre . . L.1,50.Per l'Estero aumento della spesa postale.

ANNUNZI e INSERZIONI Centesimi 15 per linea o spazio di linéa. Una copia centesimi cinque.

Il_ HUN PREETHMilUn fatto che esce dai semplici fatti

di cronaca e assume l'aspetto di un av-venimento di primissimo ordine nelcampo dell'azione cattolica italiana è ilCozzgresso professionale cattolico del-l'alta Italia, tenuto a Milano nel teatroFossati domenica 27 gennaio.

Quando alcuni mesi fa a Bolognaun congresso di contadini si affermòclamorosamente socialista, tutto il paesetremò come se fosse risuonato lo squillodella rivoluzione, e molti si guardaronospauriti chiedendo: che fare ? — Ma que-sta domanda paurosa non se la rivol-sero davvero i democratici cristiani, essiche già da un anno lavoravano indefes-samente per l'organizzazione di classe.E in Lombardia sopratutto un fortenucleo di giovani baldi e volenterosiandavano strappando di giorno in giornoall'organizzazione socialista intiere po-polazioni di operai e di contadini.

Ecco come si è potuto avere quell'im-ponentissima rassegna delle forze operaiecattoliche che è stato il congresso pro-fessionale di Milano! Erano 45oz -> i con-gressisti che si affollavano nel teatroFossati, rappresentanti ben 303,000 (di-co trecentotremila) lavoratori, e cioè49 mila operai, 38 mila contadini, 16mila donne.

Lo affermerebbe ora, disse Vico Nec-chi fra gli applausi entusiastici dei con-gressisti, lo affermerebbe ora il deputatodi Ravenna davanti al primo imponentecongresso del proletariato cristiano chetutti i contadini organizzati sono so-cialisti ?

E si noti, a Bologna erano rappre-sentate le leghe socialiste di tutte le re-gioni italiane, mentre 'a Milano soloquelle dell'alta Italia.

In verità l'adunanza milanese di do-menica fu una di quelle adunanze cheaprono il cuore alle più grandi, alle piùalte speranze, che rianimano nella lotta,che persuadono al lavoro. Il grandespirito di Leone XIII alitò eccitatoredi forti propositi su quella folla di la-voratori: lavoratori che sono nostri,nostri di fede, d'ideale, di opere; lavo-ra:ori che sicuri riposano in noi per ladifesa egualmente efficace dei sentimentireligiosi e degli interessi di classe. Quin-di non proseguire virilmente nella stradadella democrazia sarebbe opera di tie-pidi cristiani e di catti vi cittadini perchèil popolo vuole esser con noi.

Cattolici lavoriamo, l'avvenire è no-stro !

Contro il divorzio— Sabato a Bergamo, nel teatro del Se-

minario in città alta, tenne una forte confe-renza contro il divorzio l'avv. Locatelli: tentòil contradditorio l'avv. Maironi, leader dei so-cialisti bergamaschi portando innanzi la solitacasistica, ma senza l'effetto sperato. Gli rispo-

sero per bene lo stesso, avv. Locatelli e ilprof. Angelini che invano fu più volte dalnobile avvocato socialista bruscamente inter-rotto.

— Il repubblicano avv. Viazzi, recatosiad Abbiategrasso a concionarc nel teatro prodivortio fu accolto da un tal uragano di pro-teste da paete del popolo, affermatosi nellagrandissima maggioranza antidivorzista, cheoratore e presidenza batterono subito in ri-tirata.

A Robitante (Cuneo) ha avuto luogo unimportante comizio di 250 persone, presentile società di Robilante, Roccavione, Vernante,inviò telegrammi di protesta al deputato delcollegio, on. Rovasenda. » Questa idea di agiredirettamente sul deputato è forse la più pra-tica; certo è anch'essa utilissima per raggiun-gere lo scopo di far cadere la proposta di leg-ge Berenini.

— Continuano i voti di Consigli comunalicontro il divorzio. Agli elenchi già pubblicatisono da aggiungersi i comuni di Orgiano, A-lano di Pieve e Baone.

— La raccolta delle firme alla petizionenazionale contro il governo continua egregia-mente, benché la massoneria usi d'ogni armaper contrastarne l'effetto. Per esempio, da unsegretario d'un vescovo italiano così vienescritto alla presidenza dell'Opera dei congressi« Mons. Arcivescovo vi prega di depennare conun fregio di penna due nomi della scheda. ,(fra quelle già inviatovi) i quali (come impie-gati) sono stati minacciati di perdere l'im pie-gli. Anche a questo si arriva! E noi, cedendoalle lacrime, accontentiamoli.»

E in un altra lettera allo stesso indirizzosi legge: «Un sentimento di pietà verso quat-tro poveri infelici mi spinge a scriverle questaumile letterina; Essi sono (qui si indicano inami.) Mossi dal sentimento religioso, hannodato la loro firma; ma poi sono stati obbl igatia cancellarla sem ai l'avessero data. Quindi miraccomando alla S. V. ihl.nla di fare quelloche io non ho potuto essendo già partiti i mo-duli.»

Altre lettere recano casi analoghi, E gliufficiosi hanno la tolta di parlare delle intimi-dazioni e delle pressioni clericali!

E di fatti simili ne possiamo citare a die-cine -accaduti anche molto vicino a noi

— Il comitato Torinese ha pubblicato unmanifesto firmato dai migliori personaggi pub-blici della città.

— È stata pubblicata la protesta dei Ve-scovi della regione Lucano-Salernitana.

— Ci è impossibile riassumere la confe-renza che tenne l'esimia scrittriae Anzolottidomensca sera a Mi lano per invita dell'A ;doneMuliebre. Fu un inno alla virtù invitta del--l'amore materno e al carattere dell'anima I-taliana, che, disse l'Anzoletti, nella storia nonfu mai nè barbara nè eretica, nè simulatricenè adultera.

Il pubblico si cornpon eva di molte signoreletterati avvocati, fra i quali il senatore prof.Gabba.

— A Biella in omaggio alla circolare Coc-co-Ortu l'autorità ha vietato il discorso chedoveva tenere nella Cattedrale il sac. prof.Antonio Sirnonetti sulla indissolubilita delmatrimonio cristiano.

Fra le varie manifestazioni pubbliche chesi vanno con sempre maggior frequenza ripe-tendo in ogni parte d' Italia contro l' infaustoprogetto di legge pel divorzio, merita di es-sere . segnalata quella avvenuta domenica scorsaa Savona nel civico teatro Chiabrera che riu-scì irnponentissima e solenne.

Vi intervenne Monsig. Vescovo, il Sin-daco con vani Assessori e Consiglieri comu-nali, il Presidente del Tribunale con parecchigiudici, l' Avvocato erariale, i Presidi e Pro-fessori di Istituti scolastici, Avvocati, Coni-rnercianti e professionisti, ed un immenso pub-blico che occupava completamente il teatro.

Oratore fu l' Avv. Filippo Moda di Milano,il quale prescindendo dall' aspetto religiosodella questione, la trattò solo dal punto divista giuridico-sociale: egli fu felicissimo, strin-gente, persuasivo, ed in mezzo ad una veraentusiastica ovazione concluse con queste stu-pende parole:

« Quando sulle bandiere non è più scritto ilpro aris e nemmeno il pro focis non restache combattere per le vene d'oro e per i dia-manti; poi non 'si combatte più neppure perquesti, si fugge, sgominati, come un giorno— l' ultimo giorno dell' impero — fecero ilatini dei mnnicipii italiani di fronte alle ver-gini schiere dei popoli rozzi e sani irrompentidai valichi alpini. »

— Firenze, 26, (T). - Iersera nel salonedel palazzo Novellticci lo studente G. Bertinitenne per invito del Circolo Universitario unaconferenza sul divorzio. Il giovane oratoretrattenne il numeroso uditorio per più diun' ora esaminando il divorzio sotto l' aspettosociale, giuridico, psicologico, fisiologico e fem-minista e con la parola affascinante dimostròI' immoralità' del progetto Berenini che segne-rebbe l' ultimo passo verso il libero amore.

L' uditorio applaudì ripetutamente il bravogiovane che presto ci auguriamo rivedere frano

Domenica prossima un' altra conferenza suldivorzio sarà tenuta nel salone dell'Associa-zione Cattolica popolare. Sono poi lieto diannunziare che a tenere una conferenza suldivorzio verrà fra noi l' illustre poetessa LuisaAnzoletti. Parlasi di un Comizio antidivorzistama di ciò vi parlerò a suo tempo.

•111.

L' AZIONE SOCIALE DELLA DONNALe conferenze su l' azione sociale della donna

sono incominciate in questo mese a Parigi. Pagennaio a maggio dotti e brillanti oratori, trai quali notiamo Emilio Olivier, Alberto VandalCheysson, de Lapparent, Humbert-Vallerouxsi seguiranno nel trattare dinnanzi a unnume-roso pubblico di signore le più importantiquestioni sociali del giorno. Il gruppo del-l' Az:ione sociale della donna, fondato già dacirca due anni, si è proposto come scopo diistruire la donna stilla sua funzione nella so-cietà, nella famiglia, nell' educazione ed aiu-tarla a difendere quei principi sui quali datanto tempo riposa la vita francese.

Questo gruppo non si confonde però conquelli che attendono alle opere d' insegnamentoo di cari tà, intorno alle quali lascia la mas-sima libertà. Oltre le conferenze ha fondatoun segretariato, aperto a tutti, diretto dallasignora Lèere, la quale tiene corrispondenzacon tutte le persone desiderose di istruirsi sullequestioni che riguardano l' azione sociale delladonna. Esso ha già reso grandi servizi e nerenderà dei maggiori se attuerà le nuove i-niziative che viene ideando. L';.Eglise militanteda cui togliamo queste notizie scrive che unasimile istituzione ha un' importanza massimanell' ora presente. Mai come ora fu necessarioiniziare la donna allo studio della questionesociale poiché, dice, la donna non ha il dirittodi immobilizzare le proprie attività in unaserena indifferenza o di di sprecarle nelle ri-dicole convenienze mondane e chiude l' arti -coletto con queste parole : « Se 1' educazione

del popolo ha messo alla prova il rispetto, seda tute le parti gli si offre mezzo di istruirsi,si dimentica troppo che in questa materia lepiù alte classi hanno molto da imparare. Lasocietà del!' azione sociale della donna cheporterà questi sforzi nel dominio intellettuale,sociale, famigliare, aiuterà certamente a com-battere i pregiudizi della divisione di classe,ancora troppo accentuati presso le donne. Essale educherà dolcemente alla solidarietà, fcr-mula moderna della carità. »

DIVORZIATABozzetto.

'nes si trova va in una stanzetta espostaa mezzogiorno, le cui finestre davano sul piaz-zale della Chiesa, dirimpetto olio quale era ilpalazzo del Municipio.

Teneva la donna sulle braccia Elvira l'ul-tima di quattro figli, il maggior dei quali,Luigi, aveva appena compiuti i cinque anni.La una fisionomia rivelava l' agitazione del-l' anima sua ; nel suo sembiante, non era al-cuna linea che non rivelasse uno sdegno pro-fondo. I suoi occhi infossati indicavano, con i-neffabile espressione, la pena di chi ha lamente del tutto occupata da un pensiero (lu-gubre e desolatile. Stava la donna alla finestra;ma da questa ritira vasi di tanto i., tanto, ri-affacciandosi con ansia ancor più crescente.

« Mamma, disse ad un tratto Luigi, tar-derà molti giorni a tornare' il papà ? Già da tremesi noi più non lo vediamo: e tu ci hai dettoch' egli è in viaggio per interessi di famiglia ».

Non rispose la donna, ma una lacrima furtivale sfuggì dagli occhi. e andò a bagnare lapiccola Elvira, sul Chi volto stampò un caldobacio.

Ma intanto un prolungato rumore di car-rozze faceva annunziare l' avvicinarsi di unlungo corteo,' come un corteo di nozze. Inesritorna alla finestra, ed in quel mentre vedeavviarsi al Municipio una festosa coppia nuziale.

Per poco l'Elvira non le cadde dalle braccia.L' affanno della donna era giunto all' estremo,lo sdegno profondo io aveva acceso il voltocome • di bragia : tornò a guardare. E poi

— Infame, ella disse con uno scroscio dipianto, infame, mille volte infame !

Luigi stette a guardare la mamma, e nonsapendo che fosse avvenuto, pianse egli pure,perché la mamma piangeva. Ma la donna ri-pigliò « Tu mi hai amareggiato gli anni piùbelli di mia vita; le tue sevizie, i tuoi vitu-peri, la tua infedeltà coniugale mi trafisseroil cuore, e la mente ne rimase intorpidita ».

E nuove lagrime le scendevano a dirottosul petto ansante. Luigi intanto continuava aguardarla, ed Elvira incoscia di una gravesciagura, con due fredde manine accarezzavail volto alla mamma, rendendo ancor più cru-dele l'ambascia che le straziava il cuore. Eranointanto sopraggiunti anche Enrico e Pierinacui l' attività dei giuochi infantili avevano sti-molata la fame. Domandarono pane, ma lamamma piangendo soggiunse « LT tuo scop o

andò fitllito : mi volevi pazza, o farmi crederepazza. Ma non lo era ; lo sapeva il tuo fratelloche religioso ed onesto, era l' unico mio con-forto nei più amari dolori, l' unico confidentedi questo cuore che spasimava ».

« Mamma, riprese finalmente Luigi, perch'?,piangi ? il papà tornerà presto ; posso io aiu-tarti ? debbo io andar elemosinando per te edi miei fratellini ?

Mancava il pane ed i più piccoli lo do-mandavano con insistenza, e la loro voce te-nera e languida, come una spina trafiggeva ilcuore materno.

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Noti hanno più pane, riprese Ines, manon hanno più neanche il padre. Egli strinsein questo moine rito un sacrilego nodo che lostrappa a me, alla sua casa, a queste quattrocreature ».

« Mamma, disse En rico affacciandosi allafineatra, mi par di vedere sulla porta del Mu-nicipio il papà con una signora riccamentevestita. Evviva, Evviva! final mente avremoil piacere di riabbracciarlo. » Le parole diEtnica finirono per esaltare la povera madre,che scattanto in piedi con grande spavento deibimbi, con isdegno esclamò : a Ed io sono l' a-dultera, io, io l'adultera io la druda dituo fratello ! E non ti bastò render infeliceme e i tuoi figliuoli ; ma anche l' onore mihai rapito, pagandolo col denare dato a duetestimoni sacrilegarnente giurati ».

Intanto ripassava il corteo veduto pochiminuti prima. Giuseppe Berlino non era piùmaritato con bis Erba, dalla legge riconosciutainferma di mente ed adultera. L' aveva ripu-diata ed abbandonata col marchio del disonoresulla fronte, benchè fosse un innocente vittimadi sua malvagità. Il divorzio aveva premiatol'infame, Io sposo, crudele e disonesto, lasciandonella miseria e n ?l dolore un angelo di sposae quattro bambini.

E la povera Ines soffriva per sè e per isuoi bimbi. Ma sollevata la fronte al Cielo disse:Pazienza! per l' avvenire avrò per mio con-sorte il dolore ed il sacrificio; i miei figli a-vranno per padre Iddio. Ilda.

PER LA PROTEZIONEDEI LAVORATORI.

Mercoledì nell'aula del consiglio provinciale(gentilmente concessa) ebbe luogo la La adu-nanza della sezione italiana della società inter-nazionale per la protezione dei lavoratori.

Il numero degli intervenuti fu confortante.Fra i presenti ricordo gli on. Boselli e Biaat-

chi, il conte Soderini di Roma, il marcheseVolpe Landi di Piacenza, il prof. Pozzoni el' avv. Boggiano di Genova, il conte Guicciar-dini di Firenze, i proff. Corsi, Calisse, Napodanoe Vacchelli, il sig. Coquereaumont, direttoredella S. Gobain, il sig. T. Marconi, il cav. To-bler ecc.

Invitato dal prof. Toniolo, presidente dellasezione, assunse la presidenza dell'adunanza ilvicepresidente on. Boselli. Quindi il prof. To-niolo pronunciò il discorso di apertura. Fecela storia della legislazione sociale dei vari statieuropei e si augurò che anche il nostro paeseora così in arretrato possa divenire primo ingenere di legislazione per tutela delle classilavoratrici. Tracciò quindi la natura e gli scopidell'associazione. Dinanzi a i bisogni urgentidei lavoratori si comprese la necessità di unalegislazione internazionale de lavoro. Per stu-diare i bisogni degli operai e . quindi proporreai governi opportune leggi nel 1900 a Parigisi costituì questa associazione con sezioni inogni singola nazione. Entra quindi a parlaredell'Italia, dove per le sue condizioni lo studiodi una legislazione Sociale si complica. Concludeaugurandosi che vinta ogni difficoltà anche nelnostro paese, si . sviluppi una legislazione sullavoro.Cessati gli applausi che salutarono la fine deldiscorso del prof. Toniolo prese la parola l'on.Boselli che pronunziò un discorso ispirato aiprincipi della democrazia cristiana. Infatti, dopoaver detto che il discorso del prof. Toniolo èil più splendido che abbia mai udito in vitasua, disse che il compito dell' associazione èall'opera dì scienza e di amore e che questomovimento sociale che va prendendo uno sci.luppo maraviglioso dev' essere cristiano perchéla sua base è nella carità. Terminò dicendo chevi sono molti dolori da lenire, molte ingiustizieda riparare e a questi mali si potrà solo rime-diare coll'amore. Anche il discorso dell'on-Boselli iu applaudito.

i A presidente della sezione italiana si con-I formò per acclamazione il prof. Toniolo.

Lo statuto proposto dalla presidenza venneapprovato con alcune modificazioni suggeritedal conte Soderini.

Alla seduta pomeridiana intervenne ancheil Sindaco il quale portò ai convenuti il salutodella città che è orgogliosa di ospitare perso-naggi così illustri. Rispose P on. Boschi ringra-ziando il sindaco a nome della sezione che èlieta di cominciare i suoi lavori in Pisa, patriadi Gàlileo e sede di famosa Università.

Si presero quindi sagge deliberazioni intornoalla partecipazione di due membri della sezionenoli Ufficio del lavoro. alla partecipazione diogni associazione in qualche modo riconosciutadal governo ali' elezione dei rappresentanti de-gli operai nell' Ufficio del lavoro stesso, al la-voro delle donne e dei fanciulli, all'emigrazione,ai fanciulli italiani ecc. Votò anche un ordinedel giorno nel quale la sezione fa voti chenella prossima rinnovazione delle convenzioniferroviarie si tenga conto del riposo festivo.

Il ministro Baccelli inviò una lettera diadesione promettendo di nominare presto undelegato che rappresenti il governo in senoalla sezione.

Infine Boselli salutò i convenuti e ringraziò ilconsiglio provinciale per la cortese ospitalità el'importante adunanza si sciolse.

Noto con piacere come anche in quest'operaeminentemente favorevole alle classi operaie, idemocratici cristiani non rimangono estranei,ma anzi, cominciando dal presidente e dal se-getario. tengono i primi posti. Alfeo.

NEL CAMPO NOSTROA Vicenza si è costituita la federazione

delle società cattoliche italiane di M. S. con236 società e 4o mila soci. — Nella diocesi diTaranto continuano i progressi della azionecattolica : alle leghe del lavoro e al creditoagrario di Martina Franca fanno ora riscontrola Cassa rurale di Grottaglie e le cooperativedi Consumo di Lizzano S. Giorgio.

Mercoledì a Parma ebbe lungo l' adunanzadei delegati delle corporazioni cattoliche. Vierano rappresentate 558 società con 70 milasoci.

A Milano sabato 25 e domenica 26 si ri-unirono i rappresentanti dei Gruppi d. e. edelle leghe del lavoro dell'Italia settentrionali.Per il resoconto delle due adunanze vedi inaltra parte del giornale.

A Rocca S. Stefano (Lazio) quasi tuttoil paese mosso dal rappresentante della Com-missione esecutiva centrale della lega del la-voro, si iscrisse e partecipò alla fondazione diuna Unione democratica cristiana per gli a-gricoltori cattolici stabilendo interessanti regoledi assistenza fraterna.

A Seregno i delegati delle leghe che for-mano la Lega Briantea domenica costituironol' Ufficio (lel 1/12r0ro.

A Codogno quella lega del lavoro orga-nizzò le sarte ; a Ripapertico si è costituitala lega del lavoro e a Modena la cooperativadi consumo.

A Torre de' Negri (Pavia) il deputato1\lontemartini tenne domenica una conferenzadi propaganda socialista ma a lui rispose vi-gorosamente lo studente Zerbi ma non potècontinuare a lungo perchè l' on., con meschinipretesti, sciolse i . adunanza. Ma F on. stessoebbe una bella risposta da qnel popolo che sicostituì in lega del lavoro.

A Ciminna il giorno del!' Epifania si inau-gurò la Cassa rurale.

Anche a Castronuovo si sta costituendola Cassa rurale.

A Bovina nelle Puglie si apri col 14 Gen-naio la Banca Agricola Cattolica.

A S. Paolo d' Enza e a Casalgrande èsorta la cooperativa cattolica fra i lavoratori.

A Mortara si è costituita la Lega dellavoro.

A Napoli la lega del lavoro ha già solidebasi. Sono gia costituite le sezioni dei parruc-chieri, meccanici, sarti e doratovi. Questi ul-timi presenteranno fra pochi giorni al Tribu-na' e lo statuto per la cooperativa di lavoro.Fra i sarti sorgerà fra poco una merceria coo-perativa.

A Cesena domenica fu costituita per curadel Gruppo d. c. una società di M. S. rag-gruppante un forte numero di lavoratori.

A Ficulle si sono costituiti il Gruppo d. c.e la Cassa rurale.

A Bitonto è uscito, sotto gli auspici diquel Vescoco Mons. Barardi, il primo numerodel periodico Democrazia Cristiana. Auguri.

A Luino oltre 400 fra operai e operaiescioperarono perchò i proprietari volevano di-minuire i salari del 5 del 10 e del 15 percento. La presidenza della lega del lavoro riuscìdopo molti sforzi ad indurre i padroni a ce-dere dal malaugurato divisamento mentre isocialisti della Camera del lavoro cedetterodavanti ai padroni e fecero riprendere il la-voro in base a nuove tariffe che rappresenta-vano sempre una diminuzione alle antecedenti.Senza commenti !

A Canicatti i d. c, dopo la cassa ruralehanno costituito un monte p•umentario.

A Ribera (Girgenti) si è costituita in pochigiorni una lega cattolica fra i contadini com-posta più di 600 persone.

A Napoli per opera di quell' associazioned. e. si è aperto al pubblico il primo magaz-zino di vendita delle cooperative di consumosotto i migliori auspici.

A Cremona il circolo di studi sociali hacostituito il Fascio d. c. composto esclusiva-mente dì giovani e ha dato vita ad un Ufficiodel lavoro.

In questi ultimi giorni da molti . Vescovila giovane democrazia cristiana ha ricevutonuove prove di simpatia ; nuovi santi incita-menti alle lotte pro aris et pcis.

Infatti dai giornali apprendiamo che aMolfetta il Vescovo invitò tutto il clero alsuo palazzo per spiegare la necessità dell' a-zione sociale del clero nell' ora presente. Infine1 . avv. Alaglione spiegò lo statuto per la co-stituzione di una cooperativa cattolica di cre-dito quindi si procedette alla sottoscrizionedelle azioni.

A Trivento, Acireale ecc. gli Ecc.mi ve-scovi hanno istituito nei loro seminari una cat-tedra di economia sociale perchè i giovanichierici si preparino a combattere le battaglied' oggi.

A. Asimo quell' Ecc.mo Vescovo volle as-sistere all' inaugurazione del gruppo democra-tico cristiano.

Ormai la D. C. non teme più, dopo le au-torevoli testimonianze dei nostri Duci, ne op-posizioni, nè equivoci. Essa cammina trionfante,reclutando le migliori energie, i più volorosicampioni.

Viva l' Episcopato cattolico ! Viva la De-mocrazia Cristiana ! L' araldo.

I PAPI E IL DIVORZIOMi ricordo di aver letto, parecchi anni fà,

alcune franche parole di un antico prelato adun potente monarca colle quali gli ricordavaesservi in questo mondo un'autorità superioread ogni altra, e la quale di natura sua eratale da non cedere a qualsiasi terrena pote-stà quando si trattasse della verità e dellagiustizia. L'ecclesiastica storia ci dice qual fos-se, e l'esperienza stessa ai nostri giorni cidice qual sia cotesta autorità; ella è la SantaSede, la rocca inconcussa dal Vaticano, controla quale indarno si scagliano le potestà d'A-verno e del mondo, e da cui parte sempreuna voce libera e coraggiosa che il dovererammenta a tutti, grandi e piccoli, re e sud-diti, ricchi e poveri, forti e deboli, popoli enazioni.

Questa voce, a simiglianza di quella delBattista, non ha taciuto quando illecite unionimatrimoniali hanno meritato il « non licet »tuonato da quel santo Precursore di Cristo adErode (1); e per conseguenza anche il «divor-zio » ha trovato la sua riprovazione e condannasulla bocca del Vicario di colui che chiara-mente e solennemente sentenziò «Non dividal'uomo quel che Dio ha congiunto (2) Nonmancano pertanto esempi luminosi nella storiache ci fanno vedere la fermezza ed intrepi-dezza di romani pontefici di fronte a grandie potenti principi, che accecati da brutale pas-sione, credevano esser lecito ogni loro libito,appunto perchè grandi e potenti: quasi che perloro la legge divina e della Chiesa potessemodificarsi o sospendersi affatto. Ricerchiamoor dunque quegli esempi (chè sommamenteopportuno ne è il momento) e facciamoli co-noscere al popolo, che così poco sa di storiaecclesiastica e quindi ignora quel che hannofatto i papi per sostenere la sana morale eprocurare il vero bene della civil società.

Non intendo qui parlare delle savie leggidella Chiesa concernenti il matrimonio: ricordosoltanto che fino dal quarto secolo essendo dalleleggi romane autorizzato il divorzio, vediamoil concilio di Arles sancire col suo canone de-cimo che i mariti i quali trovano infedeli leloro mogli non possono affatto sposarne altre(3). Ma veniamo ai sommi pontefici che a tem-po e luogo hanno spiegata tanta energia perdifendere la indissolubilità del matrimonio.

Siamo ai tempi dei Longobardi e dei Fran-chi, e precisamente all'anno 770. La reginaBertrada, vedova di Pipi no il Breve e madredei due re franchi, Carloinanno, viene in I-talia. ed il re Desiderio la riceve con straor-dinaria magnificenza e riesce a farle accettareil duplice matrimonio, già propostole, dellapropria figlia con uno dei due re, e quellodella loro sorella Gisela col suo figlio ed e-rede Adalgiso. Carlomagno e Carlomanno era-no già ammogliati; ma presso i Franchi inquel tempo poco si teneva conto della indis-solubilità del matrimonio: il perchè Bertrada,anzi che opporsi alla proposta del re longo-bardo, si prefisse di adoprare tutta la sua in-fluenza presso i suoi figli per determinare unodi essi a far divorzio dalla propria moglie esposare la figlia di Desiderio. La politica non eraestranea a questo negozio, vedendovi Bertradail vantaggio di pacificare l'Italia e la Franciae formare nuovi vincoli d'amicizia tra Carlo-

magno e Carlomanno, la cui rottura parevaimminente. Senonché una niente più serena eilluminata della sua conobbe quel che ella nonconosceva o fingeva di non conoscere; la inde-gnità cioè di far divenire adultero un principecristiaeo, e di secondare le mire ambiziose delre longobardo Che tentava per quella via pro-curarsi un'alleanza colla Francia per attentarepiù sicuramente all'indipendenza della SantaSede. Quegli che si avvide di tutto questoera il pontefice Stefano IV, il quale, con tuttala forza dell'autorità apostolica, si oppose aidisegni del re suddetto. In una lettera indi-rizzata a Cariomagno ed a Carlomanno ri-corda loro la sacra legge dell'indissolubilitàdel matrimonio cattolico. Insiste sull'impor-tanza di questa legge tutta cristiana, che santi-ficò la culla della famiglia, e confermò la riabili-tazione sociale della donna. Esorta poscia i dueprincipi a diffidare delle proposte di 1.111 renemico della S. Sede. Ed aggiunge: — Questaesortazione e queste preghiere che vi indiriz-ziamo le abbiamo deposte sulla Confessione diS. Pietro ed offerto sovr'esse il santo sacrifi-zio della messa, e ve le mandiamo bagnatedelle nostre lacrime. Ed ora, se alcuno ardi-sce di contravvenire a quest'ordine, incorra lascomunica di S. Pietro, e sia escluso dal re-gno di Dio ».

Sventuratamente gli effimeri interessi diuna immorale politica vinsero nell'animo diBertra.da sulle regioni, sulle preghiere e sulleminacce del papa. Essa riuscì a gnadagnareCarlornagno, e lo indusse a. ripudiare la suaprima moglie per isposare Desiderata, figliadel re longobardo. Dopo un anno di matrimo-nio però Carlomagno ripudiò anche questa ela rimandò al re Desiderio padre di lei, il qua-le, com'è natutrale, se ne offese grandementee giurò vendetta. In onta poi alle leggi ec-clesiastiche (delle quali certamente non com-prendeva tutta la gravità), Carlomagno sposòuna terza donna, cioè Ildegarda principessa diSvevia. Il matrimonio di Gisela con Adalgisonon ebbe effetto perocchè essa abbandonò ilmondo e si fece monaca nel monastero di Chel-les, in cui poi mori abbadessa. Stefano IVterminò la sua vita il 1 febbraio 772, dopotre anni di faticoso pontificato.

D. S.(1) S. Marco VI, 18 (2( Id. X, 9(2) Id. X, 9.13) Dorras Sto,-. gen della Chiesa.

Spigolature socialisteOperai, lecswete!Predicano bene razzolano male.

Dopo i disa3tri amministrativi di Roubaixecco ora la dilapilazione di Marsiglia.

Dacché il municipio di Marsiglia è in manodei socialisti si è ingolfato nei debiti e già staper annegarcisi. Fra i debiti vi sono quelli di240000 lire ai fornitori del latte per l' ospedale,di mezzo milione all' amministrazione del Dipar-timento e di 50000 agli operai scioperanti. Vene sono poi molti altri non ancora precisati.

I conti poi sono tenuti in maniera fantastica;spese ed entrate tutto è registrato a casaccio;impossibile qualsivoglia controllo. Si speserosomme ingenti per l' igiene, e dell' igene non siha cura ; si ebbero 8000 lire dallo stato perrifare gli attrezzi dei pompieri e la somma èscomparsa; si sono commessi errori colossalidi amministrazione donde multe ed indennitàda pagarsi dal Municipio.

Insomma, la città è indebitata, i creditorisono alla disperazione, e i cittadini maledicono

ora ed il momento in cui i socialisti sonomontati al potere.

La fuga di un cassiere.Leggiamo nella Perseveranza che il signor

Cesare Colombo, cassiere della sezione valigiaipresso la Camera del lavoro di Varese è fug-gito per lidi ignoti.

Si scopri che la cassa affidata al Colombo ècontenente qualche centinaio di lire, è rimastavuota.

Contro di lui, in seguito a regolare denun-cia della Commissione della Camera del lavorovenne spiccato mandato di cattura.

Peggio ancora !A Cerignola (Foggia) fu arrestato il segre-

tario della lega dei contadini, Casanova Gio-vanni. il quale, di notte tempo, penetrato nellasede della Lega, scassinò il tavolo, in cui eranoi denari dell' associazione e si impadronì di unarilevante somma.

nova !

I socialisti ragionano coi tacchi.A Imola i socialisti, padroni di quel com. une,

hanno cacciato via le suore dall' ospedale edalla scuola di S. Giuseppe.

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La città intera ha nobilmente reagito, e laprotesta ha raccolto le firme di quanti libericittadini non vogliono sopportare la intolleranzapartigiana e, settaria. I socialisti hanno dettoche questa protesta, in quanto " raccoglie lefirme d'impenitenti razionalisti, di frammassoni,di liberali monarchici, ha in sè stessa la ca-gione del suo dissolvimento, della sua nullità „.

Come si ragiona a Imola dai socialisti!Tutti senza distinzione di parte, di fede

religiosa e politica protestano: dunque laprotesta è nulla!

Per finire.Tra... compagni.— Vedi ingiustizia! Nessuno dei nostri com-

pagni fu nominato cavaliere del lavoro...— Bravo meo ! Non basta aver tra i nostri

molti emeriti cavalieri... d'industria ?! !...

Il Martello

SECONDA LETTERA APERTAa Fionda dell Avvenire

Continuazione.Egregio Cavaliere

Quale dottrina, qual postulato scientifico dellascuola socialista, varrà a contènere entro i terminidella giustizia e della probità, la massa degli anar-

coidi che forma il grosso dell'esercito socialista, e,al dire del Turati, tra il culto confessato o no della

violenza, quando, stanca di aspettare l'attuazionedi tante promesse, spezzerà i freni e chiederà contoai socialisti intellettuali di tante ipocrisie, e ditanti inganni ? Sotto l'onda vertiginosa del tor-rente proletario saremo travolti forse ancor noi,ma chi sa che i capi del socialismo non siano leprime vittime dei suoi furori e delle sue vendette!La storia a questo riguardo ci offre lezioni molto.eloquenti.

Ma il socialismo, dite voi, mette rei proleta-riato il sentimento della propria dignità.

Il sentimento della dignità morale nasce nei-1' uomo dalla coscienza della su x personalità. Ilsocialismo, essenzialmente immorale, perché pro-fessa il materialismo che il Mazzini, qualificavadottrina da schiavi, corrompe e distrugge nell' uomoil sentimento di morale personalità riducendolo adincosciente congegno di un aggregato meccanico,che dicesi socieia. Come da questa concezione ma-terialistica dell'uomo possa sorgere il sentimentodella dignità umana aspetto che me lo dimostratevoi, cavaliere colendissimo! I socialisti sinceri econseguenti ai loro principi si occupano della mo-ralità quanto del terzo piede che non hanno. In-fatti Federico Stahelberg in un suo opuscolo dipropaganda socialistica, senza vani" scrupoli, néfalsi pudori, scrive a pag. 9: • L' obiettivo principale del socialismo è liberare l' umanità dal-I' incubo della moralità che la opprime e che è con-seguenza dello spiritualismo • . E a pag. 18: «Ilmatrimonio, sia pure contratto per amore è sempreun fatto immorale e contrario alla natura». Da.questa specie di premese chi oserà dire che nondiscendano a filo di dialettica queste radicali con-clusioni del Malon : «Ciò che importa è di abolireradicalmente l'autorità del padre e la sua potestàquasi regia nella famiglia I fanciulli non val-gono forse quanto i loro genitori ? perchè coman-darli? Con quali diritti ? Non piú obbedienza, seno, addio uguaglianza • .

Signor cavaliere, io vi credo un ingannato —cioè una persona la cui coscienza è migliore delleidee che professa. Di che vi domando: è morale dauomini questa o non piuttosto da bruti? E rima-nessero nei libri e nei giornali queste "dottrine pro-fondamente deleterie ! Ma no, v' è una folla che sele è assimilate, ne ha fatto carne della sua carne,che in esse si è corrotta, abbrutita, che dell' odioha fatto segnacolo del suo vessillo di ribellione edi sovvertimento sociale.— E non v'è occasione di cui la folla non si valgaper erompere in incomposte dimostrazioni di odiobrutale. E i capi del socialismo così detto intellet-tuale sanzionano col loro autorevole assenso siffatteeroiche imprese della plebaglia incosciente e per-vertita. L'Avanti del 12 dicembre u, s. aveva daGenova che duemila operai della Camera di lavorosi erano dati convegno nella sala del Consiglio Co-munale. Durante la seduta avvennero gravi disordini.Molti vetri infranti, molto panico nei consigliericomunali ecc. ecc. A questo fatto che ogni personaeducata avrebbe deplorato l'Avanti appiccica questodignitoso commento : • Ieri sera il proletariato ge-novese ha nieravigliosameute manifestato le sue in-tenzioni.— Si cammina bene, di qui si passaSiamo soddisfatti ».

E così, Cavaliere colendissimo, si rialza la dignité morale del proletariato !

La Gazzetta di Parma pubblicava qualche mesefa, in dialetto, il ritornello di una canzonaccia chei contadini della campagna di Borgo San Donninosogliono cantare nei loro momenti d' ozio. Ecconela traduzione

• Attenti signorini — che vi vogliamo tagliarela testa. — L'Italia è malata — ha bisogno d' undottore. — E per far guarire l'Italia — taglieremola testa ai gnori.

É questo il bene dell' operaio cui dice di ten-dere il socialismo ? — La educazione morale delproletariato — la rivendicazione dei suoi diritti —la sua redenzione economica — sono frasi retorichedi cui i ciarlatani del socialismo infiorano le lorodiatribe contro l'ordine sociale sono la bandierache ricopre malarnénte la merce avariata del sov-vertimento morale del popolo e della rivoluzionesociale.

Ne volete ancora una prova ? Eccola : Nell'ul-timo numero della sua Rivista Popolare, NapoleoneColaianni fa una carica a fondo contro la propa-

ganda socialista che chiama • fabbrica di coscienzesocialiste » e flagella di sante ragioni i fabbricatori,che dice i, rinnovatori a getto continuo del mondomorale » Egli è d i avviso che questa « fabbricazioneelettrica, che è già grottesca e a base di falso, pro-durrà ancora delusioni e forse avvenimenti troppodolorosi, sui quali verseranno anche lagrime i coc-codrilli, che li avranno provocati » «I socialisti delMezzogiorno, continua il Colaianni, pretendonoeducare le masse e formare le coscienze ; ma nonsi educano le masse aprendo una scuola di menzo-gna non si formano le coscienze sospingendole avenerare chi calunnia la propria patria.... Oh perquesta educazione e per questa formazione dellecoscienze bastavano i Borboni » . —

Ma voi, rispettabilissimo Cavaliere, ripigliate :— E voi democratici cristiani che cosa avete fatto?Perché la democrazia cristiana non è giunta adarrestare il torrente vertiginoso del movimentosocialista ? —

— La democrazia cristiana non è se non l'ap-plicazione del Vangelo, legge eterna di verità e digiustizia alla soluzione pacifica e ordinata dellaquestione sociale. Tende all'affratellamento in Cristodelle varie classi sociali, con prevalente vantaggiodelle inferiori, mon tenendo viva una lotta di classefatta di odio e di ribellione — ma svolgendo unprocesso di provvedimenti economici e sociali chemetta capo ad un tranquillo ordinamento di classi,allo sviluppo armonico del lavoro e dell' industrianel rispetto reciproco dei diritti e nella osservanzadei rispettivi doveri fra le classi e fra gl'individui— all' attuazione insomma della legge evangelicadi carità e di giustizia sociale. (Continua).

IN PROVINCIA.Dal Piano Pisa.Nell'Etruria Nuova sovente appariscono ar-

ticoli d' un certo Lallo Tinco della CastellinaMarittima, nei quali ci sfoga le sue bizze controil Clero Cattolico, perchè, al solito, nemico eternod'ogni civile progresso. Per buona ventura sa-ranno letti dai compagni di fede, non degnan-dosi i ben pensanti di leggere le sue sgrani-maticate e sconclusionate argomentazioni. Mal' articolo di domenica scorsa, 26 gennaio, miha alquanto sorpreso, e non «starei tranquillose non gli rispondessi.

Egli a proposito dell'agitazione legale controil Divorzio ripete le solite fanfaronate dei par-titi estremi contro i cattolici, dipingendoli comeacerrimi avversari di libertà e progresso.

Un'alta questione morale oggi sta per essererisoluta dal Parlamento Nazionale: l'istitutodel Divorzio è o non è per entrare nella nostralegislazione. La maggioranza degl' Italiani gliè contro, perchè causa efficiente di disordinesociale. I massoni uniti ai socialisti lo propu-gnano e vogliono che addivenga legge delloStato. Il Clero avverte i veri cattolici ch'è lorosacro debito combatterlo senza posa, perché,come dissi testé, perturba e totalmente rovinala famiglia. Or bene, Lallo Tinco, che fedele aisuoi fratelli massoni-repubblicani, sfoga i suoisdegni nell'Etruria Nuova contro di esso, uni-camente colpevole di adeippiere ai doveri sacro-santi della sua missione. In cuor suo certoapplaudirà, ai nobili sdegni del Sacerdoz.o cat-tolico, ma conviene che lo combatta senza tre-gua, perché questa è la tattica dei partiti estremidi spingere la Società a passi precipitati versoil fine a cui tendono: un totale rinnovamentosociale, non consentito dalle supreme ed incon-cusse ragioni del diritto. Così ragionano i gior-nali dei partiti extra-legali : ora contentiamocidi poche riforme legislative della famiglia: perl' avvenire andremo più avanti, fino a che nonabbiamo conseguito i nostri scopi politici. É illibero amore che vogliono, è la rievocazionedella Società pagana, è il divorzio assoluto daogni autorità. Sono nemici terribili della Chiesadi Cristo, perché essa è un ostacolo insormon-tabile che devono abbattere per raggiungere laloro meta. Anacreonte.

CONCORSO BISLER1per la cura della Malaria.

Riceviamo e pubblichiamo :

Egregio Sig. DirettoreCi permettiamo di ricorrere nuovamente alla

cortese ospitalità del di Lei pregiato giornale percomu nicare ai signori medici inscritti al nostroConcorso per la cura della malaria coli' Esanofele,che la Commissione esaminatrice dei lavori vennedefinitivamente costituita nelle persone dei signori:

Dottor Battista Grassi, Professore di Anatomiacomparata nella R. Università di Roma ; Comm.Dott. Tomaso Senise, di Napoli, Professore di Cli-nica Medica, Senatore del Regno ; Comm. DottorLuigi Pagliani, Professore d' Igiene sperimentalenella R. Università di Toaino ; i quali vollero ono-rare il nostro invito di favorevole accoglienza. Ri-

cordiamo agli inscritti che, a termini del Regola-mento pubblicato nel numero di gennaio 1901 dellanostra • Rivista Medica », le Relazioni devono es-sere inviate in piego raccomandato, alla " Direzionedella Rivista Medica, Milano, via Savona, 16 „ nonoltre la fine gennaio corrente : che è riservato allaCommissione di esaminare i lavori nel primo se-mestre dei corrente anno 1902 : che infine i premivefra uno subito pagati ai vincitori m l successivomese di luglio.

Ripetiamo inoltre che ove la spettabile Commis-sione Esaminatrici non riscontrasse nei lavori pre-

sentati elementi bastevoli per assegnare tutti ipremi (ammontanti complessivamente a L. 9000)l' importo dei premi non assegnati verrà devolutoa favore del benemerito Colleggio Convitto per ifigli orfani dei Sanitari Italiani, sedente in Perugiasotto alto patronato di S. M. la Regina.

Voglia gradire, signor Direttore, i sensi dellanostra perfetta stima.

Milano, 18 Gennaio 1902.

DevotissimiFELICE BISLERI e C.

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Volete ;a Saluta''' .

L'uso di questo liquore èormai diventato una neces-sità pei nervosi, gli anemicii deboli di stomaco.

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an Ci ttàDIARIO SACRO.

1.14 2 Dom, di Sessagesima. Vangelo: Paraboladel seminatore. La semenza caduta in diverso modo sulterreno significa i diversi effetti della divina parola se-condo che è accolta nel cuore dell'uomo. (S. Luca VIII

Purificazione di Maria SS. e Presentazione diG. Cristo al Tempio. Festa negli oratori della Mi-sericordia, e dei Trovatelli e in s. Paolo all'Orto.Al Duomo, nella chiesa dei Cavalieri, in s. Niccolae in si Torpè benedizione e processione delle can-dele circa le ore 7 e in s. Marco prima della Messaparrocchiale. In s. Caterina nella sera comincia ilpio esercizio del Carnevale santificato, con predicain onore di Gesù Morto e dell'Addolorata, le im-magini dei quali stanno ivi esposte fino all'ultimogiorno del Carnevale medesimo.

3 Lun. S. Biagio V. e M. protettore contro imali di gola. Festa alla sua chiesa titolare, prioriadi Cisanello; in s. Giuseppe dove esiste la Congre-gazione ed in s. Antonio.

4 Mart. Com. solenne della Passione del N. S.Gesù Cristo. S. Andr ea Corsini V. Carmelitano. Fe-sta al Carmine e in s. Torpé. Le 40 ore in S. Mat-teo.

5 Merc. s. Agata V. e M. Festa di 3 giorni ins. Paolo a Ripadarno dove si venera la Festa dellaSanta. Festa ancora in s. Marco, in s. Stefano fuoridi porta a Lucca e in s. Biagio a Cisanello.

6 Giov. Bertingaggio. s. Dorotea V. e M. Le 40ore per l'ultimo giorno in s. Matteo, e per il pri-mo in s. Giuseppe.

7 Ven. s. Romualdo ab. istitutore dei monaciCamaldolesi. XXX1V anniversario della morte diPio IX. In s. Francesco esposizione del SS. Sacra-mento e messa per cura della Congregazione di S.Antonio da Padova.

8 Sab. s. Giovanni di Matha, fondatore dell'or-dine della SS. Trinità per la liberazione deglischiavi.

S. Torgs7.. — Domenica 2 Febbraio ad ore 7.Messa con Comunione Generale e fervorino ad ore9 Benedizione delle candele e Processione. Ad oreore 10 e mezzo terza solenne ad ore 11. Messa so-lenne del Ill.mo e .Rev.mo Can. Destantins Anto-niy ad ore 16 Vespri solenni quindi Processionedella venerata effigie del S. Bambino di Praga. Laprocessione percorrerà la via Torelli, Piazza del-l'arcivescovado, Via S. Giuseppe, Piazza S. Giu-seppe e Via S. Anna.

Conferenza d. c. — Dunque stasera a-vremo nel locale dei Salesiani a ore 19 1i2,l'anniniziata conferenza Bertini « Battaglied'un anno » p l'omessa al Gruppo d. c. percommemorare il primo anniversario dellapubblicaziene dell . Enciclica — G raves decommuni.

I biglietti d'invito sono già stati distribuiti.in parecchie centinaia per cui si spera in unconcorso ri n in e rosissi mo.

Chi desiderasse averne, faccia presto per-eliè ne rimangono ancora pochi da distribuirsiRivolgersi ai R.R. Salesiani.

A S. Andrea. — Domenica scorsa ebbetermine in qUesta chiesa il divoto ottavarioconsecutivo alla festa solenne di Maria Ss.maRifugio dei peccatori. La predicazione per òdel dotto e pio oratore, Sac. Gabbriello Vet-tori, parroco di Bibbiena (Firenze) aveva a-

vuto termine la sera della festa medesima, incui egli parlò delle glorie della Vergine elasciò per suo ricordo ai pisani di frequentarequesta chiesa ed accrescere la loro divozioneper la sacra Immagine ivi tanto venerata neitempi trascorsi. Come. fu già accennato nelnostro giornale, il sullodato sacro oratore hatrattato temi d'indole morale :opportunissimi,e quali appunto si richiedono dallo scopo dellapia Unione per la conversione dei peccatori,come anche secondo la intenzione dell' anticobenefattore. Ed il .Sac. Vettori corrisposeproprio a questa intenzione ed ai desiderii deideputati della Unione suddetta, imperocchècolla sua parola chiara, franca ed accesa diapostolico zelo persuase e commosse il numerosouditorio esponendo le verità eterne, combat-tendo il vizio ed esaltando la virtù.

11 più bello elogio che di lui si peò fare,si è il dire che chi aveva ascoltato la suapredica la riteneva come scolpita nell' animo;qui ndi è a credersi che molto sia stato il pro-fitto dei santi Esercizii, come ne può far pro-va la numerosa Comunione generale. Il giornodella festa venne fatta la consueta offertadelle candele, ed una pia persona fece il donodi una bella pianeta di teletta d'argento. n. s.

Carmina. — Togliamo dall' Unita Catto-lica questi due distici latini spiranti un gustoveramente classico con cui il Can. Prof. Bar-delli protesta contro le immondezze dell'Asino.

Ecce rudit, lene gradiens, auritus AsellusEt purum in Sanctum turpia probra vomit.

O sto lide, assiduo Sileni verbere digne,Non opis est Asini tangere voci potarn(

i).

(*) Proverbio toscano : I ragli dell'asino nongiungono al cielo.

Musica Sacra. — Per le Quaran toro inD uomo l'egregio maestro Amatucci, direttoredella Cappella di Musica, fece eseguire leLitanie a tre voci del M.o Terrabugio e MI

Tantum ergo a tre voci del M.o Perosi. Questocomposizioni, d' indole prettamente liturgica,data Lliche la buona esecuzione per parte dellaCappella, incontrarono la soddisfazione gene-rale dei fedeli che andarono in Chiesa per lesacre funzioni e per pregare.

Ce ne congratuliamo vivamente con l'egregiomaestro Amatucci il quale se ne va impavidoper la sua via, per la via cioè di chi ha lacoscienza e sente il. dovere di fare eseguirein Chiesa della musica quale si addice allacasa Dio; che è casa di adorazione.

Contro il divorzio. — Il Gruppo Demo-cratico cristiano della nostra città da variesettimane ha preso l'iniziativa per una con-ferenza pubblica contro il divorzio. Alla com-missione nominata a tale scopo . si sono uniteanche le commissioni dell'Unione Cattolica Pi-sana e del Circolo Universitario cattolico.

La conferenza avrà luogo prossimamente.Oratrice la esimia Sig.ra Luisa Anzoletti diMilano.

— Malgrado le asserzioni dei giornali chepubblicano che a Pisa è sorto un comitatomisto contro il divorzio, va osservato che ilcomitato cattolico agisce da se e si è mossomolto prima assai del comitato liberale cheavrà per oratore l'On. Bianchi.

Banca Pisana. — Nella sede della BancaPisana ha avuto luogo un' adnnanza dei cav.avv. Antonio Meschini, cav. avv. GiuseppeGermi vice direttore, avv. Dino Adanii ra-gioniere, Augusto Bonamici rappresentante ilConsiglio d'Ammiuistrazione della Banca Pisana,cav. Ulivieri direttore della Banca di Firenze,cav. Luigi Corsini membro . del Consiglio didetta Banca rappresentanti la medesima oavv. Mostardi Fioretti.

Fu stabilito che comincino le operazioniperchè la Banca di Firenze possa farsi uncriterio esatto della situazione economica dellaBanca Pisana, la quale ha messo a disposi-zione della Banca di Firenze i suoi libri. Ap-pena sarà terminato il lavoro verrà stabilitoil minimo della attività della Banca in mo-ratoria. Difatti fin da Giovedì il Cav. Olivieridirettore della Banca di Firenze e il Rag.Cav. Egidio Corsini hanno cominciato le ope-razioni di verica per stabilire le attività.

Comunicato. — Sarò grato a V. S. se sicompiacesse rendere, nel giornale da I. i di-retto, di pubblica ragione una nuova formadi triiifa, che abili malfattori spagnuoli vannocommettendo a danno di ran ieri di ogni na-

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I truffatori, che seguono la pratica, se nerendono allora acquistatori a prezzi derisorie il loro intento è ottenuto senza alcun rischionè pericolo.

E' giusto quindi che i nostri commerciantisappiano queste nuovo raggiro, affinchè si a-stengano dal mettersi in relazioni d' affari concase sconosciute di Barcellona o, quanto menocerchino d'avere prima informazioni sicuresicure in proposito rivolgendosi a quel nostroConsolato.

Il Commissario di P. S. - BAIA.

Fiera di Beneficenza. - Questa sera 2febbraio alla Fratellanza di M. S. fra gli A-scritti alla Ven. Arciconfraternita della Mi-

sericordia ; nella sede sociale Via S. Frediano

n. 10, si apre la Fiera a beneficio del FondoCronici.

Ricchissimi sono i doni e i premi, la Fierasarà rallegrata da un concerto serale che co-mincerà a ore 20.

Beneficenza. - Il giorno 26 dicembre1901, come già annunciammo, fu lavorato nelloStabilimento Vetrario Ma rconi a beneficio delletre vittime del sinistro del 30 novembre 1091.

Si rieav ò L. 700 a favore delle famigliedei tre disgraziati; di queste, L. 50 sono stateprelevate per elargirle a sollievo dell'operaioSalvetti Giuseppe d a molto tempo ammalatoe così a richiesta generale dell' intero Stabi-limento.

Musica per tutti. - La Filarmonica Mu-nicipale eseguirà oggi, in Piazza S. Niccoladalle ore 15 e mezzo alle 17 il seguente Pro-gramma:

1. Fabiani - Marcia Sinfonica.2. Pedrotti - Tutti in Maschera, sinfonia.3. Gounod - Faust - Reminiscenze.4. Verdi - Aida - Finale secondo.5. Faust - Margherite - Valtzer.

Pasquale Finali, responsabile.

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